Gazzetta n. 63 del 17 marzo 2003 (vai al sommario)
AGENZIA DELLE ENTRATE
PROVVEDIMENTO 25 febbraio 2003
Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2003, nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo nonche' nelle schede riguardanti la scelta della destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF. Approvazione delle istruzioni per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei caf-dipendenti.

IL DIRETTORE DELL'AGENZIA

In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento,
Dispone: 1. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2003 da parte dei CAF-dipendenti. 1.1. I CAF-dipendenti devono trasmettere in via telematica i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2003 e nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, secondo le specifiche tecniche di cui all'Allegato A del presente provvedimento. 1.2. I CAF-dipendenti che comunicano ai sostituti d'imposta i dati contenuti nei modelli 730-4 e 730-4 integrativo, relativi ai redditi 2002, mediante supporti informatici, devono osservare le specifiche tecniche di cui all'Allegato B del presente provvedimento. 1.3. I CAF-dipendenti che ricevono, quali intermediari, dai sostituti d'imposta le buste contenenti le schede per la scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, devono trasmettere in via telematica i relativi dati secondo le specifiche tecniche di cui all'Allegato C del presente provvedimento. 2. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2003 da parte dei sostituti d'imposta. 2.1. I sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale nell'anno 2003 devono trasmettere in via telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato, i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2003, osservando le specifiche tecniche di cui all'Allegato A del presente provvedimento. 3. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2003 da parte degli intermediari abilitati. 3.1. Gli intermediari abilitati devono trasmettere in via telematica i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2003 e nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, 730-1, consegnati dai sostituti d'imposta che hanno prestato assistenza fiscale, secondo le specifiche tecniche contenute, rispettivamente, nell'Allegato A e nell'Allegato C al presente provvedimento. 4. Istruzioni per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti. 4.1. Per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti devono essere seguite le istruzioni contenute nell'Allegato D al presente provvedimento.
Motivazioni: Con il provvedimento 10 gennaio 2003, pubblicato nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 22 del 28 gennaio 2003, sono stati approvati i modelli 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d'imposta, 730-2 per il C.A.F., 730-3, 730-4, 730-4 integrativo, con le relative istruzioni, nonche' la bolla per la consegna del modello 730-1, concernenti la dichiarazione semplificata agli effetti dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare nell'anno 2003 da parte dei soggetti che si avvalgono dell'assistenza fiscale. Tale provvedimento prevede, tra l'altro, che i CAF-dipendenti e i sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale nell'anno 2003 devono trasmettere in via telematica all'Agenzia delle entrate i dati contenuti nelle dichiarazioni modello 730/2003 da loro elaborati, osservando le specifiche tecniche approvate con successivo provvedimento. Per cio' che concerne la trasmissione dei dati contenuti nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, i CAF-dipendenti devono trasmetterli direttamente in via telematica, mentre i sostituti d'imposta devono consegnare le buste che contengono le predette schede ad una banca convenzionata o ad un ufficio postale o ad un intermediario abilitato, per le cui modalita' di consegna si fa rinvio a quanto disposto dal citato provvedimento del 10 gennaio 2003, di approvazione del modello 730/2003. Detto provvedimento stabilisce, inoltre, che nel caso in cui i dati contenuti nei modelli 730-4 e 730-4 integrativo siano comunicati ai sostituti d'imposta, da parte dei CAF-dipendenti, mediante supporti informatici, devono essere osservate le specifiche tecniche stabilite con successivo provvedimento. Pertanto, al fine di dare attuazione alle predette disposizioni, con il presente provvedimento sono definiti: nell'Allegato A, il contenuto e le specifiche tecniche da adottare per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle entrate dei dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2003, da parte dei sostituti d'imposta, dei CAF-dipendenti e degli intermediari abilitati che hanno assunto tale incarico; nell'Allegato B, le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei modelli 730-4/2003 e 730-4/2003 integrativo, da osservare da parte dei CAF-dipendenti che comunicano ai sostituti d'imposta i dati contenuti in tali modelli mediante supporti informatici; nell'Allegato C, le specifiche tecniche per l'invio dei dati riguardanti la scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF da parte dei CAF-dipendenti e degli intermediari abilitati che hanno assunto tale incarico; nell'Allegato D, le istruzioni per lo svolgimento da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale prestata. Si riportano i riferimenti normativi del presente provvedimento. Attribuzioni del direttore dell'Agenzia delle entrate. Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 57; art. 62; art. 66; art. 67, comma 1; art. 68, comma 1; art. 71, comma 3, lettera a); art. 73, comma 4); Statuto dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (art. 2, comma 1); Decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 febbraio 2001. Disciplina normativa di riferimento. Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni: disposizioni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni: norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni; Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e successive modificazioni: regolamento recante modalita' per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attivita' produttive e all'imposta sul valore aggiunto; Decreto del Ministero delle finanze 31 luglio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 12 agosto: modalita' tecniche di trasmissione telematica delle dichiarazioni e dei contratti di locazione e di affitto da sottoporre a registrazione, nonche' di esecuzione telematica dei pagamenti, come modificato dal decreto del Ministero delle finanze 24 dicembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 306 del 31 dicembre 1999, nonche' dal decreto del Ministero delle finanze 29 marzo 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2000; Decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164, e successive modificazioni: regolamento recante norme per l'assistenza fiscale resa dai Centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti, dai sostituti di imposta e dai professionisti; Provvedimento 10 gennaio 2003, pubblicato nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 22 del 28 gennaio 2003: approvazione dei modelli 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d'imposta, 730-2 per il C.A.F., 730-3, 730-4, 730-4 integrativo, con le relative istruzioni, nonche' della bolla per la consegna del modello 730-1, concernenti la dichiarazione semplificata agli effetti dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare nell'anno 2003 da parte dei soggetti che si avvalgono dell'assistenza fiscale. Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 25 febbraio 2003
Il direttore: Ferrara
 
ALLEGATO A

Specifiche tecniche per la trasmissione telematica Modello 730/2003

CONTENUTO E CARATTERISTICHE TECNICHE DEI DATI DELLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI MODELLO 730/2003 DA INVIARE ALL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
IN VIA TELEMATICA

1. AVVERTENZE GENERALI

I Sostituti d'imposta, i Centri di Assistenza Fiscale, le societa' e gli enti di grandi dimensioni, nonche' gli intermediari abilitati, trasmettono i dati delle dichiarazioni del Mod. 730, all'Agenzia delle Entrate in via telematica.
Il contenuto e le caratteristiche della fornitura dei dati da trasmettere sono riportati nelle specifiche tecniche di seguito esposte.
Si precisa che una dichiarazione da inviare, i cui dati non sono conformi alle indicazioni delle specifiche tecniche, verra' scartata.
Le modalita' per la trasmissione dei dati in via telematica sono stabilite con il decreto del 31 luglio 1998 (pubblicato nella G.U. del 12 agosto 1998, n. 187) e successive modificazioni.

2. CONTENUTO DELLA FORNITURA

2.1. Generalita'

Ciascuna fornitura dei dati in via telematica si compone di una sequenza di record aventi la lunghezza fissa di 1.900 caratteri.
Ciascun record presente nella fornitura e' contraddistinto da uno specifico "tipo-record" che ne individua il contenuto e che determina l'ordinamento dei record all'interno della fornitura stessa.
I record previsti per la fornitura delle dichiarazioni Mod. 730/2003 sono:

- record di tipo "A": e' il record di testa della fornitura e
contiene i dati identificativi della fornitura e del soggetto
responsabile dell'invio telematico; - record di tipo "B": e' il record contenente i dati relativo al
frontespizio del modello 730/2003; - record di tipo "C": e' il record contenente i dati relativi ai
quadri del mod. 730/2003; - record di tipo "Z": e' il record di coda della fornitura e contiene
alcuni dati riepilogativi della fornitura stessa.

2.2. La sequenza dei record

La sequenza dei record all'interno della fornitura deve rispettare le seguenti regole:

- presenza di un solo record di tipo "A", posizionato come primo
record della fornitura; - per ogni dichiarazione mod. 730/2003 presenza, nell'ordine, di un
unico record di tipo "B" e di tanti record di tipo "C" quanti sono
necessari a contenere tutti i dati presenti nella dichiarazione; i
record di tipo "C" relativi ad una stessa dichiarazione devono
essere ordinati per il campo "Progressivo modulo"; - presenza di un solo record di tipo "Z", posizionato come ultimo
record della fornitura.

Qualora la dimensione complessiva delle dichiarazioni da trasmettere ecceda il limite previsto (1,38 MB compressi), si dovra' procedere alla predisposizione di piu' forniture, avendo cura che i dati relativi a ciascuna dichiarazione siano contenuti nella stessa fornitura.

2.3. La struttura dei record

I record di tipo "A", "B" e "Z" contengono unicamente campi posizionali, ovvero campi la cui posizione all'interno del record e' fissa. La posizione, la lunghezza ed il formato ditali campi sono esposti in dettaglio nelle specifiche di seguito riportate.
In coda ai record di ciascun tipo sono riportati 3 caratteri di controllo, cosi' come descritto in dettaglio nelle specifiche che seguono.
I record di tipo "C" sono invece composti da:

- una prima parte, contenente campi posizionali, avente una lunghezza
di 89 caratteri. In particolare il campo "Progressivo modulo", che
deve essere univoco e crescente nell'ambito di ciascun quadro, deve
riportare il dato presente nell'apposito spazio ("Modello N.") sul
modello cartaceo tradizionale; pertanto, le informazioni relative a
moduli diversi non devono essere riportate su record caratterizzati
da progressivo modulo uguale; si fa presente che anche la
numerazione dei moduli relativi al Coniuge dichiarante deve
iniziare da "00000001"; per i quadri nei quali sul modello cartaceo
non e' previsto in alto a destra l'apposito spazio ("Modello N."),
il campo "Progressivo modulo" deve assumere il valore "00000001"; - una seconda parte, avente una lunghezza di 1.800 caratteri,
costituita da una tabella di 75 elementi da utilizzare per
l'esposizione dei:

1. dati presenti sul modello 730/2003 considerando gli eventuali
abbattimenti effettuati in sede di controllo in conformita' alle
indicazioni presenti nella circolare di liquidazione e di
controllo; 2. dati dichiarati dal contribuente se diversi da quelli calcolati in
fase di controllo da parte del soggetto che presta l'assistenza
fiscale (ad es. se nel campo ED001001 il contribuente ha indicato
800 e non ha compilato il campo ED001000 ma il Caf dalla
documentazione esibita ha riconosciuto solamente 600 nel campo
ED001001 va indicato 471 e nel campo EDD01001 800; se invece il
Caf avesse riconosciuto l'intero importo avrebbe dovuto riportare
nel campo ED001001 il valore 671 senza impostare il campo
EDD01001).

Ciascun elemento e' costituito da un campo-codice di 8 caratteri e da un campo-valore di 16 caratteri.
I dati del tipo 1 sono tutti descritti nelle specifiche di seguito riportate ed il campo-codice ha la seguente struttura:

- primo e secondo carattere che individuano il quadro del modello
730/2003; - terzo, quarto e quinto carattere che individuano il numero di rigo
del quadro; - sesto, settimo ed ottavo carattere che individuano il numero di
colonna all'interno del rigo.

I dati del tipo 2 non sono descritti nelle specifiche ed il campo-codice ha la seguente struttura:

- primo e secondo carattere che individuano il quadro del modello
730/2003; - terzo carattere impostato a "D"; - quarto e quinto carattere che individuano il numero di rigo del
quadro; - sesto, settimo ed ottavo carattere che individuano il numero di
colonna all'interno del rigo.

L'elenco dei campi-codice e la configurazione dei relativi campi-valore e' dettagliatamente descritto nelle specifiche di seguito riportate.
Si precisa che qualora la tabella che costituisce la seconda parte del record di tipo "C" non fosse sufficiente ad accogliere tutti i dati della dichiarazione, sara' necessario predisporre un nuovo record di tipo "C". La presenza di piu' di un record di tipo "C" all'interno di una stessa dichiarazione puo' derivare da due possibili situazioni:

- i dati da registrare sono in numero tale da non poter essere
interamente contenuti nella tabella del record; in tal caso e'
necessario predispone un nuovo record dello stesso tipo con lo
stesso valore del campo "Progressivo modulo"; - i dati da registrare sono relativi a piu' modelli cartacei
caratterizzati da differenti valori del campo posto in alto a
destra ("Modello N."); in questo caso e' necessario predispone piu'
record caratterizzati da differenti valori del "Progressivo
modulo". - una terza parte, di lunghezza il caratteri, destinata ad accogliere
uno spazio non utilizzato di 8 caratteri e 3 caratteri di controllo
del record.

2.4. La struttura dei dati

Campi posizionali

I campi posizionali, vale a dire i campi dei record di tipo "A", "B", "Z" e della prima parte dei record di tipo "C", possono assumere struttura numerica o alfanumerica e per ciascuno di essi e' indicato, nelle specifiche che seguono, il simbolo NU o AN rispettivamente.
L'allineamento dei dati e' a destra per i campi a struttura numerica (con riempimento a zeri dei caratteri non significativi) ed a sinistra per quelli a struttura alfanumerica (con riempimento a spazi dei caratteri non significativi).
I campi posizionali devono essere inizializzati con impostazione di zeri se a struttura numerica e di spazi se a struttura alfanumerica.

Campi non posizionali

I campi non posizionali, vale a dire quelli relativi alla tabella che costituisce la seconda parte dei record di tipo "C" possono assumere una tra le configurazioni riportate nel seguente prospetto:

==================================================================== Sigla Descrizione Allineamento Esempio formato ====================================================================
AN Campo alfanumerico Sinistra ' STRINGA ' --------------------------------------------------------------------
CB Casella barrata Destra ' 1 '

Campo composto da 15
spazi e 1 numero
(che può valere esclusi-
vamente 1)

N.B. Se la casella non è
barrata il campo è da
considerare assente --------------------------------------------------------------------
CF Codice fiscale ===== 'RSSGNN60R30H501U'
(16 caratteri)
Codice fiscale '02876990587 '
(11 caratteri) sinistra --------------------------------------------------------------------
DA Data nel formato Destra ' 1999'
AAAA --------------------------------------------------------------------
DT Data nel formato Destra ' 05051998'
GGMMAAAA --------------------------------------------------------------------
NU Campo numerico Destra ' 1234'
positivo

Campo numerico Destra ' -1234'
negativo --------------------------------------------------------------------
N2 Campo composto da 14 Destra ' 01'
spazi e 2 numeri

(Es. mesi) --------------------------------------------------------------------
PC Percentuale con max Destra ' 100'
3 cifre decimali ' 33,333'

N.B la prima unità intera
prima dei decimali deve
essere sempre riportata
anche se vale 0, in presenza
di decimali significativi --------------------------------------------------------------------
PR Provincia con 2 Sinistra 'PR
caratteri --------------------------------------------------------------------

Tutti gli elementi della tabella che costituisce la seconda parte di record di tipo "C" devono essere inizializzati con spazi.
Come si evidenzia dagli esempi sopra riportati, per tutti gli importi presenti sul modello (positivi o negativi) e' previsto il riempimento con spazi dei caratteri non significativi. In particolare, per i dati numerici che assumono valore negativo e' previsto l'inserimento del simbolo "-" nella posizione immediatamente precedente la prima cifra dell'importo, mentre per i dati positivi non e' in alcun caso previsto l'inserimento del simbolo "+".
Si precisa che tutti i campi del mod. 730/2003 possono assumere esclusivamente valori positivi ad eccezione dei seguenti campi: PL028001, PL028002, PL028003, PL029003, PL037001, PL037002, PL040001 E PL040002.
Nella parte non posizionale del record "C" devono essere riportati esclusivamente i dati della dichiarazione il cui contenuto sia un valore diverso da zero e da spazi.

2.5. Regole generali

Tutti gli importi presenti nella parte riservata all'indicazione dei dati del Mod. 730/2003, sono esposti in unita' di euro con arrotondamento dei centesimi all'unita' piu' prossima (ad es. 55,50 diventa 56; 65, 62 diventa 66; 65,49 diventa 65).
Tutti gli importi devono essere acquisiti cosi' come esposti sul modello.
Con riferimento ai campi non posizionali, nel caso in cui la lunghezza del dato da inserire dovesse eccedere i 16 caratteri disponibili, dovra' essere inserito un ulteriore elemento con un identico campo-codice e con un campo-valore il cui primo carattere dovra' essere impostato con il simbolo "+", mentre i successivi quindici potranno essere utilizzati per la continuazione del dato da inserire. Si precisa che tale situazione puo' verificarsi solo per alcuni campi con formato AN.
Per i calcoli esposti nella colonna "Controlli di rispondenza con i dati della dichiarazione" che comprendono operazioni di moltiplicazione o divisione e' prevista la tolleranza di 1 Euro.
La dichiarazione che non risulta conforme ai controlli indicati nella colonna "Controlli di rispondenza con i dati della dichiarazione" e che non e' stata confermata dal soggetto che ha prestato l'assistenza fiscale impostando ad 1 il relativo "flag conferma" (campo 8 del record B), verra' scartata.
Tutti i caratteri alfabetici devono essere impostati in maiuscolo.

2.6. Il trattamento del Codice Fiscale

Il codice fiscale del dichiarante presente sulla prima facciata del frontespizio della dichiarazione mod. 730/2003, va riportato in duplica nel campo "Codice fiscale del dichiarante" su ogni record che costituisce la dichiarazione stessa.
I codici fiscali riportati nelle dichiarazioni mod. 730/2003 devono essere formalmente corretti.

2.7. Avvertenze particolari per i C.A.F.

Il campo 116 del Record B "Flag Assistenza" deve essere impostato ad "1" nelle dichiarazioni per le quali il C.A.F. ha prestato la propria assistenza; si precisa che tale situazione e' relativa sia al caso di dichiarazioni compilate direttamente dal C.A.F. sulla base della documentazione fornita dal proprio assistito, che nel caso di Modelli 730 precompilati dal contribuente.
Qualora il C.A.F. invece trasmetta telematicamente, in qualita' di intermediario, dichiarazioni per le quali l'assistenza fiscale sia stata erogata da altro soggetto (sostituto), tale flag deve essere impostato a zero.
Nel caso in cui sia impostato ad "1" il campo 116 del Record B "Flag Assistenza", e' obbligatoria l'indicazione del codice fiscale del responsabile dell'assistenza fiscale del C.A.F. che ha firmato il modello 730-3 (prospetto di liquidazione).

----> Vedere Tabelle da pag. 17 a pag. 58 del S.O. <----
 
ALLEGATO B

Specifiche tecniche per la trasmissione dei modelli 730-4/2003 e
730-4/2003 integrativo

SPECIFICHE TECNICHE PER LA TRASMISSIONE DELLE COMUNICAZIONI RELATIVE AL RISULTATO CONTABILE CHE I CENTRI DI ASSISTENZA FISCALE DEVONO
INVIARE AI SOSTITUTI D'IMPOSTA (MODELLO 730-4 E 730-4 INTEGRATIVO)

1. AVVERTENZE GENERALI

I CAF dipendenti sono tenuti ad inviare all'INPS e all'INPDAP la comunicazione con l'esito contabile delle dichiarazioni predisposte relativamente ai contribuenti pensionati, ai fini del conguaglio, a credito o a debito, da effettuare in sede di ritenuta d'acconto.
Le modalita' per la comunicazione di tali dati sono due:

- invio su supporto magnetico;
- trasmissione in via telematica.
I CAF dipendenti possono inoltre utilizzare le modalita' di comunicazione sopra descritte, anche con gli enti pubblici eroganti pensioni e con tutti gli altri datori di lavoro o enti pensionistici privati se tali modalita' sono concordate con gli stessi.

2. CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA DEI DATI SU SUPPORTO MAGNETICO

I tipi di supporto utilizzabili sono i nastri magnetici a cartuccia e a bobina ed i dischetti magnetici.
Ciascuna fornitura su supporto magnetico puo' essere costituita da piu' volumi; in tal caso tutti i volumi della fornitura devono essere dello stesso tipo.

2.1 Nastri magnetici a cartuccia
I nastri magnetici devono rispondere alle seguenti caratteristiche tecniche:

1. dimensioni e tipologia tali da essere elaborati mediante unita'
tipo IBM 3480; 2. numero di tracce = 18; 3. numero di caratteri per pollice = 37.871; 4. tipo di codifica = EBCDIC oppure ASCII con bit di parita'; 5. senza IDRC (la registrazione non deve prevedere la compattazione
hardware).

I nastri magnetici a cartuccia devono essere di tipo "NO LABEL" . La lunghezza di ciascun record logico e' di 470 caratteri; la lunghezza del record fisico e' di 32.640 caratteri, per cui il fattore di bloccaggio e' di 69 record logici.

2.2 Dischetti magnetici

I dischetti magnetici devono rispondere alle seguenti caratteristiche tecniche:

1. tipologia: dischetti da 3.5 pollici doppia faccia, alta densita'
con 512 bytes per settore, con 18 settori per traccia, 80 tracce
per faccia e 1,4 MB di capacita' in formato MS/ DOS; 2. organizzazione sequenziale; 3. tipo di codifica di registrazione ASCII standard; 4. gli ultimi due caratteri di ciascun record devono essere riservati
ai caratteri ASCII "CR" e "LF" (valori esadecimali "0D" e "0A"); 5. lunghezza fissa del record 470 caratteri (comprensivi dei due
caratteri suddetti).

Il nome da assegnare a ciascun file del dischetto e': ASS73003 e deve essere l'unico file contenuto nel dischetto.

2.3 Nastri magnetici a bobina

I nastri magnetici devono rispondere alle seguenti caratteristiche tecniche:

1. dimensioni e tipologia tali da essere elaborati mediante unita'
tipo IBM 3420; 2. numero di tracce = 9; 3. numero di caratteri per pollice = 1.600 oppure 6.250; 4. tipo di codifica = EBCDIC oppure ASCII con bit di parita'.

I nastri magnetici a bobina devono essere di tipo "NO LABEL" . La lunghezza di ciascun record logico e' di 470 caratteri; la lunghezza del record fisico e' di 32.640 caratteri, per cui il fattore di bloccaggio e' di 69 record logici.

2.4 Caratteristiche esterne dei supporti magnetici

Ciascuna fornitura puo' essere costituita da piu' volumi; su ciascun volume deve essere apposta, a cura del soggetto che predispone il supporto, una etichetta esterna contenente le seguenti informazioni:

- numero identificativo e denominazione del C.A.F.; - domicilio fiscale del C.A.F. (via, numero civico, comune e
provincia); - oggetto: comunicazione del risultato contabile Mod. 730 2003/2002; - tipo di codifica (EBCDIC o ASCII), da indicare solo per i nastri
magnetici; - densita' di registrazione (1.600 o 6.250), da indicare solo per i
nastri magnetici a bobina; - sistema operativo (versione e release) utilizzato per produrre i
file (MVS, MS/DOS, VMS, UNIX, ecc.); - hardware utilizzato per produrre il supporto (casa costruttrice e
modello); - numero progressivo di volume; - numero complessivo dei volumi; - eventuale identificativo assegnato dal C.A.F. al supporto; - data di produzione del supporto.

I supporti magnetici devono essere opportunamente confezionati al fine di evitare il loro deterioramento nella fase di trasporto.
A tal riguardo, particolare attenzione e' da porre relativamente all'imballaggio dei dischetti magnetici.
La confezione deve presentare all'esterno una etichetta contenente il mittente e l'oggetto sopra descritti.

3. CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA DEI DATI IN VIA TELEMATICA

Le modalita' per la trasmissione dei dati in via telematica sono analoghe a quelle previste per l'invio delle dichiarazioni all'Agenzia delle Entrate.

4. CONTENUTO DELLA FORNITURA

Ogni fornitura si compone dei seguenti record lunghi 470 caratteri:

- un record di testa (record "0"); - piu' record di tipo "1" relativi ai contribuenti cui il C.A.F. ha
prestato assistenza; - un record di coda (record "9").

Qualora la fornitura sia costituita da piu' supporti magnetici (nastri o dischetti), su ciascuno di essi deve essere presente un solo file contenente un record di testa ed un record di coda.
Per quanto riguarda il contenuto dei campi, si fa riferimento alle specifiche di tracciato, con le seguenti precisazioni:

- il tipo di campo puo' essere: - alfanumerico (AN) - numerico (NU) i dati alfanumerici vanno allineati a sinistra con riempimento a
spazi dei caratteri non significativi i dati numerici vanno allineati a destra, riempiendo di zeri le cifre
non significative; - Tutti gli importi presenti nel Mod.730-4/2003, devono essere
esposti in unita' di euro con arrotondamento dei centesimi
all'unita' piu' prossima (ad es. 55,50 diventa 56; 65, 62 diventa
66; 65, 49 diventa 65). - la rappresentazione dei campi "DATA" dovra' essere nel formato
GGMMAAAA; - il codice fiscale di una persona fisica e' alfanumerico di 16
caratteri; in caso di codice fiscale provvisorio o di persona non
fisica il dato va allineato a sinistra con riempimento di spazi
negli ultimi cinque caratteri; - in caso di dati mancanti impostare a zero i campi numerici, a
spazio i campi alfabetici ed alfanumerici.

Di seguito viene descritto il contenuto informativo dei record inseriti nella fornitura dei dati da inviare.

----> Vedere Tabelle da pag. 64 a pag. 68 del S.O. <----
 
ALLEGATO C

Specifiche tecniche per la trasmissione telematica Scelte otto per
mille

CONTENUTO E CARATTERISTICHE TECNICHE DEI DATI RELATIVI ALLE SCELTE PER LA DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF DA TRASMETTERE
ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE IN VIA TELEMATICA

1. AVVERTENZE GENERALI

Il contenuto e le caratteristiche della fornitura dei dati relativi alle scelte per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF da trasmettere all'Amministrazione finanziaria sono contenuti nelle specifiche tecniche di seguito esposte.

2. CONTENUTO DELLA FORNITURA

2.1 Generalita'

Ciascuna fornitura dei dati in via telematica si compone di una sequenza di record aventi la lunghezza fissa di 1.900 caratteri.
Ciascun record presente nella fornitura e' contraddistinto da uno specifico "tipo-record" che ne individua il contenuto e che determina l'ordinamento dei record all'interno della fornitura stessa.
I record previsti per la fornitura dei dati delle scelte sono:

- record di tipo "A": è il record di testa della fornitura e
contiene i dati identificativi della
fornitura e del soggetto responsabile
dell'invio telematico (fornitore);

- record di tipo "B": è il record contenente i dati delle
scelte;

- record di tipo "Z": è il record di coda della fornitura e
contiene alcuni dati riepilogativi
della fornitura.

3.2 La sequenza dei record

La sequenza dei record all'interno della fornitura deve rispettare le seguenti regole:

- presenza di un solo record di tipo "A", posizionato come primo record della fornitura; - uno o piu' record di dettaglio di tipo "B" contenenti i dati delle scelte per la destinazione dell'otto per mille dell'Irpef ; - presenza di un solo record di tipo "Z", posizionato come ultimo record della fornitura.

3.3 La struttura dei record

I record di tipo "A", "B" e "Z" contengono unicamente campi posizionali, ovvero campi la cui posizione all'interno del record e' fissa. La posizione, la lunghezza ed il formato di tali campi sono esposti in dettaglio nelle specifiche di seguito riportate.
In coda ai record di ciascun tipo sono riportati 3 caratteri di controllo, cosi' come descritto in dettaglio nelle specifiche che seguono.

3.4 La struttura dei dati

Campi posizionali

I campi posizionali, vale a dire i campi dei record di tipo "A", "B", "Z", possono assumere struttura numerica o alfanumerica e per ciascuno di essi e' indicato, nelle specifiche che seguono, il simbolo NU o AN rispettivamente. Nel caso di campi destinati a contenere alcuni dati particolari (ad esempio date, percentuali, ecc.), nella colonna "Valori ammessi" e' indicato il particolare formato da utilizzare.
L'allineamento dei dati e' a destra per i campi a struttura numerica (con riempimento a zeri dei caratteri non significativi) ed a sinistra per quelli a struttura alfanumerica (con riempimento a spazi dei caratteri non significativi).
I campi posizionali devono essere inizializzati con impostazione di zeri se a struttura numerica e di spazi se a struttura alfanumerica.

3.5 Il trattamento del Numero di Protocollo

Si ricorda che non e' piu' prevista per i soggetti diversi da Banche convenzionate e Poste Italiane S.p.A. l'indicazione del numero di protocollo da apporre sulla dichiarazione da inviare.
Il campo "Numero di Protocollo", contenuto nel record di tipo "B" e' quindi destinato a contenere il numero di protocollo che soltanto le Banche convenzionate e le Poste Italiane S.p.A. appongono sulla ricevuta di presentazione della certificazione del modello CUD delle schede per i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione ovvero sul frontespizio utilizzato dai sostituti d'imposta per consegnare le buste contenenti le scelte dell'otto per mille dei contribuenti ai quali hanno fornito assistenza fiscale.
Il campo ha una lunghezza di 25 caratteri, ma le modalita' di riempimento variano in relazione al soggetto che effettua l'invio telematico. In particolare, il campo "Numero di protocollo" presenta, in ordine, la seguente struttura:

- per le Banche:

- 5 caratteri contenenti il Codice ABI;
- 5 caratteri contenenti il codice di avviamento bancario CAB;
- 3 caratteri contenenti l'identificativo del tipo di scelta (SCE
o SCS);
- 8 caratteri contenenti la data di consegna della scelta nel
formato GGMMAAAA;
- 4 caratteri contenenti un numero progressivo univoco per CAB e
data di consegna.

- per le Poste Italiane S.p.A.:

- 5 caratteri contenenti il numero identificativo dell'agenzia
postale;
- 5 caratteri contenenti un numero progressivo univoco per agenzia
postale;
- 8 caratteri contenenti la data di consegna della dichiarazione
nel formato GGMMAAAA.
- 7 caratteri impostati a spazi.

3.6 Regole generali

I codici fiscali presenti nel file contenente le scelte dell'otto per mille devono essere formalmente corretti.
Il campo di segnalazione dell'anomalia nella destinazione dell'otto per mille dell'Irpef assume i seguenti valori:

- 0 nessuna anomalia - 1 presenza di piu' firme - 2 unica firma su piu' caselle - 3 segno non riconducibile a firma - 4 scheda mancante - 5 scheda non firmata Il valore 4 deve essere impostato se, nella busta consegnata, non risulta presente il modello predisposto per effettuare le scelte. Se sono presenti i dati anagrafici del dichiarante sulla scheda dell'otto per mille dell'Irpef ed e' stata espressa la scelta nelle caselle relative al Coniuge dichiarante, vanno acquisiti solo i dati del dichiarante impostando a "5" il campo relativo alle anomalie riscontrate. Se sono presenti i dati anagrafici del dichiarante sulla scheda dell'otto per mille dell'Irpef e la scelta viene effettuata sia nei riquadri del Dichiarante che del Coniuge dichiarante (ovvero per il Coniuge dichiarante le firme risultano cancellate o le caselle sono state barrate), vanno acquisiti solo i dati del dichiarante e la scelta effettuata dal dichiarante, impostando a "0" il flag anomalia. Se sono presenti i dati anagrafici del dichiarante sulla scheda dell'otto per mille dell'Irpef, e' stata espressa la scelta in uno dei riquadri ed in un altro si rileva un qualsiasi segno, vanno acquisiti i dati del dichiarante impostando a "3" il campo relativo alle anomalie riscontrate. I dati anagrafici devono essere riportati cosi' come indicati dal contribuente. Si precisa che la non rispondenza dei dati alle specifiche tecniche qui riportate determina lo scarto della scelta da inviare.

3.7 Avvertenze particolari per Banche convenzionate e Poste Italiane S.p.A.

I dati anagrafici del dichiarante o del coniuge dovranno essere acquisiti solo nel caso in cui il codice fiscale sia errato (controllo con esito negativo della struttura e del carattere di controllo).
Per le sole Banche convenzionate si richiede di riportare, nell'apposito campo del record "B", l'indicazione obbligatoria del "CAB del pacco cartaceo".
Nel caso in cui le Banche convenzionate ricevano delle schede oltre i termini previsti devono protocollarle e consegnarle alle Poste Italiane che curano l'invio. Da parte loro le Poste Italiane S.p.A. devono assegnare a queste dichiarazioni il loro protocollo e riportare quello della Banca nello spazio previsto nella sezione riservata a Banche convenzionate e Poste.
Anche quest'anno sono stati predisposti alcuni flag per la gestione delle anomalie che si possono presentare e che determino lo scarto della dichiarazione da inviare.
Queste anomalie vengono eliminate impostando il flag relativo e adottando il comportamento descritto di seguito:

- Formato errato Nel caso in cui il contribuente abbia commesso errori formali tali da
rendere impossibile l'acquisizione del dato, occorre impostare ad 1
il flag "Formato errato" e non riportare il relativo campo. Tale situazione ricorre quando cio' che il contribuente ha indicato
non rispetta quanto previsto nelle specifiche tecniche nella
colonna "formato" ovvero il controllo previsto nella colonna
"valori ammessi"; ad esempio, quando sono stati indicati valori
alfanumerici in campi destinati ad accogliere solamente numeri,
oppure una data formalmente errata ovvero un valore non ammesso in
un campo che prevede un range di valori. - Protocollo con identificativo del modello errato. Nel caso in cui l'identificativo del modello presente nel protocollo
della dichiarazione sia diverso da "SCS" o "SCE", affinche' la
dichiarazione possa essere trasmessa, senza essere riprotocollata
(situazione comunque preferibile), e' necessario impostare ad 1 il
flag "Protocollo con identificativo del modello errato".

Di seguito viene descritto il contenuto informativo dei record inseriti nella fornitura dei dati in via telematica.

----> Vedere Tabelle da pag. 75 a pag. 79 del S.O. <----
 
ALLEGATO D

730/2003

Istruzioni per lo svolgimento da parte dei sostituti di imposta e dei
C.A.F. degli adempimenti previsti dall'assistenza fiscale

PARTE GENERALE

CONTROLLO DELLE DICHIARAZIONI MOD. 730 E LIQUIDAZIONE DELL'IMPOSTA, DELL'ADDIZIONALE REGIONALE ALL'IRPEF E DELL'ADDIZIONALE COMUNALE
ALL'IRPEF

Nel capitolo che segue vengono descritti gli adempimenti che i sostituti di imposta ed i Centri di Assistenza Fiscale devono effettuare per il controllo e la liquidazione del modello 730.
Tali operazioni vengono descritte seguendo l'ordine di esposizione dei quadri contenuti nel Mod. 730.
Per ogni quadro vengono riportati:

- il dettaglio dei controlli formali da operare relativamente ai dati
comunicati dal contribuente; - le modalita' di calcolo per la determinazione dei redditi e della
relativa imposta; - le modalita' di calcolo dell'eventuale Addizionale regionale
all'IRPEF; - le modalita' di calcolo dell'eventuale Addizionale comunale
all'IRPEF; - le modalita' di calcolo dell'eventuale acconto dovuto sui redditi
soggetti a tassazione separata.

Nello svolgimento delle operazioni di controllo e liquidazione, gli importi debbono essere considerati in unita' di EURO (senza tener conto degli zeri prestampati); i campi che contengono una percentuale debbono essere arrotondati alla seconda cifra decimale.
Per ogni quadro vengono inoltre indicati i messaggi da utilizzare per segnalare eventuali anomalie e/o incongruenze riscontrate durante la fase di controllo. In particolare, sono previste due sezioni: nella prima, denominata "Segnalazioni", viene indicato l'elenco delle eventuali anomalie o discordanze per le quali deve essere data opportuna comunicazione al contribuente; nella seconda, denominata "Esclusione dall'assistenza fiscale", vengono indicate soltanto quelle anomalie che, non consentendo le operazioni di liquidazione e di conguaglio degli importi da versare o da rimborsare, escludono il contribuente dall'assistenza fiscale e quindi lo obbligano a ripresentare la dichiarazione. Si precisa che la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e l'obbligo di ripresentare la dichiarazione deve essere comunicata al contribuente.
Nell'ipotesi di interruzione dell'assistenza fiscale, i dati rilevati dalla dichiarazione Mod. 730, da riportare nel modello 770 Semplificato dal sostituto d'imposta ovvero da trasmettere all'Agenzia delle Entrate da parte dei C.A.F., devono essere integrati con la segnalazione delle anomalie e/o incongruenze riscontrate, seguendo le modalita' previste dalle specifiche tecniche di fornitura dei dati.
Tutti i dati della dichiarazione devono essere conformi alla struttura (formato e valori ammessi) definita nelle specifiche tecniche.
I dati del record B che risultano incongruenti con la struttura prevista dalle specifiche tecniche debbono essere impostati a zero, se numerici, o a spazi, se alfanumerici; invece i dati del record C che risultano incongruenti, non devono essere trasmessi.

MODALITA' DI ARROTONDAMENTO

La modalita' di arrotondamento degli importi determinati con riferimento alle istruzioni della presente circolare, deve essere il seguente:

- arrotondamento per eccesso, se la frazione di decimale e' uguale o
superiore a 50 centesimi di euro; - arrotondamento per difetto, se la frazione di decimale e' inferiore
a detto limite.

Arrotondamento degli importi da esporre nel mod. 730-3

Se non diversamente precisato nelle istruzioni dei singoli paragrafi (ad esempio terreni, fabbricati e oneri detraibili da riportare nel rigo 18 del mod. 730-3), nella svolgimento delle operazioni di calcolo necessarie alla determinazione degli importi da riportare nel Mod. 730-3, l'arrotondamento deve essere effettuato nella sola fase finale del calcolo, ossia prima dell'esposizione del risultato nel prospetto di liquidazione e non nei singoli passaggi intermedi.
ISTRUZIONI PER IL CONTROLLO E LA LIQUIDAZIONE DELLE DICHIARAZIONI

MOD. 730/2003

I DATI ANAGRAFICI E DI RESIDENZA DEL DICHIARANTE E SCELTA PER LA
DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF

1.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

Codice fiscale del contribuente

Il dato deve essere sempre presente.
Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri a struttura alfanumerica; puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale provvisorio), di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.

Codice fiscale del rappresentante o tutore

Se presente, deve essere di 16 caratteri a struttura alfanumerica; puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale provvisorio), di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.

Caselle Dichiarante - Coniuge Dichiarante - Dichiarazione Congiunta - Rappresentante o tutore

Nel modello del dichiarante la casella relativa al "Dichiarante" deve essere sempre barrata.
Nel modello nel quale e' barrata la casella "Dichiarante" non puo' essere barrata la casella relativa al "Coniuge dichiarante" ed al "Rappresentante o tutore".
Nel modello nel quale e' barrata la casella "Coniuge dichiarante" non puo' essere barrata la casella relativa al "Dichiarante" ed al "Rappresentante o tutore".
Se e' barrata la casella relativa al "Coniuge dichiarante", nel modello del dichiarante, oltre alla casella "Dichiarante", deve essere barrata anche la casella di dichiarazione congiunta.
Se e' barrata la casella relativa al "Coniuge dichiarante" o la casella di dichiarazione congiunta verificare la presenza dei dati anagrafici, di residenza e contabili del coniuge.
Se e' barrata la casella relativa al "Rappresentante o tutore":

- verificare la presenza dei relativi dati anagrafici e di residenza
(non e' necessaria l'indicazione dei dati relativi alla variazione
della residenza anagrafica); - verificare che sia barrata la casella 7 o 8 relativamente allo
stato civile del contribuente; - verificare che per il tutore o rappresentante non siano presenti i
dati contabili; - verificare che il codice fiscale del contribuente e del
rappresentante o tutore siano presenti sia nel modello del
dichiarante che in quello del rappresentante.

Cognome e Nome

I dati devono essere sempre presenti.

Sesso

Puo' assumere esclusivamente i valori "M" o "F"; in caso contrario considerare il dato assente.

Data di nascita

Il dato indicato sul modello deve essere sempre presente e nella forma giorno, mese, anno (ggmmaaaa).

Comune (o stato Estero) di nascita

Il dato deve essere sempre presente.

Provincia di nascita

Puo' essere assente per i contribuenti nati all'estero.
Per i contribuenti nati nelle ex province dell'Istria, Giuliane e Dalmate (Fiume, Pola e Zara) la provincia puo' essere assente oppure puo' assumere i valori FU, PL e ZA.
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla della nuova provincia.

Comune di residenza

Il dato deve essere sempre presente. E' necessario riportare tra parentesi, accanto alla dizione del comune indicata dal contribuente, il relativo codice catastale.

Provincia di residenza

Il dato deve essere sempre presente.

Per la provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla della nuova provincia.

C.A.P.

Il dato deve essere di 5 caratteri.

Frazione, via e numero civico

Il dato deve essere sempre presente.

Data di variazione della residenza

Se presente deve essere indicata nella forma giorno, mese, anno (ggmmaaaa). I valori possibili per l'anno di variazione sono l'anno cui si riferiscono i redditi o l'anno di presentazione della dichiarazione.

Residenza variata da meno di 60 giorni

Se la casella e' barrata deve essere indicata la data di variazione della residenza.

Comune di domicilio fiscale al 31-12-2002
Il dato deve essere sempre presente. E' necessario riportare tra parentesi, accanto alla dizione del comune indicata dal contribuente, il relativo codice catastale.

Provincia di domicilio fiscale al 31-12-2002

Il dato deve essere sempre presente.
Per la provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla della nuova provincia.

Stato civile

Verificare che sia barrata una sola delle caselle previste nel modello 730 (1, 2, 3, 4, 5, 7 o 8); in caso contrario il dato e' da considerare assente.
Nel caso in cui sia stata barrata la casella 7 o 8, verificare la presenza del codice fiscale del rappresentante o tutore e dei relativi dati anagrafici e di residenza.

1.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

1.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti relativi a:

- codice fiscale del contribuente e/o del rappresentante o tutore - casella Dichiarante - Coniuge Dichiarante - Rappresentante o tutore - cognome e nome - data e comune di nascita - dati del domicilio fiscale al 31 dicembre 2002 (Comune, provincia) - residenza anagrafica (Comune e provincia, indirizzo, variazione di
residenza da meno di 60 giorni) - stato civile - devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio
"Dati anagrafici o di residenza del dichiarante mancanti o errati".

1.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente, ad esclusione di quelle relative allo stato civile, comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

1.3 SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF ALLE ISTITUZIONI BENEFICIARIE (RISERVATO AI CAF)

Il dato relativo alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF deve essere rilevato in base alla firma apposta dal contribuente nel modello 730-1.
L'acquisizione effettuata per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio "Scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF: (istituzione beneficiaria)" ovvero "Non e' stata effettuata la scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF".
In caso di firma del contribuente per una delle Istituzioni beneficiarie, deve essere impostato a "1" il relativo campo posizionale della fornitura da inviare all'Agenzia delle Entrate.
Se il contribuente non ha effettuato alcuna scelta, tutti i campi previsti devono essere impostati a "0".
E' previsto anche un campo per segnalare eventuali anomalie nell'apposizione della firma.

Tale campo puo' assumere i valori:

0 - nessuna anomalia 1 - presenza di piu' firme 2 - unica firma su piu' caselle 3 - segno non riconducibile a firma 4 - scheda mancante (mancata consegna del Mod. 730-1) 5 - Mod 730-1 non firmato

Anche in questi casi deve essere impostato il campo relativo alle Istituzioni beneficiarie interessate (es.: se un contribuente ha firmato per tutte le Istituzioni beneficiarie, dovranno essere impostati ad "1" tutti i campi previsti nella fornitura relativi alle Istituzioni beneficiarie e deve essere impostato ad "1" il flag anomalia).
Se e' stata espressa la scelta in uno dei riquadri ed in un altro si rileva un qualsiasi segno, il flag anomalia deve essere impostato a "3".
Nel caso di assenza di firma, il flag anomalia deve essere impostato a "5".
La presenza di anomalie di tipo "1", "2" o "3" nella scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio "Scelta anomala per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF: (tipo di anomalia)".
I dati anagrafici devono essere riportati cosi' come indicati dal contribuente.

2 CONIUGE E FAMILIARI A CARICO

2.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

Relazione di parentela

Verificare che, per ogni rigo relativo ai figli o altri familiari del quadro, se e' barrata la casella A non siano barrate le caselle F e/o D.
E' compatibile la compilazione in un singolo rigo sia della casella F (o F1) che della casella D. In questo caso nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate deve essere riportato il valore "D".
Se risultano compilati uno o piu' dei righi da 3 a 6 del prospetto dei familiari a carico per i quali e' stata barrata la casella F e non risulta compilato il secondo rigo relativo al primo figlio (casella F1) trasferire i dati di uno dei figli indicati nei righi da 3 a 6 nel secondo rigo (primo figlio) riportando, ove possibile, i dati del figlio piu' anziano.
Il prospetto dei familiari a carico cosi' ridefinito deve essere riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate.
Di tale situazione deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.

Codice fiscale

Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri a struttura alfanumerica.
Puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale provvisorio), di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.

Mesi a carico

Il dato puo' assumere i valori compresi tra 1 e 12.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, il dato si considera assente.
Controllare che per ogni singolo familiare (individuato dallo stesso codice fiscale) la somma dei relativi mesi a carico (col. 3) non sia superiore a 12; nel caso contrario, riportare zero nella colonna 3 (mesi a carico) di tutti i righi relativi a detto familiare.
Controllare che il totale dei mesi indicati per il "Coniuge a carico" e/o per i "Figli a carico", per i quali e' stato indicato il valore "C" nel campo "Percentuale" (col. 5), non sia superiore a "12". Nel caso contrario riportare zero, sia nella colonna 3 (mesi a carico) del rigo riservato al coniuge che nella colonna 3 di tutti i righi nei quali a colonna 5 (percentuale) e' stato indicato il valore "C".
Inoltre, nel caso di dichiarazione congiunta, se lo stesso familiare risulta presente sia nel Prospetto dei familiari a carico del dichiarante che nel Prospetto dei familiari a carico del coniuge dichiarante, verificare che la media ponderata dei mesi a carico relativa al suddetto familiare non sia superiore a 12. A tal fine la media ponderata deve essere calcolata sommando, per ogni rigo per il quale e' presente il medesimo familiare, il risultato della seguente operazione:

Mesi a carico (col. 3) X Percentuale di detrazione
spettante (col. 5)
--------------------------------------------------
100

Se per un figlio e' stato indicato il valore "C" nel campo "Percentuale di detrazione spettante", nella formula sopra esposta la percentuale vale 100.
Nel caso in cui il risultato della media ponderata sia superiore a 12, riportare zero nella colonna 3 (mesi a carico) di tutti i righi relativi al familiare interessato.
Controllare che il totale dei mesi indicati per il primo figlio (casella F1 barrata nel secondo rigo), nel caso in cui il contribuente abbia compilato il prospetto dei Familiari a carico su piu' modelli, non sia superiore a 12. Nel caso contrario riportare il totale dei mesi a 12 operando l'abbattimento dei mesi a partire dall'ultimo modello compilato.
Il prospetto dei familiari a carico cosi' ridefinito deve essere riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione dei dati originariamente indicati dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate.
Di tale situazione deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.

Mesi a carico per i figli minori di 3 anni

Il dato puo' assumere i valori compresi tra 1 e 12. Non puo' essere presente se e' stata barrata la casella "A".
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi il dato si considera assente.
Nel caso in cui il valore sia superiore a quello indicato per i mesi a carico (col. 3) il dato deve essere ricondotto al numero di mesi di cui alla colonna 3.
Se e' presente il codice fiscale del minore e l'anno di nascita in esso indicato (settimo ed ottavo carattere del cod. fiscale) non e' uguale a "99" o "00" o "01" o "02" il numero di mesi di colonna 4 deve essere ricondotto a zero.
Controllare che per ogni singolo figlio (individuato dallo stesso codice fiscale) la somma dei mesi a carico per i minori di 3 anni (col. 4) non sia superiore a 12. Nel caso contrario, riportare zero nella colonna 4 (mesi a carico per minori di anni 3) di tutti i righi relativi a detto familiare.

Percentuale di detrazione spettante

Nel campo deve essere indicata una percentuale compresa tra 0 e 100.
Il dato puo' assumere il valore "C" solo se come relazione di parentela e' stata barrata la casella "F1", "F" o "D".
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi il dato si considera assente.

2.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

2.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti relativi a:
- relazione di parentela
- mesi a carico
- Mesi a carico per i figli minori di 3 anni
- percentuale di detrazione spettante
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati del coniuge o dei familiari a carico mancanti o errati".
Se tali anomalie e/o incongruenze hanno determinato il non riconoscimento totale o parziale della relativa detrazione, il precedente messaggio deve essere sostituito con il seguente: "Detrazione per coniuge e/o familiari a carico in tutto o in parte non riconosciuta per dati incongruenti o errati".

2.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza di anomalie esposte nel punto precedente non comporta l'esclusione del contribuente dall'assistenza fiscale ma rileva ai soli fini della determinazione delle detrazioni.

3 DATI DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA CHE EFFETTUERA' IL CONGUAGLIO

Il controllo del presente riquadro deve essere effettuato se il Mod. 730 e' stato presentato ad un Caf.
Se i dati del sostituto d'imposta sono riportati sia sul modello del Dichiarante che del Coniuge dichiarante e risultano diversi tra loro, il sostituto d'imposta da prendere in considerazione e' quello indicato sul modello del Dichiarante.

3.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

Cognome o Denominazione del sostituto d'imposta

Il dato deve essere sempre presente.

Nome

Se il codice fiscale e' di 16 caratteri il dato deve essere sempre presente.

Codice fiscale

Il dato deve essere sempre presente.
Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri e avere struttura alfanumerica o di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.

Comune

Il dato deve essere sempre presente.

Provincia

Il dato deve essere sempre presente.
Per la Provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla della nuova provincia.

C.A.P.

Il dato deve essere di 5 caratteri.

Indirizzo

Il dato deve essere sempre presente.

3.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

3.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati relativi a:

- cognome o denominazione - nome (in caso di codice fiscale di 16 caratteri) - codice fiscale - comune e provincia del luogo al quale devono essere inviate le
comunicazioni Mod. 730/4 da parte dei C.A.F. - indirizzo

devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati del sostituto d'imposta mancanti o errati".

3.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

4 REDDITI DEI TERRENI (QUADRO A)

4.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo del Quadro A compilato.

Reddito Dominicale

Tale dato non puo' essere presente se il campo "Titolo" assume il valore "7" ed il campo "Casi particolari" assume uno dei seguenti valori: "4", "5" o "6".

Titolo

Deve essere sempre presente; puo' assumere i valori da 1 a 7.

Possesso

Giorni: il dato deve essere sempre presente e puo' assumere valori compresi tra 1 e 365.
Per i terreni indicati su piu' righi, il totale dei periodi di possesso non puo' superare 365.
Percentuale: il dato deve essere sempre presente e nel campo deve essere indicata una percentuale compresa tra 0 e 100.

Canone di affitto in regime vincolistico

Deve essere presente solo se il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2.

Casi particolari

Il dato puo' assumere i valori da 1 a 6.
Il campo "Casi particolari" di colonna 7 puo' assumere i valori espressi nella tabella sottostante in relazione ai valori assunti dal campo "Titolo" (col. 2).

============================= Casi particolari Titolo =============================
1 1, 4, 7 -----------------------------
2 1, 4, 7 -----------------------------
3 1, 4, 7 -----------------------------
4 2, 3, 4, 7 -----------------------------
5 4, 7 -----------------------------
6 4, 7 -----------------------------

Casella di continuazione

La casella non puo' essere barrata sul primo rigo del Quadro A del modello 730 se contraddistinto dal valore 1 nel campo "Modello N°".

4.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

4.2.1 SEGNALAZIONI

Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro A devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi al Quadro A - Redditi dei terreni".

4.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente, comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

4.3 MODALITA' DI CALCOLO

4.3.1 DETERMINAZIONE DEL REDDITO DOMINICALE

4.3.1.1 DATI DEL TERRENO SU UN SOLO RIGO

Se i dati del terreno sono stati riportati in un solo rigo, la quota spettante del reddito dominicale deve essere determinata, in relazione al valore presente nel campo "Titolo", come segue:

a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.

b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7):

1. determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue: Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
2. determinare la quota spettante del canone di affitto come segue: Canone di affitto (col. 6) x percentuale di possesso (col. 5) / 100;
3. Se la quota spettante del canone di affitto e' inferiore all'80% della quota spettante del reddito dominicale calcolato secondo quanto descritto, il reddito e' dato dalla quota spettante del Canone di affitto, altrimenti il reddito e' dato dalla quota spettante del reddito dominicale.

- Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4:

1. determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue: Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
2. determinare la quota spettante del canone di affitto come segue: Canone di affitto (col. 6) x percentuale di possesso (col. 5) / 100;
3. Se la quota spettante del canone di affitto e' inferiore all'80% della quota spettante del reddito dominicale calcolato secondo quanto descritto, il reddito e' dato dalla quota spettante del Canone di affitto, altrimenti il reddito e' dato dalla quota spettante del reddito dominicale.

c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 3

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7): determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue: Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4: determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x
Percentuale di possesso (col. 5) / 100.

d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4

Il reddito dominicale e' zero.

e) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6

Il reddito dominicale e' zero in quanto la quota del reddito
dominicale deve essere indicata dal contribuente unitamente al
reddito agrario.

f) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 7

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 2: Quota spettante del reddito dominicale = 0.

4.3.1.2 DATI DEL TERRENO SU PIU' RIGHI

Se i dati relativi ad uno stesso terreno sono stati indicati su piu' righi (casella di col. 8 barrata) ma in nessun rigo e' presente il codice 2 nella colonna 2 (titolo), il reddito dominicale del terreno e' dato dalla somma delle quote di reddito dominicale calcolate per ogni singolo rigo cosi' come descritto nel precedente paragrafo.
Se invece in almeno uno dei righi e' presente il codice 2 a colonna 2 (titolo), e' necessario determinare il reddito dominicale nel modo seguente:
1. Determinare per ciascun rigo, in relazione al valore presente nel campo "Titolo", la quota di reddito dominicale con le modalita' di seguito indicate:

a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.

b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2 o il valore 3

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7)
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue: Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.

c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4

Il reddito dominicale e' zero.

d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6

Il reddito dominicale e' zero in quanto la quota del reddito
dominicale deve essere indicata dal contribuente unitamente al
reddito agrario.

Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 7

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1: Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col. 1)
x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.

Determinare il Totale delle quote di reddito dominicale sommando le quote di reddito dominicale determinate per ciascun rigo.
2. Determinare, per ciascun rigo nel quale e' presente nel campo "Titolo" il valore 2 o 3, la quota di canone di affitto nel modo seguente:

A. campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2

quota di canone di affitto = Canone di affitto (col. 6) x Percentuale di possesso (col. 5) /100.

B. campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 3

si presume come canone di affitto il reddito dominicale del rigo. A tal fine:

- se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7)
determinare la Quota del canone di affitto come segue: Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100. - se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4
determinare la Quota del canone di affitto come segue: Reddito
dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x
Percentuale di possesso (col. 5) / 100.

Determinare il Totale delle quote di canone di affitto sommando le quote del canone di affitto determinate per ciascun rigo.
3. Se il totale delle quote del canone di affitto e' inferiore all'80% del totale delle quote del reddito dominicale il reddito e' dato dal totale delle quote del canone di affitto, in caso contrario e' pari al totale delle quote del reddito dominicale.
Se viene effettuata la rivalutazione dei redditi dominicali ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio: "Redditi dominicali determinati catastalmente rivalutati ai sensi di legge dell'80%".
Se non viene effettuata la rivalutazione dei redditi dominicali per effetto dell'agevolazione prevista per l'imprenditoria agricola giovanile ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per legge a favore dell'imprenditoria agricola giovanile".

4.3.1.3 REDDITO DOMINICALE TOTALE E MODALITA' DI ARROTONDAMENTO

La somma dei redditi dominicali cosi' determinati va riportata nel rigo 1 del riepilogo dei redditi del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione". A tal fine il reddito dominicale di ogni singolo terreno deve essere arrotondato all'unita' di euro, prima di farlo concorrere alla somma da riportare nel rigo 1 del mod. 730-3.
Gli arrotondamenti devono essere effettuati con le seguenti modalita':

- terreno i cui dati sono riportati su un solo rigo deve essere
arrotondato il relativo reddito dominicale del terreno; - terreno i cui dati sono indicati su piu' righi, ma in nessun rigo
e' presente il codice "2" nella colonna 2 deve essere arrotondata
la quota di reddito dominicale calcolata per ogni singolo rigo del
terreno; - terreno i cui dati sono indicati su piu' righi ed e' presente in
almeno un rigo il codice "2" nella colonna 2 deve essere
arrotondato il reddito dominicale del terreno determinato dal
confronto tra il totale delle quote del canone di affitto e l'80%
del totale delle quote del reddito dominicale.

4.3.2 DETERMINAZIONE DEL REDDITO AGRARIO

4.3.2.1 DATI DEL TERRENO SU UN SOLO RIGO

Se i dati del terreno sono stati riportati in un solo rigo, la quota spettante del reddito agrario deve essere determinata, in relazione al valore presente nel campo "Titolo", come segue:

a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7): Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x 1,70
x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col.
5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1 o
2 la quota spettante del reddito agrario e' pari a zero. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70.

b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2 o il valore 3 Il reddito agrario e' pari a zero.

c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4 o il valore 7

- Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7): Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x 1,70
x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col.
5) / 100. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4: Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col.
5) / 100 - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1 o
2 o 5 o 6 la quota spettante del reddito agrario e' pari a zero. - Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 3: Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70.

d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6

Il reddito agrario e' pari al Reddito agrario di col. 3. Nel caso in
cui il contribuente abbia indicato con i codici 5 e 6 anche la
quota di reddito dominicale, il reddito agrario e' pari alla somma
del Reddito dominicale di col. 1 e del Reddito agrario di col. 3.

Se viene effettuata la rivalutazione dei redditi agrari ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio: "Redditi agrari determinati catastalmente rivalutati ai sensi di legge del 70%".
Se non viene effettuata la rivalutazione dei redditi agrari per effetto dell'agevolazione prevista per l'imprenditoria agricola giovanile ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per legge a favore dell'imprenditoria agricola giovanile" (se tale messaggio e' stato gia' comunicato per i redditi dominicali non e' necessario riproporlo).

4.3.2.2 DATI DEL TERRENO SU PIU' RIGHI

Se i dati relativi ad uno stesso terreno sono stati indicati su piu' righi (casella di col. 8 barrata), il reddito agrario del terreno e' dato dalla somma delle quote di reddito agrario calcolate per ogni singolo rigo cosi' come descritto nel precedente paragrafo.

4.3.2.3 REDDITO AGRARIO TOTALE E MODALITA' DI ARROTONDAMENTO

La somma dei redditi agrari cosi' determinati va riportata nel rigo 2 del Riepilogo dei redditi del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione". A tal fine il reddito agrario di ogni singolo terreno deve essere arrotondato all'unita' di euro prima di farlo concorrere alla somma da riportare nel rigo 2 del mod. 730-3.
L'operazione deve essere effettuata arrotondando la quota di reddito agrario calcolata per ogni singolo rigo del terreno.

5 REDDITI DEI FABBRICATI (QUADRO B)

5.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo del Quadro B compilato.

Rendita

Il dato deve essere sempre presente; puo' assumere il valore zero solo se nel campo "Casi particolari" di colonna 6 e' indicato il valore "3".
In caso di dati di uno stesso fabbricato indicati su piu' righi, la rendita deve essere la stessa per ogni rigo, a meno che non sia indicato il valore "3" nel campo "Casi particolari" (col. 6) di almeno un rigo.

Utilizzo

Il campo deve essere sempre presente.
Puo' assumere i valori 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9.
Se e' impostato al valore "7", il reddito del fabbricato non puo' essere dichiarato su piu' righi.
Il valore "1" puo' comparire in relazione a piu' di un fabbricato esclusivamente se la somma dei rispettivi giorni di possesso non supera 365.
Il valore "5" puo' essere presente esclusivamente se e' presente almeno un fabbricato per il quale e' indicato il valore "1".
In tal caso il periodo di possesso di ciascuna pertinenza non puo' essere superiore a quello indicato complessivamente per l'abitazione principale.

Possesso

Giorni: il dato deve essere sempre presente. Deve assumere il valore zero solo se nel campo "Utilizzo" di colonna 2 e' indicato il valore "7".
Puo' assumere un valore compreso tra 1 e 365.
Per i fabbricati indicati su piu' righi, il totale dei periodi di possesso non puo' superare 365.
Percentuale: il dato deve essere sempre presente.
Nel campo deve essere indicata una percentuale non superiore a 100. Deve assumere il valore zero solo se nel campo "Utilizzo" di colonna 2 e' indicato il valore "7".

Canone di locazione

Se il campo "Utilizzo" (col. 2) assume i valori 3, 4 o 8 il campo deve essere sempre presente.
Puo' assumere il valore 0 solo se nel campo "Casi particolari" di colonna 6 e' stato indicato il valore 4.
Puo' essere presente se il campo "Utilizzo" di colonna 2 assume il valore "1".
Non deve essere presente negli altri casi.

Casi particolari

Puo' assumere i valori 1, 3 o 4.
I valori "1" o "3" possono essere presenti solo se nel campo "Utilizzo" e' indicato il valore "9". Il valore "4" puo' essere presente solo se nel campo "Utilizzo" sono indicati i valori "1", "3", "4" o "8".

Casella di continuazione

La casella non puo' essere barrata sul primo rigo del Quadro B del modello 730 se contraddistinto dal valore "1" nel campo "Modello N°".

Credito d'imposta per canoni non percepiti

Il dato deve essere riportato nel rigo 26 del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

Dati necessari per usufruire delle agevolazioni previste per i contratti di locazione

I controlli devono essere effettuati sui righi da B11 a B13.
N. ord. di riferimento: puo' assumere un valore compreso tra 1 e 8.

Provincia:

Per la Provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla della nuova provincia.
Se nel campo "Utilizzo" di colonna 2 viene indicato il codice "8" controllare che, per il "N. ord. di riferimento" e il "Modello n." corrispondenti a quel fabbricato, vengano riportati i seguenti campi:

- estremi di registrazione del contratto di locazione (data, numero e
codice ufficio) - comune di ubicazione dell'immobile - provincia.

5.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

5.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro B devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi al Quadro B - Redditi dei fabbricati".

5.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

5.3 MODALITA' DI CALCOLO

Le modalita' di calcolo del reddito dei fabbricati sono diversificate in funzione del valore assunto dai campi "Utilizzo" (col. 2) e "Casi particolari" (col. 6).

5.3.1 DATI DEL FABBRICATO INDICATI SU UN SOLO RIGO

Campo "Utilizzo" impostato ad 1, 5 o 9

Il reddito corrisponde alla quota di rendita determinata secondo le modalita' di seguito descritte:

a) 1,05 x Rendita (col. 1) x Giorni di possesso (col. 3)/365 x
Percentuale di possesso (col. 4)/100.

La rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5%".
Se contemporaneamente al codice "1" del campo "Utilizzo" e' presente il "Canone di locazione" di colonna 5, il reddito deve essere calcolato secondo quanto esposto nel successivo punto relativo al valore "3" indicato nel campo "Utilizzo".

Campo "Utilizzo" impostato a 2

Il reddito e' determinato secondo le modalita' di seguito indicate:

b) [1,05 x Rendita (col. 1) x Giorni di possesso (col. 3)/365 x
Percentuale di possesso (col. 4)/100] x 4/3.

La rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5%".

Campo "Utilizzo" impostato a 3

c) Il reddito corrisponde al maggiore tra la Quota di rendita
calcolata come alla precedente lettera a) e la quota di canone di
locazione calcolata come segue: Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col. 4)/100

Nel caso in cui il reddito venga determinato in base alla rendita, la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5%".

Campo "Utilizzo" impostato a 4

Il reddito e' determinato secondo le modalita' di seguito indicate:

d) Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col.
4)/100.

Campo "Utilizzo" impostato a 7

e) Il reddito imponibile del fabbricato e' quanto riportato nel campo
"Rendita" di col. 1.

Campo "Utilizzo" impostato a 8

f) Il reddito e' pari al 70% del valore calcolato secondo quanto
descritto alla precedente lettera c).

Deve essere data comunicazione al contribuente dell'applicazione dell'agevolazione fiscale prevista per chi aderisce ai "Contratti tipo" mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per legge a favore delle locazioni a canone convenzionale".
Nel caso in cui, in relazione alla precedente lettera c), il reddito venga determinato in base alla rendita, la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5% ".

5.3.2 DATI DELLO STESSO FABBRICATO INDICATI SU PIU' RIGHI

Di seguito vengono esposte le modalita' per la determinazione del reddito quando i dati relativi ad uno stesso fabbricato sono indicati su piu' righi.
Se per nessuno dei righi che si riferiscono allo stesso fabbricato e' impostata la colonna 5 "Canone di locazione" il reddito del fabbricato e' dato dal totale delle quote di rendita calcolate come descritto alle precedenti lettere a) e b) del punto 5.3.1 in relazione al valore del campo "Utilizzo".

5.3.2.1 PRESENZA DEL "CANONE DI LOCAZIONE"

Se la colonna 5 "Canone di locazione" di almeno un rigo e' impostata, per ciascun rigo occorre determinare:

- la Quota di rendita rivalutata calcolata secondo quanto descritto
alla precedente lettera a) del punto 5.3.1, se il campo "Utilizzo"
indicato nel rigo assume i valori 1, 3, 4, 5, 8 o 9; - la Quota di rendita rivalutata, maggiorata di un terzo, calcolata
secondo quanto descritto alla precedente lettera b) del punto
5.3.1, se il campo "Utilizzo" indicato nel rigo assume il valore 2; - la Quota di canone di locazione calcolata come segue: Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col. 4)/100,
se il campo "Utilizzo" indicato nel rigo assume i valori 3, 4 o 8
ovvero assume il valore 1 ed e' impostato il "Canone di locazione"; - il totale delle quote di rendita e delle quote di canone di
locazione calcolate per ogni singolo rigo.

Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il codice 8:

- se il totale delle quote di rendita e' maggiore o eguale al totale
delle quote del canone di locazione, il reddito del fabbricato e'
pari alla quota di rendita, relativa al rigo nel cui campo
"Utilizzo" (col. 2) e' stato indicato il codice 8 moltiplicata per
0,7 e sommata al totale delle altre quote di rendita (tassazione in
base alla rendita). - se il totale delle quote di rendita e' minore del totale delle
quote del canone di locazione, il reddito del fabbricato e' pari
alla quota del canone di locazione, indicata con il codice 8 nel
campo "Utilizzo" (col. 2), moltiplicata per 0,7 e sommata al totale
delle altre quote del canone di locazione (tassazione in base al
canone).

Deve essere data comunicazione al contribuente dell'applicazione dell'agevolazione fiscale prevista per chi aderisce ai "Contratti tipo" mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per legge a favore delle locazioni a canone convenzionale".
Nel caso di tassazione in base alla rendita la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5%".
Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il codice 3, ovvero e' presente il "Canone di locazione" e il campo "Utilizzo" assume il valore 1 e in nessuno degli altri righi e' indicato il codice 8, il reddito e' dato dal maggiore tra il totale delle quote di rendita e il totale delle quote di canone di locazione. Quando il totale delle quote di rendita e il totale delle quote di canone di locazione sono uguali si assume la tassazione sulla base della rendita.
Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il codice 4 e in nessuno degli altri righi sono indicati i codici 3 e/o 8 e in nessuno degli altri righi e' presente il "Canone di locazione" con il campo "Utilizzo" impostato al valore 1, il reddito e' dato sempre dal totale delle quote di canone di locazione anche se di importo pari alla rendita catastale.
Nel caso in cui il reddito venga determinato in base alla rendita, la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al contribuente mediante il messaggio Reddito imponibile dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del 5%".

5.3.3 CASI PARTICOLARI

Se il campo "Casi particolari" (col. 6) e' impostato a "1":

- se i dati del fabbricato sono indicati su un solo rigo, il reddito
del fabbricato e' zero; - se i dati del fabbricato sono indicati su piu' righi, i dati del
rigo, nel quale e' stato indicato "1" nella casella "casi
particolari", non devono essere considerati nel calcolo di
determinazione del reddito.

Se il campo e' impostato a "3" nel campo "Rendita" (col. 1) puo' essere indicato il valore zero.
Se il campo e' impostato a "4" e non e' stato impostato il campo "Canone di locazione" di colonna 5, il reddito del fabbricato deve essere calcolato in base alla "Rendita catastale" di colonna 1, secondo quanto specificato nei precedenti paragrafi 5.3.1 e 5.3.2.

5.3.4 REDDITO TOTALE DEI FABBRICATI E MODALITA'' DI ARROTONDAMENTO

Calcolare il totale dei redditi dei fabbricati determinati come descritto nei precedenti punti 5.3.1, 5.3.2 e 5.3.3.
Riportare il risultato nel rigo 3 del Riepilogo dei redditi del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
A tal fine il reddito di ogni singolo fabbricato deve essere arrotondato all'unita' di euro prima di farlo concorrere alla somma da riportare nel rigo 3 del mod. 730-3.
Gli arrotondamenti devono essere effettuati con le seguenti modalita':

- fabbricato i cui dati sono riportati su un solo rigo deve essere
arrotondato il relativo reddito del fabbricato; - fabbricato i cui dati sono indicati su piu' righi, ma in nessun
rigo e' presente il canone di locazione nella colonna 5 deve essere arrotondata la quota del reddito calcolata per ogni
singolo rigo del fabbricato; - fabbricato i cui dati sono indicati su piu' righi ed e' presente in
almeno un rigo il canone di locazione nella colonna 5 deve essere arrotondato il reddito del fabbricato complessivamente
determinato, come descritto nei precedenti punti 5.3.2 e 5.3.3.

5.3.5 DEDUZIONE PER IL FABBRICATO UTILIZZATO COME ABITAZIONE PRINCIPALE E RELATIVE PERTINENZE

Se vi sono fabbricati utilizzati come abitazione principale (campo "Utilizzo" impostato ad "1" e "5") deve essere determinata la deduzione prevista per tali fabbricati e le loro eventuali pertinenze.
La deduzione e' pari alla somma dei redditi dei fabbricati utilizzati come abitazione principale e delle relative pertinenze (campo "Utilizzo" uguale a "1" e "5"), esclusi quelli che debbono essere assoggettati a tassazione in base al canone di locazione.
Se il fabbricato e' stato utilizzato come abitazione principale solo per una parte dell'anno, va considerata esclusivamente la quota di reddito relativa al periodo per il quale e' stato utilizzato come abitazione principale.
L'imponibile di ogni singola pertinenza concorre al calcolo della deduzione per abitazione principale in proporzione al numero di giorni per i quali l'immobile, adibito ad abitazione principale, e' stato tassato in base alla rendita.
Se il numero di giorni per i quali l'immobile (adibito ad abitazione principale) e' stato tassato in base alla rendita e' superiore o uguale al numero di giorni della singola pertinenza, l'imponibile della pertinenza concorre per intero al calcolo della deduzione per abitazione principale.
Quindi l'imponibile di ogni singola pertinenza concorre al calcolo della deduzione per abitazione principale in base alla seguente proporzione:

A / B x Imponibile Pertinenza

Dove "A" (numeratore) e' uguale al minore tra il numero di giorni per i quali l'immobile (adibito ad abitazione principale) e' stato tassato in base alla rendita, e il numero di giorni di possesso della singola pertinenza;
dove "B" (denominatore) e' uguale al numero di giorni di possesso della singola pertinenza.
Esempio:

==================================================================== Rigo Rendita Uti- Giorni Poss. Canone Cont. Imponi. Nota
lizzo % ====================================================================
1 1.000 1 200 100 tassato in ----------------------------------------------- base al
2 1.000 3 165 100 2.500 X 2.500 canone --------------------------------------------------------------------
3 2.500 1 165 100 1.187 Contri-
buisce alla
deduzione
per euro
1.187 --------------------------------------------------------------------
4 300 5 365 100 315 Contri-
buisce alla
deduzione
per euro
142
(315 X 165/
365) --------------------------------------------------------------------
5 400 5 100 50 Contri- ------------------------------------------------ buisce alla
6 400 5 200 100 X 288 deduzione
per euro
158
(288 X 165/
300) -------------------------------------------------------------------- Totale deduzione per abitazione principale = 1.487 (1.187 + 142 +
158)

La deduzione per abitazione principale, da riportare nel rigo 9 del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione" è pari al valore della deduzione come sopra determinata.

6 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI (QUADRO C)

6.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo del Quadro C compilato.
Per ogni rigo compilato deve essere sempre presente il reddito.
I dati devono essere sempre indicati dal contribuente anche se l'assistenza e' prestata direttamente dal sostituto d'imposta.

6.1.1 SEZ. I - LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI

Casella di colonna 1 Puo' assumere i valori 1, 2 o 3.

Periodo di lavoro Puo' assumere un valore compreso tra 0 e 365.

6.1.2 SEZ. II - REDDITI ASSIMILATI PER I QUALI NON SPETTANO LE DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE

Casella di colonna 1 Puo' assumere i valori 1, o 2.

6.1.3 SEZ. III - RITENUTE SU REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ADDIZIONALI REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF

Ritenute IRPEF

Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I e/o II.

Addizionale regionale all'IRPEF

Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I e/o II.

Addizionale comunale all'IRPEF

Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I e/o II.

6.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

6.2.1 SEGNALAZIONI

Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati relativi a:

- casella sez. I (col. 1) - casella sez. II (col. 1) - ritenute - addizionale regionale all'IRPEF - addizionale comunale all'IRPEF

devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi al Quadro C - Redditi di lavoro dipendente e assimilati".

6.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

6.3 MODALITA' DI CALCOLO

La somma dei redditi indicati nel quadro C va riportata nel rigo 4 del riquadro "Riepilogo dei redditi" del Mod. 730-3.
Le ritenute IRPEF indicate nel rigo C8, insieme alla somma delle ritenute eventualmente indicate nei quadri D (righi da D1 a D5, colonna 4) e F (rigo F2 colonna 1 e, se scelta la tassazione ordinaria, colonna 8 del rigo F10 e colonna 7 del rigo F11), vanno riportate nel rigo 27 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Come specificato nelle istruzioni relative al prospetto di liquidazione, si precisa che devono essere comprese nel rigo 27 del Mod. 730-3 anche le ritenute indicate nel rigo F2 colonna 5 (lavori socialmente utili) nel caso in cui il totale dei redditi del contribuente al netto della deduzione prevista per l'abitazione principale e dei redditi per lavoro socialmente utile (730-3 rigo 1 + rigo 2 + rigo 3 + rigo 4 + rigo 5 - rigo 9 - la somma dei redditi dei righi da C1 a C3 per i quali sia stato indicato "3" nella relativa casella di colonna 1) sia maggiore di euro 9.296.
Le ritenute relative all'Addizionale regionale all'IRPEF indicate nel rigo C9 vanno riportate nel rigo 36 del riquadro "Calcolo delle Addizionali regionale e comunale all'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Si precisa che devono essere comprese nel rigo 36 del Mod. 730-3 anche le ritenute relative all'Addizionale regionale all'IRPEF indicate nel rigo F2 colonna 6 (lavori socialmente utili) nel caso in cui il reddito complessivo al netto della deduzione prevista per l'abitazione principale e dei redditi per lavoro socialmente utile (730-3 rigo 1 + rigo 2 + rigo 3 + rigo 4 + rigo 5 - rigo 9 - la somma dei redditi dei righi da C1 a C3 per i quali sia stato indicato "3" nella relativa casella di colonna 1) sia maggiore di euro 9.296.
Le ritenute relative all'Addizionale comunale all'IRPEF indicate nel rigo C10 vanno riportate nel rigo 39 del riquadro "Calcolo delle Addizionali regionale e comunale all'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

7 ALTRI REDDITI (QUADRO D)

7.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo del Quadro D compilato.
I dati relativi ai righi D1 e D3 possono essere presenti esclusivamente nel primo modulo.

Redditi (righi D1, D2 e D3)

Il campo deve essere sempre presente.

Crediti di imposta (rigo D1 colonna 2)

Verificare che il credito non sia superiore al 58,73 per cento del campo "Reddito" di colonna 1; se superiore deve essere ricondotto al suddetto limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo originariamente indicato dal contribuente.

Crediti d'imposta relativi a "dividendi comunitari" (rigo D1 colonna 3)

Il dato non puo' essere superiore all'importo indicato nella colonna 2 del rigo D1.
Verificare che il credito non sia superiore ai nove sedicesimi del campo "Reddito" di colonna 1; se superiore deve essere ricondotto al suddetto limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo originariamente indicato dal contribuente.
Se l'importo di rigo D1 colonna 3 (eventualmente abbattuto ai nove sedicesimi del campo "Reddito" di colonna 1) e' maggiore di quello della colonna 2 di rigo D1, al contribuente deve essere data comunicazione dell'incongruenza riscontrata mediante il messaggio di cui al successivo punto 7.2.1.

Tipo di reddito (righi D4 e D5 colonna 1)

Puo' assumere i valori 1 o 2 nel caso di redditi dichiarati nel rigo D4.
Puo' assumere i valori da 1 a 9 nel caso di redditi dichiarati nel rigo D5.

Spese (rigo D5 colonna 3)

Il dato puo' essere presente solo se il campo "Tipo di reddito" di colonna 1 assume i valori 1, 2, 3, 7 o 8.
Verificare che le spese non siano superiori alle somme percepite (colonna 2), se superiori vanno ricondotte a tale limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo originariamente indicato dal contribuente.

7.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

7.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro D devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi al Quadro D - Altri redditi".

7.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la dichiarazione dei redditi.

7.3 MODALITA' DI CALCOLO

Reddito

Il reddito deve essere determinato sommando gli importi di colonna 1 dei righi D1, D2 e D3, e di colonna 2 dei righi D4 e D5. Qualora nel rigo D5 sia stato indicato il cod. 9 (compensi per attivita' sportive dilettantistiche), per la individuazione delle modalita' con le quali tali compensi devono essere sommati agli altri redditi, si rinvia al relativo paragrafo "Compensi per attivita' sportive dilettantistiche".

Alla somma dei redditi devono essere sottratti i seguenti importi:

- l'importo di colonna 3 del rigo D5 (tenendo conto dell'eventuale
abbattimento); - il 25% dell'importo di colonna 2 del rigo D4 se nel campo Tipo di
reddito di colonna 1 e' indicato il codice 1; - il 15% dell'importo di colonna 2 del rigo D4 se nel campo Tipo di
reddito di colonna 1 e' indicato il codice 2.

Il reddito cosi' determinato deve essere riportato nel rigo 5 del riquadro "Riepilogo dei redditi" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

Ritenute

Le ritenute devono essere determinate sommando gli importi di colonna 4 dei righi D1, D2, D3, D4 e D5. Qualora nel rigo D5 sia stato indicato il cod. 9 (compensi per attivita' sportive dilettantistiche), per la individuazione delle modalita' con le quali tali ritenute devono essere determinate, si rinvia al relativo paragrafo "Compensi per attivita' sportive dilettantistiche".
Le ritenute cosi' determinate devono essere sommate alle altre ritenute indicate dal contribuente e riportate nel rigo 27 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

Crediti di imposta

I crediti di imposta di colonna 2 del rigo D1 vanno riportati nel rigo 7 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Se il contribuente ha indicato un reddito nel rigo D2 del Quadro D, relativo a Utili per i quali spetta un credito d'imposta in misura limitata, deve essere calcolato il 58,73%, ovvero il 56,25% qualora risulti barrata la casella di colonna 2 (Credito d'imposta spettante nella misura del 56,25), dell'importo indicato dal contribuente nella colonna 1 del rigo D2 e sommato agli altri crediti d'imposta sui dividendi di rigo 7 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

Deduzioni

Le deduzioni applicate al rigo D4 debbono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio: "Deduzione relativa al rigo D4 per il tipo reddito...... : Euro".

"Attivita' sportive dilettantistiche"

Se nel rigo D5, colonna 1, e' stato impostato il codice "9", procedere con le seguenti modalita' di calcolo:

1) Determinazione del reddito imponibile

C1 = totale compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 colonna 2, se indicato a colonna 1 il codice "9"); C2 = compensi sino a euro 5.165 dell'importo di C1; C3 = compensi oltre euro 5.165 e fino a euro 25.823 dell'importo di C1; C4 = C1 - C2 - C3

L'importo di C3 e' necessario ai soli fini della determinazione delle aliquote da applicare al reddito imponibile (vedere istruzioni al rigo 12 del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione").
L'importo di C4 deve essere sommato agli altri redditi e riportato nel rigo 5 del riquadro "Riepilogo dei redditi" contenuto nel mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

2) Determinazione delle ritenute

R1 = totale ritenute Irpef per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 colonna 4, se indicato a colonna 1 il codice "9"); R2 = 0,18 x C3; R3 = R1 - R2; se R3 e' inferiore a zero, deve essere posto eguale a zero.

L'importo di R3 deve essere sommato alle altre ritenute IRPEF e riportato nel rigo 27 (Ritenute) del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

3) Determinazione dell'addizionale regionale

A1 = totale trattenute addizionale regionale per attivita' sportive dilettantistiche (rigo F2 colonna 4);
A2 = con riferimento al domicilio fiscale al 31 dicembre 2002, applicare all'importo C3 sopra determinato, le aliquote relative all'Addizionale regionale all'IRPEF deliberate dalle singole regioni e desumibili dalla tabella presente nelle istruzioni relative al rigo 35 del mod. 730-3 tenendo conto della sola agevolazione prevista per la Regione Veneto in presenza della casella "Casi particolari add.le regionale" barrata;
A3 = A1 - A2; se A3 e' inferiore a zero, deve essere posto eguale a zero.
L'importo di A3 deve essere sommato alle altre trattenute per addizionale regionale e riportato nel rigo 36 (addizionale regionale all'IRPEF risultante dalla certificazione) del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

8 ONERI (QUADRO E)

8.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE

Rigo E1

L'importo indicato nell'apposito spazio tra parentesi (campo "di cui" relativo a patologie che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica) non puo' essere superiore al totale delle spese sanitarie indicate nell'apposita colonna del rigo E1. Se superiore deve essere ricondotto entro tale limite e ne deve essere data comunicazione con apposito messaggio al contribuente.

Casella di rigo E4

Puo' assumere esclusivamente i valori 1, 2, 3 o 4.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.

Casella di rigo E5

Puo' assumere esclusivamente il valore 1, 2 o 3.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.

Righi E15, E16 e E17

Il codice indicato a colonna 1 puo' assumere esclusivamente i valori da 15 a 27.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia il codice che il relativo importo del rigo e ne deve essere data comunicazione con apposito messaggio al contribuente.

Rigo E23

La casella di colonna 1 puo' assumere esclusivamente i valori 1, 2, 3 o 4.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la deduzione, si devono considerare assenti sia la casella che i relativi importi del rigo.
L'importo di colonna 2 non puo' essere superiore all'importo di colonna 3; se superiore deve essere ricondotto entro tali limiti e ne deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.

Rigo E24

La casella di colonna 1 puo' assumere esclusivamente i valori 1, 2, 3 o 4.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la deduzione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.

Righi da E 25 a E28

Anno (colonna 1)

L'anno da indicare nei righi da E25 a E28 (col. 1), puo' assumere i valori 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001 e 2002 e deve essere sempre presente se viene indicato un importo nella colonna 5 corrispondente. Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.

Codice fiscale (colonna 2)

Il codice fiscale dei righi da E25 a E28, se presente, deve essere di 16 caratteri a struttura alfanumerica; puo' essere, in alcuni casi, di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.

Casella codice (colonna 3)

La casella di colonna 3, puo' essere presente solo se l'anno di colonna 1 e' 2002 e se compilata puo' assumere esclusivamente i valori 1, 2 o 3.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi e l'anno sia il 2002 (colonna 1), non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.
La eventuale compilazione della casella di colonna 3 per un anno diverso dal 2002 (colonna 1) non rileva ai fini del riconoscimento della detrazione.

Numero rate (colonna 4)

Il numero di rate (colonna 4) dei righi da E25 a E28 deve essere sempre presente se e' stato indicato un importo nella colonna 5 corrispondente. Se e' compilata una casella non puo' essere compilata l'altra. Nel caso in cui entrambe le caselle siano contemporaneamente presenti o assenti, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia le caselle che il relativo importo del rigo.
La casella relativa alla rateizzazione in 5 rate non puo' essere compilata se l'anno indicato a colonna 1 e' il "2002" e la casella codice di colonna 3 non e' impostata o se compilata assume un valore diverso da "3" (boschi). Da quest'anno infatti, per le spese sostenute nel 2002, si puo' optare per la rateizzazione in 5 rate esclusivamente per interventi di manutenzione e salvaguardia dei boschi (codice 3 nella casella di colonna 3); quindi nel caso in cui il contribuente abbia sostenuto spese nel 2002 non riferite ai boschi (codice = 3) ed abbia optato per la rateizzazione in 5 rate e' necessario trasferire l'opzione nella casella relativa alla rateizzazione in 10 rate. Il rigo cosi' ridefinito deve essere riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate. Di tale situazione deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.
In funzione al valore indicato nel campo "Anno" di colonna 1, il campo "Numero rate" puo' assumere i valori indicati nella tabella sottostante:

===============================
ANNO VALORI AMMESSI ===============================
2002 1
2001 2
2000 3
1999 4
1998 5
1997 6
1996 7 -------------------------------

Numero di giorni righi E29 e E30 colonna 1

Il dato deve essere sempre presente se e' presente nel rigo la relativa percentuale in colonna 2.
Puo' assumere un valore compreso tra 1 e 365.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, il dato si considera assente.
La somma di colonna 1 (giorni) dei righi E 29 ed E 30 non puo' essere superiore a 365. Nel caso in cui detta somma risulti superiore, il numero dei giorni del rigo E 30 deve essere opportunamente ridotto in modo che la somma dei due righi non superi 365 e ne deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.

Percentuale righi E29 e E30 colonna 2

Il dato deve essere sempre presente se e' presente nel rigo il relativo numero di giorni in colonna 1. Puo' assumere un valore compreso tra 0 e 100.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, il dato si considera assente.

Rigo E32

La casella di colonna 1 puo' assumere esclusivamente i valori 1 o 2.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.

8.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

I dati che, non rispondendo alle indicazioni precedentemente fornite, devono essere considerati assenti (ad esempio se il campo anno assume valori non compresi tra il 1996 ed il 2002) non devono essere riportati sia nel modello 730 cartaceo consegnato all'assistito, che nella fornitura da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate.

8.2.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati incongruenti o errati relativi al Quadro E - Oneri e spese". Se tali anomalie e/o incongruenze hanno determinato il non riconoscimento totale o parziale della relativa detrazione, il precedente messaggio deve essere sostituito con il seguente: "Detrazione per oneri relativa al rigo .... del Quadro E in tutto o in parte non riconosciuta per dati incongruenti o errati".

8.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

La presenza di anomalie esposte nel punto precedente non comporta l'esclusione del contribuente dall'assistenza fiscale ma rileva ai soli fini della determinazione delle detrazioni.

8.3 MODALITA' DI CALCOLO

Gli importi che eccedono i limiti fissati in base alle indicazioni di seguito fornite, devono essere ricondotti ai suddetti limiti. Tale circostanza deve essere comunicata al contribuente mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo originariamente indicato dall'assistito. Gli importi ricondotti nei limiti previsti devono essere riportati sia nel modello 730 cartaceo consegnato all'assistito (in sostituzione dei dati originariamente indicati dal contribuente), che nella fornitura da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate.

8.3.1 SEZ. I - ONERI PER I QUALI E' RICONOSCIUTA LA DETRAZIONE DI IMPOSTA

Spese sanitarie Righi E1 - E2

L'importo dichiarato dal contribuente nel rigo E2 non puo' superare il limite euro 6.197. Se superiore deve essere ricondotto al suddetto limite. L'applicazione della franchigia di euro 129 deve essere effettuata sulla somma degli importi indicati nei righi E1 e E2. Ai fini dell'abbattimento di euro 129, gli importi da utilizzare fino a capienza sono nell'ordine:

1) la differenza tra l'importo delle spese indicato al rigo E1 e
l'importo presente nello stesso rigo ed indicato tra parentesi
(casella "di cui" relativa a patologie che danno diritto
all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica); 2) l'importo del rigo E2; 3) l'importo di rigo E1 indicato tra parentesi (casella "di cui"
relativa a patologie che danno diritto all'esenzione dalla
partecipazione alla spesa sanitaria pubblica).

Ad esempio:

E1 = 100 E1 (campo "di cui") = 45 E2 = 65 Totale = 165

A seguito dell'applicazione della franchigia il contenuto dei campi sara' il seguente:

E1 = 36 E1 (campo "di cui") = 36 E2 = 0 Totale = 36 (importo che costituisce la base di
calcolo delle detrazioni per oneri)

La riduzione dell'importo che concorre alla base del calcolo della detrazione deve essere comunicato al contribuente mediante il messaggio: "Per il calcolo della detrazione del 19% le spese sanitarie indicate nei righi E1 e/o E2 sono state ridotte di euro 129 ai sensi di legge". Tali importi, cosi' ridotti devono essere riportati nella fornitura da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate.

Rigo E3 - Spese sanitarie per portatori di handicap

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.

Rateizzazione

Se e' stata compilata la casella per la rateizzazione delle spese dei righi E1, E2 e E3:

- calcolare la somma dei righi E1, E2 e E3 al lordo della franchigia,
ma al netto di eventuali abbattimenti effettuati in fase di
controllo; - se la somma e' inferiore o eguale euro 15.494 non puo' essere
riconosciuta la ripartizione in rate e tale circostanza deve essere
comunicata al contribuente mediante apposito messaggio; - se la somma e' superiore a euro 15.494, tale importo, ridotto
eventualmente della franchigia di euro 129, deve essere diviso in
quattro rate di pari importo. La rata cosi' ottenuta concorre a
formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri. Con apposito
messaggio deve essere segnalata al contribuente l'entita' della
rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata determinata
la detrazione del 19%. Nel rigo 33 del mod. 730-3 "prospetto di
liquidazione" deve essere riportato il totale delle spese che e'
stato rateizzato;

Esempio n° 1

Rigo E1 = euro 10.000; Rigo E3 = euro 6. 000; Importo rateizzabile e' pari a euro 15.871 (10.000 - 129 + 6. 000) Importo rata e' pari a euro 3.968 Importo da indicare nel rigo 33 del mod. 730-3 e' pari a euro 15.871

Rigo E4 - Spese per i veicoli adattati per i portatori di handicap

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il limite di euro 18.076; se superiore deve essere ricondotto al suddetto limite.
Se e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella di rigo E4, l'ammontare delle spese indicato nel rigo, al netto di eventuali abbattimenti operati in fase di controllo, deve essere diviso in quattro rate di pari importo; la rata cosi' ottenuta, concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri. Se non e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella di rigo E4 l'importo concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Se sono stati compilati due moduli, il secondo modulo e' riservato esclusivamente all'indicazione delle spese sostenute per la manutenzione straordinaria del veicolo. In questo caso, l'eventuale indicazione del numero di rata nel secondo modulo non rileva ai fini della determinazione della detrazione ed il dato si deve considerare come assente in quanto l'importo delle spese per manutenzione straordinaria non e' rateizzabile.
Ai fini della verifica del limite di detraibilita', si deve tenere conto anche dell'importo indicato nel secondo modulo. Pertanto, se la somma degli importi del primo e del secondo modulo e' superiore ad euro 18.076, tale somma deve essere ricondotta al suddetto limite, provvedendo a ridurre nell'ordine, prima l'importo indicato nel secondo modulo e successivamente l'importo indicato nel primo.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata determinata la detrazione del 19%.

Rigo E5 - Spese per l'acquisto di cani guida

Se e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella di rigo E5, l'ammontare delle spese indicato nel rigo deve essere diviso in quattro rate di pari importo; la rata cosi' ottenuta, concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri. Se non e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella di rigo E5 l'importo concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata determinata la detrazione del 19%.

Rigo E6 - Totale spese sanitarie per le quali e' stata richiesta la rateizzazione nella precedente dichiarazione

La casella nella quale va indicato il numero della rata corrente puo' assumere esclusivamente il valore "2". Nel caso in cui il contribuente abbia indicato un valore diverso o non abbia indicato alcun valore, il valore da considerare deve essere sempre "2" e deve essere riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate.
L'ammontare delle spese indicato nel rigo deve essere diviso in quattro rate di pari importo; la rata cosi' ottenuta, concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata determinata la detrazione del 19%.

Rigo E7 -Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 3.615; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere ricondotto al suddetto limite.

Rigo E8 -Interessi per mutui ipotecari per acquisto altri immobili

Se al rigo E7 non e' indicato alcun importo, l'importo di rigo E8 non puo' superare euro 2.066; pertanto se il contribuente ha indicato una somma superiore l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.
Se l'importo indicato al rigo E7 e' superiore a euro 2.066, l'importo di rigo E8 non puo' concorrere alla base per il calcolo della detrazione, pertanto deve essere ricondotto a zero.
Se l'importo indicato al rigo E7 e' inferiore a euro 2.066, il totale degli importi di rigo E7 e di rigo E8 non puo' comunque essere superiore a euro 2.066, pertanto l'importo di rigo E8 deve essere opportunamente ridotto, in modo che la somma dei due righi non superi il suddetto limite.

Rigo E9 -Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 2.582; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.

Rigo E10 -Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 2.582; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.

Rigo E11 - Interessi per prestiti o mutui agrari

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' essere superiore al totale dei redditi dei terreni (dominicali e agrari) tenuto conto delle rispettive ed eventuali rivalutazioni dell'80% e 70%, pertanto se il contribuente ha indicato una somma superiore l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.

Rigo E12 - Assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 1.291 pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.

Rigo E13-Spese di istruzione

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.

Rigo E14-Spese funebri

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.

Righi E15, E16 ed E17

Altri oneri per i quali spetta la detrazione al 19% indicati nei righi da E15 a E17 ed individuati dai codici riportati nella colonna 1 di ciascun rigo.

Codice "15" - Erogazioni liberali ai partiti politici

L'importo dichiarato dal contribuente deve essere compreso tra euro 52 e euro 103.291; pertanto, se il contribuente ha indicato un importo inferiore a euro 52 tale importo deve essere ridotto a zero; se il contribuente invece ha indicato un importo superiore a euro 103.291, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "16" - Erogazioni liberali alle ONLUS

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 2.066; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "17" - Erogazioni liberali alle associazioni sportive dilettantistiche

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 1.033; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "18" - Erogazioni liberali alle societa' di mutuo soccorso

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 1.291; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "19" - Erogazioni liberali a favore delle associazioni di promozione sociale

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 2.066; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "20" - Erogazioni liberali a favore della Societa' di cultura "La Biennale di Venezia"

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 30% del reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "21" - Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri.

Codice "22" - Erogazioni liberali per attivita' culturali ed artistiche

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri.

Codice "23" - Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 2% del reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "24" - Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 30% del reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "25 "-Spese veterinarie

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il limite di euro 387; se superiore deve essere ricondotto al suddetto limite.
Le spese veterinarie (abbattute entro il limite di euro 387) devono essere ridotte dell'importo di euro 129. L'importo cosi' determinato costituisce la base di calcolo della detrazione per oneri e deve essere riportato nella fornitura da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate.
Sia la riduzione che l'eventuale abbattimento dell'importo che concorre alla base di calcolo della detrazione deve essere comunicato al contribuente mediante apposito messaggio.
Codice "26" - Spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri.

Codice "27" - Altri oneri detraibili

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
La detrazione per oneri e' pari al 19% del totale degli oneri determinati come sopra descritto e deve essere riportata, unitamente alle detrazioni eventualmente presenti nella sez. III, al rigo 18 del Mod. 730-3.

8.3.2 SEZ. II - ONERI DEDUCIBILI DAL REDDITO COMPLESSIVO

8.3.2.1 RIGHI DA E18 A E22

Rigo E18 - Contributi previdenziali ed assistenziali deducibili

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.

Rigo E19 - Contributi per addetti ai servizi domestici e familiari

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 1.549; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al suddetto limite.

Rigo E20 - Erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.

Rigo E21 - Spese mediche e di assistenza dei portatori di handicap

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.

Rigo E22 - Assegno periodico corrisposto al coniuge con esclusione della quota di mantenimento dei figli

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.

8.3.2.2 RIGO E23 - PREVIDENZA COMPLEMENTARE

8.3.2.2.1 SOGGETTI FISCALMENTE A CARICO DI ALTRI

Per i soggetti fiscalmente a carico di altri, casella "Soggetto fiscalmente a carico di altri" barrata e reddito complessivo (rigo 6 del mod.730-3) non superiore a euro 2.841, il limite di deducibilita' per contributi e premi versati alle forme pensionistiche complementari e' costituito esclusivamente dal reddito complessivo (rigo 6 del mod.730-3) senza tener conto quindi sia del limite percentuale del 12% che del vincolo del TFR. L'eventuale compilazione delle colonne 2 e/o 5 del rigo E23 non rileva ai fini della determinazione della deduzione spettante.

Calcolare:

1) Determinazione del Tetto massimo e della Deduzione Massima in relazione al codice di colonna 1

- se la casella di colonna 1 non e' impostata o assume i valori 3 o 4, determinare:

Tetto massimo = euro 5.165 - colonna 4 del rigo E23
Deduzione massima = al minore tra il Tetto massimo e l'importo indicato a colonna 3 del rigo E23
- se la casella di colonna 1 assume il valore 1 determinare:
A = il maggiore tra euro 5.165 e l'importo dei contributi effettivamente versati nel 1999 indicati a colonna 6 del rigo E23; Il Tetto Massimo e' = A - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
Deduzione massima = al minore tra il Tetto massimo e l'importo indicato a colonna 3 del rigo E23

- se la casella di colonna 1 assume il valore 2, la deduzione massima
e' uguale all'importo indicato a colonna 3 del rigo E23.

2) Determinazione della Deduzione spettante

calcolare la Deduzione spettante = al minore tra la Deduzione massima (come sopra calcolata con riferimento al valore della casella di colonna 1 del rigo E23) ed il risultato della seguente operazione:
Capienza Reddito = reddito complessivo (rigo 6 del mod. 730-3) - Deduzione Abitazione Principale (rigo 9 del mod. 730-3) - Oneri deducibili di cui ai righi da E18 a E22 e rigo E24
3) Rideterminazione da parte del soggetto che presta l'assistenza fiscale dell'importo di colonna 3
A colonna 3 del rigo E23 deve essere riportato l'importo della Deduzione spettante coma sopra determinata. Tale dato deve essere riportato sia nel modello 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate.
4) Messaggi
Con apposito messaggio deve essere segnalato al contribuente l'ammontare della deduzione inizialmente richiesta e la parte che non ha trovato capienza nel reddito complessivo e che puo' essere portata in deduzione dal soggetto di cui e' a carico.
Al fine di determinare l'eventuale ammontare della deduzione che non ha trovato capienza nel reddito complessivo, procedere nel seguente modo:
D = Deduzione massima - Capienza Reddito
Se l'importo D e' maggiore di zero indicare nei messaggi, come importo che puo' essere portata in deduzione dal soggetto di cui e' a carico, il valore di D ricondotto entro i limiti di euro 5.165.
Se l'importo D e' minore o uguale a zero la deduzione ha trovato interamente capienza nel reddito complessivo e di conseguenza non deve essere indicato nessun messaggio.

8.3.2.2.2 SOGGETTI NON A CARICO

Se non e' stato indicato alcun codice oppure e' stato indicato il codice 3 o il codice 4 nella colonna 1 del rigo E23, calcolare il tetto massimo nella maniera seguente:
Tetto massimo e' uguale al minore dei risultati delle seguenti due operazioni:

- euro 5.165 - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a
zero deve essere posto uguale a zero) - 12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E23 (se il
risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)

Se e' stato indicato il codice 1 nella colonna 1 del rigo E23, determinare il tetto massimo nella seguente maniera:
A = il maggiore tra euro 5.165 e l'importo dei contributi effettivamente versati nel 1999 indicati a colonna 6 del rigo E23;
B = A - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
C = 12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
Il Tetto Massimo e' pari al minore importo tra quanto calcolato come lettera B e quanto calcolato come lettera C.
Se e' stato indicato il codice 2 nella colonna 1 del rigo E23 calcolare il tetto massimo nelle seguente maniera:
Tetto massimo = colonna 3 del rigo E23

-------------------------------------------------------------------- Deduzione massima = al minore tra il Tetto massimo e l'importo
indicato a colonna 3 del rigo E23 -------------------------------------------------------------------- Quota personale massima = al minore tra la deduzione massima e il
risultato della seguente operazione:
colonna 3 del rigo E23 - colonna 2 del
rigo E23 --------------------------------------------------------------------

Verificare se i redditi per lavori socialmente utili concorrono o meno al reddito complessivo nel seguente modo:
se la somma degli importi dei righi da 1 a 5 del mod. 730-3 (colonna 1 per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9 e del totale redditi per lavori socialmente utili (determinato come descritto nelle istruzioni al rigo 6 del mod. 730-3) e' superiore a euro 9.296 i redditi per lavori socialmente utili concorrono al reddito complessivo; nel caso in cui tale somma sia inferiore o uguale a euro 9.296 i redditi per lavori socialmente utili NON concorrono al reddito complessivo.

-------------------------------------------------------------------- calcolare Redditi Lav. Dip. con TFR come somma:

a) degli importi indicati nei righi da C1 a C3 per i quali risultano
verificate entrambe le seguenti condizioni:

- casella di colonna 1 non compilata o impostata con il valore 2;

- casella di colonna 2 non barrata;

b) degli importi indicati nei righi da C1 a C3 per i quali la
casella di colonna 1 è impostata con il valore 3 (Lavori
socialmente utili), la casella di colonna 2 non è barrata e
qualora, con riferimento alle istruzioni di cui sopra, sia stato
verificato che tali redditi concorrano al reddito complessivo;

c) degli importi indicati nei righi da C5 a C7 per i quali la
casella di colonna 1 assume il valore 2. --------------------------------------------------------------------

Determinare il limite reddituale (R1) relativo ai redditi di lavoro dipendente:
Se colonna 5 del rigo E23 (quota TFR) e' maggiore di zero e la casella di colonna 1 del rigo E23 e' diversa da 1 e da 2, calcolare R1 nel seguente modo:
calcolare il minore tra Redditi Lav. Dip. con TFR e (col 5 del rigo E23 x 2);
sottrarre dall'importo cosi' determinato l'importo di colonna 4 del rigo E23
Se in casella 1 del rigo E23 e' stato riportato il codice 4 e la quota di TFR di colonna 5 non e' compilata, l'importo di R1 deve essere posto uguale a zero.
In tutti gli altri casi, calcolare R1 nel seguente modo:
R1 = Redditi Lav. Dip. con TFR - colonna 4 del rigo E23
(se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero).

-------------------------------------------------------------------- Determinare il limite reddituale (R2) relativo ai redditi non compresi nella variabile Redditi Lav. Dip. con TFR:

R2 = rigo 6 del mod. 730-3 - Redditi Lav. Dip. con TFR -------------------------------------------------------------------- Limite reddituale complessivo = R1 + R2 -------------------------------------------------------------------- Quota personale deducibile = minore importo tra il Limite reddituale
complessivo e la Quota personale
massima. --------------------------------------------------------------------

Quota familiare

Calcolare:

Tetto massimo familiare uguale al minore dei risultati delle seguenti due operazioni:
euro 5.165 - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero) 12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E23 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
Calcolare A = al minore tra il Tetto massimo familiare e la Deduzione massima precedentemente calcolata
Calcolare B = A - Quota personale deducibile. Se il risultato di tale operazione e' inferiore a zero il dato deve essere posto uguale a zero

Quota familiare = minore tra colonna 2 del rigo E 23 ed il valore B di cui sopra.

L'importo della Quota familiare deve essere riportato a colonna 2 del rigo E23; a colonna 3 del rigo E23 deve essere riportata la somma degli importi relativi alla Quota personale deducibile ed alla Quota familiare.
Tali dati devono essere riportati sia nel modello 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle Entrate.

8.3.2.3 RIGO E24 - ALTRI ONERI DEDUCIBILI

Altri oneri deducibili ed individuati dal codice riportato nella colonna 1.

Codice "1" - Contributi per i fondi integrativi del servizio sanitario nazionale

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare euro 1.033; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

Codice "2" - Contributi per i paesi in via di sviluppo

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 2% della somma del reddito complessivo di rigo 6 del Mod. 730-3. Se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere ricondotto a tale limite.

Codice "3" - Spese sostenute dai genitori per la partecipazione alla gestione dei microasili e dei nidi nei luoghi di lavoro.

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.

Codice "4" - Altri oneri

L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza a costituire il totale degli oneri deducibili.
La somma degli oneri indicati dal rigo E18 al rigo E22 + colonna 3 del rigo E23 + colonna 2 del rigo (o dei righi, nel caso siano indicati piu' codici) E24, determinati come sopra, va riportata nel rigo 8 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".

8.3.3 SEZ. III - SPESE PER INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE DEL 41% O 36% - RIGHI DA E25 A E28

L'importo indicato dal contribuente nella colonna 5 di ogni singolo rigo (dal rigo E25 al rigo E28) non puo' superare il limite di euro 77.469; pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere ricondotto al suddetto limite.

8.3.4 SEZ. IV - ALTRE DETRAZIONI

Rigo E32 - Altre detrazioni

Altri detrazioni individuate dal codice riportato nella colonna 1.

Codice "1" - Borsa di studio

Tale detrazione deve essere riconosciuta per l'intero importo.

Codice "2" - Donazioni effettuate all'ente ospedaliero "Ospedale Galliera" di Genova

L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 30% dell'imposta lorda (rigo 12 del Mod. 730-3.); pertanto, se il contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere riportato al suddetto limite.

9 ALTRI DATI (QUADRO F)

CONTROLLI DA EFFETTUARE

I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo compilato.

9.1 SEZ. I - ACCONTI IRPEF RELATIVI AL 2002

Qualora le colonne 1 e 2 del rigo F 1 siano compilate sia nel modello del dichiarante che in quello del coniuge, sommare gli importi di ogni colonna dei due modelli e riportarli nella colonna corrispondente del solo modello del dichiarante.

9.2 SEZ. II - ALTRE RITENUTE SUBITE

Rigo F2 colonna 4 - Addizionale regionale IRPEF attivita' sportive dilettantistiche

Tale campo puo' essere presente solo se nel rigo D5 del quadro D e' presente un reddito per il quale la relativa casella di colonna 1 assume il valore "9" (Compensi per attivita' sportive dilettantistiche).

Rigo F2 colonne 5 e/o 6 - Ritenute IRPEF e addizionale regionale per lavori socialmente utili

Tali campi possono essere presenti solo se nella sezione I del Quadro C (righi da C1 a C3), e' presente almeno un reddito per il quale la relativa casella di colonna 1 assume il valore "3" (lavori socialmente utili).

9.3 SEZ. III - ECCEDENZE RISULTANTI DALLE PRECEDENTI DICHIARAZIONI

Il codice regione e' obbligatorio se e' stato compilato il rigo F4 colonna 2 o il rigo F4 colonna 4. Puo' assumere i valori da 1 a 21. Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, il dato si considera assente.

9.4 SEZ. V - RITENUTE E ACCONTI SOSPESI PER EVENTI ECCEZIONALI

L'importo indicato nel rigo F6 colonna 1 (IRPEF) non puo' essere superiore alla somma delle ritenute indicate dal contribuente nel rigo C8, nella colonna 4 dei righi D4 e D5 e nelle colonne 1 e 2 del rigo F1, e nelle colonne 1 e 5 del rigo F2.
L'importo indicato nel rigo F6 colonna 2 non puo' essere superiore alla somma delle trattenute indicate dal contribuente nel rigo C9, nel rigo F2 colonna 2, nel rigo F2 colonna 4 e nel rigo F2 colonna 6.
L'importo indicato nel rigo F6 colonna 3 non puo' essere superiore alla somma delle trattenute indicate dal contribuente nel rigo C10 e nel rigo F2 colonna 3.

9.5 SEZ. VI - DATI RELATIVI AI VERSAMENTI DI SALDO E AGLI EVENTUALI ACCONTI

Il dichiarante e il coniuge possono scegliere in misura diversa il pagamento degli acconti dovuti (colonne 1 e 2 del rigo F7). Se invece risulta diverso sul modello del dichiarante e sul modello del coniuge il numero di rate con il quale si richiede la rateizzazione (colonna 3 del rigo F7), il dato da prendere in considerazione e' quello indicato sul modello del Dichiarante.
Nel caso il contribuente abbia contemporaneamente barrato la casella di colonna 1 e indicato un importo a colonna 2 superiore a euro 51, si deve considerare la casella come non barrata e se ne deve dare comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio. Tale situazione non comporta l'esclusione dall'assistenza fiscale.
Se l'importo di colonna 2 non e' superiore a euro 51, il valore deve essere ridotto a zero e ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio.
Il numero delle rate di colonna 3, se presente, puo' assumere un valore compreso tra 2 e 5. Nel caso in cui il contribuente abbia indicato un valore superiore a 5 il numero di rate deve essere riportato a tale limite e deve essere data apposita comunicazione al contribuente.

9.6 SEZ. VIII - REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA

Per ogni rigo compilato deve essere sempre presente il reddito.

9.6.1 CONTROLLI SUL RIGO F9

Se compilato devono essere presenti tutti i dati ad eccezione del "Periodo di commisurazione" di colonna 5.

Tipo di emolumento

Il dato puo' assumere un valore compreso tra 1 e 7.

Anno

Il dato non puo' assumere un valore superiore a 2002.

Reddito nell'anno

Il dato non puo' assumere un valore superiore al "Reddito totale" di colonna 4.

Reddito totale

Il dato non puo' assumere un valore inferiore al "Reddito nell'anno" di colonna 3.

Periodo di commisurazione

Il dato deve essere presente se nella colonna 1 il campo "Tipo emolumento" assume il valore 1, 2 o 3.
Il campo "Mesi" puo' assumere un valore compreso tra 0 e 12.

9.6.2 CONTROLLI SUL RIGO F10

Tipo di reddito

Il campo di colonna 1 puo' assumere i valori 1 o 2 e deve essere sempre presente.

Opzione per la tassazione ordinaria

Il dato non puo' essere presente se a colonna 1 e' stato indicato il codice 1.
Tale anomalia non comporta per il contribuente l'esclusione dall'assistenza fiscale e ne deve essere data comunicazione mediante apposito messaggio indicando l'inefficacia di tale opzione.

Anno

Il campo di colonna 3 deve essere sempre presente e deve assumere il valore 2002 se nel campo "Tipo di reddito" di colonna 1 e' stato indicato il codice 1.

Reddito

Il dato deve essere sempre presente.

Quota del credito d'imposta sui dividendi

Il campo di colonna 5 non puo' assumere un valore inferiore al campo "Di cui per i dividendi comunitari" di colonna 6.

Quota delle imposte sulle successioni

Il campo "Quota delle imposte sulle successioni" di colonna 7 puo' essere presente solo se nel campo "Tipo di reddito" di colonna 1 e' stato indicato il valore 1.

9.6.3 CONTROLLI SUL RIGO F11

Tipo di reddito

Il dato puo' assumere un valore compreso tra 1 e 14 e deve essere sempre presente.

Opzione per la tassazione ordinaria

Il dato non puo' essere presente se a colonna 1 sono stati indicati i codici 1, 2, 3, 4 e 6.
Tale anomalia non comporta per il contribuente l'esclusione dall'assistenza fiscale e ne deve essere data comunicazione mediante apposito messaggio indicando l'inefficacia di tale opzione.

Anno

Il dato deve essere sempre presente.

Reddito

Il dato deve essere sempre presente e non puo' assumere un valore superiore al "Reddito totale del deceduto" di colonna 5, se nella colonna 1 il campo "Tipo di reddito" assume il valore 2.

Reddito totale del deceduto

Deve essere presente se il campo "Tipo di reddito" di colonna 1 assume il valore 2.
Il dato non puo' assumere un valore inferiore al "Reddito" di colonna 4.

Quota delle imposte sulle successioni

Il dato puo' essere presente solo se a colonna 1, "Tipo di reddito", sono indicati i codici 1, 2, 3, 4 o 5.

9.7 ANOMALIE ED INCONGRUENZE

9.7.1 SEGNALAZIONI

Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi al Quadro F - Altri dati".

9.7.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE

Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli precedentemente descritti sui dati relativi a:

- addizionale regionale per attivita' sportive dilettantistiche (Sez.
II rigo F2 colonna 4) - ritenute IRPEF e addizionale regionale per lavori socialmente utili
(Sez. II rigo F2 colonne 5 e 6) - ritenute e acconti sospesi per eventi eccezionali - redditi soggetti a tassazione separata

comportano l'esclusione dall'assistenza fiscale.

9.8 MODALITA' DI CALCOLO

La somma degli importi di rigo F1 (colonne 1 e 2) va riportata nel rigo 30 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 1 deve essere sommato alle altre ritenute indicate dal contribuente e riportato nel rigo 27 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 2 deve essere sommato alle altre trattenute per addizionale regionale indicate dal contribuente e riportato nel rigo 36 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 3 deve essere sommato alle altre trattenute per addizionale comunale indicate dal contribuente e riportato nel rigo 39 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Per l'importo eventualmente indicato nella colonna 4 del rigo F2 vedere le istruzioni relative al rigo 36 del prospetto di liquidazione.
Per gli importi eventualmente indicati nelle colonne 5 e 6 del rigo F2 vedere le istruzioni relative ai righi 27 e 36 del prospetto di liquidazione.
L'importo "IRPEF" di colonna 2 del rigo F7 della Sez. VI va utilizzato per il calcolo della prima e seconda rata di acconto secondo le modalita' descritte nel paragrafo relativo alla determinazione dell'acconto per l'anno 2003.

10 LIQUIDAZIONE DELL'IMPOSTA, DELL'ADDIZIONALE REGIONALE ALL'IRPEF, DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF E COMPILAZIONE DEL MOD. 730-3 "PROSPETTO DI LIQUIDAZIONE"

10.1 DATI IDENTIFICATIVI DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA O DEL C.A.F. E DEI DICHIARANTI

Sostituto d'imposta

Indicare:

- il codice fiscale, il cognome e il nome, se trattasi di persona
fisica; - il codice fiscale e la denominazione se trattasi di persona
giuridica o societa' di persone o soggetti ad esse equiparate.

C.A.F.

Indicare il codice fiscale, la denominazione e il numero di iscrizione all'Albo dei Centri di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati".

Dichiaranti

Riportare il codice fiscale, il cognome e il nome del dichiarante e, in caso di dichiarazione congiunta, del coniuge dichiarante, rilevati dal Mod. 730.

10.2 RIEPILOGO DEI REDDITI - RIGHI DA 1 A 5 DEL MOD. 730-3

Al rigo 1 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei redditi dominicali dei terreni, determinati sulla base dei dati rilevati dal Quadro A del Mod. 730 secondo quanto indicato al precedente punto 4.3.1.
Al rigo 2 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei redditi agrari, determinati sulla base dei dati rilevati dal Quadro A del Mod. 730 secondo quanto indicato al precedente punto 4.3.2.
Al rigo 3 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei redditi dei fabbricati determinati sulla base dei dati rilevati dal Quadro B del Mod. 730 secondo quanto indicato al precedente punto 5.3.
Al rigo 4 colonna 1 e/o 2 deve essere riportata la somma dei redditi di lavoro dipendente ed assimilati dichiarati nelle sezioni I e II del Quadro C del modello 730.
Al rigo 5 colonna 1 e/o 2 deve essere riportato il totale degli altri redditi calcolato sulla base dei dati indicati:

- nel Quadro D del Mod. 730. Se nel rigo D5 colonna 1 e' stato
indicato il codice 9, agli altri redditi da riportare nel rigo 5
del mod. 730-3 deve essere sommato, non l'importo del rigo D5
colonna 2, ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte
nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo
7.3, e denominato "C4". - nella Sez. VIII del Quadro F se il contribuente ha scelto la
tassazione ordinaria (redditi di cui ai righi F10 colonna 4 e /o
F11 colonna 4 per i quali la relativa casella di colonna 2 e'
barrata).

10.3 CALCOLO DELL'IRPEF

10.3.1 DETERMINAZIONE DEI RIGHI DA 6 A 12 DEL MOD. 730-3

Reddito complessivo - rigo 6 mod. 730-3

Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella sezione I del quadro C, righi da C1 a C3, con la relativa casella di colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
Se il contribuente ha percepito tali tipologie di redditi, calcolare il relativo ammontare (Totale redditi per lavoro socialmente utile) sommando i redditi dei righi da C1 a C3 della sez. I del quadro C per i quali e' stato indicato il codice "3" nella relativa casella di colonna 1.

1) Per il contribuente per il quale NON risultano presenti tali
tipologie di reddito, il reddito complessivo del rigo 6 e' pari
alla somma degli importi dei righi da 1 a 5 (colonna 1 per il
dichiarante e colonna 2 per il coniuge). 2) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito ma la somma degli importi dei righi da 1 a 5 (colonna 1
per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita della
deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9 e
del Totale redditi per lavoro socialmente utile (come sopra
determinato) e' superiore a euro 9.296, il reddito complessivo del
rigo 6 e' pari alla somma degli importi dei righi da 1 a 5. 3) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito e la somma degli importi dei righi da 1 a 5 (colonna 1
per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita della
deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9 e
del Totale redditi per lavoro socialmente utile (come sopra
determinato) e' inferiore o uguale a euro 9.296, il reddito
complessivo del rigo 6 e' pari, alla somma degli importi dei righi
da 1 a 5 diminuita del Totale redditi per lavoro socialmente
utile.

Redditi per lavoro socialmente utile. Precisazioni

Per le somme trattenute dal sostituto d'imposta (sia IRPEF che Addizionale regionale all'IRPEF) sui redditi erogati per lavoro socialmente utile, il soggetto che presta l'assistenza fiscale non deve procedere ad una riliquidazione di tali importi nel caso in cui, con riferimento alle istruzioni relative al rigo 6 del prospetto di liquidazione (reddito complessivo), tali redditi non concorrano alla determinazione dell'importo da riportare nel rigo 6.

Crediti d'imposta sui dividendi - rigo 7 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 7 vanno riportati i totali dei crediti d'imposta sui dividendi del Dichiarante e del Coniuge dichiarante indicati nella colonna 2 del rigo D1 del Quadro D, tenendo conto degli eventuali abbattimenti effettuati in sede di controllo.
Se il contribuente ha indicato un reddito nel rigo D2 del Quadro D, relativo a Utili per i quali spetta un credito d'imposta in misura limitata, deve essere calcolato il 58,73 per cento ovvero il 56,25 per cento se e' barrata la casella "credito d'imposta spetta nella misura del 56,25", dell'importo indicato dal contribuente nella colonna 1 del rigo D2 e sommato agli altri crediti d'imposta sui dividendi.
Se il contribuente ha optato per la tassazione ordinaria per i redditi di capitale indicati nel rigo F10 del quadro F sez. VIII, sommare anche l'importo indicato a colonna 5 del rigo F10 per il quale sia stata barrata la relativa casella di colonna 2.

Oneri deducibili - rigo 8 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 8 vanno riportate le somme degli oneri deducibili dichiarati rispettivamente dal Dichiarante e dal Coniuge dichiarante nella Sez. II del Quadro E, tenendo conto degli eventuali abbattimenti effettuati in sede di controllo.

Deduzione per abitazione principale - rigo 9 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 9 riportare la deduzione per abitazione principale calcolata secondo quanto descritto al punto 5.3.5. Reddito imponibile - rigo 10 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 10 va riportato, rispettivamente per il dichiarante e per il coniuge, il risultato della seguente operazione:

rigo 6 + rigo 7 - rigo 8 - rigo 9

se il risultato e' negativo indicare zero.

Compensi per attivita' sportive dilettantistiche con ritenuta a titolo d'imposta - rigo 11 del mod. 730-3

Riportare l'importo dei compensi percepiti per attivita' sportive dilettantistiche assoggettate a ritenute a titolo d'imposta. A tal fine deve essere indicato l'importo determinato secondo le modalita' descritte nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 7.3, e denominato "C3".

Imposta lorda - rigo 12 del mod. 730-3

Se non sono stati indicati compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 codice 9), alle colonne 1 e/o 2 del rigo 12 va indicato l'importo dell'imposta lorda calcolata sugli importi di rigo 10 colonna 1 e/o 2 utilizzando la tabella di seguito riportata.
Resta inteso che gli importi relativi all'imposta lorda liquidata, benche' esposti nella tabella in centesimi di euro, dovranno essere riportati nel rigo 12 del mod. 730-3 arrotondati all'unita' di euro.
TABELLA - CALCOLO DELL'IRPEF ==================================================================== REDDITO Aliquota Imposta dovuta sui redditi (per scaglioni) intermedi compresi negli
scaglioni ====================================================================
fino a euro 18 18% sull'intero importo
10.329,14

oltre euro e fino a euro 24 1.859,25 + 24% parte 10.329,14 10.329,14 15.493,71 eccedente

oltre euro e fino a euro 32 3.098,75 + 32% parte 15.493,71 15.493,71 30.987,41 eccedente

oltre euro e fino a euro 39 8.056,73 + 39% parte 30.987,41 30.987,41 69.721,68 eccedente

oltre euro 45 23.163,10 + 45% parte 69.721,68 69.721,68 eccedente --------------------------------------------------------------------

Se sono stati indicati compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 codice 9) operare come segue:
1 - sommare al rigo 10, colonne 1 e/o 2 (Reddito imponibile) del mod. 730-3, l'importo "C3" determinato con le modalita' descritte nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 7.3 (Compensi assoggettati a ritenuta a titolo d'imposta);
2 - calcolare su tale somma l'imposta lorda utilizzando la tabella di calcolo dell'IRPEF;
3 - calcolare sull'importo "C3" l'imposta lorda utilizzando la tabella di calcolo dell'IRPEF;
4 - sottrarre dall'imposta lorda calcolata al punto 2 quella calcolata al punto 3 e riportare il risultato di tale operazione nel rigo 12, colonne 1 e/o 2 del mod. 730-3.

10.3.2 DETERMINAZIONE DELLE DETRAZIONI PER FAMILIARI (RIGHI 13 E 14 DEL MOD. 730-3)

Detrazioni d'imposta per il coniuge - rigo 13 del mod.730-3

Alla colonna 1 o 2 del rigo 13 va indicata la detrazione per il coniuge a carico, spettante, nella misura indicata nella seguente tabella e rapportata ai mesi dell'anno in cui il familiare stesso e' rimasto a carico (campo "mesi a carico" del relativo prospetto): .so;

Tabella Detrazione per coniuge a carico

- fino a euro 15.494 euro 546,18

- oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 496,60

- oltre euro 30.987 e fino a euro 51.646 euro 459,42

oltre euro 51.646 euro 422,23

(Nella suesposta tabella il reddito complessivo del dichiarante o del coniuge dichiarante - rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - è indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione è indicato nella seconda colonna).

Detrazioni d'imposta per figli e altri familiari a carico - rigo 14 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 14 va indicata la detrazione per familiari a carico (primo figlio, figli successivi, figli disabili e altri familiari) comprensiva dell'eventuale aumento previsto per il figlio di eta' inferiore ai tre anni.
Se il reddito complessivo (rigo 6 del mod. 730-3) e' superiore a euro 51.646 la detrazione per figlio (sia primo che successivo) e altro familiare a carico spetta nella misura di euro 285,08 annue per ciascun soggetto a carico.
Se il reddito complessivo (rigo 6 del mod. 730-3) e' inferiore o eguale a euro 51.646, la detrazione per il primo figlio (rigo 2 casella F1 del prospetto dei familiari a carico) e per gli altri familiari a carico (casella A dei righi da 3 in poi del prospetto dei familiari a carico) spetta nella misura di euro 303,68 annue per ciascun soggetto a carico. Per i figli successivi al primo (casella F dei righi da 3 in poi del prospetto dei familiari a carico) la detrazione spetta nella misura di euro 336,73 annue per ciascuno di essi.
Da quest'anno inoltre e' prevista un'elevazione della detrazione per ciascun figlio a euro 516,46 in relazione all'ammontare del reddito complessivo ed al numero di figli. In particolare la detrazione di euro 516,46 spetta ai contribuenti per i quali risultano verificate le seguenti condizioni:

- reddito complessivo non superiore a 36.152 e con un figlio - reddito complessivo non superiore a 41.317 e con due figli - reddito complessivo non superiore a 46.481 e con tre figli - con almeno quattro figli a prescindere dall'ammontare del reddito
complessivo

Pertanto, ai fini del riconoscimento della detrazione di euro 516,46, deve essere determinato il numero di figli a carico desumendolo dal prospetto dei familiari a carico con riferimento ai codici fiscali presenti nei righi nei quali e' stata barrata la casella F, F1 o D e tenendo conto che se uno stesso codice fiscale e' presente in piu' righi esso deve essere conteggiato una sola volta.
Qualora in uno o piu' righi del prospetto dei familiari a carico il contribuente non abbia indicato il codice fiscale dei figli (rigo F1 e righi da 3 a 6 per i quali e' barrata la casella "F" o "D") ed in assenza di una indicazione da parte del contribuente al soggetto che presta l'assistenza fiscale, ai fini della determinazione del numero di figli e conseguentemente dell'individuazione della relativa detrazione spettante e' necessario procedere come segue:

- se il codice fiscale e' assente in uno solo dei righi relativi ai
figli, per tale rigo si conteggia un figlio; - se il codice fiscale e' assente in piu' di un rigo relativo ai
figli, verificare se per ogni rigo nel quale e' assente il codice
fiscale risulta soddisfatta una delle seguenti condizioni:

1) il numero dei mesi di colonna 3 e' uguale a 12;
2) il numero dei mesi di colonna 3 e' inferiore a 12 ma o il campo percentuale assume il valore "100" oppure e' compilata la casella relativa ai figli inferiori a tre anni;
In questo caso per ogni rigo compilato si conteggia un figlio.

- Se anche per un solo rigo non risulta verificata alcuna delle
precedenti condizioni si deve procedere come segue:

1) sommare i mesi di colonna 3 di tutti i righi relativi ai figli a carico per i quali e' assente il codice fiscale;
2) desumere il numero dei figli in base a quanto esposto nella seguente tabella:

==================================================================== Totale mesi di colonna 3 Tabelle di riferimento senza codice fiscale ==================================================================== da zero a 12 Si considera un figlio
(utilizzare la tabella "detrazioni per
1 figlio") -------------------------------------------------------------------- da 13 a 24 Si considerano 2 figli
(utilizzare la tabella "detrazioni per
2 figli") -------------------------------------------------------------------- da 25 a 36 Si considerano 3 figli
(utilizzare la tabella "detrazioni per
3 figli") -------------------------------------------------------------------- oltre 36 Si considerano 4 o più figli
(utilizzare la tabella "detrazioni per
4 o più figli") --------------------------------------------------------------------

Nel caso in cui il numero di figli e' stato desunto con riferimento alla tabella di cui sopra, ne deve essere data comunicazione al contribuente con apposito messaggio.
L'importo della detrazione per ciascun familiare a carico deve essere rapportato alla percentuale indicata nel campo "Percentuale" del prospetto familiari a carico del mod. 730 ed ai mesi dell'anno in cui i familiari stessi sono rimasti a carico (campo "mesi a carico").
Le tabelle che seguono propongono una sintesi che integra le precedenti disposizioni con le novita' di quest'anno in merito alle detrazioni previste per familiari a carico.
TABELLA PER DETRAZIONI PER FIGLI A CARICO ====================================================================
Detrazioni per 1 figlio ==================================================================== Reddito Detrazione Primo figlio Complessivo --------------------------------------------------------------------
fino a euro 36.152 euro 516,46 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 36.152 fino a euro 51.646 euro 303,68 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 51.646 euro 285,08 --------------------------------------------------------------------

====================================================================
Detrazioni per 2 figli ==================================================================== Reddito Detrazione Detrazione Figli Complessivo Primo successivi al
figlio primo --------------------------------------------------------------------
fino a euro 41.317 euro 516,46 euro 516,46 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 41.317 fino a euro 51.646 euro 303,68 euro 336,73 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 51.646 euro 285,08 euro 285,08 --------------------------------------------------------------------

====================================================================
Detrazioni per 3 figli ==================================================================== Reddito Detrazione Detrazione Figli Complessivo Primo successivi al
figlio primo --------------------------------------------------------------------
fino a euro 46.481 euro 516,46 euro 516,46 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 46.481 fino a euro 51.646 euro 303,68 euro 336,73 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 51.646 euro 285,08 euro 285,08 --------------------------------------------------------------------

====================================================================
Detrazioni per 4 o piu' figli ==================================================================== Reddito Detrazione Detrazione Figli Complessivo Primo successivi al
figlio primo -------------------------------------------------------------------- Indipendentemente dall'importo del euro 516,46 euro 516,46 reddito complessivo --------------------------------------------------------------------

Dal 2002, a prescindere dall'ammontare del reddito complessivo, e' riconosciuta una detrazione pari a euro 774,69 per ogni figlio portatore di handicap (casella D barrata dei righi da 2 a 6 del prospetto dei familiari a carico) da rapportare al numero di mesi ed alla percentuale. Tale detrazione sostituisce quella che spetterebbe in riferimento allo stesso figlio, in assenza dell'handicap.
L'aumento della detrazione per il figlio di eta' inferiore ai tre anni spetta nella misura di euro 123,95 annue per ciascuno di essi. Detto importo, deve essere rapportato alla percentuale indicata nel campo "Percentuale" del prospetto familiari a carico del mod. 730 ed ai mesi dell'anno durante i quali il figlio a carico ha un'eta' inferiore a tre anni (campo "minore di 3 anni").
L'ulteriore detrazione di euro 123,95 per il figlio minore di tre anni non spetta quando per il figlio e' riconosciuta una delle seguenti detrazioni:

- la detrazione spettante al coniuge;
- la detrazione prevista per il figlio disabile;
- la maggiore detrazione di euro 516,46.
Se nel campo "Percentuale" e' riportato il codice C deve essere riconosciuta la detrazione piu' favorevole tra quella prevista per il coniuge e quella prevista per il figlio a carico; quindi e' necessario operare nel seguente modo:

a) calcolare la detrazione prevista per il coniuge a carico (nella
misura indicata nella tabella "Coniuge a carico" e rapportata ai
mesi dell'anno in cui il familiare stesso e' rimasto a carico); b) calcolare la detrazione per figlio a carico assumendo, ai fini del
calcolo, come percentuale il valore 100 e considerando
eventualmente anche l'ulteriore detrazione prevista per i figli di
eta' inferiore ai tre anni se spettante;
 
c) riconoscere la detrazione piu' alta tra quelle di cui alle
precedenti lettere a) e b).

Se viene riconosciuta la detrazione di cui alla lettera b), deve essere comunicato al contribuente con apposito messaggio il riconoscimento della detrazione piu' favorevole.

ESEMPIO N. 1

Reddito complessivo 40.000 ==================================================================== Rigo Familiare Codice Mesi a Minore di % Detrazione
Fiscale carico 3 anni ====================================================================

--------------------------------------------------------------------
1 C AAAAAAAAAAAA 7 267,99 --------------------------------------------------------------------
2 F1 BBBBBBBBBBBB 7 7 100 301,27 --------------------------------------------------------------------
Per Coniuge:
191,42
Per Figlio:
215,19
3 F BBBBBBBBBBBB 5 5 C --------------------------------------------------------------------
4 F CCCCCCCCCCCC 12 12 100 516,46 --------------------------------------------------------------------

Nell'esempio illustrato (numero figli a carico: 2) viene riconosciuta la detrazione di euro 215,19 prevista per il figlio a carico in quanto piu' alta di quella di euro 191,42 prevista per il coniuge mancante. Il totale delle detrazioni previste per figli a carico e' quindi di euro: 301,27 + 215,19 + 516,46 = 1.032,92 che dovra' essere riportato nel rigo 14 del 730-3 arrotondando detto importo a euro 1.033.

ESEMPIO N. 2 Reddito complessivo 45.000 ==================================================================== Rigo Familiare Codice Mesi a Minore di % Detrazione
Fiscale carico 3 anni ====================================================================

--------------------------------------------------------------------
1 C AAAAAAAAAAAA 1 38,29 --------------------------------------------------------------------
2 F1 BBBBBBBBBBBB 1 1 100 35,64 --------------------------------------------------------------------
3 F BBBBBBBBBBBB 11 11 C Per Coniuge:
421,14
Per Figlio:
391,99 --------------------------------------------------------------------
4 F CCCCCCCCCCCC 12 12 100 460,68 -------------------------------------------------------------------- Nell'esempio illustrato (numero figli a carico: 2) viene ricono- sciuta la detrazione di euro 421,14 prevista per il coniuge mancante in quanto più alta di quella di euro 391,99 prevista per il primo figlio a carico e comprensiva della detrazione per figli inferiori di tre anni.

ESEMPIO N. 3

Reddito complessivo 80.000 ==================================================================== Rigo Familiare Codice Mesi a Minore di % Detrazione
Fiscale carico 3 anni ====================================================================

--------------------------------------------------------------------
1 C --------------------------------------------------------------------
2 D BBBBBBBBBBBB 12 8 C Per Coniuge:
422,23
Per disabile:
774,69 -------------------------------------------------------------------- In questo secondo esempio viene riconosciuta la detrazione di euro 774,69 prevista per il figlio disabile in quanto più alta di quella di euro 422,23 prevista per il coniuge mancante.

ESEMPIO N. 4

Reddito complessivo 70.000 ==================================================================== Rigo Familiare Codice Mesi a Minore di % Detrazione
Fiscale carico 3 anni ====================================================================
1 C XXXXXXXXXXXXXX --------------------------------------------------------------------
2 F1 AAAAAAAAAAA 12 100 516,46 --------------------------------------------------------------------
3 F BBBBBBBBBBB 12 100 516,46 --------------------------------------------------------------------
4 F CCCCCCCCCCC 12 --------------------------------------------------------------------
5 F DDDDDDDDDDD 1 1 --------------------------------------------------------------------

In questo quarto esempio il numero di figli a carico e' "4" di cui i primi due sono interamente a carico del dichiarante ed i successivi 2 interamente a carico del coniuge. Il totale delle detrazioni previste per figli a carico e' quindi di euro: 1.032,92.

10.3.3 DETERMINAZIONE DELLE DETRAZIONI PER LAVORO E PENSIONE (RIGHI 15, 16 E 17 DEL MOD. 730-3)

Detrazioni di imposta per lavoro dipendente- rigo 15 del mod. 730-3

Le detrazioni per lavoro dipendente spettano solo per i redditi indicati nella Sezione I del Quadro C del Mod. 730.
Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella sezione I del quadro C, righi da C1 a C3, con la relativa casella di colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.

1) per il contribuente per il quale NON risultano presenti tali
tipologie di reddito, il reddito per il quale spetta la detrazione
per lavoro dipendente e' costituito dalla somma dei redditi
indicati nei righi da C1 a C3 della sez. I del quadro C. 2) per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' superiore a euro 9.296, il reddito per il quale
spetta la detrazione per lavoro dipendente e' costituito dalla
somma dei redditi indicati nei righi da C1 a C3 della sez. I del
quadro C. 3) per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito e il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' inferiore o uguale a euro 9.296, il reddito per
il quale spetta la detrazione per lavoro dipendente e' costituito
dalla somma dei redditi indicati nei righi da C1 a C3 della sez. I
del quadro C ad esclusione di quelli per i quali e' stato indicato
il valore "3" nella relativa casella di colonna 1 (redditi per
lavori socialmente utili).

Le detrazioni devono essere rapportate al periodo, espresso in giorni, di lavoro o di pensione nell'anno (anno intero 365) determinato sulla base di quanto risulta dal rigo C4 del Mod. 730.
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 15 va indicata la somma delle detrazioni per lavoro dipendente e assimilati spettante nella misura indicata nella seguente tabella:

====================================================================
TABELLA - DETRAZIONE PER LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI ====================================================================
Redditi di lavoro dipendente Detrazioni --------------------------------------------------------------------
Fino a euro 6.197 1.146,53 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 6.197 Fino a euro 6.352 1.084,56 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 6.352 Fino a euro 6.507 1.032,91 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 6.507 Fino a euro 7.747 981,27 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 7.747 Fino a euro 7.902 903,80 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 7.902 Fino a euro 8.057 826,33 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 8.057 Fino a euro 8.212 748,86 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 8.212 Fino a euro 8.263 686,89 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 8.263 Fino a euro 8.780 650,74 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 8.780 Fino a euro 9.296 614,58 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 9.296 Fino a euro 9.813 578,43 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 9.813 Fino a euro 15.494 542,28 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 15.494 Fino a euro 20.658 490,63 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 20.658 Fino a euro 25.823 438,99 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 25.823 Fino a euro 30.987 387,34 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 30.987 Fino a euro 31.142 335,70 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 31.142 Fino a euro 36.152 284,05 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 36.152 Fino a euro 41.317 232,41 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 41.317 Fino a euro 46.481 180,76 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 46.481 Fino a euro 46.688 129,11 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 46.688 Fino a euro 51.646 77,47 -------------------------------------------------------------------- oltre euro 51.646 51,65 --------------------------------------------------------------------

Ulteriore detrazione per redditi di lavoro dipendente o assimilati di durata inferiore all'anno - Rigo 16 del mod. 730-3

Ulteriore detrazione per reddito di lavoro dipendente con contratti a tempo indeterminato di durata inferiore all'anno

Se al reddito complessivo concorrono esclusivamente redditi di lavoro dipendente e assimilati con contratti a tempo indeterminato di durata inferiore all'anno (redditi dichiarati nel quadro C, sez. I, per i quali non e' stato indicato il valore "1" o il valore "2" nella relativa casella di colonna 1 e il numero di giorni indicato nel rigo C4 e' maggiore di zero ma inferiore a 365), determinare la detrazione spettante da riportare nelle colonne 1 e/o 2 del rigo 16 del mod. 730-3, in relazione alla seguente tabella: .dp;

Detrazione per contratti a tempo indeterminato

- fino a euro 4.700 euro 155

- oltre euro 4.700 e fino a euro 4.803 euro 103

- oltre euro 4.803 e fino a euro 4.958 euro 52

- oltre euro 4.958 euro 0

(Nella suesposta tabella il reddito complessivo del dichiarante o del coniuge dichiarante - rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - e' indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione e' indicato nella seconda colonna).
Non si perde il diritto a tale detrazione nel caso in cui vengano dichiarati anche redditi derivanti dal solo possesso dell'abitazione principale e delle relative pertinenze per i quali spetta la deduzione per abitazione principale (l'importo del rigo 3 coincide con l'importo del rigo 9 del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato compilato il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi compilati deve assumere esclusivamente:

- valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione"; - il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato il
valore 1.

Si precisa che la presenza di un rigo del Quadro B con un utilizzo diverso dai valori di cui sopra non comporta la perdita del diritto alla detrazione nel caso in cui l'imponibile del fabbricato non concorra al reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3) in quanto l'imponibile stesso risulta essere inferiore a 50 centesimi di euro.
Ulteriore detrazione per redditi di lavoro dipendente con contratti a tempo determinato di durata inferiore all'anno e per assegni periodici del coniuge
Se al reddito complessivo concorrono esclusivamente una o piu' delle seguenti tipologie di reddito:

- redditi di lavoro dipendente e assimilati con contratti a tempo
determinato di durata inferiore all'anno (redditi dichiarati nel
quadro C, sez. I, per i quali e' stato indicato il valore "2" nella
relativa casella di colonna 1 e il numero di giorni indicato nel
rigo C4 e' maggiore di zero ma inferiore a 365); - redditi derivanti da assegni periodici percepiti in conseguenza di
separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento del
matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili (redditi
dichiarati nel Quadro C sez. II con la casella di colonna 1
impostata a "1"),

determinare la detrazione spettante da riportare nelle colonne 1 e/o 2 del rigo 16 del mod. 730-3, in relazione alla seguente tabella:

Detrazione per contratti a tempo determinato

- fino a euro 4.700 euro 207

- oltre euro 4.700 e fino a euro 5.165 euro 155

- oltre euro 5.165 e fino a euro 5.681 euro 103

- oltre euro 5.681 e fino a euro 6.197 euro 52

- oltre euro 6.197 euro 0

(Nella suesposta tabella il reddito complessivo del dichiarante o del coniuge dichiarante -rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - e' indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione e' indicato nella seconda colonna).
Non si perde il diritto a tale detrazione nel caso in cui vengano dichiarati anche redditi derivanti dal solo possesso dell'abitazione principale e delle relative pertinenze per i quali spetta la deduzione per abitazione principale (l'importo del rigo 3 coincide con l'importo del rigo 9 del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato compilato il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi compilati deve assumere esclusivamente:

- valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione"; - il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato il
valore 1.

Anche in questo caso, come per la detrazione per reddito di lavoro dipendente con contratti a tempo indeterminato di durata inferiore all'anno, si precisa che la presenza di un rigo del Quadro B con un utilizzo diverso dai valori di cui sopra non comporta la perdita del diritto alla detrazione nel caso in cui l'imponibile del fabbricato, essendo inferiore a 50 centesimi di euro, non concorra al reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3).

Ulteriore detrazione per i redditi di pensione - rigo 17 del Mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 17 va indicata l'ulteriore detrazione per i redditi di pensione (casella di colonna 1 dei righi da C1 a C3 impostata a "1"), se alla formazione del reddito complessivo concorrono esclusivamente redditi di pensione ed, eventualmente:

- redditi per il solo possesso dell'abitazione principale e delle
relative pertinenze, per i quali spetta la deduzione per abitazione
principale (l'importo del rigo 3 coincide con l'importo del rigo 9
del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato compilato il Quadro B, il
campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi compilati deve
assumere esclusivamente: - i valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione"; - il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato il
valore 1. - redditi di terreni per un importo non superiore a euro 186 - somma
dei righi 1 e 2 del Mod. 730-3.

Si precisa che la presenza di un rigo del Quadro B con un utilizzo diverso dai valori di cui sopra non comporta la perdita del diritto alla detrazione nel caso in cui l'imponibile del fabbricato non concorra al reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3) in quanto l'imponibile stesso risulta essere inferiore a 50 centesimi di euro.
Inoltre la detrazione spetta anche nel caso in cui il contribuente abbia percepito redditi per lavoro socialmente utile (casella di colonna 1 dei righi da C1 a C3 impostata a "3") qualora, con riferimento alle istruzioni relative al rigo 6 del prospetto di liquidazione (reddito complessivo), tali redditi non concorrano alla determinazione dell'importo da riportare nel rigo 6.
La detrazione spetta in relazione all'eta' ed al reddito da pensione, nella misura indicata nelle seguenti tabelle e deve essere rapportata ai giorni indicati nel rigo C4 del Mod. 730 (per l'intero anno considerare 365):

==================================================================== ULTERIORE DETRAZIONE PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA' INFERIORE AI 75 ANNI ====================================================================
Redditi da Pensione Detrazione -------------------------------------------------------------------- Fino a euro 4.855 98,13 -------------------------------------------------------------------- Oltre euro 4.855 fino a 9.296 61,97 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== ULTERIORE DETRAZIONE PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA' NON INFERIORE AI 75 ANNI ====================================================================
Redditi da Pensione Detrazione -------------------------------------------------------------------- Fino a euro 4.855 222,08 -------------------------------------------------------------------- Oltre euro 4.855 Fino a 9.296 185,92 -------------------------------------------------------------------- Oltre euro 9.296 Fino a 9.554 92,96 -------------------------------------------------------------------- Oltre euro 9.554 Fino a 9.813 46,48 --------------------------------------------------------------------

Per l'eta' si deve fare riferimento alla data di nascita. La detrazione spetta a decorrere dal periodo di imposta nel quale il contribuente ha compiuto il settantacinquesimo anno di eta'.
Ad esempio, per il contribuente nato il 1° febbraio 1927, si deve fare riferimento alla tabella per i soggetti di eta' non inferiore a 75 anni.

10.3.4 DETERMINAZIONE DELLE DETRAZIONI QUADRO E (RIGHI 18 E 19 DEL MOD. 730-3)

Detrazione d'imposta per gli oneri di cui alla Sez. I e Sez. III del quadro E - Rigo 18 mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 18 va indicata la detrazione per gli oneri della Sez. I e per gli oneri della Sez. III del quadro E.
La detrazione sugli oneri della Sez. I e' pari al 19% del totale di detti oneri tenendo conto delle modalita' di calcolo specificate nel paragrafo 8.3.1. L'importo cosi' ottenuto deve essere arrotondato all'unita' di euro.
La detrazione sugli oneri della Sez. III deve essere determinata con le seguenti modalita' (tenendo conto anche di quanto specificato nel paragrafo 8.3.3):

- per ogni rigo di tale sezione (righi da E25 a E28), calcolare la
rata spettante dividendo l'importo di colonna 5 per il numero di
rate relative alla casella nella quale il contribuente ha indicato
la rata corrente (5 o 10); arrotondare rigo per rigo all'unita' di
euro la rata cosi' determinata; - calcolare il totale delle rate per le quali l'anno indicato a
colonna 1 e' inferiore al 2000 e calcolare il 41% dell'importo
cosi' ottenuto; arrotondare tale importo all'unita' di euro; - calcolare il totale delle rate per le quali l'anno indicato a
colonna 1 e' uguale o superiore al 2000 e calcolare il 36%
dell'importo cosi' ottenuto; arrotondare tale importo all'unita' di
euro.

L'importo da riportare nel rigo 18 del Mod. 730-3 deve essere determinato sommando gli importi della Sezione I e della Sezione III come sopra determinati.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente l'entita' della detrazione calcolata relativa agli oneri della sezione III e che la stessa e' stata sommata nel rigo 18 del "Prospetto di liquidazione" modello 730-3.

Detrazione d'imposta per gli oneri di cui alla Sez IV - rigo 19 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 19 vanno indicate le detrazioni per gli oneri della Sez. IV.
Pertanto devono essere riportate le seguenti detrazioni:

Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale

- Tale detrazione deve essere calcolata in funzione di quanto
dichiarato dal contribuente nel rigo E29 e nella misura prevista
nella seguente tabella:u'

Reddito complessivo del dichiarante o detrazione del coniuge dichiarante

- fino a euro 15.494 euro 495,80

- oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 247,90

- oltre euro 30.987 euro 0

La detrazione deve essere rapportata al periodo, espresso in giorni, indicato dal contribuente nel rigo E29 colonna 1 ed alla percentuale di detrazione spettante, indicata nel rigo E29 colonna 2.

Detrazione per canone di locazione spettante ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro

- Tale detrazione deve essere calcolata in funzione di quanto
dichiarato dal contribuente nel rigo E30 e nella misura prevista
nella seguente tabella:

Reddito complessivo del dichiarante o detrazione del coniuge dichiarante

- fino a euro 15.494 euro 991,60

- oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 495,80

- oltre euro 30.987 euro 0

La detrazione deve essere rapportata al periodo, espresso in giorni, indicato dal contribuente nel rigo E30 colonna 1 ed alla percentuale di detrazione spettante, indicata nel rigo E30 colonna 2.

Detrazione relativa alle spese di mantenimento dei cani guida

Tale detrazione e' pari a euro 516,46 e deve essere riconosciuta se il contribuente ha barrato la casella del rigo E31

Altre detrazioni di cui al rigo E32

Detrazione borsa di studio codice "1" nella colonna 1 del rigo E32
Tale detrazione deve essere riconosciuta per l'intero importo indicato dal contribuente.

Detrazione per donazioni effettuate all'ospedale Galliera di Genova codice "2" nella colonna 1 del rigo E32

Tale detrazione deve essere riconosciuta per un importo non superiore al 30% dell'imposta lorda (rigo 12 del Mod. 730-3) secondo quanto gia' precisato al paragrafo 8.3.4 con riferimento alle istruzioni per il rigo E32.

Spese sanitarie relative a patologie esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica.

Se il contribuente ha optato per la rateizzazione delle spese sanitarie di cui ai righi da E1 a E3 non devono essere considerate le seguenti istruzioni e, pertanto, si puo' procedere direttamente con le istruzioni contenute nella successiva sezione (Credito d'imposta per riacquisto prima casa).
Se il contribuente non ha optato per la rateizzazione delle spese sanitarie di cui ai righi da E1 a E3 seguire le istruzioni seguenti.
Se il contribuente ha compilato nel rigo E1 del quadro E l'importo "Di cui" compreso tra parentesi, e' necessario verificare se la detrazione del 19% di tale importo, trova capienza nell'imposta lorda. La parte della detrazione che non trova capienza e l'ammontare delle relative spese, deve essere opportunamente comunicata al contribuente nei messaggi.
L'importo delle spese la cui detrazione non ha trovato capienza nell'imposta lorda puo' infatti essere riportato nella dichiarazione dei redditi del familiare che le ha sostenute. In caso di dichiarazione congiunta, tale situazione deve essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
A tal fine e' necessario procedere come segue:

a) P = 19% del campo "Di cui" compreso tra parentesi nel Rigo E1
(dichiarante e/o coniuge) tenendo conto dell'eventuale
abbattimento;

b) calcolare il seguente importo:

J = rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1
e/o 2 - rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17
col. 1 e/o 2 - (rigo 18 col. 1 e/o 2 - P) - rigo 19 col. 1 e/o 2

c) se l'importo J è minore o uguale a zero nei messaggi indicare,
come spese che possono essere trasferite al familiare, l'importo
del campo "Di cui" del Rigo E1 (dichiarante e/o coniuge)
eventualmente abbattuto, e come detrazione che non ha trovato
capienza, l'importo P calcolato nel punto a).

d) se l'importo J è maggiore di zero, calcolare:

W = J - P

se W è maggiore o uguale a zero non deve essere indicato nulla
nei messaggi (la detrazione ha trovato capienza nell'imposta
lorda);

se W è minore di zero, nei messaggi indicare, come spese che
possono essere trasferite al familiare, il valore assoluto di W
diviso 0,19, e come detrazione che non ha trovato capienza il
valore assoluto di W.

10.3.5 DETERMINAZIONE CREDITI D'IMPOSTA E TOTALE DETRAZIONI E CREDITI (RIGHI 20, 21 E 22 DEL MOD. 730-3)

Credito d'imposta per il riacquisto della prima casa - rigo 20 del mod. 730-3

Il credito d'imposta per il riacquisto della prima casa deve essere calcolato solo se il contribuente ha compilato il rigo B9.
L'utilizzo di tale credito (per il quale non puo' essere richiesto il rimborso) deve essere effettuato dopo aver sottratto dall'imposta lorda tutte le detrazioni spettanti; l'eventuale eccedenza non utilizzata puo' essere portata in compensazione.
A tal fine e' necessario procedere come segue:

a) determinare l'importo utilizzabile secondo la seguente formula:

rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o
2 - rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1
e/o 2 - rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2

b) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere minore o uguale a zero riportare l'intero
importo di rigo B9 nel rigo 31 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 non
indicando nulla nel rigo 20 colonna 1 e/o 2;

c) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere maggiore di zero calcolare:

K = importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) - importo indicato nel rigo B9;

se K risulta maggiore o uguale a zero riportare nel rigo 20
colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 l'intero importo indicato nel rigo
B9 e non indicare nulla nel rigo 31 colonna 1 e/o 2;

se K risulta minore di zero riportare nel rigo 20 colonna 1 e/o 2
del mod. 730-3 l'importo calcolato secondo quanto descritto al
precedente punto a), e nel rigo 31 colonna 1 e/o 2 la differenza
tra quanto indicato nel rigo B9 e quanto riportato nel rigo 20
colonna 1 e/o 2.

Credito d'imposta per nuove assunzioni - rigo 21 del mod. 730-3
Il credito d'imposta per nuove assunzioni deve essere calcolato solo se il contribuente ha compilato il rigo F5.
L'utilizzo di tale credito (per il quale non puo' essere richiesto il rimborso) deve essere effettuato dopo aver sottratto dall'imposta lorda tutte le detrazioni spettanti e il credito d'imposta per il riacquisto della prima casa; l'eventuale eccedenza non utilizzata puo' essere portata in compensazione.
A tal fine e' necessario procedere come segue:

a) determinare l'importo utilizzabile secondo la seguente formula:

rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o
2 - rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1
e/o 2 - rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2 - rigo 20
col. 1 e/o 2

b) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere minore o uguale a zero riportare l'intero
importo di rigo F5 nel rigo 32 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 non
indicando nulla nel rigo 21 colonna 1 e/o 2;

c) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere maggiore di zero calcolare:

Z = importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) - importo indicato nel rigo F5;

se Z risulta maggiore o uguale a zero riportare nel rigo 21
colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 l'intero importo indicato nel rigo
F5 e non indicare nulla nel rigo 32 colonna 1 e/o 2;

se Z risulta minore di zero riportare nel rigo 21 colonna 1 e/o 2
del mod. 730-3 l'importo calcolato secondo quanto descritto al
precedente punto a), e nel rigo 32 colonna 1 e/o 2 la differenza
tra quanto indicato nel rigo F5 e quanto riportato nel rigo 21
colonna 1 e/o 2.

Totale detrazioni e credito di imposta - rigo 22 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 22 va indicato il totale delle detrazioni d'imposta e dei crediti d'imposta dei righi 20 e 21 colonna 1 e/o 2 e cioe' il totale delle detrazioni per:

- i familiari a carico (somma degli importi dei righi 13 colonna 1
e/o 2 e 14 colonna 1 e/o 2); - i redditi di lavoro dipendente e di pensione (somma degli importi
dei righi 15 colonna 1 e/o 2, 16 colonna 1 e/o 2 e 17 colonna 1 e/o
2); - gli oneri di cui alla Sez. I e III del quadro E (importo di rigo 18
colonna 1 e/o 2); - gli oneri di cui alla Sez. IV del quadro E (importo di rigo 19
colonna 1 e/o 2); - il credito d'imposta per il riacquisto della prima casa (importo di
rigo 20 colonna 1 e/o 2); - il credito d'imposta per nuove assunzioni (importo di rigo 21
colonna 1 e/o 2).

10.3.6 DETERMINAZIONE DEI RIGHI DA 23 A 33 DEL MOD. 730-3

Imposta Netta - rigo 23 mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 23 va indicata l'imposta netta, ottenuta sottraendo dall'importo di rigo 12 quello di rigo 22; se il risultato e' negativo indicare zero.
A colonna 3 del medesimo rigo 23 riportare l'importo di colonna 1 o, in caso di dichiarazione congiunta, la somma degli importi di colonna 1 e 2.

Crediti d'imposta sui dividendi - rigo 24 del mod. 730-3

Nel rigo 24 colonna 1 e/o 2 deve essere indicata la somma dei seguenti crediti determinati singolarmente per ogni contribuente (dichiarante e coniuge):

a) Crediti d'imposta ordinari sui dividendi
b) Crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari
c) Credito d'imposta in misura limitata

Nella colonna 3 del rigo 24 indicare la somma delle colonne 1 e 2.
Per calcolare i singoli crediti utilizzare le modalita' di seguito riportate. I dati relativi al rigo F10 devono essere considerati solo se e' barrata la relativa casella dell'opzione per la tassazione ordinaria di colonna 2.

a) Crediti d'imposta ordinari sui dividendi

Tale importo e' costituito dalla somma dei seguenti campi:

(rigo D1 colonna 2 - rigo D1 colonna 3) + (rigo F10 colonna 5 - rigo F10 colonna 6) nel caso di opzione per la tassazione ordinaria.

b) Crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari

Tale credito e' costituito dal minore tra, l'importo ottenuto dalla seguente operazione:
rigo D1 colonna 3 + rigo F10 colonna 6 (nel caso di opzione per la tassazione ordinaria) e l' importo del rigo 23 del Mod. 730-3.

c) Credito d'imposta in misura limitata

E' necessario, come primo passo, determinare il credito d'imposta relativo ad ogni rigo D2 compilato nel seguente modo:

- Limitato = l'importo indicato nella colonna 1 del rigo D2 X 58,73%
ovvero l'importo indicato nella colonna 1 del rigo D2 X 56,25% se
e' barrata la relativa casella di colonna 2; - Totale Limitato = somma degli importi cosi' determinati;

Il credito d'imposta in misura limitata e' costituito dal minore tra il Totale Limitato e il risultato della seguente operazione:

somma dei righi D2 colonna 1 + (Totale Limitato) -------------------------------------- X rigo 23 mod. 730-3 rigo 6 mod. 730-3 + rigo 7 mod. 730-3

Se l'importo del credito cosi' determinato risulta superiore all'imposta netta (rigo 23 del mod. 730-3) deve essere ricondotto entro tale limite.

Crediti sulle imposte pagate all'estero - rigo 25 del mod. 730-3

Per ogni rigo F8 compilato e' necessario determinare l'ammontare massimo del credito d'imposta spettante per le imposte pagate all'estero con le modalita' che seguono.
Se a colonna 1 del rigo F8 e' indicato l'anno 2002, il credito massimo spettante per il singolo rigo e' costituito dal minore importo tra quanto indicato nella colonna 3 del rigo F8 e il risultato della seguente operazione:

(rigo F8 col. 2 ) ------------------------------------------- X (rigo 12 mod. 730-3 ) (rigo 6 mod. 730-3) + (rigo 7 mod. 730-3)

Se a colonna 1 del rigo F8 e' indicato un anno diverso dal 2002, il credito massimo spettante per il singolo rigo e' costituito dal minore importo tra quanto indicato nella colonna 3 del rigo F8 e il risultato della seguente operazione:

(rigo F8 col. 2) X (rigo F8 col. 5) ------------------- (rigo F8 col. 4)

Determinare l'ammontare complessivo del credito d'imposta come somma dei crediti determinati per i singoli righi. Se l'importo del credito cosi' determinato risulta superiore all'imposta netta (rigo 23 del mod. 730-3) deve essere ricondotto entro tale limite.

ULTERIORE ABBATTIMENTO ENTRO IL LIMITE DELL'IMPOSTA NETTA DEI CREDITI D'IMPOSTA

Sommare i seguenti crediti d'imposta come sopra determinati:

- crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari (lettera "b" del
rigo 24 di cui sopra) - crediti d'imposta in misura limitata (lettera "c" del rigo 24 di
cui sopra) - crediti sulle imposte pagate all'estero (rigo 25)

Se l'importo cosi' determinato e' superiore al rigo 23 del mod. 730-3 deve essere ricondotto entro tale limite provvedendo a ridurre i crediti d'imposta nel seguente ordine:
- crediti sulle imposte pagate all'estero
- crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari
- crediti d'imposta in misura limitata

Credito d'imposta per canoni non percepiti - rigo 26 del mod. 730-3

Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 26 va indicato l'importo di rigo B10 del Quadro B del Dichiarante e/o del Coniuge dichiarante e nella colonna 3 va indicata la somma delle colonne 1 e 2.

Ritenute - rigo 27 mod. 730-3

Al rigo 27 colonna 1 e/o 2 deve essere riportata la somma delle ritenute indicate dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante:

- nella Sezione III del Quadro C (rigo C8); - nel Quadro D (righi da D1 a D5 colonna 4); se sono stati indicati
compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 codice
"9"), alla somma delle ritenute non deve concorrere l'importo di
colonna 4 del rigo D5 per il quale e' stato indicato a colonna 1 il
codice "9", ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte
nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo
7.3, e denominato R3; - nella Sezione II del Quadro F - rigo F2 colonna 1; - nella Sezione VIII del Quadro F se e' stata barrata la casella di
colonna 2 "Opzione per la tassazione ordinaria" ( colonna 8 del
rigo F10 e colonna 7 del rigo F11).

Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella sezione I del quadro C, righi da C1 a C3, con la relativa casella di colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.

1) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' superiore a euro 9.296, sommare, alle altre
ritenute da riportare nel rigo 27 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3,
anche l'importo dichiarato a colonna 5 del rigo F2 del quadro F. 2) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito, ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' inferiore o uguale a euro 9.296, l'importo
dichiarato a colonna 5 del rigo F2 del quadro F non deve essere
riportato nel rigo 27 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3.

Differenza - rigo 28 del mod. 730-3

Al rigo 28 va indicata la differenza tra l'importo di colonna 1 e/o 2 del rigo 23 e la somma degli importi dei righi 24 colonna 1 e/o 2, 25 colonna 1 e/o 2, 26 colonna 1 e/o 2 e 27 colonna 1 e/o 2.
A colonna 3 va indicata la somma algebrica delle colonne 1 e 2.

Eccedenza IRPEF risultante dalla precedente dichiarazione - rigo 29 del mod. 730-3

Al rigo 29 va riportata, sia per il dichiarante che per il coniuge dichiarante:

- la somma delle eccedenze riportate nel rigo F3 colonna 1 diminuita
dell'importo indicato nel rigo F3 a colonna 2 (il risultato di tale
operazione puo' anche essere negativo); - la somma delle eccedenze riportate nel rigo F3 colonna 3 diminuita
dell'importo indicato nel rigo F3 colonna 4 (il risultato di tale
operazione puo' anche essere negativo).

Acconti versati - rigo 30 del mod. 730-3

Al rigo 30 va riportata la somma degli importi della prima e seconda rata di acconto IRPEF indicati nelle colonne 1 e 2 del rigo F1 del Quadro F del mod. 730; in caso di dichiarazione congiunta gli acconti effettuati dal coniuge dichiarante devono essere sommati a quelli del dichiarante e devono essere riportati nel solo modello del dichiarante.

Residuo del credito d'imposta per il riacquisto della prima casa da utilizzare in compensazione - rigo 31 del mod. 730-3

Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni relative al rigo 20 del mod. 730-3 (credito d'imposta per l'acquisto della prima casa).

Residuo del credito d'imposta per nuove assunzioni da utilizzare in compensazione - rigo 32 del mod. 730-3

Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni relative al rigo 21 del mod. 730-3 (credito d'imposta per nuove assunzioni).

Totale delle spese sanitarie rateizzate nella presente dichiarazione - rigo 33 del mod. 730-3

Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni relative al paragrafo 8.3.1 della sezione "Rateizzazione".

10.4 CALCOLO DELL'ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF

L'Addizionale regionale e l'addizionale comunale all'IRPEF devono essere determinate solo nel caso in cui, per il Dichiarante e/o il Coniuge dichiarante, dal calcolo di seguito riportato risulti un'importo maggiore di euro 10:
rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o 2 - rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1 e/o 2 - rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2 - rigo 24 col. 1 e/o 2 - rigo 25 col. 1 e/o 2
In caso di esonero dalle imposte relative alla Addizionale regionale e comunale all'IRPEF, i campi 34, 35 e 38 non devono essere compilati, ma devono essere comunque riportate le eventuali addizionali trattenute dal datore di lavoro (righi 36 e 39) e l'eccedenza di addizionale regionale di rigo 37 e comunale di rigo 40.

Reddito imponibile - rigo 34 del mod. 730-3

Al rigo 34 colonna 1 e/o 2 va riportata la differenza tra il reddito complessivo indicato nel rigo 6 colonna 1 e/o 2 e la somma degli oneri deducibili indicati nel rigo 8 colonna 1 e/o 2 e della deduzione per abitazione principale indicata nel rigo 9 colonna 1 e/o 2.

Addizionale regionale all'IRPEF dovuta - rigo 35 del mod. 730-3

Al rigo 35 colonna 1 e/o 2 va indicata l'addizionale regionale dovuta, in relazione al domicilio fiscale al 31 dicembre 2002 indicato dal contribuente nel frontespizio del mod. 730, determinata applicando all'importo del rigo 34, colonna 1 e/o 2, le aliquote previste dalle singole regioni e con le modalita' dalle stesse stabilite.
La tabella che segue riporta per ogni singola regione l'aliquota (o le aliquote riferite ai diversi scaglioni di reddito) da applicare con le relative modalita' ed eventuali agevolazioni.

----> Vedere Tabella a pag. 156 del S.O. <----

CASI PARTICOLARI PER IL CALCOLO DELL'ADDIZIONALE REGIONALE CON
RIFERIMENTO ALLE REGIONI LOMBARDIA, PIEMONTE, UMBRIA E VENETO

LOMBARDIA

La Regione Lombardia ha disposto che per i contribuenti con redditi non superiori a euro 10.329,14 (al netto degli oneri deducibili ad esclusione della deduzione per abitazione principale e pertinenze) derivanti da pensioni di ogni genere ed eventualmente dal reddito dell'unita' immobiliare adibita ad abitazione principale e dalle sue pertinenze, si applica l'aliquota dello 0,9%.
Al fine di riconoscere l'applicazione dell'aliquota agevolata allo 0,9%, e' necessario distinguere il caso nel quale il contribuente ha barrato la casella "Casi particolari add.le regionale" presente nel frontespizio nella sezione riservata al domicilio fiscale al 31 dicembre 2002, dal caso nel quale detta casella non e' stata barrata. Tale distinzione si rende necessaria in considerazione della circostanza che la legge regionale fa riferimento a "pensioni di ogni genere" e quindi anche a pensioni per le quali non e' applicabile l'ulteriore detrazione per redditi da pensione, e che quindi non devono essere indicate nel quadro C sez. I con il codice "1".

- Casella "Casi particolari add.le regionale" NON barrata

Se il contribuente non ha barrato la casella, al rigo 34 del mod. 730-3 deve essere applicata, in sostituzione di quanto indicato nella precedente tabella, l'aliquota dello 0,9% se risultano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:

- rigo 6 (mod. 730/3) - rigo 8 (mod. 730/3) non e' superiore a euro
10.329,14; - concorrono al reddito complessivo esclusivamente redditi da
pensione, ossia redditi del quadro C sez. I righi da C1 a C3 con la
casella di colonna 1 impostata ad "1" ed eventualmente anche
redditi per il solo possesso dell'abitazione principale e delle
relative pertinenze, per i quali spetta la deduzione per abitazione
principale.

Pertanto se e' stato compilato il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi compilati deve assumere esclusivamente i valori 1 e 5 ed il reddito dell'abitazione principale deve essere stato calcolato in base alla rendita (nei casi in cui e' stato dichiarato anche il "Canone di locazione").
Si precisa che la presenza di uno o piu' righi del Quadro B con un utilizzo diverso dai valori di cui sopra o la compilazione di uno o piu' righi del quadro A (terreni), non comporta la perdita del diritto alla detrazione nel caso in cui l'imponibile del fabbricato o del terreno sia inferiore a 50 centesimi di euro.

- Casella "Casi particolari add.le regionale" barrata

Se il contribuente ha barrato la casella, al rigo 34 del mod. 730-3 deve essere applicata, in sostituzione di quanto indicato nella precedente tabella, l'aliquota dello 0,9 % se risultano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:

- rigo 6 (mod. 730/3) - rigo 8 (mod. 730/3) non e' superiore a euro
10.329,14; - concorrono al reddito complessivo esclusivamente redditi da
pensione, ossia redditi del quadro C sez. I righi da C1 a C3 con la
casella di colonna 1 non impostata e/o impostata ad "1" ed
eventualmente anche redditi per il solo possesso dell'abitazione
principale e delle relative pertinenze, per i quali spetta la
deduzione per abitazione principale. Pertanto se e' stato compilato
il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi
compilati deve assumere esclusivamente i valori 1 e 5 ed il reddito
dell'abitazione principale deve essere stato calcolato in base alla
rendita (nei casi in cui e' stato dichiarato anche il "Canone di
locazione").

Si precisa che la presenza di uno o piu' righi del Quadro B con un utilizzo diverso dai valori di cui sopra o la compilazione di uno o piu' righi del quadro A (terreni), non comporta la perdita del diritto all'agevolazione nel caso in cui l'imponibile del fabbricato o del terreno sia inferiore a 50 centesimi di euro.
L'eventuale applicazione dell'aliquota agevolata dello 0,9% deve essere comunicata al contribuente con apposito messaggio.
La mancata applicazione dell'aliquota dello 0,9% per il non verificarsi delle condizioni previste, in presenza della casella "Casi particolari add.le regionale" barrata, deve essere comunicata al contribuente con apposito messaggio.

PIEMONTE

Si precisa, come gia' chiarito nelle note presenti nella tabella precedente, che, non vigendo il principio di progressivita' per scaglioni, si applica un'unica aliquota per tutta la base imponibile. Pertanto, per i redditi superiori a euro 10.329,14 l'aliquota del 1,4% si applica sull'intero ammontare del reddito e non solo sulla parte che eccede euro 10.329,14. Ad esempio, per un reddito di euro 15.000,00 l'imposta dovuta sara' pari a euro 210,00.

UMBRIA

Si precisa, come gia' chiarito nelle note presenti nella tabella precedente, che, non vigendo il principio di progressivita' per scaglioni, si applica un'unica aliquota per tutta la base imponibile. Pertanto, per i redditi superiori a euro 10.329,14 l'aliquota del 1,1% si applica sull'intero ammontare del reddito e non solo sulla parte che eccede euro 10.329,14. Ad esempio, per un reddito di euro 15.000,00 l'imposta dovuta sara' pari a euro 165,00.

VENETO

La Regione Veneto ha disposto che per i contribuenti disabili o per i contribuenti con a carico un familiare disabile e con un reddito imponibile non superiore a euro 30.987,41 si applica l'aliquota dello 0,9%.
Pertanto al rigo 34 del mod. 730-3 deve essere applicata, in sostituzione di quanto indicato nella precedente tabella, l'aliquota dello 0,9% se risultano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:

- risulta barrata la casella "Casi particolari add.le regionale"
presente nel frontespizio nella sezione riservata al domicilio
fiscale al 31 dicembre 2002; - l'importo del rigo 34 del mod. 730-3 non e' superiore a euro
30.987,41;

L'eventuale applicazione dell'aliquota agevolata dello 0,9% deve essere comunicata al contribuente con apposito messaggio.
La mancata applicazione dell'aliquota dello 0,9% per il non verificarsi delle condizioni previste, in presenza della casella "Casi particolari add.le regionale" barrata, deve essere comunicata al contribuente con apposito messaggio.

Addizionale regionale all'IRPEF risultante dalla certificazione - rigo 36 del mod. 730-3

- Al rigo 36 colonna 1 e/o 2 va riportato l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo C9 della Sez. III del Quadro C del Mod. 730 e l'importo indicato a colonna 2 del rigo F2 del quadro F. Se sono stati indicati compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5 codice "9") ed e' stata compilata la colonna 4 del rigo F2, per determinare l'addizionale regionale risultante dalla certificazione si deve tener conto anche di tale importo. Tuttavia alla somma dell'addizionale regionale non deve concorrere l'importo indicato nella suddetta colonna 4 del rigo F2, ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 7.3, e denominato A3.
Verificare inoltre, se il contribuente ha percepito redditi per lavori socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella sezione I del quadro C, righi da C1 a C3, con la relativa casella di colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge:

1) per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' superiore a euro 9.296, sommare, all'addizionale
regionale da riportare nel rigo 36, anche l'importo dichiarato a
colonna 6 del rigo F2 del quadro F. 2) per il contribuente per il quale risultano presenti tali tipologie
di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di
cui al rigo 9 e' inferiore o uguale euro 9.296, l'importo
dichiarato a colonna 6 del rigo F2 del quadro F non deve essere
riportato nel rigo 36 col. 1 e/o 2 del mod. 730-3.

Eccedenza dell'addizionale regionale all'IRPEF risultante dalla precedente dichiarazione - rigo 37 del mod. 730-3

Al rigo 37 colonna 1 e/o 2 va riportato la differenza tra l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo F4 colonna 2 e l'importo di rigo F4 colonna 3 della Sez. III del Quadro F del Mod. 730 (il risultato di tale operazione puo' anche essere negativo).

Addizionale comunale all'IRPEF dovuta - rigo 38 del mod. 730-3

Al rigo 38 colonna 1 e/o 2 va calcolata, in relazione al domicilio fiscale al 31 dicembre 2002 indicato dal contribuente nel frontespizio del mod. 730, l'addizionale comunale all'IRPEF applicando all'importo di rigo 34 colonna 1 e/o 2 le aliquote deliberate dai Comuni consultabili sul sito www.finanze.it sezione "Documentazione - Tributi Locali", "Addizionale comunale all'IRPEF".

Addizionale comunale all'IRPEF risultante dalla certificazione - rigo 39 del mod. 730-3

Al rigo 39 colonna 1 e/o 2 va riportato l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo C10 della Sez. III del Quadro C del Mod. 730 e a colonna 3 del rigo F2.

Eccedenza dell'addizionale comunale all'IRPEF risultante dalla precedente dichiarazione - rigo 40 del mod. 730-3

Al rigo 40 colonna 1 e/o 2 va riportato la differenza tra l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo F4 colonna 4 e l'importo di rigo F4 colonna 5 della Sez. III del Quadro F del Mod. 730 (il risultato di tale operazione puo' anche essere negativo).

11 IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF DA VERSARE O DA RIMBORSARE - ACCONTI PER IL 2003

Per stabilire le imposte da versare o da rimborsare occorre determinare i relativi importi a debito e/o a credito, nonche' quello dell'acconto IRPEF per l'anno d'imposta successivo.

Irpef da versare o da rimborsare - righi 41 e 42 del mod. 730-3

Calcolare:

rigo 28 - (rigo 29 + rigo 30)

Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero riportare l'importo a colonna 3 del rigo 41, se, viceversa, il risultato della precedente operazione e' minore di zero riportare l'importo, in valore assoluto, a colonna 3 del rigo 42.

Addizionale regionale da versare o da rimborsare - righi 43 e 44 del mod. 730-3

Calcolare:

rigo 35 - (rigo 36 + rigo 37)

Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero l'importo va riportato alla colonna 1 e/o 2 del rigo 43. Se, viceversa, il risultato dell'operazione e' minore di zero, l'importo, in valore assoluto, va riportato a colonna 1 e/o 2 del rigo 44. Nella colonna 3 dei righi 43 e 44 riportare la somma degli importi indicati nelle colonne 1 e 2.

Addizionale comunale da versare o da rimborsare - righi 45 e 46 del mod. 730-3

Calcolare:

rigo 38 - (rigo 39 + rigo 40)

Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero l'importo va riportato alla colonna 1 e/o 2 del rigo 45. Se, viceversa, il risultato dell'operazione e' minore di zero, l'importo va riportato, in valore assoluto, a colonna 1 e/o 2 del rigo 46. Nella colonna 3 dei righi 45 e 46 riportare la somma degli importi indicati nelle colonne 1 e 2.

Acconto IRPEF per l'anno 2003 - righi 47 e 48 del mod. 730-3

Se l'importo del rigo 28 colonna 3 e' inferiore o uguale a euro 52 non e' dovuto alcun acconto.
Se viceversa l'importo del rigo 28 e' maggiore di euro 52, l'acconto e' dovuto nella misura determinata con le modalita' di seguito descritte:

- se la dichiarazione non e' congiunta oppure e' congiunta ma per uno
dei contribuenti il relativo importo del rigo differenza (rigo 28)
risulta positivo e per l'altro negativo procedere come segue:

1. calcolare il 98% dell'importo di colonna 3 del rigo 28 ( tale
importo va imputato al contribuente per il quale risulta maggiore
di zero la relativa colonna del rigo 28). Ridurre tale importo in base alle indicazioni eventualmente fornite
dal contribuente (nella Sez. VI del quadro F rigo F7 colonne 1 e
2) per il quale la relativa colonna del rigo differenza (rigo 28)
risulta essere maggiore di zero. 2. l'acconto cosi' determinato deve essere corrisposto in un'unica
soluzione, a novembre, se l'importo e' inferiore a euro 257,52. Se
il predetto importo, invece, e' maggiore o uguale a euro 257,52,
l'acconto va ripartito in due rate di cui la prima pari al 40% e
la seconda pari al restante 60%. Gli importi della prima e seconda rata di acconto vanno riportati
rispettivamente nei righi 47 e 48 alle colonna 1 o 2 (a secondo se
dichiarante o coniuge) ed alla colonna 3.

Il contribuente puo' comunque richiedere al proprio sostituto d'imposta la riduzione della seconda rata di acconto tramite apposita comunicazione.

- Se la dichiarazione e' congiunta e per entrambi i contribuenti
il relativo importo del rigo differenza (rigo 28) risulta positivo
procedere come segue:

1. calcolare singolarmente per il dichiarante e per il coniuge il
98% dell'importo della relativa colonna del rigo 28
(rispettivamente colonna 1 e colonna 2). Ridurre, per ogni singolo
contribuente, tale importo in base alle indicazioni da questi
fornite nella Sez. VI del quadro F rigo F7 colonne 1 e 2.
2. Sommare gli importi cosi' determinati.
3. Se la somma e' inferiore o uguale a euro 51 non e' dovuto alcun
acconto sia per il dichiarante che per il coniuge. Se invece tale
somma e' superiore a euro 51, gli acconti cosi' determinati,
devono essere corrisposti in un'unica soluzione, a novembre, se la
loro somma e' inferiore a euro 257,52. Se tale somma, invece, e'
maggiore o uguale a euro 257,52 gli acconti devono essere
ripartiti in due rate, di cui la prima pari al 40% e la seconda
pari al restante 60%.
Gli importi della prima e seconda rata di acconto vanno riportati
rispettivamente nei righi 47 e 48 alle colonna 1 (acconto del
dichiarante) e 2 (acconto del coniuge) ed alla colonna 3 la
relativa somma .

Il contribuente puo' comunque richiedere al proprio sostituto d'imposta la riduzione della seconda rata di acconto tramite apposita comunicazione.

11.1 CALCOLO DELL'ACCONTO DELL'IMPOSTA SUI REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA - RIGO 49 DEL MOD. 730-3

Per i redditi soggetti a tassazione separata e non soggetti a ritenuta alla fonte a partire dal periodo d'imposta 1996 e' dovuto un acconto d'imposta nella misura del 20% del reddito.
Pertanto, in presenza di redditi soggetti a tassazione separata dichiarati nella sezione VIII del Quadro F del Mod. 730 (redditi del rigo F9, redditi del rigo F10 e F11 per i quali non e' stata barrata la relativa casella di colonna 2 "opzione per la tassazione ordinaria") e per i quali non sono state effettuate ritenute di acconto occorre calcolare l'acconto dell'imposta pari al 20% dei redditi indicati:

RIGO F 9

- alla colonna 3 del rigo F9, diminuito di un importo pari a euro
309,87 x [numero di anni di colonna 5 + (numero di mesi di colonna
5 /12)] se nella colonna 1 il campo "Tipo emolumento" assume i
valori 1, 2 o 3 e nel campo "Anno" di colonna 2 sono stati indicati
il 1998, 1999, 2000, 2001 e 2002; - alla colonna 3 del rigo F9, diminuito di un importo pari a euro
258,23 x [numero di anni di colonna 5 + (numero di mesi di colonna
5 /12)] se nella colonna 1 il campo "Tipo emolumento" assume i
valori 1, 2 o 3 e nel campo "Anno" di colonna 2 e' stato indicato
un anno antecedente al 1998; - alla colonna 3 del rigo F9, se nella colonna 1 il campo "Tipo
emolumento" assume valori diversi da 1, 2 o 3;

RIGO F 10

- alla colonna 4 del rigo F10, diminuita dell'importo della "Quota
delle imposte sulle successioni" di colonna 7, se a colonna 8 non
sono indicate ritenute;

RIGO F 11

- alla colonna 4 del rigo F11, se a colonna 7 non sono indicate
ritenute e il "Tipo di reddito" di colonna 1 assume i valori 6, 7,
8, 9, 10, 11, 12, 13 o 14; - alla colonna 4 del rigo F11 diminuita dell'importo della "Quota
delle imposte sulle successioni" di colonna 6, se a colonna 7 non
sono indicate ritenute e il "Tipo di reddito" di colonna 1 assume
il valore 1, 2 o 5; - se alla colonna 1 del rigo F11 e' indicato il codice 3 e a colonna
7 non sono indicate ritenute occorre:

a) determinare la deduzione forfetaria del 25 per cento sul "Reddito"
di colonna 4; b) determinare l'imponibile sottraendo al "Reddito" di colonna 4 la
deduzione precedentemente calcolata e la "Quota delle imposte
sulle successioni" di colonna 6; c) calcolare l'acconto del 20% dell'Imponibile cosi' come calcolato
nel precedente punto b).

- se alla colonna 1 del rigo F11 e' indicato il codice 4 e a colonna
7 non sono indicate ritenute occorre:

d) determinare la deduzione forfetaria del 15 per cento sul "Reddito"
di colonna 4; e) determinare l'imponibile sottraendo al "Reddito" di colonna 4 la
deduzione precedentemente calcolata e la "Quota delle imposte
sulle successioni" di colonna 6; f) calcolare l'acconto del 20% dell'Imponibile cosi' come calcolato
nel precedente punto e).

L'importo dell'acconto del 20% sui redditi soggetti a tassazione separata deve essere riportato nel rigo 49 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione". Nella colonna 3 del rigo 49 riportare la somma degli importi indicati nelle colonne 1 e 2.

11.2 OPZIONE PER LA TASSAZIONE ORDINARIA

Se il contribuente ha optato per la tassazione ordinaria, barrando la casella di col. 2 dei righi F10 e/o F11, occorre:

1) sommare i "Redditi" di col. 4 dei righi F10 e/o F11, ai redditi
indicati nel rigo 5 col. 1 e/o 2 del Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione"; 2) sommare la "Quota del credito d'imposta sui dividendi" di col. 5
del rigo F10, agli altri crediti d'imposta indicati nel rigo 7
col. 1 e/o 2 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione"; 3) se nel rigo F10 col. 6 sono indicati crediti d'imposta per
dividendi comunitari, occorre sommarli a quelli esposti nel rigo
D1 col. 3 e nella determinazione del "Credito d'imposta sui
dividendi di rigo 24 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione",
devono essere seguite le regole precisate nel paragrafo "calcolo
dell'IRPEF"; 4) sommare le "Ritenute" di col. 8 del rigo F10 e/o di col. 7 del
rigo F11, alle altre ritenute indicate nel rigo 27 del Mod. 730-3
"Prospetto di liquidazione"; 5) liquidare l'IRPEF secondo le regole precedentemente indicate al
paragrafo "calcolo dell'IRPEF".

11.3 RATEIZZAZIONE DEI VERSAMENTI DI SALDO E DEGLI EVENTUALI ACCONTI

Nel rigo 50 deve essere riportato il numero delle rate che il contribuente ha indicato a colonna 3 del rigo F7 e deve essere segnalato al contribuente, con apposito messaggio, che le rate verranno prelevate dal datore di lavoro con una maggiorazione dello 0,50 % mensile.
Se il numero di rate e' riportato sia sul modello del dichiarante che del coniuge dichiarante e risultano diversi tra loro, il numero di rate da prendere in considerazione e' quello relativo al dichiarante.
Se dalla liquidazione del modello 730 risulta dovuto solo il secondo o unico acconto IRPEF e il contribuente ha indicato il numero delle rate, tale numero di rate deve essere ricondotto a zero e deve esserne data apposita comunicazione al contribuente.

11.4 MESSAGGI

Se lo spazio riservato ai messaggi nel Mod. 730-3 dovesse risultare insufficiente potra' essere utilizzato un secondo modello 730-3, oppure un foglio bianco, che deve essere anch'esso sottoscritto dal Sostituto d'imposta o dal Responsabile dell'assistenza fiscale del C.A.F.. In caso di prosecuzione la circostanza deve essere segnalata al contribuente con i messaggi: "segue" al termine del primo foglio e "continuazione" all'inizio del secondo.

12 CONIUGE DICHIARANTE

Per i dati relativi al coniuge dichiarante valgono le stesse modalita' di controllo e di calcolo del dichiarante.
Controllare, inoltre, che il codice fiscale sia uguale a quello indicato nel riquadro "Familiari a carico" del dichiarante e viceversa.
In una dichiarazione congiunta, nel caso in cui entrambi i contribuenti abbiano richiesto di usufruire della detrazione per coniuge a carico, deve essere riportata a zero quella indicata nel modello compilato dal Coniuge dichiarante e deve esserne data apposita comunicazione al contribuente.
In una dichiarazione congiunta, nel caso in cui per il contribuente indicato come fiscalmente a carico, risulti un reddito complessivo per un ammontare superiore a euro 2.841, deve essere riportata a zero la detrazione per coniuge a carico e deve esserne data apposita comunicazione al contribuente.

13 LIQUIDAZIONE DEL MODELLO 730 INTEGRATIVO

Il Mod. 730 integrativo puo' essere presentato esclusivamente ad un Caf anche se il contribuente aveva ricevuto l'assistenza fiscale direttamente dal sostituto d'imposta.
Il contribuente, nel rivolgersi al Caf, dovra' esibire il prospetto di liquidazione relativo al mod. 730 originario.
Il Caf deve controllare se, nel nuovo modello 730, il contribuente ha barrato la casella "730 integrativo" nel frontespizio e deve impostare l'analoga casella del nuovo Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione", sia nella copia da restituire al contribuente che nella fornitura da inviare all'Agenzia delle Entrate.
I controlli relativi ai singoli quadri e le regole di liquidazione sono quelli precedentemente descritti; quindi il Caf deve provvedere a ricalcolare ed a compilare interamente il Mod. 730-3 con la sola eccezione della prima e della seconda o unica rata di acconto IRPEF per il 2003 (nei righi 47 e 48 devono essere riportati i dati del Mod. 730-3 originale). Il modello 730 integrativo e' ammesso se dalla liquidazione delle singole imposte scaturisca esclusivamente un rimborso o un minor debito.
Non e' possibile compensare imposte a debito con imposte a credito.
Occorre verificare se il contribuente puo' usufruire della facolta' di integrare il modello 730.
Se tale facolta' non dovesse sussistere deve essere data apposita comunicazione al contribuente per consentirgli di presentare l'integrazione alla dichiarazione dei redditi mediante il Mod. UNICO 2003 Persone fisiche.
Di seguito viene riportata la tabella dei casi ammessi.

==================================================================== Modello Originale Modello integrativo Messaggi ==================================================================== Importo da Versare > Importo da Versare Importo mod. orig .-
importo mod. integr. -------------------------------------------------------------------- Importo da Versare Importo da rimborsare Importo mod. orig .+
importo mod. integr. -------------------------------------------------------------------- Importo da < Importo da rimborsare Importo mod. integr .- Rimborsare importo mod. orig. --------------------------------------------------------------------

Tali casi sono generalizzati in quanto la verifica deve essere effettuata per ogni singola imposta e quindi in particolare per l'addizionale regionale all'IRPEF, per l'addizionale comunale all'IRPEF e per l'acconto del 20 per cento sulla tassazione separata distintamente per Dichiarante e Coniuge dichiarante. Il controllo per la tassazione separata e' limitato al primo rigo della tabella.
Nella parte riservata ai messaggi del Mod. 730-3 integrativo deve essere data comunicazione al contribuente dell'importo di cui otterra' il rimborso calcolato secondo quanto descritto nella colonna Messaggi della precedente tabella.
Tali importi sono quelli che dovranno essere comunicati al sostituto d'imposta che effettuera' il conguaglio tramite il Mod. 730-4 integrativo. Si precisa quindi che:

- nel Mod. 730-4 relativo ad una dichiarazione NON integrativa, i
dati da riportare coincidono esattamente con quanto indicato nei
righi da 41 a 50 del Mod. 730-3; - nel caso di Mod. 730-4 integrativo i valori da riportare sono
invece determinati dall'esito dell'operazione di conguaglio tra
quanto riportato nei righi da 41 a 49 del Mod. 730-3 originario e
quanto riportato nei corrispondenti righi del Mod. 730-3
integrativo.

Si precisa che nella casella "Codice" del 730-4 deve essere riportato il codice regione, per l'addizionale regionale all'IRPEF ed il codice comune (codice catastale) per l'addizionale comunale all'IRPEF. Tali dati sono quelli relativi alla residenza anagrafica del contribuente alla data del 31 dicembre 2002.

14 LIQUIDAZIONE DEL MODELLO 730 RETTIFICATIVO

Nel caso in cui il soggetto che ha prestato l'assistenza fiscale ha commesso degli errori nella predisposizione della dichiarazione, dovra' provvedere ad elaborare un modello 730 rettificativo.
I controlli relativi ai singoli quadri e le regole di liquidazione sono quelli precedentemente descritti. Pertanto il Caf o il sostituto devono provvedere a ricalcolare ed a compilare interamente il nuovo modello.
Nel mod. 730-3 dovra' essere barrata la casella relativa al mod. 730 rettificativo e nei messaggi dovra' essere data comunicazione al contribuente degli errori riscontrati.
Nel mod. 730-4 (anche integrativo) rettificativo il Caf dovra' barrare la casella relativa al modello 730 rettificativo.
 
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