Gazzetta n. 227 del 28 settembre 2000 (vai al sommario) |
CONFERENZA UNIFICATA (ART. 8 DEL D.LGS. 28 AGOSTO 1997, N. 281) |
PROVVEDIMENTO 14 settembre 2000 |
Accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunita' montane per la programmazione dei percorsi dell'istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno 2000-2001 e delle relative misure di sistema a norma del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. |
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LA CONFERENZA UNIFICATA
Visto l'art. 8, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale dispone che la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' unificata per le materie e i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza Stato-regioni; Visto l'art. 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che dispone che questa Conferenza promuove e sancisce accordi tra Governo, regioni, province, comuni e comunita' montane, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attivita' di interesse comune; Visti i capi III e IV, del titolo IV, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, relativi al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59, in materia di istruzione scolastica e di formazione professionale; Visto l'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che dispone, per riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati, nell'ambito del sistema di formazione integrata superiore, l'istituzione del sistema dell'istruzione e della formazione tecnica superiore; Visto l'accordo per l'individuazione degli standard minimi di funzionamento dei servizi pubblici per l'impiego, sancito da questa Conferenza nella seduta del 16 dicembre 1999 (repertorio atti n. 200/C.U.); Visto il documento sulla riorganizzazione e il potenziamento della formazione superiore integrata approvato da questa Conferenza il 9 luglio 1998 (repertorio atti n. 43/C.U); Visto il parere espresso da questa Conferenza nella seduta del 4 aprile 2000 (repertorio atti n. 255/C.U.) sullo schema del regolamento di attuazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente l'istruzione e la formazione tecnica superiore; Visto l'accordo sancito da questa Conferenza il 2 marzo 2000 (repertorio atti n. 222/C.U.) relativo alla valutazione e certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/1999; Visto lo schema di accordo, di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, trasmesso dal Ministro della pubblica istruzione il 4 agosto 2000; Considerato che il 6 settembre 2000, in sede tecnica, i rappresentanti delle regioni hanno avanzato proposte di modifica al testo dello schema di accordo in oggetto, che sono state condivise dai rappresentanti dell'ANCI e dell'UPI e accolte dai rappresentanti delle amministrazioni centrali, e che lo stesso e' stato ritrasmesso il 7 settembre nella stesura definitiva con le modifiche concordate in sede tecnica; Acquisito l'assenso del Governo, delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane;
Sancisce il seguente accordo, nei termini sottoindicati:
Governo, regioni, province, comuni e comunita' montane
Ritenuto opportuno avviare la programmazione dei percorsi dell'IFTS 2000-2001 sulla base degli atti citati in premessa e dei risultati del monitoraggio dei progetti pilota, avviati negli anni 1998-1999; Considerata la necessita' di concordare le linee guida relative alla fase di programmazione per gli anni 2000-2001, in attesa della compiuta messa a regime del nuovo sistema; Convengono di effettuare la programmazione dei piani regionali dei percorsi dell'istruzione e formazione tecnica superiore e delle relative misure di sistema, secondo l'unito documento tecnico ed i relativi allegati, che costituiscono parte integrante del presente accordo; di definire un unico piano di ripartizione delle risorse necessarie a finanziare la realizzazione degli interventi previsti dai piani regionali per i percorsi dell'IFTS degli esercizi finanziari 2000-2001; di individuare il 15 novembre 2000, quale prima data di presentazione dei suddetti piani ed il 15 febbraio 2001 quale data successiva. Roma, 14 settembre 2000
Il presidente Loiero
Il segretario della Conferenza Stato-regioni Carpani
Il segretario della Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali Magliozzi |
| DOCUMENTO TECNICO
Programmazione dei percorsi IFTS per l'anno 2000-2001 e delle relative misure di sistema
1. La programmazione a livello nazionale
1. La fase 2000-2001 persegue l'obiettivo di avviare la messa a regime del sistema dell'IFTS, istituito con l'art.69 della legge 17 maggio 1999 n.l44 con particolare riferimento a quanto previsto nel relativo regolamento applicativo in corso di perfezionamento.
2. Per il conseguimento dell'obiettivo di cui al comma precedente, il processo di concertazione istituzionale con le Regioni e gli Enti locali nonche' la partecipazione delle Parti sociali si realizzano sulla base dei risultati della sperimentazione 1998/99/00, secondo i criteri generali definiti dal Comitato nazionale e dai Comitati regionali per l'IFTS, nei rispettivi ambiti di riferimento.
3. Al fine di sviluppare un sistema nazionale, riconoscibile in ambito internazionale, sono incentivati progetti concordati tra le Regioni per il raggiungimento di obiettivi comuni.
4. I percorsi dell'IFTS 2000 - 2001 sono programmati in modo da rispondere agli standard di percorso e di competenza richiamati nella nota operativa per la progettazione (all.A).
5. Ai percorsi dell'IFTS 2000 - 2001 possono accedere anche coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, secondo le procedure di accreditamento contenute nella citata nota operativa, applicate sperimentalmente nell'anno medesimo.
6. Ai fini della selezione degli aspiranti alla partecipazione dei percorsi, i relativi bandi devono essere definiti secondo i criteri generali determinati dal Comitato nazionale e gli eventuali ulteriori criteri individuati dai Comitati regionali per l'IFTS.
7. Per la valutazione e la certificazione dei percorsi dell'IFTS, si applica quanto previsto dall'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 2 marzo 2000, pubblicato sulla G. U. del 12 luglio 2000.
8. Per la classificazione e la comparabilita' internazionale degli esiti della formazione, sono adottati i riferimenti agli indicatori internazionali e ai sistemi di classificazione contenuti nella predetta nota operativa.
9. Il Comitato nazionale dell'IFTS promuove azioni di sistema che hanno lo scopo di sostenere l'impegno delle Regioni e degli Enti locali, con particolare riferimento a:
- l'attivazione, presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'innovazione e la Ricerca Educativa, con l'assistenza tecnica dell'ISFOL e dell'ISTAT, della banca dati relativa al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, in modo da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle Regioni;
- il monitoraggio e la valutazione in modo integrato con le attivita' svolte dalle Regioni;
- l'individuazione e la circolazione di buone prassi;
- la formazione integrata dei formatori e degli altri operatori coinvolti.
1.2. L'individuazione delle figure professionali
1.2.1. Il processo di individuazione delle figure professionali va effettuato dalle Regioni sulla base di alcuni elementi fondamentali, quali:
a - le linee strategiche in tema di occupazione, lavoro, investimenti individuate nel Piano Nazionale per l'occupazione, nel Documento di programmazione economico-finanziaria e nella programmazione di Agenda 2000;
b - le aree del mercato del lavoro a livello sovranazionale, nazionale, regionale e locale - rilevanti dal punto di vista del fabbisogno di professionalita' emergente nel breve e medio periodo;
c - i risultati delle indagini sui fabbisogni formativi, a partire da quelle condotte dagli organismi costituiti dalle parti sociali;
d - le indicazioni provenienti dalla precedente sperimentazione dell'IFTS, in relazione all'individuazione delle figure professionali (campi privilegiati e tipologie di professionalita'), comunque reperibili con riferimento ad esperienze pregresse;
e - le linee della programmazione 2000-2001 - elaborate dalle Regioni - contenenti indicazioni circa i campi formativi e le figure professionali;
f - i processi di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e gli obiettivi individuati nel piano straordinario per la formazione dei pubblici dipendenti.
1.2.2. Allo scopo di avviare la definizione degli standard minimi delle competenze, il Comitato nazionale dell'IFTS costituisce i comitati di settore, ai quali partecipano esperti in rappresentanza dei soggetti coinvolti, a partire dalle associazioni datoriali e dalle rappresentanze sindacali di settore.
1.2.3. A livello regionale compete, altresi', l'individuazione delle specificita' dei relativi profili professionali e l'eventuale implementazione degli standard formativi minimi.
2. Il percorso di programmazione a livello regionale
2.1 Le Regioni perseguono l'integrazione dei diversi sistemi di istruzione e formazione e realizzano il confronto con le parti sociali avvalendosi dei Comitati regionali per l'IFTS - costituiti con proprio atto - che possono essere collocati anche all'interno di altri organismi concertativi. I Comitati regionali svolgono funzioni consultive e propositive inerenti il sistema dell'IFTS.
2.2. L'efficacia della programmazione regionale e' correlata all'effettivo funzionamento dei Comitati per l'IFTS che le Regioni organizzano secondo criteri che ne assicurino la migliore operativita'. Il numero dei componenti va determinato assicurando la rappresentanza, oltreche' delle Regioni stesse e delle autonomie locali, dell'amministrazione decentrata del Ministero della P.I. con la presenza del responsabile dell'ufficio scolastico ubicato nel capoluogo di regione, del coordinamento regionale delle universita', delle parti sociali maggiormente rappresentative a livello regionale. La funzione di componente del Comitato regionale e' incompatibile con quella di partecipante, a qualunque titolo, alla progettazione e realizzazione dei progetti dell'IFTS.
2.3. Le Regioni predispongono - avvalendosi dei Comitati regionali per l'IFTS e con i supporti ritenuti opportuni - le linee della programmazione regionale, tenendo conto delle indicazioni degli Enti locali e dei primi elementi conoscitivi delle esperienze in corso. Le linee medesime comprendono anche le azioni di sistema considerate prioritarie che sono indicate al punto 2.4.
2.4. In un quadro nazionale di coerenza degli obiettivi di sviluppo e di piena attuazione delle politiche attive del lavoro nonche' di pari opportunita' su tutto il territorio, le Regioni e gli Enti locali si impegnano a promuovere le seguenti azioni di sistema:
a) migliorare la qualita' dell'offerta formativa soprattutto nelle aree in cui e' carente, con particolare riferimento all'ambito della piccola e media impresa innovativa, dei servizi e della pubblica amministrazione.
b) monitorare i risultati dei percorsi dell'IFTS in termini di occupazione;
c) rafforzare, gli interventi finalizzati a:
- il miglioramento delle capacita' di concertazione e la programmazione a livello locale;
- l'attivazione di interventi di formazione delle figure coinvolte nelle attivita', anche con modalita' innovative, ivi compresa la formazione a distanza;
- ulteriori misure indicate nell'allegato A, punto 10, con l'obiettivo di realizzare la piu' efficace personalizzazione dei medesimi e l'accompagnamento al lavoro.
2.5. Tutti i progetti dei percorsi dell'IFTS sono oggetto di bandi emanati dalle Regioni o dagli Enti locali delegati secondo l'unito schema di disciplinare (allegato B).
2.6. I progetti presentati sono selezionati da apposite commissioni costituite dalle Regioni secondo i criteri deliberati dalla Giunta regionale anche su indicazione dei Comitati regionali per l'IFTS, con particolare riferimento alle priorita' della programmazione regionale.
2.7. Nell'atto di costituzione delle commissioni sono resi noti i criteri stabiliti dai Comitati regionali dell'IFTS per la loro composizione. Non possono far parte delle commissioni soggetti che partecipano, a qualsiasi titolo, alla progettazione e realizzazione di percorsi dell'IFTS.
2.8. Alla scheda di presentazione dei piani regionali (allegato C) vanno acclusi i formulari dei relativi progetti approvati secondo lo schema contenuto nell'allegato D. I piani regionali sono considerati ricevibili solo se acquisiti per via telematica nei tempi e secondo le modalita' di cui al presente punto, all'indirizzo che verra' successivamente comunicato dal M. P. I.; sono considerati ammissibili solo se corredati dalla relativa delibera adottata formalmente dalla Giunta regionale, che stabilisce la misura delle risorse finanziarie messe a disposizione. Sono considerati inammissibili i piani redatti senza la previa indicazione dei criteri di selezione dei progetti.
3. Definizione dei piani regionali e del piano nazionale
3.1. Le Regioni si impegnano ad indicare, oltre alle risorse messe a disposizione dalle Amministrazioni centrali per l'IFTS, risorse aggiuntive, anche utilizzando quelle provenienti dai programmi del Fondo Sociale Europeo, in misura non inferiore al 30% del costo complessivo dei piani approvati. Gli enti locali possono concorrere con risorse proprie all'ampliamento delle disponibilita' finanziarie a base della programmazione regionale, oltre ad altri soggetti pubblici e privati.
3.2. Il piano nazionale e' definito sulla base dei piani regionali, dopo la verifica dei requisiti di ricevibilita' ed ammissibilita' di cui al punto 2.8. e della quota di finanziamento regionale di cui al punto 3.1..
3.3. Per la programmazione 2000/2001, il Ministero della P. I. mette a disposizione le seguenti risorse:
L 440/97 e.f. 2000 cap. 1250 Lit 19.350.000.000 CIPE (del. l4/2000) e.f. 2000 cap. 1390 Lit 13.000.000.000 CIPE (del. 14/2000) e.f. 2001 cap. 1390 Lit 77.000.000.000 --------------------- TOTALE Lit 109.350.000.000
Alle risorse suindicate si aggiungono quelle destinate alle Regioni del Mezzogiorno (OB 1) dall'Ue nell'ambito della programmazione dei fondi strutturali 2000-2006 con riferimento al programma operativo nazionale a titolarita' del M. P. I..
3.4. Per l'individuazione delle norme amministrativo-contabili da applicare alla gestione e alla rendicontazione degli interventi integrati, devono essere assunti riferimenti univoci, che promuovano la messa in comune delle risorse disponibili ai vari livelli territoriali, ivi comprese quelle comunitarie. A questo fine deve essere definito un apposito vademecum, tenuto conto delle linee guida proposte dal Comitato nazionale per l'IFTS. |
| ALLEGATO A
Nota operativa per la progettazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (il relativo glossario e' contenuto nell'unito prospetto A1)
1. Oggetto
Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, di seguito denominato IFTS, istituito dall'articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, e' articolato in percorsi che hanno l'obiettivo di formare figure professionali a livello post-secondario, per rispondere alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con particolare riguardo al sistema dei servizi degli Enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati secondo le priorita' indicate dalla programmazione economica regionale.
Le figure professionali relative ai percorsi sono connotate da un elevato grado di conoscenze culturali e competenze di base, trasversali e tecnico-professionali approfondite e mirate e sono corrispondenti a quelle previste al IV livello CEE (Decisione 85/368/CEE).
Gli elementi costitutivi di tali percorsi sono rintracciabili nei seguenti aspetti:
- una integrazione dei soggetti istituzionali e delle strutture formative del territorio (scuola, universita', formazione professionale), valorizzandone il contributo in termini di competenze differenziate;
- un forte legame con i fabbisogni di professionalita' connessi alla programmazione dello sviluppo economico, ponendo particolare attenzione a quei settori in cui e' debole l'offerta formativa esistente;
- uno stretto raccordo con il mondo del lavoro, anche attraverso la partecipazione delle Parti sociali;
- un'offerta aperta e flessibile, centrata sulle condizioni di partecipazione dei soggetti, che preveda la fruizione dei percorsi da parte di giovani ed adulti occupati e non occupati;
- il potenziamento della funzione formativa dell'esperienza di lavoro, attraverso un ampio ricorso all'alternanza tra formazione d'aula e formazione-pratica nei contesti lavorativi.
2. Modalita' di accesso
Accedono ai percorsi IFTS, di norma, i giovani e gli adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore. L'accesso e' consentito inoltre anche a coloro che non sono in possesso di tale titolo, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all'assolvimento dell'obbligo scolastico, tenendo conto, in particolare, della qualifica conseguita nell'assolvimento dell'obbligo formativo di cui all'art. 68 della L.144/99. Tale accreditamento consiste nell'attestazione delle competenze acquisite in precedenza, anche attraverso l'esperienza di lavoro e di vita, e nel riconoscimento di eventuali crediti formativi al fine di determinare la durata del percorso individuale.
Per le procedure da seguire nella fase 2000-2001 si fa rinvio al successivo paragrafo 6.
3. Gli standard di percorso
I percorsi di IFTS rispondono ai seguenti standard di percorso:
a) caratteristiche strutturali:
- i percorsi devono essere progettati e gestiti da almeno 4 soggetti formativi: la scuola, la formazione professionale, l'universita', l'impresa o altro soggetto pubblico o privato, tra loro associati in atto formale anche in forma consortile; la conduzione scientifica di ciascun percorso e' affidata ad un Comitato di progetto, composto da tutti i soggetti formativi;
- la durata e' compresa tra un minimo di 2 ed un massimo di 4 semestri, per un monte ore non inferiore alle 1.200 ore e non superiore alle 2.400; per i lavoratori occupati, tale monte ore puo' essere congruamente distribuito in tempi piu' lunghi tenendo conto dei tempi e delle modalita' proprie dell'attivita' lavorativa;
- l'attivita' di tirocinio formativo e stage aziendale, non puo' essere inferiore al 30% del monte ore totale; tale attivita' e' obbligatoria, deve rispondere a standard di qualita', puo' essere svolta anche all'estero e deve essere collocata all'interno dei corrispondenti sistemi di certificazione europei;
- il corpo docente deve essere composto per almeno il 50% da esperti provenienti dal mondo del lavoro che abbiano maturato almeno 5 anni di esperienza professionale;
- la strutturazione dei percorsi deve articolarsi in moduli e/o unita' capitalizzabili intese come un insieme di competenze, autonomamente significativo e certificabile; i curricoli fanno riferimento a competenze di base, trasversali e tecnico-professionali;
- le competenze acquisite ad esito del percorso, nonche' i requisiti per l'accesso ai percorsi, devono rispondere agli standard minimi definiti dalla normativa in vigore;
- devono essere attivate misure di accompagnamento (informazione, orientamento, consulenza formativa e professionale, supporto individuale, monitoraggio degli abbandoni, inserimento lavorativo) a supporto della frequenza e del conseguimento dei crediti, delle certificazioni intermedie e finali e di inserimento professionale;
- le figure vanno riferite al quarto livello della classificazione comunitaria delle certificazioni adottata con decisione del Consiglio 85/368/CEE, alla classificazione delle professioni relative ai tecnici intermedi adottata dall'Istituto nazionale di statistica (CP '91), al sistema di classificazione delle attivita' economiche (ATECO '91), richiamate rispettivamente negli allegati prospetti A2 e A3.
b) progettazione formativa
La progettazione didattica dei percorsi di IFTS tiene conto dei seguenti elementi:
- l'analisi delle categorie dei destinatari e delle loro esperienze formative e lavorative, prevedendo eventuali moduli di messa a livello delle conoscenze/competenze;
- la scansione modulare del percorso, al fine di consentire una verifica in itinere degli apprendimenti e la certificazione intermedia delle competenze acquisite;
- l'individualizzazione dei percorsi, con la possibilita' di entrate ed eventuali uscite in itinere, rispetto la valutazione dei crediti formativi acquisiti;
- la struttura del percorso, in termini di bilanciamento delle diverse componenti (attivita' di aula, laboratorio, esercitazioni, tirocinio, ecc.);
- l'utilizzo di metodologie e tecnologie didattiche interattive e innovative;
- il coinvolgimento di operatori con diverse funzioni (coordinatori, docenti, tecnici, esperti, tutor d'aula e aziendali, ecc.), in relazione alle diverse fasi e obiettivi del percorso.
Altri elementi di progettazione organizzativa dei percorsi IFTS sono:
- la selezione dei partecipanti: analisi dei requisiti per l'accesso;
- le modalita' di accoglienza: esplorazione delle motivazioni individuali, accreditamento delle competenze in ingresso, definizione del patto formativo;
- l'organizzazione del corso, con particolare attenzione a modalita' differenti di partecipazione tali da favorire l'accesso di adulti occupati e non: sedi e orari; materiali di lavoro; aspetti amministrativi-gestionali; ecc.).
4. L'analisi dei fabbisogni e definizione delle figure
I percorsi IFTS sono relativi a figure professionali individuate dalle Regioni, sulla base dei criteri stabiliti dai Comitati Regionali per l'IFTS, tenuto conto dei seguenti elementi fondamentali:
- le linee strategiche in tema di occupazione, lavoro, investimenti individuate nel NAP Italia, nel DPEF e nella programmazione di Agenda 2000;
- le aree del mercato del lavoro a livello sovranazionale, nazionale, regionale e locale rilevanti dal punto di vista del fabbisogno di professionalita' emergente nel breve e medio periodo;
- i risultati delle indagini sui fabbisogni formativi a partire da quelle condotte dagli organismi costituiti dalle parti sociali;
- le indicazioni provenienti dalla precedente sperimentazione dell'IFTS in relazione all'individuazione delle figure professionali (campi privilegiati e tipologie di professionalita') o comunque reperibili con riferimento ad esperienze pregresse;
- le linee di programmazione regionale 2000-2001 elaborate dalle Regioni contenenti indicazioni circa i campi formativi e le figure professionali;
- i processi di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e gli obiettivi individuati nel piano straordinario per la formazione dei pubblici dipendenti.
5. Gli standard minimi delle competenze
Gli standard delle competenze determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso formativo dell'IFTS e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute come crediti formativi.
Gli standard minimi sono da contestualizzarsi a livello regionale dovendo rispondere pienamente alle necessita' di adattamento delle figure professionali ai diversi contesti produttivi e territoriali.
Gli standard fanno riferimento a competenze di base trasversali e tecnico professionali.
Per competenze di base si intende l'insieme delle conoscenze (e della loro capacita' d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavoro e alle professioni, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore.
Per competenze trasversali si intende l'insieme di competenze che vengono espresse nelle diverse situazioni lavorative e che consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico e che rappresentano obiettivi strategici di un processo formativo fondamentale per rafforzare l'apprendimento e le risorse dell'individuo.
Le competenze tecnico professionali sono invece costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attivita' operative richieste dai processi di lavoro e sono strettamente connesse alle diverse figure professionali.
Le indicazioni che seguono in merito alle competenze di base e trasversali rappresentano l'avvio di un percorso dinamico di definizione; sono periodicamente aggiornate e costituiscono un punto di convergenza continuo fra gli attori del sistema rappresentati nel Comitato nazionale dell'IFTS.
Competenze di base e trasversali
Indipendentemente dai settori e dalle figure professionali di riferimento, le competenze alfabetico funzionali e aritmetico-matematiche ("literacy" e "numeracy")(2) sono da considerarsi requisiti culturali minimi fondamentali e irrinunciabili per l'accesso ad un canale di livello post secondario.
(2) Per la Literacy come per Numeracy gli studi di riferimento sono le ricerche internazionali sviluppate in ambito OCDE-OECD sulle competenze alfabetiche della popolazione adulta.
Gli indicatori di standard minimo di tali competenze in accesso ad un canale post-secondario indentificano dunque due aspetti: 1.- competenze alfabetica funzionale (literacy): - comprensione di un testo in prosa come effetto di una positiva capacita' di lettura ed utilizzo delle informazioni raccolte in una comunicazione efficace; L'analisi dei fabbisogni messa a punto dalle diverse parti sociali ha evidenziato, a garanzia di un reale e concreto diritto di cittadinanza, la necessita' di competenze relative ai nuovi alfabeti ed in particolare, la lingua inglese e l'informatica di base(3). Il loro raggiungimento, ritenuto ineludibile per un tecnico superiore, verra' facilitato, sin dalla fase di avvio ai corsi, eventualmente anche attraverso l'attuazione di specifici moduli preliminari ai corsi previsti.
Gli standard in esito ai percorsi prevedono competenze nei seguenti ambiti:
Competenze di base; competenze in lingua inglese; competenze informatiche di base; competenze giuridiche (con riferimento al diritto comunitario ed internazionale, disciplina del rapporto di lavoro e contrattualistica, tecniche di ricerca attiva del lavoro, prevenzione e tutela della salute, sicurezza sul lavoro); competenze economico-aziendali (con riferimento all'economia territoriale e al settore professionale oggetto del corso).
Competenze trasversali
Le competenze trasversali riguardano i seguenti ambiti:
- comunicativo/relazionale (diagnosticare, relazionarsi, affrontare, con particolare riferimento allo sviluppo di capacita' di autoapprendimento);
- organizzativo (osservare, analizzare e situarsi in un contesto organizzativo, pianificare le risorse e gli obiettivi, lavorare in gruppo, negoziare).
Si sottolinea che tali indicazioni non implicano il rinvio a specifici insegnamenti o discipline, ma si riferiscono a competenze che possono essere acquisite tramite un'adeguata strutturazione dei percorsi formativi (unita' formative trasversali, metodologie didattiche, stage).
6. L'accreditamento in ingresso
Ai percorsi dell'IFTS accedono, di regola, coloro che sono in possesso del Diploma di istruzione secondaria superiore.
E' consentito l'accesso anche a coloro che, pur non in possesso di tale titolo, possiedano adeguate competenze acquisite in ambito lavorativo o nell'adempimento dell'obbligo formativo da verificarsi nell'ambito delle procedure di accreditamento; di conseguenza possono accedere ai percorsi dell'IFTS soltanto coloro che abbiano comunque dimostrato di possedere i requisiti culturali minimi fondamentali ed irrinunciabili per l'accesso ad un canale di livello post secondario, indicati al punto 5.
Il percorso di accreditamento viene avviato una volta espletate le procedure per la selezione dei partecipanti ai corsi. Tali procedure vengono gestite direttamente dai comitati tecnico-scientifici di progetto sulla base dei criteri stabiliti a livello regionale.
- capacita di comprensione e di utilizzo di informazione che dev'essere raccolta e restituita attraverso grafici, schemi di tabelle, carte metereologiche, formulari, ecc.
2.- competenze di tipo aritmetico-matematico (numeracy): - capacita' di lettura, di comprensione e di calcolo in relazione a testi a contenuto quantitativo; - il sapere e le abilita' per rispondere alla necessita' di utilizzare la matematica in diversi contesti.
Dal punto di vista dei livelli si forniscono le seguenti indicazioni: 1. per la Literacy ci si puo' riferire al livello 3 di IALS-SIALS (Internetional Adalt Literacy Survey) considerando il livello 4/5 in esito; 2. per la Numeracy il riferimento e' al livello ISCED 3 (di equivalenza dei diplomi di scuola secondaria superiore) di ALLS (Adult Literacy and Life Skills Survey) considerando il livello 4 in esito. 3.
(3) Per quanto concerne l'inglese viene indicato il livello PET o First certificate; per quanto concerne l'informatica si fa riferimento alla certificazione europea ECDL.
L'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi IFTS e' funzionale a:
- verificare le caratteristiche individuali (titoli, esperienze, competenze, ecc.) all'avvio del percorso;
- accertare eventuali competenze gia' acquisite da considerarsi quali crediti formativi per la determinazione della durata del percorso individuale;
- definire, ove necessario, l'opportunita' di predisporre misure specifiche di accompagnamento e/o integrazione del percorso a garanzia del successo formativo.
L'accreditamento in ingresso si attua nelle fasi di individuazione delle acquisizioni pregresse e nel riconoscimento di eventuali crediti formativi.
In tali fasi le procedure di accreditamento dovranno essere condotte attivando un percorso sequenziale che preveda, previa una fase di orientamento volta all'approfondimento delle motivazioni, del fabbisogno formativo e della progettualita' individuale a garanzia e nel rispetto delle istanze dell'utente, le seguenti funzioni:
- valutazione/accertamento funzione di natura tecnica posta a garanzia delle istanze progettuali, finalizzata a porre in trasparenza le effettive caratteristiche degli utenti e definirne la coerenza con i prerequisiti del percorso al fine di assicurare il successo nel raggiungimento dei risultati attesi;
- riconoscimento/attestazione, funzione di natura formale posta a garanzia istituzionale, finalizzata a sancire da un lato le competenze gia' acquisite per l'accesso (particolarmente laddove sia necessario stabilire una equiparazione al titolo di studio), dall'altro i crediti formativi ai fini di una fruizione personalizzata del percorso.
Nello svolgimento del processo di accreditamento indicato occorrera' considerare la sostanziale diversita' delle dimensioni poste al centro dell'analisi a seconda che si tratti di:
- giovani per i quali occorrera' accentuare gli aspetti legati al supporto motivazionale e alla progettualita' nella prospettiva di primo inserimento nel mondo del lavoro;
- adulti, in possesso di un patrimonio di esperienze formative e professionali, per i quali il percorso dell'IFTS rappresenta una opzione formativa nella prospettiva del lifelong learning, e che quindi occorrera' sostenere particolarmente nella fase di ricostruzione dell'esperienza pregressa e di definizione di prospettive di sviluppo professionale.
Nel rispetto delle indicazioni nazionali, ciascun Comitato di progetto dei percorsi dell'IFTS individua le modalita' specifiche e gli strumenti per svolgere l'accreditamento tenendo conto del progetto formativo e della tipologia di utenti.
Al fine di garantire omogeneita' nelle procedure, vengono di seguito indicate alcune Modalita' generali:
- a fini di orientamento: colloqui condotti da consiglieri di orientamento o da insegnanti, docenti, tutor dotati di competenze psicologiche e pedagogiche, designati dal Comitato di Progetto;
- a fini di valutazione/accertamento: composizione di un Dossier individuale per la ricostruzione e documentazione del curriculum pregresso. Tale Dossier, elaborato dal partecipante con l'assistenza di una delle professionalita' indicate per le funzioni di orientamento, conterra' informazioni, messe a disposizione degli utenti, documentate, autodichiarate e/o eventualmente approfondite nell'ambito di colloqui specifici, nei seguenti ambiti:
1. istruzione/formazione (ad es. titoli di studio, certificazioni o attestazioni formative, esperienze formative interrotte o in corso, contenuti dei percorsi, conoscenze e competenze acquisite);
2. Lavoro (ad es. documentazione relativa alle esperienze professionali in corso o pregresse, settore di riferimento, attivita' svolte, prodotti/risultati, conoscenze e competenze acquisite);
3. tirocini, volontariato o altro (ad es. documentazione relativa alle esperienze, attivita' svolte, conoscenze e competenze acquisite).
Il Dossier individuale, cosi' come le informazioni e documentazioni in esso contenute, e' legato a vincoli di riservatezza e quindi fruibile solo dall'utente interessato o dallo staff di progetto nell'ambito del percorso formativo.
Ai fini del riconoscimento/attestazione il Dossier individuale e' sottoposto alla valutazione di una Commissione tecnica per l'accreditamento, istituita dalle Regioni con i medesimi criteri e procedure della Commissione d'esame finale, cosi' come previsto dall'accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 12/3/2000, pubblicato sulla G.U. 161 del 12 luglio 2000.
La Commissione tecnica per l'accreditamento, tenendo conto del Dossier individuale e del progetto formativo, formula e motiva le determinazioni in ordine al riconoscimento di competenze gia' acquisite per l'accesso o di crediti per la fruizione personalizzata del percorso oppure alla necessita' di particolari misure di accompagnamento o di moduli integrativi.
Tali determinazioni, opportunamente verbalizzate, hanno valenza generale e, in quanto tali, possono dare luogo, su richiesta dagli interessati, al rilascio di una attestazione sugli esiti della valutazione.
7. I crediti formativi
In generale il credito formativo e' un valore assegnabile ad un segmento di formazione (ad esempio un modulo didattico, un'unita capitalizzabile) o ad un'esperienza individuale (lavorativa, di tirocinio) riconoscibile nell'ambito di un percorso di formazione.
Piu' in particolare, il riconoscimento dei crediti formativi puo' avvenire in due fasi del percorso:
- in ingresso, attraverso procedure di accertamento delle competenze acquisite dall'individuo in precedenti esperienze formative e/o lavorative;
- in esito al percorso formativo, favorendo la spendibilita' delle competenze acquisite nell'ambito di un percorso ulteriore di istruzione, formazione o lavoro.
Le competenze acquisite possono valere quale credito formativo rispetto ad altri sistemi, ferma restando le determinazioni che le singole istituzioni adottano nella loro autonomia.
Al riconoscimento del credito formativo acquisito in esito al percorso provvede l'istituzione cui accede l'interessato, tenendo conto delle caratteristiche del percorso svolto.
In particolare, per l'universita' l'impegno alla progettazione, gestione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti, deve essere assunto dagli organi accademici competenti (ad esempio, dal Rettore dell'Universita', dal Preside di Facolta' o dal Presidente del corso di laurea).
In fase di progettazione le universita' che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'IFTS, definiscono il numero minimo di crediti riconoscibili a conclusione dei percorsi stessi, da accertare comunque in sede di valutazione finale secondo quanto previsto dal richiamato accordo del 2 marzo 2000.
8. La certificazione intermedia e finale
I percorsi dell'IFTS si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite, condotte da Commissioni d'esame costituite in modo da assicurare la presenza di rappresentanti della scuola, dell'universita', della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.
A coloro i quali superano tutte le prove previste per il conseguimento del titolo viene rilasciato una certificazione finale da parte delle Regioni, secondo il dispositivo di certificazione finale dei percorsi IFTS e relative linee guida approvati dalla Conferenza Unificata Stato Regioni Citta' ed Autonomie locali il 2 marzo 2000.
In caso di fruizione personalizzata o di uscita anticipata dal percorso, e' possibile rilasciare ai soggetti richiedenti la cosiddetta "Dichiarazione intermedia" del percorso seguita, con l'indicazione delle competenze acquisite al fine di facilitare il riconoscimento dei crediti formativi in ulteriori percorsi.
9. Monitoraggio e valutazione
E' previsto un sistema di monitoraggio e di valutazione dell'IFTS, in base alle linee guida definite dal Comitato nazionale di progettazione, integrato anche con le attivita' svolte dalle Regioni in relazione ai programmi finanziati dal Fondo sociale europeo.
Il monitoraggio si configura come un sistema informativo ricorrente grazie al quale e' possibile raccogliere dati quantitativi e qualitativi ed osservare lo stato di avanzamento del sistema; la valutazione fornisce analisi finalizzate alla messa a regime del sistema.
I dati relativi al monitoraggio confluiranno all'interno della Banca Dati istituita presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa, con l'assistenza tecnica dell'Isfol e dell'Istat, sulla base delle indicazioni previste dall'art.69, comma 2 della L.144/99 e adottati in modo da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle Regioni.
10. Le misure di accompagnamento
Al fine di assicurare lo sviluppo del nUOVO canale di formazione tecnica superiore e la qualita' didattica, organizzativa e gestionale dei singoli percorsi IFTS, e' prevista l'attivazione di misure di accompagnamento, in raccordo con le strutture ed i servizi operanti sul territorio, in particolare con i servizi per l'impiego, afferenti a tre macroaree:
- Area dell'informazione: pubblicizzazione, raccolta e diffusione delle informazioni utili alla definizione del progetto formativo e professionale;
- Area dell'orientamento: consulenza orientativa e tecniche di ricerca attiva del lavoro;
- Area dell'inserimento lavorativo: azioni di facilitazione della transizione verso il mondo del lavoro
11. Standard di costo
A - Spese insegnanti 50 % B - Spese allievi 15 % C - Spese di funzionamento e gestione 15 % D - Altre spese ivi comprese le misure di accompagnamento (*) 20 %
(*) Per le misure di accompagnamento ammissibili si deve far riferimento alla nota operativa per la progettazione dei percorsi IFTS 2000-2001 punto 10.
Ai fini della predisposizione del preventivo di spesa ed allo scopo di favorire una gestione unitaria delle risorse, si applicano le seguenti istruzioni amministrativo-contabili in relazione alla determinazione della congruita' dei costi delle attivita' formative:
- n. 6161 del 17.7.1987 (contenente criteri circa l'assenza dei partecipanti ai corsi);
- n. 98 del 12.8.95 pubblicata nel supplemento ordinario n. 99 alla G.U. serie gen. N.188 del 12.8.95 (determinazione e natura dei costi ammissibili per le attivita' formative FSE);
- n. 10 del 24.1.1997 integrata dalla CM n. 63 del 28.04.97 (variazioni nelle voci di spesa relative ai costi ammissibili);
- n. 101 del 17.7.97 pubblicata nella G.U. n. 175 del 29.7.97 (relativa alla congruita' dei costi ed alla configurazione delle fasce di inserimento dei docenti);
- n. 52 del 9.7.1999 (contenente disposizioni sugli stage in azienda).
Per quanto non espressamente richiamato, si rinvia alle istruzioni amministrativo-contabili vigenti in materia di utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo.
Eventuali scostamenti dalle voci di costo sopra indicate devono essere adeguatamente motivati e documentati. |
| ALLEGATO A1
GLOSSARIO
Accreditamento delle strutture:
L'accreditamento, effettuato dalle regioni, definisce i criteri minimi di valutazione delle sedi in base a capacita' gestionali e logistiche, situazione economica, disponibilita' di competenze professionali (in attivita' di direzione, amministrazione, docenza, coordinamento, analisi e progettazione, valutazione dei fabbisogni, orientamento), livelli di efficacia ed efficienza in attivita' precedenti, relazioni con il sistema sociale e produttivo locale.
Analisi dei fabbisogni:
L'analisi dei fabbisogni e' l'insieme delle attivita' che analizzano le necessita' sia professionali che formative del contesto territoriale, settoriale e aziendale di riferimento.
Accreditamento in ingresso:
L'accreditamento e' una modalita' di accertamento del credito in ingresso. Si tratta di una valutazione delle acquisizioni del soggetto per il suo inserimento ad un certo livello di un percorso formativo e per l'individuazione di itinerari personalizzati di formazione.
Certificazione finale:
Certificato rilasciato a coloro i quali superano tutte le prove previste per il conseguimento del titolo.
Certificazione intermedia:
A coloro che non superano le prove previste viene rilasciata la cosiddetta "dichiarazione intermedia" del percorso seguito, con l'indicazione delle competenze acquisite al fine di facilitare il riconoscimento dei crediti formativi.
Competenze:
Con il termine di competenza si identifica l'insieme di risorse (conoscenze, abilita', ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo, e piu' in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale.
Competenze di base:
Per competenze di base si intende l'insieme delle conoscenze (e delle loro capacita' d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavoro, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore.
Competenze trasversali:
Le competenze trasversali (comunicative, relazionali, di problem solving ecc.) entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico.
Competenze tecnico professionali:
Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attivita' operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferisce nei diversi ambiti professionali.
Credito:
Per credito formativo acquisito nei percorsi Ifts si intende l'insieme di competenze, esito del percorso formativo che possono essere riconosciute nell'ambito di un percorso ulteriore di formazione o di lavoro. Al riconoscimento del credito formativo acquisito provvede l'istituzione cui accede l'interessato, considerando le caratteristiche del nUOVO percorso.
Moduli:
Il concetto di modulo potrebbe essere considerato corrispondente a quello di unita' formativa (cfr. "Ufc") ma da un punto di vista operativo puo' essere opportuno tenerli distinti, conferendo al secondo il carattere di strumento per la progettazione e la programmazione didattica, e non attribuendo ad esso il rilievo ai fini della certificazione che invece puo' essere conferito all'unita' formativa.
Riconoscimento:
Funzione finalizzata a sancire le acquisizioni utili all'accesso all'Istruzione e formazione tecnica superiore. Tali acquisizioni costituiscono crediti formativi ai fini di una fruizione personalizzata del percorso. Il riconoscimento dei crediti opera soprattutto al momento dell'accesso ai percorsi Ifts e all'interno dei percorsi, allo scopo di abbreviarli e facilitare eventuali passaggi ad altri percorsi Ifts. A1 riconoscimento dei crediti provvede l'istituzione cui accede l'interessato.
Standard minimi:
Gli standard delle competenze determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso formativo IFTS e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute come crediti formativi.
Ufc:
L'unita' di competenza capitalizzabile e' un'insieme di competenze autonomamente significativo (autoconsistente), riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifico di professionalita', ed identificabile (dall'impresa, dal sistema formativo) quale risultato atteso di un processo formativo. |
| ALLEGATO A2
CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI FINO AL 3( DIGIT - ESTRATTO DA ISTAT METODI E NORME SERIE C - N. 12 (ed. 1991)
3.1 PROFESSIONI INTERMEDIE IN SCIENZE FISICHE, NATURALI, DELL'INGEGNERIA ED ASSIMILATE
3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali
3.1.2 Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale
3.2 PROFESSIONI INTERMEDIE NELLE SCIENZE DELLA VITA
3.2.2 Tecnici agronomi, forestali, zootecnici ed assimilati
3.3 PROFESSIONI INTERMEDIE DI UFFICIO
3.3. l Professioni intermedie amministrative e organizzative
3.3.2 Professioni intermedie finanziario-assicurative
3.3.3 Professioni intermedie nei rapporti con i mercati
3.3.4 Professioni intermedie in imprese commerciali ed assimilate
3.4 PROFESSIONI INTERMEDIE DEI SERVIZI PERSONALI
3.4.1 Professioni intermedie delle attivita' turistiche e alberghiere
3.4.2 Professioni intermedie dell'insegnamento
3.4.3 Professioni intermedie nei servizi ricreativi e culturali
3.4.4 Professioni intermedie nel campo dei servizi per le famiglie
3.4.5 Professioni intermedie relative ai servizi pubblici |
| ALLEGATO A3
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE-ESTRATTO ISTAT METODI E NORME SERIE C - N. 11 (ed. l991)
=================================================================== Codice definizione =================================================================== A AGRICOLTURA CACCIA E SILVICOLTURA A1 Agricoltura, caccia e relativi servizi A2 Silvicolura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi B5 PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI C ESTRAZIONE DI MINERALI CA ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI CA10 Estrazione di carbon fossile e lignite; estrazione di torba CA11 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; servizi connessi all'estrazione di petrolio e di gas naturale esclusa la prospezione CA12 Estrazione di minerali di uranio e di torio CB ESTRAZIONE Dl MINERALI NON ENERGETICI CB13 Estrazionc di minerali metalliferi CB14 Altre industrie estrattive D ATTIVITA' MANIFATTURIERE DA INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO DA15 Industrie alimentari e delle bevande DA16 Industria del tabacco DB INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO DB17 Industrie tessili DB18 Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di pellicce DC INDUSTRIE CONCIARIE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO PELLE E SIMILARI DC19 Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature DD INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO DD20 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli di paglia e materiali da intreccio DE FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA. STAMPA ED EDITORIA DE21 Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta DE22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati DF23 FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI CQMBUSTIBILI NUCLEARI DG24 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI DH25 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE DI26 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI DJ PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO DJ27 Produzione di metalli e loro leghe DJ28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti DK29 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI, COMPRESI L'INSTALLAZIONE, IL MONTAGGIO LA RIPARAZIONE E LA MANUTENZIONE DL FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED OTTICHE DL30 Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici DL31 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. DL32 Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiatura per le comunicazioni DL33 Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi DM FABBRICAZIONE DI MEZZI Dl TRASPORTO DM34 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi DM35 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto DN ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE DN36 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere DN37 Recupero e preparazione per il riciclaggio E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA E40 Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua calda E41 Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua F45 COSTRUZIONI G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA G50 Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione G51 Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi G52 Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli; riparazione di beni personali e per la casa H55 ALBERGHI E RISTORANTI I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI I60 Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte I61 Trasporti marittimi e per vie d'acqua I62 Trasporti aerei I63 Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio 164 Poste e telecomunicazioni J INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA J65 Intermediazione monetaria e Finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) J66 Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie J67 Attività ausiliarie della intermediazione finanziaria K ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI K70 Attività immobiliari K71 Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico K72 Informatica e attività connesse K73 Ricerca e sviluppo K74 Altre attività professionali ed imprenditoriali L75 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA M80 ISTRUZIONE N85 SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI O90 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili O91 Attività di organizzazioni associative n.c.a. O92 Attività ricreative, culturali e sportive O93 Altre attività dei servizi P95 SERVIZI DOMESTICI PRESSO FAMIGLIE E CONVIVENZE Q99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI |
| ALLEGATO B
SCHEMA DI DISCIPLINARE PER I BANDI REGIONALI
RELATIVI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE PER L'ANNO 2000-2001.
Vista la legge 17-maggio-1999, n. 144 recante "Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali", che all'art. 69 istituisce il sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS);
Vista la legge regionale in materia di formazione professionale / la legge regionale in base alla quale sono utilizzabili le risorse regionali per il cofinanziamento dei progetti 2000 - 2001;
Visto l'accordo sulla programmazione dei percorsi dell'IFTS per il 2000 - 2001e delle relative misure di sistema, sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del ...............
Visto ...... (eventuali ulteriori indicazioni poste dalle singole Regioni)
1. Finalita' dei progetti
Il progetto oggetto del presente bando ha l'intento di attuare un sistema articolato e condiviso di integrazione fra i sistemi dell'istruzione, scolastica ed universitaria, della formazione e del lavoro, che consenta:
- ai giovani, l'acquisizione di competenze a livello post-secondario rispondenti ai fabbisogni del mondo del lavoro, spendibili all'interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un loro idoneo inserimento occupazionale, nonche' facilitare l'eventuale continuazione degli studi all'interno di percorsi formativi successivi;
- agli adulti occupati, di esercitare il diritto alla formazione in ogni fase della vita, a partire dal completamento e dalla qualificazione delle competenze possedute e delle esperienze professionali maturate, per favorire la mobilita' e l'estensione di conoscenze e competenze professionali pertinenti al proprio lavoro.
- agli adulti inoccupati o disoccupati, la riconversione e l'ampliamento delle opportunita' professionali mediante l'acquisizione di specifiche competenze connesse ai fabbisogni del mondo del lavoro.
2. Condizioni per la realizzazione del processo di integrazione
Il successo del processo di integrazione dei sistemi, dipende da alcuni presupposti fondamentali, quali:
a) lo sviluppo della concertazione fra le istituzioni e il rafforzamento del ruolo delle parti sociali, con la previsione di fasi e momenti diversi, dalla progettazione al coordinamento, gestione e svolgimento dei corsi, fino alla valutazione esterna e autovalutazione; l'interazione fra vari livelli, da quelli prettamente istituzionali a quelli didattico-formativi ed amministrativo-gestionali;
b) ......... (eventuali ulteriori condizioni poste dalle singole Regioni)
Gli elementi fondanti il processo di integrazione costituiscono condizioni indispensabili per la progettazione degli interventi e, quindi, di ammissibilita' al presente bando, e sono riconducibili a:
a) l'esistenza e la formalizzazione di un Comitato tecnico scientifico di progetto, composto dai rappresentanti di tutti i soggetti partner e attuatori del percorso, con il compito di predisporre il progetto ex ante e di verificarne l'andamento in itinere e rilasciare l'eventuale certificazione intermedia, nonche' di intrattenere con il Comitato regionale dell'IFTS ogni relazione utile al corretto svolgimento del progetto ed alla valutazione dei risultati;
b) l'elaborazione del sistema di crediti formativi acquisibili durante ed al termine del percorso dell'FTS, sulla base delle indicazioni contenute nella Nota operativa per la progettazione dei percorsi IFTS 2000-2001;
c) l'impegno alla progettazione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti formativi, definiti gia' in fase di progettazione, da parte dei competenti organi accademici delle Universita' che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'ifts;
d) la sussistenza delle seguenti caratteristiche del percorso:
- un numero di allievi, per l'avvio del percorso stesso, pari almeno a 20, fino a un massimo di 30 solo nei casi in cui la didattica d'aula preveda una prevalente strutturazione in un gruppo di lavoro (il numero massimo puo' essere ampliato solo nel caso dell'utilizzo della formazione a distanza);
- una durata minima di 2 semestri e una massima di 4, per un totale di almeno di 1200 ore e non piu' di 2400 ore. Per i lavoratori occupati tale monte ore puo' essere congruamente distribuito in tempi piu' lunghi. Ciascun semestre si articola in ore di attivita' teorica, pratica e di laboratorio. I percorsi destinati agli adulti occupati devono tenere conto dei loro impegni di lavoro nell'articolazione dei tempi e delle modalita' di svolgimento.
- l'attivita' relativa agli stage aziendali ed ai tirocini formativi non inferiore al 30% del monte ore totale, svolta in luoghi di lavoro, oltre all'attivita' di formazione pratica;
- la docenza composta per almeno il 50% da esperti provenienti dal mondo del lavoro, in possesso di una specifica esperienza professionale nel settore maturata per almeno 5 anni;
- la differenziazione delle sedi di attivita' didattica, da porre in relazione alle caratteristiche delle strutture e agli obiettivi formativi da conseguire;
e) la previsione di misure di accompagnamento agli utenti dei corsi, a supporto della frequenza e del conseguimento dei crediti, delle certificazioni intermedie e finali e di inserimento professionale (accoglienza personalizata, accreditamento, tutoring, ecc.);
f) la predisposizione di materiali didattici, specifici per il percorso proposto e utilizzabili per la successiva diffusione;
g) la strutturazione dei percorsi in moduli e/o unita' capitalizzabili;
h) le verifiche periodiche di apprendimento durante il percorso ed eventuali iniziative didattiche di supporto;
i) l'impegno ad attuare gli standard minimi contenuti nella nota operativa per la progettazione dei percorsi dell'IFTS 2000 - 2001 e di quelli che per ciascuna figura professionale saranno definiti dal Comitato nazionale.
3. La progettazione 2000-2001
I progetti dei percorsi dell'IFTS 2000 - 2001 devono essere redatti sulla base della nota operativa (all. A) e del formulario (all. D).
Le professioni regolamentate possono essere oggetto di percorsi dell'IFTS a condizione che siano state stipulate specifiche intese con i competenti soggetti istituzionali e con le rappresentanze professionali di settore.
4. Requisiti dei soggetti coinvolti
I progetti dell'IFTS devono essere presentati da un insieme di soggetti appartenenti ai sistemi della scuola, della formazione professionale, dell'universita' e del lavoro. Essi devono essere sottoscritti congiuntamente almeno da:
- un istituto scolastico superiore, avente sede nel territorio regionale;
- un ente/centro di formazione professionale, avente sede nel territorio regionale e operante secondo le normative regionali;
- un'universita' degli studi, di norma avente sede nel territorio regionale;
- imprese o associazioni di imprese, anche non operanti sul territorio regionale, o altro soggetto pubblico o privato espressione del lavoro libero-professionale o della pubblica amministrazione.
Per le universita', l'impegno alla progettazione, gestione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti deve essere assunto dagli organi accademici competenti. In fase di progettazione le universita' che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'IFTS, definiscono il numero minimo di crediti riconoscibili a conclusione dei percorsi stessi, da accertare comunque in sede di valutazione finale, secondo quanto previsto dal richiamato accordo del 2 marzo 2000.
I progetti devono essere presentati dai quattro soggetti formativi sopra indicati, che si impegnano, in caso di approvazione e finanziamento del progetto, ad associarsi tra di loro con atto formale, anche in forma consortile. Il soggetto gestore, da scegliere tra i soggetti associati, deve essere indicato nell'atto medesimo. Il rispetto di tale impegno e' condizione per la stipula del successivo contratto/convenzione per l'assegnazione dei corsi e quindi per l'erogazione dei finanziamenti.
Possono essere soggetti gestori anche le agenzie comunali di formazione e le scuole civiche.
Il soggetto gestore deve dichiarare per iscritto il proprio impegno a fornire tutti gli elementi relativi alla rendicontazione ai soggetti che conferiscono risorse, nonche' ad attenersi agli standard di costo previsti dalla nota operativa per la progettazione dei percorsi IFTS 2000-2001, e ad applicare la normativa di riferimento per l'utilizzo dei fondi sociali europei destinati alle azioni di formazione professionale.
5. Procedure e termini per la presentazione dei progetti i formulari, compilati in ogni loro parte, e le richieste per il finanziamento delle attivita' debbono essere firmate dai legali rappresentanti dei soggetti di cui al precedente punto 4. Gli stessi devono pervenire entro le ore X del giorno Y, a pena di esclusione, a ................ ( specificare il competente ufficio regionale).
Il termine di presentazione dei progetti decorre dalla data di pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale della regione.
6. Modalita' e criteri per la valutazione dei progetti
L'Ufficio regionale competente accerta l'ammissibilita' dei soggetti proponenti e dei progetti presentati sulla base dei criteri individuati con il presente disciplinare.
L'esame per l'approvazione dei progetti e' attuato, secondo le procedure dei singoli ordinamenti regionali e sulla base di quanto previsto ai punti 2.6 e 2.7 del Documento tecnico che fa parte integrante dell'accordo sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del ............
L'istruttoria e la selezione dei progetti verra' completata entro X giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature.
La valutazione di merito sui singoli progetti terra' conto dei seguenti aspetti:
1- finalizzazione del progetto 2- descrizione della situazione professionale 3- architettura metodologica e didattica complessiva 4- chiarezza della presentazione 5- sbocchi occupazionali coerenti e certificati 6- economicita' del progetto 7- affidabilita' dei soggetti proponenti e del soggetto gestore 8- qualita' delle misure di accompagnamento e relative modalita' attuative
Tali aspetti saranno specificati in criteri, a loro volta esplicitati in indicatori e relativi punteggi (I).
Un punteggio aggiuntivo va previsto per i progetti interregionali.
7. Risorse finanziarie disponibili
Al finanziamento dei progetti contribuiscono Lit......, pari a Euro......, di risorse regionali e Lit......., pari a Euro ....., di risorse statali (es. L. n.440/97, risorse CIPE per le aree depresse), e altre risorse di soggetti pubblici e privati.
8. Norme di gestione
Ai fini della predisposizione del preventivo di spesa ed allo scopo di favorire una gestione unitaria delle risorse, si applicano le seguenti istruzioni amministrativo-contabili in relazione alla determinazione della congruita' dei costi delle attivita' formative:
- n. 6161 del 17.7.1987 (contenente criteri circa l'assenza dei partecipanti ai corsi);
- n. 98 del 12.8.95 pubblicata nel supplemento ordinario n. 99 alla G.U. serie gen. N.188 del 12.8.95 (determinazione e natura dei costi ammissibili per le attivita' formative FSE);
- n. 10 del 24.1.1997, integrata dalla CM n. 63 del 28.04.97 (variazioni nelle voci di spesa relative ai costi ammissibili);
- n. 101 del 17.7.97 pubblicata nella G.U. n. 175 del 29.7.97 (relativa alla congruita' dei costi ed alla configurazione delle fasce di inserimento dei docenti);
- n. 52 del 9.7.1999 (contenente disposizioni sogli stage in azienda).
Per quanto non espressamente richiamato, si rinvia alle istruzioni amministrativo-contabili vigenti in materia di utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo.
9. Monitoraggio o valutazione
Ai fini del monitoraggio e la valutazione dei percorsi dell'IFTS si richiamano le indicazioni contenute nella allegata nota operativa per la progettazione. ------------- (I) A mero titolo esemplificativo, si puo' ipotizzare di prevedere un punteggio max di 100 punti, risultato dei pesi parziali attribuiti a ciascun criterio:
criterio 1. Fino a X punti criterio 2. Fino a Y punti criterio 3 .......
nonche' alcuni indicatori per criterio, ad esempio il criterio 1 "Finalizzazione del progetto" si potrebbe specificare con i seguenti indicatori:
esistenza, completezza e significativita' della documentazione di riferimento a motivazione del reale fabbisogno della figura professionale oggetto di intervento;
grado di pertinenza e rispondenza del progetto ai fabbisogni di professionalita' del mercato del lavoro;
collegamento del progetto a progetti o programmi di sviluppo territoriale, con particolare riferimento ai patti territoriali e/o ai contratti d'area:
grado di coinvolgimento degli attori socio-economici;
apertura del corso agli adulti, con relative modalita' di accoglienza e svolgimento dei corsi. ----> vedere Allegati da Pag. 58 a Pag. 68 della G.U. <---- |
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