Gazzetta n. 187 del 13 agosto 2003 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 luglio 2003 |
Dichiarazione dello stato di emergenza nei territori interessati dalla crisi idrica che ha determinato una situazione di notevole siccita', con pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Considerato che le eccezionali elevate temperature riscontrate nel corso dell'anno 2003 rispetto alle medie stagionali, unitamente alla mancata piovosita' tardo-primaverile, ed all'anticipazione della stagione irrigua, hanno determinato una grave crisi idrica, provocando una situazione di siccita' di particolare intensita' con conseguenti gravi ripercussioni nel settore irriguo ed in quello per la produzione di energia elettrica; Considerato inoltre che la sopradescritta situazione di crisi ha, tra l'altro, determinato, nelle regioni Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia contesti emergenziali, ancorche' limitati, per l'uso idropotabile in aree densamente abitate; Considerata, altresi', la ineludibile esigenza di garantire adeguati livelli di produzione energetica al sistema elettrico, anche con riferimento al notevole aumento dei consumi elettrici, causati dal persistere delle elevate temperature; Considerato, infine, che la predetta situazione di crisi inerisce particolarmente all'asta del fiume Po ed ai suoi principali affluenti, con ogni conseguente necessita' di intervenire con provvedimenti straordinari ed urgenti in tale ambito, ponendo in essere tutti gli interventi straordinari per il superamento di tale contesto emergenziale; Ritenuto che la descritta complessa situazione di grave calamita' impone l'adozione di iniziative improntate ad assoluta urgenza, al fine di evitare un grave pregiudizio agli interessi nazionali; Viste le richieste formulate dalle regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 31 luglio 2003; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e dell'art. 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e' dichiarato, fino al 31 ottobre 2003, lo stato di emergenza nei territori regionali interessati dalla crisi idrica che ha determinato una situazione di notevole siccita', con pericolo di grave pregiudizio agli interessi nazionali. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 luglio 2003 Il Presidente: Berlusconi |
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