Gazzetta n. 186 del 10 agosto 2000 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA SANITA' |
DECRETO 26 luglio 2000 |
Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualita' delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana. |
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IL MINISTRO DELLA SANITA' di concerto con IL MINISTRO DELL'AMBIENTE Visti gli articoli 16, 17 e 18 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 152 del 30 giugno 1988; Viste le motivate richieste avanzate dalla regione Toscana; Sentito il consiglio superiore di sanita' che si e' espresso in data 12 luglio 2000; Ritenuto che per il completamento e/o la realizzazione degli interventi atti a riportare a norma la situazione possa essere consentito un ulteriore limitato tempo per la concessione di deroghe; Decreta: Art. 1. 1. Le deroghe ai requisiti di qualita' delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana ai sensi degli articoli 17 e 18 del decreto dei Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236, non possono superare il valore massimo ammissibile (VMA) indicato nel successivo articolo 2 e devono tenere conto delle osservazioni eventualmente riportate a fianco di ciascun parametro. 2. Possono essere concesse deroghe per i parametri: magnesio, manganese, ferro, solfati, sodio e residuo fisso. 3. Le deroghe di cui al comma 1 non possono essere disposte per acque destinate al consumo umano che vengano attinte, in tutto o in parte, da captazioni che entrino in funzione dopo la data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. |
| Art. 2. 1. I parametri, con i rispettivi valori massimi ammissibili e le relative osservazioni, individuati ai sensi dell'art. 16 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236, sono i seguenti: Parametri ed | | espressione dei |Valore massimo | risultati |ammissibile (VMA) |Osservazioni --------------------------------------------------------------------- | |Il VMA può essere | |raggiunto in presenza | |di particolari | |situazioni | |idrogeologiche relative | |al bacino di | |alimentazione delle | |acque, sempre che il | |valore dei solfati | |(SO4) non sia superiore Magnesio (mg/l) Mg |100 |a 400 mg/l --------------------------------------------------------------------- | |Il VMA può essere | |raggiunto in presenza | |di particolari | |situazioni | |idrogeologiche relative | |al bacino di | |alimentazione delle Manganese (mg/l) Mn |0.2 |acque --------------------------------------------------------------------- | |Il VMA può essere | |raggiunto in presenza | |di particolari | |situazioni | |idrogeologiche relative | |al bacino di | |alimentazione delle Ferro (mg/l) Fe |1 |acque --------------------------------------------------------------------- | |Il VMA può essere | |raggiunto in presenza | |di particolari | |situazioni | |idrogeologiche relative | |al bacino di | |alimentazione delle Solfati (mg/l) So4 |400 |acque --------------------------------------------------------------------- | |Con una percentuale di | |conformità dell'80% | |rispetto al VMA | |calcolata sul totale | |dei risultati analitici | |di un periodo di | |riferimento di tre Sodio (mg/l) Na |200 |anni. --------------------------------------------------------------------- Residuo fisso (mg/l) | | dopo essiccamento a | | 180°C. |3000 | |
| Art. 3. 1. Fermo restando il valore massimo ammissibile di cui all'art. 2, nell'esercizio dei poteri di deroga di cui all'art. 18 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236, la regione Toscana e' tenuta, in relazione alle specifiche situazioni locali, ad adottare i valori che assicurino l'erogazione di acqua della migliore qualita' possibile. |
| Art. 4. 1. L'esercizio delle deroghe, comunque limitate nell'ambito delle prescrizioni di cui agli articoli 1 e 2, e' subordinato alla osservanza delle disposizioni di cui all'art. 18, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236. La mancanza di conformita' alle citate disposizioni comporta la decadenza della facolta' di deroga. 2. I piani di intervento per assicurare il rientro nei valori delle concentrazioni massime ammissibili di cui all'allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236 devono prevedere il rientro nella norma nel minor tempo possibile; i lavori previsti in detti piani devono avere inizio, qualora non siano gia' iniziati, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed avere termine entro il 25 dicembre 2003. 3. Con i termini temporali di cui al comma 2 decade la possibilita' di concedere deroghe ai sensi del presente decreto. 4. I comuni ed i parametri per i quali possono essere concesse deroghe nell'ambito dell'articolo 2 sono i seguenti: S. Casciano dei Bagni - parametro solfati; Chianciano Terme - parametro solfati Rapolano Terme - parametri solfati e magnesio; Pisa - parametro manganese; S. Giuliano Terme - parametro solfati; Certaldo - parametri solfati e magnesio; Gambassi Terme (acquedotto La Striscia) - parametro magnesio; Gambassi Terme (acquedotto Badia a Cerreto) - parametro magnesio; Gambassi Terme (acquedotto Ponte agli Olmi) - parametri magnesio e solfati; Castel Fiorentino - parametri magnesio e solfati; Montaione - parametri magnesio e solfati; Castellina Marittima - parametri solfati e magnesio; Rosignano Marittimo - parametri solfati, manganese e magnesio; S. Luce - parametro solfati, ferro e magnesio; Riparbella - parametro magnesio; Castiglione della Pescaia - parametri magnesio, ferro e residuo fisso; Follonica - parametri sodio, magnesio, ferro e residuo fisso; Sarteano - parametro solfati; |
| Art. 5. 1. I provvedimenti di deroga ed i relativi piani di intervento sono trasmessi nel rispetto delle modalita' previste dall'art. 18 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236. 2. I Ministeri della sanita' e dell'ambiente effettuano congiuntamente una ricognizione annuale dello stato di attuazione dei piani di intervento sulla base delle informazioni fornite dalla regione al 31 dicembre di ogni anno. Il presente decreto entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 luglio 2000
Il Ministro della sanità Veronesi Il Ministro dell'ambiente Bordon |
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