Gazzetta n. 145 del 24 giugno 2005 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
DECRETO 13 giugno 2005
Riconoscimento, alla sig.ra Lepic Radosavljevic Biljana, di titolo di studio estero, quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di responsabile tecnico in imprese che esercitano l'attivita' di pulizia.

IL DIRETTORE GENERALE
per il commercio e le assicurazioni e i servizi
Vista la domanda con la quale la sig.ra Lepic Radosavljevic Biljana, cittadina jugoslava, ha chiesto il riconoscimento del titolo della scuola statale elementare rilasciato dalla Scuola «Ivo Lola Ribar» di Veliko Gradiste (Repubblica serba) che e' titolo finale di scuola dell'obbligo, al fine dell'assunzione in Italia della qualifica di responsabile tecnico in imprese che esercitano l'attivita' di pulizia, di cui alla lettera a) dell'art. 1, comma 1, del decreto ministeriale 7 luglio 1997, n. 274, regolamento di attuazione della legge 25 gennaio 1994, n. 82;
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante «testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero», come modificato dalla legge 30 luglio 2002, n. 189;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 «Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286» come modificato ed integrato dal decreto del Presidente della Repubblica 18 ottobre 2004, n. 334;
Visto, in particolare, l'art. 49 del predetto decreto n. 394 del 1999, che disciplina le procedure di riconoscimento dei titoli professionali abilitanti per l'esercizio di una professione, conseguiti in un Paese non appartenente all'Unione europea da parte di cittadini non comunitari, stabilendo che alle stesse si applicano le disposizioni del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, e del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319, compatibilmente con la natura, la composizione e la durata della formazione professionale conseguita;
Visto il parere emesso dalla Conferenza di servizi di cui all'art. 14 del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319, nella riunione del 13 aprile 2005, che ha ritenuto idoneo il titolo dell'interessata ai fini dell'esercizio delle attivita' di pulizia e verificato che lo stesso prevede il biennio di chimica richiesto, in base alla circolare MICA n. 3428/C del 1997 e le altre materie ivi previste, ma ha ritenuto carente l'esperienza professionale maturata, e pertanto necessario l'espletamento di una misura compensativa;
Vista la scelta effettuata dall'interessata che ha dichiarato di volersi iscrivere presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trieste;
Visto il conforme parere dell'associazione di categoria CNA-Assopulizie;
Decreta:
Art. 1.
1. Alla sig.ra Lepic Radosavljevic Biljana, nata il 22 giugno 1974 a Pozarevac (Serbia), cittadina jugoslava, e' riconosciuto il titolo di studio di cui in premessa quale titolo valido per lo svolgimento in Italia, in qualita' di responsabile tecnico, dell'attivita' di pulizia di cui all'art. 1, comma 1, lettera a), del decreto ministeriale 7 luglio 1997, n. 274, subordinatamente al superamento di una misura compensativa che - sulla base della scelta effettuata dall'interessata - consistera' in una prova attitudinale a contenuto teorico pratico il cui oggetto e le cui modalita' di svolgimento sono indicati nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. Lo svolgimento delle attivita' in base ai titoli riconosciuti con il presente decreto e' consentito esclusivamente nell'ambito delle quote stabilite ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dalla legge 30 luglio 2002, n. 189, e per il periodo di validita' ed alle condizioni previste dal permesso o carta di soggiorno.
3. Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 13 giugno 2005
Il direttore generale: Spigarelli
 
Allegato A
Il candidato, per essere ammesso a sostenere la prova attitudinale, presenta apposita domanda alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Trieste, allegando la copia autenticata del presente decreto.
La Camera di commercio di Trieste provvede ad istituire una apposita commissione, che sovrintende allo svolgimento della prova. La commissione e' costituita:
a) dal presidente della Camera di commercio o da un suo delegato;
b) da un rappresentante della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia;
c) da un rappresentante dell'autorita' sanitaria locale, scelto tra i soggetti in possesso di specifiche conoscenze nelle materie oggetto della prova attitudinale;
d) da due esercenti le attivita' oggetto della prova attitudinale, in rappresentanza delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative sul piano provinciale.
La Camera di commercio di Trieste provvede ad acquisire dai soggetti competenti le relative designazioni.
La commissione decide la data di svolgimento della prova attitudinale, dandone immediata notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda.
La prova attitudinale consiste in un colloquio ed in eventuali prove pratiche miranti a verificare il possesso, da parte del candidato, di adeguate conoscenze sui seguenti argomenti:
a) tipologie di prodotti per la pulizia e loro classificazione secondo la scala del pH;
b) utilizzazione dei prodotti (prodotti di ripristino, prodotti di mantenimento, prodotti disinfettanti);
c) stoccaggio dei prodotti per la pulizia;
d) pulizia dei pavimenti (identificazione dei diversi tipi di rivestimento e tecniche per il loro trattamento);
e) trattamento della moquette;
f) pulizia dei mobili (identificazione delle diverse tipologie di superfici e metodi per la loro pulizia);
g) organizzazione della pulizia di un ufficio;
h) organizzazione della pulizia di un bagno;
i) attrezzature per scopare ed attrezzature per il lavaggio;
j) tipologie di macchine per le pulizie (aspirapolvere, aspiraliquidi, monospazzola);
k) tipologie di attrezzi per le pulizie (carrelli multiuso, kit pulizia vetro, panni, ecc.);
l) sicurezza del lavoro (decreto legislativo n. 626/1994 e norme successive), con specifico riferimento all'attivita' di pulizia.
Il colloquio mira, altresi', a verificare l'adeguata conoscenza, da parte del candidato, della lingua italiana.
La commissione rilascia all'interessato certificazione dell'avvenuto superamento della prova attitudinale, al fine dell'iscrizione nel registro delle imprese o nell'albo delle imprese artigiane.
Ai sensi dell'art. 10, comma 3, del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319, in caso di esito sfavorevole, la prova attitudinale puo' essere ripetuta non prima di sei mesi.
 
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