Gazzetta n. 108 del 10 maggio 2004 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
COMUNICATO
Modalita' e termini per la presentazione di proposte progettuali da finanziare nell'ambito della seconda fase di attuazione dell'Iniziativa comunitaria EQUAL. (Avviso n. 2/04)

Fanno parte integrante e sostanziale del presente Avviso i documenti di seguito elencati, disponibili sul sito internet www.equalitalia.it e presso gli uffici indicati al paragrafo 11:

- la domanda di ammissione (allegata altresi' al presente Avviso); - il Formulario di candidatura; - la Guida alla compilazione del Formulario; - il documento "Ambiti d'intervento e possibili campi d'azione".

Il presente Avviso fa riferimento diretto alle seguenti fonti normative:

- il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21.6.99 recante
disposizioni generali sui Fondi strutturali; - il Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 12.7.99 relativo al Fondo sociale europeo; - il Regolamento (CE) n. 1159/2000 relativo alle azioni informative e
pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi
strutturali; - il Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001
recante modalita' di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999
del Consiglio per quanto riguarda i sistemi di gestione e di
controllo dei contributi concessi nell'ambito dei Fondi strutturali
e le modifiche apportate dal Regolamento (CE) n. 2355/2002; - il Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004
che modifica il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni
di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per
quanto riguarda l'ammissibilita' delle spese concernenti le
operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il
Regolamento (CE) n. 1145/2003; - la Comunicazione della Commissione europea n. C(2000) 853 del
14.4.2000 che stabilisce gli orientamenti dell'Iniziativa
Comunitaria EQUAL, relativa alla cooperazione transnazionale per
promuovere nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e alle
disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro; - la Comunicazione della Commissione europea n. C(2003) 840 del
30.12.2003 che definisce gli orientamenti per la seconda fase
dell'Iniziativa Comunitaria EQUAL, relativa alla cooperazione
transnazionale per promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le
forme di discriminazioni e di disparita' connesse al mercato del
lavoro; - la Decisione della Commissione C(2001) 43 del 26.03.01 recante
approvazione del programma di iniziativa comunitaria per la lotta
contro le discriminazioni e le disuguaglianze in relazione al
mercato del lavoro (EQUAL) in Italia; - il Documento Unico di Programmazione, approvato dal Comitato di
Sorveglianza nella riunione del 12 marzo 2004 ed inviato alla
Commissione europea per l'approvazione definitiva; - la Deliberazione n. 67 del 22 giugno 2000 del CIPE ("Definizione
delle aliquote di cofinanziamento pubblico nazionale per i
programmi di iniziativa comunitaria EQUAL, INTERREG III, LEADER + e
URBAN II, relativi al periodo 2000-2006").

1. OBIETTIVO DELL'INIZIATIVA EQUAL E MISURE DI ATTUAZIONE

1.1 Contesto e obiettivo dell'Iniziativa

L'Iniziativa Comunitaria EQUAL si inserisce nell'ambito della strategia europea di lotta a tutte le forme di discriminazione all'interno del mercato del lavoro. In quanto Iniziativa Comunitaria, differisce dai programmi ordinariamente finanziati dal Fondo sociale europeo (FSE), per le sue connaturate caratteristiche innovative. EQUAL infatti, rappresenta un laboratorio di sviluppo di nuovi strumenti, metodologie e approcci contro le molteplici disuguaglianze registrate nel mercato del lavoro, progettati in contesti di networking territoriale e/o tematico e sostenuti dalla cooperazione transnazionale. Di conseguenza rappresenta uno degli strumenti chiave della programmazione europea e nazionale per la realizzazione di una societa' realmente inclusiva.
In sinergia con le linee guida della rinnovata Strategia Europea per l'Occupazione (1) (SEO), EQUAL intende "promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le forme di discriminazione e di disparita' connesse al mercato del lavoro", operando in particolare lungo tre direttrici di intervento:

- l'integrazione stabile tra politiche del lavoro e politiche
sociali; - lo sviluppo di una societa' della conoscenza non discriminatoria; - lo sviluppo locale, sociale ed occupazionale.

In tale ottica EQUAL, in quanto iniziativa che sperimenta sinergie tra le politiche attive del lavoro e l'integrazione di gruppi bersaglio a diverso livello di svantaggio sociale, fornisce un contributo di innovazione ai Piani Nazionali per l'Occupazione, nel quadro delle linee guida definite dal Piano Nazionale per l'Inclusione.
In particolare, le proposte di EQUAL saranno principalmente a beneficio di coloro che sono vittime delle principali forme di discriminazione (basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l'handicap, l'eta' o l'orientamento sessuale) e di disuguaglianza nel mercato del lavoro, con particolare riferimento a gruppi bersaglio specifici quali i Rom e le vittime di tratta di esseri umani.

1.2 Assi e Misure a livello nazionale

L'Iniziativa riproduce la struttura originaria della Strategia Europea per l'Occupazione (SEO) definita dal Consiglio europeo straordinario di Lussemburgo del novembre 1997 e pertanto si articola in quattro Assi (linee di finanziamento):

ASSE 1: OCCUPABILITA'; ASSE 2: IMPRENDITORIALITA'; ASSE 3: ADATTABILITA'; ASSE 4: PARI OPPORTUNITA'.

Un quinto Asse, invece, contempla azioni destinate esclusivamente ai richiedenti asilo:

ASSE 5: RICHIEDENTI ASILO.

Con riferimento ai settori tematici descritti nella Comunicazione C(2003) 840 che definisce gli orientamenti della seconda fase di EQUAL (par. 4.1) nonche' alle indicazioni della Commissione europea in materia di richiedenti asilo (par. 4.2), le scelte operate a livello nazionale prevedono l'attivazione dei seguenti Temi e correlate Misure:

==================================================================== Occupabilita' Tema A: Facilitare l'accesso e il rientro nel mercato
del lavoro per coloro che hanno difficolta'
ad integrarsi o ad essere reintegrati nel
mercato che deve essere aperto a tutti. Misura 1.1: Creare le condizioni per l'inserimento lavo-
rativo dei soggetti piu' deboli sul mercato
del lavoro.

Tema B: Lottare contro il razzismo e la xenofobia in
rapporto al mercato del lavoro. Misura 1.2: Prevenire l'insorgere di fenomeni di razzismo
e xenofobia. ====================================================================

==================================================================== Imprenditorialita' Tema D: Rafforzare l'economia sociale, in particolare
i servizi di interesse pubblico, concentran-
dosi sul miglioramento della qualita' dei po-
sti di lavoro. Misura 2.2: Rafforzare l'economia sociale nelle direzioni
della sostenibilita' e della qualita' delle
imprese e dei servizi. ====================================================================

==================================================================== Adattabilita' Tema E: Promuovere l'apprendimento lungo tutto l'arco
della vita e le pratiche di lavoro orientate
all'inserimento che favoriscono l'assunzione
e il mantenimento in situazione di occupazio-
ne di coloro che sono vittime di discrimina-
zione e disparita' in relazione al mercato
del lavoro. Misura 3.1: Utilizzare la leva dell'apprendimento per
combattere le discriminazioni e le disugua-
glianze di trattamento nel mercato del lavoro. ====================================================================

==================================================================== Pari Opportunita' Tema H. Ridurre il divario tra i generi e sostenere
la desegregazione professionale. Misura 4.2: Contrastare i meccanismi di segregazione ver-
ticale, orizzontale e promuovere nuove poli-
tiche dei tempi. ====================================================================

==================================================================== Richiedenti asilo Tema I: Sostenere l'integrazione sociale e professio-
nale dei Richiedenti asilo. Misura 5.1: Migliorare la qualita' dell'accoglienza e
promuovere nuovi approcci formativi per i
richiedenti asilo. ====================================================================

Gli ambiti di intervento relativi alle azioni finanziabili a titolo delle suddette Misure sono illustrati nel Documento Unico di Programmazione (DOCUP) dell'Iniziativa. I possibili campi d'azione sono riportati nel documento "Ambiti d'intervento e possibili campi d'azione", che e' parte integrante del presente Avviso.
Fermo restando che il quadro tematico di riferimento generale e' quello delineato nel DOCUP, gli interventi realizzati a livello geografico (secondo le indicazioni del paragrafo 2.1.1) dovranno assicurare la migliore coerenza con le priorita' regionali riportate nel DOCUP medesimo (Cap. III, par. 3.6).
In base alle indicazioni della Comunicazione C(2003) 840 che definisce gli orientamenti della seconda fase di EQUAL, rappresentano priorita' trasversali agli Assi e innovative rispetto al primo Avviso:

- la sperimentazione nei settori della disoccupazione, della qualita'
del lavoro e della creazione diretta dei posti di lavoro (2); - l'inserimento all'interno delle Misure esistenti di problematiche
di integrazione sociale "emergenti"; nello specifico con la
previsione di azioni dirette a gruppi bersaglio specifici, quali i
Rom (3) e le vittime di tratta di esseri umani (4), nelle diverse
Misure.

2. SOGGETTI ATTUATORI DELL'INIZIATIVA

2.1 Partnership di Sviluppo

I soggetti attuatori di EQUAL sono partnership strategiche, definite partnership di sviluppo, appositamente costituite da una pluralita' di organismi, con competenze ed esperienze diversificate, per elaborare e realizzare azioni integrate nell'ambito degli Assi e delle Misure contemplate dall'Iniziativa.
Le partnership di sviluppo (PS) sono strutturate formalmente ed i soggetti che le compongono agiscono in un'ottica di cooperazione attiva sin dalle fasi iniziali della progettazione, prestando una particolare attenzione alla definizione congiunta di obiettivi comuni, ruoli e responsabilita'.
La composizione del partenariato sara' oggetto di esame durante la valutazione delle candidature presentate; in tale sede si valorizzera' non tanto la numerosita' dei partner, quanto la coerenza della compagine rispetto al progetto. Il partner della PS si configura a partire da un piano di attivita' dettagliato e dal relativo budget che gli viene assegnato per la realizzazione dei compiti specifici riferiti all'attuazione dell'intervento. Il budget allocato per ogni singolo partner non puo' essere inferiore a 25.000,00 euro da utilizzare per la realizzazione del programma di lavoro. Nel corso della prima fase di attuazione dell'Iniziativa sono emerse, infatti, difficolta' collegate alla gestione ed all'attuazione dei progetti a causa del sovradimensionamento delle partnership, spesso dovuto ad una errata interpretazione del ruolo dei partner. Gli organismi interessati a condividere l'esperienza progettuale in termini di ricadute e sostenibilita' dei risultati costituiscono di fatto una rete e non debbono aderire formalmente alla PS, in particolare quando risulti possibile sostenere le attivita' progettuali senza un coinvolgimento operativo che comporta, tra l'altro, l'assunzione di oneri e responsabilita' derivanti dalla sottoscrizione dell'accordo di partenariato. La PS si distingue pertanto dalla rete che invece comprende una compagine allargata che condivide l'esperienza progettuale in termini di ricaduta e di sostenibilita' dei risultati ma non gestisce risorse finanziarie. Il coinvolgimento dei soggetti della rete dovra' essere espressamente prevista da apposito protocollo.
Possono partecipare alla costituzione di una o piu' PS ed alle successive attivita', tutti gli enti, gli organismi e le istituzioni, pubbliche e private, che operano nei settori tematici oggetto dell'Iniziativa, come di seguito riportato a titolo esemplificativo:

- amministrazioni pubbliche (ad eccezione di quelle successivamente
segnalate nel presente paragrafo); - parti datoriali e sindacali ed altre associazioni di categoria; - associazioni, enti di volontariato, cooperative sociali, reti
cooperative; - imprese profit, imprese sociali e imprese non profit, consorzi di
imprese; - istituti di credito e fondazioni; - organismi di istruzione e formazione ed enti di ricerca; - organizzazioni internazionali e non governative; - strutture che svolgono servizi sociali, sanitari ed assistenziali; - strutture pubbliche e private autorizzate ad operare nel mercato
del lavoro e agenzie per il lavoro di cui al D.lgs. n. 276/2003.

Le Amministrazioni centrali dello Stato, le Regioni e le Province Autonome non possono partecipare ad alcuna PS, sia settoriale che geografica. Eventuali accordi comunque risultanti dal dossier di candidatura verranno considerati nulli ad ogni effetto. Le predette Amministrazioni peraltro, dopo la conclusione dell'Azione 1 ed in ogni caso in posizione esterna alla PS, possono svolgere attivita' di supporto ed accompagnamento in favore delle partnership ammesse all'Azione 2.
Al fine di rendere possibile le azioni in favore della popolazione carceraria e dei soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi delle liberta personali, in via d'eccezione, e' ammessa la partecipazione del Ministero della Giustizia alle PS, sin dalla fase di progettazione iniziale finalizzata all'ammissione all'Azione 1.
Alla seconda fase dell'Iniziativa possono partecipare le PS gia' finanziate nel corso della prima fase, le quali, tuttavia, devono costituirsi nuovamente secondo le modalita' del presente Avviso.

2.1.1 Tipologie di partnership di sviluppo

Le PS possono essere costituite su base geografica o settoriale.
La PS geografica riunisce i soggetti interessati su una base territoriale relativamente limitata. La dimensione dell'area geografica nella quale si realizza l'intervento non puo' eccedere, di norma, l'ambito subregionale ed in ogni caso deve essere accessibile anche alle piccole organizzazioni, favorendo il coinvolgimento di tutti i partner nei processi decisionali all'interno della PS.
La PS settoriale si caratterizza come tale perche' interviene in un determinato settore economico, senza riferimenti geografici predefiniti; rientrano nella categoria "settoriale" anche le azioni focalizzate su un tema di particolare rilevanza nell'ambito della lotta alla discriminazione, all'esclusione ed alla diseguaglianza nel mercato del lavoro ed eventualmente gli interventi a favore di gruppi specifici tra quelli che subiscono discriminazioni o diseguaglianze rispetto al mercato del lavoro.
Gli interventi riconducibili alla Misura 1.2 - "Prevenire l'insorgere di fenomeni di razzismo e xenofobia" ed alla Misura 5.1 - "Migliorare la qualita' dell'accoglienza e promuovere nuovi approcci formativi per i richiedenti asilo", potranno essere proposti soltanto dalle PS settoriali, mentre concorrono a tutte le altre Misure sia le PS geografiche, sia quelle settoriali, nei limiti delle disponibilita' finanziarie riportate nell'allegata tabella finanziaria (allegato n. 1).

3. CARATTERISTICHE DELL'INIZIATIVA COMUNITARIA EQUAL

3.1 Caratteristiche dell'Iniziativa Comunitaria EQUAL

Gli interventi EQUAL dovranno essere coerenti con i seguenti quattro elementi distintivi dell'Iniziativa:

- innovativita'; - partecipazione attiva; - transnazionalita'; - mainstreaming.

La presenza di questi elementi nella proposta progettuale sara' oggetto di valutazione.

3.1.1 Innovativita'

Il contributo innovativo della strategia progettuale, relativamente alle tematiche affrontate, si esprime in termini di strumenti, metodologie, contesto, obiettivi, dispositivi e prodotti in grado di incidere sulle politiche occupazionali a livello locale, nazionale ed europeo. L'innovazione in EQUAL si realizza su tre livelli, e riguarda:

- il processo (per es. sviluppo di metodi, approcci, strumenti,
prodotti); - gli obiettivi delle azioni intraprese (per es. identificazione di
nuovi profili professionali o di nuovi spazi occupazionali); - il contesto (per es. sviluppo di sistemi collegati al mercato del
lavoro).

In tale ottica, si ritiene che i progetti EQUAL debbano caratterizzarsi per la loro innovativita', anche al fine di evitare duplicazioni rispetto alle azioni finanziate nell'ambito della programmazione FSE.

3.1.2 Partecipazione attiva

Il principio della partecipazione attiva e' uno degli elementi centrali della strategia di attuazione di EQUAL. Tutti i soggetti che intervengono nella realizzazione delle attivita', inclusi i beneficiari finali, devono partecipare attivamente al processo decisionale. La scelta relativa alla composizione della PS non deve privilegiare la numerosita' dei partner, quanto la loro significativita', e quindi la coerenza con l'idea progettuale.

3.1.3 Transnazionalita'

La dimensione transnazionale rappresenta un valore aggiunto al programma di lavoro nazionale in quanto contribuisce ad innovare le pratiche, le politiche e i sistemi di riferimento. La transnazionalita' interessa da subito anche i 10 paesi che entreranno dal 1 maggio a far parte dell'Unione europea. Obiettivo della transnazionalita' e' promuovere il trasferimento di know-how tra gli Stati membri, integrando le sperimentazioni realizzate dalla partnership a livello nazionale con le attivita' di cooperazione transnazionali. Nella realizzazione dell'Iniziativa, la transnazionalita' sara' caratterizzata da:

- una forte integrazione tra le sperimentazioni realizzate dalle PS
in ambito nazionale e le attivita' di cooperazione transnazionale; - una tipologia di cooperazione transnazionale che privilegi lo
sviluppo progettuale comune ed il massimo coinvolgimento dei
partner della PS.

Gli aspetti procedurali relativi alla creazione del partenariato transnazionale sono illustrati al successivo paragrafo 4.1.

3.1.4 Mainstreaming

Il mainstreaming, che contraddistingue EQUAL, e' il processo che, attraverso il trasferimento delle sperimentazioni delle PS, contribuisce ad innovare i sistemi e le politiche locali, regionali e nazionali. Il mainstreaming interessa le azioni delle PS in senso orizzontale, verticale e di genere.
Il mainstreaming orizzontale ha luogo quando le innovazioni sperimentate dai progetti / PS sono recepite dagli organismi coinvolti nel progetto e da organismi non direttamente coinvolti, ma operanti in analoghi ambiti di intervento.
Il mainstreaming verticale ha luogo quando le innovazioni sperimentate incidono a livello di programmazione politica e di normativa locale o nazionale.
Il mainstreaming di genere consiste nel riconoscimento, in tutti gli interventi, delle differenze di genere e la valutazione del differente impatto delle azioni previste su uomini e donne. In EQUAL la prospettiva di genere, oltre ad essere propria dell'Asse 4 e' considerata trasversale a tutti gli Assi dell'Iniziativa.

4. ARTICOLAZIONE DELL'INIZIATIVA

4.1 Azioni

Gli interventi delle PS si sviluppano e si realizzano all'interno delle tre Azioni previste nelle Comunicazioni contenenti gli orientamenti comunitari sull'attuazione dell'Iniziativa:

- Azione 1: creazione delle partnership di sviluppo e della
cooperazione transnazionale; - Azione 2: realizzazione dei programmi di lavoro delle partnership
di sviluppo; - Azione 3: networking tematico, diffusione di buone prassi e impatto
sulla politica nazionale.

Le Azioni 1 e 2 sono sequenziali, mentre l'Azione 3 sara' avviata dal momento in cui potranno essere diffusi i primi risultati. L'iter procedurale dell'Iniziativa, con riferimento alle tre Azioni, puo' essere cosi' schematizzato:
I. Per partecipare al processo di selezione, i promotori interessati presentano i rispettivi dossier di candidatura secondo le disposizioni del presente Avviso. Nel dossier sono descritti la partnership che si intende attivare e l'intervento da realizzare.
II. Le candidature sono valutate da Comitati appositamente istituiti e gli interventi selezionati sono ammessi all'Azione 1.
III. Nel corso dell'Azione 1, i promotori degli interventi selezionati devono:

a) costituire il Partenariato di sviluppo, confermando il programma
di lavoro approvato dall'Amministrazione competente; b) concordare il piano di lavoro transnazionale con almeno un partner
titolare di analogo intervento ammesso all'Azione 1 in un altro
Stato membro.

IV. Al termine dell'Azione 1, quindi, gli interessati devono produrre i documenti e le informazioni che comprovano:

a) la effettiva costituzione della PS con relativo programma di
lavoro; b) la creazione di un partenariato transnazionale, con relativo
accordo di cooperazione.

V. Le attivita' necessarie alla formalizzazione della PS ed alla creazione del partenariato transnazionale sono finanziate con un contributo fino ad un massimo di EURO 50.000,00; tali fondi sono destinati esclusivamente alle PS ammesse all'Azione 1.
VI. L'ammissione all'Azione 2 costituisce una conferma della selezione iniziale ed e' fondata sull'esame, da parte delle Amministrazioni interessate, dei documenti prodotti e delle informazioni fornite dalle PS alla fine dell'Azione 1.
VII. L'Azione 2, quindi, verte essenzialmente sulla realizzazione del programma di lavoro della PS, che include anche l'attuazione dell'accordo di cooperazione transnazionale.
VIII. Le PS parteciperanno alle attivita' di networking e diffusione contemplate dall'Azione 3, in funzione delle loro capacita' ed esperienze, con modalita' che verranno definite dall'Autorita' di Gestione. Per la partecipazione a tale Azione sono rese disponibili risorse aggiuntive rispetto al budget approvato per l'Azione 2.

4.1.1 Azione 1: creazione della partnership di sviluppo

L'ammissione all'Azione 1 costituisce la tappa principale del processo di selezione degli interventi da finanziare nell'ambito di EQUAL.
Le attivita' realizzate nel corso dell'Azione 1 hanno un duplice obiettivo:

- creare la partnership di sviluppo descritta nella proposta
progettuale selezionata; - definire il partenariato transnazionale con almeno una PS di un
altro Stato membro.

I risultati delle attivita' realizzate nell'Azione 1 si concretizzano in tre documenti chiave, indispensabili per ottenere l'ammissione all'Azione 2:

- l'accordo di cooperazione tra i partner che costituiscono la PS; - il programma di lavoro della PS medesima; - l'accordo di cooperazione transnazionale.

La modulistica relativa all'accordo di cooperazione transnazionale sara' resa disponibile alle PS ammesse all'Azione 1.
Premesso che in ogni caso le attivita' progettuali svolte dalle PS non devono avere fine di lucro, nel corso dell'Azione 1 le stesse dovranno appositamente strutturarsi in uno dei seguenti modi:

a) costituzione, mediante atto pubblico, di forme associative (5) b) accordo di cooperazione sottoscritto da tutti gli organismi
interessati.

Nel caso a) la rappresentanza legale della PS e' regolamentata dalle disposizioni di legge e dallo statuto. Nel caso b) tutti i partecipanti - all'interno dell'accordo di cooperazione, da presentarsi corredato di autentica notarile delle firme - dovranno espressamente conferire ad uno solo di essi il potere di rappresentare l'intera PS nei confronti delle Amministrazioni interessate; il partner cosi' designato e' l'unico interlocutore delle Amministrazioni ed e' definito soggetto referente.
Nello statuto o nei patti parasociali, ovvero nell'accordo di cooperazione, a seconda della forma prescelta, i compiti dei partecipanti alla PS sono definiti chiaramente e sono disciplinati, in particolare, i seguenti aspetti:

- le responsabilita' di indirizzo e di gestione della partnership; - la suddivisione delle responsabilita' per l'esecuzione materiale
del programma di lavoro approvato (contatti transnazionali,
gestione dei rapporti con le Amministrazioni referenti, gestione e
controllo delle risorse finanziarie, valutazione, compiti specifici
riferiti all'attuazione dell'intervento, ecc.); - l'organizzazione delle modalita' di gestione dei rapporti con le
Amministrazioni referenti; - le modalita' di gestione dei contributi finanziari, soprattutto con
riferimento alla contabilizzazione e certificazione delle spese.

Per essere ammessa all'Azione 2, ciascuna PS deve:

- dimostrare che la gestione amministrativa e finanziaria e'
assicurata da un organismo con esperienze specifiche nella gestione
di progetti complessi, nell'ambito dei Fondi strutturali. Nel caso
di PS costituita secondo la modalita' di cui al punto 4, lettera
b), tale competenza e' richiesta al soggetto referente; - dimostrare la capacita' di mobilitare ed organizzare i soggetti
interessati. Particolare attenzione sara' dedicata agli strumenti e
meccanismi posti in essere per assicurare la collaborazione di tali
soggetti - autorita' pubbliche, agenzie per il lavoro, ONG, imprese
(in particolare le PMI), parti sociali, ecc. - per tutta la durata
della partnership. In questa ottica, la PS dovra' dimostrare che le
piccole organizzazioni interessate hanno la possibilita' di
partecipare a pieno titolo; - dimostrare la sua capacita' e volonta' di operare in un contesto di
cooperazione transnazionale, di networking e diffusione dei
risultati; - accettare che i risultati delle sue attivita' (prodotti, strumenti,
metodologie, ecc.) siano diffusi, pubblicizzati e resi di dominio
pubblico.

Per cio' che riguarda la dimensione transnazionale, la costituzione del partenariato transnazionale e' l'altra condizione indispensabile per l'ammissione all'Azione 2. Il partenariato transnazionale si intende validamente costituito se coinvolge almeno una PS ammessa all'Azione 1 in un altro Stato membro, preferibilmente a titolo della stessa Misura attivata dalla PS nazionale. Il/i partner cosi' qualificati sono definiti partner transnazionali titolari.
Possono aderire al partenariato transnazionale, in aggiunta al partner titolare, anche soggetti titolari di progetti analoghi finanziati in altri Stati a titolo dei programmi PHARE, TACIS, MEDA o CARDS a condizione che siano chiaramente individuabili il potenziale valore aggiunto di tale adesione e la capacita' del soggetto esterno a EQUAL di coprire le proprie spese di partecipazione. I soggetti esterni all'Iniziativa sono definiti partner transnazionali associati.
L'adesione di organismi esterni all'Iniziativa EQUAL e' soggetta a specifica approvazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Al termine dell'Azione 1, la PS deve produrre, per poter essere ammessa all'Azione 2, l'accordo di cooperazione transnazionale firmato con il/i partner, contenente almeno le informazioni richieste dalla modulisitica appositamente predisposta (che sara' resa disponibile alle PS ammesse all'Azione 1).
Il partenariato transnazionale, quindi, si costruisce nell'ambito dell'Azione 1 e le PS potranno avvalersi del supporto degli organismi di assistenza tecnica che forniranno strumenti e know-how per facilitare il processo. Una banca dati creata appositamente dagli Stati membri e dalla Commissione europea sara' messa a disposizione delle PS ammesse all'Azione 1 per facilitare il processo di ricerca dei partner transnazionali. Il processo di selezione delle PS dovra' avvenire in sincronia con il calendario stabilito a livello comunitario. Al momento, e' previsto che le Amministrazioni interessate completino le procedure di competenza in tempo utile per consentire l'avvio dell'Azione 1 entro il 15 Ottobre 2004.
Dal momento che la PS dimostra di possedere i requisiti richiesti, e' facolta' dell'Amministrazione ammetterla all'Azione 2, fermo restando che:
i. le informazioni necessarie per formalizzare l'accordo di coope-
razione transnazionale saranno rese disponibili dal data base
comunitario a partire da gennaio 2005;

ii. la documentazione prescritta per l'ammissione all'Azione 2 deve
pervenire alle Amministrazioni competenti entro il 31 marzo
2005;

iii. l'ammissione all'Azione 2 deve essere formalizzata dalle Ammi-
nistrazioni competenti in tempo utile per consentire l'avvio
delle attivita' progettuali di cui all'Azione 2 medesima, al
piu' tardi entro il 1 luglio 2005.

Prima dell'ammissione all'Azione 1, per tutti gli interventi settoriali, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedera' alle Regioni e Province Autonome interessate di esprimere un parere motivato, non vincolante, sulla coerenza dell'intervento rispetto alle politiche e priorita' regionali.
Al fine di limitare il rischio di double funding il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le Regioni e Province Autonome potranno utilizzare il database contenente le informazioni relative ai progetti settoriali e geografici presentati.
4.1.2 Azione 2: attuazione dei programmi di lavoro delle partnership di sviluppo
L'Azione 2 costituisce la fase operativa durante la quale le PS realizzano i programmi di lavoro. Tali programmi hanno una durata variabile da due a tre anni; sulla base del calendario definito a livello comunitario, i progetti dovranno comunque concludersi entro il 30 giugno 2008.
Come previsto dalla normativa comunitaria in materia, in nessun caso sara' possibile riconoscere le spese pagate dalle PS dopo il termine del 31.12.2008, nemmeno in presenza di obbligazioni contratte prima di tale termine.
Durante l'attuazione dei programmi di lavoro, le PS sono assistite dalle Amministrazioni competenti, anche attraverso strutture di assistenza tecnica appositamente istituite.

4.1.3 Azione 3: realizzazione di reti tematiche, diffusione di buone prassi e impatto sulle politiche nazionali

L'Azione 3 intende amplificare gli effetti di mainstreaming prodotti nell'Azione 2 (in termini di innovazioni di prassi e politiche della formazione e del lavoro, sperimentando nuove soluzioni ai problemi dell'esclusione socio-lavorativa) finanziando con risorse ad hoc attivita' aggiuntive di diffusione e trasferimento di buone prassi.
Le attivita' a livello nazionale o europeo possono comprendere:

- la messa a sistema dell'innovazione; - l'analisi comparativa dell'innovazione rispetto a impostazioni
esistenti a livello nazionale e in altri Stati membri; - la diffusione dell'innovazione presso altri attori interessati
dalla discriminazione in questione; - la dimostrazione e il trasferimento di buone prassi.

5. GESTIONE DELL'INIZIATIVA

5.1 Autorita' di gestione e di pagamento

Ai sensi e per gli effetti del Regolamento (CE) N. 1260/99 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali, l'Autorita' di gestione e' il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ufficio Centrale per l'Orientamento e la Formazione Professionale dei Lavoratori, Divisione IV, nella persona del Dirigente pro-tempore.
L'Autorita' di gestione e' il principale organo responsabile della corretta gestione e attuazione dell'Iniziativa e l'articolo 34 del citato Regolamento ne definisce le competenze: istituisce un dispositivo di raccolta dati sull'attuazione, organizza e cura il monitoraggio e la valutazione delle azioni, realizza le azioni informative e pubblicitarie, istituisce controlli e verifiche sulla regolarita' delle operazioni finanziate, ecc.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e' anche l'Autorita' di pagamento, cosi' come definita dall'art. 9 lettera o) del predetto Regolamento. In tale veste, certifica come regolari e corrette le spese dichiarate alla Commissione europea, provvede affinche' il beneficiario finale riceva tempestivamente il contributo UE, assicura registrazioni contabili soddisfacenti ai fini dei controlli, provvede alla gestione delle operazioni di rettifica e di recupero di eventuali pagamenti indebiti, promuove l'applicazione del principio di sana gestione finanziaria in tutto il sistema, ecc.

5.2 Compiti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - U.C.O.F.P.L. e delle Regioni/Province Autonome

Al fine di consentire una gestione efficace dell'Iniziativa nel pieno rispetto delle competenze territoriali degli Enti regionali, alcune delle funzioni riservate dal Regolamento (CE) n. 1260/99 all'Autorita' di gestione e di pagamento sono assegnate alle Regioni e Province Autonome; piu' precisamente, tali Amministrazioni sono responsabili:

a) della programmazione degli interventi sul territorio regionale; b) della definizione delle specifiche regionali che dovranno essere
indicate nei bandi; c) della promozione delle partnership geografiche; d) della valutazione e dell'approvazione delle PS geografiche; e) della gestione degli interventi realizzati dalle PS geografiche; f) della certificazione delle spese all'Autorita' di gestione; g) della verifica dei rendiconti delle PS geografiche; h) dei controlli sull'andamento dei singoli interventi approvati; i) della collaborazione nei confronti dell'Autorita' di gestione per
la realizzazione dell'Azione 3.

Le Regioni/Province Autonome partecipano con l'Autorita' di gestione alla elaborazione dei documenti programmatici e attuativi dell'Iniziativa, ivi compreso al processo di negoziato con la Commissione europea. Nello svolgimento di tali compiti, le Amministrazioni si fanno carico di informare tempestivamente il Ministero sull'esito dei controlli e sulle attivita' di vigilanza e garantiscono, altresi', il supporto necessario per l'espletamento delle attivita' svolte direttamente dal Ministero, anche nei confronti delle PS geografiche.
L'Autorita' di gestione rimane, comunque, responsabile del coordinamento dell'intervento nel suo complesso. Inoltre, il Ministero cura direttamente la gestione ed il controllo amministrativo - contabile degli interventi realizzati dalle PS settoriali e dell'Azione 3.

6. PROCEDURE DI SELEZIONE

6.1 Organismi coinvolti e competenze

Ai fini della loro ammissione all'Azione 1, gli interventi proposti dalle PS geografiche sono valutati ed approvati dalle Regioni e Province Autonome, le quali si avvalgono di Comitati appositamente istituiti. La valutazione e l'approvazione degli interventi proposti dalle PS settoriali e' curata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, assistito anch'esso da un Comitato ad hoc.
L'ammissione all'Azione 1 viene comunicata alle PS geografiche dai competenti uffici delle Regioni e Province Autonome, mentre il Ministero provvede nei confronti delle PS settoriali.
Alla fine dell'Azione 1, per ottenere la conferma della selezione e, quindi, l'ammissione all'Azione 2, le PS geografiche presentano alle Amministrazioni regionali la documentazione e le informazioni prescritte nel presente Avviso e nelle eventuali ulteriori comunicazioni indirizzate alle PS ammesse all'Azione 1; le PS settoriali presentano tali informazioni e documenti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Al termine degli adempimenti descritti, le PS geografiche e settoriali sono informate, rispettivamente dalle Regioni e Province Autonome e dal Ministero, dell'avvenuta conferma.

6.2 Requisiti di ammissibilita', criteri e punteggi di valutazione

6.2.1 Requisiti formali di ammissibilita'

L'esame della sussistenza dei requisiti formali di ammissione di cui al successivo paragrafo 8.2 viene svolto dalle Amministrazioni destinatarie delle domande di ammissione all'Azione 1.

6.2.2 Requisiti di accesso alla valutazione

I dossier di candidatura che superano la verifica di ammissibilita' ai sensi del paragrafo precedente, vengono sottoposti ai Comitati di Valutazione appositamente istituiti. I Comitati di Valutazione dovranno a loro volta verificare la sussistenza dei seguenti requisiti di accesso alla valutazione.

====================================================================
Requisiti di accesso alla valutazione ==================================================================== ==================================================================== A. Presenza dei seguenti dati nel Formulario (6):
- tipologia della PS (geografica o settoriale);
- durata dell'intervento;
- Misura di riferimento dell'intervento (n.b.: a pena di inam-
missibilita' ciascun intervento puo' far riferimento ad una
sola Misura);
- estremi del soggetto referente e degli altri organismi
candidati;
- preventivo delle spese. ==================================================================== ==================================================================== B. Candidatura presentata da almeno due partner aventi competenze
diversificate desumibili dallo statuto. ==================================================================== ==================================================================== Solo per le PS geografiche: C. Dimensione dell'area geografica nella quale si realizza l'inter- vento, che in nessun caso puo' eccedere l'ambito regionale. ====================================================================

La non rispondenza del dossier di candidatura rispetto ad uno solo degli elementi evidenziati nei punti A - C, ne determina l'inammis- sibilita'.

6.2.3 Criteri di valutazione ====================================================================
Ambiti e criteri di valutazione Fino a punti -------------------------------------------------------------------- Coerenza della proposta con l'analisi del problema 120 ----------------------------------------------------- Chiarezza e completezza dell'analisi del problema di discriminazione individuato ----------------------------------------------------- Coerenza della proposta con il problema ed i fabbisogni individuati ----------------------------------------------------- Chiara identificazione degli obiettivi -------------------------------------------------------------------- Coerenza della proposta con le politiche nazionali ed europee per il lavoro e l'inclusione sociale 90 ----------------------------------------------------- Coerenza della proposta con le priorita' tematiche indicate nella Strategia Europea per l'Occupazione e per l'Inclusione sociale, nonche' nel NAP Occu- pazione 2003 e nel NAP Inclusione 2003-2005 ----------------------------------------------------- Collegamenti funzionali con altre iniziative e progetti in corso nel territorio di riferimento per lo sviluppo locale, lo sviluppo sociale e quello occupazionale ----------------------------------------------------- Presenza di azioni atte a promuovere una societa' dell'informazione non discriminatoria ----------------------------------------------------- Presenza di azioni atte a promuovere lo sviluppo locale, lo sviluppo sociale e quello occupazionale ----------------------------------------------------- Presenza dell'approccio di genere -------------------------------------------------------------------- Coerenza interna della proposta 160 ----------------------------------------------------- Coerenza del progetto nelle sue articolazioni con il problema di discriminazione individuato e con la strategia formulata ----------------------------------------------------- Articolazione funzionale delle attivita' previste e loro coerenza interna ----------------------------------------------------- Identificazione puntuale dei beneficiari e indivi- duazione delle modalita' della loro partecipazione attiva ----------------------------------------------------- Attendibilita' e verificabilita' dei risultati attesi, nonche' definizione di indicatori per la relativa misurazione ----------------------------------------------------- Adeguatezza del sistema monitoraggio e di autovalutazione -------------------------------------------------------------------- Partenariato nazionale 110 ----------------------------------------------------- Coerenza e complementarieta' delle competenze tecniche e istituzionali dei partner rispetto al problema individuato ed agli interventi prospettati ----------------------------------------------------- Esperienza e radicamento sul territorio, in rela- zione al settore, al tema o ai beneficiari ----------------------------------------------------- Chiara identificazione del ruolo dei singoli partner con riferimento ai principi della parteci- pazione attiva ----------------------------------------------------- Precedenti esperienze nelle iniziative comunitarie ADAPT, OCCUPAZIONE, EQUAL I Fase o altri progetti cofinanziati dall'Unione europea ----------------------------------------------------- Presenza di organizzazioni nuove agli interventi FSE, parti sociali, organizzazioni/imprese di pic- cole dimensioni, Organizzazione non governative ----------------------------------------------------- Capacita' dei partner di collaborare al processo di diffusione e implementazione dei risultati -------------------------------------------------------------------- Partenariato transnazionale 50 ----------------------------------------------------- Motivazioni della scelta dei partner transnaziona- li, in termini di tipologia di organismo e di Stato di appartenenza, in relazione al partenaria- to nazionale ed all'intervento proposto -------------------------------------------------------------------- Innovativita' 130 ----------------------------------------------------- Attendibilita' dei propositi di innovativita' in relazione all'innovazione di processo, di contesto, degli obiettivi ----------------------------------------------------- Capacita' di individuazione e intercettazione delle tipologie di svantaggio -------------------------------------------------------------------- Mainstreaming 90 ----------------------------------------------------- Trasferibilita'/impatto dell'esperienza progettuale su organismi, sistemi, politiche ----------------------------------------------------- Presenza del mainstreaming di genere -------------------------------------------------------------------- Capacita' gestionale e finanziaria 100 ----------------------------------------------------- Esperienza e capacita' gestionale e finanziaria dei Fondi strutturali da parte del soggetto referente ----------------------------------------------------- Previsione di una articolazione organizzativa tale da garantire una efficace gestione amministrativa e finanziaria del progetto -------------------------------------------------------------------- Preventivo 150 ----------------------------------------------------- Presenza cofinanziamento privato ----------------------------------------------------- Congruita' del preventivo rispetto alle attivita' pianificate ed alla durata prevista --------------------------------------------------------------------
Punteggio comune a tutte le proposte 1.000 ====================================================================

====================================================================
Punteggio integrativo per le PS geografiche Fino a punti -------------------------------------------------------------------- Identificabilita' del valore aggiunto della propo- 250 sta rispetto alle politiche delle regionali e Pro- vince Autonome con particolare riferimento alle priorita' e specificita' indicate nel DOCUP --------------------------------------------------------------------
Totale punteggio per le PS geografiche 1.250 ====================================================================

7. ASPETTI FINANZIARI

7.1 Tipologie di spese ammissibili

Le spese ammissibili a contributo nell'ambito del Fondo sociale europeo sono quelle indicate nel Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21.6.1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali, nel Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12.7.1999 relativo al Fondo sociale europeo, nel Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004 che modifica il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilita' delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il Regolamento (CE) n. 1145/2003.
Le specifiche categorie di spesa ricorrenti nella realizzazione delle attivita' previste nell'ambito della seconda fase di EQUAL sono riportate nel "Preventivo" di cui al Formulario di candidatura.
Va comunque tenuto presente che una spesa per essere considerata ammissibile deve essere:

- conforme alla tipologia delle spese ammissibili nell'ambito del
Fondo sociale europeo ed alle Misure ed alle indicazioni del DOCUP
EQUAL della seconda fase; - strettamente connessa all'azione approvata e realizzata; - effettivamente sostenuta, entro il termine iniziale e finale
previsti; - documentata con giustificativi originali; - conforme alle leggi contabili e fiscali nazionali; - registrata nella contabilita' generale e specifica dei soggetti
attuatori.

7.2 Preventivi di spesa

Il preventivo di spesa, parte integrante del Formulario di candidatura, deve riflettere per quanto possibile l'importo dei costi che si ritiene di dover sostenere per il conseguimento degli obiettivi dell'intervento per il quale viene richiesto il finanziamento, riferito alle specifiche attivita' da realizzare. Tuttavia, per la particolare natura delle attivita' riconducibili all'Azione 1, il preventivo di spesa per tale Azione puo' essere variato in corso d'opera a discrezione della PS beneficiaria dei contributi, fermo restando l'importo complessivo approvato per l'Azione medesima.
Al momento, ed in attesa che siano emanate specifiche disposizioni per EQUAL, per il dimensionamento di alcune voci di spesa sono utilizzabili le indicazioni di cui alla Circolare della Divisione III di questo Ufficio centrale n. 41/2003 del 5 Dicembre 2003, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie generale n. 301 del 30 Dicembre 2003. Le PS geografiche faranno riferimento ai parametri di spesa derivanti da disposizioni regionali in materia.
Per tutte le altre attivita', per le quali non esistono parametri comunque rinvenienti da normative applicabili, i costi debbono essere quelli del libero mercato, suffragati da almeno tre preventivi, a dimostrazione di una scelta economica corretta.
Il costo complessivo di ciascun intervento (Azione 1 + Azione 2), comprensivo di tutti i contributi, pubblici e privati, comunque destinati all'intervento, non puo' essere inferiore a quanto indicato nella tabella di cui all'allegato 2.

7.3 Risorse disponibili

I contributi a disposizione delle PS per la preparazione e la realizzazione delle attivita' progettuali, nell'ambito dell'Azione 1 e dell'Azione 2, sono pari a 373.882.511 EURO di cui 296.184.802 EURO a disposizione delle PS geografiche e 77.697.708 EURO per le PS settoriali.
Per cio' che riguarda le PS geografiche, nel formulare le proposte bisognera' tener conto delle scelte effettuate dalle singole Regioni e Province Autonome. A tal fine e' allegata al presente Avviso una tabella (cfr. allegato n.1) recante le risorse disponibili, per Misura, in capo alle singole Regioni e Province Autonome. Le proposte possono essere presentate esclusivamente per le Misure per le quali esiste disponibilita' finanziaria nella Regione/Provincia Autonoma interessata.
Si ribadisce che gli interventi riconducibili alla Misura 1.2 - "Prevenire l'insorgere di fenomeni di razzismo e xenofobia" ed alla Misura 5.1 - "Migliorare la qualita' dell'accoglienza e promuovere nuovi approcci formativi per i richiedenti asilo", potranno essere proposti soltanto dalle PS settoriali, mentre concorrono a tutte le altre Misure sia le PS geografiche, sia quelle settoriali, nei limiti delle predette disponibilita' finanziarie.

7.4 Pagamenti alle partnership di sviluppo - obblighi contabili

Le richieste di pagamento del contributo nazionale e comunitario, da parte delle PS geografiche, sono indirizzate alle Regioni e Province Autonome competenti, le quali provvedono all'istruttoria delle richieste ed all'erogazione dei fondi dopo aver accertato la sussistenza dei requisiti prescritti. Le richieste di pagamento delle PS settoriali sono indirizzate direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Successivamente all'ammissione all'Azione 1, entrambe le tipologie di PS ricevono un contributo, fino ad un massimo di EURO 50.000,00 (cinquantamila/00) a titolo di rimborso per le spese sostenute nella creazione della partnership nazionale e transnazionale; tali spese dovranno essere rendicontate a conclusione dell'Azione 1, secondo le modalita' indicate dalle Amministrazioni concedenti.
La quota di budget preventivato per l'Azione 1, eventualmente non utilizzata a tal fine, potra' essere destinata all'Azione 2, previa l'approvazione delle Amministrazioni competenti.
I pagamenti relativi all'Azione 2, per entrambe le tipologie di PS, avvengono secondo le medesime procedure che regolano il trasferimento dei contributi da parte della Commissione europea:

a) il primo acconto viene erogato dopo l'ammissione all'Azione 2, in
proporzione ai fondi resi disponibili dalla Commissione europea; b) i versamenti successivi avvengono esclusivamente in funzione delle
spese effettivamente sostenute dalle PS e comprovate da fatture
quietanzate o documenti contabili aventi forza probatoria
equivalente, in misura pari all'importo speso.

Le PS geografiche autocertificano le spese alle Regioni e Province Autonome competenti, mentre le PS settoriali le autocertificano al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, utilizzando il sistema informativo appositamente predisposto dall'Autorita' di gestione (SIEQ - Sistema Informativo EQUAL). Resta fermo che il riconoscimento definitivo delle spese, anche se autocertificate e rimborsate, e' subordinato all'esito delle verifiche amministrativo-contabili finali, effettuate dalle amministrazioni competenti.
Le PS devono assicurare, pena la revoca del finanziamento "l'utilizzazione ........, di un sistema contabile distinto o di una codificazione contabile appropriata di tutti gli atti contemplati dall'intervento" (Regolamento (CE) n. 1260/99, art. 34, punto 1, lettera e), da realizzarsi attraverso l'istituzione di un adeguato sistema contabile, correlato alla contabilita' generale, al fine di poter definire in ogni momento le disponibilita' relative ad ogni singola voce di costo. Tale sistema dovra', altresi', consentire di poter dimostrare la congrua ripartizione dei costi indiretti di progetto e di funzionamento tra le diverse attivita' svolte.

7.5 Contributo comunitario e nazionale

Il costo degli interventi approvati (Azione 1 e Azione 2) e' ripartito come di seguito specificato.

a) PS settoriali

Il costo grava in parti uguali sul Fondo sociale europeo (50%) e sul Fondo di rotazione ex L. 183/87 (50%). Pur non essendo obbligatoria la partecipazione finanziaria di altri soggetti pubblici o privati (ad eccezione dei fondi privati dovuti in applicazione della normativa sugli aiuti di stato), le PS settoriali possono cofinanziare gli interventi con i fondi eventualmente resi disponibili da altre amministrazioni pubbliche (Province, ASL, Comuni, ecc.) o da soggetti privati. La disponibilita' delle suddette risorse deve essere chiaramente indicata nel preventivo di cui al Formulario di candidatura. Entrambe tali risorse sono sostitutive, per l'importo reso disponibile, del contributo pubblico nazionale a carico del Fondo di rotazione e, quindi, ove previste nel Formulario, diventano obbligatorie.
Le risorse di natura privata danno luogo ad apposito punteggio in sede di valutazione (cfr. la voce "Preventivo" del paragrafo 6.2.3), a condizione che non si tratti di contributi dovuti in applicazione della normativa sugli aiuti di Stato.

b) PS geografiche

Il costo delle PS geografiche e' cosi' ripartito:

- 50% a carico del Fondo sociale europeo; - 35% a carico del Fondo di rotazione ex L. 183/87; - 15% a carico dei bilanci delle Regioni e Province Autonome.

Pur non essendo obbligatoria la partecipazione finanziaria di altri soggetti pubblici o privati (ad eccezione dei fondi privati dovuti in applicazione della normativa sugli aiuti di stato), le PS geografiche possono cofinanziare gli interventi con i fondi eventualmente resi disponibili da altre amministrazioni pubbliche (Province, ASL, Comuni, ecc.) o da soggetti privati. La disponibilita' delle suddette risorse deve essere chiaramente indicata nel preventivo di cui al Formulario di candidatura. Entrambe tali risorse sono sostitutive, per l'importo reso disponibile, del contributo a carico del bilancio regionale e, quindi, ove previste nel Formulario, diventano obbligatorie.
Le risorse di natura privata danno luogo ad apposito punteggio in sede di valutazione (cfr. la voce "Preventivo" del paragrafo 6.2.3), a condizione che non si tratti di contributi dovuti in applicazione della normativa sugli aiuti di stato (cfr. piu' avanti, paragrafo 10).

7.6 Obiettivi minimi di spesa

Al fine di evitare il disimpegno automatico del contributo comunitario e nazionale, ai sensi dell'art. del Regolamento (CE) n. 1260/1999, le PS ammesse all'Azione 2 dovranno rispettare gli obiettivi minimi di spesa stabiliti dall'Autorita' di gestione e riferiti ai corrispondenti obiettivi di spesa fissati dalla Commissione europea.

8. PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA

8.1 Soggetti proponenti

Il dossier di candidatura per l'ammissione all'Azione 1 deve essere presentato alle Amministrazioni competenti da almeno due partner aventi finalita' diverse desumibili dallo statuto (7) (ad esempio: un Comune ed un ente di formazione; un'impresa ed un'associazione di volontariato....).
Le candidature presentate da un solo soggetto, o da due soggetti aventi identiche finalita', non possono essere ammessi alla valutazione.
Anche in questa fase della procedura, nella domanda e nel Formulario di candidatura, i partner devono individuare il soggetto referente che li rappresenti come unico interlocutore nei rapporti con le Amministrazioni interessate e che, in caso di ammissione all'Azione 1, sara' anche il destinatario del contributo.

8.2 Modalita' di presentazione delle richieste di finanziamento

A pena di inammissibilita', ciascun intervento proposto, sia a livello geografico che settoriale, puo' far riferimento ad una sola Misura.
I dossier di candidatura delle PS geografiche sono presentati direttamente agli uffici delle Regioni e Province Autonome territorialmente competenti; un duplicato del dossier deve essere inviato a mezzo posta Raccomandata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, indicando chiaramente sul plico che trattasi di "Copia di dossier di PS geografica".
A tale proposito si evidenzia che il Formulario di candidatura va trasmesso anche in formato elettronico, utilizzando la versione automatizzata appositamente predisposta (scaricabile dal sito www.equalitalia.it) per quanto riguarda le modalita' di invio elettronico, sara' l'applicativo medesimo a guidare l'utente nella procedura di trasmissione. Successivamente all'invio elettronico, l'utente ricevera' per posta elettronica la notifica di avvenuta ricezione del Formulario, che dovra' essere allegata alla documentazione di candidatura, come di seguito specificato.
Tutte le istruzioni relative all'utilizzo degli applicativi informatici saranno rese disponibili tempestivamente attraverso il predetto sito, nell'apposita area riguardante la presentazione della candidatura.
La trattazione dei documenti in formato elettronico avverra' presso l'Autorita' di gestione che provvedera' a trasmettere le informazioni sia alla Commissione europea per la banca dati europea (8), sia alle Regioni e Province Autonome per gli adempimenti di competenza.
Per le PS geografiche, il dossier di candidatura e' costituito da:

a) la domanda di ammissione all'Azione 1, redatta secondo il modello
di cui all'allegato 3, firmata dai legali rappresentanti dei
soggetti proponenti; b) il Formulario di candidatura, in versione cartacea, compilato in
ogni sua parte secondo le indicazioni della Guida alla
compilazione del Formulario, timbrato e firmato dai legali
rappresentanti dei soggetti proponenti. Per la stampa della
versione cartacea del Formulario e' obbligatorio l'utilizzo della
versione automatizzata (procedura in Microsoft Visual Basic)
scaricabile dal sito www.equalitalia.it c) copia della notifica che comprova la ricezione del Formulario
inviato elettronicamente; d) copia di un documento di identita' dei firmatari della domanda e
del Formulario; e) copia dello statuto di tutti gli organismi che presentano la
candidatura; f) copia della ricevuta di spedizione al Ministero del Lavoro e
Politiche Sociali del duplicato del dossier di candidatura.

L'assenza anche di uno solo dei citati elementi determina l'inammissibilita' della candidatura. Per le PS settoriali, il dossier di candidatura e' costituito da:

a) la domanda di ammissione all'Azione 1, redatta secondo il modello
di cui all'allegato 3, firmata dai legali rappresentanti dei
soggetti proponenti; b) il Formulario di candidatura, in versione cartacea, compilato in
ogni sua parte secondo le indicazioni della Guida alla
compilazione del Formulario, timbrato e firmato dai legali
rappresentanti dei soggetti proponenti. Per la stampa della
versione cartacea del Formulario e' obbligatorio l'utilizzo della
versione automatizzata (procedura in Microsoft Visual Basic)
scaricabile dal sito www.equalitalia.it c) copia della notifica che comprova la ricezione del Formulario
inviato elettronicamente; d) copia di un documento di identita' dei firmatari della domanda e
del Formulario; e) copia dello statuto di tutti gli organismi che presentano la
candidatura.

L'assenza anche di uno solo dei citati elementi determina l'inammissibilita' della candidatura.
Nel caso di Amministrazioni Pubbliche, per entrambe le tipologie di PS, la domanda ed il Formulario di candidatura devono essere firmati dagli organi competenti ad impegnare l'Amministrazione ai fini della partecipazione al presente Avviso.
I dossier di candidatura devono pervenire, a pena di irricevibilita', entro l'orario d'ufficio del quarantacinquesimo (45) giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, alle Amministrazioni competenti come di seguito precisato. Ove consegnati a mano, anche tramite corriere, entro le ore 13:00. Se spediti con Raccomandata con Avviso di Ricevimento, per il rispetto del termine su indicato, fara' fede la data risultante dal bollo dell'"Ufficio postale di distribuzione".
La versione automatizzata del Formulario (procedura in Microsoft Visual Basic) e le procedure per l'inoltro elettronico del medesimo saranno rese disponibili tempestivamente nell'apposita area del sito www.equalitalia.it.

8.2.1 Indirizzi per la presentazione dei dossier di candidatura

I dossier di candidatura delle PS settoriali e copia dei dossier di candidatura delle PS geografiche devono pervenire a:
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ufficio Centrale per l'Orientamento e la Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOFPL) - Divisione IV Palazzina A - 1 Piano Via Fornovo, 8 00192 ROMA
I dossier di candidatura delle PS geografiche, a seconda della Regione o Provincia Autonoma territorialmente competente, devono pervenire a:

REGIONE ABRUZZO REGIONE BASILICATA Direzione Politiche Attive Dipartimento Formazione Lavoro del Lavoro, della Formazione Cultura Sport Corso Umberto I, e dell'Istruzione - Servizio 28 85100 - POTENZA Programmazione interventi Politiche del Lavoro, della Formazione e dell'istruzione Ufficio Programmazione Interventi formativi sostenuti dal F.S.E. Via Raffaello, 137 65124 - PESCARA

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO REGIONE CALABRIA ADIGE Servizio Fondo Sociale Europeo Assessorato Formazione Via Piave, 2 Professionale 39100 - BOLZANO Piazza Matteotti, 7
88100 - CATANZARO

REGIONE CAMPANIA REGIONE EMILIA ROMAGNA Settore Formazione Professionale Assessorato alla Scuola, Centro Direzionale - Isola A/6 Formazione Professionale, 80143 - NAPOLI Universita', Lavoro, Pari
Opportunita'
Servizio Programmazione e
Valutazione Progetti
Viale Aldo Moro, 38
40127 - BOLOGNA

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA REGIONE LAZIO GIULIA Assessorato Scuola Formazione Direzione Centrale del Lavoro, e Lavoro - Dipartimento Formazione, Universita' e Ricerca sociale - Direzione Regionale Via S. Francesco, 37 Formazione e politiche del 34133 - TRIESTE lavoro - Area 4/E/10
Via R. R. Garibaldi, 7
00145 - ROMA

REGIONE LIGURIA REGIONE LOMBARDIA a) Per l'invio a mezzo postale: Direzione Generale Famiglia e Dipartimento Formazione, Solidarieta' Sociale Istruzione, Lavoro, Cultura e Sport Via Pola, 9/11 Via Fieschi, 15 20124 - MILANO 16121 - GENOVA b) Per la consegna a mano: Protocollo Generale della Regione Liguria Via Fieschi, 15 16121 - GENOVA

REGIONE MARCHE REGIONE MOLISE Servizio Formazione Professionale Servizio Programmazione e e Problemi del Lavoro Monitoraggio della Formazione Via Tiziano, 44 Professionale 60125 - ANCONA Via S. Antonio, 236/B
86100 - CAMPOBASSO

REGIONE PIEMONTE REGIONE PUGLIA Assessorato Industria, Lavoro, Assessorato alla Formazione New Economy, Personale, Professionale Politiche Organizzazione e Servizi dell'Occupazione e del Lavoro Informatici, Politiche - Pubblica Istruzione - Comunitarie, Commercio Interno, Diritto allo studio Bilancio e Programmazione, Settore Formazione Controllo di Gestione. Professionale Direzione Formazione Professionale Via Corigliano, 1 - Lavoro - Zona industriale Via Pisano, 6 70123 BARI 10152 - TORINO

REGIONE SARDEGNA REGIONE SICILIANA Assessorato del Lavoro, Formazione Assessorato regionale del Professionale, Cooperazione e lavoro, della previdenza Sicurezza Sociale sociale, della formazione Servizio Affari Generali professionale e Via XXVIII Febbraio, 5 dell'emigrazione 09127 - CAGLIARI Dipartimento regionale
formazione professionale
Servizio programmazione
Via Imperatore Federico, 52
90143 - PALERMO

REGIONE TOSCANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Direzione Generale Politiche Dipartimento Politiche Sociali Formative e Beni Culturali e del Lavoro Settore Lavoro Ufficio Fondo Sociale Europeo Piazza Liberta', 16 Via Giusti, 40 50129- FIRENZE 38100 - TRENTO

REGIONE UMBRIA REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA Centro Direzionale Fontivegge Assessorato delle Attivita' Direzione Regionale Cultura, Produttive e Politiche del Turismo, Istruzione, Formazione Lavoro e Lavoro Direzione Agenzia regionale Servizio Politiche Attive del Lavoro del Lavoro Via Garin, 1 Via Mario Angeloni, 61 11100 - AOSTA 06128 - PERUGIA

REGIONE VENETO Giunta Regionale del Veneto Direzione Lavoro Dorsoduro 3901 30123 - VENEZIA

9. SOGGETTO DESTINATARIO DEI CONTRIBUTI

Nell'Azione 1, il percettore del finanziamento e' il soggetto referente descritto al precedente paragrafo 8.1.
Nell'Azione 2: nel caso delle PS costituite secondo le previsioni del paragrafo 4.1.1 lett. a), e' la medesima PS a ricevere il finanziamento; nel caso delle PS costituite con un accordo di cooperazione come descritto al paragrafo 4.1.1 lett. b), il percettore del finanziamento per conto di tutti i partner che compongono la PS, e' il soggetto referente indicato nello stesso accordo di cooperazione. A tale proposito si rammenta che il soggetto referente, in entrambe le Azioni, anche nel caso di Ente Locale, deve dimostrare di possedere una struttura organizzativa ed una esperienza nella gestione di Fondi strutturali, tali da assicurare la corretta ed efficiente realizzazione dell'intervento.

10. AIUTI DI STATO

Nella maggioranza dei casi, le attivita' da realizzare nell'ambito di EQUAL non ricadono nella sfera di applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, ai sensi dell'art. 87, paragrafo 1 del Trattato. Tuttavia, le attivita' che dovessero eventualmente ricadere in tale ambito saranno finanziate unicamente in base ai seguenti regimi:

a) aiuti de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/01 del 12
gennaio 2001 relativo all'applicazione degli artt. 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti di importanza minore ("de minimis"),
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunita' europee, serie
L 10/30 del 13/01/01; b) aiuti alla formazione (del personale dipendente di imprese), ai
sensi del Regolamento (CE) n. 68/01 del 12 gennaio 2001 relativo
all'applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato CE agli aiuti
alla formazione, pubblicato sulla GUCE serie L 10/30 del 13/01/01,
modificato dal Regolamento (CE) n. 363/2004, pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie L 63/20 del
28/02/2004.

La richiesta di beneficiare dei predetti aiuti va esplicitata nell'apposita sezione del Formulario di candidatura, tenendo conto delle indicazioni contenute nella Guida alla compilazione del Formulario.
Prima dell'ammissione all'Azione 2, ogni PS che abbia richiesto l'attivazione dei regimi sopra indicati, dovra' presentare all'Amministrazione di competenza le informazioni che consentano di verificare la conformita' degli interventi da realizzare alle disposizioni contenute nei predetti Regolamenti. Sulla base degli elementi forniti, le Amministrazioni interessate potranno chiedere la riformulazione del preventivo delle spese per garantire il rispetto della normativa in argomento.
Il rimborso delle spese sostenute a titolo di aiuto de minimis e di aiuto alla formazione e' subordinato alla presentazione, da parte della PS interessata, della documentazione comprovante il rispetto delle prescrizioni comunitarie. A tale proposito, si evidenzia che gli aiuti alla formazione prevedono obbligatoriamente una quota di finanziamento privato a carico dell'impresa beneficiaria; l'entita' della predetta quota varia a seconda della tipologia della formazione e dei destinatari, della dimensione e dell'ubicazione geografica dell'impresa.
Le attivita' formative a favore di dipendenti di imprese possono essere realizzate anche nell'ambito della regola de minimis, ma in questo caso l'impresa beneficiaria non avrebbe alcun obbligo di cofinanziarie l'intervento con fondi propri.
Ciascuna Amministrazione provvedera' alla raccolta ed alla conservazione dei dati relativi alle PS di competenza, fermo restando che le Regioni e Province Autonome trasmetteranno all'Autorita' di gestione un riepilogo delle informazioni necessarie per ottemperare alle disposizioni comunitarie e nazionali in materia.
Al fine di consentire alle costituende PS di valutare se nell'ambito del progetto da presentare in risposta al presente Avviso, vi siano attivita' configurabili come aiuti di Stato e di facilitare, ove necessario, la scelta del regime o dei regimi maggiormente rispondenti alle caratteristiche delle azioni, si rimanda all'apposita Nota tecnica allegata alla Guida alla compilazione del Formulario.

11. ULTERIORI INFORMAZIONI E DOCUMENTI

Ogni altra informazione relativa all'attuazione dell'Iniziativa e' contenuta nel DOCUP (Documento Unico di Programmazione), consultabile sul sito www.equalitalia.it.
Sono altresi' disponibili allo stesso indirizzo web le disposizioni comunitarie e nazionali richiamate nel presente Avviso.
Il Formulario di candidatura nella versione automatizzata (procedura in Microsoft Visual Basic) sara' reso disponibile, attraverso il predetto sito, appena possibile.
Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste a:

a) Quesiti di carattere generale e quesiti da parte delle costituende
PS settoriali.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UCOFPL - Divisione IV Palazzina A - I Piano Via Fornovo, 8 00192 ROMA Sportello informativo EQUAL: Numero verde: 800-017933 Fax: 06 36755025 - 06 32697323 Posta elettronica: assistenza@equalitalia.it

b) Quesiti da parte delle costituende PS geografiche:

Le Regioni e Province Autonome elencate al paragrafo 8.2.1, di cui si forniscono i recapiti telefonici e di posta elettronica:

REGIONE ABRUZZO REGIONE BASILICATA Fax 085/7672143-7672207 Tel. 0971/668055-668007 Posta elettronica: Fax 0971/668085-668107 Dirigente del Servizio Posta elettronica: nicola.allegrini@regione.abruzzo.it urp-fcl@regione.basilicata.it Tel. 085/7672128 Responsabile dell'Ufficio ignazio.nucci@regione.abruzzo.it Tel. 085/7672129

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO REGIONE CALABRIA Tel. 0471/413230-31-46 Tel. 0961/858063 Fax 0471/413148 Fax 0961/795720 Posta elettronica: Posta elettronica: fsebz@provincia.bz.it t.bifezzi@regcal.it esfbz@provinz.bz.it laura.favaro@provincia.bz.it

REGIONE CAMPANIA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Tel. 081/7966363 Tel. 051/283249-283909-283594 Fax 081/7966302-7966035 Fax 051/283936 Posta elettronica: Posta elettronica: equal@regione.campania.it emorandi@regione.emilia-
romagna.it
gberti@regione.emilia-
romagna.it
vugolini@regione.emilia-
romagna.it
ssandri@regione.emilia-
romagna.it

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA REGIONE LAZIO Tel. 040/3775247-3775295-3775298 Tel. 06/51683540-51684034 Fax 040/3775092 Fax 06/51686834 Posta elettronica: Posta elettronica: formazione.prof@regione.fvg.it bcapriolo@regione.lazio.it luigina.leonarduzzi@regione.fvg.it

REGIONE LIGURIA REGIONE LOMBARDIA Tel. 010/5485790-376 Fax 02/67653557 Fax 010/5485932 Posta elettronica: Posta elettronica: equalombardia@regione. pal@regione.liguria.it lombardia.it
Marina Matucci
Tel. 02/67653543
Fabio Squeo Tel. 02/67653373
Assistenza Tecnica:
Luisa Puccioni
Tel. 02/67655590
Tiziana Colasanti
Tel. 02/67656765

REGIONE MARCHE REGIONE MOLISE Dirigente del Servizio: Tel. 0874/429795 dott. Piero Sunzini Fax 0874/429811 Tel. 071/8063739 - Fax 071/8063018 Posta elettronica: Posta elettronica: ciapalucci@regione.molise.it piero.sunzini@regione.manche.it Responsabile EQUAL e Membro del comitato di sorveglianza: dott.ssa Elisabetta Mattei Tel.071/8063671 - Fax 0718063018 Posta elettronica: elisabetta mattei@regione.manche.it Membro supplente del comitato di sorveglianza: Pierluigi Nardella Tel.071/8063664 - Fax 071/8063018 Posta elettronica: pierluigi.nardella@regione.manche.it Collaboratore: dott. Francesco Tassi Tel.071/8063846 - Fax 071/8063018 Posta elettronica: francesco.tassi@regione.marche.it

REGIONE PIEMONTE REGIONE PUGLIA Tel. 011/4321458 segreteria settore Settore Formazione Politiche per l'occupazione Professionale: Fax 011/4324878 Tel. 080/5407631 Posta elettronica: Fax 080/5407601 Direzione15/D15/REGPIE/IT@REGPIE Posta elettronica: maugeri@regione.piemonte.it settoreformazione@regione. paolo.bonesso@regione.piemonte.it puglia.it
Servizio EQUAL:
Tel.: 080/5405451 - 5404469
Fax: 080/5404469
Posta elettronica:
montagano.equal@regione.
puglia.it

REGIONE SARDEGNA REGIONE SICILIANA Fax 070/6065675 Tel. 091/6960413-6960502 Posta elettronica: Fax 091/6960580 lavoro.servizio.affari. Posta elettronica: generali@regione.sardegna.it area.dip.formazione@ lavoro.set.aaggpersonale@regione. virgilio.it sardegna.it Dott. Luca Galassi - Tel.: 070/6065559 Dott. Valeria Loddo - Tel: 070/6065782 Dott.ssa M. Antonietta Bua - Tel: 070/6065679

REGIONE TOSCANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Direzione Generale Politiche Tel. 0461/491200 formative e Beni Culturali - Fax 0461/491201 Settore Lavoro - P.O. Pari Dott.ssa Gloria E. Rimoldi Opportunita' e Relazioni Tel. 0461/491235 Industriali Posta elettronica: Maria Taddei gloria.rimoldi@provincia.tn.it Tel. 055/4382009 Fax 055/4382080 Posta elettronica: m.taddei@mail.regione.toscana.it Paola Bobini Tel.055/4382023 Fax 055/4382080 p.bobini@mail.regione.toscana.it

REGIONE UMBRIA REGIONE VALLE D'AOSTA Dirigente del Servizio Politiche Tel. 0165/275611-275549 Attive del Lavoro: Fax 0165/275686 Dott.ssa Anna Ascani Posta elettronica: Tel. 075/5044541 m.rey@regione.vda.it Fax 075/5045568 Posta elettronica: ascani@regione.umbria.it Responsabile Sezione Gestione: M. Assunta Carnevali Tel.075/5045729 Fax 075/5045568 Posta elettronica: gestionefp@regione.umbria.it

REGIONE VENETO Tel. 041/2795331-5318 Fax 041/2795237 Posta elettronica: equal@regione.veneto.it

c) Assistenza relativa ai contenuti progettuali:

ISFOL - Struttura nazionale di supporto EQUAL Via G. B. Morgagni, 33 - 00161 ROMA Tel.: 06 445901 - 44590876 TEMA A: 06 44590867-863-468-873 TEMA B: 06 44590871 TEMA D: 06 44590453-858-859 TEMA E: 06 44590400-461-466-424 TEMA H: 06 44590860-866-868 TEMA I: 06 44590872 Fax: 06 44590875 E-mail: equal@isfol.it

d) Assistenza relativa alle applicazioni informatiche:

RTI Consedin - Siemens - SDI Lungotevere Michelangelo, 9 00192 ROMA Numero verde: 800-017933 Tel.: 06 3269731 Fax: 06 32697323 Posta elettronica: assistenza@equalitalia.it



(1) COM(2003)6 del 14.01.2003 "Il futuro della Strategia Europea per l'Occupazione". La nuova SEO definisce tre obiettivi generali: a) piena occupazione; b) qualita' e produttivita' sul lavoro; c) coesione e mercato del lavoro inclusivo. A rafforzare e specificare tali obiettivi, la Commissione ha definito undici priorita' trasversali che sostituiscono la precedente struttura articolata per Pilastri: misure attive e preventive per le persone disoccupate e inattive; far si' che il lavoro paghi; promuovere l'imprenditorialita' per creare posti di lavoro migliori e piu' numerosi; trasformare il lavoro nero in occupazione regolare; promuovere l'invecchiamento attivo; immigrazione; promuovere l'adattabilita' sul mercato del lavoro; investimento in capitale umano e sinergie per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita; parita' fra i sessi; sostenere l'integrazione e combattere le discriminazioni sul mercato del lavoro per le persone svantaggiate; affrontare le disparira' regionali in campo occupazionale. (2) C(2003) 840 del 30.12.2003 par. 4.1 (3) Ibidem, par. 7.1. (4) Ibidem, par. 7.2.

(5) Esempi di forme associative ammesse: le associazioni di cui agli artt. 14 e 36 del Codice Civile, i consorzi di cui all'art. 2602 e seguenti del Codice Civile, i gruppi europei di interesse economico (GEIE), o figure equivalenti.

(6) In ogni caso, l'errata o incompleta compilazione delle voci del Formulario puo' penalizzare la candidatura in sede di valutazione. Pertanto si raccomanda di compilare il Formulario in ogni sua voce, secondo le informazioni fornite nell'apposita Guida.

(7) L'oggetto sociale dell'organismo, l'attivita' svolta, ovvero la sua missione istituzionale. (8) La Commissione europea ha realizzato appositamente una banca dati con i dati riguardanti i progetti EQUAL presentati a livello europeo, anche al fine di agevolare la gestione della transnazionalita'.



 
Allegato n. 1

----> vedere allegato a pag. 60 della G.U. <----
 
Allegato n. 2

----> vedere allegato a pag. 61 della G.U. <----
 
ALLEGATO N. 3

Schema della domanda di ammissione all'Azione 1 dell'Iniziativa EQUAL 1. Le domande delle PS settoriali vanno indirizzate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mentre quelle relative alle PS geografiche alle Regioni / Province Autonome vanno inviate agli indirizzi forniti al paragrafo 8.2.1 dell'Avviso. 2. Nel caso delle PS geografiche il duplicato del dossier di candidatura va inviato, altresi', al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a mezzo Raccomandata secondo quanto previsto nel paragrafo 8.2.1 dell'Avviso. 3. L'assenza di uno solo dei documenti indicati al paragrafo 8.2 dell'Avviso determina l'inammissibilita' della candidatura.

==================================================================== I sottoscritti:

1. ............. (nome e cognome) .............., nella qualita' di legale rappresentante (1) di ............................. con sede in: Indirizzo ......................................................... Localita' ........................... CAP ......... Prov. ......... Telefono ............ Fax ............. E-mail ....................

2. ............. (nome e cognome) .............., nella qualita' di legale rappresentante di ............................. con sede in: Indirizzo ......................................................... Localita' ........................... CAP ......... Prov. ......... Telefono ............ Fax ............. E-mail ....................

3. ............. (nome e cognome) .............., nella qualita' di legale rappresentante di ............................. con sede in: Indirizzo ......................................................... Localita' ........................... CAP ......... Prov. ......... Telefono ............ Fax ............. E-mail ....................

4. ................................................................

CHIEDONO

Che il progetto dal titolo "............." venga ammesso all'Azione 1 secondo le modalita' di cui all'Avviso 02 del 20.04.2004 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell'ambito dell'Iniziativa Comunitaria EQUAL, seconda fase. ====================================================================

(1) Nel caso di amministrazioni pubbliche, e' possibile sostituire la dicitura "legale rappresentante" con l'indicazione dell'organo competente ad impegnare l'amministrazione medesima ai fini della presente candidatura.

====================================================================
DICHIARANO

di impegnarsi irrevocabilmente, in caso di ammissione al- l'Azione 1, a dar luogo alla partnership di sviluppo di cui alla proposta progettuale descritta nell'allegato Formulario, promuovendo l'adesione degli altri soggetti eventualmente menzionati nella proposta medesima, nei termini e secondo le modalita' specificate nel suddetto Avviso e nelle eventuali successive comunicazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai fini della successiva ammissione all'Azione 2;

di nominare soggetto referente l'organismo indicato al prece- dente punto 1, quale unico interlocutore di codesta Amministrazione e beneficiario del finanziamento relativo all'Azione 1, secondo le previsioni del paragrafo 8.1 dell'Avviso.

ALLEGANO

alla presente, i seguenti documenti:
il Formulario di candidatura;
copia della notifica che comprova la ricezione del Formulario inviato elettronicamente;
copia della carta di identita' o di un documento di ricono- scimento equipollente (ex art. 35 co. 2, D.P.R. 445/2000) in corso di validita', delle persone fisiche individuate ai punti precedenti;
copia dello statuto di ciascun organismo menzionato ai punti precedenti;
solo nel caso delle PS geografiche: copia della ricevuta di spedizione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del duplicato del dossier di candidatura, a mezzo posta RACCOMANDATA.

La presente dichiarazione e' sottoscritta in data .........,

per l'organismo di cui al summenzionato punto n. 1 .... (firma)
per l'organismo di cui al summenzionato punto n. 2 .... (firma)
per l'organismo di cui al summenzionato punto n. 3 .... (firma)
............................................................ ====================================================================
 
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