Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 21 febbraio 2003
Approvazione di n. 9 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi: a) Studio di settore SG 38 U - Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio, codice di attivita' 52.71.0; b) Studio di settore SG 42 U - Agenzie di concessione di spazi pubblicitari, codice di attivita' 74.40.2; c) Studio di settore SG 76 U - Servizi di ristorazione in self-service, codice di attivita' 55.30.4; Mense, codice di attivita' 55.51.0; Fornitura di pasti preparati, codice attivita' 55.52.0; d) Studio di settore SG 77 U - Trasporti marittimi, codice di attivita' 61.11.0; Trasporti costieri, codice di attivita' 61.12.0; Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti lagunari), codice di attivita' 61.20.0; Altre attivita' connesse ai trasporti per via d'acqua, codice di attivita' 63.22.0; e) Studio di settore SG 79 U - Noleggio di autovetture, codice di attivita' 71.10.0; Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri, codice di attivita' 71.21.0; Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali, codice di attivita' 71.22.0; f) Studio di settore SG 81 U - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore, codice di attivita' 45.50.0; Noleggio di macchinari e di attrezzature per lavori edili e di genio civile, codice di attivita' 71.32.0; g) Studio di settore SG 82 U - Studi di promozione pubblicitaria, codice di attivita' 74.40.1; Pubbliche relazioni, codice di attivita' 74.14.5; h) Studio di settore SG 83 U - Gestione di piscine, codice di attivita' 92.61.2; Gestione di campi da tennis, codice di attivita' 92.61.3; Gestione di impianti polivalenti, codice di attivita' 92.61.4; Gestione di altri impianti sportivi, codice di attivita' 92.61.5; Gestione di palestre, codice di attivita' 92.61.6; i) Studio di settore SG 85 U - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili, codice di attivita' 92.34.1; 2. In via sperimentale, i ricavi nonche' gli indici di coerenza economica, risultanti dall'applicazione dello studio di settore SG77U, approvato con il presente decreto, per le attivita' dei gondolieri e dei piloti di porto rientranti nei codici attivita' oggetto dello studio, sono utilizzati come criteri selettivi per la scelta delle posizioni da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie. I contribuenti che svolgono le predette attivita' e dichiarano ricavi di ammontare non inferiore a quello risultante dal predetto studio di settore non sono assoggettabili ad accertamento in base all'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, sulla base dei maggiori ricavi determinati a seguito della revisione dello studio stesso. 3. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi o dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SG 38 U; - 2, per lo studio di settore SG 42 U; - 3, per lo studio di settore SG 76 U; - 4, per lo studio di settore SG 77 U; - 5, per lo studio di settore SG 79 U; - 6, per lo studio di settore SG 81 U; - 7, per lo studio di settore SG 82 U; - 8, per lo studio di settore SG 83 U; - 9, per lo studio di settore SG 85 U. 4. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 5. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 6. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002.
 
Art. 2.
Categorie di contribuenti alle quali
non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), ovvero compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi;
 
Art. 3.
Variabili delle imprese o delle attivita' professionali 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore, approvati con il presente decreto, e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1, del presente decreto.
 
Art. 4.
Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ovvero i compensi di cui all'art. 50, comma 1, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi.
 
Art. 5.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
 
Art. 6.
Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata debbano essere imputati i ricavi o compensi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi o compensi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi o compensi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 febbraio 2003
Il Ministro: Tremonti
 
ALLEGATO 1

Nota Tecnica e Metodologica

STUDIO DI SETTORE SG38U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 52.71.0 - Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG38).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 4.392. I questionari restituiti sono stati 2.937, pari al 66,9% degli inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 772 questionari, pari al 26,3% dei questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di
espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia degli
acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (quadro G
del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.165.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi
offerti, alle varie modalita' di espletamento dell'attivita', etc.;
tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le
informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano
le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza il settore delle imprese che effettuano
riparazioni di calzature e di articoli in cuoio. Tali imprese sono
caratterizzate da una lavorazione fortemente artigianale e dalla
preponderante presenza di unita' di piccole dimensioni a gestione
familiare.
Pur rimanendo il servizio principale, la riparazione viene
affiancata, a seconda dei casi, da altri tipi di attivita', come la
vendita di articoli acquistati da terzi o la fabbricazione
artigianale.
L'analisi ha permesso di individuare complessivamente 7 gruppi
omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali:
La dimensione) che consente di differenziare i calzolai di piccole
dimensioni che operano con strutture essenziali, da quelli piu'
strutturati che presentano una certa articolazione in termini di
superfici utilizzate e di dotazione strumentale.
La tipologia di servizi offerti, che permette di distinguere i
calzolai che svolgono principalmente servizi di riparazione, da
quelli che affiancano a questa anche l'attivita' di fabbricazione
artigianale o di vendita al dettaglio.
La localizzazione, che consente di differenziare i calzolai
localizzati in centri commerciali da quelli con localizzazione
autonoma.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi,
salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici
riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - IMPRESE LOCALIZZATE PREVALENTEMENTE IN CENTRI COMMERCIALI

NUMEROSITA': 97

Il cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese localizzate
in centri commerciali (75%).
La particolare ubicazione in zone di continuo flusso di passaggio
si riflette anche sull'offerta: accanto alle piu' semplici
attivita' di riparazione, come la sostituzione di sopratacchi (29%
dei ricavi) e la risuolatura in gomma (22%), viene svolta anche
l'attivita' di riproduzione di chiavi e di incisione targhe (22%).
Un operatore su due e' organizzato in maniera da offrire anche il
servizio di riparazione "express" (68% dei ricavi).
Per poter effettuare questi servizi i soggetti del cluster si
approvvigionano principalmente di sopratacchi (il 21% degli
acquisti), di suole prefabbricate in gomma (19%) e di lastre in
gomma (18%).
La dotazione di beni strumentali, coerentemente all'attivita'
svolta, consiste mediamente in un banco di finissaggio, una
macchina per allargare e allungare le scarpe e un forno a raggi
infrarossi per asciugare la colla, che consente di svolgere
rapidamente alcuni tipi di riparazioni.
Si tratta perlopiu' di ditte individuali, ma si rileva in alcuni
casi la presenza di societa' (12% dei casi). Tali imprese sono
gestite direttamente dal titolare, raramente affiancato da
personale dipendente (nell'8% dei casi). I locali destinati
all'attivita' sono di dimensioni ridotte (20 mq) e solo nel 31% dei
casi si aggiungono spazi (9 mq) adibiti a retrobottega o magazzino.
Le spese per la manutenzione delle attrezzature, sostenute dal 25%
dei soggetti, ammontano a circa 2.000 euro, risultando tra le piu'
elevate del settore.

CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 103

I soggetti appartenenti a questo cluster si contraddistinguono
principalmente per la dimensione della struttura ed in particolare
il 41% di tali imprese ha indicato piu' di una unita' locale per lo
svolgimento dell'attivita'.
Pur trattandosi nella maggior parte dei casi di ditte individuali
si rileva la piu' alta concentrazione di societa' (16%). Questi
operatori presentano una certa articolazione in termini di
superfici utilizzate, dato che gli spazi dedicati complessivamente
allo svolgimento dell'attivita' (48 mq) e quelli totali adibiti a
retrobottega o magazzino (16 mq) sono i piu' ampi rispetto agli
altri cluster, e in termini di personale, in quanto l'artigiano
titolare si avvale della collaborazione di un altro addetto.
Anche la dotazione strumentale rispetto agli altri cluster e' piu'
consistente e comprende in media due banchi di finissaggio, due
macchine da cucire per pelle, due macchine per allargare e
allungare le scarpe e una macchina cucisuole.
Le principali riparazioni effettuate sono la sostituzione di
sopratacchi (32% dei ricavi) e la risuolatura in gomma (27%).
Completano l'offerta la riparazione/sostituzione dei tacchi, la
risuolatura in cuoio e l'allargamento e allungamento di calzature,
con una incidenza sui ricavi non elevata.
Gli acquisti di materie prime o semilavorati, che permettono di
svolgere queste attivita', si concentrano soprattutto sulle lastre
in gomma (24% degli acquisti), sui sopratacchi (19%), sulle suole
prefabbricate in gomma (18%) e, in maniera residuale, sulle lastre
in cuoio e sui tacchi.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI RIPARAZIONE E FABBRICAZIONE ARTIGIANALE DI
CALZATURE SU MISURA

NUMEROSITA': 59

La caratteristica fondamentale delle imprese appartenenti al
cluster e' di effettuare, oltre all'attivita' principale, anche la
fabbricazione di calzature su misura. I ricavi vengono comunque
realizzati maggiormente con le riparazioni: il 24% con la
risuolatura in gomma, il 22% con la sostituzione di sopratacchi, il
13% con la risuolatura in cuoio e il 12% con la riparazione
/sostituzione tacchi. Anche se non costituisce un'elevata fonte di
ricavi (14%), la fabbricazione di calzature su misura completa
l'offerta. La limitata richiesta di questo tipo di servizio si
desume anche dal numero di calzature che i soggetti hanno
dichiarato di effettuare nel corso di un anno (in media 18 paia).
L'approvvigionamento riguarda tutti i materiali necessari per la
riparazione o la fabbricazione di calzature: lastre in gomma (20%
degli acquisti), suole prefabbricate in gomma (15%), sopratacchi
(12%), lastre in cuoio (12%) e pellami vari (11%).
La dotazione strumentale, coerentemente all'attivita' svolta, si
caratterizza per la presenza in media di un banco di finissaggio,
una macchina da cucire per pelle, una macchina per allargare e
allungare le scarpe e per il 64% delle imprese di una macchina
cucisuole.
La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e'
semplice, data la presenza esclusiva di ditte individuali ed il
raro ricorso ad altri addetti da parte dell'artigiano titolare.
Le dimensioni della superficie complessiva destinata all'attivita'
risultano mediamente pari a 25 mq, a cui si aggiungono nel 42% dei
casi spazi (13 mq) adibiti a retrobottega o magazzino.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI RIPARAZIONE CON VENDITA AL DETTAGLIO

NUMEROSITA': 131

La peculiarita' delle imprese appartenenti a questo cluster e'
quella di operare sul mercato in qualita' di calzolai e di punti
vendita al dettaglio. Difatti l'89% dei soggetti ha dichiarato di
essere in possesso di una licenza di vendita al dettaglio.
Tra le attivita' svolte i servizi di riparazione di calzature e di
articoli di pelletteria rappresentano la maggior parte dei ricavi,
mentre una cospicua parte viene realizzata attraverso la vendita di
articoli acquistati da terzi, in particolare accessori per le
calzature, calzature e articoli di pelletteria e in cuoio.
Gli acquisti riguardano materiali necessari per le riparazioni,
come lastre in gomma (19% degli acquisti), sopratacchi (15%) e
suole prefabbricate in gomma (14%). Nella voce residuale "altro",
ove sono probabilmente ricompresi i prodotti da rivendere al
consumatore finale, si concentrano il 20% degli acquisti.
La dotazione strumentale consiste mediamente in un banco di
finissaggio, una macchina da cucire per pelle, una macchina per
allargare e allungare le scarpe e nel 65% dei casi di una macchina
cucisuole.
La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e'
piuttosto semplice, data la prevalenza di ditte individuali (94%
dei soggetti) ove opera quasi esclusivamente il titolare.
Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' di
riparazione sono di 30 mq, alle quali si aggiungono nel 64% dei
casi 15 mq di retrobottega o magazzino. Si rileva inoltre,
coerentemente al tipo di attivita' svolta, la presenza, nel 68% dei
casi, di locali destinati esclusivamente alla vendita ed
esposizione interna della merce (18 mq).

CLUSTER 5 - PICCOLE IMPRESE SPECIALIZZATE

NUMEROSITA': 504

Le imprese di questo cluster si contraddistinguono per la piccola
dimensione della struttura e per la specializzazione in alcune
categorie di riparazione.
Si tratta esclusivamente di ditte individuali gestite direttamente
dal titolare. I locali destinati all'attivita' sono di 19 mq e
risultano i piu' ridotti rispetto agli altri cluster; solo nel 32%
dei casi si aggiungono spazi (10 mq) adibiti a retrobottega o
magazzino.
L'attivita' svolta riguarda quasi esclusivamente la riparazione di
calzature ed in particolare si rileva una specializzazione nella
riparazione/sostituzione tacchi, con la quale viene realizzato il
30% dei ricavi, e nella risuolatura in cuoio (20%). L'offerta viene
comunque completata da altri servizi, comuni nel settore, come la
risuolatura in gomma (25%) e la sostituzione di sopratacchi (17%).
Coerentemente al tipo di attivita' svolta, si rileva nel cluster
la piu' elevata quota di approvvigionamento riguardante tacchi (20%
degli acquisti), lastre in cuoio (14%) e suole prefabbricate in
cuoio. Non mancano gli acquisti di lastre in gomma e di suole
prefabbricate in gomma.
La dotazione di beni strumentali e' esigua e comprende quasi
sempre un banco di finissaggio.

CLUSTER 6 - IMPRESE DI RIPARAZIONE E FABBRICAZIONE ARTIGIANALE DI
ARTICOLI DI PELLETTERIA O IN CUOIO

NUMEROSITA': 75

Le imprese appartenenti a questo cluster presentano una
specializzazione nel tipo di prodotto trattato: si occupano in
particolare della riparazione di articoli di pelletteria e/o in
cuoio (46% dei ricavi). L'offerta viene completata da altri tipi di
servizi relativi alla riparazione di calzature, come la
sostituzione di sopratacchi e la risuolatura in gomma. L'attivita'
di fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio
caratterizza ulteriormente questi operatori, ma non costituisce una
fonte consistente di ricavi (7%).
La specializzazione si desume anche dal tipo di materie prime
acquistate, che riguardano prevalentemente pellami vari (15% degli
acquisti), minuteria metallica (15%) ed "altro" (23%).
La dotazione di beni strumentali e' esigua e, data l'attivita'
svolta, comprende una macchina da cucire per pelle e nel 64% dei
casi un banco di finissaggio.
Si tratta quasi sempre di ditte individuali (99% dei casi),
gestite direttamente dal titolare e non si rileva la presenza di
altri addetti. I locali destinati all'attivita' sono circa 24 mq e
nel 40% dei casi si aggiungono spazi (11 mq) adibiti a retrobottega
o magazzino.

CLUSTER 7 - CALZOLAI TRADIZIONALI

NUMEROSITA': 1.169

Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di calzolai che
possono essere definiti tradizionali, in quanto la fonte principale
dei ricavi e' legata alle piu' semplici riparazioni di calzature,
come la sostituzione di sopratacchi (41% dei ricavi) e la
risuolatura in gomma (29%).
L'approvvigionamento riguarda in particolare i materiali necessari
per le suddette tipologie di riparazione di calzature, vale a dire
le lastre in gomma (29% degli acquisti), i sopratacchi (21%) e le
suole prefabbricate in gomma (19%).
La dotazione strumentale si caratterizza per la presenza in media
di un banco di finissaggio, una macchina da cucire per pelle, una
macchina per allargare e allungare le scarpe e nel 68% dei casi di
una macchina cucisuole.
La struttura organizzativa dei soggetti del cluster e' molto
semplice, data la presenza esclusiva di ditte individuali (99% dei
soggetti) nelle quali opera l'artigiano titolare quasi mai
affiancato da altri addetti.
Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' di
riparazione sono di 23 mq, alle quali si aggiungono, nel 38% dei
casi, 12 mq di retrobottega o magazzino.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico -
contabili specifici dell'attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto = [ricavi - costo del venduto - costo
per la produzione di servizi - spese per acquisti di
servizi]/[numero addetti (5) * 1.000]; - margine operativo lordo sui ricavi = [ricavi - costo del venduto -
costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi
- spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni afferenti
l'attivita' dell'impresa] * 100/ ricavi.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:

- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 2; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 3; - dal 2° ventile, per il cluster 4; - dal 3° ventile, per il cluster 5; - dal 1° ventile, per il cluster 6; - dal 3° al 19° ventile, per il cluster 7.

Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i
seguenti intervalli:

- non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 2; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4; - fino al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7.

Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto
anche delle possibili differenze di risultati economici legate al
luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo
alla "territorialita' generale a livello comunale (6)" che ha avuto
come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree
omogenee in rapporto al:

- grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica.

Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali
sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e'
stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo
del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)". Tali
variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non
fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori
correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al
coefficiente della variabile "Logaritmo del (costo del venduto +
costo per la produzione di servizi)".
Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.

Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. sp;

ALLEGATO 1.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG38U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1881 1,2887 1,0908 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1916 4,5805 1,8013 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 0,9745 2,4502 1,8013 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 30,6404 42,5174 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parte- cipazione con occupazione prevalente (numero) 10.699,2888 2.956,5241 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 10.699,2888 2.956,5241 -- -------------------------------------------------------------------- Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) 3.283,4770 990,4517 1.377,7231 --------------------------------------------------------------------

====================================================================
CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
4 5 6 7 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 1,2982 1,2008 1,3291 1,0367 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,2482 1,9692 1,7042 1,9587 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,6989 1,5317 1,7042 1,7112 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 51,3028 29,2585 43,4167 18,1833 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipa- zione con occupa- zione prevalente (numero) 5.411,1423 -- 5.101,9517 6.868,5661 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 4.502,2103 -- 5.101,9517 6.868,5661 -------------------------------------------------------------------- Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) 1.109,1809 1.562,0931 1.320,3837 1.965,5155 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== CORRET- CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TIVI 1 2 3 4 5 6 7 TERRI- TORIALI ==================================================================== Correttivo da applicare al coeffi- ciente del Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi) Gruppo 2 della territo- rialità generale a livello comunale - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalente- mente su attività commerciali -- -- -- -- -- -- -579,0200 -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coeffi- ciente del Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) Gruppo 5 della territo- rialità generale a livello comunale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -- -- -- -794,4574 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro - Il logaritmo in base 10 è calcolato per i soli valori maggiori di
zero della variabile cui si riferisce

ALLEGATO 1.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero di collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa

QUADRO B:

- Mq locali destinati all'attivita' - Mq locali destinati a retrobottega, deposito o magazzino - Licenza/autorizzazione di vendita al dettaglio - Mq locali destinati esclusivamente alla vendita e l'esposizione
interna della merce - Localizzazione

QUADRO F

- Attivita' svolte: Risuolatura in cuoio - Attivita' svolte: Riparazione/sostituzione tacchi - Attivita' svolte: Riparazioni articoli di pelletteria e/o in cuoio - Attivita' svolte: Fabbricazione di scarpe su misura - Attivita' svolte: Fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in
cuoio - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi:
Calzature - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi:
Articoli di pelletteria e/o in cuoio - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi:
Tendiscarpe e forme in legno - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi:
Altri accessori per calzature (stringhe, lacci, lucidi ecc.) - Altre attivita': Attivita' di riproduzione chiavi e incisione
targhe - Riparazioni effettuate con servizio express

QUADRO G:

- Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Lastre
di cuoio (gruppone, spalla, ecc.) - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Suole
prefabbricate in cuoio - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Tacchi - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Pellami
vari - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti:
Minuteria metallica - Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Altro - Costi specifici: Spese di manutenzione delle attrezzature, dei
macchinari e dei locali - Prodotti ottenuti: Calzature su misura - Numero - Prodotti ottenuti: Articoli di pelletteria e in cuoio - Numero

QUADRO I:

- Beni strumentali: Banchi di finissaggio (spazzola, raspa, fresa,
etc.) - Numero - Beni strumentali: Macchine da cucire per pelle - Numero - Beni strumentali: Forno a raggi infrarossi per asciugatura colla -
Numero - Beni strumentali: Macchine cucisuole - Numero - Beni strumentali: Macchine per allargare e allungare le scarpe
-Numero



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali. 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti +
numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda
coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati
in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
+ numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero
amministratori non soci. 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.

7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
fo=center; ALLEGATO 2

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG42U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 74.40.2 - Agenzie di concessione di spazi pubblicitari.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG42).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.351. I
questionari restituiti sono stati 709, pari al 52,5% degli inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 214 questionari, pari al 30,2% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai ricavi derivanti
dalla vendita/intermediazione di spazi pubblicitari (quadro F del
questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 495.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Princpali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di spazi
pubblicitari venduti o intermediati, ecc.; tale caratterizzazione
e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle
strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli
elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche
e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Oggetto del presente studio sono le agenzie concessionarie di
spazi pubblicitari, ovvero aziende alle quali uno o piu' mezzi
hanno concesso, generalmente in esclusiva, la vendita degli spazi o
dei tempi pubblicitari. Tali soggetti, quindi, operano in qualita'
di intermediari fra i media pubblicitari che svolgono attivita' di
vendita (case editrici, emittenti radio-televisive, etc.) e gli
utenti/acquirenti degli spazi pubblicitari; rappresentano, quindi,
un anello importante della filiera pubblicitaria.
I fattori critici che hanno contribuito maggiormente a determinare
i modelli di business prevalenti sono:
- la dimensione della struttura;
- i servizi offerti.
Il primo fattore consente di individuare le agenzie concessionarie
che si avvalgono di strutture di maggiori dimensioni (cluster 5)
distinguendole dalle rimanenti caratterizzate dal basso ricorso al
lavoro di terzi e dall'esiguita' degli spazi destinati
all'esercizio dell'attivita'.
I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene
l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di
suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali
TV, radio e cinema (cluster 1), cartellonistica e affissioni
(cluster 3), stampa quotidiana e periodica (cluster 4 e 5) e
despecializzati (cluster 2).
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI/TEMPI PUBBLICITARI
SPECIALIZZATE NEI CANALI TV, RADIO E CINEMA

NUMEROSITA': 73

Le societa' appartenenti a questo modello si caratterizzano per la
specializzazione dell'attivita' nell'intermediazione di spazi/tempi
pubblicitari su TV, radio e cinema per un'incidenza media sui
ricavi del 91%.
Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da utenti
diretti (69% in media) e in minima parte rappresentato anche da
altri concessionari di spazi (12%) ed agenzie di pubblicita' (10%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere principalmente
provinciale e regionale (fino a 3 regioni).
Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori
presentano uffici di 43 mq in media, mentre e' poco diffusa la
presenza di altri spazi. Si tratta in gran parte di societa' (di
capitali 47% e di persone 22%) e in parte di ditte individuali
(31%) e, per lo svolgimento della loro attivita', si avvalgono in
media di due addetti (di cui un dipendente).

CLUSTER 2 - AGENZIE DI CONCESSIONE DESPECIALIZZATE

NUMEROSITA': 114

I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole
dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi, che va
dall'attivita' di intermediazione di spazi/tempi su vari mezzi
all'attivita' di consulenza e assistenza per la realizzazione delle
campagne pubblicitarie (22% dei ricavi in media), non facendo
registrare nessuna specializzazione prevalente.
Per effetto di tale circostanza il mercato di riferimento e'
costituito da differenti tipologie di clienti: dagli utenti diretti
(58%), alle agenzie di pubblicita' (11%) ed altri soggetti (23%) e
l'area di svolgimento dell'attivita' e' locale, essendo
circoscritta principalmente all'ambito provinciale e regionale
(fino a 3 regioni).
La struttura organizzativa e' snella, per quanto riguarda gli
spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un
totale di 37 mq. Si tratta prevalentemente di societa' di capitali
(43% dei casi) e ditte individuali (39%), e, in minor misura, di
societa' di persone (18%); risulta impiegato nell'attivita'
generalmente un solo addetto.

CLUSTER 3 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI
SPECIALIZZATE NEI CANALI AFFISSIONI E CARTELLONISTICA

NUMEROSITA': 118

I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per il
canale in cui operano, rappresentato dai mezzi di comunicazione
"esterna", ovvero cartellonistica (42% dei ricavi in media),
affissioni (27%), luminose (12%) ed altre forme riconducibili
all'affissione (11%).
Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da
utenti diretti (60% dei ricavi in media) e in misura inferiore da
altri concessionari di spazi (14%) e centri media (10%); tali
soggetti operano in un'area di mercato prettamente locale, comunque
circoscritta prevalentemente all'ambito comunale e provinciale.
Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la
presenza di uffici di 37 mq e magazzini di 20 mq in media. Le
imprese del cluster operano principalmente sotto forma di societa'
di capitali (48%) e di persone (30%) e impiegano nell'attivita' in
media 2 addetti (di cui in qualche caso un dipendente).

CLUSTER 4 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI
SPECIALIZZATE NEL CANALE STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

NUMEROSITA': 98

Le agenzie appartenenti a questo modello si contraddistinguono per
il fatto di operare principalmente nel canale stampa quotidiana e
periodica (da cui derivano il 95% dei ricavi in media).
Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da
utenti diretti (69% dei ricavi in media) e in minor misura da
agenzie di pubblicita' (15%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere provinciale e
regionale (fino a 3 regioni).
Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la
presenza di uffici di 41 mq in media. Si tratta principalmente di
ditte individuali (50%), seguite da societa' di persone (31%) e di
capitali (19%); risulta impiegato nell'attivita' mediamente un
addetto.
In questo cluster si concentra la maggiore percentuale di soggetti
controllati/collegati ad un gruppo editoriale (il 19%).

CLUSTER 5 - AGENZIE DI CONCESSIONE DI SPAZI PUBBLICITARI DI GRANDI
DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE NEL CANALE STAMPA

NUMEROSITA': 82

I soggetti appartenenti a questo cluster operano prevalentemente
nel canale stampa (71% dei ricavi in media) e si caratterizzano per
le maggiori dimensioni della struttura destinata allo svolgimento
dell'attivita' rispetto alla media del settore. In particolare si
rilevano uffici di 142 mq, gli addetti ammontano a circa 6 unita'
(di cui 3 dipendenti). La forma giuridica e' costituita quasi
esclusivamente da societa' di capitali (88%). Sono, inoltre,
presenti in maniera significativa le spese per l'acquisizione della
disponibilita' degli spazi/tempi pubblicitari (circa 490.000 euro).
Anche in questo cluster si rileva la presenza di soggetti
controllati/collegati ad un gruppo editoriale (17%).
Il mercato di riferimento e' costituito in maggior parte da utenti
diretti (79%) ed e' presidiato in media da una rete di 4 agenti.
L'area di mercato e' piu' ampia rispetto ai restanti cluster
estendendosi in molti casi (40%) oltre l'ambito regionale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente e' stato utilizzato un indicatore
economico-contabile specifico delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto -
spese per acquisto di servizi - costo per la produzione di
servizi)/(numero addetti (5) * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state
selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore
all'interno di un determinato intervallo, per costituire il
campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 5;
- dal 30 al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, e 4.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

ALLEGATO 2.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG42U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0970 1,0453 1,0430 1,0316 1,0358 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 8.000 euro" -- -- -- 2,4311 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 10.000 euro" -- 1,8706 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 20.000 euro -- -- 1,8881 -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 50.000 euro" 0,9819 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "Quota fino a 200.000 euro" -- -- -- -- 0,6705 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,0019 0,6714 1,6185 0,7561 1,3625 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 166,8155 157,7565 161,0127 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,6233 1,0589 1,2111 2,6780 1,2391 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
- Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa
- Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa
- Numero di amministratori non soci

QUADRO B:

- Mq dei locali destinati ad uffici

QUADRO F:

- Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Tv a diffusione nazionale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Tv a diffusione locale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Radio a diffusione nazionale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Radio a diffusione locale - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Stampa quotidiana - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Stampa periodica - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Cinema - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Affissioni - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Cartellonistica - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Altre forme riconducibili all'affissione (comprende
l'outdoor legato ai trasporti: dinamica, aeroporti, stazioni, ecc.) - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Ponteggi - Ricavi derivanti dalla vendita/intermediazione di spazi
pubblicitari: Luminose

QUADRO G:

- Tipologia clientela: Centri media - Costi specifici: Costi sostenuti per l'acquisizione della
disponibilita' degli spazi/tempi pubblicitari - Costi specifici: Costi relativi all'imposta comunale sulla
pubblicita' - Costi specifici: Spese per i collaboratori coordinati e
continuativi - Costi specifici: Agenti e procacciatori di affari - numero - Costi specifici: Agenti e procacciatori di affari - spese



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie
prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti(ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti +
numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda
coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati
in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
+ numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero
amministratori non soci.

6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 3

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG76U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello
studio di settore.

Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:

- 55.30.4 - Servizi di ristorazione in self-service; - 55.51.0 - Mense; - 55.52.0 - Fornitura di pasti preparati;

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno
individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili
strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i
diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento
dell'attivita'. Ai fine di conoscere le informazioni relative alle
strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai
contribuenti interessati un questionario per rilevare tali
informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in
oggetto e' SG76). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a
2.643. I questionari restituiti sono stati 1.366, pari al 51,7%
degli inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul
questionari questionari totale
inviati restituiti questionari
inviati ==================================================================== 55.30.4 - Servizi di ristorazione in self-service 652 360 55,2% -------------------------------------------------------------------- 55.51.0 - Mense 1.203 620 51,5% -------------------------------------------------------------------- 55.52.0 - Fornitura di pasti preparati 788 386 49,0% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.643 1.366 51,7% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 430 questionari, pari al 31,5% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative al Banqueting
(preparazione, fornitura e servizio banchetti) (quadro F del
questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela: Mense e catering (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela: Banqueting (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela: Ristorazione con servizio self-service (quadro G del
questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto
delle successive analisi e' risultato pari a 936.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela,
etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le
informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano
le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Il settore analizzato e' caratterizzato dalla presenza di imprese
di piccole e medie dimensioni, distribuite tra ditte individuali
(40,6%), societa' di persone (27,5%) e societa' di capitali, enti
commerciali e non (31,9%).
Le principali caratteristiche comuni al settore sono:

.ofr=2; - l'esercizio dell'attivita' all'interno di locali propri,
anche con riferimento alle mense; - la localizzazione autonoma: marginale il numero di soggetti che ha
dichiarato di svolgere l'attivita' nell'ambito di luoghi definiti
(circoli, palestre e impianti sportivi, stazioni, centri
commerciali, scuole/universita', ospedali/strutture sanitarie); - l'apertura (calcolata rapportando i pasti totali erogati nell'anno
e quelli erogati al giorno) mediamente pari a 240 giorni all'anno; - l'area di mercato circoscritta, locale per il 60% dei soggetti e
regionale per l'11%.

La tipologia della clientela, variabile a seconda della specifica
attivita' svolta e' risultata, in genere, prevalentemente di tipo
aziendale, mentre sono pressoche' assenti imprese che offrono
servizi ausiliari rispetto a quello principale.
Fanno eccezione il 37% dei soggetti disponibile ad accettare buoni
pasto, e il 22% che offre un servizio bar (aziendale e non).
I modelli organizzativi emergono sulla base delle seguenti
caratteristiche principali:
- attivita' svolta;
- dimensioni;
- tipologia di clientela.
Il primo elemento fa riferimento al principale servizio offerto
dalle imprese in analisi: ristorazione self-service, mensa,
fornitura di pasti preparati o attivita' di banqueting.
Il secondo elemento permette di ripartire gli esercizi tra piccoli
e medio-grandi ed e' misurato soprattutto in relazione: al numero
di pasti erogati al giorno/nell'anno; al numero di addetti e di
figure professionali specializzate; alle superfici disponibili.
Il terzo elemento, la tipologia di clientela, ha permesso di
distinguere le mense operanti nel comparto "aziende" da quelle
orientate verso il comparto "scuola", realta' che presentano
esigenze diverse.

CLUSTER 1 - MENSE AZIENDALI

NUMEROSITA': 410

Il cluster si presenta particolarmente numeroso e racchiude quindi
i soggetti economici che maggiormente caratterizzano il settore in
analisi.
Le imprese esercitano l'attivita' di mensa (71% dei ricavi),
rivolgendosi quasi esclusivamente ad una clientela di tipo
aziendale: il 67% circa dei ricavi deriva dalla vendita del
servizio a questo tipo di utenza, con una media di aziende
committenti pari a 9. Il 27% dei soggetti effettua il servizio di
accettazione di buoni pasto ed il numero delle convenzioni
stipulate nell'anno e' mediamente pari a due.
Sono imprese che svolgono l'attivita' prevalentemente all'interno
di locali propri: il 65% dei soggetti ha infatti dichiarato di
possedere spazi destinati alla preparazione degli alimenti, mentre
il 35% di essi opera mediamente in due mense con cucina presso
terzi.
Si tratta di imprese poco strutturate: il 53% di esse e'
organizzato in forma di ditta individuale, mentre solo una parte in
forma di societa' a responsabilita' limitata o di societa' in nome
collettivo. Anche il numero di pasti erogati all'anno, importante
indicatore dimensionale per questo tipo di imprese, e' inferiore
alla media: 33.500 unita', per una media di 135 pasti erogati al
giorno (da cui e' desumibile un'attivita' di 250 giornate
all'anno).
Coerentemente con la struttura, il numero medio di addetti per
impresa e' pari a 4 e non sono presenti figure professionali
specializzate, ad esclusione di un cuoco.
Il prezzo medio per pasto, a persona, e' di 3,50 euro.
L'area di mercato e' locale per il 65% dei soggetti.

CLUSTER 2 - ESERCIZI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 50

Le imprese appartenenti a questo modello si caratterizzano per la
dimensione elevata rispetto a quelle dei restanti cluster.
L'attivita' svolta e' relativamente diversificata: il 59% dei
ricavi deriva da attivita' di mensa, il 28% da forniture di pasti
preparati mentre un valore residuale riguarda i servizi di
ristorazione self-service.
Le dimensioni elevate delle imprese in analisi sono desumibili dal
valore degli indicatori piu' significativi.
Il numero dei pasti erogati nell'anno supera le 382 mila unita',
per un valore di oltre 1.400 pasti erogati al giorno, cifre
notevolmente maggiori del dato medio di settore. Ogni impresa
impiega al suo interno mediamente 29 addetti e dispone di spazi
destinati ad uffici e spogliatoi per il personale, oltre che di
locali destinati, rispettivamente, alla preparazione dei pasti,
alla loro somministrazione e al deposito degli alimenti. E' inoltre
interessante osservare come, in particolar modo in questo cluster,
le imprese operino anche all'interno di unita' locali separate: sia
in mense con cucina presso terzi (con una media di 6), sia in mense
senza cucina presso terzi (con una media di 8). Quest'ultima
osservazione e' strettamente correlata all'attivita' di fornitura
di pasti preparati con servizio di somministrazione presso la sede
dell'utenza del servizio. Tra i beni strumentali, si osserva
infatti una portata dei veicoli coibentati tre volte superiore alla
media ed un numero elevato di recipienti isotermici ermetici (60
unita). Sono inoltre presenti banchi per l'erogazione del cibo a
self-service. I servizi ausiliari offerti da queste imprese sono:
il servizio bar (aziendale e non) dal 30% dei soggetti, e
l'accettazione di buoni pasto dal 38%. Il numero delle convenzioni
stipulate nell'anno e' pari a 18.
Le imprese del cluster si avvalgono di figure professionali
specializzate: cuochi (mediamente 10), aiuti cuoco (5), banconisti
(4) e camerieri (3).
Coerentemente con le dimensioni significative, la forma
organizzativa piu' ricorrente e' quella societaria (per il 94% dei
soggetti); si rileva una media di 2 soci con occupazione prevalente
nell'attivita' di impresa.
La maggior percentuale di ricavo (il 50%) deriva dall'erogazione
del servizio a clientela aziendale cui corrisponde un numero di
committenti elevato (40); segue la scolastica con il 30% dei ricavi
e 12 committenti (scuole, universita' ecc.); valori residuali sono,
infine, legati ad altre collettivita' (sanita', compagnie di
trasporti e altri).
Tra i costi diversi che le imprese sostengono per l'esercizio
dell'attivita' emergono le spese per l'acquisto di tovaglie e
tovaglioli, per i servizi di lavanderia ed i compensi corrisposti a
terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita'.
L'area di mercato e' regionale per il 34% dei soggetti e locale
per il 28%.

CLUSTER 3 - SERVIZI DI RISTORAZIONE SELF-SERVICE

NUMEROSITA': 218

La caratteristica predominante del cluster e' rappresentata
dall'attivita' svolta: la quasi totalita' dei rispondenti ha
dichiarato di realizzare l'80% circa dei propri ricavi con la
vendita di servizi di ristorazione self-service.
Facendo parte del comparto della ristorazione commerciale, queste
imprese ne possiedono le caratteristiche principali. Oltre agli
spazi destinati agli spogliatoi, alla preparazione ed al deposito
degli alimenti, dispongono dell'area (costituita sia da spazi
esterni che interni) per la vendita e la somministrazione dei pasti
al pubblico, in misura pari a 287 mq. I locali sono inoltre dotati
di banchi self e carrelli portavassoi, oltre che di personale
idoneo allo svolgimento dell'attivita': un cuoco, tre banconisti ed
un cameriere.
Il numero di pasti erogati nell'anno (oltre 22.000) ed al giorno
(circa 100) e' inferiore alla media. Il numero complessivo di
addetti e' circa 10 e la maggior parte delle imprese e' organizzata
secondo una forma societaria (il 79%).
Il 48% dei ricavi realizzati dall'impresa deriva da una clientela
proveniente dalla presenza nelle vicinanze di uffici, aziende,
negozi e strutture pubbliche in genere. Alto e' il numero di
convenzioni stipulate annualmente circa 9, ed e' molto presente il
servizio di accettazione di buoni pasto (offerto dall'82% dei
soggetti). Il 39% dei soggetti effettua il servizio bar, aziendale
e non.
L'area di mercato e' locale per la quasi totalita' delle imprese.

CLUSTER 4 - MENSE E FORNITURA DI PASTI PREPARATI PREVALENTEMENTE AL
SETTORE SCOLASTICO

NUMEROSITA': 169

Il cluster comprende le imprese che effettuano l'erogazione dei
pasti secondo le seguenti modalita' prevalenti: mensa, cui
corrisponde il 53% dei ricavi, e fornitura di pasti preparati per
il 33% dei ricavi.
L'utenza di riferimento e' per la maggior parte costituita da
clientela scolastica, che comprende soprattutto scuole ed
universita'. Il 62% dei ricavi viene infatti realizzato con la
vendita del servizio al settore scuola ed il 31% dei soggetti e'
localizzato in scuole/universita'; la quota restante di ricavi
deriva, pressoche' equamente, dalle altre tipologie di utenza
(aziendale, sanitaria ed altre collettivita).
Si tratta di imprese di piccole dimensioni: gli spazi utilizzati
per la preparazione degli alimenti, per la somministrazione dei
cibi e quelli adibiti ad uffici e a deposito alimenti sono
contenuti.
Inoltre il 56% degli esercizi e' costituito da ditte individuali
mentre i restanti sono organizzati in forma societaria. Il numero
complessivo di addetti e' pari a 3 o 4 e non sono presenti figure
professionali specializzate. Il numero di pasti erogati all'anno
sono circa 30.000 e di quelli erogati al giorno circa 170.
La stima del numero di giorni di apertura all'anno risulta
inferiore alla media (182), ma coerente con l'utenza servita.
Il mercato di riferimento e' quello locale per il 70% dei
soggetti.

CLUSTER 5 - BANQUETING

NUMEROSITA': 81

Tale cluster si caratterizza per la tipologia di attivita' delle
imprese in esso contenute: mediamente il 75% dei loro ricavi deriva
dall'offerta di servizi di banqueting (organizzazione e fornitura
di servizi di ristorazione a domicilio).
In particolare, il 40% dei ricavi delle imprese che fanno
banqueting e' frutto dell'organizzazione di banchetti per matrimoni
ed altre cerimonie o feste private; il 38% deriva da colazioni di
lavoro, convention, meeting e coffee break ed il 16% da cene di
gala aziendali. Committenti importanti per questi soggetti sono sia
le persone fisiche (per cerimonie e feste private), con cui viene
realizzato il 35% dei ricavi, sia le aziende cui corrisponde un
ricavato maggiore (mediamente il 50%).
Il numero totale dei coperti per i servizi di banqueting e' pari
ad oltre 2.600 nel caso di clienti privati, per un prezzo medio di
28 euro a persona; raggiunge quasi le 6.000 unita' con riferimento
alla clientela aziendale, il cui prezzo e' pero' inferiore
(mediamente pari a 22 euro).
Annualmente, le imprese del cluster sostengono spese relative a:
acquisto di vini e spumanti (la voce piu' onerosa, circa 14.500
euro); acquisto di tovaglie e tovaglioli e di servizi di
lavanderia; noleggio di tensostrutture, tavoli, sedie, tovaglie e
tovaglioli. Particolarmente elevate sono, infine, le spese
sostenute per compensi corrisposti a camerieri e a terzi per
prestazioni direttamente afferenti all'attivita' di banqueting.
Il numero di pasti erogati nell'anno (circa 13.300) e' inferiore
alla media, poiche' il servizio da loro offerto non si rivolge alle
collettivita' tipiche di mense e catering aziendale. Tuttavia,
vengono mediamente effettuati 90 servizi di banqueting ogni anno,
il 33% dei quali a prezzo forfetario.
Sono presenti nel cluster ditte individuali, societa' di persone e
societa' di capitali in misura pressoche' equa. Il numero
complessivo di addetti e' pari a 5. Si deve inoltre considerare la
presenza di camerieri non dipendenti (mediamente 5), impiegati nei
servizi di banqueting effettuati nel corso dell'anno.
Gli spazi destinati ad uffici, spogliatoi e alla preparazione dei
cibi sono di misura superiore alla media del settore. Tra i beni
strumentali utilizzati, significative sono la presenza di
recipienti isotermici ermetici e la portata dei veicoli coibentati,
con valori superiori alla media del settore.
L'area di mercato e' sia locale (per il 36% dei soggetti), sia
regionale (per il 27%).

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese
per acquisti di servizi - costo per la produzione di
servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - ricarico = ricavi/(costo del venduto + costo per la produzione di
servizi); - rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la
produzione di servizi)/giacenza media (6).

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:

- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1 e 5; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 2; - fino a 19° ventile, per i cluster 3 e 4.

Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:

- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 5; - dal 2° ventile, per il cluster 2; - dal 4° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 3° al 19° ventile, per i cluster 3 e 4;

Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti
intervalli:

- dal 3° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 4; - dal 4° al 19° ventile, per il cluster 3; - dal 2° ventile, per i cluster 2 e 5.

Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7)
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 3.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG76U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3764 1,1750 1,5236 1,2686 1,6495 Radice quadrata del valore dei beni strumentali 66,8861 -- 96,0998 90,0921 -- -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali -- 0,1954 -- -- 0,1536 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 0,8222 1,1748 0,9652 0,8087 0,7670 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0032 0,8932 0,9526 1,1037 0,7670 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 13.401,1316 -- -- 6.100,6107 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 3.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

QUADRO B:

- Mq di spazi destinati ad ufficio - Mq di spazi interni destinati alla vendita e alla somministrazione
(a disposizione del pubblico) - Mq di spazi esterni destinati alla vendita e alla somministrazione
(a disposizione del pubblico) - Mq destinati alla preparazione (cucina/laboratorio) - Mq destinati a spogliatoi - Localizzazione (1 = in circoli, palestre e impianti sportivi; 2 =
in stazioni ferroviarie, metropolitane, tranviarie, portuali ed
aeroportuali; 3 = centri commerciali al dettaglio; 4 = in
scuole/universita'; 5 in ospedali/ strutture sanitarie)

QUADRO D:

- Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico oltre t. 3,5 e fino
a t. 12 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t. 12 - Spese per servizi integrativi o sostitutivi dei mezzi propri

QUADRO F:

- Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio self-service - Tipologia di attivita': Altre forniture di pasti preparati senza
servizio di somministrazione (catering, centro cottura) - Tipologia di attivita': Banqueting (preparazione, fornitura e
servizio di banchetti) - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti):
Matrimoni, altre cerimonie e feste private - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti): Cene
di gala aziendali - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti):
Colazioni di lavoro, convention, meeting, coffee break - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti):
Percentuale dei ricavi derivanti dai servizi di banqueting a prezzo
forfettario - Banqueting (preparazione, fornitura e servizio di banchetti):
Numero dei servizi di banqueting effettuati - Altri servizi offerti (gestiti direttamente): Accettazione buoni
pasto

QUADRO G:

- Tipologia di clientela: Mense e catering: Aziendale - numero
committenti - Tipologia di clientela: Mense e catering: Aziendale - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Mense e catering: Scolastica (scuole,
universita', ecc.) - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Banqueting: Persone fisiche (cerimonie,
feste private, ecc.) - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service:
Clientela abituale residente - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service:
Clientela attratta dalla presenza di uffici, aziende, scuole ed
altre strutture pubbliche in genere - % sui ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service:
Clientela attratta dalla presenza di negozi e mercati - % sui
ricavi - Tipologia di clientela: Ristorazione con servizio self-service:
Clientela turistica - % sui ricavi - Altri elementi specifici: Numero totale dei pasti erogati nell'anno
(per i servizi di mensa e catering) - Altri elementi specifici: Numero delle mense con cucina annessa
localizzate presso terzi - Altri elementi specifici: Numero delle mense senza cucina annessa
localizzate presso terzi - Altri elementi specifici: Numero di convenzioni - Altri elementi specifici: Prezzo medio a persona per servizi di
banqueting relativi a cerimonie private - Altri elementi specifici: Prezzo medio a persona per servizi di
banqueting relativi ad aziende - Altri elementi specifici: Prezzo medio del pasto a persona per il
servizio di mensa e catering scolastico - Altri elementi specifici: Prezzo medio del pasto a persona per il
servizio di mensa aziendale - Altri elementi specifici: Numero dei camerieri non dipendenti
impiegati nei servizi di banqueting effettuati nel corso dell'anno - Altri elementi specifici: Costo per acquisto di vini, spumanti e
champagne - Particolari specializzazioni del personale dipendente: Cuoco -
numero

QUADRO I: - Beni strumentali: Forni a convezione-vapore - Beni strumentali: Forni a microonde - Beni strumentali: Montacarichi/montavivande - Beni strumentali: Recipienti isotermici ermetici - Beni strumentali: Carrelli portavassoi - Beni strumentali: Banchi self



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti +
numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda
coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati
in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
+ numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero
amministratori non soci 6) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2

7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 4

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG77U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:

- 61.11.0 Trasporti marittimi; - 61.12.0 Trasporti costieri; - 61.20.0 Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti
lagunari); - 63.22.0 Altre attivita' connesse ai trasporti per via d'acqua.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG77).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.899. I
questionari restituiti sono stati 1.434, pari al 75,5% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':
====================================================================
Numero Numero % sul
questionari questionari totale
inviati restituiti questionari
inviati ==================================================================== 61.11.0 - Trasporti marittimi 524 319 60,9% -------------------------------------------------------------------- 61.12.0 - Trasporti costieri 120 84 70,0% -------------------------------------------------------------------- 61.20.0 - Trasporti per vie d'acqua interne (compresi i trasporti lagunari) 487 508 104,3% -------------------------------------------------------------------- 63.22.0 - Altre attività connesse ai trasporti per via d'acqua 768 523 68,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.899 1.434 75,5% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 362 questionari, pari al 25,2% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
attivita' (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.072.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela,
etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le
informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano
le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi ha messo in evidenza diverse modalita' di operare che
hanno fatto emergere cluster differenziati, sostanzialmente, in
funzione dei seguenti fattori:
- trasporto passeggeri di linea e non di linea;
- trasporto merci di linea e non di linea;
- dimensione della struttura.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi,
salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici
riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1- IMPRESE DI TRASPORTO DI LINEA DI PASSEGGERI

NUMEROSITA': 41

Il cluster e' caratterizzato da imprese di medie dimensioni, che
operano nella meta' dei casi come societa' di capitali (51%),
attive principalmente nel settore dei trasporti di linea di
passeggeri.
Gli spazi destinati all'attivita' sono abbastanza ridotti e
costituiti principalmente da uffici, indicati dal 46% delle
imprese, con un valore di oltre 40 mq. Si segnala inoltre la
presenza di locali destinati a biglietteria (26 mq per il 37% dei
soggetti).
Lo svolgimento dell'attivita' e' supportato da un totale di
addetti, pari a 9 unita', compresi i soci, gli impiegati e altro
personale dipendente quale gli operai generici. Per lo svolgimento
dell'attivita' di navigazione queste imprese fanno ricorso in media
a 2 comandanti (dipendenti o non dipendenti).
L'attivita' cardine riguarda il trasporto di linea di passeggeri
(che apporta il 77% dei ricavi), effettuato prevalentemente in
ambito locale. A tale attivita' si affianca, seppure con peso
minore, il trasporto di linea delle merci (62% dei ricavi per il
17% dei soggetti), possibile grazie all'utilizzo di traghetti,
ovvero unita' navali che possono trasportare sia passeggeri che
merci.
La clientela e' costituita principalmente da privati (dai quali
deriva il 66% dei ricavi) e, in misura minore, da compagnie di
navigazione e da operatori del turismo.
Le imprese del cluster dispongono in media di 1 traghetto con una
stazza di circa 200 tonnellate.
Coerentemente con l'attivita' svolta risultano elevati i costi
relativi a premi di assicurazione navi (circa 10 mila euro), i
costi per carburanti (37 mila euro) e i costi per la manutenzione
(34 mila euro). Risultano inoltre cospicue le spese di pubblicita'
(piu' di 9 mila euro per oltre il 60% delle imprese).

CLUSTER 2 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI MERCI

NUMEROSITA': 39

Il cluster comprende imprese di grandi dimensioni che effettuano
il trasporto non di linea di merci (74% dei ricavi) su rotte
nazionali ed internazionali.
La forma giuridica piu' diffusa e' la societa' di capitali (74%
dei soggetti).
Le superfici di cui dispongono hanno dimensioni consistenti: circa
200 mq per locali adibiti ad ufficio e circa 2.700 mq (per il 26%
dei soggetti) per spazi all'aperto destinati a servizi di vario
genere.
Il totale addetti desunto dal quadro del personale ammonta a 6
unita'. Analizzando piu' in dettaglio le figure professionali che
prestano la loro opera direttamente sulle navi, si evidenziano gli
addetti di coperta (3.406 giornate retribuite per il 51% delle
imprese) e il comandante.
Le merci prevalentemente trasportate sono: prodotti chimici (84%
dei ricavi per il 33% dei soggetti), prodotti siderurgici e
prodotti dell'industria manifatturiera (entrambe circa il 45% dei
ricavi per il 28% dei soggetti).
Tra i mezzi impiegati per il trasporto merci emergono le cisterne
e i bulkcarrier; inoltre un soggetto su quattro utilizza mezzi di
trasporto per vie d'acqua integrativi o sostitutivi dei mezzi
propri per un costo medio intorno a 700 mila euro.
Si rilevano inoltre, tra le spese sostenute, i premi di
assicurazioni navi (circa 71 mila euro per il 64% dei soggetti) e
carico (circa 42 mila euro per il 26%). I costi per carburanti
(circa 120 mila euro per il 56%), per manutenzioni (circa 50 mila
euro per il 74%) e per servizi portuali (circa 280 mila euro per il
79%) sono nettamente superiori alla media del settore.

CLUSTER 3 - ALTRE IMPRESE OPERANTI NEI TRASPORTI MARITTIMI

NUMEROSITA': 347

Il cluster comprende le imprese che hanno dichiarato di svolgere
prevalentemente attivita' diverse da quelle in dettaglio nel
questionario. In particolare i soggetti del cluster dichiarano di
ottenere circa l'80% dei ricavi dall'attivita' "altro".
La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e'
quella societaria: il 57% dei soggetti sono societa' di capitali e
il 18% societa' di persone.
Dall'analisi delle unita' locali e degli spazi a disposizione non
emerge una significativa specializzazione essendo diffusa solo la
presenza degli uffici che ammontano in media a 40 mq.
Il totale degli addetti e' costituito da 5 unita', di cui 2
dipendenti.
La clientela e' estremamente variegata: il raggruppamento piu'
significativo e' rappresentato dalle compagnie di navigazione, che
apportano al 43% delle imprese del cluster il 76% dei ricavi;
seguono i privati, le imprese di produzione e gli agenti marittimi.
La dotazione di beni strumentali e' rara e molto ridotta. Analoghe
considerazioni possono essere fatte per i costi dai quali non
emergono valori significativi.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI MERCI IN ACQUE
INTERNE

NUMEROSITA': 75

Il cluster e' costituito da aziende di piccole dimensioni che
effettuano il trasporto non di linea delle merci (93% dei ricavi)
in ambito locale e in acque interne, in particolar modo all'interno
della laguna di Venezia (oltre il 90% dei soggetti). La forma
giuridica prevalente e' quella di ditta individuale (43%), seguita
dalla societa' di persone (37%) e dalla societa' di capitali.
Gli spazi utilizzati a supporto dell'attivita' sono generalmente
ridotti. Emergono solo gli spazi acquei in concessione (indicati da
piu' del 40% dei soggetti) e i locali destinati a magazzino (109 mq
per il 23%).
Il totale degli addetti, compresi soci e collaboratori familiari,
e' costituito da 5 unita'.
La meta' dei ricavi deriva dalle attivita' svolte per le imprese
di produzione o commercializzazione. Sono inoltre rilevanti, tra la
clientela, le imprese di trasporto e i privati.
Le merci prevalentemente trasportate sono prodotti alimentari,
prodotti dell'industria manifatturiera ed altre merci indicate
nella voce "altro".
Le imbarcazioni principalmente impiegate nel trasporto sono le
bettoline, le chiatte e le navi da diporto. Le spese relative
all'attivita' di navigazione e ai servizi svolti a terra sono
generalmente esigue.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI CHE SVOLGONO ATTIVITA'
AUSILIARIE AI TRASPORTI MARITTIMI DI MERCI E PASSEGGERI

NUMEROSITA': 108

Il cluster si contraddistingue per la presenza di imprese di
medio-grandi dimensioni operanti per l'80% dei casi in forma di
societa' di capitali. Le attivita' svolte dalle imprese sono
presumibilmente di supporto agli operatori del settore trasporti.
Infatti la clientela principale e' costituita dalle compagnie di
navigazione (dalle quali deriva il 64% dei ricavi) e dagli agenti
marittimi (44% dei ricavi per un terzo dei soggetti).
Gli spazi utilizzati sono tra i piu' estesi: 255 mq per superfici
destinate ad uffici e 438 mq, per il 31% delle imprese, per spazi
destinati ai servizi interni. Presenti inoltre locali destinati a
magazzino, a biglietterie e spazi all'aperto destinati a servizi
vari.
Anche gli addetti (il cui totale e' 16), come gli spazi
utilizzati, evidenziano la prevalenza delle attivita' burocratiche
rispetto a quelle effettive di trasporto. Infatti, nel quadro del
personale, si rilevano le percentuali di compilazione e i valori
piu' elevati per le figure di dirigente, quadro e impiegato e fra i
profili professionali e le mansioni si riscontra il piu' alto
numero di personale amministrativo dipendente e non dipendente di
tutto il settore.
Il 70% dei soggetti dichiara di realizzare altre attivita' (che
apportano l'88% dei ricavi), tra cui rientrano presumibilmente quei
lavori tipici delle agenzie marittime che eseguono, per conto del
proprio committente, tutti gli adempimenti burocratici che
intercorrono tra chi esegue materialmente il trasporto, chi
gestisce le strutture portuali e la committenza. Funzioni analoghe
sono svolte anche nei confronti dei soggetti impegnati nel
trasporto dei passeggeri. Inoltre, figurano nel cluster anche
imprese (30% per il 93% dei ricavi) che provvedono all'erogazione
dei servizi di supporto all'attivita' di navigazione all'interno
del porto, quali rimorchio, ormeggio, etc... Probabilmente sono
comprese nel cluster anche imprese che gestiscono strutture
portuali.
Infine, dalla seppure esigua presenza di ricavi derivanti dal
trasporto merci sia di linea che non di linea, si puo' dedurre che
alcune imprese del cluster hanno ampliato la loro tipologia di
attivita' di tipo amministrativo operando in maniera diretta e piu'
estesa lungo la filiera del trasporto marittimo di merci e
passeggeri. Sono infatti presenti elementi di spesa riconducibii ad
attivita' effettive di trasporto quali i contratti di utilizzo dei
mezzi di trasporto per vie d'acqua integrativi o sostitutivi dei
mezzi propri (circa 415 mila euro per il 9% dei soggetti) e i premi
per assicurazioni relative alle navi (circa 19 mila euro per il
24%).
I beni strumentali indicati nel questionario sono generalmente
poco compilati.
Quasi tutte le altre voci di spesa sono in genere allineate con la
media del settore ad eccezione dei costi per i servizi portuali
(indicati dal 20% dei soggetti) e dei costi per canoni e diritti
relativi alle banchine ed agli spazi acquei (indicati dal 22%).

CLUSTER 6 - IMPRESE DI TRASPORTO NON DI LINEA DI PASSEGGERI

NUMEROSITA': 444

Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni che
operano nel settore del trasporto di passeggeri non di linea (98%
dei ricavi). Il raggio di azione delle aziende del settore e'
limitato ad un ambito locale (85% dei ricavi), in particolare,
circa il 60% delle imprese opera all'interno della laguna di
Venezia e nelle zone limitrofe.
La struttura organizzativa delle imprese del cluster e' piuttosto
semplice, data la prevalenza di ditte individuali (80%), il
limitato numero di addetti (2) e la ridotta presenza di locali
destinati all'attivita'. Si evidenziano, invece, percentuali piu'
elevate di compilazione per i mq di concessione spazi acquei e per
i mq degli spazi all'aperto destinati a servizi vari (anche se i
valori medi di entrambi sono nettamente inferiori alla media).
Le finalita' prevalentemente turistiche dell'attivita' sono
evidenziate dalla tipologia della clientela che comprende privati
(dai quali deriva il 61% dei ricavi) e operatori del turismo (25%
dei ricavi).
Per quanto riguarda i beni strumentali le unita' disponibili sono
ridotte e si limitano nella gran parte dei casi ad un unico mezzo a
disposizione per svolgere l'attivita'. I costi sostenuti sono i
piu' bassi tra tutti i cluster.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente e' stato utilizzato un indicatore
economico-contabile specifico delle attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo
per la produzione di servizi - spese per acquisti di
servizi)/(numero addetti (5)* 1.000);

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state
selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore
all'interno di un determinato intervallo, per costituire il
campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 4;
- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 3;
- fino al 19° ventile, per il cluster 5;
- dal 2° al 18° ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6;)
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 4.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG77U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2184 1,0983 -- 1,6701 1,1322 1,0372 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 0,9144 1,5435 1,2317 2,5653 1,8142 1,3757 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi - Costi specifici: carburanti -- -- 1,0504 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre presta- zioni diverse da lavoro dipen- dente afferenti l'attività dell'impresa 1,3567 1,4467 1,1380 2,0851 1,1124 1,2755 -------------------------------------------------------------------- Soci e asso- ciati in parte- cipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- -- 25.078,5864 -- 16.132,9424 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- 25.078,5864 -- 16.132,9424 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1394 0,0841 -- -- 0,1118 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- -- 107,5094 -- -- 99,4836 -------------------------------------------------------------------- Costi specifici: carburanti -- -- 1,6176 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 4.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO DATI ANAGRAFICI: - Attivita' esercitata: Codifica

QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati

QUADRO B: - Mq dei locali destinati a uffici

QUADRO G: - Tipologia della clientela: Compagnie di navigazione - Tipologia di attivita': Trasporti di linea - Tipologia di attivita': Trasporti non di linea - Tipologia di attivita': Altro - Trasporti di linea: Merci - Trasporti di linea: Passeggeri - Trasporti di linea: Locali - Trasporti di linea: Numero giornate di navigazione - Trasporti non di linea: Merci - Trasporti non di linea: Passeggeri - Trasporti non di linea: Locali - Trasporti non di linea: Internazionali (con paesi non appartenenti
all'U.E.) - Trasporti non di linea: Merci trasportate (tonnellate) - Addetti: Numero delle giornate retribuite per il personale
amministrativo - Merci trasportate: Prodotti alimentari - Merci trasportate: Altro - Costi specifici: Premi per assicurazioni relative al carico - Costi specifici: Costi per servizi portuali

QUADRO I: - Beni strumentali: Cisterne (tanker) - Numero - Beni strumentali: Traghetti - Numero - Beni strumentali: Navi da crociera - Numero



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati
e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
+ numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che
apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati +
numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.

6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 5

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG79U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 71.10.0 - Noleggio di autovetture;
- 71.21.0 - Noleggio di altri mezzi di trasporto;
- 71.22.0 - Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG79).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.721. I
questionari restituiti sono stati 1.488, pari al 54,7% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul
questionari questionari totale
inviati restituiti questionari
inviati ==================================================================== 71.10.0 - Noleggio di autovetture 1.148 635 55,3% -------------------------------------------------------------------- 71.21.0 - Noleggio di altri mezzi di trasporto 657 330 50,2% -------------------------------------------------------------------- 71.22.0 - Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali 916 523 57,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.721 1.488 54,7% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 515 questionari, pari al 34,6% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di
lire);
- quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato;
- presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%;
- errata compilazione delle percentuali relative ai servizi
offerti (quadro F del questionario);
- errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione
dei ricavi secondo la durata del noleggio (quadro F del
questionario);
- errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia
della clientela (quadro G del questionario);
- quadro I del questionario non compilato;
- incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 973.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2)

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi
offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando
le informazioni relative alle strutture operative e a tutti quegli
elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche
e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche delle
aziende operanti nel comparto oggetto dello studio:

- una forte specializzazione di beni noleggiati, che, all'interno dei
tre singoli codici di attivita', pone in evidenza le diverse
tipologie di prodotto; - limitata specializzazione legata alla durata del noleggio; - presenza di stagionalita'; - prevalenza di strutture di piccole dimensioni; - modalita' organizzative diverse, soprattutto all'interno del
noleggio auto, a seconda delle caratteristiche del servizio offerto
o della tipologia di clientela servita.

Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - NOLEGGIO AUTO DI GRANDI DIMENSIONI CON OFFERTA
DIVERSIFICATA

NUMEROSITA': 84

Le aziende del cluster svolgono attivita' di noleggio autovetture
in una struttura di dimensioni grandi costituita da 29 mq di locali
destinati ad ufficio, 7 mq di locali destinati a ricevimento
clienti, 146 mq di locali destinati a magazzino, deposito o
rimessa, 66 mq di spazi esterni destinati a magazzino e 18 mq di
locali destinati esclusivamente a magazzino/deposito di accessori e
ricambi.
Si tratta per il 70% di societa', organizzate in forma
indipendente, che operano con l'ausilio di due addetti, fra i quali
un dipendente. Osservano nel 63% dei casi un orario di apertura
fino a 8 ore, mentre l'11% dei soggetti prolunga l'apertura fino a
14 ore.
La tipologia di noleggio offerta e' mista, con presenza del
noleggio a breve termine (il 45% dei ricavi) ma con una forte
incidenza anche del noleggio a medio/lungo termine (il 31% dei
ricavi). Conformemente a cio', i ricavi relativi alla durata del
nolo sono realizzati sia con un noleggio di oltre trenta giorni (il
28%) e fino a trenta giorni (l'11%), sia con un noleggio fino ad
una settimana (il 26%) o fino a sei ore (il 12%).
Il parco auto e' ampio ed articolato, costituito da una media di
23 veicoli, fra i quali si evidenziano 12 autovetture di cilindrata
oltre 1400 e fino a 2000cc, 5 autovetture oltre 2000 e fino a
3000cc; si rileva anche una discreta offerta di veicoli commerciali
fino a 3,5 t di P.T.T.
Il servizio e' indirizzato prevalentemente ad aziende e
professionisti (con cui si registra il 52% dei ricavi), ma e'
presente anche la voce "altro" che incide per il 21% sui ricavi (in
tale voce sono compresi i privati che effettuano il noleggio per
motivi diversi dal turismo e dagli affari) e, anche se in minima
parte, la clientela turistica (10%).
Le aziende del cluster sostengono elevati costi di manutenzione
dei veicoli, costi per pneumatici, costi per assicurazioni oltre ai
costi di noleggio di macchine e attrezzature da altre imprese di
noleggio, relativi ai periodi di aumento della domanda di noleggio
in cui il parco macchine a disposizione dell'azienda non e'
sufficiente a coprire tutta la richiesta.

CLUSTER 2 - IMPRESE DI NOLEGGIO AUTO CON STRUTTURA DI PICCOLE
DIMENSIONI

NUMEROSITA': 120

Le aziende appartenenti al cluster sono per il 58% ditte
individuali e per il 42% societa', nelle quali l'attivita' e'
svolta da due addetti, di cui un dipendente.
Svolgono attivita' di noleggio autovetture in una struttura di
piccole dimensioni con 12 mq di locali destinati ad ufficio, 97 mq
di locali destinati a magazzino e 65 mq di spazi esterni destinati
a magazzino.
Sono organizzati in maniera indipendente e offrono anche un
servizio di noleggio con conducente, con una durata del nolo
prevalentemente di breve termine: il 49% dei ricavi e' realizzato
con il noleggio fino a 6 ore, il 18% dei ricavi con noleggio fino a
14 ore.
La tipologia della clientela e' diversificata: sono presenti
infatti aziende e professionisti (che incidono per il 39% sui
ricavi), privati (la voce "altro" incide per il 21%), operatori
turistici (per il 14 %) e altre imprese di noleggio (per il 13%).
Il parco auto e' limitato a 3-4 autovetture, tutte di cilindrata
superiore ai 2000 cc.
Le spese sostenute sono allineate alla media del settore, ad
eccezione dei costi sostenuti per il noleggio di macchine ed
attrezzature da altre imprese che risultano elevati.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI IMBARCAZIONI

NUMEROSITA': 181

Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate
dall'offerta di noleggio di imbarcazioni a vela e a motore.
Organizzate in forma societaria per il 57% dei casi e in ditta
individuale per il 43%, utilizzano in media due addetti per lo
svolgimento dell'attivita', di cui un dipendente.
Hanno una struttura molto piccola, limitata a 8 mq di locali
destinati ad ufficio e 19 mq di magazzino esterno. L'organizzazione
e' prevalentemente di tipo indipendente, anche se circa un 8% dei
soggetti e' organizzato in rapporto di agenzia.
Solo il 25% delle imprese svolge l'attivita' direttamente in
porto.
La tipologia di noleggio e' prevalentemente di breve termine (tale
voce incide per il 44% dei ricavi) con presenza anche di noleggio
di medio/lungo termine (il 12% dei ricavi); l'offerta comprende
inoltre un servizio con conducente che incide sui ricavi per il
32%. Le barche sono noleggiate sia per brevi escursioni, il
noleggio fino a 6 ore incide per il 31% dei ricavi, sia per vacanze
in barca, tendenzialmente fino a una settimana (il 16% dei ricavi)
o anche per piu' di un mese (il 19% dei ricavi).
La clientela e' prevalentemente costituita da turisti (il 56% dei
ricavi) e da privati (la voce altro incide per il 16%). L'attivita'
e' svolta con durata stagionale fino a tre mesi solo dall'11% dei
soggetti, fino a 6 mesi dal 16% e fino a 9 mesi dal 6% delle
imprese del cluster.
Fra le voci di spesa, oltre ai costi di manutenzione e di
assicurazione presenti in misura limitata, importanti risultano i
costi per i servizi esterni di parcheggio e rimessaggio,
coerentemente con la tipologia di bene noleggiato che, nei periodi
di ferma, necessita di essere ormeggiato in porto.
Riguardo alle tipologie di beni strumentali, contrariamente a
quanto accade per le auto, non e' presente una flotta di barche
numerosa, si rileva infatti: il 25% dei soggetti ha 1-2
imbarcazioni a vela oltre 10 mt fino a 16 mt, il 35% ha 4 natanti a
motore fino a 7,5 mt, il 30% ha 2 imbarcazioni a motore oltre 7,5
mt fino a 16 mt, il 23% ha 1-2 imbarcazioni a motore oltre i 16 mt
ed il 23% ha 3 gommoni o pedalo' o canoe.

CLUSTER 4 - NOLEGGIO DI MEZZI DI TRASPORTO DI MEDIE E GRANDI
DIMENSIONI

NUMEROSITA': 76

Le aziende appartenenti al cluster svolgono attivita' di noleggio
di mezzi di trasporto di medie e grandi dimensioni, sono per il 63%
societa' con una struttura di dimensioni medio grandi: operano
infatti in uffici di 19 mq, con 116 mq di locali destinati a
magazzino e 214 mq di spazi esterni destinati a magazzino con
l'ausilio di tre addetti di cui un dipendente.
Viene offerto sia un servizio di noleggio di breve termine che di
medio/lungo termine, con possibilita' di noleggio con conducente.
L'attivita' e' caratterizzata da una durata del nolo di una intera
giornata (il 26% dei ricavi e' realizzato con noleggio fino a 14
ore) o per un periodo piu' lungo (il 25% dei ricavi e' realizzato
con un noleggio di oltre trenta giorni), ma e' presente anche la
durata fino a 6 ore (con cui si realizza il 20% dei ricavi).
Oltre che imprese e professionisti (il 38% dei ricavi), si rileva
una clientela ripartita in maniera sostanzialmente uniforme fra le
diverse tipologie: privati (la voce altro incide per il 18%),
operatori turistici (per il 13%), imprese di trasporto merci (l'11%
dei ricavi), imprese di noleggio (il 10%) e clientela turistica per
il 10%.
Elevati risultano i costi per lubrificanti, per noleggio di
macchine ed attrezzature da altre imprese di noleggio e per la
manutenzione dei veicoli.
L'organizzazione e' indipendente, anche se si rileva un 8% di
imprese organizzate in rapporto di agenzia.
Fra i beni strumentali si evidenzia che l'87% dei soggetti
dichiara 5 veicoli commerciali oltre 3,5 t. di P.T.T, il 30% dei
soggetti dichiara 3-4 veicoli commerciali fino a 3,5 t di P.T.T ed
il 24% dichiara 2 rimorchi.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MOTOCICLI E BICICLETTE

NUMEROSITA': 60

Il cluster raggruppa aziende appartenenti al codice di noleggio di
altri mezzi di trasporto, che realizzano attivita' di noleggio di
motocicli e biciclette.
L'83% dei soggetti e' ditta individuale e svolge l'attivita' in
modo indipendente con strutture minime, limitate a 24 mq locali di
magazzino, 19 mq di spazi esterni e 8 mq di locali per ricevimento
clienti, senza l'ausilio di personale dipendente.
Il 56% dei ricavi e' realizzato con il noleggio di motocicli e
ciclomotori ed il 31% con il noleggio di biciclette.
Il noleggio e' di breve durata: i ricavi derivanti dal noleggio
fino a 6 ore raggiungono il 70% e il noleggio fino a 14 ore incide
per il 14%.
Il servizio e' rivolto ad una clientela turistica (per il 94%), ed
e' caratterizzato da una forte stagionalita': il 65% dei soggetti
opera per 6 mesi l'anno, mentre il 10% offre il servizio per tre
mesi e solo l'8% per un periodo di nove mesi.
L'attivita' e' svolta con un discreto parco veicoli costituito da
14 ciclomotori (per il 93% dei soggetti), 5-6 moto fino a 250cc
(per il 52% dei soggetti) e da 3 moto superiori a 250cc (per il 25%
dei soggetti).

CLUSTER 6 - IMPRESE STAGIONALI DI NOLEGGIO DI GOMMONI, PEDALO' E
CANOE

NUMEROSITA': 162

Le aziende del cluster sono prevalentemente ditte individuali che
svolgono attivita' di noleggio di gommoni, pedalo', canoe ed etc.
senza l'ausilio di addetti all'attivita', avendo a disposizione
solo spazi esterni destinati a magazzino pari a 17 mq.
L'attivita' consiste nel noleggio di breve periodo (il 75% dei
ricavi) con durata massima fino a 6 ore (il 95% dei ricavi) di
gommoni, pedalo', canoe, etc. a clientela turistica (per il 97% dei
ricavi).
La maggior parte dei soggetti svolge attivita' stagionale: il 58%
ha una stagionalita' di 3 mesi, mentre il 29% ha una stagionalita'
di 6 mesi.
Il parco veicoli e' costituito mediamente da 16 fra gommoni,
pedalo' e canoe, un 10% dei soggetti possiede anche 2-3 natanti a
motore fino a 7,5 mt e un altro 9% possiede 3-4 natanti a vela fino
a 7,5 mt.

CLUSTER 7 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI AUTOVETTURE DI CILINDRATA
MEDIO-PICCOLA

NUMEROSITA': 248

Le aziende del cluster sono societa' per il 58% dei casi e ditte
individuali per il 42% e operano in strutture di ampie dimensioni
costituite da 29 mq di locali destinati ad uffici, 7 mq di locali
per ricevimento clienti, 142 mq di spazi esterni destinati a
magazzino, 81 mq di locali destinati a magazzino, avvalendosi di
due addetti di cui un dipendente.
Svolgono attivita' di noleggio autovetture a breve termine (per il
57% dei ricavi) con presenza anche di noleggio a medio/lungo
termine (il 18% dei ricavi) e di noleggio con conducente (il 17%
dei ricavi). Coerentemente, la durata del noleggio e' breve: il 24%
dei ricavi e' realizzato con noleggio fino ad una settimana, il 18%
con noleggio fino a 14 ore, il 15% con noleggio fino a 6 ore, il
14% con noleggio nel week-end ed il 12% con noleggio fino a trenta
giorni.
La clientela e' omogeneamente distribuita fra imprese e
professionisti (che incidono per il 36% dei ricavi), turisti (il
22% dei ricavi) e privati (la voce altro incide per il 26%).
L'organizzazione e' indipendente per il 72% dei soggetti, mentre
il 20% e' organizzato in franchising e l'8% in rapporto di agenzia.
Per la presenza del canale coordinato, fra i costi sostenuti,
risultano elevati i costi addebitati da franchisor, oltre che i
costi di assicurazione, i costi di manutenzione, i costi di
noleggio di macchine ed attrezzature da altre imprese di noleggio.
Circa l'8% dei soggetti e' localizzato in aeroporti, l'orario di
apertura e' per il 54% dei soggetti della durata di 8 ore e per il
24% fino a 14 ore giornaliere.
Il parco veicoli e' sufficientemente ampio con particolare
presenza di autovetture di medio-piccola cilindrata: si rilevano 7
autovetture di cilindrata oltre 1000 fino a 1400cc e 7 autovetture
di cilindrata oltre 1400 fino a 2000cc. Oltre alle autovetture sono
presenti 5 veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T, mentre il
10% dei soggetti tratta anche camper con parco veicoli di 7-8
unita'.

CLUSTER 8 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI AUTOVETTURE PARTICOLARI E DI MARCA

NUMEROSITA': 42

Le aziende del cluster sono caratterizzate dal noleggio di auto
particolari, attivita' che incide per il 57% sui ricavi.
Il 52% dei soggetti e' organizzato in societa' e l'organizzazione
e' indipendente. L'attivita' e' svolta in strutture di medie
dimensioni costituite da 16 mq di locali destinati ad ufficio, 78
mq di locali destinati a magazzino e 26 mq di spazi destinati alla
manutenzione.
L'offerta e' rappresentata prevalentemente da un noleggio di breve
periodo (che incide per il 35% dei ricavi) e dal noleggio con
conducente (45%).
Coerentemente il noleggio ha una durata prevalente di 6 ore (il
44% dei ricavi); sono inoltre presenti il noleggio week-end (20%) e
fino a 14 ore (il 18% dei ricavi).
La tipologia della clientela e' costituita prevalentemente da
privati (la voce altro incide per il 48% dei ricavi), oltre che da
aziende e professionisti (il 26% dei ricavi).
Il 90% dei soggetti possiede 3-4 autovetture particolari per tipo
e marca, le quali necessitano di elevate spese di manutenzione e
per i pneumatici.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) dichiarato + costo per la produzione di
servizi) negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto (ricavi - costo del venduto - spese per
acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero
addetti (5)* 1.000) - resa del capitale (ricavi / valore dei beni strumentali).

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- non sono state escluse imprese, per il cluster 8;
- dal 1° ventile, per il cluster 5;
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 4 e 7;
- dal 2° ventile, per il cluster 6;
- dal 2° al 20° ventile, per il cluster 2;
- dal 3° al 19° ventile, per il cluster 3.

Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli:
- non sono state escluse imprese, per il cluster 8;
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1,2, 3,4, 5, 6 e 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 5.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG79U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,1643 1,2138 1,1183 1,1550 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3504 1,2557 1,4234 1,2676 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1471 0,1549 0,0684 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 87,3121 75,2272 54,4803 -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 24.189,0490 9.021,3172 11.159,3236 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 24.189,0490 9.021,3172 11.159,3236 -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- 7.305,0171 -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali oltre i 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- 12.560,0660 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG79U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
5 6 7 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,1807 1,3287 1,0813 1,6208 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,4652 1,5276 1,3773 2,5187 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1605 0,1168 0,2344 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 46,4199 23,0853 126,3423 80,5982 -------------------------------------------------------------------- soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- 25.706,0320 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienDA coniugale (numero) -- -- 25.706,0320 -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Veicoli commerciali oltre i 3,5 t. di P.T.T. -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 5.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

Quadro F:

- Servizi offerti: Noleggio di motocicli e ciclomotori - Servizi offerti: Noleggio di biciclette - Servizi offerti: Percentuale dei ricavi derivanti da noleggio di
autovetture particolari per tipo e per marca (sportive, cabriolet,
da cerimonia, ecc.)

Quadro I:

- Beni strumentali: Autovetture fino a 1000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 1000 fino a 1400 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 1400 fino a 2000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 2000 fino a 3000 cc. - Beni strumentali: Autovetture oltre 3000 cc. - Beni strumentali: Autovetture particolari per tipo e per marca
(sportiva, cabriolet, da cerimonia, ecc.) - Beni strumentali: Ciclomotori - Beni strumentali: Motocicli fino a 250 cc. - Beni strumentali: Motocicli oltre 250 cc. - Beni strumentali: Veicoli commerciali fino a 3,5 t. di P.T.T. - Beni strumentali: Veicoli commerciali oltre 3,5 t. di P.T.T. - Beni strumentali: Rimorchi - Beni strumentali: Trattori stradali - Beni strumentali: Semirimorchi - Beni strumentali: Container - Beni strumentali: Camper - Beni strumentali: Roulotte - Beni strumentali: Veicoli ferroviari - Beni strumentali: Natanti a vela fino a 7,50 mt. - Beni strumentali: Natanti a vela oltre 7,50 fino a 10 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni a vela oltre 10 fino a 16 mt. - Beni strumentali: Imbarcazione a vela oltre i 16 mt. - Beni strumentali: Natanti a motore fino a 7,50 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni a motore oltre 7,50 fino a 16 mt. - Beni strumentali: Imbarcazioni oltre i 16 mt. - Beni strumentali: Gommoni, pedalo', canoe ecc.



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili. 3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati
e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
+ numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che
apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati +
numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci

6 L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 6

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG81U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita'
economiche:

- 45.50.0 - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o
la demolizione, con manovratore; - 71.32.0 - Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e
di genio civile.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG81).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.761. I
questionari restituiti sono stati 1.017, pari al 57,8% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 45.50.0 - Noleggio di macchine e attrezzature per la costruzione o la demolizione, con manovratore 1.356 744 54,9% -------------------------------------------------------------------- 71.32.0 - Noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio civile 405 273 67,4% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.761 1.017 57,8% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 331 questionari, pari al 32,5% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti
(quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione
dei ricavi secondo la durata del contratto (quadro F del
questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle aree di
attivita' prevalenti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 686.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse aree di attivita'
svolte, alle tipologie di beni strumentali posseduti, ecc.; tale
caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni
relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a
tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse
realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi
omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Il settore in oggetto e' in fase di sviluppo, cio' e' dovuto
principalmente ad un cambiamento "culturale" delle imprese di
costruzioni nei confronti del noleggio, in quanto e' sempre piu'
diffusa la consapevolezza che noleggiare non conviene solo in caso
di basso utilizzo delle macchine, ma anche per potere rendere piu'
agile e flessibile la propria attivita'.
L'analisi - svolta per il settore noleggio di macchine e
attrezzature per la costruzione o la demolizione con manovratore, e
noleggio di macchinari e attrezzature per lavori edili e di genio
civile - ha evidenziato la presenza di specializzazioni quali
noleggio di macchine per movimento terra, noleggio di macchine per
sollevamento e trasporto, noleggio di ponteggi e strutture
provvisorie.
I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di
analisi sono:
- l'area di attivita' prevalente;
- la dimensione della struttura;
- la tipologia dei beni strumentali.
L'area di attivita' prevalente ha permesso sia di rilevare delle
specializzazioni quali noleggio di macchine per movimento terra
(incluse le lavorazioni stradali) (cluster 2, 5), per sollevamento
e trasporto (cluster 3), di ponteggi e strutture provvisorie
(cluster 4), sia di fotografare un insieme di imprese
caratterizzate dalla compresenza di diverse tipologie di noleggio
(cluster 1).
Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con
una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute da
quelle piu' articolate (cluster 5).
La tipologia dei beni strumentali ha permesso di distinguere tra
le aziende specializzate (cluster 2, 3, 4, 5) e le despecializzate
(cluster 1).
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - IMPRESE DESPECIALIZZATE DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 115

Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla
despecializzazione delle attivita' svolte; e' infatti presente il
noleggio di macchine per: movimento terra (15% dei ricavi in
media), sollevamento e trasporto (11%), demolizione (4%),
produzione, lavorazione e trasporto di calcestruzzo e malta (16%),
altre aree di attivita'.
La piccola dimensione e' evidenziata dalla struttura limitata; le
superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
rappresentate da locali destinati ad officina (12 mq), a magazzino
(38 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio (76 mq).
Si tratta per il 64% dei casi di ditte individuali e per il
restante 36% di societa' ed impiegano in media 2 addetti di cui un
dipendente.
Il 60% dei ricavi deriva dal noleggio delle macchine con
manovratore.
La tipologia di clientela prevalente e' costituita da imprese di
costruzione (pari al 43% dei ricavi), imprese operanti in altri
settori (16%) ed imprese di movimento terra (10%).
La dotazione dei beni strumentali, coerentemente con l'assenza di
specifiche specializzazioni, e' eterogenea ed esigua.

CLUSTER 2 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PICCOLE DIMENSIONI DI MACCHINE PER
MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI

NUMEROSITA': 269

L'attivita' prevalente delle imprese del cluster e' rappresentata,
per il 94% dei ricavi, dal noleggio di macchine per movimento terra
e lavorazioni stradali; il 74% dei ricavi deriva dal noleggio con
manovratore. Le aziende presenti nel cluster sono caratterizzate,
inoltre, dalle ridotte dimensioni; le superfici riservate allo
svolgimento dell'attivita' sono rappresentate da locali destinati a
magazzino (10 mq), ad officina (8 mq) e spazi esterni destinati a
parcheggio/rimessaggio (73 mq).
Le aziende appartenenti al cluster sono per l'87% ditte
individuali e nella maggior parte dei casi non dispongono di
personale dipendente.
La tipologia di clientela e' costituita prevalentemente da imprese
di costruzione (36% dei ricavi) e imprese di movimento terra (27%).
La dotazione strumentale e' esigua e costituita da circa 2
macchine per movimento terra e lavorazioni stradali (tra cui
escavatori, miniescavatori, pale caricatrici, minipale, ecc.) e da
un automezzo per il trasporto.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MACCHINE PER SOLLEVAMENTO E
TRASPORTO

NUMEROSITA': 93

Il 91% dei ricavi delle imprese appartenenti al cluster proviene
dal noleggio di macchine per il sollevamento e trasporto; il 68%
dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con manovratore.
Le aziende appartenenti al cluster sono nel 58% dei casi societa'
(il 27% di persone e il 31% di capitali) e nel restante 42% ditte
individuali, con una struttura composta in media da 3 addetti, di
cui 2 dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' comprendono
locali destinati ad uffici (15 mq), a magazzino (76 mq), ad
officina (11 mq) e spazi esterni destinati a parcheggio/rimessaggio
(334 mq).
La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da
imprese di costruzioni (48% dei ricavi) e imprese operanti in altri
settori (21%).
La dotazione strumentale e' prevalentemente costituita da: 2
autogru, 1 gru edile a torre, 1 gru edile automontante, 2
piattaforme semoventi e 2 automezzi per il trasporto.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI PONTEGGI E STRUTTURE PROVVISORIE

NUMEROSITA': 49

Questo cluster si contraddistingue principalmente per la
specializzazione nel noleggio di ponteggi e strutture provvisorie
(86% dei ricavi).
Si tratta di societa' (il 29% di persone e il 42% di capitali) e
di ditte individuali (29%), con una struttura composta da un totale
di 3 addetti, di cui 2 dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in locali destinati ad uffici (24 mq), a magazzino (202
mq), ad officina (14 mq) e spazi esterni destinati a
parcheggio/rimessaggio (532 mq).
La tipologia di clientela e' costituita per la maggior parte da
imprese di costruzione (71% dei ricavi).
La dotazione strumentale e' prevalentemente costituita da ponteggi
tradizionali/fissi (in media 6.500 mq di superficie coperta), ed,
in alcuni casi (16% dei soggetti appartenenti al cluster), da
ponteggi autosollevanti/mobili; si evidenzia, inoltre, la presenza
di 2 automezzi per il trasporto.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI NOLEGGIO DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI DI
MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA E LAVORAZIONI STRADALI

NUMEROSITA': 151

Questo cluster si contraddistingue principalmente per la
specializzazione nel noleggio di macchine per movimento terra e
lavorazioni stradali (73% dei ricavi) e per la dimensione della
struttura; il 69% dei ricavi deriva, inoltre, dal noleggio con
manovratore.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in locali destinati ad uffici di 21 mq, a magazzini di
146 mq, ad officine di 12 mq e spazi esterni destinati a
parcheggio/rimessaggio di 464 mq.
Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali
(50%) che societa' (il 35% di persone e il 15% di capitali) con una
struttura composta da un totale di 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da
imprese di costruzione (44% dei ricavi) ed imprese di movimento
terra (19%).
La dotazione strumentale e' consistente ed e' costituita
prevalentemente da: 2 escavatori, 3 martelli demolitori, 2
miniescavatori, 1 minipala, 1 pala caricatrice ed altre macchine
per il movimento terra e le lavorazioni stradali; inoltre sono
presenti 3-4 automezzi per il trasporto.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto (ricavi - costo del venduto - spese per
acquisto di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero
addetti (5) * 1.000) - resa del capitale = ricavi/valore dei beni strumentali.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 3, e 4;
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1, 2 e 5.

Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4;
- dal 2° al 18° ventile, per i cluster 1, 2, 3, e 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto
anche delle possibili differenze di risultati economici legate al
luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo
alla "territorialita' generale a livello provinciale" (6), che ha
avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in
aree omogenee in rapporto al:
- grado di benessere;
- livello di qualificazione professionale;
- struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali
sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e'
stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice
quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno
prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte
completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da
applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente
della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7)
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 6.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG81U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1111 1,0907 1,1140 1,2361 1,0913 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,0877 1,4105 1,3000 1,0698 1,2190 -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,1760 -- 0,1046 0,2960 0,1382 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 90,0113 123,1720 82,9823 -- 104,8277

Spese per acquisti di servizi 0,8687 1,3971 1,4898 1,2361 0,6869 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) 18.767,2641 18.984,7353 22.823,0974 26.163,7688 16.104,2366 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 18.767,2641 18.984,7353 22.823,0974 26.163,7688 16.104,2366 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -------------------------------------------------------------------- Gruppo 2 della territo- rialità generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato) bassa scolarità) sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali - - -51,0705 -- -- -45,7502 -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialità generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica) basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -51,0705 -- -- -45,7502 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 6.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci

QUADRO B:

- Mq dei locali destinati ad officina ed assistenza tecnica

QUADRO F:

- Aree di attivita' prevalenti: Macchine per movimento terra
(comprese le lavorazioni stradali) - Aree di attivita' prevalenti: Macchine per sollevamento e trasporto - Aree di attivita' prevalenti: Ponteggi e strutture provvisorie
(casseforme, transenne e tribune ...)

QUADRO G:

- Costi specifici: Costi per pneumatici - Costi specifici: Costi per assicurazione RC - Altri dati: Personale specializzato per il trasporto ed il
montaggio - numero giornate retribuite

QUADRO I: - Beni strumentali: Ascensori / montacarichi - Numero - Beni strumentali: Autobetoniere - Numero - Beni strumentali: Autogru - Numero - Beni strumentali: Betoniere - Numero - Beni strumentali: Bitumatrici - Numero - Beni strumentali: Carotatrici - Numero - Beni strumentali: Carrelli elevatori (tradizionali, fuoristrada,
telescopici) - Numero - Beni strumentali: Dumpers - Numero - Beni strumentali: Escavatori - Numero - Beni strumentali: Gru edili a torre - Numero - Beni strumentali: Gru edili automontanti - Numero - Beni strumentali: Gruppi elettrogeni - Numero - Beni strumentali: Idropulitrici - Numero - Beni strumentali: Centrali di betonaggio - Numero - Beni strumentali: Intonacatrici - Numero - Beni strumentali: Levigatrici - Numero - Beni strumentali: Macchine taglia asfalto - Numero - Beni strumentali: Martelli demolitori (idraulici, elettrici) -
Numero - Beni strumentali: Martinetti idraulici - Numero - Beni strumentali: Miniescavatori - Numero - Beni strumentali: Minipale - Numero - Beni strumentali: Miscelatrici - Numero - Beni strumentali: Motocompressori - Numero - Beni strumentali: Motosaldatrici - Numero - Beni strumentali: Nastri trasportatori - Numero - Beni strumentali: Pale caricatrici - Numero - Beni strumentali: Perforatrici - Numero - Beni strumentali: Piastre vibranti - Numero - Beni strumentali: Piattaforme semoventi e autocarrate - Numero - Beni strumentali: Piegatrici - Numero - Beni strumentali: Pompe per calcestruzzo - Numero - Beni strumentali: Pompe per drenaggio - Numero - Beni strumentali: Ponteggi tradizionali/fissi (mq. di superficie
coperta) - Beni strumentali: Ponteggi autosollevanti/mobili (altezza massima
raggiungibile in mt.) - Beni strumentali: Rulli stradali - Numero - Beni strumentali: Sabbiatrici - Numero - Beni strumentali: Spazzatrici - Numero - Beni strumentali: Trivelle - Numero - Beni strumentali: Altre attrezzature da cantiere - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico
fino a t 3,5 - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico
superiore a t 3,5 e fino a t 12 - Numero - Beni strumentali: Automezzi con massa complessiva a pieno carico
superiore a t 12 - Numero



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati
e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
+ numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che
apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti(societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati +
numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale. 7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 7

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG82U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria;
- 74.14.5 - Pubbliche relazioni.
La finalita' perseguita e' di determinare un "compenso/ricavo
potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche
di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un
professionista o di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG82).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 8.416. I
questionari restituiti sono stati 4.988, pari al 59,3% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul
questionari questionari totale
inviati restituiti questionari
inviati ==================================================================== 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria 6.692 3.969 59,3% -------------------------------------------------------------------- 74.14.5 - Pubbliche relazioni 1.724 1.019 59,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 8.416 4.988 59,3% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 1.125 questionari, pari al 22,6% dei
questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi
di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui
ricavi/compensi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di
espletamento dall'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 3.863.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita', ecc.; tale caratterizzazione e'
possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture
operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi
specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e
produttive.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare tredici gruppi
omogenei.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Oggetto del presente studio sono quegli operatori economici che
offrono servizi alle imprese nell'ambito della comunicazione, sia
rivolta alla promozione del commercio di beni e servizi, sia legata
alla trasmissione dei valori e dell'immagine aziendale.
I cluster risultanti dallo studio sono differenziati
principalmente in base alla specializzazione del servizio offerto,
fanno eccezione gli studi di comunicazione despecializzati (cluster
3 e 11, differenziati tra loro da elementi dimensionali) che si
caratterizzano per l'offerta di un ampio ventaglio di servizi. In
particolare si rilevano specializzazioni in: progettazione e
allestimento stand (cluster 1), cartellonistica (cluster 2), canale
web (cluster 4), immagine coordinata (cluster 5), media (cluster
6), campagne pubblicitarie (cluster 7), campagne promozionali
(cluster 8), progettazione e realizzazione editoriale (cluster 9),
consulenza strategica (cluster 10), eventi speciali (cluster 12) e
pubbliche relazioni (cluster 13).
La maggior parte dei cluster sono caratterizzati dalla presenza
rilevante di imprese, solo in alcuni casi (cluster 10, 11, 12 e 13)
la quota detenuta dai lavoratori autonomi e' significativa,
aggirandosi intorno al 40% dei soggetti; risulta generalmente molto
contenuto il ricorso al lavoro di dipendenti e collaboratori: e' il
coinvolgimento diretto del titolare nell'attivita' a garantire il
conseguimento degli obiettivi in termini di soddisfacimento delle
richieste dei clienti e di flessibilita' di gestione.

CLUSTER 1 - STUDI DI PROGETTAZIONE E ALLESTIMENTO STAND PER FIERE,
MOSTRE E CONGRESSI

NUMEROSITA': 124

I soggetti appartenenti a questo modello, quasi esclusivamente
imprese, si occupano in generale di servizi relativi alla
progettazione, costruzione e allestimento stand per fiere,
congressi e mostre per un'incidenza media sui ricavi/compensi del
77%; circa un terzo dei soggetti mostra una forte specializzazione
nella fase di allestimento stand (85% dei ricavi/compensi). La
specificita' dell'attivita' e' testimoniata altresi' dalla presenza
di spese per la costruzione di stand (58.000 euro in media).
Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da societa'
di capitali, (59% dei ricavi/compensi in media) e in misura
inferiore da societa' di persone e ditte individuali (26%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' abbastanza ampia
estendendosi in alcuni casi (32%) oltre le tre regioni ed in altri
(31%) oltre l'ambito nazionale, e piu' precisamente a Paesi
dell'Unione europea.
Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori sono
dotati di magazzini per il deposito dei materiali di 123 mq (in
assoluto il valore piu' elevato rispetto ai cluster del settore),
uffici di 36 mq e laboratori di 34 mq in media. Gli operatori del
modello sono nel 52% dei casi ditte individuali, nel 25% societa'
di persone e nel 23% societa' di capitali; impiegano in media 2
addetti (di cui un dipendente).

CLUSTER 2 - STUDI DI PUBBLICITA' SPECIALIZZATI NELLA CREAZIONE E
REALIZZAZIONE DI CARTELLONISTICA

NUMEROSITA': 163

I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per
l'attivita' svolta, rappresentata principalmente dalla creazione e
dalla realizzazione di cartellonistica (rispettivamente 26% e 53%
dei ricavi/compensi in media).
Il loro mercato di riferimento, e' costituito in prevalenza da
ditte individuali e societa' di persone (45% dei ricavi/compensi in
media) e in misura inferiore da societa' di capitali (38%); operano
in un'area di mercato principalmente locale (provinciale e fino a
tre regioni).
Dal punto di vista delle strutture fisiche si evidenzia la
presenza di laboratori per la fase realizzativa di 75 mq (in
assoluto il valore piu' elevato del settore in esame), uffici di 25
mq e magazzini di 21 mq in media. In questo modello sono presenti
quasi esclusivamente imprese organizzate sotto forma di ditte
individuali (60%) e, in misura minore, societa' di persone (29%);
impiegano in media 2 addetti (di cui un dipendente).

CLUSTER 3 - STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA
DESPECIALIZZATI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 460

I soggetti appartenenti a questo cluster, esclusivamente imprese,
presentano un'offerta ampia e despecializzata, creando e gestendo
tutti i tipi di comunicazione. Si caratterizzano, inoltre, per le
maggiori dimensioni della struttura destinata allo svolgimento
dell'attivita' rispetto alla media del campione analizzato. In
particolare si rilevano uffici di 116 mq (in assoluto il valore
piu' elevato), 29 mq di laboratorio e 19 mq di magazzino; gli
addetti ammontano a circa 5 unita' (di cui 2 dipendenti). La natura
giuridica e' costituita quasi esclusivamente da societa': nel 62%
dei casi di capitali e nel 28% di persone. La maggiore dimensione
e' testimoniata anche dalla presenza piu' consistente di spese e,
in particolare, dal maggior valore dell'hardware e del software
(circa 34.000 euro in media) e relativi costi per licenze d'uso,
canoni leasing e costi di assistenza (circa 5.000 euro).
Il mercato di riferimento e' costituito in gran parte da societa'
di capitali (74%); l'area di mercato e' piu' ampia rispetto ai
restanti cluster, in molti casi (43%) si estende oltre le tre
regioni.

CLUSTER 4 - STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NEL CANALE WEB

NUMEROSITA': 125

Questo modello si contraddistingue per il fatto di operare
principalmente nel canale web, infatti circa il 53% dei
ricavi/compensi proviene dall'attivita' di progettazione,
realizzazione e aggiornamento di siti web e dall'attivita' di
comunicazione multimediale.
Tali soggetti si rivolgono ad un mercato prevalentemente locale,
costituito da societa' di capitali (57% dei ricavi in media),
seguite da ditte individuali e societa' di persone (28%).
Presentano una struttura organizzativa snella: gli spazi sono
contenuti e prevedono unicamente uffici per un totale di 32 mq; la
scarsa presenza di lavoratori dipendenti e' da collegarsi al fatto
che si tratta principalmente di ditte individuali (56%) e societa'
di persone (24%) gestite direttamente dal titolare in qualche caso
coadiuvato dall'attivita' di collaboratori (non dipendenti) per un
totale di 2 addetti. Circa un quarto dei soggetti e' classificato
come lavoratore autonomo.

CLUSTER 5 - STUDI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE
E REALIZZAZIONE DELL'IMMAGINE COORDINATA

NUMEROSITA': 483

I soggetti appartenenti a questo modello si caratterizzano per la
specializzazione dell'attivita' nella progettazione e realizzazione
dell'immagine coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da
visita, brochure etc.) per un'incidenza media sui ricavi/compensi
del 69%.
Si rivolgono ad un mercato costituito prevalentemente da societa'
di capitali (54% dei ricavi in media), seguite da ditte individuali
e societa' di persone (33%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere principalmente
provinciale e regionale (fino a tre regioni).
Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori
presentano uffici di dimensioni contenute pari a 31 mq in media ed
e' poco diffusa la presenza di altri spazi. I soggetti appartenenti
al cluster (nel 25% dei casi lavoratori autonomi) operano sotto
forma di ditte individuali (66%) e societa' di persone (23%); in
genere non ricorrono al lavoro di terzi per lo svolgimento della
loro attivita', essendo, nel 76% dei casi, solo il titolare ad
occuparsi direttamente dell'intero processo di erogazione del
servizio.

CLUSTER 6 - CENTRI MEDIA

NUMEROSITA': 162

I soggetti appartenenti a questo modello, prevalentemente imprese,
si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella
veicolazione di messaggi pubblicitari; si occupano, in sostanza,
della pianificazione e gestione media e dell'acquisto degli spazi e
dei tempi pubblicitari sui media (media buying) per un'incidenza
sui ricavi/compensi dell'82%.
Le funzioni principali rivestite da queste figure sono, da un
lato, quella di "broker" in grado di acquistare alle condizioni
migliori spazi pubblicitari, spesso tramite le agenzie
concessionarie di pubblicita' (come dimostra la presenza di
provvigioni da concessionarie per un ammontare di 24.000 euro
circa), dall'altro lato quella di "consulenza sui mezzi".
La loro clientela e' costituita in gran parte da societa' di
capitali (61%), e in minor misura da ditte individuali e societa'
di persone (31%) ed e' localizzata in ambito sia locale sia
nazionale.
Dal punto di vista delle strutture fisiche, questi operatori
presentano uffici di 52 mq in media, mentre e' poco diffusa la
presenza di altri spazi. La forma giuridica predominante e' quella
delle societa' (nel 40% dei casi di capitali e nel 28% di persone);
per lo svolgimento dell'attivita' si avvalgono in media di 2-3
addetti (di cui un dipendente).

CLUSTER 7- PICCOLI STUDI PUBBLICITARI

NUMEROSITA': 358

I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole
dimensioni e presentano un'offerta completa di servizi per la
realizzazione di attivita' pubblicitarie, occupandosi di tutti gli
aspetti relativi alla creazione e alla realizzazione di campagne
pubblicitarie su stampa, radio, TV, affissioni etc. (da cui
derivano il 57% dei ricavi/compensi) e, in alcuni casi, anche della
pianificazione e dell'acquisto degli spazi sui mezzi. Il numero di
campagne realizzate e' nettamente superiore a quello dichiarato dai
restanti cluster e l'incidenza sul totale dei ricavi/compensi delle
campagne a diffusione nazionale e' del 29%.
Operano in un'area di mercato sia locale che pluriregionale e si
rivolgono ad una clientela rappresentata da societa' di capitali
(68%) e da ditte individuali e societa' di persone (20%).
Presentano una struttura organizzativa snella: per quanto riguarda
gli spazi sono dotati esclusivamente di uffici per un totale di 49
mq; tali operatori sono organizzati sia sotto forma di ditte
individuali (42%) che di societa' (di persone 28% e di capitali
30%) ed impiegano in media 2 addetti (di cui un dipendente). Solo
il 22% dei soggetti si classifica come lavoratore autonomo.

CLUSTER 8 - STUDI SPECIALIZZATI NELL'ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE
DI CAMPAGNE PROMOZIONALI

NUMEROSITA': 236

I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per la
specializzazione dell'attivita' nella realizzazione di servizi
promopubblicitari sul punto vendita, distribuzione volantini,
animazioni (33% dei ricavi/compensi), nella realizzazione e
gestione di operazioni promozionali (27%), nonche' nella loro
progettazione (15%).
Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da
societa' di capitali (69%) e da ditte individuali e societa' di
persone (20%), localizzate sia in ambito locale che pluriregionale.
Si tratta di piccole realta' (nel 20% dei casi lavoratori
autonomi) che per lo svolgimento dell'attivita' si avvalgono
unicamente di uffici di contenute dimensioni (37 mq), rappresentate
nel 47% dei casi da ditte individuali, nel 28% da societa' di
capitali e nel 25% da societa' di persone. Estremamente ridotto e'
il ricorso al lavoro di dipendenti, mentre e' l'impegno del
titolare, coadiuvato a volte da collaboratori (per un totale di
circa 2 addetti), che garantisce lo svolgimento dell'attivita' e ne
consente la flessibilita' di gestione.

CLUSTER 9 - STUDI SPECIALIZZATI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
EDITORIALE

NUMEROSITA': 323

I soggetti appartenenti a questo modello svolgono attivita'
prevalente di progettazione e realizzazione editoriale da cui
derivano il 70% dei ricavi/compensi in media.
Il loro mercato di riferimento e' costituito in prevalenza da
societa' di capitali (65%) e da ditte individuali e societa' di
persone (22%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' a carattere provinciale e
regionale (fino a 3 regioni).
La struttura organizzativa e' snella: sono previsti uffici di
piccole dimensioni (34 mq), sono poco rilevanti gli altri spazi;
nella gran parte dei casi (59%) si tratta di ditte individuali,
altrimenti di piccole societa' di persone (25%), che operano grazie
all'attivita' del titolare e in qualche caso di collaboratori (per
un totale di un paio di addetti) essendo molto ridotto il ricorso
al lavoro di dipendenti. In questo cluster i lavoratori autonomi
ammontano al 30% dei soggetti.

CLUSTER 10 - STUDI DI CONSULENZA STRATEGICA

NUMEROSITA': 228

I soggetti appartenenti a questo cluster, sono specializzati
nell'attivita' di consulenza strategica (86% dei ricavi/compensi in
media) rivolta per la maggior parte a societa' di capitali (78%)
localizzate in ambito pluriregionale.
Si caratterizzano, inoltre, per le dimensioni contenute della
struttura destinata allo svolgimento dell'attivita', consistente
unicamente in locali destinati ad uffici di 31 mq, e per la scarsa
presenza di dipendenti. Si tratta prevalentemente di ditte
individuali (52%) e societa' di persone (30%), gestite direttamente
dal titolare, in qualche caso con l'apporto del lavoro di
collaboratori (generalmente non dipendenti). Questo, inoltre, e' il
cluster in cui si concentra la maggior presenza di lavoratori
autonomi (46% dei soggetti) ed in cui e' maggiormente diffuso l'uso
promiscuo dell'abitazione (48%).

CLUSTER 11 - STUDI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PUBBLICITARIA
DESPECIALIZZATI DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 797

I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole
dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi nell'ambito
della comunicazione d'impresa, non facendo registrare nessuna
specializzazione prevalente.
La clientela e' costituita da societa' di capitali (58%), e in
minor misura da ditte individuali e societa' di persone (21%),
l'area di svolgimento dell'attivita' e' principalmente
pluriregionale.
La struttura organizzativa e' snella: per quanto riguarda gli
spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un
totale di 23 mq (il valore piu' basso fatto registrare all'interno
del settore). Si tratta di ditte individuali (60%) e piccole
societa' di persone, e risulta impiegato nell'attivita'
generalmente un solo addetto (sono praticamente assenti
collaboratori e dipendenti). In questo cluster si concentra una
consistente quota di lavoratori autonomi (38% dei soggetti) e
risulta abbastanza diffuso anche l'uso promiscuo dell'abitazione
(39%).

CLUSTER 12 - STUDI SPECIALIZZATI NELL'ORGANIZZAZIONE DI EVENTI
SPECIALI

NUMEROSITA': 102

I soggetti appartenenti a questo modello si caratterizzano per la
specializzazione dell'attivita' nella progettazione e nella
realizzazione di eventi speciali (congressi, convention, seminari
etc.) compresa l'eventuale fornitura di servizi accessori
(segreteria congressuale, immagine coordinata dell'evento,
logistica, traduzioni, hostess etc.). Il 78% dei ricavi/compensi
derivano dal complesso di tali attivita'.
Il loro mercato di riferimento e' piu' ampio rispetto ai restanti
cluster, vista la diversita' dei clienti dell'industria
congressuale, e comprende le societa' di capitali, che
rappresentano il cliente piu' importante (66%), seguite dagli enti
pubblici, privati commerciali e non (14%) e in minima parte anche
dalla pubblica amministrazione (7%).
L'area di svolgimento dell'attivita' e' piu' ampia rispetto alla
media del settore estendendosi nella gran parte dei casi (40%)
oltre le 3 regioni e in qualche caso oltre i confini nazionali
(25%).
Si tratta, comunque, di realta' di piccola dimensione che
organizzano convegni e congressi avvalendosi presumibilmente in
larga parte di fornitori di servizi esterni, organizzate
principalmente sotto forma di ditte individuali (52%), seguite da
societa' di capitali (28%) e di persone (20%). La dimensione dei
locali e' contenuta, prevedendo esclusivamente un ufficio di 41 mq,
e la presenza di addetti si limita al titolare e in qualche caso a
collaboratori occasionali (per un totale di circa un paio di
addetti). In questo cluster si concentra una consistente quota di
lavoratori autonomi (38% dei soggetti) e risulta abbastanza diffuso
anche l'uso promiscuo dell'abitazione (31%).

CLUSTER 13 - STUDI DI PUBBLICHE RELAZIONI

NUMEROSITA': 194

I soggetti appartenenti a questo cluster si caratterizzano per
l'offerta di un ampio ventaglio di servizi che riguardano le
pubbliche relazioni. In particolare si occupano di coordinare e
gestire i servizi di ufficio stampa (50% dei ricavi/compensi in
media), coordinare e gestire i programmi e le azioni di
comunicazioni per istituzioni, enti, organizzazioni (21%) e
pianificare le relazioni con i diversi pubblici di riferimento
(10%).
Il mercato di riferimento e' costituito in maggior parte da
societa' di capitali (68%), ma comprende anche enti pubblici,
privati commerciali e non (9%) e in minima parte anche la pubblica
amministrazione (6%).
L'area di mercato e' piu' ampia rispetto alla media del settore
estendendosi in molti casi oltre le tre regioni (34%) e oltre i
confini nazionali (28%).
La struttura organizzativa e' snella: i locali destinati
all'esercizio dell'attivita' consistono in un ufficio di 50 mq. Si
tratta in molti casi (45%) di lavoratori autonomi che generalmente
utilizzano l'abitazione in uso promiscuo (40%); gli operatori del
cluster sono rappresentati in prevalenza da ditte individuali
(53%), e in misura inferiore da societa' di capitali (24%) e di
persone (23%), e si avvalgono dell'attivita' del titolare
coadiuvato eventualmente da qualche collaboratore (per un totale di
circa 2 addetti), ma e' molto ridotto il ricorso al lavoro
dipendente.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO

Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per
compensi da attivita' di lavoro autonomo e ricavi da attivita' di
impresa, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento
del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame.
Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione
Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile
dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti
(variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei
soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo;

e tutti i soggetti che presentano:

- costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
Imprese:

- valore aggiunto orario (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero
addetti (5) * 312 * 8).

Professionisti:

- resa oraria (compensi derivanti dall'attivita' professionale o
artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi -
compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti
all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti 6 * 40 *
45).

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono stati
selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore
all'interno di un determinato intervallo, per costituire il
campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i
seguenti intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 10 e 12;
- dal 2° ventile, per i cluster 4 e 13;
- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9 e
11.

Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti
intervalli:

- dal 2° ventile, per i cluster 4 e 12;
- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 5, 9, 10, 11 e 13;
- dal 3° ventile, per i cluster 7 e 8.
Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per
ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono
state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del
questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili
significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta
selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di
ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi
quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale
presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali
(eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo/compenso" si e' tenuto
conto anche delle possibili differenze di risultati economici
legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo
alla "territorialita' generale a livello provinciale" (7), che ha
avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in
aree omogenee in rapporto al:
- grado di benessere;
- livello di qualificazione professionale;
- struttura economica.
Nella definizione della "funzione di ricavo/compenso" le aree
territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili
dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile
"Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili
hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state
colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da
applicare, nella stima del ricavo/compenso di riferimento, al
coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni
strumentali".
Infine, per i professionisti che svolgono l'attivita' in forma
individuale, nella definizione della funzione di compenso, si e'
tenuto conto anche della eventuale influenza sui risultati
economici dell'impegno in attivita' di lavoro dipendente a tempo
pieno o parziale. A tal fine, e' stata utilizzata una variabile
dummy, relativa allo svolgimento di altre attivita', e ne e' stata
analizzata l'interazione con la variabile "Radice quadrata del
valore dei beni strumentali". E' stato ottenuto, nell'applicazione
della funzione di compenso, un valore correttivo per il
coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni
strumentali".
Nell'allegato 7.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 7.A.2
vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della
"funzione di compenso".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto
sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (8);
- la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di
riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di
riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei
prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del
soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 7.A.1

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITÀ DI IMPRESA
SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1 2 3 4 5 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0234 1,3520 1,0440 1,1654 1,0152 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartello- nistica -- -0,2510 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -- 0,1582 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progetta- zione di operazioni promozionali -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3962 1,0122 1,2912 2,0074 1,1317 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 207,4803 166,3386 245,7684 187,9371 173,2625 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,5237 1,3848 1,1931 1,1094 1,5707 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) -- 15.797,4305 28.375,5295 -- 18.250,5861 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 15.797,4305 28.375,5295 -- 18.250,5861 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -151,6908 -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -151,6908 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
6 7 8 9 10 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0391 1,1027 1,1069 1,1701 1,4551 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartello- nistica -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- 0,3464 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progetta- zione di operazioni promozionali -- -- 0,6873 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipen- dente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3675 1,5174 1,0251 1,6733 1,3001 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 258,6231 185,5181 193,5725 174,6579 182,5677 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0681 1,2872 1,1639 1,1090 0,9621 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) -- 17.502,1073 24.011,8816 16.499,9715 -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 17.502,1073 24.011,8816 16.499,9715 -- --------------------------------------------------------------------

==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 6 7 8 9 10 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITÀ DI IMPRESA
SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0492 1,0466 1,0965 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di realizzazione cartellonistica -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione immagine coordinata -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di creazione campagne pubblicitarie -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi relativi all'attività di progettazione di operazioni promozionali -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,4681 1,3039 1,3983 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 207,3545 149,7850 185,4972 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,2487 1,1059 1,5206 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 20.365,2736 22.004,1815 33.260,1826 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 20.365,2736 22.004,1815 33.260,1826 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 11 CLUSTER 12 CLUSTER 13 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 2 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree con livello di benessere non elevato) bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -129,0809 -- -- -------------------------------------------------------------------- Correttivo da applicare al coefficiente della Radice quadrata del Valore dei beni strumentali Gruppo 5 della territorialita' generale a livello provinciale - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarita' poco sviluppata -129,0809 -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 7.A.2

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO
SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
4 5 6 7 8 ==================================================================== Radice guadrata del Valore dei beni strumentali 194,6943 179,6178 258,1512 179,9488 175,2931 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione immagine coordinata -- -144,8747 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione e gestione di operazioni promozionali -- -- -- 136,6885 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa ad altre attività di lavoro a tempo pieno o parziale -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per presta- zioni di lavoro dipendente 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Spese per collabo- ratori coordinati e continuativi 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Compensi corri- sposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 1,4509 1,7169 1,9143 2,0863 1,6390 -------------------------------------------------------------------- Consumi 3,3050 4,6470 1,9627 5,2942 2,3971 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 3,3050 1,5339 1,9627 1,5038 2,3971 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO
SG82U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
10 11 12 13 ==================================================================== Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 169,3909 176,1628 166,2910 175,3957 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione immagine coordinata -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa all'attività di realizzazione e gestione di operazioni promozionali -- -- -- --

Radice quadrata del Valore dei beni strumentali relativa ad altre attività di lavoro a tempo pieno o parziale -- -138,3791 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per prestazioni di lavoro dipendente 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Spese per collaboratori coordinati e continuativi 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attività professionale o artistica 2,7605 1,7778 1,7687 2,9320 -------------------------------------------------------------------- Consumi 4,5990 3,3070 3,0595 4,0789 -------------------------------------------------------------------- Altre spese 4,5990 2,6801 3,0595 2,0751 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 7.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domiciio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci

QUADRO B:

- Mq dei locali destinati ad ufficio

QUADRO F:

- Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenza strategica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Pianificazione e gestione
media: TV, cinema, stampa, radio, affissioni (strategica,
selezione, pianificazione) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Media buying (vendita
spazi pubblicitari e servizi di controllo) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Creazione campagne
pubblicitarie (televisive, cinematografiche, radiofoniche, stampa,
affissioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione campagne
pubblicitarie (televisive, cinematografiche, radiofoniche, stampa,
affissioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Creazione cartellonistica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione
cartellonistica - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione,
realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali
web/comunicazione multimediale - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione immagine
coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da visita, brochure,
opuscoli, volantini, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione immagine
coordinata (logo, marchio, naming, biglietti da visita, brochure,
opuscoli, volantini, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione editoriale
(magazines, house-organ, annual reports, monografie, cataloghi,
depliants, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione editoriale
(magazines, house-organ, annual reports, monografie, cataloghi,
depliants, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione,
costruzione e allestimento stand per fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Costruzione e
allestimento stand per fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Allestimento stand per
fiere, mostre e congressi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione di
operazioni promozionali (al consumatore e al trade) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione e gestione
di operazioni promozionali (al consumatore e al trade) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Servizi promopubblicitari
(in-store, distribuzioni volantini, animazioni, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Progettazione di eventi
speciali (congressi, convention, convegni, seminari, incentive &
motivation, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Realizzazione di eventi
speciali (congressi, convention, convegni, seminari, incentive &
motivation, ecc.) compresa l'eventuale fornitura di servizi
congressuali - Modalita' di espletamento dell'attivita': Fornitura di servizi
congressuali (segreteria congressuale, immagine coordinata
dell'evento, logistica, traduzioni, hostess, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Coordinamento e gestione
operativa di programmi e azioni di comunicazioni per istituzioni,
enti, organizzazioni, imprese, ecc. - Modalita' di espletamento dell'attivita': Pianificazione delle
relazioni con i media, le comunita' locali, la comunita'
finanziaria, le istituzioni, gli enti sopranazionali, nazionali e
locali, ecc. - Modalita' di espletamento dell'attivita': Coordinamento e gestione
di servizi di ufficio stampa (organizzazione di conferenze stampa,
stesura e diffusione di comunicati e documentazioni per la stampa,
raccolta di rassegna stampa, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ricavi derivanti dalla
vendita di espositori e stands per allestimenti di fiere mostre e
congressi

QUADRO G:

- Elementi contabili specifici: Valore hardware e software - Elementi contabili specifici: Spese per licenze d'uso, canoni
leasing e canoni di assistenza hardware e software - Altri elementi specifici: Provvigioni/commissioni da concessionari
di spazi pubblicitari ed altri fornitori - Altri elementi specifici: Campagne televisive/cinematografiche - Altri elementi specifici: Campagne radiofoniche - Altri elementi specifici: Campagne stampa - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori
coordinati e continuativi: Copywriter - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori
coordinati e continuativi: Grafici - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori
coordinati e continuativi: Art director - numero - Personale utilizzato: Personale dipendente e Collaboratori
coordinati e continuativi: Responsabile progetti di relazioni
pubbliche - numero



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati
e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e
coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione
che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati +
numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o
nello studio + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine e lavoranti a domicilio numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati +
numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + % di lavoro complessivamente prestato su
base annua da soci o associati che prestato attivita' nello
studio/100 7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.

8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 8

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG83U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 92.61.2 - Gestione di piscine;
- 92.61.3 - Gestione di campi da tennis;
- 92.61.4 - Gestione di impianti polivalenti;
- 92.61.5 - Gestione di altri impianti sportivi;
- 92.61.6 - Gestione di palestre.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG83).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 5.449. I
questionari restituiti sono stati 3.076, pari al 56,5% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul
questionari questionari totale
inviati restituiti questionari
inviati ==================================================================== 92.61.2 - Gestione di piscine 385 272 70,6% -------------------------------------------------------------------- 92.61.3 - Gestione di campi da tennis 497 302 60,8% -------------------------------------------------------------------- 92.61.4 - Gestione di impianti polivalenti 976 436 44,7% -------------------------------------------------------------------- 92.61.5 - Gestione di altri impianti sportivi 1.128 512 45,4% -------------------------------------------------------------------- 92.61.6 - Gestione di palestre 2.463 1.554 63,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 5.449 3.076 56,5% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 1.318 questionari, pari al 42,8% dei
questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione
dei ricavi secondo gli elementi contabili specifici (quadro G del
questionario); - quadro I (sezione relativa alle aree attrezzate) non compilato; - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.758.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2);

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di aree
attrezzate e di specializzazione, etc.; tale caratterizzazione e'
possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture
operative e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le
diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare dodici gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche delle
aziende operanti nel comparto oggetto dello studio:

- presenza sia di impianti sportivi fortemente specializzati in
un'unica disciplina, sia di impianti dove e' possibile svolgere due
o piu' discipline sportive; - maggiore diffusione delle attivita' di tennis, palestra e nuoto; - dimensioni ampie, fortemente legate alle strutture con attivita'
sportiva svolta all'aperto; - presenza di una diversa struttura organizzativa, pur con impianti
della stessa tipologia, a seconda del diverso servizio fornito.

Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi
omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - GESTIONE DI CAMPI DA TENNIS

NUMEROSITA': 102

Le aziende del cluster svolgono attivita' di gestione di impianti
da tennis in una struttura di dimensioni medie costituita da 3.751
mq di superficie complessiva di cui 1.867 mq destinati
all'attivita' fisica e sportiva all'aperto, 484 mq destinati
all'attivita' al chiuso e spazi dedicati a spogliatoio limitati a
68 mq.
Il 33% delle aziende osserva un periodo di apertura stagionale di
6 mesi.
La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e'
quella societaria (il 72%) ed e' impiegato nell'attivita'
mediamente un addetto.
Realizzano 19 corsi collettivi e 57 lezioni individuali di tennis,
dai quali traggono il 10% dei ricavi; per il resto i ricavi sono
realizzati prevalentemente dal noleggio dei campi (il 40%), dalle
quote e tessere annuali (il 17%) e dai contratti di
sponsorizzazione (5%), questi ultimi relativi, probabilmente,
all'organizzazione di un evento a livello comunale/provinciale
durante l'anno.
La clientela e' costituita da privati/soci (91% dei ricavi), con
una minima presenza di societa' sportive (4%). I costi sostenuti
per la gestione dell'impianto sono inferiori alla media.
Relativamente alle aree attrezzate sono presenti, nell'80% dei
casi, 2-3 campi da tennis all'aperto e, nel 39% dei casi, 2 campi
da tennis al chiuso.

CLUSTER 2 - GESTIONE DI PALESTRE CON OFFERTA DIFFERENZIATA DI
ATTIVITA' SPORTIVE

NUMEROSITA': 282

Le aziende del cluster affiancano alle attivita' tipiche della
palestra di fitness/body building l'offerta di altre specialita'
sportive quali yoga, sport da combattimento, arti marziali, squash
e nuoto e sono, per il 79%, organizzate in forma societaria.
Svolgono attivita' di gestione di palestre in una struttura di
dimensioni grandi per la tipologia in analisi, con 1.196 mq di
superficie complessiva, di cui 521 mq destinati ad attivita' fisica
e sportiva al chiuso, 275 mq destinati ad attivita' all'aperto, 158
mq di spogliatoi, 45 mq di locali destinati ad ufficio e 11 mq di
solarium/estetica/massaggi.
Le attivita' prevalenti sono quelle tipiche delle palestre:
ginnastica dolce e streching, aerobica e step, spinning e fitness,
per le quali le aziende in analisi tengono rispettivamente 34, 86,
19 e 55 corsi collettivi. Sono presenti anche corsi di arti
marziali (il 39% ne organizza 24), sport da combattimento (il 23%
organizza 25 corsi), yoga e meditazione (il 12% organizza 27 corsi)
e attivita' svolte in piscina: il 16% dei soggetti organizza corsi
di ginnastica in acqua, il 9% organizza corsi di nuoto per adulti e
il 16% per bambini. Tali attivita' sono svolte con l'ausilio di due
istruttori ISEF, tre istruttori/insegnanti/maestri e con un addetto
per la parte amministrativa.
La modalita' di accesso alla struttura e', per il 74% dei ricavi,
realizzata tramite quote e tessere (prevalentemente mensili, ma
anche trimestrali e annuali).
La tipologia della clientela e' costituita da privati/soci.
I costi di pubblicita/propaganda, manutenzione e riparazione delle
apparecchiature e dei macchinari, i costi di istruttori /insegnanti
/maestri e di servizi esterni di pulizia risultano elevati.
Coerentemente con l'attivita' esercitata, la dotazione strumentale
e' ampia e costituita da 22 postazioni fitness/body building, 8
macchine cardio fitness, 5 spinning, 1 sauna e bagno turco.
Le aree attrezzate rilevate sono: una palestra fitness/body
building al chiuso e, nel 77% dei casi, 1-2 palestre per altre
attivita'. Sono inoltre presenti: nel 10% dei casi, una piscina
fino a 10 mt al chiuso e, nel 12% dei casi, una piscina da 10 a 25
mt al chiuso, mentre il 20% indica la presenza di 1-2 campi da
squash.

CLUSTER 3 - GESTIONE DI PALESTRE DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 378

Le aziende appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla
gestione di palestre di medie dimensioni in cui l'attivita' svolta
e' quella tradizionale delle palestre di fitness/body building e
sono organizzate in forma societaria nel 72% dei casi.
Hanno una struttura di dimensioni limitate: 513 mq di superficie
complessiva di cui 326 mq destinati ad attivita' sportiva al
chiuso, 97 mq di spogliatoi e 35 mq di uffici.
Le attivita' svolte prevalentemente sono: ginnastica dolce e
streching (24 corsi collettivi), aerobica e step (70 corsi),
spinning (15 corsi) e fitness/body building (51 corsi), tramite
l'ausilio di un istruttore ISEF e di un
istruttore/insegnante/maestro.
I ricavi vengono realizzati per il 73% tramite quote e tessere
(prevalentemente mensili, ma anche trimestrali e annuali). La
clientela e' costituita per il 97% da privati/soci.
Fra le voci di spesa, oltre ai costi di manutenzione di apparecchi
e macchinari e ai costi per insegnanti/maestri, presenti in misura
limitata, importanti risultano quelli per pubblicita' e propaganda.
La dotazione di beni strumentali e' ampia e composta da 23
postazioni fitness/body building, 8 macchine cardio fitness, 4
spinning e una sauna/bagno turco.
Le aree attrezzate rilevate sono due palestre fitness/body
building al chiuso.

CLUSTER 4 - GESTIONE DI PALESTRE DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 406

Le aziende appartenenti al cluster svolgono attivita' di gestione
di palestre di piccole dimensioni e sono per il 58% dei casi ditte
individuali e per il 42% societa'.
Operano in strutture costituite da 310 mq di superficie
complessiva, di cui 197 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva
al chiuso e 48 mq destinati ad attivita' all'aperto, con 53 mq di
spogliatoi e con l'impiego di un addetto.
L'offerta e' caratterizzata dalla presenza di 17 corsi collettivi
e 19 lezioni individuali di ginnastica dolce e stretching, 21 corsi
di aerobica e step, 9 corsi di spinning e 19 corsi di fitness/body
building, oltre alla ginnastica correttiva, presente in misura
limitata.
L'accesso alla palestra avviene tramite il pagamento di quote e
tessere, che concorrono alla realizzazione del 73% dei ricavi (si
tratta in prevalenza di tessere mensili, ma con una buona quota
anche di tessere annuali e trimestrali). La restante parte dei
ricavi e' realizzata oltre che con gli ingressi giornalieri (3%)
anche con i corsi e le lezioni a pagamento (13%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati/soci.
La dotazione di beni strumentali e' coerente con le dimensioni e
comprende: 16 postazioni fitness/body building, 4 macchine cardio
fitness, 2 spinning.
Le aree attrezzate sono costituite per l'86% dei soggetti da una
palestra di fitness/body building al chiuso e per il 18% da una
palestra per altre attivita' al chiuso.

CLUSTER 5 - GESTIONE DI PISTE DA MOTOCICLISMO/MOTOCROSS/GO-CART

NUMEROSITA': 19

Le imprese appartenenti al cluster sono caratterizzate dalla
gestione di piste da motociclismo/motocross/go-cart.
L'84% dei soggetti e' organizzato in forma societaria e svolge
l'attivita' in strutture costituite da 22.064 mq di superficie
complessiva di cui 14.588 destinati ad attivita' all'aperto, 1.679
mq di parcheggio e 44 mq di bar, avvalendosi del lavoro di 1-2
addetti. Il 47% delle aziende appartenenti al cluster realizza un
periodo di apertura stagionale di 5 mesi all'anno.
Le aziende del cluster organizzano raramente corsi di
motociclismo/motocross/go-cart.
I ricavi sono realizzati con il noleggio di piste ed impianti
(28%), il noleggio di attrezzature sportive (9%), l'organizzazione
di eventi e manifestazioni sportive (7%), con contratti di
sponsorizzazione (3%); quest'ultimi (probabilmente) per la
realizzazione di eventi e manifestazioni a carattere regionale o
nazionale.
La tipologia della clientela e' costituita per l'83% da
privati/soci e per il 5% da societa' sportive.
Fra le spese risultano rilevanti i compensi corrisposti a terzi, i
costi per manutenzione e riparazione di apparecchi e macchinari,
per pubblicita' e propaganda e per polizze assicurative.
Nei beni strumentali si rilevano la presenza per il 58% dei
soggetti di 16 cart, mentre per le aree attrezzate e' coerentemente
presente il campo o pista di motociclismo/motocross/go-cart.

CLUSTER 6 - NOLEGGIO DI IMPIANTI DI CALCETTO/BASKET/PALLAVOLO

NUMEROSITA': 81

Le aziende del cluster sono per il 72% organizzate in forma
societaria e svolgono attivita' di gestione di impianti di
calcetto/basket/pallavolo avvalendosi di un addetto all'attivita'.
La struttura e' di dimensioni limitate con 3.300 mq di superficie
complessiva, di cui 1.763 mq destinati ad attivita' all'aperto, 162
mq destinati ad attivita' al chiuso, 103 mq di spogliatoi e 14 mq
di bar.
L'attivita' prevalente consiste nel noleggio di impianti sportivi
(il 66% dei ricavi), completata dall'erogazione di corsi e lezioni
a pagamento (il 4%), dai contratti di sponsorizzazione (il 3%) e
dalla gestione del bar (8%).
Coerentemente con la prevalente attivita' di noleggio dei campi,
l'organizzazione dei corsi ha una importanza limitata; infatti,
solo il 12% dei soggetti appartenenti al cluster organizza corsi di
calcio e calcetto e solo il 4% organizza corsi di basket/pallavolo.
La tipologia della clientela comprende oltre che i privati (che
apportano il 79% dei ricavi), anche societa' sportive (il 9%) e
altri soggetti (il 9%).
I costi sostenuti sono limitati e non si rileva la presenza di
beni strumentali.
Fra gli impianti il 23% dei soggetti indica un campo da calcetto
/basket/pallavolo al chiuso, mentre il 74% indica 2 campi da
calcetto/basket/pallavolo all'aperto.

CLUSTER 7 - GESTIONE DI CAMPI DA GOLF

NUMEROSITA': 37

Il cluster e' caratterizzato dall'attivita' di gestione di campi
da golf, svolta per il 78% da societa' all'interno di una struttura
molto grande e articolata, costituita da 38.952 mq destinati ad
attivita' fisica e sportiva all'aperto, 161 mq di spogliatoio, 33
mq di bar, 60 mq di ristorante al coperto, 78 mq di sale riunioni e
12 mq di punto vendita. L'attivita' e' svolta con l'impiego di 5
addetti, fra i quali si evidenzia la presenza di 1 amministrativo
ed 1 istruttore/insegnante/maestro. Il 30% dei soggetti
appartenenti al cluster indica un periodo di apertura di 8 mesi
l'anno.
La gestione dei campi da golf comporta anche l'organizzazione di
corsi collettivi di questa specialita' (mediamente due) o di
lezioni individuali (mediamente 64), attivita' queste con cui le
aziende del cluster realizzano pero' una minima parte dei ricavi;
la parte piu' importante e' realizzata, invece, tramite
l'iscrizione annuale alla struttura (quote e tessere annuali
rappresentano il 27% dei ricavi), il noleggio di impianti sportivi
(il 13%), il noleggio di attrezzature sportive (il 3%), la vendita
di articoli di abbigliamento (3%), l'organizzazione di eventi e
manifestazioni (3%) ed i contratti di sponsorizzazione (3%).
Particolarmente elevata risulta la voce altri ricavi (il 24%) che
probabilmente puo' essere ricondotta agli ingressi giornalieri (o
degli ospiti di soci del club, o di tesserati alla federazione non
iscritti al club).
La tipologia di clientela e' rappresentata per l'84% da
privati/soci, per il 9% da societa' sportive.
Coerentemente con l'attivita' svolta, i consumi di acqua sono
molto elevati (11.313 mc), cosi' come i costi di assicurazione, di
pubblicita' e propaganda, di manutenzione e riparazione di
apparecchiature e macchinari, i costi per istruttori e insegnanti,
i compensi corrisposti a terzi, i servizi esterni di pulizia, i
servizi esterni di giardinaggio.
Il 27% delle imprese del cluster organizza eventi sportivi
comunali/provinciali, il 27% organizza eventi regionali, il 35%
ospita eventi nazionali e solo il 14% ospita 2 eventi
internazionali all'anno.
Fra i beni strumentali si rileva la presenza di 5 cart, mentre per
quanto riguarda i campi, l'81% delle aziende del cluster indica la
presenza di 1-2 campi da golf pratica, il 16% indica un campo
executive, il 59% indica un campo fino a 18 buche, l'8% un campo da
8 buche e solo il 5% un campo con oltre 18 buche. Da sottolineare
che per il 14% dei soggetti e' presente anche una piscina
all'aperto tra i 10 ed i 25 mt.

CLUSTER 8 - GESTIONE DI CENTRI DI EQUITAZIONE/MANEGGI

NUMEROSITA': 18

Il cluster raggruppa le imprese che gestiscono centri di
equitazione o maneggi e sono organizzate per l'83% dei casi in
societa'; operano in strutture di 22.000 mq di superficie totale di
cui 18.692 destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 573
mq destinati all'attivita' al chiuso, 16 mq di bar, 43 mq di
attivita' ricreative, 61 mq di sale riunioni e 850 mq di
parcheggio, con l'impiego di due addetti.
Nel 22% dei casi si tratta di strutture stagionali con un periodo
di apertura di 6 mesi.
L'attivita' all'interno di strutture di questa tipologia comporta
la realizzazione dei ricavi da quote e tessere pluriennali (il 6%
dei ricavi) e annuali (l'11% dei ricavi), da corsi e lezioni di
equitazione a pagamento (mediamente 86 lezioni all'anno che
concorrono alla realizzazione del 7% dei ricavi), dall'affitto dei
locali per manifestazioni (il 6%), da contratti di sponsorizzazione
(il 5%), ma la voce piu' importante e' relativa ad altri ricavi che
incide per il 50%. Si tratta probabilmente o degli ingressi
giornalieri (normalmente realizzati dai maneggi), o della custodia
di cavalli di proprieta' di privati, che non sempre dispongono di
stalle dove tenere l'animale, lasciato spesso in cura presso un
centro di equitazione.
La clientela e' prevalentemente costituita da privati/soci (il 63%
dei ricavi).
Il 17% dei soggetti organizza eventi sportivi regionali ed un
altro 17% organizza eventi a livello nazionale.
Si rileva la presenza di 6 cavalli e come aree attrezzate sono
presenti un maneggio al chiuso e 2 maneggi all'aperto.

CLUSTER 9 - GESTIONE DI IMPIANTI POLISPORTIVI

NUMEROSITA': 189

La caratteristica delle imprese del cluster e' di gestire impianti
misti, con presenza di campi relativi a diverse discipline
sportive: il 29% indica la presenza di una palestra fitness, il 16%
la presenza di 1-2 palestre per altre attivita' (yoga, sport da
combattimento, arti marziali), il 15% una vasca tra 10-25 mt al
chiuso, l'11% una vasca della stessa tipologia ma all'aperto, il
30% dispone di 1-2 campi da calcetto/basket/pallavolo al chiuso,
circa il 50% di 2 campi della stessa tipologia ma all'aperto, il
19% indica la presenza di un campo di calcio, il 30% la presenza di
3 campi da tennis al chiuso, il 47% dispone di 3 campi da tennis
all'aperto.
Si tratta di imprese, organizzate in societa' nell'81% dei casi,
che operano in strutture di 8.629 mq di superficie complessiva, di
cui 4.119 mq destinati all'attivita' fisica e sportiva all'aperto,
917 mq destinati all'attivita' al chiuso, 213 mq di spogliatoi, 31
mq di bar e 40 mq di ufficio, avvalendosi, per lo svolgimento
dell'attivita', di 3 addetti. Il 24% dei soggetti realizza
un'apertura stagionale della durata di 8-9 mesi.
La presenza di campi relativi a diverse specializzazioni, fa si'
che l'attivita' realizzata sia frammentata fra le diverse
discipline. Si rileva infatti che il 14% dei soggetti organizza
corsi collettivi di ginnastica dolce e streching, il 13% corsi di
aerobica e step, l'8% corsi di nuoto per adulti ed il 12% per
bambini, il 7% corsi di calcio e calcetto, il 21% corsi di tennis
ed il 13% lezioni individuali di tennis.
La modalita' prevalente di accesso alla struttura e' il noleggio
dei campi, grazie al quale le aziende del cluster realizzano il 57%
dei ricavi; per il resto si evidenzia la presenza di quote e
tessere (tendenzialmente annuali che concorrono alla realizzazione
del 6% dei ricavi), di corsi e lezioni a pagamento (5%), di
noleggio di attrezzature sportive (2%) e di contratti di
sponsorizzazioni (4%). Il bar determina per il 28% dei soggetti il
12% dei ricavi.
La tipologia della clientela e' composta per il 62% da
privati/soci, per il 22% da societa' sportive e per il 4% da enti
locali convenzionati.
Fra i costi risultano rilevanti quelli sostenuti per la
manutenzione di apparecchiature e macchinari, i costi per
istruttori /insegnanti/maestri e i costi esterni di pulizia.
Il personale specializzato e' composto da due istruttori, dei
quali uno ISEF, mentre i beni strumentali risultano limitati a 4
postazioni di fitness/body building e 1-2 macchine cardio fitness.

CLUSTER 10 - GESTIONE DI PISCINE

NUMEROSITA': 110

Le aziende del cluster svolgono attivita' di gestione di piscine
in una struttura di 4.956 mq di superficie totale di cui 1.758 mq
destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto, 688 mq
destinati ad attivita' al chiuso, 286 mq di spogliatoi, 10 mq per
estetica e solarium, 5 mq per la fisioterapia e 50 mq di bar. Si
tratta di imprese organizzate in forma societaria (l'88%) che
impiegano, per lo svolgimento dell'attivita' un responsabile
tecnico, 2 istruttori ISEF e 9 istruttori/insegnanti/maestri.
Il 58% delle aziende del cluster svolge attivita' stagionale, con
un periodo di apertura di 6 mesi.
La gestione di tali impianti comprende la realizzazione di corsi
collettivi di ginnastica in acqua (24), di nuoto per adulti (71) e
per bambini (75) oltre a due corsi per immersioni.
I ricavi sono realizzati tramite ingressi giornalieri (27%), corsi
e lezioni a pagamento (il 22%), quote e tessere mensili (7%), quote
e tessere trimestrali (5%). Per un terzo dei soggetti si rileva la
presenza di ricavi derivanti dall'attivita' di bar pari al 20%.
La tipologia della clientela e' fortemente diversificata: oltre ai
privati/soci (73%), si rilevano le societa' sportive (9%), gli enti
locali convenzionati (9%) e le scuole (4%).
Coerentemente con l'attivita' svolta, i consumi di acqua risultano
molto elevati, cosi' come elevati risultano i costi di manutenzione
piscine, i costi per istruttori ed insegnanti, i compensi
corrisposti a terzi ed i costi esterni di pulizia.
Fra le aree attrezzate si rileva la presenza di una vasca fino a
10 mt al chiuso per il 32% dei soggetti, mentre il 21% indica la
presenza di una vasca della stessa tipologia ma all'aperto; il 67%
dispone di 1-2 vasche fra i 10 ed i 25 mt al chiuso, mentre il 32%
indica una vasca della stessa tipologia ma all'aperto; il 10%
dispone di una vasca oltre i 25 mt al chiuso ed il 25% una vasca
della stessa tipologia ma all'aperto.

CLUSTER 11 - GESTIONE DI IMPIANTI CON PISTE DI PATTINAGGIO/HOCKEY SUL
GHIACCIO

NUMEROSITA': 18

Il cluster raggruppa le imprese che gestiscono impianti sportivi
con piste di pattinaggio/hockey sul ghiaccio; in alcuni casi sono
presenti anche campi relativi ad altre specialita' sportive, quali
tennis, campi da calcetto/basket/pallavolo e pattinaggio a rotelle.
Organizzate per il 72% dei casi in societa', le aziende del
cluster operano in strutture di 4.008 mq di superficie totale di
cui 2.377 mq destinati ad attivita' fisica e sportiva all'aperto,
856 mq destinati ad attivita' al chiuso, 183 mq di spogliatoi, 76
mq di ufficio e 85 mq di bar, con l'ausilio di cinque addetti, fra
i quali un responsabile tecnico.
Il 56% delle aziende del cluster apre la struttura stagionalmente
per un periodo di 7 mesi.
Il 28% dei soggetti organizza corsi collettivi di pattinaggio e
l'11% corsi di hockey.
I ricavi derivano dal noleggio degli impianti sportivi (12%), dal
noleggio di attrezzature sportive (11%), dal noleggio di piste
sportive (8%), dall'affitto di locali per manifestazioni (6%). Il
22% dei ricavi sono relativi alla voce altro, probabilmente
riconducibili agli ingressi giornalieri dei privati. Il 44% dei
soggetti realizza il 31% dei ricavi dalla gestione del bar.
La tipologia della clientela e' costituita da privati per l'87% e
societa' sportive per il 10%.
Elevati risultano i costi per manutenzione e riparazione delle
apparecchiature e macchinari e i costi per
istruttori/insegnanti/maestri.
Il 39% ha una pista di pattinaggio su ghiaccio al chiuso ed il 72%
una pista di pattinaggio su ghiaccio all'aperto (prevalentemente
localizzati nelle regioni settentrionali).

CLUSTER 12 - GESTIONE DI COMPLESSI SPORTIVI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 113

Le imprese del cluster svolgono attivita' di gestione di complessi
sportivi di grandi dimensioni all'interno dei quali e' possibile
praticare diverse specialita' sportive.
Si tratta di societa' per l'80% dei casi che gestiscono una
struttura articolata composta da 11.787 mq di superficie
complessiva, di cui 5.175 destinati all'attivita' fisica e sportiva
all'aperto e 554 destinati all'attivita' al chiuso, 247 mq di
spogliatoi, 14 mq di estetica e solarium, 51 mq di bar al chiuso,
44 mq di bar al aperto, 45 mq di ristorante al chiuso, 20 mq di
ristorante all'aperto e 108 mq di attivita' ricreative.
L'attivita' e' svolta avvalendosi di un istruttore ISEF e 6
istruttori/insegnanti/maestri, oltre ad un addetto amministrativo,
un custode ed un cameriere/barman.
La stagionalita' e' presente nel 53% delle strutture, che
realizzano un periodo di apertura di tre/quattro mesi.
L'attivita' e' molto articolata e diversa a seconda della
struttura: si rilevano infatti corsi collettivi di ginnastica dolce
e streching, aerobica e step, di fitness e body building, di
ginnastica in acqua, di nuoto per adulti e per bambini, di calcio e
calcetto, corsi e lezioni individuali di tennis.
L'accesso alla struttura e' realizzato tramite quote e tessere
annuali (il 9% dei ricavi), trimestrali (il 3%), mensili (4%),
ingressi giornalieri in piscina (31%), corsi e lezioni a pagamento
(8%), noleggio di impianti sportivi (5%). Rilevanti risultano i
ricavi derivanti dal bar (il 17%) e dalla gestione del ristorante
(7%).
La tipologia della clientela e' costituita per il 92% da privati.
I costi sostenuti per la gestione dell'impianto risultano
rilevanti, in particolare si evidenziano quelli per la manutenzione
delle piscine, i costi per insegnanti/istruttori/maestri, per i
servizi esterni di pulizia e per il servizio di giardinaggio.
La composizione di questi impianti, in termini di presenza di
campi relativi alle diverse specialita' sportive, e' molto
articolata: il 23% delle aziende indica una palestra fitness/body
building, il 13% una palestra per altre attivita' (yoga, sport da
combattimento, arti marziali, etc.); il 18% dispone di una vasca
fino a 10 mt al chiuso ed il una vasca della stessa tipologia ma
all'aperto, il 28% indica 1-2 vasche fra 10 e 25 mt al chiuso ed il
58% una vasca della stessa tipologia ma all'aperto, il 24% dispone
di una vasca oltre 25 mt all'aperto; il 62% indica 1-2 campi da
calcetto/basket/pallavolo, l'11% un campo di calcio; il 20% delle
aziende indica due campi da tennis al chiuso ed il 47% indica tre
campi da tennis all'aperto.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese
per acquisti di servizi - costo per la produzione di
servizi)/(numero addetti (5) * 1.000) - resa del capitale = (ricavi / valore dei beni strumentali).

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- non sono state escluse imprese, per i cluster 5, 7, 8, 11;
- dal 3° al 19° ventile, per il cluster 12;
- dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 6, 9, 10;
- dal 5° al 19° ventile, per il cluster 1;
- dal 6° al 19° ventile, per il cluster 4.
Per la resa del capitale sono stati scelti i seguenti intervalli:
- non sono state escluse imprese, per i cluster 5, 7, 8, 11;
- dal 2° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 12.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 8.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG83U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0917 1,2438 1,2808 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 0,7771 1,1794 1,7448 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" -- 97,6008 97,6251 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,2007 1,9336 1,3412 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 5.422,4813 17.385,7291 11.414,3264 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 5.422,4813 17.385,7291 11.414,3264 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- 12,0434 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso 155,2879 -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto 3.117,3274 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso 4.466,1599 -- -- --------------------------------------------------------------------

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,5290 1,7436 1,1661 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,1939 1,7436 0,8886 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 63,1475 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,8986 1,7436 0,8886 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 9.242,2681 -- 14.010,8900 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 9.242,2681 -- 14.010,8900 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso 12,3678 -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- 87,6846 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto -- -- 4.839,3644 -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3737 1,8357 1,7411 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,5764 1,8357 0,8013 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 90,0699 -- 65,3072 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,3737 1,8357 1,771 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) -- -- 20.230,6962 -------------------------------------------------------------------- Collaboratoti dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 20.230,6962 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- --------------------------------------------------------------------

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,3193 1,2829 1,2738 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,3685 1,2829 1,4775 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" -- -- 38,7026 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,4630 1,2829 1,2839 -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 16.466,3727 -- 17.861,7313 -------------------------------------------------------------------- Collaboratoti dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 16.466,3727 -- 17.861,7313 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente all'attività fisica e sportiva al coperto/chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar al coperto/chiuso -- -- 93,96790 -------------------------------------------------------------------- Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto -- -- 93,96790 -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche fino a 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) 5.822,6752 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate - Vasche oltre i 25 metri (numero al chiuso e all'aperto) 17.796,6945 -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo (numero al chiuso e all'aperto) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero all'aperto -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Aree attrezzate: Campi da tennis - numero al chiuso -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 8.B

VARIABILI DELL'ANALISI DI DICRIMINANTE

QUADRO B:

- Mq destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception
(esclusi i magazzini) - Mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva
all'aperto - Mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva al
coperto/chiuso - Mq destinati esclusivamente a bar all'aperto - Mq destinati esclusivamente a ristorante al coperto/chiuso - Mq destinati esclusivamente a ristorante all'aperto

QUADRO G: - Tipologia clientela: Servizio Sanitario Nazionale per attivita' in
convenzione - Tipologia clientela: Enti locali convenzionati - Tipologia clientela: Societa' sportive - Tipologia clientela: Scuole - Tipologia clientela: Altri - Elementi contabili specifici: Quote e tessere trimestrali stipulate
nel 1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Quote e tessere mensili stipulate nel
1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Altre quote e tessere stipulate nel
1999 - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Ingressi giornalieri a pagamento per
la piscina - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Noleggio impianti sportivi - % sui
ricavi - Elementi contabili specifici: Noleggio attrezzature sportive - %
sui ricavi - Elementi contabili specifici: Estetica (solarium e massaggi) - %
sui ricavi - Elementi contabili specifici: Fisioterapia - % sui
ricavi - Elementi contabili specifici: Bar (esclusi gli integratori
alimentari) - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Ristorante (esclusi gli integratori
alimentari) - % sui ricavi - Elementi contabili specifici: Contratti di sponsorizzazione - % sui
ricavi - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili
professionali: Responsabile tecnico - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili
professionali: Istruttori ISEF - Addetti all'attivita' dell'impresa distribuiti per mansioni/profili
professionali: Istruttori, insegnanti, maestri, ecc.

QUADRO I: - Aree attrezzate: Palestra-fitness/body-building - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Palestra-fitnes s/body-building - Numero
all'aperto - Aree attrezzate: Altre palestre (yoga, ginnastica, pugilato,
scherma, piste da ballo, ecc.) - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Altre palestre (yoga, ginnastica, pugilato,
scherma, piste da ballo, ecc.) - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Vasche fino a 10 metri - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Vasche fino a 10 metri - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Vasche oltre i 10 metri fino a 25 metri - Numero
al chiuso - Aree attrezzate: Vasche oltre i 10 metri fino a 25 metri - Numero
all'aperto - Aree attrezzate: Vasche oltre i 25 metri - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Vasche oltre i 25 metri - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo - Numero al
chiuso - Aree attrezzate: Campo da calcetto, basket, pallavolo - Numero
all'aperto - Aree attrezzate: Campi di calcio - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di baseball - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di hockey - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi di hockey - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di squash - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi di squash - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi di rugby - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Parete di free climbing - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Parete di free climbing - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista per skateboard - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista per skateboard - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista di pattinaggio a rotelle - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista di pattinaggio a rotelle - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf pratica - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf executive per 3 - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf fino a 8 buche - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf oltre 8 buche e fino a 18 buche -
Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da golf oltre 18 buche - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Pista di atletica - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Pista di atletica - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Poligono - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Poligono - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Maneggio - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Maneggio - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da bocce - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi da bocce - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi o piste di motociclismo, motocross o go-cart
- Numero all'aperto - Aree attrezzate: Campi da tennis - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Campi da tennis - Numero all'aperto - Aree attrezzate: Piste di bowling - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Piste di pattinaggio/hockey su ghiaccio - Numero
al chiuso - Aree attrezzate: Piste di pattinaggio/hockey su ghiaccio - Numero
all'aperto - Aree attrezzate: Posti barca - Numero al chiuso - Aree attrezzate: Posti barca - Numero all'aperto



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti(ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti +
numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda
coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati
in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
+ numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero
amministratori non soci

6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 9

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SG85U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita'
economica:
- 92.34.1 - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili;
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG85).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.234. I
questionari restituiti sono stati 963, pari al 43,1% degli inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 302 questionari, pari al 31,4% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai principali
servizi offerti (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 661.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela,
etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le
informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano
le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I criteri in base ai quali risultano classificati i soggetti
appartenenti a questo settore riguardano i diversi aspetti che
connotano tali organizzazioni, i principali sono:

- l'aspetto dimensionale (le superfici destinate all'esercizio
dell'attivita', interne ed esterne, e quelle destinate
all'erogazione di servizi specifici quali bar o parcheggi, la
capienza massima quando significativa, il numero di titoli di
accesso emessi nell'anno, il numero di addetti, l'ammontare annuo
di alcune voci di spesa caratteristiche dell'attivita' e la
dotazione di beni strumentali per tipologia e numerosita); - la tipologia di attivita' svolta; - i principali servizi offerti (intrattenimento e spettacolo, bar,
ristorante, ecc.); - la stagionalita'.

In base a questi criteri sono state identificate le seguenti
principali tipologie di cluster:

=================================================================
ASPETTO TIPOLOGIA DI SERVIZI STAGIONALITÀ
DIMENSIONALE ATTIVITÀ OFFERTI ================================================================= Piccola dimensione Discoteca Ristorante Apertura stagionale
(2, 7) (1, 2, 4, 6) (1) (4) ----------------------------------------------------------------- Grande dimensione Night club
(5, 6) (3) ----------------------------------------------------------------- Sala da ballo (5, 7) -----------------------------------------------------------------

CLUSTER 1- DISCOTECHE CON SERVIZIO DI RISTORANTE

NUMEROSITA': 42

Il presente cluster e' formato da locali notturni che si
caratterizzano per l'offerta di un servizio ristorante. Per lo piu'
questi locali svolgono attivita' di discoteca (mediamente per il
68% dei ricavi). Si tratta di locali di media dimensione, con una
capienza massima mediamente pari a 665 persone e con una superficie
complessiva interna di 989 mq, di cui 48 mq destinati a bar, in cui
sono collocati in media due punti bar, e 120 mq ad aree pista e
palcoscenico. La meta' di questi locali dispone anche di spazi
esterni per 1.428 mq e di parcheggi riservati alla clientela pari a
2.932 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a quattro
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
barman, cameriere ai tavoli e cuoco o aiuto cuoco o pizzaiolo. Si
possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc
jockey, musicisti e cantanti.
Il servizio di ristorante occupa in media una superficie interna
pari a 97 mq, oltre a 38 mq destinati alla preparazione di alimenti
e dispone mediamente di 65 posti a sedere. Tra i beni strumentali
dedicati alla ristorazione si segnalano: due forni elettrici, due
piastre da cucina, 1.800 litri di frigoriferi, una o due
lavastoviglie e due macchine del ghiaccio. L'attivita' di
ristorazione serve in media 2.219 pasti all'anno, da cui questi
soggetti traggono ricavi pari a solo il 19% del totale.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 48% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 17.800,
quello senza e' pari a 1.400), mentre il servizio bar partecipa ai
ricavi per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e
spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (88%
dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (36%), dalla musica
riprodotta su base (33%), dal pianobar (24%) e dai concerti dal
vivo (21%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede una o due cabine/postazioni per
DJ/banchi per mixaggio, dieci casse acustiche, tredici tra fari
motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una o due piste
da ballo.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
pubblicita' e propaganda pari a 13.600 euro, spese per gruppi
musicali e orchestre pari a 11.700 euro e compensi corrisposti a
terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a
7.300 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un
importo medio pari a 24.000 euro.

CLUSTER 2- DISCOTECHE DI PICCOLA DIMENSIONE

NUMEROSITA': 160

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di
discoteca (mediamente per il 90% dei ricavi). La dimensione e'
mediamente piccola, infatti in media la capienza massima e' pari a
327 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 472 mq,
inferiore a quella di settore, di cui circa 41 mq destinati a bar e
94 mq ad aree pista e palcoscenico. Il 42% di questi locali dispone
anche di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 1.452
mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a due o
talvolta tre unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti
mansioni: cassiere o maschera, addetto alla sicurezza e barman. Si
possono rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con disc
jockey.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 61% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 13.500,
quello senza e' pari a 1.100), mentre il servizio bar partecipa ai
ricavi per il 24%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e
spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (92%
dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (32%) e dalla musica
riprodotta su base (29%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede una cabina/postazione per DJ/banchi per
mixaggio, otto casse acustiche, tredici tra fari motorizzati, luci
stroboscopiche e luci al wood e una o piu' raramente due piste da
ballo. Il bar, che generalmente e' organizzato in uno o piu' spesso
due punti di servizio, dispone mediamente di: 784 litri di
frigoriferi, una o talvolta due lavastoviglie e una o due macchine
del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
pubblicita' e propaganda pari a 5.600 euro, compensi corrisposti a
terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a
4.700 euro e spese per gruppi musicali e orchestre pari a 3.100
euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un
importo medio pari a 15.100 euro.

CLUSTER 3 - NIGHT CLUB

NUMEROSITA': 105

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di
night club (mediamente per il 97% dei ricavi). La dimensione e'
mediamente piccola, infatti in media la capienza massima e' pari a
160 persone e la superficie complessiva interna e' pari a 365 mq,
di cui circa 35 mq destinati a bar e 45 mq ad aree pista e
palcoscenico. I locali dispongono anche di uno o due
camerini/spogliatoi. Quasi la meta' di questi locali dispone di
parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 865 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a sette
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
barman, cameriere ai tavoli e cassiere o maschera. Si possono
rilevare collaborazioni per prestazioni artistiche con ragazze/i
immagine o cubiste/i, animatori/presentatori e disc jockey.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 58% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di tali
titoli e' mediamente pari a 5.200), mentre il servizio bar,
generalmente organizzato in un solo punto, partecipa ai ricavi per
il 40%, e pratica i piu' alti prezzi medi del settore per le
consumazioni alcoliche non comprese nel titolo di accesso. Per
quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo, l'offerta
prevalente e' lo striptease/lap-dance (80% dei soggetti) e la
musica riprodotta su base (58%), seguite dalla discoteca proposta
commerciale (24%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede una cabina/postazione per DJ/banchi per
mixaggio, cinque o sei casse acustiche, dieci tra fari motorizzati,
luci stroboscopiche e luci al wood e una pista da ballo. Tra i beni
strumentali dedicati al bar mediamente sono dichiarati: 540 litri
di frigoriferi, una lavastoviglie e una macchina del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenuti compensi
corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti
l'attivita' pari a circa 4.000 euro e spese per pubblicita' e
propaganda pari a 3.300 euro. Inoltre sono versati alla SIAE
diritti d'autore per un importo medio pari a 14.700 euro.

CLUSTER 4- DISCOTECHE CON APERTURA STAGIONALE

NUMEROSITA': 76

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono attivita' di
discoteca (mediamente per il 94% dei ricavi) con apertura
stagionale (fino a massimo 6 mesi). La capienza massima e'
mediamente pari a 721 persone e la superficie complessiva interna
e' pari a 769 mq, nella media del settore, mentre quella esterna,
dichiarata dal 66% dei soggetti, e' pari a 1.158 mq. Gli spazi
interni destinati a bar sono in media pari a circa 70 mq, quelli
destinati ad aree pista e palcoscenico interni sono in media pari a
95 mq e quelli esterni, laddove presenti, a 186 mq. Il 64% di
questi locali dispone anche di parcheggi riservati alla clientela
mediamente pari a 2.927 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a quattro
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai
tavoli. Inoltre, si possono rilevare collaborazioni per prestazioni
artistiche con disc jockey.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 70% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 10.200,
quello senza e' pari a 2.300), mentre il servizio bar partecipa ai
ricavi per il 18%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e
spettacolo, l'offerta prevalente e' la discoteca commerciale (93%
dei soggetti), seguita dalla proposta tendenza (36%) e dalla musica
riprodotta su base (26%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede una o talvolta due cabina/postazione
per DJ/banchi per mixaggio, nove casse acustiche, undici tra fari
motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood e una o due piste
da ballo. Il bar, che e' organizzato in due o tre punti di
servizio, dispone mediamente di 1.165 litri di frigoriferi, una o
talvolta due lavastoviglie e una o due macchine del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
pubblicita' e propaganda pari a 7.000 euro e compensi corrisposti a
terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a
6.400 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un
importo medio pari a 14.300 euro.

CLUSTER 5 - SALE DA BALLO DI GRANDE DIMENSIONE

NUMEROSITA': 49

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in
prevalenza attivita' di sala da ballo con orchestra (mediamente per
il 70% dei ricavi). La dimensione e' mediamente grande, infatti la
superficie complessiva interna e' pari a 1.670 mq, di cui circa 74
mq destinati a bar e 293 mq ad aree pista e palcoscenico. I locali
dispongono anche di due o tre camerini/spogliatoi. La meta' di
questi locali dispone anche di spazi esterni di superficie
mediamente pari a 1.617 mq e il 71% dispone di parcheggi riservati
alla clientela mediamente pari a 5.610 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a cinque
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai
tavoli. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni
artistiche con cantanti, disc jockey , ragazze/i immagine e
cubiste/i e animatori/presentatori.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 67% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 28.600,
quello senza e' pari a 19.900), mentre il servizio bar partecipa ai
ricavi per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e
spettacolo, l'offerta prevalente e' piuttosto ampia e riguarda le
orchestre (90% dei soggetti), seguita da balera/sala liscio (86%),
dalla discoteca proposta commerciale (71%) e dalla musica
riprodotta su base (47%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede circa due cabine/postazioni per
DJ/banchi per mixaggio, quattordici casse acustiche, ventuno tra
fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, due o tre
piste da ballo e un palcoscenico. Il bar, che generalmente e'
organizzato in due o piu' spesso tre punti di servizio, dispone
mediamente di: 1.988 litri di frigoriferi, due lavastoviglie e due
macchine del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
gruppi musicali e orchestre pari a 122.750 euro e spese per
pubblicita' e propaganda pari a 18.700 euro. Inoltre sono versati
alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 44.700 euro.

CLUSTER 6 - DISCOTECHE DI GRANDE DIMENSIONE

NUMEROSITA': 87

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in
prevalenza attivita' di discoteca (il 93% dei ricavi). La
dimensione e' mediamente grande, infatti la capienza massima e'
pari a 1.290 persone e la superficie complessiva interna e' pari a
1.512 mq, di cui circa 100 mq destinati a bar e 252 mq ad aree
pista e palcoscenico. I locali dispongono anche di due
camerini/spogliatoi. Il 66% di questi locali dispone anche di spazi
esterni di superficie mediamente pari a 1.842 mq e il 67% dispone
di parcheggi riservati alla clientela mediamente pari a 5.668 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a sette
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
cassiere o maschera, addetto alla sicurezza, barman e cameriere ai
tavoli. Si possono rilevare collaborazioni per prestazioni
artistiche con disc jockey, ragazze/i immagine e cubiste/i e
animatori/presentatori.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 61% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' pari a circa 60.600, quello
senza e' pari a 6.400), mentre il servizio bar partecipa ai ricavi
per il 22%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e spettacolo,
l'offerta prevalente e' ampia e riguarda la discoteca proposta
commerciale (94% dei soggetti) e quella proposta tendenza (52%), la
musica riprodotta su base (47%), le proiezioni audio/video (23%), i
concorsi di bellezza (20%), le orchestre (20%), i concerti dal vivo
(20%) e le sfilate di moda (18%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede due o tre cabine/postazioni per
DJ/banchi per mixaggio, ventidue casse acustiche, trentatre' tra
fari motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, due o tre
piste da ballo. Il bar, che generalmente e' organizzato in quattro
punti di servizio, dispone mediamente di: 2.085 litri di
frigoriferi, tre lavastoviglie e tre macchine del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
pubblicita' e propaganda pari a 36.400 euro e compensi corrisposti
a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' pari a
29.400 euro. Inoltre sono versati alla SIAE diritti d'autore per un
importo medio pari a 71.300 euro.

CLUSTER 7 - SALE DA BALLO DI PICCOLA DIMENSIONE

NUMEROSITA': 103

Il presente cluster e' formato da locali che svolgono in
prevalenza attivita' di sala da ballo con orchestra (mediamente per
il 90% dei ricavi). La dimensione e' mediamente piccola, infatti la
superficie complessiva interna e' pari a 651 mq, di cui circa 27 mq
destinati a bar e 146 mq ad aree pista e palcoscenico. La meta' dei
locali dispone anche di un camerino/spogliatoio. Il 38% di questi
locali dispone anche di spazi esterni di superficie mediamente pari
a 563 mq e il 61% dispone di parcheggi riservati alla clientela
mediamente pari a 2.270 mq.
Il personale addetto alle attivita' e' mediamente pari a due
unita', tra cui si possono riscontrare le seguenti mansioni:
cassiere o maschera e barman.
La quota maggiore di ricavi deriva per il 66% da intrattenimento e
spettacolo, comprensivi di titoli di accesso a pagamento
generalmente con consumazione obbligatoria (il numero annuo di
titoli con consumazione obbligatoria e' mediamente pari a 9.800,
quello senza e' pari a 3.300), mentre il servizio bar partecipa ai
ricavi per il 14%. Per quanto riguarda l'intrattenimento e
spettacolo, l'offerta prevalente e' la balera/sala liscio (90% dei
soggetti), seguita da orchestre (70% dei soggetti) e dalla
discoteca proposta commerciale (29%).
La dotazione di beni strumentali dedicata all'intrattenimento e
spettacolo in media prevede spesso una cabina/postazione per
DJ/banchi per mixaggio, cinque casse acustiche, sette tra fari
motorizzati, luci stroboscopiche e luci al wood, una pista da ballo
e generalmente un palcoscenico. Il bar, che generalmente e'
organizzato in uno o raramente due punti di servizio, dispone
mediamente di: 814 litri di frigoriferi, una lavastoviglie e una
macchina del ghiaccio.
A fronte di queste attivita' sono mediamente sostenute spese per
gruppi musicali e orchestre pari a 25.900 euro e spese per
pubblicita' e propaganda pari a 3.100 euro. Inoltre sono versati
alla SIAE diritti d'autore per un importo medio pari a 12.100 euro.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese
per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi)
/(numero addetti (5) * 1.000); - incidenza dei costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per la
produzione di servizi) / ricavi; - rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la
produzione di servizi) / giacenza media (6)

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2 e 4;
- dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6;
- dal 1° ventile, per i cluster 1 e 5;
- dal 2° ventile, per i cluster 3 e 7.
Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4 e 7;
- dal 1° al 17° ventile, per il cluster 2;
- fino al 19° ventile, per il cluster 5;
- fino al 18° ventile, per il cluster 6.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 3° al 19° ventile, per il cluster 2;
- dal 2° ventile, per i cluster 3 e 7;
- dal 1° ventile, per i cluster 1, 4, 5 e 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
Nell'allegato 9.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 9.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG85U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 1,7716 1,9009 1,2629 1,7637 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "quota fino a 35 mila euro -- -- 1,8760 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,8729 1,0381 1,2283 1,5457 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1798 1,8589 0,9109 1,5457 -------------------------------------------------------------------- Diritti di autore versati alla SIAE -- 0,8651 1,3462 1,9012 -------------------------------------------------------------------- Spese di pubblicità e propaganda -- 2,3705 -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese sostenute per gli addetti alla sicurezza e per i/le "selector" (personale non dipendente) -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.985,8860 12.652,7325 14.076,4434 -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SG85U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0910 1,6195 1,2318 -------------------------------------------------------------------- Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi "quota fino a 35 mila euro" -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,7332 0,9740 1,5478 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1228 1,2247 0,9388 -------------------------------------------------------------------- Diritti di autore versati alla SIAE 1,9335 1,9947 1,7511 -------------------------------------------------------------------- Spese di pubblicità e propaganda -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese sostenute per gli addetti alla sicurezza e per i/le "selector" (personale non dipendente) -- 2,9672 -- -------------------------------------------------------------------- Soci e associati in parteci- pazione con occupazione prevalente (numero) e Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 12.276,3415 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 9.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo
parziale
- Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
- Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto
di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
- Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa
- Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale
- Numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa
- Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa
- Numero amministratori non soci

QUADRO B:

- Numero di punti bar interni/esterni alla struttura
- Mq spazi complessivi interni abitualmente destinati a ristorante
- Mq spazi complessivi esterni destinati alle aree di pista ed
aree palcoscenico
- Mq spazi destinati alla preparazione di alimenti (cucina
/laboratorio)
- Mq di spazi destinati ad uso ufficio/segreteria
- Apertura attivita' (1 fino a 3 mesi; 2 fino a 6 mesi; 3 fino a 9
mesi; 4 annuale)

QUADRO F:

- Tipologia di attivita': Discoteca
- Tipologia di attivita': Sala da ballo con orchestra (liscio,
latino-americana, balera, ecc.)
- Tipologia di attivita': Night clubs (locale notturno con
permesso di arte varia)
- Principali servizi offerti: Ristorante (consumazioni non
comprese in F10)
- Altri servizi accessori: Servizio ristorante
- Tipologia di intrattenimento: Discoteca proposta commerciale
- Tipologia di intrattenimento: Discoteca proposta tendenza
- Tipologia di intrattenimento: Balera, sala liscio, ecc.
- Tipologia di intrattenimento: Orchestre
- Tipologia di intrattenimento: Striptease /lap-dance

QUADRO G:

- Elementi contabili specifici: Spese sostenute per polizze
assicurative
- Elementi Contabili specifici: Spese di pubblicita' e propaganda
- Elementi Contabili specifici: Spese sostenute per gruppi
musicali ed orchestre (escluso G10)
- Elementi Contabili specifici: Numero di titoli di accesso a
pagamento emessi nell'anno comprensivi di consumazione
- Elementi Contabili specifici: Numero di titoli di accesso
gratuiti rilasciati nell'anno
- Elementi Contabili specifici: Diritti di autore versati alla
SIAE
- Elementi Contabili specifici: Numero di posti a sedere
abitualmente destinati al ristorante
- Addetti: Addetti alla sicurezza
- Addetti alla ristorazione: Cuochi
- Addetti alla ristorazione: Aiuto cuochi
- Addetti alla ristorazione: Pizzaioli

QUADRO I:

- Beni strumentali: Fari motorizzati, luci stroboscopiche, luci al
wood
- Beni strumentali: Impianti, strumenti per effetti speciali
(bolle, fumo, rumori, neve, coriandoli)
- Beni strumentali: Piste da ballo
- Beni strumentali: Forni elettrici (capacita' complessiva in
numero teglie)
- Beni strumentali: Macchina del ghiaccio



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e
materie prime - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (ditte individuali)= 1 + numero dipendenti a tempo
pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti +
numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e
lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda
coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero
dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati
in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
+ numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero
amministratori non soci 6 Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per
la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
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