Gazzetta n. 74 del 31 marzo 2005 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 24 marzo 2005
Approvazione delle evoluzioni di studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore delle manifatture.

IL MINISTRO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, recante disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi;
Visto il testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344;
Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, il quale prevede che gli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze elaborino, in relazione ai vari settori economici, appositi studi di settore;
Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore siano approvati con decreto del Ministro delle finanze;
Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146 che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione dall'applicazione degli stessi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore;
Considerato che, a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria, sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore;
Visto il decreto del Ministro delle finanze 10 novembre 1998 che ha istituito la Commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata con successivi decreti del 5 febbraio 1999, del 24 ottobre 2000, del 2 agosto 2002 e del 14 luglio 2004;
Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze;
Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali;
Visto il decreto del Direttore generale del Dipartimento delle Entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore;
Visti i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 12 febbraio 2002 e 15 aprile 2003 concernenti l'approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore relativi alle attivita' economiche delle manifatture da utilizzare per i periodi di imposta 2001 e 2002;
Visti i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 5 marzo e 15 settembre 2003, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore;
Visti i decreti del Ministro dell'Economia e delle Finanze 25 marzo 2002, 18 luglio 2003, 14 luglio 2004, concernenti i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita;
Visto il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 23 dicembre 2003: approvazione della tabella di classificazione delle attivita' economiche;
Acquisito il parere della predetta Commissione di esperti in data 12 gennaio e 16 febbraio 2005;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore
1. Sono approvate, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito con modificazioni dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, le evoluzioni degli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore delle manifatture:
a) Studio di settore TD06U (che sostituisce lo studio di settore SD06U) - Fabbricazione di ricami, codice attivita' 17.54.6;
b) Studio di settore TD07A (che sostituisce lo studio di settore SD07A) - Fabbricazione di articoli di calzetteria, codice attivita' 17.71.0;
c) Studio di settore TD07B (che sostituisce gli studi di settore SD07B, SD07C, SD07D, SD07E, SD07F e SD07G) - Fabbricazione di pullover, cardigan e altri articoli simili a maglia, codice attivita' 17.72.0; Confezione di indumenti da lavoro, codice attivita' 18.21.0; Confezione di abbigliamento esterno, codice attivita' 18.22.A; Confezione di altri indumenti esterni realizzati con tessuti lavorati a maglia, codice attivita' 18.22.B; Confezione di biancheria intima, corsetteria, codice attivita' 18.23.A; Confezione di maglieria intima, codice attivita' 18.23.B; Confezione di abbigliamento o indumenti particolari, codice attivita' 18.24.2; Lavorazioni collegate all'industria dell'abbigliamento, codice attivita' 18.24.3; Confezione di cappelli, codice attivita' 18.24.A; Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento, codice attivita' 18.24.B; Confezione di altri articoli e accessori lavorati a maglia, codice attivita' 18.24.C;
d) Studio di settore TD08U (che sostituisce lo studio SD08U) - Fabbricazione di calzature non in gomma, codice attivita' 19.30.1; Fabbricazione di parti e accessori per calzature non in gomma, codice attivita' 19.30.2; Fabbricazione di calzature, suole e tacchi in gomma e plastica, codice attivita' 19.30.3;
e) Studio di settore TD10B (che sostituisce lo studio di settore SD10B) - Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento, codice attivita' 17.40.1.
2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio di cui agli allegati:
- 1, per lo studio di settore TD06U;
- 2, per lo studio di settore TD07A;
- 3, per lo studio di settore TD07B;
- 4, per lo studio di settore TD08U;
- 5, per lo studio di settore TD10B.
3. Il programma per l'applicazione degli studi di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore.
4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono, in maniera secondaria, le predette attivita' per le quali abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi.
5. Con effetto dal periodo d'imposta 2004, allo studio di settore SD13U - Finissaggio dei tessili, codice attivita' 17.30.0, approvato in evoluzione con decreto del 21 febbraio 2003, e' introdotto un correttivo, di carattere congiunturale, che incide nella stima dei ricavi come specificato nella nota tecnica e metodologica (allegato 6).
 
Art. 2.
Applicazione monitorata degli studi di settore
1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto, applicabili per i soli periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2004 e 31 dicembre 2005, sono oggetto di monitoraggio da parte dell'Agenzia delle Entrate, anche avvalendosi della Commissione degli Esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge 8 maggio 1998, n. 146, e sono utilizzabili esclusivamente per la selezione delle posizioni soggettive da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie.
2. I contribuenti che per i predetti periodi d'imposta dichiarano ricavi di cui all'art. 85, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1996, n. 917 e successive modificazioni, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c), d) e) ed f), di ammontare non inferiore a quelli risultanti dall'applicazione degli studi di settore di cui all'art. 1 del presente decreto, non sono assoggettabili ad accertamento ai sensi dell'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, sulla base dei maggiori ricavi determinati a seguito dell'applicazione degli studi che, al termine della fase di monitoraggio, saranno oggetto di definitiva approvazione entro il 31 marzo 2007.
3. Gli studi di settore del presente decreto verranno approvati con carattere definitivo sulla base del monitoraggio effettuato utilizzando i dati comunicati con i modelli per l'applicazione degli studi di settore, relativi ai periodi d'imposta 2004 e 2005, e le informazioni derivanti dall'attivita' di controllo effettuata dall'Amministrazione finanziaria, sentito il parere della Commissione degli esperti di cui al comma 1. Lo studio definitivo, fatto salvo quanto previsto al comma 2, avra' valenza ai fini dell'accertamento con riferimento anche ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2004 e 31 dicembre 2005. Con gli studi di settore, approvati definitivamente, sara' individuato l'ambito di applicazione anche per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2004 e 31 dicembre 2005.
4. La fase di monitoraggio potra' essere conclusa anticipatamente, ai fini della definitiva approvazione, entro il 31 marzo 2006 ove gli elementi raccolti con le modalita' previste al comma 3 consentano una esaustiva valutazione dello studio.
 
Art. 3.
Categorie di contribuenti alle quali non si applicano
gli studi di settore
1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano:
a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati;
b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e) del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344, di ammontare superiore a euro 5.164.569;
c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate;
d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi.
 
Art. 4.
Variabili delle imprese
1. L'individuazione delle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore SD06U per lo studio TD06U, SD07A per lo studio TD07A, SD07B, SD07C, SD07D, SD07E, SD07F e SD07G per lo studio TD07B, SD08U per lo studio TD08U e SD10B per lo studio TD10B approvati con provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 12 febbraio 2002 e 15 aprile 2003, nonche' sulla base delle informazioni contenute nei questionari approvati con i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate 5 marzo e 15 settembre 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 6 del presente decreto.
 
Art. 5.
Determinazione del reddito imponibile
1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 85 del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c), d), e) ed f), del comma 1 del medesimo articolo.
2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 85, comma 1, lettere c), d), e) ed f), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci ed alle variabili di cui all'art. 4 devono essere considerati i componenti negativi inerenti l'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi.
3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base allo studio di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 93, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344.
 
Art. 6.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
dell'applicazione degli studi di settore
1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 24 marzo 2005
Il Ministro: Siniscalco
 
ALLEGATO 1
EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE TD06U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SDO6U - Fabbricazione di ricami.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
• 17.54.6 - Fabbricazione di ricami.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2001, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESDO6 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 1.193.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 968.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 88 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro B del modello (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• quadro D del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti;
• errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di filati e altri materiali utilizzati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di prodotto ricamato (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 880.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1);
• un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (tipologia di attivita', tipologia di filati e altri materiali utilizzati, tipologia di prodotto ricamato, fasi della produzione/lavorazione), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.

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(1)L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che,
in base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono:
- dimensione della struttura;
- modalita' organizzativa;
- tipologia di attivita';
- specializzazione produttiva;
- grado di integrazione del ciclo produttivo.
Il fattore dimensionale ha permesso di differenziare le imprese con struttura organizzativa e produttiva di piu' grandi dimensioni (cluster 1 e 7) da quelle con dimensioni piu' contenute.
La modalita' organizzativa prevalente nel comparto e' il terzismo anche se l'analisi ha evidenziato un gruppo di aziende operanti in conto proprio (cluster 5) ed un altro piccolo gruppo di imprese operanti in forma mista (cluster 1).
Per quanto riguarda la tipologia di attivita' si possono distinguere le imprese di produzione/lavorazione di ricami su pezza intera a metraggio (cluster 1 e 6), le imprese di produzione/lavorazione di ricami su semilavorati e prodotti finiti (cluster 2, 3, 4 e 7) e le imprese che producono entrambe le tipologie di ricamo (cluster 5).
Nell'ambito della tipologia di attivita' e' stato possibile rilevare le seguenti specializzazioni:
- lavorazione a macchina (cluster 1, 2, 4, 6 e 7);
- lavorazione a mano (cluster 5);
- lavorazione a mano con applicazione di perline e paillettes (cluster 3).
Il grado di integrazione del ciclo produttivo ha permesso di distinguere le imprese a ciclo integrato (cluster 1, 2, 5 e 7) da quelle che effettuano solo una o alcune fasi del processo produttivo (cluster 3, 4 e 6).

CLUSTER 1 -IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI A CICLO INTEGRATO CHE REALIZZANO RICAMI A MACCHINA SU PEZZA INTERA A METRAGGIO SIA IN CONTO PROPRIO CHE IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 66
Le aziende del cluster sono per il 59% societa' di persone e per il 21% societa' di capitali, con una struttura composta in media da 9 addetti di cui 7 dipendenti tra cui si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 3 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (332 mq in media), locali destinati a magazzino (139 mq) e locali destinati ad uffici (51 mq).
Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi, con una tipologia di clientela rappresentata soprattutto da industria ed artigiani (in media l'80% dei ricavi) e marginalmente da commercianti all'ingrosso (13%). L'area di mercato e' nazionale con presenza di export nel 30% dei casi.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su pezza intera a metraggio (il 39% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale di proprieta' ed il 37% da lavorazioni su materiale fornito dal committente).
Le imprese del cluster impiegano viscosa/rayon (44% dei materiali utilizzati), cotone (22%) e poliestere (22%), per realizzare ricami prevalentemente su stoffe di seta (31% della produzione/lavorazione), stoffe di cotone (25%), tessuti e pellicole termosolubili o idrosolubili (14%) e accessori di arredamento (10%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: progettazione (44% dei casi in conto proprio, 17% in conto terzi), punciatura (42% in conto proprio), campionatura (85% in conto proprio e 23% in conto terzi), editazione programmi (33% in conto proprio), ricamo a macchina (85% in conto proprio e 53% in conto terzi) e finitura (55% in conto proprio e 24% in conto terzi). Nell'80% dei casi il ciclo produttivo e' affidato a terzi.
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1 macchina da ricamo Schiffli elettronica da 15 yds, 1 macchina da ricamo Schiffli meccanica da 15 yds e 2 macchine singole meccaniche.

CLUSTER 2 - IMPRESE TERZISTE A CICLO INTEGRATO CHE REALIZZANO RICAMI A MACCHINA SU PRODOTTI FINITI
NUMEROSITA': 120
Le aziende appartenenti al cluster sono sia ditte individuali (52% dei soggetti) che societa' di persone (43%) con una struttura composta in media da 5 addetti di cui 3 dipendenti.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (140 mq in media), locali destinati a magazzino (34 mq) e locali destinati ad uffici (17 mq).
Si tratta di aziende operanti in conto terzi (in media il 94% dei ricavi), con una tipologia di clientela rappresentata soprattutto da industria ed artigiani (73% dei ricavi) e marginalmente da commercianti all'ingrosso (13%) su un'area di mercato che si estende dall'ambito provinciale a quello nazionale.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti - capi (il 69% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente) e la produzione di ricami su pezza intera ad unita' (il 16% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente).
Le imprese del cluster impiegano viscosa/rayon (43% dei materiali utilizzati), cotone (20%) e poliestere (20%) per realizzare ricami prevalentemente su capi di abbigliamento in tessuto/maglia (38% della produzione/lavorazione) e stoffe di cotone (24%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: progettazione (59% dei casi), punciatura (75%), campionatura (89%), editazione programmi (66%), ricamo a macchina (85%) e finitura (35%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1 programma per punciatura con scanner, 3 macchine a piu' teste elettroniche e 1 macchina singola meccanica.

CLUSTER 3 - PICCOLE IMPRESE TERZISTE SPECIALIZZATE NEL RICAMO A MANO CON APPLICAZIONE DI PERLINE E PAILLETTES
NUMEROSITA': 71
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (72% dei soggetti), con una struttura composta in media da 3 addetti di cui 1 dipendente.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono costituite da 55 mq di locali di produzione/lavorazione.
Si tratta di aziende operanti in conto terzi (in media il 98% dei ricavi) con una tipologia di clientela rappresentata soprattutto da industria ed artigiani (81% dei ricavi) e marginalmente da commercianti all'ingrosso (10%), su un'area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti - capi (l'83% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente).
Le imprese del cluster impiegano principalmente paillettes e perline (38% dei materiali utilizzati), cotone (24%) e lana (14%), per realizzare ricami e applicazioni su capi di abbigliamento in tessuto/maglia (40% della produzione/lavorazione), su stoffe di cotone (16%) e su stoffe di seta (16%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: campionatura (63% dei casi), ricamo a mano (90%), ricamo a macchina (32%) e finitura (27%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 3 macchine singole meccaniche.

CLUSTER 4 - PICCOLE IMPRESE TERZISTE MONOFASE SPECIALIZZATE NEL RICAMO A MACCHINA SU PRODOTTI FINITI
NUMEROSITA': 280
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (68% dei soggetti), con una struttura composta in media da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (76 mq in media) e locali destinati a magazzino (17 mq).
Si tratta di aziende operanti in conto terzi (in media il 97% dei ricavi); nel 95% dei casi i ricavi derivanti dal committente principale rappresentano il 53% dei ricavi complessivi.
La tipologia di clientela e' rappresentata soprattutto da industria ed artigiani (in media l'87% dei ricavi) e marginalmente da commercianti all'ingrosso (8%); l'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti - capi (l'81% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente) e la produzione di ricami su pezza intera ad unita' (il 12% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente).
Le imprese del cluster impiegano viscosa/rayon (42% dei materiali utilizzati), cotone (23%) e poliestere (15%), per realizzare ricami principalmente su capi di abbigliamento in tessuto/maglia (43% della produzione/lavorazione) e stoffe di cotone (28%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: campionatura (40% dei casi) e ricamo a macchina (87%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 2 macchine a piu' teste elettroniche.

CLUSTER 5 - LABORATORI ARTIGIANALI CHE REALIZZANO RICAMI SIA A MANO CHE A MACCHINA
NUMEROSITA': 110
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (77% dei soggetti), con una struttura composta in media da 2 addetti.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (48 mq in media) e locali destinati a magazzino (14 mq); nel 22% dei casi sono presenti locali di vendita.
Si tratta di aziende operanti in conto proprio (in media l'85% dei ricavi) con una tipologia di clientela costituita principalmente da privati (53% dei ricavi) e commercianti al dettaglio (20%), su un'area di mercato che si estende fino al livello nazionale.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti - capi (il 37% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale proprio), la produzione di ricami su pezza intera a metraggio (il 19% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale proprio) e la produzione di ricami su pezza intera ad unita' (il 19% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale proprio).
Le imprese del cluster impiegano cotone (59% dei materiali utilizzati) e poliestere (11%) e realizzano ricami su stoffe di cotone (42% della produzione/lavorazione), capi di abbigliamento in tessuto/maglia (19%) ed accessori di arredamento (13%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: progettazione (53% dei casi), campionatura (46%), ricamo a macchina (62%), ricamo a mano (64%) e finitura (48%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1 macchina singola meccanica.

CLUSTER 6 - IMPRESE TERZISTE MONOFASE SPECIALIZZATE NEL RICAMO A MACCHINA SU PEZZA INTERA A METRAGGIO
NUMEROSITA': 124
Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (46% dei soggetti) e societa' di persone (49%), con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (228 mq in media), locali destinati a magazzino (26 mq) e locali destinati ad uffici (10 mq).
Si tratta di aziende operanti esclusivamente in conto terzi con una tipologia di clientela costituita da industria ed artigiani (in media il 91% dei ricavi), su un'area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Nel 97% dei casi i ricavi derivanti dal committente principale rappresentano il 75% dei ricavi complessivi.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su pezza intera a metraggio (l'85% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente).
Le imprese del cluster impiegano viscosa/rayon (37% dei materiali utilizzati), cotone (23%) e poliestere (28%) per realizzare ricami su stoffe di seta (40% della produzione/lavorazione), stoffe di cotone (28%), tessuti e pellicole termosolubili o idrosolubili (12%) ed accessori di arredamento (10%).
Il ricamo a macchina (91% dei casi) e' la principale fase del ciclo produttivo.
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1 macchina da ricamo Schiffli meccanica da 15 yds ed 1 macchina singola meccanica.

CLUSTER 7 - IMPRESE TERZISTE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE NEL RICAMO A MACCHINA SU CAPI FINITI
NUMEROSITA': 104
Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (33% dei soggetti) e societa' di persone (49%), con una struttura composta in media da 9 addetti di cui 6 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai generici 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale ed 1 apprendista.
Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione/lavorazione (237 mq in media), locali destinati a magazzino (56 mq) e locali destinati ad uffici (38 mq).
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto terzi (in media il 94% dei ricavi), con una tipologia di clientela rappresentata soprattutto da industria ed artigiani (92% dei ricavi), su un'area di mercato che si estende dal livello regionale a quello nazionale.
La tipologia di attivita' prevalente e' la produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti - capi (l'85% dei ricavi deriva da lavorazioni su materiale del committente).
Le imprese del cluster impiegano viscosa/rayon (39% dei materiali utilizzati), cotone (16%), poliestere (21%) e lana (9%) per realizzare ricami su capi di abbigliamento in tessuto/maglia (47% della produzione/lavorazione) e stoffe di cotone (19%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: progettazione (19% dei casi), punciatura (27%), campionatura (61%), editazione programmi (30%), ricamo a macchina (82%) e finitura (36%). Il 67% delle imprese esternalizza parte del ciclo produttivo.
La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1 programma per punciatura con scanner, 4 macchine a piu' teste elettroniche, 2 macchine singole meccaniche ed 1 pressa per applicazioni a caldo.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame;
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti(5) * 1.000);
• indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino(6)/ricavi) * 365;
• margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) /ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 20° ventile, per i cluster 2, 6 e 7;
• dal 1° al 19° ventile per il cluster 3;
• dal 2° al 20° ventile, per i cluster 1 e 4;
• dal 3° al 20° ventile per il cluster 5.
Per l' indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
• non sono stati effettuati tagli.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° ventile al 20°, per tutti i cluster.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Tessile e Abbigliamento si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
• i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;
• l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
• il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo (ad eccezione dei casi in cui il valore dei beni strumentali risulti gia' ponderato con l'indice di utilizzo del capitale).
Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

------------------------------
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica
che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci -
rimanenze finali 5 Le frequenze relative ai dipendenti sono
state normalizzate all'anno in base alle giornate
retribuite.
(5) Le frequenze relative ai non dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alla percentuale di lavoro
prestato (ad eccezione dei "Collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa" e degli "Amministratori non soci").
numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti
+ numero quadri + numero impiegati + numero operai generici
+ numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero familiari diversi che
prestano attivita' nell'impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione diversi.
numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio +
numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa + numero familiari
diversi che prestano attivita' nell'impresa + numero
associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero associati in
partecipazione diversi + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero soci diversi + numero
amministratori non soci
(6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
rimanenze finali) / 2.

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante(7);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla inedia dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

------------------------------
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 1.A alle pagg. 17-18 <----

ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero giornate retribuite: Dirigenti
• Numero giornate retribuite: Quadri
• Numero giornate retribuite: Impiegati
• Numero giornate retribuite: Operai generici
• Numero giornate retribuite: Operai specializzati
• Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale
• Numero giornate retribuite: Apprendisti
• Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al rigo precedente
• Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero degli Amministratori non soci

QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Mq dei locali destinati alla produzione
• Mq dei locali destinati ad uffici

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Modalita' di svolgimento dell'attivita': Produzione e/o lavorazione conto terzi
• Percentuale dei ricavi proveniente dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi
• Tipologia di clientela: Industria/ Artigiani
• Tipologia di clientela: Commercianti al dettaglio
• Tipologia di clientela: Privati

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Tipologia di attivita': Produzione di ricami su pezza intera a metraggio - di proprieta'
• Tipologia di attivita': Produzione di ricami su pezza intera a metraggio - del committente
• Tipologia di attivita': Produzione di ricami su pezza intera ad unita' - di proprieta'
• Tipologia di attivita': Produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti (capi) - di proprieta'
• Tipologia di attivita': Produzione di ricami su semilavorati/prodotti finiti (capi) - del committente
• Tipologia di filati e altri materiali utilizzati: Cotone
• Tipologia di filati e altri materiali utilizzati: Lana
• Tipologia di filati e altri materiali utilizzati: Paillettes, cordonetti, perline, ecc.
• Tipologia di prodotto ricamato: Stoffe di seta/tulle/organza
• Tipologia di prodotto ricamato: Tessuti e pellicole termoadesive
• Tipologia di prodotto ricamato: Tessuti e pellicole termosolubili o idrosolubili
• Fasi della produzione/lavorazione: Progettazione (Ideazione e disegno su carta) - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Punciatura - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Campionatura - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Editazione programmi - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo a macchina - Svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo a macchina - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo a macchina - Affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo a mano - Svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo a mano - Svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Finitura - Svolte internamente conto proprio
• Consumi di energia elettrica (Kwh)

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Macchine da ricamo Schiffli Elettroniche da 15 yds - Numero complessivo
• Macchine da ricamo Schiffli Meccaniche da 15 yds - Numero complessivo
• Macchine singole meccaniche - Numero complessivo
• Macchine singole Cornely a piu' teste elettroniche - Numero complessivo
• Macchine da ricamo meccaniche con apparecchiature elettroniche da 10 e 15 yds - Numero complessivo
• Presse per applicazioni a caldo - Numero complessivo.
 
ALLEGATO 2
EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE TD07A
NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello Studio di Settore SD07 A - Fabbricazione di articoli di calzetteria a maglia.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
• 17.71.0 - Fabbricazione di articoli di calzetteria.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2001, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESDO7 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 1.034.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 849.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 36 posizioni.
I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• quadro D del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti;
• errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione conto proprio, produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla produzione/lavorazione affidata a terzi (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative al comparto produttivo (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alle caratteristiche per destinazione d'uso (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla specializzazione per tipologia di consumatore (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai materiali di produzione utilizzati (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 813.

.se; IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (comparto produttivo, caratteristiche per destinazione d'uso, specializzazione per tipologia di consumatore, prodotti ottenuti e/o lavorati, fasi della produzione/lavorazione, materiali di produzione utilizzati), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che,
in base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il presente studio analizza il comparto della produzione di articoli di calzetteria.
I principali fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di analisi sono:
• il tipo di consumatore;
• la modalita' organizzativa;
• le fasi della produzione.
Il tipo di consumatore ha permesso di individuare le imprese specializzate nel comparto calzetteria da donna (cluster 1) e da uomo (cluster 2) .
La modalita' organizzativa della produzione ha permesso di differenziare le imprese che operano in conto proprio (cluster 2, 3 e 4) dalle imprese che operano in conto terzi (cluster 1, 5 e 6).
Le fasi della produzione hanno permesso di evidenziare in particolare le imprese specializzate nelle fasi finali del ciclo produttivo (cluster 6) e le imprese che operano con un ciclo di produzione completo (cluster 4).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.

CLUSTER 1- PRODUTTORI IN CONTO TERZI DI CALZE DA DONNA
NUMEROSITA': 132
Le aziende appartenenti a questo cluster sono organizzate prevalentemente in forma societaria (61% dei soggetti) ed impiegano 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
La struttura e' composta da 218 mq destinati alla produzione e 146 mq di magazzino e 21 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto terzi (88% dei ricavi) che operano nel comparto della calzetteria per donna (85% dei ricavi) con produzione di collant (70% ).
La clientela e' costituita in larga parte da industria/artigiani (86% dei ricavi) su un'area di mercato che non va oltre le regioni limitrofe.
Le fasi del ciclo produttivo sono costituite principalmente da taglio (26% dei casi), confezione (39%) e stiro (34%).
La dotazione di beni strumentali comprende 8 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria, 3 macchine taglia e cuci normali e 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi.
Coerentemente con il tipo di prodotto realizzato, le imprese sono localizzate all'interno del distretto del collant (il 51% opera in provincia di Mantova e il 20% in provincia di Brescia).

CLUSTER 2 - PRODUTTORI DI CALZE DA UOMO CON MARCHIO PROPRIO
NUMEROSITA': 189
Il 67% delle imprese appartenenti a questo cluster e' costituito da ditte individuali che impiegano 3 addetti, dei quali 2 dipendenti.
La struttura e' composta da 121 mq destinati alla produzione e 91 mq di magazzino.
La quasi totalita' delle imprese svolge l'attivita' in conto proprio (93% dei ricavi) ed in larga parte commercializza prodotti con marchio proprio (83% dei ricavi).
11 comparto di riferimento e' la calzetteria per uomo (77% dei ricavi) con produzione di calze/calzini (92%).
La clientela di riferimento e' costituita per la maggior parte da grossisti (64% dei ricavi) e in misura minore da commercianti al dettaglio (9%); l'area di mercato si estende al livello nazionale.
Le fasi produttive svolte sono la tessitura/smacchinatura (81% dei casi), lo stiro (85%), la cartellinatura/imbusto (62%) e la confezione (41%); in misura minore si riscontra la presenza della prototipia (23%) e del rammendo e ripristino difettosita' (15%).
La dotazione di beni strumentali comprende 13 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria e 1 macchina taglia e cuci normale.
La localizzazione vede una prevalenza delle imprese appartenenti al distretto del Salento: piu' della meta' dei soggetti e' in provincia di Lecce.

CLUSTER 3 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI PIU' GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 131
Questo cluster presenta la percentuale piu' rilevante di societa' (71% dei soggetti) che occupano 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato.
Le superfici occupate comprendono 349 mq di produzione, 410 mq di magazzino e 50 mq di uffici.
Si tratta di aziende che operano prevalentemente in conto proprio (77% dei ricavi).
Il comparto di riferimento e' la calzetteria sia da uomo (49% dei ricavi) che da donna (30%); il 47% dei soggetti produce calze per bambino con il 20% dei ricavi.
La produzione viene commercializzata tramite piu' canali distributivi: ingrosso (35% dei ricavi), grande distribuzione/distribuzione organizzata (30%), industria/artigiani (24%). L'area di mercato e' prevalentemente nazionale cd internazionale, infatti il 39% dei ricavi deriva da export.
Le fasi produttive svolte internamente sono la tessitura/smacchinatura (62% dei casi), lo stiro (42%), la prototipia (37%), la cartellinatura/imbusto (38%) e la modellistica (18%); alcune fasi della produzione vengono esternalizzate: la tessitura/smacchinatura (43% dei casi), la confezione (46%), lo stiro (78%) e la cartellinatura/imbusto (35%). A conferma del massiccio ricorso all'esternalizzazione produttiva, il cluster in esame presenta la spesa piu' elevata per lavorazioni affidate a terzi.
La dotazione di beni strumentali comprende 37 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 macchina rimagliatrice.
Le imprese appartenenti al cluster sono localizzate prevalentemente nei distretti della calza di Brescia (56% dei soggetti) e Mantova (17%).

CLUSTER 4 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO CON CICLO DI PRODUZIONE COMPLETO NUMEROSITA': 89
Le imprese del cluster sono prevalentemente societa' (65% dei soggetti) con una struttura composta in media da 9 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
L'attivita' si svolge su una superficie di 282 mq di produzione, 261 mq di magazzino e 44 mq di uffici, nel 35% dei casi sono presenti 40 mq di esposizione e/o vendita.
Si tratta di aziende che operano prevalentemente in conto proprio (75% dei ricavi); il 58% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
Il comparto di riferimento e' essenzialmente costituito dalla calzetteria per uomo (60% dei ricavi) e per donna (20%), a volte con ampliamento della gamma produttiva anche al comparto unisex (28% dei ricavi per il 26% dei soggetti).
La produzione viene commercializzata tramite piu' canali distributivi: ingrosso (29% dei ricavi), industria/artigiani (28%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (18%) e, in misura minore, commercianti al dettaglio (12%), privati (6%) e commercio ambulante (4%); l'area di mercato e' prevalentemente nazionale.
Il ciclo produttivo svolto internamente e' generalmente completo e comprende le fasi di stile (54% dei casi), modellistica (49%), prototipia (73%), sviluppo taglie (78%), piazzamento (33%), industrializzazione (42%), tessitura/smacchinatura (79%), taglio (22%), confezione (58%), rammendo e ripristino difettosita' (42%), stiro (88%) e cartellinatura/imbusto (82%).
La dotazione di beni strumentali comprende 23 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria, 1 macchina lineare per cucire normale a uno o piu' aghi, 1 macchina taglia e cuci normale, 1 macchina rimagliatrice e 1 roccatrice/dipanatrice nel 33% dei casi.
Ad eccezione delle province di Brescia e Lecce (rispettivamente con il 26% e il 21% delle imprese), il cluster in esame non presenta particolari concentrazioni territoriali.

CLUSTER 5 -TESSITORI IN CONTO TERZI CON FORTE DIPENDENZA DAL COMMITTENTE PRINCIPALE
NUMEROSITA': 134
Il presente cluster e' formato sia da ditte individuali (59% dei soggetti) sia da societa' (41%) che impiegano 4 addetti, dei quali 2 dipendenti.
L'attivita' viene svolta su 176 mq destinati alla produzione e 87 mq di magazzino.
La totalita' delle imprese opera in conto terzi ed ottiene il 69% dei ricavi dal committente principale; coerentemente la tipologia di clientela e' costituita da industria/artigiani (94% dei ricavi).
Si tratta essenzialmente di tessitori: la fase di tessitura/smacchinatura viene svolta dal 77% delle imprese.
Il comparto di riferimento e' la calzetteria da uomo (55% dei ricavi), da donna (17%) ma anche per bambino (il 33% dei soggetti con il 28% dei ricavi) e per neonato (il 20% con il 29%).
La dotazione di beni strumentali comprende 21 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria e 1 macchina taglia e cuci normale.
Due terzi delle imprese appartenenti a questo cluster sono localizzate in provincia di Brescia.

CLUSTER 6 - PRODUTTORI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATI NELLE FASI FINALI DEL CICLO DI PRODUZIONE
NUMEROSITA': 101
Le imprese del cluster sono sia ditte individuali (60% dei casi) sia societa' (40%) che impiegano 4 addetti, dei quali 3 dipendenti.
L'attivita' viene svolta su una superficie di 173 mq destinati alla produzione e 108 mq destinati a magazzino.
La quasi totalita' delle imprese e' organizzata in conto terzi (94% dei ricavi); l'89% dei soggetti dichiara di percepire il 63% dei ricavi dal committente principale.
La clientela e' costituita da industria/artigiani (46% dei ricavi) e grossisti (42%); l'area di mercato si estende dalle regioni limitrofe fino al livello nazionale.
Il comparto di riferimento e' la calzetteria per uomo (78% dei ricavi) con produzione di calze/calzini (94%).
Le fasi del ciclo di produzione sono costituite da tessitura/smacchinatura (54% dei ricavi), confezione (46%), stiro (76%) e cartellinatura/imbusto (64%).
La dotazione di beni strumentali comprende 10 macchine circolari mono e/o doppio cilindro per calzetteria, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 macchina rimagliatrice.
La imprese che appartengono a questo cluster sono localizzate principalmente nei distretti della calza situati nelle province di Lecce (46% dei casi) e Brescia (34%).

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto(4) costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(5) * 1.000);
• indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino(6)/ricavi) * 365;
• margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente
afferenti l'attivita' dell'impresa) /ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 3;
• dal 1° al 20° ventile, per i cluster 2, 4;
• dal 2° al 20° ventile, per i cluster 5, 6;
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
• fino al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 4, 5;
• non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 6.
Per il margine operativo lordo sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 20° ventile, per i cluster 1, 3, 6;
• dal 2° al 20° ventile, per i cluster 2, 5;
• dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Tessile e Abbigliamento si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
• i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;
• l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
• il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo (ad eccezione dei casi in cui il valore dei beni strumentali risulti gia' ponderato con l'indice di utilizzo del capitale).
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

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(3)La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4)Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci -
rimanenze finali.
(5)Le frequenze relative ai dipendenti sono stare
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alla percentuale di lavoro
prestato (ad eccezione dei "Collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa" e degli "Amministratori non soci").
numero addetti(persone fisiche) = 1 + numero dirigenti
+ numero quadri + numero impiegati + numero operai generici
+ numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di Formazione e lavori) o a termine e lavoratori
a domicilio + numero collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare
e coniuge dell'azienda coniugale + numero familiari diversi
che prestano attivita' nell'impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione diversi
numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di
formazione e lavori o a termine e lavoranti a domicilio +
numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa + numero familiari
diversi che prestano attivita' nell'impresa + numero
associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero associati in
partecipazione diversi + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero soci diversi + numero
amministratori non soci
(6)Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
rimanenze finali)/2

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
l'Analisi Discriminante(7);
la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99°/o, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 2.A a pag. 30 <----

ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero giornate retribuite: Dirigenti
• Numero giornate retribuite: Quadri
• Numero giornate retribuite: Impiegati
• Numero giornate retribuite: Operai generici
• Numero giornate retribuite: Operai specializzati
• Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale
• Numero giornate retribuite: Apprendisti
• Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Numero: Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Numero: Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Numero: Associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Numero: Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Amministratori non soci

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione con marchio proprio
• Numero committenti: (1 = 1 committente; 2 = da 2 a 5 committenti; 3 = oltre 5 committenti)
• Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione/lavorazione con marchio della distribuzione
• Area di mercato - Nazionale (1 = comune, 2 = provincia, 3 = fino a 3 regioni, 4 = oltre 3 regioni)
• Area di mercato - Internazionale U.E.
• Area di mercato - Internazionale Extra U.E.
• Tipologia di clientela - Industria/artigiani
• Tipologia di clientela - Grande distribuzione/distribuzione organizzata
• Export (U.E., Extra U.E.)

QUADRO C DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Lavorazione affidata a terzi - Italia

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Comparto produttivo - Calzetteria
• Specializzazione per tipologia di consumatore - Donna
• Prodotti ottenuti e/o lavorati - Calzetteria - Collant - prodotti finiti
• Prodotti ottenuti e/o lavorati - Calzetteria - Calze e/o calzini - prodotti finiti
• Prodotti ottenuti e/o lavorati - Calzetteria - Calze e/o calzini - parti/componenti
• Fasi della produzione/lavorazione - Stile - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Modellistica - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Prototipia - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Sviluppo taglie - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Industrializzazione (costruzione Scheda tecnica) - svolte internamente -
conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Tessitura/smacchinatura - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Tessitura/smacchinatura - svolte internamente - conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Tessitura/smacchinatura - affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Montaggio del capo (confezione) - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Montaggio del capo (confezione) - svolte internamente - conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Montaggio del capo (confezione) - affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Stiro - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Stiro - svolte internamente - conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Stiro - affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Cartellinatura/imbusto - svolte internamente - conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Cartellinatura/imbusto - svolte internamente - conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Cartellinatura/imbusto - affidate a terzi - Italia
• Materiali di produzione utilizzati - Filati per maglieria
• Materiali di produzione utilizzati - Semilavorati (parti di capo da sottoporre a lavorazioni) QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Macchine circolari mono e/o doppio cilindro (calzetteria) - numero
• Macchine stiratrici: presse o tavoli vaporizzanti - numero
 
ALLEGATO 3

EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE TD07B
NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SD07B - Confezione di maglieria, SD07C - Confezione di vestiario esterno, SD07D - Confezione di indumenti da lavoro e di indumenti particolari, SD07E - Confezione di biancheria personale, SD07F - Confezione di cappelli e di accessori vari per l'abbigliamento, SD07G - Altre attivita' collegate all'industria dell'abbigliamento.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 17.72.0 - Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia;
• 18.21.0 - Confezione di indumenti da lavoro;
• 18.22.A - Confezione di abbigliamento esterno;
• 18.22.B - Confezione di altri indumenti esterni realizzati con tessuti lavorati a maglia;
• 18.23.A - Confezione di biancheria intima, corsetteria;
• 18.23.B - Confezione di maglieria intima;
• 18.24.A - Confezione di cappelli;
• 18.24.B - Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento;
• 18.24.C - Confezione di altri articoli e accessori lavorati a maglia;
• 18.24.2 - Confezione di abbigliamento o indumenti particolari;
• 18.24.3 - Lavorazioni collegate all'industria dell'abbigliamento.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2001, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESD07 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 32.458.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 23.618.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.707 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• quadro D del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti;
• errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione conto proprio, produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla produzione/lavorazione affidata a terzi (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative al comparto produttivo (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alle caratteristiche per destinazione d'uso (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla specializzazione per tipologia di consumatore (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai materiali di produzione utilizzati (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 21.911.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (comparto produttivo, caratteristiche per destinazione d'uso, specializzazione per tipologia di consumatore, prodotti ottenuti e/o lavorati, fasi della produzione/lavorazione, materiali di produzione utilizzati), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinquantasette gruppi omogenei di imprese.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che,
in base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di analisi sono:
• modalita' organizzativa della produzione (conto proprio, conto terzi, affidamento della produzione a terzi);
• comparto produttivo;
• prodotti ottenuti e/o lavorati;
• fasi della produzione/lavorazione;
• dimensione dell'attivita';
• specializzazione per tipologia di consumatore.
La modalita' organizzativa della produzione caratterizza in modo piu' o meno marcato la totalita' dei gruppi omogenei.
Per quanto riguarda il comparto produttivo e/o i prodotti ottenuti e/o lavorati si possono cogliere le specializzazioni in:
• abbigliamento esterno in maglia (cluster 2, 18, 20, 46, 51 e 57);
• intimo/mare (cluster 11, 16, 17, 24, 35, 36, 38 e 52);
• accessori (cluster 21, 26, 28, 33 e 47);
• abbigliamento informale (cluster 23 e 31);
• abbigliamento tecnico-sportivo (cluster 22 e 43);
• abbigliamento professionale (cluster 6 e 39);
• abbigliamento sposa (cluster 1);
• jeans (cluster 42).
Le fasi della produzione/lavorazione caratterizzano maggiormente le imprese specializzate in:
• fasi iniziali (cluster 4 e 41);
• taglio (cluster 29);
• confezione (cluster 2, 7, 11, 17, 23, 24, 30, 31, 38, 39, 43, 47, 48, 49, 51, 52 e 55);
• stampa (cluster 3);
• ricamo (cluster 9 e 40);
• lavaggio e finissaggio (cluster 14);
• stiro e cartellinatura (cluster 27 e 45).
La dimensione dell'attivita' ha permesso di differenziare le imprese con struttura organizzativa e produttiva di piu' grandi dimensioni (cluster 8, 13, 15 e 32, 46, 48 e 53) da quelle con dimensioni piu' contenute.
La specializzazione per tipologia di consumatore ha contribuito ad evidenziare le imprese fortemente concentrate sulla produzione di abbigliamento esterno maschile (cluster 7 e 32) da quelle operanti prevalentemente nell'abbigliamento esterno femminile.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.

CLUSTER 1 - PRODUTTORI DI ABITI DA SPOSA
NUMEROSITA': 312
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (73% dei soggetti) che impiegano 3 addetti dei quali 2 dipendenti.
Si tratta di laboratori sartoriali con 65 mq di locali destinati alla produzione e 41 mq destinati ad esposizione/vendita, specializzati in abiti da sposa (81% dei ricavi), che vendono quasi esclusivamente a privati (86% dei ricavi) su un'area di mercato prevalentemente comunale e provinciale.
L'attivita' e' organizzata in conto proprio (87% dei ricavi) e, coerentemente con la tipologia di attivita', il 74% dei ricavi deriva da prodotti venduti con marchio proprio.
Il ciclo produttivo e' generalmente completo e annovera le fasi di stile (44% dei casi), modellistica (62%), prototipia (42%), sviluppo taglie (42%), taglio (84%), ricamo (51%), confezione (85%), rammendo (35%), applicazioni particolari (70%), stiro (88%) e cartcllinatura (34%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 tavolo da taglio, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 vaporette.

CLUSTER 2 - TERZISTI DI PICCOLE DIMENSIONI OPERANTI NELLA CONFEZIONE DI CAPI DI MAGLIERIA PREVALENTEMENTE TAGLIATA
NUMEROSITA': 2.173
Il 75% delle imprese del cluster sono organizzate sotto forma di ditta individuale ed impiegano 3 addetti tra i quali 1 dipendente; i locali destinati alla produzione e/o lavorazione sono di 75mq.
L'attivita' viene svolta esclusivamente in conto terzi con una dipendenza rilevante dal committente principale (il 74% dei ricavi per il 94% dei soggetti).
La clientela di riferimento e' costituita da industria/artigiani (93% dei ricavi) con un'area di mercato principalmente provinciale.
Il comparto di riferimento e' l'abbigliamento esterno di capi di maglieria sia tagliata (47% dei ricavi) che calata (18%), con produzione prevalente di pullover, maglioni e cardigan (75% dei ricavi per il 37% dei soggetti) e parti/componenti di essi (84% per il 33%).
Si tratta di imprese monofase: se si eccettua il taglio (25% dei casi) e lo stiro (20%), la fase svolta in modo prevalente e' la confezione (59%).
La dotazione di beni strumentali comprende 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 1 macchina taglia e cuci normale.

CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA FASE DI STAMPA
NUMEROSITA': 128
Le imprese appartenenti al cluster sono organizzate sia sotto forma di societa' di persone (41% dei soggetti) che di capitali (29%) ed impiegano 7 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
La superficie dei locali destinati all'attivita' prevede 278 mq di produzione e/o lavorazione, 115 mq di magazzino e 33 mq di uffici.
Il cluster risulta caratterizzato dalla specializzazione nella fase di stampa, effettuata dal 91% delle imprese su una pluralita' di prodotti, tra i quali si evidenziano t-shirts (15% dei ricavi), felpe (5%), tute ed altri capi per palestra e sport vari (4%), altri accessori (18%).
Il 69% dei ricavi deriva da industria/artigiani, 1'11% da commercianti all'ingrosso e il 6% da quelli al dettaglio, con un'area di mercato pluriregionale e nazionale.
Coerentemente con la specializzazione i beni strumentali consistono in: 3 macchine per stampa (a quadri, transfer, ecc.), 1 macchina da ricamo o da decoro, 1 macchina lineare per cucire normale a uno o piu' aghi e 1 macchina taglia e cuci normale.

CLUSTER 4 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE FASI INIZIALI DEL CICLO PRODUTTIVO NUMEROSITA': 222
Le imprese del cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa'. Gli addetti all'attivita' sono 8 di cui 6 dipendenti, tra i quali si rilevano 3 operai generici e 1 operaio specializzato che lavorano su 173 mq di produzione e/o lavorazione, 70 mq di magazzino e 22 mq di ufficio.
Si tratta di imprese terziste (la produzione in conto terzi rappresenta il 93% dei ricavi); il 54% dei ricavi deriva dal committente principale.
La clientela di riferimento e' costituita da industria/artigiani (58% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (19% dei ricavi). Il 13% dei soggetti produce capi con marchio della grande distribuzione/distribuzione organizzata. L'area di mercato e' interregionale.
La produzione non risulta concentrata su nessun comparto o prodotto particolare; il consumatore prevalente e' donna (58% dei ricavi).
Le imprese del cluster svolgono soprattutto le fasi iniziali del ciclo produttivo: stile (57% dei casi), modellistica (94%), prototipia (88%), sviluppo taglie (96%), piazzamento (74%) e industrializzazione (51%). Altre fasi svolte in conto terzi sono: taglio (80%), confezione (65%), stiro (52%) e cartellinatura (48%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 rimagliatrice, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 5 - TERZISTI A CICLO COMPLETO DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO CON MARCATA ESTERNALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
NUMEROSITA': 126
Le aziende appartenenti al cluster operano sotto forma di societa' di capitali nel 46% dei casi e di societa' di persone per il 26%.
Il numero totale degli addetti e' pari a 8 dei quali 6 dipendenti (1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale); la superficie dei locali utilizzati per la produzione e/o lavorazione e' pari a 197 mq, il magazzino e' di 138 mq e gli uffici di 36 mq.
La produzione viene effettuata prevalentemente in conto terzi (68% dei ricavi). La clientela e' costituita da industria/artigiani (43% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (22%), commercianti al dettaglio (16%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (11%). L'area di mercato e' interregionale e nazionale.
I comparti produttivi sono l'abbigliamento esterno in tessuto (64% dei ricavi) e la maglieria (31%), soprattutto per donna (61%), con produzione di pullover (16% dei ricavi), pantaloni (16%), capospalla (12%), camicie (10%), t-shirts (9%), gonne (8%) e abiti (5%).
Il ciclo di lavorazione e' generalmente completo e svolto internamente (comprese le fasi di lavaggio, finissaggio sia tecnico che estetico, stampa e ricamo); gran parte delle fasi del processo di produzione sono anche affidate a terze imprese.
La dotazione di beni strumentali e' coerente con il ciclo di lavorazione.

CLUSTER 6 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI ABITI DA LAVORO
NUMEROSITA': 175
Le forme giuridiche prevalenti delle aziende appartenenti a questo cluster sono la ditta individuale (46%) e la societa' di persone (37%).
Il numero totale degli addetti e' pari a 6 di cui 4 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 operaio generico, 1 operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale.
L'attivita' e' svolta su una superficie di 163 mq di produzione e/o lavorazione, 83 mq di magazzino e 25 mq di uffici.
Si tratta di imprese che producono in conto proprio (82% dei ricavi) abbigliamento professionale (94%), in particolare abiti da lavoro (79%).
La clientela e' composta prevalentemente da industria/artigiani (30% dei ricavi), enti pubblici e/o privati (19%), commercianti all'ingrosso (12%) e commercianti al dettaglio (12%); l'area di mercato si estende fino all'ambito nazionale.
Le principali fasi del ciclo produttivo sono: stile (50% dei casi), modellistica (75%), prototipia (67%), sviluppo taglie (73%), piazzamento (57%), industrializzazione (34%), taglio (98%), confezione (78%), stiro (74%) e cartellinatura (77%).
I beni strumentali presenti nelle imprese sono costituiti prevalentemente da 1 tavolo da taglio, 2 taglierine, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi , 2 macchine taglia e cuci normali, 1 asolatrice e 1 vaporetta.

CLUSTER 7 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO DA UOMO PREVALENTEMENTE FORMALE
NUMEROSITA': 361
Piu' della meta' delle aziende appartenenti a questo cluster presenta la forma giuridica di ditta individuale.
Il numero totale di addetti e' pari a 12 di cui 10 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 6 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista; la superficie dei locali utilizzati per la produzione e/o lavorazione e' pari a 195 mq.
Si tratta di aziende che lavorano per conto terzi (85% dei ricavi); il 78% dei soggetti ottiene il 75% dei ricavi da un unico committente costituito principalmente da industria/artigiani (72% dei ricavi).
Il comparto produttivo e' esclusivamente l'abbigliamento esterno in tessuto per uomo soprattutto formale; la gamma produttiva e' essenzialmente incentrata su pantaloni (40% dei ricavi), camicie (24%) e capospalla (19%).
Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalla fase di confezione e marginalmente dallo stiro con una dotazione di beni strumentali che prevede 9 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 2 asolatrici, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 2 presse o tavoli vaporizzanti.

CLUSTER 8- GRANDI IMPRESE CON RILEVANTE PRESENZA DI EXPORT CHE PRODUCONO IN CONTO PROPRIO CAPI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO
NUMEROSITA': 68
Questo cluster e' formato prevalentemente da societa' di capitali (79% dei soggetti) che impiegano 20 addetti di cui 17 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 impiegati, 7 operai generici, 4 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
Le superfici destinate all'attivita' sono ampie e comprendono 728 mq di produzione e/o lavorazione, 1.292 mq destinati a magazzino, 240 mq di uffici e 206 mq di locali di esposizione e/o vendita.
L'attivita' viene svolta soprattutto in conto proprio (65% dei ricavi) ed il 59% dei ricavi deriva dalla produzione di prodotti con marchio proprio; il 25% dei soggetti commercializza prodotti acquistati da terzi con il 46% dei ricavi.
La clientela e' varia e costituita da industria/artigiani (27% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (26%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (20%) e commercianti al dettaglio (19%). Per la vendita sul territorio ci si avvale di 8 agenti e rappresentanti non esclusivi. L'area di mercato e' nazionale e internazionale; rilevante e' la quota di export, che assume un peso del 28% sui ricavi complessivi.
I comparti produttivi sono l'abbigliamento esterno in tessuto (37%), l'abbigliamento esterno in maglia (32% dei ricavi) e gli accessori vari di abbigliamento (24%) con una produzione diversificata. Tra i prodotti infatti si segnalano pullover/maglioni/cardigan (24% dei ricavi), pantaloni (11%) e capospalla (7%).
Il processo produttivo svolto internamente e' pressoche' completo; molto frequente e' l'affidamento a terze imprese di alcune fasi del ciclo quali, tessitura, taglio, ricamo, confezione, finissaggio, stiro e cartellinatura.
Coerentemente con la dimensione dell'attivita', la dotazione di beni strumentali e' ampia e comprende: 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 5 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 3 macchine taglia e cuci normali, 1 macchina per finissaggi, 1 macchina rimagliatrice, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 9 - IMPRESE IN CONTO PROPRIO INTEGRATE CON FOCALIZZAZIONE SULLE FASI DI RICAMO E APPLICAZIONI PARTICOLARI
NUMEROSITA': 245
I due terzi delle imprese del cluster sono organizzate sotto forma di ditta individuale e impiegano un totale di 5 addetti, dei quali 3 dipendenti. L'unita' produttiva copre una superficie di 119 mq destinati a produzione e/o lavorazione e 44 mq destinati a magazzino; nel 39% dei casi sono presenti locali destinati alla vendita e/o esposizione.
La modalita' organizzativa e' in conto proprio (87% dei ricavi); si commercializzano prodotti a marchio proprio (80% dei ricavi) per privati (34% dei ricavi), commercianti al dettaglio (31%), commercianti all'ingrosso (13%) e industria/artigiani (10%).
Le imprese operano nel comparto dell'abbigliamento esterno per donna (55% dei ricavi), neonato (17%) e bambino (9%).
La gamma produttiva e' abbastanza ampia e despecializzata; in particolare si rileva la presenza di tutine, pagliaccetti e altri capi per neonato (15% dei ricavi), pullover, maglioni e cardigan (15%), abiti (10%) e abbigliamento sposa (7%).
Il ciclo produttivo svolto internamente e' pressoche' completo e caratterizzato dalla forte presenza delle fasi di ricamo (91% dei casi) e applicazioni particolari (84%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 vaporetta.

CLUSTER 10 - TERZISTI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO DI PICCOLA DIMENSIONE
NUMEROSITA': 357
La forma giuridica prevalente delle imprese del cluster e' la ditta individuale (57% dei soggetti.); gli addetti impiegati sono 5 dei quali 4 dipendenti tra cui si rilevano 2 operai generici e 1 operaio specializzato. I locali di produzione e/o lavorazione sono di 139 mq.
Si tratta di imprese operanti in conto terzi (91% dei ricavi) con clientela industria/artigiani (69% dei ricavi).
Il comparto produttivo e' eterogeneo essendo costituito da abbigliamento in tessuto (47% dei ricavi), maglieria (31%) e accessori (11%) prevalentemente per donna (62% dei ricavi). Di conseguenza la gamma produttiva non e' focalizzata su alcun prodotto in particolare.
Le fasi del ciclo di lavorazione maggiormente presenti sono: modellistica (61% dei casi), prototipia (56%), sviluppo taglie (46%), taglio (58%), confezione (54%) e stiro (38%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 vaporetta.

CLUSTER 11- TERZISTI SPECIALIZZATI NELLA CONFEZIONE DI CORSETTERIA
NUMEROSITA': 418
La forma giuridica delle imprese appartenenti al cluster e' la ditta individuale (56% dei soggetti) e la societa' di persone (34%).
Il numero di addetti impiegati e' pari a 7 di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
L'attivita' viene svolta su 113 mq di produzione e/o lavorazione.
Si tratta di terzisti (88% dei ricavi) che operano in larga parte per un committente principale (1'83% dei soggetti con una quota dell'81% dei ricavi) nel comparto intimo/mare (99% dei ricavi); il 65% dei ricavi deriva dalla produzione di corsetteria (reggiseni, bustini, guaine, body, ecc.), il 6% da slip/boxer ed il 5% da abbigliamento mare.
La clientela prevalente e' costituita da industria/artigiani (77% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (11%) con un'area di mercato che va dalla provincia alle regioni limitrofe.
La fase svolta in modo pressoche' esclusivo e' la confezione (76% dei soggetti) con beni strumentali costituiti principalmente da 7 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi e 4 macchine taglia e cuci normali.

CLUSTER 12 - LABORATORI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN TESSUTO CON PREVALENTE VENDITA A PRIVATI
NUMEROSITA': 882
I due terzi delle imprese del cluster adottano come forma giuridica la ditta individuale ed impiegano 3 addetti, 2 dei quali dipendenti.
Le superfici destinate all'attivita' sono di 101 mq per la produzione e/o lavorazione e 47 mq di magazzino; nel 37% dei casi sono presenti locali destinati ad esposizione e/o vendita.
La modalita' organizzativa prevalente e' il conto proprio (82% dei ricavi) con produzione di prodotti a marchio proprio (65%).
La clientela principale e' costituita da privati (42% dei ricavi) ed in misura inferiore industria/artigiani (14%), commercianti all'ingrosso (18%) e al dettaglio (17%) con un'area di mercato che si estende al livello regionale e interregionale.
La produzione si concentra nel comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto sia formale che informale. I prodotti principali sono: camicie (15% dei ricavi), capospalla (14%), pantaloni (13%), abiti (12%) e gonne (9%).
Il ciclo di produzione e' pressoche' completo con focalizzazione sulle fasi di taglio (84%), confezione (72%) e stiro (64%).
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 vaporetta.

CLUSTER 13 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN TESSUTO CON FORTE DELOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE IN ITALIA E ALL'ESTERO
NUMEROSITA': 44
Le aziende del cluster sono soprattutto societa' di capitali (77%) che impiegano 17 addetti di cui 14 dipendenti, tra il quali si rileva la presenza di 3 impiegati, 4 operai generici, 4 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono di 462 mq per la produzione e/o lavorazione, 788 mq destinati a magazzino, 178 mq di uffici, 86 mq di locali di esposizione e/o vendita.
L'attivita' viene svolta in conto proprio (78% dei ricavi) e gran parte della produzione (71% dei ricavi) viene commercializzata apponendo un proprio marchio.
La clientela di riferimento e' costituita da grande distribuzione/distribuzione organizzata (32% dei ricavi), commercianti al dettaglio (29%), commercianti all'ingrosso (22%) e industria/artigiani (12%). Per la commercializzazione dei prodotti le imprese si avvalgono di 7 agenti e rappresentanti non esclusivi. L'area di mercato e' nazionale ed internazionale con una quota di export del 24% dei ricavi per il 70% dei soggetti.
L'attivita' si incentra nel comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto (81% dei ricavi) con un'ampia gamma di prodotti, tra i quali si evidenziano: pantaloni (18% dei ricavi), camicie (18%) e capospalla (14%).
Il ciclo produttivo svolto internamente e' pressoche' completo, ma questo cluster si caratterizza per l'intensa delocalizzazione delle fasi a minor valore aggiunto in particolare nei Paesi al di fuori dell'Unione Europea: taglio (59% dei soggetti), confezione (89%), stiro (64%) e cartellinatura (68%). La distribuzione delle lavorazioni presso terze imprese situate all'estero si divide essenzialmente tra Europa centro-orientale (Romania, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Moldavia, ecc.), con un peso del 40% sul costo totale delle lavorazioni affidate a terzi, e Nord Africa (Tunisia, Marocco, Algeria, ecc.), che assume un peso del 5%.
L'ampia dotazione di beni strumentali comprende 1 stazione CAD per modellistica, 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 stazione CAD per piazzamento, 1 macchina rettilinea, 1 stenditore/faldatore, 1 tavolo da taglio, 3 taglierine, 1 sega a nastro, 9 macchine per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 2 asolatrici, 3 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 14 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLE FASI DI LAVAGGIO E FINISSAGGIO
NUMEROSITA': 140
Nella distribuzione per forma giuridica degli appartenenti al cluster prevalgono le societa' di persone (38% dei soggetti) e le societa' di capitali (32%). Il numero totale di addetti e' pari a 11 di cui 9 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
La superficie destinata alla produzione e/o lavorazione e' di 315 mq, gli spazi destinati a magazzino occupano 117 mq e gli uffici sono di 33 mq.
Si tratta di terzisti (79% sui ricavi) specializzati nelle fasi di finissaggio estetico su capo finito (64% dei casi), finissaggio tecnico su capo finito (57%) e lavaggio (63%).
La clientela prevalente e' costituita da industria/artigiani (69% dei ricavi), e commercianti all'ingrosso (15%).
Le lavorazioni vengono effettuate sia su capi di abbigliamento in tessuto che su maglieria, di conseguenza i ricavi sono distribuiti su un'ampia gamma di prodotti.
Oltre alle fasi oggetto di specializzazione produttiva, sono talora presenti le fasi di taglio (33% dei casi), stampa (31%), ricamo (39%), confezione (50%), rammendo (28%), applicazioni particolari (36%), stiro (65%) e cartellinatura (46%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 macchina per finissaggi, 1 lavatrice, 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 rimagliatrice, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 15 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN TESSUTO CON PARZIALE ESTERNALIZZAZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO ED AMPI SPAZI ESPOSITIVI
NUMEROSITA': 77
La forma giuridica prevalente e' la societa' di capitali (78% degli soggetti). Le imprese impiegano 19 addetti dei quali 17 dipendenti. Tra questi si rilevano 4 impiegati, 7 operai generici, 3 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
L'attivita' e' svolta su superfici di 813 mq destinati a produzione e/o lavorazione, 917 mq destinati a magazzino e 183 mq di uffici. Sono presenti anche locali destinati ad esposizione e/o vendita di ampia metratura (178 mq).
L'85% dei ricavi deriva da produzioni effettuate in conto proprio; la quasi totalita' dei prodotti viene venduta apponendo un marchio proprio (86% dei ricavi).
La clientela delle imprese del cluster e' rappresentata da commercianti all'ingrosso (43% dei ricavi), commercianti al dettaglio (30%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (14%). I prodotti vengono commercializzati avvalendosi anche di 7 agenti e rappresentanti non esclusivi su un'arca di mercato nazionale ed internazionale: nel 69% dei casi l'export costituisce il 19% dei ricavi.
La gamma produttiva e' incentrata prevalentemente sull'abbigliamento esterno femminile (65% dei ricavi), con produzione di capospalla (13% dei ricavi), pantaloni (12%), abiti (11%), gonne (8%), t-shirts (8%) e camicie (6%).
Le fasi svolte all'interno coprono quasi completamente l'intero ciclo produttivo, ma la realizzazione di alcune di esse viene affidata anche all'esterno; tra queste degna di menzione e' la confezione (79% dei casi).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 stazione CAD per modellistica, 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 stazione CAD per piazzamento, 1 stenditore/faldatore, 2 tavoli da taglio, 3 taglierine, 1 sega a nastro, 6 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 asolattici, 4 macchine taglia e cuci normali, 2 vaporette e 2 presse o tavoli vaporizzanti.

CLUSTER 16 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI MAGLIERIA INTIMA
NUMEROSITA': 51
La maggior parte delle imprese del cluster e' organizzata sotto forma di societa' (di persone il 47% dei soggetti e di capitali il 24%). Gli addetti sono complessivamente 9, di cui 6 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale.
Gli spazi occupati sono di 343 mq di produzione e/o lavorazione, 260 mq di magazzino e 29 mq di uffici.
La modalita' organizzativa prevalente e' il conto proprio (86% dei ricavi) con produzione di prodotti a marchio proprio (71% dei ricavi).
La clientela e' costituita da commercianti all'ingrosso (53% dei ricavi) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (19%); il 18% dei soggetti ottiene il 35% dei ricavi con marchio della distribuzione. Il cluster in esame presenta anche una discreta incidenza delle vendite effettuate nei confronti di commercianti ambulanti (il 39% dei soggetti con il 21% dei ricavi).
L'area di mercato e' soprattutto nazionale, e nel 39% dei casi l'export rappresenta il 16% dei ricavi.
Si tratta di imprese attive nel comparto intimo/mare (79% dei ricavi) che producono canottiere, t-shirt, sottovesti (52% dei ricavi) e slip/boxer (24%).
Il ciclo produttivo e' pressoche' completo.
Il parco macchine installato comprende 1 macchina rettilinea, 4 macchine circolari monocilindro, doppio o piatto cilindro (per maglieria), 1 stenditore/faldatore, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 1 sega a nastro, 6 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 4 macchine taglia e cuci normali, 1 macchine taglia e cuci programmabile.

CLUSTER 17 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI INTIMO PER UOMO NUMEROSITA': 67
Il 73% delle imprese del cluster e' organizzato sotto forma di ditta individuale; il numero totale di addetti e' pari a 4, 3 dei quali dipendenti e i locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono costituiti da 125 mq utilizzati per la produzione e/o lavorazione.
Si tratta di terzisti (76% dei ricavi) che nel 79% dei casi ottengono il 73% dei ricavi dal committente principale; la clientela e' essenzialmente costituita da industria/artigiani (71% dei ricavi) seguita dai commercianti all'ingrosso (20%).
La produzione e' incentrata esclusivamente sul comparto intimo/mare per uomo; il 71% dei ricavi deriva dalla produzione di slip/boxer, il 10% da canottierie, t-shirt ed il 5% da pigiami.
Il processo produttivo e' focalizzato sulla fase di confezione (75% dei casi).
La dotazione di beni strumentali e' strettamente funzionale alla specializzazione: 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 4 macchine taglia e cuci normali.
La distribuzione territoriale mostra una particolare concentrazione delle imprese nella provincia di Bari (il 60% del totale).

CLUSTER 18 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI MAGLIA CALATA
NUMEROSITA': 172
La forma giuridica prevalente delle imprese del cluster e' la societa' di persone (59% dei soggetti); il numero totale di addetti e' pari a 7 di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 2 operai specializzati.
I locali di produzione e/o lavorazione sono di 309 mq, i magazzini di 94 mq e gli uffici di 23 mq.
La produzione avviene esclusivamente in conto terzi per una clientela costituita per il 95% dei ricavi da industria/artigiani su un'area di mercato che non si estende oltre le regioni limitrofe.
Si tratta di imprese operanti nel comparto della maglieria esterna, soprattutto di maglia calata (76% dei ricavi) ma anche tagliata (18%), con produzione di pullover/maglioni/cardigan (17% dei ricavi) e parti/componenti di essi (77%).
Le fasi maggiormente svolte sono: prototipia (43% dei casi), sviluppo taglie (44%), tessitura (94%), rammendo e ripristino difettosita' (27%).
La dotazione di beni strumentali e' composta da 6 macchine rettilinee, 4 macchine rettilinee jacquard sagomato, 2 macchine rettilinee jacquard intarsio, 2 roccatrici/dipanatici, 1 telaio tipo cotton e 1 macchina rimagliatrice.

CLUSTER 19- IMPRESE DI PICCOLA DIMENSIONE CHE PRODUCONO IN CONTO PROPRIO CAPI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN TESSUTO PREVALENTEMENTE PER DONNA
NUMEROSITA': 643
Questo cluster risulta formato per il 52% da ditte individuali e per il 32% da societa' di persone. Gli addetti sono complessivamente 5, 3 dei quali dipendenti; la superficie occupata dai locali adibiti a produzione e/o lavorazione e' di 152 mq, quella di magazzino di 75 mq.
La produzione in conto proprio e' la modalita' organizzativa prevalente (83% dei ricavi); i prodotti sono commercializzati apponendovi un marchio proprio (77% dei ricavi).
La tipologia di clientela e' varia ed e' composta da commercianti al dettaglio (31% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (27%), privati (16%) e industria/ artigiani (11%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (7%); l'area di mercato e' interregionale e nazionale.
Il comparto produttivo di riferimento e' prevalentemente l'abbigliamento in tessuto (62% dei ricavi) e in misura inferiore la maglieria (15%), prevalentemente per donna (62% dei ricavi). Gli articoli maggiormente realizzati sono pantaloni (16% dei ricavi), camicie (12%), capospalla (10%), gonne (9%), abiti (9%) e pullover (6%).
Il ciclo di produzione e' pressoche' completo e realizzato con un dotazione di beni strumentali che comprende 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali e 1 vaporetta.

CLUSTER 20 - TESSITORI IN CONTO TERZI DI PICCOLA DIMENSIONE
NUMEROSITA': 903
Le imprese del cluster sono costituite per il 67% da ditte individuali; il numero di addetti impiegato e' pari a 2 dei quali 1 dipendente.
I locali destinati alla produzione/lavorazione sono di 114 mq.
Il cluster e' composto esclusivamente da terzisti che effettuano la fase di tessitura (94% dei casi) e che realizzano principalmente parti di pullover (82% dei ricavi); per il 97% dei soggetti Il 60% dei ricavi deriva dal committente principale.
Coerentemente la tipologia di clientela e' costituita da industria/ artigiani (95% dei ricavi); l'area di mercato non si estende oltre le regioni limitrofe.
I beni strumentali utilizzati sono 3 macchine rettilinee, 1 macchina rettilinea jacquard sagomato e 1 roccatrice.

CLUSTER 21 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CRAVATTE
NUMEROSITA': 190
Le imprese del cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa'; il numero di addetti e' pari a 6 di cui 5 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
La superficie destinata all'esercizio dell'attivita' e' di 110 mq destinati a produzione c/o lavorazione.
Si tratta di imprese operanti nel comparto degli accessori vari di abbigliamento e che producono quasi esclusivamente cravatte (89% dei ricavi).
La clientela e' costituita in larga misura da industria/ artigiani (61% dei ricavi), commercianti al dettaglio (16%) e commercianti all'ingrosso (12%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale con una quota di export che per il 31% delle imprese determina il 40% dei ricavi.
Il ciclo produttivo contempla essenzialmente le fasi di taglio (58% dei casi), confezione (71%), stiro (61%) e cartellinatura (51%).
I beni strumentali sono costituiti da 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 1 vaporetta.
La distribuzione territoriale vede una particolare concentrazione delle imprese in Lombardia ed in particolare nel distretto serico del comasco (33% delle imprese).

CLUSTER 22 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
NUMEROSITA': 154
Le imprese del cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa'; il numero totale di addetti e' pari a 4, dei quali 3 dipendenti.
I locali destinati a produzione e/o lavorazione coprono un'area di 182 mq, i magazzini sono di 66 mq e gli uffici di 33 mq; nel 39% dei casi sono presenti locali di esposizione e/o vendita.
La modalita' organizzativa prevalente e' il conto proprio (86% dei ricavi), l'81% dei ricavi deriva dalla vendita di prodotti con marchio proprio.
Questo cluster risulta caratterizzato dalla produzione nell'ambito dell'abbigliamento esterno tecnico-sportivo (86% dei ricavi) di tute e altri capi per palestra e sport vari (81% dei ricavi).
Per la commercializzazione dei prodotti, effettuata su un'area di mercato nazionale, non prevale nessun canale distributivo; le vendite sono ripartite tra commercianti all'ingrosso (21% dei ricavi), commercianti al dettaglio (17%) e privati (13%). Inoltre il 23% dei ricavi deriva dalla voce "altri" nella quale si puo' presupporre siano confluite le societa' sportive.
Le imprese svolgono un ciclo produttivo generalmente completo avvalendosi di 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 2 taglierine, 1 macchina per la stampa, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 3 macchine taglia e cuci normali.

CLUSTER 23 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO PREVALENTEMENTE INFORMALE PER DONNA
NUMEROSITA': 1.731
La modalita' organizzativa prevalente per le imprese facenti parte di questo cluster e' la ditta individuale (74% dei soggetti); il numero totale di addetti e' pari a 5, dei quali 3 dipendenti che lavorano su una superficie di 115 mq di produzione e/o lavorazione.
L'attivita' e' esclusivamente in conto terzi ed il peso del committente principale sui ricavi e' del 63%, con una clientela costituita essenzialmente da industria/artigiani (82% dei ricavi) ed un'area di mercato circoscritta alle regioni limitrofe.
La produzione e' focalizzata sul comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto (76% dei ricavi) informale (57%) e formale (34%), specialmente per donna (63%). La produzione e' incentrata su pantaloni (28% dei ricavi), gonne (18%), abiti (14%) e camicie (12%).
La fase svolta in modo pressoche' esclusivo e' la confezione con una dotazione di beni strumentali composta da 5 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 3 macchine taglia e cuci normali e 1 vaporetta.

CLUSTER 24 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI BIANCHERIA INTIMA E ABBIGLIAMENTO MARE
NUMEROSITA': 419
I due terzi delle aziende appartenenti a questo cluster operano sotto forma di ditta individuale e occupano un numero di addetti pari a 6 di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
La superficie utilizzata per la produzione e/o lavorazione e' pari a 131 mq.
Le imprese in oggetto svolgono la propria attivita' quasi esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi) e dal committente principale deriva il 70% dei ricavi. La clientela e' formata quasi esclusivamente da industria/artigiani (88% dei ricavi), l'area di mercato si estende dall'ambito comunale alle regioni limitrofe.
La specializzazione prevalente e' nel comparto intimo/mare (81% dei ricavi) con un consumatore principalmente femminile (67% dei ricavi).
Viene svolta quasi esclusivamente la fase di confezione (76% dei casi) di pigiami (31% dei ricavi), abbigliamento mare (28%), slip/boxer (8%) e corsetteria (8%).
I beni strumentali utilizzati sono 5 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmatile a uno o piu' aghi, 1 asolatrice e 4 macchine taglia e cuci normali.

CLUSTER 25 - IMPRESE DI MEDIO GRANDI DIMENSIONI CHE PRODUCONO IN CONTO PROPRIO ABBIGLIAMENTO ESTERNO FEMMINILE CON FASI ALTE SVOLTE CON L'AUSILIO DI STRUMENTI INFORMATICI
NUMEROSITA': 293
La meta' delle imprese appartenenti a questo cluster e' organizzata sotto forma di societa' di capitali ed il 30% sotto forma di societa' di persone.
Gli addetti all'attivita' sono 9, di cui 7 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
L'attivita' di produzione e/o lavorazione si svolge su 295 mq, con magazzini di 213 mq e uffici di 54 mq; inoltre il 41% dei soggetti possiede spazi destinati ad esposizione e/o vendita.
La produzione viene effettuata in conto proprio (82% dei ricavi); il 74% dei ricavi deriva da prodotti con marchio proprio.
La clientela e' costituita prevalentemente da commercianti all'ingrosso (38% dei ricavi), commercianti al dettaglio (25%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (18%). L'area di mercato e' nazionale ed internazionale; la meta' delle imprese esporta ottenendo il 28% dei ricavi.
La produzione e' focalizzata sul comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto (72% dei ricavi), prevalentemente per donna (66%), con produzione di pantaloni (18% dei ricavi), capospalla (12%), camicie (11%), gonne (10%), abiti (9%) e t-shirts (8%).
Le imprese appartenenti al cluster sono caratterizzate da un ciclo produttivo nel quale le fasi iniziali e finali vengono svolte tutte internamente, mentre le centrali vengono in parte esternalizzate: confezione (73% dei casi), applicazioni particolari (37%), stiro (66%) e cartellinatura (34%).
Il cluster in esame si distingue per la dotazione di software informatico utilizzato nello svolgimento delle fasi alte: 1 stazione CAD per modellistica, 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 stazione CAD per piazzamento, 1 stazione CAD per disegno stilistico per il 42% dei soggetti e 1 programma di supporto scheda tecnica per il 45%. Inoltre sono presenti 5 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 taglierine, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 stenditore/faldatore, 1 tavolo da taglio, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 26 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI ACCESSORI DONNA NUMEROSITA': 237
Il 58% delle aziende appartenenti al cluster e' composto da ditte individuali e il 30% da societa' di persone.
Il numero di addetti e' pari a 5, 3 dei quali dipendenti; l'attivita' di produzione e/o lavorazione viene svolta su una superficie pari a 135 mq.
Il comparto nel quale operano queste imprese e' costituito dagli accessori vari di abbigliamento (93% dei ricavi) prevalentemente per donna (70%).
I prodotti ottenuti e/o lavorati sono cappelli/berretti in materiale tessile (50% dei ricavi), sciarpe (4%) e altri accessori in materiale tessile (20%).
La tipologia di clientela prevalente e' industria/artigiani con il 47% dei ricavi seguita dai commercianti all'ingrosso (17%), dai commercianti al dettaglio (15%) e privati (10%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale con una quota di export che per il 27% delle imprese determina il 42% dei ricavi.
Il ciclo produttivo e' caratterizzato dalle fasi di modellistica (37% dei casi), taglio (58%), confezione (67%), stiro (41%) e cartellinatura (41%).
I beni strumentali sono composti da 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina taglia e cuci normale e 1 taglierina.

CLUSTER 27 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLE FASI DI STIRO E CARTELLINATURA DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO
NUMEROSITA': 1.270
La meta' delle aziende appartenenti al cluster opera sotto forma di ditta individuale e il 39% di societa' di persone.
Gli addetti sono complessivamente 8 di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista. La superficie destinata a produzione e/o lavorazione e' di 203 mq.
La produzione e' svolta in conto terzi per una clientela quasi esclusivamente costituita da industria/artigiani (85% dei ricavi) su un'area di mercato che dal livello provinciale si estende alle regioni limitrofe.
Le lavorazioni sono svolte su una varieta' di prodotti di abbigliamento esterno fra i quali si segnalano pullover (26% dei ricavi), camicie (13%), pantaloni (10%), capospalla (6%) e gonne (5%).
Questo cluster risulta caratterizzato dallo svolgimento in modo quasi esclusivo delle fasi di stiro (88% dei casi) e cartellinatura (76%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da 1 manichino vaporizzante, 2 vaporette, 2 presse o tavoli vaporizzanti, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 1 macchina taglia e cuci normale.

CLUSTER 28 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI SCIARPE E FOULARD
NUMEROSITA': 113
Quasi i due terzi delle aziende di questo cluster sono organizzate sotto forma di ditta individuale; gli addetti sono complessivamente 5, di cui 3 dipendenti.
La superficie utilizzata per produzione e/o lavorazione e' di 106 mq.
L'87% dei ricavi deriva da lavorazioni effettuate in conto terzi nel comparto degli accessori vari di abbigliamento (87% dei ricavi); i principali prodotti sono costituiti da sciarpe (54% dei ricavi) e foulard (38%).
La clientela e' costituita da industria/artigiani (78% dei ricavi) e l'area di mercato in cui le aziende operano e' prevalentemente provinciale.
Le fasi del ciclo produttivo sono taglio (50% dei casi), confezione (52%), stiro (39%) e cartellinatura (34%).
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 macchina rettilinea, 1 macchina taglia e cuci normale, 1 taglierina e 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi.
La distribuzione territoriale delle imprese fa emergere come piu' della meta' delle aziende del cluster sia localizzata nella provincia di Como.

CLUSTER 29 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLA FASE DI TAGLIO
NUMEROSITA': 455
La modalita' organizzativa prevalente per le imprese appartenenti a questo cluster e' la societa' di persone (48% dei soggetti) seguita dalla ditta individuale (38%).
Gli addetti sono 8 di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista che svolgono l'attivita' su una superficie di 338 mq produzione e/o lavorazione.
La produzione viene svolta esclusivamente in conto terzi per industria/artigiani (92% dei ricavi) su un'area di mercato limitata alle regioni limitrofe.
Il ciclo di lavorazione e' caratterizzato dalla sola fase di taglio.
I beni strumentali sono: 2 stenditori/faldatori, 3 tavoli da taglio, 4 taglierine, 1 macchina taglia e cuci normale, 1 sega a nastro e 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi.

CLUSTER 30- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO FORMALE FEMMINILE
NUMEROSITA': 777
Le aziende di questo cluster operano per i due terzi come ditte individuali; gli addetti sono complessivamente 7 di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 1 operaio specializzato. La superficie destinata a produzione e/o lavorazione e' di 137 mq.
La produzione e' effettuata esclusivamente in conto terzi per industria/artigiani (85% dei ricavi) su un'area di mercato limitata alle regioni limitrofe.
Il comparto nel quale operano e' l'abbigliamento in tessuto per donna in prevalenza formale con produzione di pantaloni (25% dei ricavi), gonne (25%), abiti (15%), capospalla (13%) e camicie (12%).
Le fasi di lavorazione svolte sono principalmente confezione (82% dei casi) e stiro (46%).
I beni strumentali comprendono 7 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 presa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 31- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO INFORMALE PREVALENTEMENTE IN MAGLIA TAGLIATA
NUMEROSITA': 698
La forma giuridica prevalente delle aziende di questo cluster e' la ditta individuale (63% dei soggetti) seguita dalle societa' di persone (30%).
Il numero di addetti e' pari a 6 dei quali 5 dipendenti (2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista). La produzione e/o lavorazione viene svolta su una superficie di 140 mq.
L'attivita' viene svolta in conto terzi (92% dei ricavi) quasi esclusivamente per industria/artigiani (85% dei ricavi) su un'area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
I compatti produttivi sono quelli dell'abbigliamento esterno in maglia tagliata (63% dei ricavi) e in tessuto (31%), prevalentemente informale (64%). I capi sono destinati a tutti i tipi di consumatore e sono essenzialmente t-shirts (56% dei ricavi) e felpe (22%).
Le fasi svolte sono principalmente confezione (76% dei soggetti) e stiro (33%) realizzate con 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 4 macchine taglia a cuci normali, 1 macchina asolatrice e 1 vaporetta.

CLUSTER 32- IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE PRODUCONO IN CONTO PROPRIO CAPI DI ABBIGLIAMENTO FORMALE PER UOMO
NUMEROSITA': 69
La societa' di capitali e' la forma giuridica maggiormente adottata dalle imprese del cluster (75% dei soggetti).
Gli addetti all'attivita' sono 39 di cui 37 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 impiegati, 19 operai generici, 9 operai specializzati, 2 dipendenti a tempo parziale e 2 apprendisti.
La superficie di produzione e/o lavorazione e' pari a 974 mq, quella destinata a magazzino e' pari a 517 mq e quella per uffici di 136 mq; inoltre nella meta' dei casi sono presenti spazi destinati all'esposizione e/o vendita di 135 mq.
La produzione viene effettuata prevalentemente in conto proprio (68% dei ricavi) e il 66% dei ricavi proviene dalla vendita di prodotti con marchio proprio.
La clientela e' composita: il 37% dei ricavi proviene da commercianti al dettaglio, il 25% da industria/artigiani, il 18% da commercianti all'ingrosso e il 16% dalla grande distribuzione/distribuzione organizzata. Per la vendita sul territorio ci si avvale di 4 agenti e rappresentanti non esclusivi. L'area di mercato e' nazionale e internazionale; il 64% dei soggetti esporta ottenendo un terzo dei ricavi.
Il comparto nel quale operano le imprese appartenenti al cluster e' l'abbigliamento esterno in tessuto (79% dei ricavi) formale (73%) per uomo (68%). La tipologia di prodotto e' cosi' suddivisa: camicie (30% dei ricavi), capospalla (25%), pantaloni (15%) e abiti (6%).
Il ciclo di produzione e' pressoche' completo e svolto internamente.
I beni strumentali utilizzati sono: 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 macchina rettilinea, 1 stenditore/faldatore, 2 tavoli da taglio, 3 taglierine, 1 sega a nastro, 21 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 3 macchine lineari per cucire programmabili a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire (unita' automatica di cucitura), 4 asolatrici, 4 macchine taglia e cuci normali, 1 macchina sottopunti, 2 vaporette, 1 manichino vaporizzante e 6 presse o tavoli vaporizzanti.

CLUSTER 33 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI GUANTI
NUMEROSITA': 61
Le aziende appartenenti al cluster sono principalmente ditte individuali (57% dei soggetti) e societa' di persone (23%); gli addetti all'attivita' sono 4, 3 dei quali dipendenti.
La superficie sulla quale si svolge l'attivita' di produzione e/o lavorazione e' di 95 mq, il magazzino e' di 67 mq, gli uffici di 15 mq.
La produzione viene effettuata in modo prevalente in conto proprio (65% dei ricavi); il 46% dei ricavi deriva dalla vendita di prodotti con marchio proprio.
La clientela e' composita: il 41% dei ricavi viene apportato da commercianti all'ingrosso, il 28% da industria/artigiani, il 16% dalla grande distribuzione/distribuzione organizzata e il 12% da commercianti al dettaglio. L'area di mercato e' nazionale e internazionale; il 43% dei soggetti esporta ottenendo il 28% dei ricavi.
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente nel comparto degli accessori vari di abbigliamento (84% dei ricavi) con produzione di guanti (95% dei ricavi).
Il ciclo di produzione e' pressoche' completo.
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina taglia e cuci normale.
A livello territoriale emerge che il 43% delle aziende del cluster e' localizzata nella provincia di Napoli.

CLUSTER 34 - IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI CHE PRODUCONO IN CONTO PROPRIO CAPI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO PER DONNA
NUMEROSITA': 421
Le imprese di questo cluster sono organizzate sotto forma di societa' di capitale (42% dei soggetti) e di societa' di persone (29%).
Gli addetti all'attivita' sono 6 di cui 4 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 1 operaio generico, 1 operaio specializzato.
La superficie di produzione e/o lavorazione e' pari a 162 mq, quella destinata a magazzino e' di 140 mq, e 46 mq di ufficio.
La produzione viene effettuata prevalentemente in conto proprio (84% dei ricavi) e il 76% dei ricavi proviene dalla vendita di prodotti con marchio proprio.
La produzione viene commercializzata attraverso piu' canali distributivi: il 35% dei ricavi deriva da commercianti all'ingrosso, il 34% da commercianti al dettaglio, l'11% dalla grande distribuzione/distribuzione organizzata, 1'8% da industria/artigiani e l'8% da privati. L'area di mercato e' nazionale e internazionale; la meta' dei soggetti esporta ottenendo il 31% dei ricavi.
Le imprese svolgono la loro attivita' nel comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto (58% dei ricavi) e in maglia (28%), soprattutto per donna (68%). I prodotti ottenuti sono diversi: pantaloni (15% dei ricavi), pullover/maglioni/cardigan (14%), camicie (11%), capospalla (9%), gonne (9%), t-shirts (8%) e abiti (8%).
Il ciclo produttivo e' completo; alcune fasi vengono parzialmente (taglio, confezione, stiro e cartellinatura) o completamente (stampa, ricamo, lavaggio, finissaggi, applicazioni particolari) esternalizzate.
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 tavolo da taglio, 2 taglierine, 1 asolatrice, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 macchine taglia e cuci normali e 1 vaporetta.

CLUSTER 35 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI PIGIAMI, CAMICIE DA NOTTE E VESTAGLIE
NUMEROSITA': 115
Le imprese appartenenti al cluster sono organizzate principalmente sotto forma di societa' di persone (36% dei soggetti) e societa' di capitali (30%). Gli addetti sono complessivamente 7 di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 dipendente a tempo parziale.
La superficie sulla quale si svolge l'attivita' di produzione e/o lavorazione e' pari a 255 mq, il magazzino di 244 mq, gli uffici di 37 mq; inoltre nel 29% dei casi sono presenti spazi destinati alla vendita.
La produzione si svolge quasi esclusivamente in conto proprio e 1'86% dei ricavi proviene dalla vendita di prodotti con marchio proprio.
La clientela e' composita: il 43% dei ricavi proviene da commercianti all'ingrosso, il 31% da commercianti al dettaglio, il 9% dalla grande distribuzione/distribuzione organizzata e l'8% da commercianti al dettaglio ambulante. La rete di vendita prevede 3 agenti e rappresentanti non esclusivi su un'area di mercato nazionale; nel 29% dei casi e' presente una quota di export pari al 26% dei ricavi.
Le imprese del cluster operano prevalentemente nel comparto intimo/mare (87% dei ricavi) con produzione di pigiami, camicie da notte e vestaglie (88%) destinati in particolare ad un consumatore femminile (62% dei ricavi).
Il ciclo di produzione e' generalmente completo e si utilizzano i seguenti beni strumentali: 1 stenditore/faldatore, 1 tavolo da taglio, 2 taglierine, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice, 4 macchine taglia e cuci e 1 vaporetta.

CLUSTER 36 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI COSTUMI DA BAGNO PER DONNA NUMEROSITA': 92
Le imprese di questo cluster sono organizzate principalmente sotto forma di societa' di persone (29% dei soggetti) e di societa' di capitali (28%).
Gli addetti sono complessivamente 7 di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato.
La superficie destinata all'attivita' e' di 193 mq di produzione e/o lavorazione, 85 mq di magazzino, 24 mq di uffici; nel 33% dei casi sono presenti spazi destinati alla vendita e/o esposizione.
La produzione viene effettuata soprattutto in conto proprio (75% dei ricavi); di rilievo sono i ricavi derivanti dalla vendita di prodotti con marchio proprio (70% dei ricavi).
La clientela e' formata in larga parte da commercianti al dettaglio (36% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (21%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (13%) e privati (8%). La rete di vendita prevede 2 agenti e rappresentanti non esclusivi su un'area di mercato nazionale; nel 39% dei casi e' presente una quota di export che produce il 27% dei ricavi.
Questo cluster e' composto da aziende che producono costumi da bagno (72% dei ricavi), corsetteria (14%) e slip (7%), prevalentemente per donna (81% dei ricavi).
Il ciclo di produzione e' completo e si utilizzano i seguenti beni strumentali: 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 5 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 4 macchine taglia e cuci normali e 1 macchina taglia e cuci programmabile.

CLUSTER 37 - PRODUTTORI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN PREVALENZA FEMMINILE OPERANTI SIA IN CONTO PROPRIO CHE IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 178
Questo cluster risulta formato soprattutto da societa' (68% dei soggetti); gli addetti sono pari a 10, di cui 8 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
La superficie di produzione e/o lavorazione e' di 263 mq, quella destinata a magazzino di 138 mq, e quella di ufficio di 44 mq; inoltre il 42% delle imprese dispone di locali destinati all'esposizione e/o vendita.
Le imprese del cluster risultano caratterizzate da un ciclo di produzione completo, lc cui fasi vengono svolte sia in conto proprio che in conto terzi.
La vendita di prodotti con marchio proprio apporta il 35% dei ricavi e quella di prodotti con marchio della distribuzione il 22%.
La clientela e' costituita da industria/artigiani (40% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (21%), commercianti al dettaglio (18%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (11%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale; la meta' dei soggetti ottiene il 32% dei ricavi dall'esportazione.
Le imprese del cluster svolgono l'attivita' nei comparti dell'abbigliamento esterno in tessuto (54% dei ricavi) e della maglieria (30%), soprattutto per donna (63%). La tipologia di prodotto e' varia, ma si segnalano i pullover (14% dei ricavi), i capospalla (11%) e le camicie (11%).
I beni strumentali utilizzati sono: 1 macchina rettilinea, 2 taglierine, 6 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 macchina rimagliatrice, 1 tavolo da taglio, 1 asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 38- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI CANOTTIERE, T-SHIRT, SOTTOVESTI ECC.
NUMEROSITA': 148
La forma giuridica prevalente delle imprese del cluster e' la ditta individuale (68% dei soggetti); gli addetti sono 6 di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato.
La superficie complessiva e' di 127 mq di produzione e/o lavorazione.
La produzione viene effettuata in modo quasi esclusivo in conto terzi (93% dei ricavi) con un forte peso del committente principale (68% dei ricavi).
La clientela e' composta in prevalenza da industria/artigiani (82% dei ricavi) e l'area di mercato non si estende oltre le regioni limitrofe.
Il comparto e' in prevalenza l'intimo/mare (77% dei ricavi) con produzione di canottiere (69% dei ricavi) e, in misura minore di slip/boxer (11%).
Il ciclo di produzione e' limitato alla sola fase di confezione (72% dei casi).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da 1 macchina circolare mono cilindro, doppio o piatto cilindro per maglieria, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 4 macchine taglia e cuci normali.

CLUSTER 39 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI CAPI DA LAVORO
NUMEROSITA': 283
Due terzi delle imprese appartenenti al cluster presentano come forma giuridica la ditta individuale; gli addetti sono 4, dei quali 2 dipendenti.
La superficie di svolgimento dell'attivita' di produzione e/o lavorazione e' pari a 101 mq mentre lo spazio destinato a magazzino e' pari a 23 mq.
La produzione viene effettuata prevalentemente in conto terzi (74% dei ricavi); nel 71% dei casi il 74% dei ricavi deriva dal committente principale.
La clientela e' formata da industria/artigiani (63% dei ricavi) e marginalmente da commercianti all'ingrosso (13%); l'area di mercato non si spinge oltre le regioni limitrofe.
Le aziende del cluster producono abbigliamento professionale (93% dei ricavi) costituito prevalentemente da capi da lavoro (87%).
Il ciclo di produzione e' costituito quasi esclusivamente dalla fase di confezione (63%).
La dotazione di beni strumentali e' rappresentata da 1 macchina rettilinea, 1 taglierina, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 asolatrice e 1 macchina taglia e cuci normali.

CLUSTER 40 - TERZISTI SPECIALIZZATI NEL RICAMO
NUMEROSITA': 120
Le aziende appartenenti al cluster sono ditte individuali (550/0 dei soggetti) e societa' di persone (35%); gli addetti sono 6 di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
I locali destinati alla produzione e/o lavorazione sono pari a 150 mq mentre il magazzino copre una superficie di 35 mq.
La produzione viene effettuata in modo quasi esclusivo in conto terzi (91% dei ricavi) per una clientela costituita da industria/artigiani (85% dei ricavi) su un'area di mercato che va dall'ambito provinciale alle regioni limitrofe.
Il cluster e' caratterizzato dalla specializzazione nel ricamo (63% dei casi), affiancato in parte minore dalla confezione (29%).
I prodotti lavorati sono di vario genere; in particolare emerge la lavorazione di tutine, pagliaccetti e altri capi per neonato (54% dei ricavi per il 41% dei soggetti).
La dotazione di beni strumentali comprende 2 macchine da ricamo multiteste, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 1 macchina taglia e cuci normale.

CLUSTER 41 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA MODELLISTICA
NUMEROSITA': 87
La forma giuridica prevalente e' la societa' di persone (48% dei soggetti); gli addetti all'attivita' sono 5 dei quali 3 dipendenti con una superficie di 128 mq di produzione e/o lavorazione.
La produzione viene effettuata in modo esclusivo per conto terzi per industria/artigiani su un'area di mercato che si spinge fino al livello nazionale.
Le imprese del cluster svolgono in modo prevalente attivita' ausiliarie alla produzione di abbigliamento: non si segnala la presenza significativa di alcuna fase propria della produzione dei capi di abbigliamento (come taglio, confezione o stiro). Il ciclo di produzione e' infatti costituito dalle sole fasi di modellistica (75% dei casi), sviluppo taglie (79%) e piazzamento (71%).
La dotazione di beni strumentali e' composta soprattutto da hardware e software informatico: 1 stazione CAD per disegno stilistico, 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 stazione CAD per modellistica e 1 stazione CAD per piazzamento.

CLUSTER 42 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI JEANS
NUMEROSITA': 302
Il cluster e' composto sia da ditte individuali che da societa'; gli addetti sono 11, di cui 10 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 6 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
La superficie sulla quale viene svolta l'attivita' di produzione e/o lavorazione e' pari a 265 mq, il magazzino e' di 52 mq.
La clientela e' prevalentemente formata da industria/artigiani (82% dei ricavi) e in modo residuale da commercianti all'ingrosso (10%); l'area di mercato non va oltre le regioni limitrofe.
La produzione viene effettuata quasi esclusivamente in conto terzi (92% dei ricavi) con una forte dipendenza dal committente principale (il 90% dei soggetti ne deriva il 75% dei ricavi).
Le aziende del cluster producono prevalentemente jeans (67% dei ricavi) e, in misura inferiore, altri pantaloni (12%).
Il ciclo di produzione e' limitato alle fasi di confezione (54% dei casi) e stiro (31%).
I beni strumentali sono costituiti da 8 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire (unita' automatica di cucitura), 2 asolatrici, 1 taglierina, 3 macchine taglia e cuci normali, 2 vaporette, 1 manichino vaporizzante e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 43- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
NUMEROSITA': 354
La forma giuridica prevalente dalle imprese del cluster e' la ditta individuale (72% dei soggetti); gli addetti presenti sono 4, dei quali 3 dipendenti. La produzione e/o lavorazione e' svolta su un'area di 120 mq.
Le imprese svolgono prevalentemente attivita' in conto terzi (85% dei ricavi); nell'83% dei casi il 77% dei ricavi proviene dal committente principale.
La clientela e' costituita principalmente da industria/artigiani (78% dei ricavi) e in modo residuale da commercianti all'ingrosso (9%) su un'area di mercato che va dall'ambito comunale alle regioni limitrofe.
Le aziende del cluster producono prevalentemente abbigliamento sportivo (74% dei ricavi) ed in particolare tute e altri capi per palestra e sport vari (65% dei ricavi).
Il ciclo di produzione e' limitato alla fase di confezione per il71% dei soggetti e la dotazione di beni strumentali e' composta da 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 3 macchine taglia e cuci normali e 1 asolatrice.

CLUSTER 44 - CONVERTER DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN PREVALENZA FEMMINILE NUMEROSITA': 534
In questo cluster prevalgono le societa' di capitale (55% dei soggetti); gli addetti occupati sono 5, 3 dei quali sono dipendenti.
Le superfici destinate all'attivita' sono di 117 mq di produzione e/o lavorazione, 146 mq di magazzino e 40 mq di uffici.
La produzione e' effettuata in modo prevalente in conto proprio (72% dei ricavi) e dalla vendita di prodotti commercializzati con marchio proprio deriva il 60% dei ricavi.
La clientela e' formata da commercianti al dettaglio (33% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (32%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (17%). L'are di mercato e' nazionale e internazionale; piu' della meta' delle imprese esporta parte della produzione ottenendo il 41% dei ricavi.
Le aziende del cluster operano sia nel comparto dell'abbigliamento in maglia (46% dei ricavi) sia in tessuto (45%), prevalentemente per donna (65%), con produzione di pullover (36°/o dei ricavi), capospalla (10%), pantaloni (10%) e camicie (8%).
Si tratta di converter. Infatti tutte le fasi che compongono il ciclo di produzione sono esternalizzate, ad eccezione di alcune fasi (stile, modellistica, prototipia) che vengono svolte anche internamente.
Data la peculiare modalita' organizzativa la dotazione di beni strumentali e' limitata.

CLUSTER 45- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLE FASI DI STIRO E CARTELLINATURA NEL COMPARTO CALZETTERIA
NUMEROSITA': 278
Le imprese del cluster sono in prevalenza ditte individuali (67% dei soggetti) che occupano 5 addetti, 3 dei quali dipendenti con una superficie di produzione e/o lavorazione di 130 mq.
La produzione e' per conto terzi (94% dei ricavi) con un peso del 68% sui ricavi complessivi del committente principale. La clientela quasi esclusiva e' rappresentata da industria/artigiani (92% dei ricavi) su un'area di mercato prevalentemente provinciale.
Le aziende del cluster sono specializzate nella fase di stiro (63% dei casi) e cartellinatura (50%) di calze e/o calzini (54% dei ricavi) e collant (44%).
A livello territoriale emerge una forte concentrazione di aziende nelle province di Mantova (40% dei soggetti) e Brescia (38%).

CLUSTER 46 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI MAGLIERIA ESTERNA
NUMEROSITA': 168
La forma giuridica prevalente delle imprese del cluster e' la societa' sia di capitali (45% dei soggetti) che di persone (39%).
Gli addetti all'attivita' sono 16 di cui 13 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 6 operai generici, 3 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
L'attivita' e' svolta su 568 mq di produzione e/o lavorazione, 314 mq di magazzino e 93 mq di ufficio; inoltre nel 54% dei casi sono presenti locali destinati ad esposizione e/o vendita.
La produzione viene effettuata prevalentemente in conto proprio (75% dei ricavi) e il 62% dei ricavi proviene dalla commercializzazione di prodotti con marchio proprio.
La clientela e' diversificata e composta da commercianti al dettaglio (29% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (25%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (24%) e industria/artigiani (15%). L'area di mercato e' sia nazionale che internazionale (l'export e' pari al 31% dei ricavi), con una rete di vendita di 4 agenti e rappresentanti non esclusivi.
Il comparto nel quale operano le imprese del cluster e' la maglieria esterna, con produzione sia di maglia calata (49% dei ricavi) che di maglia tagliata (37%). Il principale prodotto ottenuto e' costituito da pullover/maglioni/cardigan (76% dei ricavi).
Il ciclo di produzione svolto internamente e' completo, anche se diverse fasi in tutto o in parte vengono affidate a terzi. Le principali sono la tessitura, il taglio, la stampa, il ricamo, la confezione, il lavaggio, il finissaggio estetico e tecnico, le applicazioni particolari, lo stiro e la cartellinatura.
La dotazione di beni strumentali e' rappresentata da 8 macchine rettilinee, 2 macchine rettilinee jacquard sagomato, 1 macchina rettilinea jacquard intarsio, 2 roccatrici/dipanatrici, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 asolatrici, 3 macchine taglia e cuci normali, 4 macchine rimagliatrici, 1 vaporetta e 1 tavolo vaporizzante.

CLUSTER 47 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ACCESSORI UNISEX
NUMEROSITA': 246
Questo cluster risulta composto in larga parte da ditte individuali (63% dei soggetti) che impiegano 4 addetti, 3 dei quali dipendenti.
La superficie sulla quale viene svolta l'attivita' di produzione e/o lavorazione e' pari a 130 mq.
La produzione e' prevalentemente effettuata in conto terzi (79% dei ricavi) per una clientela formata da industria/artigiani (75% dei ricavi) su un'area di mercato che va dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le aziende del cluster producono accessori vari in materiale tessile (41% dei ricavi) e parti/componenti di essi (29%) di tipo unisex.
Il ciclo di produzione e' limitato alle fasi di taglio e confezione con una dotazione di beni strumentali composta da 1 taglierina, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 1 macchina taglia e cuci normale.

CLUSTER 48- IMPRESE DI MEDIO GRANDI DIMENSIONI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO IN TESSUTO
NUMEROSITA': 172
Il cluster e' formato sia da ditte individuali che da societa'; gli addetti sono complessivamente 18 di cui 16 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 9 operai generici, 3 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
I locali destinati a produzione e/o lavorazione coprono un'area di 325 mq, il magazzino di 66 mq e gli uffici di 20 mq.
La produzione viene effettuata in modo esclusivo per conto terzi (96% dei ricavi) e dal committente principale deriva il 67% dei ricavi; la clientela e' costituita da industria/artigiani (80% dei ricavi) e l'area di mercato prevalente e' interregionale.
Il comparto principale nel quale operano le imprese e' l'abbigliamento esterno in tessuto (70% dei ricavi), prevalentemente per donna (62%), con produzione di pantaloni (28% dei ricavi), capospalla (13%), gonne (9%) e camicie (9%).
Il ciclo di produzione e' limitato alla fase di confezione (87% dei casi) e a quella dello stiro (45%).
La dotazione di beni strumentali e' ampia e formata da 1 taglierina, 7 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 9 macchine lineari per cucire programmabili a uno o piu' aghi, 4 unita' automatiche di cucitura, 3 asolatrici, 1 macchina sottopunti, 5 macchine taglia e cuci normali, 3 macchine taglia e cuci programmabili, 2 vaporette, 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 49- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI CAPOSPALLA E GIUBBOTTI
NUMEROSITA': 763
I due terzi delle imprese facenti parte di questo cluster sono organizzate sotto forma di ditta individuale; gli addetti impiegati sono 8, dei quali 7 dipendenti (4 operai generici, 1 operaio specializzato, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista).
Le superfici destinate a produzione e/o lavorazione si estendono su un'area di 182 mq.
La produzione avviene esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi) con un peso del 61% dei ricavi apportati dal committente principale. La clientela e' rappresentata in larga parte da industria/artigiani (85% dei ricavi) su un'area di mercato provinciale e regionale.
Si tratta di imprese specializzate nella confezione (71% dei casi) di capospalla (56% dei ricavi), capospalla imbottiti (14%) e giubbotti (14%) prevalentemente per donna (61% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali prevede 7 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 50 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO SU LICENZA NUMEROSITA': 159
Il cluster e' formato per il 58% da societa'; gli addetti impiegati sono 5 dei quali 4 dipendenti (2 operai generici e 1 operaio specializzato).
Le superfici destinate all'attivita' sono di 166 mq di spazi per la produzione e/o lavorazione, 107 mq di magazzino, e 29 mq di ufficio.
Questo cluster, all'interno del quale le imprese producono quasi esclusivamente in conto proprio, risulta caratterizzato dal forte peso che assumono i ricavi derivanti da produzione su licenza (92%).
La clientela di queste imprese e' diversificata: commercianti all'ingrosso (29%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (21%), commercianti al dettaglio (11%), industria/artigiani (21%). L'area di mercato e' nazionale.
La produzione e' concentrata nel comparto dell'abbigliamento esterno in maglia (42%) e in tessuto (34% dei ricavi) e diversificata su una pluralita' di prodotti, tra i quali si evidenziano pullover/maglioni/cardigan (25% dei ricavi) e t-shirt (10%).
Le fasi del processo produttivo piu' frequentemente svolte sono: modellistica (42% dei casi), prototipia (52%), taglio (66%), confezione (57%), stiro (49%) e cartellinatura (50%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 macchina rettilinea, 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 macchine taglia e cuci normali e 1 vaporetta.

CLUSTER 51- IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI CAPI DI MAGLIERIA PREVALENTEMENTE CALATA
NUMEROSITA': 959
Il cluster e' formato per circa il 66% da ditte individuali; il numero di addetti e' pari a 7 di quali 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operai specializzato e 1 dipendente a tempo parziale.
Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono di 116 mq di produzione e/o lavorazione e 23 mq di magazzino.
Si tratta di imprese che svolgono esclusivamente l'attivita' in conto terzi in prevalenza nel comparto della maglieria esterna calata; in particolare effettuano la confezione (il 92% dei soggetti) di pullover/maglioni/cardigan (81% dei ricavi) con un forte peso del committente principale sui ricavi complessivi (63%).
La clientela e' costituita da industria/artigiani (95% dei ricavi) su un'area di mercato che non si estende oltre le regioni limitrofe.
La dotazione di beni strumentali prevede 6 macchine rimagliatrici, 2 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 3 macchine taglia e cuci normali e 1 taglierina.

CLUSTER 52 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI SLIP/BOXER NUMEROSITA': 262
Il 79% dei soggetti appartenenti al cluster e' organizzato sotto forma di ditta individuale; gli addetti occupati sono complessivamente 4, 3 dei quali dipendenti.
Le superfici destinate all'attivita' prevedono 106 mq per la produzione/lavorazione.
Si tratta di confezionisti (1'80% dei casi) di slip/boxer (91% dei ricavi) che svolgono prevalentemente l'attivita' in conto terzi (86% dei ricavi) con un forte peso del committente principale (68% dei ricavi).
La clientela e' formata da industria/artigiani (81% dei ricavi) su un'area di mercato comunale e provinciale.
La dotazione di beni strumentali e' limitata a 4 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi e 4 macchine taglia e cuci normali.
I soggetti appartenenti a questo cluster risultano particolarmente concentrati nella provincia di Bari (il 53%).

CLUSTER 53 - IMPRESE IN CONTO TERZI DI PIU' GRANDE DIMENSIONE A CICLO INTEGRATO
NUMEROSITA': 73
I soggetti appartenenti al cluster sono per il 79% organizzati sotto forma di societa' ed impiegano 16 addetti, di cui 14 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza 1 impiegato, 4 operai generici e 6 operai specializzati 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
Le superfici destinate a produzione/lavorazione sono di 466 mq; 164 mq sono destinati al magazzino, 71 mq di ufficio.
La produzione avviene esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi); il 19% dei soggetti ottiene il 62% dei ricavi da produzioni realizzate con il marchio della grande distribuzione/distribuzione organizzata.
La clientela e' costituita prevalentemente da industria/artigiani (78% dei ricavi) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (9%); l'area di mercato e' prevalentemente interregionale e nazionale.
La gamma produttiva e' incentrata prevalentemente nel comparto dell'abbigliamento esterno in tessuto (66% dei ricavi) e nella maglieria (22%) con produzione diversificata.
Il ciclo produttivo svolto internamente e' completo e comprende anche le fasi alte quali, modellistica, prototipia, sviluppo taglie, piazzamento, industrializzazione; vengono parzialmente esternalizzate le fasi di confezione, stiro e cartellinatura.
L'ampia dotazione di beni strumentali comprende: 1 stazione CAD per modellistica, 1 stazione CAD per sviluppo taglie, 1 stazione CAD per piazzamento, 1 stenditore/faldatore, 2 tavoli da taglio, 3 taglierine, 1 sega a nastro, 9 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare per cucire programmabile a uno o piu' aghi, 2 macchine asolatrici, 4 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 54 - PRODUTTORI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO CON FORTE DELOCALIZZAZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO
NUMEROSITA': 97
Il cluster in esame e' formato soprattutto da societa' di capitali (62% dei casi); gli addetti impiegati sono 7 di cui 4 dipendenti (tra i quali 1 impiegato e 2 operai generici).
La produzione e/o lavorazione avviene su un'area di 212 mq, il magazzino occupa una superficie di 167 mq, gli uffici di 46 mq.
Non si segnala una modalita' organizzativa prevalente; il 15% dei soggetti commercializza prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa ottenendo il 68% dei ricavi.
La clientela di riferimento e' formata da: industria/artigiani (35% dei ricavi), grande distribuzione/distribuzione organizzata (22%), commercianti all'ingrosso (21%), commercianti al dettaglio (15%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale; la meta' dei soggetti esporta parte della produzione ottenendo il 38% dei ricavi.
Fanno parte della gamma produttiva sia l'abbigliamento esterno in tessuto/(65% dei ricavi) che la maglieria (23%) con una produzione di pullover/maglioni/cardigan (16% dei ricavi), camicie (14%), pantaloni (13%) e capospalla (11%).
Il ciclo produttivo svolto internamente e' parziale (fasi centrali e finali) ma questo cluster risulta caratterizzato dalla delocalizzazione della produzione (in particolare le fasi di taglio, confezione, stiro e cartellinatura) in paesi esteri.
La dotazione di beni strumentali comprende 1 taglierina, 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 1 macchina taglia e cuci normale, 1 vaporetta, 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 55 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA CONFEZIONE DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO DA DONNA
NUMEROSITA': 653
I due terzi delle imprese facenti parte di questo cluster sono organizzati sotto forma di ditta individuale; gli addetti sono complessivamente 4, dei quali 3 dipendenti. Le superfici destinate a produzione e/o lavorazione sono di 120 mq.
La produzione avviene esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi) con un forte peso del committente principale sui ricavi complessivi (60%). La clientela e' costituita da industria/artigiani (87% dei ricavi) localizzati a livello regionale.
I prodotti lavorati sono rappresentati da parti/componenti di abbigliamento esterno in tessuto (80% dei ricavi), soprattutto per donna (65% dei ricavi) e in particolare di pantaloni (27% dei ricavi), gonne (19%), capospalla (13%), abiti (13%) e camicie (13%).
Le fasi del processo produttivo maggiormente svolte sono taglio e confezione con una dotazione di beni strumentali composta da 3 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 taglierina, 1 macchina asolatrice e 1 vaporetta.

CLUSTER 56- IMPRESE IN CONTO TERZI DI ABBIGLIAMENTO ESTERNO CON PARZIALE ESTERNALIZZAZIONE DELLE FASI CENTRALI E FINALI DEL CICLO PRODUTTIVO
NUMEROSITA': 513
Il 55% delle imprese facenti parte di questo cluster e' organizzato sotto forma societaria; gli addetti impiegati sono 11 di cui 9 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 5 operai generici, 2 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale e 1 apprendista.
Le superfici destinate a produzione e/o lavorazione sono pari a 218 mq, quelle destinate a magazzino risultano pari a 52 mq.
La modalita' organizzativa e' quasi esclusivamente in conto terzi (95% dei ricavi) con la meta' circa dei ricavi apportata dal committente principale; la clientela di queste imprese e' industria/artigiani (84% dei ricavi) localizzata su un'area circoscritta alle regioni limitrofe.
I comparti produttivi sono l'abbigliamento esterno in tessuto (65% dei ricavi) e maglieria (25%) prevalentemente per donna (67%); i capi realizzati sono capospalla (18% dei ricavi), pantaloni (15%), pullover (12%), camicie (11%), gonne (8%) e abiti (7%).
I soggetti appartenenti a questo cluster svolgono le fasi centrali (taglio e confezione) e finali (stiro e cartellinatura) sia in conto terzi, sia affidandone la realizzazione ad altre imprese.
La dotazione di beni strumentali prevede 1 tavolo da taglio, 1 taglierina, 8 macchine lineari per cucire normali a uno o piu' aghi, 1 macchina lineare programmabile a uno o piu' aghi, 1 macchina asolatrice, 3 macchine taglia e cuci normali, 1 vaporetta e 1 pressa o tavolo vaporizzante.

CLUSTER 57 - PRODUTTORI IN CONTO PROPRIO DI CAPI DI MAGLIERIA ESTERNA CON PREVALENTE VENDITA A PRIVATI
NUMEROSITA': 354
Il 66% delle imprese del cluster e' organizzato sotto forma di ditta individuale; gli addetti impiegati sono 4 dei quali 3 dipendenti.
Le superfici destinate a produzione e/o lavorazione sono pari a 139 mq, quelle destinate a magazzino sono pari a 50 mq; inoltre nel 44% dei casi sono presenti locali destinati ad esposizione e/o vendita.
La produzione avviene prevalentemente in conto proprio (78% dei ricavi) e i due terzi dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La tipologia di clientela e' costituita da privati (40% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (24%) e industria/artigiani (18%) su un'area di mercato che si estende dal livello comunale a quello pluriregionale.
Il ciclo produttivo e' pressoche' completo e si realizzano pullover/maglioni/cardigan (80% dei ricavi) prevalentemente per donna (75% dei ricavi).
La dotazione di beni strumentali comprende 3 macchine rettilinee, 1 roccatrice/dipanatrice, 1 macchina lineare per cucire normale a uno o piu' aghi, 2 macchine taglia e cuci normali, 1 macchina rimagliatrice, 1 vaporetta.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 1.000);
• indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6)/ricavi) * 365;
• margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)/ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 19° ventile, per i cluster 18, 20, 23, 27, 29, 31, 45, 46, 51, 53, 54, 55, e 56;
• dal 1° al 20° ventile, per i cluster 8, 13, 15, 16, 28, 32, 33, 37, 40, 41 e 48;
• dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 5, 6, 7, 10, 11, 12, 14, 19, 21, 25, 26, 30, 34, 42, 43, 44, 49 e 57;
• dal 2° al 20° ventile, per i cluster 1, 3, 9, 17, 22, 24, 35, 36, 38, 39, 47 e 50;
• dal 3° al 20° ventile, per il cluster 52. Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
dal 1° al 18° ventile, per il cluster 1;
dal 1° al 19° ventile, per i cluster 15, 22, 32, 34, 35, 36 e 46;
dal 1° al 20° ventile, per il cluster 13;
fino al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12, 14, 19, 23, 25, 26, 27, 30, 31, 37, 38, 39, 42, 43, 44, 45, 47, 49, 52, 56 e 57;
non sono stati effettuati tagli per i cluster 4, 8, 16, 17, 18, 20, 21, 24, 28, 29, 33, 40, 41, 48, 50, 51, 53, 54 e 55. Per il margine operativo lordo sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 20° ventile, per tutti i cluster, ad eccezione del cluster 42 per cui e' stato scelto l'intervallo dal 2° al 20° ventile.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del comparto manifatturiero della fabbricazione di articoli in maglieria e della confezione di vestiario a livello comunale"(7) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di specializzazione;
• grado di concentrazione;
• grado di densita' imprenditoriale.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5", con la variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,6" e con la variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,7". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5", al coefficiente della variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,6" e al coefficiente della variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,7".
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Tessile e Abbigliamento si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
• i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;
• l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
• il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo (ad eccezione dei casi in cui il valore dei beni strumentali risulti gia' ponderato con l'indice di utilizzo del capitale).
Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica
che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali +
acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e
merci - rimanenze forali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alla percentuale di lavoro
prestato (ad eccezione dei "Collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa" e degli "Amministratori non soci").
numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti
+ numero quadri + numero impiegati + numero operai generici
+ numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero familiari diversi che
prestano attivita' nell'impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione diversi
numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + (societa) numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero familiari diversi che prestano attivita'
nell'impresa + numero associati in partecipazione che
apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero
associati in partecipazione diversi + numero soci con
occupazione prevalente nell'impresa + numero soci diversi +
numero amministratori non soci;
(6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
rimanenze finali) / 2
(7) I criteri c le conclusioni dello studio sono
riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.

----> Vedere allegato 3.A da pag. 62 a pag. 85 <----

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (8);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(7) I criteri c le conclusioni dello studio sono
riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita' attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero giornate retribuite: Dirigenti
• Numero giornate retribuite: Quadri
• Numero giornate retribuite: Impiegati
• Numero giornate retribuite: Operai generici
• Numero giornate retribuite: Operai specializzati
• Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale
• Numero giornate retribuite: Apprendisti
• Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Numero: Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Numero: Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Numero: Associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Numero: Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Amministratori non soci

QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
• Potenza impegnata (Kw)
• Mq dei Locali destinati alla produzione e/o lavorazione
• Mq dei Locali destinati ad magazzino
• Mq dei Locali destinati a uffici
• Mq dei Locali destinati ad esposizione e/o vendita

QUADRO C DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Lavorazione affidata a terzi - Extra U. E.
• Agenti e rappresentanti esclusivi
• Agenti e rappresentanti non esclusivi

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi
• Commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione con marchio proprio
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione su licenza
• Numero committenti (1 = 1 committente; 2 = da 2 a 5 committenti; 3 = oltre 5 committenti)
• Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione/lavorazione con marchio della distribuzione
• Area di mercato: Nazionale (1 = comune; 2 = provincia; 3 = fino a 3 regioni; 4 = oltre 3 regioni)
• Area di mercato: Internazionale U.E.
• Area di mercato: Internazionale Extra U.E.
• Tipologia di clientela: Industria/artigiani
• Tipologia di clientela: Grande distribuzione/distribuzione organizzata
• Tipologia di clientela: Commercianti al dettaglio non ambulante
• Tipologia di clientela: Enti pubblici, enti privati
• Tipologia di clientela: Privati
• Export (U.E., Extra U.E.)

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Comparto produttivo - Abbigliamento esterno in tessuto (prodotto finito o parte/componente)
• Comparto produttivo - Abbigliamento esterno in maglia tagliata (prodotto finito o parte/componente)
• Comparto produttivo - Abbigliamento esterno in maglia calata (prodotto finito o parte/componente)
• Comparto produttivo - Intimo/mare (prodotto finito o parte/componente)
• Comparto produttivo - Accessori vari di abbigliamento
• Caratteristiche per destinazione d'uso - Abbigliamento tecnico-sportivo
• Caratteristiche per destinazione d'uso - Abbigliamento professionale (tute, divise, ecc.)
• Specializzazione per tipologia di consumatore - Donna
• Specializzazione per tipologia di consumatore - Uomo
• Specializzazione per tipologia di consumatore - Unisex
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Capospalla - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Capospalla - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Capospalla imbottiti/trapuntati - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Pantaloni - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Pantaloni - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Gonne - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Gonne - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Abiti - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Abiti - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Camicie/chemisier - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Camicie/chemisier - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Jeans - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Jeans - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Felpe - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Felpe - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Pullover, maglioni, cardigan - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Pullover, maglioni, cardigan - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Tute e altri capi per palestra e sport vari - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Tute e altri capi per palestra e sport vari - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Giubbotteria - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - T-shirts - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - T-shirts - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Tutine, pagliaccetti ed altri capi per neonato - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Tutine, pagliaccetti ed altri capi per neonato - parti/componenti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Abbigliamento sposa - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Abbigliamento esterno - Divise ed altri capi di lavoro - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Intimo/mare - Slip/boxer - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Intimo/mare - Corsetteria (reggiseni, bustini, guaine, body, ecc.) - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Intimo/mare - Canottiere, t-shirt, sottovesti, ecc. - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Intimo/mare - Pigiami, camicie da notte, vestaglie - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Intimo/mare - Abbigliamento mare (esclusi teli e accessori) - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Calzetteria - Collant - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Calzetteria - Calze e/o calzini - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Cravatteria - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Guanti - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Foulard - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Sciarpe, scialli, ecc. - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Cappelli/berretti in materiale tessile - prodotti finiti
• Prodotti finiti e/o lavorati - Accessori vari di abbigliamento - Cappelli/berretti in pelle/pellicce - prodotti finiti
• Fasi della produzione/lavorazione: Stile - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Stile - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Stile - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Modellistica - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Modellistica - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Modellistica - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Prototipia - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Prototipia - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Prototipia - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Sviluppo taglie - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Sviluppo taglie - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Sviluppo taglie - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Piazzamento - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Piazzamento - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Piazzamento - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Industrializzazione (costruzione Scheda tecnica) - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Industrializzazione (costruzione Scheda tecnica) - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Industrializzazione (costruzione Scheda tecnica) - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Tessitura/smacchinatura - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Tessitura/smacchinatura - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Tessitura/smacchinatura - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Taglio - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Taglio - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Taglio - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Stampa - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Stampa - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Stampa - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Ricamo - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Montaggio del capo (confezione) - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Montaggio del capo (confezione) - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Montaggio del capo (confezione) - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Lavaggio - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Lavaggio - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Finissaggio estetico su capo finito (ad es. effetto invecchiato, abrasione, delavaggio, ecc.) - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Finissaggio estetico su capo finito (ad es. effetto invecchiato, abrasione, delavaggio, ecc.) - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Finissaggio tecnico su capo finito (ad es. antibatterico, ammorbidente, idrorepellente, ecc.) - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Finissaggio tecnico su capo finito (ad es. antibatterico, ammorbidente, idrorepellente, ecc.) - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Applicazioni particolari (ad es. perline, paillettes, borchie, ecc.) - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Applicazioni particolari (ad es. perline, paillettes, borchie, ecc.) - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Applicazioni particolari (ad es. perline, paillettes, borchie, ecc.) - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Stiro - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Stiro - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Stiro - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Stiro - affidate a terzi U.E./Extra U.E.
• Fasi della produzione/lavorazione: Cartellinatura/imbusto - svolte internamente conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione: Cartellinatura/imbusto - svolte internamente conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione: Cartellinatura/imbusto - affidate a terzi Italia
• Fasi della produzione/lavorazione: Cartellinatura/imbusto - affidate a terzi U.E./Extra U.E.
• Materiali di produzione utilizzati: Tessuti a navetta
• Materiali di produzione utilizzati: Tessuto a maglia
• Materiali di produzione utilizzati: Filati per maglieria
• Materiali di produzione utilizzati: Semilavorati (parti di capo da sottoporre a lavorazioni)
• Consumi di energia elettrica - Kwh
• Servizi personalizzati per cliente e/o committente (ad es. etichettatura, bar-code, antitaccheggio, imballi
mono o pluritaglia, ecc.)
• Costi e spese royalties

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Stazione CAD per disegno stilistico - numero
• Stazione CAD per modellistica - numero
• Programma di supporto Scheda Tecnica - numero
• Stazione CAD per sviluppo taglie - numero
• Stazione CAD per piazzamento - numero
• Macchine rettilinee - numero
• Macchine rettilinee jacquard sagomato - numero
• Macchine rettilinee jacquard intarsio - numero
• Macchine circolari mono cilindro, doppio o piatto cilindro (maglieria) - numero
• Roccatrici/dipanatrici - numero
• Telai tipo cotton - numero
• Stenditori/faldatori - numero
• Tavoli da taglio - numero
• Taglierina - numero
• Sega a nastro - numero
• Macchine per stampa (a quadri, transfer, ecc.) - numero
• Macchine da ricamo multiteste - numero
• Macchine lineari per cucire programmabili a uno o piu' aghi - numero
• Macchine lineari per cucire: unita' automatiche di cuciture - numero
• Macchine taglia e cuci programmabili - numero
• Macchine rimagliatrici - numero
• Macchine stiratrici: manichini vaporizzanti - numero
 
ALLEGATO 4
EVOLUZIONE
STUDIO DI SETTORE: TD08U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SDO8U - Fabbricazione di calzature, parti e accessori.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
• 19.30.1 - Fabbricazione di calzature non in gomma;
• 19.30.2 - Fabbricazione di parti e accessori per calzature non in gomma;
• 19.30.3 - Fabbricazione di calzature, suole e tacchi in gomma e plastica.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2001, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario E,SD08 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 10.110.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 8.236.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 284 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro B del modello (unita' produttiva destinata all'esercizio dell'attivita);
• non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• quadro D del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti;
• errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione conto proprio, produzione e/o lavorazione conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla produzione/lavorazione affidata a terzi (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai materiali di produzione utilizzati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alle materie prime (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative al settore di sbocco (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla linea calzatura finita (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 7.952.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (tipologia di attivita', materiali di produzione utilizzati, fasi della produzione/lavorazione, prodotti ottenuti e/o lavorati, settore di sbocco), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare ventotto gruppi omogenei di imprese.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali fattori che caratterizzano le realta' del settore oggetto di analisi sono:
- tipologia di attivita':
• produzione di calzature complete (calzaturifici);
• produzione di componenti (suole, soletti, tacchi, accessori, fondi);
• specializzazione in una o piu' fasi del processo produttivo (tranciatura, giunteria/orlatura, lavorazione del tacco, lavorazione del fondo, montaggio);
settore di sbocco. I calzaturifici sono distinti sulla base del settore di sbocco dei prodotti:
• uomo;
• donna;
• bambino;
• grado di integrazione del ciclo produttivo. I calzaturifici per donna e uomo sono suddivisi sulla base del livello di integrazione del ciclo produttivo. In particolare si rilevano calzaturifici:
• con un ciclo fortemente integrato (cluster 17);
• che effettuano la lavorazione della tomaia all'interno (cluster 6, 16 e 24);
• che effettuano la lavorazione della tomaia sia all'interno che all'esterno (cluster 4 e 28);
• che esternalizzano la lavorazione della tomaia in Italia (cluster 14);
• che esternalizzano la lavorazione della tomaia all'estero (cluster 8); specializzazione per tipologia di calzature:
• calzature in legno (cluster 1);
• mocassini (cluster 3);
• calzature tecnico sportive (cluster 10);
• pantofole (cluster 15);
• modalita' organizzativa. Le imprese svolgono l'attivita' in conto proprio, in conto terzi o in forma mista;
• provenienza dei materiali utilizzati (propri o forniti da terzi);
• monocommitenza. Le imprese dei cluster 7, 9, 13, 21, 27 si caratterizzano per l'elevata incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale;
• dimensioni. Il fattore dimensionale consente, in particolare, di individuare:
• tomaifici di grandi (cluster 26) e piccole dimensioni (cluster 9);
• trancerie di grandi (cluster 20) e piccole dimensioni (cluster 7);
• calzaturifici donna di grandi dimensioni (cluster 2).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.

CLUSTER 1- IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE IN LEGNO NUMEROSITA': 47
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 4 addetti di cui 2 dipendenti.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 186 mq di locali destinati alla produzione, 123 mq di locali destinati a magazzino e 18 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (67% dei ricavi) e marginalmente in conto terzi.
La tipologia di clientela e' eterogenea: da un lato industria (24% dei ricavi), dall'altro grossisti (25% dei ricavi), commercio al dettaglio non ambulante (19%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (16%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale; il 45% delle imprese ha una quota di export pari al 47% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono calzature in legno (88% dei ricavi) prevalentemente da donna (68%), in particolare zoccoli (74% dei ricavi) e sandali (130%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (47% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e pelle sintetica (25%).

CLUSTER 2 - PRODUTTORI DI GRANDI DIMENSIONI DI CALZATURE PER DONNA
NUMEROSITA': 182
Le imprese appartenenti al cluster operano sotto forma societaria (88% dei casi) con una struttura composta da 19 addetti di cui 16 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 7 operai generici, 5 operai specializzati, 1 apprendista e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 463 mq di produzione, 199 mq di magazzino e 65 mq di uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (72% dei ricavi). La clientela e' costituita da commercio al dettaglio non ambulante (34% dei ricavi), grossisti (19%) e grande distribuzione (19%). L'area di mercato e' nazionale ed internazionale; l'export rappresenta complessivamente il 33% dei ricavi.
I soggetti del cluster producono prevalentemente calzature finite (97% dei ricavi) di linea classica (80%) da donna (80%) e realizzano scarpe da passeggio (56% dei ricavi), stivali/tronchetti (19%) e sandali (15%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (75% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (54% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (20%).
Le imprese si caratterizzano per la parziale esternalizzazione del ciclo produttivo. In particolare nella lavorazione della tomaia, le fasi di giunteria/orlatura vengono anche affidate a terzi; si effettuano all'interno le fasi di assemblaggio (lavorazione incollata per il 63% dei casi), finissaggio e inscatolamento.
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 trancia a bandiera e 1 spaccapelli), macchine di giunteria (2 macchine da cucire piane, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 2 scarnitrici, 1 occhiellatrice e altre 2 macchine di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi e altre 9 macchine di manovia).

CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI MOCASSINI
NUMEROSITA': 105
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma societaria (69% dei casi) con una struttura composta da 10 addetti di cui 8 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 2 operai specializzati e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 299 mq di locali destinati alla produzione, 93 mq di locali destinati a magazzino e 34 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (65% dei ricavi) e marginalmente in conto terzi. La tipologia di clientela e' eterogenea: da un lato industria (27% dei ricavi), dall'altro commercianti al dettaglio non ambulante (42% dei ricavi) e grossisti (19%). L'area di mercato e' nazionale ed internazionale con una quota di export pari al 21% dei ricavi.
Le imprese sono specializzate nella produzione di mocassini (68% dei ricavi) cui affiancano la calzatura montata (28%), prevalentemente da uomo (64%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (87% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (53% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (28%).
Il ciclo di lavorazione e' completo e con parziale esternalizzazione di alcune fasi. Coerentemente con il prodotto realizzato il tipo di montaggio prevalente e' la lavorazione mocassino tubolare (79% dei casi); seguono le lavorazioni blake (67%) ed incollata (61%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio mano e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a due aghi, 1 scarnitrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 macchina cucisuola, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 molatrice, 1 spazzolatrice e 1 fresatrice e altre 4 macchine di manovia).

CLUSTER 4 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA UOMO CON PARZIALE ESTERNALIZZAZIONE DELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA
NUMEROSITA': 168
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (58% dei casi) con una struttura composta da 7 addetti di cui 5 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 219 mq di locali destinati alla produzione, 68 mq di locali destinati a magazzino e 23 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (76% dei ricavi) e il 63% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio. La clientela e' costituita prevalentemente da commercio al dettaglio non ambulante (33% dei ricavi), industria (22%), grossisti (18%). L'area di mercato e' prevalentemente nazionale ed internazionale con una quota di export pari al 24% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono quasi esclusivamente calzature finite (96%) di linea classica (78%) da uomo (93% dei ricavi) e realizzano scarpe da passeggio (74% dei ricavi) e tronchetti/stivali (14%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (93% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (56% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (29%).
Le imprese del cluster si caratterizzano per la parziale esternalizzazione del ciclo produttivo; in particolare nella lavorazione della tomaia, il taglio a mano, la tranciatura e la giunteria/orlatura vengono anche affidate a terzi. Vengono generalmente svolte all'interno le fasi di assemblaggio (lavorazione incollata per il 63% dei casi, lavorazione Blake per il 43% e lavorazione ideal per il 17%), finissaggio e inscatolamento.
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 forno, 1 macchina cucisuola, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 molatrice, 1 spazzolatrice, 1 fresatrice e altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 5 - SUOLIFICI
NUMEROSITA': 197
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (77% dei casi) con una struttura composta da 10 addetti di cui 7 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 2 operai specializzati.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 375 mq di locali destinati alla produzione, 83 mq di locali destinati a magazzino e 34 mq di locali destinati ad uffici.
Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto proprio (73% dei ricavi) e sono specializzate nella produzione di suole (79% dei ricavi) e fondi monoblocco (9%). Si tratta generalmente di componenti in cuoio (65% delle materie prime utilizzate per il fondo) e gomma (20%).
Coerentemente con la produzione di componenti per calzature, la clientela e' formata da industria (67% dei ricavi) e artigiani (32%) con un'area di mercato interregionale.
Il processo produttivo e' composto dalle fasi di preparazione del fondo, in particolare taglio (79% dei casi), applicazione guardolo (64%), fresatura (88%), verniciatura (55%) e montaggio suola-tacco (60%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita principalmente da 1 trancia a ponte, 1 scarnitrice, 1 cardatrice, 1 incollatrice/masticatrice, 1 pressatrice, 1 tingisuola, 1 molatrice, 1 spazzolatrice e 1 fresatrice e altre 8 macchine di manovia.

CLUSTER 6 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA UOMO CON LAVORAZIONE INTERNA DELLA TOMAIA NUMEROSITA': 109
Le imprese appartenenti al cluster operano in prevalenza sotto forma societaria (67% dei casi) con una struttura composta da 7 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 2 operai specializzati.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 243 mq di locali destinati alla produzione e 86 mq di locali destinati a magazzino e 23 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata in conto proprio (96% dei ricavi) e 1'85% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La clientela e' costituita in prevalenza da grossisti (48% dei ricavi) e commercio al dettaglio non ambulante (35%) su un'area di mercato prevalentemente nazionale.
Le imprese del cluster producono calzature finite (99% dei ricavi) di linea classica (73%) da uomo (95%) e realizzano scarpe da passeggio (65% dei ricavi) e tronchetti/stivali (12%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (86% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (43% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (35%).
Il ciclo di produzione e' caratterizzato dalla realizzazione interna delle fasi relative alla preparazione della tomaia (taglio a mano, tranciatura, giunteria/orlatura, applicazione accessori). Vengono generalmente svolte all'interno anche le fasi di assemblaggio (lavorazione incollata per 1'82% dei casi e lavorazione Blake per il 28%), finissaggio (61%) e inscatolamento (90%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 2 trance a bandiera ), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a 2 aghi, 1 scarnitrice, 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 garba speroni, 1 premonta, 1 montafianchi, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 spazzolatrice e altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 7 - TRANCERIE DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 1.084
Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (71% dei casi), con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendente, con locali di produzione/lavorazione di 64 mq.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (99% dei ricavi); il 61% dei ricavi deriva dal committente principale rappresentato da industria (67% dei ricavi) e artigiani (32%). L'area di mercato e' prevalentemente locale.
Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (90% dei ricavi) ed impiegano quasi esclusivamente materie prime di terzi (86% dei materiali utilizzati), generalmente costituite da pelle (78% delle materie prime utilizzate per la tomaia).
Il ciclo di lavorazione e' composto dalle fasi di taglio manuale (66% dei casi) e tranciatura (83%) con una dotazione di beni strumentali costituita da 1 tavolo per il taglio a mano, 3 trance a bandiera.

CLUSTER 8 - PRODUTTORI DI CALZATURE CON FORTE AFFIDAMENTO DELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA PREVALENTEMENTE AD IMPRESE ESTERE
NUMEROSITA': 87
Le imprese appartenenti al cluster operano quasi esclusivamente sotto forma di societa' di capitali (69% dei casi) con una struttura composta da 14 addetti di cui 12 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 6 operai generici, 3 operai specializzati, 1 apprendista e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 379 mq di locali destinati alla produzione, 311 mq di locali destinati a magazzino e 61 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (69% dei ricavi) per una clientela e' costituita da grande distribuzione/distribuzione organizzata (40% dei ricavi), grossisti (25%), industria (18%) e commercio al dettaglio non ambulante (11%). L'area di mercato e' nazionale e internazionale con un peso dell'export pari al 48% dei ricavi.
Al cluster appartengono imprese che producono prevalentemente calzature finite per diverse tipologie di consumatori finali (donna, uomo, bambino). In particolare si realizzano scarpe da passeggio (34% dei ricavi), tronchetti/ stivali (19%), calzature tecnico/sportive (14%) e sandali (13%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (68% delle materie prime utilizzate per la realizzazione della tomaia) e in tessuto (14%), fondo in gomma (25% materie prime utilizzate per il fondo), in poliuretano (13%), in gomma termoplastica (12%) e in cuoio (12%).
I soggetti appartenenti al cluster si caratterizzano per l'elevata incidenza delle lavorazioni affidate a terzi; di queste, il 54% viene svolto nei paesi dell'Europa centro orientale. In particolare le fasi maggiormente esternalizzate riguardano la preparazione della tomaia: tranciatura (63% dei casi in Italia e 82% all'estero) e giunteria/orlatura (63% in Italia e 98% all'estero).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per taglio a mano e 2 trance a bandiera), macchine di giunteria (2 macchine da cucire piane, 1 macchina da cucire a braccio, 2 macchine da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a 2 aghi, 1 scarnitrice, 1 occhiellatrice e altre 3 macchine di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia elettrica, 1 fissa sottopiedi, 1 garba speroni, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 incollatrice/masticatrice, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 spazzolatrice e altre 5 macchine di manovia).

CLUSTER 9 - MONOCOMMITTENTI SPECIALIZZATI NELLE LAVORAZIONI DELLA TOMAIA NUMEROSITA': 1.064
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma di ditta individuale (72% dei casi) con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendenti con locali destinati alla produzione/lavorazione di 71 mq.
La modalita' organizzativa e' in conto terzi (97% dei ricavi); il 71% dei ricavi proviene dal committente principale rappresentato esclusivamente da industria (66% dei ricavi) e artigiani (31%) con un'area di mercato comunale e provinciale.
Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (69% dei ricavi) e impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi, in particolare semilavorati, componenti e accessori (70% dei materiali utilizzati). La dotazione di beni strumentali e' coerente con la struttura produttiva.

CLUSTER 10 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE TECNICO-SPORTIVE
NUMEROSITA': 100
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (57% dei casi) con una struttura composta in media da 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 2 operai specializzati e 1 dipendente a tempo parziale.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 348 mq di locali destinati alla produzione, 153 mq di locali destinati a magazzino e 35 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (62% dei ricavi) e marginalmente in conto terzi.
La tipologia di clientela e' eterogenea: da un lato industria (39% dei ricavi), dall'altro, grossisti (19% dei ricavi), commercio al dettaglio non ambulante (16%) e grande distribuzione (14%); l'area di mercato e' nazionale e internazionale; il 51% delle imprese ha una quota di export pari al 41% dei ricavi.
Coerentemente con la specializzazione in calzature tecnico sportive (81% dei ricavi), le imprese del cluster producono prevalentemente calzature unisex (70% dei ricavi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (58% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in gomma (41% delle materie prime utilizzate per il fondo), in PVC (17%) e in poliuretano (16%).
Il ciclo produttivo e' generalmente completo, con parziale esternalizzazione delle fasi di lavorazione della tomaia. Le tipologie di assemblaggio piu' frequenti sono la lavorazione incollata (72% dei casi), la lavorazione ideal (29%) e la lavorazione blake (21%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 trancia a ponte e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 2 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a 2 aghi, 1 scarnitrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 premonta, 1 forno, 1 pressatrice, 1 spazzolatrice e altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 11 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA LAVORAZIONE DEL TACCO E SALVATACCO
NUMEROSITA': 183
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 168 mq di locali destinati alla produzione, 48 mq di locali destinati a magazzino e 12 mq di locali destinati ad uffici.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (95% dei ricavi) per industria (63% dei ricavi) e artigiani (35%) su un'area di mercato provinciale ed interregionale.
Le imprese del cluster sono specializzate nella realizzazione di semilavorati e/o componenti (99% dei ricavi), in particolare nella lavorazione del tacco/zeppa (79% dei ricavi).
Si occupano prevalentemente delle fasi di fasciatura e verniciatura del tacco con una dotazione di beni strumentali composta da 1 cardatrice, 1 incollatrice/mesticatrice, 1 pressatrice, 1 molatrice e 1 spazzolatrice.

CLUSTER 12 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE DA BAMBINO NUMEROSITA': 102
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma societaria (56% dei casi) con una struttura composta da 9 addetti di cui 6 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 1 operai specializzati e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 219 mq di locali destinati alla produzione, 80 mq di locali destinati a magazzino e 30 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (84% dei ricavi) e il 66% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La clientela e' costituita da commercio al dettaglio non ambulante (34% dei ricavi), grossisti (23%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (22%). L'arca di mercato e' nazionale ed internazionale con una quota di export pari al 37% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono calzature da bambino (98% dei ricavi). In particolare realizzano scarpe da passeggio (67% dei ricavi), tronchetti/stivali (12%) c sandali (11%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (77% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in gomma (36% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma termoplastica (21%).
Il ciclo di produzione e' generalmente completo con parziale esternalizzazione delle fasi relative alla preparazione della tomaia (taglio manuale, tranciatura, giunteria/orlatura e applicazione accessori) e quelle di assemblaggio (lavorazione incollata).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 2 trance a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 pressatrice e altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 13 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FONDI INIETTATI
NUMEROSITA': 135
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (64% dei casi) con una struttura composta da 8 addetti di cui 6 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 349 mq di locali destinati alla produzione, 148 mq di locali destinati a magazzino e 28 mq di locali destinati ad uffici.
Le lavorazioni sono effettuate prevalentemente in conto terzi (75% dei ricavi); il 57% dei ricavi proviene dal committente principale rappresentato da industria (89% dei ricavi) con un'area di mercato che va dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nella produzione di suole (48% dei ricavi) e fondi monoblocco (34%); si tratta generalmente di componenti in gomma termoplastica (63% delle materie prime utilizzate per il fondo), in PVC (17%) e in poliuretano (9%).
La produzione dei componenti avviene esclusivamente per stampaggio con l'utilizzo di 4 macchine per iniezione ed 1 giostra per stampaggio.

CLUSTER 14 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA CON FORTE ESTERNALIZZAZIONE DELLE FASI DI LAVORAZIONE
NUMEROSITA': 190
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma societa' di capitale (57% dei casi) e di persone (28%) con una struttura composta da 11 addetti di cui 9 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 2 operai specializzati e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 318 mq di locali destinati alla produzione, 229 mq di locali destinati a magazzino e 49 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (80% dei ricavi) per una clientela costituita da grande distribuzione/distribuzione organizzata (41% dei ricavi), grossisti (27%) e commercio al dettaglio non ambulante (18%). Coerentemente con i canali distributivi utilizzati, le imprese del cluster evidenziano una forte propensione all'export (60% dei ricavi), sia verso paesi UE che extra UE (in particolare Nord America).
Le imprese producono calzature finite (97% dei ricavi) da donna (71%) e realizzano sandali (42% dei ricavi) e scarpe da passeggio (26%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (58% materie prime utilizzate) e pelle sintetica (22%) e fondo in poliuretano (41% materie prime utilizzate), in cuoio (19%) e in gomma (13%).
I soggetti del cluster si caratterizzano per l'elevata incidenza delle lavorazioni affidate a terzi, in particolare quelle che riguardano la preparazione della tomaia quali, la tranciatura (77% dei casi), la giunteria/orlatura (85%) c l'applicazione accessori (69%); la fase di assemblaggio (lavorazione incollata) e' parzialmente esternalizzata.
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per taglio a mano e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice) e macchine per montaggio (1 forno, 1 incollatrice/masticatrice, 1 pressatrice, 1 spazzolatrice e altre 2 macchine di manovia).

CLUSTER 15 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PANTOFOLE
NUMEROSITA': 128
Il cluster e' equamente distribuito tra ditte individuali e societa' con una struttura composta da 4 addetti di cui 3 dipendenti.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 190 mq di locali destinati alla produzione, 104 mq di locali destinati a magazzino e 17 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (72% dei ricavi). La clientela e' formata prevalentemente da grossisti (42% dei ricavi) e commercio al dettaglio non ambulante (21%) con un arca di mercato nazionale.
Le imprese del cluster producono pantofole (89% dei ricavi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (38% delle materie prime utilizzate per la tomaia), in tessuto (28%) e in pelle sintetica (24%) e fondo in gomma (34% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in poliuretano (18%).
Il ciclo e' generalmente completo con una dotazione di beni strumentali costituita da macchine per il taglio (1 trancia a ponte e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a 2 aghi e 1 scarnitrice) e macchine per il montaggio (1 forno, 1 pressatrice, 1 incollatrice/masticatrice).

CLUSTER 16 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA CON LAVORAZIONE INTERNA DELLA TOMAIA
NUMEROSITA': 318
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 157 mq di produzione e 39 mq di magazzino e 14 mq di uffici.
La produzione e' realizzata in conto proprio (85% dei ricavi) e il 75% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La clientela e' costituita principalmente da commercianti al dettaglio non ambulante (46% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (29%) con un'area di mercato nazionale ed internazionale; nel 36% dei casi e' presente una quota di export pari al 31% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono quasi esclusivamente calzature finite (98% dei ricavi) di linea classica (84%) da donna (89%) e realizzano scarpe da passeggio (57% dei ricavi), sandali (21%) e tronchetti/stivali (12%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (75% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (57% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (19%).
Il ciclo di produzione e' caratterizzato dalla realizzazione interna delle fasi relative alla preparazione della tomaia (taglio a mano, tranciatura, giunteria/orlatura, applicazione accessori). Vengono svolte all'interno anche le fasi di assemblaggio per incollaggio (84%), finissaggio (53%) e inscatolamento (88%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo da taglio a mano, 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago e 1 scarnitrice/smussatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano e 1 premonta e altre 2 macchine di manovia).

CLUSTER 17 - PRODUTTORI DI CALZATURE PREVALENTEMENTE PER DONNA CON CICLO FORTEMENTE INTEGRATO
NUMEROSITA': 106
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra societa' e ditte individuali, con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 164 mq di locali destinati alla produzione, 48 mq di locali destinati a magazzino e 18 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata in conto proprio (86% dei ricavi) e il 73% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La clientela e' costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio non ambulante (45% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (16%) e privati (19%) con un'area di mercato nazionale e internazionale; nel 36% dei casi e' presente una quota di export pari al 38% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono prevalentemente calzature finite (94% dei ricavi) di linea classica (73%) da donna (67%) e realizzano scarpe da passeggio (41% dei ricavi), sandali (23%) e tronchetti/stivali. Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (80% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (62% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (21%).
Il ciclo produttivo realizzato all'interno e' fortemente integrato e caratterizzato dalle fasi di progettazione (in particolare design e modelleria), preparazione del tacco/salvatacco (tranciatura, fasciatura e verniciatura), preparazione del soletto, preparazione del fondo (taglio, applicazione guardalo, fresatura e montaggio suola-tacco), preparazione della tomaia (taglio a mano, tranciatura, giunteria/orlatura e applicazione accessori), assemblaggio/montaggio (in particolare lavorazione incollata), finissaggio e inscatolamento.
La dotazione di beni strumentali e' costituita principalmente da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice e 1 altra macchina di giunteria) e macchine di montaggio (1 premonta, 1 pressatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice, 1 fresatrice e altre 2 macchine di manovia).

CLUSTER 18 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE E/O LAVORAZIONE DI ACCESSORI E ALTRE COMPONENTI DELLA CALZATURA
NUMEROSITA': 789
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 5 addetti di cui 3 dipendenti; gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 183 mq di locali destinati alla produzione.
Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto terzi (72% dei ricavi) per industria (55% dei ricavi) e artigiani (39%) su un'area di mercato va dalla provincia alle regioni limitrofe.
Questo e' il cluster in cui si concentrano le imprese codificate nell'attivita' di fabbricazione di parti e accessori per calzature, specializzate nelle produzione/lavorazione di semilavorati e/o componenti (95% dei ricavi).

CLUSTER 19 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE DA DONNA NUMEROSITA': 165
Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma societaria (61% dei casi) con una struttura composta da 8 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 198 mq di locali destinati alla produzione, 53 mq di locali destinati a magazzino e 17 mq di locali destinati ad uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto terzi (78% dei ricavi) per industria (37% dei ricavi), artigiani (16%) e grossisti (20%) su un'area di mercato interregionale e nazionale. Il 55% dei ricavi deriva dal committente principale.
Le imprese del cluster producono calzature finite (91% dei ricavi) di stile classico (88%) da donna (87%) e realizzano scarpe da passeggio (58% dei ricavi), tronchetti/stivali (17%) e sandali (16%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (81% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (44% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (13%).
Il ciclo di produzione e' parzialmente esternalizzato: in particolare nella lavorazione della tomaia, il taglio e la giunteria/orlatura vengono anche affidate a terzi; sono svolte internamente le fasi di assemblaggio per incollaggio (82% dei casi), finissaggio (67%) e inscatolamento (88%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia manuale, 1 inchiodatacchi, 1 premonta, 1 forno, 1 prefissa-tacchi, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 molatrice, 1 spazzolatrice, altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 20 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NEL TAGLIO AUTOMATICO NUMEROSITA': 105
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 1 operaio specializzato con locali destinati alla produzione/lavorazione di 162 mq.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (95% dei ricavi) per industria (81% dei ricavi) e artigiani (19%) su un'area di mercato che si spinge fino alle regioni limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (79% dei ricavi) ed impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi: materie prime (69% dei materiali utilizzati) e semilavorati, componenti, accessori (18%). Si tratta generalmente di tomaie in pelle (64% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e in pelle sintetica (11%).
Il ciclo di lavorazione e' composto dalle fasi di taglio e/o tranciatura; in particolare 1'83% delle imprese effettua il taglio automatico (Cad). Coerentemente con la specializzazione produttiva la dotazione strumentale e' composta da 1 banco di taglio automatico (cad-cam), 1 tavolo per il taglio a mano, 1 trancia a ponte e 3 trance a bandiera.

CLUSTER 21 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NEL MONTAGGIO
NUMEROSITA': 354
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (66% dei casi) con una struttura composta da 12 addetti di cui 9 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 6 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 297 mq di locali destinati alla produzione, 103 mq di locali destinati a magazzino e 19 mq di locali destinati ad uffici.
La modalita' organizzativa e' esclusivamente in conto terzi (98% dei ricavi); il 77% dei ricavi deriva dal committente principale che e' rappresentato quasi esclusivamente da industria (88% dei ricavi) su un'area di mercato che non va oltre le regioni limitrofe.
Per le lavorazioni sono impiegati quasi esclusivamente materiali di terzi: materie prime (34% dei materiali utilizzati) e semilavorati, componenti e accessori (59%).
Le imprese del cluster sono specializzate nelle fasi finali del ciclo produttivo, in particolare assemblaggio per incollaggio (83% dei casi), finissaggio (69%) e inscatolamento (89%), di scarpe da passeggio (32% dei ricavi), sandali (30%) e tronchetti/stivali (13%).
I beni strumentali sono costituiti principalmente da macchine per il montaggio (1 manovia elettrica, 1 fissa sottopiedi, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 incollatrice/masticatrice, 1 pressatrice, 1 molatrice, 1 spazzolatrice e altre 3 macchine di manovia).

CLUSTER 22 - IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA LAVORAZIONE DEL FONDO NUMEROSITA': 161
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (66% dei casi), con una struttura composta da 8 addetti di cui 6 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operai specializzato e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 255 mq di locali destinati alla produzione, 52 mq di locali destinati a magazzino e 21 mq di locali destinati ad uffici.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (93% dei ricavi) per industria (73% dei ricavi) e artigiani (26%) su un'area di mercato che si spinge alle regioni limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nella realizzazione di semilavorati e/o componenti (99% dei ricavi), in particolare nella lavorazione della suola (66% dei ricavi) e del fondo monoblocco (16%).
Le principali fasi di lavorazione sono la fresatura (69% dei casi) e la verniciatura (57%).
Per quanto riguarda i beni strumentali le imprese del cluster dispongono di 1 trancia a ponte, 1 inchiodatacchi, 1 cardatrice, 1 incollatrice/masticatrice, 1 pressatrice, 1 tingisuola, 2 molatrici, 2 spazzolatrici e 2 fresatrici.

CLUSTER 23 - SOLETTIFICI
NUMEROSITA': 328
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (59% dei casi) con una struttura composta da 7 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 252 mq di locali destinati alla produzione, 82 mq di locali destinati a magazzino e 24 mq di locali destinati ad uffici.
Le imprese sono specializzate nelle produzione di soletti (88% dei ricavi) per una clientela costituita da industria (70% dei ricavi) e artigiani (27%) su un'area di mercato che va dal livello provinciale a quello nazionale.
La dotazione di beni strumentali e' costituita principalmente da 2 trance a ponte, 1 trancia a bandiera, 1 scarnitice, 1 occhiellatrice, 1 incollatrice/mesticatrice, 1 pressatrice, 1 fresatrice.

CLUSTER 24 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA IN PELLE SINTETICA
NUMEROSITA': 92
Il cluster e' formato in prevalenza da ditte individuali (59% dei casi) con una struttura composta da 9 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza 2 operai generici, 4 operai specializzati e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 306 mq di produzione, 100 mq di magazzino e 27 mq di uffici.
La produzione e' realizzata in conto proprio (95% dei ricavi) e il 91% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio. La clientela e' costituita prevalentemente da grossisti (76% dei ricavi) su un'area di mercato nazionale e internazionale; nel 45% dci casi e' presente una quota di export pari al 24% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono esclusivamente calzature finite (99% dei ricavi) di linea classica (81%) da donna (97%) e realizzano scarpe da passeggio (67% dei ricavi), sandali (18%) e tronchetti/stivali (13%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle sintetica (73% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e in tessuto (15%), fondo in gomma (50% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in PVC (19%).
Il ciclo produttivo e' integrato e caratterizzato dalle fasi di progettazione (modelleria, prototipia, sviluppo taglio, industrializzazione del prodotto), preparazione del tacco (fasciatura), preparazione del fondo (montaggio suola-tacco), preparazione della tomaia (tranciatura, giunteria/orlatura e applicazione accessori), assemblaggio (lavorazione incollata), finissaggio e inscatolamento.
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 1 trancia a ponte e 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 2 macchine da cucire ad 2 aghi, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice e 1 altra macchina di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 inchiodatacchi, 1 fissa sottopiedi, 1 garba speroni, 1 premonta, 1 montafianchi, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 incollatrice/masticatrice, 1 prefissa-tacchi, 1 pressatrice, 1 levaforme e altre 2 macchine di manovia).

CLUSTER 25 - TACCHIFICI
NUMEROSITA': 74
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (86% dei casi) con una struttura composta da 12 addetti di cui 9 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 3 operai specializzati e 1 apprendista.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 461 mq di locali destinati alla produzione, 152 mq di locali destinati a magazzino e 41 mq di locali destinati ad uffici.
Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto proprio (81% dei ricavi) e sono specializzate nella produzione di tacchi e/o zeppe (86% dei ricavi); la clientela composta da industria (68% dei ricavi) e artigiani (27%) su un'area di mercato prevalentemente nazionale.
La produzione dei componenti avviene per iniezione (88% dei casi) con una dotazione di beni strumentali costituita principalmente da 7 macchine per iniezione e 2 giostre per stampaggio.

CLUSTER 26 - TERZISTI DI PIU' GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATI NELLE LAVORAZIONI DI GIUNTERIA/ORLATURA
NUMEROSITA': 140
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (41% di persone e 29% di capitale) con una struttura composta da 18 addetti di cui 16 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 9 operai generici e 3 operai specializzati, 1 dipendente a tempo parziale, 1 apprendista e 2 formazione lavoro/lavoranti a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 319 mq di locali destinati alla produzione, 59 mq di locali destinati a magazzino e 28 mq di locali destinati ad uffici.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (95% dei ricavi); il 54% dei ricavi proviene dal committente principale rappresentato quasi esclusivamente da industria (85% dei ricavi) e artigiani (14%) con un'area di mercato che si spinge dal livello provinciale alle regione limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (91% dei ricavi) e impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi: materie prime (41% dei materiali impiegati) e semilavorati, componenti, accessori (43%). Si tratta generalmente di tomaie in pelle (57% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e in pelle sintetica (11%).
Coerentemente con la specializzazione produttiva, le imprese del cluster effettuano giunteria/orlatura e applicazione accessorie dispongono di 1 trancia a bandiera, 6 macchine da cucire piane, 3 macchine da cucire a braccio, 10 macchine da cucire ad ago, 5 macchine da cucire a due aghi, 3 scarnitrici, 2 battitrici, 1 spianatrice, 2 occhiellatrici e altre 8 macchine di giunteria.

CLUSTER 27 - TERZISTI SPECIALIZZATI NELLE LAVORAZIONI DI GIUNTERIA/ORLATURA NUMEROSITA': 724
Le imprese appartenenti al cluster sono equamente distribuite tra ditte individuali e societa', con una struttura composta da 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato, 1 apprendista e 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 141 mq di locali destinati alle lavorazioni e 11 mq di locali destinati ad uffici.
Le lavorazioni sono effettuate in conto terzi (98% dei ricavi); il 57% dei ricavi proviene dal committente principale rappresentato esclusivamente da industria (81% dei ricavi) e artigiani (18%) con un'area di mercato che si spinge dal livello provinciale alle regione limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (90% dei ricavi) e impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi: materie prime (40% dei materiali utilizzati) e semilavorati, componenti, accessori (49%). Si tratta generalmente di tomaie in pelle (55% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e in pelle sintetica (12%).
Coerentemente con la specializzazione produttiva, le imprese del cluster effettuano giunteria/orlatura e applicazione accessori e dispongono di 1 trancia a bandiera, 3 macchine da cucire piane, 1 macchina da cucire a braccio, 3 macchine da cucire ad ago, 2 macchine da cucire a due aghi, 1 scarnitrice, 1 battitrice, 1 occhiellatrice e altre 3 macchine di giunteria.

CLUSTER 28 - PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA CON PARZIALE ESTERNALIZZAZIONE DELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA
NUMEROSITA': 326
Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (77% dei casi) con una struttura composta da 12 addetti di cui 10 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 5 operai generici, 2 operai specializzati, 1 formazione lavoro/lavorante a domicilio.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 256 mq di produzione, 87 mq di magazzino e 30 mq di uffici.
La produzione e' realizzata prevalentemente in conto proprio (82% dei ricavi) e il 64% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio.
La clientela e' costituita da commercianti al dettaglio non ambulante (48% dei ricavi), grossisti (20%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (14%). L'area di mercato e' nazionale ed internazionale; l'export rappresenta complessivamente il 40% dei ricavi.
Le imprese del cluster producono esclusivamente calzature finite (99% dei ricavi) di linea classica (88%) da donna (94%) e realizzano scarpe da passeggio (52% dei ricavi), tronchetti/stivali (26%) e sandali (18%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (88% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (51% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma (16%).
I soggetti del cluster si caratterizzano per la parziale esternalizzazione del ciclo produttivo; in particolare nella lavorazione della tomaia, il taglio a mano e la giunteria/orlatura vengono anche affidate a terzi, mentre la stiratura e l'applicazione accessori sono svolte internamente; sempre all'interno si effettuano le fasi di assemblaggio per incollaggio (88% dei casi), finissaggio (89%) e inscatolamento (98%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio manuale, 1 trancia a bandiera e 1 spaccapelli), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice e 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 inchiodatacchi, 1 fissa sottopiedi, 1 garba speroni, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 montafianchi, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 prefissa tacchi, 1 boettatrice, 1 pressatricce, 1 levaforme, 1 molatrice, 1 spazzolatrice, 1 stirastivali e altre 3 macchine di manovia).

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (5) /ricavi) * 365;
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (6) * 1.000);
• margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) /ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
• fino al 18° ventile, per il cluster 6;
• fino al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 10, 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 21, 23, 24, 28;
• non sono stati effettuati tagli per i cluster 7, 8, 9, 13, 20, 22, 25, 26, 27.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal l2° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 5, 7, 8, 9, 11, 13, 14, 15, 17, 18, 20, 21, 22, 23, 27, 28;
• dal 2° al 20° ventile, per i cluster 1, 3, 6, 10, 12, 16, 19, 24, 25, 26.
Per il margine operativo lordo sono stati scelti i seguenti intervalli:
. dal 1° al 20° ventile, per tutti i cluster.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del comparto manifatturiero della lavorazione delle pelli e del cuoio, del conciario e del calzaturiero a livello comunale" (7) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di specializzazione;
• grado di concentrazione;
• grado di densita' imprenditoriale.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5".
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Calzaturiero si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;
l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo (il valore dei beni strumentali ad eccezione dei casi in cui questo risulti gia' ponderato con l'indice di utilizzo del capitale).
Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica
che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci -
rimanenze finali
(5) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
rimanenze finali) / 2
(6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alla percentuale di lavoro
prestato (ad eccezione dei "Collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa" e degli "Amministratori non soci").
numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti
+ numero quadri + numero impiegati + numero operai generici
+ numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare c coniuge
dell'azienda coniugale + numero familiari diversi che
prestano attivita' nell'impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione diversi
numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero (societa) operai
generici + numero operai specializzati + numero dipendenti
a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero familiari diversi che prestano attivita'
nell'impresa + numero associati in partecipazione che
apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero
associati in partecipazione diversi + numero soci con
occupazione prevalente nell'impresa + numero soci diversi +
numero amministratori non soci (7) I criteri e le
conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito
Decreto Ministeriale.

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
l'Analisi Discriminante (8);
la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 4.A da pag. 111 a pag. 116 <----

ALLEGATO 4.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero giornate retribuite: Dirigenti
• Numero giornate retribuite: Quadri
• Numero giornate retribuite: Impiegati
• Numero giornate retribuite: Operai generici
• Numero giornate retribuite: Operai specializzati
• Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale
• Numero giornate retribuite: Apprendisti
• Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio.
• Numero: Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale

QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Potenza impegnata (Kw)
• Locali destinati a magazzino (mq)
• Locali destinati ad uffici (mq)

QUADRO C DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Lavorazione affidata a terzi - Italia.
• Lavorazione affidata a terzi - Extra U.E.
• Spese per servizi integrativi o sostitutivi dei mezzi propri

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Produzione e/o lavorazione conto terzi - percentuale sui ricavi
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione e/o lavorazione con marchio proprio
• Numero committenti (1 = 1 committente; 2 = da 2 a 5 committenti; 3 = oltre 5 committenti)
• Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi
• Produzione/lavorazione affidata a terzi: Europa centro-orientale (Albania, Romania, Rep. Slovacca, Bulgaria, ex Rep. Sovietiche ecc.) - percentuale sul costo delle lavorazioni affidate a terzi
• Area di mercato: Nazionale (1 = comune, 2 = provincia, 3 = fino a 3 regioni, 4 = oltre 3 regioni)
• Area di mercato: Europa (U.E.)
• Area di mercato: Nord America
• Area di mercato: Asia
• Industria - percentuale sui ricavi
• Artigiani - percentuale sui ricavi
• Grande distribuzione/distribuzione organizzata - percentuale sui ricavi
• Commercianti all'ingrosso - percentuale sui ricavi
• Export (UE, extra UE) - percentuale sui ricavi

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Produzione calzature finite (montato) - percentuale sui ricavi
• Produzione calzature finite (mocassino tubolare) - percentuale sui ricavi
• Produzione calzature finite (ad iniezione) - percentuale sui ricavi
• Produzione calzature finite in legno e/o sughero (ad es. zoccoli) - percentuale sui ricavi
• Produzione pantofole - percentuale sui ricavi
• Materie prime (di proprieta) - percentuale sul totale dei materiali utilizzati
• Materie prime (di terzi) - percentuale sul totale dei materiali utilizzati
Semilavorati, componenti e accessori (di terzi) - percentuale sul totale dei materiali utilizzati
• Per tomaie: Pelle - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per tomaie: Pelle sintetica - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
Per tomaie: Tessuto - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per fondi: Cuoio - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per fondi: Gomma termoplastica (per suole da iniettare o applicare) - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per fondi: PVC (suole, stivaleria, scarpe sportive, ecc.) - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per fondi: Poliuretani (iniezione in suole sportive, monoblocco per sandali, ecc.) - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Per fondi: Legno e derivati - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Progettazione: Stile/design - Svolta internamente - Conto proprio
• Progettazione: Modelleria - Svolta internamente - Conto proprio
• Progettazione: Modelleria - Affidate a terzi - Italia
• Progettazione: Prototipia - Svolta internamente - Conto proprio
• Progettazione: Sviluppo in taglie - Svolta internamente - Conto proprio
• Progettazione: Sviluppo in taglie - Affidate a terzi - Italia
• Progettazione: Industrializzazione del prodotto - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tacco/salvatacco: Iniezione - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tacco/salvatacco: Iniezione - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tacco/salvatacco: Iniezione - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tacco/salvatacco: Tranciatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tacco/salvatacco: Tranciatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tacco/salvatacco: Tranciatura - Affidate a terzi - Italia
Preparazione tacco/salvatacco: Fasciatura tacco - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tacco/salvatacco: Fasciatura tacco - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tacco/salvatacco: Fasciatura tacco - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tacco/salvatacco: Verniciatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tacco/salvatacco: Verniciatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tacco/salvatacco: Verniciatura - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione soletto/sottopiede - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione soletto/sottopiede - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione soletto/sottopiede - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Taglio - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Taglio - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Taglio - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Applicazione guardolo - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Applicazione guardolo - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Applicazione guardolo - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Fresatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Fresatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Fresatura - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Fresatura su sughero - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Fresatura su sughero - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Fresatura su sughero - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Tornitura su legno - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Tornitura su legno - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Tornitura su legno - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Stampaggio - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Stampaggio - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Stampaggio - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Verniciatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Verniciatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Verniciatura - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione fondo: Montaggio suola-tacco - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione fondo: Montaggio suola-tacco - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione fondo: Montaggio suola-tacco - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tomaia: Taglio a mano - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Taglio a mano - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Taglio a mano - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tomaia: Taglio automatico (Cad) - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Taglio automatico (Cad) - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Tranciatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Tranciatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Tranciatura - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tomaia: Tranciatura - Affidate a terzi - U.E./Extra U.E.
• Preparazione tomaia: Giunteria e orlatura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Giunteria e orlatura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Giunteria e orlatura - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tomaia: Giunteria e orlatura - Affidate a terzi - U.E./Extra U.E.
• Preparazione tomaia: Stiratura - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Stiratura - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Applicazione accessori - Svolta internamente - Conto proprio
• Preparazione tomaia: Applicazione accessori - Svolta internamente - Conto terzi
• Preparazione tomaia: Applicazione accessori - Affidate a terzi - Italia
• Preparazione tomaia: Applicazione accessori - Affidate a terzi - U.E./Extra U.E.
• Assemblaggio/montaggio: Lavorazione incollata - Svolta internamente - Conto proprio
• Assemblaggio/montaggio: Lavorazione incollata - Svolta internamente - Conto terzi
• Assemblaggio/montaggio: Lavorazione incollata - Affidate a terzi - Italia
• Assemblaggio/montaggio: Lavorazione Blake - Svolta internamente - Conto proprio
• Assemblaggio/montaggio: Lavorazione Ideal - Svolta internamente - Conto proprio
• Assemblaggio/montaggio: Mocassino tubolare - Svolta internamente - Conto proprio
• Assemblaggio/montaggio: Iniezione diretta - Svolta internamente - Conto proprio
• Assemblaggio/montaggio: Iniezione diretta - Svolta internamente - Conto terzi
• Controllo qualita' (prove meccaniche, chimiche, fisiche) - Svolta internamente - Conto proprio
• Finissaggio - Svolta internamente - Conto proprio
• Finissaggio - Svolta internamente - Conto terzi
• Inscatolamento - Svolta internamente - Conto proprio
• Inscatolamento - Svolta internamente - Conto terzi
• Parti e componenti della calzatura: Tomaia - percentuale sui ricavi Parti e componenti della calzatura: Suola - percentuale sui ricavi
• Parti e componenti della calzatura: Tacco/zeppa - percentuale sui ricavi
• Parti e componenti della calzatura: Fondo monoblocco - percentuale sui ricavi
• Parti e componenti della calzatura: Soletto - percentuale sui ricavi
• Parti e componenti della calzatura: Altre parti e componenti - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Calzature tecnico-sportive - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Calzature professionali (antinfortunistica) - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Calzature ortopediche - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Ciabatte mare - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Sandali - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Pantofole - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Zoccoli - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Tronchetti/stivali - percentuale sui ricavi
• Calzatura completa: Scarpe da passeggio - percentuale sui ricavi
• Calzature donna - percentuale sui ricavi Calzature uomo - percentuale sui ricavi
• Calzature unisex - percentuale sui ricavi
• Calzature bambino - percentuale sui ricavi
• Calzatura classica - percentuale sui ricavi Calzatura sportiva-professionale - percentuale sui ricavi
• Consumi di energia elettrica (Kwh)

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Progettazione: Stazione Cad per progettazione - numero
• Progettazione: Pantografo - numero
• Taglio: Tavolo per il taglio a mano - numero
• Taglio: Banco di taglio automatico (Cad-Cam) - numero
• Taglio: Trancia a ponte - numero
• Taglio: Trancia a bandiera - numero
• Taglio: Spaccapelli - numero
• Giunteria: Macchine da cucire piane - numero
• Giunteria: Macchine da cucire a braccio - numero
• Giunteria: Macchine da cucire ad ago - numero
• Giunteria: Macchine da cucire a due aghi - numero
• Giunteria: Scarnitrici, smussatrici - numero
• Giunteria: Battitrici - numero
• Giunteria: Spianatrici - numero
• Giunteria: Occhiellatrici - numero
• Stiratura: Stiratrici a giostra - numero
• Montaggio: Manovia a mano - numero
• Montaggio: Manovia elettrica - numero
• Montaggio: Inchiodatacchi - numero
• Montaggio: Fissa sottopiedi - numero
• Montaggio: Garba speroni o camblatrici - numero
• Montaggio: Cardatrici - numero
• Montaggio: Premonta - numero
• Montaggio: Montafianchi - numero
• Montaggio: Calzera/montafianchi - numero
• Montaggio: Forni - numero
• Montaggio: Rasatrici - numero
• Montaggio: Incollatrici, masticiatrici - numero
• Montaggio: Prefissa-tacchi - numero
• Montaggio: Boettatrici - numero
• Montaggio: Macchine cucisuola - numero
• Montaggio: Pressatrici o presse - numero
• Montaggio: Levaforme - numero
• Montaggio: Tingisuola - numero
• Montaggio: Molatrici, smerigliatrici - numero
• Montaggio: Spazzolatrici, lucidatrici - numero
• Montaggio: Fresatrici - numero
• Montaggio: Stirastivali - numero
• Iniezione: Macchine per iniezione - numero
• Iniezione: Giostre per stampaggio - numero
• Lavorazione tipica legno/sughero: Seghe a nastro - numero
• Lavorazione tipica legno/sughero: Tagliatacchi - numero
 
ALLEGATO 5
EVOLUZIONE

STUDIO DI SETTORE: TD10B
NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione dello Studio di Settore SD10B - Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento.
Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004: • 17.40.1 - Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore per il periodo d'imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESD10 inviato ai contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 2.872.
Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari e' stato pari a 2.201.
Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 64 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
• ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
• quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
• quadro C del questionario (modalita' di svolgimento dell'attivita) non compilato;
• quadro D del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
• quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
• presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti;
• errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione conto proprio, produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla produzione/lavorazione affidata a terzi (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro C del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti/lavorati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative ai materiali di produzione utilizzati (quadro D del questionario);
• errata compilazione delle percentuali relative alle materie prime (quadro D del questionario);
• incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.137.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
• una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali (1);
• un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (prodotti ottenuti/lavorati, fasi della produzione/lavorazione, materiali di produzione utilizzati, materie prime), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.

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(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica
statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
un numero inferiore di nuove variabili dette componenti
principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
che spieghino il massimo possibile della varianza totale
delle variabili originarie, per rendere minima la perdita
di informazione; le componenti principali (fattori) sono
ottenute come combinazione lineare delle variabili
originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che,
in base ai fattori dell'analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese
(cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo
stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche
strutturali simili.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono:
- dimensione della struttura;
- modalita' organizzativa;
- comparto di attivita';
- specializzazione produttiva;
- monocommittenza.
Il fattore dimensionale ha permesso di differenziare le imprese con struttura organizzativa e produttiva di piu' grandi dimensioni (cluster 3 e 5) da quelle con dimensioni piu' contenute.
La modalita' organizzativa prevalente nel comparto e' il conto proprio anche se l'analisi ha evidenziato la presenza di due gruppi di aziende operanti in conto terzi (cluster 3 e 4) ed un altro gruppo di imprese operanti in forma mista (cluster 1).
Per quanto riguarda il comparto di attivita' si possono suddividere le imprese produttrici di biancheria (cluster 3, 4, 5 e 7) da quelle produttrici di tessile per arredamento (cluster 2 e 6) e da quelle che producono entrambe le tipologie (cluster 1).
Nell'ambito dei comparti di attivita' e' stato possibile rilevare le seguenti specializzazioni:
- biancheria da letto imbottita e prodotti per l'arredamento (cluster 1);
- tessile per l'arredamento di pregio (cluster 2);
tendaggi (cluster 6).
L'analisi ha permesso di isolare un gruppo di aziende terziste si caratterizzano per l'elevata incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale (cluster 4).
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.

CLUSTER 1 - IMPRESE CON PRODUZIONE FOCALIZZATA NEL COMPARTO DELLA BIANCHERIA DA LETTO IMBOTTITA E PRODOTTI PER L'ARREDAMENTO
NUMEROSITA': 100
Le aziende del cluster sono per il 59% ditte individuali e per il 32% societa' di persone, con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendente.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 164 mq di produzione e/o lavorazione, 79 mq di magazzino e 8 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti sia in conto proprio che in conto terzi; coerentemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita' la clientela e' rappresentata da industria/artigiani (38% dei ricavi) e privati (30%) con un'area di mercato che si estende dall'ambito provinciale alle regioni limitrofe.
Tra i prodotti ottenuti prevalgono: biancheria da letto/imbottito (33% dei ricavi), tendaggi (14%) e altri prodotti per l'arredamento (25%). I materiali di produzione sono costituiti da tessuti (43% dei materiali utilizzati), filati (10%) e altri materiali principali (32%). Le materie prime impiegate nella produzione sono soprattutto cotone (25% delle materie prime utilizzate), fibre sintetiche (19%), gommapiuma (11%), lana (10%) e piume (9%).
Le principali fasi del processo produttivo effettuate sono: taglio manuale (61% dei casi in conto proprio, 24% in conto terzi), cucitura (67% e 42%), trapuntatura (35% e 29%), controllo prodotto finito (41% e 12%), etichettatura (22% e 13%) ed imbustamento prodotto finito (32% e 15%); le fasi di cucitura e trapuntatura sono parzialmente esternalizzate.
La dotazione di beni strumentali e' costituita da 2 macchine da cucitura piane, 1 taglierina e 1 macchina taglia/ cuci.

CLUSTER 2 - LABORATORI OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE DI TESSILE PER ARREDAMENTO DI PREGIO
NUMEROSITA': 438
Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (86% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 51 mq di produzione e/o lavorazione, 25 mq di magazzino; nel 49% dei casi sono presenti locali di esposizione e/o vendita.
Si tratta di aziende operanti quasi esclusivamente in conto proprio (91% dei ricavi) per una clientela rappresentata soprattutto da privati (78% dei ricavi) su un'area di mercato locale.
Tra i prodotti ottenuti prevalgono: tendaggi (45% dei ricavi), tappezzeria (16%) e altri prodotti per l'arredamento (14%). Tra i materiali di produzione si evidenziano tessuti (71% dei materiali utilizzati), accessori e materiali ausiliari per la realizzazione del prodotto finito (9%) e filati (8%). Le materie prime impiegate nella produzione sono cotone (36% delle materie prime utilizzate), lino (21%), fibre sintetiche (14%), seta (11% per il 58% dei soggetti) e altre fibre naturali (17% per il 43% dei soggetti).
Il processo produttivo si articola nelle fasi di stile e creazione (47% dei casi), taglio manuale (88%), cucitura (91%), trapuntatura (35%), ricamatura a mano (25%), applicazioni particolari (28%), vaporizzazione e/o stiratura (43%) e controllo prodotto finito (41%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da 1 macchina taglia/cuci, 1 macchina da cucitura piana.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI BIANCHERIA
NUMEROSITA': 174
Le aziende del cluster sono per il 61% ditte individuali e per il 33% societa' di persone, con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 specializzato.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 205 mq di produzione e/o lavorazione, 77 mq di magazzino e 10 mq di uffici.
Si tratta di aziende operanti esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi) con una percentuale di ricavi derivante dal committente principale pari al 55%. Coerentemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita' la clientela e' rappresentata soprattutto da industria/artigiani (71% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (13%); l'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nel comparto della biancheria (75% dei ricavi) ed in particolare da letto/teleria (37% dei ricavi), da tavola e/o da cucina (21%) e da bagno (8%). I materiali di produzione sono in prevalenza tessuti (70% dei materiali utilizzati) e filati (15%) in cotone (69% delle materie prime utilizzate) e fibre sintetiche (14%).
Il processo produttivo si articola principalmente nelle fasi di stile e creazione (13% dei casi), prototipia (9%), campionatura (38%), taglio automatico/computerizzato (14%), taglio manuale (91%), cucitura (99%), ricamatura a macchina (13%), applicazioni particolari (26%), vaporizzazione e/o stiratura (57%), controllo prodotto finito (76%), etichettatura (68%) e imbustamento prodotto finito (80%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 taglierina, 3 macchine taglia/cuci, 5 macchine da cucitura piane, 1 macchina da cucitura a testa piana ed 1 macchina da cucitura speciale.

CLUSTER 4 - IMPRESE MONOCOMMITTENTI SPECIALIZZATE NELLA CUCITURA DI BIANCHERIA NUMEROSITA': 309
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (80% dei soggetti) con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendente.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 83 mq di produzione e/o lavorazione e 30 mq di magazzino.
Si tratta di aziende operanti esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi) con una percentuale di ricavi derivante dal committente principale pari al 77%. Coerentemente con la modalita' di svolgimento dell'attivita' la clientela e' rappresentata soprattutto da industria/artigiani (84% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (8%); l'area di mercato si estende dall'ambito comunale alle regioni limitrofe.
Le imprese del cluster sono specializzate nel comparto della biancheria (72% dei ricavi) ed in particolare da letto/teleria (31% dei ricavi), da tavola e/o da cucina (21%), da bagno (8%) ed altri prodotti di biancheria (7%). La tipologia di materiali di produzione impiegati e' rappresentata in prevalenza da tessuti (52% dei materiali utilizzati), filati (23%) e semilavorati (13%). Le materie prime sono costituite prevalentemente da cotone (59% delle materie prime utilizzate) e fibre sintetiche (24%).
Il processo produttivo si limita alle fasi di taglio manuale (40%), cucitura (82%), etichettatura (22%) e imbustamento prodotto finito (32%).
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 taglierina, 1 macchina taglia/cuci e 3 macchine da cucitura piane.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NEL COMPARTO DELLA BIANCHERIA
NUMEROSITA': 100
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente societa' (38% di capitali e 24% di persone) con una struttura composta da 4 addetti di cui 3 dipendenti.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 148 mq di produzione e/o lavorazione 164 mq di magazzino, 30 mq di uffici e 39 mq di locali destinati ad esposizione e/o vendita.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (82% dei ricavi) per una clientela rappresentata da commercianti al dettaglio non ambulante (38% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (22%), grande distribuzione/distribuzione organizzata (8%) e privati (9%); l'area di mercato si estende dall'ambito nazionale a quello internazionale con presenza di export nel 42% dei casi.
La produzione e' commercializzata con marchio proprio (78% dei ricavi) con l'ausilio di 2 agenti e rappresentanti non esclusivi.
Le imprese del cluster sono specializzate nel comparto della biancheria (81% dei ricavi) ed in particolare da letto/teleria (28% dei ricavi), da tavola e/o da cucina (24%), da bagno (11%) e da letto/imbottito (9%). I materiali di produzione impiegati sono in prevalenza tessuti (75% dei materiali utilizzati), accessori (8%) e semilavorati (8%). Le materie prime sono costituite da cotone (61% delle materie prime utilizzate) e fibre sintetiche (18%).
Il processo produttivo si articola nelle fasi di stile e creazione (71% dei casi), prototipia (36%), campionatura (71%), taglio manuale (81%), cucitura (58%), applicazioni particolari (20%), rammendo e ripristino (22%), vaporizzazione e/o stiratura (57%), controllo prodotto finito (82%), etichettatura (71%) ed imbustamento del prodotto finito (77%); vengono inoltre affidate a terzi le fasi di taglio manuale (41%), cucitura (87%), trapuntatura (68%) e ricamatura a macchina (71%).
La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 taglierina, 1 macchina taglia/cuci, 2 macchine da cucitura piane e 1 vaporella.

CLUSTER 6 - LABORATORI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATI NELLA PRODUZIONE DI TENDAGGI NUMEROSITA': 591
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (74% dei soggetti) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 63 mq di produzione e/o lavorazione, 38 mq di magazzino e 30 mq di esposizione e/o vendita.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (77% dei ricavi) per una clientela costituita soprattutto da privati (64% dei ricavi) su un'area di mercato che si estende dall'ambito provinciale alle regioni limitrofe.
La specializzazione produttiva delle imprese del cluster e' costituita da tendaggi (74% dei ricavi), altri prodotti per l'arredamento (10%) e tappezzeria (9%). I materiali di produzione impiegati sono in netta prevalenza i tessuti (78% dei materiali utilizzati) in fibre sintetiche (53% delle materie prime utilizzate), cotone (19%) e lino (9%).
Il processo produttivo si articola nelle fasi di stile e creazione (36% dei casi), taglio manuale (84%), cucitura (87%), applicazioni particolari (25%), rammendo e ripristino (21%), vaporizzazione e/o stiratura (61%) e controllo prodotto finito (47%).
La dotazione di beni strumentali comprende 1 macchina taglia/cuci, 2 macchine da cucitura piane ed 1 vaporella.

CLUSTER 7 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NEL COMPARTO DELLA BIANCHERIA
NUMEROSITA': 193
Le aziende appartenenti al cluster sono ripartite tra ditte individuali (52% dei soggetti) e societa' di persone (32%) con una struttura composta da 3 addetti di cui 2 dipendenti.
Le superfici destinate all'attivita' sono articolate in 112 mq di produzione e/o lavorazione 118 mq di magazzino, 12 mq di uffici; nel 32% dei casi sono presenti locali destinati ad esposizione e/o vendita.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (81% dei ricavi) per una clientela costituita da commercianti all'ingrosso (38% dei ricavi), privati (20%), commercianti al dettaglio non ambulante (18%); l'area di mercato si estende dalle regioni limitrofe al livello nazionale con presenza di export nel 24% dei casi.
La produzione e' commercializzata con marchio proprio (67% dei ricavi) con l'ausilio di 1 agente e rappresentante non esclusivo.
Le imprese del cluster sono specializzate nel comparto della biancheria (87% dei ricavi) ed in particolare da tavola e/o da cucina (30% dei ricavi), da letto/teleria (25%) e da bagno (12%). I materiali di produzione impiegati sono in netta prevalenza i tessuti (74% dei materiali utilizzati) in cotone (64% delle materie prime utilizzate) e fibre sintetiche (18%).
Il processo produttivo si articola nelle fasi di stile e creazione (62% dei casi), prototipia (23%), campionatura (52%), taglio automatico/computerizzato (17%), taglio manuale (83%), cucitura (87%), trapuntatura (19%), ricamatura a mano (18%), ricamatura a macchina (41%), applicazioni particolari (27%), vaporizzazione e/o stiratura (46%), controllo prodotto finito (70%), etichettatura (65%) ed imbustamento del prodotto finito (85%).
La dotazione di beni strumentali e' costituita da 1 taglierina, 1 macchina taglia/cuci e 2 macchine da cucitura piane.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
• (costo del venduto (4) costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
• costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
• indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (5)/ricavi) * 365;
• valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(4)) * 1.000);
- margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) /ricavi] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
• fino al 18° ventile, per i cluster 2, 4, 6, 7;
• fino al 19° ventile, per i cluster 1, 3, 5.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 3° al 19° ventile, per tutti i cluster.
Per il margine operativo lordo sono stati scelti i seguenti intervalli:
• dal 1° al 20° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6;
• dal 2° al 20° ventile, per il cluster 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale"(7) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
• grado di scolarizzazione;
• grado di benessere;
• grado di sviluppo economico.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "valore dei beni strumentali elevato 0,5".
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Tessile e Abbigliamento si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
• i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;

• l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
• il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo.
Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

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(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica
che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l'andamento della
variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita'
statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali +
acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e
merci- rimanenze finali.
(5) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali +
rimanenze finali) / 2
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Le frequenze relative ai non dipendenti sono state
normalizzate all'anno in base alla percentuale di lavoro
prestato (ad eccezione dei "Collaboratori coordinati e
continuativi che prestano attivita' prevalentemente
nell'impresa" e degli "Amministratori non soci").
numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti
+ numero quadri + numero impiegati + numero operai generici
+ numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti con
contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a
domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi
che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa +
numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale + numero familiari diversi che
prestano attivita' nell'impresa + numero associati in
partecipazione che apportano lavoro prevalentemente
nell'impresa + numero associati in partecipazione diversi.
numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero
quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale +
numero apprendisti + numero assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio +
numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa + numero familiari
diversi che prestano attivita' nell'impresa + numero
associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa + numero associati in
partecipazione diversi + numero soci con occupazione
prevalente nell'impresa + numero soci diversi + numero
amministratori non soci (7) I criteri e le conclusioni
dello studio sono riportati nell'apposito Decreto
Ministeriale.

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
• l'Analisi Discriminante (8);
• la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

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(8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei
individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
stessi.

----> Vedere allegato 5.A a pag. 133 <----

ALLEGATO 5.B

VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE

QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
• Numero giornate retribuite: Dirigenti
• Numero giornate retribuite: Quadri
• Numero giornate retribuite: Impiegati
• Numero giornate retribuite: Operai generici
• Numero giornate retribuite: Operai specializzati
• Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale
• Numero giornate retribuite: Apprendisti
• Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
• Numero: Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Percentuale di lavoro prestato: Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
• Percentuale di lavoro prestato: Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato: Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato: Associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Percentuale di lavoro prestato: Soci con occupazione prevalente nell'impresa
• Percentuale di lavoro prestato: Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
• Numero: Amministratori non soci

QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
• Produzione conto proprio - percentuale sui ricavi
• Produzione (inclusa quella con marchio della distribuzione) e/o lavorazione conto terzi - percentuale sui ricavi
• Numero committenti (1 = 1 committente; 2 = da 2 a 5 committenti; 3 = oltre 5 committenti)
• Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale
• Percentuale dei ricavi derivanti da produzione con marchio della distribuzione
• Area di mercato - Nazionale (1 = comune, 2 = provincia, 3 = fino a 3 regioni, 4 = oltre 3 regioni)
• Tipologia di clientela: Industria/Artigiani - percentuale sui ricavi • Tipologia di clientela: Commercianti all'ingrosso - percentuale sui ricavi
• Tipologia di clientela: Commercianti al dettaglio non ambulante - percentuale sui ricavi
• Tipologia di clientela: Privati - percentuale sui ricavi
• Tipologia di clientela: Altri - percentuale sui ricavi

QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
• Prodotti ottenuti/lavorati: Biancheria da bagno - percentuale sui ricavi
Prodotti ottenuti/lavorati: Biancheria da letto/imbottito (trapunte, piumini, copriletti, ecc.) - percentuale sui ricavi
• Prodotti ottenuti/lavorati: Biancheria da tavola e/o da cucina (tovaglie, tovaglioli, strofinacci, grembiuli, ecc.) percentuale sui ricavi
• Prodotti ottenuti/lavorati: Altri prodotti di biancheria - percentuale sui ricavi
• Prodotti ottenuti/lavorati: Tappezzeria (teli multiuso, ecc.) - percentuale sui ricavi
• Prodotti ottenuti/lavorati: Tendaggi (esterni, interni) - percentuale sui ricavi
• Prodotti ottenuti/lavorati: Altri prodotti per arredamento - percentuale sui ricavi
• Fasi della produzione/lavorazione - Stile e creazione - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Stile e creazione - Svolte internamente - Conto terzi Fasi della produzione/lavorazione - Prototipia - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Campionatura - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Campionatura - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Taglio automatico/computerizzato - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Taglio manuale - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Taglio manuale - Affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Cucitura - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Cucitura - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Cucitura - Affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Trapuntatura - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Trapuntatura - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Trapuntatura - Affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Ricamatura a mano - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Ricamatura a macchina - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Ricamatura a macchina - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Ricamatura a macchina - Affidate a terzi - Italia
• Fasi della produzione/lavorazione - Applicazioni particolari - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Rammendo e ripristino difettosita' - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Vaporizzazione e/o stiratura - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Vaporizzazione e/o stiratura - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Controllo prodotto finito - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Controllo prodotto finito - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Etichettatura - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Etichettatura - Svolte internamente - Conto terzi
• Fasi della produzione/lavorazione - Imbustamento prodotto finito - Svolte internamente - Conto proprio
• Fasi della produzione/lavorazione - Imbustamento prodotto finito - Svolte internamente - Conto terzi
• Materiali di produzione utilizzati - Tessuti - percentuale sul totale dei materiali utilizzati
• Materiali di produzione utilizzati - Altri materiali principali - percentuale sul totale dei materiali utilizzati
• Materie prime - Lino - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Cotone (compresa la spugna) - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Seta - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Lana - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Altre fibre naturali (viscosa, canapa, iuta, ecc.) - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Fibre sintetiche - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Piume - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate
• Materie prime - Gommapiuma - percentuale sul totale delle materie prime utilizzate

QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
• Faldatori/stenditori - Numero
• Taglierine - Numero
• Tagliabordini - Numero
• Presse da taglio - Numero Macchine taglia/cuci - Numero
• Macchine da cucitura piane - Numero
• Macchine da cucitura a testa piana - Numero
• Macchine da cucitura speciali (per applicazioni cordoni, per orlatura tappeti, ecc.) - Numero
• Macchine per trapuntatura - Numero
• Smacchiatrice - Numero
• Macchine automatiche per piegatura e imbustamento - Numero
 
ALLEGATO 6

INTEGRAZIONE ALLA

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD13U

APPROVATA CON DECRETO MINISTERIALE DEL 21 FEBBRAIO 2003
IL presente documento costituisce parte integrante della nota tecnica e metodologica gia' approvata con Decreto Ministeriale del 21 febbraio 2003, relativa allo studio di settore SD13U - Finissaggio dei tessili in vigore, nella versione evoluta, dall'anno d'imposta 2002.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO - CORRETTIVO
In considerazione della sempre piu' diffusa situazione di difficolta' del sistema delle PMI nel comparto Tessile e Abbigliamento si e' ritenuto opportuno introdurre un correttivo che consentisse di tener conto dell'andamento sfavorevole della congiuntura economica.
Nelle funzioni di ricavo le variabili indipendenti sono costituite da variabili di flusso e variabili di stock. Le variabili di flusso seguono solitamente gli andamenti congiunturali: aumentano al crescere dei ricavi, si riducono nel caso di compressione delle vendite, mentre le variabili di stock, per loro natura, possono essere considerate "invarianti", soprattutto in situazioni di ciclo economico negativo.
Nell'ambito del modello di stima dei ricavi e' stato quindi introdotto un correttivo congiunturale che viene applicato nel modo seguente:
• i consumi di energia elettrica sono stati assunti come indicatore di ciclo economico;
• l'impresa accede al correttivo se i consumi di energia elettrica ed i ricavi diminuiscono, contemporaneamente, nell'anno di applicazione dello studio rispetto all'anno cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore;
• il correttivo, calcolato come rapporto tra i consumi di energia elettrica dell'anno di applicazione dello studio e i consumi relativi all'annualita' cui fanno riferimento i dati utilizzati per la costruzione dello studio di settore, viene applicato come fattore moltiplicativo alle variabili di stock della funzione di ricavo.
 
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