Gazzetta n. 293 del 18 dicembre 2001 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 ottobre 2001
Concessione di una medaglia d'oro al valor militare "alla memoria".

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il regio decreto 4 novembre 1932, n. 1423;
Visto il parere della Commissione militare consultiva unica per la concessione e la perdita di decorazione al valor militare riunitasi in data 3 maggio 2001;
Su proposta del Ministro della difesa;
Decreta:
Articolo unico
E' concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" al Col. AArnn Pil. Davide Ignazio Franceschetti, nato a Melzo (Milano) il 2 aprile 1966, con la seguente motivazione:
"Ufficiale pilota dalle preclare e consolidate virtu' militari e professionali, sempre evidenziate nel corso della sua intensa attivita' di volo e confermate durante le numerose missioni volate nel corso delle operazioni aeree nell'area balcanica, al rientro da una esercitazione molto impegnativa, strettamente connessa a tali operazioni, valutate responsabilmente le condizioni meteorologiche avverse, dava con generoso slancio la precedenza per l'atterraggio ai gregari della sua formazione. Ormai prossimo all'aeroporto, in presenza di gravi problemi di controllo del suo velivolo, conscio di sorvolare una zona densamente abitata, non lo abbandonava per affidare la sua salvezza al paracadute ma poneva tempestivamente in essere azioni e manovre finalizzate a cercare di mantenerne la governabilita' ed evitare gli altissimi rischi ed i gravissimi danni che sarebbero potuti derivare alla popolazione civile dalla caduta del velivolo. A conferma delle sue capacita' di pilota militare, pur in condizioni estremamente critiche, riusciva nel suo generosissimo ed altruistico tentativo di mantenere l'aeromobile in volo per guadagnare il tempo necessario ed indispensabile a scongiurare la caduta incontrollata del velivolo in zona abitata, restando ai suoi comandi con consapevolezza e lucido coraggio, sino ai limiti estremi delle umane capacita'. Solo quando il velivolo, fuori dalla zona piu' densamente abitata, si rendeva totalmente incontrollabile e le possibilita' di salvezza personale erano ormai irrimediabilmente compromesse, ne tentava in extremis l'abbandono, perdendo la vita mentre il velivolo impattava al suolo, distruggendosi senza arrecare danni.
Fulgido esempio di eccelse capacita' professionali, di virtu' militari e generoso altruismo, con il suo eroico e nobilissimo comportamento ha dato lustro all'Aeronautica militare e all'Italia". - Lancenigo (Treviso), 8 febbraio 2001
Dato a Roma, addi' 4 ottobre 2001
CIAMPI
Martino, Ministro della difesa
 
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