Gazzetta n. 213 del 13 settembre 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |
DECRETO 29 agosto 2003 |
Approvazione dello statuto del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini «Ciro» D.O.C. e conferimento dell'incarico allo svolgimento delle funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla citata denominazione di origine controllata, ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164. |
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IL DIRETTORE GENERALE per la qualita' dei prodotti agroalimentari e la tutela del consumatore
Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante la «Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini» ed in particolare gli articoli 19, 20 e 21 concernenti disposizioni sui consorzi volontari di tutela e consigli interprofessionali per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche; Visto il decreto 4 giugno 1997, n. 256, con il quale e' stato adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita' dei consorzi volontari di tutela e dei consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini; Vista la richiesta presentata dal Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Ciro' D.O.C., con sede in Ciro' Marina (Crotone), via Anna Frank n. 9, intesa ad ottenere l'approvazione del proprio statuto, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del predetto decreto n. 256/1997; Visto il parere espresso dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini sulla proposta di statuto in questione; Considerato che il citato Consorzio ha trasmesso con nota del 21 agosto 2003 il proprio statuto approvato dall'assemblea straordinaria ed adeguato alla luce delle osservazioni formulate da questo Ministero, previo parere del predetto Comitato nazionale; Considerato altresi' che il Consorzio istante ha certificato la propria rappresentativita' nell'ambito della denominazione di cui all'art. 3 del citato decreto n. 256/1997 e che la stessa, ai sensi dello stesso art. 3, comma 7, risulta superiore al limite del 20%, tale da evitare la costituzione del consiglio interprofessionale, ai sensi dell'art. 20, comma 4 della legge n. 164/1992 e sufficiente per affidare al Consorzio stesso l'incarico di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi relativi alla citata denominazione di origine controllata, nonche' di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19, comma 1, primo e secondo periodo, della citata legge n. 164/1992; Decreta: Art. 1. E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Ciro' D.O.C., con sede in Ciro' Marina (Crotone), via Anna Frank n. 9, cosi come risulta dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso Consorzio in data 17 gennaio 2003 e trasmesso a questo Ministero in data 21 agosto 2003. |
| Art. 2. Il Consorzio tutela e valorizzazione vini «Ciro» D.O.C. e' incaricato a svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi relativi alla citata denominazione di origine, nonche' di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164. |
| Art. 3. L'incarico di cui all'art. 2 del presente decreto, ai sensi dell'art. 3, comma 7, del citato decreto 4 giugno 1997, n. 256, ha validita' sino al 17 gennaio 2005 ed entro tale scadenza il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione dei vini DO e IGT procedera' alla verifica della sussistenza del requisito di rappresentativita' del Consorzio tutela e valorizzazione vini «Ciro» D.O.C. e, ove non sia raggiunta una rappresentativita' superiore al 40 per cento, il Ministero procedera' alla sospensione dell'incarico in questione. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufflciale della Repubblica italiana. Roma, 29 agosto 2003 Il direttore generale: Abate |
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