Gazzetta n. 285 del 9 dicembre 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
COMUNICATO
Comunicato di rettifica relativo al decreto 2 ottobre 2003, recante l'iscrizione della denominazione «Mela Val di Non» nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.

Il testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 240 del 15 ottobre 2003, concernente la domanda di registrazione trasmessa alla Commissione europea e il disciplinare di produzione della DOP «Mela Val di Non», registrata con reg. (CE) n. 1665 del 22 settembre 2003 non riporta fedelmente gli elementi relativi ai documenti sopra indicati, oggetto della Registrazione comunitaria.
Si provvede conseguentemente alla pubblicazione del testo definitivo.
 
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA
«MELA VA DI NON»

Art. 1.
Nome del prodotto
La denominazione di origine protetta «Mela Val di Non» e' riservata alle mele che rispondono alle condizioni e ai requisiti definiti nel presente disciplinare di produzione.

Art. 2.
Descrizione del prodotto
2.1. Le varieta' - Le mele denominate «Mela Val di Non» D.O.P. vengono prodotte utilizzando esclusivamente le seguenti varieta': Golden Delicious, Renetta Canada, Red Delicious.
2.2. Caratteristiche del prodotto.
2.2.1. Aspetto esterno - All'atto dell'immissione al consumo i frutti devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze ed odori estranei.
I frutti dovranno essere di forma:
tronco-conica oblunga per Golden Delicious e Red Delicious;
tronco-conica o appiattita per Renetta Canada.
La colorazione tipica dei frutti e':
dal verde al giallo, a volte con faccetta rosata, per Golden Delicious;
giallo-verdastra con buccia rugosa per Renetta Canada;
rossa su fondo verde per Red Delicious.
2.2.2. Caratteristiche chimiche - Il tenore zuccherino dei frutti deve rispondere ai seguenti valori minimi per le rispettive varieta':
12 °Brix per Golden Delicious;
9 °Brix per Renetta Canada;
9 °Brix per Red Delicious.
Relativamente all'acidita' i valori minimi vengono indicati rispettivamente in:
5 meq NaOH/100 g per Golden Delicious;
8 meq NaOH/l00 g per Renetta Canada;
3,5 meq NaOH/l00 g per Red Delicious.
Inoltre, alla raccolta i frutti di Golden Delicious devono presentare un valore di Indice di Thiault «Zuccheri totali (g/l) + Acidita' (g/l di acido malico) x 10» pari a 170.
2.2.3. Caratteristiche fisiche - I valori di durezza espressi in kg/cm2 non devono scendere al di sotto di:
5 per Golden Delicious;
5 per Renetta Canada;
5,5 per Red Delicious.
2.2.4. Calibro e categoria - La DOP «Mela Val di Non» e' riservata alle mele appartenenti alle categorie commerciali Extra e I. Le caratteristiche minime di calibro sono indicate in 65 mm. I requisiti qualitativi minimi richiesti relativi alle diverse varieta' e categorie, sono quelli stabiliti dalla normativa comunitaria, ai sensi del reg. (CE) 920/1989, e successive modifiche.
2.2.5. Caratteristiche organolettiche - Le pregevoli caratteristiche organolettiche delle mele denominate «Mela Val di Non» derivano dal giusto equilibrio dei parametri fisico-chimici sopra descritti. In particolare:
la Golden Delicious si distingue per la croccantezza e la succosita' della polpa e per il peculiare sapore dolce-acidulo;
la Renetta Canada assume diversa consistenza e differenti sapori a seconda dell'epoca del consumo, passando da polpa croccante e decisamente acidula fino a polpa pastosa e dolce, mantenendo comunque forti connotati di specifica peculiarita' organolettica;
la Red Delicious e' caratterizzata da una polpa piu' pastosa e presenta un gusto prevalentemente dolciastro.
Si riportano sinteticamente nella seguente tabella i parametri qualitativi per le mele denominate «Mela Val di Non», riferiti al momento del confezionamento.

=====================================================================
| | | Acidita' - | Durezza
| | Zuccheri |meq NaOH/ 100| Kg/cm2
| |°Brix (valore| g (valore | (valore
Varieta' | Colore | minimo) | minimo) | minimo) =====================================================================
|Dal verde al | | |
|giallo, a | | |
|volte con | | | Golden |faccetta | | | Delicious |rosata | 12 | 5 | 5 ---------------------------------------------------------------------
|Giallo- | | | Renetta |verdastro | | | Canada |rugginoso | 9 | 8 | 5 ---------------------------------------------------------------------
|Rosso su | | | Red Delicious|fondo verde | 9 | 3,5 | 5,5

Art. 3
Zona di produzione
La zona di produzione della D.O.P. «Mela Val di Non», corrispondente al bacino idrografico del torrente Noce ricadente nella Val di Sole e Val di Non, altrimenti chiamate Valli del Noce o Anaunia, e' situata nella provincia autonoma di Trento.
Tale zona, riferita alle relative Valli, come risulta dalla cartografia di riferimento, comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
Andalo, Amblar, Bresimo, Brez, Cagno', Caldes, Campodenno, Castelfondo, Cavareno, Cavedago, Cavizzana, Cis, Cles, Cloz, Commezzadura, Coredo, Croviana, Cunevo, Dambel, Denno, Dimaro, Don, Flavon, Fondo, Livo, Male', Malosco, Mezzana, Monclassico, Nanno, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Revo', Romallo, Romeno, Ronzone, Ruffre', Rumo, Sanzeno, Sarnonico, Sfruz, Smarano, Spormaggiore, Sporminore, Taio, Tassullo, Terres, Terzolas, Ton, Tres, Tuenno, Vermiglio, Vervo'.

Art. 4.
Elementi che comprovano l'origine
4.1. Riferimenti storici - Gli elementi che comprovano l'origine del prodotto sono costituiti da riferimenti storici che attestano la lunga tradizione frutticola di questo territorio. Questa si fa risalire a tempi molto antichi, come dimostrato anche dalla toponomastica (Male' deriva il suo nome dal latino Maletum, cioe' «posto delle mele», cosi' come Malosco), oltre che dalle autorevoli fonti storiche (Carta di Regola del 1564 della Villa di Dardine e Carta di Regola di Cles del 1641).
In una lettera del 1739 una nobile famiglia viene richiesta dell'invio a Vienna di un cesto di «pomi rosmarini», gia' allora rinomati per l'eccellente qualita' fin nella Capitale dell'Impero Asburgico.
Dall'inizio del 1800 le fonti si fanno numerose, e nella seconda meta' del secolo i frutticoltori acquisiscono una nutrita serie di riconoscimenti e premi per la qualita' della frutta portata alle esposizioni internazionali di quell'epoca.
4.2. Riferimenti culturali - Nella zona di produzione esistono numerose testimonianze pittoriche ed artistiche anche risalenti ad epoche pre-rinascimentali, che attestano l'importanza della mela nel contesto del territorio. Nutrita anche la produzione di forme poetiche dialettali dedicate alla mela ed alla produzione frutticola della valle.
4.3. Riferimenti sociali ed economici - Gli oltre 5000 produttori di «Mela Val di Non», organizzati prevalentemente nelle strutture cooperative di conservazione, lavorazione e vendita, insieme al cospicuo indotto economico derivante dalla gestione dei trasporti, degli imballaggi, della stessa lavorazione e confezionamento, costituiscono per le valli di produzione il sostanziale fondamento economico.
4.4. Rintracciabilita' - A livello di controlli per l'attestazione di provenienza della produzione D.O.P., la prova dell'origine della «Mela Val di Non» dalla zona geografica di produzione delimitata e' certificata dall'organismo di controllo di cui all'art. 7 sulla base di numerosi adempimenti cui si sottopongono i produttori interessati nell'ambito dell'intero ciclo produttivo.
I principali di tali adempimenti, che assicurano la rintracciabilita' del prodotto, in ogni segmento della filiera, cui si sottopongono i produttori e/o confezionatori sono i seguenti:
iscrizione ad un apposito elenco dei produttori di «Mela Val di Non»;
tenuta del catasto di tutti i terreni sottoposti alla coltivazione di «Mela Val di Non»;
tenuta di appositi registri di produzione e condizionamento.

Art. 5.
Metodo di ottenimento
5.1. Sistema di coltivazione - Le tecniche di coltivazione dei meleti atti a produrre la D.O.P. «Mela Val di Non» sono riconducibili a quelle tradizionali, con l'obiettivo di mantenere il giusto equilibrio vegeto-produttivo e di conseguenza ottenere produzioni di elevata qualita'.
A tal fine i sistemi di allevamento adottati sono quelli a pieno vento e a fusetto.
5.2. Densita' d'impianto - Non sono ammessi impianti superfitti, con un numero di piante superiore a 4800 piante/ha.
5.3. Gestione del terreno - Le tecniche di produzione tradizionale adottate nella zona prevedono l'inerbimento del terreno tra le file per tutta la vita produttiva dell'impianto e lo sfalcio dell'erba nei mesi primaverili-estivi. Queste pratiche rivestono particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno, attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed arricchimento della dotazione di sostanza organica. L'apporto di elementi nutritivi sotto forma minerale viene quindi a costituire una pratica integrativa di modesta quantita'.
5.4. Controllo della produzione - Il controllo del carico produttivo viene eseguito attraverso una opportuna gestione delle operazioni di potatura ed interventi di diradamento, al fine di ottenere la miglior qualita' delle produzioni. La potatura deve essere eseguita manualmente ogni anno durante il periodo invernale di riposo della pianta e deve mirare a garantire il giusto rapporto tra gemme a frutto e vigoria.
5.5. L'irrigazione - L'uso di sistemi irrigui e' pratica ritenuta indispensabile per l'ottenimento di produzioni di qualita', e viene eseguita da marzo ad ottobre secondo le necessita'.
5.6. La raccolta - La raccolta viene effettuata esclusivamente a mano e deve effettuarsi nei mesi di agosto, settembre, ottobre e prima quindicina di novembre a seconda della maturazione fisiologica delle varieta'.
5.7. Le produzioni - Le produzioni massime realizzabili non possono superare le 68 t/ha, intese come media aziendale.
5.8 Confezionamento - Le mele denominate «Mela Val di Non» devono essere confezionate in imballaggi o confezioni tali da consentire la chiara identificazione del prodotto.

Art. 6.
Elementi che comprovano il legame con l'ambiente
1. Ambiente naturale - La vocazionalita' del territorio per la produzione di mele di elevato pregio organolettico-qualitativo e' riconducibile alle esclusive matrici geologiche di tipo calcareo-dolomitico, non riscontrabili in altre aree a destinazione frutticola. Ottimali i valori della sostanza organica e dell'azoto, buoni i contenuti degli altri macroelementi nonche' degli elementi minori.
Molto favorevoli sono pure le caratteristiche climatiche di questa regione frutticola alpina, che si manifestano soprattutto negli andamenti pluviometrici e termici, tra i quali si distingue la peculiarita' delle escursioni termiche autunnali, mediamente superiori ai 16 °C, passando ad esempio da minime notturne di 2-6 °C a massime di 18-22 °C, e dell'umidita' relativa, che presenta in quel periodo valori indicativi del 75%.
Pochi gli eventi grandinigeni ed abbastanza rare le gelate primaverili che possano influire significativamente sulle produzioni.
Anche il territorio naturale, inserito in un contesto alpino caratterizzato da tipiche associazioni fioristiche e da una peculiare fauna selvatica, come descritto da botanici e da naturalisti, testimonia l'unicum ambientale e territoriale tra coltivazione e natura.
2. Ambiente umano - Congiuntamente all'ambiente naturale il fattore «uomo», con la sua secolare tradizione, ha contribuito in maniera determinante a caratterizzare il forte legame esistente tra la «Mela Val di Non» e l'area delimitata di produzione, cosi' come descritto nelle notizie storiche relative alla prova dell'origine e comprovato da una consistente bibliografia di carattere storico-culturale e scientifico.
Grazie al forte radicamento della popolazione rurale nell'area di produzione considerata, con tutta la sua tradizionale esperienza, con le sue capacita' culturali tramandate da generazione in generazione, con la continua ricerca e messa in atto di tradizionali e specifiche tecniche colturali, si sono determinate le condizioni affinche' la coltivazione della «mela» si consolidasse nel tempo, fino ad oggi, come un patrimonio storico-tradizionale e culturale di tutto il territorio, oltre che come fondamentale risorsa economica.
Oggi, infatti, ben 15.000 persone, su un totale di 35.000, dell'area frutticola considerata sono coinvolte nella filiera produttiva della mela.
Ecco perche' il ritmo della vita della popolazione dell'area e' scandito dalle fasi fenologiche di produzione della mela (in particolare della fioritura e della maturazione e raccolta) e tante feste popolari, avvenimenti culturali e convegni sono legati al frutto «mela» ed all'autentico significato che la coltura riveste in un'agricoltura integrata di montagna, sia in termini di salvaguardia del territorio e dell'ambiente naturale che della tradizione culturale.
3. Connessione fattori ambientali naturali e umani - Dalla connessione dei predetti fattori del tutto eccezionali, risulta evidente che l'ambiente naturale, climatico e umano delle vallate interessate costituiscono un unicum inscindibile.
Tale connessione ha contribuito ad ottenere un prodotto «mela» del tutto peculiare, con caratteristiche organolettiche e qualitative uniche e altamente rinomato, tant'e' che la mela proveniente dalla Val di Non gode ovunque di un'alta reputazione sia in termini socio-economici che commerciali, cosi' come risulta dimostrato dalla sua partecipazione a numerose mostre e manifestazioni a livello nazionale ed internazionale, con la conquista dei relativi premi ed attestati di benemerenza.
Tutto cio' e' dovuto al «totalizzante» coinvolgimento - culturale, lavorativo ed economico - degli abitanti della zona nel processo produttivo della «Mela Val di Non», che ha contribuito a determinare un forte legame del prodotto stesso con l'ambiente ed, in particolare, a sviluppare nel corso del tempo un profondo legame «sentimentale» tra le genti delle Valli interessate e questo frutto eccezionale.

Art. 7.
Controlli
Il controllo per l'applicazione delle disposizioni del presente disciplinare di produzione e' svolto da un organismo privato autorizzato, conformemente a quanto stabilito dall'art. 10 del regolamento CEE n. 2081 del 14 luglio 1992.

Art. 8.
Etichettatura
Sulle confezioni di vendita o sui singoli frutti dovra' apparire la dicitura D.O.P. «Mela Val di Non».
Nella designazione e' vietata l'aggiunta di qualsiasi indicazione espressamente prevista dal presente disciplinare o di indicazioni complementari che potrebbero trarre in inganno il consumatore.
 
REGOLAMENTO (CEE ) N. 2081/92 DEL CONSIGLIO DOMANDA DI REGISTRAZIONE:
Art. 5 DOP (X) - I.G.P. ( ) N° nazionale del fascicolo: 6/2001

1. Servizio competente dello Stato membro:
Nome: Ministero delle politiche agricole e forestali;
indirizzo: via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma;
tel. 06-4819968 - Fax 06-42013126. 2. Associazione richiedente:

2.1) Nome: Consorzio Melinda s.c. a r.l;
2.2) Indirizzo: via Tento, 200/9 - 38023 Cles (Trento);
2.3) Composizione: produttori/trasformatori. 3. Tipo di prodotto:

Ortofrutticoli allo stato naturale - Classe 1.6. 4. Descrizione del disciplinare: (riepilogo delle condizioni di cui all'art. 4, paragrafo 2):

4.1) Nome: Mela Val di Non.
4.2) Descrizione:
A) Le varieta' - Le mele denominate «Mela Val di Non» D.O.P. vengono prodotte utilizzando le seguenti varieta': Golden Delicious, Renetta Canada, Red Delicious.
B) Caratteristiche del prodotto:
Aspetto esterno - All'atto dell'immissione al consumo i frutti devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze ed odori estranei.
I frutti dovranno essere di forma:
tronco-conica oblunga per Golden Delicious e Red Delicious;
tronco-conica o appiattita per Renetta Canada.
La colorazione tipica dei frutti e':
dal verde al giallo, a volte con faccetta rosata, per Golden Delicious;
rossa su fondo verde per Red Delicious;
giallo-verdastra con buccia rugosa per Renetta Canada.
Caratteristiche chimiche - Il tenore zuccherino dei frutti deve rispondere ai seguenti valori minimi per le rispettive varieta':
12 °Brix per Golden Delicious;
9 °Brix per Red Delicious;
9 °Brix per Renetta Canada.
Relativamente all'acidita' i valori minimi vengono indicati rispettivamente in:
5 meq NaOH/100 g per Golden Delicious;
3,5 per Red Delicious;
8 per Renetta Canada.
Inoltre, alla raccolta i frutti di Golden Delicious devono presentare un valore minimo di Indice di Thiault «Zuccheri totali (g/l) + Acidita' (g/l di acido malico) x 10» pari a 170.
Caratteristiche fisiche - I valori di durezza espressi in kg/cm2 non devono scendere al di sotto di:
5 per Golden Delicious;
5,5 per Red Delicious;
5 per Renetta Canada.
Calibro e categoria - La DOP «Mela Val di Non» e' riservata alle mele appartenenti alle categorie commerciali Extra e I. Le caratteristiche minime di calibro sono indicate in 65 mm. I requisiti qualitativi minimi richiesti relativi alle diverse varieta' e categorie, sono quelli stabiliti dalla normativa comunitaria, ai sensi del reg. (CE) 920/1989, e successive modifiche.
Caratteristiche organolettiche - Le pregevoli caratteristiche organolettiche delle mele denominate «Mela Val di Non» derivano dal giusto equilibrio dei parametri fisico-chimici sopra descritti. In particolare:
la Golden Delicious si distingue per la croccantezza e la succosita' della polpa e per il peculiare sapore dolce-acidulo;
la Red Delicious e' caratterizzata da una polpa piu' pastosa e presenta un gusto prevalentemente dolciastro;
la Renetta Canada assume diversa consistenza e differenti sapori a seconda dell'epoca del consumo, passando da polpa croccante e decisamente acidula fino a polpa pastosa e dolce, mantenendo comunque forti connotati di specifica peculiarita' organolettica.
4.3) Zona geografica:
la zona di produzione della D.O.P. «Mela Val di Non», corrispondente al bacino idrografico del Torrente Noce ricadente nella Val di Sole e Val di Non, altrimenti chiamate Valli del Noce o Anaunia, e' situata nella provincia autonoma di Trento.
Tale zona, riferita alle relative Valli, come risulta dalla cartografia di riferimento, comprende l'intero territorio dei seguenti comuni: Andalo, Amblar, Bresimo, Brez, Cagno', Caldes, Campodenno, Castelfondo, Cavareno, Cavedago, Cavizzana, Cis, Cles, Cloz, Commezzadura, Coredo Croviana, Cunevo, Dambel, Denno, Dimaro, Don, Flavon, Fondo, Livo, Male', Malosco, Mezzana, Monclassico, Nanno, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Revo', Romallo, Romeno, Ronzone, Ruffre', Rumo, Sanzeno, Sarnonico, Sfruz, Smarano, Spormaggiore, Spominore, Taio, Tassullo, Terres, Terzolas, Ton, Tres, Tuenno, Vermiglio, Vervo'.
4.4) Prova dell'origine:
Riferimenti storici - Gli elementi che comprovano l'origine del prodotto sono costituiti da riferimenti storici che attestano la lunga tradizione frutticola di questo territorio. Questa si fa risalire a tempi molto antichi, come dimostrato anche dalla toponomastica (Male' deriva il suo nome dal latino Maletum, cioe' «posto delle mele», cosi' come Malosco), oltre che dalle autorevoli fonti storiche (Carta di Regola del 1564 della Villa di Dardine e Carta di Regola di Cles del 1641).
In una lettera del 1739 una nobile famiglia viene richiesta dell'invio a Vienna di un cesto di «pomi rosmarini», gia' allora rinomati per l'eccellente qualita' fin nella capitale dell'Impero Asburgico.
Dall'inizio del 1800 le fonti si fanno numerose, e nella seconda meta' del secolo i frutticoltori acquisiscono una nutrita serie di riconoscimenti e premi per la qualita' della frutta portata alle esposizioni internazionali di quell'epoca.
Riferimenti culturali - Nella zona di produzione esistono numerose testimonianze pittoriche ed artistiche anche risalenti ad epoche pre-rinascimentali, che attestano l'importanza della mela nel contesto del territorio. Nutrita anche la produzione di forme poetiche dialettali dedicate alla mela ed alla produzione frutticola della valle.
Riferimenti sociali ed economici - Gli oltre 5000 produttori di «Mela Val di Non», organizzati prevalentemente nelle strutture cooperative di conservazione, lavorazione e vendita, insieme al cospicuo indotto economico derivante dalla gestione dei trasporti, degli imballaggi, della stessa lavorazione e confezionamento, costituiscono per le valli di produzione il sostanziale fondamento economico.
Rintracciabilita' - A livello di controlli per l'attestazione di provenienza della produzione D.O.P., la prova dell'origine della «Mela Val di Non» dalla zona geografica di produzione delimitata e' certificata dall'organismo di controllo di cui all'art. 7 sulla base di numerosi adempimenti cui si sottopongono i produttori interessati nell'ambito dell'intero ciclo produttivo.
I principali di tali adempimenti, che assicurano la rintracciabilita' del prodotto, in ogni segmento della filiera, cui si sottopongono i produttori e/o confezionatori sono i seguenti:
iscrizione ad un apposito elenco dei produttori di «Mela Val di Non»;
tenuta del catasto di tutti i terreni sottoposti alla coltivazione di «Mela Val di Non»;
tenuta di appositi registri di produzione e condizionamento.
4.5) Metodo dell'ottenimento:
Sistema di coltivazione - Le tecniche di coltivazione dei meleti atti a produrre la D.O.P. «Mela Val di Non» sono riconducibili a quelle tradizionali, con l'obiettivo di mantenere il giusto equilibrio vegeto-produttivo e di conseguenza ottenere produzioni di elevata qualita'. A tal fine i sistemi di allevamento adottati sono quelli a pieno vento e a fusetto.
Densita' d'impianto - Non sono ammessi impianti superfitti, con un numero di piante superiore a 4800 piante/ha.
Gestione del terreno - Le tecniche di produzione tradizionale adottate nella zona prevedono l'inerbimento del terreno tra le file per tutta la vita produttiva dell'impianto e lo sfalcio dell'erba nei mesi primaverili-estivi. Queste pratiche rivestono particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno, attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed arricchimento della dotazione di sostanza organica. L'apporto di elementi nutritivi sotto forma minerale viene quindi a costituire una pratica integrativa di modesta quantita'.
Controllo della produzione - Il controllo del carico produttivo viene eseguito attraverso una opportuna gestione delle operazioni di potatura ed interventi di diradamento, al fine di ottenere la miglior qualita' delle produzioni. La potatura deve essere eseguita manualmente ogni anno durante il periodo invernale di riposo della pianta e deve mirare a garantire il giusto rapporto tra gemme a frutto e vigoria.
L'irrigazione - L'uso di sistemi irrigui e' pratica ritenuta indispensabile per l'ottenimento di produzioni di qualita', e viene eseguita da marzo ad ottobre secondo le necessita'.
La raccolta - La raccolta viene effettuata esclusivamente a mano e deve effettuarsi nei mesi di agosto, settembre, ottobre e prima quindicina di novembre a seconda della maturazione fisiologica delle varieta'.
Le produzioni - Le produzioni massime realizzabili non possono superare le 68 t/ha.
Confezionamento - Le mele denominate «Mela Val di Non» devono essere confezionate in imballaggi o confezioni tali da consentire la chiara identificazione del prodotto.
4.6) Legame: ambiente naturale:
terreni: la coltivazione della «Mela Val di Non» viene realizzata in un territorio altamente vocato alla produzione di mele di elevato pregio organolettico-qualitativo. Tale ambiente e' caratterizzato da terreni originati da formazioni rocciose di matrice «dolomitica» che costituiscono di per se' un elemento di unicita'. Si segnala come peculiarita' di tali terreni la eccezionale dotazione in magnesio scambiabile, che si attesta su valori spesso piu' che doppi rispetto a dotazioni ritenute normali in altre aree a destinazione frutticola.
Ottimali i valori della sostanza organica, compresa tra il 4 ed il 6%, e dell'azoto, buoni i contenuti degli altri macroelementi nonche' degli elementi minori.
Clima: l'estremamente favorevole esposizione «Sud - Sud Est» della zona frutticola e' accompagnata da un clima di tipo da temperato-oceanico a continentale-alpino, fortemente mitigato dalla particolare formazione tettonica a larga conca glaciale.
Si segnala che la modesta piovosita' naturale del sito (mediamente 5-7 giorni piovosi per ogni mese) puo' portare ad avere fino a quasi trecento giorni di sole nell'arco dell'anno. L'assenza assoluta di nebbie e foschie in ogni stagione, in relazione alla bassa umidita' dell'aria, determina una elevata limpidezza dell'atmosfera, che consente di usufruire interamente del beneficio della forte insolazione nei processi di biosintesi degli zuccheri e nella totale espressione del «bouquet» di aromi, fattori che caratterizzano le mele prodotte in questa peculiare area frutticola.
L'aria tersa e' favorita anche, nelle ore piu' calde del giorno, dal regolare alzarsi, nella tarda mattinata, di una brezza proveniente da Sud (chiamata «Ora del Garda»), determinata dai movimenti delle masse d'aria originate dall'esteso bacino lacustre del Benaco, il piu' grande lago italiano.
In tutta l'area di produzione anche la «qualita» dell'aria e' soggetta a continuo monitoraggio da parte dell'APPA, che puo' certificare l'assenza di inquinamento atmosferico urbano nell'intera area di produzione della «Mela Val di Non».
Le temperature fresche della primavera, nelle prime fasi dello sviluppo dei frutticini, condizionano inoltre favorevolmente la presenza di gibberelline naturali nella pianta, che comportano una efficace moltiplicazione cellulare, dando origine a frutti particolarmente croccanti, e ad un naturale allungamento dei frutti, che, nelle Delicious, si presentano con una tipica silouette tronco-conica.
Le razionali somministrazioni irrigue, che impediscono il verificarsi di stress di accrescimento e che consentono un equilibrato sviluppo della polpa e dell'epidermide, fanno si' che i frutti crescano armoniosamente durante tutta l'estate, con una buccia che, nelle Delicious, si presenta particolarmente liscia, priva di difetti legati alla presenza di rugginosita'.
In aggiunta a cio' il clima alpino (giorni caldi/notti fredde) permette anche di ottenere un favorevolissimo bilancio tra l'interessante quantita' di fotosintati elaborati durante il giorno rispetto alla modesta perdita di zuccheri che normalmente avviene durante la notte. Il bilancio risulta molto in attivo in quanto le perdite di zuccheri dovute alla respirazione notturna, direttamente proporzionali alle temperature registrate nelle ore di buio, vengono fortemente limitate proprio dal clima particolarmente fresco anche delle notti estive.
Un ulteriore ruolo fondamentale viene assunto dalle notti serene, che costituiscono quasi una regola, e che generano sui frutti in accrescimento ed in maturazione un velo di rugiada mattutina che, evaporando con i primi raggi del sole, sottrae calore al frutto determinando una pregevole reazione della sua epidermide, che si colora di una faccetta rosata presente tanto nella Golden Delicious che nella Renetta del Canada, o che si manifesta con il rosso vivace e brillante della Red Delicious.
Anche il territorio naturalistico, inserito in un contesto alpino caratterizzato da tipiche associazioni floristiche e da una peculiare fauna selvatica, come descritto da botanici e da naturalisti, testimonia l'unicum ambientale e territoriale tra coltivazione e natura.

Ambiente umano.
Congiuntamente all'ambiente naturale il fattore «uomo», con la sua secolare tradizione, ha contribuito in maniera determinante a caratterizzare il forte legame esistente tra la «Mela Val di Non» e l'area delimitata di produzione, cosi' come descritto nelle notizie storiche relative alla prova dell'origine e comprovato da una consistente bibliografia di carattere storico-culturale e scientifico.
Grazie al forte radicamento della popolazione rurale nell'area di produzione considerata, con tutta la sua tradizionale esperienza, con le sue capacita' culturali tramandate da generazione in generazione, con la continua ricerca e messa in atto di tradizionali e specifiche tecniche colturali, si sono determinate le condizioni affinche' la coltivazione della «mela» si consolidasse nel tempo, fino ad oggi, come un patrimonio storico-tradizionale e culturale di tutto il territorio, oltre che come fondamentale risorsa economica.
Oggi, infatti, ben 15.000 persone, su un totale di 35.000, dell'area frutticola considerata sono coinvolte nella filiera produttiva della mela.
Ecco perche' il ritmo della vita della popolazione dell'area e' scandito dalle fasi tecnologiche di produzione della mela (in particolare della fioritura e della maturazione e raccolta) e tante feste popolari, avvenimenti culturali e convegni sono legati al frutto «mela» ed all'autentico significato che la coltura riveste in un agricoltura integrata di montagna, sia in termini di salvaguardia del territorio e dell'ambiente naturale che della tradizione culturale.

Connessione fattori ambientali naturali e umani.
Dalla connessione dei predetti fattori del tutto eccezionali, risulta evidente che l'ambiente naturale, climatico e umano delle vallate interessate costituiscono un unicum inscindibile.
Tale connessione ha contribuito ad ottenere un prodotto «mela» del tutto peculiare, con caratteristiche organolettiche e qualitative uniche e altamente rinomato ed apprezzato, tant'e' che la mela proveniente dalla Val di Non gode ovunque di un'alta reputazione sia in termini socio-economici che commerciali.
Infatti dalle rilevazioni ufficiali si evince che la mela proveniente dalla Val di Non costituisce una categoria a se stante, indicata come tale gia' negli scorsi decenni.
Va altresi' messo in evidenza che, a parita' di calibro e colore, cioe' per la medesima categoria commerciale, la «Mela Val di Non» quota mediamente e costantemente, rispetto alle mele di altre provenienze, prezzi superiori del 20-25%, raggiungendo anche valori piu' elevati, nell'ordine del 40-45%.
Si sottolinea inoltre che il prezzo costantemente superiore, abbinato alla specifica provenienza, si rileva per tutte e tre le varieta' di mele per le quali e' stata richiesta la protezione con la D.O.P. «Mela Val di Non», cioe' per le varieta' Golden Delicious, Renetta del Canada e Red Delicious.
Anche la variabilita' che si accompagna per natura al prodotto, e che si osserva nella oggettiva ampiezza dei risultati analitici descrittivi della qualita' dei frutti della «Mela Val di Non», viene comunque caratterizzata da un superiore profilo qualitativo medio, riconosciuto, di fatto, dal consumatore, disposto a sostenere un costo decisamente piu' elevato per le mele provenienti dalla zona di produzione in questione.
Oltre che ad essere apprezzata dal consumatore per le sue peculiari caratteristiche qualitative legate all'ambiente, la Mela della Val di Non gode ovunque di un'alta rinomanza, cosi' come risulta dimostrato dalla sua partecipazione a numerose mostre e manifestazioni a livello nazionale ed internazionale, con la conquista dei relativi premi ed attestati di benemerenza.
In sintesi, tali risultati sono dovuti al «totalizzante» coinvolgimento - culturale, lavorativo ed economico - degli abitanti della zona nel processo produttivo della «Mela Val di Non», che hanno contribuito a determinare un forte legame del prodotto stesso con l'ambiente ed, in particolare, a sviluppare nel corso del tempo un profondo legame «sentimentale» fra le genti delle Valli interessate e questo frutto eccezionale.
4.7) Struttura di controllo:
Nome: CSQA;
Indirizzo: via San Gaetano, 74 - 36016 Thiene (Vicenza).
4.8) Etichettatura:
Sulle confezioni di vendita o sui singoli frutti dovra' apparire la dicitura D.O.P. «Mela Val di Non».
Nella designazione e' vietata l'aggiunta di qualsiasi indicazione di origine non espressamente prevista dal presente disciplinare o di indicazioni complementari che potrebbero trarre in inganno il consumatore.
4.9) Condizioni nazionali:

Parte riservata alla commissione
N° CE:
Data di ricevimento del fascicolo integrale:
 
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