Gazzetta n. 50 del 1 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 10 gennaio 2003 |
Determinazione della quota variabile dell'imposta sul valore aggiunto da attribuire alla regione Sardegna per gli anni 2000 e 2001. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto l'art. 8 dello statuto speciale per la Sardegna approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, come sostituito dall'art. 1 della legge 13 aprile 1983, n. 122, nel quale sono elencate le entrate attribuite alla regione Sardegna; Considerato che, ai sensi del menzionato art. 8, primo comma, lettera g), dello statuto sardo, alla regione Sardegna deve essere devoluta una quota dell'imposta sul valore aggiunto, riscossa sul territorio regionale, compresa quella all'importazione, al netto dei rimborsi effettuati ai sensi dell'art. 38-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, da determinarsi per ciascun anno finanziario, d'intesa tra lo Stato e la regione stessa, in relazione alle spese necessarie ad adempiere le normali funzioni regionali; Visto l'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, n. 250, recante norme di attuazione dello statuto citato, il quale stabilisce che la quota variabile del tributo da devolvere alla regione Sardegna, ai sensi del richiamato art. 8 dello statuto regionale, deve essere fissata per ciascun anno con decreto dei Ministri del tesoro e delle finanze, d'intesa con il presidente della stessa regione; Visto l'art. 55 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha soppresso il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ed il Ministero delle finanze ed ha istituito il Ministero dell'economia e delle finanze; Considerato che si rende necessario determinare la quota dell'imposta sul valore aggiunto, di cui all'art. 8, primo comma, lettera g) della citata legge costituzionale n. 3/1948, come sostituito dall'art. 1 della legge n. 122/1983, per gli anni finanziari 2000 e 2001; Ritenuto che l'ammontare della somma da devolvere alla regione Sardegna, quale quota dell'imposta sul valore aggiunto per gli anni 2000 e 2001 deve essere individuata tenendo conto della somma di lire 353.064.000.000 spettante per il 1999, incrementata del tasso programmato di inflazione dell'1,2 per cento per il 2000, e di una ulteriore percentuale dell'1,7 per cento pari al tasso programmato di inflazione per il 2001, in ottemperanza all'ordine del giorno n. 9-2157-B.10 approvato dal Senato il 22 dicembre 1995, che impegna il Governo a quantificare la quota variabile da corrispondere annualmente alla Sardegna adattando un incremento pari al tasso programmato d'inflazione; Visto il parere del Dipartimento per le politiche fiscali manifestato con nota n. 25239/02/DPF/UFF del 30 settembre 2002; Considerato che il presidente della regione Sardegna, con le note n. 2580 del 10 aprile 2001 e n. 1940 del 18 marzo 2002, ha espresso l'accordo sulla determinazione della quota variabile dell'imposta sul valore aggiunto da attribuire, in relazione alle spese necessarie ad adempiere le normali funzioni regionali, per gli anni 2000 e 2001 rispettivamente in lire 357.301.000.000, corrispondenti a euro 184.530.567 e in lire 363.375.000.000, corrispondenti a euro 187.667.525; Considerato che l'imposta sul valore aggiunto riscossa nel territorio della regione Sardegna, relativa sia agli scambi interni che alle importazioni, al netto dei rimborsi effettuati ai sensi dell'art. 38-bis del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 633 e successive modificazioni, ammonta a lire 1.623.139.085.602 nell'anno 2000 e a lire 1.450.463.222.075 nell'anno 2001; Considerato che sono da ritenersi provvisori i dati relativi ai rimborsi in conto fiscale operati nell'anno 2001, utili ai fini della quantificazione del gettito dell'imposta sul valore aggiunto riscosso nella regione Sardegna, e che tale quantificazione non incide sulla determinazione della quota variabile; Ritenuto che la somma da devolvere alla regione Sardegna, quale quota dell'imposta sul valore aggiunto per gli anni 2000 e 2001, dovra' far carico, al capitolo n. 2791, nell'ambito dell'u.p.b. 4.1.2.12, dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2003, il cui stanziamento viene, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, elevato mediante corrispondente riduzione del fondo per l'attuazione dell'ordinamento delle regioni a statuto speciale iscritto al capitolo n. 2797, del citato stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per lo stesso anno 2003; Decreta: Art. 1. Ai sensi dell'art. 8 dello statuto regionale, come sostituito dall'art. 1 della legge 13 aprile 1983, n. 122, alla regione Sardegna e' attribuita, per l'anno finanziario 2000, una quota dell'imposta sul valore aggiunto riscossa nel territorio della regione pari al 22,012963 per cento della precitata somma di lire 1.623.139.085.602 (lire 357.301.000.000 corrispondenti a euro 184.530.567) e, per l'anno finanziario 2001, una quota dell'imposta sul valore aggiunto riscossa nel territorio della regione pari al 25,052342 per cento della precitata somma di lire 1.450.463.222.075 (lire 363.375.000.000 corrispondenti a euro 187.667.525). |
| Art. 2. La spesa derivante dal presente decreto gravera' sul capitolo n. 2791 - u.p.b. 4.1.2.12, dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2003 per complessivi euro 372.198.092. Il relativo stanziamento sara' all'uopo integrato mediante corrispondente riduzione delle somme iscritte, nello stato di previsione dello stesso Ministero per il medesimo anno finanziario 2003, al capitolo n. 2797 - u.p.b. 4.1.2.12. Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 gennaio 2003 Il Ministro: Tremonti Registrato alla Corte dei conti il 4 febbraio 2003 Ufficio di controllo sui Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 354 |
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