Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 21 febbraio 2003
Approvazione di n. 5 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore delle manifatture.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visto il proprio decreto 5 dicembre 1997, concernente l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore delle manifatture: a) Studio di settore SD 05 U - Produzione di carne, non di volatili, e di prodotti della macellazione, codice di attivita' 15.11.1; Conservazione di carne, non di volatili, mediante congelamento e surgelazione, codice di attivita' 15.11.2; Produzione di carne di volatili e di prodotti della macellazione, codice di attivita' 15.12.1; Conservazione di carne di volatili e di conigli mediante congelamento e surgelazione, codice di attivita' 15.12.2; Produzione di prodotti a base di carne, codice di attivita' 15.13.0; b) Studio di settore SD 11 U - Fabbricazione di olio di oliva grezzo, codice di attivita' 15.41.1; Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi, codice di attivita' 15.41.2; Fabbricazione di olio di oliva raffinato, codice di attivita' 15.42.1; Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi raffinati, codice di attivita' 15.42.2; c) Studio di settore SD 13 U - Finissaggio dei tessili, codice di attivita' 17.30.0; d) Studio di settore SD 15 U - Trattamento igienico e confezionamento di latte alimentare pastorizzato e a lunga conservazione, codice di attivita' 15.51.1; Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc., codice di attivita' 15.51.2; e) Studio di settore SD 23 U - Laboratori di corniciai, codice di attivita' 20.51.2; 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei corrispettivi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SD 05 U; - 2, per lo studio di settore SD 11 U; - 3, per lo studio di settore SD 13 U; - 4, per lo studio di settore SD 15 U; - 5, per lo studio di settore SD 23 U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono la predetta attivita' in maniera secondaria per la quale abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002.
 
Art. 2.
Categorie di contribuenti alle quali
non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) nel caso in cui l'esercizio dell'attivita' d'impresa e' svolto attraverso l'utilizzo di piu' punti di produzione e di vendita in locali non contigui a quelli di produzione, per i quali non e' stata tenuta contabilita' separata; b) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; c) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; d) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; e) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi.
 
Art. 3.
Variabili delle imprese 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con il decreto ministeriale 5 dicembre 1997 e con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1, del presente decreto.
 
Art. 4.
Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi.
 
Art. 5.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
 
Art. 6.
Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata o a quale punto di produzione e di vendita debbono essere imputati i ricavi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 febbraio 2003

Il Ministro: Tremonti
 
ALLEGATO 1

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD05U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:

- 15.11.1 - Produzione di carni, non di volatili, e di prodotti della
macellazione; - 15.11.2 - Conservazione di carne, non di volatili, mediante
congelamento e surgelazione; - 15.12.1 - Produzione di carne di volatili e di prodotti della
macellazione; - 15.12.2 - Conservazione di carne di volatili e conigli mediante
congelamento e surgelazione; - 15.13.0 - Produzione di prodotti a base di carne.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD05).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.586. I
questionari restituiti sono stati 1.754, pari al 67,8% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 15.11.1 - Produzione di carni, non di volatili, e di prodotti della macellazione 1.272 781 61,4% -------------------------------------------------------------------- 15.11.2 - Conservazione di carne, non di volatili, mediante congelamento e surgelazione 34 20 58,8% -------------------------------------------------------------------- 15.12.1 - Produzione di carne di volatili e di prodotti della macellazione 146 90 61,6% -------------------------------------------------------------------- 15.12.2 - Conservazione di carne di volatili e conigli mediante congelamento e surgelazione 5 4 80,0% -------------------------------------------------------------------- 15.13.0 - Produzione di prodotti a base di carne 1.129 859 76,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.586 1.754 67,8% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 626 questionari, pari al 35,7% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti
e/o lavorati (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.128.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di
clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione,
tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo
utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una
impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di
analisi sono:

- modalita' organizzativa della produzione (conto proprio, conto
terzi, mista); - tipologia di attivita' (macellazione, sezionamento, seconda
trasformazione della carne); - dimensione della struttura; - specializzazione per prodotto (prosciutto crudo, prosciutto cotto,
insaccati, carni avicole).

La modalita' organizzativa prevalente e' quella in conto proprio;
vi sono comunque imprese che operano prevalentemente in conto terzi
(cluster 2 e 4) ed un gruppo di aziende operanti in modalita' mista
(cluster 1).
Per quanto riguarda la tipologia dell'attivita' si evidenziano
imprese caratterizzate dalla preparazione di prodotti a base di
carne da realta' specializzate nella macellazione e sezionamento
(cluster 4 e 5).
Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con
una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute
(cluster 6) da quelle piu' articolate (cluster 7).
Il fattore della specializzazione di prodotto ha permesso di
individuare le aziende che effettuano in prevalenza la produzione
di prosciutto crudo (cluster 1), le aziende produttrici di
prosciutto cotto (cluster 8), le aziende specializzate nella
produzione di carni avicole (cluster 3) e le aziende produttrici di
salumi (cluster 6 e 7).

CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PROSCIUTTO
CRUDO

NUMEROSITA': 120

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' (di
persone per il 53% e di capitali per il 39%) con una struttura
media composta da 8 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si
rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici ed 1 operaio
specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in locali destinati alla trasformazione (326 mq), locali
destinati alla stagionatura del prodotto (1.225 mq), magazzino (154
mq), locali destinati ad altri servizi (158 mq), e uffici (37 mq).
Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto
terzi.
In coerenza con la tipologia di offerta le materie prime
utilizzate sono unicamente suini e carni suine.
Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di
prosciutto crudo: salatura a secco/dissalatura/toelettatura (81%
dei casi in conto proprio, 86% in conto terzi), stagionatura (83% e
92%), sugnatura/stuccatura (75% e 90%), marchiatura (67% e 73%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono costituiti da salumi (95%
dei casi). Rilevante e' la partecipazione a consorzi di tutela che
riguarda il 62% dei soggetti.
La dotazione di beni strumentali comprende 6 celle frigorifere con
una capacita' media di 1.388 mc, 2 bilance automatiche e 2 ambienti
condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una capacita'
media di 1.357 mc; inoltre nel 33% dei casi e' presente una
termosaldatrice sottovuoto.
La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e'
costituita da industria (34% dei ricavi), da commercianti
all'ingrosso (28%) e da commercianti al dettaglio (21%). Sono
inoltre presenti in media 2 agenti e rappresentanti non esclusivi.
L'area di mercato si estende fino all'intero territorio nazionale.

CLUSTER 2 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI NEL COMPARTO DELLA
TRASFORMAZIONE DELLA CARNE

NUMEROSITA': 126

Il cluster e' costituito da aziende che sono per il 46% societa'
di persone e per il 36% ditte individuali, con una struttura media
composta da un totale di 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i
quali si rileva la presenza di 1 operaio generico ed 1
specializzato.
Le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente pari a 117 mq di locali destinati alla trasformazione,
90 mq di locali destinati a magazzino e 18 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto terzi (73%
dei ricavi); l'81% di esse dichiara in media il 51% dei ricavi
provenienti dal committente principale.
Il 65% della materia prima utilizzata e' costituita da suini e
carni suine e l'11% da bovini e carni bovine.
Il ciclo di produzione e' generalmente rappresentato da singole
lavorazioni, mentre rara e' la presenza di un ciclo produttivo
completo. Le fasi di lavorazione principalmente effettuate sono:
sezionamento o taglio (17% dei soggetti), disosso di carni fresche
e congelate (15%), disosso di carni stagionate (28%),
confezionamento (16%), confezionamento sottovuoto (27%), salatura a
secco /dissalatura/toelettatura (20%), stagionatura (21%),
sugnatura /stuccatura (11%), etichettatura (21%).
La tipologia di prodotto ottenuta e/o lavorata e' costituita
principalmente da salumi (65% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 2 celle
frigorifere ed 1 bilancia automatica; inoltre nel 27% dei casi e'
presente una termosaldatrice sottovuoto, 4 cutter nell'11%, 1
tritacarne nel 10%, 2 affettatrici nel 10%, 2 ambienti condizionati
per la preparazione e/o lavorazione nel 27% e 1 impianto di
confezionamento nel 20%.
La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e'
costituita da industria (52% dei ricavi) e da commercianti
all'ingrosso (25%).
L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello
pluriregionale.

CLUSTER 3- IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CARNI AVICOLE

NUMEROSITA': 66

Al cluster appartengono aziende costituite in prevalenza in forma
societaria (per il 50% societa' di persone e per il 33% societa' di
capitali) che occupano in media 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra
i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1
operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente di 207 mq di locali destinati alla macellazione e/o
sezionamento, 131 mq di locali destinati a magazzino, 49 mq di
spazi all'aperto destinati a magazzino, 45 mq di locali per uffici
e 35 mq di locali destinati alla vendita.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto
proprio (78% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di
prodotti acquistati da terzi deriva il 21% dei ricavi.
Il 75% della materia prima utilizzata e' costituita da avicole,
cunicole e carni avicole e cunicole.
Le fasi di lavorazione svolte sono la macellazione (50% de casi),
sezionamento o taglio (76%), disosso di carni fresche e congelate
(36%), confezionamento (79%), confezionamento sottovuoto (26%),
etichettatura (62%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono principalmente carni
avicole, cunicole e selvaggina con una media del 77% dei ricavi.
La dotazione strumentale e' costituita in media da 4 celle
frigorifere con una capacita' media di 313 mc, 2 bilance
automatiche, 1 ambiente condizionato per la preparazione e/o
lavorazione con una capacita' media di 276 mc ed 1 impianto di
confezionamento. Sono inoltre presenti in media 3 automezzi
refrigerati, di cui 2 con massa complessiva a pieno carico fino a
3,5 t e 1 tra 3,5 t e 12 t.
La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da
commercianti al dettaglio (53% dei ricavi) e da commercianti
all'ingrosso (22%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello
pluriregionale.

CLUSTER 4 - MACELLI

NUMEROSITA': 70

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' (di
persone per il 43% dei casi e di capitali per il 33%) che occupano
in media 5 addetti di cui 3 dipendenti, tra i quali si rileva la
presenza di 1 operaio generico e 1 operaio specializzato.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente di 216 mq di locali destinati alla macellazione e/o
sezionamento ed 85 mq di locali destinati a magazzino e 32 mq di
locali per uffici.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto terzi cui
affiancano un'attivita' in conto proprio. Le materie prime
utilizzate sono costituite per il 63% da bovini e carni bovine e
per il 22% da suini e carni suine.
Le fasi produttive piu' rilevanti sono la macellazione (83% in
conto terzi e 40% in conto proprio), il sezionamento o taglio (44%
e 41%) e il disosso di carni fresche e congelate (24% e 27%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono quelli tipici dell'attivita'
di macellazione: mezzene (50% dei ricavi), quarti (28%) e tagli
anatomici (6%).
La dotazione strumentale e' costituita in media da 4 celle
frigorifere con una capacita' media di 380 mc e 1 bilancia
automatica.
La tipologia di clientela e' rappresentata da commercianti al
dettaglio (44% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (25%) e
privati (19%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello
pluriregonale.

CLUSTER 5 - LABORATORI DI SEZIONAMENTO E LAVORAZIONE CARNI FRESCHE

NUMEROSITA': 182

Le aziende appartenenti al cluster si distribuiscono equamente tra
ditte individuali (32% dei soggetti), societa' di persone (36%) e
societa' di capitali (29%) ed occupano in media 7 addetti di cui 4
dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici
ed 1 operaio specializzato.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente di 124 mq di locali destinati alla trasformazione, 60 mq
di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 151 mq di
locali destinati a magazzino e 31 mq di locali per uffici.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto
proprio (85% dei ricavi); inoltre nel 43% dei casi dalla
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi deriva il 30%
dei ricavi.
La composizione delle materie prime utilizzate e' caratterizzata
da suini e carni suine (52%), bovini e carni bovine (28%) e
marginalmente avicole, cunicole e carni avicole/cunicole (9%).
Le fasi di lavorazione svolte sono: sezionamento o taglio (59% dei
soggetti), disosso di carni fresche e congelate (50%),
taglio/macinatura (49%), confezionamento (56%), confezionamento
sottovuoto (51%), etichettatura (44%), affettatura (27%),
stampaggio/disaerazione/ cottura-formatura (20%), riempimento
budelli (20%), surgelazione-congelamento (28%) e preparazione di
prodotti a base di carne precotti o prodotti da cuocere (36%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono tagli anatomici (21% dei
ricavi), prodotti a base di carne precotti o pronti da cuocere
(15%), salumi (12%) ed altri prodotti a base di carne (39%).
La dotazione strumentale e' costituita in media da 3 celle
frigorifere con una capacita' media di 438 mc, 1 bilancia
automatica, 1 stampo per cottura, 1 vasca di cottura, 1
termosaldatrice sottovuoto, 1 tritacarne, 1 affettatrice, 1
ambiente condizionato per la preparazione e/o lavorazione con una
capacita' media di 271 mc. Completa la dotazione 1 automezzo
refrigerato con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t.
La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da
industria (20% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (19%),
commercianti al dettaglio (15%), grande distribuzione/distribuzione
organizzata/hard discount (14%) e privati (19%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello nazionale.

CLUSTER 6 - PICCOLI SALUMIFICI

NUMEROSITA': 332

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte
individuali (41%) e societa' di persone (46%) con una struttura
composta in media da 5 addetti di cui 2 dipendenti tra cui si
rileva la presenza di 1 operaio generico e 1 operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in locali destinati alla trasformazione (94 mq), locali
destinati alla macellazione e/o sezionamento (30 mq), locali
destinati alla stagionatura del prodotto (139 mq), locali destinati
a magazzino (47 mq) e 22 mq di locali destinati alla vendita.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto
proprio (85% dei ricavi); inoltre nel 51% dei casi la
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi rappresenta il
24% dei ricavi.
Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine
(91%) e marginalmente bovini e carni bovine (6%).
Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di
salumi: sezionamento o taglio (58% dei soggetti), disosso di carni
fresche e congelate (57%), disosso di carni stagionate (25%),
taglio/macinatura (84%), confezionamento (68%), confezionamento
sottovuoto (67%), salatura a secco/dissalatura/toelettatura (52%),
stagionatura (92%), sugnatura/ stuccatura (21%), etichettatura
(78%), salamoiatura (31%), riempimento budelli (86%), stufatura
(32%) ed asciugamento (84%).
La tipologia di prodotto ottenuto e/o lavorato e' costituita
principalmente da salumi (76% dei ricavi) e secondariamente da
tagli anatomici (12%).
La dotazione di beni strumentali comprende 3 celle frigorifere con
una capacita' media di 199 mc, 2 bilance automatiche, 1 stampo per
cottura, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 tritacarne, 1 riempitrice,
1 impastatrice e 1 ambiente condizionato per la preparazione e/o
lavorazione con una capacita' media di 164 mc. E' inoltre presente
un automezzo refrigerato con massa complessiva a pieno carico fino
a 3,5 t.
La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e'
costituita da commercianti al dettaglio (46% dei ricavi),
commercianti all'ingrosso (18%) e privati (15%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello
pluriregionale.

CLUSTER 7 - GRANDI SALUMIFICI

NUMEROSITA': 91

Le aziende appartenenti al cluster sono societa' di capitali
(55%dei soggetti) e societa' di persone (40%) che occupano in media
13 addetti di cui 10 dipendenti tra i quali si rileva la presenza
di 2 impiegati, 4 operai generici e 4 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono ampie
e comprendono 341 mq di locali destinati alla trasformazione, 93 mq
di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 488 mq
destinati alla stagionatura del prodotto, 242 mq di locali
destinati a magazzino, 75 mq di uffici, 55 mq destinati alla
vendita e 302 mq di locali destinati ad altri servizi.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto
proprio (81% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di
prodotti acquistati da terzi deriva il 16% dei ricavi.
Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine
(91%) e marginalmente bovini e carni bovine (5%).
Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di
salumi: sezionamento o taglio (56% dei casi), disosso di carni
fresche e congelate (53%), taglio/macinatura (85%), confezionamento
(81%), confezionamento sottovuoto (89%), confezionamento in
atmosfera protettiva (30%), salatura a secco/
dissalatura/toelettatura (62%), stagionatura (93%), etichettatura
(93%), decongelamento (35%), salamoiatura (33%), zangolatura (36%),
riempimento budelli (80%), stufatura (44%), asciugamento (89%),
surgelazione/congelamento (31%), preparazione di prodotti a base di
carne precotti o pronti da cuocere (23%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono principalmente: salumi (69%
dei ricavi) e tagli anatomici (19%). Il 25% dei soggetti partecipa
a consorzi di tutela.
La dotazione di beni strumentali comprende mediamente: 7 celle
frigorifere con una capacita' media di 915 mc, 3 bilance
automatiche, 1 vasca di cottura, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1
tritacarne, 1 affettatrice, 1 riempitrice, 1 impastatrice e 3
ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una
capacita' media di 1.140 mc. Completano la dotazione 2 automezzi
refrigerati (1 con massa complessiva inferiore a 3,5 t ed 1 con
massa compresa tra 3,5 t e 12 t).
La tipologia di clientela e' rappresentata da grande
distribuzione/distribuzione organizzata/hard discount (33% dei
ricavi); commercianti al dettaglio (29%) e commercianti
all'ingrosso (19%). Sono inoltre presenti in media 3 agenti e
rappresentanti non esclusivi.
L'area di mercato si estende fino all'intero territorio nazionale.

CLUSTER 8 - SALUMIFICI SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE DI PROSCIUTTO
COTTO

NUMEROSITA': 76

La popolazione del cluster e' costituita principalmente da
societa' (di persone 51% dei soggetti e di capitali 26%) che
impiegano in media 10 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si
rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 2 operai
specializzati ed 1 apprendista.
Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono in media
costituiti da 206 mq di locali destinati alla trasformazione, 83 mq
di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 175 mq
locali destinati alla stagionatura del prodotto, 137 mq di locali
destinati a magazzino, 47 mq di ufficio e 36 mq di locali destinati
alla vendita.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto
proprio (81% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di
prodotti acquistati da terzi deriva il 17% dei ricavi.
Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine
(88%) e marginalmente bovini e carni bovine (8%).
Le fasi della produzione effettuate sono quelle tipiche dei salumi
ed in particolare del prosciutto cotto: sezionamento o taglio (74%
dei casi), disosso di carni fresche e congelate (84%),
taglio/macinatura (91%), confezionamento (93%), confezionamento
sottovuoto (93%), salatura a secco/dissalatura/toelettatura (59%),
stagionatura (88%), etichettatura (87%), affettatura (29%),
decongelamento (41%), salamoiatura (79%), zangolatura (84%),
stampaggio/disaerazione/cottura-formantura (91%), pastorizzazione
dopo insaccamento (25%), riempimento budelli (89%), stufatura
(43%), asciugamento (89%), surgelazione-congelamento (46%) e
preparazione di prodotti a base di carne precotti o pronti da
cuocere (47%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono salumi (63% dei ricavi) e
tagli anatomici (22%).
La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 7 celle
frigorifere con una capacita' media di 554 mc, 3 bilance
automatiche, 1 piastra mobile per siringatura, 1 serbatoio per
salamoia con agitatore, 1 zangola refrigerata e sottovuoto, 1
zangola impastatrice, 82 stampi per cottura, 1 vasca di cottura, 1
armadio a vapore, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 cutter, 1
tritacarne, 1 affettatrice, 1 riempitrice, 1 impastatrice e 2
ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una
capacita' media di 440 mc. Completa la dotazione 1 automezzo
refrigerato con massa complessiva inferiore a 3,5 t.
La clientela e' rappresentata da commercianti al dettaglio (37%
dei ricavi) commercianti all'ingrosso (19%), grande distribuzione
/distribuzione organizzata/hard discount (12%), privati (13%) e
ristorazione/catering (10%). E' inoltre presente in media 1 agente
e rappresentante non esclusivo.
L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello
pluriregionale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- rendimento per addetto (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte (giacenza media del magazzino (6)
/ricavi) * 365. - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi -spese per acquisti di
servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita'
dell'impresa)/ricavi] *100;

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per il cluster 1;
- dal 1° ventile, per i cluster 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8.
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6;
- dal 1° ventile, per i cluster 2, 4 e 5.
- Non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 7 e 8.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i
seguenti intervalli:
- dal 1° ventile, per tutti i cluster.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise.
Una volta selezionate le variabili, la determinazione della
"funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi
quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale
presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali
(eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 1 .A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 1.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD05U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,0363 1,0230 1,0297 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 107.000 1,2318 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 107.000 1,0341 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 130.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 130.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 90.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 90.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 1.700.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 1.700.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1182 1,2903 1,2504 1,1853 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1602 1,6392 0,9191 0,9752 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 19.470,4197 22.325,3177 19.372,8667 8.079,5785 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 22.325,3177 -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 123,6470 121,2386 122,7061 149,9749 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla stagionatura del prodotto 43,4361 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD05U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- -- -- 1,0631 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 107.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 107.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 130.000 1,0927 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 130.000 1,0353 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 90.000 -- 1,1318 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 90.000 -- 1,0900 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 1.700.000 -- -- 1,0937 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 1.700.000 -- -- 1,0278 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,2534 1,1927 1,5750 1,2455 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0946 1,3451 1,1972 1,2404 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 13.394,2857 8.100,6892 -- 16.722,1931 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 124,5448 98,0945 -- 99,2146 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla stagionatura del prodotto -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 1.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A:

- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio

Quadro B:

- Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla macellazione e/o
sezionamento - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla trasformazione - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla stagionatura del
prodotto - Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati a magazzino - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati ad uffici - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla vendita - Unita' di vendita: Mq dei locali destinati alla vendita

Quadro D:

- Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le
autovetture) fino a t. 3,5 refrigerati - Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le
autovetture) oltre t. 3,5 fino a t. 12 refrigerati - Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le
autovetture) superiore a t. 12 refrigerati

Quadro E:

- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Produzione e/o lavorazione conto terzi - Produzione/lavorazione affidata a terzi: Percentuale dei ricavi
provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi
complessivi - Tipologia della clientela: Industria - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Grande distribuzione/distribuzione
organizzata/Hard discount - Tipologia della clientela: Privati - Tipologia della clientela: Enti pubblici, enti privati e comunita'

Quadro G:

- Materie prime: Ovini e carni ovine produzione propria - Q.li - Materie prime: Ovini e carni ovine acquistate - Q.li - Materie prime: Ovini e carni ovine di proprieta' di terzi - Q.li - Fasi della produzione e/o lavorazione: Macellazione conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Macellazione conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sezionamento o taglio conto
terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni fresche e
congelate conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni stagionate
conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni stagionate
affidate a terzi - Italia - Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio-macinatura conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento in atmosfera
protettiva conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Salatura a
secco/Dissalatura/Teolettatura conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sugnatura/Stuccatura conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sugnatura/Stuccatura conto
terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Marchiatura conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Etichettatura conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Affettatura conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Decongelamento conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Zangolatura conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampaggio /Disaerazione
/Cottura - formatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Pastorizzazione dopo
insaccamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Riempimento budelli conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Asciugamento conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Asciugamento conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Surgelazione - Congelamento
conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione di prodotti a
base di carne precotti o pronti da cuocere conto proprio svolta
internamente - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Mezzene - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Quarti - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Salumi (prosciutto crudo,
prosciutto cotto, insaccati crudi e cotti, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Avicoli, cunicoli, selvaggine - Altri elementi specifici: Partecipazione a consorzi

Quadro I:

- Piastra mobile per siringatura (numero) - Serbatoio per salamoia con agitatore (numero) - Zangola refrigerata e sottovuoto (numero) - Stampi per cottura (numero) - Armadio a vapore (numero) - Termosaldatrice sottovuoto (numero) - Affettatrice (numero) - Impastatrice (numero) - Impianto di confezionamento (numero)



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie
prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero
collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa
familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori
coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze
finali)/2

7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 2

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD11U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:

- 15.41.1 - Fabbricazione di olio di oliva grezzo; - 15.41 .2 - Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi; - 15.42.1 - Fabbricazione di olio di oliva raffinato; - 15.42.2 - Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi
raffinati.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD11).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.066 I
questionari restituiti sono stati 1.485, pari al 48,4% degli
inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice
attivita':

====================================================================
Numero Numero % sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 15.41.1 - Fabbricazione di olio di oliva grezzo 1.988 1.091 54,9% -------------------------------------------------------------------- 15.41 .2 - Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi 140 54 38,6% -------------------------------------------------------------------- 15.42.1 - Fabbricazione di olio di oliva raffinato 892 318 35,7% -------------------------------------------------------------------- 15.42.2 - Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi raffinati 46 22 47,8% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 3.066 1.485 48,4% --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 367 questionari, pari al 24,7% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti
e/o lavorazioni effettuate (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.118.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di
clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione,
tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo
utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una
impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

La peculiarita' del settore e' data dalla forte stagionalita'; le
lavorazioni vengono effettuate infatti solo nel periodo di raccolta
delle olive data la deperibilita' delle drupe.
L'analisi e' stata svolta su un campione di soggetti con una
distribuzione territoriale fortemente concentrata in poche aree a
forte vocazione produttiva.
I fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di
analisi sono:

- modalita' organizzativa della produzione (conto proprio, conto
terzi, mista); - tipologia del processo produttivo (continuo o discontinuo); - dimensione della struttura; - specializzazione.

La modalita' organizzativa prevalente e' quella mista (cluster 1,
3 e 5). Esiste comunque una forte componente di aziende operanti in
conto terzi (cluster 4 e 6) ed un limitato gruppo di aziende
operanti in conto proprio (cluster 2).
Per quanto riguarda la tipologia del processo produttivo le
aziende esaminate possono essere divise in aziende tradizionali che
utilizzano un sistema di estrazione discontinuo (cluster 1 e 4) ed
aziende a tecnologia avanzata che utilizzano un processo di
estrazione continuo (cluster 2, 3, 5 e 6).
Il fattore dimensionale ha permesso di evidenziare le aziende di
piu' grandi dimensioni con una struttura organizzativa e produttiva
piu' articolata (cluster 2 e 5).
Il fattore della specializzazione va inteso in quest'ambito in
maniera particolare. Infatti tutte le aziende esaminate producono
olio di oliva, ma alcune si distinguono per produzioni di piu'
basso livello qualitativo (cluster 3), altre per il fatto di
completare il processo produttivo con il confezionamento del
prodotto aumentandone il valore aggiunto (cluster 5).

CLUSTER 1- PICCOLI FRANTOI TRADIZIONALI

NUMEROSITA': 203

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte
individuali (67% dei soggetti) con una struttura composta nel 43%
dei casi da operai generici con una media di 89 giornate
retribuite. Il 59% delle aziende ha un periodo di apertura fino a
tre mesi.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in locali destinati alla produzione (133 mq), locali
destinati a magazzino (71 mq) e spazi all'aperto destinati a
magazzino (55 mq).
Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto
terzi.
In coerenza con la tipologia di offerta la materia prima
utilizzata e' costituita da olive: per il 35% acquistate e per il
61% di proprieta' di terzi.
Il tipo di lavorazione effettuata e' l'estrazione discontinua (96%
dei casi in conto proprio e 86% in conto terzi) e marginalmente il
confezionamento (21% in conto proprio).
La tipologia di prodotto ottenuta e' costituita da oli di oliva
extravergini (59% dei ricavi) e da oli di oliva vergini (12%); in
media il 57% dei ricavi deriva dalla vendita di prodotto sfuso.
Inoltre dall'attivita' di sola molitura per conto terzi deriva il
36% dei ricavi.
La dotazione di beni strumentali comprende 15 contenitori per
stoccaggio con una capacita' media di 142 tonnellate e un impianto
di estrazione discontinua. La dotazione e' integrata dalla presenza
di un automezzo di massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5.
La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e'
costituita da privati (51% dei ricavi), commercianti all'ingrosso
(20%) ed imprese agricole (15%).
L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello
nazionale.

CLUSTER 2 - OLEIFICI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI DI PIU' GRANDI
DIMENSIONI

NUMEROSITA': 64

Il cluster e' costituito da aziende che sono per il 55% societa',
con una struttura media composta nel 16% dei casi da impiegati con
218 giornate retribuite e nel 47% da operai generici con 189
giornate retribuite. Il periodo di apertura e' nel 47% dei casi
fino a 3 mesi e nel 28% fino a 6 mesi.
Le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate e composte in media da 274 mq di locali destinati alla
produzione, 179 mq di locali destinati a magazzino, 447 mq di
magazzino all'aperto, 31 mq di uffici, 61 mq di locali destinati ad
altri servizi e 173 mq di spazi all'aperto destinati ad altri
servizi.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio
(84% dei ricavi).
La materia prima quasi esclusivamente utilizzata e' costituita da
olive: per il 76% acquistate e marginalmente di proprieta' di terzi
(22%).
Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione continua: 92%
dei soggetti in conto proprio e 61% in conto terzi.
La tipologia di prodotto ottenuta e' rappresentata in prevalenza
da oli extravergini di oliva (74% dei ricavi) che vengono venduti
in gran parte sfusi.
La dotazione di beni strumentali comprende 43 contenitori per
stoccaggio con una capacita' media di 536 tonnellate, un impianto
di estrazione continua ed un muletto. E' inoltre presente un
automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5.
La clientela tipica delle imprese di questo gruppo e' costituita
da commercianti all'ingrosso (46% dei ricavi) e da industria (39%).
L'area di mercato si estende fino al livello nazionale. CLUSTER 3 - FRANTOI CON PRODUZIONE PREVALENTE DI OLI DI OLIVA VERGINI
E LAMPANTI

NUMEROSITA': 78

Al cluster appartengono aziende costituite sia in forma di ditta
individuale che di societa' con una struttura composta nel 46% dei
casi da operai generici con una media di 153 giornate retribuite.
Il periodo di apertura prevalente e' fino a sei mesi (77% dei
soggetti).
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente di 181 mq per la produzione, 105 mq di locali destinati
a magazzino, 135 mq di magazzini all'aperto e 15 mq di locali per
uffici.
Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto
terzi; inoltre, il 23% delle imprese commercializza prodotti
acquistati da terzi con un'incidenza media sui ricavi del 50%.
La materia prima quasi esclusivamente utilizzata e' costituita da
olive: per il 66% di proprieta' di terzi e per il 29% acquistate.
Il tipo di lavorazione effettuata e' l'estrazione continua: in
conto proprio (71% dei casi) e in conto terzi (83%).
I prodotti ottenuti sono oli vergini di oliva (37% dei ricavi) ed
oli lampanti (31%) che sono venduti prevalentemente sfusi (52% dei
ricavi). Inoltre dall'attivita' di sola molitura per conto terzi
deriva il 40% dei ricavi.
La dotazione strumentale e' costituita in media da 12 contenitori
per stoccaggio con una capacita' media di 106 tonnellate ed un
impianto di estrazione continua. E' inoltre presente un automezzo
con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5.
La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da
commercianti all'ingrosso (49% dei ricavi), imprese agricole (17%)
e industria (14%). L'area di mercato va dal livello provinciale a
quello pluriregionale.

CLUSTER 4 - PICCOLI FRANTOI TRADIZIONALI OPERANTI IN CONTO TERZI

NUMEROSITA': 352

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte
individuali (71% dei soggetti) con una struttura composta nel 37%
dei casi da operai generici con una media di 59 giornate
retribuite. Il 58% delle aziende ha un periodo di apertura fino a
tre mesi.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
mediamente di 116 mq di produzione e 45 mq di magazzino.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi
(91% dei ricavi).
In coerenza con il tipo di attivita' svolta la materia prima
utilizzata e' rappresentata in massima parte da olive, il 90% delle
quali e' di proprieta' di terzi.
Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione discontinua
(93% dei casi). La tipologia di attivita' svolta e' la sola
molitura per terzi (90% dei ricavi).
La dotazione strumentale e' costituita in media da 13 contenitori
per stoccaggio con una capacita' media di 25 tonnellate ed un
impianto di estrazione discontinua.
La tipologia di clientela e' rappresentata in prevalenza da
privati (59% dei ricavi) e da aziende agricole (33%). L'area di
mercato e' molto limitata e si rivolge solo all'ambito locale.

CLUSTER 5 - GRANDI OLEIFICI A TECNOLOGIA AVANZATA SPECIALIZZATI NELLA
REALIZZAZIONE DI PRODOTTO CONFEZIONATO

NUMEROSITA': 103 Le aziende appartenenti al cluster sono per il 60% societa', con una
struttura media composta nel 21% dei casi da impiegati con 192
giornate retribuite e nel 48% da operai generici con 232 giornate
retribuite. Il 38% dei soggetti dichiara un'apertura stagionale
fino a tre mesi. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente
di 217 mq di produzione, 148 mq di locali destinati a magazzino,
105 mq di magazzino all'aperto, 28 mq di locali per uffici, 53 mq
di locali destinati ad altri servizi e 155 mq di spazi all'aperto
destinati ad altri servizi. Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto
terzi; inoltre, il 44% delle imprese commercializza prodotti
acquistati da terzi con un'incidenza media sui ricavi del 31%. La materia prima utilizzata e' costituita da olive: per il 30%
acquistate e per il 62% di proprieta' di terzi. Le fasi di lavorazione svolte sono l'estrazione continua (78% dei
soggetti in conto proprio e 75% in conto terzi) ed il
confezionamento (83% in conto proprio e 17% in conto terzi). I prodotti ottenuti sono oli di oliva extravergini (69% dei ricavi).
Inoltre il 34% deriva dalla sola attivita' di molitura per conto
terzi. La dotazione strumentale e' ampia ed e' costituita in media da 23
contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 398
tonnellate, un impianto di estrazione continua, un impianto di
confezionamento e un muletto. Si presentano rilevanti le spese per
materiale da confezionamento. La dotazione strumentale e'
completata da un automezzo con massa complessiva a pieno carico
fino a t. 3,5. La tipologia di clientela e' rappresentata per il 45% da privati e
per il 12% rispettivamente da commercianti all'ingrosso,
commercianti al dettaglio ed imprese agricole. L'area di mercato e' principalmente nazionale; e' inoltre presente
per il 31% delle aziende una quota di export con un'incidenza media
sui ricavi del 15%.

CLUSTER 6 - PICCOLI FRANTOI A TECNOLOGIA AVANZATA OPERANTI IN CONTO
TERZI

NUMEROSITA': 265

Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali che
societa' con una struttura composta nel 29% dei casi da operai
generici con una media di 82 giornate retribuite. Il periodo di
apertura e' per il 54% delle aziende fino a 3 mesi e per il 31%
fino a 6 mesi.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono
articolate in spazi destinati alla produzione di 155 mq, locali
destinati a magazzino di 59 mq e spazi all'aperto destinati a
magazzino di 54 mq.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi
(93% dei ricavi).
La materia prima utilizzata e' rappresentata in massima parte da
olive, il 93% delle quali e' di proprieta' di terzi.
Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione continua (94%
dei soggetti).
La tipologia di attivita' svolta e' la sola molitura in conto
terzi (91% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 8 contenitori per
stoccaggio con una capacita' media di 36 tonnellate ed un impianto
di estrazione continua. E' inoltre presente un automezzo con massa
complessiva a pieno carico fino a t. 3,5.
La clientela tipica delle imprese di questo gruppo e' costituita
da privati (57% di ricavi) e da aziende agricole (38%).
L'area di mercato e' prevalentemente provinciale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi -spese per acquisti di
servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita'
dell'impresa)/ricavi] *100;

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° ventile, per tutti i cluster.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i
seguenti intervalli:
- dal 1° ventile, per tutti i cluster.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto
anche delle possibili differenze di risultati economici legate al
luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo
alla "territorialita' generale a livello comunale"6, che ha avuto
come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree
omogenee in rapporto a:
- grado di benessere;
- livello di qualificazione professionale;
- struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali
sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e'
stata analizzata la loro interazione con la variabile "radice
quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno
prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte
completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da
applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente
della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 2.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD11U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,0362 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 48.000 1,1187 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 48.000 1,0320 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 70.000 -- -- 1,1173 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 70.000 -- -- 1,l034 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 57.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 57.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3297 1,0862 1,1089 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,9455 1,7648 1,4460 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 74,0067 65,6128 54,2721 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 7.419,2200 -- -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- --------------------------------------------------------------------
CORRETTIVO DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DELLA RADICE
QUADRATA DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI

==================================================================== GRUPPO DELLA TERRITORIALITÀ CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 GENERALE ==================================================================== Gruppo 2 - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Gruppo 5 - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -19,2240 -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD11U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2790 -- 1,1146 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 48.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 48.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 70.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 70.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 57.000 -- 1,2638 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 57.000 -- 1,0589 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 2,1878 1,8822 1,0446 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,0120 1,6433 2,1266 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 78,3068 65,0317 68,8552 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 8.018,3303 15.505,5265 7.613,7592 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.018,3303 -- 7.613,7592 --------------------------------------------------------------------
CORRETTIVO DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DELLA RADICE
QUADRATA DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI

==================================================================== GRUPPO DELLA TERRITORIALITÀ CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 GENERALE ==================================================================== Gruppo 2 - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -15,5935 -------------------------------------------------------------------- Gruppo 5 - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata 28,2186 -- -17,0103 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 2.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro dei dati anagrafici:

- Attivita' esercitata: indicazione Artigiano

Quadro B:

- Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati a magazzino - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla vendita - Unita' produttiva: Apertura stagionale

Quadro C:

- Energia elettrica (Kwh)

Quadro E:

- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Produzione e/o lavorazione conto terzi - Area di mercato: Nazionale - Tipologia della clientela: Industria - Tipologia della clientela: Commercianti all'ingrosso - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati - Export (U.E., extra U.E.)

Quadro G:

- Materie prime: Olive - Acquistate (t.) - Materie prime: Oli di oliva destinati al confezionamento -
Acquistate (t.) - Materie prime: Sanse vergini - di produzione propria (t.) - Materie prime: Sanse vergini - Acquistate (t.) - Materie prime: Sanse vergini - di proprieta' di terzi (t.) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione discontinua di
oli di oliva (metodo classico-tradizionale) -svolte internamente
conto proprio - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione discontinua di
oli di oliva (metodo classico-tradizionale) -svolte internamente
conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione continua di oli
di oliva (con decanter centrifuga orizzontale) - svolte
internamente conto proprio - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione continua di oli
di oliva (con decanter centrifuga orizzontale) - svolte
internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento - svolte
internamente conto proprio - Attivita' di sola molitura conto terzi - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli extravergini di oliva - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli vergini di oliva - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli lampanti - Altri elementi specifici: Ricavi derivanti dalla vendita di
prodotto sfuso

Quadro I:

- Impianto di estrazione discontinua (numero) - Impianto di estrazione continua (numero) - Impianto di confezionamento (numero) - Muletti (numero)



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie
prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali Le
frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno
in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero
collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa
familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori
coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.

7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 3

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

EVOLUZIONE

STUDIO DI SETTORE SD13U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i
cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le
variazioni di mercato all'interno di un settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione
dello studio di settore SD13U. Oggetto dello studio e' l'attivita'
economica:
- 17.30.0 - Finissaggio dei tessili.
Al fine di aggiornare lo studio di settore, sono state richieste
nuove e piu' dettagliate informazioni nel quadro Z del modello per
la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello
specifico studio di settore.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando
i modelli allegati alle dichiarazioni dei redditi relative al
periodo d'imposta 2000.
Il numero dei modelli pervenuti in Anagrafe Tributaria e' stato
pari a 934.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare
la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in
esse contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 255 modelli, pari al 27,3% dei modelli
pervenuti. Il principale motivo di scarto e' dovuto alla mancata
e/o parziale compilazione del quadro Z, il quadro con gli ulteriori
dati utili per l'aggiornamento dello studio di settore.
Gli ulteriori motivi di scarto sono stati:

- quadro B del modello (unita' locali) non compilato; - quadro F del modello (elementi contabili) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela, alla tipologia di attivita', ai prodotti in lavorazione,
alle fibre trattate;

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto
delle successive analisi e' risultato pari a 679.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il modello
ad eccezione dei dati contabili presenti nella dichiarazione dei
redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le
imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse
tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita'
di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione,
tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo
utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una
impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Le attivita' produttive che rientrano nel seguente studio svolgono
l'insieme delle lavorazioni che comprendono la preparazione, la
tintura, la stampa ed il finissaggio di tessili non di produzione
propria.
Si tratta, dunque, di attivita' che, nell'ambito della filiera
tessile, si collocano a valle della filatura e della tessitura ed a
monte della confezione e per tale motivo si configurano spesso
svolte per conto di committenti (greggisti, converter,
confezionisti etc.); piu' raramente operano in conto proprio
acquistando direttamente la materia prima per poi trattarla e
rivenderla.
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati
nell'analisi sono:
- dimensione della struttura organizzativa;
- tipologia di attivita' svolta.
Il primo fattore ha permesso di individuare un cluster di maggiori
dimensioni (cluster 1) rispetto ai restanti gruppi.
La tipologia di attivita' svolta ha contribuito, invece, a
caratterizzare i cluster evidenziati in base alle specializzazioni
del processo produttivo:
- tintura e finissaggio (cluster 1);
- stampa (cluster 2);
- rammendo (cluster 3);
- finissaggio (cluster 4);
- tintura (cluster 5).

CLUSTER 1 - TERZISTI STRUTTURATI

NUMEROSITA': 137

La struttura organizzativa delle aziende di questo cluster e'
articolata: si tratta prevalentemente di societa' di capitale (87%
dei soggetti) che occupano in media 34 addetti di cui 31
dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 5 impiegati, 10
operai generici e 14 operai specializzati.
Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono in media di
3.160 mq di produzione, 822 mq di magazzino e 156 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi
(97% dei ricavi) che differenziano i propri committenti: ammontano
infatti ad oltre cinque nel 77% dei casi. Una parte consistente
(72% delle imprese) esternalizza alcune lavorazioni affidandole ad
altri terzisti.
La tipologia di attivita' e' rappresentata da preparazione (in
media l'11% dei ricavi), tintura (40%) e finissaggio (40%).
Il prodotto lavorato e' costituito principalmente da tessuti
ortogonali (61% dei ricavi) ed in misura inferiore, da tessuti a
maglia (20%).
La dotazione di beni strumentali e' coerente con la
specializzazione e con le dimensioni dell'attivita' ed e' composta
in media da 16 macchine per la preparazione e tintura (di cui 3 per
i filati, 12 per i tessuti e una per i capi finiti) e 14 macchine
per il finissaggio.
I consumi specifici riguardano prevalentemente coloranti in
polvere e prodotti chimici per il finissaggio.
L'elevato valore assunto dalla variabile "potenza impegnata" (426
Kw in media) e la presenza di elevati consumi di energia elettrica
(916.043 Kwh) rispetto agli altri cluster testimoniano un'attivita'
prevalentemente capital intensive.
Le aziende del cluster destinano la propria produzione, quasi
esclusivamente all'industria (85% dei ricavi) ed operano su un'area
di mercato pluriregionale e nazionale.

CLUSTER 2 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI STAMPA

NUMEROSITA': 119

Il cluster e' costituito da aziende operanti principalmente sotto
forma di societa' (54% dei casi di capitale e 27% di persone), con
una struttura composta mediamente da 12 addetti di cui 10
dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3
operai generici e 5 operai specializzati.
Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono
articolate in locali destinati alla produzione (1.078 mq), in
locali destinati a magazzino (338 mq) ed uffici (69 mq).
Le aziende del cluster operano principalmente in conto terzi (77%
dei ricavi) e in misura minore in conto proprio (22%); nel 49% dei
casi alcune lavorazioni sono affidate a terzi.
La tipologia di attivita' prevalente e' costituita dalla stampa
(72% dei ricavi).
La dotazione strumentale e' coerente con le fasi svolte e
comprende in media 4 macchine da stampa e una per il finissaggio.
I consumi specifici riguardano prevalentemente coloranti liquidi.
La clientela e' costituita principalmente da industria (60% dei
ricavi) e artigiani (12%); significativa e' anche la quota di
produzione destinata al commercio all'ingrosso (15%).
L'area di mercato va dall'ambito pluriregionale a quello
nazionale; per il 27% delle imprese e' presente una quota di export
pari al 15% dei ricavi.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale piu' della
meta' delle imprese sono localizzate nel triangolo industriale di
Como, Milano e Varese.

CLUSTER 3 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLA FASE DI RAMMENDO

NUMEROSITA': 75

Le imprese del cluster operano con una struttura organizzativa
contenuta; si tratta in prevalenza di ditte individuali (53% dei
casi) e societa' di persone (37%) che occupano mediamente 9 addetti
di cui 8 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 operaio
generico e 4 operai specializzati.
Gli spazi dedicati alla produzione sono in media di 253 mq con un
magazzino di 39 mq.
Si tratta di realta' operanti esclusivamente in conto terzi (100%
dei ricavi), che nel 74% dei casi si rivolgono ad una pluralita' di
committenti, anche se il 76% dei soggetti consegue il 56% dei
ricavi da un unico committente.
Il cluster e' costituito da imprese ad elevato contenuto
artigianale specializzate nella fase di rammendo (99% dei ricavi);
il prodotto lavorato e' rappresentato in gran parte da tessuti
ortogonali (41% dei ricavi) in prevalenza di lana (43% delle
quantita' lavorate).
La dotazione strumentale e' coerente con la specializzazione del
ciclo produttivo ed e' costituita da 2 specole/macchine per il
controllo qualita' e per arrotolatura.
La tipologia di clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da
industria (in media il 90% dei ricavi).
L'area di mercato e' limitata essenzialmente all'ambito
provinciale.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale il 52% delle
imprese sono localizzate nella provincia di Biella.

CLUSTER 4 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI FINISSAGGIO

NUMEROSITA': 217

Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di
societa' (nel 44% dei casi di persone e nel 33% di capitale), il
personale addetto ammonta ad un totale di 10 unita' di cui 7
dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici
e 3 operai specializzati.
I locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono composti da
678 mq di produzione, 208 mq di magazzini e 24 mq di uffici.
Si tratta di realta' operanti quasi esclusivamente in conto terzi
(in media il 98% dei ricavi).
Le aziende del cluster sono specializzate nelle fasi di
lavorazione del finissaggio in senso stretto (90% dei ricavi).
La dotazione strumentale e' coerente con la specializzazione
dell'attivita' e comprende in media 5 macchine per il finissaggio.
La tipologia di clientela e' rappresentata principalmente
dall'industria (in media l'84% dei ricavi), cui si affianca una
quota di produzione destinata ad artigiani (13%).
L'area di mercato e' prevalentemente provinciale e regionale.

CLUSTER 5 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI TINTURA

NUMEROSITA': 130

Le imprese del cluster operano con una struttura organizzativa
articolata: si tratta di societa' di capitale e di persone
(rispettivamente 65% e 29%) che impiegano mediamente 17 addetti di
cui 14 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3
impiegati, 5 operai generici e 5 operai specializzati.
Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in
media 1.140 mq destinati alla produzione, 657 mq destinati a
magazzino e 93 mq di ufficio.
Si tratta di realta' operanti quasi esclusivamente in conto terzi
(in media il 97% dei ricavi); il 70% delle imprese si rivolge a
piu' di 5 committenti.
Le aziende del cluster sono impegnate principalmente nella fase di
tintura (84% dei ricavi) e marginalmente in quella di preparazione
(10%).
I principali prodotti in lavorazione sono costituiti da filati
(55% dei ricavi) e fibre (21%).
La dotazione strumentale e' in linea con la specializzazione
dell'attivita' e comprende in media 11 macchine per la
preparazione/tintura filati/fibre, 2 per la preparazione/tintura
dei capi finiti e una per la preparazione/tintura dei tessuti.
I consumi specifici sono rappresentati essenzialmente da coloranti
in polvere.
La tipologia di clientela e' rappresentata da industria (in media
l'88% dei ricavi) con un'area di mercato che si estende al livello
pluriregionale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = [Ricavi - (Costo del
Venduto + Costo per la Produzione di Servizi + Spese per Acquisti
di servizi + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)]
*100/Ricavi Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto e' stato scelto il seguente intervallo: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Per il margine operativo lordo e' stato scelto il seguente
intervallo: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto
alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo
omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 3.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD13U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 ==================================================================== Costo del venduto + costo per la produzione di servizi -- -- 1,5206 -- 1,0981 -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la Produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 800.000 euro 1,5837 1,1967 -- 1,1464 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la Produzione di Servizi per valori superiori a 800.000 euro 1,0883 1,0729 -- 1,1110 -- -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,0585 -- 0,1469 0,1035 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 112,6751 156,2169 101,5055 135,7853 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,0679 1,1197 1,0645 1,2823 1,2501 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,3451 1,5395 1,0790 1,0798 1,2872 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) -- -- 21.218,2774 20.740,5351 23.928,3894 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 21.218,2774 20.740,5351 23.928,3894 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla produzione -- -- 85,9252 - 51,9873 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 3.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

QUADRO A:

- Numero delle giornate retribuite per i Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i Quadri - Numero delle giornate retribuite per gli Impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli Operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli Operai specializzati

QUADRO B:

- Mq locali destinati alla produzione

Quadro C: - Produzione conto proprio - Produzione conto terzi - Area di mercato nazionale - Area di mercato estera: Unione europea - Area di mercato estera: Extra Unione europea - Tipologia della clientela: Industria - Export (U.E., extra U.E.)

Quadro E:

- Preparazione e tintura fibre e filati: Sotto pressione (numero) - Preparazione e tintura fibre e filati: A pressione atmosferica
(numero) - Preparazione e tintura tessuti: in corda continui (numero) - Preparazione e tintura tessuti: in largo continui (numero)

QUADRO Z:

- Consumi energetici: Energia elettrica (Kwh) - Percentuale di ricavi provenienti dal committente principale in
riferimento ai ricavi complessivi - Tipologia di attivita': Tintura - Tipologia di attivita': Stampa - Tipologia di attivita': Finissaggio - Tipologia di attivita': Rammendo - Prodotti in lavorazione: Fibre (fiocco, tops, tow) - Prodotti in lavorazione: Filati (rocche, matasse) - Prodotti in lavorazione: Tessuti ortogonali - Fibre trattate: Lana - Consumi specifici: Coloranti in polvere (Kg) - Preparazione e tintura tessuti: in corda discontinui (numero) - Preparazione e tintura tessuti: in largo discontinui (numero) - Preparazione e tintura capi: Macchine per tintura capi a pale
(olandesi, ecc.) (numero) - Preparazione e tintura capi: Macchine per tintura capi a cesto
(tumbler) (numero) - Finissaggio: Rameuse (numero) - Finissaggio: Macchine per finissaggi termici diversi da rameuse
(asciuganti liberi) (numero) - Finissaggio: Macchine per finissaggi fisici - meccanici- chimici
(garze, cimatrici, calandre, smerigli) (numero) - Finissaggio: Specole/ controllo qualita/arrotolatura (numero) - Finissaggio: Macchine per sanforizzo/prerestringimento (sanfor,
decatizzo, vaporizzo) (numero) - Finissaggio: Macchine per spalmatura (numero) - Finissaggio: Macchine per follatura (fole) (numero) - Finissaggio: Altre macchine per finissaggio (numero)



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie
prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali. 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero
collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa
familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori
coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci

6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 4

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD15U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:

- 15.51.1 - Trattamento igienico e confezionamento di latte
alimentare pastorizzato e a lunga conservazione; - 15.51.2 - Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc..

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno
individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili
strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i
diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento
dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD15).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.135. I
questionari restituiti sono stati 1.108, pari al 51,9% degli
inviati.

====================================================================
Numero Numero % sul totale
questionari questionari questionari
inviati ==================================================================== 15.51.1 - Trattamento igienico e confezionamento di latte alimentare pastorizzato e a lunga conservazione 48 20 41,7 -------------------------------------------------------------------- 15.51.2 - Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc. 2.087 1.088 52,1 -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.135 1.108 51,9 --------------------------------------------------------------------

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 360 questionari, pari al 32,5% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (pari a 10 miliardi di
lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla provenienza del
latte impiegato nella produzione/lavorazione (quadro G del
questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
prodotti impiegati nella produzione/lavorazione (quadro G del
questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti venduti
(quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative al marchio (quadro G
del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 748.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di
clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione,
tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo
utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una
impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Il settore della lavorazione e della trasformazione del latte e'
caratterizzato da un lato dalla concentrazione della produzione di
latte alimentare in imprese di medio-grandi dimensioni e forte
presenza di associazioni di produttori di latte a carattere sia
nazionale che locale; dall'altro da una frammentazione nell'offerta
di derivati, per la prevalenza di numerosissime imprese di
medio-piccola dimensione.
Il presente studio ha evidenziato le principali caratteristiche
del comparto della trasformazione del latte. I principali aspetti
strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono:
- dimensioni della struttura;
- modalita' organizzativa di produzione;
- specializzazione di prodotto.
Il primo fattore ha consentito di evidenziare le aziende di
maggiori dimensioni (cluster 4); la modalita' organizzativa di
produzione ha permesso di distinguere le imprese che operano in
conto terzi (cluster 1) da quelle in conto proprio.
In base alla specializzazione di prodotto e' stato possibile
identificare le imprese operanti in un solo segmento da quelle che
effettuano una produzione diversificata; in particolare sono state
individuate le imprese specializzate nella lavorazione di formaggi
duri (cluster 1 e 2) e quelle specializzate nei formaggi freschi
(cluster 3 e 5).

CLUSTER 1 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI
FORMAGGI DURI CON MARCHIO DEL CONSORZIO

Numerosita': 75

Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte
individuali (56% dei soggetti) con una struttura composta in media
da 4 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi destinati all'esercizio
dell'attivita' comprendono in media 372 mq di locali destinati alla
produzione, 200 mq di locali dedicati alla stagionatura del
prodotto e 37 mq di magazzino.
La produzione e' realizzata quasi esclusivamente in conto terzi
(in media il 98% dei ricavi); inoltre il 93% delle aziende dichiara
di svolgere la propria attivita' per un unico committente, con una
media sui ricavi del 95%.
Le imprese del cluster producono principalmente formaggi duri (39%
dei ricavi in media) utilizzando latte vaccino (95% delle quantita'
lavorate) acquistato prevalentemente da allevatori (92% delle
quantita' lavorate).
Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalle fasi tipiche della
produzione di formaggi duri e comprende:
filtrazione/centrifugazione (41% dei casi), coagulazione (88%),
cottura (96%), pressatura (49%) e stagionatura (80%).
La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2
serbatoi di stoccaggio latte, 6 caldaie di coagulazione.
Le aziende del cluster producono essenzialmente con marchio del
consorzio (86% della produzione totale) ed operano su un'area di
mercato principalmente comunale. L'84% delle imprese e' localizzato
nella provincia di Parma.

CLUSTER 2 - IMPRESE IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE
DI FORMAGGI DURI CON MARCHIO DEL CONSORZIO

Numerosita': 81 Le imprese appartenenti al cluster sono costituite per l'80% da
societa' con in media 4 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi
destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in media 298 mq
di locali destinati alla produzione, 222 mq di spazi dedicati alla
stagionatura del prodotto, 86 mq di magazzino e 15 mq di uffici. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio
(in media il 95% dei ricavi) specializzate nella produzione di
formaggi duri da cui deriva il 76% dei ricavi. La materia prima utilizzata e' rappresentata da latte vaccino (94%
delle quantita' lavorate) acquistato direttamente da allevatori
(93%). Il ciclo produttivo e' integrato ed e' caratterizzato dalle fasi
tipiche della produzione di formaggi duri: filtrazione
/centrifugazione (6% dei casi), coagulazione (8%), cottura (77%)
pressatura (38%), stagionatura (75%) e zangolatura (59%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 4 serbatoi
di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 7 caldaie di coagulazione, 1
tavolo a pareti filtranti. Le imprese del cluster effettuano la distribuzione dei propri
prodotti col marchio del consorzio a cui partecipano (92% della
produzione totale). La tipologia di clientela e' costituita quasi
esclusivamente da commercianti all'ingrosso (in media il 74% dei
ricavi) e l'area di mercato si estende dal livello regionale a
quello nazionale. Le imprese del cluster sono localizzate per il
62% in Emilia Romagna.

CLUSTER 3 - IMPRESE CON PRODUZIONE PREVALENTE DI FORMAGGI FRESCHI E
VENDITA DIRETTA A PRIVATI

Numerosita': 179

Le imprese del cluster sono principalmente ditte individuali (61%
dei casi) che impiegano in media 3 addetti di cui 2 dipendenti. Gli
spazi destinati all'esercizio dell'attivita' si articolano in media
in 86 mq di produzione, 29 mq per la vendita diretta, 16 mq per la
stagionatura del prodotto e 16 mq per il magazzino.
Le aziende appartenenti al cluster operano quasi esclusivamente in
conto proprio (in media il 91% dei ricavi).
La tipologia di prodotti e' rappresentata principalmente da
formaggi freschi (43% dei ricavi) e formaggi molli (16%) cui si
affiancano formaggi semiduri (9%), formaggi duri e ricotta
(entrambi 7%).
La materia prima utilizzata e' rappresentata prevalentemente da
latte vaccino (78% delle quantita' lavorate) e in misura inferiore
da latte bufalino (13%), provenienti in gran parte da allevatori
(61%) e in misura minore da centri di raccolta (27%).
Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi tipiche della
produzione di formaggi freschi quali filtrazione/centrifugazione
(63% dei casi), pastorizzazione (39%), coagulazione (86%), cottura
(80%), filatura (84%), zangolatura (45%) e confezionamento (68%)
oltre che altre fasi relative alla produzione di formaggi duri e
semiduri, come pressatura (36%) e stagionatura (63%).
La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 1
serbatoio di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 2 caldaie di
coagulazione, 1 tavolo a pareti filtranti e 1 tagliapasta.
Le aziende del cluster distribuiscono i propri prodotti
direttamente al consumatore finale, infatti la clientela e'
costituita principalmente da privati (77% dei ricavi in media), sia
senza utilizzare un marchio specifico che utilizzando un marchio
proprio (rispettivamente il 47% e il 38% della quantita' prodotta).
L'area di mercato e' comunale e provinciale.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI

Numerosita': 77

Le imprese appartenenti al cluster sono costituite per il 79% da
societa' con in media 9 addetti di cui 6 dipendenti, tra cui si
rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio
specializzato e 1 dipendente con contratto di formazione lavoro.
Gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' sono costituiti
in media da 343 mq di produzione, 194 mq di magazzino, 65 mq di
spazi dedicati alla stagionatura del prodotto e 56 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (in
media l'82% dei ricavi) che non presentano una particolare
specializzazione di prodotto.
Le materie prime lavorate sono il latte vaccino (41% delle
quantita' lavorate) e altre materie prime e semilavorati (37%),
provenienti da allevatori (25%), centri raccolta (21%) e da altri
soggetti (20%).
Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalla fase finale di
confezionamento (83% dei casi); ove presenti le fasi produttive si
limitano alla filtrazione/centrifugazione (32%), pastorizzazione
(52%), coagulazione (34%), stagionatura (27%) e filatura (21%).
La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 1
serbatoio di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di
calore a piastre, 1 caldaia di coagulazione, 2 tavoli a pareti
filtranti.
La produzione e' svolta in prevalenza con marchio proprio (in
media il 64% delle quantita' prodotte) e marginalmente con marchio
del distributore (10%) ed e' destinata ad una clientela costituita
da commercianti all'ingrosso (43% dei ricavi), commercianti al
dettaglio (13%), grande distribuzione/distribuzione organizzata
(11%) e industria (16%). L'area di mercato e' prevalentemente
nazionale.

CLUSTER 5 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI
FRESCHI

Numerosita': 214 Le imprese appartenenti al cluster operano principalmente sotto forma
di societa' (58%) e si avvalgono in media di 5 addetti di cui 4
dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai generici e i
operaio specializzato. Gli spazi destinati all'esercizio
dell'attivita' comprendono in media 182 mq di locali destinati alla
produzione, 41 mq di magazzino, 17 mq di uffici e altrettanti di
locali destinati alla vendita. La produzione e' realizzata quasi esclusivamente in conto proprio (in
media il 94% dei ricavi) con una specializzazione che riguarda
principalmente i formaggi freschi (in media il 65% dei ricavi) e in
minor misura i formaggi molli (12%). Le materie prime utilizzate sono rappresentate da latte vaccino (68%
delle quantita' lavorate) e da latte bufalino (19%), acquistati
direttamente da allevatori (60%) o da centri di raccolta (28%). Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi tipiche della
produzione di formaggi freschi quali filtrazione/centrifugazione
(65% dei casi), pastorizzazione (64%), coagulazione (91%), cottura
(79%), filatura (86%) e confezionamento (89%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2 serbatoi
di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di calore a
piastre, 3 caldaie di coagulazione, 1 tavolo a pareti filtranti e 1
tagliapasta. La modalita' di distribuzione dei prodotti avviene quasi
esclusivamente con marchio proprio (in media il 73% delle quantita'
prodotte) e si rivolge ad una clientela costituita prevalentemente
da commercianti al dettaglio (in media il 51% dei ricavi),
commercianti all'ingrosso (21%) e privati (13%). L'area di mercato
si estende dal livello provinciale a quello regionale.

CLUSTER 6 - IMPRESE CON PRODUZIONE DIVERSIFICATA

Numerosita': 109

Le imprese del cluster sono principalmente societa' (61%) e
dispongono di una struttura che si avvale mediamente di 6 addetti
di cui 4 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai
generici e 1 operaio specializzato. Gli spazi utilizzati per
l'esercizio dell'attivita' comprendono in media 200 mq di
produzione, 158 mq di spazi dedicati alla stagionatura del
prodotto, 63 mq di magazzino, 23 mq di uffici e 20 mq di locali
destinati alla vendita. La modalita' di produzione e'
principalmente in conto proprio (in media l'84% dei ricavi). In
complesso le aziende del cluster non mostrano alcuna
specializzazione di prodotto, presentando un'offerta ampia e
diversificata, comprendente formaggi semiduri (33% dei ricavi in
media), formaggi molli (18%), formaggi freschi (14%), ricotta
(15%), formaggi duri (12%) e altri derivati del latte con quote
minori.
Tra le materie prime utilizzate, oltre alla costante presenza del
latte vaccino (in media il 54% delle quantita' lavorate), si
riscontra una particolare concentrazione di latte ovino (il 55% dei
soggetti dichiara in media un'incidenza del 57%). Gli acquisti
provengono in gran parte da allevatori (71%).
Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi di
filtrazione/centrifugazione (63% dei casi), pastorizzazione (74%),
coagulazione (86%), cottura (75%), pressatura (61%), stagionatura
(94%), filatura (36%) e confezionamento (83%).
La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2
serbatoi di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di calore
a piastre, 3 caldaie di coagulazione e 1 tavolo a pareti filtranti.
Le aziende del cluster distribuiscono in gran parte prodotti con
marchio proprio (per un'incidenza sulle quantita' prodotte del 63%)
e si rivolgono ad una clientela diversificata costituita da
commercianti all'ingrosso (in media il 29% dei ricavi),
commercianti al dettaglio (26%), grande distribuzione/distribuzione
organizzata (21%) e privati (13%). L'area di mercato va dal livello
provinciale a quello nazionale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici delle attivita' in esame:

- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6)
/ricavi) * 365.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 2, 5, 6;
- dal 1° ventile, per i cluster 1, 4;
- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 3.
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- fino al 19° ventile, per il cluster 1;
- dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6;
- dal 1° ventile, per i cluster 2, 4;
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 3, 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7)
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli
intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo
omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 4.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD15U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2344 1,0829 1,0737 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,4747 1,1354 1,1487 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,1860 1,4322 0,9110 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 23.994,8321 28.585,6006 9.035,9631 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 23.994,8321 28.585,6006 9.035,9631 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 126,8310 -- 71,6998 --------------------------------------------------------------------

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0708 1,0493 1,0927 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,2714 0,9980 1,3851 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1792 0,9954 0,9049 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 15.716,7091 14.067,3028 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) -- 15.716,7091 14.067,3028 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 104,0579 98,1510 67,1851 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 4.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A

- Numero delle giornate per Dirigenti
- Numero delle giornate per Quadri
- Numero delle giornate per Impiegati
- Numero delle giornate per Operai generici
- Numero delle giornate per Operai specializzati
- Numero delle giornate per Dipendenti a tempo parziale
- Numero delle giornate per Apprendisti
- Numero delle giornate per Assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine
- Numero delle giornate per Lavoranti a domicilio
- Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa
- Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da
quelli di cui al rigo precedente
- Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale
- Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente
che prestano attivita' nell'impresa
- Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa
- Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui
al rigo precedente
- Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa
- Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
- Numero degli Amministratori non soci

Quadro B:

- Mq dei locali e/o dei magazzini destinati esclusivamente alla
stagionatura del prodotto
- Mq dei locali destinati a magazzino
- Mq dei locali destinati ad uffici
- Mq dei locali destinati alla vendita
Quadro E:

- Produzione e/o lavorazione conto terzi
- Numero committenti
- Percentuale di ricavi provenienti dal committente principale in
riferimento ai ricavi complessivi
- Area di mercato nazionale
- Tipologia della clientela: Grande distribuzione
- Tipologia della clientela: Distribuzione organizzata
- Tipologia della clientela: Hard discount
- Tipologia della clientela: Commercianti all'ingrosso
- Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio
- Tipologia della clientela: Privati

Quadro G:

- Tipologia di prodotti impiegati nella produzione/lavorazione:
Latte ovino
- Tipologia di prodotti impiegati nella produzione/lavorazione:
Latte bufalino - Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi
duri
- Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi semiduri
- Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi freschi
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Coagulazione - conto
proprio svolta internamente
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Cottura - conto proprio
svolta internamente
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Cottura - conto terzi
svolta internamente
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Pressatura - conto
proprio svolta internamente
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura - conto
proprio svolta internamente
- Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura - conto proprio
svolta internamente
- Marchio: Produzione con marchio del consorzio (con o senza
marchio proprio)
- Marchio: Produzione senza marchio
- Altri elementi specifici: Costi sostenuti per la partecipazione
a consorzi e/o cooperative

Quadro I:

- Serbatoi di stoccaggio latte (numero)
- Caldaie di coagulazione (numero)
- Tagliapasta (numero)



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4)Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime,
sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero
collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa
familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori
coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze
finali)/2
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per
la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
ALLEGATO 5

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD23U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita'
economica:
- 20.51.2 - Laboratori di corniciai;
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale"
tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di
variabili strutturali in grado di determinare il risultato di
un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le
relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali,
per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture
produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti
interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il
codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD23).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.593. I
questionari restituiti sono stati 2.166, pari al 60,3% degli
inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle
informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello
studio, lo scarto di 504 questionari, pari al 23,3% dei questionari
rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati:

- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
attivita' (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di
produzione/lavorazione (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari
oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1662.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei
sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata
una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui
effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa
e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione
dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di
variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata,
non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili,
quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che
concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali
sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il
questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati
contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta
nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai
possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di
clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di
espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione,
tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo
utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che
caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una
impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono
analizzati in termini di significativita' sia economica sia
statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi
aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare quattro gruppi
omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I principali aspetti strutturali delle imprese considerati
nell'analisi sono:
- la modalita' di lavorazione (standard o su misura);
- la specializzazione per tipologia di attivita'.
Per quanto riguarda la modalita' di lavorazione, da un lato,
alcuni operatori hanno mantenuto la tradizione del laboratorio
artigiano che produce cornici su misura all'unita' (cluster 1, 2 e
4); d'altro canto, lo studio ha individuato un gruppo di laboratori
piu' strutturati che sono specializzati nella realizzazione di
cornici di dimensioni standard e nella produzione seriale di
cornici su misura (cluster 3).
Nell'ambito dei laboratori che producono su misura e' emersa
un'ulteriore suddivisione sulla base della specializzazione per
tipologia di attivita': da un lato, si trovano i laboratori che
privilegiano la parte produttiva, con una specializzazione piu' o
meno marcata nel restauro e nelle lavorazioni piu' tradizionali
quali la doratura con foglia d'oro e l'intaglio/intarsio manuale
(cluster 1); altri operatori, invece, si sono focalizzati
sull'aspetto commerciale affiancando, al tradizionale servizio di
incorniciatura, l'esposizione e la vendita di dipinti e soggetti
grafici gia' incorniciati, la vendita di soprammobili, articoli per
belle arti e oggettistica in genere (cluster 2).

CLUSTER 1 - LABORATORI DI CORNICIAI ORIENTATI AD ATTIVITA' DI
RIPARAZIONE E RESTAURO

NUMEROSITA': 324

Le imprese appartenenti al cluster operano quasi esclusivamente
sotto forma di ditta individuale (87% dei casi). Nell'attivita' e'
generalmente coinvolto il solo titolare.
I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti
in media da 44 mq di spazi destinati a produzione e 20 mq di spazi
destinati a magazzino; l'esposizione fronte strada (vetrine e
porte) e' pari a 4 metri lineari.
Si tratta di laboratori che producono prevalentemente in conto
proprio (in media l'88% dei ricavi) e le lavorazioni vengono
generalmente svolte su misura all'unita' (in media il 75% della
produzione). Coerentemente con la modalita' di produzione, la
clientela e' generalmente formata da privati (in media il 79% dei
ricavi) su un'area di mercato prevalentemente comunale e
provinciale.
Alla produzione e/o lavorazione di cornici su misura (66% dei
ricavi) e' affiancata l'attivita' di restauro (9%) e quella di
riparazione di cornici e oggetti in legno (10%).
Le fasi di produzione sono quelle tipiche del confezionamento
delle cornici: taglio e assemblaggio delle aste (93% dei casi),
taglio del vetro/metacrilato (81%) e lavorazione del passe-partout
(82%); le altre lavorazioni riguardano l'attivita' la riparazione
di cornici e oggetti in legno (88%), il restauro di cornici (83%)
la doratura a guazzo o a missione (60%) e l'intaglio e/o intarsio
manuale (38%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita in media da 1 sega
monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola
manuale, 1 pistola pneumatica e 1 taglierina manuale.

CLUSTER 2 - LABORATORI DI CORNICIAI CON ATTIVITA' DI VENDITA DI
DIPINTI, GRAFICA D'AUTORE, STAMPE E POSTER

NUMEROSITA': 225

Le imprese appartenenti al cluster sono costituite nell'80% dei
casi da ditte individuali ed occupano in media 2 addetti.
Gli spazi destinati alla produzione sono in media di 44 mq, quelli
destinati a magazzino 35 mq ed alla vendita 25 mq; sono presenti
inoltre locali destinati esclusivamente all'esposizione dei
prodotti (14 mq) l'esposizione fronte strada (vetrine e porte)
risulta pari a 6 metri lineari.
L'attivita' e' svolta prevalentemente in conto proprio; una buona
parte dei ricavi (in media il 32%) deriva dalla commercializzazione
di prodotti acquistati da terzi. I clienti sono rappresentati
principalmente privati (in media l'80% dei ricavi) su un'area di
mercato comunale e provinciale.
L'attivita' di commercializzazione riguarda principalmente la
vendita di dipinti, grafica d'autore, stampe e poster (in media il
15% dei ricavi) e la vendita di complementi d'arredo (8%); il
maggior contribuito alla formazione dei ricavi (64%) deriva
comunque dalla produzione di cornici su misura.
Coerentemente con l'attivita' di commercializzazione, il 64% dei
laboratori acquista stampe e dipinti.
Il ciclo di produzione si compone delle fasi di taglio e
assemblaggio delle aste (81% dei casi), taglio del
vetro/metacrilato (72%) e lavorazione del passe-partout (71%).
Per quanto riguarda i beni strumentali sono presenti in media 1
sega monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola
manuale, 1 pistola pneumatica e i taglierina manuale.

CLUSTER 3 - LABORATORI SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE IN SERIE DI
CORNICI

NUMEROSITA': 106

La forma giuridica piu' frequente all'interno del cluster e'
quella della ditta individuale (68% dei casi). Nell'attivita' sono
mediamente coinvolti 3 addetti di cui 1 dipendente.
I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono articolati
in spazi adibiti a produzione (in media 150 mq), a magazzino (118
mq) e a ufficio (14 mq).
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (in
media il 64% dei ricavi), ma una parte non trascurabile deriva da
produzione svolta per conto di terzi (30%).
L'attivita' e' finalizzata alla realizzazione di cornici
confezionate in serie (in media il 50% dei ricavi), e di cornici su
misura (37%) con produzione principalmente seriale.
La tipologia di clientela e' costituita da commercianti (50% dei
ricavi), altri laboratori di corniciai (15%) e privati (12%) su
un'area di mercato che si estende alle regioni limitrofe.
Il ciclo di produzione si compone principalmente delle fasi di
taglio e assemblaggio delle aste (83% dei casi), taglio del
vetro/metacrilato (58%) e lavorazione del passe-partout (48%).
Tra i beni strumentali figurano in media 1 sega monolama, 1 sega
bilama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale e
2 pistole pneumatiche.

CLUSTER 4 - LABORATORI DI CORNICIAI TRADIZIONALI

NUMEROSITA': 970

Il cluster e' formato quasi esclusivamente da ditte individuali
(90% dei soggetti) dove l'attivita' e' in genere gestita dal solo
titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono
formati da 42 mq di produzione, 16 mq di magazzino; l'esposizione
fronte strada (vetrine e porte) risulta pari a 4 metri lineari.
La produzione e' realizzata principalmente in conto proprio (in
media l'85% dei ricavi) ed e' concentrata nella realizzazione di
cornici su misura (in media l'88% dei ricavi) per una clientela
privata (84% dei ricavi) su un area di mercato comunale e
provinciale.
Il ciclo produttivo comprende le fasi di taglio e assemblaggio
delle aste (91% dei casi), lavorazione del passepartout (63%) e
taglio del vetro/metacrilato (76%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita in media da 1 sega
monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale
e 1 pistola pneumatica.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario
determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica
che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese
appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si
e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata
individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e
alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili
indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di
regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica"
nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale;
cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni
nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:

- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori
economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:

- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6)
/ricavi) * 365; - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti
di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)
/ricavi] * 100.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione
ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e
poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli
indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato
intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- dal 2° ventile, per i cluster 1, 2, 3;
- dal 2° al 19° ventile, per il cluster 4.
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti
intervalli:
- fino al 19° ventile, per il cluster 1, 4; - dal 1° al 19°
ventile, per il cluster 2;
- non sono stati effettuati tagli per il cluster 3.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i
seguenti intervalli:
- dal 1° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e'
proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state
utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia
variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e'
stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le
variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e'
ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati,
che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita'
legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti
derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti
coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di
fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi
coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali
risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi
Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la
distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un
unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento
puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni
gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i
coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa,
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche
l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli
di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo
ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 5.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,2223 -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 20.000 1,5855 -- 1,6070 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori superiori a 20.000 1,1295 -- 1,1783 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 16.000 -- -- -- 1,5223 -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori superiori a 16.000 -- -- -- 1,0167 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,3688 1,3921 1,1657 1,2166 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,9296 1,3444 0,9591 2,6293 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.422,8968 6.264,5234 11.718,9278 9.945,0531 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalen- temente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 8.729,7920 7.847,1416 11.718,9278 9.390,2940 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 58,9329 104,9143 62,4810 39,2502 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 5.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A:

- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da
quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente
che prestano attivita' nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al
rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci

Quadro B:

- Mq dei locali (o spazi interni) destinati alla vendita

Quadro E:

- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa - Tipologia di attivita': Produzione e/o lavorazione di cornici su
misura - Tipologia di attivita': Produzione di cornici confezionate in serie - Tipologia di attivita': Vendita di dipinti, grafica d'autore,
stampe e poster - Tipologia di attivita': Vendita di complementi d'arredo (anche di
antiquariato), articoli di belle arti e oggettistica - Tipologia di attivita': Restauro di cornici - Tipologia di attivita': Riparazione di cornici e oggetti in legno - Tipologia della clientela: Privati - Tipologia della clientela: Antiquari - Tipologia della clientela: Laboratori di conciai - Tipologia della clientela: Commercianti - Export (U.E. extra U.E.)

Quadro G:

- Materie prime impiegate: Aste per cornici (metri lineari) - Materie prime impiegate: Materiali per passepartout (mq) - Materie prime impiegate: Vetri (mq) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio e assemblaggio delle
aste - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Intaglio e/o intarsio
manuale - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Doratura a guazzo o a
missione con foglia d'oro o d'argento - conto proprio svolta
internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Doratura a guazzo o a
missione con foglia d'oro o d'argento - conto terzi svolta
internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Restauro di cornici - conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Riparazione di cornici e
oggetti in legno - conto proprio svolta internamente - Modalita' di produzione/lavorazione: Produzione/Lavorazione di
cornici a misure standard (compresi i pannelli a giorno) - Altri elementi specifici: Sala per esposizione di quadri e sculture

Quadro I:

- Sega bilama (numero) - Trancia (ghigliottina) pneumatica (numero) - Trancia (ghigliottina) elettronica (numero) - Assemblatrice/Graffatrice pneumatica (numero) - Assemblatrice/Graffatrice elettronica (numero) - Pistola pneumatica (numero) - Taglierina pneumatica verticale per passepartout (numero) - Levigatrice (numero)



1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che
permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una
matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove
variabili dette componenti principali tra loro ortogonali
(indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere
minima la perdita di informazione; le componenti principali
(fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai
fattori dell'analisi in componenti principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le
imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.

3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di
interpolare i dati con un modello statistico-matematico che
descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una
serie di variabili indipendenti relativamente alla loro
significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie
prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate
all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai
qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e
lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero
collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita'
prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa
familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e
specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero
apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o
a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori
coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano
lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze
finali)/2

7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare
ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua
attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di
appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.



 
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