Gazzetta n. 214 del 15 settembre 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con il decreto 7 marzo 2002, e' stata conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento
Al ten. col. Luigi Lupini nato il 14 agosto 1951 ad Antibes (Francia), con la seguente motivazione: «Capo cellula G5 del comando della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito della missione "Sfor", si prodigava nelle attivita connesse al proprio incarico con straordinaria capacita' professionale, raro senso di responsabilita' e profondo spirito di sacrificio. Chiamato ad operare in un contesto particolarmente difficile e ad alto coefficiente di rischio, profondeva la sua eccezionale preparazione tecnica e l'esperienza umana acquisita nel corso di precedenti missioni umanitarie in modo pragmatico, contribuendo a creare nel settore della brigata favorevoli condizioni ambientali. La sua azione, incisiva e concreta, contribuiva in misura determinante al successo dell'intera operazione. Magnifica figura di ufficiale profondamente animato da fede nel servizio ed entusiasmo, altissimo esempio di professionalita' e di profondo attaccamento al dovere che ha dato lustro al paese, alle forze armate ed alla specialita di appartenenza». - Sarajevo, 23 marzo 1999 - 7 ottobre 1999.

Con il decreto 10 luglio 2001, e' stata conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo
Al col. Yannick Blevin nato il 23 agosto 1950 a Messac 35, con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha assolto l'incarico di capo ufficio G2 della divisione multinazionale sud-est, nell'ambito dell'operazione "Bosnia", operando con generosa dedizione e con grande perizia in un ambiente particolarmente difficile e rischioso, in particolare si e' sempre dimostrato attento e sollecito nei confronti delle unita' italiane, fornendo quindi le migliori premesse per i brillanti risultati da esse conseguiti. Grazie alla sua puntuale ed efficace azione ha contribuito in modo significativo ad aumentare il prestigio dell'Esercito italiano». - Bosnia-Erzegovina, 3 agosto 1999 - 17 gennaio 2000.

Con i decreti 7 marzo 2002, sono state conferite le seguenti ricompense:
Croce di bronzo
Al magg. Claudio Grigolini, nato il 6 giugno 1955 a Massa Carrara, con la seguente motivazione: «Ufficiale S4 del centro logistico "Folgore" inserito nella brigata multinazionale nord impegnata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor", assicurava il costante controllo di tutte le attivita' connesse al proprio incarico con straordinaria professionalita', raro senso di responsabilita' e profondo spirito di sacrificio. Operando con estrema serenita' e profondo equilibrio contribuiva a dar vita ad un'organizzazione logistica che assolveva con puntualita' ed efficacia i compiti affidati e consentiva al reparto di assicurare la regolarita' del flusso dei rifornimenti ed il ripristino delle scorte a favore delle unita' del contingente. La sua instancabile ed assidua presenza, ovunque essa si rendesse necessaria, contribuiva in misura determinante alla prontezza ed all'efficienza del servizio ed a realizzare le condizioni di supporto ottimali per le unita' impiegate sul terreno. Splendida figura di ufficiale superiore profondamente animato di fede nella missione che ha dato lustro al Paese, alla Forza armata e all'arma di appartenenza». - Sarajevo, 15 marzo 1999 - 30 settembre 1999.
Al cap. Angelo Intruglio, nato il 13 dicembre 1962 a Koln (Germania), con la seguente motivazione: «Ufficiale S4 del reparto comando e supporti tattici "Folgore" inserito nella brigata multinazionale nord impegnata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor", assicurava il costante controllo di tutte le attivita' connesse al proprio incarico con straordinaria professionalita', raro senso di responsabilita' e profondo spirito di sacrificio. La sua instancabile ed assidua presenza, ovunque essa si rendesse necessaria, contribuiva in misura determinante alla prontezza ed all'efficienza del servizio ed a realizzare le condizioni di supporto ottimali per le unita' impiegate sul terreno. Magnifica figura di ufficiale profondamente animato di fede nella missione, chiarissimo esempio di profondo senso del dovere e di elette virtu' militari, che ha dato lustro al Paese, alla Forza armata ed al corpo di appartenenza». - Sarajevo, 8 marzo 1999 - 7 ottobre 1999.
Al col. Enrico Nardi Ansano, nato il 14 settembre 1943 ad Altopascio (Lucca) con la seguente motivazione: «Vice comandante della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia-Herzegovina nel contesto dell'operazione "Sfor", si distingueva per preparazione
professionale, spirito di sacrificio e totale disponibilita'. Coadiutore a tutto campo del comandante, si proponeva quale insostituibile elemento propulsore nel campo logistico e nel settore operativo, oltre alla determinante collaborazione offerta al comandante in ogni circostanza, assumeva talvolta la direzione delle operazioni sul terreno in un clima di evidente tensione determinata dalla campagna di bombardamenti operata dalle forze nato nei confronti della ex Yugoslavia, per la sicurezza delle basi si prodigava con encomiabile senso di responsabilita' nell'adeguamento dei piani di vigilanza e difesa alle mutate esigenze, assicurando, con direttive di assoluta efficacia, la salvaguardia del personale di servizio e mantenendone elevato il livello di reattivita'. Magnifica figura di ufficiale che ha contribuito in maniera determinante al pieno successo della missione ed all'affermazione del contingente italiano nel contesto multinazionale dando lustro al Paese, alla Forza armata ed alla specialita' di appartenenza». - Sarajevo, 9 aprile 1999 - 7 ottobre 1999.
Al col. Gabriele Guidoboni nato il 18 ottobre 1943 a Ferrara con la seguente motivazione: «Capo del centro amministrativo d'intendenza del comando della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor", nell'assolvimento del proprio compito emergeva tra i migliori per professionalita', elevato senso di responsabilita' e illimitato spirito di sacrificio. Operando con estremo equilibrio, poneva in atto una organizzazione amministrativa che coniugava con rara efficacia ed aderenza il rigore della norma con la concretezza delle esigenze. In una situazione ambientale particolarmente difficile si prodigava incessantemente per garantire al personale accettabili condizioni di benessere e assicurava ai comandanti di tutti i livelli i mezzi per il conseguimento della loro missione. Magnifica figura di ufficiale profondamente animato da fede nel servizio e giovanile entusiasmo che ha dato lustro al Paese, alla Forza armata ed al corpo di appartenenza». - Sarajevo, 19 aprile 1999 - 16 agosto 1999.
Al mar. ord. Riccardo Benvenuto nato il 4 novembre 1966 a Varese con la seguente motivazione: «Sottufficiale addetto al nucleo humint della cellula "G2" del comando della brigata multinazionale nord impegnata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito del contingente "Sfor", si prodigava nell'assolvimento del proprio compito con esemplare e fervida partecipazione fornendo prestazioni straordinarie per professionalita', serietae continuita' di rendimento. Assicurava impegno costante ed incondizionato, profuso quotidianamente con innato senso del dovere e di responsabilita', nonostante le difficilissime condizioni, logistiche ed operative esistenti in teatro. Ancorche' il particolare momento operativo, caratterizzato dalla campagna di bombardamenti attuati nel territorio della ex Yugoslavia, avesse determinato un considerevole incremento nel livello di rischio cui era sottoposto il personale del nucleo, il sottufficiale operava con immutata presenza e capacita', assicurando la continuita' del flusso informativo e la costante efficienza, ai massimi livelli, alla branca a lui affidata.Fulgido esempio di sottufficiale dalle eccezionali virtu' professionali ed umane, soldato di elevata caratura, collaboratore leale e di indiscusso valore. Magnifica figura di uomo che ha contribuito ad accrescere il lustro del Paese e dell'Esercito italiano». - Sarajevo, 25 agosto 1998 - 4 ottobre 1999.
Al ten. col. Pier Angelo Viglietti nato il 29 agosto 1945 a Sondrio con la seguente motivazione: «Comandante del reparto comando e supporti tattici della brigata multinazionale nord operante in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor", si prodigava nelle attivita' connesse al proprio incarico con raro senso della responsabilita', con spiccato spirito di servizio ed encomiabile tenacia. Comandante profondo conoscitore di uomini, ha profuso senza risparmio di energie ogni attimo del suo tempo per prevenire situazioni di pericolo e per sostenere lo sforzo della propria unita'. La sua vigile, instancabile e costante presenza contribuiva in maniera determinante ad accrescere l'efficienza del reparto ed a realizzare le migliori condizioni per il supporto delle unita' impegnate sul terreno. Fulgido esempio di innata capacita' di comando, di professionalita' e di radicato senso del dovere, che ha dato lustro al Paese ed alla specialita' di appartenenza». - Sarajevo, 30 marzo 1999 - 7 ottobre 1999.
Al ten. col. Felice Scotto nato l'11 gennaio 1953 a La Spezia con la seguente motivazione: «Capo cellula G2 del comando della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor", si prodigava nelle attivita connesse al proprio incarico con straordinaria capacita', raro senso di responsabilita' e profondo spirito di sacrificio. Severamente impegnato nella difficile attivita' di ricerca informativa e' stato quotidianamente chiamato ad operare a tutela della sicurezza del dispositivo di comando e controllo della brigata, esponendosi in prima persona a possibili ritorsioni, mettendo seriamente a rischio la sua incolumita'. La sua instancabile presenza contribuiva a potenziare l'efficienza del comando ed a realizzare le migliori condizioni operative e di sicurezza per le unita impegnate sul terreno, garantendo, pur nella delicata situazione venutasi a determinare in seguito alla campagna di bombardamenti operata dalla Nato nella ex Yugoslavia, la costante ed efficace attualizzazione informatica. Magnifica figura di ufficiale, ardito ed energico, animato da fede e da giovanile entusiasmo. Chiarissimo esempio di soldato che ha dato lustro al Paese, all'Esercito italiano ed alla specialita' di appartenenza». - Sarajevo, 23 marzo 1999 - 7 ottobre 1999.
 
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