Gazzetta n. 258 del 6 novembre 2001 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
COMUNICATO
Interventi per la promozione della formazione continua (Avviso n. 9/2001)

1. Premessa.
Il presente avviso descrive gli obiettivi e delinea le modalita' di partecipazione alle azioni previste dall'asse II, misura II.1, del Programma operativo nazionale "Assistenza tecnica e azioni di sistema" adottato dalla Commissione europea con decisione n. C (2001) 635 del 22 marzo 2001 e dal relativo complemento di programmazione, approvato dal Comitato di sorveglianza del 26 luglio 2001.
Il PON recepisce gli indirizzi definiti nel quadro comunitario di sostegno 2000/2006 per l'Obiettivo 1 (decisione CE (2000) n. 2050 del 1 agosto 2000) e previsti dal Regolamento CE n. 1260/99 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Comunita' europea serie L 193 del 29 luglio 1999 e dal Regolamento CE n. 1784/99 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Comunita' europea serie L 213 del 13 agosto 1999. 2. Obiettivi.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali intende contribuire a sviluppare e consolidare il sistema della formazione continua, attraverso la definizione e la sperimentazione di azioni specifiche, nell'ambito delle politiche volte a sostenere lo sviluppo e il rilancio economico delle aree Obiettivo 1 attraverso il mantenimento e la crescita dell'occupazione, nonche' l'aumento della competitivita' dei sistemi produttivi tramite gli investimenti in risorse umane, la riorganizzazione degli orari di lavoro, la flessibilizzazione del mercato del lavoro, la qualificazione dell'imprenditorialita' e del lavoro autonomo, l'applicazione della ricerca e delle nuove tecnologie.
Il programma operativo nazionale "Assistenza tecnica e azioni di sistema" evidenzia una serie di azioni di supporto per la definizione ed implementazione di interventi di sistema volti a sostenere le politiche di sviluppo e rilancio dell'economia del sud.
L'obiettivo del presente avviso e' quello di favorire lo sviluppo di un sistema dove, attraverso la sperimentazione di modelli innovativi di formazione continua idonei soprattutto alle esigenze delle piccole e delle medie imprese, si potenzi l'offerta di formazione sul territorio in relazione ai fabbisogni di competenze rilevate.
Le azioni, che devono tener conto dei nuovi modelli organizzativi e delle relative forme contrattuali di lavoro, hanno lo scopo di favorire lo sviluppo locale coinvolgendo i quadri e dirigenti delle imprese, delle organizzazioni dei lavoratori e gli attori della programmazione negoziata. Il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (NTIC) diventa prioritario anche per sperimentare e realizzare, attraverso specifiche azioni di sistema, modelli, reti, strumenti per la formazione continua, sempre nel quadro della promozione dello sviluppo locale tramite la programmazione negoziata.
Gli interventi previsti mirano a sostenere e sviluppare una specifica cultura della formazione continua tra le amministrazioni pubbliche, le imprese, le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali, le istituzioni formative e di orientamento.
Tali azioni devono, quindi, rivestire interesse nazionale ed essere volte alla promozione di forme di partenariato o di accordo quali i "Patti formativi locali" e accrescendo consapevolezza e responsabilita' degli attori locali sulla qualificazione dei fattori immateriali dello sviluppo, identificabili nel qualita' del capitale umano disponibile.
Gli interventi previsti devono, altresi', tener conto della necessita' di coniugare efficacemente sviluppo produttivo, infrastrutturale e rurale con i processi di valorizzazione e manutenzione dei saperi e delle competenze della forza lavoro, contribuendo cosi' ad integrare e ottimizzare l'impiego dei diversi fondi strutturali nelle aree Obiettivo 1, con particolare attenzione ai processi della cosiddetta programmazione integrata territoriale e allo sviluppo delle iniziative in atto in questo ambito, cosi' come delineato dal QCS e dai diversi POR in Obiettivo 1.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tenuto conto delle risoluzioni del Consiglio dell'Unione europea, intende altresi' affermare il principio delle pari opportunita' incoraggiando interventi che favoriscano l'accesso, la presenza e la valorizzazione delle competenze delle donne in ruoli, professioni e settori produttivi in cui sono sottorappresentate, nonche' promuovere la societa' dell'informazione e lo sviluppo locale, con particolare riguardo ai contesti caratterizzati dai processi della programmazione negoziata. 3. Tipologia delle azioni finanziabili.
Gli interventi da realizzare, nell'ambito dell'asse II, misura II.1, azione II.1. B, sotto-azione II.1. B.3 del suddetto complemento di programmazione, devono avere l'obiettivo di promuovere la cultura della formazione continua attraverso lo sviluppo della prassi della definizione di piani di formazione continua aziendale, settoriale e territoriale.
Le azioni da porre in essere devono essere finalizzate a:
creare strumenti, modelli, percorsi di FC da inserire all'interno degli strumenti della programmazione negoziata presenti nel sud (patti territoriali, contratti d'area, ecc.);
definire nuovi profili all'interno delle imprese o delle organizzazioni datoriali e sindacali, in relazione alla negoziazione, programmazione e definizione di piani formativi.
Le azioni devono prevedere la progettazione di percorsi formativi rivolti a specifici gruppi di utenza, da suddividere tra formazione d'aula, project- work, scambio di esperienza.
In particolare i progetti devono prevedere le seguenti fasi:
rilevazione dei fabbisogni formativi all'interno dei piani di sviluppo aziendale e territoriale;
analisi delle competenze dei destinatari degli interventi di formazione;
elaborazione di modelli formativi basati sulla simulazione del processo negoziale e delle dinamiche progettuali e realizzative dei piani di formazione continua;
realizzazione degli interventi formativi, della durata media di 100 ore, finalizzati alla promozione della formazione contrattata attraverso workshop, seminari e formazione individualizzata destinati ai quadri e dirigenti del partenariato sociale, nonche' ai responsabili pubblici della programmazione negoziata;
elaborazione di piani formativi concertati;
predisposizione di azioni di pilotaggio, monitoraggio e valutazione degli effetti dei piani concertati.
I risultati attesi al termine del progetto sono i seguenti:
messa a punto di modelli e strumenti per la predisposizione di piani formativi concertati ed adeguati alle caratteristiche delle imprese e del territorio di riferimento, nonche' per creare le condizioni piu' favorevoli alla promozione di patti formativi locali;
elaborazione di strategie formative per i titolari di imprese, quadri e dirigenti delle parti sociali;
elaborazione e realizzazione di pacchetti formativi per la formazione dei titolari delle imprese, dei quadri e dirigenti delle parti sociali e degli attori della programmazione negoziata;
workshop e seminari;
modelli e strumenti di ricerca, pianificazione, negoziazione di formazione, di messa in rete, che hanno sperimentato disposizioni e prassi innovative in termini di trasferibilita' in situazioni e contesti analoghi o anche diversi da quelli considerati;
creazione di reti e centri risorse dedicati all'assistenza alle imprese attraverso sistemi tecnologicamente avanzati e sviluppo di modelli multimediali per la formazione a distanza;
sperimentazione di reti e modelli organizzativi e gestionali da trasferire alle imprese. 4. Risorse.
Ai sensi del presente avviso, sono stanziate risorse dell'asse II, misura II.1 relative alle annualita' 2000, 2001, 2002 pari Euro 5.164.568,99 (L. 10.000.000.000).
Ciascun progetto potra' beneficiare di un finanziamento pubblico non superiore Euro 516.456,90 (L. 1.000.000.000).
Tale importo e' comprensivo di IVA, se dovuta. 5. Modalita' di finanziamento.
Le azioni saranno finanziate come segue:
70% del totale della spesa a carico del Fondo sociale europeo;
30% del totale della spesa a carico del Fondo di rotazione, di cui all'art. 5 della legge n. 183/1987. 6. Destinatari.
Le azioni di sistema devono essere rivolte a rafforzare le competenze in materia di formazione continua di:
soggetti istituzionali preposti alla organizzazione dell'offerta di formazione continua;
organismi pubblici e privati che operano nell'ambito della programmazione negoziata;
parti sociali. 7. Proponenti.
Possono presentare progetti:
istituti di ricerca, pubblici o privati;
organismi preposti alla gestione degli strumenti della programmazione negoziata;
consorzi di imprese;
enti bilaterali;
Associazioni temporanee di imprese (ATI), anche in via di costituzione.
Per proponente si intende il soggetto che presenta il progetto e lo attua.
Il soggetto proponente deve dimostrare una comprovata esperienza di almeno tre anni nel settore della ricerca e nella realizzazione di interventi di formazione continua a carattere innovativo o di sistema. Nel caso il soggetto proponente si identifichi con una ATI, anche in via di costituzione, tale requisito deve essere posseduto dal soggetto capofila dell'ATI stessa. 8. Durata.
I progetti devono avere una durata massima di 12 mesi ed essere attuati senza interruzione. 9. Costi.
I costi ammissibili sono quelli indicati nel Regolamento (CE) n. 1260/99, del Consiglio del 21 giugno 1999, nel Regolamento (CE) n. 1784/99 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo sociale europeo e nello specifico Regolamento (CE) n. 1685/00 della Commissione del 28 luglio 2000. In attesa di nuove deliberazioni in tema di costi ammissibili e adempimenti amministrativi, si fa riferimento alle seguenti disposizioni, in quanto applicabili:
circolare MLPS n. 98/95, "natura dei costi ammissibili";
circolare MLPS n. 130/95 "natura dei costi ammissibili";
circolare MLPS n. 10/97 "variazioni nelle voci di spesa";
circolare MLPS n. 63/97, "integrazioni circ. 10/97";
circolare MLPS n. 2400/97, "adempimenti concernenti la documentazione";
circolare MLPS n. 101/97, "congruita' dei costi";
circolare MLPS n. 67/97 "vademecum sulla gestione ed il controllo";
lettera circolare MLPS n. 52322 del 5 agosto 1998, "vidimazione dei registri";
lettera circolare MLPS n. 59169 dell'11 settembre 1998 "rendicontazione di spese per attivita' di tipo non tradizionale, cofinanziate dal FSE";
lettera circolare MLPS n. 59757 del 14 settembre 1998 "costo orario operatori";
circolare MLPS n. 43/99, "FAD";
lettera circolare MLPS n. 79860 dell'8 novembre 1999 "cessioni di credito".
Le voci di spesa ricorrenti nella realizzazione delle attivita' contemplate nell'ambito del Fondo sociale europeo sono indicate nel formulario allegato, nella parte relativa al piano finanziario. 10. Documentazione.
I progetti devono essere presentati utilizzando il formulario di cui all'allegato 1, comprensivo del piano finanziario, e devono essere corredati dalla seguente documentazione che, in caso di ATI costituita o costituenda, deve essere prodotta da ciascun soggetto del raggruppamento :
domanda di richiesta di finanziamento firmata dal soggetto proponente, autocertificata ai sensi della legge n. 15/1968 e successive modificazioni ed integrazioni, come da allegato 2. Nel caso di ATI (costituita o costituenda), la sottoscrizione sara' del rappresentante legale dell'organismo individuato quale capofila;
certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A, se soggetto, o statuto e atto costitutivo comprovante lo stato giuridico del proponente. Nel caso di ATI (costituita), copia dell'atto di costituzione;
dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del proponente di essere in regola con obblighi derivanti dall'osservanza della legge n. 68/1999 "norme per il diritto al lavoro dei disabili";
dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del proponente di essere in regola con i versamenti fiscali e contributivi.
Nel caso di ATI in via di costituzione, alla domanda dovra' essere allegata una dichiarazione, da parte di ogni soggetto del raggruppamento, relativa all'impegno a formalizzare il raggruppamento stesso entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, pena l'esclusione dalla graduatoria stessa. In tale dichiarazione dovra' essere indicato l'ente capofila.
Alla domanda potranno, inoltre, essere allegati studi di settore e analisi sui fabbisogni formativi che giustifichino la proposta dell'intervento, lettere e altra documentazione attestante accordi rilevanti per l'efficacia dell'iniziativa (accordi tra associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, partnership, ecc.). 11. Ammissibilita'.
L'ammissibilita' dei progetti viene riscontrata in via amministrativa preventivamente alla valutazione.
Non saranno considerati ammissibili i progetti:
pervenuti al Ministero del lavoro e delle politiche sociali oltre i termini indicati al punto 16;
privi della domanda di richiesta di finanziamento, secondo il fac-simile di cui all'allegato 2, firmata dal legale rappresentante;
privi della dichiarazione di cui al punto 10, nel caso il proponente sia una costituenda ATI, o privi dell'atto di costituzione di ATI regolarmente registrato;
presentati non utilizzando il formulario allegato al presente avviso. 12. Selezione.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si avvale, per la valutazione dei progetti, di uno specifico comitato tecnico.
Tale comitato procede preliminarmente alla verifica dei seguenti requisiti:
1) presenza dei certificati e della documentazione indicata al punto 10;
2) presenza del piano finanziario elaborato secondo lo schema indicato all'allegato 1;
3) corrispondenza dei proponenti con i soggetti indicati al punto 7;
4) durata del progetto non superiore a 12 mesi;
5) contributo pubblico richiesto non superiore a quanto al punto 4;
6) realizzazione degli interventi nelle aree interessate dall'Obiettivo 1.
La mancanza di uno dei requisiti sopra indicati non consente di procedere alla valutazione del progetto, che avviene sulla base dei seguenti criteri:

=====================================================================
Criteri |Punteggio massimo macroarea ===================================================================== 1. rispondenza del progetto alle finalità| indicate nel presente avviso ed in | particolare agli obiettivi ed alle | modalità di realizzazione, indicate nel | presente avviso | 120 --------------------------------------------------------------------- 2. esperienza/competenza/risorse | organizzative del soggetto proponente, | con particolare riferimento alla | tipologia dell'azione proposta | 100 --------------------------------------------------------------------- 3. istituzione di partnership e | definizione di accordi con le autorità | istituzionali competenti o altri attori | in funzione della realizzazione degli | obiettivi previsti | 120 --------------------------------------------------------------------- 4. motivazioni del progetto e analisi dei| contesti aziendali, settoriali, | territoriali | 150 --------------------------------------------------------------------- 5. qualità della progettazione: chiarezza| degli obiettivi, completezza | dell'articolazione del progetto, validità| delle metodologie previste, modalità di | valutazione e certificazione | 170 --------------------------------------------------------------------- 6. "cantierabilità" delle azioni previste| 100 --------------------------------------------------------------------- 7. trasferibilità dei risultati ottenuti | (prodotti o modelli di intervento) in una| logica di sistema, con particolare | riguardo alla promozione dei patti | formativi locali | 140 --------------------------------------------------------------------- 8. coerenza del piano finanziario | rispetto alla proposta progettuale, | analiticità delle voci di spesa, rapporti| fra costi e risultati previsti, eventuale| contributo privato | 100 ---------------------------------------------------------------------
Punteggio massimo globale . . . | 1000

Il comitato tecnico redige ed approva la scheda di valutazione contenente l'articolazione del punteggio per ciascuna macroarea, stabilendo un punteggio minimo per la finanziabilita' dei progetti.
Il comitato tecnico, al termine della valutazione, redige una graduatoria, che viene approvata con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. 13. Obblighi del soggetto attuatore.
Il soggetto attuatore deve dichiarare nella domanda, autocertificata ai sensi della legge n. 15/1968 e successive modificazioni ed integrazioni, che il medesimo progetto non e' stato ammesso a cofinanziamento nell'ambito del FSE, di altri programmi o iniziative comunitarie o a valere su fondi nazionali.
Gli obblighi sono precisati nell'atto di concessione che sara' sottoscritto tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il soggetto attuatore.
Il soggetto attuatore deve far pervenire la documentazione richiesta per l'atto di concessione, inclusa la documentazione prevista all'art. 17 della legge n. 68/1999, comprovante il rispetto degli obblighi derivanti dall'osservanza della legge medesima, entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto di approvazione del progetto.
Nel caso in cui il soggetto attuatore si identifichi con una costituenda ATI, la costituzione di quest'ultima deve avvenire nei modi di legge entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, pena l'esclusione dal finanziamento.
Le attivita' dei progetti devono avere inizio entro trenta giorni dalla sottoscrizione del predetto atto, pena la revoca del contributo.
Il soggetto attuatore deve fornire le informazioni richieste per le attivita' di monitoraggio e valutazione previste per il programma operativo nazionale "Assistenza tecnica e azioni di sistema" Obiettivo 1.
Il soggetto attuatore deve, altresi', inviare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, su modulistica predisposta e con cadenza stabilita dallo stesso, la dichiarazione delle spese effettivamente sostenute.
Il rapporto finale deve essere consegnato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro e non oltre i trenta giorni successivi alla data di conclusione delle azioni.
Il soggetto attuatore deve assicurare, pena la revoca del finanziamento "l'utilizzazione di un sistema contabile distinto o di una codificazione contabile appropriata di tutti gli atti contemplati dall'intervento" (reg. CE n. 1260/99, art. 34, punto 1, lettera e), da realizzarsi attraverso l'istituzione di un adeguato sistema contabile, correlato alla contabilita' generale, al fine di poter definire in ogni momento le disponibilita' relative ad ogni singola voce di costo. Tale sistema dovra', altresi', consentire di poter dimostrare la congrua ripartizione dei costi indiretti di progetto e di funzionamento tra le diverse attivita' svolte.
A tal fine il soggetto attuatore deve utilizzare il programma applicativo, fornito dal MLPS, per la gestione finanziaria ed il controllo delle attivita' e, in ogni caso, deve predisporre gli atti necessari per eventuali visite ispettive, che potranno essere effettuate per verificare l'effettivita' della spesa sostenuta durante lo svolgimento del progetto. 14. Erogazione del finanziamento.
I pagamenti avvengono secondo le procedure che regolano il trasferimento dei contributi da parte della Commissione europea, come stabilito all'art. 32 del Regolamento (CE) n. 1260/99 del Consiglio.
In particolare, i pagamenti assumono la forma di primo acconto, di rimborsi intermedi e rimborsi a saldo.
I rimborsi intermedi e i rimborsi a saldo si riferiscono alle spese effettivamente sostenute dal soggetto attuatore e giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente. 15. Aiuti di Stato.
I contributi eventualmente configurabili come aiuti di Stato sono concessi unicamente secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione. 16. Modalita' e termini di presentazione della domanda.
Il dossier di candidatura, composto dalla documentazione di cui al punto 10, dalla domanda di finanziamento di cui all'allegato 2 e dal formulario di presentazione del progetto, debitamente compilato, deve pervenire in busta chiusa al Ministero del lavoro e delle politiche sociali - U.C.O.F.P.L. divisione III, vicolo d'Aste n. 12 - 00159 Roma, entro le ore 14 del sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale; se inviato a mezzo postale (pubblico o privato), deve pervenire, a pena di irricevibilita', entro il termine indicato. Non fa fede il timbro postale di spedizione. Se il sessantesimo giorno coincide con un giorno festivo, la data ultima di presentazione sara' quella del giorno successivo.
Sulla busta deve essere indicato in calce a destra "Programma operativo nazionale assistenza tecnica e azioni di sistema Obiettivo 1" e l'indicazione del mittente.
Le domande pervenute successivamente al termine suddetto sono dichiarate inammissibili. 17. Altre informazioni.
Copia del presente avviso e degli allegati puo' essere ritirata presso il MLPS - UCOFPL divisione III - vicolo d'Aste, n. 12 - 00159 Roma, previa esplicita richiesta al seguente numero telefonico: 06/43587843; e' disponibile anche all'indirizzo internet www.europalavoro.it
 
Allegato 1
----> Vedere allegato da pag. 53 a pag. 59 <----
 
Allegato 2
----> Vedere allegato da pag. 60 a pag. 62 <----
 
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