Gazzetta n. 172 del 25 luglio 2000 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 25 maggio 2000
Approvazione del sesto piano triennale della pesca marittima e dell'acquacoltura, 2000/2002 - legge n. 41/1982. (Deliberazione n. 50/2000).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41, come modificata dalla legge 10 febbraio 1992, n. 165, concernente la predisposizione di approvazione del "Piano per la realizzazione e lo sviluppo della pesca marittima";
Vista la legge 28 agosto 1989, n. 302, concernente "Disciplina del credito peschereccio di esercizio";
Visto in particolare l'art. 1 della legge 17 febbraio 1982, n. 41 il quale prevede che il piano, elaborato dal Comitato nazionale per la conservazione e la gestione delle risorse biologiche del mare di cui all'art. 3 della stessa legge sia, su proposta del Ministero della marina mercantile (ora Ministero delle politiche agricole e forestali), approvato dal C.I.P.E. e adottato con decreto dello stesso Ministro;
Vista la legge 8 agosto 1991, n. 267, concernente: attuazione del terzo piano nazionale della pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio, nonche' di riconversione delle unita' adibite alla pesca con reti da posta derivante;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa";
Visto il decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, concernente il conferimento alle regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e pesca e riorganizzazione dell'amministrazione centrale;
Visto il decreto legislativo n. 204 del 5 giugno 1998 che all'art. 1.4 stabilisce che le pubbliche amministrazioni, nell'adottare piani e programmi che dispongano anche parzialmente in materia di ricerca operino in coerenza con le finalita' del Programma nazionale per la ricerca;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 ed in particolare l'art. 33 relativo all'attribuzione di funzioni al Ministero delle politiche agricole e forestali;
Vista la legge 23 dicembre 1999, n. 488, per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000) che per l'attuazione del piano triennale nazionale della pesca marittima e dell'acquacoltura ha previsto in tabella C la somma di 30,057 miliardi (15,52 Meuro) per ciascuno degli anni 2000-2002 e, in tabella F la somma di 64,043 miliardi (33,07 Meuro) per ciascuno degli anni 2000 e 2001 e di 61 miliardi (31,50 Meuro) per l'anno 2002, per un importo complessivo nel triennio pari a 279,257 miliardi (144,22 Meuro);
Vista la propria delibera del 21 marzo 1997 con la quale e' stato approvato il quinto piano triennale per la pesca marittima e l'acquacoltura pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 131 del 7 giugno 1997;
Vista la nota n. 60317 del 4 gennaio 2000, del Ministro delle politiche agricole e forestali con la quale e' stato trasmesso il sesto piano triennale della pesca e dell'acquacoltura per il triennio 2000-2002 con l'indicazione del quadro finanziario quantificato in 273 miliardi di lire (140,99 Meuro), in ragione di 91 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001, 2002;
Vista la nota successiva n. 60369 del 22 febbraio 2000 con cui il Ministro delle politiche agricole e forestali ha trasmesso modifiche al piano;
Vista la nota n. 260067 del 25 maggio 2000 con cui il Ministero delle politiche agricole e forestali ha trasmesso alla segreteria C.I.P.E. una ulteriore integrazione al piano;
Visto il verbale della commissione consultiva centrale per la pesca marittima e del Comitato nazionale per la gestione e la conservazione delle risorse biologiche del mare del 21 febbraio.2000 con il quale e' stato approvate all'unanimita' il sesto piano triennale pesca;
Vista la nota n. GAB/2000/16289/A06 del 13 aprile 2000 con la quale il Ministero dell'ambiente ha formulato suggerimenti e proposte finalizzate ad assicurare che nella gestione del piano pesca sia pienamente accolta l'esigenza che lo sviluppo del settore sia reso compatibile con la salvaguardia degli ecosistemi, in particolare attraverso la realizzazione di progetti pilota di gestione integrata della fascia costiera da promuovere nelle aree marine protette;
Tenuto conto che sul piano e' stata raggiunta un'intesa fra il Ministero delle politiche agricole e forestali e i rappresentanti delle regioni in data 15 febbraio 2000 e che il piano e' stato inoltre illustrato alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano dal Ministro delle politiche agricole e forestali nella seduta del 2 marzo 2000;
Considerato che la proposta del piano formulato dal Ministero delle politiche agricole e forestali per un importo pari a 273 miliardi ne include 9,6 per il controllo delle attivita' di pesca da effettuarsi da parte delle capitanerie di porto;
Tenuto conto che le risorse attribuite con la legge 23 dicembre 1999, n. 488 (legge finanziaria 2000), al Ministero delle politiche agricole e forestali per l'attuazione del piano pesca ammontano a 269,957 miliardi;
Considerato che il fabbisogno delle capitanerie di porto per gli interventi relativi al piano pesca trova specifica copertura nella tabella C della citata legge finanziaria 2000 (capitolo 2339 del Ministero dei trasporti e della navigazione) per l'importo di 9,3 miliardi di lire;
Ritenuto opportuno, al fine di evitare duplicazioni di spesa ridurre l'assegnazione per le capitanerie di porto proposta dal documento di piano del Ministero delle politiche agricole e forestali per un importo pari a quanto stanziato nel citato capitolo 2339 e che forma parte integrante della tabella finanziaria allegata alla presente tabella;
Tenuto conto che a seguito di tale riduzione rimane non ripartita una quota delle risorse disponibili in legge finanziaria per l'attuazione del piano nazionale della pesca marittima pari a 6,257 miliardi (3,23 Meuro) e che per tale importo sara' necessario procedere ad un successivo riparto;
Tenuto conto, che nella bilancia commerciale italiana, il comparto dei prodotti della pesca si caratterizza per una situazione di deficit strutturale in via di accrescimento e che pertanto e' necessario mettere a punto politiche tendenti a compensare effetti negativi di tali tendenze;
Considerati gli orientamenti in sede internazionale verso il contenimento dello sforzo di pesca e gli effetti potenzialmente negativi dei medesimi orientamenti sull'occupazione e sul reddito;
Tenuto conto della particolare concentrazione dell'attivita' di pesca nelle aree depresse;
Tenuto conto dell'esigenza di un'attuazione coordinata del sesto piano pesca e degli interventi di settore cofinanziati attraverso il "Quadro comunitario di sostegno 2000-2006";
Udita la relazione del Ministro delle politiche agricole e forestali;
Delibera:
E' approvato, per i successivi adempimenti di cui all'art. 1 della legge 17 febbraio 1982, n. 41, il sesto piano triennale della pesca marittima e dell'acquacoltura 2000-2002.
La ripartizione dei fondi per settore d'intervento e per soggetto gestore e' riportata nella tabella allegata, che costituisce parte integrante della presente delibera.
La destinazione delle risorse disponibili, in legge finanziaria ed il cui riparto non viene definito nella proposta di piano, di importo pari a 6,257 miliardi (3,23 Meuro), verra' stabilita con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali su proposta del Comitato nazionale per la conservazione delle risorse biologiche del mare e d'intesa con la Conferenza Stato-regioni. Di tale riparto integrativo il Ministero informera' il C.I.P.E. in sede di relazione annuale.
Nell'attuazione del piano il Ministro delle politiche agricole e forestali avra' cura di verificare la coerenza degli interventi previsti con la normativa comunitaria per il settore della pesca e dell'acquacoltura.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali informera' annualmente il C.I.P.E. sullo stato di attuazione del piano e sulle piu' significative problematiche emerse nel corso dell'attuazione.
Raccomanda al Ministro delle politiche agricole e forestali che nell'attuazione del piano e ove necessario, nell'orientamento delle risorse finanziarie:
sia assicurato un efficace coordinamento fra le amministrazioni a vario titolo interessate al settore;
siano intensificate le azioni di riduzione delle forme di pesca a maggiore aggressivita' ambientale;
siano promosse, nelle zone costiere, in un'ottica di sostenibilita', anche attraverso progetti pilota, interventi di ripopolamento, conservazione e ripristino dell' habitat marino;
sia favorito lo sviluppo di attivita' collaterali a quelle della pesca, che permettano di integrare e diversificare il reddito degli operatori del settore, riducendo gli impatti negativi delle azioni di limitazione dello sforzo di pesca;
sia avviata l'esperienza dei distretti di pesca e consolidati i consorzi di gestione, come mezzo per assicurare i benefici economici derivanti da una gestione sostenibile dell'attivita' di pesca;
sia perseguito il potenziamento del ruolo delle aree marine protette per la tutela e la valorizzazione della biodiversita' e per la loro funzione di sviluppo ecosostenibile delle economie locali, promovendo, prioritariamente in tali aree, la riconversione delle attivita' di pesca e la gestione integrata ed ambientalmente responsabile delle attivita' delle marinerie interessate;
sia garantita la coerenza fra le attivita' di ricerca prevista dal piano e gli indirizzi che saranno definiti dal piano nazionale ricerca attualmente in corso di elaborazione;
sia assicurata in sede di pubblicazione del piano, da effettuarsi a cura del Ministero delle politiche agricole e forestali, la modifica del quadro finanziario in conformita' a quanto indicato nella tabella allegata.
Roma, 25 maggio 2000
Il Presidente delegato: Visco Registrata alla Corte dei conti il 12 luglio 2000 Registro n. 3 Tesoro, bilancio e programmazione economica, foglio n. 147
 
Allegato ----> Vedere ALLEGATO a Pag. 60 della G.U. <----
 
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