Con decreto 10 giugno 2002 sono conferite le seguenti ricompense: Croce d'argento Al ten. gen. Pasquale De Salvia, nato il 25 ottobre 1938 a Manfredonia (Foggia) con la seguente motivazione: «ufficiale generale in possesso di preclare qualita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quello di comandante della brigata alpina tridentina, di comandante della forza d'intervento rapido, di comandante del 4° Corpo d'armata alpino, di comandante delle truppe alpine e di Capo gruppo di lavoro per la costituzione di un Corpo d'armata proiettabile ad elevata prontezza. Magnifica figura di ufficiale dalle preclare virtu' militari, esempio di straordinaria professionalita' che ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese, contribuendo ad accrescerne e rafforzarne il lustro ed il prestigio in ambito internazionale». - Roma, 26 ottobre 2001. Al ten. gen. Salvatore Sabatino, nato il 19 ottobre 1938 a Salice Salentino (Lecce) con la seguente motivazione: «ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di non comuni qualita' umane e morali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quello di comandante della Brigata meccanizzata «Pinerolo», di comandante della scuola di fanteria e cavalleria, di capo di Stato maggiore del comando forze terrestri alleate del sud europa, di comandante della regione militare nord-est e di comandante della regione militare nord. Ufficiale dalle preclare qualita' militari, esempio di straordinaria professionalita' che ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese, consolidandone l'immagine e contribuendo ad accrescerne il lustro ed il prestigio». - Roma, 26 ottobre 2001. Al ten. gen. Giuseppe Orofino, nato il 7 luglio 1938 a Trieste con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali nonche' di un bagaglio culturale di particolare valenza, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quello di comandante della Scuola di applicazione e di comandante del Comando operativo di vertice interforze. Professionista di spicco, e' sempre riuscito, con la sua straordinaria motivazione ed il suo eccezionale spirito di abnegazione, ad esercitare una fortissima azione carismatica e di sprone nei confronti del personale dipendente. Chiaro esempio di radicato senso del dovere e di elette virtu' militari, nonche' limpida figura di uomo e di ufficiale che ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito Italiano ed il Paese, contribuendo ad accrescerne e rafforzarne il lustro ed il prestigio in ambito internazionale». - Roma, 26 ottobre 2001. Al ten. gen. Nicola Vozza, nato il 28 febbraio 1938 a Taranto con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi a lui affidati tra i quali emergono quello di comandante della Brigata meccanizzata «Trieste», di capo del IV reparto dello Stato maggiore Esercito ed ispettore logistico, di comandante della regione militare meridionale e di ispettore delle armi. Magnifica figura di ufficiale, sorretto da elevatissime motivazioni che ha servito per oltre quarantaquattro anni l'esercito italiano ed il paese, contribuendo ad accrescerne e rafforzarne il lustro ed il prestigio». - Roma 10 giugno 2002 Al ten. gen. Carlo Ciacci, nato il 30 gennaio 1938 a Palmanova (Udine) con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quello di comandante delle Forze terrestri e coordinatore generale dell'operazione "Pellicano", di comandante del 5° Corpo d'armata, di comandante del 1° comando delle Forze di difesa e di ispettore delle scuole dell'Esercito. Limpida figura di ufficiale che ha servito per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese, contribuendo ad elevarne l'immagine e ad accrescerne e rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale». - Roma, 31 gennaio 2001. |