IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, nella legge 15 giugno 2002, n. 112, che all'art. 7, comma 1, istituisce, per la valorizzazione, gestione ed alienazione del patrimonio dello Stato e nel rispetto dei requisiti e delle finalita' propri dei beni pubblici la Societa' Patrimonio dello Stato S.p.a.; Visto il successivo comma 4 del citato art. 7 il quale stabilisce che la Societa' Patrimonio dello Stato S.p.a. opera secondo gli indirizzi strategici stabiliti dal Ministero dell'economia e delle finanze, previa definizione da parte di questo Comitato delle relative direttive di massima; Considerato che l'assemblea della Societa', nella seduta del 31 ottobre 2002, ha approvato lo statuto della predetta societa' e ne ha nominato gli organi sociali; Ritenuto opportuno definire le direttive di massima di cui al sopracitato art. 7, comma 4, prima che la societa' consegua la propria piena operativita'; Su proposta del Ministero dell'economia e delle finanze; E m a n a la seguente direttiva: La Societa' Patrimonio dello Stato S.p.a. (di seguito denominata "la Societa'") persegue l'obiettivo di valorizzare, gestire con efficienza ed alienare il patrimonio dello Stato nel rispetto dei requisiti, dei vincoli e delle finalita' proprie dei beni pubblici e dell'intero sistema di tutele esistente su di essi. In relazione al perseguimento dei propri obiettivi, possono essere trasferiti alla Societa', secondo le modalita' previste dalla legge, crediti, concessioni, beni immateriali, beni immobili e mobili nonche' ogni altra componente dell'attivo dello Stato ivi incluse quote di partecipazioni dello Stato in societa', solo se esse hanno ad oggetto sociale lo svolgimento di attivita' nel settore immobiliare. L'eventuale trasferimento alla Societa' di beni pubblici di particolare valore storico, artistico, culturale ed ambientale non modifica in alcun modo i vincoli gravanti sugli stessi. La Societa' puo', quindi, alienare tali beni nei soli casi in cui la normativa vigente lo consente ed alle condizioni previste dalla predetta normativa; in ogni caso occorre l'autorizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali ovvero del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. La Societa' osserva tutte le forme di tutela che la legislazione vigente prevede per la difesa del demanio e del patrimonio indisponibile, assicurando il rispetto del ruolo di ogni Amministrazione competente per la tutela specifica del bene. La Societa' assicura altresi' particolare attenzione alla gestione e tutela dei beni di valore artistico, storico, paesistico ed ambientale, operando nel rispetto dei ruoli del Ministero per i beni e le attivita' culturali e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ed in stretta collaborazione con essi, ai quali viene, inoltre, periodicamente fornita una relazione dettagliata in ordine alle attivita' svolte relative a tali beni. La Societa' persegue il proprio oggetto sociale attraverso una struttura operativa snella, utilizzando le strutture dell'Amministrazione pubblica, ove disponibili, anche attraverso la definizione di apposite convenzioni ed avvalendosi di servizi di terzi. Nello svolgimento della propria attivita' la Societa' si uniforma a principi di imparzialita', trasparenza, efficienza ed economicita'. La Societa' predispone un proprio codice etico di comportamento ed una relazione annuale di sintesi sull'attivita' svolta nell'espletamento delle proprie finalita' istituzionali che, attraverso il Dipartimento del tesoro, presentera' a questo Comitato per il successivo inoltro al Parlamento. Nello svolgimento di tutte le sue attivita', la Societa' opera in stretta collaborazione, per i rispettivi ambiti di competenza, con il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero per i beni e le attivita' culturali ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e con le Altre amministrazioni centrali dello Stato nonche' con l'Agenzia del demanio e con gli enti locali coinvolti. Roma, 19 dicembre 2002
Il Presidente delegato Tremonti Il segretario del CIPE Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 7 marzo 2003 Ufficio controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 80 |