Gazzetta n. 54 del 7 marzo 2005 (vai al sommario)
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
DETERMINAZIONE 22 febbraio 2005
Modifica degli stampati di specialita' medicinali contenenti principi attivi che sono classificati nel gruppo terapeutico principale degli antiepilettici (ATC N03A).

IL DIRIGENTE dell'Ufficio di farmacovigilanza
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che istiuisce l'Agenzia Italiana del Farmaco;
Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell'economia e finanze in data 20 settembre 2004, n. 245 recante norme sull'organizzazione ed il funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, a norma del comma 13 dell'art. 48 sopra citato;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Visto il decreto legislativo 15 luglio 2002, n. 145;
Visto il decreto del Ministro della salute 6 aprile 2004 di trasferimento del personale dell'Agenzia italiana del farmaco, registrato in data 26 agosto 2004 al n. 1464 del registro visti semplici dell'Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero della salute;
Visto il decreto legislativo n. 178/1991 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 539 concernente la classificazione dei medicinali ai fini della loro fornitura;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 540 e successive modificazioni ed integrazioni;
Sentito il parere della sottocommissione di farmacovigilanza, reso nella riunione del 9 dicembre 2004, relativo alle modifiche degli stampati dei medicinali contenenti i principi attivi che sono classificati nel gruppo terapeutico principale degli antiepilettici (ATC N03A);
Acquisito il parere favorevole della commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco reso nella seduta del 14 e 15 dicembre 2004;
Ritenuto a tutela della salute pubblica di dover provvedere a modificare gli stampati delle specialita' medicinali contenenti principi attivi che sono classificati nel gruppo terapeutico principale degli antiepilettici (ATC N03A);
Determina:
Art. 1.
1. E' fatto obbligo a tutte le aziende titolari di autorizzazione all'immissione in commercio di specialita' medicinali, autorizzate con procedura di autorizzazione di tipo nazionale, contenenti principi attivi che sono classificati nel gruppo terapeutico principale come antiepilettici (ATC N03A), di integrare gli stampati secondo quanto indicato nell'allegato I che costituisce parte del presente decreto.
2. Tutte le informazioni presenti negli stampati che siano in contrasto con quanto riportato nell'allegato I andranno eliminate.
3. Le modifiche di cui al comma 1 -- che costituiscono parte del decreto di autorizzazione rilasciato per ciascuna specialita' medicinale -- dovranno essere apportate immediatamente per il riassunto delle caratteristiche del prodotto e per il foglio illustrativo dal primo lotto di produzione successivo all'entrata in vigore del presente decreto.
4. Gli stampati delle specialita' medicinali contenenti principi attivi che sono classificati nel gruppo terapeutico principale come antiepilettici (ATC N03A), autorizzate con procedura nazionale successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, dovranno riportare anche quanto indicato nell'allegato I del presente decreto.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 22 febbraio 2005
Il dirigente: Rossi
 
Allegato I

Per tutti i principi attivi che sono classificati nel gruppo
terapeutico principale degli antiepilettici (ATC N03A) ad
eccezione del Valproato Sezione 4.6: Gravidanza e allattamento.
Alle pazienti che potrebbero iniziare una gravidanza o che siano in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica.
La necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando la paziente pianifica una gravidanza.
Il rischio di difetti congeniti e' aumentato di un fattore da 2 a 3 volte nella prole di madri trattate con un antiepilettico, quelli piu' frequentemente riportati sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale.
La politerapia con farmaci antiepilettici puo' essere associata con un rischio pio' alto di malformazioni congenite della monoterapia. Percio' e' importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile.
Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici che potrebbe avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. Per le specialita' medicinali a base di Valproato. Sezione 4.6: Gravidanza e allattamento.
Il valproato e' l'antiepilettico di scelta in pazienti con alcuni tipi di epilessia come quella generalizzata con o senza mioclono o fotosensibilita'. Per l'epilessia parziale il Valproato dovrebbe essere usato solo in casi resistenti ad altri trattamenti.
Una maggiore incidenza di anomalie congenite comprese ipospadia, dismorfia facciale e malformazioni degli arti, e' stata riportata nella prole nata da madri con epilessia che erano sono state trattate con il Valproato rispetto al trattamento con altri farmaci antiepilettici.
Il valproato durante la gravidanza dovrebbe essere prescritto come monoterapia alla piu' bassa dose efficace, in dosi frazionate e se possibile in forme a rilascio prolungato.
Esiti anomali della gravidanza tendono ad essere associati con dosi giornaliere piu' alte e con elevate dosi per ogni somministrazione. E' stato dimostrato che valori elevati di picco plasmatico ed elevate quantita' per ciascuna somministrazione sono associate con difetti del tubo neurale. L'incidenza dei difetti del tubo neurale aumenta con l'incremento del dosaggio, specialmente al di sopra di 1000mg/die.
L'uso del valproato e' associato con difetti del tubo neurale con incidenza dall'1% al 2%.
L'integrazione dietetica con acido folico prima della gravidanza, puo' ridurre l'incidenza dei difetti del tubo neurale nei neonati di donne ad alto rischio. Le pazienti dovrebbero prendere in considerazione di assumere 5 mg di acido folico al giorno quando pianificano una gravidanza.
Sono stati riportati casi molto rari di sindrome emorragica in neonati le cui madri hanno assunto Valproato durante la gravidanza. Questa sindrome e' correlata alla ipofibrinogenemia. Sono stati riportati anche casi di afibrinogenemia che possono essere fatali. Pertanto nei neonati devono essere controllati: conta piastrinica, livello plasmatico del fibrinogeno, test di coagulazione e fattori della coagulazione.
Nelle donne che diventano gravide devono essere condotti indagini diagnostiche durante la gravidanza come ad esempio ecografie o altre tecniche appropriate.
Non ci sono prove che suggeriscano che le madri che assumono valproato non debbano allattare.
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone