Gazzetta n. 34 del 9 febbraio 2002 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 12 dicembre 2001
Sistema di garanzie per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria.

IL MINISTRO DELLA SALUTE
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto l'articolo 9 del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56; Visti gli articoli 10 e 14 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Ministro della salute del 24 luglio 1995, recante "Contenuti e modalita' di utilizzo degli indicatori di efficienza e qualita' nel Servizio Sanitario Nazionale", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 1995, n. 263; Visto il decreto del Ministro della salute del 15 ottobre 1996 recante "Approvazione degli indicatori per la valutazione delle dimensioni qualitative del servizio riguardanti la personalizzazione, l'umanizzazione dell'assistenza, il diritto all'informazione, alle prestazioni alberghiere, nonche' l'andamento delle attivita' prevenzione delle malattie", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 1997, n. 14; Visto l'articolo 28, comma 10, della Legge 23 dicembre 1998, n. 448; Considerata l'opportunita' di attuare il sistema di garanzie di cui al citato decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56 utilizzando alcuni degli indicatori previsti dagli articoli 10 e 14 del decreto legislativo 502/92; Preso atto dell'esperienza in materia realizzata dal Ministero della salute attraverso l'utilizzo degli indicatori basati sulle informazioni rilevate con la scheda di dimissione ospedaliera; Preso atto dei risultati della sperimentazione condotta presso un congruo campione di aziende sanitarie in merito all'applicazione degli indicatori di cui al citato articolo 14; Ritenuto di dover avviare tale set di indicatori utilizzando le informazioni gia' presenti nell'ambito degli attuali flussi informativi integrandole con un numero minimo di informazioni aggiuntive, al fine di rappresentare importanti aspetti dell'assistenza sanitaria non valutabili con i dati correnti; Considerate le tendenze internazionali in materia ed in particolar modo le esperienze in corso di attuazione nell'ambito dell'Unione Europea; Ritenuto di dover attivare con criteri di flessibilita' e di dinamicita' il citato set di indicatori, aggiornandone i contenuti in funzione anche dell'evoluzione del sistema informativo sanitario; Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome nella seduta del 27 settembre 2001;
DECRETA:
Art. 1.
Finalita' degli indicatori 1. E' stabilito un insieme minimo di indicatori e di parametri di riferimento finalizzato al monitoraggio del rispetto, in ciascuna regione, dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza nonche' dei vincoli di bilancio delle Regioni a statuto ordinario. 2. Il set di indicatori interessa le diverse dimensioni della valutazione dei servizi sanitari, inclusi i relativi costi. 3. Allo scopo di consentire un'interpretazione integrata delle informazioni riportate dal set di indicatori, vengono pubblicati, congiuntamente ad esse, dati riguardanti lo stato di salute ed il contesto socio-ambientale e demografico delle popolazioni di riferimento.
 
Art. 2.
Modalita' e livelli di utilizzo 1. Gli indicatori e i dati di cui al presente decreto sono utilizzati a livello nazionale e regionale per le finalita' di cui all'articolo 1. 2. Le informazioni fornite dagli indicatori richiedono una lettura congiunta e complessiva dell'intero sistema di indicatori, alla luce anche degli elementi sullo stato di salute e sul contesto socio-ambientale, ed un utilizzo appropriato dei risultati.
 
Art. 3.
Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) indicatori: informazioni selezionate allo scopo di conoscere fenomeni di interesse, misurandone i cambiamenti e, conseguentemente, contribuendo ad orientare i processi decisionali dei diversi livelli istituzionali; b) dati di base: dati elementari utilizzati in forma aggregata per la costruzione degli indicatori. Comprendono dati correnti gia' parte dei vigenti flussi informativi e dati raccolti ad hoc, rilevati e trasmessi con la specifica finalita' di predisporre idonei indicatori in aree di valutazione in cui siano carenti i dati correnti; c) parametri di riferimento: valori numerici espressi come misure di posizione o di dispersione, con i quali confrontare il valore numerico dell'indicatore; sono individuati sulla base dei valori nazionali o di indicazioni ed esperienze internazionali o di indicazioni normative e programmatorie; d) criteri di selezione: criteri in base ai quali l'indicatore viene inserito nell'insieme minimo; sono rappresentati dalla validita', utilita', misurabilita' e capacita' discriminante; e) classificazione: raggruppamento degli indicatori sulla base dei livelli uniformi ed essenziali di assistenza; f) standardizzazione: aggiustamento del dato grezzo sulla base di variabili che ne condizionano i risultati; la piu' comune forma di standardizzazione e' effettuata per le caratteristiche della popolazione di riferimento (sesso e struttura per eta); g) qualita' dei dati di base: insieme della caratteristiche che rendono valido e affidabile un dato; comprende la correttezza, la completezza, l'accuratezza e la precisione; h) rappresentazione dei dati: modalita' statistiche che misurano la tendenza e la dispersione dei dati; i) validazione dei dati: approvazione definitiva, convalida e riconoscimento ufficiale dei dati di base a seguito dei meccanismi di controllo e della valutazione della qualita' dei dati.
 
Art. 4.
Rilevazione dei dati e flusso informativo 1. La raccolta dei dati di base correnti, necessari alla costruzione degli indicatori, segue le modalita' vigenti esistenti nell'ambito del sistema informativo sanitario. 2. La rilevazione dei dati non attualmente disponibili viene effettuata ad hoc dalle aziende sanitarie ed ospedaliere e da queste trasmesse alle Regioni. 3. Il direttore generale dell'azienda e' responsabile della corretta rilevazione e della tempestiva trasmissione dei dati. 4. Le Regioni trasmettono tutti i dati di cui al presente articolo al Ministero della salute, con cadenza annuale, entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello di riferimento, secondo le modalita' tecniche previste dal sistema informativo sanitario.
 
Art. 5.
Validazione dei dati 1. Le Regioni procedono, prima della trasmissione al Ministero della salute, alla validazione dei dati inviati, secondo modalita' ritenute appropriate. 2. Fermo restando quanto previsto al comma 1, il Ministero della salute, a seguito dei controlli effettuati, chiede alle singole Regioni, qualora ne ravvisi la necessita', l'effettuazione di un'ulteriore fase di verifica dei dati trasmessi. A tale scopo, il Ministero della salute adotta modalita' standardizzate per il controllo dei dati trasmessi dalle Regioni e per l'invio alle stesse delle informazioni risultanti dalle attivita' di controllo.
 
Art. 6.
Elaborazione statistica 1. I dati inviati dalle Regioni sono sottoposti da parte del Ministero della salute ad un controllo della qualita', di cui si fornisce la stima. 2. Per il calcolo degli indicatori, i dati sono sottoposti ad aggregazioni ed elaborazioni secondo criteri metodologici e le formule predefinite nelle schede degli indicatori.
 
Art. 7.
Elenco degli indicatori, dei parametri, dei dati raccolti ad hoc 1. Il set di indicatori e di parametri di riferimento, l'elenco delle informazioni sullo stato di salute e sul contesto, le schede degli indicatori, le definizioni metodologiche sono riportati rispettivamente negli allegati n.1, 2, 3, 4 che costituiscono parte integrante del presente decreto.
 
Art. 8.
Procedure di pubblicizzazione degli indicatori
e parametri di riferimento 1. Gli indicatori calcolati, compresa la stima della qualita' dei dati di base ad essi relativi e i parametri di riferimento sono pubblicati, annualmente, entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello di riferimento, dal Ministero della salute in uno specifico rapporto nazionale, di cui e' data diffusione pubblica. Per il primo anno di applicazione, la fase di pubblicizzazione e' limitata alle sole istituzioni regionali. 2. Nel rapporto sono incluse descrizioni dei dati e degli indicatori; sono escluse valutazioni di merito e graduatorie sintetiche basate sull'aggregazione degli indicatori. 3. Il Ministero della salute effettua con le singole Regioni e con modalita' diverse da quelle del rapporto nazionale, l'individuazione dei parametri non rispettati, ai fini dell'adozione delle raccomandazioni correttive e delle forme di sostegno previste dal comma 3 dell'articolo 9 del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n.56. 4. A tal fine, il Ministero della salute provvede ad un'interpretazione integrata e complessiva del sistema degli indicatori, tenendo conto dei parametri di riferimento e della dispersione dei valori regionali intorno ad essi. 5. Con successivo decreto del Ministero della salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, e' approvata la metodologia e le modalita' attuative delle disposizioni di cui ai commi 3 e 4.
 
Art. 9.
Revisione ed integrazione degli indicatori 1. Al fine di seguire l'evoluzione dell'assistenza sanitaria e la disponibilita' di informazioni correlate, gli indicatori ed i parametri di riferimento di cui al presente decreto possono essere periodicamente aggiornati, con successivi decreti ministeriali, secondo le modalita' previste dal comma 1 dell'articolo 9 del decreto legislativo n.56 del 2000. 2. Al fine di ottenere informazioni necessarie alla valutazione di aspetti dell'assistenza non sufficientemente analizzabili con gli attuali flussi informativi, il Ministero della salute puo' stabilire accordi con le Regioni per l'effettuazione di specifiche indagini. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Roma, 12 dicembre 2001
Il Ministro della salute
SIRCHIA Il Ministro dell'economia e delle finanze
TREMONTI
 
ALLEGATO: 1
ELENCO INDICATORI

ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Percentuale di vaccinati Percentuale di Aziende USL dotate di Dipartimento di Prevenzione Costo pro-capite del servizio di igiene e sanita' pubblica Costo pro-capite del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione Costo del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro sulla popolazione attiva Costo per unita' bovino equivalente del servizio di sanita' pubblica veterinaria Costo percentuale del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro Costo pro-capite del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro
ASSISTENZA DISTRETTUALE Disponibilita' dei medici di medicina generale Disponibilita' dei pediatri di libera scelta Costo pro-capite per la medicina generale Numero medio di ricette farmaceutiche prescritte dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta Numero di ricette farmaceutiche pro-capite Costo percentuale dell'assistenza farmaceutica nell'ambito dell'assistenza distrettuale Costo pro-capite per assistenza farmaceutica Percentuale di aziende USL dotate di Centro Unificato di Prenotazione (CUP) Percentuale di strutture che hanno verificato e/o aggiornato la Carta dei servizi nel periodo di riferimento Percentuale di aziende dotate di centrale operativa 118 Copertura delle centrali operative 118 Utenti SERT trattati nell'anno ogni 1.000 abitanti di eta' compresa tra 14 e 44 anni Giornate di assistenza ai tossicodipendenti nelle comunita' terapeutiche ogni 1.000 abitanti di eta' compresa tra 14 e 44 anni Costo pro-capite per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale, rivolta al recupero della tossicodipendenza e alcoldipendenza Giornate per l'assistenza riabilitativa, semiresidenziale e residenziale ogni 1.000 abitanti Costo pro-capite per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale ai disabili Prestazioni di assistenza specialistica sulla popolazione residente pesata Costo percentuale dell'assistenza specialistica nell'ambito dell'assistenza distrettuale Costo pro-capite dell'assistenza specialistica Percentuale di donne sottoposte a screening per la diagnosi precoce dei tumori dell'apparato genitale femminile (pap-test e mammografia) Giornate in strutture residenziali e semiresidenziali per l'assistenza psichiatrica, ogni 1.000 abitanti di eta' maggiore o uguale a 18 anni Percentuale di anziani trattati in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Giornate in strutture semiresidenziali e residenziali per l'assistenza agli anziani, ogni 1.000 abitanti di eta' maggiore o uguale a 65 anni Costo pro-capite per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale agli anziani Costo percentuale del livello di assistenza distrettuale Percentuale di ricoveri tipo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) Ricoveri prevenibili (ogni 1.000 abitanti) per asma, diabete e scompenso cardiaco
ASSISTENZA OSPEDALIERA Tasso standardizzato di ospedalizzazione per degenza ordinaria e per day hospital Indice di attrazione Indice di fuga Posti letto per 1.000 abitanti Giornate di degenza (ordinaria e di day hospital) sulla popolazione residente pesata Costo percentuale del livello di assistenza ospedaliera Costo pro-capite dell'assistenza ospedaliera Incidenza percentuale del costo del personale ospedaliero sul costo totale del personale Incidenza percentuale del costo del personale ospedaliero sul costo del livello di assistenza ospedaliera Percentuale di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici Percentuale di parti cesarei Peso medio del ricovero degli anziani Peso medio del ricovero dei bambini Tasso di utilizzo Degenza media standardizzata per case-mix Percentuale di ricoveri brevi Percentuale di ricoveri lunghi Tasso di ospedalizzazione (nella popolazione anziana) per particolari procedure chirurgiche: cataratta, sostituzione dell'anca e by-pass coronario e angioplastica
INDICATORI DI RISULTATO Quoziente di mortalita' infantile Tasso di mortalita' materna Tasso di mortalita' evitabile o per cause selezionate Tasso di mortalita' intraospedaliera per infarto del miocardio acuto (IMA) Percentuale di bambini sottopeso Tasso di incidenza di epatite B e TBC polmonare Speranza di vita (vita media) alla nascita e a 65 anni Speranza di vita libera da disabilita' alla nascita e a 65 anni Liste di attesa per specialistica e diagnostica
 
ALLEGATO: 2
ELENCO INFORMAZIONI SULLO STATO DI SALUTE E SUL CONTESTO INDICATORI STATO DI SALUTE * Tasso standardizzato di mortalita' per tutte le cause (per eta' e per sesso) * Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) per cause cardio e cerebrovascolari * Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) per tumori * Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) per incidenti stradali, domestici e sul lavoro * Tasso di incidenza malattie infettive * Tasso di prevalenza di alcune malattie croniche (diabete, asma bronchiale e malattie allergiche, artrosi ed artrite) INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI * Indice di invecchiamento demografico * Tasso di fecondita' totale * Tasso di incremento demografico * Percentuale di famiglie monocomponente anziano * Tasso di abortivita' * Tasso di disoccupazione * Tasso di attivita' femminile * PIL pro-capite * Incidenza percentuale della spesa dovuta a servizi sanitari e alla salute FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO SULLA SALUTE * Percentuale di fumatori di eta' uguale o superiore ai 14 anni * Tasso standardizzato di mortalita' per cause in parte attribuibili al fumo * Tasso standardizzato di mortalita' per cause in parte attribuibili al consumo di alcol * Percentuale di popolazione obesa * Tasso di ospedalizzazione per incidenti stradali FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO * Densita' della popolazione * Prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo * Percentuale di costa non balneabile * Volume acquistato di benzina senza piombo * Tasso di ospedalizzazione per incidenti domestici * Tasso di ospedalizzazione per infortuni sul lavoro INDICATORI DI QUALITA' DEL PROCESSO * Percentuale di strutture di ricovero dotate di protocolli di dimissione protetta che prevedono il coinvolgimento del territorio * Percentuale di unita' operative di degenza che hanno rilevato il gradimento degli utenti rispetto alla qualita' dei servizi * Percentuale di segnalazioni/reclami relativi ai tempi di attesa
 
ALLEGATO: 3 Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Percentuale di vaccinati Definizione: Proporzione di vaccinati, nell'anno, rispetto alla popolazione di eta' inferiore ed uguale a 24 mesi

N. vaccinati di età < o = 24 mesi ------------------------------------------- x 100 Popolazione residente di età < o = 24 mesi La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l'eta' evolutiva D.M. 7/4/1999 Parametro di riferimento: 95 - 100%

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Percentuale di aziende USL dotate di Dipartimento di Prevenzione Definizione: Percentuale di aziende USL con Dipartimento di Prevenzione

N. Aziende USL con Dip. Prevenzione ----------------------------------- x 100
N. Aziende USL della Regione

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Parametro di riferimento: 100%

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo pro-capite del servizio di igiene e sanita' pubblica Definizione: Rapporto tra il costo del servizio di igiene e sanita' pubblica e la popolazione residente

Costo del servizio di igiene e sanità pubblica -----------------------------------------------
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute. Denominatore: ISTAT Note: A partire dal 1ogennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: Costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo pro-capite del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione Definizione: Rapporto tra il costo del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione e la popolazione residente

Costo del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione --------------------------------------------------------------
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro Parametro di riferimento: Costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro sulla popolazione attiva Definizione: Costo del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro sulla popolazione in eta' attiva

Costo del servizio di prevenzione e sicurezza
degli ambienti di lavoro --------------------------------------------- Popolazione in età attiva (tra 14 e 65 anni)

Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo per unita' bovino equivalente del servizio di sanita' pubblica veterinaria Definizione: Costo del servizio di sanita' pubblica veterinaria rapportato al numero di unita' bovino equivalenti

Costo del servizio di sanità pubblica veterinaria --------------------------------------------------
Unità bovino equivalenti

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo percentuale del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro Definizione: Rapporto percentuale tra costo per il livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro e il costo totale per l'erogazione dei livelli di assistenza

Costo del livello di assistenza sanitaria collettiva in
ambiente di vita e di lavoro -------------------------------------------------------- X 100 Costo totale per l'erogazione dei livelli di assistenza

Fonte dei dati: Ministero della salute. Note: Esprime la misura di quanto la regione investe in termini di prevenzione rispetto al totale. A partire dal 1ogennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo percentuale nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO Indicatore: Costo pro-capite del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro Definizione: Rapporto tra il costo del livello di assistenza sanitaria in ambiente di vita e di lavoro e la popolazione residente

Costo del livello di assistenza sanitaria in ambiente di vita
e di lavoro --------------------------------------------------------------
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Disponibilita' dei medici di medicina generale Definizione: Rapporto tra il numero di medici di medicina generale e la popolazione residente di eta' uguale o superiore ai 14 anni
N. medici di medicina generale --------------------------------- X 1000 Popolazione residente = > 14 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: L'indicatore misura la presenza sul territorio dei medici di medicina generale rispetto alla popolazione residente. Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Disponibilita' dei pediatri di libera scelta Definizione: Rapporto tra il numero dei pediatri di libera scelta e la popolazione residente di eta' inferiore ai 7 anni

N. pediatri di libera scelta ---------------------------- X 1000
Pop. residente < 7 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: L'indicatore misura la presenza sul territorio dei pediatri di libera scelta rispetto alla popolazione residente in eta' pediatrica. Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite per la medicina generale Definizione: Rapporto tra il costo della medicina generale e la popolazione residente

Costo della medicina generale -----------------------------
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute. Denominatore: ISTAT Note: Esprime quanto la regione spende per la medicina di base. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Numero medio di ricette farmaceutiche prescritte dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta Definizione: Rapporto tra il numero di ricette farmaceutiche prescritte dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta e il totale dei medici di base

N. ricette farmaceutiche ------------------------
N. medici di base

Sono considerate le ricette farmaceutiche di specialita' medicinali e galenici. Fonte dei dati: Numeratore: Regioni Denominatore: Ministero della salute Note: Rappresenta un indicatore dell'attivita' dei medici di base relativamente alla prescrizione dei farmaci Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Numero di ricette farmaceutiche pro-capite Definizione: Rapporto tra il numero di ricette farmaceutiche e la popolazione residente

N. ricette farmaceutiche ------------------------
Popolazione residente

Sono considerate le ricette farmaceutiche di specialita' medicinali e galenici. La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Rappresenta un indicatore proxy del consumo dei farmaci. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo percentuale dell'assistenza farmaceutica nell'ambito dell'assistenza distrettuale Definizione: Rapporto in percentuale tra il costo per l'assistenza farmaceutica e il costo del livello di assistenza distrettuale
Costo dell'assistenza farmaceutica -------------------------------------------- X 100 Costo del livello di assistenza distrettuale

Fonte dei dati: Ministero della salute. Note: Esprime quanto la regione spende per l'assistenza farmaceutica rispetto all'intero livello di assistenza distrettuale. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo percentuale nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite per assistenza farmaceutica Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza farmaceutica e la popolazione residente opportunamente pesata

Costo dell'assistenza farmaceutica ----------------------------------
Popolazione residente pesata

Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute. Denominatore: ISTAT Note: Esprime quanto la regione spende a persona per l'assistenza farmaceutica. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale di aziende USL dotate di Centro Unificato di Prenotazione (CUP) Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di aziende USL dotate di CUP ed il numero totale delle aziende USL

N. aziende USL dotate di CUP ---------------------------- X 100
N. totale aziende USL

Per CUP si intende il Centro Unificato di Prenotazione che deve essere unico a livello aziendale, in grado di gestire con modalita' informatizzate le prenotazioni dei servizi diagnostici e delle visite specialistiche. Per "Unico" si intende un CUP in grado di gestire le prenotazioni per le visite di cardiologia, ortopedia ed oculistica in almeno il 50% dei presidi che offrono questo tipo di prestazioni. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Il cittadino utente e' messo a conoscenza della possibilita' di prenotare le principali prestazioni di specialistica offerte da almeno la meta' dei presidi aziendali, mediante una modalita' di tipo informatizzato. Attraverso l'esistenza del CUP la responsabilita' della gestione delle prenotazioni e' di competenza aziendale e costituisce una garanzia di trasparenza (rispetto delle priorita' e delle liste di attesa). Parametro di riferimento: valore percentuale nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale di strutture che hanno verificato e/o aggiornato la Carta dei servizi nel periodo di riferimento Definizione: Rapporto percentuale tra il numero delle strutture che hanno verificato e/o aggiornato la Carta dei servizi nel periodo di riferimento e il numero totale di strutture

N. strutture che hanno aggiornato la Carta dei servizi ------------------------------------------------------ X 100
N. totale strutture

Separatamente per * Strutture pubbliche * Strutture private accreditate Per Carta dei servizi si intende lo strumento previsto dal D.L. 12 maggio 1995, n. 163 pubblico, applicato alla salute dal DPCM del 19 maggio 1995. L'aggiornamento della Carta dei servizi consiste nella verifica e riformulazione, parziale o totale, di almeno due delle sezioni sopraindicate. Fonte dei dati: Regioni Note: Costituisce una verifica dell'impegno costante delle strutture nella attivita' di informazione sui servizi offerti, di tutela dell'utenza attraverso le procedure di reclamo e nella definizione e verifica degli standard di qualita'. La verifica e/o l'aggiornamento rappresentano la garanzia dell'attendibilita' delle informazioni e della verifica degli impegni assunti. Parametro di riferimento: valore percentuale nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale aziende dotate di centrale operativa 118 Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di aziende USL dotate di centrale operativa 118 ed il numero complessivo di aziende USL

N. aziende USL dotate di centrale 118 ------------------------------------- X 100
N. aziende USL

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Parametro di riferimento: 100%

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Copertura delle centrali operative 118 Definizione: Rapporto percentuale tra la popolazione servita dalle centrali operative del servizio 118 e la popolazione residente

Popolazione delle aziende con servizio 118 ------------------------------------------ X 100
Popolazione residente

Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Parametro di riferimento: 100%

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Utenti SERT trattati nell'anno ogni 1.000 abitanti di eta' compresa tra 14 e 44 anni Definizione: Numero utenti SERT trattati in un anno ogni 1.000 persone di eta' compresa e uguale tra 14 e 44 anni
N. utenti SERT ----------------------------------- X 1.000 Pop. Residente da 14 anni a 44 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: E' una misura dell'accessibilita' ai servizi adibiti al recupero dei tossicodipendenti. Parametro di riferimento: livello medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Giornate di assistenza ai tossicodipendenti nelle comunita' terapeutiche, ogni 1.000 abitanti di eta' compresa tra 14 e 44 anni Definizione: Numero delle giornate svolte in un anno nelle comunita' terapeutiche per l'assistenza ai tossicodipendenti ogni 1.000 persone di eta' compresa tra i 14 e i 44 anni.
N. giornate assistenza in comunità terapeutiche ---------------------------------------------------- X 1.000 Pop. Residente di età compresa tra i 14 e i 44 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: E' una misura dell'attivita' svolta dalle comunita' terapeutiche per l'assistenza ai tossicodipendenti. Parametro di riferimento: livello medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite per l'assistenza territoriale,(semiresidenziale e residenziale) rivolta al recupero dalla tossicodipendenza e alcoldipendenza Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza territoriale (semiresidenziale e residenziale) rivolta al recupero dalla tossicodipendenza e alcoldipendenza e la popolazione di eta' compresa e uguale a 14 e 44 anni
Costo per l'assistenza. territoriale, semires. e resid.
per tossicodipendenza e alcoldipendenza ---------------------------------------------------------
Pop. Residente di età compresa tra i 14 e i 44 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della Salute Denominatore:ISTAT Note: Esprime quanto la regione spende a persona per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale rivolta al recupero dalla tossicodipendenza e alcoldipendenza A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Giornate per l'assistenza riabilitativa, residenziale e semiresidenziale, ogni 1.000 abitanti Definizione: Numero di giornate svolte in un anno per l'assistenza riabilitativa in regime residenziale e semiresidenziale nelle strutture ex art. 26 legge n. 833/ 1978 sulla popolazione residente (ogni 1.000 abitanti)

N. giornate svolte in regime residenziale e semiresidenziale
nelle strutture ex art. 26 ------------------------------------------------------------ X 1.000
Popolazione Residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della Salute Denominatore: ISTAT Note: E' una misura dell'attivita' svolta dalle strutture di riabilitazione ex. art.26 per l'assistenza riabilitativa. Parametro di riferimento: livello medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite per l'assistenza territoriale semiresidenziale e residenziale ai disabili Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza riabilitativa territoriale, semiresidenziale e residenziale, rivolta ai disabili e la popolazione residente

Costo per l'assistenza riabilitativa territoriale semiresidenziale
e residenziale rivolta ai disabili ------------------------------------------------------------------
Popolazione Residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Esprime quanto la Regione spende pro-capite per l'assistenza riabilitativa territoriale rivolta ai disabili. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Prestazioni di assistenza specialistica sulla popolazione residente pesata Definizione: Rapporto tra il numero di prestazioni specialistiche e la popolazione residente opportunamente pesata

N. prestazioni specialistiche di diagnostica -------------------------------------------- X 1.000
Pop. residente pesata

N. prestazioni specialistiche di laboratorio -------------------------------------------- X 1.000
Pop. residente pesata

Altre prestazioni specialistiche --------------------------------- X 1.000
Pop. residente pesata

Fonte dei dati: Numeratore : Ministero della Salute Denominatore: ISTAT Note: L'indicatore misura l'attivita' specialistica effettuata dagli ambulatori e laboratori della regione. Parametro di riferimento: valori medi nazionali

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo percentuale dell'assistenza specialistica nell'ambito dell'assistenza distrettuale Definizione: Rapporto percentuale tra il costo per l'assistenza specialistica e il costo del livello di assistenza distrettuale
Costo dell'assistenza specialistica -------------------------------------------- X 100 Costo del livello di assistenza distrettuale

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto la regione spende per l'assistenza specialistica nell'ambito del livello di assistenza distrettuale. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: Costo percentuale nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite dell'assistenza specialistica Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza specialistica e la popolazione residente.

Costo dell'assistenza specialistica ----------------------------------- X 100
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore:Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Esprime quanto la regione spende per l'assistenza specialistica A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro Parametro di riferimento: Costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale di donne sottoposte a screening per la diagnosi precoce dei tumori dell'apparato genitale femminile * Pap-test * Mammografia Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di donne, di eta' compresa tra 25 e 65 anni, che nell'anno hanno effettuato il pap test e la popolazione femminile di eta' compresa tra 25 e 65 anni

N. donne (di età 25 - 65) che hanno effettuato pap-test -------------------------------------------------------- X 100
Popolazione femminile di età 45 - 65 anni

Rapporto percentuale tra il numero di donne, di eta' compresa tra 45 e 69 anni, che nell'anno hanno effettuato la mammografia e la popolazione femminile di eta' compresa tra 45 e 69 anni

N. donne (di età 45 - 69) che hanno effettuato la mammografia ------------------------------------------------------------- X 100
Popolazione femminile di età 45 - 69 anni

Fonte dei dati: Numeratore :Regioni Denominatore: ISTAT Note: la Legge 23 Dicembre 2000 n. 388 (Legge Finanziaria 2001) all'art 85, comma 4, prevede l'erogazione delle prestazioni specialistiche di Pap-test e mammografia senza oneri a carico dell'assistito. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Giornate in strutture semiresidenziali e residenziali e per l'assistenza psichiatrica, ogni 1.000 abitanti di eta' > 18 anni Definizione: Numero delle giornate erogate per l'assistenza psichiatrica (nelle strutture semiresidenziali e residenziali) ogni 1.000 abitanti di eta' ( 18 anni

N. giornate svolte per assistenza psichiatrica ----------------------------------------------- X 1.000
Pop. Residente > 18 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore : ISTAT Note: L'indicatore esprime l'attivita' di assistenza psichiatrica erogata dalle strutture residenziali e semiresidenziali. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale di anziani trattati in Assistenza domiciliare Integrata (ADI) Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di anziani che ricevono assistenza domiciliare integrata e la popolazione residente di 65 anni ed oltre
N. anziani trattati in ADI --------------------------------- X 100 Popolazione residente = > 65 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: L'indicatore misura l'assistenza domiciliare integrata erogata alla popolazione anziana. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Giornate in strutture semiresidenziali e residenziali per l'assistenza agli anziani, ogni 1.000 abitanti di eta' = > 65 anni Definizione: Rapporto tra il numero di giornate erogate per l'assistenza agli anziani nelle strutture semiresidenziali e residenziali ogni 1.000 abitanti di eta' ( 65 anni

N. giornate svolte per l'assistenza agli anziani ------------------------------------------------ X 1.000
Popolazione residente = > 65 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore :Ministero della salute Denominatore : ISTAT Note: L'indicatore esprime l'attivita' di assistenza agli anziani erogata dalle strutture residenziali e semiresidenziali. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo pro-capite per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale, agli anziani Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale, agli anziani e la popolazione residente di eta' maggiore e uguale a 65 anni

Costo dell'assistenza agli anziani ---------------------------------- Popolazione residente = > 65 anni

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Esprime quanto la regione spende a persona per l'assistenza agli anziani. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: Costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Costo percentuale del livello di assistenza distrettuale Definizione: Rapporto percentuale tra il costo per il livello di assistenza distrettuale e il costo totale per l'erogazione dei livelli di assistenza
Costo del livello di assistenza distrettuale ------------------------------------------------------- X 100 Costo totale per l'erogazione dei livelli di assistenza

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto la regione spende per l'assistenza distrettuale rispetto al totale. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo percentuale nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Percentuale di ricoveri tipo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di ricoveri tipo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e il numero totale dei ricoveri per acuti
N. ricoveri tipo TSO ------------------------ X 100 N. totale ricoveri acuti

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore esprime il raccordo tra la gestione territoriale e quella ospedaliera dei programmi terapeutico-riabilitativi Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore: Ricoveri prevenibili (ogni 1.000 abitanti) per: * Asma ( cod. 493.xx) * Diabete (cod. 250.xx) * Scompenso cardiaco (cod. 428.x) Definizione: Rapporto tra il numero di dimissioni per le patologie sopra elencate (effettuate ovunque e relative ai residenti della Regione) e la popolazione residente della Regione (espresso per 100.000 abitanti)

N. dimissioni -------------- X 100.000 Pop. residente

Sono considerate le dimissioni effettuate dalle strutture pubbliche e private accreditate in degenza ordinaria. La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore : Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Tale indicatore rappresenta una misura indiretta della ridotta accessibilita' ai servizi territoriali che possono trattare le patologie indicate, sia in termini di prevenzione che di cura. Parametro di riferimento:

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Tasso standardizzato di ospedalizzazione per degenza ordinaria e per day hospital Definizione: Rapporto tra le dimissioni attese dei residenti della regione, separatamente per il regime di degenza ordinaria e di day hospital, e la popolazione standard
N. dimissioni attese in degenza ordinaria * ----------------------------------------- X 1.000
Popolazione standard

Sono considerate le dimissioni effettuate dai residenti della Regione nelle strutture pubbliche e private accreditate in degenza ordinaria per le discipline di acuti, riabilitazione e lungodegenza.
N. dimissioni attese in day hospital * ------------------------------------ X 1.000
Popolazione standard

Sono considerate le dimissioni effettuate dai residenti della Regione nelle strutture pubbliche private accreditate in day hospital per le discipline di acuti e di riabilitazione. Le dimissioni attese sono calcolate sommando, per tutte le classi di eta', i tassi specifici di ospedalizzazione per eta' moltiplicati per il numero di persone appartenenti ad ogni fascia di eta' della popolazione presa come riferimento (popolazione standard). La popolazione standard considerata e' quella complessiva italiana. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Esprime la domanda di assistenza ospedaliera da parte dei residenti della Regione, cioe' misura la propensione al ricovero della popolazione residente. L'art.1 della L.23/12/1996, n. 662, fissa un valore di 160 dimessi per degenza ordinaria e day hospital ogni 1.000 abitanti per il tasso di ospedalizzazione grezzo. Parametro di riferimento:

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Indice di attrazione Definizione: Rapporto percentuale tra il numero dei dimessi non residenti e il numero totale dei dimessi nella Regione
N. dimissioni di non residenti ---------------------------------- X 100 N. totale dimissioni nella Regione

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime la quota parte di attivita' erogata a persone residenti fuori del territorio regionale di riferimento. Parametro di riferimento:

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Indice di fuga Definizione: Rapporto percentuale tra il numero dei residenti dimessi fuori Regione e il numero totale dei residenti dimessi ovunque

N. dimissioni fuori regione di residenti ---------------------------------------- X 100
N. totale residenti dimessi ovunque

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime la quota parte dell'attivita' ospedaliera richiesta fuori del territorio regionale di residenza. Parametro di riferimento:

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Posti letto per 1.000 abitanti Definizione: Rapporto tra il numero dei posti letto (P.L.) e la popolazione residente (distintamente per il regime di degenza ordinaria ed a pagamento e per il regime di day hospital)

* N. P.L. di degenza ordinaria e a pagamento
nelle discipline per acuti
------------------------------------------ X 1.000
Popolazione residente

* N. P.L. di day hospital nelle discipline per acuti
-------------------------------------------------- X 1.000
Popolazione residente

* N. P.L. di degenza ordinaria e a pagamento
nelle discipline di riabilitazione
------------------------------------------ X 1.000
Popolazione residente

* N. P.L. di di day hospital nelle discipline
di riabilitazione
------------------------------------------- X 1.000
Popolazione residente

* N. P.L. di degenza ordinaria e a pagamento
nella disciplina di lungodegenza
------------------------------------------ X 1.000
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Sono considerati i posti letto nelle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Esprime l'offerta di assistenza ospedaliera ai residenti nella Regione. L'art.1 della L.23/12/1996, n.662, fissa un valore pari a 5,5 posti letto per 1.000 abitanti, di cui 1 per mille riservato alla riabilitazione e alla lungodegenza. Parametro di riferimento: Posti letto per acuti in degenza ordinaria: 4,05 per 1.000 abitanti Posti letto per acuti in Day Hospital: 0,45 per 1.000 abitanti Posti letto per riabilitazione lungodegenza: 1 per 1.000 abitanti

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Giornate di degenza (ordinaria e di day hospital) sulla popolazione residente pesata Definizione: Rapporto tra il numero di giornate erogate per l'assistenza ordinaria e la popolazione residente opportunamente pesata (espresso per 1.000 abitanti)

* N. giornate erogate per assistenza ordinaria
-------------------------------------------- X 1.000
Popolazione pesata

Rapporto tra il numero di giornate erogate per l'assistenza in regime di day hospital (D.H.) e la popolazione residente opportunamente pesata (espresso per 1.000 abitanti)

* N. giornate erogate per assistenza in D.H.
------------------------------------------ X 1.000
Popolazione pesata

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. I pesi sono desunti dalla scheda di dimissione ospedaliera. Il numero delle giornate si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore rappresenta una misura dell'attivita' di assistenza ordinaria e in regime di D.H. effettivamente erogata. Parametro di riferimento: valori medi nazionali

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Costo percentuale del livello di assistenza ospedaliera Definizione: Rapporto percentuale tra il costo per il livello di assistenza ospedaliera ed il costo totale per l'erogazione dei livelli di assistenza

Costo del livello di assistenza ospedaliera ------------------------------------------- X 100
Costo totale livelli di assistenza

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto la Regione spende per l'assistenza ospedaliera rispetto al totale. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo percentuale nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Costo pro-capite dell'assistenza ospedaliera Definizione: Rapporto tra il costo per l'assistenza ospedaliera e la popolazione residente opportunamente pesata

Costo per l'assistenza ospedaliera ----------------------------------
Popolazione residente pesata

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. I pesi sono desunti dalla Scheda di dimissione ospedaliera. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto la Regione spende per l'erogazione dell'assistenza ospedaliera. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: costo pro-capite nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Incidenza percentuale del costo del personale ospedaliero sul costo totale del personale Definizione: Rapporto percentuale tra il costo del personale ospedaliero e il costo totale del personale

Costo del personale del livello di assistenza ospedaliera --------------------------------------------------------- X 100
Costo totale del personale

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto la Regione spende per il personale impiegato per l'erogazione dell'assistenza ospedaliera rispetto alla spesa totale che la Regione sostiene per il personale. A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: incidenza a livello nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Incidenza percentuale del costo del personale ospedaliero sul costo del livello di assistenza ospedaliera Definizione: Rapporto percentuale tra il costo del personale ospedaliero e il costo del livello di assistenza ospedaliera

Costo del personale del livello di assistenza ospedaliera --------------------------------------------------------- X 100
Costo del livello di assistenza ospedaliera

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime quanto costa alla Regione il personale impiegato per l'erogazione dell'assistenza ospedaliera rispetto al costo complessivo del livello di assistenza A partire dal 1 gennaio 2002 i dati verranno espressi in migliaia di Euro. Parametro di riferimento: incidenza a livello nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Percentuale di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici Definizione: Rapporto percentuale tra il numero dei dimessi da reparti chirurgici con DRG medici e il numero totale delle dimissioni effettuate da reparti chirurgici

N. dimissioni da reparti chirurgici con DRG medici -------------------------------------------------- X 100
N. totale dimissioni da reparti chirurgici

Il numero delle dimissioni si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore misura l'appropriatezza dell'utilizzo dei reparti chirurgici. Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Percentuale di parti cesarei Definizione: Rapporto percentuale tra il numero dei parti cesarei ed il numero complessivo di parti effettuati

N. parti cesarei ---------------- X 100 N. totale parti

Il numero dei parti si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Per i parti cesarei si considerano i DRG 370, 371 Per l'insieme dei parti si considerano i DRG 370, 371, 372, 373, 374 e 375 Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore esprime l'appropriato utilizzo dell'intervento di taglio cesareo. Parametro di riferimento: 15 - 20%

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Peso medio del ricovero degli anziani Definizione: Rapporto tra la somma dei pesi DRG per i ricoveri della popolazione di eta' uguale o superiore ai 65 anni ed il numero totale dei ricoveri della popolazione di eta' uguale o superiore ai 65 anni

Somma dei pesi DRG dei ricoveri = > 65 anni ------------------------------------------- N. totale ricoveri popolazione = > 65 anni

Il numero dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Peso medio del ricovero dei bambini Definizione: Rapporto tra la somma dei pesi DRG per i ricoveri della popolazione di eta' infantile ed il numero totale dei ricoveri della popolazione in eta' infantile

Somma dei pesi DRG dei ricoveri di età 0-6 anni ------------------------------------------------ N. totale ricoveri popolazione di età 0-6 anni

Il numero dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Tasso di utilizzo Definizione: Rapporto percentuale tra il numero delle giornate di degenza effettivamente erogate nelle discipline per acuti ed il numero delle giornate di degenza teoriche

N. giornate degenza effettive ----------------------------- X 100 N. giornate degenza teoriche

Le giornate teoriche sono calcolate considerando il numero medio di P.L. disponibili moltiplicato per 365 giorni. Il numero delle giornate si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore esprime la quota parte dei posti letto mediamente occupata e fornisce una misura dell'utilizzo delle strutture ospedaliere. Parametro di riferimento: 70 - 75%

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Degenza media standardizzata per case-mix Definizione: Rapporto tra il numero delle giornate effettivamente erogate in regime di degenza ordinaria (nelle discipline per acuti) ed il numero delle dimissioni

Numero giornate degenza effettive ---------------------------------
Numero dimissioni

Tale indicatore viene calcolato mediante standardizzazione dei dati per case-mix Il numero delle giornate e dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore esprime il tempo medio di trattamento ospedaliero una volta eliminato l'effetto della diversa casistica trattata. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Percentuale di ricoveri brevi Definizione: Rapporto tra il numero di dimissioni con durata di degenza compresa tra i 2 e i 3 giorni ed il numero totale delle dimissioni

N. dimissioni con durata della degenza tra 2 e 3 gg. ---------------------------------------------------- X 100
N. totale dimissioni

Si considerano i ricoveri in degenza ordinaria e nelle discipline per acuti. Il numero dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Percentuale di ricoveri lunghi Definizione: Rapporto percentuale tra il numero delle dimissioni con durata di degenza superiore ai 60 giorni ed il numero totale delle dimissioni

N. dimissioni con durata della degenza oltre 60 gg. --------------------------------------------------- X 100
N. totale dimissioni

Si considerano i ricoveri in degenza ordinaria e nelle discipline per acuti. Il numero dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore esprime l'inappropriata permanenza in ospedale dei casi acuti. Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
ASSISTENZA OSPEDALIERA Indicatore: Tasso di ospedalizzazione (nella popolazione anziana) per particolari procedure chirurgiche: * Cataratta * Sostituzione dell'anca * By-pass coronario e angioplastica Definizione: Rapporto tra il numero di dimissioni per le procedure chirurgiche sopra elencate effettuate ovunque per i residenti della Regione e la popolazione residente della Regione (di eta' = > 65 anni)
N. dimissioni = > 65 anni -------------------------- X 1.000 Pop. residente = > 65 anni

Cataratta: Cod. ICD 9 CM - 13.1X - 13.9X Sostituzione dell'anca:Cod. ICD 9 CM 81.51 - 81.53 By-pass coronario: Cod. ICD 9 CM 36.1 Angioplastica: Cod. ICD 9 CM 36.0X Sono considerate le dimissioni effettuate dalle strutture pubbliche e private accreditate in degenza ordinaria per protesi d'anca e by-pass coronario e per degenza ordinaria e day hospital per la cataratta. La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Il numero dei ricoveri si riferisce alle strutture pubbliche e private accreditate. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute. Denominatore: ISTAT Note: L'indicatore esprime la domanda di intervento chirurgico per le patologie piu' diffuse nella popolazione anziana. Parametro di riferimento: valori medi nazionali

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Quoziente di mortalita' infantile Definizione: Rapporto tra il numero dei morti nel primo anno di vita ed il numero totale dei nati vivi dell'anno considerato

N. morti nel 1° anno di vita ---------------------------- X 1.000
N. nati vivi

Fonte dei dati: ISTAT Note: Indicatore delle condizioni socio-sanitarie di una Regione e di risultato dell'attivita' di prevenzione e tutela della gravidanza e parto. Parametro di riferimento: valore medio Unione Europea

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Tasso di mortalita' materna Definizione: Rapporto tra il numero dei casi di mortalita' materna ed il numero dei nati vivi

N. casi di mortalità materna ----------------------------- X 1.000
N. nati vivi

Si considerano le donne decedute durante la gravidanza o entro i 42 gg. dal termine della gravidanza; la morte deve essere dovuta a causa correlata o aggravata dalla gravidanza o dal suo trattamento. Fonte dei dati: ISTAT Note: Indicatore di qualita' dell'assistenza sanitaria. Parametro di riferimento: valore medio Unione Europea

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Tasso di mortalita' evitabile o per cause selezionate: * Tumori maligni del polmone * Cirrosi epatica * Morti violente * Tumore della mammella * Tumore del collo dell'utero * Malattie cerebrovascolari * Polmoniti e bronchiti Definizione: Rapporto tra il numero di casi di mortalita' per le cause indicate e la popolazione residente di eta' compresa tra 5 e 64 anni.
N. deceduti di età compresa tra 5 e 64 anni
per le cause indicate ----------------------------------------------- X 1.000 Pop. Residente di età compresa tra 5 e 64 anni

Tumori maligni del polmone: Cod. ICD 9 162 Cirrosi epatica: Cod. ICD 9 571 Morti violente: Codici ICD 10 X85-X99, Y00-Y09 Tumore della mammella: Cod. ICD 9 174 Tumore del collo dell'utero: Cod. ICD 9 180 Malattie cerebrovascolari: Cod. ICD 9 430-438 Polmoniti e bronchiti: Cod. ICD 9 480-487, 490-493 La popolazione considerata e' quella media dell'anno Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note: Indicatore di efficacia del SSN che raggruppa cause di morte che potrebbero essere evitate o ridotte in seguito all'adozione di normativa, comportamenti, stili di vita, organizzazione sanitaria atti a prevenire le malattie e la loro evoluzione. Parametro di riferimento: valori medi nazionali

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Tasso di mortalita' intraospedaliera per infarto del miocardio acuto (IMA) Definizione: Rapporto tra il numero di deceduti nel corso del ricovero con diagnosi di dimissione IMA e il numero totale di dimissioni per IMA
N. morti per IMA --------------------- X 100 N. dimissioni per IMA

Per le dimissioni per IMA si considera la presenza del cod. ICD 9 410 in qualsiasi diagnosi (principale o secondaria) Fonte dei dati: Ministero della salute Note: L'indicatore e' una misura del grado di efficacia e di tempestivita' di assistenza verso i ricoverati per IMA. E' da tener presente che tale indicatore e' fortemente influenzato dall'assistenza extraospedaliera (tempestivita' del sistema di emergenza). Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Percentuale di bambini sottopeso Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di neonati con peso inferiore ai 2.500 grammi e il numero dei nati nello stesso periodo

N. neonati con peso < 2.500 gr. ------------------------------- X 100
N. totale nati

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Indicatore proxy della qualita' dell'assistenza sanitaria durante la gravidanza Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Tasso di incidenza di * Epatite B * TBC polmonare Definizione: Rapporto tra il numero di nuovi casi di epatite B e TBC polmonare registrati nell'anno e la popolazione residente

* N. nuovi casi epatite B
----------------------- X 1.000
Pop. residente

* N. nuovi casi di TBC polmonare
------------------------------ X 1.000
Pop. residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute. Denominatore: ISTAT Note: Indicatore di efficacia dell'attivita' di prevenzione. Parametro di riferimento: valore medio nazionale.

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Speranza di vita (vita media) * alla nascita * a 65 anni Definizione: * La speranza di vita alla nascita indica il numero medio di anni che un neonato si puo' aspettare di vivere. * La speranza di vita a 65 anni indica il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi di 65 anni. Fonte dei dati: Tavole di mortalita/sopravvivenza - ISTAT Note: Parametro di riferimento: valore nazionale

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Speranza di vita (vita media) libera da disabilita' * alla nascita * a 65 anni Definizione: * La speranza di vita libera da disabilita' alla nascita indica il numero medio di anni che un neonato si puo' aspettare di vivere in assenza di disabilita'. * La speranza di vita libera da disabilita' a 65 anni indica il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi di 65 anni in assenza di disabilita'. Fonte dei dati: tavole di mortalita/sopravvivenza - ISTAT Note: Parametro di riferimento: valore medio nazionale

Schede indicatori
INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Liste di attesa per specialistica e diagnostica * TAC del capo (cod.87.03) * Ecografia addominale superiore (cod. 88.74) * Visita oculistica (cod. 95.02) Definizione: Percentuale di inclusi entro 30/60 giorni dalla richiesta del paziente

N. prenotazioni entro 30/60 gg. ------------------------------- X 100
N. totale prenotazioni

Si considerano solo le strutture pubbliche. Per l'ecografia addominale e visita oculistica il tempo di riferimento e' 30 gg., per la TAC del capo il tempo di riferimento e' 60 gg. L'arco temporale di riferimento e' l'anno. 30/60 gg. rappresenta il tempo di attesa all'atto della prenotazione. Sono incluse le prestazioni codificate con codici ICD-9CM; sono escluse le prenotazioni effettuate attraverso agende a blocchi. Fonte dei dati: Regioni Note: Parametro di riferimento: 80 - 90%

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' per tutte le cause (per eta' e per sesso) Definizione: Rapporto tra il numero delle morti attese e la popolazione standard

N. morti attese --------------- X 1.000 Pop. standard

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: ISTAT o I.S.S. Note:

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) per cause cardio e cerebrovascolari (Cod. ICD 9 =390-459) Definizione: Rapporto tra il numero delle morti attese per cause cardio e cerebrovascolari e la popolazione standard

N. morti attese --------------- X 1.000 Pop. standard

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: I.S.S. Note:

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) per tumori (Cod. ICD 9 = 140-239) Definizione: Rapporto tra il numero di morti attese per tumori e la popolazione standard

N. morti attese per tumori -------------------------- X 1.000
Pop. standard

La popolazione considerata e' quella media dell'anno Fonte dei dati: I.S.S. Note:

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' (per eta' e per sesso) * per incidenti stradali * per incidenti domestici * per incidenti sul lavoro Definizione: Rapporto tra il numero di morti attese per incidenti e la popolazione standard

N. morti attese per incidenti ----------------------------- X 1.000
Pop. standard

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: I.S.S. Note:

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso di incidenza malattie infettive (Codici ICD 9 001-139): Definizione: Rapporto tra il numero di nuovi casi di malattie infettive registrati nell'anno e la popolazione residente

N. nuovi casi malattie infettive -------------------------------- X 1.000
Pop. residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note:

Schede indicatori
INDICATORI STATO DI SALUTE Indicatore: Tasso di prevalenza di alcune malattie croniche: * Diabete * Asma bronchiale e malattie allergiche * Artrosi ed artrite Definizione: Rapporto tra il numero di persone che dichiarano di essere affette da diabete, asma, artrosi ed artrite e la popolazione residente

* N. persone affette da diabete
----------------------------- X 1.000
Pop. residente

* N. persone affette da asma bronchiale e malattie allergiche
----------------------------------------------------------- X 1.000
Pop. residente

* N. persone affette da artrosi ed artrite
---------------------------------------- X 1.000
Pop. residente

Fonte dei dati: ISTAT Note: L'indagine da cui si rilevano le informazioni per costruire tale indicatore e' di tipo campionario. E' da tener presente che l'indicatore deriva dalla dichiarazione di malattia e non da parametri oggettivi.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Indice di invecchiamento demografico Definizione: Rapporto percentuale tra la popolazione anziana (con eta' uguale o superiore ai 65 anni) e la popolazione residente

Popolazione = > 65 anni ----------------------- X 100
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: ISTAT Note:

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Tasso di fecondita' totale Definizione: Numero medio di figli per donna in eta' feconda (15-49 anni) Somma dei quozienti specifici di fecondita' Fonte dei dati: ISTAT Note: Il valore di riferimento e' il livello di sostituzione, pari a 2,1 figli per donna.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Tasso di incremento demografico Definizione: Incremento medio annuo della popolazione ogni 1.000 abitanti

Pop(t+1) - Pop(t) ----------------- X 1.000
Pop(r)

La popolazione considerata e' quella all'inizio dell'anno. Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime il numero di individui che si aggiungono a 1.000 abitanti nell'intervallo di un anno.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Percentuale di famiglie monocomponente anziano Definizione: Percentuale di famiglie composte da una sola persona di eta' uguale o maggiore di 65 anni

N. famiglie monocomponente con età = > 65 anni ----------------------------------------------- X 100
N. totale famiglie

Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime il cambiamento verificatosi nella composizione delle famiglie italiane in seguito al processo di invecchiamento demografico. Puo' dare la misura della potenziale domanda di servizi di natura socio-sanitaria

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Tasso di abortivita' Definizione: Rapporto tra il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) ed il numero dei nati vivi
N. di IVG ---------------- X 100 N. dei nati vivi

Fonte dei dati: ISTAT Note:

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Tasso di disoccupazione Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di persone in cerca di occupazione e il totale delle forze lavoro

Persone in cerca di occupazione ------------------------------- X 100
Forze lavoro

Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime in modo indiretto lo stato socio-economico della comunita'.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Tasso di attivita' femminile Definizione: Rapporto percentuale tra il numero di forze lavoro di sesso femminile e la popolazione residente (calcolato tra residenti di eta' ( 15 anni)

Forze lavoro di sesso femminile ------------------------------- X 100
Pop. residente (= > 15 anni)

Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime in maniera indiretta lo stato socio-economico della comunita'.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: PIL pro-capite Definizione: Rapporto tra PIL (Prodotto Interno Lordo) e popolazione residente

PIL regionale -------------- Pop. residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime in maniera indiretta lo stato socio-economico della comunita'.

Schede indicatori
INDICI DEMOGRAFICI E FATTORI SOCIO-ECONOMICI Indicatore: Incidenza percentuale della spesa dovuta a servizi sanitari e alla salute Definizione: Rapporto percentuale tra la spesa mensile familiare per servizi sanitari e spese per la salute e la spesa media mensile familiare totale

Spesa media mensile familiare per salute ---------------------------------------- X 100
Spesa media mensile familiare

Fonte dei dati: ISTAT Note:

Schede indicatori
FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO
SULLA SALUTE Indicatore: Percentuale di fumatori di eta' uguale o superiore ai 14 anni Definizione: Percentuale di persone che fumano 20 o piu' sigarette al giorno tra la popolazione di eta' uguale o superiore ai 14 anni.

Popolazione = > 14 anni che fuma = > 20 sigarette al giorno ----------------------------------------------------------- X 100
Popolazione = > 14 anni

Fonte dei dati: ISTAT Note: L'indicatore e' previsto tra gli obiettivi del P.S.N. per monitorare la prevalenza dei fumatori ed individuare i principali contesti nei quali e' necessario prioritariamente intervenire. In particolare, nel P.S.N. 1998-2000 e' previsto che il valore dell'indicatore sia non superiore al 20% nei maschi e non superiore al 10% nelle femmine.

Schede indicatori
FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO
SULLA SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' per cause in parte attribuibili al fumo Definizione: Rapporto tra il numero delle morti attese per cause correlate con il fumo e la popolazione standard

N. morti attese per le cause indicate ------------------------------------- X 1.000
Popolazione standard

Le cause correlate al fumo sono identificate dai codici ICD 9 140 - 149, 150, 161, 162, 410 - 414, 430 - 438, 490 - 496. Le morti attese sono calcolate sommando, per tutte le classi di eta', i quozienti specifici di mortalita' per eta' per le cause, moltiplicati per il numero di persone appartenenti ad ogni fascia di eta' di una popolazione presa come riferimento (popolazione standard). La popolazione standard per fasce di eta' e' quella complessiva italiana. Fonte dei dati: ISTAT Note: L'indicatore e' stato proposto dall'O.M.S. nell'ambito del Dbase HFA. E' da tener presente che ciascuna causa indicata agisce come frazione eziologica.

Schede indicatori
FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO
SULLA SALUTE Indicatore: Tasso standardizzato di mortalita' per cause in parte attribuibili al consumo di alcol Definizione: Rapporto tra il numero delle morti attese per cause correlate con il consumo di alcol e la popolazione standard

N. morti attese per le cause indicate ------------------------------------- X 1.000
Popolazione standard

Le cause correlate al consumo di alcol sono identificate dai codici ICD 9 150, 161, 303, 571, 800 - 999. Le morti attese sono calcolate sommando, per tutte le classi di eta', i quozienti specifici di mortalita' per eta' per le cause, moltiplicati per il numero di persone appartenenti ad ogni fascia di eta' di una popolazione presa come riferimento (popolazione standard). La popolazione standard per fasce di eta' e' quella complessiva italiana. Fonte dei dati: ISTAT Note: L'indicatore e' stato proposto dall'O.M.S. nell'ambito del Dbase HFA. E' da tener presente che ciascuna causa indicata agisce come frazione eziologia.

Schede indicatori
FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO
SULLA SALUTE Indicatore: Percentuale di popolazione obesa Definizione: Percentuale di persone con indice di massa corporea (IMC) superiore a 30.

N. persone con IMC > 30 ----------------------- X 100
Pop. residente

IMC: rapporto tra il peso dell'individuo espresso in Kg. ed il quadrato della statura Fonte dei dati: ISTAT Note: La riduzione del valore dell'indicatore e' specificatamente prevista nel primo obiettivo del P.S.N. 1998-2000.

Schede indicatori
FATTORI PERSONALI E COMPORTAMENTALI CHE INCIDONO
SULLA SALUTE Indicatore: Tasso di ospedalizzazione per incidenti stradali Definizione: Numero di casi ospedalizzati nell'anno a seguito di incidenti stradali con traumatismo nella diagnosi principale (Cod. ICD 9 CM 800-999), rapportati alla popolazione residente, per 100.000 abitanti.

N. dimessi con diagnosi di traumatismo -------------------------------------- X 100.000
Pop. residente

La popolazione residente considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: Numeratore: Ministero della salute Denominatore: ISTAT Note:

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Densita' della popolazione. Definizione: Rapporto percentuale tra la popolazione residente e la superficie regionale.

Popolazione residente regionale ------------------------------- X 100
Superficie regionale

La popolazione considerata e' quella media dell'anno. Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime in maniera indiretta la diffusione della popolazione sul territorio.

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo (Kg per ettaro di superficie trattabile). Definizione: Rapporto tra il numero di prodotti fitosanitari distribuiti e la superficie regionale trattabile

Totale prodotti fitosanitari distribuiti ----------------------------------------
Superficie regionale trattabile

Fonte dei dati: ISTAT Note: Esprime in maniera indiretta l'inquinamento della superficie adibita a colture agricole.

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Percentuale di costa non balneabile. Definizione: Rapporto percentuale tra la superficie di costa non balneabile e la superficie complessiva di costa (lacustre e marina).

Costa non balneabile (marina e lacustre) ---------------------------------------- X 100
Totale costa (marina e lacustre)

Fonte dei dati: Ministero della salute Note: Esprime in maniera diretta l'inquinamento delle acque di balneazione.

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Volume acquistato di benzina senza piombo (tonnellate per Kmq di superficie) Definizione: Rapporto tra la quantita' di benzina senza piombo acquistata e la superficie regionale

Volume benzina senza piombo (tonnellate) ----------------------------------------
Superficie regionale (kmq)

Fonte dei dati: Numeratore : Ministero della salute Denominatore : ISTAT Note: Esprime in maniera diretta il potenziale inquinamento atmosferico da benzene

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Tasso di ospedalizzazione per incidenti domestici Definizione: Numero di casi ospedalizzati nell'anno a seguito di incidente domestico con traumatismo nella diagnosi principale (Cod. ICD 9 CM 800- 999), rapportati alla popolazione residente, per 100.000 abitanti.

Numero dimessi con diagnosi di traumatismo ------------------------------------------ X 100.000
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno in esame. Fonte dei dati: Numeratore : Ministero della salute Denominatore : ISTAT Note:

Schede indicatori
FATTORI AMBIENTALI LEGATI ALLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO Indicatore: Tasso di ospedalizzazione per infortuni sul lavoro Definizione: Numero di casi ospedalizzati nell'anno a seguito di infortunio sul lavoro con traumatismo nella diagnosi principale (Cod. ICD 9 CM 800-999), rapportati alla popolazione residente e attiva (eta' compresa tra 15 e 64 anni), per 100.000 abitanti.

Numero dimessi con diagnosi di traumatismo ------------------------------------------ X 100.000
Popolazione residente

La popolazione considerata e' quella media dell'anno in esame. Fonte dei dati: Numeratore : Ministero della salute Denominatore : ISTAT Note:

Schede indicatori
INDICATORI DI QUALITA' DEL PROCESSO Indicatore: Percentuale di strutture dotate di protocolli di dimissione protetta che prevedono il coinvolgimento del territorio Definizione: Rapporto percentuale (calcolato separatamente per l'assistenza ospedaliera e per assistenza residenziale) tra il numero di strutture di ricovero che utilizzano protocolli di dimissione protetta che prevedono il coinvolgimento del territorio ed il numero totale delle strutture di ricovero

N° strutture di ricovero che utilizzano protocolli
di dimissione protetta -------------------------------------------------- X 100
N° totale strutture di ricovero

(separatamente per strutture pubbliche e per strutture accreditate). Per "protocolli di dimissione protetta" si intende la programmazione di interventi assistenziali personalizzati da realizzare a domicilio dopo le dimissioni del paziente (per esempio le Unita' di Valutazione Geriatrica UVG ed altre forme di integrazione simili). Tale programmazione va realizzata prima delle dimissioni, con la partecipazione sia del personale medico-infermieristico di reparto che degli operatori delle strutture territoriali (assistenza domiciliare, medico di medicina generale, consultorio, ecc.) responsabili della presa in carico dopo le dimissioni. Lo strumento di informazione per i cittadini e' la Carta dei servizi. Fonte dei dati: Regioni. Note: L'utente viene messo a conoscenza della possibilita' di poter beneficiare, per alcune patologie di maggior gravita' ed impegno assistenziale, di procedure volte a personalizzare l'assistenza e a garantire una migliore cura del paziente dopo le dimissioni. I fattori di qualita' considerati sono l'umanizzazione, la personalizzazione e l'informazione.

Schede indicatori
INDICATORI DI QUALITA' DEL PROCESSO Indicatore: Percentuale di Unita' operative di degenza che hanno rilevato il gradimento degli utenti rispetto alla qualita' dei servizi Definizione: Rapporto percentuale (calcolato separatamente per l'assistenza ospedaliera e per l'assistenza residenziale) tra il numero di Unita' operative di degenza nelle quali - nel periodo di riferimento - e' stato distribuito in forma occasionale o sistematica un questionario per rilevare il gradimento degli utenti e/o dei loro familiari rispetto alla qualita' dei servizi offerti ed il numero totale delle Unita' operative di degenza

N° Unità operative di degenza che hanno rilevato
il gradimento degli utenti ------------------------------------------------ X 100
N° totale Unità operative di degenza

(separatamente per strutture pubbliche e per strutture accreditate). Per "questionario" si intende uno strumento strutturato ed opportunamente validato per la rilevazione dei dati necessari a fornire, attraverso una elaborazione realizzata con idonea metodologia statistica, un'indicazione del livello di gradimento espresso dall'utente e dai familiari. Per "gradimento" si intende l'atteggiamento espresso dall'utente e/o dai familiari relativamente alle diverse dimensioni della qualita' dei servizi offerti (rapporti interpersonali, comfort, organizzazione, accessibilita). Per "distribuzione occasionale" si intende quella realizzata solo in momenti o periodi predefiniti (purche' cio' sia avvenuto, come minimo, almeno una volta nel corso dell'ultimo anno). Per "distribuzione sistematica"si intende quella effettuata ininterrottamente a tutti gli utenti. Fonte dei dati: Regioni. Note: Consente al cittadino di verificare se la struttura ospedaliera o residenziale prevede strumenti di ascolto delle sue opinioni riguardo alle prestazioni ricevute. Consente di verificare se l'Azienda prevede strumenti di ascolto dei giudizi dei cittadini riguardo alle prestazioni ricevute. Indirettamente viene valutata la possibilita', da parte della direzione aziendale, di attuare interventi di miglioramento che prendano spunto dalle opinioni espresse dal cittadino utente in merito ai servizi.

Schede indicatori
INDICATORI DI QUALITA' DEL PROCESSO Indicatore: Percentuale di segnalazioni/reclami relative ai tempi di attesa Definizione: Rapporto percentuale (calcolato separatamente per l'assistenza ospedaliera e per assistenza territoriale) tra il numero di segnalazioni/reclami pervenuti all'Azienda relativamente al tempo di attesa che intercorre tra la data della richiesta della prestazione e la data in cui la stessa viene erogata ed il numero totale delle segnalazioni/reclami pervenuti all'Azienda.

N° segnalazioni/reclami per i tempi di attesa --------------------------------------------- X 100
N° totale segnalazioni/reclami

(separatamente per strutture pubbliche e per strutture accreditate). Per "segnalazione/reclamo" si intende ogni espressione di insoddisfazione che richieda una risposta, ricevuta e classificata dalle Aziende come reclamo sui tempi di attesa per prestazioni specialistiche ambulatoriali, di day hospital diagnostico e ricovero programmato. Le prestazioni per le quali si richiede la rilevazione sono quelle previste dai commi 3 e 4 dell'art.3 del decreto legislativo 124/98, integrate da quelle di ricovero programmato. Fonte dei dati: Regioni. Note: Consente al cittadino di verificare il grado di soddisfazione/insoddisfazione espresso rispetto al tempo di attesa per l'accesso alle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere e territoriali. Consente all'Azienda di monitorare l'adeguatezza dei tempi di erogazione delle prestazioni alle attese della popolazione e di individuare criticita' nella gestione delle stesse.
 
ALLEGATO: 4
DEFINIZIONI METODOLOGICHE Gli indicatori sono calcolati sulla base dei dati trasmessi al Sistema informativo sanitario, salvo alcune eccezioni, come evidenziato negli allegati 1 e 2 e sono riferiti al livello regionale. I criteri elencati di seguito sono coerenti con quelli gia' definiti per gli indicatori ex art.28 della Legge 448/98 e adottati nell'insieme delle pubblicazioni del Sistema informativo sanitario del Ministero della salute. Al fine di assicurare l'omogeneita' fra numeratore e denominatore, nonche' la congruenza tra i diversi livelli di dettaglio, gli indicatori, laddove i dati siano presenti a piu' livelli di dettaglio, sono elaborati procedendo dal livello piu' disaggregato (esempio: disciplina, DRG, istituto) e per aggregazione a livello regionale. Gli indicatori economico-finanziari sono elaborati a livello regionale a partire dal modello LA e viene considerato, pertanto, il modello riepilogativo regionale. Gli Istituti considerati sono tutti quelli identificati dal tipo struttura (indicato nel modello HSP.11- quadro F): 0. azienda ospedaliera 1. ospedale a gestione diretta presidio della USL 2. policlinico universitario 3. I.R.C.C.S 4. Ospedale classificato o assimilato ai sensi dell'art.1, ultimo comma, L.132/68 5. Casa di cura privata accreditata 8. Istituto qualificato presidio della USL 9. Ente di ricerca La classificazione degli istituti segue, laddove non specificato, il seguente criterio: * Strutture pubbliche (tipo strutture 1,2,3,4,8,9): include le strutture di ricovero pubbliche e le strutture di ricovero equiparate alle pubbliche * Strutture private accreditate (tipo struttura 5 accreditata) L'insieme di schede di dimissione ospedaliera valide e l'insieme di istituti validi e' determinato per ciascun indicatore in base alle variabili coinvolte nel calcolo; nel caso di indicatori che coinvolgono sia le schede di dimissione che altra base informativa, l'insieme di dati validi e' costituito da quelli che sono presenti su entrambe le basi informative. Per ricoveri si intendono i dimessi rilevati attraverso le schede di dimissione ospedaliera. Le discipline considerate per gli indicatori relativi all'assistenza ospedaliera sono tutte quelle valide (indice in allegato ai modelli di rilevazione delle attivita' gestionali ed economiche delle ASL); la disciplina 22 "residuale manicomiale" viene trattata separatamente. Le tipologie di assistenza ospedaliera considerate sono: * Acuti: sono tutti i casi con l'esclusione di quelli trattati nelle discipline 28 (unita' spinale), 56 (recupero e riabilitazione funzionale), 75 (neuroriabilitazione), 22 (residuale manicomiale), 60 (lungodegenza), con riferimento agli istituti che non svolgono esclusivamente attivita' di riabilitazione e con l'esclusione dei neonati sani (DRG 391). * Riabilitazione: sono tutti i casi trattati nelle discipline 28, 56 e 75 con riferimento a qualsiasi istituto e tutte le discipline, esclusa la 60, con riferimento agli istituti che svolgono esclusivamente attivita' di riabilitazione. * Lungodegenza: sono tutti i casi trattati nella disciplina 60, con riferimento a qualsiasi istituto. * Altro: sono tutti i casi di neonati sani (DRG 391) e tutti i casi trattati nella disciplina 22. Sono considerate discipline chirurgiche quelle incluse nel seguente elenco: 06 cardiochirurgia pediatrica 07 cardiochirurgia 09 chirurgia generale 10 chirurgia maxillo-facciale 11 chirurgia pediatrica 12 chirurgia plastica 13 chirurgia toracica 14 chirurgia vascolare 30 neurochirurgia 34 oculistica 35 odontoiatria 36 ortopedia 37 ostetricia 38 otorinolaringoiatria 43 urologia 48 nefrologia 76 neurochirurgia pediatrica 78 urologia pediatrica Nel calcolo delle giornate di degenza effettuate in regime ordinario sono escluse le schede di dimissione ospedaliera con data di ricovero e/o data di dimissione formalmente errate, le schede con dati di dimissione inferiore a quella del ricovero, le schede relative a discipline per acuti che presentano una durata di degenza superiore o uguale a 365 giorni. Per identificare la provenienza del dimesso vengono considerate valide le schede di dimissione che presentano almeno il codice della Regione di provenienza corretto; vengono incluse nel calcolo anche le schede relative ai provenienti da stato estero. Per identificare se una scheda di dimissione ospedaliera e' relativa ad un intervento chirurgico, sono presi in considerazione sia l'intervento chirurgico principale sia i tre interventi chirurgici secondari; sono escluse dall'elaborazione le schede che presentano tutti i campi errati; per determinare se una scheda e' relativa ad un particolare intervento e' sufficiente che almeno uno fra intervento principale o intervento secondario contenga l'intervento stesso. I DRG considerati sono quelli nella versione italiana correttamente adottati dal Ministero della salute.
 
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