Gazzetta n. 58 del 11 marzo 2005 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 settembre 2004
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche - Schemi idrici regione Calabria - Schema idrico sulla diga del torrente Menta - Primo lotto - Opere di presa, galleria di derivazione e pozzo piezometrico, lavori di completamento. (Deliberazione n. 49/04).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ed in particolare i commi dal 134 al 142 compreso, ai sensi dei quali, tra l'altro, e' stabilito che la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il comma 177 del predetto art. 4 della legge n. 350/2003;
Visto l'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, 191, che sostituisce l'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, precisando - tra l'altro - che i limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative sono da intendere quale contributo pluriennale per la realizzazione di investimenti, includendo nel costo degli stessi anche gli oneri derivanti dagli eventuali finanziamenti necessari ovvero quale concorso dello Stato al pagamento di una quota degli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie che i soggetti interessati, diversi dalle pubbliche amministrazioni come definite secondo i criteri di contabilita' nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il Primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella regione Calabria, il «Completamento dello schema idrico sulla diga del torrente Menta» il cui primo intervento e' rappresentato dalla «Galleria di derivazione ed opera di presa della diga sul torrente Menta», di cui al presente intervento;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito le modalita' per l'attribuzione del CUP;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140 della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed i decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa, anche, essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 66/2004 S.O.), nella quale sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non e' necessariamente correlata con la concessione di un eventuale mutuo o l'effettuazione di altre operazioni di finanziamento;
Vista la nota del 12 marzo 2004, n. 145 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sulle «Opere di derivazione della diga del Menta», proponendo l'approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo dell'opera, con prescrizioni, e l'assegnazione del finanziamento a carico delle risorse stanziate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003;
Vista la nota n. 100408 del 29 settembre 2004, del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro che risponde alla nota del Servizio centrale segreteria CIPE n. 27841 del 3 settembre 2004, circa le modalita' applicative dell'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, come modificato dalla citata legge n. 191/2004;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziano riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'intesa generale quadro tra il Governo e la regione Calabria, sottoscritta nel dicembre 2002;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto:
Delle risultanze dell'istruttonia svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'intervento in esame consiste nella realizzazione del primo lotto del progetto generale dello schema acquedottistico del Menta;
che l'Accordo di programma quadro siglato in data 27 ottobre 1999 tra lo Stato e la regione Calabria inserisce il progetto in questione tra le opere strategiche necessarie a completare lo schema idrico della regione Calabria e, in particolare, della fascia reggina;
che le caratteristiche tecniche delle principali opere da realizzare sono in sintesi le seguenti:
lavori occorrenti per il completamento e la piena funzionalita' dell'opera di presa; lavori per il completamento e la piena funzionalita' della galleria di derivazione, gia' realizzata, compresa la captazione ed adduzione delle principali venute d'acqua che insistono sulla galleria stessa, per un eventuale uso potabile;
costruzione del pozzo piezometrico, ubicato nel massiccio del Monte Cendri, con diametro interno di 2,60 m ed un'altezza di circa 120 m, di cui 3 m fuori terra;
fornitura in opera di tutte le apparecchiature idrauliche ed elettromeccaniche;
esecuzione della camera a valvole in testa alla condotta forzata, da realizzare con un successivo lotto;
che per completare lo schema idrico del Menta sono previsti:
l'impianto idroelettrico, comprendente la condotta forzata e la centrale, previsti in autofinanziamento;
le opere riguardanti la potabilizzazione e l'approvvigionamento dei serbatoi dei centri abitati sotto quota 300 m s.l.m.; rientranti nel Primo programma delle infrastrutture strategiche, approvato con delibera di questo Comitato n. 121/2001;
che l'opera e' stata esclusa dalla procedura di valutazione di Impatto ambientale essendo soggetta solo all'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione del torrino esterno del pozzo piezometrico dell'altezza di circa 3 m, essendo le altre opere previste all'interno della galleria e dentro l'invaso. Il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Soprintendenza per i beni archeologici e per il paesaggio per la Calabria ha espresso, in merito, parere favorevole con nota n. 459/P dell'8 marzo 2004;
che il COTER della regione Calabria con voto n. 548 dell'11 dicembre 2003 ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, demandando al responsabile del procedimento la verifica puntuale dei relativi adempimenti. Lo stesso responsabile, con nota del 16 febbraio 2004, ha dichiarato che le prescrizioni del COTER sono in corso di adempimento e saranno completate prima della procedura di affidamento;
che il Coordinamento provinciale di Reggio Calabria del Corpo forestale dello Stato, con nota n. 6218 del 22 luglio 2003, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, ai lavori di realizzazione del pozzo piezometrico, unica opera al di fuori delle precedenti autorizzazioni amministrative;
che con nota n. 102 del 3 marzo 2004 la regione Calabria - Dipartimento lavori pubblici ed acque - Settore idropotabile - Gestione integrata risorse idriche ha comunicato di aver raggiunto un accordo bonario con l'unica ditta esproprianda interessata ai lavori;
che il responsabile unico del Procedimento, con nota del 16 febbraio 2004, ha comunicato la non presenza di interferenze;
che il Presidente della Giunta regionale della Calabria, acquisito il parere positivo del comune di Cardato, unico interessato alle opere, ha espresso parere favorevole, ai sensi dell'art. 3, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002;
sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore e' individuato, con nota della regione Calabria, n. 271 S.P. dell'11 novembre 2002, nel Dipartimento 6° LL.PP. ed Acque - Settore servizi idrici integrati della stessa regione;
che, ai sensi della delibera di questo Comitato del 27 dicembre 2002 n. 143, all'intervento e' stato assegnato il CUP J94E04000010001;
che sono state predisposte dal Ministro delle infrastrutture e trasporti le prescrizioni di cui in allegato;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo dell'intervento proposto per il finanziamento e' di Euro 23.240.560,00, di cui Euro 3.672.252,00 per I.V.A.;
che la scheda di sintesi del piano economico-finanziario allegata alla relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non evidenzia per l'opera in argomento, considerata a se' stante, un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione;
Delibera: 1. Approvazione progetto esecutivo.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 e dell'art. 16 del decreto legislativo n. 190/2002 e' approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto esecutivo del «Completamento dello schema idrico della diga sul Menta - Primo lotto - Opere di presa, galleria di derivazione e pozzo piezometrico» per un importo di Euro 23.240.560,00. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle opere.
1.2. Le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e del trasporti, cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo.
2.1. Per la realizzazione dell'opera di cui al punto 1.1 e' assegnato alla regione Calabria l'importo complessivo di Euro 23.240.560,00, in termini di volume di investimenti, cosi' articolato:
anno 2005: Euro 11.243.392,00;
anno 2006: Euro 11.997.168,00.
L'onere relativo a ciascuna annualita' viene imputato sul limite di impegno quindicennale di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziata dalla legge n. 350/2003, per la stessa annualita'.
La quota annua di contributo non potra' comunque superare l'importo di Euro 1.029.000,00 per il limite di impegno relativo all'anno 2005 e l'importo di Euro 1.097.986,00 euro per il limite di impegno relativo all'anno 2006. 3. Clausole finali.
3.1. Considerato che l'opera in questione e' solo una parte di un sistema piu' ampio e integrato di fornitura di servizi idrici ed energia, il Piano economico finanziario riguardante i lotti successivi, che sara' sottoposto all'approvazione di questo Comitato, dovra' tener conto dei rientri dell'intero schema idrico del Menta, compreso l'impianto idroelettrico.
3.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto esecutivo dell'intervento relativo al «Completamento dello schema idrico della diga sul Menta» approvato con la presente delibera.
3.3. La verifica delle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.2, devono essere recepite in fase di realizzazione dei lavori, ove non diversamente specificato nelle stesse, sara' effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Detto Ministero provvedera' altresi' a verificare che i soggetti responsabili ottemperino alle altre prescrizioni.
3.4. Il citato Ministero provvedera' ad instaurare un adeguato meccanismo di monitoraggio ed a svolgere gli adempimenti necessari per consentire a questo Comitato di assolvere ai compiti di vigilanza previsti dall'art. 2, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 190/2002, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003.
3.5. Il CUP J94E04000010001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 143 del 27 dicembre 2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 29 settembre 2004
Il Presidente: Berlusconi Il segretario del CIPE Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 2005 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 182
 
Allegato 1
PRESCRIZIONI
1) Il finanziamento concesso sara' opportunamente preso in considerazione nello sviluppo del piano economico e finanziario, esteso all'intero schema, in sede di esame del progetto delle opere di completamento dello schema idrico del torrente Menta. In tale esame si terra' anche conto dei potenziali ritorni della componente idroelettrica dello schema.
AMBIENTALI In fase di realizzazione.
2) Il materiale proveniente dalla trivellazione del pozzo piezometrico dovra' essere convogliato in zone di deposito autorizzate, attraverso la esistente sottostante galleria, gia' completata. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Corpo forestale dello Stato.
3) Per l'accesso al pozzo piezometrico sara' utilizzata la pista in terra battuta, collegata alla S.S. 183, senza apportare alcuna variazione piano-altimetrica; ma eseguendo semplici interventi di decespugliamento e livellamento del piano viario. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Corpo forestale dello Stato.
4) Al termine dei lavori di realizzazione del pozzo piezometrico, nella intera zona interessata, dovra' essere ripristinato il pieno decoro. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Corpo forestale dello Stato.
TECNICHE In fase di defluzizione del progetto esecutivo.
5) La modalita' esecutiva per La realizzazione del pozzo piezometrico non potra' essere demandata in fase esecutiva alla valutazione dell'impresa. Pertanto, prima della gara, sara' necessario che il Responsabile del Procedimento identifichi il dettaglio della metodologia idonea all'intervento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
6) La somma di Euro 501.419,00 per oneri di sicurezza, non soggetta a ribasso d'asta, cosi' come prevista nel Capitolato speciale di appalto, all'art. 2 (Importo dell'Appalto), dovra' essere diversamente quantificata attraverso un computo di costi e non a percentuale. La suddetta somma dovra' comunque intendersi quale limite massimo.
Infine, il nuovo importo effettivamente determinato, prima della procedura di aggiudicazione, verra' sottoposto all'approvazione del COTER. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
7) Sara' modificato l'art. 21 del Capitolato speciale di appalto nella parte che riguarda la penale per ritardata esecuzione dei lavori, con la eliminazione della dizione «....e comunque complessivamente non puo' superare il 10% «e l'inserimento della dizione qualora l'entita' del ritardo accumulato determinasse un importo massimo della penale superiore al 10% dell'ammontare netto contrattuale, il Responsabile del procedimento promuovera' l'avvio delle procedure previste dall'art. 119, decreto del Presidente della Repubblica n. 554/1999». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
8) Si dovra' prevedere all'art. 21 del Capitolato speciale di appalto anche una penale, in caso di ritardo, per i primi 300 giorni dalla consegna dei lavori per il completamento della struttura scatolare dell'opera di presa, opera correlata ad altri interventi quali gli invasi sperimentali per il collaudo tecnico dell'opera di sbarramento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
9) La somma prevista nel quadro economico per le espropriazioni e' di gran lunga superiore a quella riportata nell'elaborato piano particellare d'esproprio, pertanto, tenuto conto che i procedimenti amministrativi per l'esproprio sono posti a carico dell'impresa appaltatrice, dovra' essere approvata dal COTER la reale quantificazione economica, rettificata, anche alla luce della vigente normativa. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 
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