Gazzetta n. 169 del 23 luglio 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 14 luglio 2003
Riconoscimento al sig. Mangini Alessandro di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di avvocato.

IL DIRETTORE GENERALE
della giustizia civile

Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea;
Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 di attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988, relativa ad un sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni profesionali di durata minima di tre anni;
Vista l'istanza del sig. Mangini Alessandro, nato il 19 novembre 1971 a Straubing (Germania), cittadino italiano, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 12 del sopra indicato decreto legislativo, il riconoscimento del titolo professionale di abogado, rilasciato dal Colegio de Abogados di Madrid il 15 gennaio 2002 ai fini dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di avvocato;
Considerato che ha conseguito il titolo accademico di dottore in giurisprudenza presso l'Universita' degli studi di Firenze nell'ottobre 1999;
Considerato che detto titolo e' stato altresi' omologato al titolo accademico spagnolo di licenciado en Derecho cor delibera del «Ministerio de educacion, cultura y deporte» spagnolo del 30 luglio 2001;
Viste le determinazioni della conferenza di servizi nella seduta del 15 maggio 2003;
Preso atto del parere espresso dal rappresentante del Consiglio nazionale di categoria nella seduta sopra indicata;
Visto l'art. 6, n. 2 del decreto legislativo n. 115/1992, sopra indicato;
Decreta
Art. 1.
Al sig. Mangini Alessandro, nato il 19 novembre 1971 a Straubing (Germania), cittadino italiano, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli «avvocati».
 
Art. 2.
Detto riconoscimento e' subordinato al superamento di una prova volta ad accertare, a mezzo di un colloquio, la conoscenza acquisita in materia di ordinamento e deontologia forensi.
 
Art. 3.
L'esame consiste in una prova orale da svolgersi in lingua italiana, le cui modalita' di svolgimento sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.
Roma, 14 luglio 2003
Il direttore generale: Mele
 
Allegato A
a) Il candidato, per essere ammesso a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per le prove e' data immediata notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda.
b) La commissione rilascia certificazione all'interessato dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo dgli avvocati.
 
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