Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 21 febbraio 2003 |
Approvazione di n. 9 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002; Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi: a) Studio di settore SG 38 U - Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio, codice di attivita' 52.71.0; b) Studio di settore SG 42 U - Agenzie di concessione di spazi pubblicitari, codice di attivita' 74.40.2; c) Studio di settore SG 76 U - Servizi di ristorazione in self-service, codice di attivita' 55.30.4; Mense, codice di attivita' 55.51.0; Fornitura di pasti preparati, codice attivita' 55.52.0; d) Studio di settore SG 77 U - Trasporti marittimi, codice di attivita' 61.11.0; Trasporti costieri, codice di attivita' 61.12.0; Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti lagunari), codice di attivita' 61.20.0; Altre attivita' connesse ai trasporti per via d'acqua, codice di attivita' 63.22.0; e) Studio di settore SG 79 U - Noleggio di autovetture, codice di attivita' 71.10.0; Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri, codice di attivita' 71.21.0; Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali, codice di attivita' 71.22.0; f) Studio di settore SG 81 U - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore, codice di attivita' 45.50.0; Noleggio di macchinari e di attrezzature per lavori edili e di genio civile, codice di attivita' 71.32.0; g) Studio di settore SG 82 U - Studi di promozione pubblicitaria, codice di attivita' 74.40.1; Pubbliche relazioni, codice di attivita' 74.14.5; h) Studio di settore SG 83 U - Gestione di piscine, codice di attivita' 92.61.2; Gestione di campi da tennis, codice di attivita' 92.61.3; Gestione di impianti polivalenti, codice di attivita' 92.61.4; Gestione di altri impianti sportivi, codice di attivita' 92.61.5; Gestione di palestre, codice di attivita' 92.61.6; i) Studio di settore SG 85 U - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili, codice di attivita' 92.34.1; 2. In via sperimentale, i ricavi nonche' gli indici di coerenza economica, risultanti dall'applicazione dello studio di settore SG77U, approvato con il presente decreto, per le attivita' dei gondolieri e dei piloti di porto rientranti nei codici attivita' oggetto dello studio, sono utilizzati come criteri selettivi per la scelta delle posizioni da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie. I contribuenti che svolgono le predette attivita' e dichiarano ricavi di ammontare non inferiore a quello risultante dal predetto studio di settore non sono assoggettabili ad accertamento in base all'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, sulla base dei maggiori ricavi determinati a seguito della revisione dello studio stesso. 3. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi o dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SG 38 U; - 2, per lo studio di settore SG 42 U; - 3, per lo studio di settore SG 76 U; - 4, per lo studio di settore SG 77 U; - 5, per lo studio di settore SG 79 U; - 6, per lo studio di settore SG 81 U; - 7, per lo studio di settore SG 82 U; - 8, per lo studio di settore SG 83 U; - 9, per lo studio di settore SG 85 U. 4. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 5. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 6. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), ovvero compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi; |
| Art. 3. Variabili delle imprese o delle attivita' professionali 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore, approvati con il presente decreto, e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1, del presente decreto. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ovvero i compensi di cui all'art. 50, comma 1, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art. 6. Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata debbano essere imputati i ricavi o compensi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi o compensi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi o compensi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 21 febbraio 2003 Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1
Nota Tecnica e Metodologica
STUDIO DI SETTORE SG38U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.71.0 - Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG38). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 4.392. I questionari restituiti sono stati 2.937, pari al 66,9% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 772 questionari, pari al 26,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia degli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.165.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi offerti, alle varie modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza il settore delle imprese che effettuano riparazioni di calzature e di articoli in cuoio. Tali imprese sono caratterizzate da una lavorazione fortemente artigianale e dalla preponderante presenza di unita' di piccole dimensioni a gestione familiare. Pur rimanendo il servizio principale, la riparazione viene affiancata, a seconda dei casi, da altri tipi di attivita', come la vendita di articoli acquistati da terzi o la fabbricazione artigianale. L'analisi ha permesso di individuare complessivamente 7 gruppi omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali: La dimensione) che consente di differenziare i calzolai di piccole dimensioni che operano con strutture essenziali, da quelli piu' strutturati che presentano una certa articolazione in termini di superfici utilizzate e di dotazione strumentale. La tipologia di servizi offerti, che permette di distinguere i calzolai che svolgono principalmente servizi di riparazione, da quelli che affiancano a questa anche l'attivita' di fabbricazione artigianale o di vendita al dettaglio. La localizzazione, che consente di differenziare i calzolai localizzati in centri commerciali da quelli con localizzazione autonoma. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - IMPRESE LOCALIZZATE PREVALENTEMENTE IN CENTRI COMMERCIALI
NUMEROSITA': 97
Il cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese localizzate in centri commerciali (75%). La particolare ubicazione in zone di continuo flusso di passaggio si riflette anche sull'offerta: accanto alle piu' semplici attivita' di riparazione, come la sostituzione di sopratacchi (29% dei ricavi) e la risuolatura in gomma (22%), viene svolta anche l'attivita' di riproduzione di chiavi e di incisione targhe (22%). Un operatore su due e' organizzato in maniera da offrire anche il servizio di riparazione "express" (68% dei ricavi). Per poter effettuare questi servizi i soggetti del cluster si approvvigionano principalmente di sopratacchi (il 21% degli acquisti), di suole prefabbricate in gomma (19%) e di lastre in gomma (18%). La dotazione di beni strumentali, coerentemente all'attivita' svolta, consiste mediamente in un banco di finissaggio, una macchina per allargare e allungare le scarpe e un forno a raggi infrarossi per asciugare la colla, che consente di svolgere rapidamente alcuni tipi di riparazioni. Si tratta perlopiu' di ditte individuali, ma si rileva in alcuni casi la presenza di societa' (12% dei casi). Tali imprese sono gestite direttamente dal titolare, raramente affiancato da personale dipendente (nell'8% dei casi). I locali destinati all'attivita' sono di dimensioni ridotte (20 mq) e solo nel 31% dei casi si aggiungono spazi (9 mq) adibiti a retrobottega o magazzino. Le spese per la manutenzione delle attrezzature, sostenute dal 25% dei soggetti, ammontano a circa 2.000 euro, risultando tra le piu' elevate del settore.
CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 103
I soggetti appartenenti a questo cluster si contraddistinguono principalmente per la dimensione della struttura ed in particolare il 41% di tali imprese ha indicato piu' di una unita' locale per lo svolgimento dell'attivita'. Pur trattandosi nella maggior parte dei casi di ditte individuali si rileva la piu' alta concentrazione di societa' (16%). Questi operatori presentano una certa articolazione in termini di superfici utilizzate, dato che gli spazi dedicati complessivamente allo svolgimento dell'attivita' (48 mq) e quelli totali adibiti a retrobottega o magazzino (16 mq) sono i piu' ampi rispetto agli altri cluster, e in termini di personale, in quanto l'artigiano titolare si avvale della collaborazione di un altro addetto. Anche la dotazione strumentale rispetto agli altri cluster e' piu' consistente e comprende in media due banchi di finissaggio, due macchine da cucire per pelle, due macchine per allargare e allungare le scarpe e una macchina cucisuole. Le principali riparazioni effettuate sono la sostituzione di sopratacchi (32% dei ricavi) e la risuolatura in gomma (27%). Completano l'offerta la riparazione/sostituzione dei tacchi, la risuolatura in cuoio e l'allargamento e allungamento di calzature, con una incidenza sui ricavi non elevata. Gli acquisti di materie prime o semilavorati, che permettono di svolgere queste attivita', si concentrano soprattutto sulle lastre in gomma (24% degli acquisti), sui sopratacchi (19%), sulle suole prefabbricate in gomma (18%) e, in maniera residuale, sulle lastre in cuoio e sui tacchi.
CLUSTER 3 - IMPRESE DI RIPARAZIONE E FABBRICAZIONE ARTIGIANALE DI CALZATURE SU MISURA
NUMEROSITA': 59
La caratteristica fondamentale delle imprese appartenenti al cluster e' di effettuare, oltre all'attivita' principale, anche la fabbricazione di calzature su misura. I ricavi vengono comunque realizzati maggiormente con le riparazioni: il 24% con la risuolatura in gomma, il 22% con la sostituzione di sopratacchi, il 13% con la risuolatura in cuoio e il 12% con la riparazione /sostituzione tacchi. Anche se non costituisce un'elevata fonte di ricavi (14%), la fabbricazione di calzature su misura completa l'offerta. La limitata richiesta di questo tipo di servizio si desume anche dal numero di calzature che i soggetti hanno dichiarato di effettuare nel corso di un anno (in media 18 paia). L'approvvigionamento riguarda tutti i materiali necessari per la riparazione o la fabbricazione di calzature: lastre in gomma (20% degli acquisti), suole prefabbricate in gomma (15%), sopratacchi (12%), lastre in cuoio (12%) e pellami vari (11%). La dotazione strumentale, coerentemente all'attivita' svolta, si caratterizza per la presenza in media di un banco di finissaggio, una macchina da cucire per pelle, una macchina per allargare e allungare le scarpe e per il 64% delle imprese di una macchina cucisuole. La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e' semplice, data la presenza esclusiva di ditte individuali ed il raro ricorso ad altri addetti da parte dell'artigiano titolare. Le dimensioni della superficie complessiva destinata all'attivita' risultano mediamente pari a 25 mq, a cui si aggiungono nel 42% dei casi spazi (13 mq) adibiti a retrobottega o magazzino.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI RIPARAZIONE CON VENDITA AL DETTAGLIO
NUMEROSITA': 131
La peculiarita' delle imprese appartenenti a questo cluster e' quella di operare sul mercato in qualita' di calzolai e di punti vendita al dettaglio. Difatti l'89% dei soggetti ha dichiarato di essere in possesso di una licenza di vendita al dettaglio. Tra le attivita' svolte i servizi di riparazione di calzature e di articoli di pelletteria rappresentano la maggior parte dei ricavi, mentre una cospicua parte viene realizzata attraverso la vendita di articoli acquistati da terzi, in particolare accessori per le calzature, calzature e articoli di pelletteria e in cuoio. Gli acquisti riguardano materiali necessari per le riparazioni, come lastre in gomma (19% degli acquisti), sopratacchi (15%) e suole prefabbricate in gomma (14%). Nella voce residuale "altro", ove sono probabilmente ricompresi i prodotti da rivendere al consumatore finale, si concentrano il 20% degli acquisti. La dotazione strumentale consiste mediamente in un banco di finissaggio, una macchina da cucire per pelle, una macchina per allargare e allungare le scarpe e nel 65% dei casi di una macchina cucisuole. La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e' piuttosto semplice, data la prevalenza di ditte individuali (94% dei soggetti) ove opera quasi esclusivamente il titolare. Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' di riparazione sono di 30 mq, alle quali si aggiungono nel 64% dei casi 15 mq di retrobottega o magazzino. Si rileva inoltre, coerentemente al tipo di attivita' svolta, la presenza, nel 68% dei casi, di locali destinati esclusivamente alla vendita ed esposizione interna della merce (18 mq).
CLUSTER 5 - PICCOLE IMPRESE SPECIALIZZATE
NUMEROSITA': 504
Le imprese di questo cluster si contraddistinguono per la piccola dimensione della struttura e per la specializzazione in alcune categorie di riparazione. Si tratta esclusivamente di ditte individuali gestite direttamente dal titolare. I locali destinati all'attivita' sono di 19 mq e risultano i piu' ridotti rispetto agli altri cluster; solo nel 32% dei casi si aggiungono spazi (10 mq) adibiti a retrobottega o magazzino. L'attivita' svolta riguarda quasi esclusivamente la riparazione di calzature ed in particolare si rileva una specializzazione nella riparazione/sostituzione tacchi, con la quale viene realizzato il 30% dei ricavi, e nella risuolatura in cuoio (20%). L'offerta viene comunque completata da altri servizi, comuni nel settore, come la risuolatura in gomma (25%) e la sostituzione di sopratacchi (17%). Coerentemente al tipo di attivita' svolta, si rileva nel cluster la piu' elevata quota di approvvigionamento riguardante tacchi (20% degli acquisti), lastre in cuoio (14%) e suole prefabbricate in cuoio. Non mancano gli acquisti di lastre in gomma e di suole prefabbricate in gomma. La dotazione di beni strumentali e' esigua e comprende quasi sempre un banco di finissaggio.
CLUSTER 6 - IMPRESE DI RIPARAZIONE E FABBRICAZIONE ARTIGIANALE DI ARTICOLI DI PELLETTERIA O IN CUOIO
NUMEROSITA': 75
Le imprese appartenenti a questo cluster presentano una specializzazione nel tipo di prodotto trattato: si occupano in particolare della riparazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio (46% dei ricavi). L'offerta viene completata da altri tipi di servizi relativi alla riparazione di calzature, come la sostituzione di sopratacchi e la risuolatura in gomma. L'attivita' di fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio caratterizza ulteriormente questi operatori, ma non costituisce una fonte consistente di ricavi (7%). La specializzazione si desume anche dal tipo di materie prime acquistate, che riguardano prevalentemente pellami vari (15% degli acquisti), minuteria metallica (15%) ed "altro" (23%). La dotazione di beni strumentali e' esigua e, data l'attivita' svolta, comprende una macchina da cucire per pelle e nel 64% dei casi un banco di finissaggio. Si tratta quasi sempre di ditte individuali (99% dei casi), gestite direttamente dal titolare e non si rileva la presenza di altri addetti. I locali destinati all'attivita' sono circa 24 mq e nel 40% dei casi si aggiungono spazi (11 mq) adibiti a retrobottega o magazzino.
CLUSTER 7 - CALZOLAI TRADIZIONALI
NUMEROSITA': 1.169
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di calzolai che possono essere definiti tradizionali, in quanto la fonte principale dei ricavi e' legata alle piu' semplici riparazioni di calzature, come la sostituzione di sopratacchi (41% dei ricavi) e la risuolatura in gomma (29%). L'approvvigionamento riguarda in particolare i materiali necessari per le suddette tipologie di riparazione di calzature, vale a dire le lastre in gomma (29% degli acquisti), i sopratacchi (21%) e le suole prefabbricate in gomma (19%). La dotazione strumentale si caratterizza per la presenza in media di un banco di finissaggio, una macchina da cucire per pelle, una macchina per allargare e allungare le scarpe e nel 68% dei casi di una macchina cucisuole. La struttura organizzativa dei soggetti del cluster e' molto semplice, data la presenza esclusiva di ditte individuali (99% dei soggetti) nelle quali opera l'artigiano titolare quasi mai affiancato da altri addetti. Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' di riparazione sono di 23 mq, alle quali si aggiungono, nel 38% dei casi, 12 mq di retrobottega o magazzino.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico - contabili specifici dell'attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = [ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi]/[numero addetti (5) * 1.000]; - margine operativo lordo sui ricavi = [ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni afferenti l'attivita' dell'impresa] * 100/ ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 2; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 3; - dal 2° ventile, per il cluster 4; - dal 3° ventile, per il cluster 5; - dal 1° ventile, per il cluster 6; - dal 3° al 19° ventile, per il cluster 7.
Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
- non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 2; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4; - fino al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale (6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
- grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)". Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. sp;
ALLEGATO 1.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG38U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1881 1,2887 1,0908 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1916 4,5805 1,8013 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 0,9745 2,4502 1,8013 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 30,6404 42,5174 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parte- cipazione con occupazione prevalente (numero) 10.699,2888 2.956,5241 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 10.699,2888 2.956,5241 -- -------------------------------------------------------------------- Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) 3.283,4770 990,4517 1.377,7231 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 4 5 6 7 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 1,2982 1,2008 1,3291 1,0367 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,2482 1,9692 1,7042 1,9587 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,6989 1,5317 1,7042 1,7112 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 51,3028 29,2585 43,4167 18,1833 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipa- zione con occupa- zione prevalente (numero) 5.411,1423 -- 5.101,9517 6.868,5661 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 4.502,2103 -- 5.101,9517 6.868,5661 -------------------------------------------------------------------- Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) 1.109,1809 1.562,0931 1.320,3837 1.965,5155 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRET- CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TIVI 1 2 3 4 5 6 7 TERRI- TORIALI ==================================================================== Correttivo da applicare al coeffi- ciente del Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi) Gruppo 2 della territo- rialità generale a livello comunale - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalente- mente su attività commerciali -- -- -- -- -- -- -579,0200 -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coeffi- ciente del Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) Gruppo 5 della territo- rialità generale a livello comunale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -- -- -- -794,4574 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Il logaritmo in base 10 è calcolato per i soli valori maggiori di zero della variabile cui si riferisce
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero di collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa
QUADRO B:
- Mq locali destinati all'attivita' - Mq locali destinati a retrobottega, deposito o magazzino - Licenza/autorizzazione di vendita al dettaglio - Mq locali destinati esclusivamente alla vendita e l'esposizione interna della merce - Localizzazione
QUADRO F
- Attivita' svolte: Risuolatura in cuoio - Attivita' svolte: Riparazione/sostituzione tacchi - Attivita' svolte: Riparazioni articoli di pelletteria e/o in cuoio - Attivita' svolte: Fabbricazione di scarpe su misura - Attivita' svolte: Fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Calzature - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Articoli di pelletteria e/o in cuoio - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Tendiscarpe e forme in legno - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Altri accessori per calzature (stringhe, lacci, lucidi ecc.) - Altre attivita': Attivita' di riproduzione chiavi e incisione targhe - Riparazioni effettuate con servizio express
QUADRO G:
- Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Lastre di cuoio (gruppone, spalla, ecc.) - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Suole prefabbricate in cuoio - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Tacchi - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Pellami vari - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Minuteria metallica - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Altro - Costi specifici: Spese di manutenzione delle attrezzature, dei macchinari e dei locali - Prodotti ottenuti: Calzature su misura - Numero - Prodotti ottenuti: Articoli di pelletteria e in cuoio - Numero
QUADRO I:
- Beni strumentali: Banchi di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.) - Numero - Beni strumentali: Macchine da cucire per pelle - Numero - Beni strumentali: Forno a raggi infrarossi per asciugatura colla - Numero - Beni strumentali: Macchine cucisuole - Numero - Beni strumentali: Macchine per allargare e allungare le scarpe -Numero
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| fo=center; ALLEGATO 2
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG42U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 74.40.2 - Agenzie di concessione di spazi pubblicitari.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG42). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.351. I questionari restituiti sono stati 709, pari al 52,5% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 214 questionari, pari al 30,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 495.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Princpali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di spazi pubblicitari venduti o intermediati, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Oggetto del presente studio sono le agenzie concessionarie di spazi pubblicitari, ovvero aziende alle quali uno o piu' mezzi hanno concesso, generalmente in esclusiva, la vendita degli spazi o dei tempi pubblicitari. Tali soggetti, quindi, operano in qualita' di intermediari fra i media pubblicitari che svolgono attivita' di vendita (case editrici, emittenti radio-televisive, etc.) e gli utenti/acquirenti degli spazi pubblicitari; rappresentano, quindi, un anello importante della filiera pubblicitaria. I fattori critici che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono: - la dimensione della struttura; - i servizi offerti. Il primo fattore consente di individuare le agenzie concessionarie che si avvalgono di strutture di maggiori dimensioni (cluster 5) distinguendole dalle rimanenti caratterizzate dal basso ricorso al lavoro di terzi e dall'esiguita' degli spazi destinati all'esercizio dell'attivita'. I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali TV, radio e cinema (cluster 1), cartellonistica e affissioni (cluster 3), stampa quotidiana e periodica (cluster 4 e 5) e despecializzati (cluster 2). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI/TEMPI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEI CANALI TV, RADIO E CINEMA
NUMEROSITA': 73
Le societa' appartenenti a questo modello si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nell'intermediazione di spazi/tempi pubblicitari su TV, radio e cinema per un'incidenza media sui ricavi del 91%. Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da utenti diretti (69% in media) e in minima parte rappresentato anche da altri concessionari di spazi (12%) ed agenzie di pubblicita' (10%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere principalmente provinciale e regionale (fino a 3 regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori presentano uffici di 43 mq in media, mentre e' poco diffusa la presenza di altri spazi. Si tratta in gran parte di societa' (di capitali 47% e di persone 22%) e in parte di ditte individuali (31%) e, per lo svolgimento della loro attivita', si avvalgono in media di due addetti (di cui un dipendente).
CLUSTER 2 - AGENZIE DI CONCESSIONE DESPECIALIZZATE
NUMEROSITA': 114
I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi, che va dall'attivita' di intermediazione di spazi/tempi su vari mezzi all'attivita' di consulenza e assistenza per la realizzazione delle campagne pubblicitarie (22% dei ricavi in media), non facendo registrare nessuna specializzazione prevalente. Per effetto di tale circostanza il mercato di riferimento e' costituito da differenti tipologie di clienti: dagli utenti diretti (58%), alle agenzie di pubblicita' (11%) ed altri soggetti (23%) e l'area di svolgimento dell'attivita' e' locale, essendo circoscritta principalmente all'ambito provinciale e regionale (fino a 3 regioni). La struttura organizzativa e' snella, per quanto riguarda gli spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un totale di 37 mq. Si tratta prevalentemente di societa' di capitali (43% dei casi) e ditte individuali (39%), e, in minor misura, di societa' di persone (18%); risulta impiegato nell'attivita' generalmente un solo addetto.
CLUSTER 3 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEI CANALI AFFISSIONI E CARTELLONISTICA
NUMEROSITA': 118
I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per il canale in cui operano, rappresentato dai mezzi di comunicazione "esterna", ovvero cartellonistica (42% dei ricavi in media), affissioni (27%), luminose (12%) ed altre forme riconducibili all'affissione (11%). Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da utenti diretti (60% dei ricavi in media) e in misura inferiore da altri concessionari di spazi (14%) e centri media (10%); tali soggetti operano in un'area di mercato prettamente locale, comunque circoscritta prevalentemente all'ambito comunale e provinciale. Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 37 mq e magazzini di 20 mq in media. Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di societa' di capitali (48%) e di persone (30%) e impiegano nell'attivita' in media 2 addetti (di cui in qualche caso un dipendente).
CLUSTER 4 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI SPECIALIZZATE NEL CANALE STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA
NUMEROSITA': 98
Le agenzie appartenenti a questo modello si contraddistinguono per il fatto di operare principalmente nel canale stampa quotidiana e periodica (da cui derivano il 95% dei ricavi in media). Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da utenti diretti (69% dei ricavi in media) e in minor misura da agenzie di pubblicita' (15%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere provinciale e regionale (fino a 3 regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di uffici di 41 mq in media. Si tratta principalmente di ditte individuali (50%), seguite da societa' di persone (31%) e di capitali (19%); risulta impiegato nell'attivita' mediamente un addetto. In questo cluster si concentra la maggiore percentuale di soggetti controllati/collegati ad un gruppo editoriale (il 19%).
CLUSTER 5 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI DI GRANDI DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE NEL CANALE STAMPA
NUMEROSITA': 82
I soggetti appartenenti a questo cluster operano prevalentemente nel canale stampa (71% dei ricavi in media) e si caratterizzano per le maggiori dimensioni della struttura destinata allo svolgimento dell'attivita' rispetto alla media del settore. In particolare si rilevano uffici di 142 mq, gli addetti ammontano a circa 6 unita' (di cui 3 dipendenti). La forma giuridica e' costituita quasi esclusivamente da societa' di capitali (88%). Sono, inoltre, presenti in maniera significativa le spese per l'acquisizione della disponibilita' degli spazi/tempi pubblicitari (circa 490.000 euro). Anche in questo cluster si rileva la presenza di soggetti controllati/collegati ad un gruppo editoriale (17%). Il mercato di riferimento e' costituito in maggior parte da utenti diretti (79%) ed e' presidiato in media da una rete di 4 agenti. L'area di mercato e' piu' ampia rispetto ai restanti cluster estendendosi in molti casi (40%) oltre l'ambito regionale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000). Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 5; - dal 30 al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, e 4. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 2.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG42U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0970 1,0453 1,0430 1,0316 1,0358 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 8.000 euro" -- -- -- 2,4311 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 10.000 euro" -- 1,8706 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 20.000 euro -- -- 1,8881 -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 50.000 euro" 0,9819 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 200.000 euro" -- -- -- -- 0,6705 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,0019 0,6714 1,6185 0,7561 1,3625 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 166,8155 157,7565 161,0127 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,6233 1,0589 1,2111 2,6780 1,2391 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 2.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B:
- Mq dei locali destinati ad uffici
QUADRO F:
- Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Tv a diffusione nazionale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Tv a diffusione locale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Radio a diffusione nazionale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Radio a diffusione locale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Stampa quotidiana - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Stampa periodica - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Cinema - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Affissioni - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Cartellonistica - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Altre forme riconducibili all'affissione (comprende l'outdoor legato ai trasporti: dinamica, aeroporti, stazioni, ecc.) - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Ponteggi - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari: Luminose
QUADRO G:
- Tipologia clientela: Centri media - Costi specifici: Costi sostenuti per l'acquisizione della disponibilita' degli spazi/tempi pubblicitari - Costi specifici: Costi relativi all'imposta comunale sulla pubblicita' - Costi specifici: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi - Costi specifici: Agenti e procacciatori di affari - numero - Costi specifici: Agenti e procacciatori di affari - spese
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti(ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.
6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 3
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG76U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 55.30.4 - Servizi di ristorazione in self-service; - 55.51.0 - Mense; - 55.52.0 - Fornitura di pasti preparati;
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Ai fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG76). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.643. I questionari restituiti sono stati 1.366, pari al 51,7% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul questionari questionari totale inviati restituiti questionari inviati ==================================================================== 55.30.4 - Servizi di ristorazione in self-service 652 360 55,2% -------------------------------------------------------------------- 55.51.0 - Mense 1.203 620 51,5% -------------------------------------------------------------------- 55.52.0 - Fornitura di pasti preparati 788 386 49,0% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.643 1.366 51,7% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 430 questionari, pari al 31,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative al Banqueting (preparazione, fornitura e servizio banchetti) (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela: Mense e catering (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela: Banqueting (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 936.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il settore analizzato e' caratterizzato dalla presenza di imprese di piccole e medie dimensioni, distribuite tra ditte individuali (40,6%), societa' di persone (27,5%) e societa' di capitali, enti commerciali e non (31,9%). Le principali caratteristiche comuni al settore sono:
.ofr=2; - l'esercizio dell'attivita' all'interno di locali propri, anche con riferimento alle mense; - la localizzazione autonoma: marginale il numero di soggetti che ha dichiarato di svolgere l'attivita' nell'ambito di luoghi definiti (circoli, palestre e impianti sportivi, stazioni, centri commerciali, scuole/universita', ospedali/strutture sanitarie); - l'apertura (calcolata rapportando i pasti totali erogati nell'anno e quelli erogati al giorno) mediamente pari a 240 giorni all'anno; - l'area di mercato circoscritta, locale per il 60% dei soggetti e regionale per l'11%.
La tipologia della clientela, variabile a seconda della specifica attivita' svolta e' risultata, in genere, prevalentemente di tipo aziendale, mentre sono pressoche' assenti imprese che offrono servizi ausiliari rispetto a quello principale. Fanno eccezione il 37% dei soggetti disponibile ad accettare buoni pasto, e il 22% che offre un servizio bar (aziendale e non). I modelli organizzativi emergono sulla base delle seguenti caratteristiche principali: - attivita' svolta; - dimensioni; - tipologia di clientela. Il primo elemento fa riferimento al principale servizio offerto dalle imprese in analisi: ristorazione self-service, mensa, fornitura di pasti preparati o attivita' di banqueting. Il secondo elemento permette di ripartire gli esercizi tra piccoli e medio-grandi ed e' misurato soprattutto in relazione: al numero di pasti erogati al giorno/nell'anno; al numero di addetti e di figure professionali specializzate; alle superfici disponibili. Il terzo elemento, la tipologia di clientela, ha permesso di distinguere le mense operanti nel comparto "aziende" da quelle orientate verso il comparto "scuola", realta' che presentano esigenze diverse.
CLUSTER 1 - MENSE AZIENDALI
NUMEROSITA': 410
Il cluster si presenta particolarmente numeroso e racchiude quindi i soggetti economici che maggiormente caratterizzano il settore in analisi. Le imprese esercitano l'attivita' di mensa (71% dei ricavi), rivolgendosi quasi esclusivamente ad una clientela di tipo aziendale: il 67% circa dei ricavi deriva dalla vendita del servizio a questo tipo di utenza, con una media di aziende committenti pari a 9. Il 27% dei soggetti effettua il servizio di accettazione di buoni pasto ed il numero delle convenzioni stipulate nell'anno e' mediamente pari a due. Sono imprese che svolgono l'attivita' prevalentemente all'interno di locali propri: il 65% dei soggetti ha infatti dichiarato di possedere spazi destinati alla preparazione degli alimenti, mentre il 35% di essi opera mediamente in due mense con cucina presso terzi. Si tratta di imprese poco strutturate: il 53% di esse e' organizzato in forma di ditta individuale, mentre solo una parte in forma di societa' a responsabilita' limitata o di societa' in nome collettivo. Anche il numero di pasti erogati all'anno, importante indicatore dimensionale per questo tipo di imprese, e' inferiore alla media: 33.500 unita', per una media di 135 pasti erogati al giorno (da cui e' desumibile un'attivita' di 250 giornate all'anno). Coerentemente con la struttura, il numero medio di addetti per impresa e' pari a 4 e non sono presenti figure professionali specializzate, ad esclusione di un cuoco. Il prezzo medio per pasto, a persona, e' di 3,50 euro. L'area di mercato e' locale per il 65% dei soggetti.
CLUSTER 2 - ESERCIZI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 50
Le imprese appartenenti a questo modello si caratterizzano per la dimensione elevata rispetto a quelle dei restanti cluster. L'attivita' svolta e' relativamente diversificata: il 59% dei ricavi deriva da attivita' di mensa, il 28% da forniture di pasti preparati mentre un valore residuale riguarda i servizi di ristorazione self-service. Le dimensioni elevate delle imprese in analisi sono desumibili dal valore degli indicatori piu' significativi. Il numero dei pasti erogati nell'anno supera le 382 mila unita', per un valore di oltre 1.400 pasti erogati al giorno, cifre notevolmente maggiori del dato medio di settore. Ogni impresa impiega al suo interno mediamente 29 addetti e dispone di spazi destinati ad uffici e spogliatoi per il personale, oltre che di locali destinati, rispettivamente, alla preparazione dei pasti, alla loro somministrazione e al deposito degli alimenti. E' inoltre interessante osservare come, in particolar modo in questo cluster, le imprese operino anche all'interno di unita' locali separate: sia in mense con cucina presso terzi (con una media di 6), sia in mense senza cucina presso terzi (con una media di 8). Quest'ultima osservazione e' strettamente correlata all'attivita' di fornitura di pasti preparati con servizio di somministrazione presso la sede dell'utenza del servizio. Tra i beni strumentali, si osserva infatti una portata dei veicoli coibentati tre volte superiore alla media ed un numero elevato di recipienti isotermici ermetici (60 unita). Sono inoltre presenti banchi per l'erogazione del cibo a self-service. I servizi ausiliari offerti da queste imprese sono: il servizio bar (aziendale e non) dal 30% dei soggetti, e l'accettazione di buoni pasto dal 38%. Il numero delle convenzioni stipulate nell'anno e' pari a 18. Le imprese del cluster si avvalgono di figure professionali specializzate: cuochi (mediamente 10), aiuti cuoco (5), banconisti (4) e camerieri (3). Coerentemente con le dimensioni significative, la forma organizzativa piu' ricorrente e' quella societaria (per il 94% dei soggetti); si rileva una media di 2 soci con occupazione prevalente nell'attivita' di impresa. La maggior percentuale di ricavo (il 50%) deriva dall'erogazione del servizio a clientela aziendale cui corrisponde un numero di committenti elevato (40); segue la scolastica con il 30% dei ricavi e 12 committenti (scuole, universita' ecc.); valori residuali sono, infine, legati ad altre collettivita' (sanita', compagnie di trasporti e altri). Tra i costi diversi che le imprese sostengono per l'esercizio dell'attivita' emergono le spese per l'acquisto di tovaglie e tovaglioli, per i servizi di lavanderia ed i compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita'. L'area di mercato e' regionale per il 34% dei soggetti e locale per il 28%.
CLUSTER 3 - SERVIZI DI RISTORAZIONE SELF-SERVICE
NUMEROSITA': 218
La caratteristica predominante del cluster e' rappresentata dall'attivita' svolta: la quasi totalita' dei rispondenti ha dichiarato di realizzare l'80% circa dei propri ricavi con la vendita di servizi di ristorazione self-service. Facendo parte del comparto della ristorazione commerciale, queste imprese ne possiedono le caratteristiche principali. Oltre agli spazi destinati agli spogliatoi, alla preparazione ed al deposito degli alimenti, dispongono dell'area (costituita sia da spazi esterni che interni) per la vendita e la somministrazione dei pasti al pubblico, in misura pari a 287 mq. I locali sono inoltre dotati di banchi self e carrelli portavassoi, oltre che di personale idoneo allo svolgimento dell'attivita': un cuoco, tre banconisti ed un cameriere. Il numero di pasti erogati nell'anno (oltre 22.000) ed al giorno (circa 100) e' inferiore alla media. Il numero complessivo di addetti e' circa 10 e la maggior parte delle imprese e' organizzata secondo una forma societaria (il 79%). Il 48% dei ricavi realizzati dall'impresa deriva da una clientela proveniente dalla presenza nelle vicinanze di uffici, aziende, negozi e strutture pubbliche in genere. Alto e' il numero di convenzioni stipulate annualmente circa 9, ed e' molto presente il servizio di accettazione di buoni pasto (offerto dall'82% dei soggetti). Il 39% dei soggetti effettua il servizio bar, aziendale e non. L'area di mercato e' locale per la quasi totalita' delle imprese.
CLUSTER 4 - MENSE E FORNITURA DI PASTI PREPARATI PREVALENTEMENTE AL SETTORE SCOLASTICO
NUMEROSITA': 169
Il cluster comprende le imprese che effettuano l'erogazione dei pasti secondo le seguenti modalita' prevalenti: mensa, cui corrisponde il 53% dei ricavi, e fornitura di pasti preparati per il 33% dei ricavi. L'utenza di riferimento e' per la maggior parte costituita da clientela scolastica, che comprende soprattutto scuole ed universita'. Il 62% dei ricavi viene infatti realizzato con la vendita del servizio al settore scuola ed il 31% dei soggetti e' localizzato in scuole/universita'; la quota restante di ricavi deriva, pressoche' equamente, dalle altre tipologie di utenza (aziendale, sanitaria ed altre collettivita). Si tratta di imprese di piccole dimensioni: gli spazi utilizzati per la preparazione degli alimenti, per la somministrazione dei cibi e quelli adibiti ad uffici e a deposito alimenti sono contenuti. Inoltre il 56% degli esercizi e' costituito da ditte individuali mentre i restanti sono organizzati in forma societaria. Il numero complessivo di addetti e' pari a 3 o 4 e non sono presenti figure professionali specializzate. Il numero di pasti erogati all'anno sono circa 30.000 e di quelli erogati al giorno circa 170. La stima del numero di giorni di apertura all'anno risulta inferiore alla media (182), ma coerente con l'utenza servita. Il mercato di riferimento e' quello locale per il 70% dei soggetti.
CLUSTER 5 - BANQUETING
NUMEROSITA': 81
Tale cluster si caratterizza per la tipologia di attivita' delle imprese in esso contenute: mediamente il 75% dei loro ricavi deriva dall'offerta di servizi di banqueting (organizzazione e fornitura di servizi di ristorazione a domicilio). In particolare, il 40% dei ricavi delle imprese che fanno banqueting e' frutto dell'organizzazione di banchetti per matrimoni ed altre cerimonie o feste private; il 38% deriva da colazioni di lavoro, convention, meeting e coffee break ed il 16% da cene di gala aziendali. Committenti importanti per questi soggetti sono sia le persone fisiche (per cerimonie e feste private), con cui viene realizzato il 35% dei ricavi, sia le aziende cui corrisponde un ricavato maggiore (mediamente il 50%). Il numero totale dei coperti per i servizi di banqueting e' pari ad oltre 2.600 nel caso di clienti privati, per un prezzo medio di 28 euro a persona; raggiunge quasi le 6.000 unita' con riferimento alla clientela aziendale, il cui prezzo e' pero' inferiore (mediamente pari a 22 euro). Annualmente, le imprese del cluster sostengono spese relative a: acquisto di vini e spumanti (la voce piu' onerosa, circa 14.500 euro); acquisto di tovaglie e tovaglioli e di servizi di lavanderia; noleggio di tensostrutture, tavoli, sedie, tovaglie e tovaglioli. Particolarmente elevate sono, infine, le spese sostenute per compensi corrisposti a camerieri e a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' di banqueting. Il numero di pasti erogati nell'anno (circa 13.300) e' inferiore alla media, poiche' il servizio da loro offerto non si rivolge alle collettivita' tipiche di mense e catering aziendale. Tuttavia, vengono mediamente effettuati 90 servizi di banqueting ogni anno, il 33% dei quali a prezzo forfetario. Sono presenti nel cluster ditte individuali, societa' di persone e societa' di capitali in misura pressoche' equa. Il numero complessivo di addetti e' pari a 5. Si deve inoltre considerare la presenza di camerieri non dipendenti (mediamente 5), impiegati nei servizi di banqueting effettuati nel corso dell'anno. Gli spazi destinati ad uffici, spogliatoi e alla preparazione dei cibi sono di misura superiore alla media del settore. Tra i beni strumentali utilizzati, significative sono la presenza di recipienti isotermici ermetici e la portata dei veicoli coibentati, con valori superiori alla media del settore. L'area di mercato e' sia locale (per il 36% dei soggetti), sia regionale (per il 27%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - ricarico = ricavi/(costo del venduto + costo per la produzione di servizi); - rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)/giacenza media (6).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1 e 5; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 2; - fino a 19° ventile, per i cluster 3 e 4.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 5; - dal 2° ventile, per il cluster 2; - dal 4° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 3° al 19° ventile, per i cluster 3 e 4;
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 3° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 4; - dal 4° al 19° ventile, per il cluster 3; - dal 2° ventile, per i cluster 2 e 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7) - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 3.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG76U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3764 1,1750 1,5236 1,2686 1,6495 Radice quadrata del valore dei beni strumentali 66,8861 -- 96,0998 90,0921 -- -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali -- 0,1954 -- -- 0,1536 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 0,8222 1,1748 0,9652 0,8087 0,7670 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0032 0,8932 0,9526 1,1037 0,7670 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 13.401,1316 -- -- 6.100,6107 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO B:
- Mq di spazi destinati ad ufficio - Mq di spazi interni destinati alla vendita e alla somministrazione (a disposizione del pubblico) - Mq di spazi esterni destinati alla vendita e alla somministrazione (a disposizione del pubblico) - Mq destinati alla preparazione (cucina/laboratorio) - Mq destinati a spogliatoi - Localizzazione (1 = in circoli, palestre e impianti sportivi; 2 = in stazioni ferroviarie, metropolitane, tranviarie, portuali ed aeroportuali; 3 = centri commerciali al dettaglio; 4 = in scuole/universita'; 5 in ospedali/ strutture sanitarie)
QUADRO D:
- Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico oltre t. 3,5 e fino a t. 12 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t. 12 - Spese per servizi integrativi o sostitutivi dei mezzi propri
QUADRO F:
- Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio self-service - Tipologia di attivita': Altre forniture di pasti preparati senza servizio di somministrazione (catering, centro cottura) - Tipologia di attivita': Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti) - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Matrimoni, altre cerimonie e feste private - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Cene di gala aziendali - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Colazioni di lavoro, convention, meeting, coffee break - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Percentuale dei ricavi derivanti dai servizi di banqueting a prezzo forfettario - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Numero dei servizi di banqueting effettuati - Altri servizi offerti (gestiti direttamente): Accettazione buoni pasto
QUADRO G:
- Tipologia di clientela: Mense e catering: Aziendale - numero committenti - Tipologia di clientela: Mense e catering: Aziendale - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Mense e catering: Scolastica (scuole, universita', ecc.) - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Banqueting: Persone fisiche (cerimonie, feste private, ecc.) - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service: Clientela abituale residente - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service: Clientela attratta dalla presenza di uffici, aziende, scuole ed altre strutture pubbliche in genere - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service: Clientela attratta dalla presenza di negozi e mercati - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service: Clientela turistica - % sui ricavi - Altri elementi specifici: Numero totale dei pasti erogati nell'anno (per i servizi di mensa e catering) - Altri elementi specifici: Numero delle mense con cucina annessa localizzate presso terzi - Altri elementi specifici: Numero delle mense senza cucina annessa localizzate presso terzi - Altri elementi specifici: Numero di convenzioni - Altri elementi specifici: Prezzo medio a persona per servizi di banqueting relativi a cerimonie private - Altri elementi specifici: Prezzo medio a persona per servizi di banqueting relativi ad aziende - Altri elementi specifici: Prezzo medio del pasto a persona per il servizio di mensa e catering scolastico - Altri elementi specifici: Prezzo medio del pasto a persona per il servizio di mensa aziendale - Altri elementi specifici: Numero dei camerieri non dipendenti impiegati nei servizi di banqueting effettuati nel corso dell'anno - Altri elementi specifici: Costo per acquisto di vini, spumanti e champagne - Particolari specializzazioni del personale dipendente: Cuoco - numero
QUADRO I: - Beni strumentali: Forni a convezione-vapore - Beni strumentali: Forni a microonde - Beni strumentali: Montacarichi/montavivande - Beni strumentali: Recipienti isotermici ermetici - Beni strumentali: Carrelli portavassoi - Beni strumentali: Banchi self
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 4
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG77U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 61.11.0 Trasporti marittimi; - 61.12.0 Trasporti costieri; - 61.20.0 Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti lagunari); - 63.22.0 Altre attivita' connesse ai trasporti per via d'acqua.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG77). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.899. I questionari restituiti sono stati 1.434, pari al 75,5% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita': ==================================================================== Numero Numero % sul questionari questionari totale inviati restituiti questionari inviati ==================================================================== 61.11.0 - Trasporti marittimi 524 319 60,9% -------------------------------------------------------------------- 61.12.0 - Trasporti costieri 120 84 70,0% -------------------------------------------------------------------- 61.20.0 - Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti lagunari) 487 508 104,3% -------------------------------------------------------------------- 63.22.0 - Altre attività connesse ai trasporti per via d'acqua 768 523 68,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.899 1.434 75,5% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 362 questionari, pari al 25,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.072.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha messo in evidenza diverse modalita' di operare che hanno fatto emergere cluster differenziati, sostanzialmente, in funzione dei seguenti fattori: - trasporto passeggeri di linea e non di linea; - trasporto merci di linea e non di linea; - dimensione della struttura. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1- IMPRESE DI TRASPORTO DI LINEA DI PASSEGGERI
NUMEROSITA': 41
Il cluster e' caratterizzato da imprese di medie dimensioni, che operano nella meta' dei casi come societa' di capitali (51%), attive principalmente nel settore dei trasporti di linea di passeggeri. Gli spazi destinati all'attivita' sono abbastanza ridotti e costituiti principalmente da uffici, indicati dal 46% delle imprese, con un valore di oltre 40 mq. Si segnala inoltre la presenza di locali destinati a biglietteria (26 mq per il 37% dei soggetti). Lo svolgimento dell'attivita' e' supportato da un totale di addetti, pari a 9 unita', compresi i soci, gli impiegati e altro personale dipendente quale gli operai generici. Per lo svolgimento dell'attivita' di navigazione queste imprese fanno ricorso in media a 2 comandanti (dipendenti o non dipendenti). L'attivita' cardine riguarda il trasporto di linea di passeggeri (che apporta il 77% dei ricavi), effettuato prevalentemente in ambito locale. A tale attivita' si affianca, seppure con peso minore, il trasporto di linea delle merci (62% dei ricavi per il 17% dei soggetti), possibile grazie all'utilizzo di traghetti, ovvero unita' navali che possono trasportare sia passeggeri che merci. La clientela e' costituita principalmente da privati (dai quali deriva il 66% dei ricavi) e, in misura minore, da compagnie di navigazione e da operatori del turismo. Le imprese del cluster dispongono in media di 1 traghetto con una stazza di circa 200 tonnellate. Coerentemente con l'attivita' svolta risultano elevati i costi relativi a premi di assicurazione navi (circa 10 mila euro), i costi per carburanti (37 mila euro) e i costi per la manutenzione (34 mila euro). Risultano inoltre cospicue le spese di pubblicita' (piu' di 9 mila euro per oltre il 60% delle imprese).
CLUSTER 2 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI MERCI
NUMEROSITA': 39
Il cluster comprende imprese di grandi dimensioni che effettuano il trasporto non di linea di merci (74% dei ricavi) su rotte nazionali ed internazionali. La forma giuridica piu' diffusa e' la societa' di capitali (74% dei soggetti). Le superfici di cui dispongono hanno dimensioni consistenti: circa 200 mq per locali adibiti ad ufficio e circa 2.700 mq (per il 26% dei soggetti) per spazi all'aperto destinati a servizi di vario genere. Il totale addetti desunto dal quadro del personale ammonta a 6 unita'. Analizzando piu' in dettaglio le figure professionali che prestano la loro opera direttamente sulle navi, si evidenziano gli addetti di coperta (3.406 giornate retribuite per il 51% delle imprese) e il comandante. Le merci prevalentemente trasportate sono: prodotti chimici (84% dei ricavi per il 33% dei soggetti), prodotti siderurgici e prodotti dell'industria manifatturiera (entrambe circa il 45% dei ricavi per il 28% dei soggetti). Tra i mezzi impiegati per il trasporto merci emergono le cisterne e i bulkcarrier; inoltre un soggetto su quattro utilizza mezzi di trasporto per vie d'acqua integrativi o sostitutivi dei mezzi propri per un costo medio intorno a 700 mila euro. Si rilevano inoltre, tra le spese sostenute, i premi di assicurazioni navi (circa 71 mila euro per il 64% dei soggetti) e carico (circa 42 mila euro per il 26%). I costi per carburanti (circa 120 mila euro per il 56%), per manutenzioni (circa 50 mila euro per il 74%) e per servizi portuali (circa 280 mila euro per il 79%) sono nettamente superiori alla media del settore.
CLUSTER 3 - ALTRE IMPRESE OPERANTI NEI TRASPORTI MARITTIMI
NUMEROSITA': 347
Il cluster comprende le imprese che hanno dichiarato di svolgere prevalentemente attivita' diverse da quelle in dettaglio nel questionario. In particolare i soggetti del cluster dichiarano di ottenere circa l'80% dei ricavi dall'attivita' "altro". La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria: il 57% dei soggetti sono societa' di capitali e il 18% societa' di persone. Dall'analisi delle unita' locali e degli spazi a disposizione non emerge una significativa specializzazione essendo diffusa solo la presenza degli uffici che ammontano in media a 40 mq. Il totale degli addetti e' costituito da 5 unita', di cui 2 dipendenti. La clientela e' estremamente variegata: il raggruppamento piu' significativo e' rappresentato dalle compagnie di navigazione, che apportano al 43% delle imprese del cluster il 76% dei ricavi; seguono i privati, le imprese di produzione e gli agenti marittimi. La dotazione di beni strumentali e' rara e molto ridotta. Analoghe considerazioni possono essere fatte per i costi dai quali non emergono valori significativi.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI MERCI IN ACQUE INTERNE
NUMEROSITA': 75
Il cluster e' costituito da aziende di piccole dimensioni che effettuano il trasporto non di linea delle merci (93% dei ricavi) in ambito locale e in acque interne, in particolar modo all'interno della laguna di Venezia (oltre il 90% dei soggetti). La forma giuridica prevalente e' quella di ditta individuale (43%), seguita dalla societa' di persone (37%) e dalla societa' di capitali. Gli spazi utilizzati a supporto dell'attivita' sono generalmente ridotti. Emergono solo gli spazi acquei in concessione (indicati da piu' del 40% dei soggetti) e i locali destinati a magazzino (109 mq per il 23%). Il totale degli addetti, compresi soci e collaboratori familiari, e' costituito da 5 unita'. La meta' dei ricavi deriva dalle attivita' svolte per le imprese di produzione o commercializzazione. Sono inoltre rilevanti, tra la clientela, le imprese di trasporto e i privati. Le merci prevalentemente trasportate sono prodotti alimentari, prodotti dell'industria manifatturiera ed altre merci indicate nella voce "altro". Le imbarcazioni principalmente impiegate nel trasporto sono le bettoline, le chiatte e le navi da diporto. Le spese relative all'attivita' di navigazione e ai servizi svolti a terra sono generalmente esigue.
CLUSTER 5 - IMPRESE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI CHE SVOLGONO ATTIVITA' AUSILIARIE AI TRASPORTI MARITTIMI DI MERCI E PASSEGGERI
NUMEROSITA': 108
Il cluster si contraddistingue per la presenza di imprese di medio-grandi dimensioni operanti per l'80% dei casi in forma di societa' di capitali. Le attivita' svolte dalle imprese sono presumibilmente di supporto agli operatori del settore trasporti. Infatti la clientela principale e' costituita dalle compagnie di navigazione (dalle quali deriva il 64% dei ricavi) e dagli agenti marittimi (44% dei ricavi per un terzo dei soggetti). Gli spazi utilizzati sono tra i piu' estesi: 255 mq per superfici destinate ad uffici e 438 mq, per il 31% delle imprese, per spazi destinati ai servizi interni. Presenti inoltre locali destinati a magazzino, a biglietterie e spazi all'aperto destinati a servizi vari. Anche gli addetti (il cui totale e' 16), come gli spazi utilizzati, evidenziano la prevalenza delle attivita' burocratiche rispetto a quelle effettive di trasporto. Infatti, nel quadro del personale, si rilevano le percentuali di compilazione e i valori piu' elevati per le figure di dirigente, quadro e impiegato e fra i profili professionali e le mansioni si riscontra il piu' alto numero di personale amministrativo dipendente e non dipendente di tutto il settore. Il 70% dei soggetti dichiara di realizzare altre attivita' (che apportano l'88% dei ricavi), tra cui rientrano presumibilmente quei lavori tipici delle agenzie marittime che eseguono, per conto del proprio committente, tutti gli adempimenti burocratici che intercorrono tra chi esegue materialmente il trasporto, chi gestisce le strutture portuali e la committenza. Funzioni analoghe sono svolte anche nei confronti dei soggetti impegnati nel trasporto dei passeggeri. Inoltre, figurano nel cluster anche imprese (30% per il 93% dei ricavi) che provvedono all'erogazione dei servizi di supporto all'attivita' di navigazione all'interno del porto, quali rimorchio, ormeggio, etc... Probabilmente sono comprese nel cluster anche imprese che gestiscono strutture portuali. Infine, dalla seppure esigua presenza di ricavi derivanti dal trasporto merci sia di linea che non di linea, si puo' dedurre che alcune imprese del cluster hanno ampliato la loro tipologia di attivita' di tipo amministrativo operando in maniera diretta e piu' estesa lungo la filiera del trasporto marittimo di merci e passeggeri. Sono infatti presenti elementi di spesa riconducibii ad attivita' effettive di trasporto quali i contratti di utilizzo dei mezzi di trasporto per vie d'acqua integrativi o sostitutivi dei mezzi propri (circa 415 mila euro per il 9% dei soggetti) e i premi per assicurazioni relative alle navi (circa 19 mila euro per il 24%). I beni strumentali indicati nel questionario sono generalmente poco compilati. Quasi tutte le altre voci di spesa sono in genere allineate con la media del settore ad eccezione dei costi per i servizi portuali (indicati dal 20% dei soggetti) e dei costi per canoni e diritti relativi alle banchine ed agli spazi acquei (indicati dal 22%).
CLUSTER 6 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI PASSEGGERI
NUMEROSITA': 444
Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni che operano nel settore del trasporto di passeggeri non di linea (98% dei ricavi). Il raggio di azione delle aziende del settore e' limitato ad un ambito locale (85% dei ricavi), in particolare, circa il 60% delle imprese opera all'interno della laguna di Venezia e nelle zone limitrofe. La struttura organizzativa delle imprese del cluster e' piuttosto semplice, data la prevalenza di ditte individuali (80%), il limitato numero di addetti (2) e la ridotta presenza di locali destinati all'attivita'. Si evidenziano, invece, percentuali piu' elevate di compilazione per i mq di concessione spazi acquei e per i mq degli spazi all'aperto destinati a servizi vari (anche se i valori medi di entrambi sono nettamente inferiori alla media). Le finalita' prevalentemente turistiche dell'attivita' sono evidenziate dalla tipologia della clientela che comprende privati (dai quali deriva il 61% dei ricavi) e operatori del turismo (25% dei ricavi). Per quanto riguarda i beni strumentali le unita' disponibili sono ridotte e si limitano nella gran parte dei casi ad un unico mezzo a disposizione per svolgere l'attivita'. I costi sostenuti sono i piu' bassi tra tutti i cluster.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5)* 1.000);
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 4; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 3; - fino al 19° ventile, per il cluster 5; - dal 2° al 18° ventile, per il cluster 6. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (6;) - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 4.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG77U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2184 1,0983 -- 1,6701 1,1322 1,0372 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 0,9144 1,5435 1,2317 2,5653 1,8142 1,3757 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi - Costi specifici: carburanti -- -- 1,0504 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre presta- zioni diverse da lavoro dipen- dente afferenti l'attività dell'impresa 1,3567 1,4467 1,1380 2,0851 1,1124 1,2755 -------------------------------------------------------------------- Soci e asso- ciati in parte- cipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- -- 25.078,5864 -- 16.132,9424 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- 25.078,5864 -- 16.132,9424 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1394 0,0841 -- -- 0,1118 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- -- 107,5094 -- -- 99,4836 -------------------------------------------------------------------- Costi specifici: carburanti -- -- 1,6176 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 4.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO DATI ANAGRAFICI: - Attivita' esercitata: Codifica
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
QUADRO B: - Mq dei locali destinati a uffici
QUADRO G: - Tipologia della clientela: Compagnie di navigazione - Tipologia di attivita': Trasporti di linea - Tipologia di attivita': Trasporti non di linea - Tipologia di attivita': Altro - Trasporti di linea: Merci - Trasporti di linea: Passeggeri - Trasporti di linea: Locali - Trasporti di linea: Numero giornate di navigazione - Trasporti non di linea: Merci - Trasporti non di linea: Passeggeri - Trasporti non di linea: Locali - Trasporti non di linea: Internazionali (con paesi non appartenenti all'U.E.) - Trasporti non di linea: Merci trasportate (tonnellate) - Addetti: Numero delle giornate retribuite per il personale amministrativo - Merci trasportate: Prodotti alimentari - Merci trasportate: Altro - Costi specifici: Premi per assicurazioni relative al carico - Costi specifici: Costi per servizi portuali
QUADRO I: - Beni strumentali: Cisterne (tanker) - Numero - Beni strumentali: Traghetti - Numero - Beni strumentali: Navi da crociera - Numero
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.
6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 5
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG79U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 71.10.0 - Noleggio di autovetture; - 71.21.0 - Noleggio di altri mezzi di trasporto; - 71.22.0 - Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG79). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.721. I questionari restituiti sono stati 1.488, pari al 54,7% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul questionari questionari totale inviati restituiti questionari inviati ==================================================================== 71.10.0 - Noleggio di autovetture 1.148 635 55,3% -------------------------------------------------------------------- 71.21.0 - Noleggio di altri mezzi di trasporto 657 330 50,2% -------------------------------------------------------------------- 71.22.0 - Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali 916 523 57,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.721 1.488 54,7% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 515 questionari, pari al 34,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione dei ricavi secondo la durata del noleggio (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - quadro I del questionario non compilato; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 973.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche delle aziende operanti nel comparto oggetto dello studio:
- una forte specializzazione di beni noleggiati, che, all'interno dei tre singoli codici di attivita', pone in evidenza le diverse tipologie di prodotto; - limitata specializzazione legata alla durata del noleggio; - presenza di stagionalita'; - prevalenza di strutture di piccole dimensioni; - modalita' organizzative diverse, soprattutto all'interno del noleggio auto, a seconda delle caratteristiche del servizio offerto o della tipologia di clientela servita.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - NOLEGGIO AUTO DI GRANDI DIMENSIONI CON OFFERTA DIVERSIFICATA
NUMEROSITA': 84
Le aziende del cluster svolgono attivita' di noleggio autovetture in una struttura di dimensioni grandi costituita da 29 mq di locali destinati ad ufficio, 7 mq di locali destinati a ricevimento clienti, 146 mq di locali destinati a magazzino, deposito o rimessa, 66 mq di spazi esterni destinati a magazzino e 18 mq di locali destinati esclusivamente a magazzino/deposito di accessori e ricambi. Si tratta per il 70% di societa', organizzate in forma indipendente, che operano con l'ausilio di due addetti, fra i quali un dipendente. Osservano nel 63% dei casi un orario di apertura fino a 8 ore, mentre l'11% dei soggetti prolunga l'apertura fino a 14 ore. La tipologia di noleggio offerta e' mista, con presenza del noleggio a breve termine (il 45% dei ricavi) ma con una forte incidenza anche del noleggio a medio/lungo termine (il 31% dei ricavi). Conformemente a cio', i ricavi relativi alla durata del nolo sono realizzati sia con un noleggio di oltre trenta giorni (il 28%) e fino a trenta giorni (l'11%), sia con un noleggio fino ad una settimana (il 26%) o fino a sei ore (il 12%). Il parco auto e' ampio ed articolato, costituito da una media di 23 veicoli, fra i quali si evidenziano 12 autovetture di cilindrata oltre 1400 e fino a 2000cc, 5 autovetture oltre 2000 e fino a 3000cc; si rileva anche una discreta offerta di veicoli commerciali fino a 3,5 t di P.T.T. Il servizio e' indirizzato prevalentemente ad aziende e professionisti (con cui si registra il 52% dei ricavi), ma e' presente anche la voce "altro" che incide per il 21% sui ricavi (in tale voce sono compresi i privati che effettuano il noleggio per motivi diversi dal turismo e dagli affari) e, anche se in minima parte, la clientela turistica (10%). Le aziende del cluster sostengono elevati costi di manutenzione dei veicoli, costi per pneumatici, costi per assicurazioni oltre ai costi di noleggio di macchine e attrezzature da altre imprese di noleggio, relativi ai periodi di aumento della domanda di noleggio in cui il parco macchine a disposizione dell'azienda non e' sufficiente a coprire tutta la richiesta.
CLUSTER 2 - IMPRESE DI NOLEGGIO AUTO CON STRUTTURA DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 120
Le aziende appartenenti al cluster sono per il 58% ditte individuali e per il 42% societa', nelle quali l'attivita' e' svolta da due addetti, di cui un dipendente. Svolgono attivita' di noleggio autovetture in una struttura di piccole dimensioni con 12 mq di locali destinati ad ufficio, 97 mq di locali destinati a magazzino e 65 mq di spazi esterni destinati a magazzino. Sono organizzati in maniera indipendente e offrono anche un servizio di noleggio con conducente, con una durata del nolo prevalentemente di breve termine: il 49% dei ricavi e' realizzato con il noleggio fino a 6 ore, il 18% dei ricavi con noleggio fino a 14 ore. La tipologia della clientela e' diversificata: sono presenti infatti aziende e professionisti (che incidono per il 39% sui ricavi), privati (la voce "altro" incide per il 21%), operatori turistici (per il 14 %) e altre imprese di noleggio (per il 13%). Il parco auto e' limitato a 3-4 autovetture, tutte di cilindrata superiore ai 2000 cc. Le spese sostenute sono allineate alla media del settore, ad eccezione dei costi sostenuti per il noleggio di macchine ed attrezzature da altre imprese che risultano elevati.
CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI IMBARCAZIONI
NUMEROSITA': 181
Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dall'offerta di noleggio di imbarcazioni a vela e a motore. Organizzate in forma societaria per il 57% dei casi e in ditta individuale per il 43%, utilizzano in media due addetti per lo svolgimento dell'attivita', di cui un dipendente. Hanno una struttura molto piccola, limitata a 8 mq di locali destinati ad ufficio e 19 mq di magazzino esterno. L'organizzazione e' prevalentemente di tipo indipendente, anche se circa un 8% dei soggetti e' organizzato in rapporto di agenzia. Solo il 25% delle imprese svolge l'attivita' direttamente in porto. La tipologia di noleggio e' prevalentemente di breve termine (tale voce incide per il 44% dei ricavi) con presenza anche di noleggio di medio/lungo termine (il 12% dei ricavi); l'offerta comprende inoltre un servizio con conducente che incide sui ricavi per il 32%. Le barche sono noleggiate sia per brevi escursioni, il noleggio fino a 6 ore incide per il 31% dei ricavi, sia per vacanze in barca, tendenzialmente fino a una settimana (il 16% dei ricavi) o anche per piu' di un mese (il 19% dei ricavi). La clientela e' prevalentemente costituita da turisti (il 56% dei ricavi) e da privati (la voce altro incide per il 16%). L'attivita' e' svolta con durata stagionale fino a tre mesi solo dall'11% dei soggetti, fino a 6 mesi dal 16% e fino a 9 mesi dal 6% delle imprese del cluster. Fra le voci di spesa, oltre ai costi di manutenzione e di assicurazione presenti in misura limitata, importanti risultano i costi per i servizi esterni di parcheggio e rimessaggio, coerentemente con la tipologia di bene noleggiato che, nei periodi di ferma, necessita di essere ormeggiato in porto. Riguardo alle tipologie di beni strumentali, contrariamente a quanto accade per le auto, non e' presente una flotta di barche numerosa, si rileva infatti: il 25% dei soggetti ha 1-2 imbarcazioni a vela oltre 10 mt fino a 16 mt, il 35% ha 4 natanti a motore fino a 7,5 mt, il 30% ha 2 imbarcazioni a motore oltre 7,5 mt fino a 16 mt, il 23% ha 1-2 imbarcazioni a motore oltre i 16 mt ed il 23% ha 3 gommoni o pedalo' o canoe.
CLUSTER 4 - NOLEGGIO DI MEZZI DI TRASPORTO DI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 76
Le aziende appartenenti al cluster svolgono attivita' di noleggio di mezzi di trasporto di medie e grandi dimensioni, sono per il 63% societa' con una struttura di dimensioni medio grandi: operano infatti in uffici di 19 mq, con 116 mq di locali destinati a magazzino e 214 mq di spazi esterni destinati a magazzino con l'ausilio di tre addetti di cui un dipendente. Viene offerto sia un servizio di noleggio di breve termine che di medio/lungo termine, con possibilita' di noleggio con conducente. L'attivita' e' caratterizzata da una durata del nolo di una intera giornata (il 26% dei ricavi e' realizzato con noleggio fino a 14 ore) o per un periodo piu' lungo (il 25% dei ricavi e' realizzato con un noleggio di oltre trenta giorni), ma e' presente anche la durata fino a 6 ore (con cui si realizza il 20% dei ricavi). Oltre che imprese e professionisti (il 38% dei ricavi), si rileva una clientela ripartita in maniera sostanzialmente uniforme fra le diverse tipologie: privati (la voce altro incide per il 18%), operatori turistici (per il 13%), imprese di trasporto merci (l'11% dei ricavi), imprese di noleggio (il 10%) e clientela turistica per il 10%. Elevati risultano i costi per lubrificanti, per noleggio di macchine ed attrezzature da altre imprese di noleggio e per la manutenzione dei veicoli. L'organizzazione e' indipendente, anche se si rileva un 8% di imprese organizzate in rapporto di agenzia. Fra i beni strumentali si evidenzia che l'87% dei soggetti dichiara 5 veicoli commerciali oltre 3,5 t. di P.T.T, il 30% dei soggetti dichiara 3-4 veicoli commerciali fino a 3,5 t di P.T.T ed il 24% dichiara 2 rimorchi.
CLUSTER 5 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MOTOCICLI E BICICLETTE
NUMEROSITA': 60
Il cluster raggruppa aziende appartenenti al codice di noleggio di altri mezzi di trasporto, che realizzano attivita' di noleggio di motocicli e biciclette. L'83% dei soggetti e' ditta individuale e svolge l'attivita' in modo indipendente con strutture minime, limitate a 24 mq locali di magazzino, 19 mq di spazi esterni e 8 mq di locali per ricevimento clienti, senza l'ausilio di personale dipendente. Il 56% dei ricavi e' realizzato con il noleggio di motocicli e ciclomotori ed il 31% con il noleggio di biciclette. Il noleggio e' di breve durata: i ricavi derivanti dal noleggio fino a 6 ore raggiungono il 70% e il noleggio fino a 14 ore incide per il 14%. Il servizio e' rivolto ad una clientela turistica (per il 94%), ed e' caratterizzato da una forte stagionalita': il 65% dei soggetti opera per 6 mesi l'anno, mentre il 10% offre il servizio per tre mesi e solo l'8% per un periodo di nove mesi. L'attivita' e' svolta con un discreto parco veicoli costituito da 14 ciclomotori (per il 93% dei soggetti), 5-6 moto fino a 250cc (per il 52% dei soggetti) e da 3 moto superiori a 250cc (per il 25% dei soggetti).
CLUSTER 6 - IMPRESE STAGIONALI DI NOLEGGIO DI GOMMONI, PEDALO' E CANOE
NUMEROSITA': 162
Le aziende del cluster sono prevalentemente ditte individuali che svolgono attivita' di noleggio di gommoni, pedalo', canoe ed etc. senza l'ausilio di addetti all'attivita', avendo a disposizione solo spazi esterni destinati a magazzino pari a 17 mq. L'attivita' consiste nel noleggio di breve periodo (il 75% dei ricavi) con durata massima fino a 6 ore (il 95% dei ricavi) di gommoni, pedalo', canoe, etc. a clientela turistica (per il 97% dei ricavi). La maggior parte dei soggetti svolge attivita' stagionale: il 58% ha una stagionalita' di 3 mesi, mentre il 29% ha una stagionalita' di 6 mesi. Il parco veicoli e' costituito mediamente da 16 fra gommoni, pedalo' e canoe, un 10% dei soggetti possiede anche 2-3 natanti a motore fino a 7,5 mt e un altro 9% possiede 3-4 natanti a vela fino a 7,5 mt.
CLUSTER 7 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI AUTOVETTURE DI CILINDRATA MEDIO-PICCOLA
NUMEROSITA': 248
Le aziende del cluster sono societa' per il 58% dei casi e ditte individuali per il 42% e operano in strutture di ampie dimensioni costituite da 29 mq di locali destinati ad uffici, 7 mq di locali per ricevimento clienti, 142 mq di spazi esterni destinati a magazzino, 81 mq di locali destinati a magazzino, avvalendosi di due addetti di cui un dipendente. Svolgono attivita' di noleggio autovetture a breve termine (per il 57% dei ricavi) con presenza anche di noleggio a medio/lungo termine (il 18% dei ricavi) e di noleggio con conducente (il 17% dei ricavi). Coerentemente, la durata del noleggio e' breve: il 24% dei ricavi e' realizzato con noleggio fino ad una settimana, il 18% con noleggio fino a 14 ore, il 15% con noleggio fino a 6 ore, il 14% con noleggio nel week-end ed il 12% con noleggio fino a trenta giorni. La clientela e' omogeneamente distribuita fra imprese e professionisti (che incidono per il 36% dei ricavi), turisti (il 22% dei ricavi) e privati (la voce altro incide per il 26%). L'organizzazione e' indipendente per il 72% dei soggetti, mentre il 20% e' organizzato in franchising e l'8% in rapporto di agenzia. Per la presenza del canale coordinato, fra i costi sostenuti, risultano elevati i costi addebitati da franchisor, oltre che i costi di assicurazione, i costi di manutenzione, i costi di noleggio di macchine ed attrezzature da altre imprese di noleggio. Circa l'8% dei soggetti e' localizzato in aeroporti, l'orario di apertura e' per il 54% dei soggetti della durata di 8 ore e per il 24% fino a 14 ore giornaliere. Il parco veicoli e' sufficientemente ampio con particolare presenza di autovetture di medio-piccola cilindrata: si rilevano 7 autovetture di cilindrata oltre 1000 fino a 1400cc e 7 autovetture di cilindrata oltre 1400 fino a 2000cc. Oltre alle autovetture sono presenti 5 veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T, mentre il 10% dei soggetti tratta anche camper con parco veicoli di 7-8 unita'.
CLUSTER 8 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI AUTOVETTURE PARTICOLARI E DI MARCA
NUMEROSITA': 42
Le aziende del cluster sono caratterizzate dal noleggio di auto particolari, attivita' che incide per il 57% sui ricavi. Il 52% dei soggetti e' organizzato in societa' e l'organizzazione e' indipendente. L'attivita' e' svolta in strutture di medie dimensioni costituite da 16 mq di locali destinati ad ufficio, 78 mq di locali destinati a magazzino e 26 mq di spazi destinati alla manutenzione. L'offerta e' rappresentata prevalentemente da un noleggio di breve periodo (che incide per il 35% dei ricavi) e dal noleggio con conducente (45%). Coerentemente il noleggio ha una durata prevalente di 6 ore (il 44% dei ricavi); sono inoltre presenti il noleggio week-end (20%) e fino a 14 ore (il 18% dei ricavi). La tipologia della clientela e' costituita prevalentemente da privati (la voce altro incide per il 48% dei ricavi), oltre che da aziende e professionisti (il 26% dei ricavi). Il 90% dei soggetti possiede 3-4 autovetture particolari per tipo e marca, le quali necessitano di elevate spese di manutenzione e per i pneumatici.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) dichiarato + costo per la produzione di servizi) negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto (ricavi - costo del venduto - spese per acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5)* 1.000) - resa del capitale (ricavi / valore dei beni strumentali).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono state escluse imprese, per il cluster 8; - dal 1° ventile, per il cluster 5; - dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 4 e 7; - dal 2° ventile, per il cluster 6; - dal 2° al 20° ventile, per il cluster 2; - dal 3° al 19° ventile, per il cluster 3.
Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono state escluse imprese, per il cluster 8; - dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1,2, 3,4, 5, 6 e 7. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 5.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG79U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,1643 1,2138 1,1183 1,1550 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3504 1,2557 1,4234 1,2676 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1471 0,1549 0,0684 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 87,3121 75,2272 54,4803 -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 24.189,0490 9.021,3172 11.159,3236 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 24.189,0490 9.021,3172 11.159,3236 -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- 7.305,0171 -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali oltre i 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- 12.560,0660 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG79U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 5 6 7 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,1807 1,3287 1,0813 1,6208 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,4652 1,5276 1,3773 2,5187 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1605 0,1168 0,2344 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 46,4199 23,0853 126,3423 80,5982 -------------------------------------------------------------------- soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- 25.706,0320 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienDA coniugale (numero) -- -- 25.706,0320 -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali oltre i 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 5.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro F:
- Servizi offerti: Noleggio di motocicli e ciclomotori - Servizi offerti: Noleggio di biciclette - Servizi offerti: Percentuale dei ricavi derivanti da noleggio di autovetture particolari per tipo e per marca (sportive, cabriolet, da cerimonia, ecc.)
Quadro I:
- Beni strumentali: Autovetture fino a 1000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 1000 fino a 1400 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 1400 fino a 2000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 2000 fino a 3000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 3000 cc. - Beni strumentali: Autovetture particolari per tipo e per marca (sportiva, cabriolet, da cerimonia, ecc.) - Beni strumentali: Ciclomotori - Beni strumentali: Motocicli fino a 250 cc. - Beni strumentali: Motocicli oltre 250 cc. - Beni strumentali: Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. - Beni strumentali: Veicoli commerciali oltre 3,5 t. di P.T.T. - Beni strumentali: Rimorchi - Beni strumentali: Trattori stradali - Beni strumentali: Semirimorchi - Beni strumentali: Container - Beni strumentali: Camper - Beni strumentali: Roulotte - Beni strumentali: Veicoli ferroviari - Beni strumentali: Natanti a vela fino a 7,50 mt. - Beni strumentali: Natanti a vela oltre 7,50 fino a 10 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni a vela oltre 10 fino a 16 mt. - Beni strumentali: Imbarcazione a vela oltre i 16 mt. - Beni strumentali: Natanti a motore fino a 7,50 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni a motore oltre 7,50 fino a 16 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni oltre i 16 mt. - Beni strumentali: Gommoni, pedalo', canoe ecc.
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci
6 L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 6
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG81U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 45.50.0 - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore; - 71.32.0 - Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG81). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.761. I questionari restituiti sono stati 1.017, pari al 57,8% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 45.50.0 - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore 1.356 744 54,9% -------------------------------------------------------------------- 71.32.0 - Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile 405 273 67,4% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.761 1.017 57,8% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 331 questionari, pari al 32,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione dei ricavi secondo la durata del contratto (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle aree di attivita' prevalenti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 686.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse aree di attivita' svolte, alle tipologie di beni strumentali posseduti, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il settore in oggetto e' in fase di sviluppo, cio' e' dovuto principalmente ad un cambiamento "culturale" delle imprese di costruzioni nei confronti del noleggio, in quanto e' sempre piu' diffusa la consapevolezza che noleggiare non conviene solo in caso di basso utilizzo delle macchine, ma anche per potere rendere piu' agile e flessibile la propria attivita'. L'analisi - svolta per il settore noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore, e noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile - ha evidenziato la presenza di specializzazioni quali noleggio di macchine per movimento terra, noleggio di macchine per sollevamento e trasporto, noleggio di ponteggi e strutture provvisorie. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono: - l'area di attivita' prevalente; - la dimensione della struttura; - la tipologia dei beni strumentali. L'area di attivita' prevalente ha permesso sia di rilevare delle specializzazioni quali noleggio di macchine per movimento terra (incluse le lavorazioni stradali) (cluster 2, 5), per sollevamento e trasporto (cluster 3), di ponteggi e strutture provvisorie (cluster 4), sia di fotografare un insieme di imprese caratterizzate dalla compresenza di diverse tipologie di noleggio (cluster 1). Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute da quelle piu' articolate (cluster 5). La tipologia dei beni strumentali ha permesso di distinguere tra le aziende specializzate (cluster 2, 3, 4, 5) e le despecializzate (cluster 1). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster). CLUSTER 1 - IMPRESE DESPECIALIZZATE DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 115
Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla despecializzazione delle attivita' svolte; e' infatti presente il noleggio di macchine per: movimento terra (15% dei ricavi in media), sollevamento e trasporto (11%), demolizione (4%), produzione, lavorazione e trasporto di calcestruzzo e malta (16%), altre aree di attivita'. La piccola dimensione e' evidenziata dalla struttura limitata; le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentate da locali destinati ad officina (12 mq), a magazzino (38 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (76 mq). Si tratta per il 64% dei casi di ditte individuali e per il restante 36% di societa' ed impiegano in media 2 addetti di cui un dipendente. Il 60% dei ricavi deriva dal noleggio delle macchine con manovratore. La tipologia di clientela prevalente e' costituita da imprese di costruzione (pari al 43% dei ricavi), imprese operanti in altri settori (16%) ed imprese di movimento terra (10%). La dotazione dei beni strumentali, coerentemente con l'assenza di specifiche specializzazioni, e' eterogenea ed esigua.
CLUSTER 2 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PICCOLE DIMENSIONI DI MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI
NUMEROSITA': 269
L'attivita' prevalente delle imprese del cluster e' rappresentata, per il 94% dei ricavi, dal noleggio di macchine per movimento terra e lavorazioni stradali; il 74% dei ricavi deriva dal noleggio con manovratore. Le aziende presenti nel cluster sono caratterizzate, inoltre, dalle ridotte dimensioni; le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentate da locali destinati a magazzino (10 mq), ad officina (8 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (73 mq). Le aziende appartenenti al cluster sono per l'87% ditte individuali e nella maggior parte dei casi non dispongono di personale dipendente. La tipologia di clientela e' costituita prevalentemente da imprese di costruzione (36% dei ricavi) e imprese di movimento terra (27%). La dotazione strumentale e' esigua e costituita da circa 2 macchine per movimento terra e lavorazioni stradali (tra cui escavatori, miniescavatori, pale caricatrici, minipale, ecc.) e da un automezzo per il trasporto.
CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MACCHINE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
NUMEROSITA': 93
Il 91% dei ricavi delle imprese appartenenti al cluster proviene dal noleggio di macchine per il sollevamento e trasporto; il 68% dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con manovratore. Le aziende appartenenti al cluster sono nel 58% dei casi societa' (il 27% di persone e il 31% di capitali) e nel restante 42% ditte individuali, con una struttura composta in media da 3 addetti, di cui 2 dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' comprendono locali destinati ad uffici (15 mq), a magazzino (76 mq), ad officina (11 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (334 mq). La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da imprese di costruzioni (48% dei ricavi) e imprese operanti in altri settori (21%). La dotazione strumentale e' prevalentemente costituita da: 2 autogru, 1 gru edile a torre, 1 gru edile automontante, 2 piattaforme semoventi e 2 automezzi per il trasporto.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PONTEGGI E STRUTTURE PROVVISORIE
NUMEROSITA': 49
Questo cluster si contraddistingue principalmente per la specializzazione nel noleggio di ponteggi e strutture provvisorie (86% dei ricavi). Si tratta di societa' (il 29% di persone e il 42% di capitali) e di ditte individuali (29%), con una struttura composta da un totale di 3 addetti, di cui 2 dipendenti. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati ad uffici (24 mq), a magazzino (202 mq), ad officina (14 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (532 mq). La tipologia di clientela e' costituita per la maggior parte da imprese di costruzione (71% dei ricavi). La dotazione strumentale e' prevalentemente costituita da ponteggi tradizionali/fissi (in media 6.500 mq di superficie coperta), ed, in alcuni casi (16% dei soggetti appartenenti al cluster), da ponteggi autosollevanti/mobili; si evidenzia, inoltre, la presenza di 2 automezzi per il trasporto.
CLUSTER 5 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI DI MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI
NUMEROSITA': 151
Questo cluster si contraddistingue principalmente per la specializzazione nel noleggio di macchine per movimento terra e lavorazioni stradali (73% dei ricavi) e per la dimensione della struttura; il 69% dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con manovratore. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati ad uffici di 21 mq, a magazzini di 146 mq, ad officine di 12 mq e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio di 464 mq. Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali (50%) che societa' (il 35% di persone e il 15% di capitali) con una struttura composta da un totale di 4 addetti, di cui 2 dipendenti. La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da imprese di costruzione (44% dei ricavi) ed imprese di movimento terra (19%). La dotazione strumentale e' consistente ed e' costituita prevalentemente da: 2 escavatori, 3 martelli demolitori, 2 miniescavatori, 1 minipala, 1 pala caricatrice ed altre macchine per il movimento terra e le lavorazioni stradali; inoltre sono presenti 3-4 automezzi per il trasporto.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto (ricavi - costo del venduto - spese per acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000) - resa del capitale = ricavi/valore dei beni strumentali.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per i cluster 3, e 4; - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1, 2 e 5.
Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4; - dal 2° al 18° ventile, per i cluster 1, 2, 3, e 5. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello provinciale" (6), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7) - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 6.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG81U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1111 1,0907 1,1140 1,2361 1,0913 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,0877 1,4105 1,3000 1,0698 1,2190 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1760 -- 0,1046 0,2960 0,1382 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 90,0113 123,1720 82,9823 -- 104,8277
Spese per acquisti di servizi 0,8687 1,3971 1,4898 1,2361 0,6869 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) 18.767,2641 18.984,7353 22.823,0974 26.163,7688 16.104,2366 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 18.767,2641 18.984,7353 22.823,0974 26.163,7688 16.104,2366 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -------------------------------------------------------------------- Gruppo 2 della territo- rialità generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato) bassa scolarità) sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali - - -51,0705 -- -- -45,7502 -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica) basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -51,0705 -- -- -45,7502 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 6.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B:
- Mq dei locali destinati ad officina ed assistenza tecnica
QUADRO F:
- Aree di attivita' prevalenti: Macchine per movimento terra (comprese le lavorazioni stradali) - Aree di attivita' prevalenti: Macchine per sollevamento e trasporto - Aree di attivita' prevalenti: Ponteggi e strutture provvisorie (casseforme, transenne e tribune ...)
QUADRO G:
- Costi specifici: Costi per pneumatici - Costi specifici: Costi per assicurazione RC - Altri dati: Personale specializzato per il trasporto ed il montaggio - numero giornate retribuite
QUADRO I: - Beni strumentali: Ascensori / montacarichi - Numero - Beni strumentali: Autobetoniere - Numero - Beni strumentali: Autogru - Numero - Beni strumentali: Betoniere - Numero - Beni strumentali: Bitumatrici - Numero - Beni strumentali: Carotatrici - Numero - Beni strumentali: Carrelli elevatori (tradizionali, fuoristrada, telescopici) - Numero - Beni strumentali: Dumpers - Numero - Beni strumentali: Escavatori - Numero - Beni strumentali: Gru edili a torre - Numero - Beni strumentali: Gru edili automontanti - Numero - Beni strumentali: Gruppi elettrogeni - Numero - Beni strumentali: Idropulitrici - Numero - Beni strumentali: Centrali di betonaggio - Numero - Beni strumentali: Intonacatrici - Numero - Beni strumentali: Levigatrici - Numero - Beni strumentali: Macchine taglia asfalto - Numero - Beni strumentali: Martelli demolitori (idraulici, elettrici) - Numero - Beni strumentali: Martinetti idraulici - Numero - Beni strumentali: Miniescavatori - Numero - Beni strumentali: Minipale - Numero - Beni strumentali: Miscelatrici - Numero - Beni strumentali: Motocompressori - Numero - Beni strumentali: Motosaldatrici - Numero - Beni strumentali: Nastri trasportatori - Numero - Beni strumentali: Pale caricatrici - Numero - Beni strumentali: Perforatrici - Numero - Beni strumentali: Piastre vibranti - Numero - Beni strumentali: Piattaforme semoventi e autocarrate - Numero - Beni strumentali: Piegatrici - Numero - Beni strumentali: Pompe per calcestruzzo - Numero - Beni strumentali: Pompe per drenaggio - Numero - Beni strumentali: Ponteggi tradizionali/fissi (mq. di superficie coperta) - Beni strumentali: Ponteggi autosollevanti/mobili (altezza massima raggiungibile in mt.) - Beni strumentali: Rulli stradali - Numero - Beni strumentali: Sabbiatrici - Numero - Beni strumentali: Spazzatrici - Numero - Beni strumentali: Trivelle - Numero - Beni strumentali: Altre attrezzature da cantiere - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t 3,5 - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t 3,5 e fino a t 12 - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t 12 - Numero
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti(societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. 7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 7
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG82U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria; - 74.14.5 - Pubbliche relazioni. La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso/ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG82). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 8.416. I questionari restituiti sono stati 4.988, pari al 59,3% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul questionari questionari totale inviati restituiti questionari inviati ==================================================================== 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria 6.692 3.969 59,3% -------------------------------------------------------------------- 74.14.5 - Pubbliche relazioni 1.724 1.019 59,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 8.416 4.988 59,3% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.125 questionari, pari al 22,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi/compensi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dall'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 3.863.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare tredici gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Oggetto del presente studio sono quegli operatori economici che offrono servizi alle imprese nell'ambito della comunicazione, sia rivolta alla promozione del commercio di beni e servizi, sia legata alla trasmissione dei valori e dell'immagine aziendale. I cluster risultanti dallo studio sono differenziati principalmente in base alla specializzazione del servizio offerto, fanno eccezione gli studi di comunicazione despecializzati (cluster 3 e 11, differenziati tra loro da elementi dimensionali) che si caratterizzano per l'offerta di un ampio ventaglio di servizi. In particolare si rilevano specializzazioni in: progettazione e allestimento stand (cluster 1), cartellonistica (cluster 2), canale web (cluster 4), immagine coordinata (cluster 5), media (cluster 6), campagne pubblicitarie (cluster 7), campagne promozionali (cluster 8), progettazione e realizzazione editoriale (cluster 9), consulenza strategica (cluster 10), eventi speciali (cluster 12) e pubbliche relazioni (cluster 13). La maggior parte dei cluster sono caratterizzati dalla presenza rilevante di imprese, solo in alcuni casi (cluster 10, 11, 12 e 13) la quota detenuta dai lavoratori autonomi e' significativa, aggirandosi intorno al 40% dei soggetti; risulta generalmente molto contenuto il ricorso al lavoro di dipendenti e collaboratori: e' il coinvolgimento diretto del titolare nell'attivita' a garantire il conseguimento degli obiettivi in termini di soddisfacimento delle richieste dei clienti e di flessibilita' di gestione.
CLUSTER 1 - STUDI DI PROGETTAZIONE E ALLESTIMENTO STAND PER FIERE, MOSTRE E CONGRESSI
NUMEROSITA': 124
I soggetti appartenenti a questo modello, quasi esclusivamente imprese, si occupano in generale di servizi relativi alla progettazione, costruzione e allestimento stand per fiere, congressi e mostre per un'incidenza media sui ricavi/compensi del 77%; circa un terzo dei soggetti mostra una forte specializzazione nella fase di allestimento stand (85% dei ricavi/compensi). La specificita' dell'attivita' e' testimoniata altresi' dalla presenza di spese per la costruzione di stand (58.000 euro in media). Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da societa' di capitali, (59% dei ricavi/compensi in media) e in misura inferiore da societa' di persone e ditte individuali (26%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' abbastanza ampia estendendosi in alcuni casi (32%) oltre le tre regioni ed in altri (31%) oltre l'ambito nazionale, e piu' precisamente a Paesi dell'Unione europea. Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori sono dotati di magazzini per il deposito dei materiali di 123 mq (in assoluto il valore piu' elevato rispetto ai cluster del settore), uffici di 36 mq e laboratori di 34 mq in media. Gli operatori del modello sono nel 52% dei casi ditte individuali, nel 25% societa' di persone e nel 23% societa' di capitali; impiegano in media 2 addetti (di cui un dipendente).
CLUSTER 2 - STUDI DI PUBBLICITA' SPECIALIZZATI NELLA CREAZIONE E REALIZZAZIONE DI CARTELLONISTICA
NUMEROSITA': 163
I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per l'attivita' svolta, rappresentata principalmente dalla creazione e dalla realizzazione di cartellonistica (rispettivamente 26% e 53% dei ricavi/compensi in media). Il loro mercato di riferimento, e' costituito in prevalenza da ditte individuali e societa' di persone (45% dei ricavi/compensi in media) e in misura inferiore da societa' di capitali (38%); operano in un'area di mercato principalmente locale (provinciale e fino a tre regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la presenza di laboratori per la fase realizzativa di 75 mq (in assoluto il valore piu' elevato del settore in esame), uffici di 25 mq e magazzini di 21 mq in media. In questo modello sono presenti quasi esclusivamente imprese organizzate sotto forma di ditte individuali (60%) e, in misura minore, societa' di persone (29%); impiegano in media 2 addetti (di cui un dipendente).
CLUSTER 3 - STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA DESPECIALIZZATI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 460
I soggetti appartenenti a questo cluster, esclusivamente imprese, presentano un'offerta ampia e despecializzata, creando e gestendo tutti i tipi di comunicazione. Si caratterizzano, inoltre, per le maggiori dimensioni della struttura destinata allo svolgimento dell'attivita' rispetto alla media del campione analizzato. In particolare si rilevano uffici di 116 mq (in assoluto il valore piu' elevato), 29 mq di laboratorio e 19 mq di magazzino; gli addetti ammontano a circa 5 unita' (di cui 2 dipendenti). La natura giuridica e' costituita quasi esclusivamente da societa': nel 62% dei casi di capitali e nel 28% di persone. La maggiore dimensione e' testimoniata anche dalla presenza piu' consistente di spese e, in particolare, dal maggior valore dell'hardware e del software (circa 34.000 euro in media) e relativi costi per licenze d'uso, canoni leasing e costi di assistenza (circa 5.000 euro). Il mercato di riferimento e' costituito in gran parte da societa' di capitali (74%); l'area di mercato e' piu' ampia rispetto ai restanti cluster, in molti casi (43%) si estende oltre le tre regioni.
CLUSTER 4 - STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NEL CANALE WEB
NUMEROSITA': 125
Questo modello si contraddistingue per il fatto di operare principalmente nel canale web, infatti circa il 53% dei ricavi/compensi proviene dall'attivita' di progettazione, realizzazione e aggiornamento di siti web e dall'attivita' di comunicazione multimediale. Tali soggetti si rivolgono ad un mercato prevalentemente locale, costituito da societa' di capitali (57% dei ricavi in media), seguite da ditte individuali e societa' di persone (28%). Presentano una struttura organizzativa snella: gli spazi sono contenuti e prevedono unicamente uffici per un totale di 32 mq; la scarsa presenza di lavoratori dipendenti e' da collegarsi al fatto che si tratta principalmente di ditte individuali (56%) e societa' di persone (24%) gestite direttamente dal titolare in qualche caso coadiuvato dall'attivita' di collaboratori (non dipendenti) per un totale di 2 addetti. Circa un quarto dei soggetti e' classificato come lavoratore autonomo.
CLUSTER 5 - STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL'IMMAGINE COORDINATA
NUMEROSITA': 483
I soggetti appartenenti a questo modello si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella progettazione e realizzazione dell'immagine coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da visita, brochure etc.) per un'incidenza media sui ricavi/compensi del 69%. Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da societa' di capitali (54% dei ricavi in media), seguite da ditte individuali e societa' di persone (33%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere principalmente provinciale e regionale (fino a tre regioni). Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori presentano uffici di dimensioni contenute pari a 31 mq in media ed e' poco diffusa la presenza di altri spazi. I soggetti appartenenti al cluster (nel 25% dei casi lavoratori autonomi) operano sotto forma di ditte individuali (66%) e societa' di persone (23%); in genere non ricorrono al lavoro di terzi per lo svolgimento della loro attivita', essendo, nel 76% dei casi, solo il titolare ad occuparsi direttamente dell'intero processo di erogazione del servizio.
CLUSTER 6 - CENTRI MEDIA
NUMEROSITA': 162
I soggetti appartenenti a questo modello, prevalentemente imprese, si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella veicolazione di messaggi pubblicitari; si occupano, in sostanza, della pianificazione e gestione media e dell'acquisto degli spazi e dei tempi pubblicitari sui media (media buying) per un'incidenza sui ricavi/compensi dell'82%. Le funzioni principali rivestite da queste figure sono, da un lato, quella di "broker" in grado di acquistare alle condizioni migliori spazi pubblicitari, spesso tramite le agenzie concessionarie di pubblicita' (come dimostra la presenza di provvigioni da concessionarie per un ammontare di 24.000 euro circa), dall'altro lato quella di "consulenza sui mezzi". La loro clientela e' costituita in gran parte da societa' di capitali (61%), e in minor misura da ditte individuali e societa' di persone (31%) ed e' localizzata in ambito sia locale sia nazionale. Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori presentano uffici di 52 mq in media, mentre e' poco diffusa la presenza di altri spazi. La forma giuridica predominante e' quella delle societa' (nel 40% dei casi di capitali e nel 28% di persone); per lo svolgimento dell'attivita' si avvalgono in media di 2-3 addetti (di cui un dipendente).
CLUSTER 7- PICCOLI STUDI PUBBLICITARI
NUMEROSITA': 358
I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'offerta completa di servizi per la realizzazione di attivita' pubblicitarie, occupandosi di tutti gli aspetti relativi alla creazione e alla realizzazione di campagne pubblicitarie su stampa, radio, TV, affissioni etc. (da cui derivano il 57% dei ricavi/compensi) e, in alcuni casi, anche della pianificazione e dell'acquisto degli spazi sui mezzi. Il numero di campagne realizzate e' nettamente superiore a quello dichiarato dai restanti cluster e l'incidenza sul totale dei ricavi/compensi delle campagne a diffusione nazionale e' del 29%. Operano in un'area di mercato sia locale che pluriregionale e si rivolgono ad una clientela rappresentata da societa' di capitali (68%) e da ditte individuali e societa' di persone (20%). Presentano una struttura organizzativa snella: per quanto riguarda gli spazi sono dotati esclusivamente di uffici per un totale di 49 mq; tali operatori sono organizzati sia sotto forma di ditte individuali (42%) che di societa' (di persone 28% e di capitali 30%) ed impiegano in media 2 addetti (di cui un dipendente). Solo il 22% dei soggetti si classifica come lavoratore autonomo.
CLUSTER 8 - STUDI SPECIALIZZATI NELL'ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI CAMPAGNE PROMOZIONALI
NUMEROSITA': 236
I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella realizzazione di servizi promopubblicitari sul punto vendita, distribuzione volantini, animazioni (33% dei ricavi/compensi), nella realizzazione e gestione di operazioni promozionali (27%), nonche' nella loro progettazione (15%). Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da societa' di capitali (69%) e da ditte individuali e societa' di persone (20%), localizzate sia in ambito locale che pluriregionale. Si tratta di piccole realta' (nel 20% dei casi lavoratori autonomi) che per lo svolgimento dell'attivita' si avvalgono unicamente di uffici di contenute dimensioni (37 mq), rappresentate nel 47% dei casi da ditte individuali, nel 28% da societa' di capitali e nel 25% da societa' di persone. Estremamente ridotto e' il ricorso al lavoro di dipendenti, mentre e' l'impegno del titolare, coadiuvato a volte da collaboratori (per un totale di circa 2 addetti), che garantisce lo svolgimento dell'attivita' e ne consente la flessibilita' di gestione.
CLUSTER 9 - STUDI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE EDITORIALE
NUMEROSITA': 323
I soggetti appartenenti a questo modello svolgono attivita' prevalente di progettazione e realizzazione editoriale da cui derivano il 70% dei ricavi/compensi in media. Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da societa' di capitali (65%) e da ditte individuali e societa' di persone (22%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere provinciale e regionale (fino a 3 regioni). La struttura organizzativa e' snella: sono previsti uffici di piccole dimensioni (34 mq), sono poco rilevanti gli altri spazi; nella gran parte dei casi (59%) si tratta di ditte individuali, altrimenti di piccole societa' di persone (25%), che operano grazie all'attivita' del titolare e in qualche caso di collaboratori (per un totale di un paio di addetti) essendo molto ridotto il ricorso al lavoro di dipendenti. In questo cluster i lavoratori autonomi ammontano al 30% dei soggetti.
CLUSTER 10 - STUDI DI CONSULENZA STRATEGICA
NUMEROSITA': 228
I soggetti appartenenti a questo cluster, sono specializzati nell'attivita' di consulenza strategica (86% dei ricavi/compensi in media) rivolta per la maggior parte a societa' di capitali (78%) localizzate in ambito pluriregionale. Si caratterizzano, inoltre, per le dimensioni contenute della struttura destinata allo svolgimento dell'attivita', consistente unicamente in locali destinati ad uffici di 31 mq, e per la scarsa presenza di dipendenti. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (52%) e societa' di persone (30%), gestite direttamente dal titolare, in qualche caso con l'apporto del lavoro di collaboratori (generalmente non dipendenti). Questo, inoltre, e' il cluster in cui si concentra la maggior presenza di lavoratori autonomi (46% dei soggetti) ed in cui e' maggiormente diffuso l'uso promiscuo dell'abitazione (48%).
CLUSTER 11 - STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA DESPECIALIZZATI DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 797
I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi nell'ambito della comunicazione d'impresa, non facendo registrare nessuna specializzazione prevalente. La clientela e' costituita da societa' di capitali (58%), e in minor misura da ditte individuali e societa' di persone (21%), l'area di svolgimento dell'attivita' e' principalmente pluriregionale. La struttura organizzativa e' snella: per quanto riguarda gli spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un totale di 23 mq (il valore piu' basso fatto registrare all'interno del settore). Si tratta di ditte individuali (60%) e piccole societa' di persone, e risulta impiegato nell'attivita' generalmente un solo addetto (sono praticamente assenti collaboratori e dipendenti). In questo cluster si concentra una consistente quota di lavoratori autonomi (38% dei soggetti) e risulta abbastanza diffuso anche l'uso promiscuo dell'abitazione (39%).
CLUSTER 12 - STUDI SPECIALIZZATI NELL'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI SPECIALI
NUMEROSITA': 102
I soggetti appartenenti a questo modello si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella progettazione e nella realizzazione di eventi speciali (congressi, convention, seminari etc.) compresa l'eventuale fornitura di servizi accessori (segreteria congressuale, immagine coordinata dell'evento, logistica, traduzioni, hostess etc.). Il 78% dei ricavi/compensi derivano dal complesso di tali attivita'. Il loro mercato di riferimento e' piu' ampio rispetto ai restanti cluster, vista la diversita' dei clienti dell'industria congressuale, e comprende le societa' di capitali, che rappresentano il cliente piu' importante (66%), seguite dagli enti pubblici, privati commerciali e non (14%) e in minima parte anche dalla pubblica amministrazione (7%). L'area di svolgimento dell'attivita' e' piu' ampia rispetto alla media del settore estendendosi nella gran parte dei casi (40%) oltre le 3 regioni e in qualche caso oltre i confini nazionali (25%). Si tratta, comunque, di realta' di piccola dimensione che organizzano convegni e congressi avvalendosi presumibilmente in larga parte di fornitori di servizi esterni, organizzate principalmente sotto forma di ditte individuali (52%), seguite da societa' di capitali (28%) e di persone (20%). La dimensione dei locali e' contenuta, prevedendo esclusivamente un ufficio di 41 mq, e la presenza di addetti si limita al titolare e in qualche caso a collaboratori occasionali (per un totale di circa un paio di addetti). In questo cluster si concentra una consistente quota di lavoratori autonomi (38% dei soggetti) e risulta abbastanza diffuso anche l'uso promiscuo dell'abitazione (31%).
CLUSTER 13 - STUDI DI PUBBLICHE RELAZIONI
NUMEROSITA': 194
I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per l'offerta di un ampio ventaglio di servizi che riguardano le pubbliche relazioni. In particolare si occupano di coordinare e gestire i servizi di ufficio stampa (50% dei ricavi/compensi in media), coordinare e gestire i programmi e le azioni di comunicazioni per istituzioni, enti, organizzazioni (21%) e pianificare le relazioni con i diversi pubblici di riferimento (10%). Il mercato di riferimento e' costituito in maggior parte da societa' di capitali (68%), ma comprende anche enti pubblici, privati commerciali e non (9%) e in minima parte anche la pubblica amministrazione (6%). L'area di mercato e' piu' ampia rispetto alla media del settore estendendosi in molti casi oltre le tre regioni (34%) e oltre i confini nazionali (28%). La struttura organizzativa e' snella: i locali destinati all'esercizio dell'attivita' consistono in un ufficio di 50 mq. Si tratta in molti casi (45%) di lavoratori autonomi che generalmente utilizzano l'abitazione in uso promiscuo (40%); gli operatori del cluster sono rappresentati in prevalenza da ditte individuali (53%), e in misura inferiore da societa' di capitali (24%) e di persone (23%), e si avvalgono dell'attivita' del titolare coadiuvato eventualmente da qualche collaboratore (per un totale di circa 2 addetti), ma e' molto ridotto il ricorso al lavoro dipendente.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per compensi da attivita' di lavoro autonomo e ricavi da attivita' di impresa, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
e tutti i soggetti che presentano:
- costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: Imprese:
- valore aggiunto orario (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8).
Professionisti:
- resa oraria (compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti 6 * 40 * 45).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono stati selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 10 e 12; - dal 2° ventile, per i cluster 4 e 13; - dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9 e 11.
Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2° ventile, per i cluster 4 e 12; - dal 3° al 19° ventile, per i cluster 5, 9, 10, 11 e 13; - dal 3° ventile, per i cluster 7 e 8. Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo/compenso" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello provinciale" (7), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della "funzione di ricavo/compenso" le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo/compenso di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Infine, per i professionisti che svolgono l'attivita' in forma individuale, nella definizione della funzione di compenso, si e' tenuto conto anche della eventuale influenza sui risultati economici dell'impegno in attivita' di lavoro dipendente a tempo pieno o parziale. A tal fine, e' stata utilizzata una variabile dummy, relativa allo svolgimento di altre attivita', e ne e' stata analizzata l'interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". E' stato ottenuto, nell'applicazione della funzione di compenso, un valore correttivo per il coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 7.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 7.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (8); - la stima del ricavo/compenso di riferimento. Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 7.A.1
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITÀ DI IMPRESA SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0234 1,3520 1,0440 1,1654 1,0152 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartello- nistica -- -0,2510 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -- 0,1582 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progetta- zione di operazioni promozionali -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3962 1,0122 1,2912 2,0074 1,1317 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 207,4803 166,3386 245,7684 187,9371 173,2625 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,5237 1,3848 1,1931 1,1094 1,5707 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) -- 15.797,4305 28.375,5295 -- 18.250,5861 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 15.797,4305 28.375,5295 -- 18.250,5861 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -151,6908 -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -151,6908 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 6 7 8 9 10 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0391 1,1027 1,1069 1,1701 1,4551 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartello- nistica -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- 0,3464 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progetta- zione di operazioni promozionali -- -- 0,6873 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3675 1,5174 1,0251 1,6733 1,3001 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 258,6231 185,5181 193,5725 174,6579 182,5677 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0681 1,2872 1,1639 1,1090 0,9621 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) -- 17.502,1073 24.011,8816 16.499,9715 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 17.502,1073 24.011,8816 16.499,9715 -- --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 6 7 8 9 10 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITÀ DI IMPRESA SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0492 1,0466 1,0965 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartellonistica -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione di operazioni promozionali -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,4681 1,3039 1,3983 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 207,3545 149,7850 185,4972 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,2487 1,1059 1,5206 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 20.365,2736 22.004,1815 33.260,1826 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 20.365,2736 22.004,1815 33.260,1826 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato) bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -129,0809 -- -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarita' poco sviluppata -129,0809 -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro. ALLEGATO 7.A.2
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 4 5 6 7 8 ==================================================================== Radice guadrata del Valore dei beni strumentali 194,6943 179,6178 258,1512 179,9488 175,2931 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione immagine coordinata -- -144,8747 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione e gestione di operazioni promozionali -- -- -- 136,6885 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa ad altre attività di lavoro a tempo pieno o parziale -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per presta- zioni di lavoro dipendente 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Spese per collabo- ratori coordinati e continuativi 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Compensi corri- sposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Consumi 3,3050 4,6470 1,9627 5,2942 2,3971 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 3,3050 1,5339 1,9627 1,5038 2,3971 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 10 11 12 13 ==================================================================== Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 169,3909 176,1628 166,2910 175,3957 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione immagine coordinata -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione e gestione di operazioni promozionali -- -- -- --
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa ad altre attività di lavoro a tempo pieno o parziale -- -138,3791 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro dipendente 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Consumi 4,5990 3,3070 3,0595 4,0789 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 4,5990 2,6801 3,0595 2,0751 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 7.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domiciio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B:
- Mq dei locali destinati ad ufficio
QUADRO F:
- Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenza strategica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Pianificazione e gestione media: TV, cinema, stampa, radio, affissioni (strategica, selezione, pianificazione) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Creazione campagne pubblicitarie (televisive, cinematografiche, radiofoniche, stampa, affissioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione campagne pubblicitarie (televisive, cinematografiche, radiofoniche, stampa, affissioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Creazione cartellonistica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione cartellonistica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web/comunicazione multimediale - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione immagine coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da visita, brochure, opuscoli, volantini, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione immagine coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da visita, brochure, opuscoli, volantini, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione editoriale (magazines, house-organ, annual reports, monografie, cataloghi, depliants, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione editoriale (magazines, house-organ, annual reports, monografie, cataloghi, depliants, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione, costruzione e allestimento stand per fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Costruzione e allestimento stand per fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Allestimento stand per fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione di operazioni promozionali (al consumatore e al trade) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione e gestione di operazioni promozionali (al consumatore e al trade) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Servizi promopubblicitari (in-store, distribuzioni volantini, animazioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione di eventi speciali (congressi, convention, convegni, seminari, incentive & motivation, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione di eventi speciali (congressi, convention, convegni, seminari, incentive & motivation, ecc.) compresa l'eventuale fornitura di servizi congressuali - Modalita' di espletamento dell'attivita': Fornitura di servizi congressuali (segreteria congressuale, immagine coordinata dell'evento, logistica, traduzioni, hostess, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Coordinamento e gestione operativa di programmi e azioni di comunicazioni per istituzioni, enti, organizzazioni, imprese, ecc. - Modalita' di espletamento dell'attivita': Pianificazione delle relazioni con i media, le comunita' locali, la comunita' finanziaria, le istituzioni, gli enti sopranazionali, nazionali e locali, ecc. - Modalita' di espletamento dell'attivita': Coordinamento e gestione di servizi di ufficio stampa (organizzazione di conferenze stampa, stesura e diffusione di comunicati e documentazioni per la stampa, raccolta di rassegna stampa, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ricavi derivanti dalla vendita di espositori e stands per allestimenti di fiere mostre e congressi
QUADRO G:
- Elementi contabili specifici: Valore hardware e software - Elementi contabili specifici: Spese per licenze d'uso, canoni leasing e canoni di assistenza hardware e software - Altri elementi specifici: Provvigioni/commissioni da concessionari di spazi pubblicitari ed altri fornitori - Altri elementi specifici: Campagne televisive/cinematografiche - Altri elementi specifici: Campagne radiofoniche - Altri elementi specifici: Campagne stampa - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori coordinati e continuativi: Copywriter - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori coordinati e continuativi: Grafici - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori coordinati e continuativi: Art director - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori coordinati e continuativi: Responsabile progetti di relazioni pubbliche - numero
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestato attivita' nello studio/100 7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 8
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG83U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 92.61.2 - Gestione di piscine; - 92.61.3 - Gestione di campi da tennis; - 92.61.4 - Gestione di impianti polivalenti; - 92.61.5 - Gestione di altri impianti sportivi; - 92.61.6 - Gestione di palestre. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG83). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 5.449. I questionari restituiti sono stati 3.076, pari al 56,5% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul questionari questionari totale inviati restituiti questionari inviati ==================================================================== 92.61.2 - Gestione di piscine 385 272 70,6% -------------------------------------------------------------------- 92.61.3 - Gestione di campi da tennis 497 302 60,8% -------------------------------------------------------------------- 92.61.4 - Gestione di impianti polivalenti 976 436 44,7% -------------------------------------------------------------------- 92.61.5 - Gestione di altri impianti sportivi 1.128 512 45,4% -------------------------------------------------------------------- 92.61.6 - Gestione di palestre 2.463 1.554 63,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 5.449 3.076 56,5% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.318 questionari, pari al 42,8% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione dei ricavi secondo gli elementi contabili specifici (quadro G del questionario); - quadro I (sezione relativa alle aree attrezzate) non compilato; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.758.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2);
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di aree attrezzate e di specializzazione, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare dodici gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche delle aziende operanti nel comparto oggetto dello studio:
- presenza sia di impianti sportivi fortemente specializzati in un'unica disciplina, sia di impianti dove e' possibile svolgere due o piu' discipline sportive; - maggiore diffusione delle attivita' di tennis, palestra e nuoto; - dimensioni ampie, fortemente legate alle strutture con attivita' sportiva svolta all'aperto; - presenza di una diversa struttura organizzativa, pur con impianti della stessa tipologia, a seconda del diverso servizio fornito.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GESTIONE DI CAMPI DA TENNIS
NUMEROSITA': 102
Le aziende del cluster svolgono attivita' di gestione di impianti da tennis in una struttura di dimensioni medie costituita da 3.751 mq di superficie complessiva di cui 1.867 mq destinati all'attivita' fisica e sportiva all'aperto, 484 mq destinati all'attivita' al chiuso e spazi dedicati a spogliatoio limitati a 68 mq. Il 33% delle aziende osserva un periodo di apertura stagionale di 6 mesi. La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria (il 72%) ed e' impiegato nell'attivita' mediamente un addetto. Realizzano 19 corsi collettivi e 57 lezioni individuali di tennis, dai quali traggono il 10% dei ricavi; per il resto i ricavi sono realizzati prevalentemente dal noleggio dei campi (il 40%), dalle quote e tessere annuali (il 17%) e dai contratti di sponsorizzazione (5%), questi ultimi relativi, probabilmente, all'organizzazione di un evento a livello comunale/provinciale durante l'anno. La clientela e' costituita da privati/soci (91% dei ricavi), con una minima presenza di societa' sportive (4%). I costi sostenuti per la gestione dell'impianto sono inferiori alla media. Relativamente alle aree attrezzate sono presenti, nell'80% dei casi, 2-3 campi da tennis all'aperto e, nel 39% dei casi, 2 campi da tennis al chiuso.
CLUSTER 2 - GESTIONE DI PALESTRE CON OFFERTA DIFFERENZIATA DI ATTIVITA' SPORTIVE
NUMEROSITA': 282
Le aziende del cluster affiancano alle attivita' tipiche della palestra di fitness/body building l'offerta di altre specialita' sportive quali yoga, sport da combattimento, arti marziali, squash e nuoto e sono, per il 79%, organizzate in forma societaria. Svolgono attivita' di gestione di palestre in una struttura di dimensioni grandi per la tipologia in analisi, con 1.196 mq di superficie complessiva, di cui 521 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva al chiuso, 275 mq destinati ad attivita' all'aperto, 158 mq di spogliatoi, 45 mq di locali destinati ad ufficio e 11 mq di solarium/estetica/massaggi. Le attivita' prevalenti sono quelle tipiche delle palestre: ginnastica dolce e streching, aerobica e step, spinning e fitness, per le quali le aziende in analisi tengono rispettivamente 34, 86, 19 e 55 corsi collettivi. Sono presenti anche corsi di arti marziali (il 39% ne organizza 24), sport da combattimento (il 23% organizza 25 corsi), yoga e meditazione (il 12% organizza 27 corsi) e attivita' svolte in piscina: il 16% dei soggetti organizza corsi di ginnastica in acqua, il 9% organizza corsi di nuoto per adulti e il 16% per bambini. Tali attivita' sono svolte con l'ausilio di due istruttori ISEF, tre istruttori/insegnanti/maestri e con un addetto per la parte amministrativa. La modalita' di accesso alla struttura e', per il 74% dei ricavi, realizzata tramite quote e tessere (prevalentemente mensili, ma anche trimestrali e annuali). La tipologia della clientela e' costituita da privati/soci. I costi di pubblicita/propaganda, manutenzione e riparazione delle apparecchiature e dei macchinari, i costi di istruttori /insegnanti /maestri e di servizi esterni di pulizia risultano elevati. Coerentemente con l'attivita' esercitata, la dotazione strumentale e' ampia e costituita da 22 postazioni fitness/body building, 8 macchine cardio fitness, 5 spinning, 1 sauna e bagno turco. Le aree attrezzate rilevate sono: una palestra fitness/body building al chiuso e, nel 77% dei casi, 1-2 palestre per altre attivita'. Sono inoltre presenti: nel 10% dei casi, una piscina fino a 10 mt al chiuso e, nel 12% dei casi, una piscina da 10 a 25 mt al chiuso, mentre il 20% indica la presenza di 1-2 campi da squash.
CLUSTER 3 - GESTIONE DI PALESTRE DI MEDIE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 378
Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla gestione di palestre di medie dimensioni in cui l'attivita' svolta e' quella tradizionale delle palestre di fitness/body building e sono organizzate in forma societaria nel 72% dei casi. Hanno una struttura di dimensioni limitate: 513 mq di superficie complessiva di cui 326 mq destinati ad attivita' sportiva al chiuso, 97 mq di spogliatoi e 35 mq di uffici. Le attivita' svolte prevalentemente sono: ginnastica dolce e streching (24 corsi collettivi), aerobica e step (70 corsi), spinning (15 corsi) e fitness/body building (51 corsi), tramite l'ausilio di un istruttore ISEF e di un istruttore/insegnante/maestro. I ricavi vengono realizzati per il 73% tramite quote e tessere (prevalentemente mensili, ma anche trimestrali e annuali). La clientela e' costituita per il 97% da privati/soci. Fra le voci di spesa, oltre ai costi di manutenzione di apparecchi e macchinari e ai costi per insegnanti/maestri, presenti in misura limitata, importanti risultano quelli per pubblicita' e propaganda. La dotazione di beni strumentali e' ampia e composta da 23 postazioni fitness/body building, 8 macchine cardio fitness, 4 spinning e una sauna/bagno turco. Le aree attrezzate rilevate sono due palestre fitness/body building al chiuso.
CLUSTER 4 - GESTIONE DI PALESTRE DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 406
Le aziende appartenenti al cluster svolgono attivita' di gestione di palestre di piccole dimensioni e sono per il 58% dei casi ditte individuali e per il 42% societa'. Operano in strutture costituite da 310 mq di superficie complessiva, di cui 197 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva al chiuso e 48 mq destinati ad attivita' all'aperto, con 53 mq di spogliatoi e con l'impiego di un addetto. L'offerta e' caratterizzata dalla presenza di 17 corsi collettivi e 19 lezioni individuali di ginnastica dolce e stretching, 21 corsi di aerobica e step, 9 corsi di spinning e 19 corsi di fitness/body building, oltre alla ginnastica correttiva, presente in misura limitata. L'accesso alla palestra avviene tramite il pagamento di quote e tessere, che concorrono alla realizzazione del 73% dei ricavi (si tratta in prevalenza di tessere mensili, ma con una buona quota anche di tessere annuali e trimestrali). La restante parte dei ricavi e' realizzata oltre che con gli ingressi giornalieri (3%) anche con i corsi e le lezioni a pagamento (13%). La clientela e' costituita prevalentemente da privati/soci. La dotazione di beni strumentali e' coerente con le dimensioni e comprende: 16 postazioni fitness/body building, 4 macchine cardio fitness, 2 spinning. Le aree attrezzate sono costituite per l'86% dei soggetti da una palestra di fitness/body building al chiuso e per il 18% da una palestra per altre attivita' al chiuso.
CLUSTER 5 - GESTIONE DI PISTE DA MOTOCICLISMO/MOTOCROSS/GO-CART
NUMEROSITA': 19
Le imprese appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla gestione di piste da motociclismo/motocross/go-cart. L'84% dei soggetti e' organizzato in forma societaria e svolge l'attivita' in strutture costituite da 22.064 mq di superficie complessiva di cui 14.588 destinati ad attivita' all'aperto, 1.679 mq di parcheggio e 44 mq di bar, avvalendosi del lavoro di 1-2 addetti. Il 47% delle aziende appartenenti al cluster realizza un periodo di apertura stagionale di 5 mesi all'anno. Le aziende del cluster organizzano raramente corsi di motociclismo/motocross/go-cart. I ricavi sono realizzati con il noleggio di piste ed impianti (28%), il noleggio di attrezzature sportive (9%), l'organizzazione di eventi e manifestazioni sportive (7%), con contratti di sponsorizzazione (3%); quest'ultimi (probabilmente) per la realizzazione di eventi e manifestazioni a carattere regionale o nazionale. La tipologia della clientela e' costituita per l'83% da privati/soci e per il 5% da societa' sportive. Fra le spese risultano rilevanti i compensi corrisposti a terzi, i costi per manutenzione e riparazione di apparecchi e macchinari, per pubblicita' e propaganda e per polizze assicurative. Nei beni strumentali si rilevano la presenza per il 58% dei soggetti di 16 cart, mentre per le aree attrezzate e' coerentemente presente il campo o pista di motociclismo/motocross/go-cart.
CLUSTER 6 - NOLEGGIO DI IMPIANTI DI CALCETTO/BASKET/PALLAVOLO
NUMEROSITA': 81
Le aziende del cluster sono per il 72% organizzate in forma societaria e svolgono attivita' di gestione di impianti di calcetto/basket/pallavolo avvalendosi di un addetto all'attivita'. La struttura e' di dimensioni limitate con 3.300 mq di superficie complessiva, di cui 1.763 mq destinati ad attivita' all'aperto, 162 mq destinati ad attivita' al chiuso, 103 mq di spogliatoi e 14 mq di bar. L'attivita' prevalente consiste nel noleggio di impianti sportivi (il 66% dei ricavi), completata dall'erogazione di corsi e lezioni a pagamento (il 4%), dai contratti di sponsorizzazione (il 3%) e dalla gestione del bar (8%). Coerentemente con la prevalente attivita' di noleggio dei campi, l'organizzazione dei corsi ha una importanza limitata; infatti, solo il 12% dei soggetti appartenenti al cluster organizza corsi di calcio e calcetto e solo il 4% organizza corsi di basket/pallavolo. La tipologia della clientela comprende oltre che i privati (che apportano il 79% dei ricavi), anche societa' sportive (il 9%) e altri soggetti (il 9%). I costi sostenuti sono limitati e non si rileva la presenza di beni strumentali. Fra gli impianti il 23% dei soggetti indica un campo da calcetto /basket/pallavolo al chiuso, mentre il 74% indica 2 campi da calcetto/basket/pallavolo all'aperto.
CLUSTER 7 - GESTIONE DI CAMPI DA GOLF
NUMEROSITA': 37
Il cluster e' caratterizzato dall'attivita' di gestione di campi da golf, svolta per il 78% da societa' all'interno di una struttura molto grande e articolata, costituita da 38.952 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 161 mq di spogliatoio, 33 mq di bar, 60 mq di ristorante al coperto, 78 mq di sale riunioni e 12 mq di punto vendita. L'attivita' e' svolta con l'impiego di 5 addetti, fra i quali si evidenzia la presenza di 1 amministrativo ed 1 istruttore/insegnante/maestro. Il 30% dei soggetti appartenenti al cluster indica un periodo di apertura di 8 mesi l'anno. La gestione dei campi da golf comporta anche l'organizzazione di corsi collettivi di questa specialita' (mediamente due) o di lezioni individuali (mediamente 64), attivita' queste con cui le aziende del cluster realizzano pero' una minima parte dei ricavi; la parte piu' importante e' realizzata, invece, tramite l'iscrizione annuale alla struttura (quote e tessere annuali rappresentano il 27% dei ricavi), il noleggio di impianti sportivi (il 13%), il noleggio di attrezzature sportive (il 3%), la vendita di articoli di abbigliamento (3%), l'organizzazione di eventi e manifestazioni (3%) ed i contratti di sponsorizzazione (3%). Particolarmente elevata risulta la voce altri ricavi (il 24%) che probabilmente puo' essere ricondotta agli ingressi giornalieri (o degli ospiti di soci del club, o di tesserati alla federazione non iscritti al club). La tipologia di clientela e' rappresentata per l'84% da privati/soci, per il 9% da societa' sportive. Coerentemente con l'attivita' svolta, i consumi di acqua sono molto elevati (11.313 mc), cosi' come i costi di assicurazione, di pubblicita' e propaganda, di manutenzione e riparazione di apparecchiature e macchinari, i costi per istruttori e insegnanti, i compensi corrisposti a terzi, i servizi esterni di pulizia, i servizi esterni di giardinaggio. Il 27% delle imprese del cluster organizza eventi sportivi comunali/provinciali, il 27% organizza eventi regionali, il 35% ospita eventi nazionali e solo il 14% ospita 2 eventi internazionali all'anno. Fra i beni strumentali si rileva la presenza di 5 cart, mentre per quanto riguarda i campi, l'81% delle aziende del cluster indica la presenza di 1-2 campi da golf pratica, il 16% indica un campo executive, il 59% indica un campo fino a 18 buche, l'8% un campo da 8 buche e solo il 5% un campo con oltre 18 buche. Da sottolineare che per il 14% dei soggetti e' presente anche una piscina all'aperto tra i 10 ed i 25 mt.
CLUSTER 8 - GESTIONE DI CENTRI DI EQUITAZIONE/MANEGGI
NUMEROSITA': 18
Il cluster raggruppa le imprese che gestiscono centri di equitazione o maneggi e sono organizzate per l'83% dei casi in societa'; operano in strutture di 22.000 mq di superficie totale di cui 18.692 destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 573 mq destinati all'attivita' al chiuso, 16 mq di bar, 43 mq di attivita' ricreative, 61 mq di sale riunioni e 850 mq di parcheggio, con l'impiego di due addetti. Nel 22% dei casi si tratta di strutture stagionali con un periodo di apertura di 6 mesi. L'attivita' all'interno di strutture di questa tipologia comporta la realizzazione dei ricavi da quote e tessere pluriennali (il 6% dei ricavi) e annuali (l'11% dei ricavi), da corsi e lezioni di equitazione a pagamento (mediamente 86 lezioni all'anno che concorrono alla realizzazione del 7% dei ricavi), dall'affitto dei locali per manifestazioni (il 6%), da contratti di sponsorizzazione (il 5%), ma la voce piu' importante e' relativa ad altri ricavi che incide per il 50%. Si tratta probabilmente o degli ingressi giornalieri (normalmente realizzati dai maneggi), o della custodia di cavalli di proprieta' di privati, che non sempre dispongono di stalle dove tenere l'animale, lasciato spesso in cura presso un centro di equitazione. La clientela e' prevalentemente costituita da privati/soci (il 63% dei ricavi). Il 17% dei soggetti organizza eventi sportivi regionali ed un altro 17% organizza eventi a livello nazionale. Si rileva la presenza di 6 cavalli e come aree attrezzate sono presenti un maneggio al chiuso e 2 maneggi all'aperto.
CLUSTER 9 - GESTIONE DI IMPIANTI POLISPORTIVI
NUMEROSITA': 189
La caratteristica delle imprese del cluster e' di gestire impianti misti, con presenza di campi relativi a diverse discipline sportive: il 29% indica la presenza di una palestra fitness, il 16% la presenza di 1-2 palestre per altre attivita' (yoga, sport da combattimento, arti marziali), il 15% una vasca tra 10-25 mt al chiuso, l'11% una vasca della stessa tipologia ma all'aperto, il 30% dispone di 1-2 campi da calcetto/basket/pallavolo al chiuso, circa il 50% di 2 campi della stessa tipologia ma all'aperto, il 19% indica la presenza di un campo di calcio, il 30% la presenza di 3 campi da tennis al chiuso, il 47% dispone di 3 campi da tennis all'aperto. Si tratta di imprese, organizzate in societa' nell'81% dei casi, che operano in strutture di 8.629 mq di superficie complessiva, di cui 4.119 mq destinati all'attivita' fisica e sportiva all'aperto, 917 mq destinati all'attivita' al chiuso, 213 mq di spogliatoi, 31 mq di bar e 40 mq di ufficio, avvalendosi, per lo svolgimento dell'attivita', di 3 addetti. Il 24% dei soggetti realizza un'apertura stagionale della durata di 8-9 mesi. La presenza di campi relativi a diverse specializzazioni, fa si' che l'attivita' realizzata sia frammentata fra le diverse discipline. Si rileva infatti che il 14% dei soggetti organizza corsi collettivi di ginnastica dolce e streching, il 13% corsi di aerobica e step, l'8% corsi di nuoto per adulti ed il 12% per bambini, il 7% corsi di calcio e calcetto, il 21% corsi di tennis ed il 13% lezioni individuali di tennis. La modalita' prevalente di accesso alla struttura e' il noleggio dei campi, grazie al quale le aziende del cluster realizzano il 57% dei ricavi; per il resto si evidenzia la presenza di quote e tessere (tendenzialmente annuali che concorrono alla realizzazione del 6% dei ricavi), di corsi e lezioni a pagamento (5%), di noleggio di attrezzature sportive (2%) e di contratti di sponsorizzazioni (4%). Il bar determina per il 28% dei soggetti il 12% dei ricavi. La tipologia della clientela e' composta per il 62% da privati/soci, per il 22% da societa' sportive e per il 4% da enti locali convenzionati. Fra i costi risultano rilevanti quelli sostenuti per la manutenzione di apparecchiature e macchinari, i costi per istruttori /insegnanti/maestri e i costi esterni di pulizia. Il personale specializzato e' composto da due istruttori, dei quali uno ISEF, mentre i beni strumentali risultano limitati a 4 postazioni di fitness/body building e 1-2 macchine cardio fitness.
CLUSTER 10 - GESTIONE DI PISCINE
NUMEROSITA': 110
Le aziende del cluster svolgono attivita' di gestione di piscine in una struttura di 4.956 mq di superficie totale di cui 1.758 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 688 mq destinati ad attivita' al chiuso, 286 mq di spogliatoi, 10 mq per estetica e solarium, 5 mq per la fisioterapia e 50 mq di bar. Si tratta di imprese organizzate in forma societaria (l'88%) che impiegano, per lo svolgimento dell'attivita' un responsabile tecnico, 2 istruttori ISEF e 9 istruttori/insegnanti/maestri. Il 58% delle aziende del cluster svolge attivita' stagionale, con un periodo di apertura di 6 mesi. La gestione di tali impianti comprende la realizzazione di corsi collettivi di ginnastica in acqua (24), di nuoto per adulti (71) e per bambini (75) oltre a due corsi per immersioni. I ricavi sono realizzati tramite ingressi giornalieri (27%), corsi e lezioni a pagamento (il 22%), quote e tessere mensili (7%), quote e tessere trimestrali (5%). Per un terzo dei soggetti si rileva la presenza di ricavi derivanti dall'attivita' di bar pari al 20%. La tipologia della clientela e' fortemente diversificata: oltre ai privati/soci (73%), si rilevano le societa' sportive (9%), gli enti locali convenzionati (9%) e le scuole (4%). Coerentemente con l'attivita' svolta, i consumi di acqua risultano molto elevati, cosi' come elevati risultano i costi di manutenzione piscine, i costi per istruttori ed insegnanti, i compensi corrisposti a terzi ed i costi esterni di pulizia. Fra le aree attrezzate si rileva la presenza di una vasca fino a 10 mt al chiuso per il 32% dei soggetti, mentre il 21% indica la presenza di una vasca della stessa tipologia ma all'aperto; il 67% dispone di 1-2 vasche fra i 10 ed i 25 mt al chiuso, mentre il 32% indica una vasca della stessa tipologia ma all'aperto; il 10% dispone di una vasca oltre i 25 mt al chiuso ed il 25% una vasca della stessa tipologia ma all'aperto.
CLUSTER 11 - GESTIONE DI IMPIANTI CON PISTE DI PATTINAGGIO/HOCKEY SUL GHIACCIO
NUMEROSITA': 18
Il cluster raggruppa le imprese che gestiscono impianti sportivi con piste di pattinaggio/hockey sul ghiaccio; in alcuni casi sono presenti anche campi relativi ad altre specialita' sportive, quali tennis, campi da calcetto/basket/pallavolo e pattinaggio a rotelle. Organizzate per il 72% dei casi in societa', le aziende del cluster operano in strutture di 4.008 mq di superficie totale di cui 2.377 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 856 mq destinati ad attivita' al chiuso, 183 mq di spogliatoi, 76 mq di ufficio e 85 mq di bar, con l'ausilio di cinque addetti, fra i quali un responsabile tecnico. Il 56% delle aziende del cluster apre la struttura stagionalmente per un periodo di 7 mesi. Il 28% dei soggetti organizza corsi collettivi di pattinaggio e l'11% corsi di hockey. I ricavi derivano dal noleggio degli impianti sportivi (12%), dal noleggio di attrezzature sportive (11%), dal noleggio di piste sportive (8%), dall'affitto di locali per manifestazioni (6%). Il 22% dei ricavi sono relativi alla voce altro, probabilmente riconducibili agli ingressi giornalieri dei privati. Il 44% dei soggetti realizza il 31% dei ricavi dalla gestione del bar. La tipologia della clientela e' costituita da privati per l'87% e societa' sportive per il 10%. Elevati risultano i costi per manutenzione e riparazione delle apparecchiature e macchinari e i costi per istruttori/insegnanti/maestri. Il 39% ha una pista di pattinaggio su ghiaccio al chiuso ed il 72% una pista di pattinaggio su ghiaccio all'aperto (prevalentemente localizzati nelle regioni settentrionali).
CLUSTER 12 - GESTIONE DI COMPLESSI SPORTIVI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 113
Le imprese del cluster svolgono attivita' di gestione di complessi sportivi di grandi dimensioni all'interno dei quali e' possibile praticare diverse specialita' sportive. Si tratta di societa' per l'80% dei casi che gestiscono una struttura articolata composta da 11.787 mq di superficie complessiva, di cui 5.175 destinati all'attivita' fisica e sportiva all'aperto e 554 destinati all'attivita' al chiuso, 247 mq di spogliatoi, 14 mq di estetica e solarium, 51 mq di bar al chiuso, 44 mq di bar al aperto, 45 mq di ristorante al chiuso, 20 mq di ristorante all'aperto e 108 mq di attivita' ricreative. L'attivita' e' svolta avvalendosi di un istruttore ISEF e 6 istruttori/insegnanti/maestri, oltre ad un addetto amministrativo, un custode ed un cameriere/barman. La stagionalita' e' presente nel 53% delle strutture, che realizzano un periodo di apertura di tre/quattro mesi. L'attivita' e' molto articolata e diversa a seconda della struttura: si rilevano infatti corsi collettivi di ginnastica dolce e streching, aerobica e step, di fitness e body building, di ginnastica in acqua, di nuoto per adulti e per bambini, di calcio e calcetto, corsi e lezioni individuali di tennis. L'accesso alla struttura e' realizzato tramite quote e tessere annuali (il 9% dei ricavi), trimestrali (il 3%), mensili (4%), ingressi giornalieri in piscina (31%), corsi e lezioni a pagamento (8%), noleggio di impianti sportivi (5%). Rilevanti risultano i ricavi derivanti dal bar (il 17%) e dalla gestione del ristorante (7%). La tipologia della clientela e' costituita per il 92% da privati. I costi sostenuti per la gestione dell'impianto risultano rilevanti, in particolare si evidenziano quelli per la manutenzione delle piscine, i costi per insegnanti/istruttori/maestri, per i servizi esterni di pulizia e per il servizio di giardinaggio. La composizione di questi impianti, in termini di presenza di campi relativi alle diverse specialita' sportive, e' molto articolata: il 23% delle aziende indica una palestra fitness/body building, il 13% una palestra per altre attivita' (yoga, sport da combattimento, arti marziali, etc.); il 18% dispone di una vasca fino a 10 mt al chiuso ed il una vasca della stessa tipologia ma all'aperto, il 28% indica 1-2 vasche fra 10 e 25 mt al chiuso ed il 58% una vasca della stessa tipologia ma all'aperto, il 24% dispone di una vasca oltre 25 mt all'aperto; il 62% indica 1-2 campi da calcetto/basket/pallavolo, l'11% un campo di calcio; il 20% delle aziende indica due campi da tennis al chiuso ed il 47% indica tre campi da tennis all'aperto.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000) - resa del capitale = (ricavi / valore dei beni strumentali).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono state escluse imprese, per i cluster 5, 7, 8, 11; - dal 3° al 19° ventile, per il cluster 12; - dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 6, 9, 10; - dal 5° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 6° al 19° ventile, per il cluster 4. Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono state escluse imprese, per i cluster 5, 7, 8, 11; - dal 2° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 12. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 8.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG83U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0917 1,2438 1,2808 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 0,7771 1,1794 1,7448 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" -- 97,6008 97,6251 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,2007 1,9336 1,3412 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 5.422,4813 17.385,7291 11.414,3264 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 5.422,4813 17.385,7291 11.414,3264 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- 12,0434 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso 155,2879 -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto 3.117,3274 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso 4.466,1599 -- -- --------------------------------------------------------------------
==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,5290 1,7436 1,1661 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,1939 1,7436 0,8886 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 63,1475 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,8986 1,7436 0,8886 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 9.242,2681 -- 14.010,8900 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 9.242,2681 -- 14.010,8900 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso 12,3678 -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- 87,6846 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto -- -- 4.839,3644 -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3737 1,8357 1,7411 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,5764 1,8357 0,8013 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 90,0699 -- 65,3072 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,3737 1,8357 1,771 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- 20.230,6962 -------------------------------------------------------------------- Collaboratoti dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 20.230,6962 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- --------------------------------------------------------------------
==================================================================== VARIABILI CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3193 1,2829 1,2738 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,3685 1,2829 1,4775 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" -- -- 38,7026 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,4630 1,2829 1,2839 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 16.466,3727 -- 17.861,7313 -------------------------------------------------------------------- Collaboratoti dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 16.466,3727 -- 17.861,7313 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- 93,96790 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- 93,96790 -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) 5.822,6752 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) 17.796,6945 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 8.B
VARIABILI DELL'ANALISI DI DICRIMINANTE
QUADRO B:
- Mq destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception (esclusi i magazzini) - Mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva all'aperto - Mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva al coperto/chiuso - Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto - Mq destinati esclusivamente a ristorante al coperto/chiuso - Mq destinati esclusivamente a ristorante all'aperto
QUADRO G: - Tipologia clientela: Servizio Sanitario Nazionale per attivita' in convenzione - Tipologia clientela: Enti locali convenzionati - Tipologia clientela: Societa' sportive - Tipologia clientela: Scuole - Tipologia clientela: Altri - Elementi contabili specifici: Quote e tessere trimestrali stipulate nel 1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Quote e tessere mensili stipulate nel 1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Altre quote e tessere stipulate nel 1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Ingressi giornalieri a pagamento per la piscina - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Noleggio impianti sportivi - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Noleggio attrezzature sportive - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Estetica (solarium e massaggi) - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Fisioterapia - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Bar (esclusi gli integratori alimentari) - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Ristorante (esclusi gli integratori alimentari) - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Contratti di sponsorizzazione - % sui ricavi - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili professionali: Responsabile tecnico - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili professionali: Istruttori ISEF - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili professionali: Istruttori, insegnanti, maestri, ecc.
QUADRO I: - Aree attrezzate: Palestra-fitness/body-building - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Palestra-fitnes s/body-building - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Altre palestre (yoga, ginnastica, pugilato, scherma, piste da ballo, ecc.) - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Altre palestre (yoga, ginnastica, pugilato, scherma, piste da ballo, ecc.) - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Vasche fino a 10 metri - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Vasche fino a 10 metri - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Vasche oltre i 10 metri fino a 25 metri - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Vasche oltre i 10 metri fino a 25 metri - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Vasche oltre i 25 metri - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Vasche oltre i 25 metri - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di calcio - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di baseball - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di hockey - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi di hockey - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di squash - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi di squash - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di rugby - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Parete di free climbing - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Parete di free climbing - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista per skateboard - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista per skateboard - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista di pattinaggio a rotelle - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista di pattinaggio a rotelle - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf pratica - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf executive per 3 - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf fino a 8 buche - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf oltre 8 buche e fino a 18 buche - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf oltre 18 buche - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista di atletica - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista di atletica - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Poligono - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Poligono - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Maneggio - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Maneggio - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da bocce - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi da bocce - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi o piste di motociclismo, motocross o go-cart - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da tennis - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi da tennis - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Piste di bowling - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Piste di pattinaggio/hockey su ghiaccio - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Piste di pattinaggio/hockey su ghiaccio - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Posti barca - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Posti barca - Numero all'aperto
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti(ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci
6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 9
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG85U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 92.34.1 - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili; La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG85). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.234. I questionari restituiti sono stati 963, pari al 43,1% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 302 questionari, pari al 31,4% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai principali servizi offerti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 661.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I criteri in base ai quali risultano classificati i soggetti appartenenti a questo settore riguardano i diversi aspetti che connotano tali organizzazioni, i principali sono:
- l'aspetto dimensionale (le superfici destinate all'esercizio dell'attivita', interne ed esterne, e quelle destinate all'erogazione di servizi specifici quali bar o parcheggi, la capienza massima quando significativa, il numero di titoli di accesso emessi nell'anno, il numero di addetti, l'ammontare annuo di alcune voci di spesa caratteristiche dell'attivita' e la dotazione di beni strumentali per tipologia e numerosita); - la tipologia di attivita' svolta; - i principali servizi offerti (intrattenimento e spettacolo, bar, ristorante, ecc.); - la stagionalita'.
In base a questi criteri sono state identificate le seguenti principali tipologie di cluster:
================================================================= ASPETTO TIPOLOGIA DI SERVIZI STAGIONALITÀ DIMENSIONALE ATTIVITÀ OFFERTI ================================================================= Piccola dimensione Discoteca Ristorante Apertura stagionale (2, 7) (1, 2, 4, 6) (1) (4) ----------------------------------------------------------------- Grande dimensione Night club (5, 6) (3) ----------------------------------------------------------------- Sala da ballo (5, 7) -----------------------------------------------------------------
CLUSTER 1- DISCOTECHE CON SERVIZIO DI RISTORANTE
NUMEROSITA': 42
Il presente cluster e' formato da locali notturni che si caratterizzano per l'offerta di un servizio ristorante. Per lo piu' questi locali svolgono attivita' di discoteca (mediamente per il 68% dei ricavi). Si tratta di locali di media dimensione, con una capienza massima mediamente pari a 665 persone e con una superficie complessiva interna di 989 mq, di cui 48 mq destinati a bar, in cui sono collocati in media due punti bar, e 120 mq ad aree pista e palcoscenico. La meta' di questi locali dispone anche di spazi esterni per 1.428 mq e di parcheggi riservati alla clientela pari a 2.932 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a quattro unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: barman, cameriere ai tavoli e cuoco o aiuto cuoco o pizzaiolo. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc jockey, musicisti e cantanti. Il servizio di ristorante occupa in media una superficie interna pari a 97 mq, oltre a 38 mq destinati alla preparazione di alimenti e dispone mediamente di 65 posti a sedere. Tra i beni strumentali dedicati alla ristorazione si segnalano: due forni elettrici, due piastre da cucina, 1.800 litri di frigoriferi, una o due lavastoviglie e due macchine del ghiaccio. L'attivita' di ristorazione serve in media 2.219 pasti all'anno, da cui questi soggetti traggono ricavi pari a solo il 19% del totale. La quota maggiore di ricavi deriva per il 48% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 17.800, quello senza e' pari a 1.400), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (88% dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (36%), dalla musica riprodotta su base (33%), dal pianobar (24%) e dai concerti dal vivo (21%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede una o due cabine/postazioni per DJ/banchi per mixaggio, dieci casse acustiche, tredici tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una o due piste da ballo. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per pubblicita' e propaganda pari a 13.600 euro, spese per gruppi musicali e orchestre pari a 11.700 euro e compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a 7.300 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 24.000 euro.
CLUSTER 2- DISCOTECHE DI PICCOLA DIMENSIONE
NUMEROSITA': 160
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di discoteca (mediamente per il 90% dei ricavi). La dimensione e' mediamente piccola, infatti in media la capienza massima e' pari a 327 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 472 mq, inferiore a quella di settore, di cui circa 41 mq destinati a bar e 94 mq ad aree pista e palcoscenico. Il 42% di questi locali dispone anche di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 1.452 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a due o talvolta tre unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: cassiere o maschera, addetto alla sicurezza e barman. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc jockey. La quota maggiore di ricavi deriva per il 61% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 13.500, quello senza e' pari a 1.100), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 24%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (92% dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (32%) e dalla musica riprodotta su base (29%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede una cabina/postazione per DJ/banchi per mixaggio, otto casse acustiche, tredici tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una o piu' raramente due piste da ballo. Il bar, che generalmente e' organizzato in uno o piu' spesso due punti di servizio, dispone mediamente di: 784 litri di frigoriferi, una o talvolta due lavastoviglie e una o due macchine del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per pubblicita' e propaganda pari a 5.600 euro, compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a 4.700 euro e spese per gruppi musicali e orchestre pari a 3.100 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 15.100 euro.
CLUSTER 3 - NIGHT CLUB
NUMEROSITA': 105
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di night club (mediamente per il 97% dei ricavi). La dimensione e' mediamente piccola, infatti in media la capienza massima e' pari a 160 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 365 mq, di cui circa 35 mq destinati a bar e 45 mq ad aree pista e palcoscenico. I locali dispongono anche di uno o due camerini/spogliatoi. Quasi la meta' di questi locali dispone di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 865 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a sette unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: barman, cameriere ai tavoli e cassiere o maschera. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con ragazze/i immagine o cubiste/i, animatori/presentatori e disc jockey. La quota maggiore di ricavi deriva per il 58% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di tali titoli e' mediamente pari a 5.200), mentre il servizio bar, generalmente organizzato in un solo punto, partecipa ai ricavi per il 40%, e pratica i piu' alti prezzi medi del settore per le consumazioni alcoliche non comprese nel titolo di accesso. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' lo striptease/lap-dance (80% dei soggetti) e la musica riprodotta su base (58%), seguite dalla discoteca proposta commerciale (24%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede una cabina/postazione per DJ/banchi per mixaggio, cinque o sei casse acustiche, dieci tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una pista da ballo. Tra i beni strumentali dedicati al bar mediamente sono dichiarati: 540 litri di frigoriferi, una lavastoviglie e una macchina del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenuti compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a circa 4.000 euro e spese per pubblicita' e propaganda pari a 3.300 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 14.700 euro.
CLUSTER 4- DISCOTECHE CON APERTURA STAGIONALE
NUMEROSITA': 76
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di discoteca (mediamente per il 94% dei ricavi) con apertura stagionale (fino a massimo 6 mesi). La capienza massima e' mediamente pari a 721 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 769 mq, nella media del settore, mentre quella esterna, dichiarata dal 66% dei soggetti, e' pari a 1.158 mq. Gli spazi interni destinati a bar sono in media pari a circa 70 mq, quelli destinati ad aree pista e palcoscenico interni sono in media pari a 95 mq e quelli esterni, laddove presenti, a 186 mq. Il 64% di questi locali dispone anche di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 2.927 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a quattro unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai tavoli. Inoltre, si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc jockey. La quota maggiore di ricavi deriva per il 70% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 10.200, quello senza e' pari a 2.300), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 18%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (93% dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (36%) e dalla musica riprodotta su base (26%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede una o talvolta due cabina/postazione per DJ/banchi per mixaggio, nove casse acustiche, undici tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una o due piste da ballo. Il bar, che e' organizzato in due o tre punti di servizio, dispone mediamente di 1.165 litri di frigoriferi, una o talvolta due lavastoviglie e una o due macchine del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per pubblicita' e propaganda pari a 7.000 euro e compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a 6.400 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 14.300 euro.
CLUSTER 5 - SALE DA BALLO DI GRANDE DIMENSIONE
NUMEROSITA': 49
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in prevalenza attivita' di sala da ballo con orchestra (mediamente per il 70% dei ricavi). La dimensione e' mediamente grande, infatti la superficie complessiva interna e' pari a 1.670 mq, di cui circa 74 mq destinati a bar e 293 mq ad aree pista e palcoscenico. I locali dispongono anche di due o tre camerini/spogliatoi. La meta' di questi locali dispone anche di spazi esterni di superficie mediamente pari a 1.617 mq e il 71% dispone di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 5.610 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a cinque unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai tavoli. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con cantanti, disc jockey , ragazze/i immagine e cubiste/i e animatori/presentatori. La quota maggiore di ricavi deriva per il 67% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 28.600, quello senza e' pari a 19.900), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' piuttosto ampia e riguarda le orchestre (90% dei soggetti), seguita da balera/sala liscio (86%), dalla discoteca proposta commerciale (71%) e dalla musica riprodotta su base (47%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede circa due cabine/postazioni per DJ/banchi per mixaggio, quattordici casse acustiche, ventuno tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, due o tre piste da ballo e un palcoscenico. Il bar, che generalmente e' organizzato in due o piu' spesso tre punti di servizio, dispone mediamente di: 1.988 litri di frigoriferi, due lavastoviglie e due macchine del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per gruppi musicali e orchestre pari a 122.750 euro e spese per pubblicita' e propaganda pari a 18.700 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 44.700 euro.
CLUSTER 6 - DISCOTECHE DI GRANDE DIMENSIONE
NUMEROSITA': 87
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in prevalenza attivita' di discoteca (il 93% dei ricavi). La dimensione e' mediamente grande, infatti la capienza massima e' pari a 1.290 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 1.512 mq, di cui circa 100 mq destinati a bar e 252 mq ad aree pista e palcoscenico. I locali dispongono anche di due camerini/spogliatoi. Il 66% di questi locali dispone anche di spazi esterni di superficie mediamente pari a 1.842 mq e il 67% dispone di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 5.668 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a sette unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai tavoli. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc jockey, ragazze/i immagine e cubiste/i e animatori/presentatori. La quota maggiore di ricavi deriva per il 61% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' pari a circa 60.600, quello senza e' pari a 6.400), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' ampia e riguarda la discoteca proposta commerciale (94% dei soggetti) e quella proposta tendenza (52%), la musica riprodotta su base (47%), le proiezioni audio/video (23%), i concorsi di bellezza (20%), le orchestre (20%), i concerti dal vivo (20%) e le sfilate di moda (18%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede due o tre cabine/postazioni per DJ/banchi per mixaggio, ventidue casse acustiche, trentatre' tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, due o tre piste da ballo. Il bar, che generalmente e' organizzato in quattro punti di servizio, dispone mediamente di: 2.085 litri di frigoriferi, tre lavastoviglie e tre macchine del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per pubblicita' e propaganda pari a 36.400 euro e compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a 29.400 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 71.300 euro.
CLUSTER 7 - SALE DA BALLO DI PICCOLA DIMENSIONE
NUMEROSITA': 103
Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in prevalenza attivita' di sala da ballo con orchestra (mediamente per il 90% dei ricavi). La dimensione e' mediamente piccola, infatti la superficie complessiva interna e' pari a 651 mq, di cui circa 27 mq destinati a bar e 146 mq ad aree pista e palcoscenico. La meta' dei locali dispone anche di un camerino/spogliatoio. Il 38% di questi locali dispone anche di spazi esterni di superficie mediamente pari a 563 mq e il 61% dispone di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 2.270 mq. Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a due unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni: cassiere o maschera e barman. La quota maggiore di ricavi deriva per il 66% da intrattenimento e spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 9.800, quello senza e' pari a 3.300), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi per il 14%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta prevalente e' la balera/sala liscio (90% dei soggetti), seguita da orchestre (70% dei soggetti) e dalla discoteca proposta commerciale (29%). La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e spettacolo in media prevede spesso una cabina/postazione per DJ/banchi per mixaggio, cinque casse acustiche, sette tra fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, una pista da ballo e generalmente un palcoscenico. Il bar, che generalmente e' organizzato in uno o raramente due punti di servizio, dispone mediamente di: 814 litri di frigoriferi, una lavastoviglie e una macchina del ghiaccio. A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per gruppi musicali e orchestre pari a 25.900 euro e spese per pubblicita' e propaganda pari a 3.100 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 12.100 euro.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi) /(numero addetti (5) * 1.000); - incidenza dei costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / ricavi; - rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / giacenza media (6)
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2 e 4; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6; - dal 1° ventile, per i cluster 1 e 5; - dal 2° ventile, per i cluster 3 e 7. Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4 e 7; - dal 1° al 17° ventile, per il cluster 2; - fino al 19° ventile, per il cluster 5; - fino al 18° ventile, per il cluster 6. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3° al 19° ventile, per il cluster 2; - dal 2° ventile, per i cluster 3 e 7; - dal 1° ventile, per i cluster 1, 4, 5 e 6. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5. Nell'allegato 9.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 9.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG85U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 1,7716 1,9009 1,2629 1,7637 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "quota fino a 35 mila euro -- -- 1,8760 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,8729 1,0381 1,2283 1,5457 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1798 1,8589 0,9109 1,5457 -------------------------------------------------------------------- Diritti di autore versati alla SIAE -- 0,8651 1,3462 1,9012 -------------------------------------------------------------------- Spese di pubblicità e propaganda -- 2,3705 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese sostenute per gli addetti alla sicurezza e per i/le "selector" (personale non dipendente) -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.985,8860 12.652,7325 14.076,4434 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG85U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0910 1,6195 1,2318 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "quota fino a 35 mila euro" -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,7332 0,9740 1,5478 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1228 1,2247 0,9388 -------------------------------------------------------------------- Diritti di autore versati alla SIAE 1,9335 1,9947 1,7511 -------------------------------------------------------------------- Spese di pubblicità e propaganda -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese sostenute per gli addetti alla sicurezza e per i/le "selector" (personale non dipendente) -- 2,9672 -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 12.276,3415 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 9.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero amministratori non soci
QUADRO B:
- Numero di punti bar interni/esterni alla struttura - Mq spazi complessivi interni abitualmente destinati a ristorante - Mq spazi complessivi esterni destinati alle aree di pista ed aree palcoscenico - Mq spazi destinati alla preparazione di alimenti (cucina /laboratorio) - Mq di spazi destinati ad uso ufficio/segreteria - Apertura attivita' (1 fino a 3 mesi; 2 fino a 6 mesi; 3 fino a 9 mesi; 4 annuale)
QUADRO F:
- Tipologia di attivita': Discoteca - Tipologia di attivita': Sala da ballo con orchestra (liscio, latino-americana, balera, ecc.) - Tipologia di attivita': Night clubs (locale notturno con permesso di arte varia) - Principali servizi offerti: Ristorante (consumazioni non comprese in F10) - Altri servizi accessori: Servizio ristorante - Tipologia di intrattenimento: Discoteca proposta commerciale - Tipologia di intrattenimento: Discoteca proposta tendenza - Tipologia di intrattenimento: Balera, sala liscio, ecc. - Tipologia di intrattenimento: Orchestre - Tipologia di intrattenimento: Striptease /lap-dance
QUADRO G:
- Elementi contabili specifici: Spese sostenute per polizze assicurative - Elementi Contabili specifici: Spese di pubblicita' e propaganda - Elementi Contabili specifici: Spese sostenute per gruppi musicali ed orchestre (escluso G10) - Elementi Contabili specifici: Numero di titoli di accesso a pagamento emessi nell'anno comprensivi di consumazione - Elementi Contabili specifici: Numero di titoli di accesso gratuiti rilasciati nell'anno - Elementi Contabili specifici: Diritti di autore versati alla SIAE - Elementi Contabili specifici: Numero di posti a sedere abitualmente destinati al ristorante - Addetti: Addetti alla sicurezza - Addetti alla ristorazione: Cuochi - Addetti alla ristorazione: Aiuto cuochi - Addetti alla ristorazione: Pizzaioli
QUADRO I:
- Beni strumentali: Fari motorizzati, luci stroboscopiche, luci al wood - Beni strumentali: Impianti, strumenti per effetti speciali (bolle, fumo, rumori, neve, coriandoli) - Beni strumentali: Piste da ballo - Beni strumentali: Forni elettrici (capacita' complessiva in numero teglie) - Beni strumentali: Macchina del ghiaccio
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6 Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2 7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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