Gazzetta n. 124 del 30 maggio 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 26 maggio 2003 |
Liquidazione coatta amministrativa della gestione denominata «Particolari e straordinarie esigenze, anche di ordine pubblico, della citta' di Palermo». |
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IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO Vista la legge 4 dicembre 1956, n. 1404, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente la soppressione e messa in liquidazione di enti di diritto pubblico e di altri enti sotto qualsiasi forma costituiti soggetti a vigilanza dello Stato e comunque interessanti la finanza pubblica; Visto l'art. 26 della legge 23 dicembre 1993, n. 559 (Disciplina della soppressione delle gestioni fuori bilancio nell'ambito delle amministrazioni dello Stato); Visto l'art. 9 della legge 15 giugno 2002, n. 112, ed in particolare il comma 1-ter, il quale dispone che il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, individua le liquidazioni gravemente deficitarie per le quali si fa luogo alla liquidazione coatta amministrativa; Considerato che la liquidazione della gestione denominata «Particolari e straordinarie esigenze, anche di ordine pubblico, della citta' di Palermo» - istituita con decreto-legge 1° febbraio 1988, n. 19, convertito, con modificazioni, in legge 28 marzo 1988, n. 99 - e' stata condotta da ultimo dal sindaco di Palermo quale commissario liquidatore il quale, alla scadenza dell'incarico (31 dicembre 2002), ha rinunciato al mandato, consegnando all'Ispettorato generale per la liquidazione degli enti disciolti le attivita' esistenti, i libri contabili, gli inventari ed il rendiconto di gestione (art. 2, citata legge n. 1404/1956); Ritenuto pertanto di assumere formalmente la liquidazione della gestione liquidatoria denominata «Particolari e straordinarie esigenze, anche di ordine pubblico, della citta' di Palermo»; Rilevato che dalla situazione patrimoniale di detta gestione liquidatoria al 31 marzo 2003 risulta che, a fronte di disponibilita' finanziarie di circa ventiquattro milioni di euro, sussistono passivita' da estinguere per oltre cinquantotto milioni di euro con un disavanzo accertato di oltre trentaquattro milioni di euro; Considerato che la situazione finanziaria, e piu' in generale quella patrimoniale, evidenzia l'impossibilita' da parte di tale gestione a soddisfare tutte le proprie obbligazioni; Rilevato che lo squilibrio fra elementi attivi e passivi del patrimonio complessivamente considerato ed in particolare lo stato gravemente deficitario richiedono l'apertura della liquidazione coatta amministrativa secondo quanto disposto dal citato art. 9, comma 1-ter, della legge n. 112/2002; Sentito il grupo di lavoro istituito con provvedimento del ragioniere generale dello Stato del 2 agosto 2002 integrato con provvedimento del 12 settembre 2002; Decreta: 1. La liquidazione della gestione denominata «Particolari e straordinarie esigenze, anche di ordine pubblico, della citta' di Palermo» e' formalmente assunta ai sensi dell'art. 5 della legge 4 dicembre 1956, n. 1404. 2. La gestione liquidatoria «Particolari e straordinarie esigenze, anche di ordine pubblico, della citta' di Palermo» e' sottoposta alla procedura della liquidazione coatta amministrativa, di cui all'art. 194 e seguenti del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e successive modificazioni. 3. Con successivo decreto si procedera' alla nomina del commissario liquidatore e del comitato di sorveglianza. 4. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio 2003 Il ragioniere generale dello Stato: Grilli |
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