Gazzetta n. 101 del 3 maggio 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 16 aprile 2003
Riconoscimento alla sig.ra Esteban Vidal Pilar di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di psicologo.

IL DIRETTORE GENERALE
della giustizia civile
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, recante norme di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998, a norma dell'art. 1, comma 6;
Visto altresi' il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988, relativa ad un sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, contenente «Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti»;
Vista l'istanza della sig.ra Esteban Vidal Pilar, nata il 24 agosto 1965 a Bochalema (Colombia), cittadina colombiana, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999 in combinato disposto con l'art. 12 del decreto legislativo n. 115/1992, il riconoscimento del titolo professionale di psicologo e psicoterapeuta di cui e' in possesso, come attestato dalla risoluzione n. 7485 del 31 dicembre 1998 della «Secretaria Distrital de Salud de Santa Fe de Bogota», ai fini dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di psicologo e psicoterapeuta;
Preso atto che la richiedente e' in possesso del titolo professionale di psicologa rilasciato dalla «Universidad INCCA de Colombia» in data 17 dicembre 1998 e del titolo di «Magister en Psicologia Clinica y de Familia» rilasciato dalla «Universidad Santo Tomas» in data 27 luglio 2001;
Ritenuto che la sig.ra Esteban Vidal abbia una formazione accademica e professionale completa al fini dell'esercizio in Italia della professione di psicologo, come risulta dai certificati prodotti, per cui non appare necessario applicare misure compensative;
Viste le determinazioni della conferenza di servizi nelle sedute del 29 novembre 2002 e del 31 marzo 2003;
Sentito il rappresentante del consiglio nazionale di categoria nelle sedute sopra indicate;
Preso atto, per quanto concerne specificamente l'istanza volta ad ottenere il riconoscimento della psicoterapia, che la conferenza di servizi del 31 marzo 2003 su indicata, in seguito ad un attento esame della documentazione presentata, ha ritenuto che la formazione accademico-professionale posseduta dalla richiedente non sia assimilabile a quella dello psicoterapeuta italiano, e che le lacune cosi' emerse non siano colmabili tramite l'applicazione di una misura compensativa;
Considerato che la richiedente possiede un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Udine in data 19 febbraio 2002 con validita' fino al 30 dicembre 2003, per motivi di studio;
Decreta:
Art. 1.
Alla sig.ra Esteban Vidal Pilar, nata il 24 agosto 1965 a Bochalema (Colombia), cittadina colombiana, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli psicologi - sezione A e l'esercizio della professione in Italia.
L'istanza per il riconoscimento del titolo professionale di psicoterapeuta, per i motivi su indicati, e' respinta.
 
Art. 2.
L'iscrizione all'albo avviene nell'ambito delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro autonomo, ai sensi dell'art. 3, comma 4 del decreto legislativo n. 286/1998.
Al fine dell'iscrizione stessa, il richiedente dovra' pertanto acquisire, ai sensi dell'art. 39, comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999, l'attestazione della direzione provinciale del lavoro relativa al rientro nelle quote su indicate.
Roma, 16 aprile 2003
Il direttore generale: Mele
 
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