Gazzetta n. 223 del 25 settembre 2001 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con decreti 13 luglio 2000 sono state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito:
Croce di bronzo
Al magg. Ivan Caruso nato l'11 dicembre 1964 a Bolzano, con la seguente motivazione: "Ufficiale S3 del 3o reggimento Alpini nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, si prodigava con slancio e spiccato spirito di servizio nello studio, nella pianificazione e nell'organizzazione delle diversificate e complesse attivita' addestrative ed operative assicurando il costante e puntuale controllo delle stesse con eccezionale senso della responsabilita' ed elevatissima partecipazione emotiva. Figura chiave del reggimento contribuiva in maniera determinante al pieno successo delle varie operazioni segnalandosi, anche nelle situazioni piu' difficili per la sua somma perizia, la sua esemplare serieta', la sua consapevole determinazione e per la sua naturale propensione ai rapporti con gli altri contingenti. Professionista serio, previdente, altamente motivato e' stato impareggiabile collaboratore del proprio comandante ed ha contribuito con il suo operato ad elevare il prestigio e l'immagine dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 20 agosto 1997 - 18 febbraio 1998.
Al ten. col. Valentino Martone nato il 12 novembre 1945 a Teano (Caserta), con la seguente motivazione: "Capo gestione del danaro del contingente Italfor, per il periodo dal 23 ottobre 1997 al 26 febbraio 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, assicurava il costante controllo delle attivita' inerenti il proprio incarico con eccezionale senso di responsabilita', con somma perizia, con solerzia assoluta e con spiccato spirito di servizio. La sua instancabile e continua presenza contribuiva in maniera determinante, all'efficienza del comando ed a fornire a tutte le unita' dipendenti le migliori condizioni di gestibilita' amministrativa del personale dipendente e delle attivita' da svolgere. La sua non comune professionalita' e le sue emergenti qualita' umane sono state fondamentali per la soluzione, anche nelle situazioni piu' concitate, di tutti i problemi amministrativi ed hanno favorito l'instaurarsi di sentimenti di stima e di fiducia da parte delle popolazioni locali nei confronti del contingente. Magnifica figura di ufficiale previdente ed energico che ha contribuito ad accrescere il lustro ed il decoro dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 23 ottobre 1997 - 26 febbraio 1998.
Al ten. col. Federico Ralli nato il 4 marzo 1957 a Orte (Viterbo), con la seguente motivazione: "Comandante dell'11o Gruppo Squadroni Aves "Ercole , nel contesto dell'operazione "Constant Guard , in Bosnia-Herzegovina per il periodo dall'11 dicembre 1997 al 7 aprile 1998, esprimeva un elevatissimo grado di competenza professionale, di perizia, di spirito di servizio risultando fondamentale ai fini dell'assolvimento del compito ricevuto. Il reparto di volo da lui sapientemente motivato, organizzato e diretto, forniva, in ogni circostanza ed anche in condizioni meteorologiche limite, risposte immediate e sempre adeguate alle esigenze operative, suscitando l'ammirazione ed il plauso da parte delle altre unita' elicotteri schierate sulla stessa base di Rajlovak e del comando della divisione multinazionale sud-est. Piu' volte impegnato personalmente in missioni di volo riusciva sempre ad assolvere il proprio compito in maniera esemplare spesso contribuendo in modo determinante alla sicurezza delle unita' operanti sul terreno ed al compimento della loro azione. Validissima figura di ufficiale, previdente, tenace e carismatico, capace di associare le qualita' tecnico professionali di pilota a quelle di autentico comandante di uomini, che ha sicuramente dato lustro e decoro all'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 11 dicembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al ten. col. Enrico Roberto Gigante nato l'8 ottobre 1954 a Cavallino (Lecce), con la seguente motivazione: "Comandante del 51o Gruppo Squadroni Aves "Leone del contingente Italfor per il periodo dal 3 luglio 1997 al 16 dicembre 1997 nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, assolveva il suo compito con somma perizia, con dedizione e competenza elevatissime, dimostrando una preparazione professionale e doti umane e di carattere non comuni. La sua instancabile opera di coordinamento, la sua presenza costante e la sua capacita' di mediare tra le esigenze di servizio e quelle del personale creavano all'interno del reparto uno spirito di emulazione e di fattiva collaborazione che rendeva possibile il conseguimento di risultati operativi di tutto rilievo. Il suo impegno profuso anche nel campo operativo-logistico garantiva inoltre la piena operativita' del reparto in ogni circostanza, ma in particolare durante i momenti di crisi quando l'impiego del mezzo aereo come deterrente diventava fattore determinante del successo. Validissima figura di ufficiale volitivo, tenace, previdente che con il suo operato ha fatto raggiungere al proprio reparto livelli di efficienza elevatissimi che hanno suscitato l'ammirazione dei colleghi stranieri e che hanno contribuito ad accrescere il prestigio ed il decoro dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 3 luglio 1997 - 16 dicembre 1997.
Al ten. col. Guido Dupuis nato il 25 novembre 1947 a Torino, con la seguente motivazione: "Capo Cellula G4 del contingente Italfor, per il periodo dal 15 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, egli impostava, indirizzava, coordinava e controllava la complessa ed articolata organizzazione logistica del contingente Italfor con somma perizia, zelo e tenacia, dedicando ogni sua energia alle esigenze dell'istituzione. Duramente impegnato, anche in condizioni di lavoro spesso particolarmente critiche, si dimostrava eccezionalmente capace di snellire, semplificare, razionalizzare ed ottimizzare le risorse disponibili per il sostegno logistico con esiti estremamente positivi per l'efficacia di tutto il sistema. Chiaro esempio di encomiabile attaccamento al dovere, indubbia capacita' ed elevatissimo spirito di servizio che ha contribuito, in modo determinante, ad accrescere il prestigio e l'immagine di alta qualificazione dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 1 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
Al ten. col. Vincenzo De Cesare nato il 1 giugno 1941 a Calvi Risorta (Caserta), con la seguente motivazione: "Capo Cellula G7 del contingente Italfor, per il periodo dal 19 settembre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, assicurava il costante controllo delle attivita' inerenti al proprio incarico con raro senso di responsabilita' e spiccato spirito di sacrificio e di servizio. La sua instancabile e continua attenzione ai problemi amministrativi del comando e delle unita' dipendenti contribuiva, in maniera determinante, alla piena efficienza operativa di tutto il contingente e l'oculata e precisa definizione dei contratti d'impiego del personale civile e la puntuale liquidazione dei danni arrecati a proprieta' di terzi o relativi a sinistri automobilistici, faceva nascere tra la popolazione locale la considerazione e l'apprezzamento per i soldati italiani. Magnifica figura di ufficiale preparato e motivato che ha contribuito ad elevare il lustro ed il decoro dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 19 settembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al ten. col. Michele Brandonisio nato il 19 gennaio 1959 a Bari, con la seguente motivazione: "Comandante del 1o Battaglione Incursori del 9o Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin della brigata multinazionale nord operante in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Constant Guard , il giorno 15 novembre 1997 interveniva con la sua unita', conducendo azioni risolutive al fine di evitare la conquista da parte di un centinaio di manifestanti di origine serba, di cui molti chiaramente armati e violenti, di "Monte Trebevich , installazione radio televisiva di importanza strategica ai fini degli obiettivi perseguiti dalla Sfor. Egli al comando della riserva, inizialmente, procedeva alla rimozione dei blocchi stradali predisposti sugli itinerari di accesso al sito e, successivamente, dopo aver fatto assumere ai suoi uomini un dispositivo idoneo a condurre un'azione di forza, faceva chiaramente capire ai dimostranti ed a chi li capeggiava che ogni azione sarebbe stata fronteggiata fino alle estreme conseguenze. Le predisposizioni organizzative assunte e la decisione dimostrata dissuadevano i facinorosi dal persistere nell'azione e li inducevano a disperdersi. Significativo esempio di comandante dotato di determinazione, professionalita' e sprezzo del pericolo in presenza di forze avversarie preponderanti, organizzate e determinate. La sua azione e quella della sua unita', sapientemente guidata, hanno contribuito in maniera determinante ad elevare l'immagine della Forza armata e dell'Italia nel contesto internazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 25 settembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al col. Gaetano Lombardi nato il 4 maggio 1946 ad Apricena (Foggia), con la seguente motivazione: "Ufficiale superiore di primissimo piano, impegnato nel delicato ed oneroso incarico di capo centro operativo della brigata multinazionale nord, per il periodo dal 1 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, egli esplicava le sue attribuzioni con rara incisivita', assoluta competenza e somma perizia. Operando in ambiente multinazionale, con ammirevole tenacia e spiccata capacita' realizzatrice, egli coglieva, con brillante attitudine semplificativa, i peculiari aspetti degli articolati e complessi problemi operativi, concretizzando soluzioni efficaci ed intelligenti sempre in armonia con la missione ricevuta. Chiaro esempio di encomiabile attaccamento al dovere ed elevatissimo spirito di servizio, che ha contribuito ad accrescere il prestigio e l'immagine di alta qualificazione dell'Esercito italiano, nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 1 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
Al col. Vittorio Biondi nato il 1 maggio 1945 a Sepino (Campobasso), con la seguente motivazione: "Vice comandante del contingente Italfor, per il periodo dal 23 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, si dimostrava figura chiave di tutto il contingente ed offriva un rendimento di assoluto ed impareggiabile valore. La sua instancabile e continua azione contribuiva, in maniera determinante, a risolvere problemi operativi, logistici, infrastrutturali e relativi alla sicurezza del personale e dei siti e ad accrescere la stima e la considerazione delle popolazioni e delle autorita' locali nei confronti del contingente italiano. Magnifica figura di uomo e di ufficiale di Stato maggiore, fondamentale artefice del successo della missione che ha contribuito ad accrescere lustro e decoro dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 23 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
Al col. Roberto Abbiati nato il 22 ottobre 1941 a Milano, con la seguente motivazione: "Ufficiale incaricato di coordinare gli interventi infrastrutturali presso tutte le sedi dei reparti del contingente italiano, nel contesto dell'operazione "Constant Guard , nel periodo dal 19 settembre 1997 al 7 aprile 1998, ha assolto il proprio compito in maniera esemplare ed incisiva, operando con rara competenza e somma perizia per migliorare, spesso in condizioni ambientali difficili, il benessere ed il livello di vita del personale, con cio' contribuendo, in maniera determinante, al pieno successo dell'operazione. Magnifica figura di uomo e di ufficiale carismatico, generoso, instancabile, conosciuto ed apprezzato nel contesto internazionale, che ha contribuito a dare lustro e decoro all'Esercito italiano in Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 19 settembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al mar. ord. Giancarlo Pesci nato il 27 ottobre 1960 a Roma, con la seguente motivazione: "Sottufficiale addetto alla segreteria del comandante del contingente Italfor, per il periodo dal 15 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, assicurava il costante controllo delle attivita' inerenti il proprio incarico con raro senso di responsabilita' e spiccato spirito di servizio. In particolare, operando con rara competenza e somma perizia, in piena autonomia ed al di la' delle normali attribuzioni, contribuiva in maniera determinante al pieno successo delle numerosissime attivita' di rappresentanza ed intrattenendo, nel contesto internazionale, rapporti improntati alla massima correttezza ed alla piu' fattiva collaborazione e disponibilita', otteneva per il contingente italiano il piu' alto consenso ed il piu' genuino apprezzamento. Validissima figura di sottufficiale, profondamente animato da encomiabile attaccamento al dovere e da entusiasmo che ha contribuito in modo determinante ad accrescere la considerazione ed il decoro del contingente nazionale in Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 7 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
Al serg. Emiliano De Mattheis nato il 1 febbraio 1974 a Roma, con la seguente motivazione: "Sottufficiale impiegato nel contingente Italfor durante l'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, con l'incarico di comandante di squadra, il 12 marzo 1998 durante un pattugliamento notturno sull'itinerario Sarajevo-Jahorina, avendo udito colpi di arma da fuoco provenienti da un itinerario, incidente sul suo, intuendo che fossero diretti contro la pattuglia che vi effettuava il controllo, interveniva prontamente e disponeva la realizzazione di un efficace dispositivo di sicurezza a premessa dell'intervento di altre pattuglie amiche. Nel corso della successiva attivita' condotta dalle forze sopraggiunte, realizzato un posto di blocco sull'itinerario rotabile si contrapponeva con efficacia al tentativo di forzamento dello stesso da parte di un veicolo civile non esitando a porsi in mezzo alla strada per intimare l'alt e per assolvere il compito ricevuto. La sua determinazione era un esempio per tutti i militari coinvolti e provocava la immediata azione di fuoco di uno di essi contro l'autovettura che doveva fermarsi. Poiche' l'occupante rimaneva ferito ad un braccio egli infine si prodigava con slancio nelle operazioni di soccorso, portandogli personalmente le prime cure ed organizzando un rapido trasporto in ospedale. Chiaro esempio di coraggio, di elevatissimo senso del dovere e di capacita' di comando che ha contribuito a rafforzare l'immagine di alta professionalita' del soldato italiano, nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 13 febbraio - 7 aprile 1998.
Al 1o c.le magg. Leonardo Bitti nato il 28 ottobre 1973 a Sassari, con la seguente motivazione: "Comandante di squadra della compagnia meccanizzata del 151o reggimento "Sassari , nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, il 12 marzo 1998, durante un pattugliamento notturno sull'itinerario sensibile Pale-Jahorina, reagiva prontamente con la sua pattuglia ad una ripetuta azione di fuoco e di puntamenti laser da parte di sconosciuti ed adottando un efficace dispositivo di sicurezza, chiamava sul posto altre pattuglie amiche. Nel corso della successiva attivita' di rastrellamento condotta dalle forze sopraggiunte, ricevuto il compito di realizzare un posto di blocco sull'itinerario rotabile, reagiva con efficacia ad un tentativo di forzamento dello stesso da parte di un veicolo civile contro il quale esplodeva alcuni colpi di arma da fuoco. Il suo intervento determinava l'arresto del mezzo e garantiva l'incolumita' dell'altro personale amico impiegato nell'azione. Chiaro esempio di coraggio, di senso del dovere, di fermezza e di manifesta volonta' di assolvere il compito ricevuto, nel pieno rispetto delle regole d'ingaggio in vigore". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 18 febbraio 1998 - 7 aprile 1998.
Al c.le magg. Massimiliano Cabitza nato il 14 aprile 1975 a Bari, con la seguente motivazione: "Comandante di squadra della 36a compagnia del 3o reggimento alpini operante in Bosnia-Herzegovina, nell'ambito dell'operazione "Constant Guard , impiegava la sua unita' in servizio di guardia al sito di "Monte Trebevich , installazione radio televisiva di importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi perseguiti dal contingente multinazionale Sfor, con straordinaria perizia e determinazione. In particolare, mentre si trovava con la propria muta in turno di riposo, udito l'allarme conseguente all'attacco del sito da parte di circa cento persone, di cui molte chiaramente armate e violente, non esitava ad intervenire e contribuiva con determinazione all'organizzazione della difesa, ponendosi d'iniziativa alla guida di un veicolo protetto, collocandolo a ridosso del cancello e concentrando attorno ad esso il personale per un'azione che risultava decisiva ai fini dell'assolvimento del compito e della soluzione della delicatissima situazione. Significativo esempio di giovanissimo comandante dotato di determinazione, lucidita' mentale, spirito di iniziativa e sprezzo del pericolo, in presenza di forze avversarie preponderanti e determinate che ha contribuito ad accrescere, ai piu' alti livelli multinazionali, l'immagine ed il prestigio dell'Esercito italiano". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 14 agosto 1997 - 22 dicembre 1997.
Con decreti 14 luglio 2000 sono state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito:
Croce di bronzo
Al mar.ca. Vincenzo Gattarello nato l'11 febbraio 1961 a Sinagra (Messina), con la seguente motivazione: "Sottufficiale addetto alla cellula G1 del contingente Italfor, per il periodo dal 15 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, si dimostrava figura chiave per la sua straordinaria professionalita', per la sua totale dedizione e per il suo eccezionale spirito di servizio. In particolare curava con somma perizia e rara competenza la gestione matricolare ed amministrativa del personale ed, operando in piena autonomia, ed al di la' delle normali attribuzioni, con la sua azione di stimolo e di controllo contribuiva in "maniera determinante alla compilazione, nei tempi e nei modi previsti, della documentazione per tutti gli ufficiali e sottufficiali del contingente. Magnifica figura di soldato previdente, generoso, tenace, profondamente animato da entusiasmo e da fede nel servizio che e' stato chiarissimo esempio di professionalita' e di altissimo senso del dovere e che ha fattivamente collaborato all'ordinato e puntuale sviluppo delle attivita' di gestione del personale". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 15 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
All'aiut. Aurelio Musumeci nato il 1 giugno 1952 a Taormina (Messina), con la seguente motivazione: "Comandante di plotone e consegnatario dei materiali del battaglione logistico, per il periodo dal 15 ottobre 1997 al 7 aprile 1998 nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, ha operato in maniera esemplare, evidenziando continua e rara competenza, somma perizia e rilevantissima generosita', portando a termine con tenacia e dedizione in condizioni ambientali difficili tutti i compiti a lui affidati. Chiaro esempio di limpidissima professionalita', straordinaria motivazione al lavoro ed altissimo senso del dovere". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 15 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
All'aiut. Domenico Aldo Coppi nato il 18 settembre 1949 a Turi (Bari), con la seguente motivazione: "Sottufficiale addetto alla cellula G4 del contingente Italfor, per il periodo dal 15 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, assicurava il costante controllo delle attivita' inerenti il proprio incarico e spesso svolgeva mansioni normalmente attribuite agli ufficiali con raro senso di responsabilita', somma perizia e spiccato spirito di servizio. Duramente impegnato, durante la fase organizzativa in patria e quella esecutiva in teatro, forniva un contributo fondamentale ai fini della gestione di tutte le attivita' logistiche svolte spesso in difficili condizioni climatiche ed ambientali e contribuiva, in misura determinante, all'efficienza del comando ed alla razionalizzazione delle procedure logistiche delle unita' dipendenti. Eccellente figura di sottufficiale dinamico, solerte, energico, profondamente animato da encomiabile attaccamento al dovere e da entusiasmo che ha contribuito ad accrescere la considerazione ed il decoro del contingente italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 19 settembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al cap. Massimiliano Quarto nato il 4 dicembre 1971 a Pordenone con la seguente motivazione: "Comandante di squadrone guide del contingente Italfor, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, per il periodo dal 3 novembre 1997 al 7 aprile 1998 improntava la propria azione di comando sull'esempio guidando i propri uomini con decisione, capacita' e spregiudicatezza. Operando in un settore molto sensibile, con somma perizia e rara competenza organizzava con la propria unita', un capillare pattugliamento coprendo tutti gli itinerari in ogni condizione meteorologica e forniva alla brigata utili informazioni ai fini dell'organizzazione della sicurezza e dell'attivita' operativa di tutte le unita'. Il 5 aprile, durante l'operazione "Idefix , agendo con brevissimo preavviso organizzava, nelle ore notturne, le forze assegnate e giunto in zona d'operazioni realizzava un efficace dispositivo che contribuiva al pieno successo dell'operazione. Comandante giovane, carismatico, previdente e generoso, profondamente animato da fede nel servizio ed apprezzato dai colleghi stranieri che ha contribuito ad accrescere la considerazione ed il decoro dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 3 novembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al cap. Serafino Canale nato il 25 agosto 1958 a Torino, con la seguente motivazione: "Ufficiale impiegato quale capo nucleo Humint della cellula G2 della brigata multinazionale nord nell'ambito del contingente Italfor per il periodo dal 16 ottobre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, egli assicurava, anche in condizioni di lavoro particolarmente critiche, il costante e completo svolgimento delle delicate e complesse attivita' connesse con il proprio incarico, con raro senso di responsabilita' e spiccato spirito di sacrificio. La sua non comune capacita' investigativa e le sue eccezionali qualita' professionali risultavano preziose per la positiva riuscita dell'operazione e consentivano di delineare un quadro della situazione locale dettagliato e preciso, molto apprezzato anche dai comandi sovraordinati. Brillante figura di ufficiale energico, profondamente animato da sincero spirito di servizio che ha contribuito ad accrescere il prestigio, la considerazione e l'immagine dell'Esercito italiano nel contesto internazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 16 ottobre 1997 - 7 aprile 1998.
Al cap. Pietro Addis nato il 1 aprile 1967 a Sassari con la seguente motivazione: "Comandante di compagnia incursori del 9o reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin , nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, il giorno 15 novembre 1997 interveniva con la sua unita' e conduceva azioni risolutive al fine di evitare la conquista da parte di un centinaio di manifestanti, di origine serba, di "Monte Trebevic , installazione radio televisiva di importanza strategica ai fini degli obiettivi perseguiti dal contingente multinazionale Sfor. Egli, operando con somma perizia in condizioni ambientali difficili, particolarmente delicate e complesse sotto l'aspetto operativo ed umano, evidenziava una professionalita' eccezionale ed una capacita' realizzativa assolutamente rara, dando immediata, completa e rispondente soluzione alle varie situazioni ed offrendo la massima collaborazione al proprio comandante. Significativo esempio di ufficiale dotato di carisma, di altissima professionalita' e sprezzo del pericolo in presenza di forze avversarie preponderanti, organizzate e determinate, che ha contribuito, in maniera significativa ad accrescere il prestigio del contingente italiano nel contesto multinazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 15 novembre 1997.
Al cap. Giuseppe Montesi nato il 22 novembre 1965 a Senigallia (Ancona), con la seguente motivazione: "Ufficiale addetto alla cellula G6 ed Ufficiale di collegamento presso la compagnia di polizia antiterrorismo di Jahorina, per il periodo dal 27 novembre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, egli, operando in un contesto ad alto rischio, contribuiva, in maniera determinante, alla chiarificazione della situazione ed alla messa in conformita' di questo speciale reparto, secondo i dettati stabiliti dagli accordi di Dayton. Nella condotta dell'attivita' evidenziava grande fiducia, eccezionale volonta' e somma perizia offrendo un rendimento di eccezionale livello per professionalita' e risultati. Magnifica figura di ufficiale previdente ed energico, profondamente animato da fede nel servizio, entusiasmo e senso del dovere, che ha contribuito ad accrescere nel teatro della Bosnia-Herzegovina, il lustro ed il decoro dell'Esercito italiano". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 27 novembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al cap. Pier Francesco Cacciagrano nato il 14 agosto 1964 a Udine, con la seguente motivazione: "Comandante della compagnia genio pionieri del 6o reggimento genio pionieri, per il periodo dal 19 settembre 1997 al 7 aprile 1998, nel contesto dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, esercitava una attenta azione di direzione dei propri uomini che operando spesso per nuclei numericamente ridotti ed in condizioni di estremo disagio psicologico ed ambientale, realizzavano una mole di interventi impressionante. L'attivita' svolta a favore delle sedi occupate dai reparti italiani, ma soprattutto gli interventi da lui diretti con puntualita' e con elevatissima capacita' tecnica a favore delle due comunita', sono valsi al contingente italiano la stima, la considerazione ed il rispetto delle popolazioni e delle amministrazioni locali. Chiaro esempio di giovane comandante lungimirante, previdente, carismatico e generoso che ha contribuito ad elevare il prestigio ed il decoro dell'Esercito italiano nel contesto internazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 19 settembre 1997 - 7 aprile 1998.
Al cap. CC Stefano Iasson nato il 1 aprile 1964 a Viterbo, con la seguente motivazione: "Comandante del distaccamento carabinieri paracadutisti "Tuscania del contingente Italfor, nell'ambito dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, dal 3 febbraio al 7 aprile 1993, operava con elevatissimo spirito di servizio e somma perizia garantendo, attraverso un'attivita' informativa di elevatissimo livello, la piena sicurezza delle attivita' e dei reparti. Durante l'operazione finalizzata alla messa in conformita' con il dettato di Dayton della polizia speciale di Pale, la sua brillante azione di coordinamento dei team ispettivi, anche internazionali, e la mediazione condotta con il comandante dell'unita' serba, risultavano determinanti ai fini del successo di tutta l'attivita'. Ufficiale carismatico, previdente ed energico, che ha contribuito ad accrescere il prestigio delle forze armate italiane nel contesto internazionale della Bosnia-Herzegovina". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 3 febbraio - 7 aprile 1998.
 
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