IL DIRETTORE GENERALE per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico
Visto il decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507, recante norme per l'istituzione del biglietto d'ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichita', parchi e giardini monumentali dello Stato; Visto il decreto ministeriale 28 settembre 1999, n. 375, recante modifiche al decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507; Visto l'art. 100 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, concernente il testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali emanato a norma dell'art. 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 2000, n. 441, concernente il Regolamento recante norme di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali; Visto il decreto ministeriale 5 marzo 2002 concernente la costituzione del Comitato biglietti ingresso musei; Sentito il Comitato biglietti ingresso musei ex decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507, che nella riunione del 23 gennaio 2003 ha espresso parere favorevole; Vista la circolare n. 83 del 24 giugno 2003, prot. n. 38228, nota con la quale il segretario generale nel far presente che anche quest'anno l'Italia aderisce all'iniziativa delle «Giornate europee del patrimonio» adottando il tema «Frequentando il passato: luoghi, cose, segni», comunica che come di consuetudine verra' consentito il libero ingresso nelle aree archeologiche, nei musei, gallerie, monumenti e altre sedi espositive dello Stato nei giorni 27 e 28 settembre 2003; Decreta: In occasione della manifestazione culturale dedicata alle «Giornate europee del patrimonio» che anche per l'edizione 2003 si svolgera' sul tema «Frequentando il passato: luoghi, cose, segni», e' autorizzato il libero ingresso nelle sedi espositive statali di competenza della Direzione generale per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico nei giorni 27 e 28 settembre 2003. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 luglio 2003 Il direttore generale: Serio |