Gazzetta n. 66 del 20 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 6 marzo 2003 |
Approvazione di n. 7 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore del commercio. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 13 dicembre 2000, concernente l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001, concernente l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 13 febbraio 2003;
Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore del commercio: a) Studio di settore SM 13 U - Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici, codice attivita' 52.47.2; b) Studio di settore SM 42 U - Commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici, codice attivita' 52.32.0; c) Studio di settore SM 43 U - Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l'agricoltura e il giardinaggio, codice attivita' 52.46.6; d) Studio di settore SM 44 U - Commercio al dettaglio di macchine e attrezzature per ufficio, codice attivita' 52.48.1; e) Studio di settore SM 45 U - Commercio al dettaglio di mobili usati, codice attivita' 52.50.2; f) Studio di settore SM 46 U - Commercio all'ingrosso di articoli per fotografia, cinematografia, ottica e di strumenti scientifici, codice attivita' 51.47.4; g) Studio di settore SM 48 U - Commercio di animali vivi da affezione, codice attivita' 52.48.E; 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei corrispettivi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base delle note tecniche e metodologiche, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SM 13 U; - 2, per lo studio di settore SM 42 U; - 3, per lo studio di settore SM 43 U; - 4, per lo studio di settore SM 44 U; - 5, per lo studio di settore SM 45 U; - 6, per lo studio di settore SM 46 U; - 7, per lo studio di settore SM 48 U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono la predetta attivita' in maniera secondaria per la quale abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) nel caso in cui l'esercizio dell'attivita' d'impresa e' svolto attraverso l'utilizzo di piu' punti di vendita per i quali non e' stata tenuta contabilita' separata. Tale disposizione non si applica per gli studi di settore SM 44 U, SM 45 U e SM 46 U; b) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati. Tale disposizione non si applica per lo studio di settore SM 13 U; c) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; d) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; e) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi. |
| Art. 3. Variabili delle imprese 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 13 dicembre 2000 e con il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1 del presente decreto. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base allo studio di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art.6 Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano l'attivita' per la quale lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata o a quale punto di vendita debbono essere imputati i ricavi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 marzo 2003 Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM13U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.47.2 - Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM13). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 11.200. I questionari restituiti sono stati 8.229, pari al 73,5% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.520 questionari, pari al 18,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 6.709.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi, condotta sulle imprese appartenenti al codice di attivita' relativo al commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici, ha evidenziato le caratteristiche principali del settore ed ha permesso di classificare gli esercizi commerciali in 8 gruppi omogenei che rappresentano in modo completo le diverse tipologie di punti vendita riscontrabili nella realta'. Nel comparto in esame sono presenti punti vendita organizzati giuridicamente come ditte individuali, che operano con una gestione di tipo tradizionale affidata al titolare, coadiuvato solo in qualche caso da un collaboratore familiare. I punti vendita si dividono tra negozi (53%) e chioschi (47%) ed offrono un assortimento composto per oltre il 90% da pubblicazioni editoriali e solo in qualche caso diversificato verso la cartoleria e prodotti a valenza turistica. La modalita' di acquisto prevalente, coerentemente con le logiche di funzionamento del settore, e' quella da distributori esclusivi nazionali o locali (89%) che si accompagna per una minima parte all'acquisto da grossisti (8%); questi ultimi sono relativi, in genere, o a prodotti non editoriali o a prodotti editoriali che non hanno scadenza. I servizi offerti sono riconducibili essenzialmente all'orario di apertura, per i piu' fino a 12 ore giornaliere, e all'assistenza alla vendita, modalita' scelta da oltre il 46% dei soggetti. Le differenziazioni riscontrate che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business discendono principalmente dai seguenti elementi: - tipologia di struttura; - assortimento offerto; - durata dell'attivita'; - localizzazione.
La struttura organizzativa, normalmente di dimensioni piccole sia in termini di spazi sia in termini di personale occupato, ha consentito di distinguere i chioschi (cluster 2) dai negozi in sede fissa (cluster 1, 3, 4, 7, 8). L'assortimento offerto e' composto nella maggioranza dei casi da pubblicazioni editoriali, che rappresentano oltre il 90% degli incassi medi totali. A queste si accompagnano in alcuni casi i prodotti di cartoleria (cluster 4) e in altri i prodotti a valenza turistica come le carte geografiche, le mappe e le guide turistiche, le cartoline (cluster 3). Va segnalato, inoltre, per l'elevata specializzazione il cluster 7, che e' quello delle fumetterie. La durata dell'attivita' ha permesso di individuare un gruppo di soggetti (cluster 6) che operano per un periodo di tempo inferiore all'anno (in media 155 giornate). Le modalita' relative alla localizzazione, infine, discriminano fra i punti vendita autonomi e quelli situati in centri commerciali o in mercati (cluster 1) ed in strutture ad alta frequentazione come le stazioni ferroviarie (cluster 5). Sono stati individuati, dunque, gli 8 cluster di seguito illustrati.
==================================================================== TIPOLOGIA DI TIPOLOGIA DI DURATA LOCALIZZAZIONE STRUTTURA ASSORTIMENTO DELL'ATTIVITA' ==================================================================== Chiosco Tradizionale Stagionale All'interno di strutture (2) (1), (2), (5), (8) (6) (1), (5)
Negozio Specializzato (1), (3), (7) (4) (7), (8)
Diversificato (3), (4) --------------------------------------------------------------------
CLUSTER 1 - PUNTI VENDITA LOCALIZZATI IN CENTRO COMMERCIALE
NUMEROSITA': 155
La caratteristica principale dei soggetti appartenenti al cluster e' la localizzazione, per oltre il 70% all'interno di un centro commerciale e per circa il 30% all'interno di un mercato rionale o comunale. Per poter usufruire dei vantaggi legati alla posizione privilegiata di cui godono, rispetto ad altri esercizi commerciali, oltre il 40% di questi sostiene spese per beni e servizi comuni per un ammontare di circa 4.400 euro. Si tratta di negozi di medio-grandi dimensioni (28 mq) che osservano un orario di apertura superiore alle 8 ore giornaliere e in cui opera il titolare, spesso coadiuvato da un collaboratore familiare. L'assortimento e' di tipo tradizionale ed e' composto in prevalenza da pubblicazioni editoriali (90% degli incassi), da prodotti vari come i biglietti delle lotterie, i biglietti per i mezzi pubblici, le schede telefoniche (8% degli incassi) ed in qualche caso da articoli di cartoleria e cancelleria e viene proposto al pubblico con una modalita' di vendita mista (assistita-libero servizio). Gli acquisti sono realizzati per la parte piu' consistente attraverso i distributori esclusivi nazionali o locali.
CLUSTER 2 - CHIOSCHI
NUMEROSITA': 2.749
Appartengono al cluster i punti vendita organizzati in forma di chiosco, con una superficie per la vendita di 13 mq e di 4 mq esterni, dove operano il titolare e spesso un collaboratore familiare. Molti di questi esercizi commerciali sono localizzati vicino ad un punto ad elevato traffico: il 34% vicino ad una fermata di mezzi di trasporto pubblici, 10% in prossimita' di uffici, l'8% vicino ad una scuola, il 4% nei pressi di un centro commerciale e un altro 4% vicino ad un mercato rionale. Il 52% degli appartenenti al cluster osserva un orario di apertura che arriva alle 12 ore giornaliere, ad eccezione della domenica in cui l'orario e' piu' corto e per quasi tutti non supera le 8 ore: il restante 38%, invece, rimane aperto anche oltre le 12 ore, senza pero' effettuare un orario non stop. L'assortimento comprende quasi esclusivamente pubblicazioni editoriali che concorrono alla composizione degli incassi per circa il 98%; la parte restante e' formata da biglietti delle lotterie, biglietti per i mezzi pubblici, schede telefoniche, ricariche per cellulari, Viacard, tessere per parcheggi. La modalita' di acquisto prevalente, in linea con la composizione merceologica, e' quella da distributori esclusivi nazionali o locali. Per poter usufruire di spazio demaniale questi esercizi pagano una tassa di occupazione del suolo pubblico di circa 533 euro l'anno.
CLUSTER 3 - EDICOLE CON ASSORTIMENTO TURISTICO
NUMEROSITA': 93
Le edicole appartenenti al cluster sono caratterizzate da un assortimento piu' ampio rispetto a quello tradizionale composto, oltre che da pubblicazioni editoriali (73% degli incassi), anche da prodotti a valenza prettamente turistica e ricreativa; i primi come le cartoline, le mappe, le carte geografiche rappresentano complessivamente il 6% degli incassi, i secondi, come le cards da collezione, i compact disc, le videocassette, i souvenir e le pellicole cinefoto costituiscono circa il 9% degli incassi. Nel 42% dei casi sono presenti anche prodotti di cartoleria per un valore di circa il 9% sugli incassi totali. Si tratta, in prevalenza, di punti vendita organizzati in strutture fisse di medio-grandi dimensioni articolate in 24 mq di vendita e 7 mq di magazzino, dove operano uno/due addetti. L'81% degli esercizi osserva un orario di apertura superiore alle 8 ore giornaliere ad eccezione, anche in questo caso, della domenica in cui l'orario e' piu' corto e per quasi tutti non supera le 8 ore. La modalita' di acquisto prevalente e' quella tramite i distributori esclusivi nazionali o locali (77%) ma e' discreta anche la percentuale di acquisti realizzati tramite grossista (16%).
CLUSTER 4 - EDICOLE "CARTOLERIE"
NUMEROSITA': 271
In questo modello sono state raggruppate le edicole di piu' grandi dimensioni con una struttura fissa di 47 mq di vendita, 13 mq di magazzino e che operano con uno/due addetti all'attivita', il titolare e spesso un collaboratore familiare. L'assortimento non e' esclusivo ma diversificato e comprende oltre alle pubblicazioni editoriali (64% degli incassi) anche prodotti che normalmente si possono acquistare presso le cartolerie come cartoleria e cancelleria (12%), articoli per svago (5%), articoli da regalo (4%), articoli di profumeria (4%), articoli di pelletteria e, infine, articoli per fumatori e confetteria (complessivamente 4% degli incassi). A conferma della diversificazione dell'assortimento, la percentuale di acquisto tramite commercianti all'ingrosso (27%) risulta quella piu' alta rispetto agli altri cluster, anche se la modalita' prevalente di approvvigionamento rimane quella da distributori esclusivi nazionali o locali (69% della spesa). Tipico delle cartolerie e' anche il servizio di prenotazione di testi scolastici o universitari offerto dal 37% dei soggetti del gruppo. La quasi totalita' degli appartenenti al cluster osserva un orario di apertura che arriva durante la settimana fino alle 12 ore giornaliere mentre la domenica non supera le 8 ore.
CLUSTER 5 - EDICOLE LOCALIZZATE ALL'INTERNO DI STRUTTURE AD ALTA INTENSITA' DI TRAFFICO
NUMEROSITA': 235
La caratteristica fondamentale degli appartenenti al cluster e' la localizzazione in punti ad elevata frequentazione, che, diversamente dal cluster 1, e' all'interno di stazioni ferroviarie (38%), di aree di servizio (16%), di scuole/universita' (13%), di ospedali (12%) e di stazioni metropolitane (11%). Quasi tutti i soggetti del gruppo osservano un orario di apertura che supera le 8 ore giornaliere ed oltre il 40% rimane aperto per piu' di 12 ore. Si tratta per il 57% di chioschi di medie dimensioni (10 mq) e per il 43% di negozi in sede fissa dove operano due addetti. L'assortimento e' quasi esclusivamente di tipo editoriale ed e' composto da quotidiani, periodici, libri, figurine, fascicoli collezionabili che incidono sugli incassi per circa il 93%; la parte restante si compone di prodotti vari come i biglietti delle lotterie tradizionali ed istantanee, i biglietti per i mezzi pubblici, le schede telefoniche, le ricariche per i cellulari, i biglietti per manifestazioni sportive. Coerentemente con la gamma di prodotti offerta gli acquisti sono realizzati prevalentemente da distributori esclusivi nazionali o locali.
CLUSTER 6 - EDICOLE STAGIONALI
NUMEROSITA': 211
Il cluster e' caratterizzato dalla presenza di punti vendita che svolgono un'attivita' stagionale: il 74% fino a 6 mesi, il 17% fino a 3 mesi e il 9% fino a 9 mesi; i giorni lavorati sono, infatti, sostanzialmente inferiori rispetto agli altri gruppi, in media 155 all'anno, e le domeniche di apertura proporzionalmente molte di piu'. Per contro l'orario di apertura giornaliero e' piuttosto lungo, piu' di 8 ore per l'89% dei soggetti, compreso quello domenicale che arriva alle 12 ore per la meta' dei rispondenti. Si tratta di punti vendita di medie dimensioni organizzati come chioschi, nel 53% dei casi, e per la parte rimanente come negozi dove operano uno/due addetti. L'assortimento e' composto quasi esclusivamente da pubblicazioni editoriali (91% degli incassi) e in qualche caso anche da prodotti vari come i biglietti delle lotterie tradizionali ed istantanee, i biglietti per i mezzi pubblici, le schede telefoniche, le ricariche per i cellulari, i biglietti per manifestazioni sportive (11% degli incassi per il 35% dei soggetti). Completano la gamma dell'assortimento prodotti quali cartoline, pellicole cinefoto, souvenir, articoli per intrattenimento e svago, articoli di profumeria e cosmetici a testimonianza del fatto che la maggior parte di questi esercizi risulta localizzato in comuni a vocazione turistico/balneare. Per gli approvvigionamenti vengono utilizzati prevalentemente i canali della distribuzione esclusiva nazionale o locale e dell'ingrosso, che per il 55% dei soggetti incide sulla spesa complessiva per il 25%.
CLUSTER 7 - FUMETTERIE
NUMEROSITA': 38
In questo modello sono state raggruppate le edicole "fumetterie", quegli esercizi commerciali specializzati nella vendita di fumetti nuovi o usati. Si tratta per la maggior parte di negozi di medio-grandi dimensioni, con una struttura fissa di 30 mq di vendita e 7 mq di magazzino, dove operano il titolare e spesso un collaboratore familiare. L'assortimento e' quasi esclusivo ma comprende, oltre alle pubblicazioni editoriali (89% degli incassi), anche articoli di cartoleria (2%) ed altre tipologie di prodotti come i biglietti delle lotterie tradizionali ed istantanee, i biglietti per i mezzi pubblici, le schede telefoniche, le ricariche per i cellulari, i biglietti per manifestazioni sportive (21% degli incassi per il 29% dei soggetti). In alcuni casi l'assortimento e' completato dalla vendita di articoli per intrattenimento e svago, videocassette, cdrom e DVD preregistrati e/o articoli di cartoleria. Oltre il 70% dei soggetti osserva un orario di apertura che durante la settimana e' di almeno 12 ore giornaliere mentre la domenica non supera le 8 ore. L'acquisto dai commercianti all'ingrosso e' piuttosto consistente (53% per il 42% dei soggetti) anche se la modalita' prevalente di approvvigionamento rimane l'acquisto da distributori esclusivi nazionali o locali.
CLUSTER 8 - NEGOZI CON ASSORTIMENTO TRADIZIONALE
NUMEROSITA': 2.893
In questo modello sono state raggruppate le edicole tradizionali che operano in forma di negozio in sede fissa con una struttura di medio-grandi dimensioni articolata in 31 mq di vendita e 7 mq di magazzino: generalmente e' presente il solo titolare qualche volta coadiuvato da un collaboratore familiare. Molti di questi esercizi commerciali sono localizzati in punti ad elevato traffico: il 23% in prossimita' di una fermata di mezzi di trasporto pubblici, l'11% vicino ad una chiesa, il 9% in prossimita' di uffici ed il 7% vicino ad una scuola. La maggior parte di questi punti vendita osserva un orario di apertura che durante la settimana raggiunge le 12 ore giornaliere, mentre la domenica non supera le 8 ore. L'assortimento e' quasi esclusivo e comprende, oltre alle pubblicazioni editoriali (91% degli incassi), prodotti vari (17% degli incassi per il 42% dei soggetti) come i biglietti delle lotterie tradizionali ed istantanee, i biglietti per i mezzi pubblici, le schede telefoniche, le ricariche per i cellulari, i biglietti per manifestazioni sportive ed articoli di cartoleria (2%). La modalita' di approvvigionamento prevalente e' l'acquisto da distributori esclusivi nazionali o locali, ma e' discreta anche la quota di spesa impegnata dal canale dell'ingrosso (12%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). E' opportuno ricordare che, ai fini dell'applicazione degli studi di settore, i ricavi delle attivita' per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi vanno sempre considerati per l'entita' dell'aggio percepito e del ricavo al netto del costo corrisposto al fornitore dei beni, indipendentemente dalle modalita' con cui i predetti ricavi sono stati contabilizzati. Inoltre, le variabili relative al costo del venduto (esistenze iniziali, acquisti di merci e materie prime, rimanenze finali) e il costo per la produzione di servizi vengono direttamente neutralizzate dal contribuente nella fase di compilazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore. Infatti, il contribuente, nella compilazione delle variabili succitate, non deve tener conto delle componenti di costo relative a generi di monopolio, valori bollati e postali, marche assicurative e valori similari e ai generi a ricavo fisso (ad esempio schede telefoniche, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi), nonche' ai carburanti ed ai beni commercializzati dai rivenditori in base a contratti estimatori di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti audiovideomagnetici. Per questo motivo i dati contabili sono stati opportunamente predisposti secondo le modalita' di compilazione utilizzate nella fase di applicazione dello studio. Prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell'attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = valore aggiunto(4)/(numero addetti(5) * 1.000);
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 4^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2, 4, 5, e 8; - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 3 e 6; - dal 2^ ventile, per il cluster 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). La variabile dipendente non comprende i ricavi delle attivita' per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi e, di conseguenza, sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso. Nella definizione della "funzione di ricavo" sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso in base al margine lordo. I ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso possono essere considerati come il margine lordo relativo a dette attivita'. Pertanto la neutralizzazione dei dati promiscui, relativi ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, puo' ragionevolmente essere operata in base all'incidenza dei ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso sul margine lordo complessivo aziendale(6). I dati promiscui interessati alla neutralizzazione sono stati quelli riferiti: - al personale addetto all'attivita'; - alle spese per il personale dipendente; - alle spese per acquisti di servizi; - al valore dei beni strumentali.
Utilizzando l'incidenza sopra descritta i dati promiscui vengono depurati della componente relativa alle attivita' di vendita di generi ad aggio o a ricavo fisso. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 1.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM13U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto 1,2120 1,2333 1,1385 1,2020
Spese per acquisti di servizi 1,7000 1,2333 1,8776 1,9673
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,7000 1,2333 1,8776 1,9673 --------------------------------------------------------------------
SM13U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto 1,2855 1,2826 1,2891 1,2068
Spese per acquisti di servizi 1,2855 1,2826 1,2891 1,2068
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 1,2855 1,2826 1,2891 1,2068 ------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO B: - Tipologia di punto vendita (1 = chiosco/ manufatto di edicola; 2 = negozio) - Mq di superficie occupata dal chiosco/ manufatto di edicola - Mq di superficie esterna al chiosco/ manufatto di edicola occupata - Mq di spazi destinati alla vendita e all'esposizione interna della merce (per i negozi) - Apertura stagionale (1 = fino a 3 mesi; 2 = fino a 6 mesi; 3 = fino a 9 mesi) - Esercizio ubicato all'interno di: 1 = un aeroporto; 2 = un porto; 3 = un'area di servizio stradale o autostradale; 4 = una stazione ferroviaria; 5 = una stazione metropolitana; 6 = una stazione autotranviaria; 7 = un centro commerciale la dettaglio; 8 = un mercato rionale/ comunale; 9 = un ospedale; 10 = una scuola/ universita' - Spese sostenute per beni e servizi comuni
QUADRO G: - Altre merceologie commercializzate: Carte geografiche e stradali non abbinate a prodotti editoriali - Altre merceologie commercializzate: Mappe e guide turistiche non abbinate a prodotti editoriali - Altre merceologie commercializzate: Calendari e cards da collezione non abbinati a prodotti editoriali - Altre merceologie commercializzate: Cartoline illustrate - Altre merceologie commercializzate: Compact disc/ audiocassette preregistrate - Altre merceologie commercializzate: Videocassette, cd-rom e DVD preregistrati - Altre merceologie commercializzate: Cartoleria/cancelleria/ fotocopie/ materiali di consumo per computer e fax - Altre merceologie commercializzate: Pellicole cinefoto - Altre merceologie commercializzate: Souvenir - Altre merceologie commercializzate: Articoli di profumeria e cosmetici/ prodotti per la persona - Altre merceologie commercializzate: Articoli di pelletteria e simili - Altre merceologie commercializzate: Articoli di bigiotteria - Altre merceologie commercializzate: Articoli per intrattenimento e svago/ giochi e giocattoli (carte da gioco, fiches, roulettes, giochi di societa', ecc.) - Altre merceologie commercializzate: Prodotti per fumatori - Altre merceologie commercializzate: Orologi a batteria in materiali non preziosi - Altre merceologie commercializzate: Compact disc e videocassette da registrare - Altre merceologie commercializzate: Articoli da regalo (esclusi i righi da G13 a G29) - Altri elementi specifici: Percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita dell'usato (libri, fumetti, ecc) - Altri elementi specifici: Fumetteria (punto vendita specializzato in fumetti)
QUADRO H: - Costi e spese specifici: Tassa per l'occupazione del suolo pubblico.
ALLEGATO 2
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM42U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.32.0 - Commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM42). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.792. I questionari restituiti sono stati 1.155, pari al 64,5% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 381 questionari, pari al 33,0% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 774.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, alla diversa tipologia della clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi e' stata effettuata sulle imprese appartenenti al codice di attivita' relativo al commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici. Questo settore e' caratterizzato dalla presenza di punti vendita dotati di un elevato livello di professionalita', dovuto alla natura dei prodotti commercializzati. Gli elementi che hanno contribuito maggiormente ad evidenziare le differenze tra i vari modelli di business e che hanno permesso di individuare complessivamente 5 gruppi omogenei sono: - l'assortimento offerto; - la clientela servita; - l'attivita' svolta.
L'assortimento offerto ha permesso di distinguere le ortopedie che concentrano maggiormente la propria offerta su prodotti tipici del settore (cluster 1, 3 e 5) da punti vendita che traggono la maggior parte dei propri ricavi dalla commercializzazione di prodotti di altra natura (cluster 4). Va segnalato inoltre per l'elevata specializzazione il cluster 2 che tratta esclusivamente ausili uditivi. In base alla clientela servita emerge una maggiore propensione ai privati (cluster 4 e 5) da parte dei punti vendita che si occupano prevalentemente del commercio di prodotti che non necessitano di particolari personalizzazioni e una maggiore propensione ai soggetti con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (cluster 1 e 2) da parte delle ortopedie piu' specializzate. Si distinguono inoltre i punti vendita che annoverano nella loro clientela anche strutture sanitarie pubbliche e private (cluster 3). In funzione dell'attivita' svolta e' possibile riconoscere le ortopedie che affiancano all'attivita' di vendita anche l'attivita' di riparazione/fabbricazione dei prodotti (cluster 1). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (Cluster).
CLUSTER 1 - ORTOPEDIE SPECIALIZZATE NELLE LAVORAZIONI
NUMEROSITA': 158
La caratteristica principale delle imprese appartenenti al cluster e' il tipo di attivita' svolta. Infatti, oltre ad occuparsi della vendita di articoli medicali e di prodotti ortopedici (64% dei ricavi in media), questi soggetti realizzano il 24% dei ricavi attraverso la riparazione e la fabbricazione/lavorazione di calzature e plantari, di articoli di corsetteria, di prodotti per protesi ed ortesi e di ausili per la mobilita' personale. L'offerta viene spesso completata da una serie di servizi accessori, quali le prove di adattamento (nel 72% dei casi), la consegna a domicilio (61%), l'addestramento all'uso (61%), l'installazione dei prodotti (44%) e l'assistenza domiciliare (35%). Il livello di specializzazione tecnica si riflette anche sulla tipologia di clientela servita, costituita oltre che da privati, con i quali viene realizzata circa la meta' dei ricavi, anche da soggetti riconosciuti con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (con un'incidenza del 42% sui ricavi). Per agevolare quest'ultima categoria di clientela molte di queste ortopedie (88%) offrono convenzioni con ASL e INAIL. Infatti nel cluster si concentra il maggior numero di ortopedie (60%) che realizza parte dei ricavi (42%) attraverso convenzioni. Si tratta sia di ditte individuali che di societa', nelle quali operano in media 3 addetti di cui 1 dipendente. La qualificazione del personale si evidenzia con la presenza di un tecnico sanitario abilitato, ruolo spesso assunto dal titolare stesso, affiancato da un addetto alle vendite, in genere dipendente. Le superfici complessive comprendono spazi dedicati alla vendita (61 mq), al deposito/magazzino (40 mq) e, in alcuni casi, ad un utilizzo professionale (per il 65% dei soggetti 12 mq in media). Considerata l'attivita' svolta, si rilevano ampi locali dedicati a laboratorio (25 mq). Inoltre il 29% dei soggetti dichiara di essere ubicato in prossimita' di ospedali, ASL, case di cura o ambulatori. Piu' consistenti, rispetto agli altri cluster, sono i costi per le lavorazioni affidate a terzi, sostenute dal 22% dei soggetti per un importo pari a circa 14.000 euro.
CLUSTER 2 - COMMERCIANTI AL DETTAGLIO DI AUSILI UDITIVI
NUMEROSITA': 61
I soggetti appartenenti a questo cluster si contraddistinguono principalmente per la specializzazione dell'assortimento, in quanto l'83% dei ricavi deriva dalla vendita di ausili uditivi. Completano l'offerta la vendita di batterie/accessori per ausili uditivi, la fabbricazione e la riparazione di questi ausili. Data la tipologia di prodotto trattata molti operatori forniscono anche un servizio di addestramento all'uso (79% dei soggetti), di prove di adattamento (70%), di assistenza domiciliare (69%), di installazione dei prodotti (67%), di consegna a domicilio (56%) e di disponibilita' di dispositivi sostitutivi (33%). La clientela e' costituita principalmente da privati (60% dei ricavi) e da soggetti riconosciuti con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (38%). Per quest'ultima categoria l'82% dei soggetti offre convenzioni con ASL e INAIL. In particolare, per il 52% dei soggetti, il 42% dei ricavi deriva da convenzioni. Pur trattandosi nella maggior parte dei casi (62%) di societa' di persone e di capitali, questi operatori presentano una struttura piuttosto semplice impiegando un solo addetto dipendente oltre al titolare e svolgendo l'attivita' in 30 mq dedicati alla vendita, 16 mq agli uffici e 10 mq ad un utilizzo professionale. Non manca la presenza tra il personale addetto di un tecnico sanitario abilitato. Significative sono le spese sostenute per la pubblicita' che, pari a circa 6.000 euro, risultano essere le piu' elevate nell'ambito di tutti i cluster.
CLUSTER 3 - ORTOPEDIE RIVOLTE ALLE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE
NUMEROSITA': 88
Questo cluster raggruppa le ortopedie caratterizzate dalla presenza nella propria clientela di strutture sanitarie pubbliche e private, con le quali viene realizzato il 29% circa dei ricavi. Altri mercati di riferimento sono costituiti da soggetti riconosciuti con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (16%) e, con un'incidenza inferiore rispetto agli altri cluster, da privati (49%). La particolare inclinazione di queste ortopedie si riscontra anche nella tipologia di offerta: gli strumenti e le attrezzature medicali ed elettromedicali rappresentano il 23% dei ricavi, gli articoli monouso il 18%. Completano l'offerta altri articoli medicali ed ortopedici come gli ausili per la mobilita' personale (13%), le protesi, le ortesi, la corsetteria correttiva e i prodotti per la riabilitazione (9%) e le calzature e i plantari (8%). Si rileva inoltre, coerentemente al tipo di mercato di riferimento, la maggiore concentrazione di soggetti (55%) che trattano arredi sanitari/ambulatoriali. In alcuni casi l'offerta viene completata da servizi accessori, in particolare da convenzioni con ASL e INAIL (57% dei soggetti), dall'addestramento all'uso (35%), dall'installazione dei prodotti (28%) e dalle prove di adattamento (24%). La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e' abbastanza articolata, data la prevalenza di forme giuridiche societarie (57% dei soggetti) e il ricorso a personale dipendente, pari a 2 unita', per un totale di 3 addetti. Le dimensioni della superficie destinata all'attivita' di vendita risultano ampie e mediamente pari a 73 mq, a cui si aggiungono 73 mq di spazi destinati a deposito/magazzino e 15 mq ad uffici. Nel 23% dei casi questi esercizi sono ubicati in prossimita' di ospedali, ASL, case di cura o ambulatori.
CLUSTER 4 - PUNTI VENDITA AL DETTAGLIO DI ARTICOLI MEDICALI ED ORTOPEDICI GENERALISTI
NUMEROSITA': 183
La peculiarita' delle imprese appartenenti a questo cluster e' quella di operare sul mercato in qualita' di ortopedie/sanitarie che diversificano la propria offerta con altre categorie merceologiche affini. Difatti la maggior parte dei ricavi viene realizzata attraverso la vendita di prodotti per l'infanzia (44%), di abbigliamento intimo/mare (11%) e di prodotti di erboristeria (6%). E' pari invece solo al 32% l'incidenza complessiva degli articoli medicali ed ortopedici sui ricavi. Considerato il tipo di assortimento, la clientela e' costituita quasi esclusivamente da privati (97% dei ricavi). La struttura organizzativa degli appartenenti al cluster e' piuttosto semplice, data la prevalenza di ditte individuali (77% dei soggetti) gestite dal titolare, raramente affiancato da personale dipendente. Dato il tipo di attivita' svolta, si rileva solamente la presenza di spazi destinati all'attivita' di vendita (59 mq) e destinati a deposito/magazzino (27 mq).
CLUSTER 5 - PUNTI VENDITA AL DETTAGLIO DI ARTICOLI MEDICALI ED ORTOPEDICI TRADIZIONALI
NUMEROSITA': 281
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di ortopedie/sanitarie "tradizionali", in quanto la fonte principale dei ricavi e' legata alla vendita di articoli medicali ed ortopedici, quali le calzature ed i plantari (26% dei ricavi), i prodotti elastocompressivi (15%), le protesi, le ortesi, la corsetteria correttiva e i prodotti per la riabilitazione (11%), gli strumenti e le attrezzature medicali ed elettromedicali (10%) e gli ausili per la mobilita' personale (10%). Circa la meta' degli esercizi, al fine di diversificare la propria offerta, ricomprende nel proprio assortimento prodotti per l'infanzia e/o articoli di abbigliamento intimo/mare, anche se non costituiscono un'elevata fonte di ricavi. Il principale mercato di riferimento, coerentemente all'attivita' svolta, e' costituito quasi esclusivamente da privati (92% dei ricavi). Si tratta nella maggior parte dei casi (67%) di ditte individuali gestite direttamente dal titolare, raramente affiancato da personale dipendente. I locali destinati all'attivita' di vendita, pari a 51 mq, e gli spazi adibiti a deposito/magazzino, pari a 25 mq, risultano di dimensioni piuttosto ridotte.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rotazione del magazzino = (costo del venduto(4) / giacenza media(5)); - ricarico = ricavi / costo del venduto; - produttivita' per addetto = ricavi /(numero addetti(6) * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2 e 3; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 4^ al 19^ ventile, per il cluster 5.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1 e 2; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 3; - dal 4^ al 19^ ventile, per i cluster 4 e 5.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4 e 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale"(7), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di modernizzazione; - grado di copertura dei servizi di prossimita'; - grado di sviluppo socio-economico.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "costo del venduto". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "costo del venduto". Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(8); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella a pag. 213 del S.O. <----
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro G: - Prodotti merceologici venduti: Strumenti, attrezzature medicali ed elettromedicali - Prodotti merceologici venduti: Ausili per la mobilita' personale (stampelle, carozzelle, articoli antidecubito, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Protesi, ortesi, corsetteria correttiva e prodotti per la riabilitazione - Prodotti merceologici venduti: Ausili uditivi (apparecchi acustici e ausili per la comunicazione e la trasmissione del suono) - Prodotti merceologici venduti: Calzature e plantari - Prodotti merceologici venduti: Articoli monouso (compresi gli articoli per incontinenti) - Prodotti merceologici venduti: Prodotti elastocompressivi - Prodotti merceologici venduti: Arredi sanitari/ambulatoriali - Prodotti merceologici venduti: Attrezzature ed articoli sportivi - Prodotti merceologici venduti: Abbigliamento intimo/mare - Prodotti merceologici venduti: Prodotti di erboristeria - Prodotti merceologici venduti: Prodotti per l'infanzia - Prodotti merceologici venduti: Batteria e accessori per ausili uditivi - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Riparazione e manutenzione di ausili per la mobilita' (anche se svolta da terzi) - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Riparazione e manutenzione di altri strumenti, attrezzature, altri ausili, ecc. (anche se effettuate da terzi) - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Fabbricazione e/o lavorazione/personalizzazione di calzature e plantari (anche se effettuata da terzi) - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Fabbricazione e/o lavorazione/personalizzazione di articoli di corsetteria (anche se effettuata da terzi) - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Fabbricazione e/o lavorazione/personalizzazione di prodotti per protesi ed ortesi (anche se effettuata da terzi) - Altri prodotti merceologici venduti e/o servizi offerti: Fabbricazione e/o lavorazione/personalizzazione di ausili per la mobilita' personale (stampelle, carozzelle, articoli antidecubito, ecc.) (anche se effettuate da terzi) - Tipologia della clientela: Privati - Tipologia della clientela: Soggetto riconosciuto con spesa a carico del S.S.N. - Tipologia della clientela: Strutture sanitarie pubbliche - ambulatori, poliambulatori, ospedali, cliniche, case di riposo, case di cura o altre strutture sanitarie pubbliche - Tipologia della clientela: Strutture sanitarie private - ambulatori, poliambulatori, ospedali, cliniche, case di riposo, case di cura o altre strutture sanitarie private
ALLEGATO 3
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM43U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.46.6 - Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l'agricoltura e per il giardinaggio.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM43). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 5.903. I questionari restituiti sono stati 3.424, pari al 58,0% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 945 questionari, pari al 27,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti e servizi offerti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.479.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti merceologici venduti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Nel comparto in esame sono presenti imprese organizzate giuridicamente sia come ditte individuali (66%) sia come societa' (34%), che operano in media con due addetti, generalmente non dipendenti. Le differenziazioni riscontrate, che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business, discendono principalmente dai seguenti elementi, che sono: - le dimensioni della struttura; - l'assortimento offerto.
Le dimensioni della struttura, valutate principalmente sulla base degli spazi destinati alla vendita, officina e magazzino e alla presenza di addetti, consentono di distinguere tra esercizi commerciali di grandi dimensioni (cluster 5 e 6) ed esercizi di piccole e medie dimensioni. La composizione dell'assortimento ha permesso, invece, di evidenziare alcune specializzazioni come quella nella vendita di trattori (cluster 1), di macchine agricole (cluster 7), di prodotti per l'agricoltura (cluster 4), di concimi (cluster 8), di mangimi (cluster 2) e di macchine per il giardinaggio (cluster 3 e 5). La clientela di riferimento per le imprese in esame e' costituita per lo piu' da privati (65%) e, in misura minore, da aziende agricole (25%) e da altre categorie. I servizi offerti sono principalmente riconducibili alla riparazione e manutenzione delle macchine e, piu' raramente, all'installazione e messa in opera di impianti. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - ESERCIZI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI TRATTORI
NUMEROSITA': 117
In questo cluster sono stati raggruppati gli esercizi commerciali specializzati nella vendita di trattori (38% dei ricavi in media), di macchine e attrezzature agricole nuove (20% dei ricavi) e di macchine ed attrezzature usate (21%). La modalita' organizzativa di offerta al pubblico di tali prodotti puo' essere da un lato la concessionaria di produttori, dall'altro un'organizzazione indipendente, che spesso gode di una concessione di vendita su alcuni prodotti. Si tratta per il 54% di ditte individuali e per il 46% di societa' che operano con tre addetti all'attivita' di cui due dipendenti. Le dimensioni della struttura sono medio-grandi: 130 mq di vendita ed esposizione interna della merce, 505 mq di vendita all'esterno, 121 mq di officina, 162 mq di magazzino e 32 mq di uffici. La clientela di riferimento e' costituita principalmente dalle aziende agricole (56% dei ricavi in media), dai privati (28%) e, per il 39% dei soggetti, anche da aziende di esercizio macchine agricole (13%). L'85% degli appartenenti al cluster dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide per l'88% sui ricavi. Le modalita' d'acquisto prevalenti sono quella diretta da produttori/importatori (67% degli acquisti) e quella da commercianti all'ingrosso (22%).
CLUSTER 2 - ESERCIZI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MANGIMI
NUMEROSITA': 673
Le caratteristiche del cluster delineano un modello organizzativo dal quale emerge la specializzazione di vendita nell'ambito dei mangimi, che concorre alla formazione dei ricavi nella misura del 44%. La vicinanza tematica di questo articolo ai prodotti per l'agricoltura fa si che la gamma venga completata con concimi, fertilizzanti, anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti, insetticidi, disinfestanti e affini (16%) e sementi, piante e fiori (19%); inoltre, per il 60% dei soggetti, sono presenti anche ricavi derivanti dalla vendita di arredamento da giardino (14%). Si tratta per il 77% di ditte individuali e per il 23% di societa' che operano con un solo addetto all'attivita'. Le dimensioni sono piccole: 79 mq di locali per la vendita interna, 38 mq di spazi per la vendita all'aperto e 57 mq di magazzino. In questo gruppo si rileva la piu' alta percentuale di ricavi derivanti dalla clientela privata (89%) e, coerentemente, la piu' bassa incidenza dei ricavi con emissione di fattura sui ricavi totali (solo il 14% per il 61% dei soggetti). Le modalita' d'acquisto prevalenti sono da commercianti all'ingrosso (64%) e l'approvvigionamento diretto da produttori/importatori (33%).
CLUSTER 3 - ESERCIZI DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL GIARDINAGGIO NUOVE
NUMEROSITA': 181
L'attivita' tipica degli appartenenti a questo gruppo e' la vendita di macchine e attrezzature per il giardinaggio nuove (40%) e di macchine e attrezzature boschive nuove (15%) per le quali viene offerta anche una vasta gamma di parti di ricambio (12%). Le dimensioni della struttura sono piccole: 89 mq di locali destinati alla vendita interna, 36 mq di spazi per la vendita all'aperto, 77 mq di magazzino e 44 mq di locali adibiti ad officina. Sono per il 61% ditte individuali e per il 39% societa' ed operano con due addetti all'attivita'. La clientela di riferimento e' rappresentata essenzialmente dai privati (66%) e dalle aziende agricole (13%); inoltre, nel 30% dei soggetti, la clientela e' costituita anche da aziende forestali (14% dei ricavi). L'87% degli appartenenti al cluster dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide sui ricavi per il 42%. La modalita' d'acquisto prevalente e' quella diretta da produttori/importatori (69%); per il 76% dei soggetti e' presente anche l'acquisto da commercianti all'ingrosso (38%).
CLUSTER 4 - ESERCIZI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI PRODOTTI PER L'AGRICOLTURA E PER IL GIARDINAGGIO
NUMEROSITA': 563
Le caratteristiche del cluster delineano un modello organizzativo dal quale emerge una specializzazione di vendita nell'ambito dei prodotti per l'agricoltura: concimi, fertilizzanti, anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti, insetticidi, disinfestanti, sementi, piante, fiori, mangimi che complessivamente incidono sui ricavi per il 65%. La gamma viene completata con l'offerta di articoli di ferramenta (10%), macchine e attrezzature per il giardinaggio nuove (4%) e arredamento da giardino (5%). Si tratta per il 67% di ditte individuali e per il 33% di societa' ed operano con due addetti all'attivita'. Le dimensioni sono nella media del settore: 107 mq di locali per la vendita interna, 59 mq di spazi per la vendita all'aperto e 125 mq di magazzino; non sono presenti spazi dedicati ad officina. La clientela e' costituita quasi esclusivamente da privati, con i quali si realizza il 76% dei ricavi, e solo per il 15% dalle aziende agricole; cio' e' coerente con una bassa percentuale di ricavi derivanti dalla vendita con emissione di fattura che ammontano al 25% per il 75% dei soggetti. Le modalita' d'acquisto prevalente e' da commercianti all'ingrosso (59%) ma e' consistente anche l'approvvigionamento diretto da produttori/importatori (37%).
CLUSTER 5 - ESERCIZI DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL GIARDINAGGIO NUOVE
NUMEROSITA': 74
L'attivita' tipica degli appartenenti a questo gruppo e' la vendita di macchine e attrezzature per il giardinaggio nuove e di macchine e attrezzature boschive nuove che concorrono alla formazione dei ricavi rispettivamente per il 34% e il 14%; i soggetti di questo cluster realizzano dai servizi accessori una parte consistente dei loro ricavi, complessivamente il 17%, offrendo nell'89% dei casi la riparazione e l'assistenza post vendita e nel 30% il noleggio di macchine e attrezzature. Presentano, inoltre, dimensioni grandi ed articolate: 129 mq di locali destinati alla vendita interna, 105 mq di spazi per la vendita all'aperto, 146 mq di magazzino e 93 mq di locali adibiti ad officina. Sono per il 69% societa' e per il 31% ditte individuali ed operano con tre addetti all'attivita' di cui due dipendenti. La clientela di riferimento e' costituita essenzialmente dai privati (57%) e dalle aziende agricole (18%) ma, per il 49% dei soggetti, anche da aziende forestali (10% dei ricavi) e, per il 30%, da aziende di esercizio di macchine agricole (10%). L'86% degli appartenenti al cluster dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide per il 54% sui ricavi. La modalita' d'acquisto prevalente e' quella diretta da produttori/importatori (77%); per il 73% degli appartenenti al cluster si rileva anche l'acquisto da commercianti all'ingrosso (28%) e per il 23% l'acquisto da privati (4%).
CLUSTER 6 - PUNTI VENDITA DESPECIALIZZATI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 194
In questo modello sono stati raggruppati i punti vendita di piu' grandi dimensioni che hanno una struttura molto articolata, formata da 249 mq di vendita al coperto, 408 mq di vendita all'esterno, 413 mq di magazzino, 62 mq di officina e 32 mq di uffici. Sono per il 69% societa' e per il 31% ditte individuali ed operano con quattro addetti all'attivita' di cui due dipendenti. L'assortimento non e' esclusivo ma molto diversificato e comprende soprattutto i prodotti in qualche modo legati alla sfera del giardino e del giardinaggio, come: macchine e attrezzature per il giardinaggio nuove (9%), concimi, fertilizzanti, anticrittogamici e affini (13%), sementi, piante e fiori (9%) ed arredamento da giardino (6%); le dimensioni dell'attivita' sono, pero', in grado di sostenere anche una vasta gamma di altre merceologie tra macchine, attrezzature, trattori ed articoli di ferramenta. La clientela di riferimento e' costituita essenzialmente dai privati (56%) e dalle aziende agricole (27%). In qualche caso viene offerto anche il servizio di riparazione e assistenza post vendita. L'86% degli appartenenti al cluster dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide per il 46% sui ricavi. Le modalita' d'acquisto prevalenti sono quella diretta da produttori/importatori (58%) e da commercianti all'ingrosso (37%).
CLUSTER 7 - ESERCIZI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER L'AGRICOLTURA
NUMEROSITA': 277
Appartengono a questo cluster le imprese commerciali caratterizzate dalla specializzazione nella vendita di macchine e attrezzature agricole nuove (30% dei ricavi), ricambi (26%) e carburanti/lubrificanti (5%). Le aziende sono per il 69% ditte individuali e per il 31% societa' ed occupano in media due addetti. Le dimensioni del negozio sono piccole, con 92 mq di locali per la vendita, 64 mq di spazi all'aperto e 92 mq di magazzino; il 38% dei soggetti dispone anche di una piccola officina (30 mq) utilizzata per offrire in qualche caso il servizio di riparazione e assistenza post vendita. La clientela di riferimento e' costituita essenzialmente dai privati (45% dei ricavi) e dalle aziende agricole (39%). L'81% degli appartenenti al cluster dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide per il 58% sui ricavi complessivi. Le modalita' di approvvigionamento prevalenti sono l'acquisto da produttori o importatori (59%) e l'acquisto da commercianti all'ingrosso (38%).
CLUSTER 8 - ESERCIZI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI CONCIMI, FERTILIZZANTI, DISERBANTI, ANTICRITTOGAMICI, ANTIPARASSITARI, INSETTICIDI, DISINFESTANTI E AFFINI
NUMEROSITA': 395
I soggetti appartenenti a questo cluster presentano, come elemento comune, un assortimento caratterizzato dalla presenza considerevole di concimi, fertilizzanti, anticrittogamici, antiparassitari e affini, con i quali si realizza il 73% dei ricavi complessivi; la gamma si completa con sementi, piante e fiori (8%) e mangimi (8%). Data l'offerta, la clientela si compone principalmente di aziende agricole (59% dei ricavi) e privati (37%). Le imprese sono per il 72% ditte individuali e per il 28% societa' ed occupano in media due addetti. Si rileva la presenza di un dipendente in meno del 20% delle imprese del cluster. Le dimensioni sono, per la media del settore, piccole, con 83 mq di locali per la vendita interna e 61 mq di spazi all'aperto; consistenti risultano, invece, i locali destinati a magazzino, circa 160 mq. Oltre il 79% dei soggetti dichiara vendite con emissione di fattura, per un importo che incide per il 61% sui ricavi. Le modalita' di approvvigionamento sono quasi equidistribuite tra acquisto da produttori/importatori (50%) ed acquisto da commercianti all'ingrosso (44%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rotazione del magazzino = (costo del venduto(4) /giacenza media(5)); - ricarico = ricavi/ costo del venduto; - produttivita' per addetto = ricavi /(numero addetti(6) * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 5 e 8; - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 4 e 6; - dal 4^ al 19^ ventile, per i cluster 3 e 7.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 5; - dal 4^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 6 e 8; - dal 5^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 3, 4 e 7.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 5; - dal 2^ al 18^ ventile, per il cluster 1; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 3, 4 , 6 e 8; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale"(7), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di modernizzazione; - grado di copertura dei servizi di prossimita'; - grado di sviluppo socio-economico.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "costo del venduto". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile " costo del venduto ". Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(8); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 3.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM43U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto 1,0938 1,1739 1,1548 1,1247
Costo del venduto "Quota fino a 95.000 euro" - - - -
Costo del venduto "Quota fino a 125.000 euro" - - 0,0576 -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Sementi, piante e fiori" - 0,0981 - -
Costo del venduto relativo alla clientela "Privati" - - - -
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,9812 1,2449 1,0679 1,0456
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' della impresa 0,6929 0,6393 0,6758 0,6783
Valore dei beni strumentali 0,1257 0,0562 0,1416 0,0879
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) - 2.606,7758 5.866,5276 7.614,9289
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) - 2.606,7758 5.866,5276 7.614,9289
Mq dei locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - 21,3507 - 42,9334 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 1 della turrito- rialita' del commercio a livello comunale - Aree con livelli di benessere e secolarizza- zione molto bassi ed attivita' economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale - -0,0268 - -0,0226
Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 4 della turrito- rialita' del commercio a livello comunale - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale - -0,0268 - -0,0226 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SM43U
==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Costo del venduto 1,1287 1,0852 1,1472 1,0891
Costo del venduto "Quota fino a 95.000 euro" - - 0,1421 -
Costo del venduto "Quota fino a 125.000 euro" - - - -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Sementi, piante e fiori" - - - -
Costo del venduto relativo alla clientela "Privati" - 0,0402 - -
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,0554 0,5130 0,6037 0,8854
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' della impresa 0,8079 0,9636 0,6041 0,9741
Valore dei beni strumentali 0,1369 0,1804 - 0,0872
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 16.196,4738 7.560,2697 4.846,7906 7.043,7387
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 16.196,4738 7.560,2697 4.846,7906 7.043,7387
Mq dei locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - 58,5168 - 33,9890 --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 1 della turrito- rialita' del commercio a livello comunale - Aree con livelli di benessere e secolarizza- zione molto bassi ed attivita' economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale - - -0,0502 -0,0154
Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 4 della turrito- rialita' del commercio a livello comunale - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale - - -0,0502 -0,0154 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B: - Mq dei locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - Mq degli spazi all'aperto per la vendita e l'esposizione della merce - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati ad uffici
QUADRO J: - Mq dei locali destinati a deposito/magazzino
QUADRO G: - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Trattori nuovi - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature agricole nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature per irrigazione nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature per frutticultura e viticultura nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature per il giardinaggio nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature boschive nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Macchine e attrezzature zootecniche nuove - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Articoli di ferramenta, colori e vernici - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Carburanti e lubrificanti per macchine agricole - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Concimi, fertilizzanti, anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti, insetticidi, disinfestanti e affini - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Sementi, piante e fiori - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Mangimi - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Arredamento da giardino (compreso vasi e terreno) - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Vendita di macchine e attrezzature usate - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Ricavi derivanti dall'offerta di servizi - Prodotti merceologici venduti e servizi offerti: Vendita di ricambi - Tipologia della clientela: Aziende agricole - Servizi offerti: Noleggio di macchine e attrezzature
QUADRO H: - Addetti all'attivita' d'impresa: Numero degli addetti all'assistenza tecnica post vendita di trattori e altre macchine agricole - dipendenti
ALLEGATO 4
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM44U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.48.1 - Commercio al dettaglio di macchine e attrezzature per ufficio.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM44). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.047. I questionari restituiti sono stati 1.808, pari al 59,3% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 557 questionari, pari al 30,8% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.251.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di offerta, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto del commercio al dettaglio di macchine ed attrezzature per ufficio. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono: - dimensione della struttura organizzativa; - specializzazione dell'offerta; - modalita' organizzativa.
Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere tra gli esercizi con una struttura organizzativa di dimensioni contenute (cluster 2, 4 e 5) da quelle di piu' grandi dimensioni (cluster 1, 3 e 6). Il fattore della specializzazione ha contribuito ad articolare i cluster in: imprese specializzate nella commercializzazione di prodotti informatici senza prestazione di servizi accessori (cluster 2 e 3), imprese specializzate nella commercializzazione di prodotti informatici con prestazione di servizi connessi (cluster 5), imprese specializzate nella vendita di macchine per ufficio (cluster 4) ed imprese con assortimento focalizzato sul comparto dei mobili per ufficio (cluster 6). La modalita' organizzativa ha permesso di isolare il gruppo dei soggetti che operano in franchising (cluster 3). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - ESERCIZI COMMERCIALI MULTISPECIALIZZATI DI DIMENSIONI MEDIO-GRANDI
NUMEROSITA': 234
Si tratta del cluster dei negozi, di dimensioni superiori alla media del settore, che presentano un assortimento ampio e profondo delle diverse merceologie. Il cluster e' costituito da aziende organizzate prevalentemente sotto forma di societa' (il 46% di persone, il 28% di capitali). La superficie di vendita e' di dimensioni maggiori rispetto alla media del settore (70 mq), come gli spazi dedicati al deposito della merce (58 mq), gli uffici (34 mq), i laboratori (34 mq) e l'esposizione fronte strada (7 m di vetrine). La struttura organizzativa e' articolata; sono presenti, infatti, 6 addetti di cui 4 dipendenti. Appartengono al cluster anche aziende integrate a monte con l'ingrosso (32% dei soggetti). Le modalita' d'acquisto sono molteplici e variano dall'acquisto diretto dalle ditte produttrici (33% degli acquisti), all'acquisto da grossisti (39%), all'acquisto da concessionari di marchi (22%). La tipologia di vendita prevalente e' quella assistita (64% dei soggetti). L'assortimento offerto e' costituito prevalentemente da sistemi hardware (21% dei ricavi), fotocopiatrici e registratori di cassa (20%) e da toner, cartucce e nastri inchiostrati (10%) nonche' da quote inferiori delle altre merceologie in esame. Vengono inoltre prestati servizi alla clientela dai quali deriva il 15% dei ricavi. I servizi prestati sono l'assistenza tecnica, manutenzione e riparazione (96% dei soggetti), la consegna a domicilio e/o installazione (88%), il noleggio di macchine ed attrezzature per l'ufficio (60%) e la consulenza informatica (23% dei soggetti). La tipologia di clientela prevalente e' formata da imprenditori individuali (44% dei ricavi), enti pubblici e privati (20%), commercianti al dettaglio (14%), esercenti arti e professioni (11%).
CLUSTER 2 - PICCOLI ESERCIZI COMMERCIALI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI COMPUTER E SOFTWARE
NUMEROSITA': 388
Questo cluster comprende i punti vendita che si caratterizzano per la specializzazione merceologica nel comparto dell'informatica. Il cluster e' costituito da aziende ripartite uniformemente tra ditte individuali (48% dei casi) e societa' (52%). Le dimensioni dei punti vendita, sia per quanto riguarda la superficie di vendita (48 mq) che gli spazi dedicati al magazzino (16 mq), sono inferiori al livello della media del settore. Si rileva altresi' la presenza di locali destinati a laboratorio (7 mq) e di circa 3 metri di vetrine. Le logiche gestionali sono quelle tradizionali, si tratta infatti di negozi indipendenti in cui il titolare e' direttamente impegnato nell'attivita' di vendita, talvolta coadiuvato da personale dipendente. La tipologia di vendita e' assistita (66% dei casi). La modalita' di acquisto prevalente e' da commercianti all'ingrosso (82% degli acquisti). L'attivita' e' costituita principalmente dalla vendita di sistemi hardware (63% dei ricavi), sistemi software (9%) e toner, cartucce e nastri inchiostrati (7%). La clientela e' costituita prevalentemente da privati (42% dei ricavi) e da imprenditori individuali (29%).
CLUSTER 3 - ESERCIZI COMMERCIALI IN FRANCHISING DI GRANDI DIMENSIONI CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SULLA VENDITA DI PRODOTTI INFORMATICI
NUMEROSITA': 99 Si tratta di esercizi caratterizzati dalla modalita' organizzativa del franchising con un assortimento focalizzato nel comparto informatico. La natura giuridica prevalente tra le aziende del cluster e' la societa' (38% di persone e 42% di capitali). La superficie di vendita ed esposizione della merce ed il magazzino sono di dimensioni superiori alla media generale, rispettivamente di circa 92 mq e 37 mq. Sono inoltre presenti 15 mq di uffici e 14 di laboratorio. La struttura organizzativa e' ampia ed e' costituita da 3 addetti in media di cui 2 dipendenti. La tipologia di vendita e' assistita nel 48% dei casi e mista nel 36%. Coerentemente con la modalita' organizzativa adottata gli acquisti avvengono prevalentemente tramite franchisor (65% degli acquisti). L'assortimento e' costituito per la maggior parte da hardware (57% dei ricavi), software (8%) e toner, cartucce e nastri inchiostrati (9%). La clientela e' costituita soprattutto da privati (47% dei ricavi) e da imprenditori individuali (28%).
CLUSTER 4 - PICCOLI ESERCIZI COMMERCIALI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MACCHINE PER UFFICIO
NUMEROSITA': 196
Si tratta di esercizi la cui specializzazione merceologica e' costituita dalle macchine per ufficio e dagli accessori ad esse connessi. Il cluster e' costituito da aziende ripartite uniformemente tra ditte individuali (48% dei casi) e societa' (52%). La superficie di vendita ed esposizione della merce ed il magazzino sono di dimensioni ridotte rispetto alla media generale ed ammontano, rispettivamente, a 39 mq e 14 mq. Sono inoltre presenti 7 mq di uffici ed 8 mq di laboratorio. La struttura organizzativa e' di tipo tradizionale, con il titolare che gestisce direttamente il negozio coadiuvato talvolta da un dipendente. La tipologia di vendita e' assistita (61% dei casi). Gli acquisti vengono ripartiti tra commercianti all'ingrosso (56%), ditte produttrici (21%) e concessionari di marchi (19%). L'attivita' prevalente e' costituita dalla vendita di fotocopiatrici e registratori di cassa (30% dei ricavi), telefonia, fax ed impiantistica (12%), calcolatrici e macchine da scrivere (6%) ed attrezzature, accessori e ricambi (6%). La clientela tipica del cluster e' costituita in prevalenza da imprenditori individuali (40% dei ricavi), commercianti al dettaglio (16%) e privati (16%).
CLUSTER 5 - ESERCIZI COMMERCIALI DI DIMENSIONI MEDIO-PICCOLE SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI COMPUTER E SOFTWARE CON PRESTAZIONE DI SERVIZI INFORMATICI
NUMEROSITA': 267
Si tratta di esercizi la cui specializzazione merceologica e' costituita dal comparto dell'informatica che forniscono alla loro clientela servizi di consulenza, di realizzazione software e servizi multimediali (promozione, pubblicita', progettazione e realizzazione siti web). Le aziende del cluster si ripartiscono uniformemente tra ditte individuali (38% dei soggetti), societa' di persone (35%) e societa' di capitali (27%). La superficie di vendita ed esposizione della merce ed il magazzino sono di dimensioni leggermente inferiori alla media della popolazione ed ammontano rispettivamente a 51 mq e 23 mq. Sono presenti inoltre uffici (15 mq) e laboratori (12 mq). La struttura organizzativa e' costituita da 2-3 addetti di cui un dipendente. La tipologia di vendita e' assistita (68% dei casi) e nel 22% dei casi si effettua anche attivita' di commercio all'ingrosso. Gli acquisti vengono effettuati in massima parte presso grossisti (77%). L'attivita' prevalente e' costituita dalla vendita di sistemi hardware (58% dei ricavi) e software (13%). Caratterizza il cluster la prestazione di servizi alla clientela (7% dei ricavi), quali la consulenza informatica (85% dei soggetti) ed i servizi multimediali (52% dei soggetti). La clientela e' costituita soprattutto da imprenditori individuali (37% dei ricavi), privati (32%) e da enti pubblici e privati (14%).
CLUSTER 6 - GRANDI ESERCIZI COMMERCIALI CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SUI MOBILI PER UFFICIO
NUMEROSITA': 63 Si tratta di esercizi che presentano un assortimento costituito in larga parte da mobili per ufficio, complementi d'arredo e attrezzature per magazzino. Le aziende del cluster si ripartiscono tra ditte individuali (38% dei soggetti), societa' di persone (39%) e societa' di capitali (23%). La superficie di vendita ed esposizione della merce ed il magazzino sono di dimensioni nettamente superiori alla media della popolazione ed ammontano rispettivamente a 119 mq e 78 mq. Sono inoltre presenti ampi spazi destinati ad uffici (21 mq) e laboratori (17 mq). La struttura organizzativa e' ampia ed e' costituita da 3-4 addetti di cui 2 dipendenti. La tipologia di vendita e' assistita (70% dei casi). Gli acquisti vengono effettuati soprattutto presso ditte produttrici (48% degli acquisti) e presso grossisti (40%). L'attivita' prevalente e' costituita dalla vendita di mobili per ufficio (37% dei ricavi), attrezzature per magazzino (8%) e fotocopiatrici e registratori di cassa (12%). La clientela e' costituita soprattutto da imprenditori individuali (39% dei ricavi), enti pubblici e privati (23%) e commercianti al dettaglio (12%).
ce; DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rotazione del magazzino = (costo del venduto(4) /giacenza media(5)); - ricarico = ricavi / costo del venduto; - produttivita' per addetto = ricavi / (numero addetti(6) * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 3; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 5; - dal 2^ al 20^ ventile, per il cluster 6; - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2 e 4.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 6; - dal 3^ al 18^ ventile, per il cluster 1; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 4^ al 19^ ventile, per il cluster 3; - dal 5^ al 19^ ventile, per i cluster 2 e 5.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4 , 5 e 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale"(7), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di modernizzazione; - grado di copertura dei servizi di prossimita'; - grado di sviluppo socio-economico.
Nella definizione della "funzione di ricavo" le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "costo del venduto". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "costo del venduto". Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(8); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 4.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM44U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto 1,0847 1,0874 1,0512
Costo del venduto "Quota fino a 105.000 euro" - - -
Costo del venduto "Quota fino a 220.000 euro" - - -
Costo del venduto "Quota fino a 330.000 euro" - 0,0402 -
Costo del venduto "Quota fino a 620.000 euro" 0,0682 - 0,0497
Costo del venduto relativo alla vendita di "Fotocopiatrici, registratori di cassa" 0,1696 - -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Servizi alla clientela" 0,3802 - 0,1893
Costo del venduto relativo alla vendita di "Sistemi software" - - -
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,7647 0,7226 0,5404
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa 0,8458 1,0702 0,7934
Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 65,6648 44,9868 99,4146
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 12.074,3046 5.050,2298 -
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 12.074,3046 5.050,2298 - --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 1 della territoria- lita' del commercio a livello comunale - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attivita' econo- miche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale - - -
Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 4 della territorialita' del commercio a livello comunale - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale - - - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM44U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto 1,1492 1,0993 1,2787
Costo del venduto "Quota fino a 105.000 euro" 0,1027 - -
Costo del venduto "Quota fino a 220.000 euro" - 0,0568 -
Costo del venduto "Quota fino a 330.000 euro" - - -
Costo del venduto "Quota fino a 620.000 euro" - - -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Fotocopiatrici, registratori di cassa" 0,2590 - -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Servizi alla clientela" 0,2338 0,1229 -
Costo del venduto relativo alla vendita di "Sistemi software" - 0,1755 -
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,7213 0,7216 0,8222
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa 0,7861 0,8804 0,6248
Radice quadrata del "Valore dei beni strumentali" 35,2527 63,0471 94,7874
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 4.743,4641 - -
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 4.743,4641 - - --------------------------------------------------------------------
==================================================================== CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 1 della territoria- lita' del commercio a livello comunale - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attivita' econo- miche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale -0,0469 - -
Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 4 della territorialita' del commercio a livello comunale - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale -0,0469 - - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B: - Mq locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - Mq locali destinati a deposito/magazzino - Mq locali destinati a laboratorio
QUADRO D: - Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico oltre t. 3,5 fino a t. 12 - Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t. 12
QUADRO G: - Tipologia dell'offerta - Prodotti informatici: Sistemi hardware - Tipologia dell'offerta - Prodotti informatici: Sistemi software - Tipologia dell'offerta - Articoli di consumo: Toner, cartucce, nastri inchiostrati - Tipologia dell'offerta - Articoli di consumo: Supporti magnetici di archiviazione dati (floppy, cd, cartucce salvataggio dati etc.) - Tipologia dell'offerta - Attrezzature ufficio: Apparecchiature audio, video, proiettori, lavagne - Tipologia dell'offerta - Attrezzature ufficio: Fotocopiatrici, registratori di cassa - Tipologia dell'offerta - Attrezzature ufficio: Telefonia fax, e impiantistica - Tipologia dell'offerta - Attrezzature ufficio: Calcolatrici, macchine da scrivere - Tipologia dell'offerta - Attrezzature ufficio: Attrezzature, accessori e ricambi per l'ufficio - Tipologia dell'offerta - Articoli di cancelleria e cartotecnica: Mobili per ufficio - Tipologia dell'offerta - Articoli di cancelleria e cartotecnica: Complementi d'arredo (illuminotecnica, appendiabiti etc.) - Tipologia dell'offerta - Articoli di cancelleria e cartotecnica: Attrezzatura per magazzino (scaffalatura, utensileria, scale, carrelli) - Tipologia dell'offerta: Servizi alla clientela - Servizi offerti: Consulenza informatica (realizzazione software) - Servizi offerti: Servizi multimediali (promozione, pubblicita', progettazione e realizzazione siti web)
QUADRO H: - Modalita' organizzativa: In franchising o affiliato - Modalita' di acquisto: Da gruppi d'acquisto, unioni volontarie, da consorzi, cooperative, affiliante, franchisor
ALLEGATO 5
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM45U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.50.2 - Commercio al dettaglio di mobili usati.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM45). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.625. I questionari restituiti sono stati 932, pari al 57,4% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 266 questionari, pari al 28,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti - tipologia di prodotto per destinazione (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti - tipologia di prodotto per natura (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 666.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio di settore e' stato elaborato su un universo di imprese appartenenti al codice di attivita' relativo al commercio al dettaglio di mobili usati. Esistono due principali tipologie di mobili trattate da questi operatori: i mobili d'antiquariato e i mobili usati in legno. Si tratta di imprese caratterizzate in generale da: - un limitato ricorso alla manodopera dipendente (solo nel 7% dei casi); - spazi di vendita piuttosto ampi (mediamente 80 mq, con variazioni non marcate fra i diversi cluster) e normalmente un magazzino di 60 mq.
Due sono i principali fattori discriminanti fra le imprese del settore: - la tipologia di prodotto; - i servizi accessori (in particolare riparazione e restauro).
=================================================================== Tipologia di prodotto Servizi accessori =================================================================== Imprese con offerta prevalente di Imprese che svolgono servizi di mobili usati riutilizzo/recupero, riparazione (1, 4) e restauro mobili del cliente (3,4)
Imprese con offerta prevalente di mobili di antiquariato (2, 3)
Imprese con offerta diversificata (5) --------------------------------------------------------------------
CLUSTER 1 - COMMERCIANTI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MOBILI USATI
NUMEROSITÀ: 158 Il cluster si caratterizza per il fatto di trattare in larga prevalenza mobili usati in legno (80%), con un'alta incidenza di mobili per soggiorno/sala (41%). Si tratta in generale di operatori di medio-grandi dimensioni: dispongono di spazi di vendita di 89 mq e di deposito/magazzino di 67 mq. In genere le imprese di questo cluster non effettuano servizi accessori: solo in alcuni casi il ritiro/consegna a domicilio (25%) o il riutilizzo/recupero di mobili antichi (18%). In un terzo dei casi e' presente un veicolo commerciale, mentre sono generalmente assenti le spese per servizi integrativi o sostitutivi di mezzi propri. La clientela e' costituita prevalentemente da privati (82%). Per quanto riguarda la modalita' di acquisto le principali fonti di approvvigionamento sono costituite da privati (46%) e da commercianti all'ingrosso (33%). Le aziende appartenenti al cluster sono per il 79% ditte individuali che, nella maggior parte dei casi, non dispongono di personale dipendente.
CLUSTER 2 - COMMERCIANTI DI ANTIQUARIATO DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 177
Il cluster in esame si caratterizza per le tipologie di prodotti merceologici venduti, costituiti principalmente da mobili di antiquariato (49%), da prodotti accessori quali oggettistica (22%), quadri e dipinti (12%). Quasi assenti dall'offerta di prodotti risultano i mobili usati in legno, bilaminato o metallo (4% complessivo). Le aziende del cluster operano all'interno di strutture medio-piccole, con una superficie di vendita di 75 mq e magazzini di 37 mq. Nel 92% dei casi e' assente il laboratorio. Si tratta in prevalenza di ditte individuali (78%) in cui opera generalmente il solo titolare. Gli unici servizi accessori effettuati con una frequenza significativa sono il ritiro/consegna dei mobili a domicilio (29%) e, coerentemente con le merceologie trattate, il rilascio di certificati di autenticita/garanzia (28%). La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (52%) e risulta, quindi, coerente con il tipo di prodotto offerto. La clientela e' essenzialmente privata (81%) anche se hanno un certo rilievo, dato il tipo di merce, gli antiquari (9%). L'approvvigionamento avviene principalmente da privati (51%) ed in misura minore da grossisti (29%).
CLUSTER 3 - COMMERCIANTI DI ANTIQUARIATO CON OFFERTA DI SERVIZI ACCESSORI
NUMEROSITA': 84
Gli operatori appartenenti a questo cluster trattano soprattutto il comparto antiquario, ma affiancano alla funzione commerciale una serie di servizi correlati. Le strutture in cui operano sono di dimensioni medio-grandi: mediamente sono presenti 95 mq di esposizione/vendita, altrettanti di magazzino ed inoltre nel 45% dei casi e' presente anche un laboratorio. I soggetti appartenenti a questo cluster, per il 65% ditte individuali e per il 35% societa', occupano in media due addetti. Il 53% dei ricavi delle imprese del cluster e' rappresentato da mobili di antiquariato ed hanno un certo rilievo anche oggettistica (11%), quadri e dipinti (7%) e prodotti anticati (3,5%). Normalmente le aziende del cluster si occupano del riutilizzo / recupero di mobili e oggetti antichi (76%), riparazione (64%) e restauro mobili di proprieta' del cliente (61%). Sono anche relativamente diffusi servizi quali perizie e stime (30%) e consulenze tecniche d'ufficio (20%), relative in genere alla valutazione dei "pezzi" d'antiquariato. Viene effettuato in maniera abbastanza diffusa (45%) il ritiro mobili in conto deposito/vendita. La clientela e' principalmente privata (75%) ma hanno un certo rilievo gli antiquari (13%). I principali fornitori sono privati (42%) e grossisti (29%) ed e' inoltre significativo l'acquisto da artigiani del settore (8%) e da importatori (10%).
CLUSTER 4 - COMMERCIANTI - RIPARATORI DI MOBILI USATI
NUMEROSITA': 54
Gli appartenenti al cluster in esame associano all'attivita' commerciale quella di riparazione e recupero di mobili usati. Essi operano in strutture commerciali di medie dimensioni: 87 mq di vendita/esposizione merce e 63 mq di magazzino, cui si aggiunge un laboratorio di 38 mq. E' generalmente presente un veicolo commerciale. Le aziende appartenenti al cluster sono per l'83% ditte individuali e, nella maggior parte dei casi, non dispongono di personale dipendente. I mobili usati in legno rappresentano il 73% delle merci trattate, con una prevalenza di mobili da soggiorno/sala (42,5%) e da camera (20%). Il restauro mobili di proprieta' del cliente (87%) e la riparazione (85%) sono i principali servizi offerti da queste imprese, che spesso si occupano anche di riutilizzo/recupero di mobili e oggetti antichi (65%) e di ritiro/consegna dei mobili a domicilio (70%). Tali attivita' vengono svolte in prevalenza internamente, come denotano la presenza di un laboratorio e di alte spese per materiali di consumo. La clientela e' costituita in larga parte da privati (84%) e coerentemente la vendita e' in prevalenza assistita (52%). L'approvvigionamento avviene attraverso i consueti canali: da privati (47%) e da commercianti all'ingrosso (37%).
CLUSTER 5 - COMMERCIANTI DESPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 191
I commercianti appartenenti a questo cluster trattano diverse tipologie di merci, senza una precisa specializzazione. Operano in strutture medie: 73 mq di vendita/esposizione e 58 mq di magazzino, con un laboratorio presente solo nel 9% dei casi. Si tratta in prevalenza di ditte individuali (77%) in cui opera generalmente il solo titolare. I prodotti venduti variano dai mobili usati in legno (34%), a quelli d'antiquariato (14%), all'oggettistica (14%) e al modernariato (4%). In genere gli operatori del cluster non offrono nessun servizio accessorio, se non quello di ritiro/consegna dei mobili a domicilio (34%), comunque meno diffuso rispetto al resto del settore. La clientela e' prevalentemente privata (76%) ma con una presenza significativa di dettaglianti (12%). L'approvvigionamento e' in linea con il settore, con privati (47%) e grossisti (25%) come fornitori principali.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - rotazione del magazzino = (costo del venduto(4) /giacenza media(5)) - ricarico = ricavi/ costo del venduto; - produttivita' per addetto = ricavi/(numero addetti(6) * 1.000)).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ ventile, per il cluster 4; - dal 2^ al 20^ ventile, per il cluster 3; - dal 3^ ventile, per i cluster 1, 2 e 5.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 4^ al 19^ ventile, per il cluster 3; - dal 5^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2 e 5.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4; - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3 e 5. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 5.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SM45U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 ==================================================================== Costo del venduto 1,4588 1,2753 1,3016 1,3625 1,6597
Costo del venduto "quota fino a 10.000 euro" 0,5387 - - 0,5451 -
Costo del venduto "quota fino a 21.000 euro" - 0,5477 0,6452 - 0,2363
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,9946 1,6181 1,4921 1,4120 0,9644
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente affe- renti l'attivita' dell'impresa 0,5568 0,8733 1,4921 1,4120 0,6618
Valore dei beni strumentali 0,2767 0,2248 - 0,2626 0,1823
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 19.067,4969 9.225,1595 - 10.144,5446 -
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 19.067,4969 9.225,1595 - 10.144,5446 - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 5.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero di collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo A5 - Numero di collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di familiari diversi da quelli di cui al rigo A7 che prestano attivita' nell'impresa - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo A9 - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di soci diversi da quelli di cui al rigo A11 - Numero di amministratori non soci
Quadro B: - Mq locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - Mq locali destinati a deposito/magazzino - Mq locali destinati a laboratorio per modifiche o adeguamento delle merci vendute
Quadro J: - Mq locali destinati a magazzino e/o depositi - Mq destinati a laboratorio
Quadro G: - Prodotti merceologici venduti: Mobili d'antiquariato - Prodotti merceologici venduti: Mobili usati in legno (esclusi quelli d'antiquariato) - Prodotti merceologici venduti: Mobili usati in bilaminato o laccato - Prodotti merceologici venduti: Mobili di modernariato - Prodotti merceologici venduti: Mobili usati in metallo - Prodotti merceologici venduti: Prodotti anticati - Prodotti merceologici venduti: Oggettistica - Prodotti merceologici venduti: Quadri e dipinti - Servizi offerti: Riutilizzo e/o recupero di mobili e oggetti antichi - Servizi offerti: Consulenze tecniche d'ufficio o di parte - Servizi offerti: Perizie e stime - Servizi offerti: Rilascio certificati di autenticita/garanzia - Servizi offerti: Riparazione mobili - Servizi offerti: Restauro mobili di proprieta' del cliente - Servizi offerti: Ritiro mobili in conto deposito/vendita - Tipologia della clientela: Antiquari
Quadro H: - Addetti all'attivita' di vendita: Numero di giornate retribuite dei dipendenti addetti al laboratorio (falegnami/lucidatori /tappezzieri/restauratori)
ALLEGATO 6
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM46U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 51.47.4 - Commercio all'ingrosso di articoli per fotografia, cinematografia, ottica e di strumenti scientifici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM46). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 661. I questionari restituiti sono stati 423, pari al 64,0% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 123 questionari, pari al 29,1% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti commercializzati (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 300.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare quattro gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il comparto del commercio all'ingrosso e' in una fase di profonda trasformazione, infatti si sta assistendo al passaggio dall'ingrosso tradizionale alla creazione di figure piu' complesse. I fenomeni piu' frequenti che e' dato di riscontrare in questo
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Valore aggiunto = (ricavi +aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi). (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Il margine lordo viene calcolato come (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi). Il costo del venduto e' pari a (esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali). (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Valore aggiunto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi). (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Margine operativo lordo = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa). (7) Costo del venduto = esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime + rimanenze finali. (8) Giacenza media = (esistenze iniziali + rimanenze finali)/2. (9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Nel caso in cui il numero totale di giornate di svolgimento dell'attivita' sia inferiore ad un anno, il numero di addetti e' stato normalizzato a tale valore. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (6) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| processo di mutamento sono: - l'integrazione a valle con la distribuzione al dettaglio, sia attraverso l'acquisizione di apposita licenza, sia attraverso la creazione di punti vendita propri; - lo sviluppo degli ingrossi con vendita sul territorio.
L'analisi svolta per il settore in esame ha evidenziato, una specializzazione delle attivita' sia per tipologia di prodotto venduto che per modalita' organizzativa. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono: - dimensione della struttura; - modalita' organizzativa; - tipologia di prodotto venduto.
Il fattore dimensionale ha consentito di identificare il cluster delle imprese con una struttura organizzativa piu' articolata (cluster 4 ). La modalita' organizzativa ha permesso di individuare sia le imprese che vendono tramite telefono, fax, on line (cluster 2) sia quelle operanti prevalentemente sul territorio tramite venditori o agenti (cluster 3). La tipologia di prodotto venduto ha contraddistinto quelle realta' in cui il mix di offerta e' rappresentato prevalentemente da articoli per fotografia e cinematografia (cluster 1). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
CLUSTER 1 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI ARTICOLI FOTOGRAFICI E CINEMATOGRAFICI
NUMEROSITA': 51
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di articoli per fotografia e cinematografia (74% dei ricavi). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono di dimensioni contenute e cosi' articolati: locali per la vendita e l'esposizione della merce (54 mq), locali destinati a deposito e magazzino (49 mq) e locali destinati ad uffici (28 mq). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 63% societa' e per l'esattezza il 22% societa' di persone e il 41% societa' di capitali. Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' pari a 3 addetti, di cui 1 dipendente. La modalita' di vendita adottata e' mista infatti i ricavi derivano da ingrosso con vendita: tramite telefono, fax, on line, ecc. (31% dei ricavi), al banco (30%), sul territorio (24%) e al dettaglio (10%). La clientela e' costituita per il 38% dei ricavi da commercianti al dettaglio, per il 28% da professionisti e associazioni tra professionisti e per il 12% da commercianti all'ingrosso, su un'area di mercato che va dal livello locale al nazionale. Gli acquisti vengono effettuati presso importatori/concessionari di marche estere (38% degli acquisti), altri grossisti (29%) e imprese produttrici in Italia per prodotti standard (17%).
CLUSTER 2 - GROSSISTI CON VENDITA TRAMITE TELEFONO, FAX, ON LINE, ECC.
NUMEROSITA': 76 Questo cluster si contraddistingue dagli altri per la modalita' di vendita tramite telefono, fax, on line, ecc. (93% dei ricavi). Gli spazi fisici destinati all'esercizio dell'attivita', coerentemente con la modalita' di vendita, sono piuttosto limitati e cosi' articolati: locali destinati a deposito e magazzino (37 mq) e locali destinati ad uffici (28 mq). Le aziende appartenenti a questo gruppo sono prevalentemente societa' (72%) divise tra societa' di persone (26%) e societa' di capitali (46%). Gli addetti all'attivita' dell'azienda sono in media 2, di cui 1 dipendente. La gamma di prodotti offerti e' rappresentata prevalentemente da montature per occhiali (31% dei ricavi per il 36% delle imprese), occhiali da sole (16% dei ricavi per il 28% delle imprese), lenti per occhiali (50% dei ricavi per il 33% delle imprese), lenti a contatto (37% dei ricavi per il 32% delle imprese) e liquidi per lenti a contatto (18% dei ricavi per il 28% delle imprese). Il mercato di riferimento e' costituito prevalentemente da commercianti al dettaglio (43% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (22%), su un'area di mercato che va dal livello regionale al nazionale. I canali di approvvigionamento principali sono rappresentati da imprese produttrici in Italia per prodotti standard (42% degli acquisti), importatori/concessionari di marche estere (22%) e imprese industriali e/o commerciali all'estero (19%).
CLUSTER 3 - GROSSISTI CON VENDITA PREVALENTEMENTE SUL TERRITORIO TRAMITE VENDITORI E/O AGENTI
NUMEROSITA': 121
Le aziende appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla presenza di vendita prevalentemente sul territorio, da cui deriva il 74% dei ricavi. Tale vendita e' effettuata tramite agenti, rappresentanti o altri intermediari (in media uno). La dimensione della struttura e' piuttosto ridotta, i locali destinati a deposito e magazzino sono pari a 39 mq e i locali destinati ad uffici a 46 mq. Si tratta nella maggior parte dei casi di societa' distinte in societa' di persone (22%) e societa' di capitali (48%). Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' rappresentato da 2 o 3 addetti, di cui 1 dipendente. Al cluster appartengono sia aziende che commercializzano articoli ottici, che imprese che trattano articoli fotografici o strumenti scientifici. La tipologia di clientela e' rappresentata dai commercianti al dettaglio (48% dei ricavi), dagli Enti pubblici e privati (18%) e dai commercianti all'ingrosso (11%). L'area di mercato di riferimento va dal livello regionale al nazionale. Le aziende di questo gruppo si approvvigionano nella maggior parte dei casi presso imprese produttrici in Italia sia per prodotti standard (29% degli acquisti) che personalizzati (19%) e da imprese industriali e/o commerciali all'estero (22%).
CLUSTER 4 - GROSSISTI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 48
Questo cluster si contraddistingue per la grande dimensione della struttura. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono nella quasi totalita' dei casi societa' (94% dei soggetti). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in locali destinati a vendita ed esposizione (52 mq), locali destinati a deposito e magazzino (262 mq) e locali destinati ad uffici (150 mq). Anche in termini di personale i valori sono al di sopra della media, infatti la struttura e' composta da 7 o 8 addetti, di cui 6 dipendenti. La maggiore dimensione dell'attivita' e' dimostrata anche dalla consistente presenza di spese di pubblicita' (41.399 euro). La modalita' di vendita prevalente e' rappresentata dalla vendita su territorio (79% dei ricavi) effettuata tramite agenti, rappresentanti o altri intermediari (in media 6). Inoltre il 17% dei ricavi deriva dalla vendita tramite telefono, fax, on line, ecc. La clientela di riferimento e' rappresentata in larga parte da commercianti al dettaglio (43% dei ricavi), Enti pubblici e privati (20%) e commercianti all'ingrosso (16%), su un'area di mercato prevalentemente nazionale. Gli approvvigionamenti vengono effettuati presso imprese industriali e/o commerciali all'estero (45% degli acquisti), importatori/concessionari di marche estere (21%) e imprese produttrici in Italia per prodotti standard (20%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = valore aggiunto(4) / (numero addetti(5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = margine operativo lordo(6) * 100/ricavi; - rotazione del magazzino = costo del venduto(7) / giacenza media(8).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 3 e 4.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2 e 3; - dal 1^ ventile, per il cluster 4.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 2^ al 18^ ventile, per i cluster 2 e 3; - dal 1^ ventile, per il cluster 4.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(9); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 6.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM46U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto 1,0439 1,1551 1,1658 1,1065
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 1,2102 1,0241 1,2360 1,3937
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' della impresa 1,1627 1,3053 1,0492 1,2871
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 122,4272 84,8625 106,4907 - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 6.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
Quadro B: - Mq dei locali destinati a deposito/magazzino; - Mq locali destinati ad uffici ; - Scaffalature (in metri lineari);
Quadro G: - Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita al banco; - Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita sul territorio (tramite venditori/agenti); - Tipologia di vendita: Vendita tramite telefono, fax, on line, ecc.; - Prodotti commercializzati: Montature per occhiali; - Prodotti commercializzati: Occhiali premontati; - Prodotti commercializzati: Occhiali da sole; - Prodotti commercializzati: Lenti per occhiali; - Prodotti commercializzati: Accessori per occhiali; - Prodotti commercializzati: Lenti a contatto; - Prodotti commercializzati: Liquidi per lenti a contatto; - Prodotti commercializzati: Macchine fotografiche e accessori; - Prodotti commercializzati: Materiale fotografico di consumo e videocassette; - Prodotti commercializzati: Video camera e cineprese; - Prodotti commercializzati: Video registratori e lettori video; - Prodotti commercializzati: Proiettori di diapositive;
Quadro H: - Addetti all'attivita' di vendita: Magazzinieri/assortitori - dipendenti - numero giornate retribuite; - Addetti all'attivita' di vendita: Venditori diretti - dipendenti - numero giornate retribuite; - Addetti all'attivita' di vendita: Agenti, rappresentanti ed altri intermediari - non dipendenti - numero;
Quadro I: - Beni strumentali: Muletti e carrelli elettrici.
ALLEGATO 7
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SM48U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.48.E - Commercio al dettaglio di animali vivi da affezione.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM48). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.119. I questionari restituiti sono stati 686, pari al 61,3% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 177 questionari, pari al 25,8% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative ai ricavi conseguiti con la vendita dei prodotti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 509.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare 3 gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - Fattore dimensionale; - Specializzazione per prodotto.
Il primo elemento ha consentito di distinguere i dettaglianti di dimensioni ridotte (cluster 3) da quelli di dimensioni maggiori (cluster 1). Il secondo elemento ha permesso di individuare l'insieme di dettaglianti che presentano un assortimento specializzato nel settore dei pesci (cluster 2), distinguendolo dagli insiemi che risultano avere un assortimento despecializzato (cluster 1 e 3). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - NEGOZI DI ANIMALI DESPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 204
Il cluster comprende gli esercizi al dettaglio di maggiori dimensioni che presentano un assortimento esteso a gran parte delle merceologie in esame. Le aziende appartenenti al cluster sono per il 64% ditte individuali, con una struttura molto semplice che nella maggior parte dei casi non dispone di personale dipendente. Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per le dimensioni che risultano essere superiori alla media della popolazione. Infatti i locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 70 mq di spazi destinati alla vendita, da 29 mq di magazzino, da 21 mq di superfici destinate a servizi accessori, presenti nel 50% dei casi, e da vetrine per circa 5 metri lineari. Coerentemente con la presenza di superfici dedicate ai servizi accessori nel 42% dei casi si effettua il servizio di toilette per cani. L'assortimento e' costituito principalmente da cibo per animali (49% circa dei ricavi) e da accessori (28%). La tipologia di vendita e' sia assistita (46% dei casi) che mista (35%). Gli acquisti vengono effettuati sia direttamente da ditte produttrici (56% dei soggetti) che da grossisti (35%).
CLUSTER 2 - NEGOZI DI PESCI ED ACQUARI
NUMEROSITA': 94
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per l'assortimento specializzato nelle varie famiglie merceologiche inerenti i pesci. L'assortimento e' infatti costituito da pesci (37% dei ricavi), cibo per pesci (16%) ed accessori per pesci (30%). Nel 45% dei casi viene anche prestato il servizio di manutenzione acquari I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 68% ditte individuali con una struttura semplice priva di personale dipendente. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 66 mq di spazi destinati alla vendita, da 24 mq di magazzino, e da vetrine per circa 4 metri lineari. Coerentemente con le merceologie presenti in assortimento la tipologia di vendita e' nella quasi totalita' dei casi assistita. L'approvvigionamento avviene in prevalenza presso commercianti all'ingrosso (50% degli acquisti) ma anche da ditte produttrici (23%) ed importatori (19%).
CLUSTER 3 - NEGOZI DI ANIMALI DESPECIALIZZATI DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 206
Il cluster raggruppa esercizi commerciali di dimensioni ridotte. Il modello organizzativo di riferimento evidenzia una prevalenza di ditte individuali (81% dei soggetti) che nella maggior parte dei casi non dispongono di personale dipendente. Le dimensioni della struttura aziendale sono ridotte (le piu' piccole rispetto all'intera popolazione). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono costituiti da circa 47 mq di vendita ed esposizione, da 14 mq di magazzino e da 4 metri lineari di vetrine. La tipologia di vendita e' assistita (64% dei casi). L'assortimento e' composto da cibo per animali (37% circa dei ricavi) e da accessori per animali (24%). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da grossisti (64% degli acquisti) anche se il cluster presenta una percentuale rilevante di acquisti da ditte produttrici (23% circa degli acquisti).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - produttivita' per addetto = ricavi/(numero addetti(4) * 1.000) - ricarico = ricavi/costo del venduto(5); - rotazione del magazzino = (costo del venduto / giacenza media(6)).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, e 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 2.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 4^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 2 e 3.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 2^ ventile, per il cluster 2; - dal 4^ ventile, per il cluster 3;
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 7.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 7.A
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SM48U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto - 1,3233 -
Costo del venduto "Quota fino a 40 mila euro" - - 1,4222
Costo del venduto "Quota eccedente 40 mila euro" - - 1,2858
Costo del venduto "Quota fino a 100 mila euro" 1,2714 - -
Costo del venduto "Quota eccedente 100 mila euro" 1,1652 - -
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 2,0373 1,2585 0,7541
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 0,9467 1,0146 0,6767
Valore dei beni strumentali - 0,1969 -
Soci e associati in parte- cipazione con occupazione prevalente + Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 3.575,6303 6.244,7770 4.263,2853 -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 7.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO B: - Mq locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - Mq superficie adibita a servizi accessori (ad es. toilette per cani, visite veterinarie, assistenza tecnica per gli acquari, ecc.)
QUADRO G: - Prodotti merceologici venduti: Cani con pedigree - Prodotti merceologici venduti: Cani senza pedigree - Prodotti merceologici venduti: Gatti con pedigree - Prodotti merceologici venduti: Gatti senza pedigree - Prodotti merceologici venduti: Uccelli - Prodotti merceologici venduti: Pesci - Prodotti merceologici venduti: Rettili - Prodotti merceologici venduti: Roditori e/o piccoli mammiferi - Prodotti merceologici venduti: Animali esotici - Prodotti merceologici venduti: Cibo per cani e/o per gatti - Prodotti merceologici venduti: Cibo per uccelli - Prodotti merceologici venduti: Cibo per pesci - Prodotti merceologici venduti: Cibo per rettili - Prodotti merceologici venduti: Cibo per roditori e/o piccoli mammiferi - Prodotti merceologici venduti: Cibo per animali esotici - Prodotti merceologici venduti: Accessori per cani e/o per gatti (cucce, guinzagli, museruole, giocattoli, lettiere, indumenti, scodelle, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Accessori per uccelli (gabbie, voliere, trespoli, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Accessori per pesci (acquari, accessori per acquari, impianti di ossigenazione, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Accessori per rettili (rettilari, teche, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Accessori per roditori (gabbie, ciotole per cibo, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Accessori per animali esotici (gabbie, giocattoli, ecc.) - Prodotti merceologici venduti: Antiparassitari e/o altri prodotti per l'igiene e la cura degli animali - Servi offerti: Toilette per cani - Altri dati: Tipologia di vendita (1= assistita; 2= libero servizio (self-service); 3= mista (self-service assistito))
QUADRO H: - Modalita' di acquisto: Da importatori - Modalita' di acquisto: Acquisto da ditte produttrici (diretto o tramite agenti e rappresentanti) - Modalita' di acquisto: Acquisto da commercianti all'ingrosso - Costi e spese specifici: Spese di pubblicita', propaganda e rappresentanza |
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