Gazzetta n. 154 del 5 luglio 2001 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 24 maggio 2001
Proroga della concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento, art. 3, legge n. 223/1991, in favore dei lavoratori dipendenti dalla S.r.l. Forima, unita' di Sezze. (Decreto n. 29892).

IL DIRETTORE GENERALE
della previdenza e assistenza sociale
Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 2 del decreto-legge 2 dicembre 1985, n. 688, convertito, con modificazioni, nella legge 31 gennaio 1986, n. 11;
Visto il decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, nella legge 20 maggio 1988, n. 160;
Visto l'art. 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223;
Visto l'art. 4, comma 35, del decreto-legge 1o ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n. 608;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 10 giugno 2000;
Vista la sentenza n. 92 del 25 maggio 2000 pronunciata dal tribunale di Latina che ha dichiarato il fallimento della S.r.l. Forima;
Visto il decreto direttoriale datato 17 ottobre 2000 con il quale e' stato concesso ai sensi dell'art. 3, comma 1, della legge n. 223/1991 il trattamento straordinario di integrazione salariale per i primi sei mesi dal 26 maggio 2000 al 25 novembre 2000;
Vista l'istanza presentata dal curatore fallimentare della citata societa' con la quale viene richiesta la proroga per gli ulteriori sei mesi del trattamento sopra citato;
Acquisito il prescritto parere;
Ritenuta la necessita' di prorogare il trattamento di cui trattasi;
Decreta:
In favore dei lavoratori dipendenti dalla S.r.l. Forima, sede in Sezze (Latina), unita' in Sezze (Latina), per un massimo di 15 unita' lavorative di cui una con C.F.L.
E' prorogata la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale dal 26 novembre 2000 al 25 maggio 2001.
L'Istituto nazionale della previdenza sociale e' autorizzato a provvedere al pagamento diretto del trattamento straordinario di integrazione salariale ai lavoratori interessati, nonche' all'esonero dal contributo addizionale di cui all'art. 8, comma 8-bis, della legge n. 160/1988 citata in preambolo.
L'Istituto nazionale della previdenza sociale verifica il rispetto del limite massimo di 36 mesi nell'arco del quinquennio previsto dalla vigente normativa, in ordine ai periodi di fruizione del trattamento ordinario di integrazione salariale, concessi per contrazione o sospensione dell'attivita' produttiva determinata da situazioni temporanee di mercato.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 24 maggio 2001
Il direttore generale: Daddi
 
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