Gazzetta n. 133 del 11 giugno 2003 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 22 maggio 2003
Approvazione del conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2002.

IL PRESIDENTE

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 4, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle sezioni riunite nell'adunanza del 14 dicembre 2000;
Visto il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2002, approvato con il decreto del Presidente della Corte dei conti n. 65 in data 31 dicembre 2001 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 15 del 18 gennaio 2002;
Visti lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2002 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del servizio del bilancio;
Visto il prospetto delle somme accantonate a seguito del decreto ministeriale 29 novembre 2002, emanato ai sensi del decreto-legge 6 settembre 2002, n. 194, convertito in legge 31 ottobre 2002, n. 246;
Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 29 aprile 2003, che ha espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;
Sentiti il Consiglio di presidenza nell'adunanza del 13-14 maggio 2002 e il Consiglio di amministrazione nell'adunanza del 6 maggio 2003 che hanno espresso parere favorevole;
Vista la nota del segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;
Visto l'art. 28, comma 4, del regolamento deliberato dalle sezioni riunite della Corte dei conti il 14 dicembre 2000;
Decreta:
E' approvato il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2002;
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del segretario generale, entro il 30 giugno 2003 ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 22 maggio 2003
Il presidente: Staderini
 
NOTA INFORMATIVA

Il conto finanziario dell'esercizio 2002 e' stato predisposto sulla base dello schema di bilancio approvato con decreto del Presidente della Corte del conti n. 60 del 30 novembre 2001.
Il nuovo conto finanziario - cosi' come il corrispondente bilancio di previsione, adottati dall'esercizio 2002 - delinea tre centri di responsabilita' amministrativa coincidenti con altrettante U.P.B.: il Segretariato generale, il Servizio affari generali, il Servizio risorse umane e formazione.
Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse relative al funzionamento dell'Istituto mette in risalto l'assoluta prevalenza degli oneri relativi al personale rispetto alle altre voci di spesa.
Relativamente alla parte I - Entrate - si evidenzia che il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto al capitolo 2160 (UPB 3.1.5.10) dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, prevedeva uno stanziamento iniziale di Euro 221.424.000.
Nel corso dell'esercizio sono state concesse, dallo stesso Ministero, due variazioni in aumento: la prima di Euro 5.999.930 per fronteggiare i maggiori oneri derivanti dall'applicazione del comma 4, dell'art. 50 della legge n. 388/2000 e dell'art. 2 della legge n. 27/1981 per il personale di magistratura e per l'applicazione del CCNL dei dirigenti e del personale del comparto Ministeri; la seconda di Euro 324.620 in applicazione dell'art. 6 del medesimo CCNL - biennio economico 2000/2001 - per l'assegnazione della somma al «Fondo unico di amministrazione».
Per effetto di dette variazioni lo stanziamento del «Fondo» e' risultato pari ad Euro 227.748.550.
All'importo del «Fondo per il funzionamento della Corte dei conti» (Cap. 110) e' stato quindi sommato l'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2001 (Cap. 130), determinato in Euro 21.237.745.
Al capitolo 122, di nuova istituzione, e' stato iscritto l'importo di Euro 826.330, quale posta in entrata, per il rimborso del canone di locazione dell'immobile di via Cordova, 76 in Palermo, anticipato dalla Corte, il cui onere e' a carico della Regione siciliana ai sensi dell'art. 11, comma 1, del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200.
Il capitolo 120 - Entrate eventuali e diverse - comprende entrate di diversa natura, per un importo pari ad Euro 1.700.169.
Le entrate complessivamente accertate nell'esercizio 2002 ammontano, pertanto, ad Euro 251.512.794 mentre le somme riscosse ammontano ad Euro 191.928.813 e quelle rimaste da riscuotere ad Euro 59.583.981. Queste ultime sono costituite per Euro 58.639.856 quale rimanenza dello stanziamento del capitolo 2160; da Euro 826.330 quale rimborso della Regione siciliana per l'anno 2002 e da Euro 117.795 quale somma riferita ad entrate diverse.
Relativamente alle spese, le somme impegnate ammontano ad Euro 239.238.539; le somme pagate ad Euro 204.545.231 e le somme rimaste da pagare sono pari ad Euro 34.693.308.
Le economie ammontano complessivamente ad Euro 11.584.098. A tale somma va aggiunta la integrazione di Euro 324.620 concessa in applicazione dell'art. 6 del CCNL del personale del comparto Ministeri. Per quanto riguarda, in particolare, quest'ultimo importo, va precisato che non e' stato incluso tra le previsioni definitive perche' il ritardo verificatosi nella comunicazione (del 2 gennaio, pervenuta l'8 gennaio 2003) da parte del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - Ispettorato generale per le politiche di bilancio della relativa variazione di bilancio disposta, con decreto n. 0128014 dal Ministero dell'economia e delle finanze, in favore del Fondo unico di amministrazione della Corte dei conti, ha impedito di fatto il rispetto dei tempi tecnici inderogabili stabiliti per l'utilizzazione delle entrate.
Alle economie derivanti dalla gestione di competenza vanno sommate le entrate eventuali pari ad Euro 1.700.169 e le riduzioni di impegni e residui perenti per Euro 1.700.275. Vanno, invece, detratti Euro 5.681 per partite di giro ed Euro 1.328.950, quali poste gia' iscritte in bilancio.
L'avanzo di amministrazione, pertanto, resta cosi' definitivamente determinato in Euro 13.974.530, nettamente in diminuzione rispetto a quello degli anni precedenti.
Infine, l'importo indicato nel quadro riassuntivo - parte VI - situazione amministrativa, determinato a seguito del decreto 29 novembre 2002, del Ministro dell'economia e delle finanze, deve ritenersi indisponibile a norma dello stesso provvedimento.

----> vedere tabelle da pag. 18 a pag. 49 della G.U. <----
 
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