Gazzetta n. 44 del 23 febbraio 2005 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 8 febbraio 2005
Revoca della concessione 20 dicembre 2001 n. 021/01 per la gestione della sala destinata al gioco del Bingo, nei confronti della Mille Uno Bingo s.r.l., in Villorba.

IL DIRETTORE GENERALE
dell'Amministrazione autonoma
di monopoli di stato

Visto il decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29 recante nonne per l'istituzione del gioco bingo, ai sensi dell'art. 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133;
Vista la direttiva del Ministro delle finanze 12 settembre 2000, con la quale l'incarico di controllore centralizzato del gioco bingo e' affidato all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato;
Visto il decreto direttoriale 16 novembre 2000, concernente l'approvazione del regolamento di gioco del bingo e le successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la convenzione di concessione n. 021/01, stipulata in data 20 dicembre 2001, tra l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e la Mille Uno Bingo Srl per la gestione del gioco del Bingo nella sala di Villorba (Treviso), Viale della Repubblica, 19/b;
Visti, in particolare, l'art. 3, comma 5, lettera h) e l'art. 11, ultimo periodo, della citata convenzione i quali prevedono, rispettivamente, l'obbligo del concessionario di «garantire la continuita' del servizio per almeno undici mesi l'anno, per almeno sei giorni alla settimana, compresi in ogni caso i giorni festivi, e per almeno otto ore al giorno» e che, in caso di sospensione non autorizzata dell'attivita' «per piu' di trenta giorni, anche non consecutivi, l'Amministrazione ha facolta' di revocare la concessione»;
Vista la motivata istanza del 24 settembre 2003, con la quale la Mille Uno Bingo S.r.l. ha chiesto la sospensione dell'attivita' nella sala-bingo di Villorba (Treviso), a decorrere dal l° ottobre 2003, preannunciando l'inoltro di una successiva istanza per il trasferimento dei locali della sala stessa;
Vista la lettera raccomandata a/r del 29 ottobre 2004, prot. n. 2003/46868/COA/BNG, ricevuta il 10 novembre 2003, con la quale, in riferimento alla sopraindicata istanza, e' stata autorizzata, in deroga all'art. 3, comma 5, lettera h) della convenzione di concessione, la sospensione dell'attivita' ed e' stato assegnato un periodo massimo di sessanta giorni, a decorrere dalla data di ricevimento della lettera stessa, per l'inoltro della preannunciata istanza di trasferimento dei locali, decorsi inutilmente i quali l'autorizzazione e' da ritenersi revocata e la Mille Uno Bingo S.r.l. e' tenuta ad assicurare la continuita' del servizio ai sensi di quanto stabilito dall'art. 3, comma 5, lettera h) della convenzione di concessione;
Vista la lettera raccomandata a/r del 12 marzo 2004, prot. n. 2004/14419/COA/BNG, ricevuta il 26 aprile 2004, il cui contenuto si intende interamente richiamato, con la quale nell'evidenziare che la Mille Uno Bingo S.r.l. non ha inoltrato ne' l'istanza di trasferimento dei locali della sala-bingo di Villorba (Treviso), ne' ha ripreso l'attivita' nella sala stessa, entro i termini assegnati, che sono scaduti il 9 gennaio 2004, e' stato comunicato, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 7 e seguenti della legge n. 241/1990, l'avvio dei procedimenti di revoca della concessione n. 021/01 del 20 dicembre 2004 e di escussione della cauzione prestata, a garanzia dei propri obblighi, ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29;
Vista la lettera del 26 aprile 2004, con la quale in nome e per conto della Mille Uno Bingo S.r.l., in riscontro alla lettera del 12 marzo 2004, viene comunicato, tra l'altro, che «non mancheremo entro il mese di maggio 2004 di darvi contezza della provincia che formera' oggetto di scelta per il trasferimento della concessione»;
Considerato che fino alla data del presente provvedimento l'istanza di trasferimento dei locali della sala-bingo di Villorba (Treviso) non e' stata prodotta, e che nella sala stessa non e' stata ripresa l'attivita', come risulta anche dalle lettere della questura di Treviso del 13 gennaio 2004, nr. 11E/03, del 13 dicembre 2004, n. 11E/04, e del 19 gennaio 2005, nr. 11E/05, con le quali e' stato comunicato che la sala e' chiusa al pubblico e che la Mille Uno Bingo S.r.l. ha cessato definitivamente l'attivita' restituendo alla questura stessa l'autorizzazione di cui all'art. 88 del TULPS;
Considerato che il danno erariale medio derivante dalla cessazione dell'attivita' da parte di una sala-bingo e' stimabile in misura superiore a Euro 1.000.000 su base annua, atteso che nell'anno 2004 le entrate erariali sono state pari a circa Euro 360.000.000 e le sale-bingo attive a circa 300, e che pertanto si rende escutibile l'importo, pari ad Euro 516.456,89, della cauzione complessiva di Euro 531.951,00 prestata a garanzia degli obblighi della Mille Uno Bingo S.r.l., ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29 (per Euro 516.456,89) e ai sensi dell'art. 8, comma 14 del decreto-legge 24 giugno 2003, n. 147, convertito in legge 1° agosto 2003, n. 2000 (per Euro 15.494,11);
Visti gli ulteriori elementi istruttori relativi ai procedimenti il cui avvio e' stato comunicato con la sopraindicata lettera del 12 marzo 2004, prot. n. 2004/14419/COA/BNG;
Decreta:

1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 11, ultimo periodo, della convenzione di concessione n. 021/01, stipulata in data 20 dicembre 2001, e' revocata, nei confronti della Mille Uno Bingo S.r.l., la concessione per la gestione del gioco del Bingo.
2. Per i motivi indicati in premessa, si rende escutibile la cauzione di Euro 531.951,00 di cui all'atto di fideiussione n. S/11762/04 dell'11 novembre 2004, rilasciato dalla Sant'Andrea Finanziaria S.p.a., per un importo pari ad Euro 516.456,89 costituente cauzione a garanzia degli obblighi della Mille Uno Bingo S.r.l., ai sensi dell'art. 9, comma 1 del decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29.
Avverso il presente decreto, che sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e' ammesso ricorso nei modi e nei tempi previsti dalla normativa vigente.
Roma, 8 febbraio 2005
p. Il direttore generale: Tagliaferri
 
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