Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 21 febbraio 2003
Approvazione di n. 2 studi di settore relativi ad attivita' professionali.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita': a) Studio di settore SK 23 U - Servizi di ingegneria integrata, codice di attivita' 74.20.3; b) Studio di settore SK 24 U - Consulenze fornite da agrotecnici e periti agrari, codice di attivita' 74.14.B; 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei compensi o dei ricavi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SK 23 U; - 2, per lo studio di settore SK 24 U; 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti esercenti arti e professioni ovvero esercenti attivita' di impresa, che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1. Gli studi di settore si applicano, altresi', ai contribuenti esercenti attivita' di impresa che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, ovvero in caso di piu' attivita' professionali per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita', rispettivamente, dei ricavi o dei compensi. 5 Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dal periodo di imposta 2002.
 
Art. 2.
Modalita' di applicazione degli studi di settore 1. In via sperimentale, i compensi e i ricavi nonche' gli indici di coerenza economica, risultanti dall'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto, sono utilizzati come criteri selettivi per la scelta delle posizioni da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie. I contribuenti che dichiarano compensi o ricavi di ammontare non inferiore a quello risultante dai predetti studi di settore non sono assoggettabili ad accertamento in base all'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, sulla base dei maggiori compensi o ricavi determinati a seguito della revisione degli studi stessi.
 
Art. 3.
Categorie di contribuenti alle quali
non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato compensi di cui all'art. 50, comma 1, ovvero ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, di ammontare superiore a euro 5.164.569.
 
Art. 4.
Variabili delle attivita' professionali o delle imprese 2. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 6, comma 1, del presente decreto.
 
Art. 5.
Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i compensi di cui all'art. 50, comma 1, ovvero i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1, dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 4 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 4 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi.
 
Art. 6.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 febbraio 2003

Il Ministro: Tremonti
 
ALLEGATO 1

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SK23U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 74.20.3 - Servizi di ingegneria integrata.
La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso/ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SK23).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.713. I questionari restituiti sono stati 1.574, pari al 92,0% degli inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 413 questionari, pari al 26,2% dei questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi
di lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita'
ed aree specialistiche) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle aree
specialistiche (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione
dell'attivita' (quadro G del questionario); - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.161.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e'
possibile solo utilizzando le informazioni relative a quegli
elementi strutturali e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi
omogenei.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi ha preso in considerazione le principali caratteristiche
dei servizi di ingegneria integrata che riguardano il codice ISTAT
74.20.3.
I servizi di ingegneria sono stati classificati in base ai
seguenti elementi:

- area di specializzazione; - dimensione della struttura; - tipologia di attivita' svolta.

L'area di specializzazione ha consentito di determinare le aree
del processo industriale (cluster 3), dell'impiantistica (cluster
5) e del raggruppamento ottenuto dall'unione dell'area urbanistica,
edilizia residenziale e civile che puo' essere definito come
l'insieme delle tradizionali aree dell'ingegneria civile (cluster
6).
La dimensione della struttura ha permesso di ottenere il
raggruppamento delle imprese di grandi dimensioni (cluster 4)
operanti prevalentemente nel settore dell'ingegneria civile.
L'elemento dimensionale e' valutabile attraverso i seguenti
aspetti:

- personale impiegato. Comprende sia figure professionali che hanno
l'incarico di svolgere le tipiche mansioni di segreteria, che altri
soggetti con qualifica professionale piu' elevata, i quali
collaborano attivamente nella realizzazione delle attivita'. Si
tratta di dipendenti, a tempo pieno e/o parziale, di collaboratori
coordinati e continuativi oppure di professionisti e/o societa' di
servizi esterni che svolgono una pluralita' di prestazioni
direttamente correlate all'attivita' svolta; - dimensioni dell'unita' immobiliare destinata all'esclusivo
svolgimento dell'attivita' e che quindi non comprende i casi di uso
promiscuo dell'abitazione; - beni strumentali. I soggetti del cluster 4 dichiarano beni di largo
utilizzo (come personal computer e stampanti) in maggiore
quantita', mentre e' piu' alta la percentuale di coloro che
possiedono beni specifici (come i sistemi cad e le stazioni
grafiche).

La tipologia di attivita' svolta infine, ha permesso di
distinguere gli appartenenti al cluster 2, che svolgono attivita'
di consulenza, da tutti gli altri soggetti.
L'analisi ha inoltre evidenziato caratteristiche comuni ai
cluster:

- la clientela e' rappresentata nella gran parte dei casi dalle
societa' di capitale che mediamente apportano compensi/ricavi
ovvero variazioni di rimanenze pari a circa il 50% del valore
complessivo, raggiungendo anche punte del 74% (cluster 2) e 85%
(cluster 3); - tra le modalita' di espletamento dell'attivita' le piu'
significative sia in termini di percentuale di attivita' svolta in
rapporto all'attivita' complessiva, sia in termini di numero di
professionisti o imprese che svolgono tali attivita', risultano
essere: - gli studi ed indagini preliminari; - la progettazione preliminare; - la progettazione definitiva, esecutiva, costruttiva. Quest'ultima
in particolare, contribuisce con la percentuale piu' alta alla
produzione complessiva del contribuente.

Solo il cluster 2, come gia' detto, si differenzia in quanto i
professionisti/imprese del gruppo svolgono quasi esclusivamente
attivita' di consulenza;

- il titolare dello studio dichiara di svolgere lavoro dipendente in
circa il 10% dei casi; - l'attivita' e' svolta prevalentemente al nord (est e ovest) del
territorio nazionale.

Nelle descrizioni dei cluster che seguono, salvo specifica
indicazione contraria, l'espressione dei valori numerici riguarda
valori medi.

CLUSTER 1 - STUDI DI INGEGNERIA DI PICCOLE DIMENSIONI DESPECIALIZZATI

NUMEROSITA': 272

Il cluster e' diviso piuttosto equamente tra lavoratori autonomi
(57%) e imprese.
La forma giuridica piu' diffusa e' quella del professionista o
impresa che svolge l'attivita' in forma individuale (56% dei casi)
anche se non e' trascurabile il numero di societa' di capitali,
enti commerciali e non (25%).
Il titolare dello studio opera in strutture di circa 40 mq,
talvolta (42%) in uso promiscuo con l'abitazione e, nel 18% dei
casi, si avvale di uno o due dipendenti.
Le aree specialistiche di intervento sono piuttosto diversificate.
Tra queste emerge: il 35% dei soggetti che dichiara di svolgere il
56% dell'attivita' nel settore dell'organizzazione e gestione
aziendale e il 26% dei soggetti per cui l'attivita' nel settore
ambientale rappresenta il 41% del totale.

CLUSTER 2 - STUDI DI INGEGNERIA CHE EFFETTUANO PREVALENTEMENTE
ATTIVITA' DI CONSULENZA

NUMEROSITA': 141

Si tratta di lavoratori autonomi (75% dei casi) che effettuano
attivita' di consulenza senza l'impiego di personale e che operano
in forma individuale nel 77% del totale.
Gli spazi occupati per lo svolgimento dell'attivita' sono pari a
27 mq e nel 60% dei casi e' presente un uso promiscuo
dell'abitazione.
Quasi la meta' dei soggetti del cluster opera nel settore
informatico in cui realizza il 77% dell'attivita'. Le altre aree di
rilievo sono quella ambientale, nella quale il 27% dei
professionisti/imprese svolge il 61% dell'attivita' e l'area
dell'organizzazione e gestione aziendale in cui il 37% dei soggetti
realizza il 49% della produzione complessiva annua.
Per quanto riguarda le modalita' di espletamento dell'attivita',
oltre alle consulenze, che generano il 74% della produzione
complessiva, sono significative la formazione del personale (17%
dell'attivita' per il 27% dei casi) e la valutazione rischi (19°
dell'attivita' per il 17% dei casi).

CLUSTER 3 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NEL SETTORE DEL
PROCESSO INDUSTRIALE

NUMEROSITA': 162

Il raggruppamento comprende studi di ingegneria (si tratta nel 61%
dei casi di lavoratori autonomi) che operano nel settore dei
processi industriali.
Tra i modelli organizzativi esiste una leggera prevalenza del
professionista o impresa che svolge l'attivita' in forma
individuale (60%) rispetto alle societa'.
Il numero di addetti e' pari a due: si tratta di dipendenti e/o di
soci con occupazione prevalente.
Le unita' locali di cui dispongono tali soggetti sono pari a 40 mq
e nel 52% dei casi lo studio e' in uso promiscuo con l'abitazione.
Tutti gli appartenenti al cluster operano nell'area del processo
industriale, in cui la percentuale di attivita' svolta raggiunge
l'83%.
Oltre agli studi ed indagini preliminari e alla progettazione
occorre tener conto dell'attivita' di avviamento dell'opera finale
o produzione/messa in esercizio (13% dei casi per il 18%
dell'attivita) e della costruzione e montaggio di impianti,
presente solamente nel 9% dei casi, ma con la quale il
professionista o impresa realizza quasi il 50% dell'attivita'.

CLUSTER 4 - STUDI DI INGEGNERIA DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 110

Al cluster appartengono societa' di capitali, enti commerciali e
non (90%) di grandi dimensioni che, nella quasi totalita' dei casi,
esercitano l'attivita' sotto forma di impresa.
Il numero degli addetti e' pari ad otto unita', di cui quattro
sono dipendenti.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono le
piu' estese tra i cluster (218 mq) e superano di gran lunga la
media complessiva dello studio (62 mq).
Le aree di intervento sono quelle tipiche dell'ingegneria civile
ovvero: edilizia residenziale e terziaria (51% dei casi per il 49%
dell'attivita) e infrastrutture (53% dei casi per il 34%
dell'attivita). Non del tutto trascurabili sono anche l'area
idraulica e marittima (31% dei soggetti e dell'attivita) ed i
trasporti (36% dei soggetti per il 32% dell'attivita).
Tra le modalita' di espletamento dell'attivita', accanto agli
studi e indagini preliminari ed alla progettazione (preliminare e
definitiva) e' presente in maniera rilevante la direzione e
contabilita' del lavoro: il 69% dei soggetti, infatti, deriva da
tale attivita' il 20% della produzione complessiva. Va inoltre
sottolineato che per il 29% delle imprese il 56% dell'attivita'
annua deriva dalla realizzazione di servizi completi di ingegneria
integrata.
Tra la clientela, oltre alle societa' di capitale, e'
significativo il settore pubblico rappresentato dallo Stato e altri
enti pubblici territoriali: per circa la meta' delle imprese il 31%
della produzione annua deriva da tale settore.
A fronte di queste attivita' sono sostenute spese per acquisti e
abbonamenti di giornali, riviste, pubblicazioni e banche dati pari
a 1.100 euro e spese per la manutenzione delle apparecchiature
tecniche per 1.700 euro; inoltre il 43% dei soggetti dichiara oltre
1.200 euro per aggiornamento professionale.
Rilevante e' anche il ricorso a soggetti esterni per la
realizzazione di servizi di ingegneria: il 68% delle imprese,
infatti, dichiara una spesa di oltre 200.000 euro annui per
l'affidamento a terzi di tali servizi.

CLUSTER 5 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NEL SETTORE
DELL'IMPIANTISTICA

NUMEROSITA': 211

Si tratta di studi di ingegneria di medie dimensioni attivi nel
settore dell'impiantistica.
Dal punto di vista organizzativo il cluster si divide quasi
equamente tra il professionista o impresa che svolge l'attivita' in
forma individuale e le societa' e comprende altrettanto equamente
sia soggetti organizzati sotto forma d'impresa che lavoratori
autonomi.
Gli addetti ammontano a due/tre unita' che, nel 29% dei casi, sono
inquadrati come dipendenti.
Le unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita' sono di 57
mq, a volte in uso promiscuo con l'abitazione.
Gli appartenenti al cluster dichiarano di operare nel comparto
dell'impiantistica da cui deriva la quasi totalita' della propria
produzione annuale (90%).
Le attivita' svolte in tale comparto sono diverse: oltre alla
progettazione, e' significativa la direzione lavori e l'attivita'
di collaudo (indicate rispettivamente dal 43% e 32% dei soggetti
per il 17% e 12% di attivita' svolta).
La clientela e' rappresentata, oltre che dalle societa' di
capitale, dagli imprenditori individuali e societa' di persone (55%
dei soggetti per il 35% di attivita).

CLUSTER 6 - STUDI DI INGEGNERIA SPECIALIZZATI NELLA REALIZZAZIONE DI
OPERE DI INGEGNERIA CIVILE

NUMEROSITA': 232

Il cluster e' costituito da imprese (63%) e professionisti
impegnati nel settore dell'ingegneria civile. Si tratta nel 48% dei
casi di societa' di capitale, enti commerciali e non e nel 21% di
societa' di persone in cui prestano la loro opera due addetti,
talvolta inquadrati come dipendenti.
L'attivita' viene esercitata in strutture di 59 mq, raramente in
uso promiscuo con l'abitazione.
I settori maggiormente presenti sono l'edilizia residenziale e
terziaria (70% di professionisti/imprese per il 67% di attivita'
svolta), l'area civile (52% per il 54% di attivita) e l'area
dell'urbanistica e del territorio (24% per il 30% di attivita).
Accanto agli studi, indagini preliminari e alla progettazione e'
significativa la direzione dei lavori da cui il 63% dei
professionisti/imprese deriva il 31% della produzione complessiva
annua.
La clientela comprende le societa' di capitali ma anche lo Stato e
gli altri enti pubblici territoriali (39% dei soggetti per il 43%
dell'attivita) e gli esercenti delle arti e professioni (40% dei
soggetti per il 31% dell'attivita).

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO

Una volta suddivise i soggetti in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per
compensi da attivita' di lavoro autonomo e ricavi da attivita' di
impresa, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento
del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame.
Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione
Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile
dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti
(variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei
soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) dichiarato
negativo; e tutti i soggetti che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi
dichiarati.

Successivamente e' stato utilizzato un indicatore
economico-contabile specifico dell'attivita' in esame:

Imprese:

- Resa oraria = ricavi/(numero addetti 4)*312*8)

Professionisti:

- Resa oraria = compensi derivanti dall'attivita' professionale o
artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi -
compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti
all'attivita' professionale o artistica/(numero addetti 5)*40*45)

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono stati
selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore
all'interno di un determinato intervallo per costituire il campione
di riferimento.
Per la resa oraria sono stati scelti i seguenti intervalli:

Imprese:

- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1 e 6; - nessun taglio per il cluster 2; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 3; - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 4 e 5.

Professionisti:

- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5 e 6.

Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per
ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono
state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del
questionario) sia variabili strutturali. E' stata utilizzata
nell'analisi anche la variabile "eta' professionale", per
rappresentare l'esperienza e le competenze del professionista. Tale
variabile e' stata trattata con funzioni "spline lineari". La
scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il
metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la
determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta
applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che
consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata
a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 1.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 1.A.2
vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della
"funzione di compenso".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto
sono previste due fasi:

- l'Analisi Discriminante (6) - la stima del ricavo/compenso di riferimento.

Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di
riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di
riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei
prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del
soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i
soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili. 3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto
di formazione e lavoro + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o
nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e
coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione
che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e
lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio +
numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 +
numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo
parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro numero addetti (associazioni/societa) = Numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto
di formazione e lavoro + % di lavoro complessivamente prestato su
base annua da soci o associati che prestano attivita' nello
studio/100 6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
ALLEGATO 1.A.1

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA' DI IMPRESA

SK23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Costo del 1,3481 1,5650 0,9836 1,0453 1,0209 1,0240 venduto + Costo per la produzione di servizi -------------------------------------------------------------------- Spese per 1,4020 1,0738 1,0838 1,3167 1,2662 1,6328 acquisti di servizi -------------------------------------------------------------------- Spese per 1,2023 2,1745 1,2914 1,2463 1,3295 1,4412 lavoro dipen- dente e per altre presta- zioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa -------------------------------------------------------------------- Valore dei 0,1948 -- 0,2671 0,2665 -- 0,2179 beni Strumen- tali -------------------------------------------------------------------- Collaboratori 21073,0009 dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -------------------------------------------------------------------- Associati in 21073,0009 Partecipazione Che apportano Lavoro preva- lentemente nell'impresa (numero) -------------------------------------------------------------------- Soci con 21073,0009 occupazione prevalente nell'impresa (numero) -------------------------------------------------------------------- Mq unità 167,7458 381,4967 352,3029 209,5344 381,5625 179,7980 Immobiliare Destinata Esclusivamente all'esercizio dell'attività, per tutte le unità locali destinate all'esercizio dell'attivita --------------------------------------------------------------------

- Le variabili contabili vanno espresse in euro. - Il costo del venduto viene calcolato come: esistenze iniziali
+ acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali.
ALLEGATO 1.A.2

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO:
ATTIVITA' DI LAVORO AUTONOMO

SK23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 5 6 ==================================================================== Numero soci e 25549,4605 Associati (% di lavoro comples- sivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 di lavoro dipendente -------------------------------------------------------------------- Spese per collabo- 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 ratori coordinati e continuativi -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti 1,1944 1,1868 2,1817 1,3647 1,2765 a terzi per presta- zioni direttamente afferenti all'attività Professionale o artistica -------------------------------------------------------------------- Consumi 4,9086 4,7525 4,4747 3,8858 4,7919 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 4,4928 4,7525 4,4747 2,9082 2,3983 -------------------------------------------------------------------- Progettazione -- -- -- 305,5548 -- definitiva, esecutiva, costruttiva (numero) -------------------------------------------------------------------- Consulenze diverse -- 628,1718 -- -- -- (numero) --------------------------------------------------------------------
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI
ALL'ETA' PROFESSIONALE

==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 5 6 ==================================================================== Età professionale 4608,5605 4277,5449 3705,3132 3068,5314 anni 1-5: la variabile è pari al minor valore tra 5 e ETA P (*) -------------------------------------------------------------------- Età professionale 3581,8503 anni 1-6: la variabile è pari al minor valore tra 6 e ETA P (*) -------------------------------------------------------------------- (*) ETA P = Anno d'imposta per l'applicazione dello studio - anno di
inizio attività - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 1.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

QUADRO A:

- Dipendenti a tempo pieno - Numero giornate retribuite - Dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e
lavoro - Numero giornate retribuite

QUADRO B:

- Unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita': Mq unita'
immobiliare destinata esclusivamente all'esercizio dell'attivita'

QUADRO F:

- Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione preliminare
(% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione definitiva,
esecutiva, costruttiva (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Direzione lavori,
contabilita' lavori (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Addestramento e
formazione del personale (% attivita) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenze diverse
(numero) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenze diverse (%
attivita) - Aree specialistiche: Urbanistica e territorio (PRG, PP, PL, piani
paesaggistici, parchi naturali) (% attivita) - Aree specialistiche: Edilizia residenziale, terziaria (direzionale,
ospedaliera, turistica), industriale e di recupero (% attivita) - Aree specialistiche: Civile (strutture, ponti, viadotti, gallerie,
opere di sostegno, geologia e geotecnica) (% attivita) - Aree specialistiche: Impiantistica (impianti per fluidi,
terotecnici, elettrici, a correnti deboli e altri) (% attivita) - Aree specialistiche: Ambientale (protezione, monitoraggio
ambientale, sistemi per il trattamento dei rifiuti) (% attivita) - Aree specialistiche: Processo industriale (siderurgia, meccanica,
chimica, elettronica, telecomunicazioni, energia) (% attivita) - Aree specialistiche: Informatica (% attivita)

QUADRO G:

- Tipologia clientela: Societa' di capitale (% attivita) - Elementi contabili specifici: Acquisti ed abbonamenti
giornali/riviste/pubblicazioni/banche dati - Elementi contabili specifici: Spese di aggiornamento professionale
(corsi, convegni, congressi, ecc.) - Elementi contabili specifici: Spese per manutenzione
apparecchiature tecniche - Elementi contabili specifici: Spese per manutenzione software - Elementi contabili specifici: Spese sostenute per servizi di
ingegneria affidati a terzi - Elementi contabili specifici: Spese per i collaboratori coordinati
e continuativi - Elementi contabili specifici: Compensi corrisposti a terzi per
prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o
artistica (relative alle attivita' indicate ai righi da F1 a F18)

QUADRO I:

- Hardware: Sistemi CAD e stazioni grafiche (numero) - Software: Costo complessivo del software

QUADRO M:

- Attivita' di lavoro autonomo: Spese per i collaboratori coordinati
e continuativi - Attivita' di lavoro autonomo: Compensi corrisposti a terzi per
prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o
artistica
 
ALLEGATO 2

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SK24U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 74.14.B - Consulenze fornite da agrotecnici e periti agrari.
La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un
professionista.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i diversi modelli organizzativi impiegati
nell'esercizio della professione.
Al fine di conoscere le informazioni relative all'attivita'
professionale in oggetto si e' progettato ed inviato ai
contribuenti interessati un questionario per rilevare tali
informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in
oggetto e' SK24).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.915. I
questionari restituiti sono stati 1.365, pari al 71,3% degli
inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 318 questionari, pari al 23,3% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di
lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita'
e aree specialistiche) non compilato o compilato erroneamente; - quadro G del questionario (tipologia di clientela) non compilato o
compilato erroneamente; - quadro G del questionario (ambito di svolgimento dell' attivita)
compilato erroneamente; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.047.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per suddividere i professionisti oggetto dell'analisi in gruppi
omogenei sulla base dei dati strutturali, si e' ritenuta
appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche
statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare i professionisti in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di
clientela, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita',
ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le
informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano
le diverse realta' professionali.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi
omogenei.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Tali gruppi si differenziano fra loro principalmente in funzione
di fattori che descrivono l'attivita' svolta e l'area specialistica
d'intervento; tali fattori sono:

- l'attivita' estimativa; - la progettazione di opere e/o servizi e la direzione lavori; - i lavori catastali; - l'analisi di prodotti e sostanze agrarie; - gli studi/ricerche e le indagini in campo agro-alimentare.

Tali fattori riescono a cogliere in maniera completa la realta'
del settore, composto da professionisti impegnati
contemporaneamente su diversi mercati e orientati verso un
approccio integrale alla risoluzione di problemi, non piu' legati,
come un tempo, esclusivamente alle tematiche dell'agricoltura ma
anche a quelle relative all'ambiente e al territorio.
Per quanto riguarda gli ambiti operativi, alcuni di questi, quali
l'assistenza tecnica ed economica (indicata dal 22% dei
rispondenti), l'attivita' estimativa (40%) e la consulenza tecnica
continuativa (65%), risultano piu' compilati rispetto agli altri.
La clientela tipica dei periti agrari e degli agrotecnici e'
costituita dalle imprese agrarie, zootecniche e forestali (20%),
dalle compagnie di assicurazione (14%), dalle cooperative e
consorzi (13%) e dai privati (17%); l'ambito di svolgimento
dell'attivita' e' in prevalenza il territorio provinciale (59%).
I periti agrari e gli agrotecnici esaminati svolgono l'attivita'
direttamente, dedicando ad essa circa 30 ore settimanali e solo in
rarissimi casi si avvalgono di personale dipendente; lo studio e'
spesso in uso promiscuo con l'abitazione.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ESECUZIONE DI STIME E
PERIZIE

NUMEROSITA': 179

I professionisti appartenenti a questo cluster risultano
specializzati nell'attivita' estimativa: l'83% dei compensi totali
deriva, infatti, dall'esecuzione di stime e perizie, i cui compensi
sono determinati per il 53% in relazione al tempo impiegato e per
il 26% a forfait. Altro elemento caratterizzante il cluster e'
rappresentato dalla clientela, formata in prevalenza da compagnie
di assicurazione (71% dei compensi) e in misura minore dalle altre
tipologie, fra cui, in particolare, cooperative e consorzi
(indicate dal 15% dei professionisti con una media sui compensi
pari al 56%) e imprese agrarie, zootecniche e forestali (12% dei
professionisti, 27% dei compensi).
La quasi totalita' dei soggetti ha indicato come area
specialistica, in linea con l'attivita' svolta, i danni provocati
dalle calamita' naturali, mentre il 27% ha indicato altre aree.
Data la natura dell'attivita', l'ambito operativo va oltre quello
provinciale, che assicura solo il 18% dei compensi; la parte piu'
consistente deriva, infatti, dall'ambito regionale (36%) e
nazionale (46%) e per questo motivo le spese di vitto e alloggio
rimborsabii dal cliente (dichiarate dal 49% dei soggetti) sono ben
al di sopra della media generale e ammontano a 2.000 euro circa.
Lo studio, di 20 mq circa, e' per il 50% dei professionisti
appartenenti al cluster, in uso promiscuo con l'abitazione; la
dotazione strumentale e' poco significativa (in genere il solo
computer).
Oltre l'80% dei professionisti dedica all'attivita' un tempo
quantificato mediamente in 21 ore settimanali.

CLUSTER 2 - PROFESSIONISTI CHE SVOLGONO STUDI AGRONOMICI,
GEOPEDOLOGICI, DI ASSESTAMENTO FORESTALE, PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE E ATTIVITA' DI DOCENZA, STUDI/RICERCHE

NUMEROSITA': 79

Fanno parte di questo cluster i professionisti che svolgono come
attivita' prevalenti la docenza in corsi di formazione (dichiarata
dal 50% circa dei soggetti e con un'incidenza sui compensi del
36%), l'esecuzione di indagini, studi e ricerche (32% circa dei
soggetti e 38% sui compensi) e gli studi agronomici e geopedologici
finalizzati all'assestamento forestale e alla pianificazione
territoriale (33% circa dei soggetti e 35% sui compensi).
A queste attivita' caratterizzanti si affiancano quella estimativa
(dichiarata dal 30% circa dei soggetti e con un'incidenza sui
compensi del 34%), la consulenza continuativa (22% circa dei
soggetti e 43% sui compensi) e non continuativa (18% circa dei
soggetti e 22% sui compensi), l'assistenza tecnica ed economica
(20% circa dei soggetti e 32% sui compensi) e in misura residuale
le altre attivita'.
I compensi per le prestazioni rese sono determinati per il 38% a
forfait, per il 29% a vacazione, per il 16% a discrezione, per
l'11% sulla base di estensione, misura e qualita' e per il restante
7% a percentuale dei valori e dei costi.
La complessa articolazione professionale permette agli agrotecnici
e ai periti agrari compresi in questo cluster di applicare le
proprie competenze in numerosi settori, fra i quali ecologia e
ambiente (indicata dal 53% dei soggetti), parchi, giardini e verde
urbano (42%), imprese agrarie (30%) e altre aree (47%). Da questo
deriva che anche la tipologia di clientela risulta diversificata:
amministrazioni pubbliche (25% dei compensi), cooperative e
consorzi (15%) e altri soggetti (13%), che possono presumibilmente
essere identificati con privati.
Per lo svolgimento dell'attivita', circoscritta per la maggior
parte entro i limiti provinciali (62% dei compensi) e regionali
(20%), viene utilizzato uno studio di medie/piccole dimensioni (15
mq), la cui dotazione strumentale e' costituita dal solo computer.
L'84% dei soggetti dedica all'attivita' da libero professionista
mediamente 31 ore settimanali.

CLUSTER 3 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ANALISI/CONTROLLI DI
PRODOTTI E SOSTANZE AGRARIE

NUMEROSITA': 120

Il cluster in esame si caratterizza per la presenza al suo interno
di quei professionisti specializzati nell'analisi e nel controllo
di prodotti e sostanze agrarie: il 50% dei soggetti appartenenti al
cluster, infatti, ha dichiarato di svolgere tale attivita', dalla
quale derivano il 64% dei compensi. Le altre attivita' svolte sono
la consulenza tecnica-economica, sia continuativa (indicata dal 24%
dei soggetti e con un'incidenza sui ricavi del 64%) che non
continuativa (14% dei soggetti e 64% sui compensi), l'assistenza
tecnica ed economica (20% dei soggetti e 47% sui compensi), il
controllo qualita' (23% dei soggetti e 35% sui compensi) e in
misura minore quasi tutte le altre attivita' tipiche della
professione.
L'ambito operativo prevalente e' quello agrario (48% imprese e 53%
industrie) e di conseguenza la tipologia di clientela piu' diffusa
e' rappresentata dalle industrie di trasformazione e/o
commercializzazione di prodotti agroalimentari, zootecnici e
forestali (che per il 54% dei soggetti apportano il 73% dei
compensi) e dalle imprese agrarie/zootecniche/forestali (che per il
36% dei soggetti apportano il 51% dei compensi).
Gli spazi dedicati all'attivita', indicati da poco piu' della
meta' dei soggetti, sono di medie dimensioni (23 mq circa) e, in
misura piu' rilevante rispetto a tutti gli altri cluster, risultano
talvolta adibiti a laboratorio di analisi: ne consegue che la
dotazione strumentale ricomprende, oltre al computer, anche
apparecchiature per laboratorio di analisi (25% dei soggetti).
L'83% dei soggetti dedica all'attivita' circa 32 ore settimanali.

CLUSTER 4 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELL'ESECUZIONE DI LAVORI
CATASTALI, TOPOGRAFICI E CARTOGRAFICI

NUMEROSITA': 78

Sono stati raggruppati in questo cluster i professionisti
specializzati nell'esecuzione di lavori catastali, topografici e
cartografici, con i quali viene realizzato il 64% dei compensi
totali. Questi sono computati, a seconda dei casi, a discrezione
(24%), a misura (18%), o a tempo (17%) e, in misura piu'
significativa, a forfait (35%).
Coerentemente con l'attivita' svolta, il 35% dei soggetti ha
segnalato come area specialistica quella delle costruzioni, il 18%
quella della pianificazione e miglioramento fondiario e il 46%
quella relativa ad altre aree.
La clientela e' formata in prevalenza da altri soggetti (55% dei
compensi), ai quali si possono ricondurre i privati, e in qualche
caso da altri professionisti e/o associazioni tra professionisti
(12%), imprese non agricole (9%), compagnie di assicurazione (9%) e
imprese agrarie (8%).
Coerentemente con la specializzazione evidenziata, sono presenti
spazi dedicati all'attivita' che, con 25 mq, si presentano di
dimensioni medio-grandi rispetto agli altri cluster; si rileva
anche una dotazione strumentale piu' articolata, composta da un
computer, da una stazione totale (35% dei casi), da un teodolite
tacheometro (23% dei casi) e da un distanziometro (15% casi).
Il 76% dei soggetti dedica all'attivita' 30 ore settimanali circa.

CLUSTER 5 - PROFESSIONISTI PLURISPECIALIZZATI

NUMEROSITA': 461

E' questo il cluster piu' numeroso, caratterizzato dalla presenza
di periti agrari e di agrotecnici che svolgono molte delle
attivita' professionali indicate senza, pero', che tra queste ne
emerga qualcuna a caratterizzare il cluster. Tenendo conto di cio',
possono comunque essere indicate tra quelle piu' significative le
attivita' di consulenza tecnica ed economica, continuativa
(indicata dal 25% dei rispondenti, con un'incidenza sui compensi
del 73%) e non (20% dei rispondenti e con un'incidenza sui compensi
del 48%), attivita' di assistenza tecnica ed economica (25% dei
rispondenti e con un'incidenza sui compensi del 60% circa) e altre
attivita' (36% dei rispondenti, incidenza sui compensi del 60%
circa).
I compensi richiesti sono determinati essenzialmente a forfait
(46%) e a discrezione (24%).
L'area di specializzazione prevalente e' quella agraria (39%) ma
le attivita' indicate si prestano ad essere svolte in diversi
ambiti operativi, tra cui, in particolare, quelli relativi alla
pianificazione e miglioramento fondiario (13%), alla zootecnia
(12%) e alle altre aree (45%).
La tipologia di clientela e' costituita da imprese agrarie,
zootecniche e forestali (indicate dal 45% dei professionisti e con
un'incidenza del 56% sui compensi), cooperative e consorzi (28% dei
soggetti e 64% sui compensi), imprese non agricole (21% dei
soggetti e 60% sui compensi) e da altri soggetti, presumibilmente
privati (36% dei rispondenti e 50% sui compensi).
Per lo svolgimento del proprio lavoro, che rimane per lo piu'
circoscritto entro un ambito provinciale (68%), i periti agrari e
gli agrotecnici appartenenti al cluster si avvalgono di uno studio
di medio/piccole dimensioni (14 mq) corredato di una dotazione
strumentale, in genere, poco rilevante (costituita normalmente dal
solo computer).
Oltre l'80% dei soggetti dedica all'attivita' da libero
professionista un tempo quantificato mediamente in 29 ore
settimanali.

CLUSTER 6 - PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E
DIREZIONE LAVORI

NUMEROSITA': 76

Appartengono al cluster in esame i professionisti la cui attivita'
prevalente e' rappresentata dalla progettazione di opere e/o
servizi (circa 6 incarichi all'anno) e dalla direzione lavori,
dalle quali derivano rispettivamente il 38% e il 16% dei compensi
totali; la parte restante dei compensi si ripartisce in misura
pressoche' omogenea fra tutte le altre attivita', con una leggera
prevalenza dell'assistenza tecnica ed economica (indicata dal 34%
dei soggetti con un'incidenza del 20% sui compensi) e dei lavori
catastali, topografici e cartografici (29% dei soggetti, 6% sui
compensi). Il 38% o delle entrate e' determinato a percentuale dei
valori e dei costi, il 21% a discrezione, il 19% a forfait e il 16%
a tempo.
La struttura utilizzata dai professionisti appartenenti al cluster
e' di dimensioni piu' grandi rispetto alla media: 50 mq circa
dedicati allo studio e una dotazione strumentale costituita da due
computer, ai quali si aggiungono, in qualche caso, un plotter e una
stazione totale. Va segnalata, inoltre, una presenza di dipendenti
e collaboratori che, seppure molto contenuta, risulta la piu'
significativa tra tutti i gruppi omogenei individuati. Anche le
spese, in particolare quelle per assicurazioni professionali
(indicate dal 21% dei soggetti e ammontanti a 750 euro circa),
quelle per acquisti ed abbonamenti a giornali e riviste (indicate
da piu' del 40% dei professionisti e ammontanti a 500 euro circa) e
per la manutenzione delle apparecchiature tecniche (indicate da
piu' del 28% dei soggetti e ammontanti a 400 euro circa) sono al di
sopra della media generale sia come ammontare sia come percentuale
di compilazione.
Coerentemente con le attivita' caratterizzanti il cluster in
esame, le aree specialistiche indicate sono le costruzioni (51%),
la pianificazione e il miglioramento fondiario (57%), l'agriturismo
e il turismo rurale (32%), la zootecnia (37%) e le imprese agrarie
(37%).
L'ambito di svolgimento dell'attivita' piu' indicato e' la
provincia (da cui deriva il 78% dei compensi) mentre la clientela
si ripartisce fra imprese agrarie (54% dei compensi), privati (15%)
e amministrazioni locali (7%).
Oltre l'80% dei soggetti dedica all'attivita' da libero
professionista 33 ore a settimana.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI COMPENSO

Una volta suddivisi i professionisti in gruppi omogenei e'
necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione
matematica che meglio si adatta all'andamento dei compensi dei
professionisti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare
tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di compenso" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il compenso (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali dei professionisti (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei
professionisti per verificare le condizioni di "normalita'
economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le
situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare
possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di
compenso".
In particolare sono state esclusi i professionisti che presentano
costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai compensi
dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore
economico-contabile specifico dell'attivita' in esame:

- resa oraria = compensi derivanti dall'attivita' professionale o
artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi -
compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti
all'attivita' professionale o artistica /(numero addetti 4)*40*45).

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state
selezionati i professionisti che presentavano valori degli
indicatori all'interno di un determinato intervallo per costituire
il campione di riferimento.
Per l'indicatore sono stati scelti i seguenti intervalli:

- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1 e 5; - dal 2° ventile, per i cluster 2, 3, 4; - dal 1° ventile, per il cluster 6.

Cosi' definito il campione di professionisti di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di compenso" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di compenso" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. Per l'attivita' professionale svolta in
forma individuale e' stata utilizzata nell'analisi anche la
variabile "eta' professionale", una delle piu' significative per
rappresentare l'esperienza, le competenze e la notorieta' del
professionista. Tale variabile e' stata trattata con funzioni
"spline lineari". Inoltre, al fine di cogliere l'eventuale
incidenza sui risultati economici dello svolgimento di altre
attivita', nel definire la variabile "eta' professionale" si e'
tenuto conto del numero medio di ore settimanali dedicate
all'attivita'. La scelta delle variabili significative e' stata
effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di compenso" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (E. di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di compenso".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del compenso del singolo professionista sono
previste due fasi:

- l'Analisi Discriminante (5) - la stima del compenso di riferimento.

Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili risultate
significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni professionista viene determinato il compenso di
riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale compenso e' dato dalla media dei compensi di riferimento di
ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili del professionista,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 2.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO
SK24U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Radice quadrata del valore dei beni strumentali 35,5072 -- 59,21 -------------------------------------------------------------------- Numero soci o associati (% di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro Dipendente 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,9666 2,2945 1,6254 -------------------------------------------------------------------- Consumi 2,9800 3,8183 5,1663 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 3,8802 3,9411 1,4300 -------------------------------------------------------------------- Docenza e altre attività nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attività di lavoro dipendente) - Numero incarichi 1.486,8526 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Radice quadrata del valore dei beni strumentali 54,9858 44,6284 92,7709 -------------------------------------------------------------------- Numero soci o associati (% di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attività nello studio/100) -- 9.125,3504 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 1,1497 1,3451 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro Dipendente 1,1497 1,1563 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,1497 1,7108 0,9871 -------------------------------------------------------------------- Consumi 1,1527 2,8488 2,8063 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 1,1527 2,6652 1,0202 -------------------------------------------------------------------- Docenza e altre attività nell'ambito di corsi di formazione (esclusa l'attività di lavoro dipendente) - Numero incarichi -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Per la corretta lettura delle variabili si veda l'esempio finale

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI ALL'ETA'
PROFESSIONALE SK24U
===================================================================
= VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3
===================================================================
= Eta' professionale anni 1-4. -- 2.737,2287 4.455,5833
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-5. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-6. 2.647,1937 -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-8. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-5 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-6 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-8 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
-
===================================================================
= VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6
===================================================================
= Eta' professionale anni 1-4. -- -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-5. -- 3.256,3789 --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-6. 1.718,4634 -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-8. -- -- 1.905,8088
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-5 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -- -769,1625 --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-6 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -666,4775 -- --
-------------------------------------------------------------------
- Eta' professionale anni 1-8 relativo al gruppo 2 e 5 della
territorialita' generale. -- -- -1.588,4197
-------------------------------------------------------------------
- - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Per la corretta
lettura delle variabili si veda l'esempio finale Esempio per la
corretta lettura delle variabili relative all'eta' professionale
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO RELATIVI ALL'ETA'
PROFESSIONALE 5K24U
===================================================================
= VARIABILI CLUSTER 5
===================================================================
= Eta' professionale 3.256,3789 Eta' professionale anni 1-5: la
variabile e' pari al minor valore tra 5 e ETA P (*); la variabile
e' inoltre ponderata con il numero medio di ore settimanali
dedicate all'attivita' (peso ore) (**)
-------------------------------------------------------------------
- Correttivo territorialita' -769,1625 Eta' professionale anni 1-5
relativo al gruppo 2 e 5 della territorialita' generale. Se il
numero delle unita' locali compilate e' > 0 e sono presenti comuni
appartenenti al cluster territoriale 2 o 5 della Territorialita'
Generale, allora la variabile e' uguale a: "Eta' professionale anni
1-5"* (n2+n5)/n (dove n2 e' il numero delle unita' locali che
appartengono al gruppo territoriale 2; n5 e' il numero delle unita'
locali che appartengono al gruppo territoriale 5; n e' il numero
totale delle unita' locali compilate). Se non vi sono unita' locali
compilate e il comune del quadro anagrafico appartiene al cluster
territoriale 2 o 5 della Territorialita' Generale, allora la
variabile e' uguale a "Eta' professionale anni 1-5". Negli altri
casi la variabile assume valore 0.
-------------------------------------------------------------------
- (*) ETA P = Anno d'imposta per l'applicazione dello studio - anno
di inizio dell' attivita' di libera professione (**) PESO ORE e'
pari a: (minor valore tra 40 e "Numero medio di ore settimanali
dedicate all'attivita'")/40.

ALLEGATO 2.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO B:

- Mq unita' immobiliari destinate esclusivamente all'esercizio
dell'attivita' - Mq dei locali destinati a laboratorio

QUADRO F:

- Tipologia dei compensi: Compensi determinati in relazione al tempo
impiegato (vacazione) - % compensi - Tipologia dei compensi: Compensi determinati a percentuale dei
valori e dei costi - % compensi - Tipologia dell'attivita': Progettazione di opere e/o servizi -
numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Progettazione di opere e/o servizi - %
compensi - Tipologia dell'attivita': Direzione lavori per la realizzazione di
opere - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Direzione lavori per la realizzazione di
opere - % compensi - Tipologia dell'attivita': Lavori catastali, topografici e
cartografici - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Lavori catastali, topografici e
cartografici - % compensi - Tipologia dell'attivita': Stime e perizie - % compensi - Tipologia dell'attivita': Analisi/controlli analitici di prodotti e
sostanze agrarie - % compensi - Tipologia dell'attivita': Studi agronomici, geopedologici e di
assestamento forestale e pianificazione territoriale - numero
incarichi - Tipologia dell'attivita': Studi agronomici, geopedologici e di
assestamento forestale e pianificazione territoriale - % compensi - Tipologia dell'attivita': Controllo di qualita' (ad es. HACCP,
ecc.) - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Controllo di qualita' (ad es. HACCP,
ecc.) - % compensi - Tipologia dell'attivita': Indagini, studi e ricerche in campo
agroalimentare, boschivo, ecc. - numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Indagini, studi e ricerche in campo
agroalimentare, boschivo, ecc. - % compensi - Tipologia dell'attivita': Docenza e altre attivita' nell'ambito di
corsi di formazione (esclusa l'attivita' di lavoro dipendente) -
numero incarichi - Tipologia dell'attivita': Docenza e altre attivita' nell'ambito di
corsi di formazione (esclusa l'attivita' di lavoro dipendente) - %
compensi - Aree specialistiche: Parchi, giardini e verde urbano - Aree specialistiche: Tutela delle acque e del suolo, bonifiche ed
opere idrauliche - Aree specialistiche: Boschi e complessi forestali - Aree specialistiche: Costruzioni - Aree specialistiche: Pianificazione e miglioramento fondiario - Aree specialistiche: Agriturismo e turismo rurale - Aree specialistiche: Zootecnia - Aree specialistiche: Industrie agrarie - Aree specialistiche: Danni da calamita' naturali - Aree specialistiche: Imprese agrarie - Aree specialistiche: Ecologia e ambiente

QUADRO G:

- Tipologia clientela: Industrie di trasformazione e/o
commercializzazione di prodotti agro-alimentari, zootecnici e
forestali - % compensi - Tipologia clientela: Compagnie di assicurazione - % compensi - Tipologia clientela: Stato, regioni, enti locali (comuni, province,
ecc.), A.S.L. ed enti pubblici - % compensi - Tipologia clientela: Altri soggetti - % compensi - Ambito di svolgimento dell'attivita': Altre regioni - % compensi - Elementi contabili specifici: Spese di vitto e alloggio sostenute
dal professionista e rimborsate dal cliente

QUADRO I:

- Beni strumentali: Plotter - numero - Beni strumentali: Distanziometro - numero - Beni strumentali: Stazione totale - numero - Beni strumentali: Teodolite tacheometro - numero - Beni strumentali: Apparecchiature per laboratorio di analisi - Beni strumentali: Sistemi CAD



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di professionisti (cluster); in tal
modo i professionisti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo
presentano caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. (4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. - numero addetti (professionista che opera in forma individuale)= (1*
PESO ORE)+ numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a
tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro - numero addetti (associazioni/societa) = Numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto
di formazione e lavoro + % di lavoro complessivamente prestato su
base annua da soci o associati che prestano attivita' nello
studio/100 dove PESO ORE e' pari a: (minor valore tra 40 e "Ore settimanali
dedicate all'attivita' professionale")/40. 5) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni professionista ad uno dei gruppi omogenei individuati per la
sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
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