Gazzetta n. 81 del 7 aprile 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |
DECRETO 13 febbraio 2003 |
Nomina dei rappresentanti dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni dell'apposita commissione speciale del Comitato provinciale di Lecce dell'I.N.P.S. |
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IL DIRETTORE PROVINCIALE del lavoro di Lecce
Visti: la legge 9 marzo 1989, n. 88, di ristrutturazione dell'I.N.P.S. e, segnatamente, l'art. 46 recante la disciplina del contenzioso in materia di prestazioni; il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 e, in particolare, l'art. 34 come sostituito dall'art. 44 della legge n. 88/1989 citata; la circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale - Direzione generale della previdenza ed assistenza sociale n. 33/1989, prot. n. 2/3PS/95876 del 19 aprile 1989, con cui sono state impartite istruzioni riguardo alla costituzione delle speciali commissioni di cui all'art. 46 su richiamato; il proprio decreto n. 19 del 13 febbraio 2003 di ricostituzione del comitato provinciale di Lecce dell'Istituto nazionale della previdenza sociale; Considerato che occorre nominare quattro rappresentanti della categoria dei Coltivatori diretti, mezzadri e coloni nell'apposita commissione speciale del comitato, suddetto presieduta dal rappresentante dei Coltivatori diretti, mezzadri e coloni in seno al comitato stesso; Ritenuto che la selezione delle associazioni della categoria predetta alle quali chiedere la designazione dei propri rappresentanti ai fini della nomina di cui trattasi, debba essere operata sulla base della ricognizione della maggiore rappresentativita' a livello provinciale oltre che nazionale e regionale; Considerato che tale selezione e' da porre in relazione al numero complessivo dei posti disponibili in seno alla ricostituendo commissione; Ritenuto inoltre, che per la corretta formulazione del giudizio sul grado di rappresentativita' delle organizzazioni occorre stabilire in via preventiva i criteri di valutazione; Ancora, che la formulazione di tale giudizio sul piano provinciale debba scaturire dalla considerazione dei seguenti criteri richiamati anche nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, specificamente nella sentenza n. 191 del 24 giugno 1975, alla luce dell'apprezzabile consistenza di ciascuno di essi e delle loro effettiva concorrenza: a) consistenza numerica dei soggetti rappresentati rilevata sulla base dei dati forniti dalle singole organizzazioni sindacali, dati questi che non costituiscono un elemento meramente quantitativo ma in regime di libera associazione anche un indice significativo del consenso raggiunto e quindi un elemento qualitativo (Consiglio di Stato - Sez. 6a 23 febbraio 1983, n. 106); b) ampiezza e diffusione nella provincia delle strutture organizzative di ciascuna organizzazione sindacale (che nello specifico sono da individuare nel numero dei collaboratori e dipendenti, nei patronati costituiti, nei centri studi, nelle societa' di servizi costituite o collegate, ecc.); c) partecipazione attiva e costante alla formazione e stipulazione dei contratti ed accordi collettivi di lavoro; d) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali, plurime e collettive di lavoro; Altresi', che possa concorrere anche il criterio della partecipazione alla composizione di organismi collegiali pubblici operanti nella provincia, derivata dalla maggiore rappresentativita' nell'ambito provinciale; Che l'ammissione alla composizione della commissione, di cui trattasi debba essere improntata anche al principio costituzionale del pluralismo partecipativo, inteso nel senso che il grado di espressivita' degli interessi non e' da assumere in relazione al lato esclusivamente quantitativo della consistenza numerica dei soggetti rappresentati o dalla maggiore e piu' complessa struttura organizzativa, bensi' alla qualita' e rilevanza degli interessi collettivi professionali a livello provinciale; Nondimeno che, compatibilmente con il numero dei membri da ripartire tra le organizzazioni sindacali di categoria, siano da escludere le organizzazioni che non presentino un grado di rappresentativita' sufficiente e non gia' tutte quelle che risultino in possesso di un grado di rappresentativita' inferiore rispetto ad un'altra organizzazione sindacale; Che il sufficiente grado di rappresentativita' sia da desumere da una significativa consistenza dell'attivita' sindacale e/o associativa avuto riguardo a ciascuno dei criteri su esposti, assumendo il concetto che la tutela delle organizzazioni minoritarie puo' essere ragionevolmente assicurata solo nei limiti di un criterio di tendenziale proporzionalita', pur prescindendo dall'applicazione di un rapporto rigidamente matematico; Viste le risultanze degli atti istruttori; Rilevato in definitiva che, sulla base dei criteri esposti e dei dati acquisiti dall'ufficio, sono risultate maggiormente rappresentative ai fini delle nomine dei rappresentanti della categoria suddetta nella commissione di cui trattasi le seguenti organizzazioni sindacali provinciali, a seguito di valutazione comparativa della rappresentativita' delle organizzazioni provinciali appositamente interpellate: Confederazione nazionale coltivatori diretti - Federazione provinciale di Lecce; Confederazione italiana agricoltori della provincia di Lecce (C.I.A.); Ritenuto infine che l'assegnazione del numero dei rappresentanti a ciascuna delle organizzazioni sindacali individuate come maggiormente rappresentative non possa prescindere, nei limiti della disponibilita' dei posti esistente, dal maggior peso rappresentativo rilevato nell'ambito provinciale, regionale e nazionale pur tenendo conto della prevalenza provinciale; Viste le designazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali individuate come maggiormente rappresentative nella provincia;
Decreta:
Art. 1
Sono nominati rappresentanti degli artigiani, nella speciale commissione del comitato provinciale di Lecce dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, presieduta dal rappresentante dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni in seno al comitato stesso i signori: per i coltivatori diretti: Cosentini Francesco, nato a Cosenza il 15 aprile 1963; Tarantini Franco, nato a Surbo l'8 giugno 1948; per la C.I.A.: Murrone Vito, nato a Castri' di Lecce il 15 aprile 1954; Martano Antonio, nato a Vernole il 6 luglio 1954. |
| Art. 2. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Lecce, 13 febbraio 2003 Il direttore: Gurrado |
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