Gazzetta n. 79 del 4 aprile 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 13 febbraio 2003
Ricostituzione del comitato provinciale I.N.P.S. di Lecce.

IL DIRETTORE PROVINCIALE
del lavoro di Lecce

Visti:
gli articoli 1, 34 e 35 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, recante norme di attuazione delle deleghe conferite al Governo con gli articoli 27 e 29 della legge 30 aprile 1969, n. 153 concernente la revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza;
la legge 9 marzo 1989, n. 88 concernente la ristrutturazione dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e, in particolare, gli articoli 44, 46 e 49;
il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza ed assistenza; Rilevata la necessita' di procedere alla ricostituzione del comitato provinciale dell'I.N.P.S. di Lecce costituito con decreto direttoriale n. 21/99 del 19 febbraio 1999 e con scadenza - ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 decreto-legge 26 gennaio 1999, n. 8 - in data 4 marzo 2003 (vd. F.A.L. della provincia di Lecce n. 18 del 5 marzo 1999);
Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 13/3PS/127644 del 29 agosto 1970, con la quale vennero impartite direttive per la costituzione dei comitati provinciali dell'I.N.P.S. e forniti criteri per quanto attiene il rapporto proporzionale e la ripartizione settoriale delle rappresentanze dei lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi;
Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale - Direzione generale della previdenza e della assistenza sociale - Div. III n. 31/89 prot. n. 2/3PS/95838 del 14 aprile 1989, con cui sono state impartite istruzioni per la costituzione dei comitati provinciali dell'I.N.P.S. in attuazione della legge n. 89/1989;
Considerato che la selezione da operare per l'individuazione delle organizzazioni maggiormente rappresentative alle quali chiedere le designazioni ai fini delle nomine e' da porre in relazione al numero dei membri previsto dall'art. 44 della legge n. 89/1989 citata;
Rilevato che dai dati acquisiti dalla Direzione provinciale del lavoro di Lecce si puo' desumere - per l'importanza e il grado di sviluppo delle diverse attivita' produttive nella provincia e per la consistenza numerica ed il diverso indice annuo di occupazione delle forze di lavoro che vi sono impiegate - il prevalere, in particolare quale riferimento per la ripartizione dei membri da assegnare settorialmente alle associazioni dei lavoratori dipendenti ed a quelle dei datori di lavoro, dei settori dell'industria, dell'agricoltura e del commercio e servizi (terziario), rispetto ai restanti settori indicati nell'art. 49 della legge n. 88/1989;
Tenuto conto che le associazioni piu' rappresentative dell'artigianato e dei coltivatori diretti sono rappresentate nel comitato provinciale I.N.P.S. quali espressioni delle categorie dei lavoratori autonomi;
Sentite le organizzazioni sindacali della provincia di Lecce con appositi atti di interpello;
Considerato inoltre che, ai sensi del penultimo comma dell'art. 35 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970, i membri che rappresentano i lavoratori dipendenti, i datori di lavoro ed i lavoratori autonomi debbono essere designati dalle rispettive organizzazioni sindacali piu' rappresentative operanti nella provincia;
Che a tal fine, sono state interessate le seguenti associazioni sindacali:
1) Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL) camera del lavoro territoriale di Lecce;
2) Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL) unione sindacale territoriale di Lecce;
3) Unione italiana del lavoro (UIL) camera sindacale territoriale di Lecce;
4) Unione generale del lavoro (UGL);
5) Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (CISAL) unione provinciale di Lecce;
6) Confederazione nazionale sindacati autonomi lavoratori (CONF.S.A.L.);
7) Confederazione italiana dirigenti di azienda (CIDA) unione provinciale di Lecce;
8) Confederazione generale dell'agricoltura italiana (CONFAGRICOLTURA) unione provinciale degli agricoltori di Lecce;
9) Confederazione nazionale coltivatori diretti (COLDIRETTI) federazione provinciale di Lecce;
10) Confederazione italiana agricoltori della provincia di Lecce (C.I.A.);
11) Unione sindacale provinciale artigiani del Salento (U.S.P.A.S.) aderente alla confederazione generale italiana dell'artigianato (CONFARTIGIANATO) della provincia di Lecce;
12) Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa della provincia di Lecce (C.N.A.);
13) Associazione cristiana artigiani italiani (A.C.A.I.);
14) Associazione degli industriali della provincia di Lecce;
15) Associazione piccole industrie della provincia di Lecce (A.P.I.);
16) Associazione commercianti della provincia di Lecce;
17) Confederazione italiana esercenti attivita' commerciale e turistiche (CONFESERCENTI) associazione provinciale di Lecce;
18) Confcommercio della provincia di Lecce;
Considerato altresi' che per la corretta formulazione del giudizio sul grado di rappresentativita' delle organizzazioni sindacali occorre stabilire in via preventiva, criteri di valutazione;
Ritenuto che la formulazione di tale giudizio sul piano provinciale debba scaturire dalla considerazione dei seguenti criteri richiamati anche nella giurisprudenza dal Consiglio di Stato, specificamente nella sentenza n. 191 del 24 giugno 1975:
a) consistenza numerica dei soggetti rappresentati rilevata sulla base dei dati forniti dalle singole organizzazioni sindacali, dati questi che non costituiscono un elemento meramente quantitativo ma in regime di libera associazione anche un indice significativo del consenso raggiunto e quindi un elemento qualitativo (Consiglio di Stato - sez. 6a 23 febbraio 1983, n. 106);
b) ampiezza e diffusione nella provincia delle strutture organizzative di ciascuna organizzazione sindacale (che nello specifico sono da individuare nel numero delle sedi operanti nei comuni della provincia, nel numero dei collaboratori e dipendenti, nei patronati costituiti, nei centri studi, nelle societa' di servizi costituite o collegate, ecc.);
c) partecipazione attiva e costante alla formazione e stipulazione di contratti e accordi collettivi di lavoro;
d) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali plurime e collettive di lavoro;
Ritenuto,
che e' necessario ricomprendere nei criteri anzidetti il possesso della maggiore rappresentativita' non solo in campo provinciale ma anche nazionale e regionale in quanto le problematiche, le proposte e le decisioni che il comitato I.N.P.S. adotta hanno valenza e riflessi anche nazionali e regionali, nonche' la partecipazione alla composizione di organismi collegiali pubblici operanti nella provincia, e ad ogni altra attivita' parallela;
che ogni criterio deve essere ponderato sia singolarmente che unitamente agli altri nel loro insieme e alla loro effettiva concorrenza;
Considerato che la composizione del comitato provinciale dell'I.N.P.S. deve rispondere all'esigenza di assicurare per la presidenza delle speciali commissione di cui all'art. 46 della legge 9 marzo 1989, n. 88, la presenza di componenti designati dalle organizzazioni ed associazioni dei lavoratori autonomi piu' rappresentative a livello provinciale;
Ritenuto,
che l'ammissione alla composizione del comitato debba essere improntata al principio costituzionale del pluralismo partecipativo, inteso nel senso che il grado di espressivita' degli interessi non e' da assumere in relazione al lato esclusivamente quantitativo della consistenza numerica dei soggetti rappresentati o dalla maggiore e piu' complessa struttura organizzativa, bensi' alla qualita' e rilevanza degli interessi collettivi, professionali a livello provinciale, regionale o nazionale e che per le organizzazioni sindacali dei lavoratori non possono prescindere anche dall'estensione intersettoriale;
che, compatibilmente con il numero dei membri da ripartire tra le organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti e/o di lavoratori autonomi e di associazioni datoriali, siano da escludere le organizzazioni che non presentino un grado di rappresentativita' sufficiente e non gia' tutte quelle che risultino in possesso di un grado di rappresentativita' inferiore rispetto ad un'altra organizzazione sindacale;
che il sufficiente grado di rappresentativita' sia da desumere da una significativa consistenza dell'attivita' sindacale e/o associativa avuto riguardo a ciascuno dei criteri su esposti, assumendo il concetto che la tutela delle organizzazioni minoritarie puo' essere ragionevolmente assicurata solo nei limiti di un criterio di tendenziale proporzionalita', prescindendo dall'applicazione di un rapporto rigidamente matematico;
che nella determinazione delle organizzazioni sindacali e/o associazioni datoriali alle quali ripartire i propri rappresentanti, da nominare per la composizione del comitato, debba essere considerato l'interesse delle stesse, avuto particolare riguardo a quelle dei lavoratori, anche in relazione alla appartenenza dei soggetti rappresentati nel novero di quelli assicurati presso l'Istituto nazionale della previdenza sociale;
Viste le risultanze degli atti istruttori;
Considerato che la A.C.A.I. non ha riscontrato la nota di questa direzione prot. n. 13959 del 16 ottobre 2002;
Rilevato in definitiva che sulla base dei criteri e parametri esposti, certi ed obiettivi, dei dati acquisiti dall'ufficio e di quelli forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota prot. n. 1564 del 14 ottobre 2002 sulla consistenza associativa, sulla diffusione territoriale e sulla contrattazione collettiva delle OO.SS. a livello nazionale, sono risultate maggiormente rappresentative ai fini delle nomine dei componenti del ricostituendo comitato provinciale dell'I.N.P.S. di Lecce le seguenti organizzazioni sindacali e/o associazioni datoriali provinciali:
per i lavoratori dipendenti:
Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL);
Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL);
Unione italiana del lavoro (UIL);
Unione generale lavoratori (UGL);
Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (CISAL);
Confederazione italiana dirigenti di azienda delegazione provinciale di Lecce (CIDA);
per i datori di lavoro:
Associazione degli industriali della provincia di Lecce aderente alla confindustria di Lecce;
Confcommercio;
Confederazione generale dell'agricoltura italiana unione provinciale agricoltori di Lecce;
per i lavoratori autonomi:
Confederazione nazionale coltivatori diretti - Federazione provinciale di Lecce;
Unione sindacale provinciale artigiani del Salento U.S.P.A.S. di Lecce aderente alla confederazione generale dell'artigianato;
Confesercenti;
Ritenuto che l'assegnazione del numero dei rappresentanti a ciascuna delle organizzazioni sindacali individuate come maggiormente rappresentative non possa prescindere, nei limiti della disponibilita' dei posti esistenti, dal maggior peso rappresentativo rilevato nell'ambito provinciale, regionale e nazionale, pur tenendo conto della prevalenza provinciale;
Viste:
le designazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali predette, individuate come maggiormente rappresentative;
il decreto ministeriale del 7 novembre 1996 n. 687 relativo al regolamento recante norme per l'unificazione degli uffici periferici del Ministero del lavoro in particolare il comma 2 dell'art. 9, integrativo dell'art. 44 comma 1 sub 4), 5) e 6) della legge n. 88/1989 che prevede quali membri di diritto;
il dirigente preposto della direzione provinciale del lavoro;
il direttore della locale ragioneria provinciale dello Stato;
il dirigente della sede provinciale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale;

Decreta:

Art. 1

E' costituito, presso la sede provinciale dell'I.N.P.S. il comitato provinciale di cui al primo comma dell'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, come sostituito dall'art. 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88, composto come segue:
Rappresentanti dei lavoratori dipendenti:
a) per la C.G.I.L.:
1) Refolo Antonio, nato a Maglie, il 19 febbraio 1955;
2) De Prezzo Nicola, nato a Galatina, il 10 ottobre 1948;
3) Natali Roberto, nato a Muro Leccese, il 21 settembre 1969;
b) per la C.I.S.L.:
1) Cataldi Carlo, nato a Parabita, il 21 febbraio 1953;
2) Pedone Pietro, nato a Lizzanello, il 28 giugno 1939;
3) Secli' Giovanni, nato a Parabita, il 1 maggio 1930;
c) per la U.I.L.:
1) Fioretti Pietro Salvatore, nato a San Pietro in Lama, il 20 maggio 1953;
2) Manca Gregorio, nato a Nardo', il 19 aprile 1943;
d) per l'U.G.L.: Perrone Vito, nato a Castri' di Lecce, il 21 ottobre 1962;
e) per la C.I.S.A.L.: Ingrosso Orlando, nato a Melpignano, il 19 settembre 1939;
f) per la C.I.D.A.: D'Amico Fernando, nato a Ruffano, il 13 febbraio 1947;
Rappresentanti dei datori di lavoro:
a) per l'associazione degli industriali di Lecce: Mantovano Raffaele, nato a Lecce il 15 marzo 1925;
b) per la confcommercio: Paladini Enio, nato a Leveranno, il 6 gennaio 1957;
c) per la confagricoltura: Lazzari Diego, nato a Lecce, il 19 febbraio 1955;
Rappresentanti dei lavoratori autonomi:
a) per i coltivatori diretti: Cosentini Francesco, nato a Cosenza, il 15 aprile 1963;
b) per la U.S.P.A.S. confartigianato: Vantaggio Nicola, nato a Salve, il 24 luglio 1931;
c) per la confesercenti: Schipa Antonio, nato a Squinzano, il 1 giugno 1954;
Membri di diritto:
1) il dirigente preposto della direzione provinciale del lavoro di Lecce;
2) il direttore della ragioneria provinciale dello Stato di Lecce;
3) il dirigente della sede provinciale di Lecce dell'Istituto nazionale della previdenza sociale.
 
Art. 2.
Il comitato, composto come sopra descritto, rimarra' in carica per quattro anni a decorrere dalla data di insediamento.
Il dirigente della sede I.N.P.S. di Lecce e' incaricato dell'esecuzione del provvedimento.
 
Art. 3.
La seduta di insediamento, dovra' essere convocata dal membro piu' anziano di eta' entro quindici giorni dalla suddetta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 
Art. 4.
Il presente decreto e' ricorribile al tribunale amministrativo regionale della Puglia, entro i termini e con le modalita' previste dalla legge da chiunque vi abbia interesse.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Lecce, 13 febbraio 2003
Il direttore: Gurrado
 
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