Gazzetta n. 229 del 2 ottobre 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 9 settembre 2003
Sospensione della validita' del decreto di riconoscimento delle acque minerali Ceciliana, in Palestrina e Fontepatri, in Lastra a Signa.

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
della prevenzione e della comunicazione
ex direzione generale della prevenzione
Visto il regio decreto 28 settembre 1919, n. 1924;
Visto il decreto ministeriale 20 gennaio 1927;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105;
Visto il decreto ministeriale 12 novembre 1992, n. 542, come modificato dal decreto ministeriale 31 maggio 2001;
Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339;
Considerato che a norma dell'art. 1 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, le acque minerali si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e che la loro composizione e le altre caratteristiche debbono mantenersi costanti alla sorgente nell'ambito delle variazioni naturali;
Rilevato che e' stata avviata una ricognizione, tendente tra l'altro a verificare lo stato di applicazione della normativa di settore;
Considerato che nel predetto ambito la societa' Fonte Ceciliana s.r.l. e la societa' immobiliare Soldati (risultanti agli atti della scrivente titolari della concessione, rispettivamente, delle acque minerali naturali Ceciliana e Fontepatri) sono state invitate in data 7 marzo 2003 a fornire copia del certificato della analisi chimica annuale effettuata per ogni acqua minerale;
Considerato che tale richiesta e' rimasta inevasa, anche a fronte di un successivo sollecito datato 19 maggio 2003;
Considerato che le predette societa' sono state, in data 12 giugno 2003, invitate a produrre - entro il termine perentorio di sessanta giorni dal ricevimento di apposita raccomandata a.r. - referti analitici rispondenti alla normativa vigente per ciascuna delle acque minerali naturali in narrativa, pena la sospensione del riconoscimento ministeriale della qualifica di acqua minerale dell'acqua minerale medesima;
Considerato che anche tale richiesta e' rimasta inevasa;
Rilevato che la predetta assenza di riscontri analitici completi alla sorgente non consente di ritenere assicurato il permanere delle caratteristiche proprie dell'acqua cosi' come certificato:
per l'acqua minerale naturale Ceciliana, dal decreto dell'alto commissario per l'igiene e la sanita' pubblica datato 22 giugno 1954, n. 609, e, da ultimo, dal decreto dirigenziale 16 giugno 1998, n. 3054-042, di conferma del riconoscimento;
per l'acqua minerale naturale Fontepatri, dal decreto dell'alto commissario per l'igiene e la sanita' pubblica datato 2 gennaio 1957, n. 648, e, da ultimo, dal decreto dirigenziale 18 dicembre 2000, n. 3333-206, di conferma del riconoscimento;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Decreta:
Art. 1.
1) Per le motivazioni espresse in premessa e' sospesa la validita' del riconoscimento dell'acqua minerale naturale Ceciliana, che sgorga nell'ambito dell'omonima concessione mineraria in comune di Palestrina (Roma), di cui al decreto dell'alto commissario per l'igiene e la sanita' pubblica datato 22 giugno 1954, n. 609, e, da ultimo, al decreto dirigenziale 16 giugno 1998, n. 3054-042.
2) Per le motivazioni espresse in premessa e' sospesa la validita' del riconoscimento dell'acqua minerale naturale Fontepatri, che sgorga nell'ambito della concessione mineraria Ponte a Signa in comune di Lastra a Signa (Firenze), di cui al decreto dell'alto commissario per l'igiene e la sanita' pubblica datato 2 gennaio 1957, n. 648, e, da ultimo, al decreto dirigenziale 18 dicembre 2000, n. 3333-206.
 
Art. 2.
1) La validita' del riconoscimento, per ciascuna delle acque minerali naturali di cui all'art. 1, e' ripristinata a fronte della presentazione di documentazione, conforme alla vigente normativa, idonea a dimostrare il mantenimento delle caratteristiche originarie dell'acqua minerale.
2) Il presente decreto sara' trasmesso alla ditta titolare ed inviato in copia al presidente della giunta regionale per i provvedimenti di competenza.
3) Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 9 settembre 2003
Il capo del dipartimento: Cinque
 
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