Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 21 febbraio 2003 |
Approvazione di n. 2 studi di settore relativi ad attivita' professionali. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002; Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita': a) Studio di settore SK 23 U - Servizi di ingegneria integrata, codice di attivita' 74.20.3; b) Studio di settore SK 24 U - Consulenze fornite da agrotecnici e periti agrari, codice di attivita' 74.14.B; 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei compensi o dei ricavi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SK 23 U; - 2, per lo studio di settore SK 24 U; 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti esercenti arti e professioni ovvero esercenti attivita' di impresa, che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1. Gli studi di settore si applicano, altresi', ai contribuenti esercenti attivita' di impresa che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, ovvero in caso di piu' attivita' professionali per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita', rispettivamente, dei ricavi o dei compensi. 5 Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dal periodo di imposta 2002. |
| Art. 2. Modalita' di applicazione degli studi di settore 1. In via sperimentale, i compensi e i ricavi nonche' gli indici di coerenza economica, risultanti dall'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto, sono utilizzati come criteri selettivi per la scelta delle posizioni da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie. I contribuenti che dichiarano compensi o ricavi di ammontare non inferiore a quello risultante dai predetti studi di settore non sono assoggettabili ad accertamento in base all'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, sulla base dei maggiori compensi o ricavi determinati a seguito della revisione degli studi stessi. |
| Art. 3. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato compensi di cui all'art. 50, comma 1, ovvero ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, di ammontare superiore a euro 5.164.569. |
| Art. 4. Variabili delle attivita' professionali o delle imprese 2. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 6, comma 1, del presente decreto. |
| Art. 5. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i compensi di cui all'art. 50, comma 1, ovvero i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1, dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 4 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 4 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 6. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 21 febbraio 2003
Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SK23U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 74.20.3 - Servizi di ingegneria integrata. La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso/ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SK23). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.713. I questionari restituiti sono stati 1.574, pari al 92,0% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 413 questionari, pari al 26,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita' ed aree specialistiche) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle aree specialistiche (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione dell'attivita' (quadro G del questionario); - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.161.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative a quegli elementi strutturali e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha preso in considerazione le principali caratteristiche dei servizi di ingegneria integrata che riguardano il codice ISTAT 74.20.3. I servizi di ingegneria sono stati classificati in base ai seguenti elementi:
- area di specializzazione; - dimensione della struttura; - tipologia di attivita' svolta.
L'area di specializzazione ha consentito di determinare le aree del processo industriale (cluster 3), dell'impiantistica (cluster 5) e del raggruppamento ottenuto dall'unione dell'area urbanistica, edilizia residenziale e civile che puo' essere definito come l'insieme delle tradizionali aree dell'ingegneria civile (cluster 6). La dimensione della struttura ha permesso di ottenere il raggruppamento delle imprese di grandi dimensioni (cluster 4) operanti prevalentemente nel settore dell'ingegneria civile. L'elemento dimensionale e' valutabile attraverso i seguenti aspetti:
- personale impiegato. Comprende sia figure professionali che hanno l'incarico di svolgere le tipiche mansioni di segreteria, che altri soggetti con qualifica professionale piu' elevata, i quali collaborano attivamente nella realizzazione delle attivita'. Si tratta di dipendenti, a tempo pieno e/o parziale, di collaboratori coordinati e continuativi oppure di professionisti e/o societa' di servizi esterni che svolgono una pluralita' di prestazioni direttamente correlate all'attivita' svolta; - dimensioni dell'unita' immobiliare destinata all'esclusivo svolgimento dell'attivita' e che quindi non comprende i casi di uso promiscuo dell'abitazione; - beni strumentali. I soggetti del cluster 4 dichiarano beni di largo utilizzo (come personal computer e stampanti) in maggiore quantita', mentre e' piu' alta la percentuale di coloro che possiedono beni specifici (come i sistemi cad e le stazioni grafiche).
La tipologia di attivita' svolta infine, ha permesso di distinguere gli appartenenti al cluster 2, che svolgono attivita' di consulenza, da tutti gli altri soggetti. L'analisi ha inoltre evidenziato caratteristiche comuni ai cluster:
- la clientela e' rappresentata nella gran parte dei casi dalle societa' di capitale che mediamente apportano compensi/ricavi ovvero variazioni di rimanenze pari a circa il 50% del valore complessivo, raggiungendo anche punte del 74% (cluster 2) e 85% (cluster 3); - tra le modalita' di espletamento dell'attivita' le piu' significative sia in termini di percentuale di attivita' svolta in rapporto all'attivita' complessiva, sia in termini di numero di professionisti o imprese che svolgono tali attivita', risultano essere: - gli studi ed indagini preliminari; - la progettazione preliminare; - la progettazione definitiva, esecutiva, costruttiva. Quest'ultima in particolare, contribuisce con la percentuale piu' alta alla produzione complessiva del contribuente.
Solo il cluster 2, come gia' detto, si differenzia in quanto i professionisti/imprese del gruppo svolgono quasi esclusivamente attivita' di consulenza;
- il titolare dello studio dichiara di svolgere lavoro dipendente in circa il 10% dei casi; - l'attivita' e' svolta prevalentemente al nord (est e ovest) del territorio nazionale.
Nelle descrizioni dei cluster che seguono, salvo specifica indicazione contraria, l'espressione dei valori numerici riguarda valori medi.
CLUSTER 1 - STUDI DI INGEGNERIA DI PICCOLE DIMENSIONI DESPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 272
Il cluster e' diviso piuttosto equamente tra lavoratori autonomi (57%) e imprese. La forma giuridica piu' diffusa e' quella del professionista o impresa che svolge l'attivita' in forma individuale (56% dei casi) anche se non e' trascurabile il numero di societa' di capitali, enti commerciali e non (25%). Il titolare dello studio opera in strutture di circa 40 mq, talvolta (42%) in uso promiscuo con l'abitazione e, nel 18% dei casi, si avvale di uno o due dipendenti. Le aree specialistiche di intervento sono piuttosto diversificate. Tra queste emerge: il 35% dei soggetti che dichiara di svolgere il 56% dell'attivita' nel settore dell'organizzazione e gestione aziendale e il 26% dei soggetti per cui l'attivita' nel settore ambientale rappresenta il 41% del totale.
CLUSTER 2 - STUDI DI INGEGNERIA CHE EFFETTUANO PREVALENTEMENTE ATTIVITA' DI CONSULENZA
NUMEROSITA': 141
Si tratta di lavoratori autonomi (75% dei casi) che effettuano attivita' di consulenza senza l'impiego di personale e che operano in forma individuale nel 77% del totale. Gli spazi occupati per lo svolgimento dell'attivita' sono pari a 27 mq e nel 60% dei casi e' presente un uso promiscuo dell'abitazione. Quasi la meta' dei soggetti del cluster opera nel settore informatico in cui realizza il 77% dell'attivita'. Le altre aree di rilievo sono quella ambientale, nella quale il 27% dei professionisti/imprese svolge il 61% dell'attivita' e l'area dell'organizzazione e gestione aziendale in cui il 37% dei soggetti realizza il 49% della produzione complessiva annua. Per quanto riguarda le modalita' di espletamento dell'attivita', oltre alle consulenze, che generano il 74% della produzione complessiva, sono significative la formazione del personale (17% dell'attivita' per il 27% dei casi) e la valutazione rischi (19° dell'attivita' per il 17% dei casi).
CLUSTER 3 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NEL SETTORE DEL PROCESSO INDUSTRIALE
NUMEROSITA': 162
Il raggruppamento comprende studi di ingegneria (si tratta nel 61% dei casi di lavoratori autonomi) che operano nel settore dei processi industriali. Tra i modelli organizzativi esiste una leggera prevalenza del professionista o impresa che svolge l'attivita' in forma individuale (60%) rispetto alle societa'. Il numero di addetti e' pari a due: si tratta di dipendenti e/o di soci con occupazione prevalente. Le unita' locali di cui dispongono tali soggetti sono pari a 40 mq e nel 52% dei casi lo studio e' in uso promiscuo con l'abitazione. Tutti gli appartenenti al cluster operano nell'area del processo industriale, in cui la percentuale di attivita' svolta raggiunge l'83%. Oltre agli studi ed indagini preliminari e alla progettazione occorre tener conto dell'attivita' di avviamento dell'opera finale o produzione/messa in esercizio (13% dei casi per il 18% dell'attivita) e della costruzione e montaggio di impianti, presente solamente nel 9% dei casi, ma con la quale il professionista o impresa realizza quasi il 50% dell'attivita'.
CLUSTER 4 - STUDI DI INGEGNERIA DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 110
Al cluster appartengono societa' di capitali, enti commerciali e non (90%) di grandi dimensioni che, nella quasi totalita' dei casi, esercitano l'attivita' sotto forma di impresa. Il numero degli addetti e' pari ad otto unita', di cui quattro sono dipendenti. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono le piu' estese tra i cluster (218 mq) e superano di gran lunga la media complessiva dello studio (62 mq). Le aree di intervento sono quelle tipiche dell'ingegneria civile ovvero: edilizia residenziale e terziaria (51% dei casi per il 49% dell'attivita) e infrastrutture (53% dei casi per il 34% dell'attivita). Non del tutto trascurabili sono anche l'area idraulica e marittima (31% dei soggetti e dell'attivita) ed i trasporti (36% dei soggetti per il 32% dell'attivita). Tra le modalita' di espletamento dell'attivita', accanto agli studi e indagini preliminari ed alla progettazione (preliminare e definitiva) e' presente in maniera rilevante la direzione e contabilita' del lavoro: il 69% dei soggetti, infatti, deriva da tale attivita' il 20% della produzione complessiva. Va inoltre sottolineato che per il 29% delle imprese il 56% dell'attivita' annua deriva dalla realizzazione di servizi completi di ingegneria integrata. Tra la clientela, oltre alle societa' di capitale, e' significativo il settore pubblico rappresentato dallo Stato e altri enti pubblici territoriali: per circa la meta' delle imprese il 31% della produzione annua deriva da tale settore. A fronte di queste attivita' sono sostenute spese per acquisti e abbonamenti di giornali, riviste, pubblicazioni e banche dati pari a 1.100 euro e spese per la manutenzione delle apparecchiature tecniche per 1.700 euro; inoltre il 43% dei soggetti dichiara oltre 1.200 euro per aggiornamento professionale. Rilevante e' anche il ricorso a soggetti esterni per la realizzazione di servizi di ingegneria: il 68% delle imprese, infatti, dichiara una spesa di oltre 200.000 euro annui per l'affidamento a terzi di tali servizi.
CLUSTER 5 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NEL SETTORE DELL'IMPIANTISTICA
NUMEROSITA': 211
Si tratta di studi di ingegneria di medie dimensioni attivi nel settore dell'impiantistica. Dal punto di vista organizzativo il cluster si divide quasi equamente tra il professionista o impresa che svolge l'attivita' in forma individuale e le societa' e comprende altrettanto equamente sia soggetti organizzati sotto forma d'impresa che lavoratori autonomi. Gli addetti ammontano a due/tre unita' che, nel 29% dei casi, sono inquadrati come dipendenti. Le unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita' sono di 57 mq, a volte in uso promiscuo con l'abitazione. Gli appartenenti al cluster dichiarano di operare nel comparto dell'impiantistica da cui deriva la quasi totalita' della propria produzione annuale (90%). Le attivita' svolte in tale comparto sono diverse: oltre alla progettazione, e' significativa la direzione lavori e l'attivita' di collaudo (indicate rispettivamente dal 43% e 32% dei soggetti per il 17% e 12% di attivita' svolta). La clientela e' rappresentata, oltre che dalle societa' di capitale, dagli imprenditori individuali e societa' di persone (55% dei soggetti per il 35% di attivita).
CLUSTER 6 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NELLA REALIZZAZIONE DI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE
NUMEROSITA': 232
Il cluster e' costituito da imprese (63%) e professionisti impegnati nel settore dell'ingegneria civile. Si tratta nel 48% dei casi di societa' di capitale, enti commerciali e non e nel 21% di societa' di persone in cui prestano la loro opera due addetti, talvolta inquadrati come dipendenti. L'attivita' viene esercitata in strutture di 59 mq, raramente in uso promiscuo con l'abitazione. I settori maggiormente presenti sono l'edilizia residenziale e terziaria (70% di professionisti/imprese per il 67% di attivita' svolta), l'area civile (52% per il 54% di attivita) e l'area dell'urbanistica e del territorio (24% per il 30% di attivita). Accanto agli studi, indagini preliminari e alla progettazione e' significativa la direzione dei lavori da cui il 63% dei professionisti/imprese deriva il 31% della produzione complessiva annua. La clientela comprende le societa' di capitali ma anche lo Stato e gli altri enti pubblici territoriali (39% dei soggetti per il 43% dell'attivita) e gli esercenti delle arti e professioni (40% dei soggetti per il 31% dell'attivita).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
Una volta suddivise i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per compensi da attivita' di lavoro autonomo e ricavi da attivita' di impresa, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; e tutti i soggetti che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell'attivita' in esame:
Imprese:
- Resa oraria = ricavi/(numero addetti 4)*312*8)
Professionisti:
- Resa oraria = compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica/(numero addetti 5)*40*45)
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono stati selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo per costituire il campione di riferimento. Per la resa oraria sono stati scelti i seguenti intervalli:
Imprese:
- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1 e 6; - nessun taglio per il cluster 2; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 3; - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 4 e 5.
Professionisti:
- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5 e 6.
Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. E' stata utilizzata nell'analisi anche la variabile "eta' professionale", per rappresentare l'esperienza e le competenze del professionista. Tale variabile e' stata trattata con funzioni "spline lineari". La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 1.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6) - la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro numero addetti (associazioni/societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio/100 6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. ALLEGATO 1.A.1
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA' DI IMPRESA
SK23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Costo del 1,3481 1,5650 0,9836 1,0453 1,0209 1,0240 venduto + Costo per la produzione di servizi -------------------------------------------------------------------- Spese per 1,4020 1,0738 1,0838 1,3167 1,2662 1,6328 acquisti di servizi -------------------------------------------------------------------- Spese per 1,2023 2,1745 1,2914 1,2463 1,3295 1,4412 lavoro dipen- dente e per altre presta- zioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa -------------------------------------------------------------------- Valore dei 0,1948 -- 0,2671 0,2665 -- 0,2179 beni Strumen- tali -------------------------------------------------------------------- Collaboratori 21073,0009 dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -------------------------------------------------------------------- Associati in 21073,0009 Partecipazione Che apportano Lavoro preva- lentemente nell'impresa (numero) -------------------------------------------------------------------- Soci con 21073,0009 occupazione prevalente nell'impresa (numero) -------------------------------------------------------------------- Mq unità 167,7458 381,4967 352,3029 209,5344 381,5625 179,7980 Immobiliare Destinata Esclusivamente all'esercizio dell'attività, per tutte le unità locali destinate all'esercizio dell'attivita --------------------------------------------------------------------
- Le variabili contabili vanno espresse in euro. - Il costo del venduto viene calcolato come: esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. ALLEGATO 1.A.2
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA' DI LAVORO AUTONOMO
SK23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 5 6 ==================================================================== Numero soci e 25549,4605 Associati (% di lavoro comples- sivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 di lavoro dipendente -------------------------------------------------------------------- Spese per collabo- 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 ratori coordinati e continuativi -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 a terzi per presta- zioni direttamente afferenti all'attività Professionale o artistica -------------------------------------------------------------------- Consumi 4,9086 4,7525 4,4747 3,8858 4,7919 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 4,4928 4,7525 4,4747 2,9082 2,3983 -------------------------------------------------------------------- Progettazione -- -- -- 305,5548 -- definitiva, esecutiva, costruttiva (numero) -------------------------------------------------------------------- Consulenze diverse -- 628,1718 -- -- -- (numero) -------------------------------------------------------------------- COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI ALL'ETA' PROFESSIONALE
==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 5 6 ==================================================================== Età professionale 4608,5605 4277,5449 3705,3132 3068,5314 anni 1-5: la variabile è pari al minor valore tra 5 e ETA P (*) -------------------------------------------------------------------- Età professionale 3581,8503 anni 1-6: la variabile è pari al minor valore tra 6 e ETA P (*) -------------------------------------------------------------------- (*) ETA P = Anno d'imposta per l'applicazione dello studio - anno di inizio attività - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO A:
- Dipendenti a tempo pieno - Numero giornate retribuite - Dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro - Numero giornate retribuite
QUADRO B:
- Unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita': Mq unita' immobiliare destinata esclusivamente all'esercizio dell'attivita'
QUADRO F:
- Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione preliminare (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione definitiva, esecutiva, costruttiva (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Direzione lavori, contabilita' lavori (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Addestramento e formazione del personale (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenze diverse (numero) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenze diverse (% attivita) - Aree specialistiche: Urbanistica e territorio (PRG, PP, PL, piani paesaggistici, parchi naturali) (% attivita) - Aree specialistiche: Edilizia residenziale, terziaria (direzionale, ospedaliera, turistica), industriale e di recupero (% attivita) - Aree specialistiche: Civile (strutture, ponti, viadotti, gallerie, opere di sostegno, geologia e geotecnica) (% attivita) - Aree specialistiche: Impiantistica (impianti per fluidi, terotecnici, elettrici, a correnti deboli e altri) (% attivita) - Aree specialistiche: Ambientale (protezione, monitoraggio ambientale, sistemi per il trattamento dei rifiuti) (% attivita) - Aree specialistiche: Processo industriale (siderurgia, meccanica, chimica, elettronica, telecomunicazioni, energia) (% attivita) - Aree specialistiche: Informatica (% attivita)
QUADRO G:
- Tipologia clientela: Societa' di capitale (% attivita) - Elementi contabili specifici: Acquisti ed abbonamenti giornali/riviste/pubblicazioni/banche dati - Elementi contabili specifici: Spese di aggiornamento professionale (corsi, convegni, congressi, ecc.) - Elementi contabili specifici: Spese per manutenzione apparecchiature tecniche - Elementi contabili specifici: Spese per manutenzione software - Elementi contabili specifici: Spese sostenute per servizi di ingegneria affidati a terzi - Elementi contabili specifici: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi - Elementi contabili specifici: Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica (relative alle attivita' indicate ai righi da F1 a F18)
QUADRO I:
- Hardware: Sistemi CAD e stazioni grafiche (numero) - Software: Costo complessivo del software
QUADRO M:
- Attivita' di lavoro autonomo: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi - Attivita' di lavoro autonomo: Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica |
| ALLEGATO 2
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SK24U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 74.14.B - Consulenze fornite da agrotecnici e periti agrari. La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i diversi modelli organizzativi impiegati nell'esercizio della professione. Al fine di conoscere le informazioni relative all'attivita' professionale in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SK24). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.915. I questionari restituiti sono stati 1.365, pari al 71,3% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 318 questionari, pari al 23,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita' e aree specialistiche) non compilato o compilato erroneamente; - quadro G del questionario (tipologia di clientela) non compilato o compilato erroneamente; - quadro G del questionario (ambito di svolgimento dell' attivita) compilato erroneamente; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.047.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere i professionisti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base dei dati strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i professionisti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' professionali. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Tali gruppi si differenziano fra loro principalmente in funzione di fattori che descrivono l'attivita' svolta e l'area specialistica d'intervento; tali fattori sono:
- l'attivita' estimativa; - la progettazione di opere e/o servizi e la direzione lavori; - i lavori catastali; - l'analisi di prodotti e sostanze agrarie; - gli studi/ricerche e le indagini in campo agro-alimentare.
Tali fattori riescono a cogliere in maniera completa la realta' del settore, composto da professionisti impegnati contemporaneamente su diversi mercati e orientati verso un approccio integrale alla risoluzione di problemi, non piu' legati, come un tempo, esclusivamente alle tematiche dell'agricoltura ma anche a quelle relative all'ambiente e al territorio. Per quanto riguarda gli ambiti operativi, alcuni di questi, quali l'assistenza tecnica ed economica (indicata dal 22% dei rispondenti), l'attivita' estimativa (40%) e la consulenza tecnica continuativa (65%), risultano piu' compilati rispetto agli altri. La clientela tipica dei periti agrari e degli agrotecnici e' costituita dalle imprese agrarie, zootecniche e forestali (20%), dalle compagnie di assicurazione (14%), dalle cooperative e consorzi (13%) e dai privati (17%); l'ambito di svolgimento dell'attivita' e' in prevalenza il territorio provinciale (59%). I periti agrari e gli agrotecnici esaminati svolgono l'attivita' direttamente, dedicando ad essa circa 30 ore settimanali e solo in rarissimi casi si avvalgono di personale dipendente; lo studio e' spesso in uso promiscuo con l'abitazione. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ESECUZIONE DI STIME E PERIZIE
NUMEROSITA': 179
I professionisti appartenenti a questo cluster risultano specializzati nell'attivita' estimativa: l'83% dei compensi totali deriva, infatti, dall'esecuzione di stime e perizie, i cui compensi sono determinati per il 53% in relazione al tempo impiegato e per il 26% a forfait. Altro elemento caratterizzante il cluster e' rappresentato dalla clientela, formata in prevalenza da compagnie di assicurazione (71% dei compensi) e in misura minore dalle altre tipologie, fra cui, in particolare, cooperative e consorzi (indicate dal 15% dei professionisti con una media sui compensi pari al 56%) e imprese agrarie, zootecniche e forestali (12% dei professionisti, 27% dei compensi). La quasi totalita' dei soggetti ha indicato come area specialistica, in linea con l'attivita' svolta, i danni provocati dalle calamita' naturali, mentre il 27% ha indicato altre aree. Data la natura dell'attivita', l'ambito operativo va oltre quello provinciale, che assicura solo il 18% dei compensi; la parte piu' consistente deriva, infatti, dall'ambito regionale (36%) e nazionale (46%) e per questo motivo le spese di vitto e alloggio rimborsabii dal cliente (dichiarate dal 49% dei soggetti) sono ben al di sopra della media generale e ammontano a 2.000 euro circa. Lo studio, di 20 mq circa, e' per il 50% dei professionisti appartenenti al cluster, in uso promiscuo con l'abitazione; la dotazione strumentale e' poco significativa (in genere il solo computer). Oltre l'80% dei professionisti dedica all'attivita' un tempo quantificato mediamente in 21 ore settimanali.
CLUSTER 2 - PROFESSIONISTI CHE SVOLGONO STUDI AGRONOMICI, GEOPEDOLOGICI, DI ASSESTAMENTO FORESTALE, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E ATTIVITA' DI DOCENZA, STUDI/RICERCHE
NUMEROSITA': 79
Fanno parte di questo cluster i professionisti che svolgono come attivita' prevalenti la docenza in corsi di formazione (dichiarata dal 50% circa dei soggetti e con un'incidenza sui compensi del 36%), l'esecuzione di indagini, studi e ricerche (32% circa dei soggetti e 38% sui compensi) e gli studi agronomici e geopedologici finalizzati all'assestamento forestale e alla pianificazione territoriale (33% circa dei soggetti e 35% sui compensi). A queste attivita' caratterizzanti si affiancano quella estimativa (dichiarata dal 30% circa dei soggetti e con un'incidenza sui compensi del 34%), la consulenza continuativa (22% circa dei soggetti e 43% sui compensi) e non continuativa (18% circa dei soggetti e 22% sui compensi), l'assistenza tecnica ed economica (20% circa dei soggetti e 32% sui compensi) e in misura residuale le altre attivita'. I compensi per le prestazioni rese sono determinati per il 38% a forfait, per il 29% a vacazione, per il 16% a discrezione, per l'11% sulla base di estensione, misura e qualita' e per il restante 7% a percentuale dei valori e dei costi. La complessa articolazione professionale permette agli agrotecnici e ai periti agrari compresi in questo cluster di applicare le proprie competenze in numerosi settori, fra i quali ecologia e ambiente (indicata dal 53% dei soggetti), parchi, giardini e verde urbano (42%), imprese agrarie (30%) e altre aree (47%). Da questo deriva che anche la tipologia di clientela risulta diversificata: amministrazioni pubbliche (25% dei compensi), cooperative e consorzi (15%) e altri soggetti (13%), che possono presumibilmente essere identificati con privati. Per lo svolgimento dell'attivita', circoscritta per la maggior parte entro i limiti provinciali (62% dei compensi) e regionali (20%), viene utilizzato uno studio di medie/piccole dimensioni (15 mq), la cui dotazione strumentale e' costituita dal solo computer. L'84% dei soggetti dedica all'attivita' da libero professionista mediamente 31 ore settimanali.
CLUSTER 3 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ANALISI/CONTROLLI DI PRODOTTI E SOSTANZE AGRARIE
NUMEROSITA': 120
Il cluster in esame si caratterizza per la presenza al suo interno di quei professionisti specializzati nell'analisi e nel controllo di prodotti e sostanze agrarie: il 50% dei soggetti appartenenti al cluster, infatti, ha dichiarato di svolgere tale attivita', dalla quale derivano il 64% dei compensi. Le altre attivita' svolte sono la consulenza tecnica-economica, sia continuativa (indicata dal 24% dei soggetti e con un'incidenza sui ricavi del 64%) che non continuativa (14% dei soggetti e 64% sui compensi), l'assistenza tecnica ed economica (20% dei soggetti e 47% sui compensi), il controllo qualita' (23% dei soggetti e 35% sui compensi) e in misura minore quasi tutte le altre attivita' tipiche della professione. L'ambito operativo prevalente e' quello agrario (48% imprese e 53% industrie) e di conseguenza la tipologia di clientela piu' diffusa e' rappresentata dalle industrie di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agroalimentari, zootecnici e forestali (che per il 54% dei soggetti apportano il 73% dei compensi) e dalle imprese agrarie/zootecniche/forestali (che per il 36% dei soggetti apportano il 51% dei compensi). Gli spazi dedicati all'attivita', indicati da poco piu' della meta' dei soggetti, sono di medie dimensioni (23 mq circa) e, in misura piu' rilevante rispetto a tutti gli altri cluster, risultano talvolta adibiti a laboratorio di analisi: ne consegue che la dotazione strumentale ricomprende, oltre al computer, anche apparecchiature per laboratorio di analisi (25% dei soggetti). L'83% dei soggetti dedica all'attivita' circa 32 ore settimanali.
CLUSTER 4 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ESECUZIONE DI LAVORI CATASTALI, TOPOGRAFICI E CARTOGRAFICI
NUMEROSITA': 78
Sono stati raggruppati in questo cluster i professionisti specializzati nell'esecuzione di lavori catastali, topografici e cartografici, con i quali viene realizzato il 64% dei compensi totali. Questi sono computati, a seconda dei casi, a discrezione (24%), a misura (18%), o a tempo (17%) e, in misura piu' significativa, a forfait (35%). Coerentemente con l'attivita' svolta, il 35% dei soggetti ha segnalato come area specialistica quella delle costruzioni, il 18% quella della pianificazione e miglioramento fondiario e il 46% quella relativa ad altre aree. La clientela e' formata in prevalenza da altri soggetti (55% dei compensi), ai quali si possono ricondurre i privati, e in qualche caso da altri professionisti e/o associazioni tra professionisti (12%), imprese non agricole (9%), compagnie di assicurazione (9%) e imprese agrarie (8%). Coerentemente con la specializzazione evidenziata, sono presenti spazi dedicati all'attivita' che, con 25 mq, si presentano di dimensioni medio-grandi rispetto agli altri cluster; si rileva anche una dotazione strumentale piu' articolata, composta da un computer, da una stazione totale (35% dei casi), da un teodolite tacheometro (23% dei casi) e da un distanziometro (15% casi). Il 76% dei soggetti dedica all'attivita' 30 ore settimanali circa.
CLUSTER 5 - PROFESSIONISTI PLURISPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 461
E' questo il cluster piu' numeroso, caratterizzato dalla presenza di periti agrari e di agrotecnici che svolgono molte delle attivita' professionali indicate senza, pero', che tra queste ne emerga qualcuna a caratterizzare il cluster. Tenendo conto di cio', possono comunque essere indicate tra quelle piu' significative le attivita' di consulenza tecnica ed economica, continuativa (indicata dal 25% dei rispondenti, con un'incidenza sui compensi del 73%) e non (20% dei rispondenti e con un'incidenza sui compensi del 48%), attivita' di assistenza tecnica ed economica (25% dei rispondenti e con un'incidenza sui compensi del 60% circa) e altre attivita' (36% dei rispondenti, incidenza sui compensi del 60% circa). I compensi richiesti sono determinati essenzialmente a forfait (46%) e a discrezione (24%). L'area di specializzazione prevalente e' quella agraria (39%) ma le attivita' indicate si prestano ad essere svolte in diversi ambiti operativi, tra cui, in particolare, quelli relativi alla pianificazione e miglioramento fondiario (13%), alla zootecnia (12%) e alle altre aree (45%). La tipologia di clientela e' costituita da imprese agrarie, zootecniche e forestali (indicate dal 45% dei professionisti e con un'incidenza del 56% sui compensi), cooperative e consorzi (28% dei soggetti e 64% sui compensi), imprese non agricole (21% dei soggetti e 60% sui compensi) e da altri soggetti, presumibilmente privati (36% dei rispondenti e 50% sui compensi). Per lo svolgimento del proprio lavoro, che rimane per lo piu' circoscritto entro un ambito provinciale (68%), i periti agrari e gli agrotecnici appartenenti al cluster si avvalgono di uno studio di medio/piccole dimensioni (14 mq) corredato di una dotazione strumentale, in genere, poco rilevante (costituita normalmente dal solo computer). Oltre l'80% dei soggetti dedica all'attivita' da libero professionista un tempo quantificato mediamente in 29 ore settimanali.
CLUSTER 6 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
NUMEROSITA': 76
Appartengono al cluster in esame i professionisti la cui attivita' prevalente e' rappresentata dalla progettazione di opere e/o servizi (circa 6 incarichi all'anno) e dalla direzione lavori, dalle quali derivano rispettivamente il 38% e il 16% dei compensi totali; la parte restante dei compensi si ripartisce in misura pressoche' omogenea fra tutte le altre attivita', con una leggera prevalenza dell'assistenza tecnica ed economica (indicata dal 34% dei soggetti con un'incidenza del 20% sui compensi) e dei lavori catastali, topografici e cartografici (29% dei soggetti, 6% sui compensi). Il 38% o delle entrate e' determinato a percentuale dei valori e dei costi, il 21% a discrezione, il 19% a forfait e il 16% a tempo. La struttura utilizzata dai professionisti appartenenti al cluster e' di dimensioni piu' grandi rispetto alla media: 50 mq circa dedicati allo studio e una dotazione strumentale costituita da due computer, ai quali si aggiungono, in qualche caso, un plotter e una stazione totale. Va segnalata, inoltre, una presenza di dipendenti e collaboratori che, seppure molto contenuta, risulta la piu' significativa tra tutti i gruppi omogenei individuati. Anche le spese, in particolare quelle per assicurazioni professionali (indicate dal 21% dei soggetti e ammontanti a 750 euro circa), quelle per acquisti ed abbonamenti a giornali e riviste (indicate da piu' del 40% dei professionisti e ammontanti a 500 euro circa) e per la manutenzione delle apparecchiature tecniche (indicate da piu' del 28% dei soggetti e ammontanti a 400 euro circa) sono al di sopra della media generale sia come ammontare sia come percentuale di compilazione. Coerentemente con le attivita' caratterizzanti il cluster in esame, le aree specialistiche indicate sono le costruzioni (51%), la pianificazione e il miglioramento fondiario (57%), l'agriturismo e il turismo rurale (32%), la zootecnia (37%) e le imprese agrarie (37%). L'ambito di svolgimento dell'attivita' piu' indicato e' la provincia (da cui deriva il 78% dei compensi) mentre la clientela si ripartisce fra imprese agrarie (54% dei compensi), privati (15%) e amministrazioni locali (7%). Oltre l'80% dei soggetti dedica all'attivita' da libero professionista 33 ore a settimana.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI COMPENSO
Una volta suddivisi i professionisti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei compensi dei professionisti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei professionisti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei professionisti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di compenso". In particolare sono state esclusi i professionisti che presentano costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai compensi dichiarati. Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell'attivita' in esame:
- resa oraria = compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica /(numero addetti 4)*40*45).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionati i professionisti che presentavano valori degli indicatori all'interno di un determinato intervallo per costituire il campione di riferimento. Per l'indicatore sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1 e 5; - dal 2° ventile, per i cluster 2, 3, 4; - dal 1° ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di professionisti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. Per l'attivita' professionale svolta in forma individuale e' stata utilizzata nell'analisi anche la variabile "eta' professionale", una delle piu' significative per rappresentare l'esperienza, le competenze e la notorieta' del professionista. Tale variabile e' stata trattata con funzioni "spline lineari". Inoltre, al fine di cogliere l'eventuale incidenza sui risultati economici dello svolgimento di altre attivita', nel definire la variabile "eta' professionale" si e' tenuto conto del numero medio di ore settimanali dedicate all'attivita'. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (E. di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del compenso del singolo professionista sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (5) - la stima del compenso di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni professionista viene determinato il compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale compenso e' dato dalla media dei compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del professionista, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 2.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO SK24U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Radice quadrata del valore dei beni strumentali 35,5072 -- 59,21 -------------------------------------------------------------------- Numero soci o associati (% di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro Dipendente 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Consumi 2,9800 3,8183 5,1663 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 3,8802 3,9411 1,4300 -------------------------------------------------------------------- Docenza e altre attività nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attività di lavoro dipendente) - Numero incarichi 1.486,8526 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Radice quadrata del valore dei beni strumentali 54,9858 44,6284 92,7709 -------------------------------------------------------------------- Numero soci o associati (% di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -- 9.125,3504 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 1,1497 1,3451 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro Dipendente 1,1497 1,1563 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,1497 1,7108 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Consumi 1,1527 2,8488 2,8063 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 1,1527 2,6652 1,0202 -------------------------------------------------------------------- Docenza e altre attività nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attività di lavoro dipendente) - Numero incarichi -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Per la corretta lettura delle variabili si veda l'esempio finale
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI ALL'ETA' PROFESSIONALE SK24U =================================================================== = VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 =================================================================== = Eta' professionale anni 1-4. -- 2.737,2287 4.455,5833 ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-5. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-6. 2.647,1937 -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-8. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-5 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-6 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-8 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - =================================================================== = VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 =================================================================== = Eta' professionale anni 1-4. -- -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-5. -- 3.256,3789 -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-6. 1.718,4634 -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-8. -- -- 1.905,8088 ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-5 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -- -769,1625 -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-6 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -666,4775 -- -- ------------------------------------------------------------------- - Eta' professionale anni 1-8 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. -- -- -1.588,4197 ------------------------------------------------------------------- - - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Per la corretta lettura delle variabili si veda l'esempio finale Esempio per la corretta lettura delle variabili relative all'eta' professionale COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI ALL'ETA' PROFESSIONALE 5K24U =================================================================== = VARIABILI CLUSTER 5 =================================================================== = Eta' professionale 3.256,3789 Eta' professionale anni 1-5: la variabile e' pari al minor valore tra 5 e ETA P (*); la variabile e' inoltre ponderata con il numero medio di ore settimanali dedicate all'attivita' (peso ore) (**) ------------------------------------------------------------------- - Correttivo territorialita' -769,1625 Eta' professionale anni 1-5 relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. Se il numero delle unita' locali compilate e' > 0 e sono presenti comuni appartenenti al cluster territoriale 2 o 5 della Territorialita' Generale, allora la variabile e' uguale a: "Eta' professionale anni 1-5"* (n2+n5)/n (dove n2 e' il numero delle unita' locali che appartengono al gruppo territoriale 2; n5 e' il numero delle unita' locali che appartengono al gruppo territoriale 5; n e' il numero totale delle unita' locali compilate). Se non vi sono unita' locali compilate e il comune del quadro anagrafico appartiene al cluster territoriale 2 o 5 della Territorialita' Generale, allora la variabile e' uguale a "Eta' professionale anni 1-5". Negli altri casi la variabile assume valore 0. ------------------------------------------------------------------- - (*) ETA P = Anno d'imposta per l'applicazione dello studio - anno di inizio dell' attivita' di libera professione (**) PESO ORE e' pari a: (minor valore tra 40 e "Numero medio di ore settimanali dedicate all'attivita'")/40.
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO B:
- Mq unita' immobiliari destinate esclusivamente all'esercizio dell'attivita' - Mq dei locali destinati a laboratorio
QUADRO F:
- Tipologia dei compensi: Compensi determinati in relazione al tempo impiegato (vacazione) - % compensi - Tipologia dei compensi: Compensi determinati a percentuale dei valori e dei costi - % compensi - Tipologia dell'attivita': Progettazione di opere e/o servizi - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Progettazione di opere e/o servizi - % compensi - Tipologia dell'attivita': Direzione lavori per la realizzazione di opere - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Direzione lavori per la realizzazione di opere - % compensi - Tipologia dell'attivita': Lavori catastali, topografici e cartografici - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Lavori catastali, topografici e cartografici - % compensi - Tipologia dell'attivita': Stime e perizie - % compensi - Tipologia dell'attivita': Analisi/controlli analitici di prodotti e sostanze agrarie - % compensi - Tipologia dell'attivita': Studi agronomici, geopedologici e di assestamento forestale e pianificazione territoriale - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Studi agronomici, geopedologici e di assestamento forestale e pianificazione territoriale - % compensi - Tipologia dell'attivita': Controllo di qualita' (ad es. HACCP, ecc.) - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Controllo di qualita' (ad es. HACCP, ecc.) - % compensi - Tipologia dell'attivita': Indagini, studi e ricerche in campo agroalimentare, boschivo, ecc. - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Indagini, studi e ricerche in campo agroalimentare, boschivo, ecc. - % compensi - Tipologia dell'attivita': Docenza e altre attivita' nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attivita' di lavoro dipendente) - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Docenza e altre attivita' nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attivita' di lavoro dipendente) - % compensi - Aree specialistiche: Parchi, giardini e verde urbano - Aree specialistiche: Tutela delle acque e del suolo, bonifiche ed opere idrauliche - Aree specialistiche: Boschi e complessi forestali - Aree specialistiche: Costruzioni - Aree specialistiche: Pianificazione e miglioramento fondiario - Aree specialistiche: Agriturismo e turismo rurale - Aree specialistiche: Zootecnia - Aree specialistiche: Industrie agrarie - Aree specialistiche: Danni da calamita' naturali - Aree specialistiche: Imprese agrarie - Aree specialistiche: Ecologia e ambiente
QUADRO G:
- Tipologia clientela: Industrie di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agro-alimentari, zootecnici e forestali - % compensi - Tipologia clientela: Compagnie di assicurazione - % compensi - Tipologia clientela: Stato, regioni, enti locali (comuni, province, ecc.), A.S.L. ed enti pubblici - % compensi - Tipologia clientela: Altri soggetti - % compensi - Ambito di svolgimento dell'attivita': Altre regioni - % compensi - Elementi contabili specifici: Spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista e rimborsate dal cliente
QUADRO I:
- Beni strumentali: Plotter - numero - Beni strumentali: Distanziometro - numero - Beni strumentali: Stazione totale - numero - Beni strumentali: Teodolite tacheometro - numero - Beni strumentali: Apparecchiature per laboratorio di analisi - Beni strumentali: Sistemi CAD
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di professionisti (cluster); in tal modo i professionisti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. - numero addetti (professionista che opera in forma individuale)= (1* PESO ORE)+ numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro - numero addetti (associazioni/societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio/100 dove PESO ORE e' pari a: (minor valore tra 40 e "Ore settimanali dedicate all'attivita' professionale")/40. 5) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni professionista ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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