Gazzetta n. 10 del 14 gennaio 2005 (vai al sommario)
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DECRETO 15 novembre 2004
Dichiarazione di notevole interesse pubblico della localita' denominata «Monticello», sita nel territorio dei comuni di Barbarano Vicentino e di Mossano, in provincia di Vicenza.

IL DIRETTORE GENERALE
ad interim
per i beni architettonici e paesaggistici

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 ed in particolare l'art. 157, comma 2;
Visto 1'art. 8, comma 2, lettera o) del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2004, n. 173 «Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali»;
Visto il decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali dell'11 ottobre 2004 con il quale si dispone l'incarico ad interim della Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici;
Considerato che la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Verona, Vicenza e Rovigo, con nota n. 15243 del 20 settembre 2001, indirizzata al comune di Barbarano Vicentino, al comune di Mossano e, per conoscenza, alla Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, alla regione Veneto, alla provincia di Vicenza ed al Corpo forestale dello Stato di Vicenza, ha trasmesso la proposta di vincolo paesaggistico per la localita' denominata «Monticello» sita nel territorio dei comuni di Barbarano Vicentino e di Mossano in provincia di Vicenza;
Considerato che la suddetta Soprintendenza, con nota n. 16574 del 23 novembre 2001, ha inoltrato alla Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo paesaggistico per l'area suddetta cosi' delimitata:
comune di Barbarano Vicentino:
foglio catastale 15: particelle n. 5-39-40-57-7-12-13-41-74-77-78-45-44-29-43-42-58-64-1-8-2-32-31-15-14 parte - 22-16-46 parte - 10-38-68;
foglio catastale 12: particelle 1-2-3-4-5-7-8-9-10-11-12-14-15-16-17-18-19-20-21-22-24-25-27-30-31-32 -33-35-36-38-39-41-42-43-44-45-47-48-49;
foglio catastale 11: particelle 46-68-113-114-115-53-99-55-198-197-88-47-84-85-77-103-104-5-6-76-75-7 8-64-152-155-156-3-151-70-71-72-78-7-8-9-10-11-91-92-93-133-199-200;
comune di Mossano:
foglio catastale 13: particelle n. 120-12-154-164-265-260-263-153-128-220-121;
Considerato che l'area sopra delimitata, oggetto della proposta di vincolo della Soprintendenza, presenta caratteristiche morfologiche di anfiteatro morenico ed e' situata nella piana di collegamento fra il complesso dei Colli Euganei e quello dei Colli Berici, gia' sottoposti a dispositivi di tutela ricompresi nella normativa regionale, attraverso il Piano d'Area per i Colli Berici, adottato con delibera giunta regionale n. 710 del 10 marzo 2000, che individua la zona quale «sito direttore» con caratteri paesaggistici unitari, meritevole di tutela paesaggistica piu' attenta alla conservazione dei particolari beni culturali. Il piccolo colle, denominato «Monticello», e' un rilievo a forma di semiluna con la cavita' rivolta a sud che si eleva con una quota massima di 74 m sul livello del mare. Sul versante occidentale vi e' un'area coltivata a vigneto, mentre sul lato a sud vi e' traccia di uno sbancamento abusivo prodotto da un tentativo di attivita' estrattiva. La sua origine geologica e' identica a quella del colle di Lovertino e di Albettone ed e' contemporanea a quella della collina di S. Pancrazio, gia' saldamente legata al sistema dei colli vicentini, ambiti gia' soggetti a vincolo paesaggistico con specifici provvedimenti;
Ritenuto che la localita' di cui trattasi va considerata in modo inscindibile, oltre che per le caratteristiche ambientali sopra citate, anche per l'alta concentrazione di monumenti, attualmente gia' soggetti a specifici provvedimenti di tutela, tra i quali emergono la colombara merlata Donadello, posta alle pendici nord-occidentali del colle, verso il ponte di Mossano, ed i nuclei fortificati, di epoca medievale, che hanno dato origine alle attuali emergenze monumentali di Villa Ghiotto e Villa Pedrina, collocate ai margini orientali della collina, in piena armonia con la viabilita' storica ed il reticolo dei canali e delle scoline che disegnano la pianura contenuta nell'ansa naturale formata dal rilievo collinare e aperta a meridione;
Considerato, inoltre, che il territorio in questione e' stato interessato in passato anche da attivita' edificatoria di un tracciato stradale di epoca romana checosteggiava l'altura, le cui tracce sono ancora parzialmente visibili. Nella cartografia storica, ed in particolare in una mappa del 1600, viene registrata una notevole concentrazione di chiesette ed oratori, la cui esistenza e' confermata nel resoconto di un cronista dell'800, il Macca', che testimonia la intensa attivita' edificatoria che ha interessato tutto il sito, durante la dominazione longobarda e sotto l'egida benedettina. Il Monticello venne a trovarsi in tal modo all'incrocio di due importanti vie di comunicazione, costituite dalla strada romana e dal canale Bisatto, realizzato dai benedettini unitamente alla costruzione di tutte le altre opere idrauliche collaterali che lo resero, sin da allora, navigabile;
Considerato che le emergenze monumentali ancora esistenti entrano a far parte di scorci prospettici sempre diversi che si possono cogliere dagli innumerevoli punti di vista offerti a chi percorre l'ambito territoriale di cui trattasi, costituendo una unicita' del sistema paesaggio;
Considerato che il comune di Barbarano Vicentino in data 26 settembre 2001 e il comune di Mossano in data 27 settembre 2001 hanno provveduto all'affissione all'albo pretorio della proposta di vincolo con relativa planimetria;
Considerato che la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Verona, Vicenza e Rovigo, con nota n. 19498 del 6 dicembre 2001, ha comunicato l'avvenuta pubblicazione dell'avviso al pubblico della proposta di vincolo, rispettivamente sui quotidiani locali Il Mattino di Padova e Il Giornale di Vicenza, e sul quotidiano nazionale La Repubblica, in data 25 novembre 2001;
Considerato che, sono pervenute osservazioni alla proposta di vincolo dall'Associazione industriali della provincia di Vicenza, dall'Impresa di costruzioni Giulio Thiene, e dalla regione Veneto - Direzione urbanistica e beni ambientali;
Considerato che con nota n. ST/701/18994 del 20 maggio 2002 la Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, ha inoltrato al Comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio per i beni culturali e ambientali la proposta di vincolo formulata dalla competente Soprintendenza, gli atti amministrativi e tecnici ad essa allegati e le osservazioni pervenute;
Considerato che il suddetto Comitato di settore, valutati gli atti, con parere reso nella seduta del 3 ottobre 2002, di cui al verbale n. 108, ha ritenuto necessario un sopralluogo sull'area oggetto della proposta divincolo;
Considerato che il Comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio per i beni culturali e ambientali, a seguito delle risultanze del sopralluogo effettuato in data 19 maggio 2003 da membri dello stesso Comitato, valutati tutti gli atti, nella seduta del 1° ottobre 2003, con verbale n. 122, ha espresso parere favorevole in ordine alla proposta di vincolo formulata dalla predetta Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Verona, Vicenza e Rovigo in quanto: «La collina in questione presenta alcuni caratteri di unicita' che meritano menzione. Malgrado si elevi di solo alcune decine di metri sul livello della pianura circostante, quasi unico rilievo nel territorio del comune, costituisce un importante polo visuale. E' situata infatti nel bel mezzo della piana che separa i colli Berici dai colli Euganei ed e' un pregevole punto di osservazione per i numerosi monumenti che sporgono sulle pendici e sulle sommita' degli uni e degli altri colli. Si apprezzano infatti ville storiche, casali antichi, chiese e conventi, alcuni di questi rilevanti per storia artistica e religiosa, in modo mirabile. Simmetricamente il colle si staglia sul paesaggio della pianura quando lo si guardi dai monumenti suddetti, conferendo ai luoghi ed al paesaggio una valenza particolare. Queste caratteristiche lo hanno reso meritevole dell'inserimento nel novero delle aree inserite nel Piano paesaggistico regionale vigente. Non a caso il perimetro del vincolo proposto dalla Soprintendenza ricalca l'area individuata dal Piano paesaggistico regionale. Infine aggiungono valore all'area alcune antiche costruzioni: torri, ville e casali di epoca medioevale, rinascimentale e moderna che, spesso cinti da vigneti, circondano su tre lati il rilievo. La collina e' attualmente libera da qualsivoglia costruzione e quasi integra, se non fosse per la presenza di una modesta cava superficiale abbandonata da molti anni che non "ferisce" l'immagine generale. Da tali considerazioni, l'essere punto di visuale e sfondo prospettico contemporaneamente, l'essere elemento integro di un paesaggio coltivato fin dall'antico nel piano e lasciato a bosco e pascolo sui pendii, nonche' da tutte le altre gia' avanzate dalla amministrazione, discende la valutazione di notevole interesse paesaggistico del colle in questione»;
Considerato che, da quanto sopra esposto, appare indispensabile sottoporre a vincolo ai sensi dell'art. 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, l'area sopra descritta, al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi che potrebbero comprometterne irreparabilmente le pregevoli caratteristiche paesaggistico-ambientali;
Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla regione o all'ente dalla stessa subdelegato la richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 146, 147 e 159 del predetto decreto legislativo n. 42/2004 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, secondo la procedura prevista rispettivamente dalle citate disposizioni;
Decreta:

La localita' denominata «Monticello» sita nel territorio dei comuni di Barbarano Vicentino e di Mossano, in provincia di Vicenza, cosi' come sopra perimetrata, nei limiti sopradescritti e indicati nell'allegata planimetria, che costituisce parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed e' quindi sottoposta ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella Parte Terza del medesimo decreto legislativo.
La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Verona, Vicenza e Rovigo provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo dei comuni di Barbarano Vicentino e di Mossano e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici dei suddetti comuni.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, cosi' come modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.
Roma, 15 novembre 2004

Il direttore generale ad interim
per i beni architettonici e paesaggistici
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