Gazzetta n. 91 del 18 aprile 2000 (vai al sommario)
COMMISSARIO GOVERNATIVO PER L'EMERGENZA IDRICA IN SARDEGNA
ORDINANZA 13 marzo 2000
Sistema Temo-Cuga. Autorizzazione alla programmazione dei volumi di risorsa derivabili fino alla data del 31 dicembre 2000. Ente gestore: Consorzio di bonifica della Nurra. (Ordinanza n. 191).

IL COMMISSARIO GOVERNATIVO

Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2409, in data 28 giugno 1995, con la quale il presidente della Giunta regionale e' stato nominato, ai sensi dell'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, commissario governativo per l'emergenza idrica in Sardegna;
Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2424, in data 24 febbraio 1996, con la quale sono state apportate modifiche ed integrazioni alla predetta ordinanza n. 2409/1995;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 dicembre 1999 con il quale e' stato prorogato, per ultimo, lo stato di emergenza idrica in Sardegna fino alla data del 30 giugno 2000;
Vista la propria ordinanza n. 78 del 18 luglio 1997, con la quale e' stato affidato all'Ente autonomo del Flumendosa il compito di provvedere alla predisposizione di uno studio finalizzato alla gestione dei serbatoi artificiali della Sardegna;
Atteso che l'Ente autonomo del Flumendosa ha provveduto all'espletamento del mandato ricevuto redigendo uno studio riguardante tra l'altro anche il sistema del Temo-Cuga;
Atteso che sulla base di tale studio, con ordinanza n. 127 del 5 dicembre 1998, e' stato approvato il modello di regolazione del sistema Temo-Cuga ed al contempo approvato il volume erogabile annualmente pari a 33 Mmc;
Atteso che gli eventi climatici degli scorsi mesi sono stati particolarmente siccitosi e si e' reso conseguentemente necessario verificare lo stato delle disponibilita' al fine di programmare le risorse fino alla data del 31 dicembre 2000;
Atteso che a tale scopo si e' svolta, presso l'ufficio del commissario governativo per l'emergenza idrica in Sardegna, una prima riunione tecnico preparatoria in data 1 marzo 2000 alla quale hanno preso parte:
l'assessorato regionale dell'agricoltura
l'assessorato regionale della difesa dell'ambiente
l'assessorato regionale dell'industria
l'assessorato regionale dei lavori pubblici
l'Ente autonomo del Flumendosa (E.A.F.)
l'Ente sardo acquedoni e fognature (E.S.A.F.)
il Consorzio di bonifica della Nurra
i componenti di espressione regionale della Commissione scientifica nominata, con provvedimento dello Stato, a supporto del commissario governativo per l'emergenza idrica;
Atteso che in data 3 marzo 2000 si e' tenuto un ulteriore incontro di approfondimento conclusivo presso il commissario governativo, al termine del quale e' stata elaborata ed approvata una scheda di sintesi dell'esito dell'istruttoria svolta, nella quale e' contenuta un'analisi delle risorse disponibili negli invasi di che trattasi e l'utilizzo delle stesse, fino al 31 dicembre 2000;
Atteso che dalla citata scheda si evince che i fabbisogni annui per uso potabile dell'acquedotto per Alghero e per il Marghine Planargia sono pari a 17 Mmc annui e che il fabbisogno per uso irriguo della Nurra e' pari a 40 Mmc annui;
Atteso che dalla citata scheda risulta che le risorse disponibili sono sufficienti a garantire esclusivamente l'alimentazione potabile dei centri collegati all'acquedotto di Alghero e del Marghine Planargia per dieci mesi con un'erogazione ridotta del 20% rispetto al fabbisogno;
Atteso che la scheda suddetta riporta, con riferimento agli invasi del Temo a Monteleone Roccadoria e del Cuga a Nuraghe Anentu, la situazione sottoindicata:
Valori in
milioni di mc
-- Volume invasato al 1 marzo 2000 ................. 6,6 Volume derivabile stimato dal 1 marzo 2000 al 31 dicembre 2000 .............................. 11,6 (ivi compresi gli afflussi naturali stimati dal 1 marzo 2000 al 31 dicembre 2000, un volume di acque morte pari a 4 Mcm ed al netto delle perdite dovute ad evaporazione)

Atteso che la domanda idropotabile annua di Algherio e del Marghine Planargia dal sistema Temo-Cuga e' pari a 17 Mmc e che, conseguentemente,per soddisfare le esigenze idropotabili sino al 31 dicembre 2000 sarebbero necessari 14,6 Mmc, viene evidenziato un deficit pari a 3,1 Mmc che comporta una restrizione nelle erogazioni pari al 20%;
Attesa l'opportunita' di effettuare mensilmente una ricognizione dello stato delle risorse al fine di modulare tempestivamente le misure ed il riparto, disposti con la presente ordinanza, in flinzione dell'andamento positivo o negativo del bilancio idrico verificato al 1 marzo 2000.
Ordina con decorrenza immediata:
Art. 1.
1. E' vincolata, con effetto immediato, sino al 31 dicembre 2000, l'intera risorsa idrica disponibile del sistema Temo-Cuga pari a 11,6 Mmc, (compresi e Mmc di acque morte) per gli usi potabili di Alghero e dell'acquedotto del Marghine Planargia al fine di garantire almeno la parziale alimentazione potabile, ove permanga l'attuale situazione e si confermi l'andamento fortemente siccitoso del corrente anno 2000.
2. La regione autonoma della Sardegna provvedera' all'adozione dei provvedimenti volti al reperimento delle risorse finanziarie eventualmente necessarie a compensare gli eventuali sovraccosti di gestione del sistema Temo-Cuga conseguenti alla mancata disponibilita' di risorsa idrica per uso irriguo, essendo l'intero volume della risorsa stessa assegnato al prioritario uso civile.
 
Art. 2.
1. Gli eventuali maggiori afflussi rispetto a quelli stimati alla data del 31 dicembre 2000 sono vincolati per l'uso potabile fino al raggiungimento di un volume di 14,16 Mmc complessivi.
2. Qualora gli affiussi si dimostrassero superiori rispetto al predetto volume di 14,16 Mmc saranno interamente destinati all'uso irriguo.
 
Art. 3.
1. In relazione allo stato delle risorse idriche disponibili l'ESAF e i comuni gestori delle proprie reti idriche alimentate dal sistema Temo-Cuga, provvederanno, con effetto immediato, a limitare l'erogazione dell'acqua per usi civili entro l'arco orario giornaliero necessario per effettuare la riduzione stabilita del 20%.
Art. 4
1. Stante l'altissimo rischio per l'approvvigionamento potabile a cui e' sottoposto il sistema, l'ESAF ed il Consorzio di bonifica della Nurra effettueranno un monitoraggio continuo sullo stato delle risorse e sui consumi, riferendone tempestivamente al commissario governativo per l'emergenza idrica.
 
Art. 5.
1. La regione autonoma della Sardegna provvedera', con la massima urgenza, ad attivare tutti i procedimenti volti all'applicazione dell'art. 22, del decreto legislativo n. 152 dell'11 maggio 1999 (Tutela quantitativa delle risorse e risparmio idrico), con particolare urgenza e priorita' per quanto previsto dal comma 6 dell'art. 22 stesso, allo scopo di perseguire la tutela quantitativa delle risorse idriche mediante prescrizioni o limitazioni temporali o quantitative della risorse stesse, senza che cio' possa dar luogo alla corresponsione di indennizzi, da parte della pubblica amministrazione, fatta salva la relativa riduzione del canone demaniale di concessione.
 
Art. 6.
Con successiva ordinanza, ove il monitoraggio mensile registrasse in futuro un andamento positivo o negativo del bilancio idrico rispetto a quello stimato alla data del 1 marzo 2000, si provvedera' a rimodulare tempestivamente le determinazioni assunte con la presente ordinanza.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare la presente ordinanza.
La presente ordinanza e' immediatamente esecutiva, ed e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ai sensi dell'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n 225, e nel Bollettino ufficiale della regione Sardegna, parte II.
Cagliari, 13 marzo 2000
Il commissario governativo: Floris
 
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