Gazzetta n. 193 del 19 agosto 2002 (vai al sommario)
AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
DELIBERAZIONE 6 agosto 2002
Consultazione pubblica sull'introduzione di una metodologia di contabilita' a costi incrementali per gli operatori notificati di rete fissa e mobile. (Deliberazione n. 258/02/CONS).

L'AUTORITA'

Nella sua riunione di Consiglio del 6 agosto 2002;
Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante "Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318, recante "Regolamento per l'attuazione di direttive comunitarie nel settore delle telecomunicazioni";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 gennaio 2001, n. 77, recante "Regolamento di attuazione delle direttive 97/51/CE e 98/10/CE, in materia di telecomunicazioni";
Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 97/33/CE sull'interconnessione nel settore delle telecomunicazioni e finalizzata a garantire il servizio universale e l'interoperabilita' attraverso l'applicazione dei principi di fornitura di una rete aperta (ONP);
Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 98/10/CE sull'applicazione del regime di fornitura di una rete aperta (ONP) alla telefonia vocale e sul servizio universale delle telecomunicazioni in un ambiente concorrenziale;
Visto il decreto ministeriale 23 aprile 1998, recante "Disposizioni in materia di interconnessione nel settore delle telecomunicazioni";
Vista la delibera n. 278/99 del 20 ottobre 1999, recante "Procedura per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell'ambito di ricerche e indagini conoscitive";
Vista la consultazione pubblica dell'Autorita' per un'indagine conoscitiva relativa alla definizione di un sistema di calcolo basato sui costi correnti, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 14 aprile 2000, n. 88;
Vista la delibera n. 340/00/CONS, recante "Criteri e modalita' per la costruzione del sistema contabile degli operatori mobili notificati nei mercati dei servizi mobili e dell'interconnessione", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 7 luglio 2000, n. 157;
Vista la delibera n. 485/01/CONS recante "Linee guida per la predisposizione della contabilita' a fini regolatori da parte degli operatori mobili notificati ed evoluzione del sistema di contabilita' dei costi", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 9 gennaio 2002, n. 7;
Vista la delibera n. 152/02/CONS, relativa alle "Misure atte a garantire la piena applicazione del principio di parita' di trattamento interna ed esterna da parte degli operatori aventi notevole forza di mercato nella telefonia fissa", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 27 giugno 2002, n. 153;
Considerato che, al fine di tenere conto dei diversi aspetti di carattere tecnico, giuridico ed economico implicati dal summenzionato procedimento, l'Autorita', tramite la consultazione pubblica oggetto del presente provvedimento, ritiene opportuno permettere al maggior numero di soggetti potenzialmente interessati di esprimere la propria opinione;
Visto il documento per la consultazione proposto dal direttore del Dipartimento regolamentazione;
Udita la relazione del presidente;
Delibera:
Art. 1.
1. E' indetta una consultazione pubblica finalizzata all'acquisizione di elementi informativi, volti a supportare l'adozione di criteri generali per l'introduzione di un sistema di contabilita' basato sui costi incrementali medi di lungo periodo, per gli operatori notificati come avente notevole forza di mercato nel mercato nazionale dell'interconnessione e dei servizi di rete fissa e mobile.
2. Il documento per la consultazione e' riportato nell'allegato "A" del presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante.
3. Ai sensi e per gli effetti della delibera n. 278/99, le comunicazioni di risposta alla consultazione pubblica dovranno pervenire entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nel bollettino ufficiale e sul sito web dell'Autorita'.
Roma, 6 agosto 2002
Il presidente: Cheli
 
Allegato "A"
(alla delibera n. 258/02/CONS)

CONSULTAZIONE PUBBLICA SULL'INTRODUZIONE DI UNA METODOLOGIA DI CONTABILITA' A COSTI INCREMENTALI PER GLI OPERATORI NOTIFICATI DI
RETE FISSA E MOBILE.

Documento per la consultazione

L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi della propria delibera n. 278/99, recante "Procedura per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell'ambito di ricerche e indagini conoscitive" ed al fine di acquisire elementi di informazione e documentazione in vista dell'emanazione di provvedimenti che fissino i criteri generali per l'introduzione di un sistema di contabilita' basato sui costi correnti e incrementali;
Invita:
i soggetti titolari di licenza individuale e di autorizzazione ai sensi dell'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318, e successive modificazioni;
i soggetti interessati alla fornitura di beni intermedi e finali di telecomunicazioni;
altri soggetti potenzialmente interessati.
A far pervenire una comunicazione contenente le proprie osservazioni e valutazioni in merito alla tematica in oggetto.
Le comunicazioni dovranno essere inviate entro il termine di sessanta giorni a partire dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni - Dipartimento regolamentazione - Att.ne dott. Davide Gallino - Centro direzionale
is. B5 "Torre Francesco" - 80143 Napoli e recare la dicitura "Consultazione pubblica per l'introduzione di un sistema di contabilita' basato sui costi incrementali". Le comunicazioni dovranno essere altresi' inviate entro il medesimo termine, in formato elettronico, al seguente indirizzo e-mail: regolamentazione@agcom.it, recando anch'esse la dicitura sopraindicata.
La comunicazione potra', inoltre, contenere qualsivoglia altro commento e informazione utili ai fini della presente consultazione.
Le comunicazioni, ai sensi della delibera dell'Autorita' n. 278/99, non precostituiscono alcun titolo, condizione o vincolo rispetto ad eventuali, successive decisioni dell'Autorita' stessa, hanno carattere meramente informativo per i summenzionati fini conoscitivi e verranno pubblicate sul sito web dell'Autorita' salvo espressa e motivata richiesta di riservatezza su parti o sulla totalita' dei contributi inviati.
Una sintesi delle risultanze della consultazione e' pubblicata, al termine dell'esame delle comunicazioni pervenute, sul sito web dell'Autorita'. 1. Quadro regolamentare.
La predisposizione di sistemi di contabilita' regolatoria e di separazione contabile da parte degli operatori notificati come aventi notevole forza di mercato e' fmalizzata ad assicurare una maggiore trasparenza e obiettivita' nella determinazione dei prezzi dei servizi intermedi (quali l'interconnessione) e finali (quali i servizi regolamentati di fonia vocale). A conferma di cio', il tema e' stato affrontato nelle principali direttive che hanno portato alla completa liberalizzazione del settore, con precise indicazioni contenute nella direttiva sui circuiti affittati (92/44/EEC), nella direttiva interconnessione (97/331EC) e nella direttiva sulla telefonia vocale e il servizio universale (98/10/EC).
Per quanto concerne l'allocazione dei costi ai servizi, le direttive 92/44/EEC e 98/10/EC indicano (articoli 10 e 18) alcune metodologie di allocazione dei costi comuni e di categorizzazione dei costi (diretti e comuni), ulteriormente precisate nella raccomandazione 98/322/EC.
La direttiva interconnessione (97/33/EC) impone agli operatori notificati l'adozione di una contabilita' separata per le attivita' di interconnessione.
La raccomandazione 98/195/EC e' espressamente dedicata alla separazione contabile e ai sistemi di contabilita' e prevede l'impiego della metodologia a costi incrementali di lungo periodo (o LRIC, long run incremental cost, detti anche costi prospettici incrementali o forward looking - long run incremental cost) per la determinazione dei prezzi di interconnessione, in quanto questi dovrebbero rispecchiare maggiormente i costi di un operatore efficiente. Inoltre i costi dovrebbero essere rivalutati e allocati ai servizi a seguito del passaggio da una contabilita' a costi storici ad una contabilita' a costi correnti. Le direttive 92/44/EEC (art. 10), 97/33/EC (art. 7) e 98/l0/EC (art. 17) evidenziano che i prezzi dei circuiti affittati, i prezzi di interconnessione e la fornitura di reti e servizi di telecomunicazioni regolamentati devono seguire il principio dell'orientamento al costo.
Anche il nuovo quadro comunitario (il nuovo "pacchetto regolamentare" pubblicato il 24 aprile 2002 nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee), in particolare la direttiva quadro (21/2002/CE) e la direttiva accesso e interconnessione (19/2002/CE), prevede l'adozione di sistemi di contabilita' e di separazione contabile nonche' la loro verifica da parte delle autorita' nazionali o di enti incaricati a tale fine.
La raccomandazione 98/322/EC (Prezzi di interconnessione) prevede altresi' che risultati ottenuti con l'utilizzo di un modello top-down, derivante dall'analisi dei costi dell'operatore storico, vengano confrontati e riconciliati con quelli derivanti dall'adozione di un modello bottom-up, volto a ricostruire gli investimenti di un operatore alternativo secondo logiche di efficienza. Nel quadro regolamentare italiano, il decreto ministeriale 23 aprile 1998 sull'interconnessione indica nell'Autorita' l'organismo competente per l'introduzione di una nuova metodologia volta alla determinazione delle condizioni economiche di interconnessione, che tenga conto dei costi prospettici incrementali di lungo periodo e della remunerazione normale del capitale impiegato per gli investimenti utilizzati, inclusi quelli, eventuali, effettuati per realizzare la capacita' di rete aggiuntiva necessaria a smaltire il traffico di interconnessione di punta.
Successivamente l'Autorita', rispettivamente con le delibere 485/0l/CONS e 152/02/CONS, ha indicato l'opportunita' di introdurre sistemi di contabilita' a costi correnti e incrementali per gli operatori notificati nelle reti mobili e fissa. 2. Aspetti teorici dell'uso dei costi incrementali. A) Definizioni relative ai costi incrementali.
La metodologia LRIC (long run incremental cost) per il calcolo dei costi dei servizi intermedi di telecomunicazione e' stata adottata da numerose autorita' di regolamentazione. Tuttavia, allo stato attuale si riscontrano alcune differenze nelle definizioni utilizzate. In generale, l'impiego dei LRIC prevede la fissazione di tariffe di accesso e interconnessione sulla base dei costi di un operatore nuovo entrante efficiente, piuttosto che sui costi sostenuti storicamente dagli operatori. A tal fine il LRIC si basa su una metodologia di valutazione delle attivita' dell'impresa a costi correnti, da integrarsi con una valutazione degli elementi di rete che consideri una variazione dell'output prodotto dalla rete stessa. Infatti, dal momento che quasi sempre i costi di sostituzione degli elementi della rete differiscono dai costi storici, poiche' questi ultimi sono maggiori a causa del progresso tecnologico, le tariffe di accesso basate sui costi storici possono inviare segnali non corretti agli entranti, attraendo sul mercato imprese inefficienti o scoraggiando l'entrata di imprese efficienti. In altri termini il LRIC consente di ridurre o eliminare la caratteristica "cost plus" delle tariffe di accesso retrospettivi, o "backward looking", basate sui costi storici. Il LRIC si basa infatti sul calcolo dei costi che dovrebbe sostenere un operatore che utilizza la piu' efficiente tecnologia disponibile per fornire gli stessi servizi forniti dall'operatore gia' presente nel mercato, piu' i costi cui andrebbe incontro se volesse fornire nuovi servizi.
Come sopra ricordato, in letteratura si riscontrano quindi alcune definizioni non sempre omogenee, tra le quali le principali sono:
1) il costo incrementale di lungo periodo e' il costo che un operatore efficiente nuovo entrante sosterrebbe se fornisse un nuovo servizio, oppure il costo che un operatore gia' presente nel mercato con un servizio dovrebbe sostenere se vi affiancasse un altro servizio;
2) il costo incrementale di lungo periodo e' il costo determinato da un incremento rilevante dell'output prodotto con l'impiego delle tecnologie piu' efficienti in un tempo tale per cui tutti i costi della produzione possono essere considerati variabili;
3) il costo incrementale di lungo periodo misura la variazione dei costi di un operatore a seguito di una variazione significativa nei servizi offerti. Il costo incrementale sarebbe dunque il costo sostenuto per fornire un servizio interamente nuovo o per aumentare la produzione di un servizio aldila' della capacita' produttiva installata;
4) i costi incrementali sono i costi prospettici della quantita' totale delle infrastrutture e delle funzioni direttamente attribuibili a, o ragionevolmente definibili come incrementali di, un servizio, considerando l'insieme della fornitura di servizi di un operatore;
5) per alcuni, infine, e' il costo che l'operatore presente nel mercato eviterebbe di sostenere nel lungo periodo se cessasse di fornire un determinato servizio. B) Trattamento dei costi comuni e congiunti.
Il LRIC costituisce una base per la determinazione dei prezzi alla quale va poi aggiunto un mark-up per la copertura dei costi residui. Infatti, se ad un operatore fosse permesso di coprire solo il LRIC dei servizi che fornisce, tale operatore opererebbe in perdita qualora vi fossero costi comuni, a meno che non sia in grado di recuperare tali costi attraverso servizi non regolamentati. I costi incrementali dovrebbero quindi comprendere una ragionevole allocazione dei costi comuni prospettici. Questi ultimi sono i costi che non possono essere attribuiti direttamente alla fornitura di un'unita' addizionale di servizio; tali costi non includono i costi sostenuti in relazione a obblighi di fornitura collegati al servizio universale.
Nella definizione del valore relativo alla "ragionevole allocazione" l'Autorita' potra' utilizzare parametri significativi, quali ad esempio la redditivita' passata e attesa degli operatori, le quote di mercato, il tasso di crescita delle attivita' e il costo del capitale. C) Modelli per la valutazione dell'efficienza operativa.
Il problema della valutazione dell'efficienza operativa puo' essere rappresentato all'interno di un modello di rete, rispetto al quale effettuare dei raffronti, ad es. comparando le varie tecnologie in uso e le modalita' operative con cui queste vengono impiegate. I costi incrementali di lungo periodo possono quindi essere calcolati facendo uso di due diversi approcci: l'approccio top-down e l'approccio bottom-up.
Il primo utilizza come punto di partenza i dati della contabilita' dell'operatore storico, mentre il secondo e' un approccio di modellizzazione della rete di tipo ingegneristico.
Il metodo top-down parte dalla contabilita' a costi storici e trasforma i costi storici in costi correnti; inoltre definisce gli incrementi in base al tipo di servizi offerti dall'operatore per ottenere una stima del costo LRIC relativo a ciascun servizio. Un modello top-down stabilisce successivamente:
1) quale parte di tali costi sia da attribuire ai diversi incrementi relativi ai rispettivi servizi;
2) quali sono i costi comuni non imputabili ad alcuno degli incrementi considerati.
L'approccio di tipo bottom-up comporta lo sviluppo di un modello ingegneristico per la determinazione dei costi relativi agli elementi della rete che verrebbero utilizzati da un operatore efficiente nel fornire i propri servizi. La predisposizione di un modello bottom-up richiede una scelta preliminare riguardo la rete, cioe' se calcolare il LRIC sulla base della configurazione della rete esistente (scorched node), oppure se ridisegnare la rete, come farebbe un operatore efficiente nuovo entrante (approccio scorched earth). Una terza alternativa e' quella intermedia, detta "modified scorched node" in cui la configurazione della rete e' quella attuale, eliminandone le principali inefficienze. 3. Obiettivi dell'introduzione di una metodologia di costi incrementali.
I principali obiettivi che si pone l'Autorita' con l'introduzione dell'approccio LRIC per la valutazione dei costi dei servizi di accesso e di interconnessione sono l'adeguamento delle metodologie contabili alla normativa di riferimento europea, il raccordo di dette metodologie con l'introduzione di sistemi di network cap e di price cap, lo stimolo alla competizione tra operatori, e maggiore trasparenza e stabilita' nella determinazione dei costi dei servizi intermedi.
In particolare per quanto riguarda l'introduzione di sistemi di network cap e price cap (si vedano le delibere 486/0l/CONS, 152/02/CONS, 10/02/CIR e 183/02/CONS), l'utilizzo di una metodologia di costi incrementali appare indispensabile a garantire un migliore orizzonte previsionale agli operatori, proprio per l'opportunita', fornita dall'analisi di detti costi di natura prospettica, di valutare l'evoluzione dei costi nell'ambito di piani di investimento. 4. Domande per la consultazione.
Si richiedono valutazioni, commenti e osservazioni puntuali su quanto esposto nei paragrafi precedenti e in risposta alle domande seguenti:
1) si richiedono osservazioni di carattere generale sull'introduzione di una metodologia di costi incrementali; si chiede inoltre con quale tra le definizioni riportate nel paragrafo 2 risulta maggiormente rispondente agli scopi della regolamentazione. Si chiede inoltre di descrivere vantaggi e svantaggi dell'applicazione della metodologia;
2) l'introduzione di tariffe di interconnessione basate sull'approccio LRIC, a vostro parere, consentira' di stimare i costi di interconnessione futuri con maggiore trasparenza e obiettivita'? E, conseguentemente, influenzera' le decisioni di investimento degli operatori? Motivare la risposta;
3) si richiede una valutazione, anche alla luce delle esperienze internazionali, sull'utilizzo dei modelli previsionali della domanda ai fini del calcolo dei costi incrementali.
Servizi.
4) una rete di telecomunicazione e' utilizzata per fornire diversi servizi che possono distinguersi in funzione della tipologia e delle direttrici della comunicazione:
a) si ritiene idonea, ai fmi della valutazione dei costi incrementali, tale modalita' di classificazione dei servizi? In caso negativo, si prega di proporre soluzioni alternative indicandone i vantaggi;
b) con lo scopo di una corretta valutazione dei costi dei servizi regolamentati, si ritiene che debbano essere considerati anche i servizi non regolamentati al fine di tener conto del loro uso della rete? Quale impatto sui costi effettivi dei servizi regolamentati potrebbe avere questa scelta?
5) Indicare se si ritiene che i costi relativi ai servizi di accesso a Internet (banda stretta e banda larga) e ai circuiti affittati debbano essere valutati con la metodologia LRIC, motivando opportunamente la risposta.
Modelli.
Come discusso in premessa, la metodologia LRIC puo' utilizzare l'approccio top-down o quello bottom-up, o una riconciliazione di entrambi i modelli. Si invita a fornire argomentazioni in favore della scelta di uno dei modelli indicati. Si invita inoltre a fornire elementi utili per la costruzione di modelli, anche separati, articolati sulle funzionalita' di rete mobile e di rete fissa;
6) si ritiene che la scelta fra diversi approcci utilizzati per il calcolo del LRIC (bottom-up e top-down) possa influenzare le strategie di investimento delle imprese?
Costi comuni.
7) si richiedono indicazioni relativamente alla trattazione nei modelli LIRC dei costi comuni da considerare recuperabili. In particolare si richiede di specificare in quale modo si ritiene opportuno ripartire sui servizi regolamentati tali categorie di costi. Una metodologia contabile usata nella pratica e' quella di ripartire i costi comuni e congiunti in proporzione ai singoli costi incrementali dei servizi considerati. Questo criterio di allocazione dei costi comuni e' noto come EPMU ("equal proportionate mark-up"). Si invitano le parti interessate a fornire la propria opinione su tale metodologia e su altre che possano essere opportunamente impiegate.
Si prega di fornire opinioni in merito alla tematica dell'uso comune di un elemento di rete a piu' servizi e i metodi di allocazione dei costi che dovrebbero essere adottati, per casi specifici, con le relative motivazioni.
Modello top-down.
8) in una contabilita' a costi correnti, supporto indispensabile qualora si decida di implementare un modello top-down, e' necessario disaggregare la rete (fissa o mobile) in singoli elementi in modo tale da individuare la metodologia di rivalutazione piu' appropriata (1).
a) Si richiedono informazioni dettagliate sul livello ottimale di disaggregazione della rete, tenendo in considerazione che la scelta tra un livello di disaggregazione minimo, ma sufficiente ad implementare il modello per la determinazione dei costi dei servizi, e una disaggregazione molto piu' estesa dei vari elementi comporta tempistiche e modalita' operative sensibilmente differenti;
b) si richiede un elenco degli elementi di rete da considerare alla luce delle considerazioni del punto a);
c) si richiede una valutazione sulla metodologia piu' appropriata per determinare il valore di sostituzione degli elementi di rete e sui relativi parametri da utilizzare (es.: trend di prezzo per l'indicizzazione);
d) per quei cespiti per cui si ritiene opportuno utilizzare il MEA (mean asset value), indicare quali abbattimenti (2) debbano essere decurtati dal prezzo di acquisto del MEA;
9) indicare quale metodologia di ammortamento si ritiene opportuno utilizzare. Specificare se si ritiene opportuno utilizzare metodologie differenti per i diversi cespiti;
10) se, nell'applicazione del modello LRIC top-down, si ritenga che la rete sia sovradimensionata rispetto al traffico che deve smaltire, si ritiene opportuno decurtare dai costi quelli attribuibili all'eccesso di capacita' o, in altre parole, considerare solo i costi relativi alla capacita' effettivamente utilizzata?
Si prega di voler fornire una valutazione sulla metodologia per stimare i costi relativi alla capacita' in eccesso.
Modello bottom-up.
11) per quanto riguarda il modello bottom-up, una delle decisioni chiave riguarda l'adozione di un approccio che tiene conto della configurazione di rete esistente, c.d. approccio "scorched node", oppure un approccio "scorched earth" che prevede una nuova configurazione della rete. Una terza alternativa e' quella intermedia detta modified scorched node, in cui la topologia di rete di partenza e' quella attualmente in uso, ma si procede ad eliminare le principali inefficienze, in modo tale da basarsi su una rete che tenda ad avere un'efficienza analoga a quella dell'approccio scorched earth. Occorre ricordare, comunque, che, se si valutano due o piu' reti, come nel caso in esame, l'applicazione dell'approccio scorched node potrebbe condurre a diverse valutazioni, in funzione della specifica rete dell'operatore considerato. L'approccio scorched earth consentirebbe invece, per alcuni, di pervenire ad un unica valutazione, considerando come volume e caratteristiche del traffico quelle medie riscontrate tra gli operatori presenti sul mercato. Per altri, poiche' il costo minutario dipende anche dal traffico complessivamente distribuito dalla rete e dalla distribuzione tra fascia di picco e fuori picco di questo traffico, anche adottando un approccio scorched earth si perverrebbe a risultati differenti. Considerando la specifica applicazione nel contesto nazionale, qual'e' la soluzione da adottare per le reti fisse e quale per le reti mobili? Motivare la scelta indicando se possibile l'ordine di preferenza;
12) qualora i costi relativi agli elementi della rete siano disponibili sia da parte dei produttori come prezzi di listino sia da parte degli operatori in ragione di quanto risulta effettivamente corrisposto (che puo' dipendere da personalizzazioni dell'ordine), quali dovrebbero essere utilizzati in caso di informazioni discordanti?
13) nella predisposizione di un modello di costo si deve considerare che alcuni elementi di rete hanno un'incidenza trascurabile sul costo totale della rete. Si ritiene opportuno includere anche tali elementi nel modello bottom-up, eventualmente con un minor livello di dettaglio, o si ritiene sufficiente utilizzare i costi risultanti dalla contabilita'?
14) si prega di voler fornire indicazioni relativamente ai principali parametri da utilizzare nella costruzione di un modello bottom-up per le reti mobili (riuso delle frequenze, fattori di utilizzo, utilizzo delle centrali, coefficienti di utilizzo dei link trasmissivi espressi in Erlang/circuito, etc.);
15) si richiede ai fini della valutazione a costi incrementali, una definizione il piu' possibile accurata della rete di accesso e della rete di trasporto, anche se per alcuni le attuali tecnologie riducono e modificano le tradizionali differenze esistenti. Si richiede inoltre una particolare attenzione alla definizione, per quanto riguarda la rete fissa, della c.d. cartolina d'utente, che tradizionalmente rappresenta l'interfaccia tra le due reti.
NOTE
(1) Indicativamente, attraverso indicizzazione, prezzo d'acquisto corrente dell'elemento di rete considerato moltiplicato per il numero di elementi a bilancio, prezzo del MEA moltiplicato per il numero di elementi a bilancio.
(2) Per es. dovuti a funzionalita' aggiuntive e minori costi operativi del MEA rispetto al cespito oggetto di valutazione.
 
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