Gazzetta n. 9 del 13 gennaio 2003 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO PRESIDENZIALE 31 dicembre 2002
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003.

IL PRESIDENTE

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 4, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte stessa nell'adunanza del 14 dicembre 2000;
Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
Visto il decreto presidenziale n. 60 del 30 novembre 2001 con il quale sono stati approvati i modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti ai sensi dell'art. 24 del gia' citato regolamento di autonomia finanziaria;
Visto il progetto di bilancio preventivo della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2003, predisposto dal Servizio del bilancio sulla base delle indicazioni del Segretario generale, recante una previsione di entrata e di spesa pari ad Euro 224.915.012 in termini di competenza;
Vista la tabella C annessa alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2003);
Sentiti il Consiglio di presidenza nell'adunanza del 17-18 dicembre 2002, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti nella riunione del 27 novembre 2002;
Decreta:
E' approvato il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2003, quale risulta dal testo allegato al presente decreto.
Il presente decreto, unitamente al bilancio di previsione, sara' inviato ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministro dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 31 dicembre 2002
Il Presidente: Staderini
 
BILANCIO DI PREVISIONE DELLA CORTE DEI CONTI PER L'ESERCIZIO
FINANZIARIO 2003

Nota preliminare
Il bilancio di previsione della Corte dei conti relativo all'esercizio finanziario 2003 e' stato predisposto seguendo lo schema gia' adottato per il passato esercizio.
Detto bilancio e il corrispondente conto finanziario:
seguono uno schema piu' aderente all'impostazione propria del bilancio dello Stato o di Istituzioni dotate, come la Corte dei conti, di autonomia finanziaria;
sono stati adeguati all'assetto organizzativo definito nel regolamento di organizzazione degli Uffici amministrativi del 18 luglio 2001;
rispondono ai criteri di semplificazione di cui all'art. 1, comma 6, del decreto legislativo 279/1997.
Lo schema prevede un bilancio "politico", ripartito in unita' previsionali di base, che viene approvato dall'organo di vertice dell'istituto, ed un bilancio "amministrativo", il cui contenuto e' illustrato in allegati tecnici.
Le unita' previsionali di base, coincidenti per numero con i centri di responsabilita', sono articolate su quattro livelli. Il primo livello e' rappresentato dalle relative spese; il secondo e' costituito dai titoli, distinguendo la spesa che afferisce alla gestione corrente da quella in conto capitale; nel terzo le spese sono individuate in grandi aggregati (le spese correnti: in spese di funzionamento, per il personale e per beni e servizi; per gli interventi; gli oneri comuni e i trattamenti di quiescenza, integrativi e sostitutivi. Quelle in conto capitale: spese per i soli investimenti); il quarto livello individua le UPB con l'ufficio che gestisce o e' destinatario delle risorse ovvero secondo la natura economica (o finalita) della spesa.
Tra gli allegati del bilancio di previsione viene mantenuto il quadro riassuntivo delle spese ripartite per classificazione economica, ora costituite dalle unita' previsionali di base al secondo e terzo livello, prescindendo dalla ripartizione delle risorse per centri di responsabilita' amministrativa (costituiti ora dal primo livello di UPB).
Alla relazione si allega un quadro nel quale le risorse finanziarie vengono riaggregate per funzioni obiettivo di primo e di secondo livello: quattro funzioni obiettivo primarie (controllo - giurisdizione - indirizzo politico-amministrativo - servizi generali) e nove di secondo livello.
Il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003 prevede ancora 3 centri di responsabilita' amministrativa, cui fanno capo altrettante UPB: il Segretariato generale; il Servizio per gli affari generali e il Servizio per la gestione delle Risorse umane e la formazione.
Tutte le risorse finanziarie relative al funzionamento degli Uffici regionali sono inserite nella UPB affidata al centro di responsabilita' Servizio affari generali. Tale centro e' competente anche per tutte le spese di funzionamento degli Uffici centrali con esclusione di alcune assegnate, in ragione della loro specificita', al centro di responsabilita' Segretariato generale.
Le spese del personale sono ripartite in modo che tutte quelle che riguardano il personale di magistratura facciano capo al Segretariato generale e le spese per il personale amministrativo al Servizio per la gestione delle Risorse umane e la formazione.
La predisposizione del bilancio di previsione della Corte dei conti, per l'esercizio finanziario 2003, risente della pesante riduzione operata nelle risorse economiche assegnate all'istituto da parte del Ministero dell'economia e delle finanze (tabella C allegata al disegno di legge finanziaria 2003).
Tale riduzione va ad aggiungersi a quella altrettanto pesante - successivamente temperata nel corso dell'anno con una assegnazione integrativa (6.000.000 di Euro) - gia' operata nel corso del 2002.
In percentuale le riduzioni operate sono state, rispetto all'esercizio di riferimento, del 4,52% nel 2002 e del 10,33% nel 2003.
Considerato che i compensi per il personale e le somme dovute a titolo di imposta e per oneri sociali a carico dell'Amministrazione sono insopprimibili, cosi' come sono da ritenersi ineludibili le spese da sostenersi in applicazione di norme di legge, di contratti pluriennali o di contratti di utenza con aziende erogatrici di beni e servizi; le spese di giustizia; le spese per fitto dei locali ed oneri accessori; le spese per risarcimenti giudiziari; ecc., appare in tutta evidenza che i tagli operati si ripercuotono essenzialmente sulla restante spesa destinata al funzionamento dell'Istituto, alla formazione e agli investimenti.
Gli importi di alcune voci di spesa hanno subito, rispetto all'esercizio passato, abbattimenti drastici:
intorno al 50% la spesa informatica (passata da Euro 14.495.474 del 2002 a Euro 8.200.000 nel 2003); superiore al 50% le spese per gli investimenti di competenza del Servizio affari generali diverse da quelle destinate ai sistemi informativi (Euro 1.298.924 nel 2002, Euro 612.000 nel 2003).
Per mancanza di fondi, per il 2003, l'attivita' di formazione, a parte le ipotesi di interventi non onerosi, potra' essere programmata solo in presenza di risorse che aggiuntivamente dovessero rendersi disponibili nel corso dell'esercizio.
Anche la previsione per il fondo di riserva e' assolutamente inadeguata (100.000 Euro nel 2003 a fronte di 1.298.260 del 2002), tale da consentire solo manovre compensative minime.
Particolarmente significativo e' il trend in diminuzione che ha caratterizzato le spese di "funzionamento" degli Uffici centrali e regionali facenti capo al Servizio affari generali, passate da Euro 28.060.490 del 2001, ad Euro 20.683.300 nel 2002, ad una previsione di Euro 18.535.000 per il 2003. Con riferimento alla spesa informatica si sottolinea come il relativo settore, gia' penalizzato nel passato esercizio, veda in quello corrente un ulteriore grave ridimensionamento. Il taglio e' molto piu' penalizzante di quello operato nei confronti dei Ministeri che riguarda il 10% delle spese correnti, esclusi gli impegni assunti per contratti gia' perfezionati.
Previsioni di bilancio per l'esercizio 2003
A) Entrate
Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti (cap. 110), iscritto nel cap. 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (UPB 3.1.5.10), risulta fissato, per l'esercizio 2003, in Euro 213.563.000, sia in termini di competenza che di cassa (schema del disegno di legge finanziaria 2003).
Le altre voci di entrata sono costituite dal rimborso, da parte della Regione siciliana, dei canoni di locazione dell'immobile sito in via Cordova a Palermo (cap. 122) e da quelle entrate che, a vario titolo, si prevede che potranno affluire al bilancio dell'istituto, compresi i rimborsi dei compensi anticipati al proprio personale comandato o collocato fuori ruolo presso altre amministrazioni (cap. 120).
Il cap. 123 riguarda sostanzialmente partite di giro e trova la sua esatta corrispondenza nel capitolo di spesa 630 (UPB 2.1.3.1.).
Infine, l'avanzo di amministrazione (cap. 130), stimato, per il 2003, in Euro 10.000.000 si discosta notevolmente dai livelli dei passati esercizi (Euro 17.398.003 nel 2001, Euro 21.237.744,98 nel 2002). Esso e' formato dalla somma dei minori impegni residui perenti al 31 dicembre 2002, circa Euro 2.400.000, e dall'ammontare delle prevedibili economie al termine dell'esercizio nei vari capitoli di spesa stimate in circa 7.600.000 Euro. Va peraltro sottolineato che Euro 854.366 sono vincolati, quanto alla destinazione dei compensi da erogare, nell'esercizio in corso e nei successivi, ai lavoratori co.co.co. presso le strutture siciliane (capitoli 254 e 255 della spesa).
In conclusione le entrate previste per l'esercizio finanziario 2003 sono le seguenti:
cap. 110 Fondo per il funzionamento della Corte dei conti 213.563.000;
Cap. 120 Entrate eventuali e diverse 520.000;
Cap. 121 Proventi e contributi eventuali derivanti dall'attivita' del Seminario permanente dei controlli p.m.
Cap. 122 Rimborso da parte della Regione siciliana dei canoni corrisposti dalla C.d.c. per le locazioni di immobili 826.331;
Cap. 123 Depositi cauzionali eventuali e provvisori, anticipazioni e partite di giro varie 5.681;
Cap. 130 Avanzo di amministrazione dall'esercizio finanziario precedente 10.000.000;
Totale delle entrate previste 224.915.012.
B) Spese
Le risorse finanziarie relative al bilancio di previsione per l'esercizio 2003 sono suddivise tra le unita' varie previsionali di base, al cui primo livello corrispondono i tre centri di responsabilita' amministrativa.
Nell'attuale schema di bilancio sono confrontabili solo i dati storici relativi ai singoli capitoli e quelli degli aggregati derivanti dalla classificazione economica delle spese (ora individuati nel terzo livello delle UPB); dati esposti nel quadro riassuntivo che segue l'allegato tecnico per capitoli.
Pertanto, solo a questi ultimi e' possibile fare riferimento per una valutazione comparativa delle risorse finanziarie disponibili per il funzionamento della Corte dei conti rispetto a quelle degli esercizi precedenti.
La gestione finanziaria dell'esercizio 2003 avra' a disposizione entrate pari ad Euro 224.915.012 e quindi minori risorse, rispetto all'esercizio 2002, pari ad Euro 25.907.624,98 corrispondenti a circa 50,164 miliardi di lire.
Cio' comporta che, tutti i programmi di spesa, predisposti dai titolari dei centri di responsabilita', dovranno essere rivisti ed in alcuni casi anche i contratti in essere dovranno essere rinegoziati con i fornitori favorendo, attraverso i risparmi conseguiti, le preminenti esigenze di servizio.
Si passa ora di seguito ad esaminare i capitoli di spesa piu' significativi seguendo la classificazione delle UPB ed i rispettivi codici numerici.
1. Segretariato generale
Le minori risorse disponibili nell'esercizio finanziario 2003 comportano, come gia' detto, una riduzione contenuta degli stanziamenti per le spese di personale (fatte alcune eccezioni) ed un taglio, molto consistente, dei fondi da destinarsi all'acquisizione di beni e servizi.
Complessivamente, risultano assegnati al centro di responsabilita' n. 1 Euro 102.906.245 con un minore importo, rispetto all'anno 2002, di 11.702.132 Euro.
Nell'ambito del centro di responsabilita' i maggiori tagli sono stati operati a carico degli stanziamenti destinati alla formazione, i cui capitoli di spesa (411 e 431) vengono portati in bilancio solo per memoria, mentre il cap. 423, riguardante il Seminario permanente sui controlli, e' stato ridotto da 276.583 a 166.085 Euro. Soltanto una eventuale integrazione del Fondo di funzionamento potra' permettere di fruire di ulteriori risorse in questo qualificante settore. Fortemente penalizzato e' anche il capitolo 437, relativo alle spese di manutenzione e di gestione del sistema informativo automatizzato, ridotto da Euro 5.319.506 a Euro 2.800.000.
Sensibili diminuzioni ha subito, inoltre, il capitolo per le missioni (cap. 213).
La spesa relativa agli stipendi del personale di magistratura, disaggregata in modo da evidenziarne in singoli capitoli gli oneri sociali a carico dell'Amministrazione (cap. 203), l'IRAP (cap. 202), gli stipendi al netto di tali oneri (cap. 201), ammonta complessivamente ad Euro 94.038.060, sostanzialmente in linea con quella del 2002.
Detto importo non tiene conto dell'adeguamento triennale ex art. 2 della legge n. 27 del 1981, per il quale non potra' che richiedersi adeguata integrazione al Ministero dell'economia e delle finanze.
La spesa riguardante gli oneri comuni, disaggregata nei capitoli 600, 601 e 602, ha una incidenza sul corrente bilancio pressoche' irrilevante. Da segnalare la modestissima quantificazione dell'ammontare, rispetto all'anno precedente, per il fondo di riserva. Cio' rappresenta indubbiamente un grave handicap se si considera che per la funzione precipua che riveste, cioe' quella di fronteggiare eventuali oneri non prevedibili al momento della predisposizione del bilancio di previsione, il fondo di riserva dovrebbe avere invece una congrua consistenza.
Particolarmente pesanti sono le riduzioni che hanno interessato i capitoli relativi alle spese di investimento. Il cap. 700 (spese per l'informatica di servizio) e' stato ridotto da 7.197.483 a 3.000.000 Euro; il cap. 710 (spese per acquisto di mobili, arredi, attrezzature ed apparecchiature non informatiche) viene riportato per memoria; il cap. 711 (spese per acquisto di dotazioni librarie per la biblioteca centrale) e' stato sostanzialmente dimezzato (Euro 144.608 nel 2002, Euro 70.000 nel 2003).
2. Servizio affari generali
Tutti i capitoli inseriti nel quarto livello di UPB 2.1.1.1. "Uffici centrali" sono finalizzati alle spese di funzionamento degli Uffici di Roma.
Le risorse assegnate al Servizio ammontano complessivamente a 19.152.681 Euro, con una riduzione pari a circa il 16% rispetto a quelle dell'esercizio 2002 (Euro 22.687.905).
Nell'ottica di una generale riduzione degli stanziamenti operata, al Servizio sono state assegnate risorse che consentano almeno di evitare la paralisi di alcuni servizi indispensabili per il minimo funzionamento degli Uffici interessati. Gia' nel corso dell'esercizio 2002 le risorse a disposizione erano state notevolmente ridotte (Euro 28.060.490 nel 2001, Euro 22.687.905 nel 2002), al punto da produrre gravi difficolta' di ordine gestionale.
La stesura delle previsioni e' stata operata privilegiando esclusivamente le spese che si presentano come assolutamente incomprimibili, pena la mancata erogazione di servizi essenziali.
Le risorse previste per il funzionamento degli Uffici ammontano complessivamente ad Euro 18.535.000, con una diminuzione del 10,38% rispetto a quelle del 2002 e di circa il 34% rispetto al 2001.
Al quarto livello di UPB 2.1.1.2. "Uffici centrali e regionali" appartengono i capitoli concernenti spese che possono essere destinate al funzionamento tanto degli Uffici centrali che degli Uffici regionali, in questo secondo caso, esse potranno essere gestite direttamente dal Servizio affari generali, oppure dai centri di spesa regionali attraverso la messa a disposizione di fondi a favore dei funzionari delegati.
Nel quarto livello di UPB 2.1.1.3, 2.1.1.4 e 2.1.1.5 sono previste le spese di funzionamento rispettivamente per le Sezioni di controllo regionali; per le Sezioni giurisdizionali regionali e per le Procure regionali.
Gli stanziamenti dei singoli capitoli sono, di norma, gestiti dai centri di spesa regionali con i fondi messi a loro disposizione attraverso gli ordini di accreditamento emessi dal Servizio di bilancio su indicazione del Servizio affari generali, salvo che questo ritenga, in casi specifici (ad es. spese comuni a piu' centri di spese regionali), di provvedere direttamente alla attivita' contrattuale relativa a lavori o forniture di beni e servizi.
Con riferimento ai capitoli di spesa piu' significativi si forniscono i seguenti elementi di riferimento segnalati dal dirigente generale del Servizio affari generali, con propria nota:
capp. 442, 462, 472, 482 - prevedono le spese da sostenersi in applicazione di norme di legge, di Regolamenti o di contratti di utenza con aziende erogatrici di beni e servizi. Per contenere i costi sono state ridotte le prestazioni per il servizio di pulizia richiedendo, per il 90% della superficie interessata dal servizio, uno standard qualitativo di livello basso;
capp. 443, 463, 473, 483 - riguardano il funzionamento degli Uffici. Tuffi gli stanziamenti, gia' ridotti nel 2002, sono stati ulteriormente rivisti al ribasso;
capp. 445, 465, 475, 485 - spese per la manutenzione, riparazione ed adattamento dei locali e dei nuovi impianti. Anche in questo caso, con particolare riferimento agli Uffici centrali, sono state riviste al ribasso le offerte della Societa' aggiudicataria della gara CONSIP;
capp. 446, 466, 476, 486 - sara' operata, tra l'altro, una drastica riduzione di tutte le linee dirette, sia al centro che in periferia. Sono state eliminate le spese relative all'acquisto del sistema di regia e per l'espletamento di video conferenze;
cap. 454 - spese per convenzioni in materia di sicurezza. E' stata completamente eliminata, per il 2003, la possibilita' di avvalersi di consulenti esterni per questioni in materia di sicurezza. Cosi' pure e' stata drasticamente ridotta la spesa relativa alle prestazioni sanitarie connesse con la prevenzione e sicurezza.
Nell'ambito del terzo livello di UPB 2.2.1, denominato "Investimenti", sono individuati un quarto livello di UPB e i capitoli riguardanti le spese per l'acquisto di beni durevoli (mobili, arredi, attrezzature ed apparecchiature non informatiche) sia per gli Uffici centrali (cap. 740) che per quelli regionali (cap. 760-770-780). Per questi ultimi Uffici esistono altresi' capitoli per investimenti in dotazioni librarie (cap. 761-771-781) per le biblioteche regionali (il corrispondente capitolo per la Biblioteca centrale - cap. 711 - e' inserito nella UPB 1.2.1.2 gestita dal Segretario generale). Anche in questi casi la ripartizione delle somme tra i centri di spesa regionali sara' operata sulla base di un piano predisposto dal Segretario generale, ai sensi dell'art. 11 del vigente regolamento di autonomia finanziaria.
Con particolare riferimento al capitolo 740, relativo alle spese per l'acquisto di mobili, arredi e attrezzature ed apparecchiature non informatiche, e' stata mantenuta la previsione di spesa per l'acquisto degli arredi per il CUS (Centro Unificato di Servizi) i cui lavori di ristrutturazione, da realizzarsi a cura del Provveditorato alle OO.PP. per il Lazio, sono in corso di ultimazione.
Sia il capitolo 741 per l'acquisto di dotazioni librarie per la biblioteca centrale che i corrispondenti capitoli della periferia (761, 771, 781) hanno avuto assegnazioni certamente non esaustive, che potranno essere incrementate ove si ottenga una integrazione del Fondo di funzionamento.
3. Servizio per le risorse umane e la formazione.
Le risorse assegnate per l'esercizio 2003 al centro di responsabilita' n. 3 ammontano complessivamente ad Euro 102.856.086 con una riduzione di circa il 10% rispetto alle assegnazioni del 2002 (Euro 113.526.354,98). Si e' in sostanza ritornati ai livelli di spesa del 2001 (Euro 101.061.038).
Nel quarto livello di UPB 3.1.1.1. sono inseriti tutti i capitoli concernenti le spese di funzionamento relative al personale amministrativo, e quindi il trattamento economico fondamentale ed accessorio, le missioni, i buoni pasto e la formazione. Anche su tali spese e' stato inevitabile procedere a riduzioni di stanziamenti ove ritenuto possibile.
Per mancanza di fondi sufficienti, ed in attesa della soluzione del problema dei saldi compensativi attesa dal Ministero dell'economia ai sensi dell'art. 18, comma 20, della legge 28 dicembre 2001, n. 449, il capitolo 257, relativo al rimborso alle Amministrazioni pubbliche dei compensi corrisposti al proprio personale in posizione di comando o fuori ruolo presso la Corte dei conti, compresi i relativi oneri, e' stato riportato in bilancio per memoria.
Per quanto riguarda il cap. 261 "Fondo unico di amministrazione", lo stanziamento e' stato, al momento, previsto in misura ridotta rispetto agli esercizi passati, in attesa di una piu' puntuale rideterminazione delle poste variabili relative allo stesso; rideterminazione che sara' possibile solo in sede di assestamento di bilancio sulla base dei criteri indicati dall'art. 31 del C.C.N.L. biennio economico 1998-99 e dall'art. 6 biennio economico 2000-2001.
Particolarmente pesante e' il taglio operato sui fondi del cap. 263 relativo alle spese per missioni del personale amministrativo: Euro 380.000, con una riduzione pari al 54,90% rispetto all'esercizio 2002 (Euro 842.534) e al 69,44% rispetto al 2001 (Euro 1.243.112).
Considerazioni finali sulla programmazione della spesa
La forte compressione della spesa per beni, servizi ed investimenti - gia' verificatasi nell'esercizio 2002 - che caratterizzera' il 2003, non potra' perpetuarsi negli esercizi successivi senza provocare problemi di funzionamento per tutti gli Uffici. Particolarmente grave si rivela la situazione del settore della informatizzazione dell'istituto.
L'informatica costituisce - anche in relazione al regolamento di organizzazione - una componente strutturale di spesa, dalla quale non si puo' prescindere nella formulazione delle previsioni di bilancio. Cio' comporta che, per assicurare lo stesso funzionamento dei servizi della Corte, la spesa informatica deve essere mantenuta su una soglia compatibile con l'operativita' dei sistemi informativi. Un taglio eccessivo ne compromette l'efficienza e determina l'inutilita' dei rilevanti investimenti effettuati negli anni passati.
Il fabbisogno finanziario necessario alle occorrenze dell'anno, quantificato dal Responsabile dei sistemi informativi della Corte dei conti, ammonta, per il 2003, ad Euro 15.766.680, di cui Euro 9.704.998 per spese obbligatorie o indeclinabili.
Si intuisce come il livello delle risorse previste in bilancio per l'anno corrente, ove non congruamente aumentato nel corso dell'esercizio, potrebbe produrre il blocco dei cablaggi, sia delle sedi romane sia di quelle regionali, e il ridimensionamento delle attivita' della rete unitaria della pubblica amministrazione (RUPA), con ripercussioni sulla erogazione di servizi informatici di base (posta elettronica, intranet, ecc).
Non sara', inoltre, possibile procedere all'acquisizione di apparecchiature, di pacchetti applicativi e di licenze. Si dovranno tagliare gli oneri per l'help desk a magistrati e funzionari, nonche' i fondi da assegnare ai funzionari regionali.
Si potra' garantire il solo esercizio del S.I. del segretariato generale, per il pagamento degli stipendi ed i connessi adempimenti fiscali; il mero funzionamento del S.I. integrato RGS-Cdc e la conduzione e la manutenzione dei sistemi della procura e della giurisdizione, rinunciando a tutte le attivita' di sviluppo degli stessi.
Si dovra', in particolare, accantonare il progetto "Sistema informativo integrato amministrativo-contabile" (SIIAC), mentre l'innovativo progetto per la Sezione autonomie dovra' essere necessariamente finanziato mediante il reperimento di altre risorse.
In momenti di difficolta', si impone ogni sforzo creativo per la ricerca, da un lato, di nuove fonti finanziarie e per la razionalizzazione della spesa, dall'altro, in modo da massimizzare le economie.
Sotto il primo profilo, potrebbe essere incrementata la cessione di servizi all'esterno, la ricerca di sponsorizzazioni, l'offerta di prestazioni ad alto valore scientifico del resto gia' prevista per il Seminario permanente nel campo della formazione.
Quanto al secondo aspetto, e' operante, per ogni approfondimento, di un gruppo di lavoro che individui strumenti ed ambiti di risparmio per una gestione oculata delle risorse a disposizione da parte dei vari centri di spesa, le cui proposte dovrebbero essere tradotte in direttive specifiche del Segretario generale.
Valutazione di cassa
Il fondo cassa, alla fine dell'esercizio 2002, si attestera' su 93 milioni di Euro, mentre le somme ancora rimaste da versare alla Banca d'Italia, per pagamenti effettuati a tutto il 31 dicembre, sono pari a 68.300.000 Euro ai quali dovranno sommarsi i pagamenti da rimborsare per ulteriori impegni assunti alla stessa data per 15.000.000 Euro calcolati in via presuntiva.
L'andamento della gestione di competenza determinera' l'ulteriore effettivo fabbisogno sulla base dei rimborsi da effettuare nel corso del 2003.
 
Allegati

----> vedere allegati da pag. 18 a pag. 32 della G.U. <----
 
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