Gazzetta n. 220 del 2005-09-21
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 20 dicembre 2004
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche - Schemi idrici regione Sicilia - Acquedotto Montescuro ovest - Progetto preliminare. (Deliberazione n. 114/2004).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001 n. 443 c.d. «legge obiettivo», che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prevede che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificata dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita', nella stesura conseguente alle modifiche introdotte con il decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
il comma 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
il comma 176, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti;
il comma 177 - come sostituito dall'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, n. 191 - che reca precisazioni in merito ai limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella regione Sicilia, l'«Acquedotto Montescuro ovest»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'Intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa, anche, essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che l'attivita' posta in essere non vincola la regione fin quando l'intesa non venga raggiunta e che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come integrato dal decreto 8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Visto il decreto interministeriale 20 marzo 2003, n. 5279, emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, con il quale sono stati individuati i soggetti autorizzati a contrarre mutui e ad effettuare le altre operazioni finanziarie, definite le modalita' di erogazione delle somme dovute dagli istituti finanziari ai mutuatari e quantificate le quote da utilizzare per le attivita' di progettazione, istruttoria e monitoraggio;
Vista la nota 18 novembre 2004, n. 657, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sull'«Acquedotto Montescuro ovest», proponendo l'approvazione in linea tecnica del progetto preliminare dell'opera, con prescrizioni e raccomandazioni, e l'assegnazione del finanziamento a carico delle risorse stanziate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003;
Vista la nota n. COM/3001/1 del 5 novembre 2004, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Considerato che l'opera di cui sopra non e' compresa nell'Intesa generale quadro tra il Governo e la regione Siciliana, sottoscritta il 14 ottobre 2003;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che all'intervento e' stato assegnato il CUP J15F04000050004;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;

Prende atto:

1) delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'intervento in esame consiste nella realizzazione dell'«Acquedotto Montescuro ovest»;
che le caratteristiche tecniche delle principali opere da realizzare sono in sintesi le seguenti:
ricostruzione dell'acquedotto esistente dalle sorgenti Montescuro fino a Salemi per 69,3 km di condotte in acciaio DN 250 - 500 mm;
costruzione della nuova adduttrice «Montescuro ovest basso» dal nodo di Menfi a Trapani per 71 km di condotte in acciaio DN 400 - 800 mm;
ricostruzione delle adduttrici dalle sorgenti Montescuro, Madonna della Scala, Fontana Grande e Grancio verso il Montescuro Ovest per circa 13 km di condotte in acciaio DN 250 mm;
ricostruzione delle principale diramazioni verso i comuni serviti per 63 km di condotte in acciaio DN 100 - 400 mm;
costruzione di partitori, scarichi, vasche di sconnessione, impianti di sollevamento, opere di attraversamento, protezione catodica ed altre opere minori;
manutenzione straordinaria delle varie opere;
predisposizione di un sistema di telecontrollo sull'intero acquedotto;
che l'acquedotto servira' 24 comuni per un totale di 441.060 abitanti, residenti e fluttuanti;
che il soggetto aggiudicatore ha inviato il progetto alle amministrazioni ed enti interessati acquisendone i vari pareri di osservazioni;
che si sono tenute due sedute a carattere di conferenze di servizi consultive in data 24 settembre 2003 ed 8 ottobre 2003;
che il soggetto aggiudicatore ha acquisito i pareri, con prescrizioni, di tutti i comuni interessati e su tale base il presidente della regione Siciliana, ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, ha espresso il consenso ai fini della localizzazione dell'opera con nota n. 2581-ll.pp.A2/1 del 18 ottobre 2004;
che l'Assessorato territorio e ambiente della regione Siciliana, con nota del 14 ottobre 2004, n. 66698, ha formulato parere favorevole, con prescrizioni;
che gli uffici provinciali interessati del Dipartimento beni culturali e ambientali della regione Siciliana hanno espresso parere favorevole, con prescrizioni, per i caratteri: naturalistico, paesaggistico ed archeologico;
che hanno espresso pareri sulle interferenze: ANAS, SNAM, RFI ed ENEL;
che la Commissione regionale lavori pubblici ha espresso il parere n. 14/2003;
che il Commissario delegato per l'emergenza idrica in Sicilia si e' espresso favorevolmente, con prescrizioni, con decreto n. 1461 del 18 ottobre 2004;
sotto l'aspetto attuativo:
che il presidente della giunta regionale della Sicilia ha individuato il soggetto aggiudicatore nel Commissario delegato per l'emergenza idrica in Sicilia con nota n. 4642 del 6 dicembre 2002;
che sono state predisposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le prescrizioni e raccomandazioni di cui all'allegato n. 1;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo dell'intervento proposto per il finanziamento e' di 82.120.232 euro, di cui 7.572.621 euro per IVA;
che la scheda di sintesi del piano economico-finanziario allegata alla relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti evidenzia, per l'opera in argomento, un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione, in considerazione delle caratteristiche tecniche e normative del settore e delle specificita' dell'opera;
che risultano gia' disponibili i seguenti finanziamenti:
42.989.799 euro a valere sui fondi della delibera CIPE n. 36/2002;
18.592.448 euro a valere sui fondi privati, risulta pertanto necessario un finanziamento integrativo di 20.537.985 euro;
2) delle considerazioni sui profili finanziari svolte dal Ministero dell'economia e delle finanze:
che il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dell'economia e delle finanze rileva che la scheda di sintesi del citato piano economico-finanziario non permette una valutazione compiuta delle conseguenze, sull'equilibrio finanziario del progetto, di una quota minore di contributo pubblico; tale valutazione sarebbe resa possibile dall'esame del piano economico finanziario predisposto secondo lo schema analitico di cui alla citata delibera CIPE n. 11/2004, punto 2, secondo capoverso;

Delibera:

1. Approvazione progetto preliminare.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001,come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, e' approvato - con le prescrizioni e raccomandazioni proposti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini del riconoscimento della compatibilita' ambientale dell'opera e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per i beni ricadenti nelle aree interessate, il progetto preliminare dell'«Acquedotto Montescuro ovest» per un importo di 82.120.232 euro.
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'Intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera stessa.
1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3 del decreto legislativo n. 190/2002, l'importo di 82.120.232 euro sopra indicato costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella prima parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera, e sono suddivise tra prescrizioni da attuare in sede di progettazione definitiva e prescrizioni da attuare nella fase di cantiere.
Le raccomandazioni sono riportate nella seconda parte del suddetto allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito ad alcune di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Concessione contributo.
2.1 E' assegnato al Commissario per l'emergenza idrica un contributo, in termini di volume di investimenti, di 20.537.985 euro. Detto importo rappresenta il limite massimo di spesa da finanziare a carico delle risorse recate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003. L'onere relativo viene imputato sul limite di impegno quindicennale di cui alle predette norme decorrente dall'anno 2006. La quota annua di contributo non potra' comunque superare l'importo di 1.834.316 euro.
2.2 La determinazione del contributo e' subordinata alla presentazione da parte del soggetto aggiudicatore, in sede di approvazione del progetto definitivo, di una versione aggiornata e piu' articolata del piano economico finanziario, in grado di offrire elementi di maggiore dettaglio sulle determinanti della redditivita' del progetto, utilizzando a tale scopo lo schema analitico di cui alla parte II dell'allegato alla delibera CIPE n. 11/2004.
2.3 L'assegnazione del contributo e' subordinata al perfezionarsi dell'intesa con la regione Siciliana relativamente all'opera in ogetto cosi' come previsto dalla citata sentenza della Corte costituzionale n. 303/2003. 3. Clausole finali.
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti attinenti al progetto preliminare dell'intervento relativo all'«Acquedotto Montescuro ovest» approvato con la presente delibera.
3.2 Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto definitivo recepisca le prescrizioni che, secondo quanto indicato nell'allegato, debbono essere recepite in tale fase progettuale. Il soggetto aggiudicatore verifichera' che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto definitivo, vengano attuate le altre prescrizioni di cui al citato allegato, dandone assicurazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
3.3 Il citato Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4 Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dall'importo dei lavori, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi.
3.5 Il codice unico di progetto (CUP) J15F04000050004 assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 143/2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 20 dicembre 2004

Il Presidente: Siniscalco

Il segretario del CIPE: Baldassarri

Registrato alla Corte dei conti il 6 settembre 2005 Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 4 Economia e finanze, foglio n. 393
Allegato 1

ACQUEDOTTO MONTESCURO OVEST
PROGETTO PRELIMINARE
Prescrizioni e raccomandazioni

Prescrizioni.
1) La Regione valutera', tenuto conto dell'integrazione di finanziamento di cui alla presente delibera e delle eventuali variazioni dei costi di gestione corrispondenti, l'aggiornamento del quadro economico della Convenzione di affidamento degli schemi acquedottistici della Sicilia e del relativo servizio di erogazione di acqua per uso idropotabile, in cui e' compreso l'acquedotto Montescuro ovest. Ambientali. In sede di redazione del progetto definitivo.
2) Dovra' essere effettuata una verifica puntuale di tutto il tracciato con le indicazioni o prescrizioni contenute nell'apposita carta dei rischi di cui al decreto dell'Assessorato regionale territorio e ambiente n. 289/41 del 4 luglio 2000 e successive modifiche, che approva il Piano straordinario per l'assetto idrogeologico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
3) Il progetto definitivo, dovra' essere trasmesso all'Assessorato territorio ed ambiente - Dipartimento regionale territorio ed ambiente della regione Sicilia, corredato da un apposito studio di incidenza, per le tratte di acquedotto che lambiscono o attraversano i siti della Rete Natura 2000:
SIC ITA 0100 10 Monte S. Giuliano;
SIC ITA 0100 22 Complesso Monti di S. Ninfa, Gibellina e Grotte di S. Ninfa;
SIC/ZPS ITA 0200 25 Bosco di Sant'Adriano;
SIC ITA 0200 31 Monte Dinisi Montagna dei Cavalli Pizzo Potorio;
SIC ITA 0200 35 Monte Genuardo e S. Maria del Bosco;
SIC/ZPS ITA 0200 36 Monte Triona e Monte Colomba.
Lo studio di incidenza terra' conto soprattutto dell'influenza che la fase di cantiere, potrebbe avere sugli habitat e le specie per i quali i siti della Rete Natura 2000 in argomento sono stati designati, come riportato nei formulari Natura 2000 relativi ai singoli siti. Lo studio dovra', altresi', individuare tutte le misure di mitigazione e compensazione eventualmente necessarie a ridurre o annullare i possibili impatti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
4) Nel caso in cui gli scavi interessino aree su cui insistono habitat e/o specie vegetali, di cui alla direttiva 92/43/CEE, e/o formazioni riferibili alla macchia mediterranea e/o a boschi di specie autoctone, va preventivamente vagliata la possibilita' di spostare lo scavo in aree adiacenti coltivate e/o lungo le piste, ivi comprese le fasce tagliafuoco, gia' presenti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
5) Gli attraversamenti di torrenti e valloni, realizzati per tutto il tratto della condotta con tubazione sub-alveo, anche se posti a profondita' compatibili onde evitare fenomeni di erosione e interventi di risezionamento dell'alveo, dovranno essere verificati, analizzando tutta la rete idrografica interessata e la definizione fisionomica del sistema, al fine di comprendere l'entita' della trasformazione antropica esercitata dalla condotta in esame. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
6) Per quanto riguarda la vegetazione dei tratti interessati dalla condotta e dai lavori ad essa correlati, si dovra' nella fase esecutiva attenzionare la persistenza dell'equilibrio dinamico delle comunita' vegetali, con ricostituzione delle formazioni ripariali degradate, nel rispetto delle caratteristiche delle vegetazioni locali, si dovra' inoltre verificare il tratto di condotta che interagisce con l'area boscata del «Magaggiaro». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
7) Al fine di valutare il rischio archeologico di alcuni ambiti interessati dalla condotta, e' opportuno che prima della redazione del progetto definitivo, vengano effettuati sopralluoghi di verifica archeologica, specificatamente in prossimita' dei comuni di S. Margherita Belice, Montevago e Menfi, in quanto, in dette aree, il tracciato interferisce con aree di interesse archeologico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
8) Il tracciato che va dal punto 97 al punto 101 dell'Elab. PL-01, tav. 9/24 (comune di Montevago) dovra' essere variato in quanto attraversa l'area archeologica di «Mastro Agostino», in corso di demanializzazione e dove sono state messe in luce i resti di una villa romana. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
9) Nel quadro economico del progetto sara' opportuno inserire somme a disposizione per scavi archeologici e collaborazioni esterne. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
10) Dovranno essere concordate e predisposte con il Servizio archeologico, secondo modalita' e tempi da stabilire congiuntamente, le opportune verifiche archeologiche nel tratto a valle della Montagna dei Cavalli in territorio di Prizzi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
11) In relazione all'aspetto archeologico, in fase di stesura del progetto definitivo verra' posta particolare attenzione alle opere in zona Castellacelo nel territorio comunale di Santa Ninfa, alla zonaMadonna della Libera e Case Tagliavia nel territorio del comune di Partanna, e alla zona di Monte Castellacelo nel territorio comunale di Poggioreale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
12) Negli attraversamenti di corsi d'acqua principali o nei valloni vincolati ai sensi del decreto legislativo n. 490/1999, li' dove sono previste condotte di diametro maggiore o uguale a 400 mm, questi dovranno essere previsti con ponti tubo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. In fase di realizzazione.
13) Dovra' essere posta particolare cura nell'evitare di abbattere essenze vegetali arboree e/o arbustive, prevenendone, ove cio' non risultasse fattibile, il reimpianto e curandone l'attecchimento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
14) Le aree di cantiere dovranno essere sistemate come ante operam, attraverso interventi di inerbimento e piantumazione di specie vegetali autoctone delle quali si dovra' curare l'attecchimento. Le specie vegetali da utilizzarsi dovranno pervenire da germoplasma prelevato in sito costituendo, se necessario, appositi vivai temporanei destinati alla propagazione del materiale vegetale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
15) In tutte le fasce fluviali, a prescindere dal tipo di attraversamento utilizzato, dovranno essere limitati al massimo i movimenti di terra, eccetto che per motivi legati ad attivita' di recupero ambientale in alveo o manutenzione delle fasce spondali, od attuare interventi che modifichino il regime, il corso o la composizione delle acque. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Prescrizioni tecniche. In sede di redazione del progetto definitivo.
16) In fase di redazione del progetto definitivo si dovranno effettuare le opportune verifiche riguardanti l'interfacciamento dell'acquedotto Montescuro ovest e l'acquedotto Nubia (dissalatore di Trapani) in una eventuale logica di funzionamento interconnesso, anche temporaneo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
17) In fase di redazione del progetto definitivo saranno acquisiti ulteriori dati relativi alla potenzialita' dei gruppi sorgentizi previsti fra le diverse fonti di approvviggionamento dell'acquedotto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
18) Le istanze di concessione per l'uso dell'acqua dovranno essere riformulate in coerenza con l'individuazione delle portate da addurre e dovranno altresi' essere avanzate le istanze di inizio anticipato delle opere ai sensi dell'art. 13 del testo unico n. 1775/1933. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
19) In relazione agli attraversamenti di corsi d'acqua naturali si terra' conto delle indicazioni di seguito riportate:
attraversamenti aerei:
la quota di progetto prevista per la condotta, rispetto all'alveo di ciascun corso d'acqua, dovra' essere fissata in modo tale che, determinata la portata di massima piena per un tempo di ritorno di almeno 100 anni, venga garantito, tra la condotta ed il pelo libero dell'alveo, un franco sufficiente a consentire anche l'eventuale passaggio di materiali e/o vegetazione trasportati dall'acqua, ed in ogni caso mai inferiore a m. 1,00. Per quanto concerne i manufatti di ancoraggio delle condotte, gli stessi dovranno essere posizionati, ove possibile, al di fuori della sezione dell'alveo occupata dalla portata di massima piena. Qualora gli stessi ricadano in alveo dovranno comunque essere posizionati in modo tale da non costituire ostacolo al libero deflusso delle acque;
attraversamenti in subalveo:
la quota di posa della condotta, rispetto al fondo dell'alveo, dovra' essere fissata in funzione delle caratteristiche geologico - geotecniche del materiale di sedime. Piu' precisamente dovra' essere effettuato, nell'ipotesi di transito della portata di massima piena, calcolata per un tempo di ritorno di almeno 100 anni, lo studio del trasporto solido verificando che la condotta non venga scalzata, cosi' come il materiale posto a protezione della stessa. In tale studio si dovra' tenere conto anche della presenza del parziale impedimento al libero deflusso delle acque di subalveo dovuto alla presenza delle opere di sottosuolo in alveo (pali, soglie, travi portatubo, ecc.).
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
20) Dovra' essere verificata, in comune di Santa Margherita Belice, la posizione del punto di consegna (serbatoio) per Santa Margherita Belice (indicato nella tavola 5/24 del progetto preliminare) poiche' non corrisponde al serbatoio reale attualmente in uso per il comune. Posto che in atto la consegna avviene presso il serbatoio comunale di S. Calogero, nel caso in cui progettualmente si decidesse di mantenere il punto di consegna come indicato nella tavola sopra citata, si verifichera' la possibilita' di realizzare un punto di disconnessione con le necessarie opere di sollevamento e di collegamento con il serbatoio di S. Calogero. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
21) Sara' verificata e valutata la possibilita', in relazione alla natura dei terreni, di realizzare la derivazione per Gibellina in polietilene. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione
22) Sara' valutata la possibilita' di assicurare l'alimentazione idropotabile del vecchio centro di Gibellina, in quanto luogo ad elevata valenza turistica per la presenza dell'opera Cretto di Burri, compatibilmente al carattere di sovrambito dell'acquedotto in esame. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
23) Sara' valutata e verificata, in comune di Buseto Palizzolo, la possibilita' tecnica nonche' l'ammissibilita' amministrativa relativa all'intero rifacimento della condotta di sollevamento dalla Centrale di Ballata al Serbatoio di Luziano, piuttosto che limitatamente alla sola tratta prevista in progetto (Centrale Ballata - Serbatoio Tangi), verificandone inoltre la sufficienza idraulica, compatibilmente al carattere di sovrambito dell'acquedotto in esame. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
24) Sara' valutata e verificata, in comune di Buseto Palizzolo, la possibilita' tecnica nonche' l'ammissibilita' amministrativa relativa al miglioramento delle condizioni della Centrale di Ballata, troppe volte andata fuori servizio a causa della fatiscenza delle pompe di sollevamento, compatibilmente al carattere di sovrambito dell'acquedotto in esame. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
25) Sara' valutata e verificata, in comune di Santa Ninfa, la possibilita' di effettuare le variazioni al tracciato dell'acquedotto secondo le indicazioni si seguito riportate e contenute nello stralcio planimetrico ufficializzato dal comune con nota n. 12874 dell'8 ottobre 2003:
realizzare il tratto dell'acquedotto che interseca l'area artigianale-commerciale del comune di Santa Ninfa lungo la strada di separazione tra le predette aree in modo da non interessarne i lotti;
mantenere il tracciato originario esistente per il punto di appresamento al canale di adduzione al serbatoio Molo, in quanto quello da progetto ricade su area urbanizzata gia' suddivisa in lotti edificabili residenziali;
venga spostato il punto di consegna EAS, in progetto individuato come Ninfa 1, in prossimita' del nodo 122, e di conseguenza il percorso dell'adduttrice esterna verso il serbatoio Crespella;
il nodo 125 (derivazione per Nuova Gibellina) venga opportunamente posizionato in funzione della deviazione richiesta per il tratto compreso tra i nodi 124 e 125, e in ogni caso venga posizionato fuori dall'area commerciale.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
26) Sara' valutata e verificata, in comune di Trapani, la possibilita' di assicurare l'approvvigionamento idrico alla frazione di Baglio Nuovo e di una parte della frazione di Fulgatore, gia' connessi alla vecchia rete di adduzione del Montescuro e, nei successivi livelli di progettazione, avere contezza piu' precisa dell'interconnessione della nuova rete di adduzione con l'acquedotto Bresciana, compatibilmente al carattere di sovrambito dell'acquedotto in esame. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
27) Sara' verificata, in comune di Santa Margherita Belice, la posizione planimetrica della nuova condotta in DN 400 e il tratto di condotta indicato come A-B, nell'allegato planimetrico consegnato all'Ufficio del Commissario delegato per l'emergenza idrica nella seduta dell'8 ottobre 2003, sara' spostato nel tratto C-D, all'interno della sede stradale esistente. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
28) Sara' valutata e verificata, in comune di Montevago, la possibilita' di spostare il tracciato del nuovo acquedotto ubicandolo in adiacenza al tracciato dell'acquedotto esistente. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
29) Nel comune di Valderice, per motivi di opportunita' territoriale (progettazioni turistiche, abitazioni e nuova strada), il tracciato della nuova condotta che parte dal serbatoio di Caposcale, sara' modificto in modo da renderlo compatibile con le opere di urbanizzazione previste dal comune. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
30) Nel corso dei lavori si dovra' garantire il servizio di erogazione idrica all'abitato del comune di Vita. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
31) Per la redazione del Piano di Sicurezza, bisognera' riferirsi al decreto del Presidente della Repubblica n. 222 del 3 luglio 2003 recante «Regolamento sui contenuti minimi dei piani si sicurezza nei cantieri temporanei e mobili», in attuazione dell'art. 31, comma 1 della legge 11 febbraio 1994, n. 109. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
32) Il quadro economico dovra' prevedere gli accantonamenti ex art. 26, comma 4 della legge n. 109/1994, nel testo vigente nella regione Siciliana (prezzo chiuso); inoltre dovra' essere eliminata, ove non necessaria, la somma ora prevista per «Spese per Commissione aggiudicatrice». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Raccomandazioni tecniche. In sede di redazione del progetto definitivo.
33) Per ridurre al minimo gli attraversamenti, si suggerisce di valutare in sede di progetto definitivo l'opportunita' di spostare a monte della strada provinciale Partanna Castelvetrano il tratto corrispondente ai picchetti 62, e tratto 82-86 (tavole geologiche 10 e 11).
34) Nella prospettiva di realizzare la vasca di disconnessione n. 116 (tavola 12/24), ricadente in zona territoriale omogenea «C» del PRG del comune di Partanna, si raccomanda di verificarne la precisa ubicazione anche in considerazione della densita' abitativa esistente.
35) Si raccomanda di porre particolare attenzione al rifacimento di una tratta che attraversa il costone Monterosa, in comune di Salemi, in quanto attualmente monitorato per dissesto idrogeologico. In fase di realizzazione.
36) In fase di progetto esecutivo e' auspicabile che il tracciato, all'interno del demanio forestale, possa privilegiare un percorso lungo i viali parafuoco e/o lungo le stradelle di servizio.