Gazzetta n. 243 del 16 ottobre 2002 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 2 agosto 2002
Art. 14, legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni. Programma triennale 2002-2004 del Ministero per i beni e le attivita' culturali: verifica di compatibilita' con i documenti programmatori vigenti. (Deliberazione n. 68/2002).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni, intitolata "Legge quadro in materia di lavori pubblici" che, all'art. 14, pone a carico dei soggetti indicati all'art. 2, comma 2, della stessa legge l'obbligo di trasmettere a questo Comitato i programmi triennali dei lavori e gli aggiornamenti annuali per la verifica della loro compatibilita' con i documenti programmatori vigenti, escludendo dall'area di operativita' della normativa solo gli enti ed amministrazioni locali e loro associazioni e consorzi;
Visto l'art. 7 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che istituisce nell'ambito di questo Comitato l'unita' tecnica - Finanza di progetto con il compito di promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni ed anche nell'ambito dell'attivita' di verifica prevista al citato art. 14 della legge n. 109/1994, l'utilizzo delle tecniche di finanziamento di infrastrutture con il ricorso a capitali privati e visto l'art. 57 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che prevede l'acquisizione delle valutazioni della menzionata unita' in fase di pianificazione ed attuazione dei programmi di spesa predisposti dalle amministrazioni centrali per la realizzazione di infrastrutture, nonche' l'individuazione di ulteriori modalita' di incentivazione all'utilizzo della finanza di progetto;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, recante il regolamento di attuazione della citata legge quadro in materia di lavori pubblici;
Visto il decreto del Ministro dei lavori pubblici 21 giugno 2000, concernente modalita' e schemi-tipo per la redazione dei programmi triennali, degli aggiornamenti annuali e dell'elenco annuale dei lavori e visto il decreto del predetto Ministro 4 agosto 2000, recante l'interpretazione autentica del decreto inizialmente adottato;
Vista la legge 18 ottobre 2001, n. 3, che apporta modifiche al titolo V della Costituzione, in particolare riservando allo Stato la tutela dei beni culturali, demandando alla legislazione concorrente la valorizzazione dei beni stessi e la promozione ed organizzazione di attivita' culturali ed assegnando alla competenza regionale il turismo;
Vista la legge 6 luglio 2002, n. 137, che reca delega, tra l'altro, per il riassetto del settore dei beni culturali;
Vista la delibera 3 maggio 2001, n. 57 (Gazzetta Ufficiale n. 161/2001), con la quale questo Comitato, sentita la Conferenza unificata, ha stabilito modalita' e parametri per l'acquisizione delle valutazioni dell'unita' tecnica finanza di progetto in attuazione del richiamato art. 57 della legge n. 388/2000;
Vista la nota n. 28850 del 22 aprile 2002 con la quale il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha trasmesso a questo Comitato il programma triennale in oggetto e l'elenco annuale dei lavori relativo al 2002;
Ritenuto, in linea generale, che i documenti programmatori di riferimento per la verifica di compatibilita' prevista dall'art. 14 della legge n. 109/1994 siano da individuare nei documenti di programmazione economico-finanziaria, nelle disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, nelle leggi pluriennali di spesa, nel Quadro comunitario di sostegno 2000-2006, nonche' negli eventuali programmi nazionali relativi allo specifico settore;
Considerato che il Documento di programmazione -economica e finanziaria 2001-2004 pone, quale obiettivo generale per il settore delle opere pubbliche, il ricorso al capitale privato in sostituzione del finanziamento pubblico, in importi predeterminati per le annualita' 2002-2004;
Considerato che il Documento di programmazione economica e finanziaria 2002-2006, oltre a ribadire il predetto obiettivo, tende a favorire l'aumento del tasso di crescita del settore turistico, mentre - sul piano generale - pone altresi' per il Mezzogiorno l'obiettivo di un aumento dell'incidenza degli investimenti sul PIL, prevedendo inoltre la costruzione di un quadro finanziario unico pluriennale che assegni all'area, nel periodo 2001-2008, complessivamente circa il 45% della spesa totale in conto capitale e destini una quota predeterminata delle risorse ordinarie in modo da garantire effettivamente il carattere di addizionalita' degli specifici fondi riservati all'area stessa;
Considerato che il Documento di programmazione economico-finanziaria presentato dal Governo per il periodo 2003-2006 conferisce maggiore incisivita' ai criteri precedentemente tracciati in tema di realizzazione di opere pubbliche, tra l'altro quantificando nel 30% la quota delle risorse ordinarie da destinare al Mezzogiorno, e dedica particolare attenzione al settore dei beni culturali, definendo i 4 assi fondamentali cui improntare la politica di settore e prevedendo - compatibilmente con i vincoli di bilancio - maggiori stanziamenti per il comparto che, in concomitanza con incrementi delle risorse provenienti dal settore privato, portino all'adeguamento di percentuali di livello europeo rispetto al PIL;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno 2000-2006 individua e promuove azioni finalizzate alla valorizzazione e alla gestione del patrimonio architettonico, archeologico e artistico del Mezzogiorno anche al fine di favorire lo sviluppo economico dello stesso;
Considerato che, con delibera n. 110, adottata nella seduta del 15 novembre 2001 (Gazzetta Ufficiale n. 36/2002; errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 57/2002), questo Comitato - nell'esaminare il programma precedente - aveva formulato parere di conformita', raccomandando peraltro di favorire al massimo il coinvolgimento di capitali privati anche tramite la promozione di attivita' collaterali e di valutare la possibilita' di sviluppare forme di programmazione che, superando l'ottica degli interventi "puntiformi", si articolino su aree di intervento da individuare anche attraverso percorsi a tema al fine di promuovere il rilancio di intere aree, dando ai beni culturali la funzione di volano per una crescita economica dell'indotto;
Considerato che il programma ora trasmesso a questo Comitato, e che presenta refusi di indicazione temporale nei riepiloghi regionali, costituisce l'aggiornamento annuale del programma oggetto della precedente valutazione e non e' corredato dal programma aggiuntivo finanziato con i proventi del lotto ai sensi dell'art. 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, posto che tale programma aggiuntivo non segue logiche "a scorrimento" e non ha quindi subito variazioni rispetto alla versione su cui si e' espresso questo Comitato;
Udita la relazione del Sottosegretario ai beni ed alle attivita' culturali, che fornisce ulteriori indicazioni sulla quota di risorse destinate al Mezzogiorno, in particolare sottolineando che la Regione Sicilia fruisce di specifiche forme di autonomia e, conseguentemente, partecipa al riparto dei fondi nazionali solo per il settore archivistico, e che comunque riafferma l'impegno della propria amministrazione a riservare crescente attenzione al Mezzogiorno stesso;
Prende atto
che il Programma triennale oggetto della presente delibera prevede 2.472 interventi per un costo complessivo di 572,62 Meuro e presenta l'articolazione di cui appresso, che evidenzia maggiori specificazioni rispetto a quella del precedente programma e l'emergere di nuovi settori autonomi quale quello dell'"arte ed architettura contemporanea", per ora presente solo al Centro:

=====================================================================
| | Costo (migliaia | Percentuale (in
Settore |N. interventi| euro) |termini d'importo) =====================================================================
Patrimonio | | | storico e | | | demoetnico- | | | antropologico | 1.090| 106.391,53| 18,58 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | architettonici e | | | paesaggistici | 669| 261.665,95| 45,70 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | archeologici | 391| 115.342,90| 20,14 ---------------------------------------------------------------------
Arte e | | | architettura | | | contemporanea | 5| 5.897,93| 1,03 ---------------------------------------------------------------------
Beni librari | 143| 39.717,21| 6,94 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | archivistici | 174| 43.606,01| 7,61 --------------------------------------------------------------------- Totale . . . | 2.472| 572.621,54| 100,00

che la spesa ordinaria registra un incremento di oltre il 15% rispetto a quella programmata per il triennio precedente (circa 497 Meuro), anche se il complesso di risorse destinato al settore decresce, essendo rimasto limitato alla sola annualita' 2001 lo stanziamento eccezionale di 51,65 Meuro (100 miliardi di lire) disposto ai sensi dell'art. 143 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001);
che l'articolazione temporale della spesa e' pari al 36,6% nel 2002; al 34,4% nel 2003 ed al 29,0% nel 2004, confermando cosi' sostanzialmente la distribuzione temporale del precedente programma;
che l'articolazione per aree geografiche mostra, nel passaggio dal 2001-2003 al 2002-2004, un lieve incremento al Centro (dal 42,3% al 48%), un decremento della spesa per le regioni del Nord (dal 28,3% al 24,2%) ed un lieve decremento al Sud (27,4% a fronte del 28% del precedente programma);
che la quota relativa al Mezzogiorno, se considerata alla stregua del complesso di interventi risultante dal programma all'esame e dalla parte del citato "programma lotto" in corso di attuazione nel biennio 2002-2003, gia' torna a posizionarsi sul 28% e che la quota stessa deve essere comunque valutata alla luce delle indicazioni fornite in seduta si' che, tenendo conto che il riparto di risorse interessa la Regione Sicilia solo per il settore dei beni archivistici e considerando che detta Regione in termini di popolazione ha un peso del 24,38% rispetto al Mezzogiorno stesso, la percentuale "virtuale" riservata alla macro-area supera il 35%;
che l'elenco annuale dei lavori e' riferito all'intero complesso di interventi previsti, la cui attuazione viene modulata nel tempo, e prevede una spesa di 209 Meuro circa;
che il programma trova copertura nelle risorse ordinarie del Ministero per i beni e le attivita' culturali relative al 2002 e nelle proiezioni relative agli anni successivi, nonche' nei proventi - in parte previsionali - dei biglietti di accesso ai beni gestiti dal Ministero stesso e che, in particolare, la quota degli stanziamenti destinata alla programmazione ordinaria nel 2002 (pari a 225,25 Meuro) viene impiegata - per circa il 7,2% - per la costituzione di un fondo di riserva;
che il programma non prevede esplicitamente forme di ricorso alla tecnica del project financing, ma evidenzia un primo allineamento alle prescrizioni sulla copertura delle spese di investimento con forme alternative alle erogazioni pubbliche la' ove individua la copertura di parte del costo nei corrispettivi della fruizione dei beni, corrispettivi che nel 2002 rappresentano il 15,6% del totale degli importi riservati alle macroaree (al netto cioe' delle varie) e che registrano un andamento abbastanza uniforme sul territorio nazionale, anche se sono piu' elevati al Centro (circa 18%), si attestano su valori intermedi al Nord (circa 14,5%) e presentano livelli meno elevati al Mezzogiorno (circa 12%);

Delibera in relazione a quanto sopra, di esprimere - ai sensi dell'art. 14, comma 11, della legge n. 109/1994 e successive modifiche ed integrazioni - parere di compatibilita' del programma triennale del Ministero per i beni e le attivita' culturali 2002-2004 con i documenti programmatori vigenti.

Raccomanda al Ministro per i beni e le attivita' culturali:
di improntare la politica di settore ad una strategia che, anche sviluppando le indicazioni formulate nella delibera n. 110/2001, sia ispirata ai 4 assi fondamentali tracciati dal Documento di programmazione economico-finanziaria relativa al periodo 2003-2006:
costruzione di efficaci strumenti per favorire l'acquisizione di risorse private anche tramite l'ipotizzata partecipazione del Ministero a fondazioni e societa' e tramite l'affidamento in concessione a privati della gestione di servizi finalizzati al miglioramento della fruizione pubblica dei beni culturali: in particolare potra' essere individuato, nell'ambito degli interventi programmati e soprattutto di quelli il cui finanziamento e' oggetto del concorso dei fondi strutturali dell'Unione europea, ogni elemento utile alla valorizzazione economica del patrimonio nazionale dei beni in questione ed a migliorarne le modalita' di gestione finanziaria, con specifico riferimento sia al miglior controllo delle opportunita' di rientri finanziari che all'eventuale impiego di tecniche di project financing;
rivisitazione di forme organizzative, procedure e meccanismi di incentivazione in vista dell'ottimizzazione dell'uso delle risorse;
predisposizione di forme di raccordo piu' attive tra i diversi livelli di Governo (Stato, regioni, enti locali), che, nel nuovo scenario istituzionale disegnato dalla legge n. 3/2001, consentano di coniugare l'obiettivo della tutela con quello della valorizzazione dei beni culturali;
promozione di nuove forme di connessione con altre politiche (trasporti, turismo, etc.) che, anche sulla base delle sinergie prospettate all'alinea precedente e tenendo debito conto della specificita' delle diverse realta' turistiche del territorio, consentano - tra l'altro - l'organizzazione degli interventi per itinerari e costituiscano i presupposti per un effettivo sviluppo economico delle aree interessate;
di trasmettere, in sede di presentazione dell'aggiornamento annuale del programma a questo Comitato, una relazione che offra un quadro organico dell'utilizzo delle risorse destinate al settore ed in particolare renda possibile valutare se la spesa pubblica in conto capitale raggiunga complessivamente lo standard auspicato, e che:
rappresenti lo stato di attuazione del programma stesso, tra l'altro indicando eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di introiti dei biglietti e le misure adottate per fronteggiare eventuali minori entrate, anche tramite l'utilizzo del fondo di riserva, o, per contro, la destinazione di eventuali eccedenze;
puntualizzi lo stato di attuazione del "programma lotto", anche in tal caso fornendo elementi per le ipotesi di scostamento rispetto alle entrate ipotizzate;
riporti dati sull'utilizzo delle specifiche risorse comunitarie e nazionali riservate al Mezzogiorno.
Roma, 2 agosto 2002
Il presidente delegato: Tremonti
 
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni, intitolata "Legge quadro in materia di lavori pubblici" che, all'art. 14, pone a carico dei soggetti indicati all'art. 2, comma 2, della stessa legge l'obbligo di trasmettere a questo Comitato i programmi triennali dei lavori e gli aggiornamenti annuali per la verifica della loro compatibilita' con i documenti programmatori vigenti, escludendo dall'area di operativita' della normativa solo gli enti ed amministrazioni locali e loro associazioni e consorzi;
Visto l'art. 7 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che istituisce nell'ambito di questo Comitato l'unita' tecnica - Finanza di progetto con il compito di promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni ed anche nell'ambito dell'attivita' di verifica prevista al citato art. 14 della legge n. 109/1994, l'utilizzo delle tecniche di finanziamento di infrastrutture con il ricorso a capitali privati e visto l'art. 57 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che prevede l'acquisizione delle valutazioni della menzionata unita' in fase di pianificazione ed attuazione dei programmi di spesa predisposti dalle amministrazioni centrali per la realizzazione di infrastrutture, nonche' l'individuazione di ulteriori modalita' di incentivazione all'utilizzo della finanza di progetto;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, recante il regolamento di attuazione della citata legge quadro in materia di lavori pubblici;
Visto il decreto del Ministro dei lavori pubblici 21 giugno 2000, concernente modalita' e schemi-tipo per la redazione dei programmi triennali, degli aggiornamenti annuali e dell'elenco annuale dei lavori e visto il decreto del predetto Ministro 4 agosto 2000, recante l'interpretazione autentica del decreto inizialmente adottato;
Vista la legge 18 ottobre 2001, n. 3, che apporta modifiche al titolo V della Costituzione, in particolare riservando allo Stato la tutela dei beni culturali, demandando alla legislazione concorrente la valorizzazione dei beni stessi e la promozione ed organizzazione di attivita' culturali ed assegnando alla competenza regionale il turismo;
Vista la legge 6 luglio 2002, n. 137, che reca delega, tra l'altro, per il riassetto del settore dei beni culturali;
Vista la delibera 3 maggio 2001, n. 57 (Gazzetta Ufficiale n. 161/2001), con la quale questo Comitato, sentita la Conferenza unificata, ha stabilito modalita' e parametri per l'acquisizione delle valutazioni dell'unita' tecnica finanza di progetto in attuazione del richiamato art. 57 della legge n. 388/2000;
Vista la nota n. 28850 del 22 aprile 2002 con la quale il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha trasmesso a questo Comitato il programma triennale in oggetto e l'elenco annuale dei lavori relativo al 2002;
Ritenuto, in linea generale, che i documenti programmatori di riferimento per la verifica di compatibilita' prevista dall'art. 14 della legge n. 109/1994 siano da individuare nei documenti di programmazione economico-finanziaria, nelle disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, nelle leggi pluriennali di spesa, nel Quadro comunitario di sostegno 2000-2006, nonche' negli eventuali programmi nazionali relativi allo specifico settore;
Considerato che il Documento di programmazione -economica e finanziaria 2001-2004 pone, quale obiettivo generale per il settore delle opere pubbliche, il ricorso al capitale privato in sostituzione del finanziamento pubblico, in importi predeterminati per le annualita' 2002-2004;
Considerato che il Documento di programmazione economica e finanziaria 2002-2006, oltre a ribadire il predetto obiettivo, tende a favorire l'aumento del tasso di crescita del settore turistico, mentre - sul piano generale - pone altresi' per il Mezzogiorno l'obiettivo di un aumento dell'incidenza degli investimenti sul PIL, prevedendo inoltre la costruzione di un quadro finanziario unico pluriennale che assegni all'area, nel periodo 2001-2008, complessivamente circa il 45% della spesa totale in conto capitale e destini una quota predeterminata delle risorse ordinarie in modo da garantire effettivamente il carattere di addizionalita' degli specifici fondi riservati all'area stessa;
Considerato che il Documento di programmazione economico-finanziaria presentato dal Governo per il periodo 2003-2006 conferisce maggiore incisivita' ai criteri precedentemente tracciati in tema di realizzazione di opere pubbliche, tra l'altro quantificando nel 30% la quota delle risorse ordinarie da destinare al Mezzogiorno, e dedica particolare attenzione al settore dei beni culturali, definendo i 4 assi fondamentali cui improntare la politica di settore e prevedendo - compatibilmente con i vincoli di bilancio - maggiori stanziamenti per il comparto che, in concomitanza con incrementi delle risorse provenienti dal settore privato, portino all'adeguamento di percentuali di livello europeo rispetto al PIL;
Considerato che il Quadro comunitario di sostegno 2000-2006 individua e promuove azioni finalizzate alla valorizzazione e alla gestione del patrimonio architettonico, archeologico e artistico del Mezzogiorno anche al fine di favorire lo sviluppo economico dello stesso;
Considerato che, con delibera n. 110, adottata nella seduta del 15 novembre 2001 (Gazzetta Ufficiale n. 36/2002; errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 57/2002), questo Comitato - nell'esaminare il programma precedente - aveva formulato parere di conformita', raccomandando peraltro di favorire al massimo il coinvolgimento di capitali privati anche tramite la promozione di attivita' collaterali e di valutare la possibilita' di sviluppare forme di programmazione che, superando l'ottica degli interventi "puntiformi", si articolino su aree di intervento da individuare anche attraverso percorsi a tema al fine di promuovere il rilancio di intere aree, dando ai beni culturali la funzione di volano per una crescita economica dell'indotto;
Considerato che il programma ora trasmesso a questo Comitato, e che presenta refusi di indicazione temporale nei riepiloghi regionali, costituisce l'aggiornamento annuale del programma oggetto della precedente valutazione e non e' corredato dal programma aggiuntivo finanziato con i proventi del lotto ai sensi dell'art. 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, posto che tale programma aggiuntivo non segue logiche "a scorrimento" e non ha quindi subito variazioni rispetto alla versione su cui si e' espresso questo Comitato;
Udita la relazione del Sottosegretario ai beni ed alle attivita' culturali, che fornisce ulteriori indicazioni sulla quota di risorse destinate al Mezzogiorno, in particolare sottolineando che la Regione Sicilia fruisce di specifiche forme di autonomia e, conseguentemente, partecipa al riparto dei fondi nazionali solo per il settore archivistico, e che comunque riafferma l'impegno della propria amministrazione a riservare crescente attenzione al Mezzogiorno stesso;
Prende atto
che il Programma triennale oggetto della presente delibera prevede 2.472 interventi per un costo complessivo di 572,62 Meuro e presenta l'articolazione di cui appresso, che evidenzia maggiori specificazioni rispetto a quella del precedente programma e l'emergere di nuovi settori autonomi quale quello dell'"arte ed architettura contemporanea", per ora presente solo al Centro:

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| | Costo (migliaia | Percentuale (in
Settore |N. interventi| euro) |termini d'importo) =====================================================================
Patrimonio | | | storico e | | | demoetnico- | | | antropologico | 1.090| 106.391,53| 18,58 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | architettonici e | | | paesaggistici | 669| 261.665,95| 45,70 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | archeologici | 391| 115.342,90| 20,14 ---------------------------------------------------------------------
Arte e | | | architettura | | | contemporanea | 5| 5.897,93| 1,03 ---------------------------------------------------------------------
Beni librari | 143| 39.717,21| 6,94 ---------------------------------------------------------------------
Beni | | | archivistici | 174| 43.606,01| 7,61 --------------------------------------------------------------------- Totale . . . | 2.472| 572.621,54| 100,00

che la spesa ordinaria registra un incremento di oltre il 15% rispetto a quella programmata per il triennio precedente (circa 497 Meuro), anche se il complesso di risorse destinato al settore decresce, essendo rimasto limitato alla sola annualita' 2001 lo stanziamento eccezionale di 51,65 Meuro (100 miliardi di lire) disposto ai sensi dell'art. 143 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001);
che l'articolazione temporale della spesa e' pari al 36,6% nel 2002; al 34,4% nel 2003 ed al 29,0% nel 2004, confermando cosi' sostanzialmente la distribuzione temporale del precedente programma;
che l'articolazione per aree geografiche mostra, nel passaggio dal 2001-2003 al 2002-2004, un lieve incremento al Centro (dal 42,3% al 48%), un decremento della spesa per le regioni del Nord (dal 28,3% al 24,2%) ed un lieve decremento al Sud (27,4% a fronte del 28% del precedente programma);
che la quota relativa al Mezzogiorno, se considerata alla stregua del complesso di interventi risultante dal programma all'esame e dalla parte del citato "programma lotto" in corso di attuazione nel biennio 2002-2003, gia' torna a posizionarsi sul 28% e che la quota stessa deve essere comunque valutata alla luce delle indicazioni fornite in seduta si' che, tenendo conto che il riparto di risorse interessa la Regione Sicilia solo per il settore dei beni archivistici e considerando che detta Regione in termini di popolazione ha un peso del 24,38% rispetto al Mezzogiorno stesso, la percentuale "virtuale" riservata alla macro-area supera il 35%;
che l'elenco annuale dei lavori e' riferito all'intero complesso di interventi previsti, la cui attuazione viene modulata nel tempo, e prevede una spesa di 209 Meuro circa;
che il programma trova copertura nelle risorse ordinarie del Ministero per i beni e le attivita' culturali relative al 2002 e nelle proiezioni relative agli anni successivi, nonche' nei proventi - in parte previsionali - dei biglietti di accesso ai beni gestiti dal Ministero stesso e che, in particolare, la quota degli stanziamenti destinata alla programmazione ordinaria nel 2002 (pari a 225,25 Meuro) viene impiegata - per circa il 7,2% - per la costituzione di un fondo di riserva;
che il programma non prevede esplicitamente forme di ricorso alla tecnica del project financing, ma evidenzia un primo allineamento alle prescrizioni sulla copertura delle spese di investimento con forme alternative alle erogazioni pubbliche la' ove individua la copertura di parte del costo nei corrispettivi della fruizione dei beni, corrispettivi che nel 2002 rappresentano il 15,6% del totale degli importi riservati alle macroaree (al netto cioe' delle varie) e che registrano un andamento abbastanza uniforme sul territorio nazionale, anche se sono piu' elevati al Centro (circa 18%), si attestano su valori intermedi al Nord (circa 14,5%) e presentano livelli meno elevati al Mezzogiorno (circa 12%);

Delibera in relazione a quanto sopra, di esprimere - ai sensi dell'art. 14, comma 11, della legge n. 109/1994 e successive modifiche ed integrazioni - parere di compatibilita' del programma triennale del Ministero per i beni e le attivita' culturali 2002-2004 con i documenti programmatori vigenti.

Raccomanda al Ministro per i beni e le attivita' culturali:
di improntare la politica di settore ad una strategia che, anche sviluppando le indicazioni formulate nella delibera n. 110/2001, sia ispirata ai 4 assi fondamentali tracciati dal Documento di programmazione economico-finanziaria relativa al periodo 2003-2006:
costruzione di efficaci strumenti per favorire l'acquisizione di risorse private anche tramite l'ipotizzata partecipazione del Ministero a fondazioni e societa' e tramite l'affidamento in concessione a privati della gestione di servizi finalizzati al miglioramento della fruizione pubblica dei beni culturali: in particolare potra' essere individuato, nell'ambito degli interventi programmati e soprattutto di quelli il cui finanziamento e' oggetto del concorso dei fondi strutturali dell'Unione europea, ogni elemento utile alla valorizzazione economica del patrimonio nazionale dei beni in questione ed a migliorarne le modalita' di gestione finanziaria, con specifico riferimento sia al miglior controllo delle opportunita' di rientri finanziari che all'eventuale impiego di tecniche di project financing;
rivisitazione di forme organizzative, procedure e meccanismi di incentivazione in vista dell'ottimizzazione dell'uso delle risorse;
predisposizione di forme di raccordo piu' attive tra i diversi livelli di Governo (Stato, regioni, enti locali), che, nel nuovo scenario istituzionale disegnato dalla legge n. 3/2001, consentano di coniugare l'obiettivo della tutela con quello della valorizzazione dei beni culturali;
promozione di nuove forme di connessione con altre politiche (trasporti, turismo, etc.) che, anche sulla base delle sinergie prospettate all'alinea precedente e tenendo debito conto della specificita' delle diverse realta' turistiche del territorio, consentano - tra l'altro - l'organizzazione degli interventi per itinerari e costituiscano i presupposti per un effettivo sviluppo economico delle aree interessate;
di trasmettere, in sede di presentazione dell'aggiornamento annuale del programma a questo Comitato, una relazione che offra un quadro organico dell'utilizzo delle risorse destinate al settore ed in particolare renda possibile valutare se la spesa pubblica in conto capitale raggiunga complessivamente lo standard auspicato, e che:
rappresenti lo stato di attuazione del programma stesso, tra l'altro indicando eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di introiti dei biglietti e le misure adottate per fronteggiare eventuali minori entrate, anche tramite l'utilizzo del fondo di riserva, o, per contro, la destinazione di eventuali eccedenze;
puntualizzi lo stato di attuazione del "programma lotto", anche in tal caso fornendo elementi per le ipotesi di scostamento rispetto alle entrate ipotizzate;
riporti dati sull'utilizzo delle specifiche risorse comunitarie e nazionali riservate al Mezzogiorno.
Roma, 2 agosto 2002
Il presidente delegato: Tremonti
 
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