Gazzetta n. 138 del 15 giugno 2000 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE FINANZE |
DECRETO 17 maggio 2000, n. 155 |
Regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneita' al servizio nella Guardia di finanza ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 20 ottobre 1999, n. 380. |
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IL MINISTRO DELLE FINANZE
Visto l'articolo 1, comma 5, della legge 20 ottobre 1999, n. 380, che prevede, tra l'altro, che con decreto del Ministro delle finanze e' adottato il regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneita' al servizio nella Guardia di finanza; Visto il decreto legislativo 31 gennaio 2000, n. 24 recante "Disposizioni in materia di reclutamento su base volontaria, stato giuridico e avanzamento del personale militare femminile nelle Forze armate e nel Corpo della Guardia di finanza, a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 20 ottobre 1999, n. 380"; Sentito il Ministro per le pari opportunita'; Sentita la Commissione nazionale per la parita' e le pari opportunita' tra uomo e donna; Visto l'articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 3 aprile 2000; Ritenuto, peraltro che non sembra opportuno introdurre al comma 3, dell'articolo 3 l'inciso, suggerito dal Consiglio di Stato, relativo alla deroga per l'accertamento dello stato di gravidanza, in quanto anche tale accertamento deve essere effettuato entro un determinato termine da fissare nel bando di concorso; Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri trasmessa con nota n. 3-7990/UCL del 18 aprile 2000;
A d o t t a il seguente regolamento:
Art. 1. Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento si applica a tutti gli aspiranti di sesso maschile e femminile che partecipano ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza.
Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura della disposizione di legge alla quale e' operato il rinvio e della quale restano invariati il valore e l'efficacia. Nota al titolo: - Il testo dell'art. 1, comma 5, della legge 20 ottobre 1999, n. 380 (Delega al Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile), e' il seguente: "5. II Ministro della difesa e il Ministro delle finanze per il personale del Corpo della Guardia di finanza, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di cui al comma 2, adottano, con propri decreti, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, regolamenti recanti norme per l'accertamento dell'idoneita' al servizio militare sentiti, per quanto concerne il personale femminile, il Ministro per le pari opportunita', la Commissione nazionale per la parita' e le pari opportunita' tra uomo e donna nonche' il Ministro dei trasporti e della navigazione per il personale del Corpo delle capitanerie di porto". Note alle premesse: - Per il testo dell'art. 1, comma 5, della legge n. 380/1999, si veda in nota al titolo. - I testi dei commi 3 e 4 dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo ed ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), sono i seguenti: "3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di "regolamento", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale".
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| Art. 2. Idoneita' al servizio nella Guardia di finanza 1. Sono idonei al servizio nella Guardia di finanza i soggetti in possesso dell'efficienza psicofisica che ne consente l'impiego negli incarichi relativi al grado, alla qualifica ed al ruolo ambi'ti. 2. Per la partecipazione ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza possono essere richiesti, in relazione alle esigenze di impiego, specifici requisiti psico-fisici, da indicare nei bandi di concorso. 3. Non sono comunque idonei al servizio nella Guardia di finanza i soggetti affetti dalle imperfezioni ed infermita' previste dall'elenco allegato al presente regolamento. |
| Art. 3. Accertamento dell'idoneita' al servizio nella Guardia di finanza l. L'accertamento dell'idoneita' al servizio nella Guardia di finanza e' effettuato mediante visite mediche generali e specialistiche e prove fisio-psico-attitudinali. 2. Lo stato di gravidanza costituisce temporaneo impedimento all'accertamento. 3. L'accertamento nei riguardi dei candidati che partecipano ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza e' effettuato entro il termine stabilito dal bando di concorso in relazione ai tempi necessari per la definizione della graduatoria. 4. Con decreto dirigenziale del Comandante Generale della Guardia di finanza sono adottate, entro quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento, le direttive tecniche riguardanti le avvertenze ed i criteri diagnostici applicativi relativi alle imperfezioni ed infermita' di cui all'articolo 2, comma 3, ed i criteri per delineare il profilo sanitario. |
| Art. 4. Aggiornamento dell'elenco delle imperfezioni ed infermita' 1. L'elenco delle imperfezioni ed infermita', previsto dall'articolo 2, comma 3, e' aggiornato con regolamento adottato dal Ministro delle finanze, sentiti il Ministro per le pari opportunita' e la Commissione nazionale per la parita' e le pari opportunita' tra uomo e donna. |
| Art. 5. Abrogazione 1. E' abrogato il decreto del Ministro delle finanze 20 luglio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 settembre 1999, n. 216. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare. Roma, 17 maggio 2000 Il Ministro: Del Turco Visto, il Guardasigilli: Fassino Registrato alla Corte dei conti il 2 giugno 2000 Registro n. 1 Finanze, foglio n. 385
Nota all'art. 5: - Il decreto ministeriale 20 luglio 1999 reca: "Direttive per delineare il profilo sanitario dei soggetti da arruolare nella Guardia di finanza"
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| ALLEGATO 1 (1) (( ELENCO DELLE IMPERFEZIONI ED INFERMITA' CHE SONO CAUSA DI NON IDONEITA' AL SERVIZIO MILITARE 1. Morfologia generale Le disarmonie somatiche e le distrofie costituzionali di grado rilevante. 2. Disendrocrinie, dismetabolismi ed enzimopatie a) I difetti dei metabolismi glicidico, lipidico o protidico; b) La mucoviscidosi; c) Le endocrinopatie; d) I difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi. 3. Malattie da agenti infettivi e da parassiti Le malattie da agenti infettivi e da parassiti che siano causa di rilevanti limitazioni funzionali oppure siano accompagnate da grave e persistente compromissione delle condizioni generali o della crasi ematica o che abbiano caratteristiche di cronicita' o di evolutivita'. 4. Ematologia a) Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici; b) Le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici. 5. Immunoallergologia a) L'asma bronchiale allergico e le altre gravi allergie, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali; b) Le gravi intolleranze ed idiosincrasie a farmaci od alimenti, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali; c) Le sindromi da immunodeficienza, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali; d) Le connettiviti sistemiche. 6. Tossicologia Lo stato di intossicazione cronica da piombo, da altri metalli o di tipo voluttuario. 7. Neoplasie a) I tumori maligni; b) I tumori benigni ed i loro esiti quando per sede, volume, estensione o numero siano deturpanti o producano rilevanti alterazioni strutturali o funzionali. 8. Cranio a) Le malformazioni craniche congenite con evidenti deformita' o rilevanti disturbi funzionali; b) Le alterazioni morfologiche acquisite delle ossa del cranio che determinano evidenti deformita' o rilevanti disturbi funzionali o che interessano la teca interna. 9. Complesso maxillo facciale a) Le malformazioni e gli esiti di patologie o lesioni delle labbra, della lingua e dei tessuti molli della bocca che producano gravi disturbi funzionali; b) Le malformazioni, gli esiti di lesioni o di interventi chirurgici correttivi, le patologie del complesso maxillo-facciale e le alterazioni dell'articolarita' temporo-mandibolare causa di gravi alterazioni funzionali; c) Le malformazioni e gli esiti di patologie dell'apparato masticatorio che determinano rilevanti disturbi funzionali. 10. Apparato cardiovascolare a) Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi; b) Le malattie dell'endocardio, del miocardio, dell'apparato valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed i loro esiti; c) Le gravi turbe del ritmo cardiaco e le gravi anomalie del sistema specifico di conduzione; d) L'ipertensione arteriosa persistente; e) Gli aneurismi, le angiodisplasie e le fistole arterovenose; f) Le altre patologie delle arterie e quelle dei capillari con disturbi trofici o funzionali; g) Le ectasie venose estese con incontinenza valvolare o i disturbi del circolo venoso profondo; h) Le flebiti e le altre patologie del circolo venoso ed i loro esiti con disturbi trofici e funzionali; i) Le patologie gravi dei vasi e dei gangli linfatici ed i loro esiti. 11. Apparato respiratorio a) Le malattie croniche dei bronchi e dei polmoni; b) Le malattie delle pleure ed i loro esiti rilevanti; c) I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali respiratorie. 12. Apparato digerente a) Le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono gravi disturbi funzionali; b) Le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano rilevanti disturbi funzionali; c) Le ernie viscerali; d) Gli esiti di intervento chirurgico con perdita totale o parziale di un viscere. 13. Mammella Le patologie ed i loro esiti della ghiandola mammaria che siano causa di rilevanti disturbi funzionali. 14. Apparato urogenitale a) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti del rene, della pelvi, dell'uretere, della vescica e dell'uretra che sono causa di rilevanti alterazioni funzionali; b) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti, dell'apparato genitale maschile che sono causa di rilevante alterazione funzionale; c) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie e i loro esiti, dell'apparato genitale femminile che sono causa di rilevante alterazione funzionale. 15. Neurologia a) Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni funzionali; b) Le malattie del sistema nervoso periferico e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni funzionali; c) Le miopatie causa di rilevanti alterazioni funzionali; d) Le epilessie; e) Gli esiti di traumi encefalici e midollari con rilevanti limitazioni funzionali. 16. Psichiatria a) Il ritardo mentale, di qualsiasi livello, purche' tale da pregiudicare il rapporto di realta' o le capacita' relazionali; b) I disturbi del controllo degli impulsi; c) I disturbi dell'adattamento; d) I disturbi della comunicazione; e) I disturbi da tic; f) I disturbi delle funzioni evacuative; g) I disturbi del sonno; h) I disturbi della condotta alimentare; i) Le parafilie e i disturbi della identita' in genere; l) I disturbi correlati all'uso di sostanze psicoattive e/o la positivita' ai relativi test tossicologici; m) I disturbi mentali dovuti ad una patologia organica; n) I disturbi di personalita'; o) I disturbi nevrotici e reattivi, i disturbi dell'umore senza sintomi psicotici, i disturbi d'ansia (attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress, etc.) i disturbi somatoformi e da conversione, le sindromi marginali, ecc; p) I disturbi psicotici, anche se in fase di compenso o di remissione clinica. 17. Oftalmologia a) Le malformazioni, le disfunzioni, le patologie o gli esiti di lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate a un solo occhio, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; b) Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle ghiandole e delle vie lacrimali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; c) I disturbi della motilita' del globo oculare, quando siano causa di diplopia o deficit visivi previsti dal successivo comma h) o qualora producano alterazioni della visione binoculare (soppressione); d) Le gravi discromatopsie; e) La anoftalmia, le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli annessi con rilevanti alterazioni anatomiche o funzionali; f) Il glaucoma e le disfunzioni dell'idrodinamica endoculare potenzialmente glaucomarogene; g) I vizi di rifrazione che, corretti, comportano un visus inferiore agli 8/10 complessivi o inferiore ai 2/10 in un occhio; h) I difetti del campo visivo, anche monoculari, che riducano sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore; i) L'emeralopia; l) La miopia o l'ipermetropia, senza o con astigmatismo, che superi in ciascun occhio, rispettivamente, le 8 e le 7 diottrie, anche in un solo meridiano; m) L'astigmatismo misto in cui la somma tra i due meridiani, miopico ed ipermetropico, superi in ciascun occhio le 5 diottrie; n) Le anisometropie in cui la differenza tra i meridiani piu' ametropi dei due occhi superi le 5 diottrie o che comportino alterazione della visione binoculare. 18. Otorinolaringoiatria a) Le malformazioni ed alterazioni congenite ed acquisite dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno, quando siano deturpanti o causa di rilevanti disturbi funzionali; b) Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva, calcolata sulla media delle quattro frequenze fondamentali (500 - 1000 - 2000 - 3000 Hz), maggiore di 65 dB; c) Le ipoacusie bilaterali con percentuale totale di perdita uditiva (P.P.T.) maggiore del 40%; d) Le malformazioni e le alterazioni acquisite del naso e dei seni paranasali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; e) Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della laringe e della trachea, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali. 19. Dermatologia Le alterazioni congenite ed acquisite, croniche della cute e degli annessi, estese o gravi o che, per sede, determinino rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche. 20. Apparato locomotore a) Le patologie ed i loro esiti, anche di natura traumatica, dell'apparato scheletrico, dei muscoli, delle strutture capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche e delle borse sinoviali causa di evidenti dismorfismi o di rilevanti limitazioni funzionali; b) La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente almeno di: 1) falangi ungueali delle ultime quattro dita di una mano; 2) falangi ungueali di cinque dita fra le due mani, escluse quelle dei pollici; 3) un dito della mano; 4) un alluce; 5) due dita di un piede. c) Le deformita' gravi congenite ed acquisite degli arti. 21. Altre cause di non idoneita' a) Le imperfezioni o le infermita' non specificate nel presente elenco ma che rendano palesemente il soggetto non idoneo al servizio nella Guardia di finanza; b) Il complesso di imperfezioni o infermita' che, specificate o non nell'elenco, non raggiungono, considerate singolarmente, il grado richiesto per la riforma ma che, in concorso tra loro, rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio nella Guardia di finanza)). |
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