Gazzetta n. 303 del 30 dicembre 2000 (vai al sommario)
UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO EMILIA
DECRETO RETTORALE 27 novembre 2000
Modificazioni allo statuto.

IL RETTORE
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Modena e Reggio Emilia, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2035 e successive modificazioni;
Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e successive modificazioni;
Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 1980, n. 382;
Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale e' stato istituito il Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, ed in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto delle universita';
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
Visto il regio decreto-legge 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;
Visto il decreto Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica dell'11 maggio 1995 "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico" (modificato piu' volte con decreto Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 14 febbraio 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 1996, decreto Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 3 luglio 1996, pubblicato nel supplemento ordinario n. 148 della Gazzetta Ufficiale n. 213 dell'11 settembre 1996, decreto del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 31 luglio 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 209 del 6 settembre 1996, decreto del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 5 maggio 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 17 giugno 1997, decreto del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 16 maggio 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 ottobre 1997) che aggiunge, dopo la Tabella XLV/1, annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni ed integrazioni, la Tabella XLV/2 recante gli "Ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione del settore medico";
Visto, in particolare, il decreto Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 3 luglio 1996, recante l'ordinamento didattico della scuola di specializzazione in medicina di comunita';
Viste la proposta di modifica statutaria approvata dal Senato accademico nella seduta del 7 giugno 2000 e dal consiglio di amministrazione nella seduta del 20 giugno 2000, avente ad oggetto l'inserimento dell'ordinamento didattico della scuola di specializzazione in medicina di comunita';
Considerato che, ai sensi dell'art. 6, comma 9, della legge n. 168/1989, la sopra richiamata proposta di modifica statutaria e' stata trasmessa al Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica in data 1o agosto 2000;
Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale il 16 novembre 2000;
Vista la nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica prot. 1964 del 24 novembre 2000, con la quale si autorizza la modifica statutaria richiesta;
Decreta:
Art. 1.
Lo statuto dell'Universita' degli studi di Modena, approvato e modificato con i decreti citati in premessa, e' ulteriormente modificato come indicato negli articoli 2, 3 e 4.
 
Art. 2.
Nel Titolo III (ordinamento delle scuole di specializzazione), al Capo I, par. B, l'art. 1 e' abrogato e sostituito dal seguente:
"Titolo III
ORDINAMENTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Capo I
Paragrafo A
Norme generali comuni alle scuole di specializzazione.
(Omissis).
Paragrafo B
Norme generali comuni alle scuole di specializzazione del settore medico di cui al d.lgs. n. 257/1991, ad ordinamento adeguato al decreto del Ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 11 maggio 1995, e successive modifiche e integrazioni. Articolo 1. Fanno parte dell'area medica le scuole di specializzazione di seguito elencate:
1. Allergologia e immunologia clinica (Capo LV),
2. Anatomia patologica (Capo XL),
3. Anestesia e rianimazione (Capo XLIV),
4. Biochimica clinica (Capo XXXVI),
5. Cardiochirurgia (Capo LIII),
6. Cardiologia (Capo XXVIII),
7. Chirurgia generale I ad indirizzo in chirurgia generale (Capo IX),
8. Chirurgia generale II ad indirizzo in chirurgia generale (Capo XXXVIII),
9. Chirurgia generale III ad indirizzo in chirurgia d'urgenza (Capo XXXIV),
10. Chirurgia toracica (Capo XXXII),
11. Chirurgia vascolare (Capo XXIV),
12. Dermatologia e venerologia (Capo XLV),
13. Ematologia (Capo XIII),
14. Endocrinologia e malattie del ricambio (Capo XLVI),
15. Farmacologia (Capo XVI),
16. Gastroenterologia (Capo VIII),
17. Geriatria (Capo XLVII),
18. Ginecologia ed ostetricia (Capo IV),
19. Igiene e Medicina preventiva (Capo XXII),
20. Malattie dell'apparato respiratorio (Capo XXVI),
21. Malattie infettive (Capo III),
22. Medicina del lavoro (Capo XLII),
23. Medicina dello sport (Capo LVI),
24. Medicina di comunita' (Capo IL)
25. Medicina interna (Capo XLVIII),
26. Medicina legale (Capo XLIX),
27. Microbiologia e virologia (Capo XXXVII),
28. Nefrologia (Capo XXXIII),
29. Neurochirurgia (Capo XXX),
30. Neurologia (Capo XXI),
31. Neuropsichiatria infantile (Capo XXV),
32. Oftalmologia (Capo XI),
33. Oncologia ad indirizzo in oncologia medica (Capo VII),
34. Ortopedia e traumatologia (Capo XVIII),
35. Otorinolaringoiatria (Capo XIX),
36. Patologia clinica (Capo XLI),
37. Pediatria (Capo II),
38. Psichiatria (Capo VI),
39. Radiodiagnostica (Capo L),
40. Radioterapia (Capo LI)
41. Reumatologia (Capo LVII),
42. Scienza dell'alimentazione (Capo LII),
43. Tossicologia medica (Capo XLI),
44. Urologia (Capo LIV)".
 
Art. 3.
Nel Titolo III (Ordinamento delle scuole di specializzazione), al paragrafo B, e' inserito il seguente Capo IL (scuola di specializzazione in medicina di comunita'):
Titolo III
(Omissis).
Capo II
Modifica di statuto proposta: "Scuola di specializzazione in medicina di comunita'". Articolo 1. La scuola di specializzazione in medicina di comunita' risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica (decreto-legge 8 agosto 1991), e' di tipologia e durata conformi alle norme CEE (decreto ministeriale 31 ottobre 1991) ed e' conforme per ordinamento didattico al decreto ministeriale 3 luglio 1996. Articolo 2. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della medicina di famiglia e di comunita', idonei a ricoprire ruoli dirigenziali nell'area della assistenza sanitaria primaria e nella direzione del distretto. Articolo 3. La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina di comunita'. Articolo 4. Il corso ha la durata di 4 anni. Articolo 5. Concorrono al funzionamento della scuola:
a) le strutture del Dipartimento di scienze igienistiche, microbiologiche e biostatistiche della Universita' di Modena e Reggio Emilia e di altri Dipartimenti universitari a cui afferiscono le discipline contemplate dai settori scientifico-disciplinari di cui alla Tabella A e/o da settori affini, nonche' il relativo personale universitario;
b) le strutture e le funzioni del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli di intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto-legge n. 229/1999 ed il relativo personale delle aree funzionali e discipline previste dalla Tabella A e da quelle di addestramento professionalizzante previsto dalla Tabella B;
c) le strutture di eventuali altri enti, istituzioni e agenzie convenzionati ed il relativo personale delle aree funzionali e discipline previste dalla Tabella A e da quelle di addestramento professionalizzante previsto dalla Tabella B;
La sede amministrativa della scuola e' la struttura cui afferisce il direttore. Articolo 6. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi alla scuola, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui al precedente art. 5, e' di cinque per anno, per un totale di venti specializzandi per l'intero corso di studi. Articolo 7. Il consiglio della scuola determina l'articolazione del corso ed il relativo piano di studi nei diversi anni e nelle strutture di cui all'art. 5, nel rispetto degli obiettivi generali e di area riportati nella Tabella A e nella Tabella B. I piani di studio dei diversi anni comprendono l'attivita' didattica formale (teorica e seminariale) e l'attivita' di addestramento professionalizzante. Articolo 8. All'inizio di ciascun anno di corso il consiglio della scuola programma le attivita' didattiche formali, comuni a tutti gli specializzandi e quelle di addestramento professionalizzante per i singoli specializzandi. Articolo 9. Al 1o anno di corso, ogni specializzando viene affidato ad un Tutor, designato dal consiglio della scuola, avente funzione di coordinamento del percorso formativo professionalizzante. Articolo 10. Lo svolgimento da parte dei singoli specializzandi delle attivita' didattiche formali e di addestramento professionalizzante di cui alla Tabella A, nonche' il raggiungimento degli standard di addestramento professionalizzante di cui alla Tabella B viene attestato dai vari docenti a cui e' affidata la responsabilita' didattica, anche tramite utilizzo di apposito libretto personale. Articolo 11. Il consiglio della scuola puo' autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture universitarie ed extrauniversitarie coerenti con le finalita' della scuola, per periodi complessivamente non superiori ad un anno, con riconoscimento, sulla base di una idonea documentazione, della attivita' professionalizzante svolta nelle suddette strutture. Articolo 12. Al termine di ogni anno di corso i singoli specializzandi ricevono una valutazione complessiva derivante dal giudizio relativo ai singoli periodi di addestramento professionalizzante espletato e dagli esiti degli esami di profitto nelle discipline comprese nel piano annuale di studio. Articolo 13. L'esame di diploma consiste nella presentazione di un elaborato scritto su una tematica coerente con la specializzazione in medicina di comunita', assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzato sotto la guida di un docente della scuola. Per essere ammesso all'esame finale lo specializzando deve avere superato gli esami previsti nei singoli anni di corso, secondo quanto previsto dall'art. 7 e deve essere in possesso degli attestati esplicitati nell'art. 10 Tabella A. Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari.
Area A - Propedeutica.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali su elementi di biometria e statistica medica, informatica e sistemi informativi sanitari, demografia, sociologia, teoria e tecnica della organizzazione aziendale, principi di economia sanitaria, storia e sviluppo dei servizi di sanita' pubblica nazionali e internazionali, legislazione sanitaria.
Settori scientifico-disciplinari:
MED/01 (F01X) Statistica medica;
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata;
INF/01 (K05B) Informatica;
SECS-P/10 (P02D) Organizzazione aziendale;
SECS-P/02 (P01B) Economia sanitaria (Politica economica);
SPS/07 (Q05A) Sociologia generale;
SECS-S/04 (S03A) Demografia.
Area B - Medicina Generale.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze approfondite necessarie alla diagnosi e cura delle malattie trattabili ambulatoriamente, a domicilio e in regime residenziale, superando l'ottica organicistica e applicando criteri e metodi adeguati per la diagnosi multidimensionale cioe' fisica, psichica, relazionale o sociale, atta a promuovere interventi integrati multidisciplinari e multisettoriali nell'ambito della assistenza sanitaria primaria. A tal fine lo specializzando dovra' apprendere gli elementi fondamentali nel campo delle principali specialita', onde arrivare ad una corretta diagnosi in maniera autonoma considerando il paziente nel suo ambito di vita familiare, lavorativa e sociale.
Settori scientifico-disciplinari:
MED/09 (F07A) Medicina interna;
MED/10 (F07B) Malattie dell'apparato respiratorio;
MED/11 (F07C) Malattie dell'apparato cardiovascolare;
MED/12 (F07D) Gastroenterologia;
MED/24 (F10X) Urologia;
MED/25 (F11A) Psichiatria;
MED/34 (F16B) Medicina fisica e riabilitativa;
MED/38 (F19A) Pediatria generale e specialistica;
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata;
MED/43 (F22B) Medicina legale;
MED/45 (F23A) Scienze infermieristiche generali e cliniche.
Area C - Epidemiologia e prevenzione di malattie.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza dei principi e dei metodi dell'epidemiologia generale osservazionale o descrittiva e valutativa per lo svolgimento di indagini applicate, sia per ricavare le indicazioni necessarie alla programmazione di interventi preventivi nei confronti di malattie infettive e non infettive, sia per valutare i risultati nel territorio particolare dove gli interventi sono stati attivati.
Settori scientifico-disciplinari:
INF/01 (K05B) Informatica;
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata.
Area D - Ecologia umana.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali sui fattori che determinano o generano salute e apprendere le nozioni concernenti le relazioni fra uomo e ambiente totale, cioe' fisico, sociale ed economico, onde identificare nella pratica medica le interazioni esistenti fra i sottosistemi di fattori sia patogeni che salutogeni e i livelli di salute della comunita' assistita.
Settori scientifico-disciplinari:
BIO/07 (E03A) Ecologia;
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata;
MED/44 (F22C) Medicina del lavoro;
SPS/08 (Q05B) Sociologia della famiglia;
SPS/10 (Q05D) Sociologia delle comunita' locali.
Area E - Educazione e promozione della salute.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze necessarie per l'analisi degli stili di vita degli individui e delle comunita' assistite e per la interpretazione diagnostica comportamentale, onde programmare interventi educativi alla salute su individui e su comunita'. A tal fine lo specializzando dovra' apprendere gli elementi fondamentali nel campo dell'antropologia culturale, della psicologia e della tecnica della comunicazione.
Settori scientifico-disciplinari:
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata (Medicina di comunita');
BIO/08 (E03B) Antropologia culturale;
M-PSI/05 (M11B) Psicologia di comunita';
SPS/10 (Q05B) Tecniche della comunicazione.
Area F - Analisi dei bisogni, organizzazione di interventi e valutazione.
Obiettivo: lo specializzando deve sapere svolgere l'analisi dei bisogni sanitari individuali e della comunita' onde definire gli obiettivi generali e specifici da raggiungere mediante interventi adeguatamente organizzati e sistematicamente valutati in termini di efficacia e di efficienza nell'ambito della assistenza primaria.
Settori scientifico-disciplinari:
MED/42 (F22A) Igiene generale e applicata;
INF/01 (K05B) Informatica;
IUS/10 (N10X) Diritto amministrativo;
SECS-P/10 (P02D) Organizzazione aziendale;
SECS -P/02 (P01B) Economia sanitaria. Tabella B. Standard complessivo di addestramento professionalizzante.
Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve:
a) avere compilato e firmato cartelle cliniche di almeno 100 casi di degenti in reparti di medicina interna e specialistica;
b) avere compiuto almeno 50 turni di guardia in medicina di urgenza, dei quali almeno 20 turni di guardia festiva e notturna al pronto soccorso;
c) avere prestato servizio per almeno 1 anno in studi medici di medicina generale ed avere steso personalmente e firmato almeno 250 cartelle cliniche comprensive, ove necessario, degli esami dei liquidi biologici personalmente eseguiti e siglati (esame urine, glicemia ...);
d) avere eseguito personalmente almeno 100 visite domiciliari e almeno 80 medicazioni a domicilio di pazienti non ambulabili (posizionamento e cambio di catetere, detersione e medicazione di ulcere trofiche, piaghe da decubito, terapie infusive a domicilio, ossigenoterapia);
e) avere programmato ed eseguito personalmente almeno 20 piani di assistenza domiciliare integrata, partecipando agli interventi multidisciplinari di area medica e non medica;
f) avere eseguito personalmente almeno 50 certificazioni di idoneita' sportiva non agonistica, di assenze per malattia, di infortunio sul lavoro e malattia professionale, di infortunio non sul lavoro (stradale o domestico), di vaccinazioni, di invalidita' civile;
g) avere eseguito personalmente almeno 30 interventi di consulenza e guida di persone assistite per la soluzione di problemi socio-sanitari (counselling, avvocatura sanitaria);
h) avere partecipato personalmente ad almeno 20 discussioni collegiali su problemi di altrettante persone nell'ambito della assistenza primaria;
i) avere steso personalmente i protocolli sperimentali relativi ad almeno 1 intervento di qualita' della assistenza primaria e di almeno 1 intervento di integrazione funzionale fra operatori di assistenza primaria ed ospedaliera;
j) avere prestato servizio per almeno 1 anno nella direzione sanitaria di distretto di ASL, di servizi materno-infantili, geriatrici e in residenze sanitarie assistite;
k) avere partecipato personalmente alla progettazione, esecuzione e valutazione di almeno 2 interventi locali di educazione alla salute;
l) avere partecipato alla programmazione, esecuzione e interpretazione di almeno 2 indagini epidemiologiche nell'ambito della assistenza sanitaria primaria;
m) avere frequentato per almeno 2 mesi un centro di elaborazione di dati sanitari utilizzando packages di analisi statistica;
n) avere eseguito personalmente la codifica, immissione e analisi statistica dei dati relativi ad almeno 3 modelli diversi di questionari e ad almeno 3 modelli diversi di schede cliniche ambulatoriali.
Nel regolamento didattico di ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico".
Modena, 27 novembre 2000
Il rettore: Pellacani
 
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