IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2002, n. 401; Visto l'art. 107, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2001, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2002, lo stato di emergenza nel territorio del comune di La Spezia a seguito dei dissesti idrogeologici verificatisi in localita' Marinasco. Vista la richiesta n. 66/MS del 23 novembre 2002 del prefetto di La Spezia - Commissario delegato per il superamento dell'emergenza derivante dal dissesto idrogeologico che interessa la localita' di Marinasco nel comune di La Spezia; Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; Considerato che e' stata avviata la progettazione di interventi quali la regimazione delle acque superficiali, il consolidamento strutturale delle aree in cui sono ubicati il cimitero e la Pieve di Marinasco, nonche' sono in corso ulteriori indagini geognostiche, per cui l'emergenza non puo' ritenersi conclusa; Acquisita l'intesa della regione Liguria e di cui alla nota del 19 dicembre 2002 del Dipartimento trasporti, infrastrutture e protezione civile; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 10 gennaio 2003; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2003, lo stato di emergenza nel territorio del comune di La Spezia a seguito dei dissesti idrogeologici verificatisi in localita' Marinasco. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 gennaio 2003 Il Presidente: Berlusconi |