Gazzetta n. 148 del 26 giugno 2002 (vai al sommario)
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
COMUNICATO
Accordo di programma tra il Ministero dei lavori pubblici - Direzione generale delle aree urbane gia' Segretariato generale del C.E.R. e la regione Piemonte per il trasferimento delle competenze in attuazione dell'art. 63 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

L'anno duemilauno il giorno 19 del mese di aprile presso il Ministero dei lavori pubblici in Roma, i sottoscritti:
ing. Giancarlo Storto, direttore generale delle aree urbane e dell'edilizia residenziale in rappresentanza del Ministro dei lavori pubblici presidente del C.E.R.
dott.ssa Anna Di Aichelburg, responsabile del settore rapporti Stato regioni, direzione regionale Gabinetto della presidenza della giunta regionale

PREMESSO CHE :

- l'art. 61 del D.L.vo 31/3/1998 n. 112, al comma 3, ha disposto che
l'erogazione dei fondi di cui all'art. 10 della legge 14 febbraio
1963, n. 60, attribuiti a ciascuna Regione, il cui versamento e'
stato prorogato dall'art. 22 della legge 11 marzo 1988 n. 67 e
dall'art. 3, comma 24, della legge 8 agosto 1995, n. 355, e'
effettuato dalla Cassa Depositi e Prestiti su richiesta delle
Regioni, nei limiti delle disponibilita' a ciascuna regione
attribuita; - L'art. 63 dello stesso D.L.vo n. 112/98 ha demandato all'intesa da
conseguire nella Conferenza Stato-Regioni, di cui all'art. 9 della
legge 15.3.1997 n. 59, il compito di fissare i criteri, le
modalita' ed i tempi per il trasferimento delle competenze alle
regioni, da rendere operativo mediante l'attivazione di accordi di
programma tra la competente Amministrazione dello Stato e ciascuna
regione; - L'art. 7 comma 1 del D.L.vo 30.7.1999 n. 284 ha disposto il
trasferimento alla Cassa DD.PP. di tutte le attivita' e passivita'
della Sezione autonoma per l'edilizia residenziale accertate al
31/12/1999 al netto tra l'altro dei fondi da destinare "ai
programmi finanziati direttamente dal C.E.R. anteriormente e
posteriormente alla data di entrata in vigore della legge 5.8.78 n.
457, le cui leggi di stanziamento sono individuate nell'intesa da
raggiungere in seno alla Conferenza Stato-regioni di cui al citato
art. 63" dello stesso D.L.vo 112/98; - L'intesa sancita dalla Conferenza Stato-regioni nella seduta del
2/3/2000 repertorio 909, che ha recepito il testo concordato il 29
febbraio 2000 della proposta formulata dall'Amministrazione LL.PP.
in attuazione dell'art. 63 del D.L.vo 112/98 con la successiva
presa d'atto della stessa Conferenza Stato regioni del 16 marzo
2000 rep. 913 della rettifica dell'allegato 2 lett. B punto 6 della
citata intesa del 2/3/2000, ha concordato per l'attuazione del
comma 3 dell'art. 61 del citato decreto legislativo 112/98 quanto
segue:

A) L'apertura presso la Cassa DD.PP. di un conto corrente intestato alle regioni cui far affluire il saldo di cassa globale delle risorse attribuite alle regioni (Fondo unico) mediante giro conto dagli attuali conti correnti 20103 e 20104 aperti presso la Sezione Autonoma della stessa Cassa Depositi e prestiti;
B) Il reintegro in termini di competenza dei fondi prelevati dai contributi ex GESCAL sulla base dei prospetti allegati esplicativi delle scadenze temporali previste dalla normativa vigente:

- all. 1 - L. 2.365 miliardi (anticipazione per l'alluvione 1994) - all. 2 - L. 2.623.410 miliardi (giro fondi per annualita' slittate) - all. 3 - L. 478,5 miliardi ridotti a L. 421,9 miliardi (L. 94/82,
art. 1 comma 6, lett. b).

Non e' compreso nel reintegro l'importo di L. 400,75 miliardi, ridotto a L. 400 miliardi (legge n. 118/85, art. 3, comma 1, lett. b), gia' versato sul conto corrente 20112.

- erogazione in termini di cassa delle suddette assegnazioni in
relazione alle effettive necessita' di liquidita' registrate per il
complesso delle regioni nell'apposito conto corrente di cui al
punto A) (Fondo unico).

C) Le seguenti modalita' di trasferimento dei fondi di edilizia sovvenzionata giacenti sui conti correnti 20103 e 20104 della Sezione Autonoma della Cassa Depositi e Prestiti:
1. Emanazione, entro 90 giorni dalla data della Conferenza Stato-regioni, del D.M. di ricognizione dopo l'avvenuto riscontro della situazione finanziaria contabile con le singole regioni, da determinarsi sulla base delle delibere Cipe di programmazione, per la quantificazione dei saldi di cassa esistenti alla data della stessa Conferenza, previa chiusura dei pagamenti, sui seguenti canali di finanziamenti:

- programmi regionali ordinari periodo 1978/1998 i cui fondi sono da
attribuire alle regioni; - programmi straordinari per i comuni i cui fondi sono da attribuire
ai comuni per il tramite delle regioni. Le eventuali economie
ricavate per mancata assegnazione restano di competenza della
regione di appartenenza dei comuni per i quali si e' verificata
l'economia; - programmi straordinari regionali per la concessione di contributi
in conto capitale i cui fondi sono da attribuire alle regioni; - programmi attivati dagli IACP con i fondi della gestione speciale i
cui fondi sono da attribuire alla regione di appartenenza. Le
relative risorse sono determinate sulla base dei dati in possesso
dell'amministrazione centrale e vengono comunicate alle regioni ed
agli Iacp per il riscontro da compiere entro 30 giorni, ritenendosi
acquisito l'assenso oltre tale termine; - programmi centrali straordinari attivati direttamente dal CER i cui
fondi sono da attribuire all'amministrazione centrale.

2. Invio alla Sezione autonoma della Cassa depositi e prestiti del DM per l'accertamento dei dati contabili esposti, con l'invito a comunicare l'esito della verifica entro 90 giorni, ritenendosi acquisito l'assenso dopo tale termine.
3. Apertura, presso la Sezione autonoma della Cassa depositi e prestiti, di un apposito conto corrente intestato all'Amministrazione centrale cui far affluire i saldi di cassa dei programmi attivati direttamente dal CER, mediante giro conto dagli attuali conti correnti 20104 e 20103.

- con nota 3 agosto 2000 n. 8866/D il Ministero del Tesoro, del
Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Banca
d'Italia l'istituzione, tra l'altro, del conto corrente
infruttifero n. 20128/1208 "CDP. ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." cui
far affluire i fondi dell'edilizia sovvenzionata regionale; - la Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato, per l'anno 1998 i versamenti riscossi dagli enti
percettori dei contributi ex GESCAL nell'importo complessivo di L.
872.924.297.304 di cui L. 850.000.000,000 gia' ripartiti, con
delibera CIPE 22 dicembre 1998; - la Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato, per l'anno 1999 i versamenti riscossi dagli enti
percettori dei contributi ex GESCAL nell'importo complessivo di L.
360.385.836.167; - la Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato i versamenti riscossi dagli enti percettori dei
contributi ex GESCAL, al 30 settembre 2000 nell'importo complessivo
di L. 1.012.909.999; - I contributi ex GESCAL relativi agli anni pregressi che affluiranno
agli enti percettori nei futuri esercizi, saranno versati alla
Cassa DD.PP., e da questa ripartiti a favore delle singole regioni; - l'allegato 3 dell'Intesa 2-16 marzo 2000 ha evidenziato la
decurtazione complessiva di L. 57,350 MLD operata dalle leggi di
assestamento del bilancio statale sugli stanziamenti previsti
dall'art. 1 comma 6 del D.L. 23 gennaio 1982, n. 9 convertito nella
legge 25 marzo 1982 n. 94 e dall'art. 3 comma 1 del D.L. 7 febbraio
1985 n. 12 convertito nella legge 5 aprile 1995, n. 118; - la somma complessiva delle entrate degli anni 1998, 1999 e 2000
pari a L. 384.323.043.470 e' ripartita tra le regioni sulla base
dei parametri di cui al triennio 1996-1998 stabiliti dalla delibera
CIPE 22 dicembre 1998; - l'accantonamento di L. 230 MLD, effettuato ai sensi dell'art. 1,
comma 10 della legge 23 dicembre 1992 n. 498 ritenuto
incostituzionale dalla sentenza della "Corte Costituzionale 6-12
settembre 1995 n. 424, evidenziato nella delibera CIPE 22 dicembre
1998, viene ripartito tra le regioni sulla base dei parametri per
il biennio 1992-93 di provenienza, stabiliti dalla delibera CIPE
del 16 marzo 1994; - con l'art. 1 del decreto ministeriale 1 giugno 2000 n. 1377 e'
stata effettuata la ricognizione dei fondi di edilizia
sovvenzionata giacenti sui conti correnti 20103 e 20104 della
Sezione Autonoma della Cassa depositi e Prestiti rilevando, per la
Regione Piemonte, una giacenza di cassa di L. 762.688.698.570; - con decreto ministeriale 1 giugno 2000 n. 1402 e' stata effettuata
la ricognizione dei fondi di cui all'art. 3 lett. r-bis della legge
5 agosto 1978, n. 457 sulle disponibilita' di cui alla tabella B
della delibera CIPE del 16 marzo 1994 determinando per la Regione
Piemonte una ulteriore giacenza di cassa di L. 25.132.240 sul conto
corrente n. 20103 della Sezione Autonoma della Cassa depositi e
prestiti; - con nota 2 agosto 2000 n. 1930 la Direzione Generale delle Aree
Urbane e dell'Edilizia Residenziale in risposta ad analoga
richiesta del 7 luglio 2000 n. 13500 della Regione Umbria, in
qualita' di coordinatore delle Regioni, ha manifestato il proprio
assenso ad accreditare agli IACP (o comunque denominati) il
fabbisogno finanziario a tutto il 31 dicembre 2000; - con note 21 settembre 2000 n. 2226 e 25 ottobre 2000 n. 2539 e'
stato disposto l'accredito, a favore delle ATC della Regione
Piemonte della complessiva somma di L. 102.965.862.869 nella quale
e' compresa l'anticipazione di L. 15.751.409.869 alle ATC di
ALESSANDRIA, CUNEO e NOVARA per i programmi attivati ai sensi
dell'art. 25 della legge 8 agosto 1977, n. 513, di cui e' gia'
tenuto conto nella determinazione delle giacenze della stessa legge
individuate al successivo comma; - con decreti ministeriali 29 maggio 2000 n. 1245, 18 ottobre 2000 n.
2446 e 13 dicembre 2000 n. 3222 - 29 maggio 2000 n. 1246, 9
novembre 2000 n. 2636 e 13 dicembre 2000 n. 3218 - 29 maggio 2000
n. 1248 e 18 ottobre 2000 n. 2448 - 29 maggio 2000 n. 1243, 18
ottobre 2000 n. 2452 e 13 dicembre 2000 n. 3221 - 29 maggio 2000 n.
1244, 18 ottobre 2000 n. 2451 e 13 dicembre 2000 n. 3219 - 29
maggio 2000 n. 1242, 18 ottobre 2000 n. 2447 e 13 dicembre 2000 n.
3220 29 maggio 2000 n. 1247 e 18 ottobre 2000 n. 2449 e' stata
effettuata la ricognizione rispettivamente per le ATC di
Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino e Vercelli dei
programmi attivati dagli stessi ai sensi dell'art. 25 della legge 8
agosto 1977 n. 513, con i fondi della gestione speciale di cui
all'art. 10 del D.P.R. 30 dicembre 1972, n. 1036 determinando le
seguenti giacenze di Cassa:

- ATC di Alessandria L. 4.093.454.765 - ATC di Asti L. 5.530.435.444 - ATC di Biella L. 4.760.619.391 - ATC di Cuneo L. 5.143.163.095 - ATC di Novara L. 25.588.805.571 - ATC di Torino L. 57.595.716.111 - ATC di Vercelli L. 3.698.818.098
------------------
L. 106.411.012.475

- Con nota 16 novembre 2000 n. 4127235 la Cassa Depositi e Prestiti
ha comunicato che i dati relativi ai programmi di cui all'art. 25
della legge 8 agosto 1977 n. 513 ed ai rientri di cui all'art. 10
del D.P.R. 1036/72 possono essere desunti dai tabulati emessi
annualmente dalla stessa Cassa; - Con l'art. 5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 e' stato
costituito presso la Sezione Autonoma della Cassa Depositi e
Prestiti un fondo speciale di rotazione per la concessione di mutui
decennali, senza interessi, finalizzati all'acquisizione ed
all'urbanizzazione di aree edificabili ad uso residenziale nonche'
all'acquisto di aree edificate da recuperare; - Con l'intesa 2/16 marzo 2000 e' stato stabilito che le risorse
relative al detto fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge
17 febbraio 1992 n. 179 debbono essere trasferite negli appositi
conti correnti regionali accesi presso la Tesoreria centrale
affinche' ad ogni singola Regione vengano attribuite le risorse
relative ai rientri derivanti dai Comuni del proprio ambito
territoriale e le risorse comunque non utilizzate; - Con note 1 marzo 2000 n. 411712 e 13 ottobre 2000 n. 412610 la
Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato l'ammontare dei rientri su
c/c n. 20120 fino al II semestre dell'anno 2000 che per la Regione
Piemonte ammontano complessivamente a: L. 11.702.174.510

CONSIDERATO CHE

- Con il presente accordo e' necessario disciplinare la riscossione,
la ripartizione e, l'attribuzione alle singole regioni delle
eventuali entrate per contributi ex GESCAL pregressi dovuti dagli
enti percettori; - E' necessario provvedere con il presente accordo a ridurre gli
importi programmati nel quadriennio 1982-85 per L. 56,6 MLD e nel
biennio 1986-87 per L. 0,750 MLD per effetto delle decurtazioni
operate sugli stanziamenti previsti dalle leggi di assestamento dei
bilanci statali come previsto nell'allegato 3 all'intesa del 2/16
marzo 2000 citata in premessa; - Alla regione Piemonte secondo i decreti di ricognizione specificati
nelle premesse compete una giacenza di cassa pari a: L.
762.713.830.810 - Con il presente atto viene attribuita alla regione Piemonte la
quota parte spettante dalle ulteriori risorse relative alle
maggiori entrate ex GESCAL per l'anno 1998 nonche' le entrate 1999
e 2000 pari a complessive: L. 32.301.583.160 - Con il presente atto viene attribuita alla regione Piemonte la
quota parte di spettanza dell'importo di L. 230 MLD specificato in
premesse pari a: L. 16.414.410.000 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla regione Piemonte deve
essere detratto l'importo del giro fondi dalle risorse per
l'edilizia sovvenzionata utilizzato per i programmi regionali di
edilizia agevolata per un importo di: L. 265.956.087.120 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla regione Piemonte deve
essere detratto l'importo del giro fondi dalle risorse per
l'edilizia sovvenzionata utilizzato per i programmi centrali di
edilizia agevolata per un importo di: L. 11.420.009.614 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla regione Piemonte deve
essere detratta la quota parte di spettanza dei fondi della
sovvenzionata utilizzata ai sensi dell'art. 10 del D.L. 19/12/1994
n. 691 convertito in legge 16/2/1995, n. 35 (alluvione 94) pari a:
L. 198.773.520.000 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla regione Piemonte deve
essere detratta la quota parte di spettanza dei finanziamenti
previsti dalle leggi 25/3/1982 n. 94 e 5/4/1985 n. 118 rimodulati
dal Ministero del Tesoro come dall'allegato 3 all'intesa 2-16 marzo
2000 pari a: L. 3.467.610.400 - L. 25.509.761.600 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla regione Piemonte devono
essere detratte le erogazioni disposte in data 21 settembre 2000 n.
2226 e 25 ottobre 2000 n. 2539 in favore delle ATC operanti nella
regione stessa pari a: L. 87.214.453.000 - Di conseguenza per la regione Piemonte viene a determinarsi una
giacenza di cassa effettiva relativa ai programmi di edilizia
sovvenzionata ordinaria, pari a: L. 219.088.382.236 - Dalla ricognizione dei programmi attivati dalle ATC ai sensi
dell'art.25 della legge 8/8/1977 n. 513 sono risultate le seguenti
giacenze di cassa da attribuire alla regione Piemonte:

- ATC di Alessandria L. 4.093.454.765 - ATC di Asti L. 5.530.435.444 - ATC di Biella L. 4.760.619.391 - ATC di Cuneo L. 5.143.163.095 - ATC di Novara L. 25.588.805.571 - ATC di Torino L. 57.595.716.111 - ATC di Vercelli L. 3.698.818.098
------------------
L. 106.411.012.475

- Con il presente accordo di programma e' necessario disciplinare la
gestione dei rientri derivanti dai mutui di cui all'art.5 della
legge 17 febbraio 1992, n. 179, in essere alla data del presente
atto;

Tutto cio' premesso e considerato convengono e stipulano il seguente

ACCORDO DI PROGRAMMA

ART. 1

Premesse e considerazioni

Le premesse e i considerata sono parte integrante e sostanziale del presente accordo.
 
ART. 2

Maggiori entrate 1998 ed entrate 1999-2000 per contributi pregressi (art. 10 lett. b) e c) L. 14 febbraio 1963 n. 60)

Sulla somma complessiva di L. 384.323.043.470 (trecentoottantaquattromiliarditrecentoventitremilioniquarantatremila quattrocentosettanta) pari a Euro 198.486.287,28 individuata nei precedenti considerata con il presente accordo viene attribuita alla Regione Piemonte sulla base della ripartizione effettuata con i parametri approvati con delibera CIPE 22 dicembre 1998, la somma di L. 32.301.583.160 (trentaduemiliarditrecentounomilionicinquecentoottantatremilacentoses santa) pari a Euro 16.682.375,47.
 
ART. 3

Accantonamenti di cui alla delibera CIPE 22 dicembre 1998 (art. 1 comma 10 legge 23 dicembre 1992 n. 498).

Sulla somma complessiva di L.230.000.000.000 (duecentotrentamiliardi) pari a Euro 118.785.086,79 individuata in premessa con il presente accordo viene attribuita alla Regione Piemonte, sulla base della ripartizione effettuata con i parametri del biennio 1992-93 approvati con delibera CIPE 16 marzo 1994, la somma di L. 16.414.410.000 (sedicimiliardiquattrocentoquattordicimilioniquattrocentodiecimila) pari a Euro 8.477.335,29.
 
ART. 4

Riduzione degli stanziamenti operata dalle leggi di assestamento del bilancio (all.3 dell'intesa 2-16 marzo 2000).

Della decurtazione operata dalle leggi di assestamento del bilancio statale individuata in premesse in complessive L.57.350.000.000 (cinquantasettemiliarditrecentocinquantamilioni) pari a Euro 29.618.803,16 e' ripartita sulla base dei parametri approvati dalle delibere CIPE 12 novembre 1982 e 27 ottobre 1988 alla Regione Piemonte e' attribuita la somma di L.3.467.610.400 (tremiliardiquattrocentosessantasettemilioniseicentodiecimilaquattroc ento) pari a Euro 1.790.871,31.
 
ART. 5

Riduzione giacenze di cassa

La situazione finanziaria della regione Piemonte sul c/c n. 20103 e n. 20104 della Sezione autonoma della Cassa DD.PP., salvo quanto previsto dall'intesa 2-16 marzo 2000 e come determinata dall'art. 1 dei DD.MM. di ricognizione 1 giugno 2000 n. 1377 e n. 1402 in complessive L. 762.713.830.810

va ridotta dei seguenti importi:

a) giro fondi L. 277.376.096.734

b) alluvione 94 (L.35/1995) L. 198.773.520.000

c.1) leggi assestamento bilancio
(art.4 del presente accordo - L. 3.467.610.400
A11.3 intesa)

c.2) quota parte stanziamenti
da iscrivere in bilancio
(A11.3 dell'intesa L.421,9 MLD) L. 25.509.761.600

d) erogazione straordinaria alle ATC L. 87.214.453.000

Totale riduzione L. 592.341.441.734
e conseguentemente viene ad essere
pari a
Totale giacenza di cassa L. 170.372.389.076
 
ART. 6

Incrementi giacenze di cassa

La giacenza di cassa determinata al precedente art.5 del presente accordo sui c/c n. 20103 e 20104 della Sezione Autonoma della Cassa DD.PP., per effetto del disposto degli artt. 2 e 3 del presente accordo, e' incrementata della complessiva somma di L. 48.715.993.160 pervenendo, di conseguenza, ad essere pari a complessive L. 219.088.382.2336 (duecentodiciannovemiliardiottantottomilionitrecentoottantaduemiladue centotrentasei) pari a Euro 113.149.706,52.
 
ART. 7

Giacenze rientri art. 25 legge 513/1977

La giacenza di cassa sul c/c 20104 individuata in complessive L. 106.411.012.475 (centoseimiliardiquattrocentoundicimilionidodicimilaquattrocentosetta ntacinque) pari a Euro 54.956.701,53 nelle premesse e nei considerata del presente accordo riguardo ai programmi attivati ai sensi dell'art.25 della legge 8 agosto 1977 n. 513 dalle ATC territorialmente competenti e' attribuita alla regione Piemonte ai sensi dell'intesa del 2-16 marzo 2000.
 
ART. 8

Accredito al fondo unico

Le giacenze di cassa individuate dai precedenti articoli 6 e 7, entro 30 giorni dall'esecutivita' del presente accordo dovranno essere accreditate dalla Sezione Autonoma per l'Edilizia Residenziale della Cassa DD.PP. sui c/c n. 20128/1208 "CDP ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." (fondo unico) istituito dal Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica ed intestato alla stessa Cassa DD.PP. ai sensi dell'intesa 2-16 marzo 2000.
 
ART. 9

Aliquote di ripartizione di futuri contributi ex GFSCAL

Le entrate per contributi pregressi ex GESCAL dovute dagli enti percettori, che eventualmente affluiranno sui c/c della Cassa Depositi e Prestiti a partire dall'anno 2001 saranno ripartite dalla Cassa stessa sulla base dei seguenti parametri approvati dalla delibera CIPE 22 dicembre 1998 e affluiranno sul c/c n. 20128/1208 "CDP ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." (fondo unico) per essere attribuiti alle singole regioni:

PIEMONTE 8,4048 VALLE D'AOSTA 0,1626 LOMBARDIA 14,0959 PROV. AUT. TRENTO 1,4250 PROV. AUT. BOLZANO 1,6100 VENETO 5,7345 FRIULI VENEZIA GIULIA 1,9312 LIGURIA 3,2919 EMILIA ROMAGNA 5,2619 TOSCANA 5,5453 UMBRIA 1,0996 MARCHE 1,6988 LAZIO 10,5524 ABRUZZO 2,4768 MOLISE 0,6217 CAMPANIA 11,5489 PUGLIA 7,1169 ASILICATA 1,1404 CALABRIA 4,7926 SICILIA 8,1017 SARDEGNA 3,3871
--------
Totale 100,0000
 
ART. 10

Residue disponibilita' attribuite

Le residue disponibilita' attribuite alla Regione Piemonte in base a quanto stabilito dai precedenti articoli 2, 3, 4, 5 e 7 e' riassunta come segue:

- giacenze di cassa determinate dall'art. 1 dei
DD.MM. di ricognizione 1 giugno 2000 n. 1377
e n. 1402 L. 762.713.830.810

- anticipazione dei fabbisogno al 31 dicembre
2000 - note 21 settembre e 25 ottobre 2000
n. 2226 e n. 2539 a detrarre L. 87.214.453.000

- riduzione degli stanziamenti operata dalle
leggi di assestamento del bilancio (all. 3
della intesa 2116 marzo 2000) a detrarre L. 3.467.610.400

- maggiori entrate 1998 ed entrate 1999-2000
per contributi ex Gescal pregressi L. 32.301.583.160

- accantonamento di cui alla delibera CIPE
22 dicembre 1998 (art. 1 comma 10 della
legge 23 dicembre 1992 n. 498) L. 16.414.410.000

- giacenze programmi attivati ai sensi
dell'art.25 della legge 8 agosto 1977 L. 106.411.012.475
n. 513

Importo attribuito L. 827.158.773.045
 
ART. 11

Giacenze provenienti dal fondo speciale di rotazione da attribuire

Sull'ammontare complessivo dei rientri derivanti dai mutui di cui all'art. 5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 come individuato nelle premesse, giacenti sul c/corrente n. 20120 della Sezione autonoma della Cassa Depositi e Prestiti e' attribuita alla regione Piemonte la somma di L. 11.702.174.510 (undicimiliardisettecentoduemilionicentosettantaquattromilacinquecent odieci) pari a Euro 6.043.668,76 da accreditare a cura della Sezione autonoma della Cassa Depositi e prestiti sul c/c n. 31930 intestato alla regione Piemonte presso la Tesoreria provinciale dello Stato di Torino.
 
ART. 12

Economie sul fondo speciale di rotazione

Le eventuali risorse non utilizzate sulle disponibilita' attribuite alla regione Piemonte con il D.M. 28 settembre 1998 n. 1942 concernente la ripartizione del fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge 17 febbraio 1992, n. 179 sono attribuite alla regione Piemonte dalla Sezione autonoma della Cassa DD.PP. mediante versamento sul c/c n. 31930 intestato alla regione Piemonte presso la Tesoreria provinciale dello Stato di Torino.
 
ART. 13

Disciplina dei rientri di cui all'art.5 della legge 17.2.92 n. 179

I rientri riguardanti i mutui di cui all'art.5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 accesi dai Comuni dell'ambito territoriale della regione Piemonte, in essere alla data del presente accordo, dovranno essere versati dalla Cassa Depositi e Prestiti sul c/corrente n. 31930 intestato alla regione Piemonte presso la Tesoreria provinciale dello Stato di Torino
 
ART. 14

Notifica al Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica.

Il presente accordo entro 30 giorni dalla data di esecutivita' e' notificato a cura del Ministero dei LL.PP. al Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio per gli adempimenti di competenza
 
ART. 15

Registrazione e pubblicazione

Il presente accordo e' sottoposto al visto e registrazione della Corte dei Conti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
 
ART. 16

Esecutivita' L'esecutivita' del presente accordo decorre dalla data di registrazione da parte della Corte dei Conti.

Roma, 19 aprile 2001

p. Il Ministro dei lavori pubblici
Il direttore generale delle aree
urbane
e dell'edilizia residenziale
STORTO

p. Il presidente della regione Piemonte La responsabile del settore rapporti Stato regioni, direzione regionale Gabinetto della presidenza della giunta regionale DI AICHELBURG
 
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