Gazzetta n. 74 del 31 marzo 2005 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 17 marzo 2005
Approvazione di un nuovo studio di settore e le evoluzioni di 12 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, recante disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi;
Visto il testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344;
Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, il quale prevede che gli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze elaborino, in relazione ai vari settori economici, appositi studi di settore;
Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore siano approvati con decreto del Ministro delle finanze;
Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146 che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione dall'applicazione degli stessi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore;
Considerato che, a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria, sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore;
Visto il decreto del Ministro delle finanze 10 novembre 1998, che ha istituito la Commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata con successivi decreti del 5 febbraio 1999, del 24 ottobre 2000, del 2 agosto 2002 e del 14 luglio 2004;
Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze;
Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali;
Visto il decreto del Direttore generale del Dipartimento delle Entrate 24 dicembre 1999 concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore;
Visti i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 12 febbraio 2002 e 15 aprile 2003 concernenti l'approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore relativi alle attivita' economiche dei servizi da utilizzare per i periodi di imposta 2001 e 2002;
Visti i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 15 settembre e 18 dicembre 2003 concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore;
Visti i decreti del Ministro dell'Economia e delle Finanze 25 marzo 2002, 18 luglio 2003, 14 luglio 2004, concernenti i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita;
Visto il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 23 dicembre 2003: approvazione della tabella di classificazione delle attivita' economiche;
Acquisito il parere della predetta Commissione di esperti in data 12 gennaio e 16 febbraio 2005;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore

1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi:
a) Studio di settore TG31U (che sostituisce gli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U) - Riparazioni meccaniche di autoveicoli, codice attivita' 50.20.1; Riparazione di carrozzerie di autoveicoli, codice attivita' 50.20.2; Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli, codice attivita' 50.20.3; Riparazione e sostituzione di pneumatici, codice di attivita' 50.20.4; Riparazioni di motocicli e ciclomotori, codice attivita' 50.40.3;
b) Studio di settore TG34U (che sostituisce lo studio di settore SG34U) - Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, codice attivita' 93.02.A;
c) Studio di settore TG36U (che sostituisce gli studi di settore SG35U, SG36U, SG62U e, limitatamente all'attivita' 55.30.B Servizi di ristorazione in self-service, lo studio SG76U) - Ristorazione con preparazione di cibi da asporto, codice attivita' 55.30.2; Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina, codice attivita' 55.30.A; Servizi di ristorazione in self-service, codice attivita' 55.30.B; Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo, codice attivita' 55.30.C;
d) Studio di settore TG37U (che sostituisce gli studi di settore SG37U, SG63U e SG64U) - Gelaterie e pasticcerie con somministrazione, codice attivita' 55.30.4; Bar e caffe', codice attivita' 55.40.A; Bottiglierie ed enoteche con somministrazione, codice attivita' 55.40.B; Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo, codice attivita' 55.40.C;
e) Studio di settore TG39U (che sostituisce lo studio SG39U) - Agenzie di mediazione immobiliare, codice attivita' 70.31.0;
f) Studio di settore TG50U (che sostituisce gli studi di settore SG50U e SG71U) - Intonacatura, codice attivita' 45.41.0; Rivestimento di pavimenti e di muri, codice attivita' 45.43.0; Tinteggiatura e posa in opera di vetri, codice attivita' 45.44.0; Altri lavori di completamento degli edifici, codice attivita' 45.45.0;
g) Studio di settore TG66U (che sostituisce lo studio di settore SG66U) - Consulenza per installazione di sistemi hardware, codice attivita' 72.10.0; Edizione di software, codice attivita' 72.21.0; Altre realizzazioni di software e consulenza software, codice attivita' 72.22.0; Elaborazione e registrazione elettronica dei dati, codice attivita' 72.30.0; Attivita' delle banche di dati, codice attivita' 72.40.0; Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e apparecchiature informatiche, codice attivita' 72.50.0; Altre attivita' connesse all'informatica, codice attivita' 72.60.0;
h) Studio di settore TG67U (che sostituisce lo studio di settore SG67U) - Attivita' delle lavanderie industriali, codice attivita' 93.01.1; Servizi delle lavanderie a secco, tintorie, codice attivita' 93.01.2;
i) Studio di settore TG70U (che sostituisce lo studio di settore SG70U) - Servizi di pulizia, codice attivita' 74.70.1;
j) Studio di settore TG72A (che sostituisce lo studio di settore SG72A) - Trasporti con veicoli da piazza, codice attivita' 60.22.1; Trasporto mediante noleggio di autovettura da rimessa con conducente, codice attivita' 60.22.2;
k) Studio di settore TG74U (che sostituisce lo studio SG74U) - Studi fotografici, codice attivita' 74.81.1; Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa, codice attivita' 74.81.2;
l) Studio di settore TG75U (che sostituisce lo studio di settore SG75U) - Installazione di impianti elettrici e tecnici, codice attivita' 45.31.0; Lavori di isolamento, codice attivita' 45.32.0; Installazione di impianti idraulico-sanitari, codice attivita' 45.33.0; Altri lavori di installazione, codice attivita' 45.34.0; Posa in opera di infissi, codice attivita' 45.42.0;
m) Studio di settore SG96U - Altre attivita' di manutenzione e di soccorso stradale, codice attivita' 50.20.5.
2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi o dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio di cui agli allegati:
1, per lo studio di settore TG31U;
2, per lo studio di settore TG34U;
3, per lo studio di settore TG36U;
4, per lo studio di settore TG37U;
5, per lo studio di settore TG39U;
6, per lo studio di settore TG50U;
7, per lo studio di settore TG66U;
8, per lo studio di settore TG67U;
9, per lo studio di settore TG70U;
10, per lo studio di settore TG72A;
11, per lo studio di settore TG74U;.
12, per lo studio di settore TG75U;
13, per lo studio di settore SG96U.
3. Il programma per l'applicazione degli studi di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore.
4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono, in maniera secondaria, le predette attivita' per le quali abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi.
5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2004.
 
Art. 2.
Categorie di contribuenti alle quali
non si applicano gli studi di settore

1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano:
a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati;
b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), ovvero compensi di cui all'art. 54, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344, di ammontare superiore a euro 5.164.569;
c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate;
d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi;
e) nei confronti dei soggetti che esercitano, in ogni forma di societa' cooperativa, l'attivita' indicata alla lettera j), comma 1, del precedente art. 1.
2. Per lo studio di settore TG50U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall'applicazione degli studi di settore, di cui alla lettera b) del comma 1, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi degli articoli 92 e 93 del testo unico delle imposte sui redditi.
 
Art. 3.
Variabili delle imprese o delle attivita' professionali

1. L'individuazione delle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U per lo studio TG31U; SG34U per lo studio TG34U; SG35U, SG36U, SG62U e SG76U per lo studio TG36U; SG37U, SG63U e SG64U per lo studio TG37U; SG39U per lo studio TG39U; SG50U e SG71U per lo studio TG50U; SG66U per lo studio TG66U; SG67U per lo studio TG67U e SG70U per lo studio TG70U approvati con provvedimento dell'Agenzia delle entrate 15 aprile 2003, nonche' sulla base delle informazioni contenute nei questionari approvati con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 15 settembre e 18 dicembre 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
2. L'individuazione delle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore TG72A, TG74U e TG75U approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle informazioni contenute rispettivamente nei modelli SG72A, SG74U e SG75U costituenti parte integrante delle dichiarazioni Unico 2003 e approvati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 15 aprile 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
3. L'individuazione delle variabili da utilizzare per l'applicazione dello studio di settore SG96U approvato con il presente decreto e' effettuata sulla base delle informazioni contenute nel questionario approvato con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 15 settembre 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
 
Art. 4.
Determinazione del reddito imponibile

1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 85 del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c), d), e) ed f), del comma 1 del medesimo articolo, ovvero i compensi di cui all'art. 54, comma 1, del citato testo unico delle imposte sui redditi.
2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 85, comma 1, lettere c), d), e) ed f), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci ed alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti l'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi.
3. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2 del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci ed alle variabili di cui all'art. 3 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi.
4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base allo studio di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 93, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344.
 
Art. 5.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell'applicazione degli studi di settore

1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 17 marzo 2005
Il Ministro: Siniscalco
 
Allegato 1

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG31U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 50.20.1 - Riparazioni meccaniche di autoveicoli;
• 50.20.2 - Riparazione di carrozzerie di autoveicoli;
• 50.20.3 - Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli;
• 50.20.4 - Riparazione e sostituzione di pneumatici;
• 50.40.3 - Riparazioni di motocicli e ciclomotori.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione degli studi di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2002 completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG31 inviato ai contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 79.076.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 59.866.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 2.996 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
- quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
- quadro B del questionario (unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
- presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
- errata compilazione delle percentuali relative all'attivita' di riparazione/manutenzione / revisione / elaborazione (quadro D del questionario);
- errata compilazione delle percentuali relative alla specializzazione (quadro D del questionario);
- errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
- incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nei modelli.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 56.870.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
- un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, ai diversi servizi offerti, alla tipologia di clientela, ecc..; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare quarantuno gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono:
- specializzazione dei servizi prestati;
- tipologia di veicoli per i quali viene fornita assistenza;
- dimensione della struttura;
- modalita' organizzativa;
- tipologia della clientela.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
Per quanto riguarda la specializzazione dei servizi prestati, si possono distinguere, rispetto ai cluster di imprese che effettuano riparazioni e manutenzioni meccaniche e motoristiche generiche, le imprese specializzate in alcuni servizi specifici, e in particolare: le imprese specializzate nelle riparazione/installazione di parti elettriche ed elettroniche; le imprese specializzate nella vendita e sostituzione/installazione dei pneumatici; le imprese specializzate nelle riparazioni di carrozzeria; le imprese specializzate nella riparazione e manutenzione di carburatori e impianti ad iniezione; le imprese specializzate nella riparazione di radiatori; le imprese specializzate nell'installazione e manutenzione di impianti a gas, GPL e metano; le imprese specializzate nella rettifica motori; le imprese specializzate nella riparazione e manutenzione pompe diesel; le imprese specializzate nell'assistenza corse/preparazione ed elaborazione auto o moto per gare; le imprese che effettuano attivita' di revisione autorizzata di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori.
La tipologia di veicoli per i quali i contribuenti dello studio offrono assistenza ha consentito di isolare le imprese che riparano/manutengono principalmente veicoli commerciali o industriali e le imprese che riparano/manutengono principalmente motocicli e ciclomotori. Tutte le altre imprese effettuano le loro attivita' principalmente sulle autovetture.
Il fattore dimensionale ha permesso di differenziare le imprese con struttura organizzativa e produttiva di dimensioni medio-grandi da quelle di piu' piccole dimensioni.
La modalita' organizzativa ha consentito di isolare le officine autorizzate/targate dalle officine indipendenti.
La tipologia della clientela ha permesso di distinguere le imprese che servono principalmente una clientela formata da commercianti di veicoli; le imprese che servono case costruttrici per interventi in garanzia; le imprese che servono flotte aziendali; le imprese che servono societa' ed enti con i quali esiste una convenzione e/o un appalto.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - ELETTRAUTO AUTORIZZATI/TARGATI

NUMEROSITA': 331

Le imprese appartenenti a questo cluster operano come officine autorizzate/targate (99% dei soggetti) e sono specializzate nella riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche, che rappresenta il 53% dei ricavi, a cui si affianca l'installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (17%). Il 31% dei soggetti effettua interventi di autotronica, ottenendo il 18% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (72% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (12%). Il 47% dei soggetti appartenenti al cluster opera anche su veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali, ottenendo il 18% dei ricavi.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da locali destinati ad officina pari a 138 mq. Nel 49% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (227 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 40% dei casi e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (67% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (32%).
La clientela e' rappresentata principalmente da privati (61% dei ricavi) e da societa' ed enti non in convenzione/appalto (28%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici, 1 banco controllo apparecchi elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 densimetro (nel 46% delle imprese), 2-3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 41%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 54%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 48%), 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 45%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 45%).

CLUSTER 2 - OFFICINE AUTORIZZATE/TARGATE SPECIALIZZATE NELLE
RIPARAZIONI SUI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 177

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni meccaniche e motoristiche in genere (81% dei ricavi). L'attivita' viene svolta soprattutto sui veicoli commerciali o industriali: il 57% dei ricavi e' rappresentato dai veicoli con portata superiore a 35 quintali ed il 26% da quelli con portata inferiore a 35 quintali. Il 56% dei soggetti del cluster effettua inoltre, riparazioni sulle autovetture ottenendo il 23% dei ricavi.
Questi operatori si caratterizzano per essere officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da locali destinati a officina (469 mq) e locali destinati a magazzino e/o deposito (72 mq). Si registrano inoltre 26 mq di uffici e 557 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Il numero totale di addetti e' pari a 5-6, di cui 3-4 dipendenti.
Le imprese del cluster operano prevalentemente come societa' di persone (55% dei soggetti) e, in misura minore, come ditte individuali (36%) e societa' di capitali (9%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (56% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (24%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 42% delle imprese), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 51%), 3 banchi lavoro officina, 4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 furgoni (nel 43%), 2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 56%), 1 impianto spurgo freni (nel 50%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 52%), 1 tornio (nel 58%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 43%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 44%).
Il 53% delle imprese esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 14.000 curo.

CLUSTER 3 - OFFICINE AUTORIZZATE/TARGATE SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE

NUMEROSITA': 1.362

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (73% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta soprattutto sulle autovetture (86% dei ricavi).
Questi operatori si caratterizzano per essere officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono: 207 mq di locali destinati ad officina, 32 mq di locali per il magazzino/deposito e 11 mq di ufficio. Nel 49% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (239 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 50% dei casi si rilevano 1-2 dipendenti.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (60% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (39%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (66% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (25%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 57% delle imprese), 2 banchi lavoro officina, 2 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 53%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 55%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 51%), 1 ricarica gas condizionatore (nel 48%).

CLUSTER 4 - OFFICINE OPERANTI CON SOCIETA' IN CONVENZIONE/APPALTO

NUMEROSITA': 621

Le imprese del cluster sono caratterizzate dall'effettuazione di interventi in convenzione/appalto con societa' ed enti, che rappresentano il 72% dei ricavi. Si tratta di riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (65% dei casi per il 74% dei ricavi), a cui si affiancano le riparazioni di carrozzeria in metallo (36% dei casi per il 77% dei ricavi). L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (61% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (65% delle imprese per il 28% dei ricavi). Il 29% delle imprese inoltre, esegue interventi sui veicoli con portata superiore a 35 quintali, ottenendo il 37% dei ricavi.
L'83% dei soggetti opera come officine indipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da locali destinati ad officina che coprono 184 mq. Si registrano inoltre 114 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Le imprese del cluster occupano 2-3 addetti e nel 39% dei casi e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (63% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (32%).
La clientela e' rappresentata, oltre che da societa' ed enti con i quali esiste una convenzione e/o un appalto, anche da privati (19% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 banchi lavoro officina, 4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 43% delle imprese), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice.

CLUSTER 5 - OFFICINE CHE EFFETTUANO REVISIONI

NUMEROSITA': 612

Le imprese del cluster effettuano principalmente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (50% dei ricavi), ma sono caratterizzate da attivita' consistenti di revisione autorizzata di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori (15% dei ricavi, con un numero di revisioni pari a 636). Il 62% dei soggetti effettua interventi di riparazione e sostituzione di pneumatici (con il 17% dei ricavi); il 47% effettua interventi di riparazione/manutenzione/installazione di impianti elettrici e di alimentazione (con 1'11% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (78% dei ricavi) e, secondariamente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (14%).
Questi operatori sono prevalentemente officine indipendenti (nel 70% dei casi).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentante da locali destinati ad officina, che ammontano a 284 mq, locali destinati a magazzino e/o deposito (48 mq) e uffici (17 mq). Il 65% delle imprese inoltre, dispone di 384 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 3-4 addetti, di cui 1-2 dipendenti.
Le imprese del cluster operano prevalentemente come ditte individuali (55% dei soggetti) e come societa' di persone (42%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (64% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (23%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina, 1 densimetro (nel 41% delle imprese), 1 equilibratrice ruote, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 1 impianto spurgo freni (nel 41%), 1 linea diagnostica revisioni autoveicoli, 1 opacimetro per motori diesel, 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 rullo prova freni, ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 47%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 strumento controllo impianto di alimentazione (nel 46%), 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 44%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 48%).

CLUSTER 6 - OFFICINE AUTORIZZATE/TARGATE SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA A MOTOCICLI E CICLOMOTORI

NUMEROSITA': 152

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano per la maggior parte riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (75% dei ricavi) e sono caratterizzate dal fornire assistenza quasi esclusivamente a motocicli e ciclomotori (93% dei ricavi).
Questi operatori operano come officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate essenzialmente a 75 mq di locali destinati ad officina. Il numero totale di addetti e' pari a 2 e nel 25% delle officine e' presente personale dipendente.
Le imprese del cluster operano nella maggior parte dei casi come ditte individuali (84% dei soggetti) e, in misura minore, come societa' di persone (15%).
La clientela e' rappresentata principalmente da privati (84% dei ricavi) e, secondariamente, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (nel 55% delle imprese per il 16% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 attrezzo sollevamento moto, 2 banchi lavoro officina, 6 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 saldatrice, 1 carica batterie, 1 compressore d'aria.

CLUSTER 7 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELLA RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
DI POMPE DIESEL

NUMEROSITA': 306

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate negli interventi di riparazione e manutenzione di pompe diesel, che rappresentano 1'84% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta sulle autovetture (44% dei ricavi), sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (23%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (21%).
Questi operatori sono prevalentemente officine indipendenti (87% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite dai locali destinati ad officina, che ammontano a 154 mq. Le imprese del cluster occupano 2 addetti ed una officina su due dichiara la presenza di personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (62% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (37%).
La clientela e' rappresentata soprattutto da societa' ed enti non in convenzione/appalto (46% dei ricavi) e da privati (39%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 52% delle imprese), 2-3 banchi lavoro officina, 1 banco prova iniettori, 1-2 banchi prova pompe, 6 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 41%), 1 opacimetro per motori diesel (nel 50%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 44%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 45%).

CLUSTER 8 - OFFICINE INDIPENDENTI GENERALISTE

NUMEROSITA': 4.907

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano soprattutto riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (77% dei ricavi), principalmente sulle autovetture (62%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (22%). Gli interventi possono essere rivolti anche ad altri mezzi, quali ad esempio macchine agricole, indicati dal 28% delle imprese per il 36% dei ricavi.
Questi operatori sono quasi esclusivamente officine indipendenti (91% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate a 153 mq di locali destinati ad officina. Nel 47% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (172 mq). Le imprese del cluster occupano 1-2 addetti e raramente vi e' il ricorso a personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (74% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (25%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (61% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (28%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 52% delle imprese), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 50%), 1-2 banchi lavoro officina, 2 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 51%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice.

CLUSTER 9 - OFFICINE CHE SERVONO FLOTTE AZIENDALI E COMMERCIANTI DI
VEICOLI

NUMEROSITA': 175

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (64% dei ricavi) e sono specializzate nell'assistenza alle flotte aziendali, che rappresenta il 58% dei ricavi, e ai commercianti di veicoli (36% delle imprese per il 38% dei ricavi) a cui si affiancano i servizi ai privati (22% per il 26%) e alle societa' ed enti non in convenzione/appalto (35% per il 22%).
L'attivita' viene svolta sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (41% dei ricavi), sulle autovetture (29%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (25%).
Questi operatori sono nella maggior parte dei casi officine indipendenti (77% dei soggetti) e, secondariamente, officine autorizzate/targate (14%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 327 mq di locali destinati ad officina, 53 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 15 mq di uffici. Nel 62% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (563 mq). Le imprese appartenenti al cluster occupano 3 addetti e in una officina su due e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (53% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (43%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 45% delle imprese), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 46%), 2 banchi lavoro officina, 3-4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 59%), 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 2 smerigliatrici (nel 53%).
Il 43% dei soggetti esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per 8.000 euro.

CLUSTER 10 - ELETTRAUTO CON VENDITA DI PARTI ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE

NUMEROSITA': 497

Le imprese appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla vendita e installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che rappresenta il 34% dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche (39%) e l'installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (52% per il 21% dei ricavi). Il 23% dei soggetti effettua interventi di autotronica, ottenendo il 13% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (72% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (13%) e su quelli con portata superiore a 35 quintali (44% delle imprese per il 19% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano quasi esclusivamente come officine indipendenti (90% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano essenzialmente a 125 mq di locali destinati ad officina. La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 2 addetti (nel 33% dei casi e' presente personale dipendente).
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (73% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (27%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (61% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (26%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 45% delle imprese), 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 banco controllo apparecchi elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 densimetro (nel 44%), 1 estrattore per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 47%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 ricarica gas condizionatore.

CLUSTER 11 - CARBURATORISTI

NUMEROSITA': 550

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione e manutenzione di carburatori e impianti ad iniezione, che rappresenta 1'82% dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di installazione e manutenzione di impianti a gas, GPL e metano (29% delle imprese per il 20% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi).
Le imprese del cluster, che operano come officine indipendenti nell'83% dei casi, occupano in totale 1-2 addetti e presentano una struttura organizzativa di piccole dimensioni, caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 120 mq.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (80% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (19%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (81% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (14%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 44% delle imprese), 1-2 banchi lavoro officina, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro.

CLUSTER 12 - GOMMISTI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 152

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella vendita e sostituzione di pneumatici e relativi accessori (77% dei ricavi), a cui si affiancano i servizi di sostituzione/inversione di pneumatici (7%) e la riparazione di pneumatici e relativi accessori (6%).
L'attivita' viene svolta sulle autovetture (58% dei ricavi), sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (22%) e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (12%).
La superfici complessive sono costituite da: 529 mq di locali destinati ad officina, 406 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 61 mq di locali destinati ad uffici. Si registrano inoltre 650 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' nel 65% dei casi. Le imprese del cluster occupano 9 addetti, di cui 6 dipendenti. Il 28% delle imprese svolge la propria attivita' in 2 o piu' unita' locali.
La natura giuridica prevalente e' la societa': di persone nel 58% dei casi e di capitali nel 24%.
La clientela e' costituita quasi paritariamente da privati (42% dei ricavi) e da societa' ed enti non in convenzione/appalto (41%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 2 apparecchi per assetto ruote, 1 attrezzo sollevamento moto (nel 41% delle imprese), 2 banchi lavoro officina (nel 48%), 4 equilibratrici ruote, 2 furgoni, 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 3 pedane di sollevamento, 2 ponti sollevatori a due/quattro ruote, 2 compressori d'aria.
Il 24% delle imprese del cluster esternalizza interventi di riparazione e sostituzione di pneumatici per un ammontare di 25.000 euro.

CLUSTER 13 - OFFICINE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 146

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano per la maggior parte riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (76% dei ricavi) e sono specializzate nell'assistenza ai veicoli commerciali o industriali, in modo particolare su quelli con portata superiore a 35 quintali, che rappresenta il 77% dei ricavi. L'assistenza ai veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali costituisce il 14% dei ricavi. Solo il 34% dei soggetti opera anche su autovetture (con il 19% dei ricavi).
Queste imprese operano in prevalenza come officine autorizzate/targate (73% dei soggetti) e, secondariamente, come officine indipendenti (22%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentate da 842 mq di locali destinati ad officina, 166 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 67 mq di locali destinati ad uffici. Si registrano inoltre 1423 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Le imprese del cluster occupano 12 addetti, di cui 9 dipendenti.
La natura giuridica prevalente e' la societa': di persone nel 57% dei casi e di capitali nel 32%.
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (47% dei ricavi) e, in misura minore, da flotte aziendali (55% delle imprese per il 35% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 43% delle imprese), 1 alesatrice, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchio prova compressione cilindri, 5 banchi lavoro officina, 1 carro attrezzato con officina mobile (nel 53%), 1-2 densimetri (nel 50%), 8 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 furgone, 2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento, 1 impianto spurgo freni, 1 opacimetro per motori diesel, 1-2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 rullo prova freni, ammortizzatori, potenza motori, 2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1-2 strumenti diagnostici accensioni, fase, multimetro (nel 53%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 tornio, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 45%).
Il 64% delle imprese esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica (24.000 euro).

CLUSTER 14 - OFFICINE CHE EFFETTUANO INTERVENTI IN GARANZIA

NUMEROSITA': 456

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano soprattutto attivita' di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica (81% dei ricavi), in particolare generica (64%), e sono caratterizzate dall'effettuare di interventi in garanzia per le case costruttrici, che rappresentano il 28% dei ricavi ed il 27% del totale degli interventi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (84% dei ricavi) e, secondariamente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (12%).
Questi imprese operano quasi esclusivamente come officine autorizzate/targate (92% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' riguardano i locali destinati ad officina (250 mq), i locali destinati a magazzino e/o deposito (36 mq) e gli uffici (15 mq). Nel 50% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (261 mq). Le imprese del cluster occupano 3 addetti, di cui un dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (51% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (47%).
La clientela e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per interventi in garanzia, da privati (47% dei ricavi) e da societa' ed enti non in convenzione/appalto (53% delle imprese per il 20% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 1 impianto spurgo freni (nel 40% delle imprese), 1 opacimetro per motori diesel (nel 53%), 3 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 strumento di controllo impianto di alimentazione (nel 57%), 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 48%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 54%).

CLUSTER 15 - RADIATORISTI

NUMEROSITA': 123

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano quasi esclusivamente interventi di riparazione di radiatori (96% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (53% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (il 69% delle imprese per il 21% dei ricavi) e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (il 55% per il 29%). Il 42% delle imprese effettua anche interventi su altri mezzi (macchine agricole, natanti a motore, cicli, ecc.), ottenendo il 20% dei ricavi.
Questi operatori sono quasi sempre officine indipendenti (90% dei soggetti).
Le imprese del cluster, ove operano in totale 1-2 addetti, presentano una struttura organizzativa di piccole dimensioni, caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 78 mq.
Le imprese del cluster sono nella maggior parte dei casi ditte individuali (82% dei soggetti) e, secondariamente, societa' di persone (17%).
La clientela e' rappresentata da societa' ed enti non in convenzione/appalto (42% dei ricavi) e da privati (39%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 saldatrice, 1 vasca prova radiatori.

CLUSTER 16 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA AGLI AUTOVEICOLI,
CON VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI

NUMEROSITA': 266

I soggetti appartenenti a questo cluster affiancano all'attivita' di servizio, in particolare di riparazione meccanica e motoristica in genere (58% delle imprese per il 37% dei ricavi) e di riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche (27% per il 22%), la vendita di ricambi e componenti non installati/sostituiti direttamente, da cui deriva il 47% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (61% dei ricavi). Il 61% delle imprese opera anche sui veicoli commerciali o industriali di portata inferiore ai 35 quintali da cui deriva il 15% dei ricavi.
Questi operatori sono organizzati prevalentemente come officine indipendenti (85% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 144 mq di locali destinati ad officina. Il numero totale di addetti e' pari a 2 e nel 32% dei casi e' presente personale dipendente.
Le imprese del cluster operano come ditte individuali nel 72% dei casi e come societa' di persone nel 26%.
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (70% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (67% delle imprese per il 30% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 banchi lavoro officina, 3-4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 46% delle imprese), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 35%), 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 43%).

CLUSTER 17 - CARROZZERIE CHE EFFETTUANO INTERVENTI IN GARANZIA

NUMEROSITA': 103

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (71% dei ricavi) e in materiali compositi (10%). L'altro elemento distintivo del cluster e' rappresentato dagli interventi in garanzia, che costituiscono il 20% del totale degli interventi e il 23% dei ricavi derivanti da case costruttrici.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (88% dei ricavi) e marginalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (9%).
Questi operatori si caratterizzano per essere prevalentemente officine autorizzate/targate (89% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 358 mq di locali destinati ad officina, 48 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 16 mq di uffici. Si registrano inoltre 362 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 5 addetti, di cui 3 dipendenti.
Le imprese del cluster operano prevalentemente come societa' di persone (53% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (41%).
La clientela e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per interventi in garanzia, anche da privati (51% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc nel 59% delle imprese), 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile di lampade da essiccazione, 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 40%), 2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 pressa idraulica per tiraggio scocche, 2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro, 1 staccapunti.

CLUSTER 18 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA A MOTOCICLI E
CICLOMOTORI, CON VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI

NUMEROSITA': 55

Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei ricavi dalle riparazioni meccaniche e motoristiche in genere (38% dei ricavi). Le attivita' di assistenza sono affiancate dalla vendita di ricambi e componenti (non installati/sostituiti direttamente), che costituisce il 33% dei ricavi, e dalla vendita di accessori e abbigliamento tecnico (12%).
Le imprese del cluster sono caratterizzate dall'offrire assistenza a motocicli e ciclomotori (90% dei ricavi).
Il 69% dei soggetti opera come officine indipendenti e il 20% come officine autorizzate/targate.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentate da 88 mq di locali destinati ad officina e 64 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito. Le imprese appartenenti al cluster occupano 2 addetti, talvolta con l'impiego di personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (69% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (27%).
La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da privati (90% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 2 attrezzi sollevamento moto, 2 banchi lavoro officina, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 44% delle imprese).

CLUSTER 19 - CARROZZERIE AUTORIZZATE/TARGATE

NUMEROSITA': 834

Le imprese appartenenti a questo cluster sono officine autorizzate/targate (100% dei soggetti), specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (78% dei ricavi) e in materiali compositi (48% delle imprese per il 17% dei ricavi).
L'attivita' di assistenza riguarda quasi esclusivamente le autovetture (90% dei ricavi).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 354 mq di locali destinati ad officina, 39 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 16 mq di uffici. Nel 61% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (430 mq). Il numero totale di addetti e' pari a 4-5, di cui 2-3 dipendenti.
Le imprese del cluster operano prevalentemente come societa' di persone (59% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (38%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (58% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (23%) e da societa' ed enti in convenzione/appalto (il 37% delle imprese per il 30% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc. nel 51% delle imprese), 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro riparazione e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile di lampade da essiccazione (nel 40%), 1-2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1-2 presse idrauliche per tiraggio scocche (nel 45%), 1 saldatrice, 1 smerigliatrice, 1 tintometro, 1 staccapunti (nel 44%).

CLUSTER 20 - OFFICINE AUTORIZZATE/TARGATE CHE EFFETTUANO REVISIONI

NUMEROSITA': 164

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (47% dei ricavi), ma derivano una parte consistente dei loro ricavi dall'attivita' di revisione (16% dei ricavi, con un numero di revisioni pari a 770).
Si tratta di officine autorizzate/targate (100% dei soggetti) che effettuano servizio di assistenza sulle autovetture (78% dei ricavi) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (14%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano a 313 mq di locali destinati ad officina, 46 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 21 mq di uffici. Si registrano inoltre 290 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Le imprese del cluster occupano 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
La natura giuridica prevalente e' la societa' di persone (52% dei soggetti) seguita dalla ditta individuale (41%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (63% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (27%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio controllo geometria avantreno (nel 37% delle imprese), 1 apparecchio per assetto ruote (nel 40%), 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina, 1-2 densimetri (nel 40%), 1 equilibratrice ruote (nel 53%), 2 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 57%), 1 linea diagnostica revisioni autoveicoli, 1 opacimetro per motori diesel, 1-2 pedane di sollevamento (nel 37%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 rullo prova freni, ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 41%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 strumento di controllo impianto di alimentazione (nel 46%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 46%).

CLUSTER 21 - ELETTRAUTO DI PICCOLA DIMENSIONE SPECIALIZZATI NELLA
RIPARAZIONE E MANUTENZIONE SUI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 718

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano prevalentemente attivita' di riparazione e manutenzione parti ed apparecchiature elettriche (80% dei ricavi), a cui si affianca l'attivita' di installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (57% delle imprese per il 19% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali, con una quota sui ricavi del 27% sia per i veicoli commerciali con portata inferiore a 35 quintali sia per quelli con portata superiore a 35 quintali. Gli interventi sulle autovetture rappresentano il 36% dei ricavi.
Le imprese del cluster, ove operano in totale 2 addetti, sono quasi sempre officine indipendenti (95% dei soggetti). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano a 115 mq di locali destinati ad officina e nel 44% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (157 mq).
Le imprese del cluster operano per la maggior parte come ditte individuali (75% dei soggetti) e, in misura minore, come societa' di persone (24%).
La clientela e' rappresentata prevalentemente da societa' ed enti non in convenzione/appalto (47% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (37%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 banco controllo apparecchi elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 densimetro (nel 45% delle imprese), 1 estrattore per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 45%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1-2 ricariche gas condizionatore (nel 51%).

CLUSTER 22 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA A MOTOCICLI E
CICLOMOTORI

NUMEROSITA': 1.549

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano prevalentemente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (77% dei ricavi), quasi esclusivamente su motocicli e ciclomotori (93% dei ricavi).
Questi operatori sono quasi sempre organizzati come officine indipendenti (92% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate a 64 mq di locali destinati ad officina e il numero totale di addetti e' pari ad 1.
La natura giuridica prevalente e' quella della ditta individuale (87% dei casi) seguita dalla societa' di persone (13%).
La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da privati (91% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 attrezzo sollevamento moto, 1-2 banchi lavoro officina, 6 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 44%), 1 saldatrice (nel 57%).

CLUSTER 23 - CARROZZERIE DI MEDIE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE

NUMEROSITA': 3.450

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (78% dei ricavi) e in materiali compositi (11%).
L'attivita' viene svolta prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi) e marginalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (9%).
Le imprese del cluster sono nella maggior parte dei casi officine indipendenti (86% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 342 mq di locali destinati ad officina, 40 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 15 mq di ufficio. Si registrano inoltre 252 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. La struttura occupazionale vede la presenza di 4 addetti in totale, di cui 2 dipendenti.
La natura giuridica prevalente e' la societa' di persone (54% dei soggetti) e, secondariamente, la ditta individuale (44%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (63% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (22%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc. nel 53% delle imprese), 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile di lampade da essiccazione, 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 38%), 3 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1-2 presse idrauliche per tiraggio scocche, 1-2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro, 1 staccapunti.

CLUSTER 24 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
DI IMPIANTI A GAS, GPL E METANO

NUMEROSITA': 368

Le imprese appartenenti a questo cluster sono officine indipendenti (92% dei soggetti) specializzate nell'installazione e manutenzione di impianti a gas, GPL e metano, che rappresenta il 79% dei ricavi, sulle autovetture (96% dei ricavi). Il 33% dei soggetti effettua riparazione e manutenzione di carburatori e impianti ad iniezione, ottenendo il 22% dei ricavi.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono di piccole dimensioni e consistono in 121 mq di locali destinati ad officina. Il numero totale di addetti e' pari a 2, talvolta (31% dei casi) e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (75% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (24%).
La clientela e' rappresentata prevalentemente da privati (87% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1-2 banchi lavoro officina, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice (nel 60% delle imprese), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 46%).

CLUSTER 25 - CARROZZERIE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE NEGLI
INTERVENTI SULLE AUTOVETTURE

NUMEROSITA': 119

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (79% dei ricavi) e in materiali compositi (60% delle imprese per il 14% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (82% dei ricavi).
Il 59% dei soggetti appartenenti al cluster e' organizzato come officina autorizzata/targata.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 917 mq di locali destinati ad officina, 136 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 69 mq di locali destinati ad uffici. Si registrano inoltre 946 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 11-12 addetti, di cui 9 dipendenti.
Le imprese del cluster sono per la maggior parte societa' di persone (61% dei soggetti) e, in misura minore, ditte individuali (21%) e societa' di capitali (18%).
La clientela e' rappresentata da privati (55% dei ricavi), da societa' ed enti non in convenzione/appalto (23%) e da societa' ed enti in convenzione/appalto (47% delle imprese per il 21% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1-2 automezzi di soccorso e traino (nel 46% delle imprese), 2 banchi lavoro officina, 2 banchi per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 2 cabine per verniciatura o forni, 2 complessi mobili di lampade da essiccazione, 1 furgone (nel 46%), 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 51%), 5 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante), 2-3 pedane di sollevamento (nel 50%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 2 presse idrauliche per tiraggio scocche, 3 saldatrici, 1 sistema di "lavaggio attrezzature" con aspirazione (nel 58%), 3 smerigliatrici, 1-2 tintometri, 2 compressori d'aria, 1 ricarica gas condizionatore (nel 47%), 1 staccapunti.
Le imprese del cluster talvolta esternalizzano interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica, interventi di riparazione/manutenzione/installazione di impianti elettrici e di alimentazione e interventi di riparazione e sostituzione di pneumatici.

CLUSTER 26 - GOMMISTI DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 871

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella vendita e sostituzione di pneumatici e relativi accessori, che rappresenta il 68% dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di sostituzione/inversione pneumatici (11%), di riparazione pneumatici e relativi accessori (10%).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (64% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (13%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (64% delle imprese per il 20% dei ricavi).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano a 218 mq di locali destinati ad officina, 150 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 21 mq di ufficio. Nel 59% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (352 mq). Le imprese del cluster occupano 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (46% dei soggetti) e la societa' di persone (43%), seguita dalla societa' di capitali (11%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (53% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (31%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per assetto ruote, 1-2 banchi lavoro officina (nel 43% delle imprese), 2-3 equilibratrici ruote, 1 furgone, 1 pedana di sollevamento, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 compressore d'aria.

CLUSTER 27 - GOMMISTI DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 3.366

Le imprese appartenenti al cluster derivano la maggior parte dei loro ricavi dalla vendita e sostituzione di pneumatici e relativi accessori (52%), a cui si affiancano i servizi di riparazione pneumatici e relativi accessori (15%) e la sostituzione/inversione pneumatici (9%).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (79% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali con portata inferiore a 35 quintali (10%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 106 mq di locali destinati ad officina e 39 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito. Il numero totale di addetti e' pari a 2 e raramente e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (75% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (23%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (74% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (18%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per assetto ruote, 1-2 banchi lavoro officina (nel 43% delle imprese), 1 equilibratrice ruote, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 compressore d'aria.

CLUSTER 28 - OFFICINE CHE EFFETTUANO INTERVENTI IN GARANZIA SUI
VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 190

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni meccaniche e motoristiche generiche (73% dei ricavi) e sono caratterizzate dall'effettuazione di interventi in garanzia, che rappresentano il 16% del totale degli interventi, per case costruttrici (17% dei ricavi). Il 61% dei soggetti effettua interventi di riparazione/manutenzione/installazione di impianti elettrici e di alimentazione, ottenendo il 12% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (40% dei ricavi) e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (20%). Il 37% dei ricavi, inoltre, deriva da interventi effettuati sulle autovetture.
Le imprese del cluster operano quasi esclusivamente come officine autorizzate/targate (96% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 549 mq di locali destinati ad officina, 77 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 31 mq di ufficio. Si registrano inoltre 629 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Le officine del cluster occupano 7 addetti, di cui 4 dipendenti.
Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese risultano essere, nell'ordine, societa' di persone (67% dei casi), ditte individuali (21%) e societa' di capitali (12%).
La clientela e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per interventi in garanzia, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (28% dei ricavi), privati (25%), flotte aziendali (52% delle imprese per il 23% dei ricavi), societa' ed enti in convenzione/appalto (il 69% per il 41%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 4 banchi lavoro officina, 1 densimetro (nel 54% delle imprese), 6-7 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 furgoni (nel 48%), 2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento, 1 impianto spurgo freni, l'opacimetro per motori diesel, 2-3 ponti sollevatori a due /quattro colonne, 1 saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 56%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 strumento controllo impianti di alimentazione, 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 41%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 tornio (nel 56%), 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 57%).
Il 71% dei soggetti esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per 19.000 euro; il 51% esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione di impianti elettrici e di alimentazione (7.000 euro); il 51% esternalizza interventi di riparazione di carrozzerie (8.000 euro).

CLUSTER 29 - OFFICINE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE

NUMEROSITA': 10.898

Le imprese appartenenti a questo cluster sono officine indipendenti (92% dei soggetti) che effettuano quasi esclusivamente attivita' generica di riparazione meccanica e motoristica (90% dei ricavi) sulle autovetture (95%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate a 129 mq di locali destinati ad officina. Gli addetti complessivi sono pari a 2 e raramente e' presente personale dipendente.
Le imprese del cluster operano principalmente come ditte individuali (79% dei soggetti) e, secondariamente, come societa' di persone (20%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (80% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (il 65% delle imprese per il 23% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio controllo geometria avantreno (nel 46% delle imprese), 1 apparecchio prova compressione cilindri (nel 42%), 1-2 banchi lavoro officina, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 55%), 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento (nel 44%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice (nel 58%).

CLUSTER 30 - CARROZZERIE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI
COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 528

Le imprese appartenenti a questo cluster sono officine indipendenti (96% dei soggetti) specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (72% dei ricavi) e in materiali compositi (16%).
L'attivita' viene svolta sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (40% dei ricavi) e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (34%). Il 23% dei ricavi deriva dal servizio di assistenza sulle autovetture.
Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese del cluster utilizzano 403 mq di locali destinati ad officina, 50 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 14 mq di ufficio. Si registrano inoltre 439 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. La struttura occupazionale vede la presenza di 4 addetti, di cui 3 dipendenti.
La natura giuridica e' la ditta individuale nel 50% dei casi e la societa' di persone nel 45%.
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (52% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1 cabina verniciatura o forno, 2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 41% delle imprese), 1 pressa idraulica per tiraggio scocche (nel 44%), 2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro (nel 62%).

CLUSTER 31 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELLA RETTIFICA MOTORI

NUMEROSITA': 179

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano prevalentemente attivita' di rettifica motori, che rappresenta 1'87% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (63% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (64% delle imprese per il 22% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano quasi sempre come officine indipendenti (92% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite essenzialmente da 190 mq di locali destinati ad officina. Il numero totale di addetti e' pari a 3 e nel 47% dei casi e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (53% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (38%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (42% dei ricavi) e, secondariamente, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (40%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 alesatrici (nel 56% delle imprese), 2-3 banchi lavoro officina, 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento (nel 41%), 1 macchina e attrezzatura revisione motori, 1 rettificatore alberi motore, 1 saldatrice (nel 56%), 1 tornio.

CLUSTER 32 - ELETTRAUTO CONNOTATI FORTEMENTE DALLA VENDITA ED
INSTALLAZIONE DI PARTI ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

NUMEROSITA': 162

Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei propri ricavi dalla vendita e installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (antifurti, autoradio, condizionatori, GPS, ecc.), che rappresenta 1'87% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (80% dei ricavi). L'87% dei soggetti appartenenti al cluster sono officine indipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate a 83 mq di locali destinati ad officina. La struttura occupazionale vede la presenza di 2 addetti e raramente e' presente personale dipendente.
Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (73% dei soggetti) e, secondariamente, societa' di persone (25%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (64% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (23%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco controllo apparecchi elettrici (nel 46% delle imprese), 1-2 banchi lavoro officina (nel 48%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 40%), 1 ricarica gas condizionatore (nel 41%).

CLUSTER 33 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA CORSE

NUMEROSITA': 60

Le imprese appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dall'effettuazione di servizi di assistenza corse/preparazione ed elaborazione auto o moto per gare, da cui deriva il 51% dei ricavi. Si tratta principalmente di riparazioni e manutenzioni meccaniche e motoristiche in genere (72% dei ricavi), che vengono svolte soprattutto sulle autovetture (75%).
L'87% dei soggetti appartenenti al cluster sono officine indipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 214 mq di locali destinati ad officina. Il magazzino e/o deposito, ove presente (57% dei casi), e' di 95 mq e l'ufficio (65%) di 17 mq. Le imprese appartenenti al cluster occupano 2-3 addetti e il 40% delle officine dichiara personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (68% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (28%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (40% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (37%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 43% delle imprese), 1 apparecchio prova compressione cilindri (nel 52%), 2 banchi lavoro officina, 1 carro attrezzato per assistenza corse (nel 58%), 4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 53%), 1 tornio (nel 47%).

CLUSTER 34 - OFFICINE DI MEDIE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 390

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni e manutenzioni meccaniche e motoristiche in genere (82% dei ricavi) e sono caratterizzate dallo svolgere la loro attivita' principalmente sui veicoli commerciali o industriali, in particolare su quelli con portata superiore a 35 quintali (66% dei ricavi), a cui si affianca l'assistenza sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (17%). Il 48% dei soggetti fornisce assistenza alle autovetture (per il 22% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano prevalentemente come officine indipendenti (75% dei soggetti).
Le superfici sono costituite da 592 mq di locali destinati ad officina, 85 mq di magazzino e/o deposito e 34 mq di ufficio. Si registrano inoltre 845 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Il numero totale di addetti e' pari a 6, di cui 4 dipendenti.
Le imprese del cluster sono principalmente societa' di persone (58%) e, in misura minore, ditte individuali (32%) e societa' di capitali (10%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (56% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (60% delle imprese per il 33% dei ricavi) e da societa' ed enti in convenzione/appalto (32% delle imprese per il 21% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio prova compressione cilindri (nel 48% delle imprese), 3 banchi lavoro officina, 5-6 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 furgoni (nel 59%), 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento, 1 impianto spurgo freni (nel 55%), 2 ponti sollevatore a due/quattro colonne (nel 61%), 2 saldatrici, 1 smerigliatrice, 1 tornio.
Il 63% delle imprese esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 17.000 euro.

CLUSTER 35 - OFFICINE GENERICHE CON ATTIVITA' DI RIPARAZIONE E
MANUTENZIONE DI CARBURATORI E IMPIANTI A INIEZIONE

NUMEROSITA': 1.613

Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei ricavi dalle riparazioni meccaniche e motoristiche in genere (41%), ma sono caratterizzate da una percentuale consistente di ricavi derivante dalla riparazione e manutenzione di carburatori e impianti ad iniezione (22%). Il 48% delle officine inoltre, effettua servizio di installazione e manutenzione di impianti a gas, GPL e metano da cui deriva il 21% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta prevalentemente sulle autovetture (86% dei ricavi) e, marginalmente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (10%).
Le imprese del cluster operano quasi sempre come officine indipendenti (92% dei soggetti).
Per quanto riguarda le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita', si registra la presenza di locali destinati ad officina pari a 150 mq. Nel 44% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (177 mq). Le officine del cluster occupano 2 addetti e talvolta (30% dei casi) ricorrono a personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (74% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (25%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (74% dei ricavi) e, secondariamente, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (18%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina, 2 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 52% delle imprese), 1-2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 44%), 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 40%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 49%), 1 ricarica gas condizionatore (nel 49%).

CLUSTER 36 - CENTRI REVISIONI

NUMEROSITA': 326

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nelle attivita' di revisione autorizzata di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, che rappresenta il 68% dei ricavi (con un numero di revisioni effettuate pari a 2.130), a cui si affiancano le riparazioni meccaniche e motoristiche in genere (56% delle imprese per il 27% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (83% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano prevalentemente come officine indipendenti (72% dei soggetti) e, secondariamente, come officine autorizzate/targate (17%).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono limitate a 218 mq di locali destinati ad officina e a 15 mq di ufficio. Nel 49% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (346 mq). La struttura occupazionale vede la presenza di 3 addetti in totale, di cui 1 dipendente.
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente come ditte individuali (47% dei soggetti) e, secondariamente, come societa' di persone (34%) e di capitali (19%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (77% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (15%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1-2 banchi lavoro officina, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 44% delle imprese), 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 1 linea diagnostica revisioni autoveicoli, 1-2 ponti sollevatore a due/quattro colonne, 1 rullo prova freni, ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice (nel 52%).

CLUSTER 37 - CARROZZERIE CHE SERVONO PRINCIPALMENTE I COMMERCIANTI DI
VEICOLI

NUMEROSITA': 569

I soggetti del cluster sono specializzati nella riparazione di carrozzeria in metallo (73% dei ricavi) e in materiali compositi (36% delle imprese per il 28% dei ricavi). La clientela prevalente e' rappresentata dai commercianti di veicoli da cui deriva il 68% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (81% dei ricavi) e, in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (61% delle imprese per il 19% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano prevalentemente come officine indipendenti (89% dei soggetti).
L'attivita' viene svolta utilizzando 177 mq di locali destinati ad officina. Nel 47% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (187 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 37% delle officine e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (66% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (31%).
La clientela e' rappresentata, oltre che dai commercianti di veicoli, anche da privati (23% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche (nel 57% delle imprese), 1 cabina verniciatura o forno, 2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante, nel 52%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 45%), 1 saldatrice, 1 smerigliatrice, 1 tintometro.

CLUSTER 38 - ELETTRAUTO DI MEDIE DIMENSIONI SPECIALIZZATI
NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 138

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche, che rappresenta il 67% dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (15%). Il 30% dei soggetti effettua interventi di autotronica, ottenendo il 10% dei ricavi.
L'attivita' viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (48% dei ricavi) e sui veicoli con portata inferiore a 35 quintali (18%). Il 26% dei ricavi, inoltre, deriva dal servizio di assistenza effettuato sulle autovetture.
Le imprese del cluster operano quasi sempre come officine indipendenti (91% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 282 mq di locali destinati ad officina, 52 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 20 mq di ufficio. Si registrano inoltre 233 mq di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Gli addetti totali sono pari a 4, di cui 2 dipendenti.
Le imprese del cluster operano principalmente come societa' di persone (51% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (46%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (46% dei ricavi) e, in misura minore, da privati (23%) e flotte aziendali (35% delle imprese per il 52% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 57% delle imprese), 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 2 banchi controllo gruppi elettrici, 2 banchi lavoro officina, 1 densimetro, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 54%), 1 furgone (nel 49%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice (nel 58%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel 50%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 42%), 1 tornio (nel 57%), 2 carica batterie, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 53%).

CLUSTER 39 - OFFICINE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 1.225

Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente attivita' di riparazione meccanica e motoristica in genere (85% dei ricavi) e sono caratterizzate dallo svolgere la loro attivita' prevalentemente sui veicoli commerciali o industriali: il 52% dei ricavi deriva dall'assistenza a veicoli con portata superiore a 35 quintali e il 35% dall'assistenza a veicoli con portata inferiore a 35 quintali.
Le imprese del cluster sono rappresentate quasi esclusivamente da officine indipendenti (94% dei soggetti).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite essenzialmente da 224 mq di locali destinati ad officina. Nel 54% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (405 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 44% dei casi e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (64% dei soggetti) e, secondariamente, la societa' di persone (34%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (57% dei ricavi).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 2 banchi lavoro officina, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento (nel 54% delle imprese), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 54%), 1 saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 48%).
Il 44% delle imprese esternalizza interventi di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 6.000 curo.

CLUSTER 40 - ELETTRAUTO DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 2.855

Le imprese appartenenti a questo cluster sono officine indipendenti (95% dei soggetti) che derivano la maggior parte dei ricavi dalla riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche (70% dei ricavi), a cui si affiancano i servizi di installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (18%).
L'attivita' viene svolta prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi).
Le imprese del cluster, ove opera in totale 1 addetto, presentano una struttura organizzativa di piccole dimensioni, caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 82 mq.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (85% dei soggetti) e, secondariamente, la societa' di persone (14%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (78% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (17%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc., nel 52% delle imprese), 1 banco controllo apparecchi elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 54%) 1 ricarica gas condizionatore (nel 43%).

CLUSTER 41 - CARROZZERIE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE

NUMEROSITA': 8.174

I soggetti del cluster sono officine indipendenti (95% dei soggetti) che effettuano attivita' di riparazione di carrozzeria in metallo (84% dei ricavi), a cui si affianca la riparazione di carrozzeria in materiali compositi (40% delle imprese per il 20% dei ricavi).
L'attivita' viene svolta quasi esclusivamente sulle autovetture (91% dei ricavi).
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite essenzialmente da 181 mq di locali destinati ad officina. Nel 46% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (200 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 30% dei casi e' presente personale dipendente.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (69% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (30%).
La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (73% dei ricavi) e, in misura minore, da societa' ed enti non in convenzione/appalto (20%).
Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1 cabina verniciatura o forno, 1-2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante, nel 51% delle imprese), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 44%), 1 saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 57%), 1 tintometro (nel 54%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
(costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5)*312*8);
incidenza percentuale dei costi e spese sui ricavi = [(costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi) * 100]/ ricavi;
durata delle scorte = [giacenza media del magazzino (6) / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)] * 365.

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.

(6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
Rimanenze finali) / 2.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 23;
- dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 9, 20;
- dal 5° al 19° ventile , per i cluster 3, 4, 19, 27, 30, 35, 37, 39;
- dal 4° ventile, per i cluster 6, 10, 15, 31; dal 5° ventile, per i cluster 7, 11, 21;
- dal 6° al 19° ventile, per i cluster 8, 29, 41;
- dal 1° ventile, per i cluster 12, 13, 17, 18, 25, 28, 33;
- dal 3° al 19° ventile, per i cluster 14, 26; dal 6° ventile, per i cluster 16, 22, 24, 40; dal 3° ventile, per i cluster 32, 36; dal 1° al 19° ventile, per il cluster 34;
- dal 2° ventile, per il cluster 38.

Per l'incidenza percentuale dei costi e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1° al 17° ventile, per i cluster 1, 16;
- dal 1° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 7, 20, 30, 31, 36, 37;
- fino al 18° ventile, per i cluster 3, 10, 14, 24, 26, 27;
- dal 1° al 18° ventile, per i cluster 5, 8, 11, 22, 29, 35, 41;
- fino al 19° ventile, per i cluster 6, 9, 13, 15, 18, 19, 23, 28, 34, 38;
- fino al 17° ventile, per i cluster 12, 21, 32;
- dal 2°al 17° ventile, per il cluster 39;
- dal 1° al 16° ventile, per il cluster 40;
- non sono stati effettuati tagli per i cluster 17, 25, 33.
Per la durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: fino al 19° ventile, per i cluster 10, 16, 26, 32;
- fino al 18° ventile, per il cluster 27;
- non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 28, 29, 30, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale (7), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
grado di benessere;
livello di qualificazione professionale;
struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi)". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi)".
Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (8);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 1.A da pag. 31 a pag. 40 <----


ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Locali destinati ad officina (Mq)
• Locali destinati ad uffici (Mq)

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Attivita' di riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Autovetture
• Attivita' di riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 q.li
• Attivita' di riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 q.li
• Attivita' di riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Motocicli
• Attivita' di riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Ciclomotori
• Modalita' organizzativa: Officina indipendente (non autorizzata/targata)
• Modalita' organizzativa: Officina autorizzata/targata
• Specializzazione: Riparazione e manutenzione carburatori e impianti ad iniezione
• Specializzazione: Installazione e manutenzione impianti a gas, GPL e metano
• Specializzazione: Riparazione e manutenzione pompe diesel
• Specializzazione: Rettifica motori
• Specializzazione: Riparazione radiatori
• Specializzazione: Altre riparazioni meccaniche e motoristiche in genere
• Specializzazione: Revisione autorizzata di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori (ai sensi dell'art. 80 commi 8 e 9 del D. Lgs 285/1992 - Codice della strada)
• Specializzazione: Riparazione carrozzeria in metallo
• Specializzazione: Riparazione carrozzeria in materiali compositi
• Specializzazione: Installazione e/o sostituzione cristalli
• Specializzazione: Vendita e sostituzione pneumatici e relativi accessori
• Specializzazione: Riparazione pneumatici e relativi accessori
• Specializzazione: Sostituzione/inversione pneumatici
• Specializzazione: Vendita e installazione apparecchiature elettriche ed elettroniche (antifurti, autoradio, condizionatori, GPS, ecc.)
• Specializzazione: Installazione apparecchiature elettriche ed elettroniche (antifurti, autoradio, condizionatori, GPS, ecc.)
• Specializzazione: Riparazione e manutenzione parti ed apparecchiature elettriche
• Altre attivita' collaterali: Vendita di ricambi e componenti (non installati/sostituiti direttamente)
• Altre attivita' collaterali: Vendita di accessori e abbigliamento tecnico
• Ricavi derivanti dall'assistenza corse/preparazione ed elaborazione auto o moto per gare
• Tipologia della clientela: Case costruttrici per interventi in garanzia
• Tipologia della clientela: Commercianti di veicoli
• Tipologia della clientela: Flotte aziendali
• Tipologia della clientela: Societa' ed enti con i quali esiste una convenzione e/o un appalto
• Altri elementi specifici: Corsi di aggiornamento - Numero ore
• Altri elementi specifici: Percentuale di interventi in garanzia sul totale degli interventi
• Altri elementi specifici: Revisioni autorizzate di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori (ai sensi dell'art. 80 commi 8 e 9 del D. Lgs 285/1992 - Codice della strada) - Numero

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Apparecchi per assetto ruote - Numero
• Beni strumentali: Banchi controllo apparecchi elettrici - Numero
• Beni strumentali: Banchi per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche - Numero
• Beni strumentali: Banchi prova iniettori - Numero
• Beni strumentali: Banchi prova pompe - Numero
• Beni strumentali: Carri attrezzati per assistenza corse - Numero
• Beni strumentali: Complessi mobili di lampade da essiccazione - Numero
• Beni strumentali: Equilibratrici alberi motore - Numero
• Beni strumentali: Equilibratrici ruote - Numero
• Beni strumentali: Levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante) - Numero
• Beni strumentali: Linee diagnostiche revisioni autoveicoli - Numero
• Beni strumentali: Macchine e attrezzature revisione motori - Numero
• Beni strumentali: Presse idrauliche per tiraggio scocche - Numero
• Beni strumentali: Rettificatori alberi motore - Numero
• Beni strumentali: Rullatrice dei pneumatici - Numero
• Beni strumentali: Rulli prova freni, ammortizzatori, potenza motori - Numero
• Beni strumentali: Tintometro (in locale esclusivo o in locali comuni) - Numero
• Beni strumentali: Vasche prova radiatori - Numero
• Beni strumentali: Staccapunti - Numero
 
Allegato 2

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG34U

NOTA TECNICA E METODOLOGIA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG34U. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
• 93.02.A - Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG34 inviato al contribuente per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 88.934.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e stato pari a 70.323.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 6.064 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' e prodotti offerti (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi E' risultato pari a 64.259.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare quindici gruppi omogenei di imprese.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei servizi dei saloni di parrucchiere e barbiere. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
• tipologia dell'attivita';
• presenza di servizi di estetica;
• vendita di prodotti;
• modalita' organizzativa;
• dimensione della struttura;
• localizzazione dell'esercizio;
• presenza di piu' unita' locali.
La tipologia dell'attivita' ha permesso di distinguere le imprese che svolgono l'attivita' di parrucchiere (cluster 2, 9, 12 e 15) da quelle che esercitano l'attivita' di barbiere (cluster 8 e 14).
La presenza di attivita' estetica ha contribuito a distinguere i saloni con attivita' estetica (cluster 3) e solarium (cluster 4).
La vendita di prodotti e' elemento caratterizzante per il cluster 6.
La modalita' organizzativa ha caratterizzato i saloni in franchising (cluster 10 e 11).
La dimensione della struttura, che consente di individuare le realta' che presentano una maggiore articolazione in termini di personale, superfici utilizzate e dotazione di beni strumentali, ha permesso di classificare i saloni di parrucchiere in piccoli (cluster 9), medi (cluster 2), medio-grandi (cluster 15) e grandi (cluster 12) e quelli di barbiere in piccoli e medi (cluster 8 e 14). Inoltre, l'aspetto dimensionale ha evidenziato gli esercizi in franchising di grandi dimensioni (cluster 11).
La localizzazione dell'esercizio ha permesso di distinguere gli esercizi inseriti in una struttura sanitaria e/o militare e/o in case per anziani (cluster 1), in centro commerciale al dettaglio (cluster 5) nonche' le attivita' svolte in locali in uso promiscuo con l'abitazione (cluster 13).
La presenza di piu' unita' locali ha identificato le imprese che operano con piu' di un salone (cluster 7).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - ESERCIZI INSERITI IN UNA STRUTTURA SANITARIA O IN UNA
STRUTTURA MILITARE O IN CASE PER ANZIANI

NUMEROSITA': 148

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per la localizzazione dell'esercizio all'interno di una struttura sanitaria e/o struttura militare e/o in case per anziani. L'attivita' piu' frequente e' quella di parrucchiere e/o barbiere per uomo (84% dei ricavi per 1'82% dei soggetti), anche se nel 37% dei casi si rileva l'attivita' di parrucchiere per donna (81% dei ricavi).
Gli spazi destinati all'attivita' (22 mq) sono di dimensioni nettamente inferiori alla media del settore e presentano 1-2 postazioni di lavoro e spesso 1 postazione di lavaggio.
Le imprese sono organizzate prevalentemente in ditte individuali (91% dei soggetti), nelle quali opera generalmente il solo titolare.
Il canale di acquisto maggiormente utilizzato per l'approvvigionamento dei materiali di consumo risulta essere l'ingrosso (65% degli acquisti).

CLUSTER 2 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 18.107

Appartengono a questo cluster le imprese che esercitano prevalentemente l'attivita' di parrucchiere per donna (88% dei ricavi) in strutture di medie dimensioni rispetto al settore in analisi. La superficie destinata all'attivita' e' pari a 41 mq ed ospita 4 postazioni di lavoro e 2 postazioni di lavaggio; il 37% dei soggetti dispone di 7 mq di sale d'attesa e, nella meta' dei casi, di un magazzino e/o deposito di 8 mq.
Si tratta di imprese organizzate perlopiu' in forma di ditta individuale (86% dei soggetti), in cui si rileva la presenza di 2 addetti.
Per l'approvvigionamento dei materiali di consumo si rivolgono sia a produttori che a commercianti all'ingrosso con un'incidenza sugli acquisti pari rispettivamente al 59% e al 39%.
La dotazione di beni strumentali e' composta da 2-3 caschi, 3 phone, 1 piastra lisciacapelli, 2 babylis/arricciacapelli e, nel 45% dei casi, da 1 lampada ad infrarossi.

CLUSTER 3 - SALONI CHE OFFRONO ANCHE ATTIVITA' DI ESTETICA DI BASE

NUMEROSITA': 231

Questo cluster individua le imprese che affiancano all'attivita' di parrucchiere per donna (60% dei ricavi) l'erogazione di servizi estetici: principalmente depilazione (8% dei ricavi), trattamenti per le mani ed i piedi (7%), trattamenti per il viso (6%); seguono trattamenti per il corpo (5%) e trucco (4% per il 37% dei soggetti). Un soggetto su due dichiara, inoltre, la vendita di prodotti (9% dei ricavi).
Il salone si suddivide in 46 mq di spazi destinati all'attivita' di parrucchiere ed in 15 mq di spazi destinati esclusivamente ai servizi di estetica; oltre la meta' dei soggetti dispone di superfici adibite a sale d'attesa (7 mq) e, nel 20% dei casi, di spazi per la vendita e l'esposizione di prodotti (4 mq). Gli ambienti ospitano 4-5 postazioni di lavoro e 2 postazioni di lavaggio.
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (59% dei soggetti); sono presenti 3 addetti, di cui 1 estetista e/o visagista.
Gli acquisti dei materiali di consumo vengono effettuati da produttori (58% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (39%).
La dotazione di beni strumentali risulta pari a: 2-3 caschi, 3-4 phone, 1 piastra lisciacapelli, e, nel 51% dei casi, 1 lampada ad infrarossi. Per l'attivita' di estetica e' presente: 1 lettino, 1 sterilizzatore, 1 apparecchio per l'elettrodepilazione estetica nel 42% dei casi, 1 lampada abbronzante nel 22% e 1 doccia/lettino abbronzante nel 16%.

CLUSTER 4 - SALONI CHE OFFRONO ANCHE ATTIVITA' DI ESTETICA DIVERSIFICATA

NUMEROSITA': 301

I soggetti del cluster affiancano all'attivita' di parrucchiere per donna (66% dei ricavi) e di parrucchiere e/o barbiere per uomo (13%) l'erogazione del servizio solarium (4% dei ricavi) e di altre attivita' di estetica: trattamenti per le mani ed i piedi (4%), depilazione (3%) e trattamenti per il viso e corpo. Il ventaglio di offerta del salone si completa con la vendita di prodotti (5%).
In media le dimensioni della struttura sono piu' estese rispetto a quelle del cluster 3: 59 mq di spazi destinati all'attivita' principale, 19 mq di superficie per i servizi estetici, 7 mq di deposito e/o magazzino e 6 mq di sale d'attesa; nel 29% dei casi sono presenti 6 mq di spazi esclusivi per la vendita e/o l'esposizione dei prodotti. Le postazioni di lavoro e di lavaggio sono rispettivamente pari a 6 e 3.
Le imprese sono organizzate prevalentemente in ditte individuali (64%) con un totale addetti pari a 3-4; nella meta' dei casi si rileva la presenza di 1 estetista e/o visagista.
Il canale utilizzato per l'approvvigionamento dei materiali di consumo e' rappresentato soprattutto da produttori (68% degli acquisti).
La dotazione di beni strumentali e' ampia: 4-5 phone, 2-3 caschi, 1-2 piastre lisciacapelli, 2 babylis/arricciacapelli e, per oltre la meta' dei soggetti, 1 lampada ad infrarossi. Per i servizi di estetica i soggetti dispongono di: 1 doccia/lettino abbronzante, 1 lettino, 1 lampada abbronzante viso/mani nel 55% dei casi e 1 apparecchio per l'elettrodepilazione nel 33%.
Si rilevano spese di pubblicita', aggiornamento professionale e assicurazione superiori alla media del settore.

CLUSTER 5 - SALONI LOCALIZZATI IN CENTRO COMMERCIALE AL DETTAGLIO

NUMEROSITA': 395

Il cluster raggruppa i saloni inseriti in centri commerciali al dettaglio. Tali strutture sono orientate prevalentemente all'attivita' di parrucchiere per donna (74% dei ricavi), sebbene il 68% delle imprese svolga anche l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (27% dei ricavi). La meta' circa dei soggetti effettua, inoltre, la vendita di prodotti per la cute ed i capelli (7% dei ricavi).
La struttura si articola in: 52 mq di spazi destinati all'esercizio dell'attivita' di parrucchiere e/o barbiere, 4 mq di spazi adibiti a sale d'attesa e 6 mq di locali destinati a deposito e/o magazzino. Gli ambienti sono dotati di 5 postazioni di lavoro e 2-3 postazioni di lavaggio.
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (71%) e occupano complessivamente 3 addetti.
Per gli acquisti dei materiali di consumo le imprese ricorrono sia a produttori (59% degli acquisti) sia a commercianti all'ingrosso (38%).
La dotazione di beni strumentali e' pari a: 4 phone, 2 caschi, 2 baby-lis/arricciacapelli e 1-2 piastre lisciacapelli; il 42% dei soggetti e' fornito di 1 lampada ad infrarossi.

CLUSTER 6 - SALONI CON VENDITA DI PRODOTTI

NUMEROSITA': 393

Il cluster raggruppa i saloni con la piu' alta incidenza di ricavi provenienti dalla vendita di prodotti. Le tipologie merceologiche prevalentemente trattate sono i prodotti per la cute ed i capelli (12% dei ricavi) e per il trattamento di viso e/o corpo (4%) ed i cosmetici per il make-up (6%). L'attivita' principale e' quella di parrucchiere per donna (63% dei ricavi).
Coerentemente con la specificita' del cluster, i saloni presentano superfici destinate alla vendita e/o esposizione dei prodotti (8 mq) e scaffali (4 metri lineari) superiori alla media del settore; le imprese dispongono di 44 mq di spazi per l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere, 7 mq di sale d'attesa per il 47% dei soggetti e 11 mq di magazzino e/o deposito per il 52%. Le postazioni di lavoro e di lavaggio corrispondono rispettivamente a 4 e 2.
Le aziende sono organizzate principalmente in ditte individuali (83% dei casi) con un totale addetti pari a 2.
Gli approvvigionamenti vengono effettuati in prevalenza presso produttori (66% degli acquisti).
I beni di cui dispongono per l'esercizio dell'attivita' sono pari a: 3-4 phone, 2 caschi, 1 piastra lisciacapelli e 2 baby-lis/arricciacapelli.

CLUSTER 7 - IMPRESE CHE OPERANO CON PIU' DI UN SALONE

NUMEROSITA': 161

Questo cluster individua le imprese caratterizzate dall'operare con piu' di una sede. Il 96% dei soggetti dispone di 2 saloni. L'attivita' prevalente risulta essere quella di parrucchiere per donna (69% dei ricavi) mentre l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo assume un peso sui ricavi pari al 21%. Oltre la meta' dei soggetti estende il ventaglio di offerta di servizi alla vendita di prodotti per la cute ed i capelli (8% dei ricavi).
Gli esercizi ricoprono complessivamente le seguenti superfici: 92 mq di spazi destinati all'attivita' di parrucchiere e/o barbiere e 11 mq di locali adibiti a magazzino e/o deposito; nella meta' dei casi sono presenti 8 mq di spazi destinati a sale d'attesa e, nel 21% dei casi, 5 mq di spazi per l'esposizione e/o vendita dei prodotti. Le strutture ospitano complessivamente 8 postazioni di lavoro e 4 di lavaggio.
Le imprese si ripartiscono in misura quasi uniforme tra ditte individuali e societa'. Gli addetti all'attivita' risultano essere pari a 5.
Gli acquisti da produttori risultano pari al 62% degli approvvigionamenti complessivi.
La dotazione di beni strumentali e' pari a: 3-4 caschi, 6-7 phone, 2-3 baby-lis/arricciacapelli e 2 piastre lisciacapelli.

CLUSTER 8 - SALONI DI PARRUCCHIERE E/O BARBIERE PER UOMO DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 11.775

Il cluster raggruppa i saloni di piccole dimensioni (26 mq) che rivolgono l'attivita' ad una clientela quasi esclusivamente maschile (95% dei ricavi).
La struttura dispone di 2 postazioni di lavoro e di 1 postazione di lavaggio.
Le imprese sono organizzate quasi esclusivamente sotto forma di ditta individuale (95%), in cui opera il solo titolare.
La maggior parte degli acquisti e' realizzata tramite commercianti all'ingrosso (62% degli acquisti). La dotazione di beni strumentali e' esigua e generalmente limitata a 2 phone.

CLUSTER 9 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 19.077

I soggetti appartenenti al cluster svolgono quasi esclusivamente l'attivita' di parrucchiere per donna (93% dei ricavi) in strutture di dimensioni assai contenute (28 mq) nelle quali si rilevano 2-3 postazioni di lavoro e 1-2 postazioni di lavaggio.
Il 96% delle imprese e' organizzato sotto forma di ditta individuale in cui opera, generalmente, il solo titolare.
Gli acquisti si ripartiscono uniformemente tra i principali canali di approvvigionamento: commercianti all'ingrosso (51% degli acquisti) e produttori (47%).
I beni strumentali sono generalmente limitati a: 2 phone, 2 caschi, 1 baby-lis/arricciacapelli ed 1 piastra lisciacapelli.

CLUSTER 10 - SALONI IN FRANCHISING

NUMEROSITA': 523

Il cluster raggruppa le imprese che si caratterizzano per la modalita' organizzativa adottata: il franchising/affiliazione. I soggetti svolgono in prevalenza l'attivita' di parrucchiere per donna (81% dei ricavi) e in misura minore l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (18% per oltre la meta' dei soggetti). E' frequente, inoltre, la vendita di prodotti per la cute ed i capelli (6% dei ricavi).
La struttura presenta superfici destinate all'attivita' pari a 54 mq; nel 49% dei casi sono presenti 7 mq di spazi adibiti a sale d'attesa e, nel 56%, 5 metri lineari di scaffali per la vendita e/o esposizione di prodotti. I locali sono attrezzati con 6 postazioni di lavoro e 3 di lavaggio.
La forma giuridica adottata in prevalenza e' la ditta individuale (69%); gli addetti sono pari a 3-4.
I soggetti del cluster, oltre ad acquistare direttamente da produttori (60% degli acquisti), coerentemente con la modalita' organizzativa adottata, ricorrono di frequente anche al canale franchisor/affiliante (55% degli acquisti per il 41% dei soggetti).
I beni strumentali si compongono di 4-5 phone, 2 caschi, 2 baby-lis/arricciacapelli e 1-2 piastre lisciacapelli. Tra i beni accessori si rileva la presenza del condizionatore e dell'impianto stereofonico nel 56% dei casi.
I soggetti sostengono spese di pubblicita' e aggiornamento professionale superiori alla media del settore e presentano, inoltre, costi e spese addebitati da franchisor/affiliante per voci diverse dall'acquisto delle merci e prodotti pari a circa 3.500 euro.

CLUSTER 11 - SALONI IN FRANCHISING DI PIU' GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 82

Il cluster comprende i saloni in franchising di piu' grandi dimensioni. Queste realta' presentano come ulteriore elemento di caratterizzazione elevati costi e spese addebitati da franchisor/affiliante per voci diverse dall'acquisto delle merci e prodotti (oltre 10.500 euro). Si configurano come saloni unisex in quanto, pur prevalendo l'attivita' di parrucchiere per donna (80% dei ricavi), la quasi totalita' dei soggetti si rivolge anche ad una clientela maschile (12% dei ricavi per 1'84% dei soggetti). E' presente l'offerta di prodotti per il trattamento della cute e dei capelli (7% dei ricavi).
Dal punto di vista strutturale, tali saloni dispongono complessivamente di superfici destinate all'attivita' pari a 72 mq e di spazi dedicati a magazzino e/o deposito pari a 15 mq; nel 40% dei casi sono presenti 7 mq di spazi adibiti a sale d'attesa e, nel 41% dei casi, 4 mq di spazi per la vendita e/o esposizione dei prodotti. I locali ospitano 9 postazioni di lavoro e 4-5 postazioni di' lavaggio.
La forma giuridica prevalente e' quella societaria (55% delle imprese). L'organico e' composto da 7 addetti.
Coerentemente con la modalita' organizzativa adottata, gli acquisti vengono effettuati oltre che da produttori (57% degli acquisti) anche dal franchisor/affiliante (27%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 8 phone, 1-2 caschi, 2-3 baby-lis/arricciacapelli e 2 piastre lisciacapelli. Tra i beni accessori la quasi totalita' dei soggetti dispone del condizionatore, 1'80% dell'impianto stereofonico e il 66% del computer; in piu' della meta' dei casi si rileva la presenza dell'impianto di videoregistrazione.
Le spese di pubblicita' e aggiornamento professionale assumono i valori piu' alti del settore. Il 27% dei soggetti ricorre alla fidelity card per rafforzare la fidelizzazione del cliente.

CLUSTER 12 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 527

Le imprese appartenenti a questo cluster si caratterizzano per le dimensioni dell'esercizio nettamente piu' grandi rispetto alla media del settore. L'attivita' prevalente e' quella di parrucchiere per donna (77% dei ricavi); 3 soggetti su 4 si configurano come saloni unisex in quanto svolgono anche l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (16% dei ricavi per il 74% dei soggetti). Vendono prodotti per la cute ed i capelli (6% dei ricavi) e, nel 28% dei casi, effettuano trattamenti estetici per le mani e i piedi (4%).
Gli esercizi ricoprono le seguenti superfici: 97 mq di spazi destinati all'attivita' di parrucchiere e/o barbiere, 7 mq di sale d'attesa e 15 mq di locali adibiti a magazzino e/o deposito. Per la vendita e/o l'esposizione dei prodotti sono presenti 4 metri lineari di scaffali e, per il 35% dei soggetti, circa 9 mq di spazi; nel 15% dei casi la struttura dispone di 16 mq di spazi per l'attivita' estetica. I locali ospitano 11 postazioni di lavoro e 5-6 di lavaggio.
Le imprese sono ripartite quasi equamente tra ditte individuali (51%) e societa' (49%) nelle quali operano 7-8 addetti.
Gli acquisti dei materiali di consumo avvengono soprattutto da produttori (77% degli acquisti).
Tra i beni in dotazione si rilevano: 8 phone, 3 caschi, 3 baby-lis/arricciacapelli e 2 piastre lisciacapelli. Tra i beni accessori la maggior parte dei soggetti dispone del condizionatore, dell'impianto stereofonico e del computer.
Sostengono spese di pubblicita', aggiornamento professionale e assicurazione nettamente superiori alla media del settore.

CLUSTER 13 - ESERCIZI IN USO PROMISCUO CON L'ABITAZIONE

NUMEROSITA': 758

Questo cluster risulta caratterizzato dall'esercizio dell'attivita' in locali in uso promiscuo con l'abitazione. L'attivita' prevalente e' di parrucchiere per donna (94% dei ricavi) mentre solo il 15% dei soggetti presta attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (26% dei ricavi).
La superficie destinata all'attivita' e' di soli 23 mq ed e' dotata di 2 postazioni di lavoro e di 1 postazione di lavaggio.
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali gestite dal solo titolare.
Il canale di acquisto maggiormente utilizzato e' rappresentato da commercianti all'ingrosso (56% degli acquisti) seguito da produttori (40%).
La dotazione strumentale risulta minima: 2 phone, 2 caschi, 1 baby-lis/arricciacapelli e 1 piastra lisciacapelli.

CLUSTER 14 - SALONI DI BARBIERE DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 2.051

Le imprese del cluster svolgono quasi esclusivamente l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (94% dei ricavi) in saloni di medie dimensioni.
La struttura dispone di 34 mq di spazi destinati all'esercizio dell'attivita'; nel 34% dei casi sono presenti 7 mq di sale d'attesa e nel 41% circa 9 mq di magazzino e/o deposito. I locali sono dotati di 3 postazioni di lavoro e 2 di lavaggio.
L'attivita' e' esercitata, per lo piu', sotto forma di ditta individuale (64% dei casi); sono presenti 2 addetti.
Per l'approvvigionamento dei materiali di consumo risulta piu' frequente il ricorso a commercianti all'ingrosso (57% degli acquisti), seguito da produttori (73% degli acquisti per il 51% dei soggetti).
La dotazione di beni strumentali e' limitata a 3 phone.

CLUSTER 15 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 8.868

Il cluster raggruppa le imprese che svolgono in prevalenza l'attivita' di parrucchiere per donna (81% dei ricavi) in saloni di medio-grandi dimensioni. Oltre la meta' dei soggetti dichiara una clientela maschile (18% dei ricavi nel 59% dei casi) e vende prodotti per la cute ed i capelli (8% nel 55%).
La superficie destinata all'attivita' e' di 59 mq. Nella meta' dei casi la struttura presenta 8 mq di sale d'attesa e, nel 20%, si rilevano spazi adibiti all'esposizione e/o vendita di prodotti pari a 5 mq. Gli ambienti ospitano 6 postazioni di lavoro e 3 di lavaggio.
La forma giuridica prevalente e' la ditta individuale (72% dei casi). L'organico si compone di 3 addetti.
In merito all'approvvigionamento dei materiali di consumo, la quota maggiore di acquisti e' effettuata da produttori (68% degli acquisti).
La dotazione di beni strumentali comprende: 4-5 phone, 2-3 caschi, 2 baby-lis/arricciacapelli, 1-2 piastre lisciacapelli e 1 lampada ad infrarossi nella meta' dei casi.
Presentano spese di pubblicita', aggiornamento professionale e assicurazione superiori alla media del settore.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarate nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
• valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8);
• incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)/ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Per il valore aggiunto orario per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 3, 4;
• dal 5° al 19° ventile, per i cluster 2, 8, 14, 15;
• dal 5° ventile, per i cluster 5, 10, 13;
• dal 4° ventile, per i cluster 6, 7;
• dal 9° al 19° ventile, per il cluster 9;
• dal 2° ventile, per il cluster 11;
• dal 3° al 19° ventile, per il cluster 12. Per l'incidenza dei costi e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 11;
• dal 1° al 16° ventile, per i cluster 2, 9, 13, 15;
• dal 2° al 15° ventile, per il cluster 3;
• dal 2° al 16° ventile, per i cluster 4, 8, 14;
• dal 2° al 18° ventile, per i cluster 5, 6;
• dal 1° al 18° ventile, per i cluster 7, 12;
• dal 1° al 17° ventile, per il cluster 10.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori - 2,5 e + 2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale (6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con le variabili "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)" e "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente delle variabili "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)" e "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)".
Inoltre, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all'ubicazione dell'esercizio, nella definizione della "funzione di ricavo", si e' tenuto conto delle tariffe dei principali servizi indicate dai contribuenti. Il livello delle tariffe della singola impresa, raffrontato con i valori di riferimento individuati per il settore, ha permesso di identificare correttivi da applicare al coefficiente delle variabili "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi" e "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi".
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (7);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(6) I criteri e le conclusioni dello studio sono
riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (7)
L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 2.A da pag. 54 a pag. 59 <----

ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Spazi destinati all'esercizio dell'attivita' di parrucchiere e/o barbiere (Mq)
• Spazi destinati esclusivamente ai servizi di estetica (Mq)
• Spazi destinati esclusivamente alla vendita e/o esposizione di prodotti cosmetici, parrucche ed affini (Mq)
• Spazi destinati a sale d'attesa per la clientela (Mq)
• Localizzazione (1= autonoma; 2-esercizio inserito in centro commerciale al dettaglio; 3-esercizio inserito in una struttura ricettiva alberghiera e/o extra alberghiera; 4=esercizio inserito in una struttura sanitaria e/o in una struttura militare e/o in case per anziani, etc.)
• Uso promiscuo dell'abitazione

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Modalita' organizzativa: Franchisor/Affiliato
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Attivita' di parrucchiere per donna
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Servizi di estetica - Trattamenti per il corpo (massaggi, sauna, etc.)
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Servizi di estetica - Trattamenti per il viso (pulizia del viso, trattamento anti-rughe, etc.)
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Servizi di estetica - Depilazione
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Servizi di estetica - Solarium corpo/viso
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Vendita di prodotti - Prodotti per la cute ed i capelli (shampoo, balsamo, creme ristrutturanti, lacche, gel, etc.)
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Vendita di prodotti - Prodotti per l'igiene ed il trattamento di viso e/o corpo (detergenti, creme, etc.)
• Tipologia dell'attivita' e prodotti offerti: Vendita di prodotti - Prodotti cosmetici per il make-up
• Figure professionali: Barbiere - Numero
• Figure professionali: Parrucchiere e/o acconciatore - Numero
• Figure professionali: Estetista e/o visagista - Numero
• Costi e spese specifici: Costi e spese addebitati da franchisor/affiliante per voci diverse dall'acquisto di merci e prodotti

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Spese per aggiornamento professionale
• Spese di pubblicita', propaganda e rappresentanza

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Attrezzature di processo - Postazioni di lavoro (per taglio, acconciatura, etc.) - Numero
• Beni strumentali: Attrezzature di processo - Postazioni di lavaggio - Numero
• Beni strumentali: Attrezzature per l'attivita' di estetica - Doccia/lettino abbronzante - Numero
 
Allegato 3
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG36U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG35U, SG36U, SG62U e SG76U (limitatamente all'attivita' 55.30B Servizi di ristorazione in self-service).
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
55.30.A - Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina;
55.30.B - Servizi di ristorazione in self-service;
55.30.C - Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;
55.30.2 - Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione degli studi di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario F.SG36 inviato ai contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 68.722.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e stato pari a 53.891.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 4.745 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
quadro B del questionario (unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% (1);
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro D del questionario);
errata compilazione delle percentuali relative agli acquisti di cibi e bevande (quadro D del questionario);
incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nei modelli.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 49.146.

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(1) Ai fini della verifica del limite di esclusione, ai
ricavi derivanti dell'esercizio in forma prevalente delle
attivita' oggetto dello studio, devono essere sommati anche
quelli derivanti dalle seguenti attivita' complementari:
55.30.4 Gelaterie e pasticcerie con somministrazione;
55.40.A Bar e caffe';
55.40.B Bottiglierie ed enoteche con somministrazione;
55.40.G Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (2);
• un procedimento di Cluster Analysis (3).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di attivita', ai diversi servizi offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare ventisei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore della ristorazione con somministrazione e con preparazione di cibi da asporto.
Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i 26 gruppi omogenei (cluster) sono i seguenti: tipologia di attivita', tipo di servizio offerto, specializzazione gastronomica, presenza o meno di posti a sedere, offerta di servizi complementari, stagionalita', dimensione.
La tipologia di attivita' e il servizio offerto hanno permesso di distinguere:
• ristorazione con servizio al tavolo;
• ristorazione self-service;
• ristorazione con preparazione di cibo da asporto.

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(2) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(3) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
In base alla specializzazione gastronomica gli esercizi che forniscono il servizio al tavolo si suddividono nelle seguenti tipologie:
• ristoranti;
• pizzerie;
• ristoranti/pizzerie;
• enoteche con cucina;
• birrerie con cucina.
Una particolare tipologia di ristoranti e' rappresentata dalle imprese specializzate nell'organizzazione di banchetti.
Gli esercizi che preparano cibo da asporto sono suddivisi in base alla specializzazione gastronomica e alla presenza o meno di posti a sedere per la consumazione dei pasti. Una particolare tipologia di esercizi che preparano cibi da asporto e' rappresentata dai soggetti che effettuano la consegna a domicilio delle pizze. Nell'ambito degli esercizi che preparano cibi da asporto, si individuano pertanto:
• pizzerie al taglio;
• pizzerie al taglio dotate di posti a sedere;
• gastronomie/rosticcerie;
• gastronomie/rosticcerie dotate di posti a sedere;
• pizzerie con consegna a domicilio.
Gli esercizi sono inoltre distinti in relazione all'offerta dei seguenti servizi complementari:
• bar;
• attivita' ricettiva;
• intrattenimento e spettacolo rappresentato da dancing e musica dal vivo;
• intrattenimento e spettacolo rappresentato da cabaret e altri spettacoli. Il fattore della stagionalita' consente di individuare:
• esercizi stagionali con servizio al tavolo;
• esercizi stagionali con preparazione di cibo da asporto;
• self-service stagionali.
Il fattore dimensionale in termini di ampiezza dei locali e posti a sedere, numero di addetti e consumi di gas e di energia elettrica consente infine:
• di distinguere i ristoranti in esercizi di piccole, medie e grandi dimensioni;
• di individuare un gruppo formato da ristoranti di dimensioni molto grandi specializzati in banchetti;
• di distinguere i self-service di grandi dimensioni da quelli di medio-piccole dimensioni;
• di individuare ristoranti pizzerie di grandi dimensioni.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Le frequenze relative ai dipendenti, anche per il calcolo del totale di addetti, sono state normalizzate all'anno in base al numero delle giornate retribuite.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - PIZZERIE AL TAGLIO DOTATE DI POSTI A SEDERE

NUMEROSITA': 1.171

Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di cibi da asporto (73% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di pizza da asporto (69%); per il 52% dei soggetti il 13% dei ricavi deriva dalla vendita di bevande da asporto.
Nelle imprese del cluster, in prevalenza ditte individuali (64% dei casi) e societa' di persone (33%), si rileva la presenza di 2 addetti.
La caratteristica delle imprese del cluster e' la presenza di posti a sedere (26 posti interni) e di spazi relativamente grandi destinati alla vendita o alla somministrazione (50 mq interni) con un bancone gastronomia e/o pizza al taglio di circa 2 metri lineari. La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 20 mq ed e' attrezzata con 1 forno a gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 3 teglie 40 x 60, 1 forno a legna nel 36% dei casi, 2 fuochi e piastre, 1 friggitrice e 1 impastatrice. Si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie e 2 frigoriferi.
Per la svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (29% sul totale degli acquisti di cibi e bevande) e birra (13%).

CLUSTER 2 - RISTORANTI CON BAR

NUMEROSITA': 4.836

Il cluster e' formato da esercizi che alla ristorazione con servizio al tavolo (74% dei ricavi) affiancano l'attivita' di bar (22%). Si tratta di ditte individuali (57% dei casi) e societa' di persone (39%). Il numero totale di addetti e' pari a 3.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (120 mq) con 66 posti a sedere; il 45% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (55 mq con 37 posti a sedere).
Coerentemente con la presenza del servizio bar, le imprese del cluster dispongono di spazi destinati (32 mq) con 16 posti a sedere ad uso esclusivo.
La superficie adibita a cucina misura 27 mq ed e' attrezzata con 6 fuochi e piastre e 2 forni a gas e/o elettrici. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), vino (15%), sfarinati (12%), pesce (9°'%) e birra (9%).

CLUSTER 3 - GASTRONOMIE/ ROSTICCERIE DOTATE DI POSTI A SEDERE

NUMEROSITA': 317

Al cluster appartengono gli esercizi specializzati nella preparazione di cibi da asporto (74% dei ricavi) con un'offerta che comprende pizza da asporto (38%) e altri prodotti di gastronomia/rosticceria; per il 54% dei soggetti il 12% dei ricavi deriva dalla vendita di bevande da asporto.
Si tratta di ditte individuali (59% dei casi) con 2 addetti e di societa' (nel 34% dei casi di persone e nel 7% di capitali) con 4-5 addetti di cui 2 dipendenti.
La caratteristica delle imprese del cluster e' la presenza di posti a sedere (24 posti interni) e di spazi relativamente grandi destinati alla vendita o alla somministrazione (51 mq interni) con un bancone gastronomia e/o pizza al taglio di circa 3 metri lineari. La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 26 mq ed e' attrezzata con 4 fuochi e piastre, 1-2 forni a gas e/o elettrici con una capacita' complessiva di 5 teglie 40 x 60, 1 friggitrice, 1 girarrosto nel 58% dei casi e 1 impastatrice. Si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie e 2 frigoriferi.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (22% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (17%), birra (11%) e vino (5%).

CLUSTER 4 - BIRRERIE CON CUCINA

NUMEROSITA': 831

Il cluster e' formato da esercizi che effettuano principalmente ristorazione con servizio al tavolo (91% dei ricavi) e sono specializzati nella somministrazione di birra. L'incidenza di quest'ultima sul totale degli acquisti di cibi e bevande e' pari al 50% e il numero di etichette di birra in lista (11) e' superiore alla media del settore.
Nelle imprese del cluster, in prevalenza societa' (nel 54% dei casi di persone e nel 12° di capitali), si rileva la presenza di 3 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (113 mq) con 83 posti a sedere; il 41% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (62 mq con 57 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 20 mq ed e' attrezzata con 3-4 fuochi e piastre e 1 forno a gas e/o elettrico. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
Per lo svolgimento dell'attivita', che nell' 81% dei casi avviene solo a cena, oltre alla birra le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (8% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (8%) e vino (6%).

CLUSTER 5 - PIZZERIE CON BAR

NUMEROSITA': 1.547

Il cluster e' formato da ristoranti che effettuano prevalentemente somministrazione di pizza con servizio al tavolo (49% dei ricavi) a cui affiancano l'attivita' di bar (18%).
Nelle imprese del cluster, che si suddividono tra ditte individuali (50% dei casi) e societa' di persone (45%), si rileva la presenza di 3-4 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (157 mq) con 93 posti a sedere; il 53% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (72 mq con 51 posti a sedere). Coerentemente con la presenza del bar, le imprese del cluster dispongono inoltre di spazi destinati esclusivamente a tale servizio (35 mq) con 16 posti a sedere ad uso esclusivo.
La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 30 mq ed e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 1 forno a legna, 1 forno a gas e/o elettrico e 1 impastatrice. fra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (19% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (15%), birra (14%) e vino (11%).

CLUSTER 6 - SELF-SERVICE STAGIONALI

NUMEROSITA': 89

Il cluster e' formato da esercizi caratterizzati dall'apertura stagionale fino a 6 mesi (132 giorni nell'anno) che effettuano ristorazione self-service (66% dei ricavi). Il 62% dei soggetti affianca all'attivita' di ristorazione il servizio bar, ottenendo il 25% dei ricavi.
Nelle imprese del cluster, che si suddividono tra societa' (nel 37% dei casi di persone e nel 19% di capitali) e ditte individuali (44%), risultano occupati 4 addetti di cui 2 dipendenti. Le imprese del cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 45% degli esercizi retribuisce 483 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno e il 36% retribuisce 124 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (133 mq con 76 posti a sedere e un bancone per la ristorazione self-service di circa 6 metri lineari; nel 64% dei casi dispongono di spazi esterni destinati alla somministrazione (102 mq con 83 posti a sedere). La superficie adibita a cucina misura 37 mq ed e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 2 forni a gas e/o elettrici e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per la preparazione dei pasti, che nel 47% dei casi vengono serviti solo a pranzo, le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (19% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (16%), pesce (12%) e birra (12%).

CLUSTER 7 - SELF-SERVICE

NUMEROSITA': 513

Il cluster e' formato da esercizi di dimensioni medio-piccole che effettuano ristorazione self-service (83% dei ricavi). Il 6% delle imprese dichiara fornire il servizio di self-service a isole (free flow); nei restanti casi si tratta invece di self-service di tipo tradizionale.
Si tratta di societa' (nel 38% dei casi di persone e nel 32% di capitali) con 7 addetti di cui 4 dipendenti e ditte individuali (30%) con 3 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (154 mq) con 82 posti a sedere e un bancone per la ristorazione self-service di circa 6 metri lineari; raramente sono presenti spazi esterni destinati alla somministrazione. La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 40 mq. La dotazione di beni strumentali comprende 5 fuochi e piastre, 2 forni a gas e/o elettrici e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per il 59% dei soggetti il 23% dei ricavi deriva da emissione di fatture verso societa' che gestiscono buoni pasto. Per la preparazione dei pasti, che nel 53% dei casi vengono serviti solo a pranzo, le imprese del cluster acquistano principalmente carne (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (19%) e pesce (9%).

CLUSTER 8 - RISTORANTI DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 7.430

Il cluster e' formato da esercizi di medie dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (97% dei ricavi). Si tratta di societa' (nel 51% dei casi di persone e nel 14% di capitali) e ditte individuali (35%). Il numero totale di addetti e' pari a 5 di cui 3 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (124 mq) con 77 posti a sedere; il 45% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (65 mq con 47 posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura circa 33 mq ed e' attrezzata con 7 fuochi e piastre e 2 forni a gas e/o elettrici. Si riscontra inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per la preparazione dei pasti le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (25% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (23%), vino (15%) e sfarinati (9%). Il numero di etichette di vino in lista (37) e' superiore alla media del settore.
L'8% degli esercizi propone, anche o esclusivamente, cucina orientale.

CLUSTER 9 - PIZZERIE CON FORNO ELETTRICO

NUMEROSITA': 2.297

Il cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (89% dei ricavi) e sono specializzati nella somministrazione di pizza (66%).
Nelle imprese del cluster, che si suddividono tra ditte individuali (45% dei casi) e societa' (nel 46% dei casi di persone e nel 9% di capitali), si rileva la presenza di 3-4 addetti con 2 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (102 mq) con 66 posti a sedere; il 46% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (61 mq con 50 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 26 mq ed e' attrezzata con 2 forni a gas e/o elettrici, 1 impastatrice, 4-5 fuochi e piastre e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1 congelatore.
Per lo svolgimento dell'attivita', che nel 34% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (23% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (15%), carne (14%), pesce (11%) e vino (9%).

CLUSTER 10 - RISTORANTI SPECIALIZZATI IN BANCHETTI

NUMEROSITA': 1.458

Il cluster e' formato da ristoranti che forniscono il servizio al tavolo (92% dei ricavi) e sono specializzati nella organizzazione di banchetti presso il locale (64%). Si tratta in prevalenza di societa' (nel 44% casi di persone e nel 14% di capitali) e si rileva la presenza di 4 addetti di cui 2 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (270 mq) con 176 posti a sedere; il 41% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (130 mq con 77 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 59 mq ed e' attrezzata con 8 fuochi e piastre e 2 forni a gas e/o elettrici. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi, 1 cella frigorifera e 1 congelatore.
Per lo svolgimento dell'attivita', che avviene generalmente sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (29% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (21%), vino (13%) e sfarinati (11%).
Per il 26% degli esercizi si rileva la presenza di attivita' di intrattenimento e spettacolo rappresentata da musica dal vivo.

CLUSTER 11 - ENOTECHE CON CUCINA

NUMEROSITA': 87

Il cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (87% dei ricavi) e sono specializzati nella somministrazione di vino. L'incidenza di quest'ultimo sul totale degli acquisti di cibi e bevande e' pari al 39% e il numero di etichette di vino in lista (72) e' di gran lunga superiore alla media del settore.
Nelle imprese del cluster, in prevalenza societa' (68% dei casi), risultano occupati 3 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (82 mq) con 44 posti a sedere; il 40% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (36 mq con 25 posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 18 mq ed e' attrezzata con 4-5 fuochi e piastre, 1 forno a gas e/o elettrico. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1 congelatore.
Per la preparazione dei pasti, che nel 41% dei casi vengono serviti solo a cena, oltre al vino le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (19% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (14% per il 48% delle imprese), sfarinati (9%) e birra (4%).

CLUSTER 12 - PIZZERIE A TAGLIO

NUMEROSITA': 4.249

Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di cibi da asporto (93% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di pizza da asporto (88%).

Si tratta di esercizi, per lo piu' artigianali, formati in prevalenza da ditte individuali (75% dei casi). La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 2 addetti.
Le imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita o alla somministrazione (23 mq interni) con un bancone gastronomia e/o pizza al taglio di circa 3 metri lineari. Non sono generalmente presenti posti a sedere; il 37% dei soggetti dispone di piani d'appoggio (mensole) per il consumo dei pasti. La superficie utilizzata per la preparazione (laboratorio/cucina) misura 18 mq ed e' attrezzata con 1 forno a gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 3 teglie 40 x 60, 1 impastatrice e 1 frigorifero.
Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (34% sul totale degli acquisti di cibi e bevande).

CLUSTER 13 - GASTRONOMIE/ROSTICCERIE

NUMEROSITA': 1.359

Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di cibi da asporto (92% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di prodotti di gastronomia e rosticceria; per il 34% dei soggetti il 45% dei ricavi deriva dalla vendita di pizza da asporto.
Si tratta di esercizi, per lo piu' artigianali, formati in prevalenza da ditte individuali (70% dei casi). La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 2-3 addetti.
Le imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita o alla somministrazione (26 mq interni) con un bancone gastronomia e/o pizza al taglio di circa 3 metri lineari. Non sono generalmente presenti posti a sedere; il 22% dei soggetti dispone di piani d'appoggio (mensole) per il consumo dei pasti. La superficie utilizzata per la preparazione (laboratorio/cucina) misura 23 mq ed e' attrezzata con 3-4 fuochi e piastre, 1 forno a gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 3 teglie 40 x 60, 1 friggitrice, 1 girarrosto nel 54% dei casi e 1 frigorifero.
Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (35% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (13%) e pesce (13%).
Il 12% degli esercizi propone, anche o esclusivamente, cucina orientale.

CLUSTER 14 - ESERCIZI STAGIONALI CON SERVIZIO AL TAVOLO

NUMEROSITA': 1.667

Il cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (82% dei ricavi) e si caratterizzano per una apertura stagionale fino a 6 mesi (134 giorni all'anno). Al cluster appartengono ristoranti e ristoranti/pizzerie (per il 45% dei soggetti il 52% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (59% dei casi) e societa' di persone (34%). Il numero totale di addetti e' pari a 3. Le imprese del cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 33% degli esercizi retribuisce 435 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno e il 259/0 retribuisce 206 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (89 mq) con 50 posti a sedere; il 66% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (94 mq con 63 posti a sedere).
La superficie adibita a cucina misura 28 mq ed e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 1 forno a gas e/o elettrico e 1 forno a legna nel 41% dei casi. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
Per la preparazione dei pasti, le imprese del cluster acquistano soprattutto pesce (20% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (16%), sfarinati (13%), birra (11%) e vino (10%).

CLUSTER 15 - RISTORANTI CON ATTIVITA' RICETTIVA

NUMEROSITA': 484

Il cluster e' formato da esercizi che alla ristorazione con servizio al tavolo (68% dei ricavi) affiancano l'attivita' ricettiva e, nel 62% dei casi, il servizio bar. Si tratta in prevalenza di societa' di persone (47% dei casi) e ditte individuali (44%). Il numero totale di addetti e' pari a 4-5 di cui 2-3 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (175 mq) con 103 posti a sedere; il 44% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (77 mq con 48 posti a sedere). Per l'attivita' di bar le imprese dispongono di spazi dedicati (33 mq) con 18 posti a sedere ad uso esclusivo.
La superficie destinata a cucina misura 40 mq ed e' attrezzata con 7 fuochi e piastre e 2 forni a gas e/o elettrici. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi, 1 cella frigorifera e 1 congelatore.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (26% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (14%), sfarinati (13%) e vino (13%).

CLUSTER 16 - PIZZERIE CON CONSEGNA A DOMICILIO

NUMEROSITA': 213

Al cluster appartengono esercizi, per lo piu' artigianali, che preparano cibi da asporto (86% dei ricavi) e si caratterizzano per la consegna a domicilio della pizza (60%).
Nelle imprese del cluster, in prevalenza ditte individuali (66% dei casi) e societa' di persone (31%), si rileva la presenza di 2-3 addetti.
Coerentemente con il tipo di servizio offerto, il costo dei contenitori per prodotti da asporto e' superiore alla media del settore e le imprese del cluster dispongono generalmente di 1-2 motocicli o ciclomotori.
I locali sono suddivisi tra spazi destinati alla vendita o alla somministrazione (31 mq interni) e spazi utilizzati per la preparazione dei pasti (21 mq). La dotazione di beni strumentali comprende 1 forno a gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 5 teglie 40 x 60 o di 1 forno a legna e 1 impastatrice.

CLUSTER 17 - ESERCIZI CON DANCING

NUMEROSITA': 66

I soggetti appartenenti al cluster si contraddistinguono per l'offerta al pubblico dell' attivita' di intrattenimento e spettacolo (18% dei ricavi) che si affianca alla ristorazione con servizio al tavolo (70%). Al cluster appartengono ristoranti e ristoranti/pizzerie (per il 65% dei soggetti il 51% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
L'attivita' di intrattenimento e' rappresentata da dancing e, per il 71% dei soggetti, da musica dal vivo. Coerentemente con i servizi offerti, i costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R. cosi' come i diritti versati alla SIAE sono superiori alla media del settore.
Si tratta soprattutto di societa' (nel 35% dei casi di persone e nel 29% di capitali) e il numero di addetti e' pari a 4 di cui 1-2 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (252 mq) con 155 posti a sedere e spazi destinati alla preparazione dei pasti (54 mq); il 59% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (140 mq con 99 posti a sedere).
Per quanto riguarda l'attivita' di intrattenimento, si rileva la presenza di spazi dedicati (168 mq). Gli esercizi sono, infatti, dotati di pista da ballo e, nel 47% dei casi, anche di un palco. Il 65% delle imprese dispone inoltre di spazi destinati esclusivamente a bar (28 mq) con un bancone di circa 5 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali relativa all'attivita' di ristorazione comprende 6 fuochi e piastre, 1 friggitrice, 1 forno a legna nel 55% dei casi, 2 forni a gas e/o elettrici e 1 impastatrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per lo svolgimento dell'attivita', che nel 47% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (21% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (17%), pesce (13%), birra (13%) e vino (12%)

CLUSTER 18 - RISTORANTI/PIZZERIE

NUMEROSITA': 3.562

Il cluster e' formato da esercizi di medio-piccole dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (92% dei ricavi). Una parte consistente dei ricavi deriva dalla somministrazione di pizza (49%).
Nelle imprese del cluster, prevalentemente societa' (nel 55% dei casi di persone e nel 13% di capitali), sono occupati 5 addetti di cui 3 dipendenti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (148 mq) con 100 posti a sedere; il 54% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (82 mq con 63 posti a sedere). La superficie adibita a cucina misura 33 mq ed e' attrezzata con 6 fuochi e piastre, 1 forno a legna, 1-2 forni a gas e/o elettrici, 1 impastatrice e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3-4 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano maggiormente sfarinati (18% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (18%), carne (17%), birra (11%) e vino (9%).

CLUSTER 19 - RISTORANTI/PIZZERIE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 902

Il cluster e' formato da esercizi di grandi dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (92% dei ricavi). Una parte consistente dei ricavi deriva dalla somministrazione di pizza (56%).
Nelle imprese del cluster, prevalentemente societa' (nel 58% dei casi di persone e nel 24% di capitali), sono occupati 9 addetti di cui 6 dipendenti. Tra i dipendenti si rileva principalmente la presenza di cuochi, pizzaioli e camerieri.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (219 mq) con 143 posti a sedere; il 63% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (117 mq con 91 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 45 mq ed e' attrezzata con 7 fuochi e piastre, 1 forno a legna, 2 forni a gas e/o elettrici, 1 impastatrice e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali inoltre si rileva la presenza di 2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 1-2 celle frigorifere e 2 congelatori.
Il 16% degli esercizi che formano il cluster effettua la gestione informatizzata delle comande e dispone di 3 palmari.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (18% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (16%), carne (15%), birra (11%) e vino (9%).

CLUSTER 20 - RISTORANTI DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATI IN BANCHETTI

NUMEROSITA': 233

Il cluster e' formato da esercizi di grandi dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (90% dei ricavi) e sono specializzati nell'organizzazione di banchetti presso il locale (64%). Per il 9% dei soggetti una parte dei ricavi deriva dall'attivita' di banqueting.
Si tratta in prevalenza di societa' (nel 50% dei casi di persone e nel 30% di capitali) e si rileva la presenza di 9 addetti di cui 6 dipendenti. Tra i dipendenti si rilevano principalmente cuochi, aiuto cuochi, altro personale di cucina e camerieri. Le imprese del cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 35% degli esercizi retribuisce 678 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno e il 27% retribuisce 332 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (577 mq) con 378 posti a sedere; il 47% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (260 mq con 139 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 118 mq ed e' attrezzata con 12 fuochi e piastre, 3-4 forni a gas e/o elettrici e friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 2 lavastoviglie, 4 frigoriferi, 3 celle frigorifere e 2 congelatori.
Per lo svolgimento dell'attivita', che avviene generalmente sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano pesce (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (25%), vino (13%) e sfarinati (10%).
Per il 41% degli esercizi si rileva la presenza di attivita' di intrattenimento e spettacolo rappresentata da musica dal vivo.

CLUSTER 21 - ESERCIZI CON CABARET E ALTRI SPETTACOLI

NUMEROSITA': 143

I soggetti appartenenti al cluster si contraddistinguono per l'offerta al pubblico di attivita' di intrattenimento e spettacolo che si affianca alla ristorazione con servizio al tavolo (85% dei ricavi). Al cluster appartengono ristoranti e ristoranti/pizzerie (per il 49% dei soggetti il 49% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
L'attivita' di intrattenimento e' rappresentata da cabaret e altri spettacoli e, per il 64% dei soggetti, da musica dal vivo. Coerentemente con i servizi offerti, i costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R. cosi' come i diritti versati alla SIAE sono superiori alla media del settore.
Si tratta di societa' (nel 50% dei casi di persone e nel 26% di capitali) con 6 addetti di cui 3 dipendenti e ditte individuali (24% dei casi) con 2 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (183 mq) con 122 posti a sedere e locali per la preparazione dei pasti (38 mq); il 45% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (92 mq con 76 posti a sedere).
Il tipo di intrattenimento offerto non richiede necessariamente la presenza di spazi dedicati che infatti sono presenti solo nel 32% dei casi.
La dotazione di beni strumentali relativa all'attivita' di ristorazione comprende 6 fuochi e piastre, 1 friggitrice, 1-2 forni a legna nel 37% dei casi, 2 forni a gas e/o elettrici. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
Per lo svolgimento dell'attivita', che nel 42% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (22% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (16%) , sfarinati (12%), pesce (11°/o) e vino (11%).
Il 12% degli esercizi che formano il cluster effettua la gestione informatizzata delle comande e dispone di 3 palmari.

CLUSTER 22 - PIZZERIE CON FORNO A LEGNA

NUMEROSITA': 4.177

Il cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (92% dei ricavi) e sono specializzati nella somministrazione di pizza (74%).
Nelle imprese del cluster, ditte individuali (57% dei casi) e societa' di persone (39%), si rileva la presenza di 2-3 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (100 mq) con 67 posti a sedere; il 42% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (62 mq) con 49 posti a sedere. La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 23 mq ed e' attrezzata con 1 forno a legna, 1 forno a gas e/o elettrico, 1 impastatrice, 4 fuochi e piastre e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
Per lo svolgimento dell'attivita', che nel 47% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano prevalentemente sfarinati (23% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (16%), carne (12%), pesce (9%) e vino (8%).

CLUSTER 23 - SELF-SERVICE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 49

Il cluster e' formato da esercizi di grandi dimensioni che effettuano ristorazione self-service (74% dei ricavi). Il 10% delle imprese dichiara di fornire il servizio di self-service a isole (free flow); nei restanti casi si tratta invece di self-service di tipo tradizionale.
Rispetto agli altri cluster, nel gruppo in esame e' piu' frequente la presenza di imprese con piu' unita' locali destinate allo svolgimento dell'attivita' (multipunto).
Nelle imprese del cluster, esclusivamente societa' (nell'80% dei casi di capitali e nel 20% di persone), sono occupati 24 addetti di cui 21 dipendenti. Tra i dipendenti si rileva principalmente la presenza di banconisti, camerieri e altro personale di sala. Le imprese del cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 39% degli esercizi retribuisce 2.767 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale e il 20% retribuisce 1.004 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno).
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (316 mq) con 188 posti a sedere e un bancone per il self-service di circa 8 metri lineari; il 51% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (103 mq con 77 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 86 mq, gli spazi destinati a deposito alimenti sono di 71 mq e quelli destinati ad ufficio di 11 mq. La dotazione di beni strumentali comprende 7 fuochi e piastre, 2 forni a gas e/o elettrici, 3 friggitrici, 1-2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 2 celle frigorifere e 2 congelatori.
Per il 69% dei soggetti il 14% dei ricavi deriva da emissione di fatture verso societa' che gestiscono buoni pasto. Il 41% degli esercizi dichiara di appartenere ad una catena di franchising e il 22°/o e' localizzato all'interno di un centro commerciale al dettaglio.
Per la preparazione dei pasti le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (23% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (15%) e pesce (8%).

CLUSTER 24 - RISTORANTI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 807

Il cluster e' formato da esercizi di grandi dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (93% dei ricavi). Si tratta di societa' (nel 43% dei casi di persone e nel 41% di capitali) e ditte individuali (16%). Il numero totale di addetti e' pari a '13-14 di cui 10 dipendenti. Tra i dipendenti si rileva la presenza di cuochi, aiuto cuochi, altro personale di cucina e camerieri. Le imprese del cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 40% degli esercizi retribuisce 826 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno e il 26% retribuisce 423 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
Rispetto agli altri cluster, nel gruppo in esame e' piu' frequente la presenza di imprese con piu' unita' locali destinate alle svolgimento dell'attivita' (multipunto).
Gli esercizi sono dotati di spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (228 mq) con 142 posti a sedere; il 58% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (115 mq con 81 posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 58 mq ed e' attrezzata con 9 fuochi e piastre e 3 forni a gas e/o elettrici. Si rileva inoltre la presenza di 2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 2 celle frigorifere e 2 congelatori.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto pesce (24% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (22%), vino (14%) e sfarinati (9%). Il numero di etichette di vino in lista (52) e' superiore alla media del settore.

CLUSTER 25 - ESERCIZI STAGIONALI CON PREPARAZIONE DI CIBI DA ASPORTO

NUMEROSITA': 102

Al cluster appartengono esercizi stagionali specializzati nella preparazione di cibi da asporto (86% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di prodotti di gastronomia e rosticceria; per il 48% dei soggetti il 46% dei ricavi deriva dalla vendita di pizza da asporto.
I soggetti appartenenti a questo cluster sono caratterizzati dall'apertura stagionale fino a 6 mesi (125 giorni nell'anno). Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (73% dei casi) o di societa' di persone (24%) in cui risultano occupati 2-3 addetti.
Le imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita o somministrazione (31 mq interni) con una bancone gastronomia e/o pizza al taglio di circa 3 metri lineari e non sono generalmente presenti posti a sedere (il 20% dei soggetti ha 22 posti a sedere interni). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 22 mq ed e' attrezzata con 4 fuochi e piastre, 1-2 forni a gas e/o elettrici con una capacita' complessiva di 4 teglie 40 x 60, 1 girarrosto, 1 friggitrice e 1 frigorifero.

CLUSTER 26 - RISTORANTI DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 9.232

Il cluster e' formato da esercizi di piccole dimensioni che effettuano ristorazione con servizio al tavolo (94% dei ricavi). Nelle imprese del cluster, in prevalenza ditte individuali (59% dei casi) e societa' di persone (36%), si rileva la presenza di 2-3 addetti.
La struttura comprende spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (83 mq) con 51 posti a sedere; il 33% dei soggetti dispone di spazi esterni destinati alla somministrazione (47 mq con 34 posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 23 mq ed e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 1-2 forni a gas e/o elettrici, 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
Per la preparazione dei pasti, che generalmente vengono serviti sia a pranzo che a cena, le imprese acquistano principalmente carne (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (16%), vino (14%) e sfarinati (12%).
Il 5% degli esercizi propone, anche o esclusivamente, cucina orientale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (4).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (5) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; • costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• ricarico = ricavi / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi);
• numero posti per addetto - numero posti a sedere (6) / numero addetti (7);
• rotazione giornaliera dei posti = numero pasti nell'anno (8) / numero posti a sedere nell'anno (9);
• rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / giacenza media del magazzino (10);
• valore aggiunto per addetto - (ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per imprese con e senza dipendenti e sulla base della localizzazione territoriale, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 6° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 26;
• dal 6° ventile, per i cluster 11, 16, 20, 25.
Per il numero posti per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 12, 13, 16, 23, 25;
• fino al 18° ventile, per i cluster 2, 5, 9, 15, 18, 19, 21, 22;
• fino al 19° ventile, per i cluster 4, 8, 11, 17;
• dal l° al 19° ventile, per i cluster 6, 7, 24, 26;
• fino al 17° ventile per i cluster 10, 20;
• dal 1° al 18° ventile, per il cluster 14.

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(4) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(6) Il numero posti a sedere e' pari al valore massimo tra
il (numero posti a sedere interni + il 25°/o del numero
posti a sedere esterni) e il numero posti a sedere esterni.
(7) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.
(8) Numero pasti nell'anno = Ricavi / prezzo medio di un
pasto.
Il prezzo medio di un pasto e' stato calcolato utilizzando
i prezzi minimi e massimi delle portate principali, tenendo
conto anche delle percentuali sui ricavi relative sia alla
pizzeria con servizio al tavolo sia al menu' a prezzo
fisso.
(9) Numero posti a sedere nell'anno = Numero posti a sedere
'8 giorni di apertura dell'esercizio nell'anno.
(10) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
Rimanenze finali) / 2.
|1 + numero dipendenti a tempo
|pieno + numero dipendenti a tempo
|parziale + numero apprendisti +
|numero assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dipendenti a tempo pieno +
|numero dipendenti a tempo parziale
|+ numero apprendisti + numero
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Per la rotazione giornaliera dei posti sono stati scelti i seguenti intervalli:
• non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 6, 7, 11, 12, 13, 16, 23, 25;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 5, 8, 10, 14, 15, 21;
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 9, 18, 19, 22, 26;
• dal 2° ventile, per i cluster 17, 20;
• fino al 19° ventile, per il cluster 24.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 3° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 20, 21, 22, 24, 25, 26;
• dal 2° ventile, per i cluster 17, 19;
• dal 1° ventile, per il cluster 23.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 6° ventile, per i cluster 1, 2, 4, 5, 8, 9, 10, 12, 13, 18, 22;
• dal 4° ventile, per i cluster 3, 15, 24;
• dal 2° ventile, per i cluster 6, 16, 17;
• dal 5° ventile, per i cluster 7, 19;
• dal 1° ventile, per i cluster 11, 21;
• dal 6° ventile al 19° ventile, per il cluster 14;
• dal 7° ventile, per il cluster 26;
• dal 1° ventile al 19° ventile, per i cluster 20, 23;
• dal 2° ventile al 19° ventile, per il cluster 25.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale (11) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di modernizzazione;
• grado di copertura dei servizi di prossimita';
• grado di sviluppo socio-economico.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dunnuy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
Inoltre, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all'ubicazione dell'esercizio, nella definizione della "funzione di ricavo", si e' tenuto conto dei prezzi delle portate principali indicati dai contribuenti. Il livello dei prezzi della singola impresa, raffrontato con i valori di riferimento individuati per il settore, ha permesso di identificare correttivi da applicare al coefficiente della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l' Analisi Discriminante (12);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(11) I criteri e le conclusioni dello studio sono
riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
(12) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associate ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita' attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 3.A da pag. 76 a pag. 85 <----

ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Consumo di energia elettrica (Kwh)
• Spazi interni destinati esclusivamente alla somministrazione (Mq)
• Spazi esterni destinati alla somministrazione (Mq)
• Superficie destinata esclusivamente ad intrattenimento e spettacolo (es. pista da ballo, palco) (Mq)
• Posti a sedere interni - Numero
• Posti a sedere esterni - Numero
• Giorni di apertura dell'esercizio nell'anno - Numero
• Apertura stagionale (1 = fino a 3 mesi; 2 = fino a 6 mesi; 3 = fino a 9 mesi)
• Localizzazione (1 = in alberghi e altre strutture ricettive; 2 = in centri comm. al dettaglio; 3 = in staz. tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aereoportuali; 4 = in cinema, teatri e discoteche; 5 = in staz. di servizio; 6 = in circoli, palestre e impianti sportivi; 7 = in stabilimenti balneari; 8 = scuole/universita'; 9 = ospedali/strutture sanitarie)
• Bar: Superficie destinata esclusivamente a bar (Mq)
• Bar: Posti a sedere (interni ed esterni) ad uso esclusivo del bar - Numero
• Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio al tavolo (1 = ristorante; 2 = pizzeria; 3 = ristorante/pizzeria; 4 = enoteca con cucina; 5 = pub/birreria con cucina)
• Tipologia di attivita': Preparazione di cibi da asporto (1 = pizzeria al taglio; 2 = gastronomia/rosticceria; 3 = friggitoria)
• Percentuale dei ricavi derivanti dall'unita' locale

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio al tavolo (es. ristorante, pizzeria, trattoria, osteria, birreria con cucina)
• Tipologia di attivita': Ristorazione self-service
• Tipologia di attivita': Preparazione di cibi da asporto (es. pizzeria al taglio, rosticceria, gastronomia)
• Tipologia di attivita': Bar
• Tipologia di attivita': Attivita' ricettive (alberghi, motel, locande, ecc.)
• Elementi specifici: Banchetti presso il locale (cerimonie, feste private, ecc)
• Elementi specifici: Pizzeria con servizio al tavolo
• Elementi specifici: Vendita di pizze da asporto (inclusa pizzeria al taglio)
• Elementi specifici: Pizzeria con consegna a domicilio
• Elementi specifici: Etichette di vino in lista - Numero
• Elementi specifici: Etichette di birra in lista - Numero
• Tipologia di intrattenimento: Musica dal vivo
• Tipologia di intrattenimento: Dancing
• Tipologia di intrattenimento: Cabaret e altri spettacoli
• Addetti all'attivita' di impresa per mansioni e/o profili professionali: Cuoco - Non dipendenti - Numero
• Addetti all'attivita' di impresa per mansioni e/o profili professionali: Cuoco - Dipendenti - Numero
• Addetti all'attivita' di impresa per mansioni e/o profili professionali: Pizzaiolo - Non dipendenti - Numero
• Addetti all'attivita' di impresa per mansioni e/o profili professionali: Pizzaiolo - Dipendenti - Numero
• Addetti all'attivita' di impresa per mansioni e/o profili professionali: Cameriere e altro personale di sala - Non dipendenti - Numero
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali: Cameriere e altro personale di sala - Dipendenti Numero
• Acquisti di cibi e bevande: Sfarinati
• Acquisti di cibi e bevande: Vino
• Acquisti di cibi e bevande: Birra
• Elementi contabili specifici: Costo sostenuto per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R.

QUADRO D DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
• Consumi: Gas (Metri cubi).

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Bancone ristorazione self-service (Metri lineari)
• Beni strumentali: Girarrosti - Numero
• Beni strumentali: Forni a legna - Numero
• Beni strumentali: Ciclomotori e/o Motocicli - Numero 2S
 
Allegato 4

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG37U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG37U, SG63U, SG64U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 55.30.4 - Gelaterie e pasticcerie con somministrazione;
• 55.40.A - Bar e caffe';
• 55.40.B - Bottiglierie ed enoteche con somministrazione:
• 55.40.C - Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo;
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione degli studi di settore e stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2002 completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG37 inviato ai contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 91.871.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 71.801.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 4.246 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• quadro B del questionario (unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% (1);
• errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nei modelli.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 67.555.

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(1) Ai fini della verifica del limite di esclusione, ai
ricavi derivanti dall'esercizio in forma prevalente delle
attivita' oggetto dello studio, devono essere sommati anche
quelli derivanti dalle seguenti attivita' complementari:
• 55.30.A Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina,
• 55.30.B Servizi di ristorazione in self-service;
• 55.30.C Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;
• 55.30.2 Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (2);
• un procedimento di Cluster Analysis (3).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ai diversi servizi offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare trenta gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio in questione analizza il settore dei bar, caffe' e gelaterie, un settore complesso caratterizzato sia da un'elevata numerosita' di soggetti, sia dalla coesistenza di differenti tipologie di attivita'.
I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business sono:
• tipologia di prodotto: si distinguono gli esercizi che offrono molteplici e differenti tipologie di prodotto da quelli che ne offrono in prevalenza una tra le seguenti:
-- caffe' e lieviti (cluster 1);
-- birra (cluster 11);
-- vini: esercizi che effettuano la sola attivita' di somministrazione (cluster 6) ed esercizi che combinano l'attivita' di somministrazione con la vendita di bottiglie e specialita' gastronomiche (cluster 5);
-- panini, tramezzini e cibi freddi (cluster 9);
-- cibi cucinati: esercizi di piccole dimensioni (cluster 13) e di grandi dimensioni (cluster 16);
-- gelati: gli esercizi si dividono in gelaterie con produzione propria (cluster 17) e bar gelaterie con rilevante acquisto di gelato (sfuso e confezionato) e ampi spazi esterni per la somministrazione (cluster 19);
-- pasticceria (cluster 22).

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(2) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(3) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
• dimensione e volume di attivita': la ripartizione avviene sulla base delle superfici, del numero di addetti e del consumo di caffe' e con riferimento ai bar con offerta diversificata, cosiddetti tradizionali, che si dividono in:
-- bar grandi (cluster 27);
-- bar medio-grandi (cluster 25);
-- bar piccoli (cluster 23).
• modalita' organizzativa: si distingue un gruppo di imprese che svolge l'attivita' in due o piu' esercizi (cluster 20).
• presenza di giochi/intrattenimenti/spettacoli nell'ambito degli esercizi con giochi/intrattenimenti/spettacoli la differenziazione emersa e' tra:
-- bar con dancing e spazi adibiti a pista da ballo (cluster 7);
-- bar con musica dal vivo, cabaret e altri spettacoli (cluster 29);
-- bar con sala giochi (cluster 21); bar con sala biliardo (cluster 4).
• offerta di servizi aggiuntivi: si individuano i seguenti modelli di business:
-- bar con vendita di tabacchi (cluster 8); bar ricevitoria (cluster 10); bar con torrefazione (cluster 3);
-- bar con vendita di latte e derivati (cluster 12);
-- bar con servizio banqueting (cluster 18).
• localizzazione dell'esercizio: si raggruppano le imprese accomunate dall'ubicazione all'interno di:
-- centri commerciali al dettaglio (cluster 14);
-- stazioni tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aeroportuali (cluster 28);
-- stazioni di servizio (cluster 30);
-- circoli, palestre ed impianti sportivi (cluster 24);
-- stabilimenti balneari (cluster 26); scuole/universita' (cluster 2).
• stagionalita': si evidenziano le imprese con apertura dell'esercizio per periodi inferiori all'anno, generalmente fino a 6 mesi (cluster 15).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Le frequenze relative ai dipendenti, anche per il calcolo del totale di addetti, sono state normalizzate all'anno in base al numero delle giornate retribuite.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - CAFFETTERIE

NUMEROSITA': 10.265

Il cluster raggruppa i soggetti la cui attivita' principale consiste nella somministrazione di caffe' e lieviti (56% dei ricavi); seguono, in misura minore, la somministrazione di bevande analcoliche (16%), alcoliche (6%) e gelati (10% dei ricavi nel 61% dei casi).
Si tratta per lo piu' di ditte individuali (70% dei casi) e societa' di persone (28%) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
Gli spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione misurano 45 mq e il bancone bar e' di 5 metri lineari; il numero di posti a sedere e' limitato (12).
La dotazione di beni strumentali e' essenziale e comprende una macchina da caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.

CLUSTER 2 - BAR LOCALIZZATI IN SCUOLE/UNIVERSITA'

NUMEROSITA': 383

Le imprese di questo cluster si caratterizzano per la localizzazione all'interno di scuole/universita'.
La principale fonte di ricavo e' rappresentata dalla somministrazione di caffe' e lieviti (32% dei ricavi); seguono la somministrazione di panini, tramezzini, ecc. (22%), nel 60% dei casi di produzione propria, e di bevande analcoliche (20%), la vendita di prodotti da banco (13% dei ricavi nel 55% dei casi) e la gelateria (9% nel 55%).
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (75% dei casi) e il numero totale di addetti e' pari a 2.
Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 35 mq di spazi interni per la vendita o la somministrazione e di un bancone bar di 13 metri lineari. Nella meta' circa dei casi sono presenti 23 posti a sedere interni e una superficie destinata alla preparazione (laboratorio, cucina) di 11 mq.
Nell'attivita' e' utilizzata una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'.

CLUSTER 3 - BAR CON TORREFAZIONE

NUMEROSITA': 361

Il cluster e' formato da bar con torrefazione la cui attivita' prevalente e' la somministrazione di caffe' e lieviti (39% dei ricavi) alla quale affiancano sempre la vendita di caffe' macinato e/o in grani (11%); si rileva inoltre la somministrazione di bevande analcoliche (14%). Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, i chilogrammi di caffe' consumati sono superiori alla media.
Le imprese del cluster sono in massima parte ditte individuali (57% dei casi) e societa' di persone (38%) e occupano complessivamente 2 - 3 addetti.
L'attivita' e' svolta in spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 47 mq, con 15 posti a sedere, e con un bancone bar di 5 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali e' essenziale e comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe' e armadi frigo della capacita' di circa 260 litri.

CLUSTER 4 - BAR CON SALA BILIARDO

NUMEROSITA': 1.681

Al cluster appartengono i bar dotati di sala biliardo/sala giochi (35 mq) attrezzata con 2 biliardi. Si rileva, inoltre, la presenza di 3 videogiochi.
L'attivita' consiste perlopiu' nella somministrazione di caffe' e lieviti (30% dei ricavi), bevande analcoliche (19%) e, in misura minore, birra (10%) e altre bevande alcoliche (9%); dalla sala biliardo/sala giochi deriva una parte contenuta dei ricavi (5%).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (58% dei casi) e di societa' di persone (38%). Gli addetti complessivamente occupati sono 2.
Per lo svolgimento dell'attivita' sono presenti spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione che misurano 101 mq, con 36 posti a sedere interni, e un bancone bar di 5 - 6 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', armadi frigo della capacita' di circa 240 litri, un banco frigo della capacita' di circa 270 litri, un impianto di birra alla spina e 1 video /televisore/monitor.

CLUSTER 5 - ENOTECHE/BOTTIGLIERIE

NUMEROSITA': 401

La specializzazione prevalente dei soggetti di questo cluster e' data dalla somministrazione di vini (23% dei ricavi) accompagnata dalla vendita di bottiglie e specialita' gastronomiche (13%); si aggiungono la somministrazione di caffe' e lieviti (16%), panini, tramezzini, ecc. e cibi freddi e precotti (12%), bevande analcoliche (10%) e birra (7%).
Compatibilmente con la specializzazione dell'attivita', si riscontra la presenza di un'ampia gamma di vini che contempla 117 etichette, nonche' 22 etichette di acquaviti/distillati e si rileva un costo per l'acquisto di vini molto superiore alla media di settore.
Le imprese sono equamente ripartite tra ditte individuali (50% dei casi) e societa' (43/% di persone e 7% di capitali) e occupano 3 addetti, di cui 2 dipendenti nel 46% dei casi.
Per lo svolgimento dell'attivita', gli esercizi dispongono di spazi per la vendita o la somministrazione di 63 mq (di cui 36 mq per la sola somministrazione), di un bancone bar di 4 - 5 metri lineari e di superfici per la preparazione (laboratorio, cucina) di 8 mq; nel 49% dei casi sono presenti spazi destinati a cantina/cave di 43 mq. I posti a sedere interni sono 30.
I beni strumentali impiegati nell'attivita' sono: un banco frigo della capacita' di 410 litri, armadi frigo della capacita' di circa 380 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe' e 1 forno microonde.

CLUSTER 6 - BAR CHE SOMMINISTRANO PREVALENTEMENTE VINI

NUMEROSITA': 2.493

Il presente cluster raggruppa i bar la cui attivita' prevalente e' la somministrazione di vini (35% dei ricavi), alla quale fanno seguito la somministrazione di caffe' e lieviti (17%), birra (16%), bevande analcoliche (13%) e alcoliche (7%).
Si tratta principalmente di ditte individuali (71% dei casi) in cui opera il solo titolare e in misura minore di societa' (29%) con 3 addetti.
Gli spazi interni per la vendita o la somministrazione sono di 61 mq con 27 posti a sedere; i soggetti dispongono inoltre di un bancone bar di 5 metri lineari.
Compatibilmente con la specializzazione, il costo per l'acquisto di vini e' superiore alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali e' esigua e comprende una macchina per il caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.

CLUSTER 7 - DISCO BAR

NUMEROSITA': 118

I soggetti del presente cluster sono bar dotati di pista da ballo per l'attivita' di dancing con musica riprodotta (71% dei casi) e/o musica dal vivo (53%); la superficie destinata ad intrattenimento e spettacolo misura 102 mq, mentre gli spazi interni per la vendita o la somministrazione sono di 111 mq con 71 posti a sedere; e' presente un bancone bar di 8 metri lineari.
Le imprese del cluster sono in prevalenza societa' (35% di persone e 31% di capitali) e occupano 3 addetti, di cui un dipendente.
L'intrattenimento si aggiunge all'attivita' di somministrazione, in particolare, di bevande analcoliche (21% dei ricavi), alcoliche (18%) e birra (16%); il 53% dei soggetti dichiara ricavi da intrattenimento e spettacolo pari al 29%.
Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, il 36°/o dei soggetti dichiara un orario di apertura dalle 18 in poi e il 24% dalle 22 in poi. Il 40% dei soggetti sostiene costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter e P.R.
La dotazione di beni strumentali comprende, oltre ad un impianto luci per l'attivita' di intrattenimento, un banco frigo della capacita' di circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di circa 270 litri, una macchina da caffe' espresso con 1 gruppo caffe', 1 frullatore ed un impianto di birra alla spina.

CLUSTER 8 - BAR CON VENDITA RILEVANTE DI TABACCHI

NUMEROSITA': 3.627

Al cluster appartengono i bar che effettuano la vendita di tabacchi per volumi rilevanti in aggiunta all'attivita' di somministrazione di caffe' e lieviti (33% dei ricavi), bevande analcoliche (18%), birra (9%), gelati (8%) e bevande alcoliche (7%).
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (77% dei casi) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione che misurano 61 mq, con 22 posti a sedere, e di un bancone bar di 5 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 250 litri, armadi frigo della capacita' di circa 270 litri e 1 - 2 videogiochi.

CLUSTER 9 - BAR CON SOMMINISTRAZIONE DI PANINI E PIATTI FREDDI

NUMEROSITA': 4.116

Al cluster appartengono i bar la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di panini, tramezzini, ecc. (27% dei ricavi) e di cibi freddi e precotti (11%). A queste attivita' si affiancano la somministrazione di caffe' e lieviti (24%), bevande analcoliche (15%) e birra (6%).
Coerentemente con la specializzazione, il numero di ricette di panini e piatti pronti e il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie prime per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia e' superiore alla media.
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (48% dei casi) e di societa' di persone (47%) e sono occupati complessivamente 2 - 3 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 53 mq, con 26 posti a sedere interni, e di un bancone bar di 5 metri lineari. Si rileva inoltre la presenza di una superficie di 7 mq utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina).
All'interno del bar si trovano una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', armadi frigo della capacita' di circa 300 litri, 1 forno microonde e un impianto di birra alla spina nel 46% dei casi.

CLUSTER 10 - BAR CON RICEVITORIA

NUMEROSITA': 1.306

Al cluster appartengono i bar con ricevitoria (Totocalcio, Totip, Lotto, Enalotto, ecc.) cui si affiancano le attivita' di somministrazione di caffe' e lieviti (37% dei ricavi), bevande analcoliche (16%), birra (7%), panini, tramezzini, ecc. (7%) e gelati (7%). Nel 52% dei casi gli esercizi effettuano anche la vendita di biglietti e tessere autobus/metro.
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (64% dei casi) cui seguono le societa' di persone (34%) e occupano complessivamente 3 addetti, tra i quali 1 - 2 commessi o altri addetti al banco bar.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 66 mq, con 21 posti a sedere, e di un bancone bar di 6 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 350 litri, armadi frigo della capacita' di circa 320 litri e 2 videogiochi.

CLUSTER 11 - BAR BIRRERIA

NUMEROSITA': 2.154

Nel cluster rientrano le imprese la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di bevande alcoliche, tra le quali, birra (33% dei ricavi) e altre bevande alcoliche (21%). Completano l'offerta la somministrazione di bevande analcoliche (18%), panini, tramezzini, ecc. (9%), caffe' e lieviti (8%) e vini (5%).
Si tratta quasi sempre di ditte individuali (46% dei casi) e societa' di persone (44%) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 84 mq, con 50 posti a sedere, e un bancone bar di 6 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende un impianto di birra alla spina, un banco frigo della capacita' di circa 270 litri, armadi frigo della capacita' di circa 310 litri e una macchina da caffe' espresso con 1 gruppo caffe'.

CLUSTER 12 - BAR LATTERIA

NUMEROSITA': 1.193

Al cluster appartengono le imprese che realizzano una quota significativa dei ricavi con la vendita di latte e derivati (20%). Le altre attivita' sono la somministrazione di caffe' e lieviti (33%), bevande analcoliche (14%), gelati (8%) e panini, tramezzini, ecc. (6%).
Le imprese sono prevalentemente ditte individuali (69% dei casi) e occupano 2 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 39 mq, con 9 posti a sedere, e di un bancone bar di 4 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende un banco frigo della capacita' di circa 200 litri, armadi frigo della capacita' di circa 320 litri e una macchina da caffe espresso con 2 gruppi caffe'.

CLUSTER 13 - BAR CON RISTORAZIONE DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 1.937

Al cluster appartengono i bar che realizzano una quota consistente dei ricavi con la somministrazione di cibi cucinati (26% dei ricavi) e, in misura minore, di panini, tramezzini ecc. e cibi freddi e precotti (11%). Seguono la somministrazione di caffe' e lieviti (20%), bevande analcoliche (13%), birra (8%) e vini (6%).
Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, il numero di ricette di piatti pronti e il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie prime per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia e' superiore alla media.
Si tratta quasi sempre di ditte individuali (46% dei casi) e di societa' di persone (46%) e sono occupati complessivamente 3 addetti, di cui un dipendente.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 94 mq, di una superficie di 63 mq destinata esclusivamente alla somministrazione di pasti, con 52 posti a sedere (interni ed esterni), e di un bancone bar di 8 metri lineari. Si rileva inoltre la presenza di una superficie di 18 mq utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 forno microonde e 1 forno elettrico, oltre ad una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita di circa 320 litri, armadi frigo della capacita' di circa 510 litri e un impianto di birra alla spina.

CLUSTER 14 - BAR LOCALIZZATI IN CENTRI COMMERCIALI AL DETTAGLIO

NUMEROSITA': 998

Il presente cluster raggruppa gli esercizi localizzati all'interno di centri commerciali al dettaglio.
La tipologia di attivita' svolta comprende: somministrazione di caffe' e lieviti (39%), bevande analcoliche (18%), panini, tramezzini, ecc. (10%), nel 56% dei casi di produzione propria, birra (6%) e gelati (6%).
Le imprese sono sia ditte individuali (46% dei casi), sia societa' (45% di persone e 9% di capitali) ed impiegano 3 addetti, di cui 2 dipendenti nel 54% dei casi.
Si tratta di bar che dispongono di 55 mq di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione, con un numero di posti a sedere pari a 20, e di un bancone bar di 7 metri lineari. Nel 57% dei casi sono inoltre presenti 13 mq di superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina), attrezzata con almeno 1 forno microonde. La dotazione di beni strumentali si completa con una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 360 litri e armadi frigo della capacita' di circa 280 litri.
Il volume di attivita' espresso in termini di consumo di caffe' risulta superiore alla media di settore.

CLUSTER 15 - BAR STAGIONALI

NUMEROSITA': 1.270

Il presente cluster si caratterizza per l'apertura stagionale degli esercizi coincidente generalmente con un periodo fino a 6 mesi.
Si tratta di bar con spazi interni per la vendita o la somministrazione (30 mq) e bancone bar (4 metri lineari) di modeste dimensioni, ma con spazi (37 mq) e posti a sedere esterni (31) superiori alla media. Nel 56% dei casi e' presente una superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina) di 12 mq.
Le attivita' prevalenti sono la somministrazione di bevande analcoliche (25% dei ricavi), la gelateria (21%) e la somministrazione di caffe' e lieviti (17%); meno rilevanti sono la somministrazione di birra (11%) e panini, tramezzini, ecc. (9%).
In linea con le caratteristiche del cluster, il costo di acquisto dei gelati confezionati e' superiore alla media di settore.
Per quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono prevalentemente ditte individuali (69% dei casi) e occupano 2 addetti.
I beni strumentali utilizzati sono: armadi frigo della capacita' di circa 270 litri e una macchina da caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.

CLUSTER 16 - BAR CON RISTORAZIONE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 174

Al cluster appartengono i bar la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di cibi cucinati (32% dei ricavi) e, in misura minore, panini, tramezzini ecc. e cibi freddi e precotti (14%). Seguono la somministrazione di bevande analcoliche (13%), caffe' e lieviti (12%) e birra (10%).
Coerentemente con la specializzazione, il numero di ricette di piatti pronti e di panini e il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie prime per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia sono superiori alla media.
Si tratta in massima parte di societa' (45% di persone e 24% di capitali). Gli addetti complessivamente occupati sono 5, di cui 2 dipendenti.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono, oltre che di spazi dedicati all'attivita' di bar, di una superficie destinata esclusivamente alla somministrazione di pasti di 166 mq, con 131 posti a sedere (interni ed esterni), e di un bancone bar di 7 metri lineari. Si rileva inoltre la presenza di una superficie utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina) di 32 mq.
La dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 2 lavastoviglie, un banco frigo della capacita' di circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di circa 1.110 litri, 1 forno microonde, 1 forno elettrico e un impianto di birra alla spina.

CLUSTER 17 - GELATERIE

NUMEROSITA': 2.097

Al cluster appartengono le gelaterie (83% dei ricavi) quasi sempre con produzione propria.
Le imprese in questione sono ditte individuali (55% dei casi) e societa' di persone (41%) e occupano 2 - 3 addetti, tra i quali 1 gelatiere.
L'attivita' e' svolta in spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 33 mq; sono presenti inoltre locali utilizzati per la preparazione (laboratorio e cucine) di 17 mq e un bancone gelateria con 24 vaschette esposte.
La dotazione di beni strumentali comprende 4 pastorizzatori, 1 montapanna, 1 granitore, 2 mantecatori, 1 frullatore, un banco frigo della capacita' di circa 160 litri e armadi frigo della capacita' di circa 650 litri. Coerentemente con la specializzazione, i costi per l'acquisto di materie prime per la produzione di pasticceria/gelateria e il consumo di zucchero per la produzione di gelato sono molto elevati.

CLUSTER 18 - BAR CON SERVIZIO BANQUETING

NUMEROSITA': 99

I soggetti del presente cluster sono bar che completano l'offerta con il servizio di banqueting dal quale deriva 1'8% dei ricavi. Le altre attivita' consistono nella somministrazione di caffe' e lieviti (28% dei ricavi), bevande analcoliche (14%), panini, tramezzini, ecc. (11%), nel 73% dei casi di produzione propria, e pasticceria (15% dei ricavi nel 49% dei casi).
Si tratta soprattutto di societa' (44% di persone e 10% di capitali) e il numero di addetti e' pari a 3, di cui un dipendente.
Gli esercizi dispongono di 66 mq di spazi interni per la vendita o la somministrazione, di un bancone bar di 6 metri lineari e di 17 mq di superficie per la preparazione (laboratorio, cucina); i posti a sedere interni sono 28.
Compatibilmente con la tipologia di attivita' svolta, i costi per l'acquisto di materie prime per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia sono superiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali si compone di un banco frigo della capacita' di circa 320 litri, armadi frigo della capacita' di circa 430 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 forno microonde e 1 forno elettrico.

CLUSTER 19 - BAR GELATERIE CON SPAZI ESTERNI

NUMEROSITA': 1.148

Al cluster appartengono i bar dotati di ampi spazi esterni (127 mq), con 92 posti a sedere, la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di gelati (22% dei ricavi), nel 47% dei casi di produzione propria; seguono la somministrazione di caffe' e lieviti (21%), bevande analcoliche (19%), birra (10%) e panini, tramezzini, ecc. (8%).
Si tratta in massima parte di societa' di persone (56% dei casi) e ditte individuali (36%). Gli addetti occupati sono 4, di cui 1 - 2 dipendenti.
In aggiunta agli spazi esterni, le imprese del cluster dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 92 mq, con 50 posti a sedere, di un bancone bar di 7 metri lineari e di un bancone gelateria con 14 vaschette esposte. Si rileva inoltre la presenza di locali utilizzati per la preparazione (laboratorio, cucina) di 15 mq.
La dotazione di beni strumentali comprende un banco frigo della capacita' di circa 460 litri, armadi frigo della capacita' di circa 620 litri, una macchina da caffe espresso con 2 gruppi caffe', 1 montapanna, 1 granitore, 1 frullatore, 1 forno microonde, 1 forno elettrico e un impianto di birra alla spina.

CLUSTER 20 - IMPRESE CON PIU' ESERCIZI

NUMEROSITA': 539

Il presente cluster raggruppa le imprese con due o piu' esercizi.
L'attivita' consiste, in prevalenza, nella somministrazione di caffe' e lieviti (31% dei ricavi) e, in misura minore, di bevande analcoliche (16%), gelati (14%) e panini, tramezzini, ecc. (9%), nel 51% dei casi di produzione propria.
Le imprese sono equamente ripartite tra societa' (46% di persone e 6% di capitali) e ditte individuali (48%) e gli addetti impiegati sono 4, di cui 1 - 2 dipendenti.
Gli spazi interni complessivamente utilizzati nello svolgimento dell'attivita' sono di 97 mq per la vendita o la somministrazione e di 15 mq per la preparazione (laboratorio, cucina); i banconi bar misurano in totale 8 metri lineari e i posti a sedere interni sono 35. Nella meta' circa dei casi sono presenti spazi esterni per somministrazione di 44 mq con 40 posti a sedere.
La dotazione di beni strumentali si compone di banchi frigo della capacita' di circa 390 litri, armadi frigo della capacita' di circa 540 litri e macchine da caffe' espresso con 3 gruppi caffe'; nel 37% dei casi sono presenti 3 - 4 videogiochi.

CLUSTER 21 - BAR CON SALA GIOCHI

NUMEROSITA': 1.834

Al cluster appartengono i bar dotati di sala giochi (21 mq) attrezzata con 8 videogiochi, quasi sempre di proprieta' di terzi.
L'attivita' consiste prevalentemente nella somministrazione di caffe' e lieviti (29% dei ricavi), bevande analcoliche (17%) e, in misura minore, birra (11%) e bevande alcoliche (8%); dalla sala biliardo/sala giochi deriva una parte marginale dei ricavi (5%). Nel 14% dei casi e' presente la vendita di tabacchi.
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (56% dei casi) e di societa' di persone (42%). Gli addetti occupati sono 2.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 83 mq, con 31 posti a sedere, e di un bancone bar di 6 metri lineari.
La dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 350 litri, armadi frigo della capacita' di circa 310 litri, 1 forno elettrico, un impianto di birra alla spina e 1 video/televisore/monitor.

CLUSTER 22 - BAR PASTICCERIA

NUMEROSITA': 2.066

Al cluster appartengono i bar la cui attivita' prevalente e' la pasticceria (31% dei ricavi) quasi sempre di produzione propria. Seguono la somministrazione di caffe' e lieviti (28%), bevande analcoliche (12%) e gelati (11%), nel 64% dei casi di produzione propria.
Le imprese del cluster sono in massima parte ditte individuali (53% dei casi) e societa' di persone (42%) e occupano complessivamente 4 addetti, di cui 2 dipendenti; tra gli addetti si rileva la presenza di 1 pasticcere.
L'attivita' e' svolta in spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 57 mq, con 14 posti a sedere e, con un bancone bar di 4 metri lineari. Le imprese del cluster dispongono inoltre di locali utilizzati per la preparazione (laboratorio, cucina) di 38 mq.
Coerentemente con la tipologia di attivita', i costi per l'acquisto di materie prime per la produzione di pasticceria/gelateria sono molto superiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali comprende un banco frigo della capacita' di circa 320 litri, armadi frigo della capacita' di circa 730 litri, 1 bancone gelateria con 10 vaschette esposte, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 impastatrice, 2 pastorizzatori, 1 montapanna, 1 frullatore, 1 mantecatore, 1 forno microonde e 1 forno elettrico.

CLUSTER 23 - BAR PICCOLI

NUMEROSITA': 21.313

I soggetti appartenenti al cluster sono bar di modeste dimensioni con attivita' diversificata, comprendente principalmente la somministrazione di caffe' e lieviti (31% dei ricavi), bevande analcoliche (20%), birra (10%), panini, tramezzini, ecc. (8%) e gelateria (8%), generalmente identificati come bar tradizionali.
Le imprese, soprattutto ditte individuali (59% dei casi), occupano 2 addetti.
Le superfici per lo svolgimento dell'attivita' sono contenute: gli spazi per la vendita o la somministrazione sono di 56 mq, il bancone bar di 5 metri lineari e i posti a sedere interni sono 23.
La dotazione di beni strumentali e' composta da un banco frigo della capacita' di circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di 230 litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 47% dei casi sono presenti 3 videogiochi.

CLUSTER 24 - BAR LOCALIZZATI IN CIRCOLI, PALESTRE E IMPIANTI SPORTIVI

NUMEROSITA': 1.045

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per la localizzazione all'interno di circoli, palestre e impianti sportivi.
Le principali attivita' sono la somministrazione di caffe' e lieviti (28% dei ricavi) e bevande analcoliche (25%); seguono la somministrazione di panini, tramezzini, ecc. (9%), birra (8%) e gelati (8%).
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (60% dei casi), in cui opera il solo titolare, e in misura minore di societa' (40%) in cui sono occupati 3 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 63 mq di spazi interni per la vendita o la somministrazione e di un bancone bar di 4 metri lineari; nel 46% dei casi e' presente una superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina) di 12 mq. I posti a sedere interni sono 26.
I beni strumentali utilizzati nell'attivita' sono: armadi frigo della capacita' di circa 230 litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 34% dei casi sono presenti 3 videogiochi.

CLUSTER 25 - BAR MEDIO-GRANDI

NUMEROSITA': 953

I soggetti appartenenti al cluster si caratterizzano per la dimensione medio-grande dell'attivita' in termini soprattutto di numero di addetti e quantita' di caffe' consumato. Le imprese, infatti, principalmente societa' (50% di persone e 21% di capitali) occupano 6 - 7 addetti (tra i quali 3 addetti al banco bar/commessi), di cui 4 dipendenti e presentano un consumo di caffe' molto superiore alla media di settore.
Gli spazi utilizzati per lo svolgimento dell'attivita' sono invece di dimensioni leggermente superiori alla media: sono presenti 74 mq interni per la vendita o la somministrazione, 13 mq di superficie per la preparazione (laboratorio, cucina) e un bancone bar di 8 metri lineari. I posti a sedere interni sono 29.
La principale fonte di ricavo deriva dalla somministrazione di caffe' e lieviti (35% dei ricavi); seguono la somministrazione di bevande analcoliche (17%), panini, tramezzini, ecc. (10%), nel 62% dei casi di produzione propria, gelati (8%) e bevande alcoliche (7%).
La dotazione di beni strumentali si compone di un banco frigo della capacita' di circa 460 litri, armadi frigo della capacita' di circa 590 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 - 3 gruppi caffe', 1 frullatore e 1 forno microonde.

CLUSTER 26 - BAR LOCALIZZATI IN STABILIMENTI BALNEARI

NUMEROSITA': 402

Il cluster e' formato da bar localizzati in stabilimenti balneari, aventi in prevalenza apertura stagionale, coincidente con un periodo fino a 6 mesi.
L'attivita' svolta comprende, in primo luogo, gelateria (23% dei ricavi) e somministrazione di bevande analcoliche (22%), cui fanno seguito la somministrazione di caffe' a lieviti (16%), panini, tramezzini, ecc. (12%), nel 58% dei casi di produzione propria, e birra (8%).
Compatibilmente con le caratteristiche del cluster, il costo d'acquisto dei gelati confezionati risulta rilevante.
Si tratta principalmente di ditte individuali (57% dei casi) e il numero di addetti e' pari a 2 - 3, di cui 1 dipendente.
Gli esercizi dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 33 mq, di un bancone bar di 4 metri lineari e di ampi spazi esterni destinati alla somministrazione (55 mq) con un numero di posti a sedere pari a 45; sono spesso presenti superfici utilizzate per la preparazione (laboratorio, cucina) di 10 mq.
La dotazione di beni strumentali si compone di armadi frigo della capacita' di circa 420 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 granitore ed un impianto di birra alla spina.

CLUSTER 27 - BAR GRANDI

NUMEROSITA': 79

Al presente cluster appartengono gli esercizi che si caratterizzano sia per le dimensioni rilevanti della struttura, sia per l'elevato volume di attivita'.
Si tratta infatti di bar con un numero di addetti pari a 14, di cui 11 dipendenti. Si rileva la presenza di 7 addetti al banco bar/commessi, 2 addetti alla cucina, 2 pasticceri nel 56% dei casi e 2 barman nel 41%. La forma giuridica adottata e' quasi esclusivamente quella societaria (49% di persone e 37% di capitali).
Gli spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione sono di 112 mq, il bancone bar misura 7 metri lineari ed e' presente un bancone gelateria con 12 vaschette esposte; l'esercizio dispone altresi' di superfici utilizzate per la preparazione (laboratorio, cucina) di 43 mq e di 35 posti a sedere interni.
Gli esercizi svolgono molteplici tipologie di attivita', tra le principali: caffetteria e lieviti (31% dei ricavi), somministrazione di bevande analcoliche (15%), pasticceria (11%), nel 62% dei casi di produzione propria, somministrazione di panini, tramezzini, ecc. (11%), nel 80% dei casi di produzione propria, e gelateria (9%), nel 58% dei casi di produzione propria.
Il consumo di caffe' e' nettamente superiore alla media di settore; analogamente i costi per l'acquisto di prodotti e/o materie prime per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia e il costo per l'acquisto di materie prime per la produzione di pasticceria/gelateria sono di importo rilevante.
Anche la dotazione di beni strumentali e' piuttosto consistente; sono presenti armadi frigo della capacita' di circa 1.540 litri, macchine da caffe' espresso con 3 gruppi caffe', 2 lavastoviglie, 1 montapanna, 1 forno microonde e 1 forno elettrico.

CLUSTER 28 - BAR LOCALIZZATI IN STAZIONI TRANVIARIE, METROPOLITANE, FERROVIARIE, PORTUALI ED AEROPORTUALI

NUMEROSITA': 571

I soggetti appartenenti al cluster si contraddistinguono per la localizzazione all'interno di stazioni tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aeroportuali.
L'attivita' prevalente e' la somministrazione di caffe' e lieviti (37% dei ricavi); seguono la somministrazione di bevande analcoliche (17%), panini, tramezzini, ecc. (10%) e birra (7%).
All'attivita' di somministrazione si aggiungono, nel 37% dei casi, la vendita di tabacchi, nel 33%, la vendita di biglietti e tessere/autobus/metro e infine, nel 10%, la vendita di giornali.
Si tratta sia di ditte individuali (51% dei casi), sia di societa' (42% di persone e 7% di capitali), con un numero di addetti pari a 3, di cui un dipendente.
Per lo svolgimento dell'attivita' i soggetti del cluster dispongono di spazi interni per la vendita o la somministrazione di 57 mq, di cui 28 mq destinati alla sola somministrazione, di un bancone bar di 5 metri lineari e di 18 posti a sedere interni.
La dotazione di beni strumentali si compone di armadi frigo della capacita' di circa 290 litri, un banco frigo della capacita' di circa 320 litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 40% dei casi sono presenti 3 videogiochi.

CLUSTER 29 - BAR CON INTRATTENIMENTO/SPETTACOLO

NUMEROSITA': 274

I soggetti appartenenti al cluster si contraddistinguono per l'offerta al pubblico di spettacoli ed intrattenimenti che si affiancano all'attivita' di somministrazione, in particolare, di birra (22% dei ricavi), bevande analcoliche (21%), altre bevande alcoliche (15%), caffe' e lieviti (12%) e panini, tramezzini, ecc. (10%).
L'attivita' di intrattenimento e' rappresentata da musica dal vivo (77% dei casi), musica riprodotta (70%), trasmissione di eventi sportivi e musicali (23%) e cabaret e altri spettacoli (16%).
Coerentemente con la tipologia di attivita', il 32% degli esercizi presenta un orario di apertura dalle 18 in poi e il 12% dalle 22 in poi. I costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R. sono superiori alla media di settore.
Si tratta soprattutto di societa' (53% di persone e 16% di capitali) e il numero di addetti e' pari a 3, di cui un dipendente.
Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di ampi spazi interni per la vendita o la somministrazione (135 mq) e di un bancone bar di 9 metri lineari; la superficie utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina) e' di 14 mq e i posti a sedere interni sono 81. Nel 52% dei casi e' presente una superficie destinata esclusivamente ad intrattenimento e spettacolo di 24 mq; nella maggioranza dei casi, infatti, gli esercizi dichiarano la presenza di un palco.
La dotazione di beni strumentali si compone di un banco frigo della capacita' di circa 440 litri, armadi frigo della capacita' di circa 460 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 forno microonde e un impianto di birra alla spina. Nel 58% dei casi sono presenti 2 video/televisori/monitor e, nel 49%, 3 videogiochi.

CLUSTER 30 - BAR LOCALIZZATI IN STAZIONI DI SERVIZIO

NUMEROSITA': 708

Le imprese appartenenti al cluster sono bar localizzati all'interno di stazioni di servizio. L'attivita' prevalente e' rappresentata dalla somministrazione di caffe' e lieviti (39% dei ricavi), bevande analcoliche (17%), panini, tramezzini, ecc. (9%) e birra (8%).
All'offerta principale si aggiungono, nel 39% dei casi, la vendita di tabacchi e, nel 14%, la vendita di giornali.
Le imprese sono prevalentemente ditte individuali (57% dei casi) e societa' di persone (41%) ed impiegano 3 addetti; nel 46% dei casi sono presenti 2 dipendenti.
Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 46 mq di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione (di cui 22 mq dedicati esclusivamente alla somministrazione), di un bancone bar di 6 metri lineari e di 13 posti a sedere.
La dotazione di beni strumentali e' composta da armadi frigo della capacita' di circa 290 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe' e 1 forno microonde. Nel 36% dei casi sono presenti 3 videogiochi.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (4).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• costo del venduto (5) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• ricarico = ricavi / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi);
• valore aggiunto per addetto = (ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti (6) * 1.000);
• rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)/giacenza media del magazzino (7).
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale dipendente e sulla base della localizzazione territoriale, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 5° al 19° ventile, per i cluster 1, 9, 11, 13, 15, 21, 23;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 6, 10, 12, 14, 17, 20, 22, 24, 25, 30; • dal 4° ventile, per i cluster 3, 5, 7, 16, 26, 28, 29;
• dal 5° ventile, per i cluster 4, 8, 19; dal 3° ventile, per i cluster 18, 27.

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(4) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dipendenti a tempo
|pieno + numero dipendenti a tempo
|parziale + numero apprendisti +
|numero assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dipendenti a tempo pieno
|+numero dipendenti a tempo
|parziale + numero apprendisti +
|numero assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.

(7) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
Rimanenze forali) / 2.

Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 6° ventile, per i cluster 1, 4, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 17, 19, 21, 22, 24;
• dal 4° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 28, 29, 30;
• dal 3° ventile, per i cluster 7, 16;
• dal 5° ventile, per i cluster 14, 20, 25;
• dal 1° ventile, per i cluster 18, 27; dal 7° ventile, per il cluster 23;
• dal 4° al 19° ventile, per il cluster 26.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 20, 22, 25, 26, 28;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7, 8, 10, 18, 21, 23, 24, 27, 29, 30.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale" (8), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di modernizzazione;
• grado di copertura dei servizi di prossimita';
• grado di sviluppo socio-economico.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
Inoltre, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all'ubicazione dell'esercizio, nella definizione della "funzione di ricavo", si e' tenuto conto del Prezzo di un caffe' al bancone indicato dai contribuenti. Il prezzo indicato dalla singola impresa, raffrontato con il valore di riferimento individuato per il settore, ha permesso di identificare correttivi da applicare al coefficiente della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
Nell'allegato 4.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "finzione di ricavo".

----------------------------

(8) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito decreto ministeriale.
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (9);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 4.A da pag. 103 a pag. 112 <----

ALLEGATO 4.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:

• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio .sp QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione (a disposizione del pubblico) (Mq)
• Spazi esterni destinati alla somministrazione (Mq)
• Superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina) (Mq)
• Spazi destinati a cantina/cave (Mq) Posti a sedere interni - Numero Posti a sedere esterni - Numero
• Solo apertura serale (1 = dalle 18.00 in poi; 2 = dalle 22.00 in poi)
• Giorni di apertura dell'esercizio nell'anno - Numero
• Apertura stagionale (1 = fino a 3 mesi; 2 = fino a 6 mesi; 3 = fino a 9 mesi)
• Localizzazione (1 = in alberghi e altre strutture ricettive; 2 = in centri comm. al dettaglio; 3 = in staz. tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aeroportuali; 4 = in cinema, teatri e discoteche; 5 = in staz. di servizio; 6 = in circoli, palestre e impianti sportivi; 7 = in stabilimenti balneari; 8 = scuole/universita'; 9 = ospedali/strutture sanitarie)
• Somministrazione di pasti: Superficie destinata esclusivamente alla somministrazione di pasti (Mq)
• Somministrazione di pasti: Posti a sedere (interni ed esterni) destinati esclusivamente alla somministrazione di pasti - Numero
• Percentuale dei ricavi relativi all'unita' locale

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Caffetteria e lieviti
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di birra
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di vini
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di altre bevande alcoliche, liquori e superalcolici (esclusi i righi D03 e D04)
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di panini, tramezzini, ecc. - Percentuale sui ricavi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di cibi freddi e precotti - Percentuale sui ricavi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Somministrazione di cibi cucinati - Percentuale sui ricavi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Pasticceria - Percentuale sui ricavi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Gelateria - Percentuale sui ricavi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Banqueting (preparazione e somministrazione di pasti per banchetti e rinfreschi a domicilio e/o presso altre location)
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di caffe' macinato e/o in grani
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di bottiglie e specialita' gastronomiche (per asporto)
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di latte e derivati
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Sala giochi, biliardo, ecc.
• Composizione del menu: Etichette di vino - Numero
• Composizione del menu: Etichette di birra - Numero
• Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Musica dal vivo
• Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Dancing
• Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Cabaret e altri spettacoli
• Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Sala biliardo
• Altri servizi offerti: Torrefazione
• Altri servizi offerti: Vendita tabacchi
• Altri servizi offerti: Ricevitoria (Totocalcio, Totip, Lotto, Enalotto, ecc.)
• Altri servizi offerti: Vendita generi alimentari
• Dati relativi ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso: Aggio derivante da vendita di tabacchi
• Dati relativi ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso: Aggio derivante dall'attivita' di ricevitoria (Totocalcio, "Totip, Lotto, Enalotto, ecc.)
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero di Altri addetti banco bar non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero delle giornate retribuite per gli Altri addetti banco bar dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero di Commessi e/o banconisti non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero delle giornate retribuite per i Commessi e/o banconisti dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero di Pasticceri non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero delle giornate retribuite per i Pasticceri dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero di Gelatieri non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero delle giornate retribuite per i Gelatieri dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero di Personale di cucina/laboratorio non dipendente
• Addetti all'attivita' di impresa: per mansioni e/o profili professionali - Numero delle giornate retribuite per il Personale di cucina/laboratorio dipendente
• Elementi specifici: Consumo di caffe' (Kg)
• Elementi specifici: Servizi di banqueting a prezzo forfettario
• Elementi contabili specifici: Costo sostenuto per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R.

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Impastatrici - Numero
• Beni strumentali: Biliardi - Numero
• Beni strumentali: Videogiochi - Numero
• Beni strumentali: Palco
• Beni strumentali: Pista da ballo
 
Allegato 5

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG39U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG39U.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2904:
70.31.0 - Agenzie di mediazione immobiliare.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG39 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 21.132.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e stato pari a 17.421.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.499 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro D del questionario);
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro D del questionario);
errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione immobili/cessioni di azienda (quadro D del questionario);
incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 15.922.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
un procedimento di Cluster Analysis (2).

----------------------------

(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali dell'attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Ualysis ha consentito di identificare quindici gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I fattori che caratterizzano maggiormente il settore delle agenzie di mediazione immobiliare sono:
• la tipologia di attivita' svolta;
• il comparto di specializzazione;
• la dimensione;
• la modalita' organizzativa;
• la tipologia di clientela;
• il valore degli immobili.
La tipologia di attivita' svolta consente di distinguere i soggetti dello studio tra:
• imprese di intermediazione per la compravendita (cluster 1, 2, 6, 7, 9, 13 e 15);
• imprese di intermediazione per la compravendita e locazione (cluster 4);
• imprese operanti su mandato per la compravendita (cluster 12);
• imprese di intermediazione e operanti anche su mandato per la compravendita (cluster 5);
• imprese di intermediazione per la locazione (cluster 10 e 11);
• imprese di intermediazione per la cessione di aziende (cluster 14);
• imprese di consulenza immobiliare (cluster 3 e 8).
Il comparto di specializzazione permette di dividere fra:
- imprese che si occupano di mediazione immobiliare in comparti diversi (cluster 1);
- imprese con specializzazione dell'attivita' di mediazione nettamente prevalente in un solo ambito, in particolare:
• compravendita di immobili residenziali (cluster 2, 5, 7, 12);
• compravendita e locazione di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi (cluster 4);
• locazione di immobili residenziali (cluster 10);
• locazione di immobili turistici (cluster 11).
La dimensione aziendale, intesa principalmente in termini di addetti e trattative concluse, consente di suddividere le agenzie di mediazione per la compravendita di immobili residenziali in:
• imprese di piccole dimensioni (cluster 2);
• imprese di grandi dimensioni (cluster 7).
La modalita' organizzativa ha rilevanza nell'individuazione delle agenzie in franchising (cluster 9).
La tipologia di clientela permette di individuare ulteriori modelli di business:
• agenzie operanti prevalentemente con imprese di costruzione (cluster 6);
• agenzie operanti in collaborazione con altre agenzie immobiliari (cluster 13).
La clientela consente, inoltre, di suddividere le imprese di consulenza immobiliare tra quelle che operano quasi esclusivamente con altre agenzie immobiliari (cluster 8) e quelle che presentano una clientela mista (cluster 3).
Il valore degli immobili trattati rende possibile l'identificazione delle agenzie di mediazione per la compravendita che trattano in prevalenza immobili di valore piu' elevato (cluster 15).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - AGENZIE DI MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA E LOCAZIONE OPERANTI IN COMPARTI DIVERSI

NUMEROSITA': 1.918

I soggetti appartenenti al cluster sono agenzie che svolgono prevalentemente attivita' di intermediazione per la compravendita e la locazione di immobili sia residenziali (rispettivamente 39% dei ricavi e 12%), sia ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi (17% e 8%). Le trattative concluse nell'anno, per la compravendita e la locazione, sono 15 nel comparto residenziale e 5 in quello industriale/commerciale/di servizi.
Le imprese in questione sono sia ditte individuali (55% dei casi), sia societa' (30% di persone e 15% di capitali) ed operano su una superficie di 49 mq con l'impiego di 1 o 2 addetti.
La clientela e' costituita principalmente da privati (39% dei ricavi) e da esercenti arti e professioni ed imprese private (33%); gli immobili oggetto di mediazione sono localizzati soprattutto in ambito comunale (64% dei ricavi) e secondariamente provinciale (il 55% dei soggetti per il 39% dei ricavi).

CLUSTER 2 - AGENZIE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI

NUMEROSITA': 5.371

I soggetti appartenenti al cluster sono specializzati nell'intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (75% dei ricavi);1'll% dei ricavi proviene dall'intermediazione per la locazione. Le trattative concluse nell'anno sono 14, di cui 10 relative alla compravendita e 4 alla locazione.
Si tratta di imprese di piccole dimensioni organizzate in prevalenza sotto forma di ditte individuali (61% dei casi). La superficie destinata allo svolgimento dell'attivita' e' di 37 mq ed e' presente un addetto.
Coerentemente con la specializzazione, i clienti sono principalmente privati (75% dei ricavi). Gli immobili oggetto di mediazione sono localizzati in prevalenza nell'ambito del comune (67% dei ricavi) e secondariamente della provincia (il 48% dei soggetti per il 43% dei ricavi).

CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA CONSULENZA IMMOBILIARE

NUMEROSITA': 391

Le imprese appartenenti al cluster sono specializzate nella consulenza immobiliare (stime, valutazioni, ecc.) dalla quale proviene il 71% dei ricavi. Il 51% dei soggetti del cluster effettua anche attivita' di intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (28% dei ricavi) con un numero di trattative concluse nell'anno pari a 7.
Le imprese sono organizzate in prevalenza come ditte individuali (65% dei casi) ed e' presente un solo addetto. 1 locali destinati all'esercizio dell'attivita' misurano 32 mq.
La clientela e' mista e si compone principalmente di esercenti arti e professioni e imprese private (33% dei ricavi), privati (30%), imprese di costruzione (il 37% dei soggetti per il 43% dei ricavi) ed amministrazioni, enti pubblici e privati (il 13% per il 41%).

CLUSTER 4 - AGENZIE DI MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA E LOCAZIONE DI IMMOBILI AD USO INDUSTRIALE, ARTIGIANALE, COMMERCIALE E DI SERVIZI

NUMEROSITA': 846

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per la specializzazione prevalente dell'attivita' nell'intermediazione per la compravendita e la locazione di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi (rispettivamente il 51% e il 28% dei ricavi). Le trattative concluse nell'anno, per tali tipologie di immobili, sono 9 (4 relative alla compravendita e 5 alla locazione).
Conformemente alla specializzazione, la tipologia di clientela prevalente e' rappresentata da esercenti arti e professioni e imprese private (53% dei ricavi); la localizzazione degli immobili oggetto di mediazione e', in primo luogo, nel comune (54% dei ricavi) ed, in secondo luogo, nella provincia (il 52% dei soggetti per il 52% dei ricavi).
Le imprese sono sia ditte individuali (55% dei casi), sia societa' (27% di persone e 18% di capitali) ed occupano 1 o 2 addetti; gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di 41 mq.

CLUSTER 5 - AGENZIE DI MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI OPERANTI ANCHE SU MANDATO

NUMEROSITA': 488

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella compravendita di immobili residenziali ed effettuano sia attivita' di intermediazione (33% dei ricavi), sia operazioni su mandato (32%). Il numero di trattative concluse nell'anno e' pari complessivamente a 14. Una parte dei ricavi proviene dall'intermediazione per la locazione di immobili residenziali (9%).
Le imprese sono ripartite abbastanza equamente tra ditte individuali (53% dei casi) e societa' (30% di persone e 17% di capitali); nell'attivita' sono coinvolti 1 o 2 addetti e gli spazi disponibili misurano 48 mq.
La clientela e' composta in prevalenza da privati (61% dei ricavi) e in misura minore da imprese di costruzione (15%) ed esercenti arti e professioni e imprese private (13%). La localizzazione degli immobili trattati e' principalmente nell'ambito del comune (59% dei ricavi) e secondariamente della provincia (il 60% dei soggetti per il 41°/o dei ricavi).

CLUSTER 6 - AGENZIE DI PICCOLE DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE CON IMPRESE DI COSTRUZIONE

NUMEROSITA': 1.488

I soggetti facenti parte del cluster sono agenzie che svolgono prevalentemente attivita' di intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (78% dei ricavi) con una clientela di riferimento composta in maggioranza da imprese di costruzione (61% dei ricavi) e in misura contenuta da privati (26%). Il numero di trattative concluse nell'anno, con riferimento alla compravendita di immobili residenziali, e' pari a 16.
La localizzazione degli immobili oggetto di mediazione e' in prevalenza nell'ambito del comune (54% dei ricavi) e in secondo luogo della provincia (il 60% dei soggetti per il 53% dei ricavi).
Dal punto di vista della forma giuridica, si tratta sia di ditte individuali (53% dei casi), sia di societa' (31% di persone e 16% di capitali) e sono presenti 1 o 2 addetti. Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' misurano 49 mq.

CLUSTER 7 - AGENZIE DI GRANDI DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE NELLA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI

NUMEROSITA': 192

Il cluster in questione e' formato da agenzie che effettuano principalmente intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (71% dei ricavi). Considerando anche l'attivita' su mandato, che e' condotta dal 22% dei soggetti per il 27% dei ricavi, le trattative concluse nell'anno risultano pari a 85, di cui il 6% si riferisce ad immobili con valore superiore a 300.000 euro. Oltre la meta' dei soggetti del cluster offre consulenza e/o intermediazione per mutui e finanziamenti (6% dei ricavi).
Si tratta quasi esclusivamente di societa' (68% di capitali e 23% di persone) dotate di strutture di grandi dimensioni: gli addetti occupati sono 6 o 7, di cui 2 o 3 dipendenti, tra i quali si trovano 1 o 2 responsabili di filiale/agenzia, 2 o 3 addetti alle vendite e/o accompagnatori alle visite immobiliari e 1 o 2 addetti amministrativi e alla segreteria. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di 200 mq e nel 70% dei casi le imprese dispongono di due o piu' unita' locali.
La clientela e' composta, in primo luogo, da privati (56% dei ricavi) e, in secondo luogo, da imprese di costruzione (23%); seguono esercenti arti e professioni e imprese private (13%). L'ambito di localizzazione degli immobili trattati e' comunale (48% dei ricavi), provinciale (28%) e regionale (il 39% dei soggetti per il 33% dei ricavi).
Conformemente alla dimensione, le spese per provvigioni e/o compensi corrisposti a terzi (altre agenzie, ecc.), le spese per inserzioni relative agli annunci immobiliari e le spese per pubblicita', propaganda e rappresentanza sono rilevanti e superiori alla inedia di settore.

CLUSTER 8 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA CONSULENZA IMMOBILIARE OPERANTI PREVALENTEMENTE CON ALTRE AGENZIE IMMOBILIARI

NUMEROSITA': 89

I soggetti di questo cluster si caratterizzano sia per la specializzazione in consulenza immobiliare (stime, valutazioni, ecc.), dalla quale proviene il 95% dei ricavi, sia per la tipologia di clientela composta da altre agenzie immobiliari (96% dei ricavi).
Le imprese sono quasi esclusivamente ditte individuali (88% dei casi) nelle quali opera il solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate (19 mq).

CLUSTER 9 - AGENZIE IN FRANCHISING

NUMEROSITA': 2.227

I soggetti del presente cluster si caratterizzano per la modalita' organizzativa in franchising.
Per quanto concerne la tipologia di attivita', le agenzie effettuano prevalentemente intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (82% dei ricavi) concludendo nell'anno 19 trattative; frequentemente si aggiunge l'intermediazione per la locazione di immobili residenziali (7% dei ricavi).
Dal punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di societa' (52% di persone e 33% di capitali) in cui operano 2 addetti; i locali dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono di 55 mq.
La clientela e' rappresentata sostanzialmente da privati (81% dei ricavi) e la localizzazione prevalente degli immobili coincide con il comune (62% dei ricavi) e con la circoscrizione/municipio (il 24% dei soggetti per il 92% dei ricavi).
In linea con la modalita' organizzativa sono presenti spese per royalties a quote fisse e/o quote variabili e nel 22% dei casi spese per diritti d'entrata.

CLUSTER 10 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA LOCAZIONE DI IMMOBILI RESIDENZIALI

NUMEROSITA': 697

Il presente cluster e' formato dalle agenzie specializzate nell'intermediazione per la locazione di immobili residenziali (70% dei ricavi); le trattative concluse nell'anno sono 22, la maggioranza delle quali prevede un canone mensile compreso tra 300 e 600 euro. All'attivita' prevalente si aggiunge l'intermediazione per la compravendita di immobili residenziali dalla quale deriva il 21% dei ricavi.
Le imprese in questione sono in prevalenza ditte individuali (65% dei casi); gli spazi dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 36 mq e sono presenti 1 o 2 addetti.
Coerentemente all'attivita' svolta, la clientela e' composta principalmente da privati (80% dei ricavi).

CLUSTER 11 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA LOCAZIONE DI IMMOBILI PER FINALITA' TURISTICHE

NUMEROSITA': 549

I soggetti appartenenti al cluster effettuano prevalentemente intermediazione per la locazione di immobili per finalita' turistiche (62% dei ricavi) e/o locazione su mandato sempre in ambito turistico (il 24% dei soggetti per il 68% dei ricavi) per un numero complessivo di trattative concluse nell'anno pari a circa 150. Il 56% dei soggetti svolge intermediazione per la compravendita di immobili residenziali dalla quale deriva il 24% dei ricavi.
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (64% dei casi) e, in misura minore, di societa' (28% di persone e 8% di capitali); nell'attivita' sono impiegati 1 o 2 addetti e sono presenti locali dedicati di 39 mq.
Conformemente all'attivita' svolta, la maggior parte delle agenzie e' ubicata in prossimita' di mare/spiaggia (74% dei casi) ed e' aperta anche la domenica (61% dei casi).
Per quanto concerne la clientela, le agenzie operano prevalentemente con privati (82% dei ricavi) e in misura piu' contenuta con agenzie di viaggi/tour operator (il 14% dei soggetti per il 33% dei ricavi); il 30% dei soggetti realizza il 29% dei ricavi con clientela estera.

CLUSTER 12 - AGENZIE OPERANTI PREVALENTEMENTE SU MANDATO PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI

NUMEROSITA': 287

I soggetti di questo cluster sono agenzie che effettuano prevalentemente compravendita di immobili residenziali su mandato (74% dei ricavi) concludendo un numero di trattative annue pari a 18 (compresa l'attivita' di intermediazione condotta dal 32% dei soggetti per il 16% dei ricavi).
Per quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono equamente ripartite tra societa' (25% di persone e 25% di capitali) in cui sono coinvolti 2 addetti e ditte individuali (50% dei casi) in cui opera il solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 45 mq.
La clientela si compone maggiormente di privati (53% dei ricavi) ed imprese di costruzione (il 45% dei soggetti per il 52% dei ricavi). La localizzazione degli immobili trattati e' in prevalenza nell'ambito del comune (60% dei ricavi) e in misura minore nella provincia (il 48% dei soggetti per il 45% dei ricavi).

CLUSTER 13 - AGENZIE OPERANTI PREVALENTEMENTE IN COLLABORAZIONE CON ALTRE AGENZIE IMMOBILIARI

NUMEROSITA': 778

Le imprese appartenenti al cluster si contraddistinguono per l'attivita' svolta prevalentemente in collaborazione con altre agenzie immobiliari (81% dei ricavi).
Per quanto concerne la tipologia di attivita', le agenzie effettuano principalmente intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (64% dei ricavi); le trattative concluse nell'anno relativamente alla compravendita sono 9. Gli immobili trattati sono localizzati nell'ambito del comune (54% dei ricavi) e secondariamente della provincia (il 44% dei soggetti per il 649/° dei ricavi).
Dal punto di vista della forma giuridica, le imprese sono quasi esclusivamente ditte individuali (89% dei casi) in cui opera il solo titolare; i locali destinati allo svolgimento dell'attivita', presenti nel 64% dei casi, sono contenuti e misurano 24 mq.

CLUSTER 14 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA CESSIONE DI AZIENDE

NUMEROSITA': 149

Il cluster in questione si caratterizza per la presenza di imprese specializzate nell'intermediazione per la cessione di aziende (74% dei ricavi); il numero di trattative concluse nell'anno e' pari a 8.
Coerentemente alla specializzazione dell'attivita', la tipologia di clientela prevalente e' rappresentata da esercenti arti e professioni e imprese private (63% dei ricavi). La localizzazione delle aziende oggetto di mediazione e' principalmente nell'ambito del comune (59% dei ricavi) e in parte della provincia (il 52% dei soggetti per il 43% dei ricavi).
Per quanto concerne la forma giuridica, si tratta in prevalenza di ditte individuali (56% dei casi) in cui opera il solo titolare e in misura minore di societa' (24% di persone e 20% di capitali) in cui sono occupati 2 addetti; i locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di 56 mq.

CLUSTER 15 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI DI VALORE PIU' ELEVATO

NUMEROSITA': 269

Le imprese appartenenti al cluster sono agenzie che si occupano principalmente di intermediazione per la compravendita di immobili residenziali (75% dei ricavi), in particolare di quelli di valore piu' elevato: 1'83% delle trattative concluse nell'anno riguarda, infatti, immobili di valore superiore ai 300.000 euro. Le trattative concluse nell'anno, con riferimento alla compravendita di immobili residenziali, sono pari a 10.
All'attivita' prevalente si aggiunge, nel 60% dei casi, l'intermediazione per la locazione di immobili residenziali (17% dei ricavi).
Per quanto riguarda la forma giuridica, le imprese si ripartiscono quasi equamente tra ditte individuali (53% dei casi), in cui opera il solo titolare, e societa' (28% di capitali e 19% di persone) in cui sono presenti 3 addetti. I locali dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono di 48 mq.
La clientela e' composta soprattutto da privati (45% dei ricavi) e da esercenti arti e professioni e imprese private (23%). La localizzazione prevalente degli immobili trattati e' nell'ambito del comune (67% dei ricavi).
Le spese per provvigioni e/o compensi corrisposti a terzi (altre agenzie, ecc.) e le spese per inserzioni relative agli annunci immobiliari sono superiori alla media di settore.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3)
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) *1.000);
• provvigione media per trattativa conclusa = (ricavi da attivita' di intermediazione e/o mandato (6)/(numero totale di trattative concluse (7).

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5)Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
(6) Ricavi da attivita' di intermediazione e/o mandato =
(Intermediazione per compravendita di immobili residenziali
+ Mandati per compravendita di immobili residenziali +
Intermediazione per locazione di immobili residenziali +
Intermediazione per locazione di immobili per finalita'
turistiche + Mandati per locazione di immobili per
finalita' turistiche + Intermediazione per compravendita di
immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di
servizi + Mandati per compravendita di immobili ad uso
industriale, artigianale, commerciale e di servizi +
Intermediazione per locazione di immobili ad uso
industriale, artigianale, commerciale e di servizi +
Intermediazione per cessione di aziende) * ricavi /100. (7)
Il numero totale di trattative concluse e' la somma delle
trattative concluse per tutte le attivita' di
intenuediazione e /o mandato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a terrine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa e degli amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno in base alle percentuali di lavoro prestato.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente per il "valore aggiunto per addetto" e sulla base della localizzazione territoriale per la "provvigione media per trattativa conclusa" , e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti.
Successivamente, sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5, 9, 10, 11;
• dal 3° al 19° ventilo, per i cluster 4, 6, 7, 12, 13;
• dal 4° ventile, per il cluster 8;
• dal 3° ventile, per i cluster 14, 15.
Per la provvigione media per trattativa conclusa sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 5, 6, 7;
• fino al 19° ventile, per il cluster 3;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 4, 10;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 9, 11, 12;
• dal 5° al 19° ventile, per i cluster 13, 15;
• dal 1° al 19° ventile, per il cluster 14;
• non sono stati effettuati tagli per il cluster 8.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita)
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate alla localizzazione degli immobili (o aziende) oggetto di compravendita/locazione (o cessione). A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale (8)", che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)"(9). Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)".
Nell'allegato 5.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "frizione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (10);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata. con le relative probabilita' di appartenenza.

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(8) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(9) Le aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
che provinciale e regionale, sono state individuate sulla
base del comune, della provincia e della regione del
domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
specifica arca territoriale, e' stata ponderata in base
alla percentuale dci ricavi conseguiti relativamente ad
immobili (o aziende) localizzati nell'arca territoriale
stessa.
(10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associate ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dci gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 5.A da pag. 124 a pag. 127 <----

ALLEGATO 5.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero di amministratori non soci

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Locali destinati esclusivamente all'attivita' (Mq)

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Modalita' di espletamento dell'attivita': intermediazione per compravendita di immobili residenziali
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Mandati per compravendita di immobili residenziali
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Intermediazione per locazione di immobili residenziali
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Intermediazione per locazione di immobili per finalita' turistiche
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Mandati per locazione di immobili per finalita' turistiche
• Modalita' di espletamento dell'attivita': intermediazione per compravendita di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Mandati per compravendita di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Intermediazione per locazione di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Intermediazione per cessione di aziende (esclusi gli immobili)
• Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenza immobiliare (stime, valutazioni, ecc.)
• Percentuale dei ricavi derivanti da trattative concluse in collaborazione con altre agenzie immobiliari
• Attivita' di intermediazione/mandato: Compravendita di immobili residenziali - Numero trattative concluse
• Attivita' di intermediazione/mandato: Compravendita di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi - Numero trattative concluse
• Attivita' di intermediazione/mandato: Locazione di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi - Numero trattative concluse
• Attivita' di intermediazione/mandato: Cessione di azienda - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile fino a euro 80.000,00) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 80.000,00 e fino a 150.000,00) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 150.000,00 e fino a 300.000,00) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 300.000,00 e fino a 500.000,00) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 500.000,00) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili per finalita' turistiche: Locazione di immobili per finalita' turistiche (fino a 7 giorni) Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili per finalita' turistiche: Locazione di immobili per finalita' turistiche (da 7 a 15 giorni) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili per finalita' turistiche: Locazione di immobili per finalita' turistiche (da 15 a 30 giorni) - Numero trattative concluse
• Intermediazione/mandati immobili per finalita' turistiche: Locazione di immobili per finalita' turistiche (oltre 30 giorni) - Numero trattative concluse
• Tipologia di clientela: Privati
• Tipologia di clientela: Imprese di costruzione
• Tipologia di clientela: Altre agenzie immobiliari

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Elementi contabili specifici: Spese per royalties in quote fisse
• Elementi contabili specifici: Spese per royalties in quote variabili .br: Altri elementi specifici: Agenzia in franchising
 
Allegato 6
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG50U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PE L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG5OU e SG71U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 45.41.0 - Intonacatura;
• 45.43.0 - Rivestimento di pavimenti e di muri;
• 45.44.0 - Tinteggiatura e posa in opera di vetri;
• 45.45.0 - Altri lavori di completamento degli edifici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione degli studi di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai funi dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario FSG50 inviato ai contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 147.139.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari estato pari a 123.528.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai funi della definizione dello studio, lo scarto di 10.159 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro E del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alla specializzazione (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di realizzazione lavori (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative all'area di svolgimento dell'attivita' (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nei modelli.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 113.369.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alla specializzazione, alla modalita' di acquisizione dei lavori, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare trentatre gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio in questione analizza il settore dei lavori di completamento degli edifici che si caratterizza per un'elevata numerosita' di soggetti e per la coesistenza di differenti tipologie di attivita'.
I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business sono:
• specializzazione dell'attivita': si distinguono le imprese che si caratterizzano per lo svolgimento di differenti tipologie di attivita' (cluster 8) da quelle che ne realizzano in prevalenza una tra le seguenti:
• tinteggiatura/verniciatura (cluster 19 e 32);
• posa in opera di vetrate e specchi (cluster 7);
• rivestimenti di pavimenti e muri: distinti in base al materiale utilizzato tra ceramica e cotto (cluster 6), marmo e pietra (cluster 28), linoleum e moquettes (cluster 29), opera incerta/selciati (cluster 4) e materiali misti (cluster 14);
• posa in opera di parquet (cluster 18);
• rivestimenti di pavimenti e muri e/o levigatura (cluster 9 e 24);
• intonacatura: distinti tra intonaco civile e per esterni (cluster 21), intonaci premiscelati e a scagliola (cluster 5) e intonaci in generale (cluster 13);
• muratura (cluster 1 e 22); - costruzione di sottofondi per pavimenti (cluster 25);
• posa in opera del cartongesso e controsoffittatura (cluster 15);
• impermeabilizzazione e coibentazione (cluster 30);
• lavori di pavimentazione stradale (cluster 3 e 10);
• installazione e manutenzione di grondaie (cluster 33);
• altri lavori di completamento e finitura degli edifici (cluster 2, 11 e 27).

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrente)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
Modalita' di acquisizione dei lavori: si distinguono le imprese che operano in maniera quasi esclusiva in appalto (cluster 20 e 26) e in sub-appalto (cluster 11 e 22).
Dimensione: sulla base del numero di addetti e del volume dei costi legati all'attivita' sono individuate le imprese medio-grandi (cluster 16) e grandi (cluster 23); tra le imprese che lavorano in appalto si differenziano inoltre le piccole (cluster 20) dalle grandi (cluster 26).
Ambito d'intervento: si distinguono le imprese che operano nell'ambito dell'edilizia privata, da quelle operanti nel settore pubblico (cluster 12, 20 e 26) e dalle situazioni miste (cluster 17).
Tipologia d'intervento: le imprese specializzate in tinteggiatura/verniciatura e quelle che effettuano altri lavori di completamento e finitura degli edifici si ripartiscono tra i due ambiti d'intervento dell'edilizia privata:
• nuove costruzioni (cluster 2 e 19);
• riqualificazione e recupero (cluster 27 e 32).
Modalita' di svolgimento dell'attivita': si raggruppano le imprese che affidano la maggior parte della realizzazione dei lavori a terzi (cluster 31).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN LAVORI DI MURATURA

NUMEROSITA': 8.124

Il cluster in questione e' formato da imprese specializzate in lavori di muratura interna (44% dell'attivita) ed esterna (36%).
L'attivita' e' condotta principalmente nell'ambito della riqualificazione e recupero di edifici privati (72% dell'attivita) e gli interventi sono rivolti ad una clientela costituita in prevalenza da persone fisiche (58%) e in misura minore da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (39°/o dell'attivita' nel 41% dei casi).
Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (87% dei casi) ed occupano 1 - 2 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese utilizzano un mezzo di trasporto con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e beni strumentali generici; in particolare si rileva la presenza di martelli demolitori, betoniere e ponteggi.

CLUSTER 2 - IMPRESE CHE SVOLGONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE

NUMEROSITA': 4.929

Il cluster raggruppa i soggetti la cui attivita' prevalente consiste nella realizzazione di lavori diversi di completamento e finitura di edifici (87% dell'attivita); l'attivita' si concentra nell'ambito dell'edilizia privata e riguarda in modo particolare le nuove costruzioni (78%).
La clientela e' costituita in primo luogo da persone fisiche (46% dell'attivita) e in secondo luogo da imprese di costruzioni (66% dell'attivita' nel 47% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (45% nel 38%).
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (84% dei casi) e sono occupati 2 addetti.
Le imprese del cluster utilizzano un mezzo di trasporto con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e dispongono di una limitata dotazione di beni strumentali.

CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN LAVORI DI PAVIMENTAZIONE STRADALE

NUMEROSITA': 202

Il cluster raggruppa i soggetti specializzati in lavori di pavimentazione stradale (bitumazione, segnaletica, ecc.) che rappresentano il 91% dell'attivita'. Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, i lavori eseguiti sono principalmente interventi di riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia non abitativa, in particolare pubblica (57% dell'attivita).
L'acquisizione dei lavori avviene in massima parte tramite gare di appalto (68% dell'attivita) e la clientela e' composta prevalentemente da Aziende e Amministrazioni pubbliche (68%).
Le imprese del cluster sono quasi equamente distribuite tra ditte individuali (52% dei casi) con 3 addetti, di cui 1 - 2 dipendenti, e societa' (di persone 34% e di capitali 14%) in cui sono occupati 5 - 6 addetti, di cui 3 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita', nel 53% dei casi si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio (32 mq) e nel 40% circa dei casi di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito (190 mq) e di spazi all'aperto destinati a magazzino e/o deposito (661 mq).
La dotazione di beni strumentali che talvolta viene integrata con il ricorso a noli e' estesa e comprende, tra le altre, macchine stradali e per compattazione, macchine per il movimento terra e attrezzature generiche. Le spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' e le spese per partecipazione a gare di appalto presentano valori superiori alla media del settore.

CLUSTER 4 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN OPERA INCERTA/SELCIATI

NUMEROSITA': 326

Il cluster e' formato dalle imprese che realizzano in misura prevalente rivestimenti di pavimenti e muri in opera incerta/selciati (88% dell'attivita).
I lavori, realizzati perlopiu' in sub-appalto (63% dell'attivita), riguardano nuove costruzioni (46% dell'attivita) e interventi di riqualificazione e recupero (35%) nell'ambito dell'edilizia privata.
La clientela e' costituita in prevalenza da imprese di costruzioni (52% dell'attivita), altre imprese ed esercenti arti e professioni (56% dell'attivita' nel 44% dei casi) e persone fisiche (29% nel 55%).
I soggetti appartenenti al cluster sono in massima parte ditte individuali (87% dei casi) e occupano 2 addetti.
La dotazione di beni strumentali e' coerente con la specializzazione individuata (si rilevano in maggior misura taglierine elettriche, betoniere e, in alcuni casi, martelli demolitori e perforatori) ed e' presente un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 5 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACI PREMISCELATI

NUMEROSITA': 2.955

Al cluster appartengono le imprese che realizzano in prevalenza intonaci premiscelati (80% dell'attivita) e in misura piu' contenuta intonaci a scagliola (59% dell'attivita' nel 22% dei casi). L'attivita' e' svolta soprattutto nell'ambito delle nuove costruzioni di edilizia privata (72% dell'attivita) e acquisita in parte in sub-appalto (58%).
La clientela e' rappresentata principalmente da imprese di costruzioni (70% dell'attivita).
Le imprese del cluster sono in prevalenza ditte individuali (84% dei casi) e presentano un numero di addetti pari a 2; per lo svolgimento dell'attivita' dispongono di una macchina intonacatrice e di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 6 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN CERAMICA E COTTO

NuMEROSITA':10.277

Al cluster appartengono le imprese che realizzano prevalentemente rivestimenti di pavimenti e muri in ceramica (85% dell'attivita); il 42% dei soggetti esegue rivestimenti in cotto (18% dell'attivita) e il 9% in graniglia (17%).
Le imprese del cluster operano per lo piu' in sub-appalto (53% dell'attivita) principalmente nell'ambito dell'edilizia privata, eseguendo lavori su nuove costruzioni (60% dell'attivita) e interventi di riqualificazione e recupero (37%). La clientela e' composta in massima parte da imprese di costruzioni (70% dell'attivita).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (94% dei casi) in cui opera il solo titolare.
Le imprese del cluster utilizzano un mezzo di trasporto (automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate) e dispongono di una limitata dotazione di beni strumentali.

CLUSTER 7 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI VETRATE E SPECCHI

NUMEROSITA': 171 .sp:
Al cluster appartengono le imprese specializzate quasi esclusivamente nella posa in opera di vetrate e specchi (97% dell'attivita).
L'attivita' e' condotta prevalentemente nell'ambito dell'edilizia privata e rivolta ad una clientela formata principalmente da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (40%) e persone fisiche (23%).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (71% dei casi) e il numero complessivo di addetti e' pari a 2. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito (119 mq) e nel 47% dei casi di locali destinati ad ufficio (18 mq).
Le imprese del cluster utilizzano un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e dichiarano una ridotta dotazione di beni strumentali.

CLUSTER 8 - IMPRESE CON OFFERTA DIVERSIFICATA DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 10.200

Le imprese di questo cluster si caratterizzano per due aspetti: la diversificazione dell'attivita' e la dimensione contenuta.
Per quanto concerne il primo aspetto, le imprese svolgono diverse tipologie di attivita', tra le quali lavori in muratura (26% dell'attivita), intonacatura, con particolare riferimento all'intonaco civile (18%) e per esterni (10%), rivestimenti di pavimenti e muri in ceramica (10%) e cotto (8% dell'attivita' nel 33% dei casi), sottofondi per pavimenti (8%) e altri lavori di completamento e finitura di edifici (21% nel 47%).
L'attivita' consiste in prevalenza in interventi di riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia privata (84% dell'attivita) ed e' rivolta ad una clientela composta soprattutto da persone fisiche (54%) e, in misura minore, da imprese di costruzione (51% dell'attivita' nel 32% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (36% nel 39%).
Si tratta di imprese di dimensioni ridotte, che operano normalmente sotto forma di ditta individuale (87% dei casi) e con un numero complessivo di addetti pari a 2.
Tra i beni strumentali utilizzati per l'attivita' sono presenti martelli demolitori e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari) oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 9 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN RIVESTIMENTI E NELLA LEVIGATURA DI PAVIMENTI

NUMEROSITA': 419

Il cluster e' formato dalle imprese che eseguono in misura prevalente levigatura di pavimenti (50% dell'attivita), cui si affiancano le attivita' di rivestimento di pavimenti e muri in parquet (45% dell'attivita' nel 49% dei casi), in ceramica (30% nel 27%), in marmo (21°/o nel 23%) e in cotto (18% nel 12%).
I lavori realizzati sono interventi di riqualificazione e recupero (51% dell'attivita) e su nuove costruzioni (44%) nell'ambito dell'edilizia privata.
La clientela e' composta perlopiu' da imprese di costruzioni (35% dell'attivita) e da persone fisiche (30%); il 54% delle imprese del cluster realizza inoltre una parte consistente dell'attivita' (50%) per altre imprese ed esercenti arti e professioni. Il 54% dei soggetti esegue prevalentemente lavori in sub-appalto (68% dell'attivita).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (90% dei casi) in cui lavora il solo titolare.
Queste imprese dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, mentre la dotazione di beni strumentali comprende levigatrici e taglierine elettriche.

CLUSTER 10 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI DI PAVIMENTAZIONE STRADALE E ALTRI LAVORI EDILI

NUMEROSITA': 154

Il cluster raggruppa i soggetti che affiancano ai lavori di pavimentazione stradale (47% dell'attivita'.) prevalentemente altri lavori di completamento e finitura degli edifici (40%).
L'acquisizione dei lavori avviene in prevalenza in sub-appalto (73% dell'attivita' nel 59% dei casi) e l'attivita' e' svolta soprattutto nell'ambito dell'edilizia privata.
La clientela e' composta in massima parte da imprese di costruzioni (37% dell'attivita) e da altre imprese ed esercenti arti e professioni (48% dell'attivita' nel 55% dei casi).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (81% dei casi) e il numero complessivo di addetti e' pari a 2.
Le imprese del cluster dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate. La dotazione di beni strumentali comprende, oltre alle attrezzature generiche, macchine per il movimento terra.

CLUSTER 11 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI IN SUB-APPALTO

NUMEROSITA': 5.378

Al cluster appartengono le imprese che svolgono quasi esclusivamente lavori diversi di completamento e finitura di edifici (93% dell'attivita) e che operano in sub-appalto (96%).
L'attivita' e' condotta principalmente nell'ambito dell'edilizia privata e riguarda soprattutto le nuove costruzioni (77% dell'attivita).
In linea con la modalita' di acquisizione dei lavori, la clientela e' composta in prevalenza da imprese di costruzioni (77% dell'attivita) e in secondo luogo da altre imprese ed esercenti arti e professioni (58% dell'attivita' nel 25% dei casi).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (92% dei casi) e sono presenti 1 - 2 addetti; la dotazione di beni strumentali a disposizione delle imprese e' limitata.

CLUSTER 12 - IMPRESE OPERANTI NELL'AMBITO DELL'EDILIZIA PUBBLICA

NUMEROSITA': 2.307

Il cluster e' formato da imprese che si caratterizzano per lo svolgimento di differenti tipologie di attivita' in prevalenza nell'ambito dell'edilizia pubblica (76% dell'attivita).
I lavori sono acquisiti soprattutto in sub-appalto (56% dell'attivita) e in misura piu' contenuta in appalto (54% dell'attivita' nel 25% dei casi). La tipologia di clientela prevalente e' rappresentata da imprese di costruzioni (49% dell'attivita) e in secondo luogo da altre imprese ed esercenti arti e professioni (54% dell'attivita' nel 45% dei casi).
Le principali attivita' svolte sono altri lavori di completamento e finitura di edifici (65% dell'attivita' nel 48% dei casi), tinteggiatura (59% nel 46%), verniciatura (19% nel 30%) e muratura (44% nel 32%).
Le imprese, in prevalenza ditte individuali (85% dei casi), presentano un numero di addetti complessivo pari a 2 ed utilizzano un mezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e una dotazione di beni strumentali limitata.

CLUSTER 13 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACATURA

NUMEROSITA': 1.532

Nel cluster rientrano le imprese la cui attivita' prevalente consiste nell'intonacatura; esse effettuano infatti intonaci premiscelati (28% dell'attivita), civili (17%), per esterni (15%) e a scagliola (25% dell'attivita' nel 51% dei casi).
L'attivita' e' svolta nell'ambito dell'edilizia privata con lavori su nuove costruzioni (52% dell'attivita) e interventi di riqualificazione e recupero (45%); una parte dell'attivita' e' acquisita in sub-appalto (53%).
La clientela e' rappresentata soprattutto da imprese di costruzioni (50% dell'attivita) e in secondo luogo da persone fisiche (39% dell'attivita' nel 59% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (47% nel 34%).
Anche se la realizzazione dei lavori avviene prevalentemente in proprio il 40% delle imprese affida parte dell'attivita' a terzi (29%).
La natura giuridica prevalente e' la ditta individuale (85% dei casi) e il numero complessivo di addetti e' pari a 2.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e talvolta di macchine intonacatrici.

CLUSTER 14 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN CERAMICA, COTTO, MARMO E PIETRA

NUMEROSITA': 1.558

Al cluster appartengono le imprese che realizzano in misura prevalente rivestimenti di pavimenti e muri in ceramica (46% dell'attivita) e in marmo e pietra (29%). A. completamento dell'attivita' la meta' delle imprese del cluster esegue anche rivestimenti in cotto (18% dell'attivita).
Le imprese del cluster eseguono principalmente lavori nell'ambito dell'edilizia privata, in particolare su nuove costruzioni (52% dell'attivita) e interventi di riqualificazione e recupero (44%); il 44% dei soggetti acquisisce i lavori prevalentemente in sub-appalto (72%).
La clientela e' formata perlopiu' da imprese di costruzioni (39% dell'attivita) e persone fisiche (34%) Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (91% dei casi) e gli addetti occupati sono 1 - 2.
I soggetti appartenenti al cluster dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e la dotazione di beni strumentali e' tipica della specializzazione di questo gruppo (si rilevano principalmente taglierine elettriche e betoniere).

CLUSTER 15 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN POSA IN OPERA DEL CARTONGESSO E CONTROSOFFITTATURA

NUMEROSITA': 2.501

I soggetti appartenenti al cluster sono imprese specializzate nella posa in opera di cartongesso (49% dell'attivita) e nella controsoffittatura (34%). L'attivita' e' condotta quasi esclusivamente nell'ambito dell'edilizia privata sia con interventi di riqualificazione e recupero (54% dell'attivita) sia con lavori eseguiti su nuove costruzioni (37%); il 49% dell'attivita' e' realizzata in sub-appalto.
La clientela e' costituita principalmente "da altre imprese ed esercenti arti e professioni (41% dell'attivita)" e da imprese di costruzioni (35%).
I lavori sono realizzati quasi sempre in proprio (88% dell'attivita), anche se il 43% dei soggetti affida a terzi lo svolgimento del 27% dell'attivita'.
Le imprese, in prevalenza ditte individuali (84% dei casi), occupano 2 addetti e dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate; tra i beni strumentali si evidenzia la presenza di ponteggi (tubolari e modulari).

CLUSTER 16 - IMPRESE DI DIMENSIONI MEDIO-GRANDI

NUMEROSITA': 1.999

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per le dimensioni medio-grandi; si tratta soprattutto di societa' (36% di persone e 28% di capitali) ed e' presente un numero di addetti pari a 8, di cui 6 dipendenti, tra i quali 3 operai generici e 1 - 2 operai specializzati.
Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese dispongono di locali destinati ad ufficio di 40 mq e nel 57% dei casi di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito di 230 mq.
I soggetti del cluster svolgono differenti tipologie di attivita', tra le quali altri lavori di completamento e finitura di edifici (31% dell'attivita), muratura (33% dell'attivita' nel 59% dei casi), tinteggiatura e verniciatura (31% nel 47%), intonacatura per esterni (11% nel 47%) e civile (10% nel 49%).
L'attivita' e' condotta nell'ambito dell'edilizia privata, in particolare della riqualificazione e recupero (60% dell'attivita) e, in misura minore, delle nuove costruzioni (56% dell'attivita' nel 61% dei casi).
I lavori sono acquisiti principalmente in appalto (73% dell'attivita' nel 59% dei casi) e in parte in sub-appalto (47% nel43%); l'attivita' e' svolta in prevalenza in proprio (75%) e in misura minore affidata a terzi (25%).
La clientela e' mista e composta da persone fisiche (29% dell'attivita), imprese di costruzioni (46% dell'attivita' nel 49% dei casi), altre imprese ed esercenti arti e professioni (38% nel 55%) e condomini (35% nel 53%).
La dotazione di beni strumentali e' rilevante e si compone di martelli demolitori e perforatori, ponteggi (tubolari e modulari), betoniere e motocompressori. Le imprese dispongono inoltre di 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese per noli (a freddo nel 44% dei casi e a caldo nel 18%) e spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' superiori alla media del settore.

CLUSTER 17 - IMPRESE OPERANTI NEI COMPARTI PUBBLICO E PRIVATO

NUMEROSITA': 1.673

Al cluster appartengono le imprese con offerta diversificata operanti sia nell'ambito dell'edilizia privata, soprattutto con interventi di riqualificazione e recupero (44% dell'attivita), che pubblica (40%).
L'attivita' e' mista e comprende principalmente tinteggiatura e verniciatura (57% dell'attivita' nel 51% dei casi), altri lavori di completamento e finitura di edifici (51% nel 55%) e muratura (37% nel 46%).
I lavori sono acquisiti per il 68% dell'attivita' in appalto e per il 13% in sub-appalto; lo svolgimento dell'attivita' avviene in prevalenza in proprio (88%) e in misura marginale e' affidato a terzi (12%).
Conformemente con l'attivita' svolta, la clientela e' rappresentata sia da Aziende ed Amministrazioni pubbliche (41% dell'attivita) sia da persone fisiche (25%), imprese di costruzioni (27% dell'attivita' nel 44% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (25% nel 46%).
Le imprese sono, in primo luogo, ditte individuali (73% dei casi) e, in secondo luogo, societa' (20% di persone e 7% di capitali) e occupano 3 addetti; nel 51% dei casi e' presente personale dipendente. Il 42% delle imprese dispone di 99 mq di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito.
Tra la dotazione di beni strumentali si rilevano martelli demolitori e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari), oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate. Le spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' sono superiori alla media del settore.

CLUSTER 18 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI PARQUET

NUMEROSITA': 2.209

Il cluster e' composto dalle imprese specializzate nella posa in opera di parquet (con levigatura) che rappresenta il 92% dell'attivita'.
I lavori realizzati riguardano prevalentemente le nuove costruzioni (54% dell'attivita) e gli interventi di riqualificazione e recupero (43%) nell'ambito dell'edilizia privata. La clientela e' formata perlopiu' da persone fisiche (34% dell'attivita), imprese di costruzioni (34%) ed altre imprese ed esercenti arti e professioni (49% dell'attivita' nel 56°/o dei casi). 11 51% dei soggetti appartenenti al cluster lavora principalmente in sub-appalto (71% dell'attivita).
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (86% dei casi) e gli addetti complessivamente occupati sono 1 - 2.
I beni strumentali comprendono, coerentemente con l'attivita' svolta, levigatrici e taglierine elettriche, oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 19 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN TINTEGGIATURA E VERNICIATURA OPERANTI PREVALENTEMENTE NELL'AMBITO DELLE NUOVE COSTRUZIONI PRIVATE

NUMEROSITA': 7.869

La specializzazione prevalente delle imprese del cluster e' la tinteggiatura (76% dell'attivita) cui si affiancano la verniciatura (13%) e, a volte, le decorazioni e la posa in opera di parati.
L'attivita' e' condotta principalmente nell'ambito delle nuove costruzioni di edilizia privata (77% dell'attivita) e il 39% dei soggetti realizza gran parte dei lavori in sub-appalto (71%).
La clientela e' costituita in prevalenza da imprese di costruzioni (62% dell'attivita' nel 62% dei casi), persone fisiche (38% nel 67%) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (50% nel 51%).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (88% dei casi) e sono presenti 1 - 2 addetti.
Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e di una dotazione minima di beni strumentali.

CLUSTER 20 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI OPERANTI IN APPALTO PUBBLICO

NUMEROSITA': 852

Le imprese del cluster si caratterizzano per la modalita' di acquisizione dei lavori i n appalto (95% dell'attivita) e per le dimensioni modeste.
Le imprese operano prevalentemente nell'ambito dell'edilizia pubblica (86% dell'attivita) con una clientela costituita sostanzialmente da Aziende ed Amministrazioni pubbliche (87%). Nel 45% dei casi l'esecuzione dei lavori e' affidata a terzi per il 29% dell'attivita'.
I soggetti del cluster si occupano principalmente di altri lavori di completamento e finitura di edifici (70% dell'attivita' nel 62% dei casi), tinteggiatura e verniciatura (48% nel 42%) e muratura (37% o nel 39%).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (74% dei casi) e, in misura minore, di societa' (13% di persone e 13% di capitali); nello svolgimento dell'attivita' sono impiegati 3 addetti ed e' presente personale dipendente.
Le imprese del cluster utilizzano un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' e per la partecipazione a gare di appalto superiori alla media del settore. Tra i beni strumentali si evidenzia la presenza di betoniere, martelli demolitori e perforatori e ponteggi (tubolari e modulari).

CLUSTER 21 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACI CIVILI E PER ESTERNI

NUMEROSITA': 3.449

Il cluster raggruppa le imprese specializzate in intonaci civili (70% dell'attivita) cui si affiancano quelli per esterni (34% dell'attivita' nel 54% dei casi). L'attivita' e' svolta in prevalenza nell'ambito delle nuove costruzioni di edilizia privata (57% dell'attivita) e in secondo luogo in quello della riqualificazione e recupero (60% dell'attivita' nel 67% dei casi); nella meta' circa dei casi i lavori sono realizzati in sub-appalto (83% dell'attivita).
Conformemente alla tipologia di attivita', la clientela e' composta in prevalenza da imprese di costruzioni (50% dell'attivita) e da persone fisiche (51% dell'attivita' nel 64% dei casi).
Le imprese sono quasi esclusivamente ditte individuali (92% dei casi), in cui opera il solo titolare, dispongono di una limitata dotazione di beni strumentali e utilizzano un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 22 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN LAVORI DI MURATURA OPERANTI IN SUB-APPALTO

NUMEROSITA': 5.134

Al cluster appartengono le imprese che svolgono prevalentemente lavori di muratura interna (42% dell'attivita'.) ed esterna (39% e che operano quasi esclusivamente in sub-appalto (95% dell'attivita).
L'attivita' e' svolta nell'ambito dell'edilizia privata con interventi ripartiti abbastanza equamente tra riqualificazione e recupero e nuove costruzioni.
Conformemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita', la clientela si compone in prevalenza di imprese di costruzioni (74% dell'attivita).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (93°% dei casi), in cui opera il solo titolare. La dotazione di beni strumentali a disposizione delle imprese e' essenziale.

CLUSTER 23 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 108

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per lo svolgimento di differenti tipologie di attivita' e per la grande dimensione. Si tratta infatti quasi esclusivamente di societa' (62% di capitali e 28% di persone) e sono occupati 18 addetti, di cui 15 - 16 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 7 operai generici e 4 operai specializzati.
I soggetti del cluster dispongono di locali destinati ad ufficio (153 mq), locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito (361 mq) e nel 44% dei casi di spazi all'aperto destinati a magazzino e/o deposito (683 mq).
Per quanto concerne l'attivita', le imprese svolgono altri lavori di completamento e finitura di edifici (36% dell'attivita), lavori di muratura (27% dell'attivita' nel 49% dei casi), tinteggiatura e verniciatura (26% nel 48%) e intonacatura sia civile che per esterni (19% nel 48%).
L'attivita' e' condotta nell'ambito delle nuove costruzioni e della riqualificazione e recupero di edilizia privata; i lavori sono realizzati in prevalenza in proprio (71% dell'attivita) e in parte affidati a terzi (29%).
La clientela e' mista e composta in prevalenza da imprese di costruzioni (33% dell'attivita), persone fisiche (22%) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (39% dell'attivita' nel 54% dei casi).
Conformemente con la dimensione, la dotazione di beni strumentali e' rilevante e diversificata, integrata da noli a freddo (nel 53% dei casi) e a caldo (27%). In particolare si rilevano martelli demolitori e perforatori, motocompressori, taglierine elettriche, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari). Le imprese dispongono inoltre di 4 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' superiori alla media del settore.

CLUSTER 24 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA LEVIGATURA DI PAVIMENTI

NUMEROSITA': 616

Il cluster e' formato dalle imprese specializzate nella levigatura di pavimenti (97% dell'attivita).
Le imprese del cluster operano per lo piu' nell'ambito dell'edilizia privata, in particolare con interventi di riqualificazione e recupero (47% dell'attivita) e lavori su nuove costruzioni (43%).
La clientela e' composta in massima parte da imprese di costruzioni (43% dell'attivita) e da persone fisiche (21%); il 53% delle imprese del cluster realizza inoltre una parte consistente dell'attivita' (49%) con altre imprese ed esercenti arti e professioni. 11 54% dei soggetti lavora prevalentemente in sub-appalto (81% dell'attivita).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (95% dei casi) in cui e' impegnato il solo titolare.
Le imprese del cluster dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate; la dotazione di beni strumentali comprende le levigatrici.

CLUSTER 25 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA COSTRUZIONE DI SOTTOFONDI PER PAVIMENTI

NUMEROSITA': 671

Al cluster appartengono le imprese che realizzano in misura prevalente sottofondi per pavimenti (65% dell'attivita).
Le imprese del cluster eseguono in massima parte lavori su nuove costruzioni nell'ambito dell'edilizia privata (55% dell'attivita) per una clientela formata prevalentemente da imprese di costruzioni (53% dell'attivita) e persone fisiche (23%). Il 59% delle imprese esegue la maggior parte dei lavori in sub-appalto (83% dell'attivita).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (83% dei casi) e gli addetti occupati sono 2.
Si rileva la presenza di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e la dotazione di beni strumentali e' limitata.

CLUSTER 26 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI OPERANTI IN APPALTO PUBBLICO

NUMEROSITA': 126

Al cluster appartengono le imprese con offerta diversificata che si contraddistinguono sia per le grandi dimensioni sia per la modalita' di acquisizione dei lavori in appalto (92% dell'attivita). La principale area di intervento e' quella dell'edilizia pubblica (77% dell'attivita) e la clientela e' rappresentata in prevalenza da Aziende ed Amministrazioni pubbliche (77%). I lavori sono svolti perlopiu' in proprio (78% dell'attivita) e in misura minore affidati a terzi (22%).
Si tratta di imprese di dimensioni superiori alla media del settore; la forma giuridica prevalente e' quella di societa' (42% di capitali e 27% di persone) e sono presenti 12 addetti, di cui 10 dipendenti, tra i quali si registra la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici e 3 - 4 operai specializzati.
Le imprese dispongono di locali destinati ad ufficio di 70 mq, locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito di 214 mq e nel 44% dei casi di spazi esterni destinati a magazzino e/o deposito di 560 mq.
Le principali specializzazioni sono altri lavori di completamento e finitura di edifici (43% dell'attivita), tinteggiatura e verniciatura (29% dell'attivita' nel 60% dei casi) e muratura (23% nel 53%).
La dotazione di beni strumentali, piuttosto cospicua, si compone tra gli altri di gruppi elettrogeni, motocompressori, martelli demolitori e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari). Le imprese dispongono inoltre di 3 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese
per noli a freddo (nel 57% dei casi) e a caldo (nel 33%), spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' e spese per la partecipazione a gare di appalto superiori alla media del settore.

CLUSTER 27 - IMPRESE CHE SVOLGONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI NELL'AMBITO DELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO

NUMEROSITA': 14.053

Le imprese del cluster svolgono quasi esclusivamente lavori diversi di completamento e finitura di edifici (93% dell'attivita) ed operano nell'ambito della riqualificazione e recupero di edilizia privata (96% dell'attivita); il 39% dei soggetti svolge l'attivita' principalmente in sub-appalto (76%).
La clientela e' costituita in primo luogo da persone fisiche (39% dell'attivita) e in secondo luogo da imprese di costruzioni (66% dell'attivita' nel 42% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (50% nel 44%).
Si tratta perlopiu' di ditte individuali (91% dei casi) e sono occupati 1- 2 addetti.
Le imprese in oggetto dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e dichiarano, come beni strumentali, principalmente martelli demolitori e perforatori e betoniere.

CLUSTER 28 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN MARMO E PIETRA

NUMEROSITA': 955

Al cluster appartengono le imprese che realizzano in misura prevalente rivestimenti di pavimenti e muri in marmo e pietra (con levigatura) che rappresentano il 92% dell'attivita'.
I lavori sono eseguiti principalmente nell'ambito dell'edilizia privata su nuove costruzioni (58% dell'attivita). La clientela e' composta in massima parte da imprese di costruzioni (54%) e il lavoro e' svolto in sub-appalto (57%).
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (93% dei casi) in cui opera il solo titolare.
La dotazione di beni strumentali e' tipica della specializzazione di questo gruppo; si rilevano principalmente taglierine elettriche e betoniere, oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 29 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN LINOLEUM E MOQUETTE

NUMEROSITA': 328

Al cluster appartengono le imprese specializzate in rivestimenti di pavimenti e muri in linoleum (60% dell'attivita) e moquette (23%).
I lavori, eseguiti in sub-appalto per il 56% dell'attivita', sono soprattutto interventi di riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia privata (43% dell'attivita) e interventi nell'ambito dell'edilizia pubblica (35%).
La clientela e' composta in misura prevalente da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (51% dell'attivita) e da imprese di costruzioni (52% nel 41%).
I soggetti appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (82% dei casi) e occupano 2 addetti.
Le imprese del cluster dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e, tra i beni strumentali, di levigatrici e taglierine elettriche.

CLUSTER 30 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN IMPERMEABILIZZAZIONE E COIBENTAZIONE

NUMEROSITA': 317

Il cluster e' formato dalle imprese che eseguono prevalentemente lavori di impermeabilizzazione e coibentazione (79% dell'attivita).
Gli interventi realizzati sono in massima parte di riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia privata (56% dell'attivita) e la clientela e' composta prevalentemente da imprese di costruzioni (44% dell'attivita), altre imprese ed esercenti arti e professioni (43% dell'attivita' nel 42% dei casi) e condomini (38% nel 42%). Il 56% delle imprese esegue la maggior parte dei lavori in sub-appalto (76% dell'attivita).
Le imprese del cluster sono perlopiu' ditte individuali (82% dei casi) e gli addetti occupati sono 2.
Oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate non si rileva una dotazione significativa di beni strumentali.

CLUSTER 31 - IMPRESE CHE AFFIDANO PREVALENTEMENTE LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI A TERZI

NUMEROSITA': 3.175

L'elemento che caratterizza le imprese di questo cluster e' la modalita' di realizzazione dei lavori, prevalentemente affidati a terzi (77% dell'attivita). L'area di intervento e' nell'ambito dell'edilizia privata, in particolare nella riqualificazione e recupero (56% dell'attivita).
Le imprese si occupano principalmente di altri lavori di completamento e finitura di edifici (48% dell'attivita), muratura (39% dell'attivita' nel 45% dei casi) e intonacatura, in particolare di intonaci civili e per esterni (21% nel 37%).
La clientela e' rappresentata da imprese di costruzioni (71% dell'attivita' nel 51% dei casi), persone fisiche (49% nel 62%) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (47% nel 39%).
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (66% dei casi) e sono presenti due addetti.
Le imprese dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e, tra i beni strumentali dichiarati, si rileva la presenza di betoniere e martelli demolitori.

CLUSTER 32 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN TINTEGGIATURA E VERNICIATURA OPERANTI NELL'AMBITO DELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO

NUMEROSITA': 15.348

Il cluster e' formato da imprese specializzate in tinteggiatura (73% dell'attivita) e verniciatura (16%) che eseguono prevalentemente interventi di riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia privata (89%). A volte si aggiungono all'offerta le attivita' di decorazione e posa in opera di parati.
La clientela e' composta perlopiu' da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (39% dell'attivita) e da persone fisiche (27%)
Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (90% dei casi) in cui lavora il solo titolare.
Si rileva la presenza di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate; la dotazione di beni strumentali comprende ponteggi (tubolari e modulari).

CLUSTER 33 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI GRONDAIE

NUMEROSITA': 528

Il cluster e' formato da imprese specializzate nella installazione e manutenzione di grondaie (93% dell'attivita)
I lavori sono realizzati quasi esclusivamente nell'ambito dell'edilizia privata e sono ripartiti abbastanza equamente tra interventi di riqualificazione e recupero e nuove costruzioni.
La clientela e' composta prevalentemente da imprese di costruzioni (51% dell'attivita) e persone fisiche (21%). Il 58% delle imprese esegue la maggior parte dei lavori in sub-appalto (72% dell'attivita).
Le imprese del cluster sono perlopiu' ditte individuali (74% dei casi) e gli addetti occupati sono 2. Non si rileva la presenza di una particolare dotazione di beni strumentali.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto per addetto = [ricavi + variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale ( Art.60, comuni 1-4 del TUIR)5 - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi] /(numero addetti (6)*1.000);
• redditivita' = [ricavi + variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR)(5) - (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi + spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa).
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 5° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 8, 14, 21, 22, 24;
• dal 3° al 18° ventile, per il cluster 3;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 4, 5, 6, 7, 9, 11, 13, 15, 18, 19, 20, 25, 27, 28, 29, 30, 32;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 10, 12, 16, 17, 33;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 23, 26;
• dal 4° al 18° ventile, per il cluster 31.
Per la redditivita' sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 24, 29, 30, 31, 32, 33;

----------------------------

(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali relative a
merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + costi
per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati
e merci - rimanenze finali relative a merci, prodotti
finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai
servizi non di durata ultrannuale + esistenze iniziali
relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del
TUIR - rimanenze finali relative ad opere, forniture e
servizi di durata ultrannuale di cui all'art 60, comma 5,
del TUIR.
(5) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata
ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR) = [(Rimanenze
finali relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale - Rimanenze finali relative ad opere, forniture
e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma
5, del TUIR) - (Esistenze iniziali relative ad opere,
forniture e servizi di durata ultrannuale - Esistenze
iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR)].
(6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
• dal 4° al 18° ventile, per i cluster 2, 6, 11, 21, 22, 25, 27, 28;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 3, 7, 10;
• dal 3° al 19° ventile, per il cluster 4; dal 1° ventile, per il cluster 23; dal 2° ventile, per il cluster 26.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale', che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali''(8). Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "fruizione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (9);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(7) criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) Le aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
che provinciale e regionale, sono state individuate sulla
base del comune, della provincia e della regione del
domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
specifica area territoriale, e' stata ponderata in base
alla percentuale dell'attivita' svolta nell'area
territoriale stessa.
(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 6.A da pag. 145 a pag. 148 <----

ALLEGATO 6.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
•Locali destinati ad ufficio (Mq)

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Specializzazione: Tinteggiatura - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Tinteggiatura - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Verniciatura - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Decorazioni - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Posa in opera parati (carta, stoffa ed altri materiali) - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Posa in opera di vetrate e specchi - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Posa in opera di vetrate e specchi - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Ceramica - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Ceramica - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Cotto - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Graniglia - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Moquettes - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Linoleum - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Parquet (con levigatura) - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Parquet (con levigatura) - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Marmo e pietra (con levigatura) - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Marmo e pietra (con levigatura) - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Opera incerta/selciati - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Opera incerta/selciati - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Sola levigatura pavimenti - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Sola levigatura pavimenti - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Intonaco civile - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Intonaco civile - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Intonaco a scagliola - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Intonaco a scagliola - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Intonaco per esterni - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Intonaci premiscelati - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Intonaci premiscelati - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Costruzione di sottofondi per pavimenti - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Costruzione di sottofondi per pavimenti - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Posa in opera di vetrocemento - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Posa in opera del cartongesso - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Controsoffittatura - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Lavori in muratura interni - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Lavori in muratura esterni - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Impermeabilizzazione e coibentazione - Prezzo al Mq per posa in opera
• Specializzazione: Impermeabilizzazione e coibentazione - Percentuale sull'attivita'
• Specializzazione: Installazione di piscine
• Specializzazione: Lavori di pavimentazione stradale (bitumazione, segnaletica, ecc.)
• Specializzazione: Installazione e manutenzione camini
• Specializzazione: Installazione e manutenzione grondaie
• Specializzazione: Altri lavori di completamento e finitura degli edifici
• Modalita' di acquisizione dei lavori: Gare di appalto (pubbliche e private)
• Modalita' di acquisizione dei lavori: In sub-appalto
• Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia abitativa privata
• Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia abitativa pubblica
• Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia non abitativa privata
• Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia non abitativa pubblica
• Tipologia dell'attivita': Interventi di riqualificazione e recupero - Edilizia abitativa pubblica
• Tipologia dell'attivita': Interventi di riqualificazione e recupero - Edilizia non abitativa pubblica
• Tipologia della clientela: Aziende ed Amministrazioni pubbliche
• Modalita' di realizzazione lavori: Affidata a terzi
• Spese per noli: A caldo
• Spese per noli: A freddo

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Costi e spese specifiche: Costo per l'acquisto di materiale di consumo tipico dell'attivita'
 
Allegato 7

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG66U

NOTA TECNICA E METODOLOGIA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG66U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 72.10.0 - Consulenza per installazione di sistemi hardware;
• 72.21.0 Edizione di software;
• 72.22.0 - Altre realizzazioni di software e consulenza software;
• 72.30.0 - Elaborazione e registrazione elettronica dei dati;
• 72.40.0 - Attivita' delle banche di dati;
• 72.50.0 - Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e apparecchiature informatiche;
• 72.60.0 - Altre attivita' connesse all'informatica.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG66 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 50.005.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e stato pari a 40.632.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 3.907 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative all'attivita' svolta (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione della clientela (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative all'edizione e commercializzazione di software (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 36.725.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie dell'attivita', alla tipologia della clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare ventiquattro gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Il presente studio analizza le imprese che operano nel campo dell'Information Technology.
La suddivisione dei contribuenti in gruppi omogenei e' avvenuta principalmente sulla base di:
• attivita' svolta;
• clientela;
• comparto di riferimento;
• dimensione e struttura dell'impresa.
L'attivita' svolta ha portato all'evidenziazione delle imprese specializzate in: edizione di software E.R.P. (cluster 1), outsourcing informatico (cluster 2), consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (cluster 3), organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento (cluster 5), elaborazione di dati contabili (cluster 8, 14 e 18), sviluppo e personalizzazione di software applicativi (cluster 11), installazione, manutenzione e riparazione di hardware informatico (cluster 12), manutenzione di macchine per ufficio (cluster 13), elaborazioni grafiche svolte con l'ausilio di mezzi informatici (cluster 15), manutenzione e riparazione di Personal Computer con commercializzazione di hardware informatico (cluster 16), acquisizione ed elaborazione di dati non contabili (cluster 17), gestione di banche dati (cluster 19), edizione di software per il datawarehousing (cluster 22), manutenzione, riparazione e vendita di hardware informatico (cluster 23), Internet Service Provider e servizi di connettivita' (cluster 24).

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(1) L'analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
La suddivisione secondo la tipologia della clientela ha portato all'evidenziazione di software house che operano prevalentemente con: societa' manifatturiere (cluster 20), Pubblica Amministrazione (cluster 21).
Il comparto di riferimento ha permesso di evidenziare le software house che operano per i comparti: editoriale (cluster 6), sanitario (cluster 9), finanziario (cluster 10).
La suddivisione secondo la dimensione e struttura dell'impresa ha portato all'evidenziazione di: software house di grandi dimensioni (cluster 4), software house di medio-grandi dimensioni (cluster 7), Centri Elaborazione Dati di medio-grandi dimensioni (cluster 8), Centri Elaborazione Dati di piccole dimensioni (cluster 14), Centri Elaborazione Dati di grandi dimensioni (cluster 18), centri specializzati nella manutenzione, riparazione e vendita di hardware informatico di medio-grandi dimensioni (cluster 23).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - EDIZIONE DI SOFTWARE E.R.P.

NUMEROSITA': 628

La totalita' delle imprese appartenenti a questo cluster e' specializzata nell'edizione di software E.R.P. (Enterprise Resource Planning) destinato al comparto industriale/manifatturiero (41% dei ricavi), al comparto dei servizi (23%) o al comparto del commercio (19%). Si tratta di software house la cui attivita' consta principalmente in: consulenza per la progettazione del sistema informativo (22% dei ricavi), sviluppo di software applicativi (19%), personalizzazione di software applicativi (19%). A queste attivita', un terzo circa delle imprese affianca la commercializzazione di hardware informatico (18% dei ricavi) e/o la commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (55% delle imprese), corsi di formazione tenuti presso il cliente (41%) e manutenzione periodica programmata (27%).
La forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nella meta' dei casi e di persone nel 36%).
Il numero di addetti impiegati e' pari a 6 per le societa' ed 1 per le ditte individuali. Le figure professionali piu' frequenti sono: programmatori (3-4 dipendenti per il 37% delle imprese, 1-2 non dipendenti per il 27%) e analisti (2-3 dipendenti per il 23%, 1-2 non dipendenti per il 34%,).
Oltre ai locali per lo svolgimento dell'attivita', quali quelli destinati a produzione, a centro elaborazione dati e ad uffici amministrativi, il 18% dei soggetti dispone anche di locali destinati alla commercializzazione che coprono una superficie di 33 mq.
La clientela e' formata in larga parte da societa' di informatica (58% dei ricavi per il 58% dei soggetti), societa' manifatturiere (53% per il 57%) e societa' di servizi (34% per il 53%). Il 28% dei soggetti ottiene il 21% dei ricavi dalla concessione di licenze software.
Tra i beni strumentali figurano i server di rete (2 per il 45% dei soggetti). Inoltre, il 35% delle imprese dispone di 2 linee telefoniche destinate ad assistenza telefonica ed il 42% di 1 linea a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.); conseguentemente la spesa per servizi di telecomunicazione e' abbastanza elevata (6.700 euro per il 44% dei soggetti).

CLUSTER 2 - OUTSOURCING INFORMATICO

NUMEROSITA': 420

Questo cluster e' formato da imprese che svolgono in modo prevalente (73% dei ricavi) l'attivita' di outsourcing informatico, vale a dire gestiscono il parco informatico dei clienti.
La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria (45% di capitali e 26% di persone).
Il numero di addetti all'attivita' e' pari a 5-6 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
Gli spazi adibiti allo svolgimento dell'attivita' sono di ridotte dimensioni.
La clientela e' formata principalmente da societa' di informatica (che apportano il 68% dei ricavi per il 50% dei soggetti), societa' di servizi (50% per il 45%) e "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (43% per il 40%). Oltre la meta' delle imprese dichiara di ottenere piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.

CLUSTER 3 - CONSULENZA PER LA PROGETTAZIONE/RIPROGETTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO

NUMEROSITA': 2.397

Questo cluster si caratterizza per la forte focalizzazione delle imprese (85% dei ricavi) sull'attivita' di consulenza direzionale e strategica (progettazione o riprogettazione del sistema informativo dell'azienda cliente).
La forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (40% di persone e 31% di capitali).
Il numero di addetti e' pari a 2-3 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
Le imprese svolgono l'attivita' su superfici di ridotte dimensioni; il 32% dei soggetti utilizza l'abitazione in uso promiscuo.
La clientela prevalente e' costituita da societa' di informatica (83% dei ricavi per il 57% dei soggetti); seguono societa' di servizi (66% per il 40%) e "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (52% per il 28%). La maggior parte delle imprese del cluster (64%) ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 152

Il cluster in esame e' formato da imprese di grandi dimensioni che svolgono prevalentemente le attivita' di: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (40% dei ricavi), consulenza per la progettazione /riprogettazione del sistema informativo (42% dei ricavi per il 52% delle imprese) e progettazione e realizzazione di sistemi informatici "chiavi in mano" (24% per il 30%). Il software prodotto e' destinato prevalentemente ai comparti: servizi (36% dei ricavi) e industria (la meta' circa dei ricavi per il 31% dei soggetti).
La quasi totalita' delle imprese e' organizzata sotto forma di societa' di capitali. Il numero di addetti e' nettamente superiore alla media del settore ed e' pari a 36. Le figure professionali impiegate sono: programmatori (14 dipendenti, 8 non dipendenti per il 46% dei soggetti), sistemisti (3 dipendenti, 3 non dipendenti per il 28%) e analisti (7 dipendenti, 6 non dipendenti per il 38%). Le imprese del cluster ricorrono in modo consistente all'esternalizzazione di parte dell'attivita': le spese per fasi del processo produttivo affidate a terzi sono consistenti (313.500 euro) e notevolmente superiori alla media di settore.
Coerentemente con la grande dimensione, i locali adibiti allo svolgimento dell'attivita' sono ampi e comprendono principalmente: 197 mq destinati a produzione, 53 mq ad uffici amministrativi e, per chi l'ha indicato, circa 70 mq destinati a centro elaborazione dati.
La clientela di questo tipo di imprese e' varia e comprende: societa' di informatica (35% dei ricavi), societa' di servizi (20%), societa' manifatturiere (41% dei ricavi per un terzo dei soggetti) e banche/societa' finanziarie/compagnie di assicurazione (28% per il 39%). Circa un terzo dei soggetti ottiene il 17% dei ricavi dalla concessione di licenze software.
La dotazione di beni strumentali e' ampia e comprende: 30 Personal Computer, 4 server di rete, 4 stampanti laser, 1 fotocopiatrice e 2 web server per il 36% dei soggetti. Infine, circa la meta' delle imprese del cluster dispone di 2 linee a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.).

CLUSTER 5 - IMPRESE CHE EROGANO CORSI DI FORMAZIONE

NUMEROSITA': 719

Le imprese che fanno parte di questo cluster hanno quale attivita' principale l'organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, attivita' che apporta piu' della meta' dei ricavi. A questa attivita' principale, il 37% dei soggetti affianca la consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (27% dei ricavi), il 25% dei soggetti lo sviluppo di software applicativi (21%) ed il 18% la personalizzazione di software applicativi (19%).
La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese di questo cluster e' la forma societaria (42% di capitali e 28% di persone).
Il totale addetti e' pari a 3-4 unita' (per le ditte individuali si riscontra la presenza del solo titolare). Coerentemente con il tipo di attivita' che caratterizza il cluster, si rileva la presenza di 2 docenti non dipendenti per il 34% delle imprese e di 2 docenti dipendenti per 1'11%.
I locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono di dimensioni ridotte (infatti il 65% delle imprese tiene i corsi di formazione/aggiornamento presso il domicilio del cliente) e sono costituiti essenzialmente da 17 mq destinati ad uffici amministrativi e da 57 mq di aule per la formazione di soggetti esterni per il 31% dei soggetti.
L'attivita' viene svolta per una pluralita' di clienti: societa' di servizi (29% dei ricavi), "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (23%), societa' di informatica (42% per il 35%), aziende ed amministrazioni pubbliche (30% per il 38%), privati (32% per il 34%).

CLUSTER 6 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO EDITORIALE

NUMEROSITA': 285

Le imprese che fanno parte di questo cluster sono accomunate dall'edizione di software per il comparto editoriale (la meta' dei ricavi). Le attivita' svolte all'interno di questo comparto sono molteplici: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (45% dei ricavi per il 44% delle imprese), elaborazioni grafiche (47% per il 22%), realizzazione di siti internet (22% per il 25%), gestione di portali web (26% per il 12%) e realizzazione di supporti multimediali (27% per 1'11%).
La forma giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria (46% di capitali e 28% di persone).
Il numero di addetti e' pari a 4 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
I locali utilizzati per l'esercizio dell'attivita' sono di dimensioni contenute.
Coerentemente con il settore di specializzazione, la clientela e' composta prevalentemente da societa' editoriali.
Le spese per servizi di telecomunicazione (7.000 euro per il 42% dei soggetti) sono superiori alla media di settore.

CLUSTER 7 - SOFTWARE HOUSE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 483

Il cluster in esame e' formato da software house di medio-grandi dimensioni che svolgono le attivita' di: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (32% dei ricavi), consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (20% dei ricavi), progettazione e realizzazione di sistemi informatici "chiavi in mano" (29% dei ricavi per il 29% delle imprese). Il software prodotto e' destinato ai comparti: servizi (58% per il 60%), industria (54% per il 46%) e commercio (40% per il 30%). Un terzo dei soggetti svolge anche attivita' di commercializzazione di software (16% dei ricavi) e sempre un terzo dei soggetti commercializza hardware (13%).
La quasi totalita' delle imprese e' organizzata sotto forma di societa' di capitali; il numero di addetti e' pari a 17. Le figure professionali impiegate sono: programmatori (5 dipendenti, 4-5 non dipendenti per il 37% dei soggetti), analisti (4 dipendenti per il 60%, 3 non dipendenti per il 39%), sistemisti (3 dipendenti per il 50% e 3 non dipendenti per il 30%). Le imprese del cluster fanno ampio ricorso all'esternalizzazione di parte dell'attivita': le spese per fasi del processo produttivo affidate a terzi sono consistenti (170.000 euro) e molto superiori alla media di settore.
Coerentemente con la medio-grande dimensione delle imprese, i locali adibiti allo svolgimento dell'attivita' sono ampi e comprendono: 102 mq destinati a produzione, 48 mq ad uffici amministrativi e, per chi l'ha indicato, 45 mq destinati a centro elaborazione dati.
La clientela di questo tipo di imprese e' prevalentemente formata da: societa' di servizi (41% dei ricavi per il 62% dei soggetti), societa' manifatturiere (47% per il 49%), societa' di informatica (43% per il 50%). Infine, il 28% dei soggetti ottiene il 22% dei ricavi dalla concessione di licenze software.
La dotazione di beni strumentali comprende: 19 Personal Computer, 2 server di rete, 3 stampanti laser e 1 fotocopiatrice.

CLUSTER 8 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI MEDIE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 5.060

Le imprese appartenenti a questo cluster svolgono in modo pressoche' esclusivo l'attivita' di acquisizione/elaborazione di dati contabili (96% dei ricavi) ed elaborazione di dati fiscali (91% dei soggetti). Il numero di contabilita' elaborate e' pari a 83 ed il numero di buste paga elaborate e' di 3.200 per il 38% dei soggetti.
Si tratta di Centri Elaborazione Dati di medie dimensioni: il 92% delle imprese e' organizzato sotto forma di societa' (di persone il 51% e di capitali il 41%) ed impiega 5 addetti. L'attivita' viene svolta utilizzando 68 mq destinati a centro elaborazione dati e 50 mq ad uffici amministrativi per il 45% dei soggetti.
La clientela e' formata da: "altre imprese cd esercenti arti e professioni" (63% dei ricavi), societa' di servizi e societa' manifatturiere.

CLUSTER 9 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO SANITARIO

NUMEROSITA': 330

Le imprese di questo cluster sono specializzate nell'edizione di software per il comparto sanitario (72% dei ricavi). Si tratta di software house la cui attivita' consta principalmente in: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (54% dei ricavi per il 62% dei soggetti), consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (42% per il 45%) e progettazione e realizzazione di sistemi informatici "chiavi in mano" (33% per il 22%). A queste attivita', il 32% delle imprese affianca la commercializzazione di hardware informatico (circa il 20% dei ricavi) ed il 23% la commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (49% delle imprese), manutenzione periodica programmata (38%), corsi di formazione tenuti presso il cliente (32%).
La forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nel 49% dei casi e di persone nel 26%).
Il numero di addetti impiegati e' pari a 4-5 per le societa' ed 1 per le ditte individuali. Le figure professionali piu' frequenti sono i programmatori (2-3 dipendenti per il 23% delle imprese e 1-2 non dipendenti per il 29%).
I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' rientrano nella media del settore.
La clientela e' formata da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (55% dei ricavi per il 54% dei soggetti), aziende ed amministrazioni pubbliche (52% per il 47%), societa' di servizi (54% per il 40%), societa' di informatica (47% per il 25%). Il 31% dei soggetti ottiene il 42% dei ricavi dalla concessione di licenze software.

CLUSTER 10 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO FINANZIARIO

NUMEROSITA': 564

Questo cluster e' formato da software house che operano per il comparto finanziario (84% dei ricavi). Si tratta di software house che svolgono principalmente attivita' di sviluppo e personalizzazione di software applicativi (41% dei ricavi) e consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (26%).
Le imprese del cluster adottano maggiormente la forma societaria (nel 48% dei casi di capitali e nel 34% di persone) e occupano 5 addetti. Per le ditte individuali opera il solo titolare.
Le figure professionali impiegate sono: programmatori (4 dipendenti per il 23% dei soggetti, 2 non dipendenti per il 24%) e analisti (1-2 non dipendenti per il 24%).
Coerentemente con la specializzazione dichiarata, la clientela e' formata in larga parte da banche/societa' finanziarie/compagnie di assicurazione (61% dei ricavi), seguite da societa' di informatica (65% dei ricavi per il 37% delle imprese) e da societa' di servizi (30% per il 25%). Inoltre, oltre la meta' dei soggetti ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.

CLUSTER 11 - SOFTWARE HOUSE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLO SVILUPPO E PERSONALIZZAZIONE DI SOFTWARE APPLICATIVI

NUMEROSITA': 2.635

Le imprese di questo cluster presentano una marcata specializzazione nello sviluppo e nella personalizzazione di software applicativi (72% dei ricavi), prevalentemente di tipo gestionale (63% dei soggetti).
La forma giuridica prevalente e' quella societaria (32% di capitali e 31% di persone).
Si tratta di software house di piccole dimensioni: il numero di addetti e' pari a 3. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono limitate a: 37 mq a produzione per il 38% dei soggetti, 26 mq destinati a centro elaborazione dati per il 30% e 24 mq ad uffici amministrativi per il 44%. Inoltre, un terzo dei soggetti utilizza l'abitazione in uso promiscuo.
La clientela di riferimento e' costituita da societa' di informatica, fonte del 46% dei ricavi seguite, in misura inferiore, da societa' di servizi e da "altre imprese ed esercenti arti e professioni". Oltre la meta' dei soggetti ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.

CLUSTER 12 - INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO

NUMEROSITA': 565

Le imprese di questo cluster sono specializzate nelle attivita' di installazione e configurazione di hardware informatico (29% dei ricavi), manutenzione e ripristino di reti aziendali (24%) e manutenzione e riparazione di Personal Computer, monitor, stampanti, plotter (22%). Un terzo dei soggetti affianca a queste attivita' la commercializzazione di hardware informatico ottenendo il 16% dei ricavi. La gamma di servizi offerti comprende la riparazione a domicilio (effettuata dal 64% delle imprese), la consegna a domicilio (44%), la manutenzione periodica programmata (35%) e la riparazione gratuita in garanzia (27%).
La forma giuridica prevalente e' la ditta individuale (61% dei soggetti) seguita dalle societa' di persone (20%) e dalle societa' di capitali (19%).
Il numero di addetti impiegati e' pari a 1-2 unita'.
Il 40% dei soggetti utilizza l'abitazione in uso promiscuo; l'attivita' viene svolta su superfici di ridotte dimensioni: 27 mq destinati a riparazione per il 50% dei soggetti e 18 mq ad uffici amministrativi per il 38%.
La clientela e' diversificata tra: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (44% dei ricavi per il 61% dei soggetti), societa' di informatica (54% per il 41%), societa' di servizi (44% per il 50%) e privati (26% per il 38%).
La dotazione di beni strumentali e' limitata; si rileva solamente 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate per il 22% dei soggetti.

CLUSTER 13 - MANUTENZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO

NuMEROSITA': 688

Le imprese di questo cluster presentano una marcata specializzazione nell'attivita' di manutenzione e riparazione di macchine per ufficio (64% dei ricavi) alla quale affiancano la commercializzazione delle macchine per ufficio (12%). I servizi offerti comprendono la riparazione a domicilio (effettuata dall'82% delle imprese), la consegna a domicilio (61%), la manutenzione periodica programmata (58%) e la riparazione gratuita in garanzia (50%). Il 22% dei soggetti applica alle attivita' di riparazione a domicilio una "tariffa per diritto fisso di chiamata" che si attesta mediamente intorno a 30 euro ed il 21% dei soggetti svolge la funzione di Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica generalmente per 2 marchi. Inoltre, quasi la meta' dei soggetti ottiene il 37% dei ricavi da contratti di manutenzione periodica e programmata.
La forma giuridica prevalente e' la ditta individuale (58% delle imprese) seguita dalle societa' di persone (30%) e dalle societa' di capitali (12%).
Il numero di addetti occupati e' pari a 4 per le societa' ed 1-2 per le ditte individuali.
Le superfici adibite all'esercizio dell'attivita' sono limitate a piccoli locali destinati a riparazione.
La clientela di riferimento e' costituita da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" che apportano quasi la meta' dei ricavi, seguiti dalle societa' di servizi, dalle aziende ed amministrazioni pubbliche e dai privati.
Quasi la meta' dei soggetti si avvale di 1-2 automezzi con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 14 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 9.508

Le imprese appartenenti a questo cluster svolgono in modo prevalente (85% dei ricavi) l'attivita' di acquisizione/elaborazione di dati contabili, con una media di 28 contabilita' elaborate, ed elaborazione di dati fiscali (71% dei soggetti).
Il 73% delle imprese e' organizzato sotto forma di societa' (di persone il 46% e di capitali il 27%).
Si tratta di Centri Elaborazione Dati di piccole dimensioni: l'attivita' viene svolta utilizzando 25 mq destinati a centro elaborazione dati e 34 mq destinati ad uffici amministrativi per il 41% dei soggetti. Il numero di addetti impiegato e' pari a 2-3.
La clientela di riferimento e' formata da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (71% dei ricavi).

CLUSTER 15 - ELABORAZIONI GRAFICHE SVOLTE CON L'AUSILIO DI MEZZI INFORMATICI

NUMEROSITA': 1.360

Le imprese di questo cluster sono specializzate nella realizzazione di progetti grafici con l'ausilio delle tecnologie informatiche. In particolare le attivita' svolte sono: la realizzazione di siti internet/Intranet/Extranet (39% dei ricavi), le elaborazioni grafiche (32%) e la realizzazione di supporti multimediali (22% dei ricavi per il 19% dei soggetti).
Piu' della meta' delle imprese del cluster e' organizzata sotto forma di societa' (30% di capitali e 28% di persone), la restante parte sotto forma di ditta individuale.
Il numero di addetti impiegati e' pari a 3-4 per le societa' ed 1 per le ditte individuali; tra le figure professionali si segnala la presenza di 2 programmatori non dipendenti per il 23% dei soggetti.
L'attivita' viene svolta su superfici di ridotte dimensioni: 37 mq destinati a produzione per il 37% dei soggetti, 30 mq a centro elaborazione dati per il 39% e 24 mq ad uffici amministrativi per il 41%.
La clientela e' formata maggiormente da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (39% dei ricavi) e societa' di servizi (28%).

CLUSTER 16 - MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI PERSONAL COMPUTER CON COMMERCIALIZZAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO

NUMEROSITA': 2.929

Questo cluster e' formato da imprese che offrono alla clientela, oltre ai servizi di manutenzione e riparazione di Personal Computer, installazione e configurazione di hardware e manutenzione e ripristino reti aziendali, l'attivita' di commercializzazione di hardware informatico (31% dei ricavi). La gamma di servizi offerti comprende: la riparazione a domicilio (effettuata dal 61% dei soggetti), la consegna a domicilio (54%), l'assistenza telefonica per problemi tecnici (46%), la riparazione gratuita in garanzia (42%) e la manutenzione periodica programmata (33%)
Oltre la meta' delle imprese del cluster e' organizzata sotto forma di societa' (33% di capitali e 25% di persone).
Il numero di addetti impiegati e' pari a 3 per le societa' ed 1 per le ditte individuali. L'attivita' viene svolta su superfici di ridotte dimensioni.
La clientela e' formata da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (38% dei ricavi), societa' di servizi (21%), privati (14%) ed aziende ed amministrazioni pubbliche.
Un quarto circa dei soggetti dispone di 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 17 - ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DI DATI NON CONTABILI

NUMEROSITA': 891

Le imprese di questo cluster svolgono in via pressoche' esclusiva (90% dei ricavi) l'acquisizione ed elaborazione di dati diversi dai dati contabili, come, ad esempio, l'acquisizione ed elaborazione di dati riguardanti ricerche di mercato e la scannerizzazione ed archiviazione ottica.
Il 74% delle imprese e' organizzato sotto forma di societa' equamente ripartite tra societa' di persone e di capitali. 11 numero di addetti impiegato e' pari a 5 per le societa' e 1-2 per le ditte individuali.
Le superfici dedicate all'esercizio dell'attivita' sono pari a: 39 mq di locali destinati a Centro Elaborazione Dati e 41 mq ad uffici amministrativi per il 43% dei soggetti.
La clientela prevalente comprende le "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (45% dei ricavi) e le societa' di servizi (28%).

CLUSTER 18 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 752

Si tratta di Centri Elaborazione Dati di grandi dimensioni che svolgono in modo pressoche' esclusivo l'attivita' di acquisizione/elaborazione di dati contabili (91% dei ricavi); la grande maggioranza delle imprese offre il servizio di elaborazione di dati fiscali (79% dei soggetti). Il volume delle operazioni svolte e' elevato e comprende 187 contabilita' elaborate e 12.400 buste paga elaborate.
La quasi totalita' delle imprese e' organizzata sotto forma di societa' (di capitali il 66% e di persone il 32%) ed impiega 13 addetti. L'attivita' viene svolta utilizzando 144 mq destinati a centro elaborazione dati e 68 mq destinati ad uffici amministrativi.
La clientela e' formata da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (57% dei ricavi), societa' manifatturiere (18%), societa' di servizi (17%) e privati (13% dei ricavi per il 41% dei soggetti).
L'ampia dotazione di beni strumentali comprende: 14 Personal Computer, 1 server di rete, 4 stampanti laser e 2 fotocopiatrici. Le spese per servizi di telecomunicazione sono nettamente superiori alla media di settore.

CLUSTER 19 - GESTIONE DI BANCHE DATI

NUMEROSITA': 233

Le imprese che fanno parte di questo cluster sono gestori di banche dati (80% dei ricavi) di tipo: economico/commerciale (61% dei soggetti), Pubblica Amministrazione/territorio (21%) e turismo/beni culturali (10%). Si tratta prevalentemente di banche dati on-line, in quanto la modalita' di fruizione del dato da parte del cliente e' "via browser Internet" (per il 37% dei soggetti) e, in misura inferiore, di banche dati su Cd-Rom (18% dei soggetti) e banche dati telefoniche (14%). La modalita' di pagamento della banca dati da parte del cliente maggiormente indicata quella a forfait, seguita da quella per singola consultazione.
Il 75% delle imprese e' organizzato sotto forma di societa' (di capitali il 55% e di persone il 20%); il numero di addetti e' pari a 5 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
Le superfici dedicate all'esercizio dell'attivita' (centro elaborazione dati e/o uffici) sono di ridotte dimensioni.
La clientela e' formata principalmente da: societa' di servizi (32% dei ricavi), "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (23°,/°) e privati.

CLUSTER 20 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER LE SOCIETA' MANIFATTURIERE

NUMEROSITA': 2.083

Le imprese che fanno parte di questo cluster sono accomunate dall'edizione di software per il comparto industriale/manifatturiero (80% dei ricavi). Le attivita' svolte all'interno di questo comparto perlopiu' sono: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (55% dei ricavi per il 68% dei soggetti), consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (36% per il 44%). Il 28% dei soggetti svolge anche l'attivita' di commercializzazione di software prodotto da terzi (22% dei ricavi).
Il cluster e' formato prevalentemente da societa' (43% di capitali e 34% di persone) con 4 addetti. Nelle ditte individuali sono occupati generalmente 1-2 addetti. 11 25% dei soggetti impiega 2 programmatori dipendenti e il 29% 1-2 programmatori non dipendenti.
Coerentemente con il settore per il quale e' prodotto il software, la clientela di riferimento e' formata da societa' manifatturiere, che apportano il 78% dei ricavi.

CLUSTER 21 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

NUMEROSITA': 697

Le imprese di questo cluster sono specializzate nell'edizione di software per il comparto della Pubblica Amministrazione locale e centrale (78% dei ricavi). Si tratta di software house la cui attivita' consta principalmente in: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (46% dei ricavi per il 51% dei soggetti), consulenza per la progettazione del sistema informativo (38% per il 44%). lt queste attivita', un terzo circa delle imprese affianca la commercializzazione di hardware informatico e sempre un terzo la commercializzazione di software prodotto da terzi.
I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (41% delle imprese), corsi di formazione tenuti presso il cliente (35%) e manutenzione periodica programmata (31%).
Si tratta prevalentemente di societa' (di capitali in quasi la meta' dei casi e di persone nel 26°/°), in cui operano 6 addetti. Nelle ditte individuali si rilevano 1-2 addetti.
Le figure professionali maggiormente impiegate sono i programmatori (3 dipendenti per il 23% e 1-2 non dipendenti per il 24%).
Coerentemente con il tipo di specializzazione dichiarata, la maggior parte dei ricavi e' apportata da aziende ed amministrazioni pubbliche (68%).

CLUSTER 22 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL DATAWAREHOUSING

NUMEROSITA': 1.036

Fanno parte di questo cluster le imprese specializzate nell'edizione di software per l'acquisizione, la gestione, l'elaborazione e l'archiviazione dei dati; infatti il 62% dei soggetti dichiara una specializzazione nell'edizione di software per il Data Mining/Customer Relationship Management (C.R.M.)/Business Intelligence e il 60% per il Content Management/Knowledge Management. L'attivita' consta principalmente in: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (27% dei ricavi) e consulenza per la progettazione del sistema informativo (18%). Inoltre il 33% delle imprese svolge l'attivita' di commercializzazione di hardware informatico (14% dei ricavi) e il 30% quella di commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (49% delle imprese), corsi di formazione tenuti presso il cliente (38%) e manutenzione periodica programmata (28%).
La forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nel 59% dei casi e di persone nel 22%); il numero di addetti impiegati e' pari a 6. Nelle ditte individuali si riscontra la presenza del solo titolare.
Le figure professionali maggiormente impiegate sono: programmatori (3 dipendenti e 2 non dipendenti per un terzo dei soggetti) ed analisti (2 dipendenti per il 21% e 1 non dipendente per il 25%).
Tra gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' si rilevano in particolare quelli destinati a produzione (68 mq per il 48% dei soggetti).
La clientela e' formata prevalentemente da societa' di informatica (27% dei ricavi) e societa' di servizi (26%); seguono le societa' manifatturiere (18%), "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (13%) ed aziende ed amministrazioni pubbliche (22% dei ricavi per un terzo dei soggetti) .
La spesa per servizi di telecomunicazione e' piu' elevata rispetto alla media di settore.

CLUSTER 23 - CENTRI SPECIALIZZATI NELLA MANUTENZIONE, RIPARAZIONE E VENDITA DI HARDWARE INFORMATICO DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 517

Le imprese del cluster sono centri di assistenza tecnica, specializzati soprattutto nella manutenzione e riparazione di Personal Computer (23% dei ricavi). Affiancano all'attivita' di manutenzione, installazione e riparazione prevalentemente l'attivita' di commercializzazione di hardware informatico (14%) e di software prodotto da terzi (13%). Tra i servizi offerti alla clientela si riscontrano: l'assistenza telefonica per problemi tecnici (68% dei soggetti), la riparazione a domicilio (62%), la consegna/ritiro a domicilio (55%), la riparazione gratuita in garanzia (49%), la manutenzione periodica programmata (45%) ed i corsi di formazione tenuti presso il domicilio del cliente (38%). Il 23% dei soggetti applica una tariffa per diritto fisso di chiamata che si attesta intorno a 35 euro e il 28% dei soggetti svolge la funzione di Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica generalmente per 2 marchi. Infine, la meta' dei soggetti ottiene un terzo dei ricavi da contratti di manutenzione periodica e programmata.
Si tratta di imprese di medio-grandi dimensioni, organizzate per la quasi totalita' dei casi sotto forma di societa' (74% di capitali e 19% di persone) che impiegano 11 addetti. Si rileva la presenza di installatori/manutentori/riparatori (3 dipendenti e 3 non dipendenti nel 34% dei casi) e addetti all'Help Desk (3 dipendenti nel 49%).
Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono formati principalmente da 82 mq dedicati a produzione/riparazione, 38 mq destinati ad uffici e, per il 37% delle imprese, 47 mq alla commercializzazione.
I clienti che si rivolgono maggiormente a queste imprese sono: "altre imprese cd esercenti arti e professioni" (33% dei ricavi), societa' di servizi (24%), societa' manifatturiere (16%) e societa' di informatica.
La dotazione di beni strumentali e' ampia e nettamente superiore alla media di settore. Si rilevano in particolare 3 automezzi con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate. Per quanto riguarda i servizi di telecomunicazione (la cui spesa e' notevolmente piu' elevata rispetto alla media di settore), la dotazione di apparecchiature comprende: 3 linee telefoniche destinate ad Help Desk per il 55% delle imprese, 1 linea a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.) per il 50% e 2-3 linee telefoniche dedicate (circuiti diretti analogici) per il 16% dei soggetti.

CLUSTER 24 - INTERNET SERVICE PROVIDER E SERVIZI DI CONNETTIVITA'

NUMEROSITA': 477

Le imprese di questo cluster offrono in via prevalente servizi di telematica quali quelli di Houting/Hosting (25% dei ricavi) e quelli di Internet Service Provider (12%), affiancati dalle connesse attivita' di realizzazione di siti Internet (19% dei ricavi) e Application Service Providing (13% dei ricavi per il 17% dei soggetti).
La forma giuridica maggiormente presente e' quella societaria (di capitali nel 63% dei casi e di persone nel 19%). Il numero totale di addetti impiegati e' pari a 5 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
La clientela e' formata da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (31% dei ricavi), societa' di servizi (29%), societa' manifatturiere (13%), societa' di informatica (9%) e privati (8%).
Tra i beni strumentali si rileva la presenza di 2 web server e 1-2 server di rete. Coerentemente con il tipo di attivita' svolta, le spese per servizi di telecomunicazione sono elevate, cosi' come superiore alla media del settore risulta la dotazione di linee telefoniche.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro signilicativita'
statistica.
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8);
• margine operativo lordo sui ricavi = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) * 100/ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale dipendente e sulla base della localizzazione territoriale, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1, 4, 8, 10, 23;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 6, 11, 12, 13, 17, 19, 20, 21, 22, 24;
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 7, 18;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 9, 14, 15, 16.
Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 12, 13, 16, 20, 21, 23, 24;
• dal 4° al 18° ventile, per i cluster 2, 3, 6, 8, 9, 11, 14, 15;
• dal 4° ventile, per il cluster 4;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 7, 18, 22;
• dal 3° al 18° ventile, peri cluster 10, 17, 19.

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(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa +numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (etera schedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale (6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali (7) sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentalis". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali".
Inoltre, nella definizione della "funzione di ricavo", e' stata considerata l'influenza dovuta all'area di mercato. A tale scopo le aree geografiche sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy (9) ed e' stata analizzata la loro interazione con le variabili "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali" e "Valore dei beni strumentali elevato a 0.6". L'utilizzo di tali variabili ha consentito di ottenere dei valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente delle variabili "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali" e "Valore dei beni strumentali elevato a 0.6".
Nell'allegato 7.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono
previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (10);
• la stima del ricavo di riferimento.

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(6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(7) Le aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
che provinciale e regionale, sono state individuate sulla
base del comune, della provincia e della regione del
domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
specifica area territoriale, e' stata ponderata in base
alla percentuale dei ricavi conseguiti nell'area
territoriale stessa.
(8) ll "Valore dei beni strumentali" e' ridotto in base al
periodo di acquisizione dei beni strumentali riferiti a
macchine di ufficio elettromeccaniche ed elettroniche.
(9) Ogni variabile dummy, relativa ad una specifica area
geografica, e' stata ponderata in base alla percentuale dei
ricavi conseguiti nell'area geografica stessa.
(10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.
Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----> Vedere allegato 7.A da pag. 165 a pag. 172 <----

ALLEGATO 7.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite peri dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Superficie locali destinati a CED (Mq)
• Superficie locali destinati alla produzione c/o riparazione (Mq)
• Superficie locali destinati ad aule per la formazione di soggetti esterni (Mq)

QUADRO D QUESTIONARIO:
• Attivita' svolta: Consulenza per la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (consulenza direzionale e strategica)
• Attivita' svolta: Outsourcing informatico (gestione parco informatico del cliente)
• Attivita' svolta: Sviluppo SW applicativi
• Attivita' svolta: Personalizzazione SW applicativi
• Attivita' svolta: Acquisizione/elaborazione dati contabili
• Attivita' svolta: Acquisizione/elaborazione di altri dati (es. elaborazioni per ricerche di mercato; scannerizzazione e archiviazione ottica)
• Attivita' svolta: Gestione di banche dati
• Attivita' svolta: Manutenzione e riparazione di Personal Computer, monitor, stampanti, plotter
• Attivita' svolta: Manutenzione e ripristino di reti aziendali (L.A.N./Intranet)
• Attivita' svolta: Manutenzione e riparazione di fotocopiatrici
• Attivita' svolta: Manutenzione e riparazione di altre macchine per ufficio
• Attivita' svolta: Commercializzazione di hardware informatico
• Attivita' svolta: Commercializzazione di altre macchine per ufficio
• Attivita' svolta: Installazione e configurazione hardware
• Attivita' svolta: Realizzazione siti Intemet/Intranet/Extranet
• Attivita' svolta: Elaborazioni grafiche (Computer Grafica)
• Attivita' svolta: Realizzazione di supporti multimediali (es. corsi di lingue, fiabe e videogiochi su CD Rom)
• Attivita' svolta: Corsi di formazione/aggiornamento
• Attivita' svolta: Internet Scrvice Provider (LS.P.)
• Attivita' svolta: Servizi di Housing/Hosting
• Tipologia della clientela: Societa' di informatica
• Tipologia della clientela: Societa' manifatturiere
• Tipologia della clientela: Societa' editoriali
• Tipologia della clientela: Banche/Societa' finanziarie/Compagnie di assicurazione
• Tipologia della clientela: Aziende ed amministrazioni pubbliche
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software -Per settore: Finanziario
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Industria/Manifattura
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Pubblica Amministrazione Centrale (PAC)
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Pubblica Amministrazione Locale (PAL)
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Sanita'
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software -Per settore: Editoria
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Enterprise Resource Planning (E.R.P.)
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Finanza
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Grafica/Editoria/Web
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software Per applicazione: Data Mining/Customer Relationship Management/Business Intelligence
• Elementi specifici per l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Content Management/ Knowledge Management
• Elementi specifici per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Elaborazione dati fiscali
• Elementi specifici per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Contabilita' elaborate - Numero
• Elementi specifici per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Buste paga elaborate Numero
• Elementi specifici per la gestione di banche dati - Tipologia di banca dati: Pubblica Amministrazione/Territorio
• Elementi specifici per la gestione di banche dati - Tipologia di banca dati: Sanitaria
• Altri elementi specifici: Spese per fasi del processo produttivo affidate a terzi
• Altri elementi specifici: Spese per servizi di telecomunicazione
• Altri elementi specifici: Spese per collaboratori coordinati e continuativi
• Altri elementi specifici: Marchi per i quali si svolge la funzione di Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica (C.A.T.)
• Altri elementi specifici: Linee a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.)
• Altri elementi specifici: Linee telefoniche dedicate (Circuiti Diretti Analogici)
• Addetti all'attivita' di impresa: Analista - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Analista - Numero non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Sistemista - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Sistemista - Numero non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Programmatore - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Programmatore - Numero non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Installatore/Manutentore/Riparatore - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Installatore/Manutentore/Riparatore - Numero non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Docente - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Docente - Numero non dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Addetto all'assistenza telefonica (Help Desk) - Numero dipendenti
• Addetti all'attivita' di impresa: Addetto all'assistenza telefonica (Help Desk) - Numero non dipendenti
• Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture): fino a t. 3,5 - Numero
• Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture): oltre t. 3,5 fino a t. 12 - Numero
• Automezzi con massa complessiva a pieno carico (escluse le autovetture): superiore a t. 12 - Numero

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Cliente che singolarmente fornisce almeno il 50% dei ricavi

QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Beni strumentali: Web server - Numero.
 
Allegato 8

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG67U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG67U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 93.01.1 - Attivita' delle lavanderie industriali;
• 93.01.2 - Servizi delle lavanderie a secco, tintorie.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai tini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario FSG67 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 18.024.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 14.471.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 683 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alle prestazioni effettuate (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 13.788.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
peuneLLe di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal erodo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.

In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alla tipologia di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare dieci gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei servizi delle lavanderie industriali, lavanderie a secco e tintorie.
I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
• la dimensione della struttura organizzativa in termini di numero di addetti, locali destinati allo svolgimento dell'attivita';
• la tipologia di clientela (industria, alberghi e ristoranti, strutture sanitarie pubbliche e private, etc.), che consente di distinguere le lavanderie con clientela privata da quelle con una clientela industriale e commerciale;
• le prestazioni effettuate (lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria, pulitura e trattamento di capi in pelle, lavaggio e lavanolo di biancheria, stiratura in conto terzi, etc.);
• la localizzazione (autonoma o all'interno di centri commerciali/ipermercati); la modalita' di espletamento dell'attivita' (self-service, applicazione di tariffe monoprezzo, etc.);
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - LAVANDERIE CHE OFFRONO SERVIZI ALLA CLIENTELA INDUSTRIALE

NUMEROSITA': 137

Il cluster raggruppa le imprese che lavorano quasi esclusivamente per l'industria (90% dei ricavi) svolgendo le attivita' di stiratura in conto terzi (83% dei ricavi per il 60% delle imprese) e di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (66% dei ricavi per il 51% delle imprese). In particolare, il 27% delle imprese che formano il cluster effettua il servizio di trattamento di tessuti, maglieria e confezioni per l'industria dell'abbigliamento (trattamento jeans, follatura maglieria, ecc).
Il cluster e' formato da ditte individuali (52% dei casi) con 3-4 addetti e societa' (di persone nel 41% dei casi e di capitali nel 7% dei casi) in cui sono occupati 7 addetti di cui 4-5 dipendenti.
Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese del cluster dispongono di 193 mq di spazi destinati alle lavorazioni, 55 mq di spazi destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.) e 12 mq a uffici.
Per quanto riguarda la dotazione di beni stnimentali si rileva la presenza di 3 tavoli da stiro. Circa meta' delle imprese che formano il cluster dispone inoltre di 3 lavatrici ad acqua con una capacita' di carico complessiva di quasi 100 kg e di 2 lavasecco con una capacita' di carico complessiva di quasi 30 kg.

CLUSTER 2 - LAVANDERIE MONOPREZZO

NUMEROSITA': 501

Il cluster e' formato dalle lavanderie che applicano, per la maggior parte dei capi trattati, una tariffa unica (monoprezzo) e mediamente piu' bassa di quella applicata dalle lavanderie che offrono servizi simili.
Le prestazioni effettuate consistono nel lavaggio, prevalentemente a secco, di capi in tessuto e maglieria (76% dei ricavi), seguito, in misura nettamente minore, dalla pulitura e trattamento di capi in pelle e pellicce, di tappeti, tendaggi e divani. Coerentemente con la tipologia di servizi forniti, la clientela e' composta quasi esclusivamente da privati (94% dei ricavi).
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (83% dei casi). Il totale addetti e' pari a 2. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 76 mq di cui 49 mq destinati alle lavorazioni.
La dotazione di beni strumentali comprende 1 lavasecco, 1 lavatrice ad acqua con capacita' di carico di circa 15 kg, per piu' della meta' dei soggetti, e 2 tavoli da stiro.

CLUSTER 3 - LAVANDERIE LOCALIZZATE IN CENTRI COMMERCIALI

NUMEROSITA': 312

Il cluster raggruppa le imprese che offrono prevalentemente servizi di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (78% dei ricavi) all'interno di centri commerciali/ipermercati.
Tra le prestazioni effettuate risultano superiori alla media del settore la pulitura e il trattamento di capi in pelle e pellicce e di tappeti, tendaggi e divani. Per tali prestazioni, la spesa per il ricorso alle lavorazioni esterne e' quindi superiore alla media del settore. Circa il 20% dei soggetti applica una tariffa unica (monoprezzo) per la maggior parte dei capi trattati.
Il cluster e' formato da ditte individuali (62% dei casi) con 2 addetti e societa' (di persone nel 34% dei casi e di capitali nel 4%) in cui operano 4-5 addetti di cui 2 dipendenti.
Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 90 mq di cui 66 mq destinati alle lavorazioni.
La clientela e' composta da privati (96% dei ricavi) e la dotazione di beni strumentali comprende 1 lavatrice ad acqua con una capacita' di carico di circa di 15 kg, 1 lavasecco e 2 tavoli da stiro.

CLUSTER 4 - LAVASECCO

NUMEROSITA': 2.465

Il cluster raggruppa le imprese che sono specializzate nel lavaggio a secco di capi in tessuto e maglieria (81% dei ricavi) per una clientela costituita da privati (97% dei ricavi).
Tra le prestazioni generalmente effettuate rientrano anche la pulitura e il trattamento di capi in pelle e pellicce e di tappeti, tendaggi e divani. Per tali prestazioni e' frequente il ricorso alle lavorazioni esterne.
Si tratta in massima parte di ditte individuali (92% dei casi) in cui generalmente lavora il solo titolare. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 48 mq di cui 29 mq destinati alle lavorazioni.
La dotazione di beni strumentali comprende 1 lavasecco e 1 tavolo da stiro; coerentemente con la specializzazione nel lavaggio a secco non si rileva la presenza di macchine per lavaggio ad acqua e di spese per l'acquisto di detergenti per il lavaggio ad acqua.

CLUSTER 5 - LAVANDERIE SPECIALIZZATE NELL'OFFERTA DI SERVIZI A RISTORANTI E ALBERGHI

NUMEROSITA': 506

Il cluster raggruppa le lavanderie con una clientela composta per lo piu' da ristoranti (54% dei ricavi) e alberghi (29%). Si tratta di imprese che effettuano il servizio di lavaggio e stiratura di biancheria (49% dei ricavi per il 75% dei soggetti) e/o di lavanolo di biancheria (66% dei ricavi per il 54% dei soggetti).
Le imprese del cluster sono prevalentemente ditte individuali (55% dei casi) e societa' di persone (35%) ed occupano 5 addetti di cui 3 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di circa 200 mq di spazi complessivi di cui 174 mq destinati alle lavorazioni.
La dotazione di beni strumentali comprende 2-3 lavatrici ad acqua con una capacita' di carico complessiva di circa 150 kg, 1-2 essiccatori, 1 mangano da stiro e 1 tavolo da stiro. E generalmente presente anche 1 autocarro con massa a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

CLUSTER 6 - LAVANDERIE SELF-SERVICE

NUMEROSITA': 87

Al cluster appartengono le lavanderie che effettuano il servizio di lavaggio self-service. La dotazione di beni strumentali comprende infatti 6 lavatrici ad acqua self-service con una capacita' di carico complessiva di circa 50 kg e 3 essiccatori self-service con una capacita' di carico complessiva di circa 30 kg.
Il cluster e' formato da ditte individuali (55% dei casi) in cui lavora il solo titolare e da societa' (di persone nel 23% dei casi e di capitali nel 22%) in cui operano 2 addetti. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 60 mq.
Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, la clientela e' composta quasi esclusivamente da privati (96% dei ricavi) e l'orario di apertura e' superiore alla media del settore (oltre le 8 ore nel 79% dei casi).
Il 31% delle imprese svolge l'attivita' in franchising.

CLUSTER 7 - LAVANDERIE SPECIALIZZATE NELL'OFFERTA DI SERVIZI A STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE

NUMEROSITA': 81

Il cluster raggruppa le imprese che lavorano prevalentemente per strutture sanitarie pubbliche e private (61% dei ricavi) svolgendo l'attivita' di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (35% dei ricavi) e di lavaggio e stiratura di biancheria (32%).
Il cluster e' formato da ditte individuali (59% dei casi) con 2 addetti e da societa' (di persone nel 27% dei casi e di capitali nel 14%) in cui sono occupati 10 addetti di cui 7 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di 162 mq di spazi destinati alle lavorazioni e 56 mq di locali destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.).
La dotazione di beni strumentali comprende 2-3 lavatrici ad acqua con una capacita' di carico complessiva di circa 150 kg, 1 lavasecco, 1-2 essiccatori, 2 tavoli da stiro e 1 mangano da stiro (per il 40% dei soggetti). Per quasi la meta' dei casi si rileva inoltre la presenza di 1-2 autocarri leggeri (fino a 3,5 tonnellate) con cui si fornisce il servizio di prelievo e consegna a domicilio.

CLUSTER 8 - LAVANDERIE TRADIZIONALI

NUMEROSITA': 9.309

Il cluster raggruppa le imprese che effettuano il servizio di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (76% dei ricavi) sia ad acqua che a secco. Tra le prestazioni svolte rientrano la pulitura e il trattamento di capi in pelle e pellicce e di tappeti, tendaggi e divani, per le quali e' frequente il ricorso a lavorazioni esterne.
Nelle imprese del cluster, prevalentemente ditte individuali (85% dei casi), operano 2 addetti. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 62 mq di cui 38 mq destinati alle lavorazioni.
Coerentemente con la tipologia di prestazioni effettuate, la clientela e' composta da privati (93% dei ricavi) e le tariffe sono mediamente piu' alte di quelle applicate dalle lavanderie che offrono servizi simili.
I soggetti appartenenti al cluster dispongono di 1 lavatrice ad acqua con una capacita' di carico di circa 10 kg, 1 lavasecco e 2 tavoli da stiro.

CLUSTER 9 - LAVANDERIE SPECIALIZZATE IN PULITURA E TRATTAMENTO DI CAPI IN PELLE E PELLICCE E DI TAPPETI, TENDAGGI E DIVANI

NUMEROSITA': 192

Il cluster raggruppa le imprese specializzate in pulitura e trattamento di capi in pelle e pellicce (48% dei ricavi) e di tappeti, tendaggi e divani (26%).
Si tratta di ditte individuali (54% dei casi) con 2 addetti e societa' (di persone nel 39% dei casi e di capitali nel 7%) in cui operano 5 addetti di cui 2-3 dipendenti.
Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di 159 mq di spazi destinati alle lavorazioni, 51 mq di destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.) e 11 mq a uffici.
La clientela e' composta in misura prevalente da altre lavanderie e tintorie (42% dei ricavi) e da privati (41%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 lavatrice ad acqua con capacita' di carico di circa 30 kg, 2 lavasecco e 1 tavolo da stiro.

CLUSTER 10 - LAVANDERIE INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 80

Il cluster raggruppa le lavanderie di grandi dimensioni con una clientela composta prevalentemente da ristoranti (44% dei ricavi) e alberghi (40%) a cui offrono i servizi di lavanolo di biancheria (74% dei ricavi) e lavaggio e stiratura di biancheria (20%).
Si tratta quasi esclusivamente di societa' (di capitali nel 48% dei casi e di persone nel 46%) in cui sono occupati 25 addetti di cui 23 dipendenti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita', nettamente superiori alla media del settore, sono formati da 907 mq di spazi destinati alle lavorazioni, 247 mq di locali destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.) e 60 mq di locali destinati a uffici.
La dotazione di beni strumentali comprende 1 lavacontinua, 3 lavatrici ad acqua con una capacita' di carico complessiva di circa 400 kg, 4 essiccatori con una capacita' di carico complessiva di circa 250 kg, 1-2 generatori di vapore, 4 piegatrici e 3 mangani da stiro. Le imprese appartenenti al cluster dispongono inoltre di 3 autocarri con massa a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e, nel 46% dei casi, di 3 autocarri con massa a pieno carico tra 3,5 e 12 tonnellate.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 1000);
• incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)/ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° al 19° ventile, per il cluster 1;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 8; dal 3° ventile, per il cluster 3;
• dal 5° ventile, per il cluster 4;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7, 9;
• fino al 19° ventile, per il cluster 10.
Per l'incidenza dei costi e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 15° ventile, per il cluster 1;
• dal 1° al 13° ventile, per i cluster 2, 4, 8;
• dal 1° al 14° ventile, peri cluster 3, 5, 9;
• fino al 14° ventile, per i cluster 6, 7;
• dal 1° al 17° ventile, per il cluster 10.

----------------------------

(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Le
frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dipendenti a tempo
|pieno + numero dipendenti a tempo
|parziale + numero apprendisti +
|numero assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa +numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|Numero dipendenti a tempo pieno +
|numero dipendenti a tempo parziale
|+ numero apprendisti + numero
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (etera schedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale (6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali".
Inoltre, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all'ubicazione dell'esercizio, nella definizione della "funzione di ricavo", si e' tenuto conto delle tariffe dei principali servizi indicate dai contribuenti. Il livello delle tariffe della singola impresa, raffrontato con i valori di riferimento individuati per il settore, ha permesso di identificare correttivi da applicare al coefficiente della variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi".
Nell'allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (7);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 8.A da pag. 183 a pag. 186 <----

ALLEGATO 8.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale. Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Consumo di energia elettrica (Kwh)
• Consumo di acqua (Mc). Consumo di metano (Mc)
• Caratteristiche della struttura: Spazi complessivi destinati allo svolgimento dell'attivita' (Mq)
• Caratteristiche della struttura: Localizzazione (1=autonoma; 2=esercizio inserito in centro commerciale/ipermercato)
• Caratteristiche della struttura: Spese sostenute per beni e/o servizi comuni in caso di localizzazione non autonoma
• Servizi offerti: Lavaggio ad acqua
• Servizi offerti: Lavaggio a secco
• Servizi offerti: Lavaggio self-service
• Tariffe applicate per servizio: Camicie - Tariffa standard
• Tariffe applicate per servizio: Pantaloni - Tariffa standard
• Tariffe applicate per servizio: Giacche - Tariffa standard
• Tariffe applicate per servizio: Golf/maglioni - Tariffa standard
• Tariffe applicate per servizio: Gonne - Tariffa standard
• Tariffe applicate per servizio: Camicie - Tariffa monoprezzo (se applicata)
• Tariffe applicate per servizio: Pantaloni - Tariffa monoprezzo (se applicata)
• Tariffe applicate per servizio: Giacche - Tariffa monoprezzo (se applicata)
• Tariffe applicate per servizio: Golf/maglioni - Tariffa monoprezzo (se applicata)
• Tariffe applicate per servizio: Gonne - Tariffa monoprezzo (se applicata)

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Prestazioni effettuate: Pulitura e trattamento di capi in pelle e pellicce
• Prestazioni effettuate: Pulitura e trattamento di tappeti, tendaggi e divani
• Prestazioni effettuate: Servizio di sola stiratura in conto terzi e/o per privati
• Prestazioni effettuate: Lavaggio e stiratura di biancheria
Prestazioni effettuate: Lavanolo di biancheria
• Tipologia di clientela: Privati
• Tipologia di clientela: Alberghi
• Tipologia di clientela: Ristoranti
• Tipologia di clientela: Strutture sanitarie pubbliche e private
• Tipologia di clientela: Industria
• Consumi: Spese sostenute per solventi per lavaggio a secco

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Modalita' di espletamento dell'attivita - Tipologia prestazioni di servizio: Servizi di prelievo e consegna a domicilio

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Lavatrici acqua - Numero
• Beni strumentali: Lavatrici acqua self-service - Numero
• Beni strumentali: Lavasecco a circuito aperto - Numero
• Beni strumentali: Lavasecco a circuito chiuso - Numero
• Beni strumentali: Stiratrici per capi in pelle e pellicce - Numero
 
Allegato 9

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG70U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG70U. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
• 74.70.1 - Servizi di pulizia.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG70 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 17.569.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e stato pari a 13.528.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.856 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative all'arca di svolgimento dell'attivita' (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 11.672.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Aanalysis (2).

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(1)L'Analisi in Componenti Principali una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica
statistica che, in base ai fattori dell'analisi in
componenti principali, permette di identificare gruppi
omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che
appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano
caratteristiche strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, ai diversi servizi offerti, alla tipologia di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali dell'attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare undici gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

I fattori che caratterizzano maggiormente il settore dei servizi di pulizia sono:
• la specializzazione dell'attivita';
• la dimensione;
• la modalita' organizzativa;
• la modalita' di svolgimento dell'attivita'.
La specializzazione dell'attivita' rappresenta il fattore principale di distinzione delle imprese del settore; in particolare e' stato possibile suddividere le imprese con offerta diversificata di servizi di pulizia (cluster 11) da quelle che presentano una specializzazione marcata in una delle seguenti attivita':
• pulizia di uffici/negozi/scuole (cluster 5 e 8);
• pulizia di condomini/abitazioni (cluster 10);
• pulizia di stabilimenti/reparti industriali (cluster 4);
• pulizia di strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori (cluster 7);
• manutenzione ordinaria di immobili (cluster 1);
• manutenzione aree verdi (cluster 9).
La dimensione ha permesso sia di distinguere un gruppo di imprese molto strutturate rispetto alla media di settore (cluster 2), sia di ripartire le imprese di pulizia di uffici/negozi/scuole in:
• imprese di piccole dimensioni (cluster 8);
• imprese di medio-grandi dimensioni (cluster 5).
La modalita' organizzativa ha reso possibile l'individuazione di un modello di impresa che si caratterizza per la forma giuridica di cooperativa (cluster 6), mentre la modalita' di svolgimento dell'attivita' ha consentito di raggruppare le imprese che operano prevalentemente per appalto pubblico con la pubblica amministrazione e/o enti pubblici (cluster 3).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi e che le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base al numero delle giornate retribuite.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA MANUTENZIONE ORDINARIA DI IMMOBILI

NUMEROSITA': 584

I soggetti appartenenti al cluster sono imprese specializzate nella manutenzione ordinaria di immobili (78% dei ricavi) per la quale sono state lavorate nell'anno circa 4.400 ore.
La clientela e' costituita principalmente da condomini (65% dei ricavi) e in misura minore da imprese/enti privati/studi professionali (25%). L'area di svolgimento dell'attivita' coincide in prevalenza con il comune (64% dei ricavi) e in parte con la provincia (il 54% dei soggetti per il 58% dei ricavi).
Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (72% dei casi) ed occupano 4 addetti. Nel 41% dei casi sono presenti locali destinati ad uffici per una superficie di 22 mq.
La dotazione di beni strumentali si compone di 3 aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola. .br:

CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 184

I soggetti appartenenti al cluster sono imprese di grandi dimensioni ed effettuano prevalentemente pulizia di uffici/negozi/scuole (64% dei ricavi) con un numero di ore lavorate nell'anno pari a circa 50.600. Il 42% dei soggetti effettua pulizia di condomini/abitazioni (17% dei ricavi) e/o pulizia di stabilimenti industriali (20%).
I servizi di pulizia sono rivolti, in primo luogo, a imprese/enti privati/studi professionali (67% dei ricavi) e, in secondo luogo, a pubblica amministrazione e/o enti pubblici (20%). Il 59% dei soggetti realizza il 43% dei ricavi tramite appalti pubblici.
Dal punto di vista dimensionale, le imprese del cluster, quasi esclusivamente societa' (76% di capitali e 16% di persone), impiegano 60 addetti di cui 55 dipendenti; la superficie dei locali destinati ad uffici e' di 101 mq e il magazzino misura 139 mq.
Coerentemente alla dimensione, i consumi di detergenti e quelli di cere e deceranti sono superiori alla media di settore. Allo stesso modo, il costo per l'acquisto di prodotti igienici forniti al cliente e le spese per trasferte assumono valori rilevanti.
Per le imprese del cluster l'area di svolgimento dell'attivita' si estende a livello comunale (47% dei ricavi), provinciale (29%), regionale (il 53% dei soggetti per il 25% dei ricavi) ed extra-regionale (il 41% per il 25%).
La dotazione di beni strumentali e' cospicua; in particolare sono presenti 5 lucidatrici, 25 aspirapolvere, 18 battitappeti, 9 monospazzole, 1 motospazzatrice (senza personale a bordo), 5 lavasciuga (senza personale a bordo), 2 idropulitrici e 1 o 2 impalcature a castello presenti nel 50% dei casi.

CLUSTER 3 - IMPRESE OPERANTI PREVALENTEMENTE PER APPALTO PUBBLICO

NUMEROSITA': 636

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per la modalita' di svolgimento dell'attivita', condotta in prevalenza per appalto pubblico (78% dei ricavi). L'attivita' principale e' la pulizia di uffici/negozi/scuole (81% dei ricavi e circa 5.900 ore lavorate nell'anno) rivolta quasi esclusivamente alla pubblica amministrazione e/o enti pubblici (81% dei ricavi).
Le imprese del cluster sono organizzate sia come ditte individuali (65% dei casi), in cui sono occupati 4 addetti, sia come societa' (18% di persone e 17% di capitali) in cui sono presenti 12 addetti (di cui 10 dipendenti). I locali destinati ad uffici, presenti nel 42% dei casi, misurano 26 mq.
La percentuale dei ricavi proveniente dal cliente principale e' superiore alla media di settore (56% dei ricavi); l'area di svolgimento dell'attivita' e' in prevalenza comunale (65% dei ricavi) e provinciale (il 47% dei soggetti per il 57% dei ricavi).
I beni strumentali sono rappresentati da 4 aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola.

CLUSTER 4 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI STABILIMENTI/REPARTI INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 461

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per la specializzazione dell'attivita' nella pulizia di stabilimenti/reparti industriali (80% dei ricavi e circa 8.300 ore lavorate nell'anno).
Conformemente alla specializzazione, la tipologia di clientela prevalente e' rappresentata da imprese/enti privati/studi professionali (85% dei ricavi); la percentuale dei ricavi provenienti dal cliente principale e' pari al 59%. L'attivita' viene condotta nell'ambito sia del comune (44% dei ricavi), sia della provincia (45%).
Per quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono ripartite abbastanza equamente tra ditte individuali (53% dei casi) in cui operano 4 addetti e societa' (24% di persone e 23% di capitali) con 12 addetti (di cui 8 dipendenti); nel 51% dei casi sono presenti spazi destinati ad uffici (28 mq).
La dotazione di beni strumentali e' rappresentata da 3 aspirapolvere, 1 battitappeto, 1 monospazzola e 2 lavasciuga (senza personale a bordo) presenti nel 45% dei casi.

CLUSTER 5 - IMPRESE MEDIO-GRANDI SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI UFFICI/NEGOZI/SCUOLE

NUMEROSITA': 411

I soggetti appartenenti a questo cluster realizzano servizi di pulizia di uffici/negozi/scuole (75% dei ricavi e 18.600 ore lavorate nell'anno) a favore di una clientela composta principalmente da imprese/enti privati/studi professionali (80% dei ricavi). L'area di svolgimento dell'attivita' e' in prevalenza comunale (48% dei ricavi) e provinciale (38%) e in misura piu' contenuta regionale (il 33% dei soggetti per il 26% dei ricavi).
Le imprese in questione, in prevalenza societa' (36% di persone e 41% di capitali), occupano 18 addetti di cui 15 dipendenti. Gli spazi destinati ad uffici sono di 44 mq e il magazzino misura 61 mq.
I consumi di detergenti, di cere e deceranti e il costo per prodotti igienici forniti al cliente sono superiori alla media registrata nel settore.
La dotazione di beni strumentali e' ampia e comprende: 3 lucidatrici, 10 aspirapolvere, 8 battitappeti, 4 monospazzole, 2 lavasciuga (senza personale a bordo), 1 idropulitrice e 2 motospazzatrici (senza personale a bordo) presenti nel 43% dei casi.

CLUSTER 6 - IMPRESE DI PULIZIA ORGANIZZATE IN FORMA COOPERATIVA

NUMEROSITA': 241

I soggetti facenti parte del cluster si caratterizzano per la modalita' organizzativa in forma cooperativa. Il numero di addetti totale e' pari a 34 di cui 23 dipendenti; nel 27% dei casi sono presenti soci con occupazione prevalente (24). I locali destinati ad uffici misurano 37 mq e il magazzino, presente nel 57% dei casi, e' di 98 mq.
Per quanto concerne la tipologia di attivita', le imprese effettuano prevalentemente pulizia di uffici/negozi/scuole (48% dei ricavi) e in misura piu' contenuta pulizia di condomini/abitazioni (16%) e di stabilimenti/reparti industriali (il 39% dei soggetti per il 29% dei ricavi). Allo stesso modo, la clientela e' mista e rappresentata da imprese/enti privati/studi professionali (54% dei ricavi), condomini (16%) e pubblica amministrazione e/o enti pubblici (il 52% dei soggetti per il 33% dei ricavi). L'area di svolgimento dell'attivita' e' prevalentemente comunale (54% dei ricavi) e provinciale (36%).
Il costo per i prodotti igienici forniti al cliente ed i consumi di detergenti, cere e deceranti sono superiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali e' rilevante e si compone di 9 aspirapolvere, 4 battitappeti, 3 monospazzole, 2 lavasciuga (senza personale a bordo) ed 1 idropulitrice.

CLUSTER 7 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI STRUTTURE OSPEDALIERE/AMBULATORI/ LABORATORI

NUMEROSITA': 110

Il cluster in questione e' formato da imprese specializzate nella pulizia di strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori (82% dei ricavi) per la quale sono lavorate nell'anno circa 14.200 ore. L'attivita' e' rivolta in prevalenza ad imprese/enti privati/studi professionali (58% dei ricavi) ed alla pubblica amministrazione e/o enti pubblici (il 45% dei soggetti per il 76% dei ricavi). 11 43% dei soggetti presenta una percentuale rilevante di ricavi derivanti da appalti pubblici (85%). L'attivita' e' condotta principalmente nell'ambito del comune (58% dei ricavi) e in alcuni casi a livello provinciale (il 55% dei soggetti per il 65% dei ricavi).
Le imprese in oggetto sono sia societa' (36% di capitali e 16% di persone), in cui sono occupati 19 addetti (di cui 16 dipendenti), sia ditte individuali (48% dei casi) in cui sono presenti 6 o 7 addetti. I locali destinati ad uffici, presenti nel 55% dei casi, misurano 25 mq.
I costi per prodotti igienici forniti al cliente e i consumi di detergenti, cere e deceranti e disinfettanti sono superiori alla media di settore.

CLUSTER 8 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI UFFICI/NEGOZI/SCUOLE

NUMEROSITA': 2.193

I soggetti di questo cluster si caratterizzano sia per la marcata specializzazione dell'attivita' nella pulizia di uffici/negozi/scuole (94% dei ricavi), sia per la dimensione contenuta della struttura aziendale; le imprese sono prevalentemente ditte individuali (74% dei casi) e il numero di addetti e' pari a 3 (personale dipendente e' presente nel 49% dei casi). Le ore lavorate nell'anno per la pulizia di uffici/negozi/scuole sono circa 3.600.
La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da imprese/enti privati/studi professionali (92% dei ricavi) e l'area di svolgimento dell'attivita' e' sia comunale (54°io dei ricavi), sia provinciale (40%).
Conformemente alla dimensione, i consumi di detergenti, cere e deceranti sono inferiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali e' limitata; sono presenti 3 aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola.

CLUSTER 9 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA MANUTENZIONE DI AREE VERDI

NUMEROSITA': 67

I soggetti del presente cluster effettuano prevalentemente servizi di manutenzione di aree verdi (89% dei ricavi) impiegando un numero di ore nell'anno pari a circa 2.000.
La tipologia di clientela e' variegata e formata da: condomini (45% dei ricavi), imprese/enti privati/studi professionali (26%) e pubblica amministrazione e/o enti pubblici (il 31% dei soggetti per il 61% dei ricavi). Il 27% dei soggetti svolge l'attivita' prevalentemente per appalto pubblico (72% dei ricavi). L'attivita' e' condotta principalmente nell'ambito del comune (60% dei ricavi) e della provincia (il 52% dei soggetti per il 62% dei ricavi).
Dal punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di ditte individuali (64% dei casi) in cui sono presenti 1 o 2 addetti e in misura minore di societa' (24% di persone e 12% di capitali) in cui sono occupati 3 addetti.
Conformemente alla tipologia di attivita', i beni strumentali presenti sono 2 tosaerba ed 1 decespugliatore.

CLUSTER 10 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI CONDOMINI E/O ABITAZIONI

NUMEROSITA': 4.191

Il presente cluster e' formato dalle imprese specializzate nella pulizia di condomini e/o abitazioni (88% dei ricavi e circa 3.000 ore lavorate nell'anno). La tipologia di clientela prevalente e' rappresentata infatti da condomini (85% dei ricavi). L'area di svolgimento dell'attivita' e' principalmente comunale (67% dei ricavi).
Le imprese in questione sono soprattutto ditte individuali (83% dei casi) ed occupano 3 addetti (nel 44% dei casi e' presente personale dipendente).
I consumi di detergenti e di cere e deceranti sono inferiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali e' molto contenuta e comprende 2 aspirapolvere.

CLUSTER 11 - IMPRESE DI PULIZIA CON OFFERTA DI SERVIZI DIVERSIFICATA

NUMEROSITA': 2.492

I soggetti appartenenti al cluster effettuano prevalentemente pulizia di uffici/negozi/scuole (47% dei ricavi e circa 2.400 ore lavorate nell'anno), ma anche pulizia di condomini/abitazioni (27% dei ricavi e circa 1.300 ore annue).
In linea con la diversificazione dell'attivita', la clientela e' mista e rappresentata principalmente da imprese/enti privati/studi professionali (53% dei ricavi) e condomini (35%). L'attivita' e' svolta in ambito sia comunale (53% dei ricavi), sia provinciale (40%).
Si tratta in prevalenza di ditte individuali (71% dei casi); nell'attivita' sono coinvolti 4 addetti di cui 2 dipendenti. Nel 39% dei casi sono presenti locali destinati ad uffici (18 mq) e nel 41% magazzini (30 mq).
I consumi di detergenti sono inferiori ai valori medi registrati dal settore.
Per quanto concerne la dotazione di beni strumentali, le imprese dispongono di 3 aspirapolvere, 1 battitappeto, 1 monospazzola e 2 lavasciuga (senza personale a bordo) presenti nel 42% dei casi.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
• valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312x8);
• ricavo medio orario = ricavi / numero totale ore lavorate nell'anno (6).

----------------------------

(3) La Regressione Multipla una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Le
frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
|+ Numero dirigenti + numero quadri
|+ numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci
Per ogni grippo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10, 11;
• dal 3° ventile, per i cluster 7, 9.
Per il ricavo medio orario sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4, 8, 10, 11;
• dal 1° al 19° ventilo, per il cluster 2;
• dal 1° al 18° ventile, per i cluster 5, 6;
• dal 1° ventile, per i cluster 7, 9.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale (7)", che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con le variabili "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)" e "Numero totale ore lavorate nell'anno" (8). Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente delle variabili "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)" e "Numero totale ore lavorate nell'anno".
Nell'allegato 9.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (9);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(6) Il numero totale ore lavorate nell'anno e' la somma del
numero ore lavorate nell'anno per tutte le
specializzazioni.
(7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) Le aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
che provinciale e regionale, sono state individuate sulla
base del comune, della provincia e della regione del
domicilio fiscale c sono state rappresentate con un insieme
di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
specifica arca territoriale, e' stata ponderata in base
alla percentuale dei ricavi conseguiti nell'arca
territoriale stessa.
(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 9.A alle pagg. 197-198 <----

ALLEGATO 9.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero di amministratori non soci

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Locali destinati ad uffici (Mq)

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di condomini e/o abitazioni - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di condomini e/o abitazioni - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di uffici/negozi/scuole - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di uffici/negozi/scuole - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di centri commerciali - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita'.: Pulizia di stabilimenti/reparti industriali - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di stabilimenti/reparti industriali - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Pulizia di mezzi trasporto - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Disinfestazione - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Derattizzazione - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Disinfezione/sanificazione - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Manutenzione ordinaria di immobili - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Manutenzione ordinaria di immobili - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Manutenzione di aree verdi - Numero ore lavorate nell'anno
• Tipologia dell'attivita': Manutenzione di aree verdi - Percentuale sui ricavi
• Tipologia dell'attivita': Altro - Numero ore lavorate nell'anno
• Elementi relativi all'attivita': Ricavi derivanti da appalti pubblici
• Tipologia di clientela: Pubblica amministrazione e/o enti pubblici
• Tipologia di clientela: Imprese-Enti privati-Studi professionali
Tipologia di clientela: Condomini
• Ulteriori elementi specifici: Cooperativa (1 = utenza; 2 = conferimento lavoro; 3 = conferimento prodotti)
• Consumi: Detergenti
 
Allegato 10
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG72A

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG72A.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 60.22.1 - Trasporti con veicoli da piazza;
• 60.22.2 - Trasporto mediante noleggio di autovettura da rimessa con conducente.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 15.880.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 2.598 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• quadro D del modello (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 13.282.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogeni di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alla localizzazione, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi di settore ha portato all'individuazione di 7 gruppi omogenei, differenziati in funzione dei seguenti elementi:
- tipologia di attivita' (licenza o autorizzazione):
• licenza per l'esercizio del servizio taxi (cluster 1, 5, 6 e 7);
• autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente (cluster 2, 3 e 4);
- localizzazione. Nell'ambito delle imprese che erogano il servizio taxi si riscontra la presenza di soggetti operanti in aree (comuni e comprensori):
• con meno di 100.000 abitanti (cluster 7);
• con un numero di abitanti compreso fra 100.000 e 500.000 (cluster 6);
• con piu' di 500.000 abitanti (cluster 1 e 5);
- collegamento radio-taxi. All'interno del gruppo di imprese che erogano il servizio taxi in aree con piu' di 500.000 abitanti si rileva la presenza di:
• imprese senza collegamento radio-taxi (cluster 1);
• imprese con collegamento radio-taxi (cluster 5);
- dimensione. Il fattore dimensionale - in termini di parco veicoli, numero di addetti e spazi destinati all'attivita - consente di suddividere le imprese di noleggio con conducente (NCC) in:
• imprese di piccole dimensioni (cluster 2 e 3);
• imprese di piu' grandi dimensioni (cluster 4);
- autorizzazione alla sosta su suolo pubblico. All'interno del gruppo delle imprese di noleggio con conducente (NCC) di piccole dimensioni si distinguono:
• imprese con autorizzazione alla sosta su suolo pubblico (cluster 2);
• imprese senza autorizzazione alla sosta su suolo pubblico (cluster 3).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazioni contrarie, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - TASSISTI OPERANTI IN AREE AD ALTA DENSITA' DEMOGRAFICA
SENZA COLLEGAMENTO RADIO TAXI

NUMEROSITA': 1.862

Il cluster raggruppa i soggetti che erogano il servizio taxi senza collegamento radio-taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di abitanti maggiore di 500.000. In particolare 1'85% delle imprese opera in comuni con oltre 1.000.000 di abitanti e il 40% esercita l'attivita' nell'ambito di un comprensorio.
Si tratta esclusivamente di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
Non si rileva la presenza di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.

CLUSTER 2 - NOLEGGIO CON CONDUCENTE EFFETTUATO CON UNA AUTOVETTURA
AUTORIZZATA ALLA SOSTA SU SUOLO PUBBLICO

NUMEROSITA': 222

Il cluster raggruppa le imprese di piccole dimensioni che erogano il servizio di noleggio con conducente (NCC) e dispongono di autorizzazione alla sosta su suolo pubblico.
Si tratta quasi esclusivamente (97% dei casi) di ditte individuali in cui lavora il solo titolare che dispone di una autovettura.
La clientela e' composta prevalentemente da privati (57% dei ricavi) e da altre societa' ed enti privati (53% dei ricavi per il 38% dei soggetti).
I costi inerenti l'attivita' sono inferiori a quelli delle imprese che offrono servizi simili (cluster 3 e 4).

CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 638

Il cluster raggruppa le imprese che erogano il servizio di noleggio con conducente (NCC) generalmente con una sola autovettura senza autorizzazione alla sosta su suolo pubblico.
Si tratta quasi esclusivamente (95% dei casi) di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
La clientela principale e' rappresentata da privati (30% dei ricavi) e da altre societa' ed enti privati (65% dei ricavi per il 40% dei soggetti).

CLUSTER 4 - IMPRESE DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE DI PIU' GRANDI
DIMENSIONI

NUMEROSITA': 109

Il cluster raggruppa le imprese di noleggio con conducente (NCC) che hanno una struttura - in termini di parco veicoli, locali destinati all'attivita' e addetti - di dimensioni superiori a quelle delle imprese che erogano lo stesso tipo di servizio (cluster 2 e 3).
Si tratta di ditte individuali (nel 66% dei casi) e di societa' (di persone nel 28% e di capitali nel 6%) in cui sono occupati 2-3 addetti.
La tipologia di clientela e' piu' diversificata rispetto agli altri cluster ed e' composta da: privati (30% dei ricavi nel 56% dei casi), altre societa' ed enti privati (57% nel 49%) e agenzie di viaggio (35% nel 31°%).
Il parco veicoli e' costituito da 3 autovetture e da 2 minibus nel 45% dei casi.
Coerentemente con le dimensioni strutturali, i costi inerenti l'attivita' sono superiori a quelli di imprese che offrono servizi simili (cluster 2 e 3)

CLUSTER 5 - TASSISTI OPERANTI IN AREE AD ALTA DENSITA' DEMOGRAFICA
CON COLLEGAMENTO RADIO TAXI

NUMEROSITA': 6.716

Il cluster raggruppa le imprese che erogano il servizio taxi con collegamento radio-taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di abitanti maggiore di 500.000. In particolare il 72% delle imprese opera in comuni con oltre 1.000.000 di abitanti e il 49% esercita l'attivita' nell'ambito di un comprensorio.
Si tratta esclusivamente di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
Non si rileva generalmente la presenza di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.

CLUSTER 6 - TASSISTI OPERANTI IN AREE CON DENSITA' DEMOGRAFICA
MEDIO/ALTA

NUMEROSITA': 1.705

Il cluster raggruppa le imprese che erogano il servizio taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di abitanti compreso fra 100.000 e 500.000. Il 43% dei soggetti opera in un comprensorio.
Si tratta esclusivamente di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
Non si rileva generalmente la presenza di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.
La quasi totalita' dei soggetti appartenenti al cluster (90% dei casi) dispone di collegamento radio-taxi.

CLUSTER 7 - TASSISTI OPERANTI IN AREE A BASSA DENSITA' DEMOGRAFICA

NUMEROSITA': 1.983

Il cluster raggruppa i soggetti che erogano il servizio taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di abitanti inferiore a 100.000. Solo il 24% dei soggetti opera in un comprensorio.
Si tratta esclusivamente di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
Non si rileva generalmente la presenza di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'. Il 32% dei soggetti appartenenti al cluster dispone di collegamento radio-taxi.
Si rilevano costi per autostrade maggiori delle imprese che offrono servizi simili.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• resa chilometrica = ricavi/percorrenza chilometrica annua;
• costo del carburante per chilometro percorso = (carburanti/percorrenza chilometrica annua)*100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
Per la resa chilometrica sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 5° al 19° ventile, per i cluster 1, 6, 7;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 3;
• dal 3° al 19° ventile, per il cluster 4;
• dal 6° al 19° ventile, per il cluster 5.
Per il costo del carburante per chilometro percorso sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4;
• dal 2° al 18° ventile, per i cluster 2, 7;
• dal 1° al 19° ventile, per il cluster 5;
• dal 2° al 19° ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello provinciale" (5) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 10.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (6);
• la stima del ricavo di riferimento.

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(5) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.
Nell'allegato 10.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----> Vedere allegato 10.A a pag. 207 <----

ALLEGATO 10.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero di amministratori non soci

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Collegamento con radio-taxi
• Localizzazione (1=comune fino a 100.000 abitanti; 2=comune fino a 500.000 abitanti; 3=comune fino a 1.000.000 di abitanti; 4=comune oltre 1.000.000 di abitanti)

QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Veicoli: Autobus urbani - Numero
• Veicoli: Autobus extra-urbani - Numero
• Veicoli: Pullman granturismo - Numero
• Veicoli: Minibus - Numero
• Veicoli: Autovetture - Numero
• Veicoli: Altri veicoli - Numero

QUADRO Z DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Licenza per l'esercizio del servizio di taxi (ex art. 8 L. 15/1/92 n. 21)
• Autorizzazioni per il servizio di noleggio con conducente (NCC) (ex art. 8 L. 15/1/92 n. 21) - Numero
• Autorizzazione alla sosta su suolo pubblico (per i soli NCC)
 
Allegato 11
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG74U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG74U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 74.81.1 - Studi fotografici;
• 74.81.2 - Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo / compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa o di un professionista.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 11.364.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 249 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili relativi all'attivita' di impresa) non compilato;
• quadro G del modello (elementi contabili relativi all'attivita' di lavoro autonomo) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro D del modello);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del modello);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 11.115.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelati)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di soggetti
(cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili dei quadri degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie dell'attivita', alle varie tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare tredici gruppi omogenei.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei fotografi/studi fotografici e laboratori.
Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono i seguenti:
• la tipologia di attivita' svolta;
• il comparto di specializzazione;
• le modalita' di svolgimento dell'attivita';
• la dimensione;
• l'ambito territoriale d'intervento.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - FOTOGRAFI O FOTOREPORTER SPECIALIZZATI IN AMBITO
EDITORIALE E GIORNALISTICO

NUMEROSITA': 512

I soggetti appartenenti al cluster sono fotografi aventi come attivita' prevalente la realizzazione di reportage: in particolare, reportage giornalistici (49% dei ricavi/compensi), reportage sportivi (il 35% dei soggetti per il 43% dei ricavi/compensi), altri reportage (il 32% per il 38%) e reportage di viaggio e turismo (il 12% per il 14%).
I servizi fotografici sono realizzati in prevalenza per il mercato italiano (70% dei ricavi/compensi) e, in molti casi (41%), con il supporto di apparecchiature digitali (79% dei servizi realizzati). In tal senso, la dotazione di beni strumentali include, oltre a 3 fotocamere tradizionali e alcuni obiettivi, 2 o 3 fotocamere digitali.
L'attivita' svolta comprende la pubblicazione di 52 redazionali su riviste a diffusione nazionale per il 16% dei soggetti e di 21 copertine di riviste a diffusione nazionale/internazionale per circa il 15% dei soggetti. I compensi o ricavi percepiti per la cessione di diritti di utilizzo (presenti nel 13% dei casi) sono di ammontare elevato.
La clientela e' costituita principalmente da aziende private editrici di quotidiani e/o periodici (50% dei ricavi/compensi), agenzie di stampa (il 26% dei soggetti per il 52% dei ricavi/compensi), aziende private commerciali/ industriali (il 31% per il 25%), agenzie fotografiche di archivio (il 17% per il 35%) e fotografi e studi fotografici (1'11% per il 47%).
Per quanto concerne la forma giuridica, si tratta in prevalenza (88% dei casi) di ditte individuali (in cui opera il solo titolare) o di liberi professionisti. Il 40% circa dei soggetti utilizza per lo svolgimento dell'attivita' l'abitazione in modo promiscuo e dispone di superfici per uffici (22 mq).
Coerentemente alla tipologia di attivita', le spese per viaggi e trasferte sono superiori alla media del settore.

CLUSTER 2 - FOTOGRAFI SPECIALIZZATI IN SERVIZI PER MATRIMONI, ALTRE
CERIMONIE E RITRATTI

NUMEROSITA': 2.337

I soggetti appartenenti al cluster sono specializzati nella realizzazione di servizi fotografici per matrimoni ed altre cerimonie (47% dei ricavi/compensi), fotografie per ritratti (il 60% dei soggetti per il 23% dei ricavi/compensi) e fotografie formato tessera e scolastiche (il 69% per il 23%). All'attivita' di fotografo si aggiunge, a volte, l'effettuazione di riprese video (il 23% per il 14%).
Coerentemente con la specializzazione, i clienti sono quasi esclusivamente privati (91% dei ricavi/compensi).
Per quanto concerne la forma giuridica, i soggetti del cluster sono, nel 95% dei casi, ditte individuali (in cui opera il solo titolare) o liberi professionisti. I locali utilizzati per lo svolgimento dell'attivita' sono composti da sala posa (ove presente 16 mq) e superfici per ricevimento clienti (14 mq).
Le spese piu' rilevanti sono essenzialmente quelle per l'utilizzo di servizi di laboratori fotografici (indicate nel 35% dei casi); si presume pertanto che lo sviluppo e la stampa di pellicole siano in parte affidati all'esterno.
La dotazione di beni strumentali comprende 2 o 3 fotocamere, alcuni obiettivi, luci continue e luci flash; nel 39% dei casi e' presente una telecamera.

CLUSTER 3 - FOTODETTAGLIANTI TRADIZIONALI

NUMEROSITA': 2.385

I fattori che caratterizzano maggiormente questo cluster sono l'attivita' svolta e la tipologia di clientela servita.
L'attivita' prevalente e' quella di realizzazione di fotografie per privati: servizi per matrimoni e altre cerimonie (15% dei ricavi), foto tessera e scolastiche (il 67% dei soggetti per il 14% dei ricavi), foto tessera con macchina automatica (il 25% per il 17%) e ritratti (il 50% per 1'8%). Tale attivita' e' affiancata da altri servizi: sviluppo e stampa di pellicole (il 58% per il 37%), vendita di materiale fotografico di consumo (il 70% per il 18%) e di apparecchiature fotografiche (il 51% per 1'8%) e ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 34% per il 6%).
Conformemente all'attivita' svolta la clientela e' composta in larga maggioranza da privati (83% dei ricavi).
Le imprese sono organizzate principalmente come ditte individuali (89% dei casi) in cui lavora il solo titolare. I locali destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono superfici per ricevimento clienti (16 mq), per sala posa (11 mq) e, a volte (38% dei casi), laboratori (16 mq).
Il servizio di sviluppo e stampa di pellicole, anche se offerto alla clientela, presumibilmente non viene effettuato sempre presso il negozio, ma esternalizzato a laboratori fotografici. Le spese per l'utilizzo di servizi di laboratori fotografici (indicato dal 40% degli operatori), infatti, sono superiori alla media di settore.
La dotazione di beni strumentali comprende 3 fotocamere, alcuni obiettivi, luci flash, luci continue e 1 telecamera nel 30% dei casi circa.

CLUSTER 4 - LABORATORI FOTOGRAFICI DI GRANDI DIMENSIONI
PREVALENTEMENTE RIVOLTI AL PUBBLICO

NUMEROSITA': 91

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per diversi aspetti: l'attivita' prevalente di laboratori fotografici, la grande dimensione della struttura e l'offerta rivolta a privati.
L'attivita' di laboratori fotografici si sostanzia nello sviluppo e stampa di pellicole (56% dei ricavi) e nella realizzazione di ingrandimenti fotografici e/o digitali (4%); a tale attivita' si aggiunge la vendita di materiale fotografico di consumo (11%) e di apparecchiature fotografiche (9%).
L'offerta al pubblico di servizi si desume dalla tipologia di clientela, composta in larga maggioranza da privati (81% dei ricavi) e in misura ridotta da aziende private commerciali/industriali (8%) e da aziende ed enti pubblici (4%).
Per quanto concerne l'aspetto dimensionale, le imprese, in prevalenza societa' (di persone nel 46% dei casi e di capitali nel 22%), occupano 6 addetti di cui 3 dipendenti; gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono ampi e comprendono laboratori (47 mq), superfici per ricevimento clienti (30 mq), depositi/magazzini (24 mq) e, nel 60% dei casi, sala posa (13 mq).
In linea con la grande dimensione anche le materie prime consumate sono molto superiori alla media registrata nel settore e riguardano principalmente materiale chimico per sviluppo pellicole (2.370 litri) e per sviluppo carta a colori (3.300 litri) e carta fotografica in bobina (piccola 83.000 metri, media 8.300 e grande 1.089 nel 19% dei casi).
Coerentemente con i volumi di produzione, le spese sostenute per lo smaltimento di rifiuti speciali, la manutenzione dei beni strumentali, l'acquisito di materiale chimico e fotosensibile da ripresa sono piu' elevate della media del settore. Altre spese degne di menzione sono quelle relative a pubblicita', promozione, propaganda e rappresentanza e le spese per l'utilizzo di servizi di laboratori fotografici. Cio' fa presumere che una parte dell'attivita' di sviluppo e stampa sia realizzata all'esterno.
La dotazione di beni strumentali e' vasta e comprende in particolare 1 o 2 sviluppatrici per negativi, 2 minilab, 3 o 4 computer, 1 o 2 stampanti plotter, 4 fotocamere, alcuni obiettivi e nel 46% dei casi una sviluppatrice per diapositive. Sono presenti inoltre un sistema di stampa digitale nel 44% dei casi e nel 35% beni strumentali digitali per un valore rilevante.

CLUSTER 5 - PICCOLE IMPRESE SPECIALIZZATE IN RIPRESE VIDEO E SERVIZI
DI POST-PRODUZIONE

NUMEROSITA': 342

Le imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate, principalmente, in riprese video (41% dei ricavi) ed elaborazione e montaggio dell'immagine video (21%) e, in misura inferiore, in servizi per matrimoni ed altre cerimonie (il 38% dei soggetti per il 28% dei ricavi) e post-produzione video (il 37% per il 17%).
La clientela e' composta in prevalenza da privati (il 66% dei soggetti per il 67% dei ricavi), fotografi e/o studi fotografici (il 33% per il 44%) e aziende private commerciali/industriali (il 37% per il 50%).
Le imprese sono soprattutto ditte individuali (81% dei casi) in cui lavora il solo titolare; l'attivita' e' svolta in spazi limitati: il 61% dei soggetti dispone di 26 mq di laboratori e il 25% utilizza l'abitazione in modo promiscuo.
La dotazione di beni strumentali comprende essenzialmente 2 telecamere, alcune fotocamere (3 nel 59% dei casi) e, nel 51% dei casi, 2 apparecchi di post-produzione video.

CLUSTER 6 - FOTOGRAFI CHE OPERANO CON AZIENDE ED ENTI PUBBLICI
SPECIALIZZATI PREVALENTEMENTE IN BENI ARTISTICI

NUMEROSITA': 359

I soggetti facenti parte del cluster sono fotografi che realizzano principalmente servizi fotografici aventi ad oggetto beni artistici (il 48% dei soggetti per il 51% dei ricavi/compensi), nonche' foto artistiche e di ricerca creativa (il 23% per il 32%). All'attivita' prevalente si aggiungono servizi fotografici per convegni e congressi (il 30% per il 35%), servizi industriali (il 28% per il 27%), altri reportage (il 20% per il 26%) e reportage viaggi e turismo (il 15% per il 26%).
La maggioranza dei servizi fotografi e' diretta al mercato nazionale (il 63% dei soggetti per il 96% dei ricavi/compensi); il 13% dei soggetti percepisce compensi o ricavi per la cessione di diritti di utilizzo.
Conformemente alla tipologia di attivita' svolta, la clientela prevalente e' rappresentata, in primo luogo, da aziende ed enti pubblici (50% dei ricavi/compensi) e, in secondo luogo, da aziende private commerciali/ industriali (il 47% dei soggetti per il 35% dei ricavi/compensi) e aziende private di editoria libraria e non periodica (il 34% per il 43%).
Dal punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza (88% dei casi) di ditte individuali (in cui opera il solo titolare) o di liberi professionisti.
Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' sono presenti solo in alcuni casi: il 38% dei soggetti dispone di sala posa (32 mq) e il 44% di uffici (18 mq). Nel 37% dei casi lo studio e' ricavato nell'ambito dell'abitazione (per i soli professionisti la percentuale e' del 63%).
La dotazione di beni strumentali e' formata da 3 o 4 fotocamere, diversi obiettivi, luci continue e luci flash.

CLUSTER 7 - FOTOGRAFI OPERANTI IN COMPARTI DIVERSI

NUMEROSITA': 394

Il cluster in questione e' formato da fotografi che realizzano principalmente reportage in genere senza un ambito prevalente di specializzazione. I comparti nei quali operano sono infatti diversi: moda/beauty (il 35% dei soggetti per il 54% dei ricavi/compensi), still life (il 33% per il 47%), viaggi e turismo (il 26% per il 50%), arredamento/architettura (il 23% per il 50%) e altri (il 21% per il 36%). Nei comparti moda/beauty e still life i fotografi in questione effettuano anche servizi per cataloghi (rispettivamente il 17% per il 20% e il 20% per il 14%) e pubblicita' (il 17% per il 18% e il 17% per il 13%).
Parte dei servizi fotografici realizzati sono pubblicati come redazionali su riviste a diffusione nazionale (il 36% dei soggetti per il 37% dei ricavi/compensi) e su copertine di riviste a diffusione nazionale/internazionale (il 25% per il 24%).
La fonte prevalente dei ricavi/compensi proviene da servizi fotografici diretti al mercato italiano (65%); un numero limitato di soggetti realizza alcuni servizi all'estero (il 17% per il 15% dei ricavi/compensi).
La clientela e' composita, ma formata in prevalenza da aziende private editoriali di quotidiani/periodici (40% dei ricavi/compensi) e aziende private commerciali/industriali (il 48% dei soggetti per il 40%); le altre tipologie rilevanti sono le agenzie fotografiche d'archivio (il 25% per il 34%) e le agenzie pubblicitarie (il 29% per il 17%).
Si tratta soprattutto (87% dei casi) di ditte individuali, nelle quali opera il solo titolare, o di liberi professionisti.
In linea con l'attivita' condotta non sono generalmente presenti spazi dedicati; la meta' circa dei soggetti dispone di uffici (20 mq) e utilizza in modo promiscuo la propria abitazione; le spese di maggior rilievo, oltre a quelle per materiale fotografico di consumo, sono relative a viaggi e trasferte e all'utilizzo di servizi di laboratori fotografici.
La dotazione di beni strumentali si compone di 3 fotocamere, alcuni obiettivi, luci flash e, piu' raramente, luci continue.

CLUSTER 8 - FOTOGRAFI SPECIALIZZATI IN ARCHITETTURA/ARREDAMENTO,
STILL LIFE E SERVIZI INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 415

I soggetti di questo cluster si caratterizzano per la realizzazione sia di servizi fotografici aventi ad oggetto l'arredamento/architettura (per cataloghi il 53% dei soggetti per il 46% dei ricavi/compensi e per pubblicita' il 27% per il 22%) e lo still life (per cataloghi il 52% per il 29% e per pubblicita' il 29% per 1'11%), sia di servizi industriali (il 60% per il 47%).
Coerentemente alla tipologia di attivita', sono presenti superfici per sala posa (98 mq) e uffici (22 mq). Nel 40% circa dei casi e' presente una superficie per il ricevimento dei clienti (23 mq). La clientela e' rappresentata in prevalenza da imprese private commerciali/industriali (74% dei ricavi/compensi) e, in misura contenuta, da agenzie pubblicitarie (il 43% dei soggetti per il 19% dei ricavi/compensi).
La forma giuridica adottata dalla maggior parte degli operatori e' quella della ditta individuale (68% dei casi); nell'attivita' sono coinvolti 1 o 2 addetti.
La dotazione strumentale e' superiore a quella mediamente registrata dagli altri fotografi: sono presenti 4 o 5 fotocamere, numerosi obiettivi, luci continue e luci flash.

CLUSTER 9 - FOTODETTAGLIANTI CON AMPIA OFFERTA DI SERVIZI O
"FOTOSERVICE"

NUMEROSITA': 1.232

I soggetti del presente cluster si caratterizzano per lo svolgimento di molteplici attivita' rivolte al pubblico comprendenti, in primo luogo, lo sviluppo e stampa di pellicole (21% dei ricavi) e, in secondo luogo, sia la realizzazione di servizi fotografici per matrimoni e altre cerimonie (12%), sia la vendita di materiale fotografico di consumo (12%) e di apparecchiature fotografiche (il 65% dei soggetti per 1'8% dei ricavi). A queste attivita', tipiche dei fotodettaglianti, si aggiungono, in diversi casi, la realizzazione di foto tessera e scolastiche (il 66% dei soggetti per il 10% dei ricavi), la riproduzione e duplicazione manuale o a computer di fotografie (il 62% per 1'8%), gli ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 57% per il 6%) e la lavorazione e l'elaborazione digitale dell'immagine (il 52% per il 10%).
Superiore alla media di settore e' il ricorso alle tecnologie digitali: il 21% dei soggetti effettua servizi con supporto digitale (25% dei ricavi) e il valore di tali beni strumentali e' piuttosto elevato.
In linea con la tipologia di attivita' svolta, la clientela si compone in larga maggioranza di privati (72% dei ricavi); una parte del fatturato e' realizzato con aziende private commerciali/industriali (il 57% dei soggetti per il 25% dei ricavi) e con aziende ed enti pubblici (il 47% per il 10%).
Dal punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di ditte individuali (75% dei casi) e in misura contenuta di societa' (25%); nell'attivita' sono occupati 1 o 2 addetti.
Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' sono generalmente dotate di sala posa (17 mq), sala per ricevimento clienti (20 mq) e laboratori (24 mq nel 62% dei casi).
Parte dell'attivita' di sviluppo e stampa e' affidata all'esterno: il 48% dei soggetti sostiene spese per l'uso di servizi di laboratori fotografici. Rilevanti sono anche le spese di pubblicita', promozione e propaganda.
I beni strumentali utilizzati sono: 4 fotocamere, alcuni obiettivi, luci flash, 2 computer e 1 o 2 stampanti plotter; nel 50% dei casi sono presenti 1 o 2 telecamere e nel 20% circa un ingranditore, una sviluppatrice per negativi e un sistema di stampa da file digitale.

CLUSTER 10 - FOTOGRAFI SPECIALIZZATI IN CATALOGHI E PUBBLICITA'

NUMEROSITA': 956

Il presente cluster e' formato da fotografi che effettuano servizi fotografici finalizzati prevalentemente all'inserimento in cataloghi e a pubblicita' nei comparti still life (rispettivamente il 61% dei soggetti per il 41% dei ricavi/compensi e il 60% per il 29%), moda/beauty (il 36% per il 33% e il 37% per il 33%) e architettura/arredamento (per cataloghi il 13% per il 12%). In alcuni casi si aggiunge all'offerta la realizzazione di servizi industriali (il 32% per il 21%).
I servizi fotografici sono diretti principalmente al mercato italiano (70% dei ricavi/compensi); i fotografi in questione realizzano a volte campagne pubblicitarie nazionali (6 per oltre il 20% dei soggetti) e pubblicano redazionali su riviste a diffusione nazionale (10 per il 12%). Il 10% dei soggetti percepisce compensi o ricavi per la cessione di diritti di utilizzo.
Coerentemente all'attivita' svolta, la clientela e' composta principalmente da imprese private commerciali/industriali (47% dei ricavi/compensi), agenzie pubblicitarie (34%) e fotografi/studi fotografici (il 12% dei soggetti per il 29% dei ricavi/compensi).
Si tratta in prevalenza (82% dei casi) di ditte individuali (in cui lavora il solo titolare) o di liberi professionisti. Gli spazi dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono limitati: sono presenti superfici per sala posa (39 mq) e nel 53% dei casi uffici (19 mq).
La dotazione di beni strumentali si compone di 4 fotocamere, alcuni obiettivi e luci flash. Il 25% dei soggetti dispone di una fotocamera digitale e il 20% ottiene oltre il 40% dei ricavi/compensi da servizi fotografici realizzati con supporto digitale.

CLUSTER 11 - IMPRESE OPERANTI IN AMBITO INTERNAZIONALE

NUMEROSITA': 119

I soggetti appartenenti al cluster realizzano servizi fotografici diretti sia al mercato nazionale (49% dei ricavi), sia al mercato multinazionale o estero (44%). L'attivita' all'estero e' condotta con la realizzazione o la pubblicazione di servizi fotografici (rispettivamente 7 o 8 nel 53% dei casi e 8 o 9 nel 39%); buona parte dei soggetti pubblica, inoltre, foto su copertine a diffusione nazionale/internazionale (19 nel 34% dei casi) e redazionali su riviste a diffusione nazionale (20 nel 38%).
Il 29% degli operatori percepisce compensi per la cessione dei diritti di utilizzo molto superiori alla media di settore.
Per quanto concerne il comparto di specializzazione, i soggetti del cluster operano principalmente nell'ambito moda/beauty (reportage il 37% dei soggetti per il 41% dei ricavi, cataloghi il 35% per il 34% e pubblicita' il 38% per il 22%), giornalismo ed editoria (reportage sport il 16% per il 59% e altri reportage il 20% per il 26%) e servizi industriali (il 20% per il 40%).
Le tipologie di clientela prevalenti sono le imprese private commerciali/ industriali (il 66% dei soggetti per il 57% dei ricavi), le aziende private editoriali di quotidiani/periodici (il 63% per il 40%) e le agenzie pubblicitarie (il 37% per il 23%).
Si tratta in prevalenza di persone fisiche (64% dei casi) in cui opera il solo titolare e, in misura contenuta, di societa' (36%) in cui sono occupati 2 o 3 addetti.
Per quanto concerne la struttura, sono presenti uffici (26 mq) e, nel 41% dei casi, superfici per sala posa (66 mq); il 40% circa dei soggetti ricava tali spazi all'interno dell'abitazione.
Compatibilmente all'attivita' svolta e all'ambito internazionale di intervento le spese per viaggi e trasferte, per prestazioni di fotografi/studi fotografici e per l'utilizzo di servizi di laboratori fotografici sono ampiamente superiori alla media del settore. Il 10% circa dei soggetti sostiene costi per provvigioni corrisposte ad agenti fotografici presumibilmente operanti all'estero (il 13% dei soggetti dispone di 2 o 3 agenti su paesi esteri).

CLUSTER 12 - LABORATORI FOTOGRAFICI

NUMEROSITA': 271

I soggetti di questo cluster sono laboratori fotografici la cui attivita' prevalente e' lo sviluppo e stampa di pellicole (45% dei ricavi); altre attivita' di laboratorio sono ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 59% dei soggetti per il 24% dei ricavi) e riproduzione, restauro, ritocco e duplicazione di fotografie manuale o a computer (il 31% per il 9%). Una parte dei soggetti realizza servizi per matrimoni e altre cerimonie (il 30% per il 18%).
In linea con l'attivita' svolta la clientela si compone maggiormente di fotografi/studi fotografici (40% dei ricavi), privati (il 62% dei soggetti per il 42% dei ricavi), fotonegozianti (il 25% per il 39%), laboratori fotografici per sviluppo e stampa (il 18% per il 41%) e imprese private commerciali/industriali (il 29% per il 27%).
Gli spazi dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono rappresentati principalmente da laboratori di dimensioni molto superiori alla media di settore (62 mq); nel 62% dei casi sono presenti superfici per il ricevimento dei clienti (17 mq) e nel 52% depositi/magazzini (23 mq).
Per quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono sia ditte individuali (56% dei casi), sia societa' (35% di persone e 9% di capitali). Nell'attivita' sono coinvolti 2 o 3 addetti e nel 35% dei casi e' presente personale dipendente.
L'attivita' viene condotta con il consumo di quantita' elevate sia di sviluppo per pellicole (706 litri) e per carta a colori (1.109 litri), sia di carta fotografica (11.000 metri in bobina piccola, 7.100 in bobina media e 1.000 nel 50% circa dei casi in bobina grande). Tra le spese sostenute, rilevanti sono quelle relative allo smaltimento dei rifiuti speciali e all'acquisto di materiale chimico e da sviluppo.
I beni strumentali utilizzati sono soprattutto sviluppatrici per negativi e stampatrici; spesso sono presenti anche sviluppatrici per carta e ingranditori.

CLUSTER 13 - LABORATORI FOTOGRAFICI DI PICCOLE DIMENSIONI RIVOLTI AL
PUBBLICO

NUMEROSITA': 1.260

Le imprese appartenenti al cluster si contraddistinguono sia per l'attivita' svolta, simile in parte ai laboratori fotografici e in parte ai fotodettaglianti, sia per la dimensione ridotta della struttura.
Le tipologie principali di attivita' sono lo sviluppo e stampa di pellicole (56% dei ricavi), la vendita di materiale fotografico di consumo (12%) e di apparecchiature fotografiche (6%) e la realizzazione di servizi per matrimoni e altre cerimonie (il 57% dei soggetti per il 10% dei ricavi), di foto tessera e scolastiche (il 64% per il 9%) e di ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 57% per il 5%).
L'orientamento al pubblico si evince dalla clientela composta in gran parte da privati (86% dei ricavi) e in misura piu' contenuta da aziende private commerciali/industriali (il 43% dei soggetti per il 13% dei ricavi) e aziende ed enti pubblici (il 37% per 9%).
Si tratta di imprese di piccole dimensioni, in prevalenza ditte individuali (65% dei casi), che occupano 2 addetti; nel 30% dei casi e' presente personale dipendente.
Per quanto concerne gli spazi disponibili, sono presenti laboratori (19 mq), superfici per ricevimento clienti (17 mq) e per sala posa (9 mq) e, nel 68% dei casi, depositi/magazzini (15 mq).
I consumi di materie prime sono contenuti e riguardano soprattutto sviluppo per pellicole (387 litri) e per carta a colori (601) e carta fotografica (15.180 metri in bobina piccola e, nel 55% dei casi, 3.490 metri in bobina media).
In linea con l'attivita' svolta, le spese di maggior rilievo sono relative allo smaltimento di rifiuti speciali, all'acquisito di materiale chimico e fotosensibile da ripresa, alla pubblicita', promozione, propaganda e rappresentanza e all'utilizzo di servizi di laboratori fotografici. Si presume pertanto che una parte dell'attivita' di sviluppo e stampa sia realizzata all'esterno.
Date le dimensioni contenute, la dotazione di beni strumentali e' essenziale e comprende un minilab, una sviluppatrice per negativi, 2 o 3 fotocamere, alcuni obiettivi e luci flash.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO

Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da attivita' di impresa e per compensi da attivita' di lavoro autonomo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• costo del venduto (4)+costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati;
e i professionisti che presentano:
• costi e spese dichiarati nel quadro G del modello superiori ai compensi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame, differenziati per imprese e professionisti:
Imprese:
• valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti (5) * 312 *8);

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali.
5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio e
degli amministratori non soci) sono state normalizzate
all'anno in base alle percentuali di lavoro prestato.
sp;
|1 + numero dipendenti a tempo
|pieno + numero apprendisti +numero
|dipendenti a tempo parziale e
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa o nello studio +
|numero collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente • numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi. ---------------------------------------------------------------------
|numero dipendenti a tempo pieno +
|numero apprendisti + numero
|dipendenti a tempo parziale e
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa o nello studio +
|numero familiari diversi che
|prestano attivita' nell'impresa +
|numero associati in partecipazione
|che apportano lavoro
|prevalentemente nell'impresa +
|numero associati in partecipazione
|diversi + numero soci con
|occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi • numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
• margine operativo lordo sui ricavi = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) ., 100 / ricavi.
Professionisti:
• resa oraria = (compensi dichiarati - spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' professionale e artistica) / (Numero addetti (6)* 40 *45).

----------------------------

(6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
|1 * Fattore Correttivo Individuale
|+ numero dipendenti a tempo pieno
|+ numero apprendisti + numero
|dipendenti a tempo parziale e • numero addetti = (professionista|assunti con contratto di che opera in forma individuale) |formazione e lavoro ---------------------------------------------------------------------
|dove: ---------------------------------------------------------------------
|Fattore Correttivo Individuale =
|PESO ORE PESO SET in cui: PESO ORE
|e' pari a: (minor valore tra 40 e
|"numero ore settimanali dedicate
|all'attivita'") / 40 ---------------------------------------------------------------------
|PESO SET e' pari a: (minor valore
|tra 45 e "numero settimane di
|lavoro nell'anno") / 45 ---------------------------------------------------------------------
|(numero dipendenti a tempo pieno +
|numero apprendisti + numero
|dipendenti a tempo parziale e
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro) + numero soci
|o associati che prestano attivita' • numero addetti = (associazioni |nello studio* Fattore Correttivo tra professionisti) |Associazioni ---------------------------------------------------------------------
|dove: ---------------------------------------------------------------------
|Fattore Correttivo Associazioni =
|PESO--ORE PESO--SET in cui: ---------------------------------------------------------------------
|PESO--ORE e' pari a: [minor valore
|tra 40 e ("numero ore settimanali
|dedicate all'attivita'" / " numero
|soci o associati che prestano
|attivita' nello studio")] / 40 ---------------------------------------------------------------------
|PESO--SET e' pari a: [minor valore
|tra 45 e ("numero settimane di
|lavoro nell'anno" / " numero soci
|o associati che prestano attivita'
|nello studio")] / 45
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti per l'attivita' di impresa e per l'attivita' di lavoro autonomo. Sono stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario per addetto (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4;
• dal 2° al 19° ventile, per il cluster 11;
• dal 2° ventile, per i cluster 1, 7, 8, 13;
• dal 3° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 6, 9, 10, 12.
Per il margine operativo lordo sui ricavi (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 6, 7, 8, 10, 11;
• dal 1° al 18° ventile, peri cluster 1, 5;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 9, 12;
• dal 1° ventile, per i cluster 4, 13.
Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° al 19° ventile, per il cluster 10;
• dal 2° ventile, peri cluster 1, 7;
• non sono stati effettuati tagli per i cluster 2, 6, 8.
Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F e quadro G del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello comunale (7)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di modernizzazione;
• grado di copertura dei servizi di prossimita';
• grado di sviluppo socio-economico.
Si sono inoltre utilizzati, nella definizione della "funzione di ricavo", i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale (8)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
- grado di benessere;
- livello di qualificazione professionale;
- struttura economica.

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(7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 11A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
Nell'allegato 11.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (9);
• la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 11.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 11.A da pag. 221 a pag. 225 <----

ALLEGATO 11.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro

QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Potenza impegnata (kw)
• Superficie destinata a sala posa (mq)
• Superficie destinata al ricevimento clienti (mq)
• Superficie destinata a laboratori (mq)
• Superficie destinata a deposito o a magazzino (mq)
• Superficie destinata a uffici (mq)

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Consumi: Sviluppo per pellicole - litri
• Consumi: Sviluppo per carta a colori - litri
• Consumi: Sviluppo per carta bianco/nero - litri
• Consumi: Carta fotografica in bobine: piccola (banda fino a cm 15,2) - metri
• Consumi: Carta fotografica in bobine: media (banda oltre cm 15,2 e fino a cm 40) - metri
• Consumi: Carta fotografica in bobine: grande (banda oltre cm 40) - metri
• Consumi: Carta fotografica in fogli: piccola (fino a 13x18 cm) - mumero fogli
• Consumi: Carta fotografica in fogli: grande (oltre 13x18 cm) - mumero fogli
• Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Redazionali/Reportage
• Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Pubblicita'
• Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Cataloghi
• Tipologia dell'attivita': Still life - Redazionali/Reportage
• Tipologia dell'attivita': Still life - Pubblicita'
• Tipologia dell'attivita': Still life - Cataloghi
• Tipologia dell'attivita': Arredamento/architettura - Redazionali/Reportage
• Tipologia dell'attivita': Arredamento/architettura - Pubblicita'
• Tipologia dell'attivita': Arredamento/architettura - Cataloghi
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Reportage giornalistici
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Reportage sportivi
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Reportage di viaggio e turismo
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Reportage di beni artistici
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Reportage scientifici
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi editoriali e giornalistici - Altri reportage
• Tipologia dell'attivita': Fotografie per privati - Ritratti
• Tipologia dell'attivita': Fotografie per privati - Servizi per matrimoni ed altre cerimonie
• Tipologia dell'attivita': Fotografie per privati - Foto formato tessera e foto scolastiche
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Servizi industriali
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Servizi per convegni e congressi
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Riprese video
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Elaborazione e montaggio dell'immagine video
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Sviluppo e stampa di pellicole
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Ingrandimenti (fotografici e/o digitali)
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Riproduzione, restauro, ritocco e duplicazione di fotografie manuale o a computer
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Acquisizione, lavorazione ed elaborazione digitale di immagini
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Trasferimento di immagini da pellicola a supporto magnetico/CD e viceversa
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Post-produzione (aggiunta di musica al video, etc.) Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Vendita di materiale fotografico di consumo
• Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Vendita di apparecchiature fotografiche ed altro
• Tipologia clientela: Agenzie pubblicitarie
• Tipologia clientela: Agenzie fotografiche d'archivio
• Tipologia clientela: Agenzie di stampa
• Tipologia clientela: Aziende private commerciali/industriali
• Tipologia clientela: Aziende private editoria quotidiani/periodici
• Tipologia clientela: Aziende private editoria libraria e non periodica
• Tipologia clientela: Aziende ed enti pubblici
• Tipologia clientela: Privati
• Tipologia clientela: Fotografi/studi fotografici
• Tipologia clientela: Fotonegozianti
• Tipologia clientela: Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa
• Elementi specifici: Spese per aggiornamento software
• Elementi specifici: Spese per materiale chimico e per lo sviluppo
• Elementi specifici: Spese per viaggi e trasferte
• Elementi specifici: Spese di pubblicita', promozione, propaganda e rappresentanza
• Elementi specifici: Spese per smaltimento di rifiuti speciali
• Altri elementi specifici: Compensi o ricavi percepiti o conseguiti per la cessione di diritti di utilizzo
• Altri elementi specifici: Compensi o ricavi percepiti o conseguiti per servizi fotografici diretti al mercato italiano
• Altri elementi specifici: Compensi o ricavi percepiti o conseguiti per servizi fotografici diretti al mercato multinazionale o estero
• Altri elementi specifici: Foto pubblicate su copertine di riviste a diffusione nazionale/internazionale - Numero
• Altri elementi specifici: Redazionali pubblicati su rivista a diffusione nazionale - Numero
• Altri elementi specifici: Campagne pubblicitarie nazionali - Numero
• Altri elementi specifici: Campagne pubblicitarie internazionali - Numero
• Altri elementi specifici: Servizi fotografici eseguiti all'estero - Numero
• Altri elementi specifici: Servizi fotografici pubblicati all'estero - Numero

QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Dorsi digitali per fotocamere (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Dorsi digitali per fotocamere (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Dorsi digitali per fotocamere (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Dorsi digitali per fotocamere (oltre euro 10.329) - Numero
• Luci continue (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Luci continue (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Luci continue (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Luci continue (oltre euro 10.329) - Numero
• Luci Flash (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Luci Flash (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Luci Flash (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Luci Flash (oltre euro 10.329) - Numero
• Computer (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Computer (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Computer (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Computer (oltre euro 10.329) - Numero
• Stampanti-Plotter (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Stampanti-Plotter (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Stampanti-Plotter (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Stampanti-Plotter (oltre euro 10.329) - Numero
• Scanner (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Scanner (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Scanner (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Scanner (oltre euro 10.329) - Numero
• Fotocopiatrici (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Fotocopiatrici (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Fotocopiatrici (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Fotocopiatrici (oltre euro 10.329) - Numero
• Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
• Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
• Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
• Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (oltre euro 10.329) - Numero
• Ingranditori (fino a euro 10.329) - Numero
• Ingranditori (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Ingranditori (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Ingranditori (oltre euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per diapositive (fino a euro 10.329) - Numero
• Sviluppatrici per diapositive (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Sviluppatrici per diapositive (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per diapositive (oltre euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per negativi (fino a euro 10.329) - Numero
• Sviluppatrici per negativi (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Sviluppatrici per negativi (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per negativi (oltre euro 103.291) - Numero
• Minilab (fino a euro 10.329) - Numero
• Minilab (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Minilab (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
Minilab (oltre euro 103.291) - Numero
• Stampatrici fino a 30 x 45 (fino a euro 10.329) - Numero
• Stampatrici fino a 30 x 45 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Stampatrici fino a 30 x 45 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Stampatrici fino a 30 x 45 (oltre euro 103.291) - Numero
• Stampatrici oltre 30 x 45 (fino a euro 10.329) - Numero
• Stampatrici oltre 30 x 45 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Stampatrici oltre 30 x 45 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Stampatrici oltre 30 x 45 (oltre euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (fino a euro 10.329) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 70 x 100 (fino a euro 10.329) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 70 x 100 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 70 x 100 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Sviluppatrici per carta formato oltre 70 x 100 (oltre euro 103.291) - Numero
• Sistemi di stampa da file digitale (fino a euro 10.329) - Numero
• Sistemi di stampa da file digitale (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Sistemi di stampa da file digitale (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Sistemi di stampa da file digitale (oltre euro 103.291) - Numero
• Apparecchiature per postproduzione video (centraline di montaggio, titolatici, ecc.) (fino a euro 10.329) - Numero
• Apparecchiature per postproduzione video (centraline di montaggio, titolatici, ecc.) (oltre a euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
• Apparecchiature per postproduzione video (centraline di montaggio, titolatici, ecc.) (oltre a euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
• Apparecchiature per postproduzione video (centraline di montaggio, titolatici, ecc.) (oltre a euro 103.291) - Numero

QUADRO Z DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Valore dei beni strumentali digitali
• Servizi fotografici effettuati con supporto digitale
• Ricavi derivanti da servizi fotografici effettuati con supporto digitale
• Fotocamere digitali - Numero
• Stampatrici carta con video - Numero
 
Allegato 12

EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG75U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG75U.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 45.31.0 - Installazione di impianti elettrici e tecnici;
• 45.32.0 - Lavori di isolamento;
• 45.33.0 - Installazione di impianti idraulico-sanitari;
• 45.34.0 - Altri lavori di installazione;
• 45.42.0 - Posa in opera di infissi.
La finalita' perseguita e' di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello Studio di Settore per il periodo d'imposta 2002.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 121.993.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 7.219 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alla specializzazione (quadro D del modello);
• errata compilazione delle percentuali relative all'arca di svolgimento dell'attivita' (quadro D del modello);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel modello.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 114.774.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des Donneens e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).

----------------------------

(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alla specializzazione, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare ventuno gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Lo studio analizza le attivita' economiche relative alle imprese che effettuano installazione di impianti elettrici e idraulico/termico-sanitari, lavori di isolamento, altri lavori di installazione e lavori di completamento degli edifici, quali posa in opera di infissi, cucine su misura e arredi per negozi.
L'analisi ha portato all'individuazione dei gruppi omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali:
• area specialistica;
• dimensione della struttura organizzativa;
• tipologia di clientela.
Il primo elemento ha permesso di individuare soggetti specializzati in:
• impianti elettrici civili (cluster 19);
• impianti elettrici industriali (cluster 17);
• impianti elettrici civili e industriali (cluster 13 e 16);
• impianti di elevazione (cluster 5);
• impianti di TV terrestre, satellitare e a circuito chiuso (cluster 20);
• impianti di telefonia a centralino e trasmissione dati (clusterl0);
• impianti di rilevazione incendio (cluster 15);
• impianti antifurto o antintrusione (cluster 12);
• impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (cluster 1, 3 e 14);
• impianti di ventilazione e condizionamento (cluster 6);
• sistemi di illuminazione esterna per infrastrutture (cluster 4 e 7);
• sistemi di delineatura e segnaletica stradale (cluster 18);
• posa in opera di materiali isolanti e lavori di completamento di interni (cluster 21);
• posa in opera di infissi (cluster 9);
• posa in opera di arredi per negozi e cucine su misura (cluster 8).
All'interno delle imprese che operano nel settore degli impianti elettrici civili e industriali, degli impianti idraulico/termico-sanitari e in quello dei sistemi di illuminazione esterna, il fattore dimensionale - in termini di personale, superfici utilizzate e dotazione di beni strumentali - ha permesso di individuare:
• imprese di piccole dimensioni (cluster 1, 4, 17 e 19);
• imprese di medie dimensioni (cluster 3 e 13);
• imprese di grandi dimensioni (cluster 7, 14 e 16).
Si rileva inoltre la presenza di un cluster formato da imprese di dimensioni nettamente superiori alla media che eseguono lavori di installazione di impianti elettrici industriali e/o idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (cluster 2).
La tipologia di clientela ha portato all'individuazione di un cluster formato da imprese che eseguono lavori in appalto per enti pubblici (cluster 11).
Le imprese in esame eseguono generalmente interventi di installazione/posa in opera, manutenzione e riparazione. Pertanto, per semplicita' di esposizione, nelle successive descrizioni dei cluster con installazione/posa in opera si comprendono anche gli interventi di manutenzione e riparazione. Inoltre, sempre nelle successive descrizioni dei cluster, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).

CLUSTER 1 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI

NUMEROSITA': 34.456

Il cluster raggruppa le imprese di piccole dimensioni specializzate nell'installazione di impianti idraulico/termicosanitari e di raffrescamento (87% dei ricavi).
Si tratta prevalentemente di ditte individuali (87% dei casi), in cui generalmente lavora il solo titolare, con spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' di dimensioni limitate e dotazione di beni strumentali essenziale.
La clientela e' composta in massima parte da privati (44% dei ricavi) e da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (32%).

CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 1.007

Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per una struttura organizzativa di dimensioni nettamente superiori alla media del settore. Si tratta prevalentemente di societa' (49% di capitali e 40% di persone) e occupano complessivamente 18 addetti di cui 15-16 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (554 mc) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (321 mq); il 41% delle imprese dispone inoltre di superfici esterne destinate a magazzino e deposito (358 mq).
Le imprese del cluster eseguono prevalentemente lavori di installazione di impianti elettrici e/o idraulici. In particolare, il 52% dei soggetti esegue lavori di installazione di impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (64% dei ricavi) e il 46% si occupa di installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 59% dei ricavi.
La clientela e' composta in massima parte da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (58% dei ricavi).
Coerentemente con le grandi dimensioni, la dotazione di beni strumentali e' superiore alla media del settore.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI

NUMEROSITA': 11.477

Il cluster risulta composto da imprese di medie dimensioni specializzate nell'installazione di impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (86% dei ricavi).
Le imprese del cluster operano prevalentemente sotto forma di ditta individuale (59% dei casi) e di societa' di persone (36%) e occupano complessivamente 3 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (73 mq) e ad ufficio e laboratorio (23 mq).
I lavori sono svolti prevalentemente in appalto per imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (39% dei ricavi) e per privati (38%).
La dotazione di beni strumentali comprende 5 stringitubi, 1 saldatrice elettrica e 1 filettatrice elettrica per tubazioni di diametro fino a 100 mm.

CLUSTER 4 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA PER
INFRASTRUTTURE

NUMEROSITA': 693

Il cluster raggruppa le imprese di piccole dimensioni specializzate nell'installazione di sistemi di illuminazione esterna per infrastrutture (strade, aeroporti, porti, stadi, ecc.) da cui deriva il 76% dei ricavi.
Le imprese del cluster operano prevalentemente sotto forma di ditte individuali (66% dei casi) e societa' di persone (21%) e occupano complessivamente 3 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (21 mq) e di locali destinati a magazzino/deposito (50 mq).
Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, la clientela e' composta in massima parte da enti pubblici (56% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 pinza amperometrica, 1 misuratore di messa a terra e 1 saldatrice elettrica; il 42% dei soggetti dispone di 1 autogru.

CLUSTER 5 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
ELEVAZIONE

NUMEROSITA': 728

Il cluster e' costituito da imprese specializzate nell'installazione di impianti di elevazione (ascensore, montacarichi) da cui proviene il 97% dei ricavi.
Si tratta di societa' (28% di persone e 23% di capitali) in cui sono occupati 5 addetti di cui 4 dipendenti e ditte individuali (49% dei casi) con 2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di locali destinati ad ufficio e laboratorio (34 mq); nel 47% dei casi dispongono inoltre di locali destinati a magazzino/deposito (95 mq).
Coerentemente con la specializzazione, il peso dell'attivita' di manutenzione (36% dei ricavi) e' superiore alla media del settore e la clientela e' composta prevalentemente da condomini (55% dei ricavi per il 59% dei soggetti) e da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (49% per il 54%).

CLUSTER 6 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO

NUMEROSITA': 3.527

Le imprese del cluster sono specializzate nell'installazione di impianti di ventilazione e condizionamento (57% dei ricavi). Il 51% dei soggetti esegue inoltre interventi relativi a impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (41% dei ricavi) e il 25°/o interventi relativi a impianti di refrigerazione (46%).
Si tratta di ditte individuali (56% dei casi) con 2 addetti e societa' (28% di persone e 16% di capitali) che occupano 4-5 addetti di cui 3 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (34 mq) e di locali destinati a magazzino/deposito (52 mq).
I lavori sono svolti prevalentemente in appalto per imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (40% dei ricavi) e per privati (29%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 unita' a gas per apparati refrigeranti, 1 termometro digitale, 3 stringitubi, 1 saldatrice elettrica e 1 filettatrice elettrica per tubazioni di diametro fino a 100 mm.

CLUSTER 7 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA PER
INFRASTRUTTURE

NUMEROSITA': 132

Il cluster e' formato da imprese di grandi dimensioni specializzate nell'installazione di sistemi di illuminazione esterna per infrastrutture (strade, aeroporti, porti, stadi ecc.) da cui deriva il 74% dei ricavi.
Le imprese del cluster operano prevalentemente sotto forma societaria (34% di persone e 339/0 di capitali) e occupano complessivamente 10 addetti di cui 9 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (268 mc) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (73 mc). Il 53% dei soggetti dispone inoltre di superfici esterne destinate a mab tino/deposito (560 mc).
Coerentemente con la specializzazione, la clientela e' composta principalmente da enti pubblici (63°/o dei ricavi) e le spese di partecipazione a gare di appalto sono superiori alla media del settore.
La dotazione di beni strumentali comprende 2 autogru, 1 misuratore di messa a terra, 3 pinze amperometriche, 1 misuratore per prove di isolamento; il 55% delle imprese del cluster dispone di 1 betoniera e il 52% di ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di 22 metri lineari.

CLUSTER 8 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI ARREDI PER
NEGOZI E DI CUCINE SU MISURA

NUMEROSITA': 916

Il cluster e' costituito da imprese specializzate nella posa in opera di arredi per negozi (47% dei ricavi) e nella posa in opera di cucine su misura (52% dei ricavi per il 52% dei soggetti).
Si tratta in misura prevalente di ditte individuali (83% dei casi) in cui generalmente lavora il solo titolare. Nel 17% dei casi si tratta di societa' che occupano 3 addetti. Le imprese del cluster generalmente dispongono di locali destinati a ufficio e laboratorio di dimensioni esigue.
I lavori sono svolti perlopiu' in appalto per imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (54% dei ricavi). 11 28% delle imprese ha indicato di svolgere lavori in subappalto (87% dei ricavi).

CLUSTER 9 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI INFISSI

NUMEROSITA': 5.182

Il cluster raggruppa le imprese specializzate nella posa in opera di porte e finestre (77% dei ricavi) e di persiane e avvolgibili (29% dei ricavi per il 52% dei soggetti).
Si tratta in massima parte di ditte individuali (84% dei casi) in cui generalmente lavora il solo titolare. Nel 16% dei casi si tratta di societa' con 2-3 addetti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
La clientela e' composta prevalentemente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (72% dei ricavi per il 58% dei soggetti) e da privati (49% per il 48%).

CLUSTER 10 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
TELEFONIA A CENTRALINO E TRASMISSIONE DATI

NUMEROSITA': 1.053

Le imprese del cluster sono specializzate nell'installazione di impianti di telefonia a centralino (49% dei ricavi) e di impianti di trasmissione dati (36%).
Il cluster e' formato da societa' (28% di capitali e 27% di persone) in cui operano 5-6 addetti e da ditte individuali (45% di casi) che occupano 2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (37 mq); il 49% dei soggetti dispone inoltre di locali destinati a magazzino/deposito (67 mq).
La clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (44% dei ricavi). Tra i clienti si rilevano inoltre privati (34% dei ricavi per il 34% dei soggetti).

CLUSTER 11 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI IN APPALTO PER ENTI PUBBLICI

NUMEROSITA': 693

Al cluster appartengono le imprese che eseguono prevalentemente lavori in appalto per enti pubblici (63% dei ricavi). Coerentemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita' si rilevano spese di partecipazione a gare d'appalto superiori alla media del settore.
Si tratta di imprese di grandi dimensioni, per lo piu' societa' (38% di capitali e 31°io di persone) con 11 addetti di cui 9 dipendenti. Nel 31% dei casi si tratta di ditte individuali con 7 addetti, di cui 6 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (143 mq) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (78 mq).
I soggetti appartenenti al cluster effettuano in misura prevalente lavori di installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 25% dei ricavi e lavori di installazione di impianti elettrici civili (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 22% dei ricavi; il 34% delle imprese installa inoltre impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (43% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 misuratore di messa a terra, 2 pinze amperometriche, 1 saldatrice elettrica, 2 stringitubi, 1 filettatrice a mano, 1 misuratore per prove di isolamento, 1 misuratore di interruttori differenziali; nel 30% dei casi si rileva la presenza di 1 autogru.

CLUSTER 12 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI
ANTIFURTO O ANTINTRUSIONE

NUMEROSITA': 1.590

Il cluster raggruppa le imprese specializzate nell'installazione di impianti antifurto o antintrusione (58% dei ricavi), attivita' alla quale il 57% delle imprese affianca l'installazione degli impianti di rilevazione incendi (17% dei ricavi).
Si tratta di ditte individuali (54% dei casi) con 2 addetti e societa' (29% di persone e 17% di capitali) che occupano 4 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di locali destinati ad ufficio e laboratorio (33 mq) e di locali destinati a magazzino/deposito (31 mq).
La clientela e' composta prevalentemente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (43% dei ricavi) e da privati (26%).

CLUSTER 13 - IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI

NUMEROSITA': 5.005

Il cluster e' composto da imprese di medie dimensioni specializzate nell'installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui deriva il 52% dei ricavi e impianti elettrici civili (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 29% dei ricavi.
Si tratta prevalentemente di societa' (di persone nel 47% dei casi e di capitali nel 18%). L'organico e' composto da 6 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (103 mq) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (55 mq).
La clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (56% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 2-3 pinze amperometriche, 1 misuratore di messa a terra, 1 saldatrice elettrica, 1 misuratore di interruttori differenziali e 1 misuratore per prove di isolamento; il 68% delle imprese del cluster dispone di ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di 10 metri lineari.

CLUSTER 14 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI

NUMEROSITA': 3.514

Il cluster raggruppa le imprese di grandi dimensioni specializzate nell'installazione di impianti idraulico/termicosanitari e di raffrescamento (71% dei ricavi).
Le imprese del cluster sono prevalentemente societa' (52% di persone e 21% di capitali) ed occupano complessivamente 7-8 addetti di cui 6 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (237 mq) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (83 mq); il 27% dei soggetti dispone inoltre di superfici esterne destinate a magazzino/deposito (182 mq).
La clientela e' composta in massima parte da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (49% dei ricavi) e da privati (26%).
La dotazione di beni strumentali comprende 8 stringitubi, 3 saldatrici elettriche, 2 filettatrici elettriche per tubazioni di diametro fino a 100 mm; il 62% dei soggetti dispone di ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di 12 metri lineari.

CLUSTER 15 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
RILEVAZIONE INCENDIO

NUMEROSITA': 142

Al cluster appartengono le imprese specializzate nell'installazione di impianti di rilevazione incendio (76% dei ricavi), alla quale le imprese del cluster affiancano frequentemente l'installazione di impianti antifurto o antintrusione.
Si tratta di societa' (33% di capitali e 29% di persone) in cui operano 5 addetti e ditte individuali (38%) con 2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (57 mq) e a magazzino/deposito (53 mq).
I lavori vengono svolti principalmente in appalto per imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (49% dei ricavi) ed in subappalto (20%); il 42% dei soggetti esegue lavori per privati (27% dei ricavi).

CLUSTER 16 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI

NUMEROSITA': 1.626

Il cluster individua le imprese di grandi dimensioni specializzate nell'installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 61% dei ricavi e, secondariamente, di impianti elettrici civili (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 18% dei ricavi.
Le imprese del cluster sono in misura prevalente societa' (50% di persone e 33% di capitali) e occupano complessivamente 12 addetti di cui 10 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (255 mq) e ad ufficio e laboratorio (163 mq).
La clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (62% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 4 pinze amperometriche, 1 misuratore di messa a terra, 2 saldatrici elettriche, 1 misuratore di interruttori differenziali, 1 misuratore per prove di isolamento e ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di circa 10 metri lineari.

CLUSTER 17 - PICCOLE IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI
IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI

NUMEROSITA': 11.209

Il cluster raggruppa le imprese di piccole dimensioni che effettuano in misura prevalente lavori di installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 67% dei ricavi.
Le imprese del cluster sono per lo piu' ditte individuali (74% dei casi) e societa' di persone (20%) e occupano complessivamente 2 addetti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
La clientela e' composta prevalentemente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (53% dei ricavi).

CLUSTER 18 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN SISTEMI DI DELINEATURA E
SEGNALETICA STRADALE

NUMEROSITA': 185

Il cluster e' formato da imprese specializzate in sistemi di delineatura e segnaletica stradale (97% dei ricavi).
Le imprese appartenenti al cluster sono quasi equamente distribuite tra societa' (25% di persone e 28°/o di capitali) e ditte individuali (47%) e occupano complessivamente 3 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (36 mq); il 46% dei soggetti dispone di locali destinati a magazzino/deposito (145 mq).
Coerentemente con specializzazione, la clientela e' composta prevalentemente da enti pubblici (43% dei ricavi) e secondariamente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (27%).

CLUSTER 19 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE
NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI CIVILI

NUMEROSITA': 26.476

Il cluster e' formato da imprese di piccole dimensioni specializzate nell'installazione di impianti elettrici civili (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 74% dei ricavi.
Le imprese del cluster sono prevalentemente ditte individuali (81% dei casi) e occupano complessivamente 1-2 addetti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
La clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (35% dei ricavi) e da privati (33%).

CLUSTER 20 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI
TELEVISIVI

NUMEROSITA': 1.010

Al cluster appartengono le imprese specializzate nell'installazione di impianti di TV terrestre, satellitare e a circuito chiuso (76% dei ricavi).
Si tratta di imprese di piccole dimensioni, in massima parte ditte individuali (79% dei casi) in cui generalmente lavora il solo titolare; nel rimanente 21% dei casi si tratta di societa' che occupano 2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di locali di dimensioni limitate e hanno una dotazione di beni strumentali essenziale.
La clientela e' composta prevalentemente da privati (33% dei ricavi) e da condomini (28%).

CLUSTER 21 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI MATERIALI
ISOLANTI E NEL COMPLETAMENTO DI INTERNI

NUMEROSITA': 3.591

Il cluster raggruppa le imprese specializzate nella posa in opera di materiali isolanti (80% dei ricavi per il 65% dei soggetti) e nell'eseguire lavori di completamento di interni (81% per il 51%).
Si tratta di ditte individuali (73% dei casi) con 2 addetti e societa' (18% di persone e 9% di capitali) in cui sono occupati 4 addetti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
I lavori sono svolti soprattutto in appalto per imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (74% dei ricavi per il 65% dei soggetti) ed in subappalto (69% per il 40%); il 40% dei soggetti realizza il 31% dei ricavi da lavori svolti per privati.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• incidenza dei costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)/[ ricavi + variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR) (5)];
• produttivita' per addetto = [ricavi + variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)]/(numero di addetti (6) * 1000).
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali relative a
merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + costi
per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorate
e merci - rimanenze finali relative a merci, prodotti
finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai
servizi non di durata ultrannuale + esistenze iniziali
relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del
TUIR - rimanenze finali relative ad opere, forniture e
servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5,
del TIUR.
(5) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata
ultrannuale (Art. 60, comuni 1-4 del TUIR) = [(Rimanenze
finali relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale - Rimanenze finali relative ad opere, forniture
e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma
5, del TUIR) - (Esistenze iniziali relative ad opere,
forniture e servizi di durata ultrannuale - Esistenze
iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata
ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR)].
(6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dirigenti + numero
|quadri + numero impiegati + numero
|operai generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termine e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi ---------------------------------------------------------------------
|Numero dirigenti + numero quadri +
|numero impiegati + numero operai
|generici + numero operai
|specializzati + numero dipendenti
|a tempo parziale + numero
|apprendisti + numero assunti con
|contratto di formazione e lavoro o
|a termite e lavoranti a domicilio
|+ numero collaboratori coordinati
|e continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci.
Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° al 16° ventile, per i cluster 1, 6, 19;
• dal 1° al 17° ventile, per i cluster 2, 11, 13, 16;
• dal 1° al 16° ventile, per i cluster 3, 14;
• dal 2° al 17° ventile, per i cluster 4, 5, 17;
• dal 2° al 18° ventile, per i cluster 7, 10, 12, 15;
• fino al 17° ventile, per il cluster 8;
• fino al 16° ventile, per il cluster 9;
• dal 1° al 18° ventile, per i cluster 18, 20;
• fino al 18° ventile, per il cluster 21.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 10, 12, 13, 17, 18, 21;
• dal 1° al 19° ventile, per il cluster 2;
• dal 2° al 19° ventilo, per i cluster 3, 6, 7, 11, 15 16;
• dal 4° al 19° ventile, per i cluster 4, 8, 9, 19, 20.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale (7)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali (8) sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali".
Nell'allegato 12.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

----------------------------

(7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) Le aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
che provinciale e regionale, sono state individuate sulla
base del comune, della provincia e della regione del
domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
specifica area territoriale, e' stata ponderata in base
alla percentuale dei ricavi conseguiti nell'area
territoriale stessa.
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (9);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 12.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 12.A da pag. 241 a pag. 243 <----

ALLEGATO 12.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
• Numero delle giornate retribuite per i quadri
• Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
• Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
• Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
• Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
• Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
• Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero di amministratori non soci

QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Superficie locali destinati ad ufficio e laboratorio (Mq)
• Superficie locali destinati a magazzino/deposito (Mq)
• Superficie spazi esterni destinati a magazzino/deposito (Mq)

QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti elettrici civili (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico)
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti elettrici industriali (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni, ecc.)
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti elevazione (ascensore, montacarichi)
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti di TV terrestre, satellitare e a circuito chiuso
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti di telefonia a centralino
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti di trasmissione dati
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti di rilevazione incendio
• Specializzazione - Sezione 1 - Impianti elettrici: Impianti antifurto o antintrusione
• Specializzazione - Sezione 2 - Impianti idraulici: Impianti idraulico/termico-sanitario e di raffrescamento
• Specializzazione - Sezione 2 - Impianti idraulici: Impianti di refrigerazione (es. banco frigorifero)
• Specializzazione - Sezione 2 - Impianti idraulici: Impianti di ventilazione e condizionamento
• Specializzazione - Sezione 3 - Altre tipologie di impianti: Sistemi di illuminazione esterna per infrastrutture (strade, aeroporti, porti, stadi ecc.)
• Specializzazione - Sezione 3 - Altre tipologie di impianti: Sistemi di delineatura e segnaletica stradale
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Materiali isolanti
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Porte e finestre
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Persiane e avvolgibili
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Cucine su misura
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Arredi per negozi
• Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Completamento di interni (soffitti, pareti mobili, ecc.)
• Altri dati: Lavoro svolto in appalto per enti pubblici
• Altri dati: Lavoro svolto per condomini (esclusi i righi D30, D31, D32)
• Altri elementi specifici: Spese per il materiale di consumo impiegato nell'attivita'
• Altri elementi specifici: Spese di partecipazione a gare di appalto

QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Beni strumentali: Saldatrice elettrica - Numero
• Beni strumentali: Unita' di carica a gas per apparecchiature refrigeranti - Numero
• Beni strumentali: Termometro digitale - Numero
• Beni strumentali: Autogru - Numero
 
Allegato 13
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE SG96U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore SG96U.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
• 50.20.5 - Altre attivita' di manutenzione e di soccorso stradale.
La finalita' perseguita e' determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG96).
I contribuenti interessati sono risultati pari a 4.645.
I questionari restituiti sono stati pari a 2.598.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 680 posizioni;
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro M del questionario (elementi contabili) con compilato;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro C del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' stato pari a 1.918.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:

- una tecnica basata su approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des
donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti
Principali (1);
- un procedimento di Cluster Analysis (2).

----------------------------

(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse specializzazioni, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto delle altre attivita' di manutenzione e di soccorso stradale.
I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
• la specializzazione per comparto di attivita';
• la specializzazione per tipologia di attivita';
• il fattore dimensionale.
Il fattore della specializzazione per comparto di attivita' ha permesso di distinguere i seguenti macro settori
• Autorimesse (cluster 1 e 2);
• Autolavaggi (cluster 5, 6 e 7);
• Servizi di soccorso stradale (cluster 3 e 4);
• Depositi giudiziari (cluster 8).
Nell'ambito dei comparti individuati sono emerse le seguenti specializzazioni per tipologia di attivita':
• Autorimesse (cluster 2);
• Autorimesse con rimessaggio mezzi pesanti, camper ed imbarcazioni da diporto (cluster 1);
• Autolavaggi (cluster 5 e 6);
• Autolavaggi self-service (cluster 7);
• Soccorso stradale (cluster 3);
• Soccorso stradale ed autostradale (cluster 4);
• Deposito giudiziario e soccorso stradale (cluster 8).
Il fattore dimensionale ha fatto emergere, nell'ambito delle imprese di autolavaggio, le realta' di dimensioni ridotte (cluster 6).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazioni contrarie, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi.

CLUSTER 1 - AUTORIMESSE CON RIMESSAGGIO MEZZI PESANTI, CAMPER ED
IMBARCAZIONI DA DIPORTO

NUMEROSITA': 29

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (59% dei soggetti) e societa' di persone (28%) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 12 mq di uffici, 467 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta, 1.330 mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti nel 17% dei casi e 168 mq di locali e spazi destinati a servizi presenti nel 48% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 23.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di autorimessa (40% dei ricavi) ed in particolare parcheggio/rimessa in abbonamento annuale (27% dei ricavi) e parcheggio/rimessa in abbonamento mensile (8%). Si rileva inoltre la presenza di servizi di lavaggio auto ed altri veicoli a mano (14% dei ricavi) e manutenzione e riparazioni elettromeccaniche (50%). I soggetti appartenenti al cluster si caratterizzano per la presenza dell'attivita' di rimessaggio ed in particolare il 24% di essi effettua rimessaggio mezzi pesanti (78% dei ricavi), il 17% rimessaggio camper e roulotte (16%) ed il 24% rimessaggio imbarcazioni da diporto (66%).
Annualmente vengono emessi 90 abbonamenti annuali dal 48% dei soggetti, 19 abbonamenti mensili dal 17%, 5 abbonamenti settimanali dal 7% e 860 abbonamenti giornalieri dal 10%.
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (41% dei soggetti), zone Australi (24%) e zone commerciali (14%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (64% dei ricavi), altre imprese ed esercenti arti e professioni (12%), enti, amministrazioni ed imprese in convenzione (9%) ed autotrasportatori (8%).

CLUSTER 2 - AUTORIMESSE

NUMEROSITA': 34

Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (65% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 9 mq di uffici, 599 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta, 592 mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti nel 32% dei casi e 62 mq di locali e spazi destinati a servizi presenti nel 41% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 73.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di autorimessa (79% dei ricavi) ed in particolare parcheggio/rimessa in abbonamento mensile (63% dei ricavi) e parcheggio ad ore (11%). Annualmente vengono emessi 65 abbonamenti mensili e 1.072 abbonamenti giornalieri dal 18% dei soggetti.
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (50% dei soggetti) e zone commerciali (24%).
La clientela e' costituita da privati (72% dei ricavi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (20%).

CLUSTER 3 - IMPRESE FORNITRICI DI SOCCORSO STRADALE

NUMEROSITA': 189

,
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (73% dei soggetti) e presentano una struttura composta in media da 2 addetti.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 10 mq di uffici, 314 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta presenti nel 36% dei casi, 891 mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti nel 45% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 55 per il 39% dei soggetti.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di soccorso stradale (85% dei ricavi) ed in particolare soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. (74% dei ricavi). Si rileva inoltre la presenza di servizi di deposito giudiziario nel 35% dei casi con un'incidenza sui ricavi pari al 16%.
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (26% dei soggetti), zone industriali (23%) e nei pressi della rete autostradale (8%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (44% dei ricavi), altre imprese ed esercenti arti e professioni (26%) ed enti, amministrazioni ed imprese in convenzione (22%).
Trai beni strumentali sono presenti 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. attrezzato per soccorso stradale ed 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. e fino a 12 t. attrezzato per soccorso stradale.

CLUSTER 4 - IMPRESE FORNITRICI DI SERVIZI DI SOCCORSO STRADALE ED
AUTOSTRADALE

NUMEROSITA': 108

Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (45% dei soggetti), societa' di persone (39%) e societa' di capitali (16%) con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 58 mq di uffici, 347 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta presenti nel 51% dei casi, 1.156 mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti nel 65% dei casi, 203 mq spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazioni nel 64% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 66 per il 44% dei soggetti.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di soccorso stradale (83% dei ricavi) ed in particolare soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. (52% dei ricavi) e soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. (22%). Si rileva inoltre la presenza di manutenzione di base e primo intervento nel 51% dei casi con un'incidenza sui ricavi pari al 13%, di servizi di deposito giudiziario (12% dei ricavi per il 49% dei casi) e di servizi di manutenzione e riparazioni elettromeccaniche (15% dei ricavi per il 22% dei soggetti). Il cluster si caratterizza per la presenza di convenzioni per il soccorso stradale e autostradale.
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali (34% dei soggetti) e nei pressi della rete autostradale (35%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (39% dei ricavi), altre imprese ed esercenti arti e professioni (20%), enti, amministrazioni ed imprese in convenzione (21%) ed autotrasportatori (9%).
Tra i beni strumentali sono presenti 1 autogru', 1 autovettura, 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. attrezzato per soccorso stradale e 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. e fino a 12 t. di cui 1 attrezzato per soccorso stradale.

CLUSTER 5 - AUTOLAVAGGI

NUMEROSITA': 160

Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (45% dei soggetti), societa' di persone (38%) e societa' di capitali (17%) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 7 mq di uffici e 564 mq di locali e spazi destinati a servizi.
Le aziende del cluster svolgono quasi esclusivamente attivita' di autolavaggio (97% dei ricavi) ed in particolare autolavaggio con servizio di self-service (44% dei ricavi) e lavaggio auto ed altri veicoli automatico (44%).
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali (35% dei soggetti) e in zone residenziali (34%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (75% dei ricavi).
Tra i beni strumentali sono presenti 2 impianti automatici e semi-automatici per autolavaggio e 1 sistema automatizzato di pagamento.

CLUSTER 6 - AUTOLAVAGGI DI PICCOLE DIMENSIONI

NUMEROSITA': 1.201

br; Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (69°% dei soggetti), con una struttura composta in media da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 8 mq di uffici, 148 mq di locali e spazi destinati a servizi per il 53% dei casi; 143 mq di spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazioni nel 30% dei casi.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di autolavaggio (54% dei ricavi) ed in particolare lavaggio auto ed altri veicoli a mano (31% dei ricavi) e lavaggio auto ed altri veicoli automatico (21%). Si rileva inoltre la presenza di servizi di manutenzione e riparazioni elettromeccaniche (11% dei casi con un'incidenza sui ricavi pari all'82%).
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (35% dei soggetti) e in zone industriali (23%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (58% dei ricavi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (27%).

CLUSTER 7 - AUTOLAVAGGI SELF-SERVICE

NUMEROSITA': 75

Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente societa' (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 33%) e presentano una struttura formata da 2 addetti.
Le imprese del cluster sono caratterizzate da 923 mq di spazi destinati a servizi.
La tipologia di attivita' esclusiva esercitata dai soggetti appartenenti al cluster e' quella di autolavaggio ed in particolare autolavaggio con servizio di self-service (92% dei ricavi).
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali (31% dei soggetti), in zone residenziali (29%) e in zone commerciali (28%).
La clientela e' costituita prevalentemente da privati (91% dei ricavi).
Tra i beni strumentali sono presenti 4 impianti automatici e semi-automatici per autolavaggio, 2 sistemi automatizzati di pagamento e 1 strumentazione di controllo (telecamere a circuito chiuso, ecc.).

CLUSTER 8 - IMPRESE FORNITRICI DI SERVIZI DI DEPOSITO GIUDIZIARIO E
SOCCORSO STRADALE

NUMEROSITA': 87

Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (49% dei soggetti), societa' di persone (38%) e societa' di capitali (13%) con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendente.
Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 22 mq di uffici, 168 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta, 2.670 mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta; il numero di posti auto disponibili e' pari a 189.
La tipologia di attivita' prevalente, esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di deposito giudiziario (45% dei ricavi), soccorso stradale (42%) e custodia a seguito di rimozione forzata (7%).
Le imprese del cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (32% dei soggetti) e zone industriali (31%)
La clientela e' costituita prevalentemente da enti, amministrazioni ed imprese in convenzione (54% dei ricavi) e privati (30%).
Tra i beni strumentali sono presenti 1 autogru', 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t. attrezzato per soccorso stradale e 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. e fino a 12 t. attrezzato per soccorso stradale.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).

----------------------------

(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• "costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi" dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro M del questionario superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti (5)*312*8);
• incidenza dei costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)*100 / ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto orario per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 2° ventile, per i cluster 1 e 2;
• dal 3° al 19° ventile, per i cluster 3 e 5;
• dal 2° al 19° ventilo, per i cluster 4, 7 e 8;
• dal 6° al 19° ventile, per i cluster 6.
Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
• fino al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 7 e 8;
• fino al 18° ventile, per i cluster 3, 4 e 5;
• fino al 15° ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.

----------------------------

(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
merci e materie prime - rimanenze finali
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa e degli
amministratori non soci) sono state normalizzate all'anno
in base alle percentuali di lavoro prestato.

|1 + numero dipendenti a tempo
|pieno + numero dipendenti a tempo
|parziale + numero apprendisti +
|numero assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero
|collaboratori dell'impresa
|familiare e coniuge dell'azienda
|coniugale + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte |nell'impresa + numero associati in individuali) |partecipazione diversi ---------------------------------------------------------------------
|Numero dipendenti a tempo pieno +
|numero dipendenti a tempo parziale
|+ numero apprendisti + numero
|assunti con contratto di
|formazione e lavoro o a termine e
|lavoranti a domicilio + numero
|collaboratori coordinati e
|continuativi che prestano
|attivita' prevalentemente
|nell'impresa + numero familiari
|diversi che prestano attivita'
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione che apportano
|lavoro prevalentemente
|nell'impresa + numero associati in
|partecipazione diversi + numero
|soci con occupazione prevalente
|nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa) |+ numero amministratori non soci
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle "territorialita' generale a livello comunale" (6), che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di benessere;
• livello di qualificazione professionale;
• struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi".
Nell'allegato 13.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 13.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

----------------------------

(6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
nell'apposito Decreto Ministeriale.
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 13.A alle pagg. 253-254 <----

ALLEGATO 13.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Spazi destinati ad autorimessa scoperta (Mq)
• Locali e spazi destinati a magazzini (Mq)
• Locali e spazi destinati a servizi (autolavaggio, ecc.) (Mq)
• Spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazione(Mq)

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Tipologia dell'attivita': Parcheggio/rimessa in abbonamento annuale
• Tipologia dell'attivita': Parcheggio/rimessa in abbonamento mensile
• Tipologia dell'attivita': Parcheggio/rimessa in abbonamento settimanale
• Tipologia dell'attivita': Parcheggio/rimessa in abbonamento giornaliero
• Tipologia dell'attivita': Parcheggio ad ore
• Tipologia dell'attivita': Autolavaggio con servizio self-service
• Tipologia dell'attivita': Lavaggio auto e altri veicoli a mano
• Tipologia dell'attivita': Lavaggio auto e altri veicoli automatico
• Tipologia dell'attivita': Soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t
• Tipologia dell'attivita': Soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t
• Tipologia dell'attivita': Deposito giudiziario
• Tipologia dell'attivita': Custodia a seguito di rimozione forzata
• Altri dati: Rimessaggio mezzi pesanti
• Altri dati: Rimessaggio camper e roulotte
• Altri dati: Rimessaggio imbarcazioni da diporto
• Tipologia della clientela: Enti, amministrazioni ed imprese in convenzione
• Elementi specifici: Numero massimo di posti auto disponibili
• Elementi specifici: Numero di abbonamenti annuali
• Elementi specifici: Numero di abbonamenti mensili nell'anno
• Elementi specifici: Assicurazioni contro il furto e l'incendio su attrezzature, impianti e locali
• Elementi specifici: Convenzioni con organizzazioni per il soccorso autostradale

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Beni strumentali: Impianti automatici e semi-automatici per autolavaggio
• Beni strumentali: Sistemi automatizzati di pagamento
• Beni strumentali: Strumentazione di controllo (telecamere a circuito chiuso, ecc.)
• Mezzi di trasporto: Automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a t. 12 di cu attrezzati per soccorso stradale
 
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