Gazzetta n. 216 del 17 settembre 2003 (vai al sommario)
COMMISSARIO GOVERNATIVO PER L'EMERGENZA IDRICA IN SARDEGNA
ORDINANZA 1 agosto 2003
Programma commissariale «Acqua Nuova - Coste Pulite» - Realizzazione e completamento di interventi emergenziali del comparto fognario-depurativo. (Ordinanza n. 362).

IL COMMISSARIO GOVERNATIVO PER L'EMERGENZA IDRICA IN SARDEGNA
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2001 con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza idrica in Sardegna fino alla data del 31 dicembre 2003, confermando, sino a tale data, i poteri commissariali attribuiti al Presidente della regione autonoma della Sardegna con le pregresse ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri medesimo;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno - Delegato per la protezione civile - n. 3196 in data 12 aprile 2002;
Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre 2002, contenente ulteriori disposizioni per fronteggiare l'emergenza idrica in Sardegna, che all'art. 3 autorizza, fra l'altro, il Presidente della regione, commissario delegato, a porre in essere le azioni necessarie per «... progettare e, compatibilmente con le risorse disponibili, realizzare sistemi per l'adeguamento qualitativo, il collettamento, l'invaso, la distribuzione e il riutilizzo delle acque reflue provenienti da depuratori, avvalendosi anche delle reti irrigue esistenti e delle strutture dei consorzi di irrigazione e di bonifica e definendo il riparto degli oneri di gestione e manutenzione»;
Visto il decreto legislativo n. 152/1999, come modificato ed integrato dal decreto legislativo n. 258/2000, che recepisce la direttiva comunitaria 91/271 concernente il trattamento delle acque reflue urbane e che, in particolare:
entro il 31 dicembre 2000, obbligava tutti i comuni con piu' di 15.000 abitanti equivalenti e, entro il 31 dicembre 2005, obbliga tutti i comuini con un numero di abitanti equivalenti compreso tra 2.000 e 15.000, ad adeguare il sistema fognario-depurativo ai nuovi limiti comunitari e nazionali previsti dalle norme su citate (articoli 27 e 31);
vieta gli scarichi sul suolo e nel sottosuolo al fine di proteggere le acque sotterranee e la qualita' dei suoli da pratiche di smaltimento delle acque reflue che spesso non sono compatibili con tale fine (articoli 29, 30);
stabilisce che gli scarichi di acque reflue urbane che confluiscono nelle reti fognarie, provenienti da agglomerati con meno di 2.000 abitanti equivalenti e recapitino in acque dolci e in acque di transizione, debbano essere sottoposti ad un trattamento appropriato in conformita' con l'allegato 5 entro il 31 dicembre 2005 (art. 31, comma 2);
auspica che i piccoli agglomerati ricorrano a tecnologie di depurazione naturale quali il lagunaggio o la fitodepurazione o tecnologie come i filtri percolatori o impianti ad ossidazione totale (all. 5, par.3).
Visto il decreto 12 giugno 2003, n. 185, recante «Regolamento per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'art. 26, comma 2 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152»;
Vista la richiesta dell'assessore della difesa dell'ambiente del 26 febbraio 2003, prot. n. 00367/Gab, di un Programma commissariale stralcio per la realizzazione di interventi urgenti del comparto fognario-depurativo;
Considerato che per la risoluzione dell'emergenza idrica in Sardegna e per far fronte ai gravi problemi di carattere igienico-sanitario e ambientale e consentire il recupero dei reflui adeguatamente depurati e il loro uso in agricoltura, si rende necessario predisporre, sia per l'immediato che per il medio periodo, un urgente programma commissariale per la realizzazione o il completamento di interventi emergenziali di primaria importanza;
Considerato che tale programma riguarda essenzialmente il comparto fognario-depurativo e che comprende i seguenti interventi:
1) «Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione per Alghero». Schema n. 33 del Piano regionale di risanamento delle acque;
2) «Adeguamento dell'impianto di depurazione del centro abitato di Dorgali e completamento dell'impianto di depurazione di Cala Gonone». Schemi numeri 216 e 217 del Piano regionale di risanamento delle acque;
3) «Completamento impianto di depurazione e riutilizzo reflui del comune di Villasimius». Schema n. 270 del Piano regionale di risanamento delle acque;
4) «Realizzazione del sistema per la raccolta e la depurazione dei reflui civili dei comuni di Barumini, Gesturi, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar, Villanovafranca, Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale di risanamento delle acque;
5) «Risanamento del Rio Cixerri - Realizzazione dei collettori fognari dei comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e relativo impianto di depurazione - I lotto, collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, opere di connessione ai fini del riutilizzo irriguo, completamento depuratore consortile - Comparti A, A1, B». Schema n. 294 del Piano regionale di risanamento delle acque;
6) «Rete fognaria con annesso impianto di fitodepurazione al servizio delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del Comune di Perfugas». Schema n. 86 del Piano regionale di risanamento delle acque;
7) «Adeguamento del progetto esecutivo del depuratore di Ardauli e realizzazione dell'impianto comprensivo del terzo trattamento». Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle acque;
8) «Adeguamento impianto di depurazione del l'abitato di Ala' dei Sardi alla normativa vigente e trattamento per recupero della acque reflue per uso irriguo e per la lotta agli incendi». Schema n. 107 del Piano regionale di risanamento delle acque.
9) «Completamento del nuovo impianto di depurazione e del relativo collettore fognario». Schema n. 20 del Piano regionale di risanamento delle acque.

DESCRIZIONE INTERVENTI

1. «Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione per Alghero». Schema n. 33 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
L'intervento consiste nella realizzazione di:
un nuovo impianto di depurazione nell'Area di sviluppo industriale (ASI) in localita' S. Marco, accanto al depuratore dell'ASI;
un collegamento con il depuratore ASI;
un collettore di trasporto dei liquami dall'attuale impianto di depurazione denominato «Mariotti» al nuovo impianto di S. Marco;
una sezione di accumulo e pretrattamento delle prime acque di pioggia attraverso la riconversione del vecchio impianto «Mariotti».
Nel nuovo impianto di S. Marco verranno realizzate le seguenti fasi di trattamento:
linea liquami: dissabbiatura, disoleatura, preaerazione e sedimentazione primaria, denitrificazione, comparto bivalente denitrificazione, aerazione, sedimentazione finale;
trattamento atto a rendere il refluo depurato idoneo all'utilizzo in agricoltura: vasca di predisinfezione gruppo di filtrazione grossolana realizzata su 6 filtri a sabbia, comparto di disinfezione a raggi UV per la portata da inviare al riutilizzo irriguo della potenzialita' di 600 mc/h;
stazione di pompaggio al sistema irriguo della Nurra.
Verra' inoltre realizzato un sistema di trattamento fanghi con digestione anaerobica.
La soluzione progettuale proposta permettera' di conseguire i seguenti risultati:
soluzione dei problemi igienico-sanitari e ambientali di un centro urbano dove sono stati stimati 80.954 abitanti equivalenti;
utilizzo dei reflui depurati e affinati nel sistema irriguo della Nurra, mediante il loro conferimento al Consorzio di Bonifica tramite una condotta esistente e ubicata nelle immediate vicinanze dell'area dove sorgera' il nuovo impianto;
scarico dei reflui adeguatamente depurati nel rio Filibertu che confluisce poi nell'area sensibile dello stagno di Calich, garantendone l'equilibrio ambientale;
possibile utilizzo dell'impianto di depurazione dell'ASI per la parte residua di depurazione;
spostamento dell'impianto di depurazione dal centro urbano di Alghero;
eliminazione dello scarico a mare delle acque non adeguatamente depurate con evidente beneficio per le aree di balneazione;
ubicazione del nuovo impianto di S. Marco in un'area che potrebbe consentirne in futuro un eventuale ampliamento per lo scarso utilizzo a fini industriali dei terreni dell'ASI;
ubicazione dell'impianto in una posizione baricentrica del territorio comunale che in futuro potrebbe permettere di razionalizzare il sistema fognario-depurativo convogliando i reflui di altri centri urbani nel nuovo impianto di S. Marco. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
L'impianto di depurazione e' stato progettato nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal decreto legislativo n. 152/1999 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonche' dei limiti piu' restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo.
Si dispone di un progetto definitivo.
Il costo dell'intervento ammonta a Euro 18.900.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Alghero.

2. «Adeguamento dell'impianto di depurazione del centro abitato di Dorgali e completamento dell'impianto di depurazione di Cala Gonone». Schema n. 216 e 217 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
Nel territorio comunale di Dorgali sono previsti due distinti schemi fognario-depurativi denominati: Dorgali centro e Cala Gonone.
Di conseguenza, l'intervento proposto e' articolato in due parti:
Dorgali centro: completamento del depuratore esistente e adeguamento alle disposizioni del decreto legislativo n. 152/1999, considerato che il recapito dei reflui avviene in area sensibile. Si provvedera' alla realizzazione di una sezione di ispessimento fanghi, al potenziamento della sezione di disinfezione e alla realizzazione del trattamento di affinamento dei reflui depurati per il loro recupero a fini irrigui da parte del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale.
L'impianto di depurazione e' in grado far fronte a 20.000 abitanti equivalenti;
Cala Gonone: completamento del depuratore esistente e adeguamento alle disposizioni del decreto legislativo n. 152/1999. Infatti, l'impianto e' insufficiente al trattamento di tutti i reflui convogliati nel periodo estivo, per cui e' necessario l'ampliamento del depuratore, con la realizzazione di una linea aggiuntiva di trattamento e il trattamento finale di affinamento per il riutilizzo. Nel periodo invernale sara' utilizzato solo l'impianto esistente.
La capacita' depurativa dovra' arrivare a 25.000 abitanti equivalenti. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Le opere sono state progettate nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal decreto legislativo n. 152/1999 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonche' dei limiti piu' restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo. Per quanto riguarda il livello di definizione della progettazione disponibile, e' stato predisposto il progetto preliminare generale che riguarda sia gli interventi nel centro abitato di Dorgali che quelli nella frazione di Cala Gonone.
Il costo dell'intervento e' di Euro 3.700.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Dorgali.

3. «Completamento impianto di depurazione e riutilizzo reflui del comune di Villasimius». Schema n. 270 del Piano regionale di risanamento acque. Intervento.
Il comune di Villasimius - area ad alto pregio ambientale e di grande valenza turistica - ha una popolazione residente pari a circa 3.000 abitanti che nel periodo estivo arriva sino a 60.000 abitanti. Il sistema fognario-depurativo al servizio dell'intero territorio comunale, comprese le urbanizzazioni sparse nel territorio (porto, lottizzazioni, alberghi, residences ecc.) consta di tre elementi fondamentali:
rete di collettori fognari e relative stazioni di sollevamento che raccolgono i reflui per convogliarli al depuratore centralizzato;
trattamento depurativo a fanghi attivi con una capacita', secondo le vigenti norme, variabile da 3000 A.E. a 30.000 A.E.;
trattamento di recupero delle acque reflue depurate e relativa rete irrigua di distribuzione, a servizio di una vasta area agricola e del verde pubblico.
Il sistema descritto presenta alcuni punti critici che, soprattutto nel periodo estivo, possono compromettere gli standard di qualita' degli scarichi.
Infatti, la ridotta disponibilita' idrica, a causa della forte diminuzione della piovosita', e la crescita sempre piu' rapida delle presenze turistiche, determina un aumento della concentrazione del carico inquinante talvolta superiore alle capacita' del ciclo depurativo esistente, mettendo a dura prova l'impianto.
Pertanto si rende necessario effettuare una serie di interventi per integrare l'esistente ciclo di trattamento delle acque reflue e consentire anche il trattamento delle acque di sentina della struttura portuale, capace di ospitare 800 posti barca.
L'intervento proposto prevede il potenziamento sia delle fasi depurative che del trattamento terziario.
In particolare si interverra' con una serie di nuove unita' di depurazione a funzionamento parallelo con le fasi esistenti: fasi preliminari, sedimentazione primaria e secondaria e sistema di ossidazione, nitro-denitro e disinfezione, finalizzata anche all'ampliamento delle aree interessate dall'irrigazione. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Attualmente e' disponibile il progetto definitivo.
Il costo complessivo delle opere e' pari a Euro 1.807.599,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Villasimius.

4. «Realizzazione del sistema per la raccolta e la depurazione dei reflui civili dei comuni di Barumini, Gesturi, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar, Villanovafranca, Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
Si tratta di un nuovo intervento che consiste nella realizzazione delle condotte fognarie dei 12 comuni indicati nel titolo per consentire di convogliare i relativi reflui, attraverso condotte extraurbane - anche queste da realizzare - in un impianto di depurazione centralizzato. A tal fine i comuni interessati hanno stipulato un Accordo di programma con l'ESAF che prevede, tra l'altro, la redazione della progettazione e della successiva realizzazione dello schema fognario depurativo.
L'intervento e' finalizzato a:
proteggere l'area sensibile denominata «Forada de S'Acqua a Santu Miali» le cui acque sono destinate all'uso idropotabile;
risolvere i problemi igienico-sanitari e ambientali di un'area dove sono stati stimati 23.000 abitanti equivalenti;
trattare i reflui in maniera tale da consentirne il riutilizzo in agricoltura. Il progetto prevede:
la realizzazione di circa 63 km di condotte fognarie, di cui 43 in caduta e 20 in pressione;
un impianto di depurazione centralizzato, nel territorio comunale di Villamar, composto dalle seguenti fasi: pretrattamenti, sedimentazione primaria, predenitrificazione, ossidazione, sedimentazione secondaria, flocculazione, sedimentazione con pacchi lamellari, filtri a sabbia, disinfezione.
La linea fanghi e' composta da un sistema con digestione anaerobica.
I reflui cosi' trattati saranno inviati ad un accumulo e conferiti tramite condotta al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
L'impianto di depurazione e' stato progettato nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal decreto legislativo n. 152/99 per quanto riguarda gli scarichi in area sensibile, nonche' dei limiti piu' restrittivi individuati dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui ad uso agricolo. Al momento e' disponibile il progetto preliminare.
L'ESAF si e', comunque, impegnato a consegnare il progetto definitivo dell'impianto di depurazione entro settembre e il progetto definitivo dei collettori entro ottobre.
Importi:
1° lotto collettori: Euro 8.088.542,61;
1° lotto depuratore: Euro 3.911.457,39.
Il costo complessivo di questo primo intervento (1° lotto collettori e depuratore) e' di Euro 12.000.000,00.
Il soggetto aggiudicatario e' l'ESAF.

5. «Risanamento del Rio Cixerri. Realizzazione dei collettori fognari dei comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e relativo impianto di depurazion e - 1° lotto, collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, opere di connessione ai fini del riutilizzo irriguo, completamento depuratore consortile - Comparti A, A1, B». Schema n. 294 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
I comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei e Domusnovas e tutti i territori limitrofi si trovano attualmente in una grave situazione di carattere igienico-sanitaria e ambientale a causa del mancato trattamento dei reflui e in una situazione di evidente violazione delle norme comunitarie e nazionali relative a tale settore.
Nello specifico, si evidenzia che:
il comune di Iglesias scarica i reflui fognari di tipo misto, senza alcun trattamento depurativo, nel Rio Spurgo, affluente di sinistra del Rio Cixerri e nel Rio Monte Figu;
i comuni di Villamassargia, Musei e Domusnovas scaricano i reflui nel Rio Cixerri dopo averli depurati in maniera insufficiente.
Tale situazione ha contribuito in modo rilevante al degrado ambientale della piana del Cixerri, ulteriormente aggravato dalle variazioni climatiche che hanno comportato una notevole diminuzione delle precipitazioni.
Per porvi rimedio, la RAS ha concesso i finanziamenti per la realizzazione delle opere fognario-depurative al servizio dell'intera area, articolati nel modo seguente:
1° lotto di importo pari a Euro 4.131.655,19 (L. 8.000.000.000), attribuito al comune di Iglesias con provvedimento di delega DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305.
Riguarda la realizzazione delle prime opere relative al depuratore consortile di Iglesias (comparto B) di importo pari a Euro 2.229.000,00 (L. 4.316.000.000) e del collettore fognario che dovrebbe convogliare i reflui della citta' allo stesso depuratore (comparto A) di importo pari a Euro 1.902.655,19 (L. 3.684.000.000).
Il collettore fognario (comparto A) non e' stato appaltato, mentre la realizzazione del primo trattamento del depuratore (comparto B) e' stata inizialmente affidata all'impresa «Degremont».
Trattandosi di appalto integrato, all'impresa spettava l'onere della redazione del progetto esecutivo che non ha ottenuto da parte del comune di Iglesias l'approvazione per cui, di comune accordo tra le parti vi e' stata la rescissione del contratto in data 24 aprile 2003.
Attualmente non risulta realizzata nessuna delle opere finanziate.
2° lotto di importo pari a Euro 11.878.508,68 (L. 23.000.000.000), attribuito all'ESAF con provvedimento di delega DG/DA del 14 dicembre 1999, n. 3503, articolato nel modo seguente:
comparto A, di importo pari a Euro 5.164.568,99 (L. 10.000.000.000), riguarda i collettori fognari che convogliano i reflui degli abitati di Villamassargia, Musei e Domusnovas al depuratore Consortile. I lavori risultano realizzati e in fase di collaudo;
comparto B, di importo pari a Euro 6.713.939,69 (L. 13.000.000.000), e' relativo al completamento dell'impianto di depurazione. I lavori sono stati consegnati all'impresa «Puttignano», che non puo' iniziare i lavori se prima non si procede all'esecuzione delle opere previste nel primo lotto.
La realizzazione delle opere descritte e' particolarmente urgente non solo per le motivazioni di carattere ambientale ed igienico-sanitario gia' illustrate, ma anche perche' consentirebbe di recuperare mc. 2.400.000 annui che potranno essere utilizzati per scopi irrigui dal Consorzio di bonifica del Cixerri.
E, quindi, necessario porre rimedio alla situazione venutasi a creare riguardo la realizzazione del 1° lotto e delle ripercussioni sulla realizzazione del 2° lotto-comparto B. Inoltre, e' opportuno tener conto che l'intervento e' inserito nell'Accordo di Programma Quadro «Risorse idriche - Opere fognario depurative» stipulato tra la Regione e lo Stato il 26 febbraio 2002, e finanziato con fondi CIPE - aree depresse e fondi della misura 1.1 del POR, periodo di programmazione 2000-2003. L'APQ e il POR prevedono, infatti, tempi stretti per la realizzazione degli interventi, pena la perdita dei finanziamenti attribuiti. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Durante gli incontri convocati dall'assessorato dell'ambiente, sia l'ESAF che il Consorzio di bonifica del Cixerri e il comune di Iglesias hanno dato la propria disponibilita' a trovare una soluzione che consenta di realizzare gli interventi urgenti e di evitare la perdita dei finanziamenti.
Da tali incontri e' emersa la seguente soluzione per l'intervento di cui al punto 4a:
1° lotto-comparto A (collettori fognari): il Consorzio di bonifica del Cixerri, in collaborazione con il comune di Iglesias, utilizzera' i fondi inizialmente destinati alla realizzazione del 1° lotto-comparti A e B che ammontano a Euro 4.131.655,19, rimodulati per la realizzazione dei seguenti interventi:
comparto A: adeguamento e aggiornamento del progetto esecutivo del collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 2.685.575,90;
comparto A1: predisposizione del nuovo progetto riguardante il collegamento tra il depuratore consortile di Iglesias e il sistema irriguo del Consorzio e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 1.446.079,30.
Il Consorzio di bonifica del Cixerri provvedera' alla realizzazione degli interventi di cui al 1° lotto comparti A e A1 previa stipula, nelle more del provvedimento di delega al Consorzio, di apposita convenzione con il comune di Iglesias e la regione, finalizzata all'assunzione delle competenze inerenti tutte le fasi di realizzazione degli interventi, in conformita' a quanto previsto all'art. 30 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, e alla definizione delle procedure necessarie per l'assegnazione al Consorzio delle risorse finanziarie gia' assegnate al comune di Iglesias con DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305;
1° lotto-comparto B (depuratore): l'ESAF provvedera' al completamento del sistema depurativo, con la realizzazione delle prime opere, utilizzando i fondi derivanti dai ribassi d'asta del 2° lotto, fondi attribuiti all'ente con provvedimento di delega DC/DA del 14 dicembre 1999, n. 3503.

6. «Rete fognaria con annesso impianto di fitodepurazione al servizio delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del comune di Perfugas». Schema n. 86 del Piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
Si tratta della realizzazione, nelle tre frazioni di Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas, dove risiedono in totale 600 persone, delle opere fognarie e degli impianti di fitodepurazione.
Tali opere sono finalizzate a risolvere i gravi problemi igienico-sanitari e ambientali che interessano tali aree in quanto, per la particolare conformazione degli strati litologici, non e' piu' possibile la dispersione dei reflui sul suolo e nel sottosuolo.
Infatti, attualmente i reflui vengono rilasciati dalle fosse Imhoff esistenti con evidente dispersione dei liquami in superficie.
L'intervento prevede:
a. rete fognaria di raccolta;
b. impianto per ecosistema filtro;
c. opere connesse (sistemazione area con barriere verdi di rispetto, ecc.).
In particolare l'impianto di cui al punto b) e' composto da una fossa Imhoff, dai vassoi fitoassorbenti a flusso orizzontale e verticale, dal laghetto di riossidazione e disinfezione biologica, da un filtro finale e dal laghetto di autocertificazione ambientale.
La fossa Imhoff e' composta da un comparto di sedimentazione e da un comparto di digestione comunicanti. Nei vassoi fitoassorbenti la filtrazione subflusso delle acque reflue avviene attraverso uno strato costituito da un substrato di spaccato di roccia neolitica con pezzatura adeguata. Lo strato superiore, costituito da terreno agrario, funge da medium rizosferico per le macrofite che assorbono sostanze nutrienti. I laghetti di riossigenazione hanno due compiti: quello di riportare la concentrazione di ossigeno a valori favorevoli alla vita acquatica e vegetale e quello di abbattere la carica batterica (disinfezione biologica). I filtri finali hanno la funzione di affinare ulteriormente la qualita' dell'effluente. Tale processo consente l'utilizzo, secondo le vigenti normative, delle acque cosi' trattate per gli usi irrigui delle vicine aziende agricole.
L'inserimento dell'intervento rientra in un progetto pilota che il Commissario governativo intende promuovere al fine di valutare l'estensione di tale sistema di depurazione anche ad altre piccole realta'.
Questo tipo di trattamento, infatti, adatto a piccole comunita', e' anche pensato con l'obiettivo di minimizzare i costi della depurazione e facilitare la gestione delle opere realizzate. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Il progetto esecutivo e' stato predisposto, su incarico dell'amministrazione comunale, nel rispetto dei limiti qualitativi previsti dal decreto legislativo n. 152/1999.
Il costo dell'intervento ammonta complessivamente a Euro 1.100.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Perfugas.

7. «Adeguamento del progetto esecutivo del depuratore di Ardauli e realizzazione dell'impianto comprensivo del terzo trattamento». Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle Acque. Intervento.
Per la realizzazione dell'impianto di depurazione, il comune di Ardauli ottenne nel 1995 dall'assessorato regionale della difesa dell'ambiente un primo finanziamento di 300.000.000 di vecchie lire e, successivamente, nel 1997 un ulteriore finanziamento di 200.000.000 di vecchie lire.
Il finanziamento regionale era giustificato dall'esigenza di evitare che il comune scaricasse i propri reflui non trattati nel lago Omodeo - che attualmente risulta classificato area sensibile - compromettendo la qualita' delle acque destinate anche agli usi potabili.
Il progetto dell'impianto, essendo stato redatto nel periodo antecedente all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 152/1999, si rivelo' inadeguato e fuori norma nel momento in cui l'amministrazione comunale decise di avviarne l'attuazione. L'amministrazione comunale intende, quindi, provvedere entro breve termine all'adeguamento del progetto esecutivo per poi realizzare un impianto in linea con le nuove disposizioni normative nazionali e comunitarie che comprenda anche il trattamento terziario.
La realizzazione di tale trattamento e' finalizzata all'uso delle acque adeguatamente trattate per le colture presenti nella zona. Infatti, nonostante la vicinanza al lago, l'approvvigionamento idrico, sia per usi civili che agricoli, del comune di Ardauli e' scarso a causa del rilevante dislivello geodetico che renderebbe piu' onerosa la realizzazione e la gestione di un impianto di sollevamento con annessa opera per l'accumulo della risorsa idrica.
La nuova sezione per il trattamento terziario permettera' l'abbattimento di fosforo e azoto e l'affinamento dell'effluente e consistera' nella realizzazione delle seguenti opere:
vasca per la post-denitrificazione biologica da circa 67 mc di volume, attrezzata con un miscelatore sommerso in grado di garantire le condizioni atossiche necessarie per abbattere i composti azotati;
vasca di riossigenazione da circa 30 mc di volume, attrezzata con una piccola soffiante centrifuga e con due diffusori d'aria per evitare problemi alla successiva fase di sedimentazione;
stazione di dosaggio di cloruro ferrico per realizzare una fase di defosfatazione simultanea direttamente nel bacino biologico;
maggior volume del reattore biologico di ossidazione nitrificazione, con conseguente incremento del sistema di aerazione per rendere piu' efficiente l'abbattimento del carico organico;
impianto di affinamento finale costituito da una stazione di filtrazione meccanica attuata mediante un tamburo rotante rivestito da una tela filtrante da 24 micron di passaggio libero, in grado di trattenere tutti i solidi sospesi che potrebbero sfuggire dalla sezione di sedimentazione finale, coadiuvata da un dosaggio di polielettrolita in apposita vasca di miscelazione rapida e maturazione;
ristrutturazione delle vecchie vasche Imhoff esistenti per trasformarle in vasche di accumulo delle acque depurate;
impianto di pompaggio costituito da due elettropompe centrifughe ad asse orizzontale in grado di alimentare la condotta di distribuzione delle acque depurate all'utilizzo finale. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Il comune di Ardauli dispone di un progetto esecutivo riguardante la realizzazione del depuratore con il primo e il secondo trattamento che, come precisato, sara' adeguato alle nuove disposizioni e che ricomprendera' anche la progettazione del terzo trattamento.
Il costo complessivo dell'intervento e' di Euro 478.676,54.
La somma di cui dispone attualmente l'amministrazione comunale e' pari a Euro 378.676,54.
Il finanziamento integrativo occorrente per l'adeguamento del progetto e la realizzazione dell'intervento e' di Euro 100.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Ardauli.

8. «Adeguamento impianto di depurazione dell'abitato di Ala' dei Sardi alla normativa vigente e trattamento per recupero della acque reflue per uso irriguo e di lotta agli incendi». Schema n. 107 del Piano regionale di risanamento acque. Intervento.
L'attuale impianto di depurazione e' in stato di degrado, con un conseguente scarso rendimento del ciclo depurativo.
Necessita, quindi, di un intervento di ristrutturazione e potenziamento per renderlo conforme alle disposizioni del decreto legislativo n. 152/99 e per consentire il riutilizzo dei reflui adeguatamente depurati per usi irrigui e per la lotta contro gli incendi.
A tal fine si prevede di intervenire sui tre comparti seguenti:
A) Linea acque:
a. Realizzazione nuovo sfioratore di piena;
b. Ridimensionamento delle Sezioni di pretrattamento;
c. Realizzazione Sezione di bilanciamento ed equalizzazione;
d. Sollevamenti al trattamento;
e. Modifica della Sezione di ossidazione attraverso l'immissione di aria dal fondo della vasca di ossidazione;
f. Adozione di un'unica sezione di Sedimentazione;
g. Adeguamento della sezione di Disinfezione finale.
B) Linea fanghi:
a. Digestione aerobica;
b. Nuova sezione Disidratazione fanghi;
c. Completo rifacimento delle linee idrauliche che collegano le sezioni con produzione di fanghi (biologiche e di sedimentazione) con la vasca di bilanciamento e la sezione di digestione, sollevamenti e linee fanghi di supero.
C) Sistema di recupero delle acque depurate.
Si procedera' al recupero di una quota delle acque depurate al secondo stadio di trattamento dopo la disinfezione finale. Cio' consentira' la disponibilita' di una riserva di impiego flessibile ed economicamente poco costosa sia per l'utenza irrigua sia per il servizio antincendio nell'area prossima all'impianto di depurazione a valle dell'abitato, ricca di essenze arboree e arbustive di pregio.
A tal fine verra' realizzato un serbatoio interrato di 123,75 m3 all'interno dell'area d'impianto presso il fabbricato di servizio in derivazione dalla condotta di scarico diretta al corpo idrico ricettore. In adiacenza sara' realizzata, lungo le due strade comunali per uno sviluppo di 1.000 m circa, una stazione di pressurizzazione per l'alimentazione della rete antincendio. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
Attualmente e' disponibile un progetto preliminare.
Il costo dell'intervento e' di Euro 295.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Ala' dei Sardi.

9. «Completamento del nuovo impianto di depurazione e del relativo collettore fognario» Schema n. 20 del piano regionale di risanamento delle acque. Intervento.
ll comune di Santu Lussurgiu non dispone attualmente di un impianto di depurazione e scarica i reflui nel rio Molineddu che si riversa nel Rio Mannu e infine nello stagno di Cabras.
L'apporto di acqua dolce allo stagno e' indispensabile a garantire l'equilibrio dell'ecosistema umido, ma contribuisce anche ad aggravarne la situazione igienico-sanitaria e ambientale.
Di conseguenza gli scarichi non depurati del comune di Santu Lussurgiu incidono negativamente sulla situazione igienico-sanitaria dello stesso comune e dei corpi ricettori, del rio Molineddu e dello stagno.
Con un finanziamento di Euro 1.032.913,80, concesso dall'Assessorato della difesa dell'ambiente (Decreto del coordinatore generale n. 2222 dell'8 settembre 1998), si e' gia' provveduto alla realizzazione delle prime opere che, pero', non consentono il funzionamento dell'impianto di depurazione.
E', quindi, indispensabile procedere con la massima urgenza al completamento dell'intervento che mettera' il comune nelle condizioni di rispettare i parametri qualitativi degli scarichi, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, e di garantire condizioni di salubrita' all'intero abitato, ai corpi ricettori e, piu' in generale, ai territori a valle. L'intervento previsto e' articolato nel modo seguente:
a) completamento del nuovo impianto di depurazione mediante:
potenziamento dei pretrattamenti;
potenziamento delle sezioni di equalizzazione della portata, predenitrificazione e sedimentazione intermedia;
realizzazione della sezione di nitrificazione a biodischi completa della vasca in cemento armato;
potenziamento della sezione di sollevameno e evacuazione del fango dal sedimentatore secondario;
completamento della sezione di rilancio della miscela aerata ricca di nitrati in uscita dal sedimentatore secondario alla vasca di predenitrificazione;
realizzazione della sezione di defosfatazione;
installazione, in uscita dal depuratore, di misuratore di portata elettromagnetico, da inserire sulla tubazione di scarico;
realizzazione della sezione di disidratazione meccanica dei fanghi tramite centrifuga;
realizzazione del piazzale di accumulo del fango disidratato;
completamento del piping e dell'impianto elettrico;
realizzare delle opere complementari (sistemazione dell'area, completamento della viabiita' interna, allaccio idrico, completamento della recinzione).
b) completamento dei due collettori fognari di collegamento dalla rete fognaria urbana all'impianto.
I reflui del centro abitato di Santu Lussurgiu convergono verso due distinti punti. La parte principale del paese confluisce nella fognatura che attualmente immette i liquami in corrispondenza del ponte sul rio Mulineddu in uscita dall'abitato. Pertanto si provvedera' a prolungare il collettore dall'ultimo pozzetto esistente fino all'impianto di depurazione. Un secondo collettore, che raccoglie i reflui della parte nord orientale del paese, e' invece in fase di realizzazione.
c) sistemazione idraulica e ambientale del rio Mulineddu. Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari
Si dispone di un progetto definitivo predisposto, su incarico dell'amministrazione comunale, nel rispetto dei limiti qualitativi stabiliti dal decreto legislativo n. 152/1999, e che prevede un costo complessivo di Euro 1.796.372,40.
Considerata l'urgenza di completare l'impianto e i collettori di adduzione dalla rete fognaria dell'abitato all'impianto stesso (interventi di cui ai punti a) e b) del paragrafo precedente), il comune ha provveduto alla predisposizione di uno stralcio funzionale esecutivo il cui costo complessivo e di Euro 1.000.000,00.
Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Santu Lussurgiu;

Ordina:
Art. 1.
Approvazione del programma commissariale per la realizzazione
e il completamento di interventi emergenziali del comparto
fognario-depurativo.
1. E' approvato il programma commissariale per la realizzazione e il completamento di interventi emergenziali del comparto fognario-depurativo, che comprende i seguenti interventi illustrati in premessa: Valori in Euro

----> Vedere tabella a pag. 49 della G.U. <----

2. Con successive ordinanze commissariali verranno disposte le fasi attuative degli interventi previsti dal programma predetto.
 
Art. 2.
Finanziamento degli interventi previsti dal programma
di cui all'art. 1
1. Per la realizzazione degli interventi di cui al precedente art. 1, e' vincolata, ai sensi dell'art. 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29 settembre 2002 ed in deroga alle procedure previste dalle pertinenti deliberazioni CIPE, l'importo di Euro 38.902.599,00 a valere sulle risorse assegnate alla regione Sardegna, con le deliberazioni CIPE n. 4/1999, n. 84/2000, n. 138/2000.
2. Per le finalita' di cui alla presente ordinanza, il predetto importo di Euro 38.902.599,00 verra' riversato nella contabilita' speciale di Tesoreria n. 1690, intestata a «Presidente della regione - Emergenza idrica», che costituira' volano di cassa per la realizzazione delle opere emergenziali.
 
Art. 3.
Nomina del sub-commissario
1. Ai sensi dell'art. 2, primo comma, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2409 del 28 giugno 1995, l'assessore della difesa dell'ambiente e' nominato sub-commissario governativo delegato per l'attuazione degli interventi previsti dalla presente ordinanza, nonche' per la gestione della contabilita' speciale di tesoreria, di cui risultera' titolare, che sara' aperta presso la sezione di Tesoreria provinciale dello Stato con sede a Cagllari.
2. La gestione della contabilita' speciale di tesoreria avverra' attraverso le strutture operative degli uffici della Presidenza.
 
Art. 4.
Prescrizioni attuative per la realizzazione degli interventi
di cui al punto 4 del programma
1. Per l'attuazione dell'intervento di cui al punto 4 della premessa si dispone la rimodulazione e la riattribuzione delle competenze nel modo seguente:
1° lotto-comparto A (collettori fognari): il Consorzio di bonifica del Cixerri, in collaborazione con il comune di Iglesias, utilizzera' i fondi inizialmente destinati alla realizzazione del 1° lotto-comparti A e B che ammontano a Euro 4.131.655,19, rimodulati per la realizzazione dei seguenti interventi:
comparto A: adeguamento e aggiornamento del progetto esecutivo del collettore fognario dal comune di Iglesias al depuratore, e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 2.685.575,90;
comparto A1: predisposizione del nuovo progetto riguardante il collegamento tra il depiu-atore consortile di Iglesias e il sistema irriguo del Consorzio e realizzazione dell'intervento. Costo complessivo pari a Euro 1.446.079,30.
Il Consorzio di bonifica del Cixerri provvedera' alla realizzazione degli interventi di cui al 1° lotto comparti A e A1 previa stipula, nelle more del provvedimento di delega al consorzio, di apposita convenzione con il comune di Iglesias e la regione, finalizzata all'assunzione delle competenze inerenti tutte le fasi di realizzazione degli interventi, in conformita' a quanto previsto all'art. 30 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, e alla definizione delle procedure necessarie per l'assegnazione al Consorzio delle risorse finanziarie gia' assegnate al comune di Iglesias con DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305.
1° lotto-comparto B (depuratore): l'ESAF provvedera' al completamento del sistema depurativo, con la realizzazione delle prime opere, utilizzando i fondi derivanti dai ribassi d'asta del 2° lotto, fondi attribuiti all'ente con provvedimento di delega DG/DA del 14 dicembre 1999, n. 3503.
2. Il Consorzio di bonifica del Cixerri e l'ESAF realizzeranno gli interventi ricorrendo alla procedura di somma urgenza.
I lavori relativi agli interventi di cui sopra, sono dichiarati, ai sensi dell'art. 1, comma 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2424 del 24 febbraio 1996, di pubblica utilita' ed indifferibilita' a tutti gli effetti di legge.
 
Art. 5.
Tempi di realizzazione degli interventi - Cronogramma
1. Le progettazioni di tutti gli interventi previsti, finalizzati all'appalto, dovranno essere obbligatoriamente concluse entro e non oltre il 15 ottobre 2003.
2. Entro e non oltre il 15 novembre 2003 dovranno essere pubblicate le procedure di gara per l'aggiudicazione delle opere.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare la presente ordinanza.
La presente ordinanza e' immediatamente esecutiva, ed e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ai sensi dell'art. 5, legge 24 febbraio 1992, n. 225, e sul Bollettino ufficiale della regione Sardegna, parte II.
Cagliari, 1° agosto 2003
Il commissario governativo: Pili
 
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