Gazzetta n. 119 del 23 maggio 2002 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 3 maggio 2002
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio delle specialita' medicinali contenenti "Ketorolac trometamina".

IL DIRIGENTE GENERALE del Dipartimento per la valutazione di medicinali e la
farmacovigilanza

Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, concernente il riordinamento del Ministero della sanita';
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 febbraio 1994, n. 196, concernente il regolamento per il riordinamento del Ministero della salute, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 1 gradi agosto 1996, n. 518;
Visto il decreto ministeriale 27 dicembre 1996, n. 704, concernente il regolamento recante norme sull'individuazione degli uffici centrali e periferici di livello dirigenziale del Ministero della salute;
Visto il decreto legislativo 9 maggio 1991, n. 178, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 539, riguardante la classificazione nella fornitura dei medicinali per uso umano;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 540, e successive modificazioni ed integrazioni;
Sentiti i pareri della sottocommissione di farmacovigilanza resi nelle riunioni del 9 aprile 2002 e del 23 aprile 2002;
Sentito il parere della Commissione unica del farmaco reso nella riunione del 10 aprile 2002, con il quale si stabilisce la modifica del regime di dispensazione delle specialita' medicinali contenenti quale principio attivo ketorolac trometamina da "ricetta ripetibile" a "ricetta non ripetibile";
Sentito il parere della Commissione unica del farmaco reso nella riunione del 24 aprile 2002, con il quale si approvano le modifiche degli stampati relativi delle specialita' medicinali contenenti quale principio attivo ketorolac trometamina;
Ritenuto a tutela della salute pubblica dover provvedere a modificare il regime di dispensazione e gli stampati delle specialita' medicinali contenenti quale principio attivo ketorolac trometamina;

Decreta:

Art. 1.
1. E' fatto obbligo alle aziende titolari dell'autorizzazione all'immissione in commercio di specialita' medicinali autorizzate con procedura di autorizzazione di tipo nazionale, contenenti quale principio attivo ketorolac trometamina, di modificare il regime di dispensazione delle specialita' medicinali contenenti quale principio attivo ketorolac trometamina da "ricetta ripetibile" a "ricetta non ripetibile" e di modificare gli stampati secondo quanto indicato nell'allegato 1 che costituisce parte del presente decreto.
2. Le modifiche degli stampati di cui al comma 1, che costituiscono parte del decreto di autorizzazione rilasciato per ciascuna specialita' medicinale, dovranno essere apportate immediatamente per il riassunto delle caratteristiche del prodotto; per il foglio illustrativo a partire dal primo lotto prodotto successivamente alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
3. Gli stampati delle specialita' medicinali contenenti come principio attivo ketorolac autorizzate con procedura nazionale successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, dovranno essere conformi a quanto indicato nell'allegato 1 del presente decreto.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 3 maggio 2002
Il dirigente generale: Martini
 
Allegato 1

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

4. Informazioni cliniche. 4.1. Indicazioni terapeutiche.
"Nome specialita' medicinale" compresse rivestite con film e gocce orali.
"Nome specialita' medicinale" e' indicato soltanto nel trattamento a breve termine (massimo cinque giorni) del dolore post operatorio di grado moderato.
"Nome specialita' medicinale" soluzione iniettabile.
"Nome specialita' medicinale" somministrato per via intramuscolare od endovenosa e' indicato nel trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderato-severo.
Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso "Nome specialita' medicinale" endovenoso puo' essere usato quale complemento ad un analgesico oppiaceo.
"Nome specialita' medicinale" 30 soluzione iniettabile e' inoltre indicato nel trattamento del dolore dovuto a coliche renali. 4.2. Posologia e modo di somministrazione.
"Nome specialita' medicinale" compresse rivestite con film e gocce orali. Attenzione: La durata di trattamento non deve superare i cinque giorni. Adulti.
La dose somministrata deve essere la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore e alla risposta del paziente.
La dose raccomandata negli adulti e' di 10 mg (pari ad una compressa rivestita con film o a 10 gocce di soluzione), secondo necessita', ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg/die. Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 kg. Anziani (> o = 65 anni).
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
La formulazione gocce orali e' particolarmente indicata nei pazienti con difficolta' di deglutizione. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di sedici anni (vedi paragrafo 4.3. - Controindicazioni).
"Nome specialita' medicinale" soluzione iniettabile. Attenzione: La soluzione iniettabile contiene etanolo pertanto non deve essere utilizzata per via epidurale o intratecale.
Per via parenterale la durata della terapia non deve superare i due giorni in caso di somministrazione in bolo e un giorno in caso di infusione continua.
La dose somministrata deve essere la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore e alla risposta del paziente.

Somministrazione intramuscolare

Adulti.
Si consiglia negli adulti di iniziare con la dose di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg da ripetersi ogni 4-6 ore, secondo necessita', fino ad un massimo di 90 mg/die, utilizzando la dose minima efficace.
La durata della terapia non deve superare i due giorni.
Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 kg. Anziani (> o = 65 anni).
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni.

Somministrazione endovenosa

L'uso endovenoso del preparato e' riservato agli ospedali e alle case di cura Adulti.
In situazioni caratterizzate da dolore acuto intenso (come ad esempio nella terapia d'attacco del dolore post-operatorio) e' consigliata una dose iniziale di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg che possono essere ripetute, in caso di necessita', dopo 4-6 ore, utilizzando la dose minima efficace. Se necessario il trattamento puo' proseguire ad intervalli maggiori; non deve comunque essere superata la dose giornaliera di 90 mg. Anziani (> o = 65 anni).
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni.

Coliche renali

La posologia consigliata e' una fiala da 30 mg per somministrazione intramuscolare o endovenosa. 4.3. Controindicazioni. Attenzione: il farmaco non e' indicato nel dolore lieve o di tipo cronico.
Ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
A causa della possibilita' di sensibilita' crociata "Nome specialita' medicinale" e' anche controindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano indotto manifestazioni allergiche, per il rischio di insorgenza di reazioni gravi di tipo anafilattico.
Sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema, broncospasmo.
Asma.
Ulcera peptica e sanguinamento gastroenterico pregressi, in atto o sospetti.
Sanguinamento cerebrovascolare pregresso, in atto o sospetto.
Ipovolemia o disidratazione.
Insufficienza renale di grado moderato o grave (creatinina sierica &62; 1,8 mg/dl).
Cirrosi epatica o epatiti gravi.
Diatesi emorragica.
Disordini della coagulazione.
Pazienti che hanno subito interventi chirurgici ad alto rischio emorragico o emostasi incompleta.
Pazienti in terapia anticoagulante.
Trattamento concomitante con altri farmaci antinfiammatori non steroidei e con sali di litio, probenecid o pentossifillina (vedi Interazioni).
Pazienti in terapia diuretica intensiva.
"Nome specialita' medicinale" inibisce la funzione piastrinica e prolunga il tempo di sanguinamento, pertanto e' controindicato l'uso nella profilassi analgesica chirurgica e durante gli interventi chirurgici perche' aumenta il rischio di sanguinamento.
Nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni.
L'impiego di "Nome specialita' medicinale" e' controindicato in prossimita' e durante il parto e durante l'allattamento. Attenzione: La soluzione iniettabile contiene etanolo pertanto e' controindicato l'uso per via epidurale o intratecale. 4.4. Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego Attenzione: "Nome specialita' medicinale" non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.
Non va utilizzato nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico.
Prima di iniziare la terapia con "Nome specialita' medicinale" occorre accertarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita' verso il ketorolac, acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Uso negli anziani. Nei pazienti anziani o debilitati occorre particolare cautela, poiche' l'incidenza di alcuni degli effetti indesiderati puo' essere piu' alta rispetto ai pazienti piu' giovani. Nei soggetti anziani inoltre si puo' verificare un aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco e una contemporanea riduzione della clearance. Pertanto, oltre ad una riduzione della dose complessiva, puo' essere opportuno un piu' lungo intervallo tra le dosi (vedi 4.2).
Effetti gastrointestinali. "Nome specialita' medicinale" puo' causare irritazione gastrointestinale, ulcera e sanguinamento in pazienti con o senza pregressa storia di patologia gastrointestinale. Pazienti con affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale, in atto o pregresse, dovrebbero effettuare il trattamento solo sotto stretto controllo medico. L'incidenza di questi effetti aumenta con la dose e la durata del trattamento.
Non usare contemporaneamente "Nome specialita' medicinale" ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Effetti respiratori. Per l'interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco puo' determinare, negli asmatici e nei soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente altri fenomeni pseudo-allergici o shock.
Effetti renali. Il "Nome specialita' medicinale" al pari di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), inibisce la sintesi delle prostaglandine, potendo causare nefrotossicita', incluse glomerulonefriti, nefriti interstiziali, necrosi papillare, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta.
Pertanto il "Nome specialita' medicinale", richiede particolari precauzioni o se ne impone l'esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, cirrosi epatica o epatiti gravi.
Pazienti con funzione renale compromessa. Poiche' il "Nome specialita' medicinale" e i suoi metabolici sono escreti principalmente dal rene, durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" si dovrebbe usare cautela in pazienti con ridotta funzionalita' renale. In particolare, e' controindicato l'uso di "Nome specialita' medicinale" in pazienti con valori di creatinina sierica superiori a 1,8 mg/dl.
Il farmaco e' controindicato in terapia diuretica intensiva.
Ritenzione idrica e edema. A causa del potenziale effetto di ritenzione idrica, "Nome specialita' medicinale" dovrebbe essere somministrato con cautela in pazienti con scompenso cardiaco, ipertensione e patologie simili.
Pazienti con funzione epatica compromessa. Durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" sono state raramente notate lievi variazioni dei test di funzione epatica, comunque senza rilevanza clinica. Si consiglia tuttavia di monitorare la funzione epatica in pazienti nei quali questa era precedentemente compromessa, e di sospendere il trattamento con "Nome specialita' medicinale" qualora si manifestassero evidenze di grave compromissione epatica.
Effetti ematologici. "Nome specialita' medicinale" inibisce la funzionalita' piastrinica e potrebbe prolungare il tempo di sanguinamento.
Il "Nome specialita' medicinale" non deve essere somministrato a pazienti con disordini della coagulazione o a pazienti in trattamento con farmaci che interferiscono con l'emostasi, ivi compresa l'eparina a basse dosi (2500-5000 U.I.) somministrata a scopo profilattico (vedi 4.3. Controindicazioni).
Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose norme di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi. 4.5. Interazioni con altri medicinali ed altre forme d'interazione.
Deve essere evitato l'uso contemporaneo di "Nome specialita' medicinale" ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
In vitro "Nome specialita' medicinale" determina una riduzione trascurabile del legame di warfarina con le proteine plasmatiche.
Come per altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, la somministrazione contemporanea di "Nome specialita' medicinale" con metotressato o con litio deve essere attuata con cautela, in quanto puo' verificarsi una diminuzione della clearance di questi ultimi, con conseguente aumento della loro tossicita'.
"Nome specialita' medicinale" puo' interagire con furosemide, diminuendone l'azione diuretica.
L'uso contemporaneo di pentossifillina puo' aumentare il rischio di sanguinamento.
La somministrazione contemporanea di probenecid e "Nome specialita' medicinale" porta ad una riduzione della clearance di quest'ultimo e, di conseguenza, a concentrazioni plasmatiche piu' elevate e prolungate.
Per le incompatibilita' vedi paragrafo 6.2. 4.6. Gravidanza ed allattamento.
L'impiego del "Nome specialita' medicinale" e' controindicato in gravidanza, in prossimita' o durante il parto e durante l'allattamento (vedi avvertenze speciali e precauzioni). L'uso del farmaco in prossimita' del parto puo' determinare il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo' provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro, con gravi conseguenze per la respirazione.
Nelle donne in eta' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.
Il farmaco e' escreto in piccole quantita' nel latte materno pertanto l'uso e' controindicato durante l'allattamento. 4.7. Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchine.
"Nome specialita' medicinale", pur non avendo effetto narcotico ne' effetti sul Sistema nervoso centrale, puo' determinare sonnolenza.
Si consiglia pertanto di usare cautela nella guida di automobili e nell'uso di macchinari. 4.8. Effetti indesiderati.
Reazioni di ipersensibilita': anafilassi, broncospasmo, vasodilatazione, rash, ipotensione, edema laringeo, angioedema; le reazioni anafilattoidi, quali l'anafilassi, possono avere esito fatale.
Apparato gastrointestinale: nausea, dispepsia, dolore gastrointestinale, sanguinamento del tratto gastrointestinale, senso di pesantezza gastrica, ematemesi, gastrite, esofagite, diarrea, eruttazioni, stitichezza, flatulenza, senso di pienezza, melena ulcera peptica sanguinamento rettale, stomatite, vomito, perforazione della parete gastrointestinale, pancreatite, alterazioni del gusto, secchezza delle fauci, sete eccessiva, stomatite.
Apparato epatobiliare: alterazione dei test di funzionalita' epatica, epatite, ittero col estatico, insufficienza epatica.
Sistema nervoso centrale: stati di torpore, senso di instabilita', cefalea, disturbi dell'udito, allucinazioni, ipercinesia e anomala attivita' onirica, parestesie, vertigini, insonnia, confusione, depressione, euforia, eccitamento, irritabilita', difficolta' nella concentrazione, disturbi della visione, ansia, meningite asettica, convulsioni.
Cute ed annessi: edema, angioedema, edema periorbitale, aumentata sudorazione, rash maculo-papulare, orticaria, prurito, dermatite esfoliativa, sindrome di Lyell, sindrome di Steven-Johnson.
Rene e vie urinarie: poliuria, aumentato stimolo alla minzione, oliguria, insufficienza renale acuta, iponatremia, iperkaliemia, sindrome uremico-emolitica, nefrite interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica, aumento di creatinina e azoto ureico sierici.
Sangue e organi emolinfopoietici: porpora trombocitopenia, sanguinamento post-operatorio, epistassi, ematomi, aumento del tempo di sanguinamento.
Apparato respiratorio: edema polmonare, dispnea, asma.
Apparato cardiovascolare: palpitazioni, vasodilatazione, ipotensione, bradicardia, ipertensione dolore toracico.
Apparato muscolo-scheletrico: mialgia.
Segni e sintomi generali: astenia, pallore, aumento di peso, febbre, reazione al sito di iniezione. 4.9. Sovradosaggio.
Dosaggi di 360 mg/die i.m. sono stati somministrati a volontari sani per cinque giorni. Sono stati riscontrati: gastrite erosiva, ulcera peptica e dolore addominale, scomparsi con la sospensione del trattamento.
Non si hanno esperienze di casi di sovradosaggio ne' sono noti antidoti, va eventualmente adottata terapia di supporto. In caso di ingestione accidentale, a questa vanno aggiunte le normali misure di sicurezza (induzione del vomito, lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivo). 5. Proprieta' farmacologiche. 5.1. Proprieta' farmacodinamiche.
Categoria farmacoterapeutica: antinfiammatorio/antireumatico non steroideo, codice ATC: M01AB15.
Il principio attivo di "Nome specialita' medicinale" e' Ketorolac trometamina, farmaco appartenente alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). La sua attivita' si esplica principalmente mediante l'inibizione della sintesi delle prostaglandine, in particolare le PGE2 e PGF2 alfa.
Negli studi farmacologici preclinici ha mostrato un'attivita' analgesica trecentocinquanta volte piu' potente rispetto all'aspirina nel topo nel test d'inibizione del dolore indotto da fenilchinone e ottocento volte piu' potente dell'aspirina nel ratto nell'inibire la risposta al dolore causato da flessione tarso-tibiale della zampa di ratto con artrite indotta.
"Nome specialita' medicinale" ha inoltre mostrato attivita' antinfiammatoria (superiore al fenilbutazone) ed antipiretica (superiore all'aspirina).
"Nome specialita' medicinale" e' risultato trentasette volte piu' attivo rispetto all'aspirina nell'inibire l'aggregazione di piastrine umane indotta da collageno.
"Nome specialita' medicinale" non esplica effetti sul sistema nervoso centrale; gli effetti sul sistema cardiovascolare e respiratorio sono minimi.
Dagli studi clinici e' emerso che l'attivita' analgesica di "Nome specialita' medicinale" alla dose di 10 mg e' risultata pari se non superiore all'aspirina 650 mg, al paracetamolo 600 e 1000 mg, all'associazione paracetamolo 600 mg e 1000 mg + codeina 60 mg; alla glafenina 400 mg, all'ibuprofene 400 mg, al diclofenac 50 mg.
"Nome specialita' medicinale" somministrato i.m. alla dose di 30 mg e' risultato in numerosi studi clinici paragonabile alla morfina 12 mg e alla meperidina 100 mg e superiore a morfina 6 mg e meperidina 50 mg.
"Nome specialita' medicinale" i.m. 30 mg ha evidenziato una durata di azione piu' prolungata rispetto a morfina e meperidina.
L'effetto analgesico si manifesta entro un'ora dopo somministrazione orale, dopo trenta minuti dalla somministrazione i.m. e il massimo effetto analgesico compare rispettivamente entro 2-3 ore e 1-2 ore.
Per entrambe le formulazioni la durata media dell'effetto analgesico e' di 4-6 ore.
"Nome specialita' medicinale" e' privo di effetti morfino-simili, non determina depressione respiratoria e, rispetto alla morfina, l'incidenza degli effetti indesiderati a carico del sistema nervoso centrale (sonnolenza) e' significativamente inferiore. 5.2. Proprieta' farmacocinetiche.
"Nome specialita' medicinale" e' rapidamente e completamente assorbito per via orale con un picco di concentrazione plasmatica di 0,87 mcg/ml entro trentacinque minuti dalla somministrazione di 10 mg in compresse ed un picco di 1,11 mcg/ml entro ventisei minuti dalla somministrazione di 10 mg in soluzione.
Compresse e soluzione al 2% sono risultati essere bioequivalenti in termini di AUC ed emivita.
Parimenti, dopo somministrazione intramuscolare di 30 mg, "Nome specialita' medicinale" viene rapidamente e completamente assorbito con una concentrazione plasmatica media al picco di 2,2 mcg/ml.
Dopo somministrazione endovenosa di 30 mg, la concentrazione plasmatica di picco e' pari a 5 mcg/ml.
La farmacocinetica di "Nome specialita' medicinale" nell'uomo, sia dopo somministrazione singola che dopo somministrazioni ripetute, e' lineare; lo steady state plasmatico viene raggiunto dopo un giorno per somministrazioni ogni sei ore.
L'emivita e' risultata di 5,4 ore dopo somministrazione orale e di 5,3 ore dopo somministrazione i.m. e di 5,1 ore dopo somministrazione e.v..
Nell'anziano questi valori sono leggermente piu' alti: ad esempio 6,2 e 7.
La principale via di eliminazione di "Nome specialita' medicinale" e dei suoi metaboliti e' quella urinaria e il rimanente e' eliminato con le feci.
L'assunzione di antiacidi non influenza l'assorbimento di "Nome specialita' medicinale".
Concentrazioni terapeutiche di digossina, warfarina, ibuprofene, naprossene, piroxicam, acetaminofene, fenitoina e tolbutamide non modificano il legame proteico di "Nome specialita' medicinale". 5.3. Dati preclinici di sicurezza.
Tossicita' acuta. DL 50 per via orale nel topo 529 mg/kg (M e F); nel ratto da 100 a 400 mg/kg (M e F) e nella scimmia superiore a 200 mg/kg (M e F); per via i.p. nel topo 473 mg/kg (M e F), nel ratto da 100 a 400 mg/kg (M e F).
Tossicita' per somministrazioni ripetute. Somministrazioni quotidiane ad alti dosaggi per via orale nel topo (30 mg/kg per sei mesi) e nella scimmia (9 mg/kg per dodici mesi) hanno evidenziato gastroenteropatia (nel topo) e lieve nefrotossicita'. Somministrazioni i.m. nel coniglio (15 mg/kg per un mese) e nella scimmia (13,5 mg/kg per tre mesi) hanno evidenziato lieve reazione infiammatoria nel sito di iniezione.
Somministrazioni e.v. nel coniglio e nella scimmia (2,5 mg/kg per sue settimane) sono risultate ben tollerate.
Tossicita' fetale. Studi di: teratogenesi nel ratto (10 mg/kg) e nel coniglio (3,6 mg/kg), peri-postnatale (9 mg/kg) e fertilita' (16 mg/kg femmina, 9 mg/kg maschio) nel ratto, non hanno evidenziato effetti teratogeni ne' modificazioni della fertilita' e capacita' riproduttiva.
Prolungamento della gravidanza e/o distocia materna e conseguente mortalita' perinatale sono stati notati nel ratto alle dosi piu' elevate.
Mutagenesi, cancerogenesi, tollerabilita'. Il composto e' risultato non mutageno, non cancerogeno, non ha indotto sensibilizzazione nella cavia ed e' sprovvisto di attivita' immunogenica. Ketorolac trometamina compresse e gocce Indicazioni terapeutiche. "Nome specialita' medicinale" e' indicato soltanto nel trattamento a breve termine (massimo cinque giorni) del dolore post operatorio di grado moderato.

Controindicazioni

Attenzione: il farmaco non e' indicato nel dolore lieve o di tipo cronico.
Ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
A causa della possibilita' di sensibilita' crociata "Nome specialita' medicinale" e' anche controindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano indotto manifestazioni allergiche, per il rischio di insorgenza di reazioni gravi di tipo anafilattico.
Sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema, broncospasmo.
Asma.
Ulcera peptica e sanguinamento gastroenterico pregressi, in atto o sospetti.
Sanguinamento cerebrovascolare pregresso, in atto o sospetto.
Ipovolemia o disidratazione.
Insufficienza renale di grado moderato o grave (creatinina sierica 1,8 mg/dl).
Cirrosi epatica o epatiti gravi.
Diatesi emorragica.
Disordini della coagulazione.
Pazienti che hanno subito interventi chirurgici ad alto rischio emorragico o emostasi incompleta.
Pazienti in terapia anticoagulante.
Trattamento concomitante con altri farmaci antinfiammatori non steroidei e con sali di litio, probenecid o pentossifillina (vedi Interazioni).
Pazienti in terapia diuretica intensiva.
"Nome specialita' medicinale" inibisce la funzione piastrinica e prolunga il tempo di sanguinamento, pertanto e' controindicato l'uso nella profilassi analgesica chirurgica e durante gli interventi chirurgici perche' aumenta il rischio di sanguinamento.
Nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni.
L'impiego di "Nome specialita' medicinale" e' controindicato durante la gravidanza, in prossimita' e durante il parto e durante l'allattamento.

Precauzioni d'impiego

Attenzione: "Nome specialita' medicinale" non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.
Non va utilizzato nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico.
Prima di iniziare la terapia con "Nome specialita' medicinale" occorre accertarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita' verso il ketorolac, acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Uso negli anziani. Nei pazienti anziani o debilitati occorre particolare cautela, poiche' l'incidenza di alcuni degli effetti indesiderati puo' essere piu' alta rispetto ai pazienti piu' giovani. Nei soggetti anziani inoltre si puo' verificare un aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco e una contemporanea riduzione della clearance. Pertanto, oltre ad una riduzione della dose complessiva, puo' essere opportuno un piu' lungo intervallo tra le dosi (vedi dose, modo e tempo di somministrazione).
Effetti gastrointestinali. "Nome specialita' medicinale" puo' causare irritazione gastrointestinale, ulcera e sanguinamento in pazienti con o senza pregressa storia di patologia gastrointestinale. Pazienti con affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale, in atto o pregresse, dovrebbero effettuare il trattamento solo sotto stretto controllo medico. L'incidenza di questi effetti aumenta con la dose e la durata del trattamento.
Non usare contemporaneamente "Nome specialita' Medicinale" ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Effetti respiratori. Per l'interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco puo' determinare, negli asmatici e nei soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente altri fenomeni pseudo-allergici o shock.
Effetti renali. Il "Nome specialita' medicinale" al pari di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), inibisce la sintesi delle prostaglandine, potendo causare nefrotossicita', incluse glomerulonefriti, nefriti interstiziali, necrosi papillare, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta.
Pertanto il "Nome specialita' medicinale", richiede particolari precauzioni o se ne impone l'esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, cirrosi epatica o epatiti gravi.
Pazienti con funzione renale compromessa. Poiche' il "Nome specialita' medicinale" e i suoi metaboliti sono escreti principalmente dal rene, durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" si dovrebbe usare cautela in pazienti con ridotta funzionalita' renale. In particolare, e' controindicato l'uso di "Nome specialita' medicinale" in pazienti con valori di creatinina sierica superiori a 1,8 mg/dl.
Il farmaco e' controindicato in terapia diuretica intensiva.
Pazienti con funzione epatica compromessa. Durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" sono state raramente notate lievi variazioni dei test di funzione epatica, comunque senza rilevanza clinica. Si consiglia tuttavia di monitorare la funzione epatica in pazienti nei quali questa era precedentemente compromessa, e di sospendere il trattamento con "Nome specialita' medicinale" qualora si manifestassero evidenze di grave compromissione epatica.
Ritenzione idrica e edema. A causa del potenziale effetto di ritenzione idrica, "Nome specialita' medicinale" dovrebbe essere somministrato con cautela in pazienti con scompenso cardiaco, ipertensione e patologie simili.
Effetti ematologici. "Nome specialita' medicinale" inibisce la funzionalita' piastrinica e potrebbe prolungare il tempo di sanguinamento.
Il "Nome specialita' medicinale" non deve essere somministrato a pazienti con disordini della coagulazione o a pazienti in trattamento con farmaci che interferiscono con l'emostasi, ivi compresa l'eparina a basse dosi (2500-5000 U.I.) somministrata a scopo profilattico (vedi controindicazioni).
Interazioni. Deve essere evitato l'uso contemporaneo di "Nome specialita' medicinale" ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
In vitro "Nome specialita' medicinale" determina una riduzione trascurabile del legame di warfarina con le proteine plasmatiche.
Come per altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, la somministrazione contemporanea di "Nome specialita' medicinale" con metotressato o con litio deve essere attuata con cautela, in quanto puo' verificarsi una diminuzione della clearance di questi ultimi, con conseguente aumento della loro tossicita'.
"Nome specialita' medicinale" puo' interagire con furosemide, diminuendone l'azione diuretica.
L'uso contemporaneo di pentossifillina puo' aumentare il rischio di sanguinamento.
La somministrazione contemporanea di probenecid e "Nome specialita' medicinale" porta ad una riduzione della clearance di quest'ultimo e, di conseguenza, a concentrazioni plasmatiche piu' elevate e prolungate.

Avvertenze speciali

Attenzione: "Nome specialita' medicinale" non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.
Gravidanza ed allattamento. L'impiego del "Nome specialita' medicinale" e' controindicato in gravidanza, in prossimita' o durante il parto e durante l'allattamento (vedi controindicazioni). L'uso del farmaco in prossimita' del parto puo' determinare il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo' provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro, con gravi conseguenze per la respirazione.
Nelle donne in eta' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.
Il farmaco e' escreto in piccole quantita' nel latte materno pertanto l'uso e' controindicato durante l'allattamento.
Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari. "Nome specialita' medicinale", pur non avendo effetto narcotico ne' effetti sul sistema nervoso centrale, puo' determinare sonnolenza.
Si consiglia pertanto di usare cautela nella guida di automobili e nell'uso di macchinari.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Attenzione: La durata di trattamento non deve superare cinque giorni. Adulti.
La dose somministrata deve essere la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore e alla risposta del paziente.
La dose raccomandata negli adulti e' di 10 mg (pari ad una compressa rivestita con film o a 10 gocce di soluzione), secondo necessita', ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg/die.
Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 kg. Anziani (> o = 65 anni).
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni (vedi paragrafo 4.3. Controindicazioni).
La formulazione gocce orali e' particolarmente indicata nei pazienti con difficolta' di deglutizione.

Sovradosaggio

Con dosaggi di 360 mg/die i.m. somministrati a volontari sani per cinque giorni, sono stati riscontrati i seguenti sintomi: gastrite erosiva, dolore addominale ed ulcera peptica, scomparsi con la sospensione del trattamento.
Non si hanno esperienze di casi di sovradosaggio ne' sono noti antidoti; va eventualmente adottata terapia di supporto. In caso di ingestione accidentale, a questa vanno aggiunte le normali misure di sicurezza (induzione del vomito, lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivo). In caso di assunzione di una dose eccessiva di "Nome specialita' medicinale" avvertire immediatamente il proprio medico o recarsi al piu' vicino ospedale.

Effetti indesiderati

Reazioni di ipersensibilita': anafilassi, broncospasmo, vasodilatazione, rash, ipotensione, edema laringeo, angioedema; le reazioni anafilattoidi, quali l'anafilassi, possono avere esito fatale.
Apparato gastrointestinale: nausea, dispepsia, dolore gastrointestinale, sanguinamento del tratto gastrointestinale, senso di pesantezza gastrica, ematemesi, gastrite, esofagite, diarrea, eruttazioni, stitichezza, flatulenza, senso di pienezza, melena, ulcera peptica, sanguinamento rettale, stomatite, vomito, perforazione della parete gastrointestinale, pancreatite, alterazioni del gusto, secchezza delle fauci, sete eccessiva, stomatite.
Apparato epatobiliare: alterazione dei test di funzionalita' epatica, epatite, ittero colestatico, insufficienza epatica.
Sistema nervoso centrale: stati di torpore, senso di instabilita', cefalea, disturbi dell'udito, allucinazioni, ipercinesia e anomala attivita' onirica, parestesie, vertigini, insonnia, confusione, depressione, euforia, eccitamento, irritabilita', difficolta' nella concentrazione, disturbi della visione, ansia, meningite asettica, convulsioni.
Cute ed annessi: edema, angioedema, edema periorbitale, aumentata sudorazione, rash maculo-papulare, orticaria, prurito, dermatite esfoliativa, sindrome di Lyell, sindrome di Steven-Johnson.
Rene e vie urinarie: poliuria, aumentato stimolo alla minzione, oliguria, insufficienza renale acuta, iponatremia, iperkaliemia, sindrome uremico-emolitica, nefrite interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica, aumento di creatinina e azoto ureico sierici.
Sangue e organi emolinfopoietici: porpora trombocitopenia, sanguinamento post-operatorio, epistassi, ematomi, aumento del tempo di sanguinamento.
Apparato respiratorio: edema polmonare, dispnea, asma.
Apparato cardiovascolare: palpitazioni, vasodilatazione, ipotensione, bradicardia, ipertensione, dolore toracico.
Apparato muscolo-scheletrico: mialgia.
Segni e sintomi generali: astenia, pallore, aumento di peso,febbre.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel presente foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Si consiglia di consultare immediatamente il medico o il farmacista in caso di comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche non previsto dal presente foglio illustrativo.

Modalita' di conservazione

Gocce orali: mantenere al riparo della luce.
Compresse: nessuna speciale precauzione per la conservazione. Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Tale data si riferisce al prodotto in confezione integra, correttamente conservato.
Data dell'ultima revisione del foglio illustrativo.

TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Ketorolac trometamina - Soluzione iniettabile

Indicazioni terapeutiche

"Nome specialita' medicinale" somministrato per via intramuscolare od endovenosa e' indicato nel trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderato-severo.
Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso "Nome specialita' medicinale" endovenoso puo' essere usato quale complemento ad un analgesico oppiaceo.
"Nome specialita' medicinale" 30 soluzione iniettabile e' inoltre indicato nel trattamento del dolore dovuto a coliche renali.

Controindicazioni

Attenzione: il farmaco non e' indicato nel dolore lieve o di tipo cronico.
Ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
A causa della possibilita' di sensibilita' crociata "Nome specialita' medicinale" e' anche controindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano indotto manifestazioni allergiche, per il rischio di insorgenza di reazioni gravi di tipo anafilattico.
Sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema, broncospasmo.
Asma.
Ulcera peptica e sanguinamento gastroenterico pregressi, in atto o sospetti.
Sanguinamento cerebrovascolare pregresso, in atto o sospetto.
Ipovolemia o disidratazione.
Insufficienza renale di grado moderato o grave (creatinina sierica 1,8 mg/dl).
Cirrosi epatica o epatiti gravi.
Diatesi emorragica.
Disordini della coagulazione.
Pazienti che hanno subito interventi chirurgici ad alto rischio emorragico o emostasi incompleta.
Pazienti in terapia anticoagulante.
Trattamento concomitante con altri farmaci antinfiammatori non steroidei e con sali di litio, probenecid o pentossifillina (vedi Interazioni).
Pazienti in terapia diuretica intensiva.
"Nome specialita' medicinale" inibisce la funzione piastrinica e prolunga il tempo di sanguinamento, pertanto e' controindicato l'uso nella profilassi analgesica chirurgica e durante gli interventi chirurgici perche' aumenta il rischio di sanguinamento.
Nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni.
L'impiego di "Nome specialita' medicinale" e' controindicato durante la gravidanza, in prossimita' e durante il parto e durante l'allattamento. Attenzione: La soluzione iniettabile contiene etanolo pertanto e' controindicato l'uso per via epidurale o intratecale.

Precauzioni d'impiego

Attenzione: "Nome specialita' medicinale" non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.

Non va utilizzato nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico

Prima di iniziare la terapia con "Nome specialita' medicinale" occorre accertarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita' verso il ketorolac, acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.

Uso negli anziani

Nei pazienti anziani o debilitati occorre particolare cautela, poiche' l'incidenza di alcuni degli effetti indesiderati puo' essere piu' alta rispetto ai pazienti piu' giovani. Nei soggetti anziani inoltre si puo' verificare un aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco e una contemporanea riduzione della clearance. Pertanto, oltre ad una riduzione della dose complessiva, puo' essere opportuno un piu' lungo intervallo tra le dosi (vedi Dose, modo e tempo di somministrazione).

Effetti gastrointestinali

"Nome specialita' medicinale" puo' causare irritazione gastrointestinale, ulcera e sanguinamento in pazienti con o senza pregressa storia di patologia gastrointestinale. Pazienti con affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale, in atto o pregresse, dovrebbero effettuare il trattamento solo sotto stretto controllo medico. L'incidenza di questi effetti aumenta con la dose e la durata del trattamento.

Non usare contemporaneamente "Nome specialita' medicinale ed altri
farmaci antinfiammatori non steroidei

Effetti respiratori

Per l'interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco puo' determinare, negli asmatici e nei soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente altri fenomeni pseudo-allergici o shock.

Effetti renali

Il "Nome specialita' medicinale" al pari di altri farmaci antin-fiammatori non steroidei (FANS), inibisce la sintesi delle prostaglandine, potendo causare nefrotossicita', incluse glomerulonefriti, nefriti interstiziali, necrosi papillare, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta.
Pertanto il "Nome specialita' medicinale", richiede particolari precauzioni o se ne impone l'esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, cirrosi epatica o epatiti gravi.

Pazienti con funzione renale compromessa

Poiche' il "Nome specialita' medicinale" e i suoi metaboliti sono escreti principalmente dal rene, durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" si dovrebbe usare cautela in pazienti con ridotta funzionalita' renale. In particolare, e' controindicato l'uso di "Nome specialita' medicinale" in pazienti con valori di creatinina sierica superiori a 1,8 mg/dl.
Il farmaco e' controindicato in terapia diuretica intensiva.

Pazienti con funzione epatica compromessa

Durante il trattamento con "Nome specialita' medicinale" sono state raramente notate lievi variazioni dei test di funzione epatica, comunque senza rilevanza clinica. Si consiglia tuttavia di monitorare la funzione epatica in pazienti nei quali questa era precedentemente compromessa, e di sospendere il trattamento con "Nome specialita' medicinale" qualora si manifestassero evidenze di grave compromissione epatica.

Ritenzione idrica e edema

A causa del potenziale effetto di ritenzione idrica, "Nome specialita' medicinale" dovrebbe essere somministrato con cautela in pazienti con scompenso cardiaco, ipertensione e patologie simili.

Effetti ematologici

"Nome specialita' medicinale" inibisce la funzionalita' piastrinica e potrebbe prolungare il tempo di sanguinamento.
Il "Nome specialita' medicinale" non deve essere somministrato a pazienti con disordini della coagulazione o a pazienti in trattamento con farmaci che interferiscono con l'emostasi, ivi compresa l'eparina a basse dosi (2500-5000 U.I.) somministrata a scopo profilattico (vedi Controindicazioni).
Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose norme di sterilizzazione, asepsi ed antisepsi.

Interazioni

Deve essere evitato l'uso contemporaneo di "Nome specialita' medicinale" ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
In vitro "Nome specialita' medicinale" determina una riduzione trascurabile del legame di warfarina con le proteine plasmatiche.
Come per altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, la somministrazione contemporanea di "Nome specialita' medicinale" con metotressato o con litio deve essere attuata con cautela, in quanto puo' verificarsi una diminuzione della clearance di questi ultimi, con conseguente aumento della loro tossicita'.
"Nome specialita' medicinale" puo' interagire con furosemide, diminuendone l'azione diuretica.
L'uso contemporaneo di pentossifillina puo' aumentare il rischio di sanguinamento.
La somministrazione contemporanea di probenecid e "Nome specialita' medicinale" porta ad una riduzione della clearance di quest'ultimo e, di conseguenza, a concentrazioni plasmatiche piu' elevate e prolungate.
"Nome specialita' medicinale" e' compatibile con aminofillina, xilocaina, morfina, meperidina, dopamina, insulina ed eparina mischiate insieme in soluzione contenuta in una sacca per fleboclisi per somministrazione e.v., ma non puo' essere mischiato a morfina, meperidina, prometazina o idrossizina in una siringa.

Avvertenze speciali

Attenzione: "Nome specialita' medicinale" non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.

Gravidanza ed allattamento

L'impiego del "Nome specialita' medicinale" e' controindicato in gravidanza, in prossimita' o durante il parto e durante l'allattamento (vedi Controindicazioni). L'uso del farmaco in prossimita' del parto puo' determinare il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo' provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro, con gravi conseguenze per la respirazione.
Nelle donne in eta' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.
Il farmaco e' escreto in piccole quantita' nel latte materno pertanto l'uso e' controindicato durante l'allattamento.

Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari

"Nome specialita' medicinale", pur non avendo effetto narcotico ne' effetti sul Sistema nervoso centrale, puo' determinare sonnolenza.
Si consiglia pertanto di usare cautela nella guida di automobili e nell'uso di macchinari.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Attenzione: La soluzione iniettabile contiene etanolo pertanto non deve essere utilizzata per via epidurale o intratecale. Per via parenterale la durata della terapia non deve superare i due giorni in caso di somministrazione in bolo e 1 giorno in caso di infusione continua
La dose somministrata deve essere la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore e alla risposta del paziente

Somministrazione intramuscolare

Adulti.
Si consiglia negli adulti di iniziare con la dose di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg da ripetersi ogni 4-6 ore, secondo necessita', fino ad un massimo di 90 mg/die, utilizzando la dose minima efficace.

La durata della terapia non deve superare i due giorni

Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg.
La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 kg. Anziani (> o = 65 anni).
Nel paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni.

Somministrazione endovenosa

L'USO ENDOVENOSO DEL PREPARATO E' RISERVATO AGLI OSPEDALI E ALLE CASE
DI CURA

Adulti.
In situazioni caratterizzate da dolore acuto intenso (come ad esempio nella terapia d'attacco del dolore post-operatorio) e' consigliata una dose iniziale di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg che possono essere ripetute, in caso di necessita', dopo 4-6 ore, utilizzando la dose minima efficace. Se necessario il trattamento puo' proseguire ad intervalli maggiori; non deve comunque essere superata la dose giornaliera di 90 mg. Anziani (> o = 65 anni).
Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. Bambini.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni.

Coliche renali

La posologia consigliata e' una fiala da 30 mg per somministrazione intramuscolare o endovenosa.

Sovradosaggio

Con dosaggi di 360 mg/die im. somministrati a volontari sani per cinque giorni, sono stati riscontrati i seguenti sintomi: gastrite erosiva, dolore addominale ed ulcera peptica, scomparsi con la sospensione del trattamento.
Non si hanno esperienze di casi di sovradosaggio ne' sono noti antidoti; va eventualmente adottata terapia di supporto. In caso di ingestione accidentale, a questa vanno aggiunte le normali misure di sicurezza (induzione del vomito, lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivo). In caso di assunzione di una dose eccessiva di "Nome specialita' medicinale" avvertire immediatamente il proprio medico o recarsi al piu' vicino ospedale.

Effetti indesiderati

Reazioni di ipersensibilita': anafilassi, broncospasmo, vasodilatazione, rash, ipotensione, edema laringeo, angioedema; le reazioni anafilattoidi, quali l'anafilassi, possono avere esito fatale.
Apparato gastrointestinale: nausea, dispepsia, dolore gastrointestinale, sanguinamento del tratto gastrointestinale, senso di pesantezza gastrica, ematemesi, gastrite, esofagite, diarrea, eruttazioni, stitichezza, flatulenza, senso di pienezza, melena, ulcera peptica, sanguinamento rettale, stomatite, vomito, perforazione della parete gastrointestinale, pancreatite, alterazioni del gusto, secchezza delle fauci, sete eccessiva, stomatite.
Apparato epatobiliare: alterazione dei test di funzionalita' epatica, epatite, ittero colestatico, insufficienza epatica.
Sistema nervoso centrale: stati di torpore, senso di instabilita', cefalea, disturbi dell'udito, allucinazioni, ipercinesia e anomala attivita' onirica, parestesie, vertigini, insonnia, confusione, depressione, euforia, eccitamento, irritabilita', difficolta' nella concentrazione, disturbi della visione, ansia, meningite asettica, convulsioni.
Cute ed annessi: edema, angioedema, edema periorbitale, aumentata sudorazione, rash maculo-papulare, orticaria, prurito, dermatite esfoliativa, sindrome di Lyell, sindrome di Steven-Johnson.
Rene e vie urinarie: poliuria, aumentato stimolo alla minzione, oliguria, insufficienza renale acuta, iponatremia, iperkaliemia, sindrome uremico-emolitica, nefrite interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica, aumento di creatinina e azoto ureico sierici.
Sangue e organi emolinfopoietici: porpora trombocitopenia, sanguinamento post-operatorio, epistassi, ematomi, aumento del tempo di sanguinamento.
Apparato respiratorio: edema polmonare, dispnea, asma.
Apparato cardiovascolare: palpitazioni, vasodilatazione, ipotensione, bradicardia, ipertensione, dolore toracico.
Apparato muscolo-scheletrico: mialgia.
Segni e sintomi generali: astenia, pallore, aumento di peso, febbre, reazione al sito di iniezione.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel presente foglio
illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati

Si consiglia di consultare immediatamente il medico o il farmacista in caso di comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche non previsto dal presente foglio illustrativo.

Modalita' di conservazione

Mantenere al riparo della luce. Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Tale data si riferisce al prodotto in confezione integra, correttamente conservato
Data dell'ultima revisione del foglio illustrativo

TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
 
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