IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Considerato che a partire dal giorno 26 gennaio 2003 e' iniziata una crisi sismica che ha interessato alcuni comuni della provincia di Forli-Cesena con eventi di magnitudo fino a 4,3 ed intensita' macrosismica fino al VI - VII grado della scala MCS; Considerato che tali eventi hanno causato ingenti danni ad edifici pubblici e privati a seguito dei quali e' stata disposta l'evacuazione di numerosi nuclei familiari dagli stabili interessati; Ravvisata la necessita' di procedere con ogni urgenza alla realizzazione sollecita delle iniziative volte a fronteggiare il predetto contesto emergenziale mediante l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; Ritenuto necessario procedere alla definizione di iniziative straordinarie finalizzate alla eliminazione dello stato di pericolo in atto sul territorio della regione e che ricorrono i presupposti di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 per la dichiarazione dello stato di emergenza; Vista la nota del 29 gennaio 2003 dell'Ufficio territoriale del Governo di Forli-Cesena; Viste le note della regione Emilia-Romagna del 29 gennaio, 21 e 25 febbraio 2003, con le quali sono stati segnalati i danni rilevati e le ordinanze di sgombero gia' disposte e richiesta la dichiarazione dello stato di emergenza; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 7 marzo 2003; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e' dichiarato, fino al 7 marzo 2004, lo stato di emergenza in ordine alla crisi sismica che ha colpito il territorio della provincia di Forli-Cesena a partire dal giorno 26 gennaio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 7 marzo 2003 Il Presidente: Berlusconi |