Gazzetta n. 104 del 7 maggio 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI |
DECRETO 23 gennaio 2003 |
Dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, dell'area comprendente la villa comunale e le zone ad est della stessa sita nel comune di Atri, in provincia di Teramo. |
|
|
IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998; Visto il titolo II del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, recante «Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali, a norma dell'art. 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352», pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 1999, ed in particolare l'art. 144; Considerato che la allora Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell'Abruzzo con nota n. 18977 del 25 maggio 1998, indirizzata anche al comune di Atri, evidenziava la notevole valenza paesistica del nucleo storico includente la villa comunale delle aree circostanti il belvedere cittadino di Atri in provincia di Teramo e richiedeva alla regione di predisporre una proposta di vincolo entro sessanta giorni dalla nota medesima, allegando la planimetria relativa all'area in questione; Considerato che la stessa Soprintendenza con successiva nota n. 29294 del 7 agosto 1998 dichiarava al comune di Atri la propria disponibilita' a fornire chiarimenti in merito alla proposta di vincolo; Considerato che il predetto ufficio periferico, rilevata l'inerzia dell'assessorato regionale, verificata la valenza dell'area comprendente la villa comunale e le zone ad est della stessa sita nel comune di Atri in provincia di Teramo nonche' la necessita' di emanare un provvedimento di tutela, con nota n. 27551 del 29 luglio 1999 formulava all'allora ufficio centrale per i beni ambientali e paesaggistici la proposta di vincolo per l'area sopraindicata; Considerato che il citato ufficio centrale, verificata l'insufficienza della documentazione trasmessa dalla Soprintendenza in allegato alla nota n. 27551 del 29 luglio 1999 con ministeriale n. ST/701/20080 del 19 agosto 1999 richiedeva l'inoltro della relazione tecnica di motivazione del provvedimento di tutela, lo schema del provvedimento e tre copie della relativa planimetria; Considerato che la predetta Soprintendenza con nota n. 35471 del 12 ottobre 1999 trasmetteva tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo per l'area comprendente la villa comunale e le zone ad est della stessa sita nel comune di Atri in provincia di Teramo, cosi' delimitata: partendo dal crocevia fuori la Porta di San Domenico si segue l'asse stradale di via Colle Maralto che, costeggiando il cimitero, segue la direzione est dapprima con strada asfaltata e poi con strada sterrata fino a due casolari presso la quota 412,8, segue sempre nella stessa direzione il crinale dei colli che passa per le quote 400,3-392,5 fino all'incrocio delle due carrarecce private che provengono da nord, si discende lungo l'asse della carrareccia per trenta metri direzione sud fino ad incrociare via Fonte Canale, segue per novanta metri in direzione Atri l'asse stradale di via Fonte Canale fino al bivio di una strada privata che scende a sinistra, si prosegue in direzione sud (precisamente 180°00'00" del nord magnetico) sull'incrocio della strada provinciale n. 28 Atri-Pineto km 9,300, l'innesto strada privata, prosegue sempre in direzione sud 180° fino all'incrocio su via Fontecchio con strada privata, che scende in direzione est, al casolare sottostante presso la piscina comunale, a questo punto segue l'asse stradale di via Fontecchio fino all'incrocio con il fosso che scende sotto la piscina comunale, da questo punto si risale in direzione della villa comunale, precisamente in prossimita' della curva su via Antonio Finocchi o anche strada provinciale 28 al km 9,900 e, sempre nella stessa direzione, risale la soprastante via Domenico Zinorri nei pressi della curva sud-est sotto la villa comunale, segue poi l'asse stradale di via Antonio Tinozzi direzione ovest fino all'incrocio con via Umberto I, segue via Umberto I per metri 50 quindi l'asse stradale di via del Teatro Romano fino al crocevia antistante la porta di San Domenico punto di partenza; Rilevato che nella relazione tecnica acclusa alla medesima nota n. 35471 del 12 ottobre 1999 la Soprintendenza specificava che la zona oggetto della proposta di tutela fa parte di un'area territoriale di notevole importanza storico-paesaggistica in ragione degli interessati aspetti paesaggistici costituiti dall'ampia visuale sul mare Adriatico che va dal Monte Cenero a Vasto, dalla rigogliosa vegetazione che copre i declivi a levante del centro storico verso il mare, delle particolarita' naturali quali i calanchi, nonche' delle presenze architettoniche, quali la villa comunale ascrivibile alla fine dell'ottocento; Considerato che nella relazione la Soprintendenza evidenziava come nella zona siano presenti una serie di fontane archeologiche del periodo preromano e romano, una necropoli nella quale sono stati rinvenuti reperti di rilevante valore storico-artistico e come, attraverso il provvedimento di tutela si sarebbe garantita la salvaguardia dei resti delle mura cittadine; Considerato che l'ufficio periferico con nota n. 22523, priva di data, acquisita al protocollo dell'ufficio centrale in data 1° agosto 2000, inoltrava la proposta di vincolo formulata ai sensi dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 corredata della relativa planimetria al comune di Atri, affinche' provvedesse all'affissione della proposta medesima all'albo pretorio comunale, precisando che la nota si configurava quale avvio formale del procedimento ai fini della presentazione di eventuali osservazioni, evidenziando l'obbligo di acquisire l'autorizzazione ex art. 151 del medesimo testo unico per ogni intervento modificativo dello stato dei luoghi ed informando anche la regione Abruzzo; Rilevato che il comune di Atri con nota n. 11891 del 1° settembre 2000 trasmetteva all'ufficio centrale ed alla Soprintendenza la delibera di giunta n. 232 del 31 agosto 2000 con la quale si richiedeva l'esclusione dal perimetro dell'area da sottoporre a tutela delle superfici classificate dal PRG vigente come zone di edificazione, di completamento e/o di verde pubblico attrezzato, allegando la relativa planimetria; Considerato che la medesima Soprintendenza con nota n. 30928 del 14 settembre 2000, esaminate le osservazioni e la proposta di riduzione dell'area formulate dal comune di Atri, ribadiva la propria proposta poiche' la zona per la quale veniva richiesta l'esclusione dal vincolo presenta le seguenti caratteristiche: costituisce, insieme al resto del territorio preso in esame, un unico complesso, nel quale e' presente la vecchia fonte che fa parte del sistema delle fontane a carattere monumentale, possiede caratteristiche paesistiche poiche' si presenta come un invaso vallivo a carattere verde, con un'interessante visuale verso il mare, rivela inoltre interesse archeologico per la sua adiacenza al teatro romano; Considerato che con la medesima nota la Soprintendenza comunicava che la proposta di vincolo era stata affissa all'albo pretorio a partire dal 4 luglio 2000 e trasmetteva copia degli avvisi pubblicati sui quotidiani; Considerato che tramite detti avvisi si e' quindi adempiuto al disposto del comma 2 dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490; Considerato che la sezione di Atri dell'associazione Italia Nostra onlus con nota n. 45 del 30 aprile 2001 e successiva n. 90 del 29 novembre 2001 sollecitava l'emanazione del provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area sopradescritta; Considerato che la direzione generale per i beni architettonici e per il paesaggio nel frattempo costituita, esaminati tutti gli atti, rilevava che l'area possiede caratteristiche pregevoli dal punto di vista paesistico e naturalistico, interessanti presenze monumentali ed archeologiche e si caratterizza come un territorio unitario da salvaguardare con uno specifico provvedimento di tutela e pertanto, condividendo la proposta della Soprintendenza con nota n. ST/701/4287 del 4 febbraio 2002 inviava il fascicolo relativo alla proposta di vincolo, nonche' tutte le osservazioni pervenute al comitato tecnico scientifico per i beni architettonici ed il paesaggio del consiglio per i beni culturali e ambientali per acquisire il dovuto parere; Considerato che il predetto comitato nella seduta del 30 maggio 2002, valutata la proposta formulata dalla Soprintendenza, le osservazioni del comune di Atri e le controdeduzioni a riguardo prodotte dallo stesso ufficio periferico, ha espresso parere favorevole alla dichiarazione di notevole interesse pubblico nella zona sopradescritta rilevando che fa parte «...di un'area territoriale di notevole importanza storico-paesaggistica in ragione di permanenze architettoniche, (omissis) e di particolarita' naturali (i calanchi), nonche' di interessanti aspetti paesistici...», precisando di condividere la perimetrazione proposta dalla medesima Soprintendenza e dalla direzione generale; Considerato che da quanto sopra esposto appare indispensabile sottoporre a vincolo l'area sopradescritta al fine di garantire la conservazione e di preservarla da interventi che potrebbero comprometterne irreparabilmente le caratteristiche paesaggistico-ambientali; Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla regione o all'ente dalla stessa sub-delegato la richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 151 del citato decreto legislativo n. 490 del 1999 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, e che gli organi ministeriali competenti possono in ogni caso annullare tale autorizzazione entro i sessanta giorni successivi alla ricezione di detto provvedimento, corredata della documentazione idonea a consentire la dovuta valutazione ministeriale; Decreta: L'area comprendente la villa comunale e le zone ad est della stessa site nel comune di Atri in provincia di Teramo, cosi' come sopra delimitata, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nel medesimo decreto legislativo. La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio dell'Abruzzo provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 142 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 e dell'art. 12 della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto. Roma, 23 gennaio 2003 Il Ministro: Urbani Registrato alla Corte dei conti il 3 aprile 2003 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 1, foglio n. 259 |
|
|
|