Gazzetta n. 92 del 19 aprile 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DECRETO 10 aprile 2003
Abrogazione del decreto ministeriale 30 gennaio 2003 e revoca al Consorzio Chianti, in Firenze, dell'incarico a svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura degli interessi generali, nonche' a collaborare alla vigilanza nei confronti dei propri affiliati, nei riguardi del vino D.O.C.G. "Chianti" e dei vini D.O.C. "Colli dell'Etruria Centrale"e "Vin Santo del Chianti".

IL DIRETTORE GENERALE
per la qualita' dei prodotti agroalimentari
e la tutela del consumatore
Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante la "Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini" ed in particolare gli articoli 19, 20 e 21 concernenti disposizioni sui consorzi volontari di tutela e consigli interprofessionali per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche;
Visto il decreto 4 giugno 1997, n. 256, con il quale e' stato adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita' dei consorzi volontari di tutela e dei consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini;
Visto il decreto ministeriale 30 gennaio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 35 del 12 febbraio 2003, concernente l'approvazione dello statuto del Consorzio Chianti, con sede legale e amministrativa in Firenze, viale Belfiore n. 9, costituito per la tutela del vino D.O.C.G. "Chianti" e dei vini D.O.C. "Colli dell'Etruria Centrale" e "Vin Santo del Chianti", e la conferma dell'incarico a svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura degli interessi generali, nonche' a collaborare alla vigilanza nei confronti dei propri appartenenti, nei riguardi delle citate D.O., ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Considerato che l'incarico di cui al citato decreto 30 gennaio 2003 e' stato confermato da questo Ministero al "Consorzio Chianti", tra l'altro, sulla base della attestazione di rappresentativita' rilasciata dalla competente Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Firenze con nota n. 3024 del 17 gennaio 2003 al predetto Consorzio e trasmessa in copia a questo Ministero dal Consorzio stesso con nota del 21 gennaio 2003;
Considerato che nel riesame della predetta documentazione camerale i dati relativi alle vendemmie 2000 e 2001, concernenti le percentuali di rappresentativita', prescritte dalla legge n. 164/1992, delle aziende associate al predetto Consorzio, delle superfici vitate e delle produzioni delle uve ad esse corrispondenti, idonee a rivendicare le denominazioni "Chianti", "Colli dell'Etruria Centrale" e "Vin Santo del Chianti" non hanno costituito oggetto dell'attestazione rilasciata dalla citata Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Firenze, ma sono state soltanto dichiarate dal Consorzio Chianti nella sua nota di trasmissione sopra citata;
Considerato che il decreto 30 gennaio 2003 in precedenza richiamato e' stato emanato anche sulla base dell'erroneo presupposto che le percentuali di rappresentativita' in argomento avessero costituito oggetto dell'attestazione camerale, contraddetto invece dalla dichiarazione del medesimo ente camerale che con la citata nota conferma di non aver rilasciato, a favore del Consorzio Chianti, attestazioni concernenti la rappresentativita' delle aziende ad esso associate per gli elementi sopra indicati ed e' conseguentemente da ritenersi affetto da vizi di legittimita';
Ritenuto necessario rimuovere l'atto amministrativo invalido mediante l'esercizio del potere di autotutela spettante nella qualita' di autorita' competente ad emanare il provvedimento di affidamento dell'incarico a svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura degli interessi generali nonche' a collaborare alla vigilanza nei confronti dei propri appartenenti in relazione alle denominazioni di origine citate di cui all'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Visto il decreto ministeriale prot. n. 61721 del 24 marzo 2003 di abrogazione del predetto decreto 30 gennaio 2003 e di revoca dell'incarico concesso al Consorzio Chianti, con sede legale e amministrativa in Firenze, viale Belfiore n. 9, a svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura degli interessi generali, di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, nonche' di collaborazione alla vigilanza nei confronti dei propri associati sull'applicazione della normativa di riferimento nazionale e comunitaria in materia di V.Q.P.R.D., ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164;
Considerato che le motivazioni e i presupposti fondanti il citato decreto 24 marzo 2003 non appaiono idonee a rappresentare l'oggettiva completa realta' dei fatti riassunti nelle sue premesse per cui si rende necessario provvedere al loro adeguamento e all'integrazione delle disposizioni impartite con il citato decreto;
Considerato che pur in assenza della prevista pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto 24 marzo 2003 e' stato portato a conoscenza del Consorzio Chianti;
Ritenuto, per le motivazioni in precedenza esposte, di dover annullare il decreto 24 marzo 2003 citato in epigrafe e di procedere alla sua sostituzione con il presente decreto;
Considerato che, alla luce di quanto sopra rappresentato, allo stato non sussistono per il citato Consorzio i requisiti di rappresentativita' per giustificare la conferma dell'incarico di vigilanza ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge n. 164/1992, e dell'art. 8, comma 1, del decreto n. 256/1997, ne' sussistono le condizioni di rappresentativita' per giustificare l'esistenza del Consorzio stesso per svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura degli interessi generali legati alle relative denominazioni e che, pertanto, si deve procedere alla revoca dell'incarico concesso con il predetto decreto 30 gennaio 2003;
Decreta:
Articolo unico
1. E' annullato il decreto ministeriale 30 gennaio 2003 richiamato nelle premesse e, pertanto, e' revocato l'incarico concesso al Consorzio Chianti, con sede legale e amministrativa in Firenze, viale Belfiore n. 9, a svolgere nei riguardi della D.O.C.G. dei vini "Chianti" e delle D.O.C. dei vini "Colli dell'Etruria Centrale" e "Vin Santo del Chianti", le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura degli interessi generali, di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, nonche' di collaborare alla vigilanza nei confronti dei propri appartenenti sull'applicazione della normativa di riferimento nazionale e comunitaria in materia di V.Q.P.R.D., ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164.
2. Non sussiste pregiudizio all'esercizio del diritto del Consorzio Chianti a richiedere l'affidamento dell'incarico di cui al comma 1, qualora sia in possesso dei prescritti requisiti normativi.
3. Sono fatti salvi gli atti e le attivita', rispettivamente adottati e svolte dal Consorzio Chianti per effetto del decreto ministeriale 30 gennaio 2003, fino alla data del presente decreto.
4. Il presente decreto, che sostituisce il decreto 24 marzo 2002 citato in epigrafe, e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 10 aprile 2003
Il direttore generale: Abate
 
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