Gazzetta n. 65 del 19 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 21 febbraio 2003 |
Approvazione di n. 5 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore delle manifatture. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visto il proprio decreto 5 dicembre 1997, concernente l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 6 novembre 2002; Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore delle manifatture: a) Studio di settore SD 05 U - Produzione di carne, non di volatili, e di prodotti della macellazione, codice di attivita' 15.11.1; Conservazione di carne, non di volatili, mediante congelamento e surgelazione, codice di attivita' 15.11.2; Produzione di carne di volatili e di prodotti della macellazione, codice di attivita' 15.12.1; Conservazione di carne di volatili e di conigli mediante congelamento e surgelazione, codice di attivita' 15.12.2; Produzione di prodotti a base di carne, codice di attivita' 15.13.0; b) Studio di settore SD 11 U - Fabbricazione di olio di oliva grezzo, codice di attivita' 15.41.1; Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi, codice di attivita' 15.41.2; Fabbricazione di olio di oliva raffinato, codice di attivita' 15.42.1; Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi raffinati, codice di attivita' 15.42.2; c) Studio di settore SD 13 U - Finissaggio dei tessili, codice di attivita' 17.30.0; d) Studio di settore SD 15 U - Trattamento igienico e confezionamento di latte alimentare pastorizzato e a lunga conservazione, codice di attivita' 15.51.1; Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc., codice di attivita' 15.51.2; e) Studio di settore SD 23 U - Laboratori di corniciai, codice di attivita' 20.51.2; 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei corrispettivi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SD 05 U; - 2, per lo studio di settore SD 11 U; - 3, per lo studio di settore SD 13 U; - 4, per lo studio di settore SD 15 U; - 5, per lo studio di settore SD 23 U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono la predetta attivita' in maniera secondaria per la quale abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) nel caso in cui l'esercizio dell'attivita' d'impresa e' svolto attraverso l'utilizzo di piu' punti di produzione e di vendita in locali non contigui a quelli di produzione, per i quali non e' stata tenuta contabilita' separata; b) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; c) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; d) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; e) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi. |
| Art. 3. Variabili delle imprese 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con il decreto ministeriale 5 dicembre 1997 e con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1, del presente decreto. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art. 6. Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata o a quale punto di produzione e di vendita debbono essere imputati i ricavi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 21 febbraio 2003
Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD05U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 15.11.1 - Produzione di carni, non di volatili, e di prodotti della macellazione; - 15.11.2 - Conservazione di carne, non di volatili, mediante congelamento e surgelazione; - 15.12.1 - Produzione di carne di volatili e di prodotti della macellazione; - 15.12.2 - Conservazione di carne di volatili e conigli mediante congelamento e surgelazione; - 15.13.0 - Produzione di prodotti a base di carne.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD05). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.586. I questionari restituiti sono stati 1.754, pari al 67,8% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 15.11.1 - Produzione di carni, non di volatili, e di prodotti della macellazione 1.272 781 61,4% -------------------------------------------------------------------- 15.11.2 - Conservazione di carne, non di volatili, mediante congelamento e surgelazione 34 20 58,8% -------------------------------------------------------------------- 15.12.1 - Produzione di carne di volatili e di prodotti della macellazione 146 90 61,6% -------------------------------------------------------------------- 15.12.2 - Conservazione di carne di volatili e conigli mediante congelamento e surgelazione 5 4 80,0% -------------------------------------------------------------------- 15.13.0 - Produzione di prodotti a base di carne 1.129 859 76,1% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.586 1.754 67,8% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 626 questionari, pari al 35,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.128.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di analisi sono:
- modalita' organizzativa della produzione (conto proprio, conto terzi, mista); - tipologia di attivita' (macellazione, sezionamento, seconda trasformazione della carne); - dimensione della struttura; - specializzazione per prodotto (prosciutto crudo, prosciutto cotto, insaccati, carni avicole).
La modalita' organizzativa prevalente e' quella in conto proprio; vi sono comunque imprese che operano prevalentemente in conto terzi (cluster 2 e 4) ed un gruppo di aziende operanti in modalita' mista (cluster 1). Per quanto riguarda la tipologia dell'attivita' si evidenziano imprese caratterizzate dalla preparazione di prodotti a base di carne da realta' specializzate nella macellazione e sezionamento (cluster 4 e 5). Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute (cluster 6) da quelle piu' articolate (cluster 7). Il fattore della specializzazione di prodotto ha permesso di individuare le aziende che effettuano in prevalenza la produzione di prosciutto crudo (cluster 1), le aziende produttrici di prosciutto cotto (cluster 8), le aziende specializzate nella produzione di carni avicole (cluster 3) e le aziende produttrici di salumi (cluster 6 e 7).
CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PROSCIUTTO CRUDO
NUMEROSITA': 120
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' (di persone per il 53% e di capitali per il 39%) con una struttura media composta da 8 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla trasformazione (326 mq), locali destinati alla stagionatura del prodotto (1.225 mq), magazzino (154 mq), locali destinati ad altri servizi (158 mq), e uffici (37 mq). Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi. In coerenza con la tipologia di offerta le materie prime utilizzate sono unicamente suini e carni suine. Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di prosciutto crudo: salatura a secco/dissalatura/toelettatura (81% dei casi in conto proprio, 86% in conto terzi), stagionatura (83% e 92%), sugnatura/stuccatura (75% e 90%), marchiatura (67% e 73%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono costituiti da salumi (95% dei casi). Rilevante e' la partecipazione a consorzi di tutela che riguarda il 62% dei soggetti. La dotazione di beni strumentali comprende 6 celle frigorifere con una capacita' media di 1.388 mc, 2 bilance automatiche e 2 ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 1.357 mc; inoltre nel 33% dei casi e' presente una termosaldatrice sottovuoto. La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e' costituita da industria (34% dei ricavi), da commercianti all'ingrosso (28%) e da commercianti al dettaglio (21%). Sono inoltre presenti in media 2 agenti e rappresentanti non esclusivi. L'area di mercato si estende fino all'intero territorio nazionale.
CLUSTER 2 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI NEL COMPARTO DELLA TRASFORMAZIONE DELLA CARNE
NUMEROSITA': 126
Il cluster e' costituito da aziende che sono per il 46% societa' di persone e per il 36% ditte individuali, con una struttura media composta da un totale di 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 operaio generico ed 1 specializzato. Le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente pari a 117 mq di locali destinati alla trasformazione, 90 mq di locali destinati a magazzino e 18 mq di uffici. Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto terzi (73% dei ricavi); l'81% di esse dichiara in media il 51% dei ricavi provenienti dal committente principale. Il 65% della materia prima utilizzata e' costituita da suini e carni suine e l'11% da bovini e carni bovine. Il ciclo di produzione e' generalmente rappresentato da singole lavorazioni, mentre rara e' la presenza di un ciclo produttivo completo. Le fasi di lavorazione principalmente effettuate sono: sezionamento o taglio (17% dei soggetti), disosso di carni fresche e congelate (15%), disosso di carni stagionate (28%), confezionamento (16%), confezionamento sottovuoto (27%), salatura a secco /dissalatura/toelettatura (20%), stagionatura (21%), sugnatura /stuccatura (11%), etichettatura (21%). La tipologia di prodotto ottenuta e/o lavorata e' costituita principalmente da salumi (65% dei ricavi). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 2 celle frigorifere ed 1 bilancia automatica; inoltre nel 27% dei casi e' presente una termosaldatrice sottovuoto, 4 cutter nell'11%, 1 tritacarne nel 10%, 2 affettatrici nel 10%, 2 ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione nel 27% e 1 impianto di confezionamento nel 20%. La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e' costituita da industria (52% dei ricavi) e da commercianti all'ingrosso (25%). L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello pluriregionale.
CLUSTER 3- IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CARNI AVICOLE
NUMEROSITA': 66
Al cluster appartengono aziende costituite in prevalenza in forma societaria (per il 50% societa' di persone e per il 33% societa' di capitali) che occupano in media 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 207 mq di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 131 mq di locali destinati a magazzino, 49 mq di spazi all'aperto destinati a magazzino, 45 mq di locali per uffici e 35 mq di locali destinati alla vendita. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (78% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di prodotti acquistati da terzi deriva il 21% dei ricavi. Il 75% della materia prima utilizzata e' costituita da avicole, cunicole e carni avicole e cunicole. Le fasi di lavorazione svolte sono la macellazione (50% de casi), sezionamento o taglio (76%), disosso di carni fresche e congelate (36%), confezionamento (79%), confezionamento sottovuoto (26%), etichettatura (62%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono principalmente carni avicole, cunicole e selvaggina con una media del 77% dei ricavi. La dotazione strumentale e' costituita in media da 4 celle frigorifere con una capacita' media di 313 mc, 2 bilance automatiche, 1 ambiente condizionato per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 276 mc ed 1 impianto di confezionamento. Sono inoltre presenti in media 3 automezzi refrigerati, di cui 2 con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t e 1 tra 3,5 t e 12 t. La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da commercianti al dettaglio (53% dei ricavi) e da commercianti all'ingrosso (22%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello pluriregionale.
CLUSTER 4 - MACELLI
NUMEROSITA': 70
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' (di persone per il 43% dei casi e di capitali per il 33%) che occupano in media 5 addetti di cui 3 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 operaio generico e 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 216 mq di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento ed 85 mq di locali destinati a magazzino e 32 mq di locali per uffici. Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto terzi cui affiancano un'attivita' in conto proprio. Le materie prime utilizzate sono costituite per il 63% da bovini e carni bovine e per il 22% da suini e carni suine. Le fasi produttive piu' rilevanti sono la macellazione (83% in conto terzi e 40% in conto proprio), il sezionamento o taglio (44% e 41%) e il disosso di carni fresche e congelate (24% e 27%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono quelli tipici dell'attivita' di macellazione: mezzene (50% dei ricavi), quarti (28%) e tagli anatomici (6%). La dotazione strumentale e' costituita in media da 4 celle frigorifere con una capacita' media di 380 mc e 1 bilancia automatica. La tipologia di clientela e' rappresentata da commercianti al dettaglio (44% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (25%) e privati (19%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello pluriregonale.
CLUSTER 5 - LABORATORI DI SEZIONAMENTO E LAVORAZIONE CARNI FRESCHE
NUMEROSITA': 182
Le aziende appartenenti al cluster si distribuiscono equamente tra ditte individuali (32% dei soggetti), societa' di persone (36%) e societa' di capitali (29%) ed occupano in media 7 addetti di cui 4 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 124 mq di locali destinati alla trasformazione, 60 mq di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 151 mq di locali destinati a magazzino e 31 mq di locali per uffici. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (85% dei ricavi); inoltre nel 43% dei casi dalla commercializzazione di prodotti acquistati da terzi deriva il 30% dei ricavi. La composizione delle materie prime utilizzate e' caratterizzata da suini e carni suine (52%), bovini e carni bovine (28%) e marginalmente avicole, cunicole e carni avicole/cunicole (9%). Le fasi di lavorazione svolte sono: sezionamento o taglio (59% dei soggetti), disosso di carni fresche e congelate (50%), taglio/macinatura (49%), confezionamento (56%), confezionamento sottovuoto (51%), etichettatura (44%), affettatura (27%), stampaggio/disaerazione/ cottura-formatura (20%), riempimento budelli (20%), surgelazione-congelamento (28%) e preparazione di prodotti a base di carne precotti o prodotti da cuocere (36%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono tagli anatomici (21% dei ricavi), prodotti a base di carne precotti o pronti da cuocere (15%), salumi (12%) ed altri prodotti a base di carne (39%). La dotazione strumentale e' costituita in media da 3 celle frigorifere con una capacita' media di 438 mc, 1 bilancia automatica, 1 stampo per cottura, 1 vasca di cottura, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 tritacarne, 1 affettatrice, 1 ambiente condizionato per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 271 mc. Completa la dotazione 1 automezzo refrigerato con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da industria (20% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (19%), commercianti al dettaglio (15%), grande distribuzione/distribuzione organizzata/hard discount (14%) e privati (19%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello nazionale.
CLUSTER 6 - PICCOLI SALUMIFICI
NUMEROSITA': 332
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (41%) e societa' di persone (46%) con una struttura composta in media da 5 addetti di cui 2 dipendenti tra cui si rileva la presenza di 1 operaio generico e 1 operaio specializzato. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla trasformazione (94 mq), locali destinati alla macellazione e/o sezionamento (30 mq), locali destinati alla stagionatura del prodotto (139 mq), locali destinati a magazzino (47 mq) e 22 mq di locali destinati alla vendita. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (85% dei ricavi); inoltre nel 51% dei casi la commercializzazione di prodotti acquistati da terzi rappresenta il 24% dei ricavi. Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine (91%) e marginalmente bovini e carni bovine (6%). Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di salumi: sezionamento o taglio (58% dei soggetti), disosso di carni fresche e congelate (57%), disosso di carni stagionate (25%), taglio/macinatura (84%), confezionamento (68%), confezionamento sottovuoto (67%), salatura a secco/dissalatura/toelettatura (52%), stagionatura (92%), sugnatura/ stuccatura (21%), etichettatura (78%), salamoiatura (31%), riempimento budelli (86%), stufatura (32%) ed asciugamento (84%). La tipologia di prodotto ottenuto e/o lavorato e' costituita principalmente da salumi (76% dei ricavi) e secondariamente da tagli anatomici (12%). La dotazione di beni strumentali comprende 3 celle frigorifere con una capacita' media di 199 mc, 2 bilance automatiche, 1 stampo per cottura, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 tritacarne, 1 riempitrice, 1 impastatrice e 1 ambiente condizionato per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 164 mc. E' inoltre presente un automezzo refrigerato con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e' costituita da commercianti al dettaglio (46% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (18%) e privati (15%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello pluriregionale.
CLUSTER 7 - GRANDI SALUMIFICI
NUMEROSITA': 91
Le aziende appartenenti al cluster sono societa' di capitali (55%dei soggetti) e societa' di persone (40%) che occupano in media 13 addetti di cui 10 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 4 operai generici e 4 operai specializzati. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono ampie e comprendono 341 mq di locali destinati alla trasformazione, 93 mq di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 488 mq destinati alla stagionatura del prodotto, 242 mq di locali destinati a magazzino, 75 mq di uffici, 55 mq destinati alla vendita e 302 mq di locali destinati ad altri servizi. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (81% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di prodotti acquistati da terzi deriva il 16% dei ricavi. Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine (91%) e marginalmente bovini e carni bovine (5%). Le fasi di lavorazione sono quelle tipiche della produzione di salumi: sezionamento o taglio (56% dei casi), disosso di carni fresche e congelate (53%), taglio/macinatura (85%), confezionamento (81%), confezionamento sottovuoto (89%), confezionamento in atmosfera protettiva (30%), salatura a secco/ dissalatura/toelettatura (62%), stagionatura (93%), etichettatura (93%), decongelamento (35%), salamoiatura (33%), zangolatura (36%), riempimento budelli (80%), stufatura (44%), asciugamento (89%), surgelazione/congelamento (31%), preparazione di prodotti a base di carne precotti o pronti da cuocere (23%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono principalmente: salumi (69% dei ricavi) e tagli anatomici (19%). Il 25% dei soggetti partecipa a consorzi di tutela. La dotazione di beni strumentali comprende mediamente: 7 celle frigorifere con una capacita' media di 915 mc, 3 bilance automatiche, 1 vasca di cottura, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 tritacarne, 1 affettatrice, 1 riempitrice, 1 impastatrice e 3 ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 1.140 mc. Completano la dotazione 2 automezzi refrigerati (1 con massa complessiva inferiore a 3,5 t ed 1 con massa compresa tra 3,5 t e 12 t). La tipologia di clientela e' rappresentata da grande distribuzione/distribuzione organizzata/hard discount (33% dei ricavi); commercianti al dettaglio (29%) e commercianti all'ingrosso (19%). Sono inoltre presenti in media 3 agenti e rappresentanti non esclusivi. L'area di mercato si estende fino all'intero territorio nazionale.
CLUSTER 8 - SALUMIFICI SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE DI PROSCIUTTO COTTO
NUMEROSITA': 76
La popolazione del cluster e' costituita principalmente da societa' (di persone 51% dei soggetti e di capitali 26%) che impiegano in media 10 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 2 operai specializzati ed 1 apprendista. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono in media costituiti da 206 mq di locali destinati alla trasformazione, 83 mq di locali destinati alla macellazione e/o sezionamento, 175 mq locali destinati alla stagionatura del prodotto, 137 mq di locali destinati a magazzino, 47 mq di ufficio e 36 mq di locali destinati alla vendita. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (81% dei ricavi); inoltre dalla commercializzazione di prodotti acquistati da terzi deriva il 17% dei ricavi. Le materie prime utilizzate sono in prevalenza suini e carni suine (88%) e marginalmente bovini e carni bovine (8%). Le fasi della produzione effettuate sono quelle tipiche dei salumi ed in particolare del prosciutto cotto: sezionamento o taglio (74% dei casi), disosso di carni fresche e congelate (84%), taglio/macinatura (91%), confezionamento (93%), confezionamento sottovuoto (93%), salatura a secco/dissalatura/toelettatura (59%), stagionatura (88%), etichettatura (87%), affettatura (29%), decongelamento (41%), salamoiatura (79%), zangolatura (84%), stampaggio/disaerazione/cottura-formantura (91%), pastorizzazione dopo insaccamento (25%), riempimento budelli (89%), stufatura (43%), asciugamento (89%), surgelazione-congelamento (46%) e preparazione di prodotti a base di carne precotti o pronti da cuocere (47%). I prodotti ottenuti e/o lavorati sono salumi (63% dei ricavi) e tagli anatomici (22%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 7 celle frigorifere con una capacita' media di 554 mc, 3 bilance automatiche, 1 piastra mobile per siringatura, 1 serbatoio per salamoia con agitatore, 1 zangola refrigerata e sottovuoto, 1 zangola impastatrice, 82 stampi per cottura, 1 vasca di cottura, 1 armadio a vapore, 1 termosaldatrice sottovuoto, 1 cutter, 1 tritacarne, 1 affettatrice, 1 riempitrice, 1 impastatrice e 2 ambienti condizionati per la preparazione e/o lavorazione con una capacita' media di 440 mc. Completa la dotazione 1 automezzo refrigerato con massa complessiva inferiore a 3,5 t. La clientela e' rappresentata da commercianti al dettaglio (37% dei ricavi) commercianti all'ingrosso (19%), grande distribuzione /distribuzione organizzata/hard discount (12%), privati (13%) e ristorazione/catering (10%). E' inoltre presente in media 1 agente e rappresentante non esclusivo. L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello pluriregionale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- rendimento per addetto (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte (giacenza media del magazzino (6) /ricavi) * 365. - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi -spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)/ricavi] *100;
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 1° ventile, per i cluster 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8. Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6; - dal 1° ventile, per i cluster 2, 4 e 5. - Non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 7 e 8. Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1 .A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 1.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD05U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,0363 1,0230 1,0297 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 107.000 1,2318 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 107.000 1,0341 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 130.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 130.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 90.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 90.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 1.700.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 1.700.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,1182 1,2903 1,2504 1,1853 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1602 1,6392 0,9191 0,9752 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 19.470,4197 22.325,3177 19.372,8667 8.079,5785 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 22.325,3177 -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 123,6470 121,2386 122,7061 149,9749 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla stagionatura del prodotto 43,4361 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD05U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- -- -- 1,0631 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 107.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 107.000 -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 130.000 1,0927 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 130.000 1,0353 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 90.000 -- 1,1318 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 90.000 -- 1,0900 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 1.700.000 -- -- 1,0937 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 1.700.000 -- -- 1,0278 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,2534 1,1927 1,5750 1,2455 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,0946 1,3451 1,1972 1,2404 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 13.394,2857 8.100,6892 -- 16.722,1931 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 124,5448 98,0945 -- 99,2146 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla stagionatura del prodotto -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
Quadro A:
- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio
Quadro B:
- Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla macellazione e/o sezionamento - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla trasformazione - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla stagionatura del prodotto - Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati a magazzino - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati ad uffici - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla vendita - Unita' di vendita: Mq dei locali destinati alla vendita
Quadro D:
- Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture) fino a t. 3,5 refrigerati - Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture) oltre t. 3,5 fino a t. 12 refrigerati - Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture) superiore a t. 12 refrigerati
Quadro E:
- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Produzione e/o lavorazione conto terzi - Produzione/lavorazione affidata a terzi: Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi - Tipologia della clientela: Industria - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Grande distribuzione/distribuzione organizzata/Hard discount - Tipologia della clientela: Privati - Tipologia della clientela: Enti pubblici, enti privati e comunita'
Quadro G:
- Materie prime: Ovini e carni ovine produzione propria - Q.li - Materie prime: Ovini e carni ovine acquistate - Q.li - Materie prime: Ovini e carni ovine di proprieta' di terzi - Q.li - Fasi della produzione e/o lavorazione: Macellazione conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Macellazione conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sezionamento o taglio conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni fresche e congelate conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni stagionate conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Disosso di carni stagionate affidate a terzi - Italia - Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio-macinatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento in atmosfera protettiva conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Salatura a secco/Dissalatura/Teolettatura conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sugnatura/Stuccatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Sugnatura/Stuccatura conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Marchiatura conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Etichettatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Affettatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Decongelamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Zangolatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampaggio /Disaerazione /Cottura - formatura conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Pastorizzazione dopo insaccamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Riempimento budelli conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Asciugamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Asciugamento conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Surgelazione - Congelamento conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione di prodotti a base di carne precotti o pronti da cuocere conto proprio svolta internamente - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Mezzene - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Quarti - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Salumi (prosciutto crudo, prosciutto cotto, insaccati crudi e cotti, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Avicoli, cunicoli, selvaggine - Altri elementi specifici: Partecipazione a consorzi
Quadro I:
- Piastra mobile per siringatura (numero) - Serbatoio per salamoia con agitatore (numero) - Zangola refrigerata e sottovuoto (numero) - Stampi per cottura (numero) - Armadio a vapore (numero) - Termosaldatrice sottovuoto (numero) - Affettatrice (numero) - Impastatrice (numero) - Impianto di confezionamento (numero)
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 2
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD11U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 15.41.1 - Fabbricazione di olio di oliva grezzo; - 15.41 .2 - Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi; - 15.42.1 - Fabbricazione di olio di oliva raffinato; - 15.42.2 - Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi raffinati.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD11). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.066 I questionari restituiti sono stati 1.485, pari al 48,4% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 15.41.1 - Fabbricazione di olio di oliva grezzo 1.988 1.091 54,9% -------------------------------------------------------------------- 15.41 .2 - Fabbricazione di oli da semi oleosi grezzi 140 54 38,6% -------------------------------------------------------------------- 15.42.1 - Fabbricazione di olio di oliva raffinato 892 318 35,7% -------------------------------------------------------------------- 15.42.2 - Fabbricazione di olio e grassi da semi e da frutti oleosi raffinati 46 22 47,8% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 3.066 1.485 48,4% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 367 questionari, pari al 24,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorazioni effettuate (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.118.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
La peculiarita' del settore e' data dalla forte stagionalita'; le lavorazioni vengono effettuate infatti solo nel periodo di raccolta delle olive data la deperibilita' delle drupe. L'analisi e' stata svolta su un campione di soggetti con una distribuzione territoriale fortemente concentrata in poche aree a forte vocazione produttiva. I fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di analisi sono:
- modalita' organizzativa della produzione (conto proprio, conto terzi, mista); - tipologia del processo produttivo (continuo o discontinuo); - dimensione della struttura; - specializzazione.
La modalita' organizzativa prevalente e' quella mista (cluster 1, 3 e 5). Esiste comunque una forte componente di aziende operanti in conto terzi (cluster 4 e 6) ed un limitato gruppo di aziende operanti in conto proprio (cluster 2). Per quanto riguarda la tipologia del processo produttivo le aziende esaminate possono essere divise in aziende tradizionali che utilizzano un sistema di estrazione discontinuo (cluster 1 e 4) ed aziende a tecnologia avanzata che utilizzano un processo di estrazione continuo (cluster 2, 3, 5 e 6). Il fattore dimensionale ha permesso di evidenziare le aziende di piu' grandi dimensioni con una struttura organizzativa e produttiva piu' articolata (cluster 2 e 5). Il fattore della specializzazione va inteso in quest'ambito in maniera particolare. Infatti tutte le aziende esaminate producono olio di oliva, ma alcune si distinguono per produzioni di piu' basso livello qualitativo (cluster 3), altre per il fatto di completare il processo produttivo con il confezionamento del prodotto aumentandone il valore aggiunto (cluster 5).
CLUSTER 1- PICCOLI FRANTOI TRADIZIONALI
NUMEROSITA': 203
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (67% dei soggetti) con una struttura composta nel 43% dei casi da operai generici con una media di 89 giornate retribuite. Il 59% delle aziende ha un periodo di apertura fino a tre mesi. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione (133 mq), locali destinati a magazzino (71 mq) e spazi all'aperto destinati a magazzino (55 mq). Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi. In coerenza con la tipologia di offerta la materia prima utilizzata e' costituita da olive: per il 35% acquistate e per il 61% di proprieta' di terzi. Il tipo di lavorazione effettuata e' l'estrazione discontinua (96% dei casi in conto proprio e 86% in conto terzi) e marginalmente il confezionamento (21% in conto proprio). La tipologia di prodotto ottenuta e' costituita da oli di oliva extravergini (59% dei ricavi) e da oli di oliva vergini (12%); in media il 57% dei ricavi deriva dalla vendita di prodotto sfuso. Inoltre dall'attivita' di sola molitura per conto terzi deriva il 36% dei ricavi. La dotazione di beni strumentali comprende 15 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 142 tonnellate e un impianto di estrazione discontinua. La dotazione e' integrata dalla presenza di un automezzo di massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5. La clientela prevalente delle imprese di questo gruppo e' costituita da privati (51% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (20%) ed imprese agricole (15%). L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello nazionale.
CLUSTER 2 - OLEIFICI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI DI PIU' GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 64
Il cluster e' costituito da aziende che sono per il 55% societa', con una struttura media composta nel 16% dei casi da impiegati con 218 giornate retribuite e nel 47% da operai generici con 189 giornate retribuite. Il periodo di apertura e' nel 47% dei casi fino a 3 mesi e nel 28% fino a 6 mesi. Le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate e composte in media da 274 mq di locali destinati alla produzione, 179 mq di locali destinati a magazzino, 447 mq di magazzino all'aperto, 31 mq di uffici, 61 mq di locali destinati ad altri servizi e 173 mq di spazi all'aperto destinati ad altri servizi. Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (84% dei ricavi). La materia prima quasi esclusivamente utilizzata e' costituita da olive: per il 76% acquistate e marginalmente di proprieta' di terzi (22%). Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione continua: 92% dei soggetti in conto proprio e 61% in conto terzi. La tipologia di prodotto ottenuta e' rappresentata in prevalenza da oli extravergini di oliva (74% dei ricavi) che vengono venduti in gran parte sfusi. La dotazione di beni strumentali comprende 43 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 536 tonnellate, un impianto di estrazione continua ed un muletto. E' inoltre presente un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5. La clientela tipica delle imprese di questo gruppo e' costituita da commercianti all'ingrosso (46% dei ricavi) e da industria (39%). L'area di mercato si estende fino al livello nazionale. CLUSTER 3 - FRANTOI CON PRODUZIONE PREVALENTE DI OLI DI OLIVA VERGINI E LAMPANTI
NUMEROSITA': 78
Al cluster appartengono aziende costituite sia in forma di ditta individuale che di societa' con una struttura composta nel 46% dei casi da operai generici con una media di 153 giornate retribuite. Il periodo di apertura prevalente e' fino a sei mesi (77% dei soggetti). Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 181 mq per la produzione, 105 mq di locali destinati a magazzino, 135 mq di magazzini all'aperto e 15 mq di locali per uffici. Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi; inoltre, il 23% delle imprese commercializza prodotti acquistati da terzi con un'incidenza media sui ricavi del 50%. La materia prima quasi esclusivamente utilizzata e' costituita da olive: per il 66% di proprieta' di terzi e per il 29% acquistate. Il tipo di lavorazione effettuata e' l'estrazione continua: in conto proprio (71% dei casi) e in conto terzi (83%). I prodotti ottenuti sono oli vergini di oliva (37% dei ricavi) ed oli lampanti (31%) che sono venduti prevalentemente sfusi (52% dei ricavi). Inoltre dall'attivita' di sola molitura per conto terzi deriva il 40% dei ricavi. La dotazione strumentale e' costituita in media da 12 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 106 tonnellate ed un impianto di estrazione continua. E' inoltre presente un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5. La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente da commercianti all'ingrosso (49% dei ricavi), imprese agricole (17%) e industria (14%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello pluriregionale.
CLUSTER 4 - PICCOLI FRANTOI TRADIZIONALI OPERANTI IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 352
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (71% dei soggetti) con una struttura composta nel 37% dei casi da operai generici con una media di 59 giornate retribuite. Il 58% delle aziende ha un periodo di apertura fino a tre mesi. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 116 mq di produzione e 45 mq di magazzino. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi (91% dei ricavi). In coerenza con il tipo di attivita' svolta la materia prima utilizzata e' rappresentata in massima parte da olive, il 90% delle quali e' di proprieta' di terzi. Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione discontinua (93% dei casi). La tipologia di attivita' svolta e' la sola molitura per terzi (90% dei ricavi). La dotazione strumentale e' costituita in media da 13 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 25 tonnellate ed un impianto di estrazione discontinua. La tipologia di clientela e' rappresentata in prevalenza da privati (59% dei ricavi) e da aziende agricole (33%). L'area di mercato e' molto limitata e si rivolge solo all'ambito locale.
CLUSTER 5 - GRANDI OLEIFICI A TECNOLOGIA AVANZATA SPECIALIZZATI NELLA REALIZZAZIONE DI PRODOTTO CONFEZIONATO
NUMEROSITA': 103 Le aziende appartenenti al cluster sono per il 60% societa', con una struttura media composta nel 21% dei casi da impiegati con 192 giornate retribuite e nel 48% da operai generici con 232 giornate retribuite. Il 38% dei soggetti dichiara un'apertura stagionale fino a tre mesi. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 217 mq di produzione, 148 mq di locali destinati a magazzino, 105 mq di magazzino all'aperto, 28 mq di locali per uffici, 53 mq di locali destinati ad altri servizi e 155 mq di spazi all'aperto destinati ad altri servizi. Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi; inoltre, il 44% delle imprese commercializza prodotti acquistati da terzi con un'incidenza media sui ricavi del 31%. La materia prima utilizzata e' costituita da olive: per il 30% acquistate e per il 62% di proprieta' di terzi. Le fasi di lavorazione svolte sono l'estrazione continua (78% dei soggetti in conto proprio e 75% in conto terzi) ed il confezionamento (83% in conto proprio e 17% in conto terzi). I prodotti ottenuti sono oli di oliva extravergini (69% dei ricavi). Inoltre il 34% deriva dalla sola attivita' di molitura per conto terzi. La dotazione strumentale e' ampia ed e' costituita in media da 23 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 398 tonnellate, un impianto di estrazione continua, un impianto di confezionamento e un muletto. Si presentano rilevanti le spese per materiale da confezionamento. La dotazione strumentale e' completata da un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5. La tipologia di clientela e' rappresentata per il 45% da privati e per il 12% rispettivamente da commercianti all'ingrosso, commercianti al dettaglio ed imprese agricole. L'area di mercato e' principalmente nazionale; e' inoltre presente per il 31% delle aziende una quota di export con un'incidenza media sui ricavi del 15%.
CLUSTER 6 - PICCOLI FRANTOI A TECNOLOGIA AVANZATA OPERANTI IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 265
Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali che societa' con una struttura composta nel 29% dei casi da operai generici con una media di 82 giornate retribuite. Il periodo di apertura e' per il 54% delle aziende fino a 3 mesi e per il 31% fino a 6 mesi. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in spazi destinati alla produzione di 155 mq, locali destinati a magazzino di 59 mq e spazi all'aperto destinati a magazzino di 54 mq. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi (93% dei ricavi). La materia prima utilizzata e' rappresentata in massima parte da olive, il 93% delle quali e' di proprieta' di terzi. Il processo produttivo e' costituito dall'estrazione continua (94% dei soggetti). La tipologia di attivita' svolta e' la sola molitura in conto terzi (91% dei ricavi). La dotazione di beni strumentali comprende 8 contenitori per stoccaggio con una capacita' media di 36 tonnellate ed un impianto di estrazione continua. E' inoltre presente un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5. La clientela tipica delle imprese di questo gruppo e' costituita da privati (57% di ricavi) e da aziende agricole (38%). L'area di mercato e' prevalentemente provinciale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi -spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)/ricavi] *100;
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale"6, che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto a: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 2.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD11U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,0362 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 48.000 1,1187 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 48.000 1,0320 -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 70.000 -- -- 1,1173 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 70.000 -- -- 1,l034 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 57.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 57.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,3297 1,0862 1,1089 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,9455 1,7648 1,4460 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 74,0067 65,6128 54,2721 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 7.419,2200 -- -- -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- -- -------------------------------------------------------------------- CORRETTIVO DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DELLA RADICE QUADRATA DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI
==================================================================== GRUPPO DELLA TERRITORIALITÀ CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 GENERALE ==================================================================== Gruppo 2 - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -- -------------------------------------------------------------------- Gruppo 5 - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata -19,2240 -- -- -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD11U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2790 -- 1,1146 -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 48.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 48.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 70.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 70.000 -- -- -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori uguali o inferiori a 57.000 -- 1,2638 -- -------------------------------------------------------------------- (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) per valori superiori a 57.000 -- 1,0589 -- -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 2,1878 1,8822 1,0446 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,0120 1,6433 2,1266 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 78,3068 65,0317 68,8552 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 8.018,3303 15.505,5265 7.613,7592 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.018,3303 -- 7.613,7592 -------------------------------------------------------------------- CORRETTIVO DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DELLA RADICE QUADRATA DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI
==================================================================== GRUPPO DELLA TERRITORIALITÀ CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 GENERALE ==================================================================== Gruppo 2 - Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali -- -- -15,5935 -------------------------------------------------------------------- Gruppo 5 - Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata 28,2186 -- -17,0103 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
Quadro dei dati anagrafici:
- Attivita' esercitata: indicazione Artigiano
Quadro B:
- Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati a magazzino - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla vendita - Unita' produttiva: Apertura stagionale
Quadro C:
- Energia elettrica (Kwh)
Quadro E:
- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Produzione e/o lavorazione conto terzi - Area di mercato: Nazionale - Tipologia della clientela: Industria - Tipologia della clientela: Commercianti all'ingrosso - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati - Export (U.E., extra U.E.)
Quadro G:
- Materie prime: Olive - Acquistate (t.) - Materie prime: Oli di oliva destinati al confezionamento - Acquistate (t.) - Materie prime: Sanse vergini - di produzione propria (t.) - Materie prime: Sanse vergini - Acquistate (t.) - Materie prime: Sanse vergini - di proprieta' di terzi (t.) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione discontinua di oli di oliva (metodo classico-tradizionale) -svolte internamente conto proprio - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione discontinua di oli di oliva (metodo classico-tradizionale) -svolte internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione continua di oli di oliva (con decanter centrifuga orizzontale) - svolte internamente conto proprio - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrazione continua di oli di oliva (con decanter centrifuga orizzontale) - svolte internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento - svolte internamente conto proprio - Attivita' di sola molitura conto terzi - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli extravergini di oliva - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli vergini di oliva - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Oli lampanti - Altri elementi specifici: Ricavi derivanti dalla vendita di prodotto sfuso
Quadro I:
- Impianto di estrazione discontinua (numero) - Impianto di estrazione continua (numero) - Impianto di confezionamento (numero) - Muletti (numero)
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 3
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE SD13U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno di un settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SD13U. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 17.30.0 - Finissaggio dei tessili. Al fine di aggiornare lo studio di settore, sono state richieste nuove e piu' dettagliate informazioni nel quadro Z del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello specifico studio di settore. L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli allegati alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d'imposta 2000. Il numero dei modelli pervenuti in Anagrafe Tributaria e' stato pari a 934. Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in esse contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 255 modelli, pari al 27,3% dei modelli pervenuti. Il principale motivo di scarto e' dovuto alla mancata e/o parziale compilazione del quadro Z, il quadro con gli ulteriori dati utili per l'aggiornamento dello studio di settore. Gli ulteriori motivi di scarto sono stati:
- quadro B del modello (unita' locali) non compilato; - quadro F del modello (elementi contabili) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela, alla tipologia di attivita', ai prodotti in lavorazione, alle fibre trattate;
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 679.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il modello ad eccezione dei dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Le attivita' produttive che rientrano nel seguente studio svolgono l'insieme delle lavorazioni che comprendono la preparazione, la tintura, la stampa ed il finissaggio di tessili non di produzione propria. Si tratta, dunque, di attivita' che, nell'ambito della filiera tessile, si collocano a valle della filatura e della tessitura ed a monte della confezione e per tale motivo si configurano spesso svolte per conto di committenti (greggisti, converter, confezionisti etc.); piu' raramente operano in conto proprio acquistando direttamente la materia prima per poi trattarla e rivenderla. I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - dimensione della struttura organizzativa; - tipologia di attivita' svolta. Il primo fattore ha permesso di individuare un cluster di maggiori dimensioni (cluster 1) rispetto ai restanti gruppi. La tipologia di attivita' svolta ha contribuito, invece, a caratterizzare i cluster evidenziati in base alle specializzazioni del processo produttivo: - tintura e finissaggio (cluster 1); - stampa (cluster 2); - rammendo (cluster 3); - finissaggio (cluster 4); - tintura (cluster 5).
CLUSTER 1 - TERZISTI STRUTTURATI
NUMEROSITA': 137
La struttura organizzativa delle aziende di questo cluster e' articolata: si tratta prevalentemente di societa' di capitale (87% dei soggetti) che occupano in media 34 addetti di cui 31 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 5 impiegati, 10 operai generici e 14 operai specializzati. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono in media di 3.160 mq di produzione, 822 mq di magazzino e 156 mq di uffici. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi) che differenziano i propri committenti: ammontano infatti ad oltre cinque nel 77% dei casi. Una parte consistente (72% delle imprese) esternalizza alcune lavorazioni affidandole ad altri terzisti. La tipologia di attivita' e' rappresentata da preparazione (in media l'11% dei ricavi), tintura (40%) e finissaggio (40%). Il prodotto lavorato e' costituito principalmente da tessuti ortogonali (61% dei ricavi) ed in misura inferiore, da tessuti a maglia (20%). La dotazione di beni strumentali e' coerente con la specializzazione e con le dimensioni dell'attivita' ed e' composta in media da 16 macchine per la preparazione e tintura (di cui 3 per i filati, 12 per i tessuti e una per i capi finiti) e 14 macchine per il finissaggio. I consumi specifici riguardano prevalentemente coloranti in polvere e prodotti chimici per il finissaggio. L'elevato valore assunto dalla variabile "potenza impegnata" (426 Kw in media) e la presenza di elevati consumi di energia elettrica (916.043 Kwh) rispetto agli altri cluster testimoniano un'attivita' prevalentemente capital intensive. Le aziende del cluster destinano la propria produzione, quasi esclusivamente all'industria (85% dei ricavi) ed operano su un'area di mercato pluriregionale e nazionale.
CLUSTER 2 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI STAMPA
NUMEROSITA': 119
Il cluster e' costituito da aziende operanti principalmente sotto forma di societa' (54% dei casi di capitale e 27% di persone), con una struttura composta mediamente da 12 addetti di cui 10 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 5 operai specializzati. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione (1.078 mq), in locali destinati a magazzino (338 mq) ed uffici (69 mq). Le aziende del cluster operano principalmente in conto terzi (77% dei ricavi) e in misura minore in conto proprio (22%); nel 49% dei casi alcune lavorazioni sono affidate a terzi. La tipologia di attivita' prevalente e' costituita dalla stampa (72% dei ricavi). La dotazione strumentale e' coerente con le fasi svolte e comprende in media 4 macchine da stampa e una per il finissaggio. I consumi specifici riguardano prevalentemente coloranti liquidi. La clientela e' costituita principalmente da industria (60% dei ricavi) e artigiani (12%); significativa e' anche la quota di produzione destinata al commercio all'ingrosso (15%). L'area di mercato va dall'ambito pluriregionale a quello nazionale; per il 27% delle imprese e' presente una quota di export pari al 15% dei ricavi. Dal punto di vista della distribuzione territoriale piu' della meta' delle imprese sono localizzate nel triangolo industriale di Como, Milano e Varese.
CLUSTER 3 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLA FASE DI RAMMENDO
NUMEROSITA': 75
Le imprese del cluster operano con una struttura organizzativa contenuta; si tratta in prevalenza di ditte individuali (53% dei casi) e societa' di persone (37%) che occupano mediamente 9 addetti di cui 8 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 operaio generico e 4 operai specializzati. Gli spazi dedicati alla produzione sono in media di 253 mq con un magazzino di 39 mq. Si tratta di realta' operanti esclusivamente in conto terzi (100% dei ricavi), che nel 74% dei casi si rivolgono ad una pluralita' di committenti, anche se il 76% dei soggetti consegue il 56% dei ricavi da un unico committente. Il cluster e' costituito da imprese ad elevato contenuto artigianale specializzate nella fase di rammendo (99% dei ricavi); il prodotto lavorato e' rappresentato in gran parte da tessuti ortogonali (41% dei ricavi) in prevalenza di lana (43% delle quantita' lavorate). La dotazione strumentale e' coerente con la specializzazione del ciclo produttivo ed e' costituita da 2 specole/macchine per il controllo qualita' e per arrotolatura. La tipologia di clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da industria (in media il 90% dei ricavi). L'area di mercato e' limitata essenzialmente all'ambito provinciale. Dal punto di vista della distribuzione territoriale il 52% delle imprese sono localizzate nella provincia di Biella.
CLUSTER 4 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI FINISSAGGIO
NUMEROSITA': 217
Le imprese del cluster operano principalmente sotto forma di societa' (nel 44% dei casi di persone e nel 33% di capitale), il personale addetto ammonta ad un totale di 10 unita' di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 3 operai specializzati. I locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono composti da 678 mq di produzione, 208 mq di magazzini e 24 mq di uffici. Si tratta di realta' operanti quasi esclusivamente in conto terzi (in media il 98% dei ricavi). Le aziende del cluster sono specializzate nelle fasi di lavorazione del finissaggio in senso stretto (90% dei ricavi). La dotazione strumentale e' coerente con la specializzazione dell'attivita' e comprende in media 5 macchine per il finissaggio. La tipologia di clientela e' rappresentata principalmente dall'industria (in media l'84% dei ricavi), cui si affianca una quota di produzione destinata ad artigiani (13%). L'area di mercato e' prevalentemente provinciale e regionale.
CLUSTER 5 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI DI TINTURA
NUMEROSITA': 130
Le imprese del cluster operano con una struttura organizzativa articolata: si tratta di societa' di capitale e di persone (rispettivamente 65% e 29%) che impiegano mediamente 17 addetti di cui 14 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 impiegati, 5 operai generici e 5 operai specializzati. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in media 1.140 mq destinati alla produzione, 657 mq destinati a magazzino e 93 mq di ufficio. Si tratta di realta' operanti quasi esclusivamente in conto terzi (in media il 97% dei ricavi); il 70% delle imprese si rivolge a piu' di 5 committenti. Le aziende del cluster sono impegnate principalmente nella fase di tintura (84% dei ricavi) e marginalmente in quella di preparazione (10%). I principali prodotti in lavorazione sono costituiti da filati (55% dei ricavi) e fibre (21%). La dotazione strumentale e' in linea con la specializzazione dell'attivita' e comprende in media 11 macchine per la preparazione/tintura filati/fibre, 2 per la preparazione/tintura dei capi finiti e una per la preparazione/tintura dei tessuti. I consumi specifici sono rappresentati essenzialmente da coloranti in polvere. La tipologia di clientela e' rappresentata da industria (in media l'88% dei ricavi) con un'area di mercato che si estende al livello pluriregionale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = [Ricavi - (Costo del Venduto + Costo per la Produzione di Servizi + Spese per Acquisti di servizi + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)] *100/Ricavi Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto e' stato scelto il seguente intervallo: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Per il margine operativo lordo e' stato scelto il seguente intervallo: - dal 1° ventile, per tutti i cluster. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (6); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 3.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD13U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 ==================================================================== Costo del venduto + costo per la produzione di servizi -- -- 1,5206 -- 1,0981 -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la Produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 800.000 euro 1,5837 1,1967 -- 1,1464 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la Produzione di Servizi per valori superiori a 800.000 euro 1,0883 1,0729 -- 1,1110 -- -------------------------------------------------------------------- Valore dei beni strumentali 0,0585 -- 0,1469 0,1035 -- -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del Valore dei beni strumentali -- 112,6751 156,2169 101,5055 135,7853 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa 1,0679 1,1197 1,0645 1,2823 1,2501 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,3451 1,5395 1,0790 1,0798 1,2872 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) -- -- 21.218,2774 20.740,5351 23.928,3894 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- -- 21.218,2774 20.740,5351 23.928,3894 -------------------------------------------------------------------- Mq dei locali destinati alla produzione -- -- 85,9252 - 51,9873 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i Quadri - Numero delle giornate retribuite per gli Impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli Operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli Operai specializzati
QUADRO B:
- Mq locali destinati alla produzione
Quadro C: - Produzione conto proprio - Produzione conto terzi - Area di mercato nazionale - Area di mercato estera: Unione europea - Area di mercato estera: Extra Unione europea - Tipologia della clientela: Industria - Export (U.E., extra U.E.)
Quadro E:
- Preparazione e tintura fibre e filati: Sotto pressione (numero) - Preparazione e tintura fibre e filati: A pressione atmosferica (numero) - Preparazione e tintura tessuti: in corda continui (numero) - Preparazione e tintura tessuti: in largo continui (numero)
QUADRO Z:
- Consumi energetici: Energia elettrica (Kwh) - Percentuale di ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi - Tipologia di attivita': Tintura - Tipologia di attivita': Stampa - Tipologia di attivita': Finissaggio - Tipologia di attivita': Rammendo - Prodotti in lavorazione: Fibre (fiocco, tops, tow) - Prodotti in lavorazione: Filati (rocche, matasse) - Prodotti in lavorazione: Tessuti ortogonali - Fibre trattate: Lana - Consumi specifici: Coloranti in polvere (Kg) - Preparazione e tintura tessuti: in corda discontinui (numero) - Preparazione e tintura tessuti: in largo discontinui (numero) - Preparazione e tintura capi: Macchine per tintura capi a pale (olandesi, ecc.) (numero) - Preparazione e tintura capi: Macchine per tintura capi a cesto (tumbler) (numero) - Finissaggio: Rameuse (numero) - Finissaggio: Macchine per finissaggi termici diversi da rameuse (asciuganti liberi) (numero) - Finissaggio: Macchine per finissaggi fisici - meccanici- chimici (garze, cimatrici, calandre, smerigli) (numero) - Finissaggio: Specole/ controllo qualita/arrotolatura (numero) - Finissaggio: Macchine per sanforizzo/prerestringimento (sanfor, decatizzo, vaporizzo) (numero) - Finissaggio: Macchine per spalmatura (numero) - Finissaggio: Macchine per follatura (fole) (numero) - Finissaggio: Altre macchine per finissaggio (numero)
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali. 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci
6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 4
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD15U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 15.51.1 - Trattamento igienico e confezionamento di latte alimentare pastorizzato e a lunga conservazione; - 15.51.2 - Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc..
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD15). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.135. I questionari restituiti sono stati 1.108, pari al 51,9% degli inviati.
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati ==================================================================== 15.51.1 - Trattamento igienico e confezionamento di latte alimentare pastorizzato e a lunga conservazione 48 20 41,7 -------------------------------------------------------------------- 15.51.2 - Produzione dei derivati del latte: burro, formaggi, ecc. 2.087 1.088 52,1 -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.135 1.108 51,9 --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 360 questionari, pari al 32,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (pari a 10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla provenienza del latte impiegato nella produzione/lavorazione (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di prodotti impiegati nella produzione/lavorazione (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti venduti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative al marchio (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 748.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il settore della lavorazione e della trasformazione del latte e' caratterizzato da un lato dalla concentrazione della produzione di latte alimentare in imprese di medio-grandi dimensioni e forte presenza di associazioni di produttori di latte a carattere sia nazionale che locale; dall'altro da una frammentazione nell'offerta di derivati, per la prevalenza di numerosissime imprese di medio-piccola dimensione. Il presente studio ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto della trasformazione del latte. I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - dimensioni della struttura; - modalita' organizzativa di produzione; - specializzazione di prodotto. Il primo fattore ha consentito di evidenziare le aziende di maggiori dimensioni (cluster 4); la modalita' organizzativa di produzione ha permesso di distinguere le imprese che operano in conto terzi (cluster 1) da quelle in conto proprio. In base alla specializzazione di prodotto e' stato possibile identificare le imprese operanti in un solo segmento da quelle che effettuano una produzione diversificata; in particolare sono state individuate le imprese specializzate nella lavorazione di formaggi duri (cluster 1 e 2) e quelle specializzate nei formaggi freschi (cluster 3 e 5).
CLUSTER 1 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI DURI CON MARCHIO DEL CONSORZIO
Numerosita': 75
Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (56% dei soggetti) con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in media 372 mq di locali destinati alla produzione, 200 mq di locali dedicati alla stagionatura del prodotto e 37 mq di magazzino. La produzione e' realizzata quasi esclusivamente in conto terzi (in media il 98% dei ricavi); inoltre il 93% delle aziende dichiara di svolgere la propria attivita' per un unico committente, con una media sui ricavi del 95%. Le imprese del cluster producono principalmente formaggi duri (39% dei ricavi in media) utilizzando latte vaccino (95% delle quantita' lavorate) acquistato prevalentemente da allevatori (92% delle quantita' lavorate). Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalle fasi tipiche della produzione di formaggi duri e comprende: filtrazione/centrifugazione (41% dei casi), coagulazione (88%), cottura (96%), pressatura (49%) e stagionatura (80%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2 serbatoi di stoccaggio latte, 6 caldaie di coagulazione. Le aziende del cluster producono essenzialmente con marchio del consorzio (86% della produzione totale) ed operano su un'area di mercato principalmente comunale. L'84% delle imprese e' localizzato nella provincia di Parma.
CLUSTER 2 - IMPRESE IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI DURI CON MARCHIO DEL CONSORZIO
Numerosita': 81 Le imprese appartenenti al cluster sono costituite per l'80% da societa' con in media 4 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in media 298 mq di locali destinati alla produzione, 222 mq di spazi dedicati alla stagionatura del prodotto, 86 mq di magazzino e 15 mq di uffici. Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (in media il 95% dei ricavi) specializzate nella produzione di formaggi duri da cui deriva il 76% dei ricavi. La materia prima utilizzata e' rappresentata da latte vaccino (94% delle quantita' lavorate) acquistato direttamente da allevatori (93%). Il ciclo produttivo e' integrato ed e' caratterizzato dalle fasi tipiche della produzione di formaggi duri: filtrazione /centrifugazione (6% dei casi), coagulazione (8%), cottura (77%) pressatura (38%), stagionatura (75%) e zangolatura (59%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 4 serbatoi di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 7 caldaie di coagulazione, 1 tavolo a pareti filtranti. Le imprese del cluster effettuano la distribuzione dei propri prodotti col marchio del consorzio a cui partecipano (92% della produzione totale). La tipologia di clientela e' costituita quasi esclusivamente da commercianti all'ingrosso (in media il 74% dei ricavi) e l'area di mercato si estende dal livello regionale a quello nazionale. Le imprese del cluster sono localizzate per il 62% in Emilia Romagna.
CLUSTER 3 - IMPRESE CON PRODUZIONE PREVALENTE DI FORMAGGI FRESCHI E VENDITA DIRETTA A PRIVATI
Numerosita': 179
Le imprese del cluster sono principalmente ditte individuali (61% dei casi) che impiegano in media 3 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' si articolano in media in 86 mq di produzione, 29 mq per la vendita diretta, 16 mq per la stagionatura del prodotto e 16 mq per il magazzino. Le aziende appartenenti al cluster operano quasi esclusivamente in conto proprio (in media il 91% dei ricavi). La tipologia di prodotti e' rappresentata principalmente da formaggi freschi (43% dei ricavi) e formaggi molli (16%) cui si affiancano formaggi semiduri (9%), formaggi duri e ricotta (entrambi 7%). La materia prima utilizzata e' rappresentata prevalentemente da latte vaccino (78% delle quantita' lavorate) e in misura inferiore da latte bufalino (13%), provenienti in gran parte da allevatori (61%) e in misura minore da centri di raccolta (27%). Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi tipiche della produzione di formaggi freschi quali filtrazione/centrifugazione (63% dei casi), pastorizzazione (39%), coagulazione (86%), cottura (80%), filatura (84%), zangolatura (45%) e confezionamento (68%) oltre che altre fasi relative alla produzione di formaggi duri e semiduri, come pressatura (36%) e stagionatura (63%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 1 serbatoio di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 2 caldaie di coagulazione, 1 tavolo a pareti filtranti e 1 tagliapasta. Le aziende del cluster distribuiscono i propri prodotti direttamente al consumatore finale, infatti la clientela e' costituita principalmente da privati (77% dei ricavi in media), sia senza utilizzare un marchio specifico che utilizzando un marchio proprio (rispettivamente il 47% e il 38% della quantita' prodotta). L'area di mercato e' comunale e provinciale.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI
Numerosita': 77
Le imprese appartenenti al cluster sono costituite per il 79% da societa' con in media 9 addetti di cui 6 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 dipendente con contratto di formazione lavoro. Gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' sono costituiti in media da 343 mq di produzione, 194 mq di magazzino, 65 mq di spazi dedicati alla stagionatura del prodotto e 56 mq di uffici. Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (in media l'82% dei ricavi) che non presentano una particolare specializzazione di prodotto. Le materie prime lavorate sono il latte vaccino (41% delle quantita' lavorate) e altre materie prime e semilavorati (37%), provenienti da allevatori (25%), centri raccolta (21%) e da altri soggetti (20%). Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalla fase finale di confezionamento (83% dei casi); ove presenti le fasi produttive si limitano alla filtrazione/centrifugazione (32%), pastorizzazione (52%), coagulazione (34%), stagionatura (27%) e filatura (21%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 1 serbatoio di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di calore a piastre, 1 caldaia di coagulazione, 2 tavoli a pareti filtranti. La produzione e' svolta in prevalenza con marchio proprio (in media il 64% delle quantita' prodotte) e marginalmente con marchio del distributore (10%) ed e' destinata ad una clientela costituita da commercianti all'ingrosso (43% dei ricavi), commercianti al dettaglio (13%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (11%) e industria (16%). L'area di mercato e' prevalentemente nazionale.
CLUSTER 5 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI FRESCHI
Numerosita': 214 Le imprese appartenenti al cluster operano principalmente sotto forma di societa' (58%) e si avvalgono in media di 5 addetti di cui 4 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai generici e i operaio specializzato. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono in media 182 mq di locali destinati alla produzione, 41 mq di magazzino, 17 mq di uffici e altrettanti di locali destinati alla vendita. La produzione e' realizzata quasi esclusivamente in conto proprio (in media il 94% dei ricavi) con una specializzazione che riguarda principalmente i formaggi freschi (in media il 65% dei ricavi) e in minor misura i formaggi molli (12%). Le materie prime utilizzate sono rappresentate da latte vaccino (68% delle quantita' lavorate) e da latte bufalino (19%), acquistati direttamente da allevatori (60%) o da centri di raccolta (28%). Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi tipiche della produzione di formaggi freschi quali filtrazione/centrifugazione (65% dei casi), pastorizzazione (64%), coagulazione (91%), cottura (79%), filatura (86%) e confezionamento (89%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2 serbatoi di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di calore a piastre, 3 caldaie di coagulazione, 1 tavolo a pareti filtranti e 1 tagliapasta. La modalita' di distribuzione dei prodotti avviene quasi esclusivamente con marchio proprio (in media il 73% delle quantita' prodotte) e si rivolge ad una clientela costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio (in media il 51% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (21%) e privati (13%). L'area di mercato si estende dal livello provinciale a quello regionale.
CLUSTER 6 - IMPRESE CON PRODUZIONE DIVERSIFICATA
Numerosita': 109
Le imprese del cluster sono principalmente societa' (61%) e dispongono di una struttura che si avvale mediamente di 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato. Gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' comprendono in media 200 mq di produzione, 158 mq di spazi dedicati alla stagionatura del prodotto, 63 mq di magazzino, 23 mq di uffici e 20 mq di locali destinati alla vendita. La modalita' di produzione e' principalmente in conto proprio (in media l'84% dei ricavi). In complesso le aziende del cluster non mostrano alcuna specializzazione di prodotto, presentando un'offerta ampia e diversificata, comprendente formaggi semiduri (33% dei ricavi in media), formaggi molli (18%), formaggi freschi (14%), ricotta (15%), formaggi duri (12%) e altri derivati del latte con quote minori. Tra le materie prime utilizzate, oltre alla costante presenza del latte vaccino (in media il 54% delle quantita' lavorate), si riscontra una particolare concentrazione di latte ovino (il 55% dei soggetti dichiara in media un'incidenza del 57%). Gli acquisti provengono in gran parte da allevatori (71%). Il ciclo produttivo e' integrato e comprende le fasi di filtrazione/centrifugazione (63% dei casi), pastorizzazione (74%), coagulazione (86%), cottura (75%), pressatura (61%), stagionatura (94%), filatura (36%) e confezionamento (83%). La dotazione di beni strumentali e' composta in media da 2 serbatoi di stoccaggio latte, 1 centrifuga, 1 scambiatore di calore a piastre, 3 caldaie di coagulazione e 1 tavolo a pareti filtranti. Le aziende del cluster distribuiscono in gran parte prodotti con marchio proprio (per un'incidenza sulle quantita' prodotte del 63%) e si rivolgono ad una clientela diversificata costituita da commercianti all'ingrosso (in media il 29% dei ricavi), commercianti al dettaglio (26%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (21%) e privati (13%). L'area di mercato va dal livello provinciale a quello nazionale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6) /ricavi) * 365.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per i cluster 2, 5, 6; - dal 1° ventile, per i cluster 1, 4; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 3. Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 19° ventile, per il cluster 1; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 6; - dal 1° ventile, per i cluster 2, 4; - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 3, 5. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7) - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 4.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD15U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,2344 1,0829 1,0737 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,4747 1,1354 1,1487 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 2,1860 1,4322 0,9110 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 23.994,8321 28.585,6006 9.035,9631 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 23.994,8321 28.585,6006 9.035,9631 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 126,8310 -- 71,6998 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0708 1,0493 1,0927 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,2714 0,9980 1,3851 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,1792 0,9954 0,9049 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) -- 15.716,7091 14.067,3028 -------------------------------------------------------------------- Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) -- 15.716,7091 14.067,3028 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 104,0579 98,1510 67,1851 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro. ALLEGATO 4.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
Quadro A
- Numero delle giornate per Dirigenti - Numero delle giornate per Quadri - Numero delle giornate per Impiegati - Numero delle giornate per Operai generici - Numero delle giornate per Operai specializzati - Numero delle giornate per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate per Apprendisti - Numero delle giornate per Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci
Quadro B:
- Mq dei locali e/o dei magazzini destinati esclusivamente alla stagionatura del prodotto - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati ad uffici - Mq dei locali destinati alla vendita Quadro E:
- Produzione e/o lavorazione conto terzi - Numero committenti - Percentuale di ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi - Area di mercato nazionale - Tipologia della clientela: Grande distribuzione - Tipologia della clientela: Distribuzione organizzata - Tipologia della clientela: Hard discount - Tipologia della clientela: Commercianti all'ingrosso - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati
Quadro G:
- Tipologia di prodotti impiegati nella produzione/lavorazione: Latte ovino - Tipologia di prodotti impiegati nella produzione/lavorazione: Latte bufalino - Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi duri - Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi semiduri - Prodotti venduti - derivati del latte: Formaggi freschi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Coagulazione - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Cottura - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Cottura - conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Pressatura - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stagionatura - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura - conto proprio svolta internamente - Marchio: Produzione con marchio del consorzio (con o senza marchio proprio) - Marchio: Produzione senza marchio - Altri elementi specifici: Costi sostenuti per la partecipazione a consorzi e/o cooperative
Quadro I:
- Serbatoi di stoccaggio latte (numero) - Caldaie di coagulazione (numero) - Tagliapasta (numero)
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4)Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2 7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 5
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD23U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 20.51.2 - Laboratori di corniciai; La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD23). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.593. I questionari restituiti sono stati 2.166, pari al 60,3% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 504 questionari, pari al 23,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di produzione/lavorazione (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1662.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare quattro gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - la modalita' di lavorazione (standard o su misura); - la specializzazione per tipologia di attivita'. Per quanto riguarda la modalita' di lavorazione, da un lato, alcuni operatori hanno mantenuto la tradizione del laboratorio artigiano che produce cornici su misura all'unita' (cluster 1, 2 e 4); d'altro canto, lo studio ha individuato un gruppo di laboratori piu' strutturati che sono specializzati nella realizzazione di cornici di dimensioni standard e nella produzione seriale di cornici su misura (cluster 3). Nell'ambito dei laboratori che producono su misura e' emersa un'ulteriore suddivisione sulla base della specializzazione per tipologia di attivita': da un lato, si trovano i laboratori che privilegiano la parte produttiva, con una specializzazione piu' o meno marcata nel restauro e nelle lavorazioni piu' tradizionali quali la doratura con foglia d'oro e l'intaglio/intarsio manuale (cluster 1); altri operatori, invece, si sono focalizzati sull'aspetto commerciale affiancando, al tradizionale servizio di incorniciatura, l'esposizione e la vendita di dipinti e soggetti grafici gia' incorniciati, la vendita di soprammobili, articoli per belle arti e oggettistica in genere (cluster 2).
CLUSTER 1 - LABORATORI DI CORNICIAI ORIENTATI AD ATTIVITA' DI RIPARAZIONE E RESTAURO
NUMEROSITA': 324
Le imprese appartenenti al cluster operano quasi esclusivamente sotto forma di ditta individuale (87% dei casi). Nell'attivita' e' generalmente coinvolto il solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti in media da 44 mq di spazi destinati a produzione e 20 mq di spazi destinati a magazzino; l'esposizione fronte strada (vetrine e porte) e' pari a 4 metri lineari. Si tratta di laboratori che producono prevalentemente in conto proprio (in media l'88% dei ricavi) e le lavorazioni vengono generalmente svolte su misura all'unita' (in media il 75% della produzione). Coerentemente con la modalita' di produzione, la clientela e' generalmente formata da privati (in media il 79% dei ricavi) su un'area di mercato prevalentemente comunale e provinciale. Alla produzione e/o lavorazione di cornici su misura (66% dei ricavi) e' affiancata l'attivita' di restauro (9%) e quella di riparazione di cornici e oggetti in legno (10%). Le fasi di produzione sono quelle tipiche del confezionamento delle cornici: taglio e assemblaggio delle aste (93% dei casi), taglio del vetro/metacrilato (81%) e lavorazione del passe-partout (82%); le altre lavorazioni riguardano l'attivita' la riparazione di cornici e oggetti in legno (88%), il restauro di cornici (83%) la doratura a guazzo o a missione (60%) e l'intaglio e/o intarsio manuale (38%). La dotazione di beni strumentali e' costituita in media da 1 sega monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale, 1 pistola pneumatica e 1 taglierina manuale.
CLUSTER 2 - LABORATORI DI CORNICIAI CON ATTIVITA' DI VENDITA DI DIPINTI, GRAFICA D'AUTORE, STAMPE E POSTER
NUMEROSITA': 225
Le imprese appartenenti al cluster sono costituite nell'80% dei casi da ditte individuali ed occupano in media 2 addetti. Gli spazi destinati alla produzione sono in media di 44 mq, quelli destinati a magazzino 35 mq ed alla vendita 25 mq; sono presenti inoltre locali destinati esclusivamente all'esposizione dei prodotti (14 mq) l'esposizione fronte strada (vetrine e porte) risulta pari a 6 metri lineari. L'attivita' e' svolta prevalentemente in conto proprio; una buona parte dei ricavi (in media il 32%) deriva dalla commercializzazione di prodotti acquistati da terzi. I clienti sono rappresentati principalmente privati (in media l'80% dei ricavi) su un'area di mercato comunale e provinciale. L'attivita' di commercializzazione riguarda principalmente la vendita di dipinti, grafica d'autore, stampe e poster (in media il 15% dei ricavi) e la vendita di complementi d'arredo (8%); il maggior contribuito alla formazione dei ricavi (64%) deriva comunque dalla produzione di cornici su misura. Coerentemente con l'attivita' di commercializzazione, il 64% dei laboratori acquista stampe e dipinti. Il ciclo di produzione si compone delle fasi di taglio e assemblaggio delle aste (81% dei casi), taglio del vetro/metacrilato (72%) e lavorazione del passe-partout (71%). Per quanto riguarda i beni strumentali sono presenti in media 1 sega monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale, 1 pistola pneumatica e i taglierina manuale.
CLUSTER 3 - LABORATORI SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE IN SERIE DI CORNICI
NUMEROSITA': 106
La forma giuridica piu' frequente all'interno del cluster e' quella della ditta individuale (68% dei casi). Nell'attivita' sono mediamente coinvolti 3 addetti di cui 1 dipendente. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono articolati in spazi adibiti a produzione (in media 150 mq), a magazzino (118 mq) e a ufficio (14 mq). La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (in media il 64% dei ricavi), ma una parte non trascurabile deriva da produzione svolta per conto di terzi (30%). L'attivita' e' finalizzata alla realizzazione di cornici confezionate in serie (in media il 50% dei ricavi), e di cornici su misura (37%) con produzione principalmente seriale. La tipologia di clientela e' costituita da commercianti (50% dei ricavi), altri laboratori di corniciai (15%) e privati (12%) su un'area di mercato che si estende alle regioni limitrofe. Il ciclo di produzione si compone principalmente delle fasi di taglio e assemblaggio delle aste (83% dei casi), taglio del vetro/metacrilato (58%) e lavorazione del passe-partout (48%). Tra i beni strumentali figurano in media 1 sega monolama, 1 sega bilama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale e 2 pistole pneumatiche.
CLUSTER 4 - LABORATORI DI CORNICIAI TRADIZIONALI
NUMEROSITA': 970
Il cluster e' formato quasi esclusivamente da ditte individuali (90% dei soggetti) dove l'attivita' e' in genere gestita dal solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono formati da 42 mq di produzione, 16 mq di magazzino; l'esposizione fronte strada (vetrine e porte) risulta pari a 4 metri lineari. La produzione e' realizzata principalmente in conto proprio (in media l'85% dei ricavi) ed e' concentrata nella realizzazione di cornici su misura (in media l'88% dei ricavi) per una clientela privata (84% dei ricavi) su un area di mercato comunale e provinciale. Il ciclo produttivo comprende le fasi di taglio e assemblaggio delle aste (91% dei casi), lavorazione del passepartout (63%) e taglio del vetro/metacrilato (76%). La dotazione di beni strumentali e' costituita in media da 1 sega monolama, 1 assemblatrice/graffatrice pneumatica, 1 pistola manuale e 1 pistola pneumatica.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
- rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6) /ricavi) * 365; - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) /ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2° ventile, per i cluster 1, 2, 3; - dal 2° al 19° ventile, per il cluster 4. Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 19° ventile, per il cluster 1, 4; - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 2; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 3. Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ALLEGATO 5.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SD23U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi -- 1,2223 -- -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 20.000 1,5855 -- 1,6070 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori superiori a 20.000 1,1295 -- 1,1783 -- -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori uguali o inferiori a 16.000 -- -- -- 1,5223 -------------------------------------------------------------------- Costo del Venduto + Costo per la produzione di Servizi per valori superiori a 16.000 -- -- -- 1,0167 -------------------------------------------------------------------- Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,3688 1,3921 1,1657 1,2166 -------------------------------------------------------------------- Spese per acquisti di servizi 1,9296 1,3444 0,9591 2,6293 -------------------------------------------------------------------- Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 8.422,8968 6.264,5234 11.718,9278 9.945,0531 -------------------------------------------------------------------- Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalen- temente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 8.729,7920 7.847,1416 11.718,9278 9.390,2940 -------------------------------------------------------------------- Radice quadrata del valore dei beni strumentali 58,9329 104,9143 62,4810 39,2502 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 5.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
Quadro A:
- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci
Quadro B:
- Mq dei locali (o spazi interni) destinati alla vendita
Quadro E:
- Produzione e/o lavorazione conto proprio - Commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa - Tipologia di attivita': Produzione e/o lavorazione di cornici su misura - Tipologia di attivita': Produzione di cornici confezionate in serie - Tipologia di attivita': Vendita di dipinti, grafica d'autore, stampe e poster - Tipologia di attivita': Vendita di complementi d'arredo (anche di antiquariato), articoli di belle arti e oggettistica - Tipologia di attivita': Restauro di cornici - Tipologia di attivita': Riparazione di cornici e oggetti in legno - Tipologia della clientela: Privati - Tipologia della clientela: Antiquari - Tipologia della clientela: Laboratori di conciai - Tipologia della clientela: Commercianti - Export (U.E. extra U.E.)
Quadro G:
- Materie prime impiegate: Aste per cornici (metri lineari) - Materie prime impiegate: Materiali per passepartout (mq) - Materie prime impiegate: Vetri (mq) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio e assemblaggio delle aste - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Intaglio e/o intarsio manuale - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Doratura a guazzo o a missione con foglia d'oro o d'argento - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Doratura a guazzo o a missione con foglia d'oro o d'argento - conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Restauro di cornici - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Riparazione di cornici e oggetti in legno - conto proprio svolta internamente - Modalita' di produzione/lavorazione: Produzione/Lavorazione di cornici a misure standard (compresi i pannelli a giorno) - Altri elementi specifici: Sala per esposizione di quadri e sculture
Quadro I:
- Sega bilama (numero) - Trancia (ghigliottina) pneumatica (numero) - Trancia (ghigliottina) elettronica (numero) - Assemblatrice/Graffatrice pneumatica (numero) - Assemblatrice/Graffatrice elettronica (numero) - Pistola pneumatica (numero) - Taglierina pneumatica verticale per passepartout (numero) - Levigatrice (numero)
1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali 5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci 6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2
7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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